se fosse stato per me, ora il mondo sarebbe un casino del quale il fantomatico sottosopra sarebbe una caricature da quattro spicci. amavo il disordine dei capelli a prima mattina, le lettere minuscole dove non dovevano esserci, i baci dati fuori luogo, fuori di testa, fuori di tutto; un amante dell'alternativita, di tutto ciò che poteva essere fatto diversamente, nel posto in cui andava fatto. ma un dettaglio importante andava detto: ero un amante del contraddittorio. non troppo da risultare bipolare, ne troppo poco da apparire stupido. bastava vedere dove lavorassi, per trarne una conclusione; di uno squallido e malfunzionante bar in pieno centro, avevo fatto la mia seconda casa.