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Musica Sipario, Coro — Oh Zeus, onore e denn Lvetbi destd contro il nostro paese un esercto nemico: Pio ", Buetra sopra Je case di Tebe, Sette duci contro le sette porte Ta tnimmo fiero. (I FRATELLI ST FRONTEGGIANO E SI DANNO LA] {teocle fo affront® con coragaio e ai due toccd la morte. (MUSICA ¢ S' CHE PERIMETRANO I CADAVERLE POI RIENTRANO NEL CORO) (Entra Antigone) : SICA) Polinice per gloria a Tebe citi dalle sette porte. ees con acuto grido della citta, condusse LA MORTE) OLDATI Antigone ~ Oh Ismene, sorella del mio sangue... Creonte diserimina Jecore della Sepoltura, concesso ad Eteocle, « Polinice lo nega. Questo il bando... che fare Ismene —Dai tuoi occhi capisco che vuoi seppel Antigone ~ Anche Polinice & nostro fratello, ¢ nessuno potri dire mai che io T’abbia tradito lasciandolo sul campo preda di cani e awoltoi. Asmene ~ Ma... il decreto di Creonte? Antigone — Non sara lui a staccarmi dai miei Ismene — Nostra madre fece strazio di sé in Jacci attorti e nostro padre si strappO entrambi i suoi occhi, con le sue stesse mani, E dopo che i nostri fratelli si sono dati la morte a vicenda non siamo rimaste che noi sole a questo mondo, Bisogna pensare che, appunto, siamo donne e non uomini; chi regna e ci comanda é assai pill forte e a noi tocea obbedire, Antigone ~ Pavida. Ismene —Non so agire contro la citta Antigone — Cosi salvi te stessa. Io daré una tomba al mio amato fratello, Ismene —Il cuore hai caldo per cose che agghiacciano. Antigone — Facendo cosi, so di piacere a coloro a cui devo. Ismene— EB’ una pazzia cid che vuoi fare. (Escono) Coro ~ Ma ecco, arrivare il re Creonte che qui ci ha convocati Creonte ~ Cittadini, salva & la cit&: gli dei "hanno scrollata in una gran tempesta e Phanno raddrizzata. Voi, ho convocato qua per mettervi a parte di cid che ho deciso: Eteocle, che in difesa della patria cadde, compiute valorose gesta, si seppellisca; ma il fratello di sangue, Polinice, che la patria e gli dei della sua terra, tornando dallesilio, E lle d Sivorato da we fuoco e fame scempio, non sia PY anj e uecelli selvag le incombenza, dunque affidi 8 9°" Nessuno dia pieta ai trasgressort Guardia — Sire reonte ~ Qual é la ragione del tuo scorament© Guardia ~Il morto, Creonte—I jeonte ~ Parla Guardia ~ C’8 qualcuno che I’ha sepolto. Creonte ~ E chi pud aver osato tanto? Guardia —To non lo so...del'autore messuna (THe+12 ete venduto il Con Creonte — Miserabili. Venduti. Per denaro ® vero Zeus vuole vedere morto, ai miei nemici. Come © scopritete il eolpevole morrete ne pezeiore det most Guardia ~Mio re, nat non abbiamoalcuna responsebili Creonte — Fuori... Portatemi subito i colpevel. | mare aperto ome: sfidaj a cavalli pesca, doma i i prodigio pid Coro ~ Molti sono i prodigi, ma nulla 2 pid prodigio® econ aratri spossa la terra infaticata. Preda flere selvatiche, ndomito toro. B poi dall'ispida criniera, sotto un feroce giogo doma Vi a teso. Tutto 58: spre la natura gli he ero alla morte non pot sfuggire. La sua sapienza e il suo genio inventivo rive tuna volta al bene, una volta al male. grande: trovd la parola e schivd i pericoli che se Ma ecco artivare le guardie con Antigone ammanettata Guardia ~ Ecco colei che ha commesso il eximine, 1 abbiamo sorpresa mentre seppelliva il nemico (Entra Creonte) Coro — Ecco Creonte, arrive giusto in tempo. Creonte— Che e’t... Per cosa sari arivato in tempo? Guardia ~ Dopo I ta inaccia e2c0risolto il caso, Ti portiamo quest ra zza colta sul fatto, Seppelliva il corpo di Polinice. Ora potrai darci il tuo perdono mio re. Creonte — Come fu sorprese Sul fatto? Guardia dia — : or.) sepolto ait cosa andd cos: Quando «i allonanammo, rageivnBene i ie fore © ci sederon nt {tor alla tue. I suo puzz0 di cadavers putea Sie © tutto intomo al’ariafacendo poi a turno la guardia 2 = were che fmm. coeany to ¢aldo che riempi i nest occhi con tant quella Pe che Piangendo cercay, gr aaett: Poi_sfegandoceli piano piano vedermmpcoci A ade Sercava di riseppellirlo. Corr ito e P'afferrammo. Ed eco sso con eal teas mmo subito Creonte — ne sae aD questo GUBGRE, tu che volgi il capo a tera, confermi © neghi dv Antigone ~ Si, 1 gone ~ Si, Pho fatto: Paffeno enon lo neg. Ho seguito la lenge 48)“ = non seri - Titte. Legsi che non sono di oggi né di eri, vivono e vivranno semPr= ‘reonte — : . ae fe Ti vanti, anche, Per quello che hai fatto non c'@ che Ja morte, € cbe iglia di mia sorella, questo non ti salverd la vita. 1 gone ~ Eppure, sono convinta che a cittd & dalla mia parte. Tutt | Caan {be in approverebbero se solo non tenesero I boca cits pet Pau tee { tanti, del tiranno & di poter fare e dire cid che vuole. Creonte ~ Sei sola a Tebe a pensarla cosi Antigone ~ Lo pensano anche loro, ma tacciono awviliti. Creonte ~TL nemico, neppure morto, é amico. Antigone — Io, invece, non condivido odio bens} 'amore. Creonte - Se @ questo cid che desideri, scendi soitoterra, Mai finché vivro prevarra una donna, Coro —C’é Ismene dinanzi alla porta, una nube sugli oechi deturpa il suo viso. Creonte — Avevo due vipere acquattate dentro casa, due sciagure, due ribelli. Tu Ismene, dimmi sei stata complice di tua sorella o giuri d’essere all’oseuro del suo piano? Ismene Responsabile sono anch’io. ‘Antigone ~ Chi m’é amiga a parole, io non I’ho cara. Ismene — Non spregiarmi sorella, non vietare ch'io con te muoia ¢ renda onore al fratello morto. Antigone ~ Quanto 2 moti, baster ln mia Tu hai selto i vivre, oi morie, Creonte Hai cosidesiderio di morire che io non posso che accontentar Jsmene—Non puoi uecidere la spose di to igo? Creo, te — Th citta ci sono altre donne oro, Cheong, tle meme, Creonte sembra ferm0 Onte ~ Portatele via soldat ti é Portano fuori Antigone ed Ismene) ‘TO ~ Se la c SU questa casa 8 cuca | mm, svete wn oa nes. 1 voto SA” altri gual eee Ma eceo che arriva Emone peer i oat ieni forens2 rb sntito la mia condamna inappellabile contro 18 © 0 mi vuoi sempre bene? Emone — '¢ ~ Padre mio, sono tuo. Tu sei la mia guide. i eli, fa voti d'averli ubbidienti, Creonte ~ Ecco, proprio cosi fi . proprio cosi figlolo... Chi gener fi ti ando il padre come un pies Gane il peggiore dei gual eee at ee «ase, ifange © disper le fore deal alleat. Chi salva I¢ Po Emone ~ Padre, sono gli dei che danno seno al'vomo. Quello che dici sembre iusto, ma e'& qualeosa di buono anche in quello che dicono li siti La ta preSta® a, ‘timore tra i nostri concittadini... io, protetto dall’anonimato ¢ girando a Hi citta Sento alt discon... Malti eompiangono la ragazza ¢ sono con lei solidali Questa la voce che corre nell'ombra. Un uomo saggio non cede alla sua caparbieta. Tu vedi come presso i torrenti, Ie piante che percosse dalla corrente si piegan? cedendo, salvano i loro rami mentre quelle che resistono si schiantano fin dalle radici. Via desisti dalla tua ia, eambia idea! Coro — Quel che dice tuo figlio mi sembra di buon senso, mio signore. Creonte — Come? Dovrei imparare il buon senso da uno pid giovane? Emone ~ Meglio guardare ai fatti e non farne una questione di anni Creonte — Avere riguardo per i ribelli sarebbe un fatto? Chi, se non io, comanda in questa citta? Emone — Ma lo stato non é mai di un uomo solo. Creonte — Come non appartiene a chi comanda? ‘Emone ~ Saresti un bel sovrano in un deserto. Creonte — Lui sta con una donna contro il padre? Infame, schiavo di una donna! Lei mora. Emone — Morrie morendo ucciderd qualeuno Creonte ~ Minacci? Emone — No! Ribatto solo idee stolte Creonte ~ Stolto sei tul E pagherai per questo. (Emone va via) Coro E’ andato via nell’impeto dellira. Pericoloso é l’animo dei giovani quando sia sopraffatto dal dolore. Creonte — Non potra nulla contro la mia decisione: Antigone morir Coro ~E che tipo di morte le vuoi dare? Creonte ~ Ha corteggiato la morte e morte sia. La seppellird in una caverna li capi che vana fatica é venerare I’aldila. (Esce) Coro — Amore, tu vinto non sei, Amore, tu piombi su tutto... né gli dei da te trovano fuga né gli uomini effimeri, ma chi t'alberga & pazzo. Sei tu che movesti lite fra questi, che il sangue lega. Antigone ~ (Entra tra due guardie) Cittadini di Tebe, questa & ultima volta che vedo il sole: presto il dio d’Acheronte sposerd. Trista, son qui viva e non viva, ai viva compagna non sono pit, né ai morti. Materno leto, orrai, amplessi, incest col padre mio della misera madre mia, da eui naequi, Dannata, adesso, con loro vado a vivere. Le mia sorte illacrimata nessuno amico pianga. Creonte ~ (Entra) Chiudetela in una tenebrosa tomba, come v'ho detto e lasciatela li, sola, sepolta viva. Antigone ~ Tomba, stanza nunziale, sotterranea dimora, dove sto per andare dai miei Quale aiuto chiamare? Se tutto & bene per gli dei, subendo la mia pena capiré la mia colpa; se in colpa sono gli altri, vorrei che non patissero di pit di cid che fanno, ingiustamente, a me. (Esce) Coro — Né truppe né prosperita né torri o navi sfuggono correndo via alla furia del destino. Tiresia — Eccomi o cittadini di Tebe. La strada per i ciechi @ illuminata da chi va davanti. Creonte — Vecchio Tiresia, cosa e”8 di nuovo? To non ho mai respinto i tuoi consigli Tiresia ~ Percid govern sulla rotta giusta. Creonte ~ Lo riconosco, sei stato per me molto prezioso Tiresia — Ora, pero, sei sul filo di un rasoio, Creonte ~ Perché dici questo? Tires jo, non sara né diols SF sepri. Tut gi vomini sbagliano; ps aie ’ostina spate gga Fao che pomba in Creonte —Cos'e ‘questa generica sentenza? ae Hie ~ Che il pit grande dei beni & avere senno ¢ il on averlo& i PeEIONS °% Creonte ~ p ‘arla chiaro, hai indegnamente seppellito Jo trattieni quassu Tire *esia— Per me salvasti lo stato e vi regni. Ma ora, che un’anima yj seiioai serama viva, mentre colui che é proprietd degli dei di sotterra lo WM Senza sepolero, senza onori, con empieti, ora aspettati lira del cielo. ! Sat Ret Compird molti gi che piangerai un morto del tuo sangue.... Ragazzo, 2°°%° "Portami a casa non ho pit nulla da fare qua. (Esce) Coro — Se n’é andato signore e cose gravi ha profetato. Creonte ~ Anch’io o so pereid sono sconvolto. Che fare? Parla che ti daro retia Coro ~ Vai, e tia fuori da quella cavema la ragazza. E seppellisci Polinice Creonte ~ Credi giusto cedere? Coro ~ Presto, non c'é tempo da perdere. Creonte ~ Vado. (Esce) Coro ~ Brutti presagi...’orizzonte é souro ormai Nunzio ~ Voi eredi di Cadmo, sappiate che non c'é vite umana senza scampo: perenniemente la fortuna inalza taluno e ad altri da il tracollo. Coro ~ Che nuovo guaio annunci? Nunzio ~ Emone é I nel s ygue di propria mano. Coro ~ Arriva di corsa anche I’infelice Euridice, la moglie di Creonte. E’ un caso 0 ha sentito la sventura del figlio? Euridice - Cittadini un lutto domestico colpisce il mio orecchio. Sono esperta di guai ascolterd. Nunzio — Seguii il mio padrone fino alla caverna. Proprio in fondo alla tomba, scorgemmo Antigone sospesa col collo ad un laccio ed Emone che piangendo siringeva Ia sua sposa. Appena il cucciolo vide il padre gli s‘avventd contro sputandogli in faccia e cercando poi di colprlo ma lo maned. Allora, rivolse la spada contro sé stesso. Ora giace 1a, cadavere abbracciato ad un cadavere, mai nozze pid sventurate. (Euridice esce di scena), Coro - C re? C°é forse qualcosa di grave in un eccesso di silenzio. Ma ecco, vedo giungere il re Creonte ~ Infeticissime mie decisioni, ahimé! La mia follia ti ha strappato alla vita, mio caro Emone, Sventura grande é caduta sulla mia casa e ora non mi resta che piangere Coro —Mio re, purtroppo, per te le pene non sono finite Creonte ~ Spiegati. Coss ci pu essere di peggiore che perdere un proprio figliolo? Coro ~ Tua mogie, Ja madre di Emone & morta. Creonte ~ Non ¢’é tregua al mio dolore. A un uomo morto dai il colpo di grazia Povera madre, povero figlio, ahimé! Coro — Con la spada affilata, presso V'altare si & uccisa lamentando il fato che prima le ha tolio Megareo e po il giovane Emone, e imprecando contro te, omicida dei fil Creonte ~ Oh misero me, quanti guai mi sommergono. Morte non eadra su nessun altro, perché tutto questo fu solo colpa mia, Suvvia che un altro giomo ormai io non veda, (Esce) Coro — Non c’é, per gli uomini nessuno scampo a cid che il fato stabil Il senno & principio di felicita, né giova commettere verso gli dei nessuna em pietd. Le parole di chi mena vanti si toreono contro di Ini con calamita, la saggezza s'impara da vecchi FINE

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