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Le

 trasformazioni  urbanis0che  

Barcellona  
Brevi notizie storiche sulla città
•  Barcellona faceva parte del regno di Aragona fin dal 1137 e fu un centro marittimo e
commerciale molto fiorente. Nel XV secolo iniziò una fase di decadenza, che si accentuò
quando, con il matrimonio di Ferdinando d’Aragona con Isabella di Castiglia, tutta l’Aragona
entrò a far parte del regno di Spagna.
}  Con l’industrializzazione dell‘
'800, proseguita in tutto il '900,
l’economia della città si
risollevò e la città tornò a
essere un importante centro
commerciale, politico e
culturale. Ne sono una prova
le due Esposizioni Universali
organizzate nel 1888 e nel
1926.
}  Nella seconda metà del XIX
secolo il progetto di abbattere
le antiche mura medievali fece
spazio a l'Estensione (in
catalano Eixample) che allargò i
confini della città fino a
inglobare i paesini della vicina
periferia. Fu il caso di Gràcia,
Sarrià, Horta, Sant Gervasi de
Cassoles, Les Corts, Sants,
Sant Andreu de Palomar e Sant
Martí de Provençals.
La situazione demografica della città

•  Dal punto di vista strettamente urbanistico, Barcellona presenta


attorno alla metà dell’800 una situazione critica dovuta
all’aumento della popolazione (grazie allo sviluppo dei traffici
portuali e all’avvio del processo di industrializzazione) e alla
presenza della cinta muraria, voluta da Filippo V nel 1719 a
conclusione della guerra di secessione.
•  I problemi della città sono molteplici:
-  Raddoppiamento della popolazione (da 69.500 abitanti nel 1750 a
150.000 abitanti nel 1850)
-  Incremento della densità abitativa fino al massimo in Europa (864
ab/ha, rispetto Parigi 714 e Madrid 348)
-  Rivolte urbane
-  Gravissimi problemi sull’igiene, sulla mortalità infantile, sulla
circolazione
Il piano di Rovira
•  Nel 1854 viene avviata la demolizione delle mura, sostenuta dai gruppi di
interesse economici e politici e da tutta la popolazione. Viene quindi bandito un
concorso per la realizzazione di un piano urbanistico di espansione, al
quale partecipano 13 progettisti, tra cui l’ing. Ildefonso Cerdà e l’architetto Rovira
y Trias.
•  Il concorso è vinto da Rovira y Trias, con un progetto a ventaglio della città.
I catalani premevano per l’attuazione di questo progetto, ma il governo centrale
impose il piano Cerdà.
•  Nel 1859 il Ministero dei LL.PP. (presso il quale Cerdà godeva di solidi appoggi)
emette un’ordinanza che suscita profonda indignazione imponendo che l’Ensanche
dovesse seguire il tracciato di Cerdà
•  Secondo il progetto di Rovira la città si organizzava intorno ad una grande
piazza centrale situata alla congiunzione con la città vecchia.
•  Il Progetto è organizzato attraverso anelli concentrici e le sue proporzioni sono
modulate secondo gli insegnamenti dei grandi trattati dell’architettura classica.
•  Il progetto non intacca i valori fondiari del centro storico e anche dal punto di vista
sociale sostiene la divisione per parti della città, in relazione al pregio e alla
vicinanza dal centro
La forma a ventaglio dell’espansione fa perno sullo snodo con la città vecchia che quindi conserva il suo
ruolo ordinatore del tessuto.
Le demolizioni del 1854
e il progetto di Ildefonso Cerdà
•  Sebbene molto criticato dai cittadini,
anche per questioni relative
all’indipendenza, il progetto di
Ildefonso Cerdà si rivelò di gran
lunga superiore anche perché
prevedeva oltre agli spazi verdi,
assenti nel progetto di Rovira i Trias,
un disegno che non creasse quartieri
migliori o peggiori, ma quartieri
tutti ugualmente gradevoli e
“ariosi”.
•  Di chiara ispirazione al modello a
scacchiera applicato da Haussman a
Parigi, il piano urbanistico di Cerdà fu
concepito anche per inglobare i
villaggi circostanti.
•  La città moderna deve essere il più
possibile omogenea per assicurare
l’equivalenza di tutti i lotti edificabili.
Gli isolati

L’innovazione di Cerdà è soprattutto nella concezione delle strade e degli isolati. Le strade sono
larghe 20 mt salvo gli assi principali di 60-80 mt. Gli isolati (manzanas) hanno un lato di 113 mt con
quattro smussature di 20 mt che formano gli spazi di relazione pubblica (piazze) e facilitano la
circolazione viabilistica
Plastico dell’Ensanche
L’attuazione dell’Ensanche
L’incremento progressivo
Barcellona oggi…
Una coppia di manzanas
Il piano di Ildefonso Cerdà
Conclusione
•  Il piano di ampliamento di Barcellona ha conferito alla città catalana
un impianto urbano "unitario", studiato per pianificare una giusta e
controllata espansione della città al di fuori delle mura, demolite nel
1854.
•  Ancora oggi sono visibili i segni lasciati dal piano nella città attuale:
le due diagonali e i tipici isolati a forma quadrata (manzanas) con gli
angoli tagliati (chaflanes), così da favorire la circolazione veicolare.
•  Oggi l’Eixample è un grande quartiere commerciale e
residenziale, caratteristico per le sue strade perpendicolari e le sue
abitazioni artistiche.
•  In breve tempo, infatti, l’Eixample divenne culla del Modernismo,
dove artisti come Antoni Gaudì, Lluís Domènech i Montaner e Josep Puig i
Cadafalch hanno potuto dare libero sfogo al loro genio creativo. Le
facciate delle case, fatte di varie materie (legno, ferro, vetro, e
ceramica), sono ancora oggi grande motivo di attrazione

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