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A COME) D’OCCHIO fL* La Riforma protestante e lo scisma religioso La reazione della Chiesa: la Controriforma cattolica ll sacco di Roma e la crisi politica in Italia arte nell’Europa della Riforma e nel mondo un quadio storico-culturale per apprezzare del period. | patrimonio di questo periodo. Videotezione Google Earth™ Guarda la lezione per avere Visita i Iuoghi del'arte Nel Cinquecento, secolo in cui 'arte raggiunse live atissimi, alcuni eventi causarono una profonda crisi sociale. Nel 1517 il monaco tedesco Martin Lutero (Fig. 1), acco- gliendo il malcontento crescente nell'area germanica contro i comportamenti corrotti © amorali della Chiesa ci Roma, diede vita alla Riforma protestante, un movimento religioso che rifiutava l'autorité del papa, proponendo un cristianesimo pili austero. Ne nacque uno scisma religioso, cioé una profonda divisione tra le zone rimaste fedeli alla Chiesa di Roma e quasi tutta 'Europa centro-settentrionale. Anche lInghilterra, per iniziativa del re Enrico Vill, proclamé lo scisma anglicano, on il quale il re inglese divenne capo della Chiesa di quelle region La Chiesa romana reagi alla Riforma protestante con il Concilio di Trento (1545-1563), ‘che defini i princjpi della Controriforma cattolica ¢ diede awio a una moralizzazione delle gerarchie ecclesiastiche. Per combattere pill efficacemente la Riforma prote- stante, papa Paolo Il nel 1542 aveva istituito I'Inquisizione romana, chiamata anche Sant'Uffizio, che si affiancava a quella spagnota attiva da qualche secolo (Fig. 2) aveva il compito di identificare e combattere le eresie. Seguirono numerosi processi sommari @ condanne a morte spesso ingiuste che colpirono molti presunti nemici della Chiesa; anche alcuni artisti e uomini di cultura furono processati per le loro idee, come il pittore Paolo Veronese ¢ il frate Giordano Bruno. Nel 1558 nacque anche Indice dei libri proibiti per controllare e censurare le opere da stampare. Nel Cinquecento la penisola italiana visse anche una grave crisi politica: divisa in tanti piccoli Stati, fu contesa dalle grandi potenze di Francia e Spagna durante le otto guerre d'talia (1494-1559). Uno degli eventi piti gravi fu il sacco di Roma de! 1527 da parte dei lanzicheneochi di Carlo V d’Asburgo, cattolico re di Spagna imperatore del Sacro romano Impero (Fig. 3). Roma, che si era arricchita di grand capolavori, venne saccheggiata e devastata. Tutlavia, grazie alle committenze del papato, la citt& si riprese arricchendosi di chiese palazzi e monumenti che anticiparono lo splendore della successiva arte baroc del Seicento (Fig. 4). Nel corso del Cinquecento e malgrado la crisi politica, arte raggiunse liveli altissimi La penisola italiana fu la culla del Rinascimento — lo vedremo tra poco — ma anche i Paesi Bassi e I’area germanica vantarono grandi protagonisti (vedi p. 238): i prim con Hyeronimus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio; la seconda con Albrecht Direr (Fig. 5) Hans Holbein. Lo sviluppo del Luteranesimo e I'espansione della Riforma protestante — i cui ideal furono interpretati soprattutto dalle opere di Lucas Cranach, amico di Martin Lutero ~ determinarono perd in seguito una crisi nelarte dell’Europa centro-settentrionale, perché la venerazione delle immagini sacre fu condannata ¢ agli artist furono imposte regole ferree lI Cinquecento fu anche il secolo delle grandi esplorazioni geografiche, che fec: scoprire agli europei e civilta precolombiane: inca, maya e aztechi. Questi po! hanno lasciato numerose testimonianze della loro arte: opere monument: ziqqurat della Mesopotamia e alle piramidi egizie, ma anche straordinar doreficeria. AROLVS-V-IMP Lucas Cranach, Fitratto di Martin Lutero, Pedro Berruguete, San Domenico presiecie Cristofano dell’Altissimo, 1829, olo su tavola, 21 x 95 cm, Milano, un autodaté, 1495, oo su tavola, 95 x 154 cm, Ritratto af Caro V o Asburgo, Museo Poldi Pszzol, ‘Mackid, Museo Nacional dol Prado, 168 ca, lio su tls, 58 x70 om, Frenze, Galleria degli Utz In erchitettura, la Controriforma impose che le nuove chiese avessero Pianta longitudinale, on fle a cappelle dedicate ai santi invece delle navate lateral. Questa sostia ‘era dovuta ala volonta diesattae il cuito dei anti futato dal protestantesimo}, ‘con un percorso che awvicinava i fedel al'atare maagiore, e quinci a Do, Vignola, Chiesa del Gest, pienta Albrecht Darer, Autor 1498, oo su tavola, 1568-1871, Roma, 41 x52 om, Madkid, Museo ado, nal de Pra ILRINASCIMENTO 199 COLPO D'OCCHIO Lo splendore II Cinquecento fu soprattutto il secolo del Rinascimento, dominato da tre fra i pit del Rinascimento _ 9'andi artist citutt | tempi, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarrati e Raffaello ‘initalia 52020, nelle opere dei qual le idee delUmanesimo raggiunsero la massima espressione. [ENE Leonardo (Fig. 6) fu pittore, musicista, poeta, ingegnere e molto altro; si dedicd a quasi tutti campi del sapere. Nei suoi dipinti emergone l'osservazione attenta della realta, Vimportanza del disegno ¢ la capacita di rendere gii stati d’animo. Michetangelo (Fig. 7), anch’egli versatile, si dedico a pittura, architettura e poesia, ma predilesse decisamente la scultura, che gii diede la possibilté di esprimere la forza 6 la tensione della forma. Raffaello (Fig. 8), affascinato dalle figure monumentali ci Michelangelo e dai colori sfumati di Leonardo, creo un proprio ste ispirandosi agi ideal di grazia ed equilibrio del Rinascimento. La crisi dei valori Dopo la morte di Raffaello, nel 1520, si apri il periodo artistico detto Manierismo, @ il Manierismo perché pittori e souttor si imitarono a imitare la maniera dei grandi maestri come Michelangelo e Raffaello GEER A tungo ia pittura manierista fu giudicata negativamente, perché ritenuta inferiore rispetto alla perfezione raggiunta in precedenza, ma alcuni artisti, come Jacopo Pontormo, Rosso Fiorentino ¢ il Parmigianino (vedi p. 226), sono stati recente- mente rivalutati,perché seppero sperimentare strade nuove, esprimendo i dubbi e le incertezze del periodo. La Controriforma A Romaiil Cinquecento si apri con Giulio Il e Leone X, due papi che regalarono alla hell’arte _ citfa opere come la nuova Basilica di San Pietro, gli affreschi di Michelangelo nalla Cappella Sistina ¢ queli ci Raffaello nelle Stanze Vaticane. GE Anche dopo ia cris, proprio per dimostrare ai protestanti che Roma doveva continua- rea essere al centro del mondo, la citta si arricchi i chiese, palazzi, monumenti che portarono, quasi senza interruzioni, al trionfo dell'arte barocca nel secolo successivo, il Seicento, Lo sviluppo dell’arte Ottre. a Roma, un'altra citta molto importante nel Ginquecento fu Venezia, che nella ‘a Venezia _ battaglia di Lepanto (1571) sconfisse limpero ottomano: conquist® cos! i controllo del traffic commercial nel Mediterraneo e divenne un ricco centro culturale, dove GEE avoravano mott artist e letterati sia italiani sia stranieri, Qui vennero fondate le prime stamperie e, grazie ale committenze delle pit importanti famigie local, nal'entroterra vennero costruite mottssime ville. Le pit! famose sono quelle progettate da Andrea Palladio. {A Venezia e nel suo territorio si distinsero grandi personailta, quali Giorgione, Tiziano Vecellio, Paolo Veronese (Fig. 9) ¢ Tintoretto. ice eet Nel tempo 1492 1517 36271531 1545-63 1571 Scoperta Riforma Sacco Scisma angicano Conciio _—_—Battagla el’America protestante Gi Roma conEnricoVil = diTrento di Lepanto Linea 1509 1515 1541 1581 Raffaello, La Scuola Tiziano, Amorsacro ‘Michelangelo, Palacio, Teatro diAtone Amor profano Guudizo Universale Climpico, Vicenza Leonardo da Vinci, Uomo vitrwviano, 1490 ca. mata, penne einchiostro bruno su carta, 24x 34 cm, Venezia, Gallerie del’ Accademia. Raffaello Sanzio, La volata, 1516 ca, lio su tavola, 60x 820m, Frenze, Galeria Palatina oh Palazzo Pit Michelangelo Buonaroti, Mosé, dalle Tomba iui I, 1518-1516, marmo, 235 em, Rema, Basilica di San Pietro in Vincol EI Paolo B Veronese, Alegovia dla battagia di Lepanto, 1873, lo su tela, 187 x 169 om, Venezia, Gallerie ddol'Accadertia, © Larte raggiunge livel altissimi con Leonardo, Michelangelo e Raffaello © La Riforma protestante sconvolge Europa © Ilsacco di Roma e a crisi politica © Le risposte delfarte alla crsi de valor: il Manierismo © La Chiesa reagisce alla cisireligiosa con la Controriforma © Linfiuenza della Controriforma nellarte enelfarchitettura © Laripresa economica e lo svluppo dellarte a Venezia © Larte nel resto d’Europa ILRINASCIMENTO 2014 [Leonardo da Vinci, Autoritratto, paaticolae, 1515 ca., sanguigna su carta, Torino, Bibloteca Rede. ppanta af una chiesa a pianta centrale, 1487, matita @ punta d’argento, dal Codice Ashburnnam MS 2037, Pargi Bibliotheque Nationale de France, Ror] Leonardo amava molto rebus e giochi di parole, che ipint 0 nelle pagine dei suoi tac- Cui In questo disegno si vedono un leone, un fuoco cche brucia e dei tavoll, quindi la soluzione &: lion + arde + deschi = lionardeschi. Ricordati che nei suoi appunti Leonardo scriveva al contrario e ingrandimento a lato @ stato ribaltato per renderlo pit leggibile. utlizzava talvotta nei 202 7 IL RINASCIMENTO. Leonardo da Vinci «Farai le figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che Ia figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sara laudabile.» Una delle grandi doti di Leonardo fu la sua capacita di esprimere i sentimenti dei personaggi che raffigurava; infatti, qui afferma che, per definire un’arte “degna di lode”, le figure devono essere dipinte in modo da mostrare quello che hanno nell'anima. La vita dell’artista Leonardo, nato nel 1452 a Vinci, un paesino nei pressi di Firenze, a 17 annisi trasfen in citt& per entrare nella bottega del celebre maestro Andrea de! Verrocchio; in soguito apf la sua bottega e lavord per Lorenzo il Magnifico ¢ altr ilustri personaggi. Nel 1482 parti per Milano, dove rimase quasi vent’anni al servizio di Ludovico il Moro & realizz6 celebri capolavori, come La Vergine delle rocce 0 il Cenacolo. Dal 1500 ripre- se a viaggiare: nel 1504 era a Firenze, dal 1507 ancora a Milano e, infine, nel 1514 a Roma, alla corte di papa Leone X; a Roma perd, nonostante la presenza di altri grandi artisti, come Bramante, Raffaello e Michelangelo, non si senti a suo agio € cosi nel 1517 preferitrastferirsi, ospite del re Francesco |, suo grande armicatore, in Francia, nel castello di Amboise, dove mori nel 1519. Il disegno per indagare gli aspetti della realta Leonardo & considerato uno dei pitt grandi geni dell’umanita perché sié interessato i mottissimi campi del sapere. | suoi taccuini di appunti sono pieni di disegni (Fig. 11): figure umane, studiate anche nella loro anatornia, fiori e piante, animali (Soprat- tutto cavalli, gatti e ucceli per studiare il segreto del volo), machine da guerra (dai carr falcianti ai sottomarini), utensili di ogni tipo (dal girarrosto per i poll al conio per le monete), strumenti musical, disegni geometric... | disegni erano infatti per Leonardo uno strumento per indagare la realta. Leonardo si occupd anche di architettura, ma solo a livello teorico; infatti nei suoi taccuini si rovano disegni di fortezze, progetti di strade, case private e persino di una stalla, con tutti gli accorgimenti per manteneria pulita ed efficiente! Nel suo soggiomno milanese divenne amico di Bramante (vedi p. 208), che riprendera le ricerche fatte insieme a Leonardo nel suo progetto per la Basilica di San Pietro a Roma. 1 bellissimi ritratti di Leonardo scitarono grande ammirazione fra i suoi 2 [a bellezza dei volti femminil, che si possono ritrovare anche nelle immagini della Madonna da lui dipinte. La sua maggiore it consiste nella capacita di interpretare e rappresentare anche gii stati d’animo attraverso lo sguardo ¢ le pose dei personaggi ( ). Molt carono di imitario, infatti ancora oggi La Gioconda (Fig. 16) é il quadro pitt mos0 e pits copiato al mondo! Il fascino dei suoi visi @ dovuto anche alla nica dello sfumato, una specie di chiaroscuro con cui Leonardo rendeva contorni delle figure morbidissimi, quasi indefinit. Leonardo da Vinci, Riratlo of Isabella dFEste, 1800, gessetta nero, sanguigna e pastelo giao su carta, 46 x 63 cm, Pari Musée du Louvre Leonardo rirasse Isabella Este, ‘mogiie del duca di Mantova Franicesco Gonzaga, con la testa votiata di proflo, come gia aveva fatto nel itratto oj Coola Gallerani, © con le maniin una posizione che avrebbe oi ripreso neta Gioconcia, ermetting, ite a essere ‘simbolo di purezza, allude al ‘cognome della dama: in greco cermling s dice infat gals. el, tration H Leonardo da Vinci, iratto di Cecila Galeran! fe ferronnire) (La dama con lermetino), 1488-149 wutavola, 45 x63cm, lio gu tavola, 40x 55 om, Cracovia, Parigi, Musée du Loume. Czartoryski Muzeum Idisegno oa Uvidea di come doveva essere la parte oggi persa dal dipint. iy Leonardo da Vinci, Aratto of Ginevra Banc, 1474-1476 ca, tempera e olio su tavola, 87 x39 om, Washington D.C., National Gallery of Art. Leonardo da Vinci, Ratio of Monna Lisa dl Giocand (La Giocande), 1503-1606 ca., fo su tavola, 83x77 cm, Parl, Musée du Louvre ILRINASCIMENTO 203 COMPRENDERE E APPREZZARE aes te aaa easy GIs opera con la lottura guidata. Nel 1483, appena arrivato a Milano, Leonardo da Vinci ricevette il suo primo incarico importante, una pala d'altare per il convento di ‘an Franc 6 quindi La Vergine delle rocce (Fig, 17), con la ore lombardo s, al quale fu affidato V'incarico di dipingere le tavole laterali (si trattava infatti di un trittico). Questo capolavoro non piacque perd ai committenti, che non vol- lero pagare quanto richiesto dai due artisti. La questione si risol nni dopo, quando onsenti a rifare il quadro (Fig. 48), ritornando perd proprietario della prima versione Osserva anche la seconda versione della Vergine delle rocce. Vuoi pro- vare a spiagare quale ti piace di pil e perché? Noti anche delle differenze? Prova a elencarie dopo aver osservato Nn attenzione i due dipinti. Confronta infine le tue riflessioni con quelle dei tuoi compagni. x 199 om, 204 7 IL RINASCIMEN La natura non ha mota importanza nel dipinto. (W) E Prevalgono nettamente le zone in piena luce. Gi elementi del dipinto hanno una nitidezza diversa, VF | personaggi sono ricavati dal’iconografia sacra, (V] [F! Ii dipinto ha una struttura triangolare. ME Come é costruita l’opera? natura é una presenza importante nel dipinto: piante i sono rappresentati con precisione botanica. Suilo 100, il paesaggio & costituito da rocce aguzze e pau- rose caverne. luce, proveniente da sinistra,ilumina i personaggi in imo piano. Lo sfondo @ invece costituito da rocee in Gi oggetti pit lontani appaiono non solo pit piccoli, ma 1@ meno ritidi nei contomi, a causa dell'atmosfera, e forma quasi una barriera invisibie, mo piano vedi quattro personaggi sacri: sulla sinistra n Giovanni, al centro la Madonna e sulla destra Gost nbino, in atto benedicente, atfiancato dal'angelo. secondo uno schema piramidale, tro dal dipinto coincide con la spilla che chiude i jello della Madonna. Osserva il gioco bellssimo delle mani: la Madonna che protege, I'Angelo che indica, su che benedice. Leonardo da Vinci e Ambrogio De Predis, Madonna cconil Bambino, san Giovannino e un angel (La Vergine dele rocce seconde versione), 1495-1508, ofo gu tavole, 120 x 180 cm, Londra, The National Gallery La natura esercita sull'uomo un fascino fortissimo, ma @ anche piena di misteri, smboleggiati dale caveme scure, e quindi difficile da capire, L'uome, con laiuto di Dio, @ in grado di superare le difficota e raggiungere in fondo a tutto la luce, che simboleggia la verité & la conoscenza, Grazie ai suoi studi sulla natura, Leonardo fu il primo @ compren- dere che I'atmostera rende meno nitidi gli oggetti pid lontani a riprodurre in pittura questo fenomeno, con la tecnica che chiamata prospettiva aerea Dio, che ha creato il mondo e tutto sa, pud guidarlo nella sua conoscanza; |'uomo pud rivolgersi per chiedere aiuto ai perso- naggi sacri, che fanno da intermeciar. Le mani dei quattro personaggi creano una linea verticale e una orizzontale come a formare una eroce, simbolo della Passione. ILRINASCIMENTO 205 Leonardo da Vinci, Uma Cana, 4495-1497, dipinto muralo, £880 x 460 cm, Miano, Refettorio dela Chiesa di Santa Maria cele Grazie 206 7 IL RINASCIMENTO Il convento domenicano annesso alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, 2 Milano, stava molto a cuore a Ludovico il Moro, che pensava di far realizzare lila sua tomba e quella della moglie Beatrice. Aveva perci6 affidato all’architetto Donato Bramante la ristrutturazione della tribuna (cioé la zona dell'altare ¢ delle absidi della chiesa, vedi p. 209) e, subito dopo, incaricd Leonardo di affrescare la parete di fondo del refettorio. L'affresco é la tecnica migliore per dipingere su una parete, ma il pittore deve lavorare velocemente, sfruttando le poche ore in cui l'intonaco appena steso esta “fresco”, Questo metodo, perd, contrastava con le abitudini di Leonardo, che amava rifinire o ritoccare spesso quanto aveva gii dipinto. Nel Refettorio sperimenté quindi una nuova tecnica, un misto di tempera e olio, che sembrava soddisfare le sue esigenze, ma che in realti non permetteva ai colori di fissarsi saldamente all’intonaco. II risultato fu drammatico: gia pochi anni dopo la conclusione dell’ opera, particelle sempre pitt grandi di colore cominciarono a staccarsi! Lo sapevi che...? Leonardo aveva un modo tutto suo di lavorare, che spesso inritava Nel dipinto é applicata la tecnica della prospettiva. [VI [F i committenti. I famoso novelliere Matteo Bandello, che a dieci saree onreanee Me anni vide Leonardo dipingere il Cenacolo, ne rimase cosi colpito enon poszene leer WE da raccontare che per tre o quattro giomi il Maestro guardava Gli apostal sono divs! in grup we soltanto le figure gia dipinte e pol, allimprovviso, «secondo il . La luce proviene dal fondo del dipinto. we ccapriccio 0 il ghiribizzo che lo toccava, partiva a mezzogiomo dalla Corte vecchia (dove abitava) e se ne andava drito alle Grazie e, salito sul ponteggio, pigliava il pennello e dava una © due pennellate ad una di quelle figure, e subito dopo se ne partiva per andare altrove! Come é costruita l’opera? =. Leonardo applica sapientemente la tecnica della pro- spettiva, in modo che la stanza dove siedono Ges gli postal smb la prosecuzione della Sala del Refettorio, dove i frati mangiavano, Sulvotto di Gesd, al centro del dipinto, convergono Ie linge prospettiche e la sua figura acquisisoe rlievo anche grazie ala finestra sul fondo che sembra incomiciarai il viso. c. Gii apostoli sono runitia gruppi dite e sono tutti rafigurat in diversi atteggiament. 4. La luce proviene da sinistra, cio’ da dove nella Sala del Refettorio era posta una finestra; & un accorgimento per dare maggiore realismo alla soena. [La storia delf' Ultima Cena 1497 _| L'opera viene terminata. 1499 | Il priore del Convento fa aprire una porta (ora murata) proprio in corrispondenza delle gambe € dei piedi di Gesu, che sono cosi perduti per sempre. | francesi, che nello stesso anno | conquistarono Milano imprigionando Ludovico Moro, usarono poi il Refettorio come stallal 1568 | Secondo Giorgio Vasar' il dipinto, a causa della tecnica errata di Leonardo, € gia ridotto a «una | macchia abbagliata»; nei secoli successivi Pumidita e restauri inadeguati avrebbero peggiorato ulteriormente la situazione. 1943. | Un bombardamento aereo rade al suolo il Refettorio, ma per un miracolo resta in piedi proprio | la parete del Cenacolo! In Fig. 20 il dipinto si trova dietro al grande telo che cerca di proteggerlo. 1999 | Dopo parecchi anni di lavoro si conclude |o splendido restauro condotto dalla studiosa Pinin Brambilla Barcilon, che restituisce alla vista tanti piccoli particolari (i vino nei bicchier, il cibo nei piatti, la decorazione della tovaglia). Che cosa significa l’opera? 2. Idealmente, i frati venivano accompagnati ogni giomo, entre mangiavano, dal rito del’Eucarestia e dalla bene- izione del pane del vino. b. Gesit & posto al centro del dipinto per sottolineare la centralita e l'importanza. Leonardo lo immagina nel momento in cui ha appena pronunciato la frase «Uno di voi mi radian. ‘©. Leonardo riesce a comunicarci, con i gesti ¢ i votti degli apostoi, a loro sorpresa e le loro reazioni ci fronte alan nuncio inatieso e terribile di Gest. . Vunica figura cori viso in ombra é Giuda, la quarta figura da sinistra, che con una mano si protende a prendere un pezzo di pane e con laltra stringe il sacchetto coi trenta denari, simbolo de! suo tradimento. il Foto del Refettorio bornbardato. va 7 ILRINASCIMENTO 207 IL PROTAGONISTA Donato Bramante «Bramante uomo eccellentissimo é stato il primo a mettere in luce Ja buona e bella architettura.» (Andrea Palladio) Cosi il Palladio, grande architetto cinquecentesco, defini Donato Bramante riconoscendogli un ruolo fondamentale nell'architettura del Rinascimento. La vita dell’artista A differenza di moti artisti del tempo, Donato Bramante non fu un ragazzo prodigi = : € della sua gioventt nelle Marche, dove era nato nel 1444, si sa poco. Probabilment Fae ene pa Urbino conobbe Piero della Francesca (vedi p. 182), tant’e vero che le sue prim \est di Eucide, 1809-1810, atfesco, Ore note furono come pittore, in Lombardia, dove si era trasferito intorno al 148: Gita de Vaticano, Stanza Con Leonardo da Vinci fu al servizio di Ludovico il Moro fino al 1499 ma, quai ela Seqnature, Milano fu conquistata dai francesi, si trasferi a Roma. Qui, con le sue tante ope: soprattutto quelle per papa Giulio Il, fondd la nuova architettura del Rinasciment romano, basata sui modell classici ¢ sulle idee di centralita e monumentalita. Mo a Roma nel 1514. Bramante pittore e architetto a Milano Quest caratteri di monumentalita erano gid ev enti nei suoi primi lavori come pittore. Cristo alla colonna (Fig. 22), pur sofferents come denota la commovente espressione deg occhi, domina lo spazio, occupandolo per inter ilsuo corpo halo splendore e la forma del marm @ sembra prendere iI posto della colonna all quale é legato. Nel ciclo di Uomini illustri (Fig. 23), ogni perso naggio @ al centro di una nicchia semicircolar he lo rend imponente e dominante: in quest. modo chi guarda ne capisce tutta Iimportanze Nella Chiesa di Santa Maria presso San Satir (Fig. 24), a Milano, Bramante cred un affascinent effetto illusionistico. Osserva con attenzions Fabside alle spalle delfaltare: sembra che c sia una profonda nicchia coperta da una volt abotte, ma nella realta 'altare @ addossato all parete di fondo, la nicchia é profonda meno di u metro e la volta a botte é solo dipinta e decorata A questo “trucco” Bramante dovette ricorrer: erché non aveva lo spazio necessario per rica vare l'abside, ma in questo modo la chiesa he Bea es Fisica, acquistato fascino e original’. Osserva anc colona, 1490 a, oo staal, 1480-1490, afesco steppato, 127 285em, [2 Perfetta simmetria dei due lati a sinistra e < 62x93 om, Miano, Pacoteca di Brera. Miao, Pnacoteca d Brera destra del’altare. In origine quest atfreschi (mot ‘sono anda pers ornavano na sala della casa nobiiare de Visconti-Panigarola e, per proteggeri, sono stati staccati e potat alla Pinacoteca ai Brera 208 7 IL RINASCIMENTO Il capolavoro milanese di Bramante é perd la tribuna (cio’ lo spazio dietro al coro) dolla Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Fig. 25), realizzata contemporaneamente all Ultima Cena di Leonardo (vedi p. 206): con quest’ opera Bramante anticipd i caratter del'architettura del Cinquecento e infiuenzo tutta 'architettura lombarda successiva. La composizione geometrica é evidenziata dall'uso di mattoni rossi ¢ pietre chiare, a formare una sorta di reticolo; i vari blocchi architettonici — la tribuna cubica, la cupola emisierica, le absidi semicilindriche laterali e posteriore — si fondono con grande armonia. Il Classicismo romano A Roma, Bramante studio con cura i monumenti antichi e i trattati teorici, come quello del'architetto romano Vitruvio: a essi si ispird nella sua architettura, massima espressione del cosiddetto Classicismo romano. La sua prima opera romana {ul Chiostro di Santa Maria della Pace (Fig. 26). Il cor- tile quadrato @ suddiviso in una serie di moduli anch’essi quadrati, in modo che tutto F'insieme dia un'impressione di ordine e armonia. Seguendo le regole di Vitruvio, il primo piano ha un'attezza pari a tre quarti del piano terra. La loggia del primo piano 6 architravata: | pilastri sono allineati con quell inferiori e al centro di ogni spazio o'@ una colonnina, perché la “luce”, cio’ la distanza fra un pilastro e altro, era eccessiva e, senza la colonna intermedia, la trave si sarebbe potuta spezzare in mezzo Iltema delle chiese a pianta centrale, molto sentito all'inizio del Cinquecento, fu ripreso anche da Bramante nel Tempietto di San Pietro in Montorio (Fig.27), di forma circolare. \lbasamento su cui poggia ne aumenta l'imponenza, mentre le sedici colonne formano un pronao che circonda ledifcio vero e proprio. | punti centrali sono, in basso, la porta verso la quale converge lo sguardo e, in alto, la cupola, che domina e chiude lo spazio. iltempietto i Bramante si pud considerare come una sorta di “provino”, da lui fatto per cominciare a conoscere le difficalta legate a questo tipo di costruzione, che avrebbe dovuto poi affrontare nelledifcio, ben piti grande e impegnativo, di San Pietro (vedi p. 210). 74 Donato Bramante, Chiosto deta Chiesa dl Santa Maria dalla Pace, 1500-1504, Roma. Donato Bramante, estorno del tiouio della Chiesa 4 Santa Mara delle Grazie, 1492-1497, Milano. Donato Bramant, co" dolla Chiesa oi Santa Mara ‘San Satio, 1479-1482, Mia Donato Bramanto, Tompieito {i San Pietro in Montoro, 1502-1 Roma. ILRINASCIMENTO COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Laboratorio delle competenze La Basilica di San Pietro Eletto papa nel 1503, Giulio I diede subito vita a un progetto finalizzato a ridare alla Roma dei papi il ruolo di caput mundi (“centro del mondo") che aveva avuto con I'Impero romano. In particolare, diede a Donato Bramante Vincarico di sistemare la zona del Vaticano, costruendo una nuova basilica, dal momento che quella di Costantino era in rovina, e riorganizzando urbanisticamente la zona (Fig. 28) Bramante si mise all’opera energicamente, non facendosi scrupolo di distruggere alcune strutture antiche, tanto che i romani lo soprannominarono “Maestro ruinante”. Bramante, architetto di EB Donato Bramante, Progetto per ia rsistomazione de! Vaticano, &. Mura vaticane h. Conte san Damaso I progetto della basilica 3. Mont vabcano i sett d Nooo . Corti delle statue |. Baslica Costantiniana Per la Basilica di San Pietro Bramante immagino un edifi- 4. Co dl Behere m. Peter dA, cio a pianta centrale a croce greca inseita in un quadrato; © Poriciovest (i costuons) ny. Stanze d Ratalo al centro, una cupola circondata da quattro cupolette pit: 6 Cappola Sata piccole, poi le quattro absidi e le quattro torri angolari (Figg. 29 ¢ 30). Quando, nel 1514, l'architetto mori, erano stati realizzati i pilastri delle cupole ¢ le absidi, che furono FDcristoforo Garadosso, - Mantenuti sostanzialmente invariati nei progetti seguenti. Medagla con la facciata Nell'incarico si susseguirono poi grandi nomi, tra cui anche bromaniasca, 1605, benzo, Raffaello, ma solo con Michelangelo i lavori furono quasi ddarneto 4 er, Milano, i GastsloSiozecen, che COnclusi, anche con la celebre cupola (vedi p. 220). Nel Raccolte Numismatiche, Seicento furono poi realizzati altri interventi, in particolare con Gianlorenzo Bernini (vedi p. 256) Progett| per la pianta della Basilica San Pietro, Roma. ‘a. Progetto di Bramante, 1805-1514. b. Progetto di Rafael, 1514-1520. €. Progetto di Baldascarre Peruzzi, 1520-1536. d. Progetto ai Antonio da Sangallo, 1536-1546. 210 7 ILRINASCIMENTO ll Cortile del Belvedere e la Cappella Sistina Alla fine del Quattrocento papa Innocenzo VIII aveva fatto costruire, all’estremita nord del Monte Vaticano, la Villa del Belvedere, da cui ammi- rare il panorama di Roma; poiché essa restava isolata dagli altri palazzi, Giulio II incaricé Bramante di progettare portici ¢ terrazze pavimentate che li collegassero. Il progetto del Bramante (Figg. 31 32), che pure subi in seguito molte modifiche, era monumentale e ricco di effetti spettacolari: non a caso, il cortile fu spesso utilizzato per mettere in scena commedie € addirittura naumachie, cioe battaglie con vere navi in cui tutto lo spazio veniva allagato! Nel cortile pit in alto, inoltre, Giulio II aveva fatto collocare una statua greca appena ritrovata, raffigurante Apollo (Fig. 83), e quando, all’inizio del 1506, fu portato alla luce sul colle Esquilino il gruppo marmoreo del Laocoonte (vedi p. 69), il papa lo acquistd subito per metterlo nel cortile. Nasceva cosi il primo museo all’aperto, che si arricchi in seguito di molte altre opere e che si pud considerare il nucleo di partenza degli attuali Musei Vaticani. Importanti, sotto Giulio I, furono anche i lavori di completamento della Cappella Sistina. Questa enorme aula rettangolare, di 41 x 13,5 metri, edificata da papa Sisto IV fra il 1471 e il 1484, vantava affreschi di artisti come Perugino, Botticelli, Ghirlandaio: ma sarebbe poi stato l'intervento di Michelangelo a renderla immortale (vedi p. 222). Ell Donato Bramante, Progetto per a Vila del Belvedere, 1506-1507, particolre della zona nor, ‘a. Palazzina dl Innocenzo Vil . Chioccio de! Bramants .c. Appartamento di Leonarda da Vinci 4d. Cottle dele Statue . Esedra del Bramante f.. Contile del Belvedere 9. Alreschi del Mantegna [Giovanni Antonio Dosio, Corts day Balvedere, 1558-1561, ppenna e inghiostro bruno sucarta, 28 x 19 om, Citta dal Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana. ee) Ks uty Anmia la bellissima scala a chiocciola ‘sealzzata da Bramante proprio a destra del ‘Corte delle Statue: la rampa continua, che = poteva percorrere anche a cavalo, & ret- "2 dacolonne doriche, ioniche e corinzie. E ertroppo un capolavoro quasi sconosciuto erche non visitabile dal pubblico. Leocare (2), Apollo del Belvedere, ‘copia romana da originale greco el V seoolo a.C,, marmo di Carrara, 224 cm, Cita del Vaticano, Musei Vatcari © donato Bramante, Scala a chiocciola = cesta del Cortie dalle Statue, (Ge del Vaticano, Musel Vatican, 7 ILRINASCIMENTO 214

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