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Hi] pricing nel settore finanziari regolamentazione e della vigilanza Levoluzione della regolamentazione e del controll neffindustra finanziaria pud essere valutata in unvottica di analis| cost-beneficl, che cconsente di trarre utili spunt! per individuare i ness trai costi della regolamentazione @ il pricing di prodots e servizi finanziari, Indviduaei gli oblettivi ell strument gli approcei regolamentari e di better regulation, vanno approfonditi gli aspetti di natura teorica € le analisl emplriche. Vassetto e le prassi delle autorita di vigilanza hanno implicazionirilevanti al fini del costo, deleficienza e delleficacia del'azione di Vigllanza, con ripercussioni che vanno ben oltre il pricing det prodotti finanziri finendo per riguardare economia nel suo complesso, Elisabetta Gualan Unies i Modena & Resin Emilia conten BANCARIA 5.22000, 1B Introduzione Obiettivo di questo intervento & offtire spunti di tilessione per successive analisi¢ ricerche sul veme del pricing nel settote fi nhanziatio, con riferimento alla prospettiva della regolamentazione e della vigilanca Hem assegnatomi @ ampio e comples- so: nellimpostare l'intervento ho cercato di individuare e quindi di privilegiare spe- cifiche arce di approfondimento, senza al- cuna pretesa di aver non dico esaurito, ma eppure messo a fuoco compiutamente, i possbili temi di ricerca. Cercher®y in pti mo luogo, di fornire un inquadramento ge- nerale di un aspetto fondamentale per que: sta analisi, vale a dite il tema dei costi as- sociati alla regolamentazione. Lobiettivo® quindi diprivilegiare una research question specifica:se dall’evohusione in atto nel con- testo regolamentare e di vigilanza emergo- no dei trend specific! in relasione ai eosti della regolamentazione € quoli effetti pos- sono di conseguensa delinearsi per il pri- cing nel comparto finanziario. Nella parte conclusiva, i focus sara posto sullassetto dei controlli nell'Unione europea ¢ sulle possbili linee evolutive, quale imprescin- dibile chiave di lettura per Panalisi dei co- sti della regolamentazione. Inteoducenda il tema, mi riferird al stema finanaiario nel suo complesso, men- tre in alcune esemplificasioni cerchetd di individuare specifici aspetti che interessi- Verso rita ap dite a conven pe (hgoe snore insane prmonn de ADE Asocis ‘So cs Docent Eeaara ae armed e Me ‘ison ncaa IS gonna 200 Feo xo dna pes ‘af here condo po Progen Pn 2006 Proce: Sic encunasioe cose bade greta Fra In Bupa Rageronson eta eur os Set come oe eptales Fingavo pal fmportant pant lasione che m sono Sil nt Asunda Cureta Senneta Covert Urb Flt sei serena rempnsaa le : la prospettiva dei costi della no i diversi comparti del’intermediatione, anche in questo caso senza aleuna pretesa i essere esaustiva, ¢ comunque risentendo dli un bias verso i comparti bancario € mo: biliare, sispetto a quello assicurativo. inquadramento generale Il dibattito teorico sullepportunita € sul grado di intensita della regolamentazione fi nnangiaria ha come punto centrale il trade: off rai benefici cheda essa derivano e ico sti che tale funzione comporta. Lanalisi dei costie dei benefici della regolamentazione @ una macto area di ricerca indubbiamente ‘molto interessante e dibattuta, sia dal pun- to di vista teorico che da quello empirico. ‘Ai nostri fini, Vindividuszione, ¢ possibil- rmence la misurazione dei cost, eostituisce tun passaggio importante per individuare { nessi e le modalith atteaverso cui regola- imentazione e vigilanza passono avere effet- ti sul pricing di prodotti e servis fs Lanalisi dei costi incrementali che deri- vvano da una nuova regolamentazione non pud evidentemente essere avulsa dalla va lutazione dei benefici attesi. I benefici so- no collegati al raggiungimento degli obiet- tivi che la regolamentazione si pone: pre- venire fallimenti di mercato, o almeno ri dume Pimpatto, in primis a protezione de- sli investitor e pit in generale del pubbli- co interes. La quantificazione di tali be- nefici&estremamente complessae difficol- te presi ane oven slo i. tosa: gli approcet sviluppati sono essencialmente di natura qualitativa ¢ mirano a quaneificare i porensiali vantaggi che derivano dell'introdusione di specifiche norme! 1 cost della regolamentazione, pit facilmente oggetto di risurasione, vengono generalmente distinti in costi ditetti costi di compliance, o privati e cost inditeti Costi diretti:riguardano il funzionamento delle autorita di vigilanca: costi del personale, costi operativi. In generale, ta- Ii costi non tendono a vatiare in modo significativo in rela- zione all'introduzione di nuove norme, fatti salvi casi che ri- chiedono impiego da parte delle autorita di vigilanza di ri- sorse aggiuntive e con specifiche competenze tecniche. Si pensi allintroduzione del nuovo Accordo sul capitale delle banche, Basilea Z, che ha richiesto alle autorita di vigilanza bancaria di sviluppare specifiche competenze nel campo del risk management, per la validasione dei modelli intern di mi- surazione del rischio sviluppati dalle banche che non hanno optato peril metodo standatdizzato. | costi diretti sono alla base di evidenze empiriche, ben: cché non sia sempre agevole rilevatl, anche perché in aleuni cast in capo alla stessa autorita la funsione di vigilanza si cu- ‘mule con altre funsioni, In particolare, la vigilanza bancaria ud essere affidata, in tutto o in parte, alla banca centrale tt spetta in primis la conduzione della politica monetaria. In al tri casi, Pattivita di vigilanza viene svolta da pid organi con, competence diverse. Ai nostri fini, occorre verificare da chi sono sostenuti i co- sti della funcione di vigilanca. Le possibilita sono diverse it primo luogo, tall costi possono essere in tutto o in parte a eae rico del bilancio pubblico. In alcunt paest in cui la banca cen trale 2 anche responsabile per la vigilanza bancaria, Punica fonte di finansiamento della funzione di vigilanza & il signo- raggio. In altri cas, tali costiyravano in tutto o in parte sui soggetti vigilati, che pagano commissioni per Vattivita di vi tllanca di cui sono destinatari. Nel easo della britannica Fi- nancial Services Authority-Psa, peresempio, sono definite tre tipologic di commissioni: di autorizzarione per i nuovi inter iediari o per quelli che chiedono modifiche alla loro auto- ‘izzarione; commissioni annuali rapportate alle dimensioni e alla tipologia degli intermediasi, nonché all'ativit di vigi- 1 Canta Quer, 007k, 2007 2 inst Serves Ahoy 207, ha poset pid wit hem che eran Contra pur corepencesr te ao ae aa cost re Ola rea Imerarone or ever pes ¢ per ee a esporcabis Oat dels ono sa lua (sete (S00) por poms nant compra ast ret dela reaner ‘eone Use qu omena in at pe 1 Pane, ta Pras. 20072 a contig BANCARIA 9.372008 lanza svolta dalla Fsa; infine commissioni st attivit® di vigi- lanza specifiche svolte a favore del singolo intermediatio, co- ime per esempio nel caso di operazioni di fasionet. Per quanto riguarda il comparto bancario, una recente i dagine ha verificato le modalita di finanziamento di 90 auto- rita di vigilanza bancaria che rifletono diverse architetture dei controlli: banche central, il caso pid frequente, autorita tuniche e autorit® bancarieS, Dall'analisi, emerge che quando Vaurorita di controllo ® la banca centrale le modalita di f- nangiamento sono di natura pubblica; nel caso invece di aur torith diverse la tendenza & a un finanziamento su base com- rissionale caricodelle banche oggettodella vigilanca. Emer- ge inoltre che le modalita di finanziamento pubblico preval- gono net sistemnifinansiari orientati alle banche, ‘Costi di compliance: definiti anche costi privati, sono i co- sti incrementali sostenuti dagli intermediari per rispettare le normative. Tali costi non sono sempre di facile individuazio- ne, in quanto ai fini di un‘analisi puntuale occorrerebbe po- ter depurare i costi incrementali da quelli che gli intermedia. ri avrebbero comunque sostenuto anche in assenza di nuovi standard cegolamentati: siamo quindi di fronte a un’analisi di tipo controfattuale, Inoltre Padeguamento a nuove disposi- zioni pud costituire loccasione per interventi di revisione, an- che radicali, delle procedure inteme. A titolo esemplificati- ‘vo, si pud far riferimento ai costi di compliance relativi al- Pimplementazione dei sistemi intern ci misurazionedei richi previsti da Basilea 2: modeli rb (di base e avanzati) peril ri- schio di eredito, ¢ modelli Ama peril rischio operative. E al riguardo noto che aleune grandi banche intemacionali ave- vvano git iniziato 9 introdurre modelli interni ben prima che a nuova normativa vedesse Ia huce, mentre in molt casi im- plementazione di tai sistemi ha portato a modifiche ¢ revi- sioni di talune procedure, Costi indirettissitratta di impatti negativi che Vintrodurio- ne di nuove norme pud avere sul buon furtionamento dell'e- conomia, dei metcati finanziari ein generale per quanto ti quarda il pubblico interesse. Tali costi non hanno general- ‘mente effetti immediati in termini monetari e comunque ta- Ii effetti sono dificilmente misurabili6. Si pensi alla ridunio- ne della concorzensa; al verificars di situazioni ci moral ha- 4F.20070 $5 scart Pat 2007% 6 Comat Qugieta 207 ‘ard che possono derivare dallintroduzione di sistemi di assi- ccurazione sai deposit; all'emergere dei cosiddett risk-taking behaviour che possono essere determinati da strategie di elu sione delle norme, cosiddetta circumventing innovation, per ‘esempio quelle sulladeguateeza patrimoniale. La ricerca diso- luzioni che consentissero di aggirare, attraverso la cartolaria- zzzione, i coefficient patrimoniali peril rischio di credito in- trodotti da Basilea 1, ove condotta alle estreme conseguense ha finito per degenerare al punto da causare situasioni pato- logiche di assunzione dei rischi, come testimonia Ia situazio- ne dicrisiche ha recentemente colpito intermedia atrivi nel ‘comparta dei sub prime. Gli effetti di tali comportamenti van- no ticercati non solo nel processo di erogazione e trasferi- ‘mento del rischio, ma anche net passaggi successivi della fi- liera dei prodotti strutrurat”. IEE L’evoluzione del contesto regolamentare e di vigilanza Lindividuazione, pur nei limiti sopra descritt, delle diverse tipologie di costi della regolamentazione finanaiaria mi con- sente di fare un passaggio ulteriore, concentrandomi sullevo- luzione del contesto regolamentare « di vigilanza che stiamo attualmente vivendo, Lobiettivo & di rispondere a una speci fica research question: quali sono i driver di tale evolusione che hanno impatti significativi sul costo della regolamenta- zione e quali possono prefigurarsi i canali ee modalit’ di ta- slazione sul pricing di prodotti e servizi finaniari. In altre pa- role, quali costiregolamentari stanno emergendo e quali pos- sono essere le ricadute su intermediate clienti Gi ambitiin cui a mio parere emergono aleuni snodi di rie lievo peril tema del costo della regolamenrazione € def soi effetti sul pricing riguardano: gli obiettivi e gli strumenti del- la regolamentazione ¢ della vigilanaa; gli approcei regola- ‘mentari; la cosiddetta policy di better regulation; da ultimo Passetto tegolamentare e dei controlli nell'Unione europea. Obiettivi e strumenti della regolamentazione e della vigilanza. Nel corso degli anni si ® ampliato l'ambito dt in- tervento della regolamentazione finanziaria e si modificato, sista modificando, i set di strumenti regolamentarie di vi- 7 Mot 208 gilanza utilizaco dalle autorita. Le cause di tale evoluzione so- no da ricercarsi nelVallargamento degli ambiti operativi del- le diverse tipologic di intermediari; nella crescita dei gruppi cross-border e cross-sector; nel continuo processo di innova- sione finansiaria che pud modificare i profili di rischio; nella, crescente integratione dei mercati; nella globalizzazione de: industria finanziasia; nelle modifiche intervenute nella com- posisione dei portafoglifinansiari dei risparmiatori e nei com- portamenti finanziari dei consumatori; nelle nuove modaliti, di trasferimento dei rischi, con il passaggio dal tradizionale modello di intermediazione, originate-to-mantain, a un nuo- ‘vo modello originate-to-distribute (Ord), Al tradizionale obiettivo della regolamentazione finanzia- ria, stabilitd micto dei singoliintermediari e macro del siste- ma nel suo complesso, si sono aggiunti gli obiettivi di effi cienza e concorrenza, Per quanto riguarda la protezione del contraente debole, il focus si esteso dalla tradistonale tute- Ja del depositante a quella dellinvestitore, quindli a quella del cliente/consumatore in senso lato, Nel contempo sié modificato e ampliaco il set di strumen- tia disposisione delle autorita: da un Jato, la vigilanea struc turale ha ceduto il passo alla vigilanza prudeniale; dalaltro, hanno acquisito erescente tilievo la regolamentazione di trax sparenca ¢ quella di correttezza tra cui fe norme sui conffitt di interesse, Allla luce del percorso sopra sintetizzato, la domanda eui dobbiamo cercare di dare una risposta quale impatto sul pi cing di prodotti eserviifinanziari deriva dal passaggio da una disciplina tipicamente incentrata sul soggetto a una regola- mentation che incide sul contenuto e sulle modalita di svol- gimento delle singole attivita, entrando nel merito della de- finizione degli specific’ contrattifinanziat: dat mutai, alle va; rie tipologie di ctedito al consumo, agli strumenti di investi- mento, ai prodotti asicurativi, ecc. In effetti, la disciplina sul- Vattivita, sia riferita alle modalita di svolgimento, ma ancor pid se rferita ai contenuti contrattual, appare idonea a it~ fluire sul costi incrementali dell'ativita medesima. I trend evolutivo descritto fornisce alcuni spunti di rifles- sione e di approfondimento per il contesto italiano, Nel nostro Paese si stanno introducendo, sulla scia diquan- 45 contioun to git previsto dal legislatore comunitario, norme intese a ine centivare Ia concorrensa e Vefficiensa del sistema bancatio, quali per esempio la portabilita del conto corrente e la possi bilita di estinzione anticipata dei mutui senza incorrere in pe- nali. Tali norme comportano costi, anche elevati, per gli in- termediari:& presumibile che tali costi vengano traslati suquei medesimi clienti che dovrebbero avvantaggiare per di pit in modo non trasparente. Tale paradosso ha il suo caso tipico nel divieto previsto dalla legge 40/2007 di prevedete penali a a- rico del tmutuatario per lestinzione anticipata dei contsatti di ‘mutuo. B infatti prevedibile che i nuovi mutui vengano cari- cati degli oneri derivanti dal mancato gettito delle penal, Al riguardo, si segmala uno studio condotto dalla Commission europea che evidensia come a misure analoghe negli Stati Uniti in Danimarca siamo da attribuirsi aumenti de tasso di interesse fisso tra 40 e 100 punti base per i muti con durata trentennale’, Perquanto tiguarda la regolamentazione di trasparenca, i schio & che le nome richiedkano all'intermediario di forire al cliente una mole tale di informazioni da risultare spesso inge- stibili, per cui @ difficile peril consumatore cogliere quelle pi {importanti per prendere le decisioni in modo consapevole, Dal punto di vista del tema trattato, # evidente che le nor- me sulla trasparenca implicano per Pintermediatio un agera- vio di costi di compliance: occorre approfondire le modalita ‘con cui talicosti vengono traslati sulla clientela, In una cor- retta analisi costi e benefici della regolamentazione, a fronte Gi tali costi aggiuntivi andrebbe verifcato il beneficio deri- vante al cliente dal ricevere informazioni tali da rendere la scelta consapevole e in linea con le sue esigenze finanziarie. In questo caso, emerge invece il rischio che i clienti, anziché trarre benefici dalle norme sulla trasparenza in termini di scel- te consapevoli, a causa dalla difficolta nel raccogliere, elabo- rare € interpretare le informazioni a tal fine rilevanti, si tro- vino a sostenere costiindiretei determinati da scelte sub-otti- rmali, o addiritura di una vera e propria misallocation. In tal modo, con la scelea di prodotti non adatti alle loro esigenze, vertebbe vanificato il beneficio che lx tegolamentazione di trasparenza si propone, mentre permarrebbero i costi incre- imentali per la cliente {8 Chao Cals 2007.5. In questo caso, finisce per configurarsi un vero © proprio fallimento di mercato, per cui le modalita adottate per rag siungere Vobiettivo di colmare le asimmetrie informative sul versante del'informazione limitata si scontrano con la razio- nalica limitata del cliente tipo. Come autorevolmente socto- lineato «Nessuna norma di trasparenza ¢ tutela & veramente, efficace se gli utenti non hanno gli strumenti per effettuare seelte informate>?, Emerge quindi una duplice esigensa, se si vuole che sia col- to lobiettivo di sceltefinansiarie informate: da un lato, losvi- lupo della financial education per raggiungere la consape- volezza finansiara, dallaltro,Vindividuatione di inguaggio e strumenti che rendano intellegetbiliefruibili dal consumato- re le informazioni fornite" Approcci regolamentari. Le madalita con c i regolamentazione e controllo si espliea sono rilevanti ai i. ni dei costi stessi della regolamentazione e quindi in definiti- Ia funzione vva delle possibili ricadute sul pricing di prodotti e servizi fie nanziari. B evidente che anche in questo caso i costi andreb- hero opportunamente valutati in relazione ai benef, ma in ‘questa sede non posso che limitarmi a cercare di individuare come Hevoluzione negli approcei regolamentari pu modif- care {costi associat alla regolamentazione, Il primo aspetto riguarda il crescenterilievo che ladisciplina di mercato sta as- sumendo e che dovrebbe sempre pi operare congiuntamen- te allativita di supervisione delle autoritaufficiali. I secon- cdo riguarda il passaggio da un approccio prescrittivo del ti ‘po «one size fits all>, @ un approccio flesibile basato su prin-

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