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INDICE ‘ 1) INTRODUZIONE.. 2) APPARATI RESIDENT IN REGOLAZIONE.. 2.1) Predisposizione diagnostica delle schede di regolazione. 2.2) Cablaggi ‘aggiuntivi in regolazione. aoe 2.3) Schede di adattamento diagnostiche (prolunga~schede diagnostici). 2.4) Scheda di espansione di memoria (S.E.M. ) 2.5) Scheda di wemorizzazione allarmi (S.M.A.) 9) APARATO MOBILE DE PROVA: i 3.1) Unita computer (S.B.C.). 3.2) Scheda test interface (S.7.1.): 3.3) Scheda lettura segnali logici stato (L.L.S.). 3.4) Scheda forzamenti logici stato (S.F.L.). 3.5) Scheda segnali analogici (S.3,A.). 3.6) Scheda analisi.segnali impulsivi (A.S.1.). 7) Alimentatori. 8) Pannello display-tastier: 9) Accessori. 4) PROGRAMA DI_DIAGNOSTICA*RESIDENTE IN REGOLAZIOWE. +1) Protocollo di comunicazione. 2) Schema a blocchi RTRASM (programma residente in regolazione). 3} Schema a blocchi DTRASM (programma di gestione della comunicazione con il sicroprocessore di regolazione). 4 4 4 5) PROGRAMA DI-DIAGNOSTICA. .* 5.1) Schema a blocchi DIAMB (programma principale). 5.2) Elenco-descrizione; delle. singole prove. ' 5.3) Elenco schedezprove. associate . 6) {TERPRETAZIONE DEL ERRORE, ; 6.1) Considerazioni generali . 6.2) Criteri di interpretazione dei messaggi di errore. 6.3) Elenco-destinazione dei segnali rack E2. (segnali in ordine alfabetico -> schede di destinazione del segnale). 7) S.MeA. (Sched i mi}. 7.1) Introduzione 7.2) Descrizione delle funzioni e dei compiti della scheda 7.3) Operazione di scarico dei dati memorizzati tramite personal computer. 7.4) Decodifica dei file di scarico (visualizzazione su monitor del P.C. e stampa). 7.5) Criterio di archiviazione dei dati. 7.6) Modalita operative di scarico e archiviazione dei dati. 8) DESCRIZIONE DELLE MODALITA’ OPERATIVE E GUIDA RAPIDA . 1) INTRODUZIONE 11 sistema diagnostico per la ricerca automatica dei guasti nella regolazione elettronica dei chopper @ stato concepito per soddisfare alle seguenti esigenze - minimizzazione dei tempi di indagine ( e in definitiva dei tempi di fermo macchina); ~ semplicita delle operazioni da eseguire; = selettivita delle indicazioni fornite. Per l’esecuzione del test viene utilizzato un apparato diagnostico esterno da collegare alla regolazione mediante connettori appositamente concepiti per questo scopo. La regolazione @ stata progettata e realizsata con una serie di predisposizioni residenti che consentono all’apparato esterno di eseguire forzamenti e letture agendo direttamente sulle singole schede . In questo modo e possibile effettuare il test della regolazione senza dover estrarre e provare, una alla volta, tutte le schede, con un notevole riduzione dei tempi di prova senza aumentare l’usura dei connettori delle schede e dei rack. L'apparato esterno @ dotato di tutti i circuiti in grado di eseguire in modo automatico le sequenze di prova, e di un sistema tastiera-visualizzatore ottico mediante il quale l’operatore pud interagire con il sistema diagnostico. Le operazioni che devono essere eseguite sono estremamente semplici; le possibili scelte operate presendo uno dei § tasti sono via via indicate sul visualizzatore ottico. Su quest’ultimo vengono anche visualizzate le indicazioni riguardanti la localizzazione del guasto all’ interno della regolazione. Obiettivo della prova é quello di individuare con la massima risoluzione possibile il circuito in cui ha sede l’eventuale guasto allo scopo di operare la sua veloce sostituzione e di fornire a corredo utili informazioni per l’ente preposto alla riparazione . Nella maggior parte dei casi viene individuata la schedae 1a funzione all'interno della scheda responsabile del mal funzionanento. Nel caso in cui non sia possibile localizzare con sicurezza la scheda guasta, vengono indicate le possibili alternative « La regia delle funzioni realizzate dal dispositivo esterno @ affidata ad un’unit& a aicro-processore secondo le istruzioni contenute nel programma di diagnosi Questa unita computer @ anche in grado di colloquiare con il microprocessore di regolazione via seriale in standard rs 232. Le apparecchiature diagnostiche esterne (compresi i cavi di collegamento con la regolazione) sono sistemati in un unico contenitore di strutture estremamente robusta . Tutte le regolazioni sono dotate di un sistema di aggancio che consente di posizionare 1’ apparecchiatura diagnostica esterna nelle immediate vicinanze della regolazione. In questo modo @ possibile minimizzare la lunghezza dei cavi di collegamento (pid di 300 cavi!) a tutto vantaggio della riduzione del peso-ingombro degli stessi, e dell’immnita ai disturbi elettromagnetici. Per facilitare l’uso del dispositivo, @ possibile alimentarlo oltre che a A8V-50H2, anche a 220V-50Hz, utilizzando 2 prese differenti e selezionando Valimentazione mediante un commutatore. Nei paragrafi che seguono viene fornita una descrizione pil dettagliata delle apparecchiature di diagnostica, operando una distinzione fra apparati residenti in regolazione (predisposizioni diagnostiche della regolazione) e apparato mobile di prova. Copertura superiore asportabile Pannello Display asportabile per accesso ai cavi, oooo0 m——— 300 ———+ Pulsanti comando Copertura ante per accesso sc wt VISTA SENZA COPERTURA SUPERIORE riore asportabile hede 2) APPARATI DIAGNOSTICI RESIDENTI IN REGOLAZIONE Come accennato nel paragrafo precedente, tutte le regolazioni sono state dotate di un complesso sistema di predisposizioni diagnostiche che rendono possibile il test diagnostico senza dover estrarre le singole schede. 2.1) Predisposizione diagnostica delle schede di regolazione Le schede in regolazione sono dotate di circuiti che le mettono in grado di accettare, oltre che i segnali di regolazione, anche i forzamenti Provenienti dalla diagnostica. In particolare risulta possibile bloccare i segnali provenienti dalla regolazione ed accettare i soli forzamenti diagnostici. Questo allo» scopo di permettere (ove possibile) un intervento selettivo sulle singole schede, per poter individuare nel modo pil preciso possibile, il sottoinsieme sede dell’eventuale guasto. A titolo di esempio in fig.2.1 a) @ illustrato un circuito diagnostico tratto dalla scheda SGAQ1A (Scheda Generazioni Allarmi). Av-Alim./ 8 il segnale di allarme avaria alimentazioni, proveniente dal rack alimentatore. Av.Alim-P € Av.Alim-P/ sono i segnali di forzamento diagnostici. Durante il normale funzionamento (forzamenti diagnostici assenti) i cireuiti di pull-up (10 Kohm collegati a P12) in corrispondenza degli ingressi diagnostici predispongono le due porte di ingresso (integrati NAND a 2 ingressi) in modo tale da consentire il transito del segnale Av.Alia/. Durante il test diagnostico é possibile bloccare il segnale di regolazione (Av-Alim/) forzando a livello logico basso (L) il segnale av.Alim-P/; utilizzando il segnale Av.Alim-P & possibile simulare, agli effetti della scheda SGA la condizione di presenza o assenza dell’allarme mancata ventilazione. Molto spesso il generico segnale in ingresso ad una scheda@ il frutto dell’elaborazione elettronica di una o pill schede. Risulta evidente come la possibilita di simulare, agli effetti della scheda, lo stato di un suo ingresso indipendentemente dalle condizioni del segnale titolare di regolazione, permetta di realizzare la verifica dei circuiti della singola scheda, senza dover ogni volta mettere in dubbio il funzionamento delle altre , Quanto sopra detto vale per i segnali logici. Per poter forzare tramite diagnostica un segnale analogico, vengono utilizzati circuiti come quello illustrate in fig.2.1 b), tratto dalla scheda ESIO1A (Elaborazione Segnali di Corrente). ICHA-in @ un segnale inviato in regolazione dal trasduttore di corrente (LEM) inserito nel circuito di potenza, ed @ proporzionale alla corrente di chopper ICHA. Tramite la resistenza di caduta Rl, viene convertito in un segnale in tensione (ICHA) con la scala valida in regolazione : iV = 200 A. L’amplificatore operazionale (I! ) fornisce in uscita verso i circuiti della ESI, la somma del segnale ICHA proveniente dall'impianto e del segnale ICHA-P forzato dalla diagnostica. Durante il normale funzionamento non risulta applicato nessun forzamente all’ ingresso diagnostico (ICHA-P) e il valore di corrente elaborato dalla scheda @ esclusivamente quello proveniente dal trasduttore di corrente. Al contrario, durante 1’esecuzione dei test di diagnostica, il circuito di potenza risulta insttivo e il valore fornito dal trasduttore di corrente nullo; & possibile simulare, agli effetti della regolazione, la presenza di corrente nella fase A del chopper (ICHA) applicando su ICHA-P un segnale in tensione nella opportuna scala tensione-corrente. Av.alim/ P12 Baa po Av.alim—P/ su Sani avaria Pi2 alimentatore Ay.alim—P Pi2 fig. 2.1 a) C filtro ICHA-P 10 K ohm © L_] 10 K ohm ICHAT neue een oO * . Ri 20 ohm +/- ICHA V vy fig. 21 b) oO Ingresso diagnostico © Ingresso titolare 2.2) Cablaggi aggiuntivi in regolazione T segnali di forzamento e lettura diagnostici, vengono portati dai connettori delle singole schede sui connettori relativi alle schede adattatori di diagnostica mediante cablaggio aggiuntivo di rack, composto da pit di 300 cavi (rack A ed E). T cavi sono raggruppati sui connettori per “famiglie” in relazione alla tipologia del segnale associato . ~ segnali di forzamento o letture logici stato: sono segnali logici (livello 0-12V) che variano lentanente nel tempo. IL livello logico associato descrive uno stato particolare del funzionamento della regolazione. Ad esempio BIM ad L rappresenta la condizione di blocco inpulsi. ~ Segnali di forzamento e lettura logici impulsivi: sono sempre segnali logici (0-12V) che variano in frequenza. Tipico esempio @ quello dei segnali impulsi che comandano (tramite gli stadi di amplificazione e isolamento) l’accensione dei semiconduttori del Circuito di potenza. ~ Segnali di forzamento e letture analogici : sono segnali variabili da 0 a 14V che rappresentano, con opportune seale, i valori di impianto (tensioni, correnti, velocita etc.:) 0 grandezze frutto dell’elaborazione di circuiti di regolazione (SFA/B, Imin, Imed, £ (VL) etc.: ~ Segnali di forzamento e letture per il test delle interface: sono segnali in corrente riferiti a B- usati per eccitare le interfacce di ingresso alla regolazione (IIP} e per verificare lo stato delle interface di uscite (EIU, IPI). In fig. 2.2.1) ~ 2.2.9), sono riportati i segnali in corrispondenza dei singoli connettori diagnostici. In fig.2.2.10) e fig.2.2.11) sono evidenziate le posizioni dei connettori diagnostici, frontalmente sulla regolazione. Tee =10 = eda SDCOLA pos.73R X1 Sch pin| Zz b d 2 |BCA*/ |BCRIA*/|BCR2A*/ 4 |BCB*/ |BCRiB*/|BCR2B*/ 6 ION.FA OFF.FA |ON.FB 8 |OFF.FB |st.PRD.A/)RS.PRD.A/ 10 |GNita)\ | ST.PRD.B/|RS.PRD.B/ 12 ON ta 1310400Hz. [6552001 14 |187z00nz |12480Hz |6240Hz 16 |3120Hz |CFQ 26Hz 18 |ANCTR Jor IMP.A }IN-TR.IMP.A 2O]ON.TA* jON.TA/ |OFF.TA 95 |CAN AP 7 [ee | orrta | TTS.A* | BC.A.SIM 24) ANGTR lee Me. B /IN.TRIMP.B 26|ON.TB* jON.TB/ |OFF.TB CAN.AP 28 \5retg |TTS.B* |BC.B.SIM 30 [RS RS START APRD.B/ | APRD.A/_| TRIMP._B/ Lettura segnali logici impulsivi (Cai) Lettura segnale logico stato C1) fig. 2.2.1 -u- Scheda SDCO1A pos.73X2 Forzamento \+vel-P > segnali IMP. 2 7 eae analogici CVYM11—P SF.TTSB-P. Segnali DIFF-P/ per la a messa in BCA.SIM : serviZlo BCB~P/ 4 fig.2.2.2 -12- TEEVIOE Scheda SDCO1A pos.77R X1 pins Zz b d 2 jourint Ways” IRSPB— MAX/ 4 |VL-MIN | I*/ VM-MAX/ 6 |ICHA- ICHB- MAX/ MAX/ PCA/ 8 |pcB/ yay IM1—2. MAX, 10 |iaxy) | VL~MAX/ cca/ 12 |ICHA-A/|ICHA-P1 ICHA-—P2 14 |ICHB-A/|ICHB~P1 ICHB-P2 16 |PCA—A/ |PCA—P1 PCA-P2 18 |PCB-A/ |PCB-P1 PCB-P2 20 |squicH-A/| SQUICH-P1| SQUICH- Pe! 22 |IMi-2-a/|IMI-2-P1 IMi-2-P2 24 | IM3—4—A/)IM3—4—P1 IM3—4—P2 26 | VLMAX-A/) VLMAX~P1 VLMAX- P2 28/CCA-A/ |CCA-P1 CCA-P2 30 | IRSPA~A/|IRSPB~A/ VM—A/ 32|ADMXO | ADMX1 ADMX2 Lettura segnali logici stato ( 48 ) fig.2.2.3 FERED -13- Scheda SDCO1A pos.77R X2 MX1 RIDIS. RSSM/ RSEIM Lettura segnali logici |FI* ON.IST/ stato CF2RR CF3RR H.SE.F.130 /H.SE. F.260 ( 40 ) BIM.TTSB/ BIM.CHTB/ BIM.CHFB/ PC.ON.TB/ | IN. RIC. GEN. IMP.B/_ PC.TTSB/ BIM.CHTA/ BIM.TTSA/ BIM.CHFA/ IN.RIC. GEN IMP. A/ Lettura DTFM.mP/ DTFF.mP/ segnale DTFF TTSB BCRIA/ BCR2A/ BCRIB/ BCR2B/ logico impulsivi Ca evr = 94.0 Scheda SDCO1A pos.81R X11. Alimentazioni per scheda registrazione segnali in messa in servizio START. TR. IMP.B- P/ PC PC ON.TB-P__|TTSB-P/ PC. IN.RIC. GEN. ON.TB-P/ | IMP.B-P Forza_ BIM. IN.RIC. GEN. TIs.B-P__}IMP.B-P/ | yenti BIM BIM. cHT.B-P/ |CHT.B-P | ., . PC BC segnali TTSA-P/_|TTSA-P ee RS. IN. RIC.GEN. logici APRD.A-P/| IMP. A—P BIM. IN-RIC.CEN| Stato _|TTS.A-P__| IMP.A-P/ BIM BIM. CHT.A-P/ |CHT.A-P ( 34 ) START. 130-P. DF+ —P/ H.SE.F. 260-P ION. TB-P/ HLSE.F. [260-P/ RIC.GEN. ON.TA-P/ ee = 15 - Scheda SDCO1A pos.81 X2 Forzamenti segnali logici di tipo stato AV. ALIM—P. ON.TA—P| Forzamenti RS. APRD.A~P segnali logici TRIMP.A~P] di tipo START. impulsivo | VEL |ICH. MIN Letture IM1—2 i segnali IRFB analogici VL VM —IRSPA CVM10 SFA SF.TTSA SF.TTSB fig.2.2.6 FENN |Scheda ADAOIA pos.2elk rack A = a8 - Gi | HP pos.13R J (canale MVA) 4 6 +UPI3R | [IP pos.13R 3. _TIPI3R (7 canali) 10 a 12 +NIPIR |IIP pos. 9R 14 —IIP9R (8 canali) 16 a |18 +IIP5R | yp pos. 5R (20! -upsr | (8 canali) [ee “MPIR TWP pos. 1R 24 —lIPiR | (8 canal) i <8 +RIS Riserva 30 —RIS (8 canali) 32 fig.2.2.7 ttm Scheda ADBOLA pos.25 rack A : : 8 14 [esi—2 | _[RSCPE_JIPI pos. 49 1/18 [RSCF1 RscF2 |IPI pos.53R Dear fig.2.2.8 = 18 - Scheda ADBO2A pos.29 rack ;A Z RSFEI RSTI-2 b d RSACF3 RSFEI P10(B+) EIU pos.61R EIU pos.65R P10. Vo(B-) P10(B—) RSSR-C/ RSFEI~C/ RSACF3 =C/ fig. 2.2.9 Wee Sy wevigg 219 < 7 é : . eo ales a anorzv 10034 |) ow = auouvanannv AYOLVLNAWITY j ae AYOLWWYOASV NL anova vrO YEO VIO VIO Vio vzo ae veo veo veo veo VEO LOG LOG VVU SVS UV dds Nid 11V HO IV Hod | | | waaaono | ounawvnorzy | | aNorzviosay | @ yova eae E vio VIO VIO VIO Vl0 vzo vio VIO vzo vio vio vio vio VIO vio Vio Wt0 VIO vt0 Ods OGS DGS IST ASH LSA Sd VdA VdA VS dDU DU IDU BAD IDS IDS OdS IW INV she eee eee IOILSONDVIC AGAHOSVONN'10Ud FF AVY “A Sour euoy ome - 20 - OES BY Ef Tm) oxtioy | wavs su | su t—>| tatu] ya Jowwas) er —> | veioy! “oxo su > Jesun! aaa uwas| wa Beir} a0} sw fyvasx| cam —> | sia | van | c-ui) wHo8 ate | cxmay | a0 | sas [ynesa| ex way oaay moe ar —e | sia] at] yew] BH) Ame | ion [wane] osm [se mae] su | asy | iso} va | sw | se | wes] “sw | sw wet ean >| sw | reer] weso] se oe vp cundwers uoizers0od Ud'T Ud T Yd dul dul UdV duv duv duv ea sta | ata orusdunes | ole | ~uemny ea | 8 | aN of? ye td | za | ta ta | ea v0 | ¥90 Z0ea| Loza| Toza| VNV) VNV| ez1a) zat ANTV9 |aoal coal ¥45} vas AWNs|dWs|dWs|LN0}| _NI|dWs|dWs|Was|vWS “ 2 oe asl ane saree fuse . | e| "e enone [rise | fae | jase) ea0vS) aa ine i 7 | ° . . . . van 0} 13) © fossa | mel || el sun e| uo eas | ory © VeOLOS AOS AIA AIT AIA Idi Id Hal Id! tdl tal aay dav vav dil dit dl! dit Aare eee DN svieyi @ OV Yoel - | ROUT eWOY oNEW IOMLSONDVIG FCIHOSVONTT10Nd 2.3) Prolungaschede diagnostici (schede di adattamento diagnostico) Queste schede rendono disponibili i segnali diagnostici raccolti dai cablaggi di rack, sui connettori disposti frontalmente sulla regolazione, in posizione comoda per il collegamento con 1’apparato mobile esterno. Nel rack A si hanno 3 schede formato Europa-1, una ADA e 2 ADB, relative ai segnali di forzamento e lettura delle interface di ingresso/uscita. Sulla ADA un circuito adiodi (vedi schemi di fig.2.3.1) permette di forzare in eccitazione o in diseccitazione contemporaneamente, tutti e 8 i canali di ogni scheda LIP (interfaccia impianto-processore). Le due ADB sono essenzialmente dei prolungaschede che collegano i corrispondenti pin del connettore posteriore con quelli del connettore frontale mediante cavallotti montati su scheda (vedi fig.2.3.2). Nel rack E si hanno 3 schede formato Europa-2 (3 ADC) attraverso le quali transitano i segnali che interessano la regolazione. Le ADC sono l’equivalente della ADB in formato Europa 2 (fig.2.3.2). L'uso dei prolungaschede diagnostici consente di sostituire i connettori di collegamento con l’apparato esterno (maggiormente soggetti ad usura in caso di ripetute inserzioni) semplicemente sostituendo le schede, senza ricorrere a pii complicati interventi sui cablaggi dei rack. -2- TeaVRGT Scheda ADA oe pin connettore anteriore +—0 6d eo pin connettore —o 8d anteriore (= serigratia e foratura di dimensioni per una resistenza da 0.5 W 42 oT} 0 4z 32d0o—_{___}- 1 824 fig.2.3.1 Scheda ADB (Prolungaschede formato E1) 22 22 c pin connettore 2b op }-—_0 2b anteriore 2d 2d o pin connettore . anteriore . (“J Serigrafia e foratura di dimensioni per una 32do—— wx} 32d resistenza da 0.5 W eee Scheda ADC (Prolungaschede formato E2) fig.2.3.2 -23- ~ 2G = 2.4) Scheda di espansione di memoria (S.E.M.) Durante l’esecuzione del test, il microprocessore di diagnostica colloquia 950, Melle di regolazione mediante un coliegamento seriale in STANDARD re 232, pi Conmettore mediante i1 quale si effettua il collegamento, si trova sul frontalino della scheda E2 D2, nel rack B (fig.2.2+10). {i microprocessore di regolazione dopo aver riconosciuto il collegamento Con l’apparato esterno di diagnosi (e dopo aver eseguito alcune verifiche Preliminari) inizia l’esecuzione del programma di diagnostica, fe istruzioni relative al programsa diagnostico residente in regolazione sono menorizzate su circuiti di memoria (EPROM) montati sulla scheda di espansione di memoria (SEM) alloggiata nel rack B (fig.2.2.10), 2.5) Scheda Memorizzazione Allarmi (S.H.A.) La (scheda nexorizzazione allarai rappresenta un capitolo a parte nel Sistema di diagnostica per 1a regolazione chopper. infatti entre l’apparato portatile di diagnostica viene utilizzato in deposito, con unita di trazione dissbilitata, per eseguire il test delic schede di regolazione, la $.M.A. @ attiva durante il noraale funcionanents del treno ¢ permette di menorizzare gli allarai avvenuti durante il norasle esercizio. @uesto costituisce un potente strumento di diagnosi in quanto peraette di formire ‘utili informazioni per la ricerca di guasti che interessano ta regolazione, ma anche di guasti nel circuito di potenaa del convertitore chopper e nel circuito di comando e blocco. 11 m.P. div regolazione, durante il normale funzionamento, individua ie Situazioni di allarme e prende gli adeguati provvedimenti (couando qutervento delle protezioni del circuito di potenza). —Successivanente, Gualora riconosca il collegamento con una periferica’ di memorizzazione, invig i messaggi relativi agli allarmi intervenuti, via seriale (standard rs 232), ke possibili periferiche sono o la stampante da rack (comunenente usata in fase di mezzo servizio delle U.d.T. ein fase di ricerca guasti) o le Scheda S.M.A. Quest'ultima @ in grado di mesorizzare pitt di 15.000 allarmi, corredati dalla data, ora, minuto e secondo in cui sono intervenuti. Ti recupero dei dati dalla scheda viene effettuato (sempre tranite colleganento seriale rs 232) tramite un personal computer. TI eC. deve essere dotato di un progranaa che effettua le seguenti operazioni : ~ scarico dei dati dalla scheda; orie di massa (disco rigido e - menorizzazione dei file-dati su flopply disk); ~ 25 - ~ decodifica dei file scaricati; - visualizzazione su monitor del P.C. dei dati decodificati ~ stampa, tramite stampante collegata al P.C. dei dati decodificati. La decodifica dei dati consiste nel convertire i codici numerici mediante i quali sono stati memorizzati i messaggi di allarme (pid data, ora, minuto, secondo) in messaggi comprensibili. IL recupero dei dati viene effettuato in situazioni di fermo machina causato da un guasto, cosi da utilizzare i messaggi di allarge menorizzati nella ricerca guasti, oppure periodicanente in occasione di uno dei normali interventi di manutenzione. Una descrizione pii dettagliata della scheda e delle modalita di funzionamento, sono riportate in un paragrafo dedicato di questo manuale. ~ 26 - 3) APPARATO MOBILE DI PROVA L’apparato di prova esterno é costituito da un contenitore trasportabile, di struttura compatta e robusta avente l’aspetto illustrato in fig. 3.1), La fig.3.2) illustra il posizionamento dell’ apparecchiatura rispetto al complesso di regolazione durante la prova. In fig.3.3) sono illustrati gli elementi che compongono 1’apparato mobile di prova. Per L’alimentazione @ possibile utiliazare sia il 220V-50Hz sia il 48V-50Hz pill agevolmente disponibile in deposito. Il collegamento con il 48V ed il 220V @ realizzato mediante prese di tipo differente, cosi da rendere impossibile un errore di alimentazione. Il tipo di alimentazione deve essere selezionato mediante un commutatore a due posizioni (220/48). Le parti che compongono il dispositive vengono illustrate nei paragrafi che seguono. = 27 = Tear Copertura superiore asportabile Peed Zona schede 380 Ganci SAL Se Pannello Display asportabile per accesso ai cavi oooog 300 ——4 Pulsanti comando Copertura ante per accesso schede riore asportabile = S80 VISTA SENZA COPERTURA SUPERIORE fig.3.1 - 28 - avid ARMADIO DI REGOLAZIONE Ganci di attacco ___.J apparecchiatura diagnostica. Tamponi di gomma aE ! APPARECCHIATURA DIAGNOSTICA fig.3.2 - 29 - SE sy Sn@ O/T SWHLW was ra1907 | Ins thant s1901yNv lunaiewzZe04 tnvno3s | rywoas voaHos isnvey | vosHos TAs | TS'V VSS 3020 INSINT 1831 voaHos TLS ouvis yainano9 3421001 cuvos 3unsi37 Bons ‘STT (oF X én) OOMANANVATY | Avtasia | Pigunes SEE ( 2 L YA ost ~ agzeyAe7 £ INYELNI ia z) BNOLVAUosS¥uL t IWOL13NNOD) | | tl cae jie ia 1 orca ee ini mm ours Hd @ VANIT VWOU OULAN NO! zv10934 | NI-3uR3SNI VO MOLLaNNOD ~=UAddOHO HNOIZV1ODTU VOILSONDVIG INYBINI m_ '2ov7ev9 ve 20 3y01VINSWITY - 30- 3.1) Unita computer E” costituita dalla scheda S.B.C. (Single Board Computer) formato Europa~2 sulla quale si hanno (fig.3.1.1): - la CPU, costituita da un microprocessore 280 ; ~ memoria EPROM nella quale vengono memorizzate le istruzioni del programma da eseguire ; > memoria RAM ; ~ 1/0 logici, 16 input e 16 output ; ~ una porta seriale (standard rs 422); ~ possibilita di interfacciamento con periferiche mediante bus esterno (MTHMS2 1/0 BUS). Mediante la porta seriale 1'apparato diagnostico colloquia con il microprocessore della regolazione . L’unita computer svoige la regia delle prove mediante l’esecuzione di un opportuno programms Provvede al pilotaggio delle unita periferiche e del complesso display-tastiera che costituisce 1'interfaccia con 1’operatore. Le unita periferiche, costituite da 5 schede formato Europa 2, realizzano Je seguenti funzioni : ~ interfacciamento dei segnali di stimolo e lettura con il bus del computer (MTHMS2 1/0 BUS); ~ adattamento dei segnali di forzamento e lettura da e verso la regolazione per 1’adeguamento alle diverse tipologie degli stessi; ~ realizzazione di alcune funzioni particolari necessarie per lo svolgimento di alcuni test. - 8t = S.B.C. ( SINGLE BOARD COMPUTER ) osrositivt C.P.U} 280° ROM fiiewiar RAM| TLL ESTERN! INTERN! EO CONTROL BUS eee DATA BUS SEGNALI Dt SELEZIONE E COMANDO DEI DISPOSITIVI INTERNE £0 ESTERM inne) OUTPUT PORT 1 OUTPUT PORT 2 INPUT PORT 1 jo INPUT PORT 2 — J surreR SIO RE ZIONALE 01 COLLEGAMENTO DEL DATA BUS Con LESTERNO rs 422 = 32- 3.2) STI’ (Scheda Test Interface) Mediante questa scheda vengono testate le interface di ingresso e di uscita della regolazione verso 1’ impianto. Una tipica interfaccia di ingresso & quella collegata al filo treno di trazione (FTT filo treno 111}. Quando il manipolatore di trazione viene portato fuori zero, FIT passa da livello logico 0 ( 0 Volt) a livello logico 1( V batteria ); l’interfaccia di ingresso viene eccitata e mediante uno stadio di disaccoppiamento galvanico e di adattamento di livello, trasferisce 1’informazione ai circuiti di regolazione. In fig.3.2.1 questa funzione viene schematizzata nei blocchi che realizzano il forzamento delle I.I.P. (Interface Impianto Processore). ueste interfacce vengono eccitate utilizzando tensioni pii basse (15 Vcc} rispetto al livello di tensione di impianto (V batteria = 72 Vcc nominali). L’apparato diagnostico (tramite la scheda STI] provvede ad eccitare 9 diseccitare le singole schede di interfaccia indipendentemente dallo stato dell’ impianto. Mediante le interfacce di uscita la regolazione comanda 1'eccitazione di bobine di organi elettromeccanici o elettropneumatici (ad esempio i contattori di configurazione del circuito di potenza Tl-2, TF, Fl-2....). Si rammenta che le interfacce di uscita sono essenzialmente degli interruttori statici (realizzati a MOSFET) che vengono cowandati in apertura o chiusura. La diagnostica, mediante la scheda STI individua lo stato delle interfacce verificando se realizzano la “chiusura” di un circuito elettrico; cid viene evidenziato dal passaggio di corrente forzata da un circuito, come illustrato in fig.d.2.1 Un’altra sezione della scheda realizza la conversione fra lo standard di trasmissione seriale rs 422 (utilizzata dalla scheda computer) e lo standard rs 232 (utilizzato dalla scheda E2D2 del wicroprocessore di regolazione). 3.3) L.L.S. (Letture Logiche Stato) Sono detti segnali logici di stato, i segnali interni alla regolazione riferiti a livello logico 0-12¥ (circuiti a tecnologia CMOS), che identificano lo stato di alcune variabili interne di regolazione. Come esempio si ricorda il segnale DTFM che a livello logico H indica che il circuito elettrico di potenza @ configurato in trazione. Comandata dall’unit& computer, la L.L.S, seleziona, mediante circuiti a multiplexer uno dei 96 segnali in ingresso, 11 segnale selezionato viene inviato ad una sezione del circuito che provvede ad effettuare un adattamento di livello logico (12V tecnologia CMOS, 5V tecnologia HCNOS) e alla sua lettura (fig.3.3.1). 3 - S.T.(SCHEDA TEST SEGNALI DI SELEZIONE E CONTROLLO SELEZIONE & COMANDO FORZAMENTI INTERFACCE INGRESSO REGOLAZIONE INTERFACCE) FORZAMENTO AD H DELLE uP (8 CANAL! } FORZAMENTO A }0 DELLE uP (1 CANALE } SELEZIONE & LETTURA STATO DELLE SS INTERF ACCE USCITA REGOLAZIONE DATA BUS ia igi CIRCUITO DI RILEVAZIONE DELLO STATO DELLE IPI/EWw 116 CANALI | SEGNALI DA E VERSO LA REGOLAZIONE = 36 L.L.S. ( LETTURA SEGNALI LOGICI STATO ) ANALOG MULTIPLEXER SEGNALI DI SELEZIONE & CONTROLLO COMANDO SELEZIONE E LETTURA —{ DEI SEGNALI ol DATA BUS REGOL AZIONE CIRCUIT! DI SELEZIONE DEI SEGNAL! LOGIC! { 96 CANALI } fig.3.3.1 SEGNALI DA E VERSO LA REGOLAZIONE orasa =35 = 3.4) S.F.L, (Scheda Forzamenti Logici) La regolazione @ stata progettata in modo tale da poter accettare una serie di forzamenti da parte dell'apparato diagnostico. Questi forzamenti servono a simulare, agli effetti della regolazione condizioni di funzionamento opportune. Ad esempio, tramite il segnale DTFN-P, & possibile fare commutare ad 1 il segnale DTFN sopra descritto anche se la configurazione del circuito di potenza non é realizzata. L’unita computer, tramite 1a scheda S.F.L. pud conandare 56 forzamenti logici (0-12V) indipendenti. In fig.3.4.1 8 illustrato il principio mediante il quale viene realizzato il forzamento, con un’adeguamento del livello di tensione e memorizzazione del segnale in uscita, 3.5) $.8.A. (Scheda Segnali Analogici) In regolazione, oltre a circuiti logici, si hanno circuiti analogici con tensioni che possono variare da +15V a -15V. Questi circuiti sono usati per realizzare funzioni di regolazione, ad esempio il regolatore di corrente, e per acquisire alcune grandezze dell’ impianto come le correnti di chopper (ICHA, ICHB) la tensione di linea (VL) etc.: La diagnostica mediante una sezione della scheda SSA esegue la lettura dei segnali analogici. In particolare @ possibile selezionare, mediante multiplexer analogici, uno dei 32 segnali analogici in ingresso. 11 segnale selezionato viene campionato e, tramite un A/D converter, convertito in un dato digitale ( a 10 bit) che viene letto dall’unita computer (fig.3.5.1). La regolazione é predisposta in modo tale da poter accettare alcuni forzamenti analogici indispensabili per testare alcune funzioni analogiche. Ad esempio, il segnale ICHA-P simula in regolazione la presenza di corrente nella fase A del chopper. I forzamenti analogici, vengono realizzati dalla SSA tramite uno stadio di conversione Digitale-Analogica (con 8 segnali analogici indipendenti) e una sezione di amplificazione e adattamento dei segnali in uscita (fig.3.5.1). (never ANOIZV1009u V1 OSUAA 42 Vd TIVNDaS Tre sy ( wNvo 9S } 191007 LLNSWW¥ZHO4 130 3NOIZVNLLV 191907 10 O1INduID HNBWVZY04 28d 1g PEELE OaNvNOD 3 a 3NO1Z373S HOLIMS: -— Ud ( TOLdo] TTeusas Id OLinoula IqyUsWIBZIOJ epeyog ) 01708.LNO9 3 3NOIZ37AS Io lVNoas Tas Ww -37- S.S.A.0 Scheda segnali analogici ) | SEGNALI oI SELEZIONE & CONTROLLO CIRCUITO DI | SELEZIONE & COMANDO DE: FORZAMENTI ANALOGIC! COMANDG SELEZIONE € CONVERSIONE DE! SEGNALI ANALOGICI Di | REGOLAzIONE DATA BUS ZLIELILEIIZILIIIL oh je Eee a CIRCUIT DI MEMORIZZAZIONE, SEGNALI ANALOGICI (8 CANALI INDIPENDENT! } CONVERSIONE DIGITALE->ANALOGICA AMPLIFICAZIONE € ADATTAMENTO S CIRCUIT! DI [32 CANALI} SELEZIONE DEI SEGNALI ANALOGICI IN INGRESSO Y SEGNALI DA E VERSO LA REGOLAZIONE, ciRcuIT! oF ANALOGICA & CONVERSIONE SAMPLE & HOLD CAMPIONAMENTO => OIGITALE fig.3.5.1 - 38 - 3.6) A.S.I. ( Analisi Segnali Impulsivi ) Questa scheda provvede all’analisi dei segnali della regolazione che variano in frequenza : ad esempio gli impulsi di pilotaggio dei semiconduttori (ON.TA, ON.TB, OFF.TA, OFF.TR ... ...) y i segnali di sincronizzazione usati in regolazione (STOP PERIODICO fase Ae B, RESET PERIODICO fase A, B ....) e i clock di servizio alle varie frequenze. Una prima sezione della scheda (fig.3.6.1) mediante multiplexer, provvede a selezionare alcuni dei 96 segnali impulsivi in ingresso. I segnali da analizzare vengono inviati sui canali Xe ¥ . E” possibile, ad esempio, misurare lo sfasamento fra 2 fronti qualsiasi dei due segnali, il numero e la durata degli impulsi di uno dei due segnali o la frequenza di segnali periodici. Il segnale di CLOCK @ utilizzato come unita di misura base mediante la quale si effettuano le wisure. 11 circuito ASI permette anche di verificare l’esatta frequenza del clock in ingresso. In regolazione sono presenti alcuni segnali di reset associati ai segnali periodici che scandiscono la frequenza di funzionamento del chopper. Questi segnali vengono utilizzati dal circuito ASI per sincronizzare le sequenze di misura. IL risultato della misura é@ disponibile in uscita da una batteria di contatori in cascata come un dato a 2 byte. 11 tempo di misura é immediatamente deducibile moltiplicando il dato letto per il periodo del clock utilizzato nella misura. Le schede che compongono le unita periferiche e la scheda di unita computer ( in totale 6 schede E2) sono alloggiate in un rack, (fig.3.6.2), collocato in posizione tale da rendere agevole la rimozione e ja sostituzione delle schede. Le schede possono essere sostituite con esemplari dello stesso tipo senza dover operare tarature. Toe sty TaviGa A aIyNVO y pes Z | x Sivnvo sv osinouts L_3 ( IAISTAdWI I'IVWNDGS ISIIVNV ) I's'v coe sy ‘eurwuoy ody 1p ouos woyauu09 1 yang, 1 : | f gs) Bod Le sod 1g Bod 4] 80d gt Bod = Gp Bod) gp tod) “vod TH Gigi NIC TWH Z191b NIG T s 2 g 2 Goyaren) |=) | aqorayy | Z| g g g S g g 2 2 3 2 Cyr) |Z] wate 2 2 a a 3 3 3 é 3 3 aoa zee [=| /a10q ot ~/+ evita vell alll alll ell s | = i a he Let NT z Opse WT a s a = a 4 @ld [=| SINSId ZX18O @XLLO BXELD VUO | Tun ater sia g 2 g fowstenl | g g g g g g | 2 2 Z vei |= a 2 g 2 2 2 | = . 3 eA 9 |X] & & & a & 3 8 2 2 toot WI 3 & g d @ 8 2 > = z > = = 2 3 > | Gd | IXI80 IXLLO IX€L9 i 7 THOLVLNAWITV TdS TSVY VSS TLS STI 08'S St auoizejo3ai By ZH 0G FF A 0 Bg eroqysey/Avldsiq uos WUOUIRFa1]05 auolssouuod ay ar0},aUU0D | 0zzo Lao gd aur] BUOY O1JaJY JoddoyD suolzejoZey vosouseig eeu] @ | -41- 3.7) ALIMENTATORI Le alimentazioni degli apparati di diagnostica sono fornite da 3 alimentatori da Rack, anch’essi facilmente rimovibili e sostituibili (fig.3.6.2) = ~ ALIMENTATORE P5, +5V (BA) ~ ALIMENTATORE P15 N15, +15V e -15V (1,7A) = ALIMENTATORE P12, #12V (4A) 3.8) Pannello display tastiera . Il pannello comandi @ costituito da 5 tasti, (numerati da 1a 5) le cui funzioni illustrate dal messaggio visualizzato sul display, variano nelle diverse situazioni di funzionamento. 11 visualizzatore ottico & costituito da un display alfanumerico da 12 x 40 caratteri. Il display @ montato sulla parte superiore del contenitore ed @ collegato elettricamente con gli altri dispositivi mediante connettori che ne rendono possibile il disaccoppiamento e l’agevole sostituzione in caso di guasto. 3.9) Accessori. I cavi di collegamento fra apparato diagnostico e regolazione sono alloggiati (durante il trasporto) in un vano all'interno del contenitore. Sono dotati di connettore sia lato regolazione sia lato diagnostica, per poter essere agevolmente sostituiti in caso di guasto, senza dover eseguire interventi sul cablaggio. Per eseguire 1a prova devono essere estratti aprendo uno sportello collocato sul lato superiore del contenitore: essi risultano gia collegati lato diagnostico e devono essere inseriti nei corrispondenti connettori della regolazione. = 42- 4) PROGRAMMA DI DIAGNOSTICA RESIDENTE IN REGOLAZIONE 1 programma di regolazione @ dotato di una serie di istruzioni (sottoprogramma RTRASM) che vengono eseguite durante la prova di diagnostica. Il m.P, di regolazione, una volta alimentato, inizia 1’ esecuzione del programma diagnostico dopo aver verificato le seguenti condizioni : 4) riconoscimento del collegamento seriale con l’apparato esterno di diagnostica (connettore CEZD2 inserito nella scheda E2D2 di regolazione); b) relé nulla tensione (@30) diseccitato (segnale RAQ30 in ingresso alla regolazione ad L) - Questa condizione assicura l’assenza della tensione sul pantografo (pantografo abbassato o linea NON alimentata); c) segnale ABREG, in ingresso alla regolazione ad L. In questa condizione il banco di manovra locale e quello di tutte le -d.T. in composizione, sono disabilitati (assenza di tensione su B2+ e B3+ di macchina). A questo punto il m.P. di regolazione (scheda E2D2, rack B) permane in attesa di un comando. Tramite il collegamento seriale la diagnostica (che detiene 1a regia delle sequenze di prova), pud comandare la regolazione affinché esegua le seguenti funzioni : - il forzamento delle sue uscite (uscite del m.P. di regolazione verso L'impianto e verso 1a regolazione); ~ la lettura dei suoi ingressi (ingressi del a.P. di regolazione dall’impianto e dalla regolazione); ~ l’invio dei valori letti alla diagnostica. Le modalita di colloquio fra diagnostica e regolazione sono definite nel paragrafo seguente. 4.1) Protocollo di comunicazione Questo protocollo descrive le modalita di comunicazione fra m.P. di diagnostica e m.P. di regolazione. La comunicazione awiene via seriale con standard rs 232. Il m,P. di regolazione, esegue una routine di attesa di un messaggio, (Loop di lettura della porta seriale), =e Per accettare il messaggio (cioé per continuare nelle operazioni stabilite dal programma) deve riconoscere una prima parola (carattere) di START (02 w). Una volta letto e riconosciuto il carattere di START, il programma prosegue nella lettura di altri 14 caratteri. Nel caso ne vengano inviati (per errore) un numero inferiore, Le regolazione permane in continua attesa. Se il numero dei caratteri inviati @ (per errore) maggiore di 14 la regolazione ne legge solo 14 e prosegue nell'esecuzione del progranma. Nel programma di regolazione —(RTRASM) non __vengono_introdotte temporizzazioni delle routine in attesa atte a identificare situazioni di errore. Queste temporizzazioni vengono invece inserite nel programma corrispondente di diagnostica (DTRASM). La regolazione (m.P. di regolazione) legge i 14 caratteri e li memorizza in 14 variabili (in RAM). Il primo carattere corrisponde alla parola di MODO gli altri 13 corrispondono al valore che devono assumere le uscite del m.P. di regolazione. La parola di MODO @ un codice relativo alle operazioni che il am regolazione deve eseguire. Tn funzione della parola di modo, diagnostica e degolazione eseguono opportune operazioni e si aspettano opportune fasi di colloquio. di MoDO = 01 (Hex) : eco del nmessaggio ricevuto 02 (Hex) : forzamento uscite 03 (Hex) : lettura stato ingressi e invio dati letti 04 (Hex) : forzamento uscite, lettura ingressi e loro invio in diagnostica 05 (Hex) : No reset timer di watch dog 55 (Hex) : Ripristino del reset del timer di watch dog 06 (Hex) : modifica frequenza CFQ (2.048/9 MHz) 07 (Hex) : ripristino frequenza nominale CFQ (2048/11 MHz) MODO 1 : ECO DEL MESSAGGIO Questo “modo” di funzionamento viene utilizzato per verificare l’efficenza della comunicazione seriale. IL m.P. di diagnostica invia la parola di START (02 H), 14 caratteri dei quali il primo rappresenta la parola di modo (01 H) ~ ba Il a.P, di regolazione risponde inviando il carattere di START (02 H) e successivamente 14 caratteri corrispondenti ai 14 caratteri (MODO + uscite) ricevuti via seriale (eco del messaggio). Dopo i 14 caratteri invia un carattere di fine esecuzione (15H). Il w.P. di diagnostica si aspetta il carattere di START (02 H) 14 caratteri e il carattere di fine esecuzione (15H). 1 14 caratteri vengono memorizzati e CONFRONTATI con i 14 caratteri TRASMESSI. Se la verifica da esito negativo viene visualizzato un messaggio di "errore nella trasmissione seriale" (MESERTR). A questo punto non rimane che dare un "RESET" al programma prenendo il ‘tasto opportuno. MODO 2 : FORZAMENTO USCITE Il m.P. di Regolazione in fase di ricezione, memorizza in 13 variabili (indirizei RAM) i 13 caratteri successivi al carattere di modo ; essi corrispondeno allo stato che devono assumere le sue uscite. Quando riconosce la parola di modo 02, forza le sue uscite ai valori relativi alle variabili in RAM (ATTIVAZIONE dei forzamenti). Dopo aver eseguito questa operazione trasmette il carattere di "fine esecuzione” (15H) Nel frattempo il m.P. di diagnostica attende il carattere di "fine esecuzione". Mobo 3: LETTURA ST/ SIE INVIO DAT LETTI In questo caso i 13 caratteri inviati successivamente alla parola di START e di modo non hanno nessun significato. Infatti il m.P. di regolazione li menorizza nelle variabili in memoria, non modifica i forzamenti delle sue uscite. 11 a.P. di Regolazione legge lo stato di tutti i suoi ingressi (23 dati) e 1i parcheggia in variabili in RAM. Successivamente trasmette il carattere di START © 23 caratteri corrispondenti allo stato degli ingressi. In ultimo trasmette la parola di "fine esecuzione™. 11 m.P. di Diagnostica (in modo 3) permane in attesa di ricevere il messaggio (carattere di START+23 caratteri + carattere di fine esecuzione MODO 4 : FORZAMENTO_USt LETTu! ESSI_E INVIO DEI DATI LE’ In nodo 4 vengono seguite le operazioni descritte nel modo 2 pid quelle del modo 3. Il mP, di Regolazione esegue il forzamento delle sue uscite (in modo conforme a quanto ricevuto dal m.P. di Diagnostica e memorizzato nelle variabili corrispondenti). In seguito legge lo stato di tutti i suoi ingressi e li parcheggia in variabili RAM. -45 ~ Trasmette il carattere di START, 23 caratteri corrispondenti allo stato dei suoi ingressi e infine il carattere di “fine esecuzione". Il m.P, di Diagnostica si mette in attesa di ricevere il messaggio (carattere di START+23 caratteri + carattere di fine esecuzione). MODO 5 : NO RESET WATC Il m.P. di regolazione comanda il timer di watch dog (timer 01, integrato 8253-0 scheda F302) in modo di funzionamento 4. Utiliazando il clock pari a 10 msec. (uscita timer 00) il timer di w.d. conta in down (decrementando) a partire da valore caricato, L'uscita (segnale FAILM) permane ad H per tutto il tempo di conteggio, commuta ad L quanto il conteggio @ terminato, e permane ad L per un tempo pari ad un periodo di clock (10 m.sec.) per poi ricommutare ad H. Quando viene dato il reset, il timer ricomincia a contare dal valore iniziale (tempo di conteggio circa 2 secondi). Normalmente, nella routine di attesa del carattere di START, il m.P. di regolazione comanda il reset del timer di watch dog, cosi da essere sicuro che il segnale FAILM/ non commuti mai ad L. Tl reset del timer di watch dog @ dato solo se la vari bile WDD @ ad 1. Nel MODO 5 questa variabile viene portata a 0. Dopo 2 secondi interverra il watch dog (Failm/ ad L per circa 10 asec. ). Finché non viene riportata WKDD ad 1 (NODO 55H) il timer di watch dog NON viene pid resettato. MODO 55 (55H) : RIPRISTINO RESET DEL TIMER D1 WATCH DOG Nel modo di funzionamento 55 (55H) si porta la variabile WWDD = 1 ; nella routine di attesa verra resettata la variabile di watch dog. MODO 6 : CAM ACF Si agisce sul timer 10 della scheda TIMER COUNTER £302 per dividere il clock in ingresso (2.048 MHz) per 9, mentre normaluente viene diviso per li. In questo modo varia la frequenza del segnale (CFQ) in uscita dal tiner. Questo modo di funzionamento viene utilizzato per fare intervenire allarme EFA/ MODO 7 : RIPRISTINO FREQUENZA CFQ Dopo aver modificato le frequenza di CFQ bisogna riportare Ja frequenza a 2.048 MHz/11. I] modo di funzionamento 7 riporta la frequenza del segnale CFQ in uscita dal timer (timer 10 della scheda TIMER COUNTER E302) al valore nominale (2.048 MHz/11). 11 programma di regolazione, una volta eseguiti i comandi corrispondenti alla parola di modo, ritorna all’inizio in continua attesa di un messaggio. Durante le prove di diagnostica il m.P. di diagnostica si mette pid volte in contatto con quello di regolazione che deve essere sempre in attesa. 66 e Il programma di diagnostica (Subroutine DTRASM) che gestisce la trasmissione dati/comandi e la ricezione dati dalla regolazione, quando chiamato, trasmette la parola di START, e 14 caratteri (parola di MODO + stato uscite m.P. di regolazione). Successivanente viene analizzata 1a parola di sodo e, in funzione di questa, si predispone in attesa di una risposta dalla regolazione. Si possono avere due casi : - attesa della parola di START + 23 caratteri + parola di fine esecuzione. Anche nel caso di parola di modo 1 (eco del messaggio) alla diagnostica vengono inviati 23 caratteri (per semplificare le routine di programma) dei quali viene verificato l'eco solo dei primi 14. ~ Attesa della sola parola di fine esecuzione. Questo & il caso di tutte le modalita nelle quali NON interessa conoscere lo stato degli ingressi del m.P. di regolazione. Tn tutti e due i casi, nella routine di attesa di ricezione, viene introdotta una temporizzazione che, dopo aver lasciato al programma di regolazione tutto il tempo per realizzare le funzioni comandate, dia un allarme in caso di mancata risposta, o risposta incompleta. L’allarme consiste nella visualizzazione del messaggio di “errore di trasmissione” (MESERTR). RTRASM @ il sottoprogram diagnostica. di regolazione che gestisce il colloquio con la DTRASM @ i] sottoprogranma di diagnostica che gestisce il colloquio con Ja regolazione. 11 programma principale di regolazione, prima di chiamare il sottoprogramma DTRASM, deve assegnare (in memoria) 1a parola di modo e lo stato che devono assumere le uscite del m.P. di regolazione. In uscita da DTRASM (dopo RETURN) il programma principale ha a disposizione (in funzione della parola di modo) in variabili riservate, il valore aggiornato degli ingressi del m.P. di regolazione. Dopo il ritorno all'esecuzione del programma principale (RETURN da DTRASM) si ha la certezza che i forzamenti (MODO= 2 e¢ 4) sono gid stati realizzati; si ricorda infatti che la regolazione “deve” trasmettere il carattere di "fine esecuzione” prima che DTRASM possa giungere alla fine. Di seguito vengono riportati lo schema a blocchi del programma RTRASN (Programma diagnostico residente in regolazione) e del programma DTRASM (sottoprogramma residente in diagnostica che gestisce la comunicazione con il m.P. di regolazione). ee ie 4.2 Schema a blocchi RIRASM (Programa diagnostico residente in regolazione) Subroutine RTRASM aoiitazone timer (WWD + WWDO wene pertaia a 22/0 Jal mode 5 © rportate ad 1 431 modo 55 (Prova FAILM/ ) 1 programma permane 0 ciclo oi attesa oi lettura fwcne” gala sevale ss na ta ricezone della parca START Letiwra a: carstten composi eat carattere o: modo pu’ %3 caratten cornsponcenli al valore che cevono sesumers le vscile del micro a reqalazione | caratter ten vengono memorizeati in 14 vanabin (RAM TEREHBSTR PAROLA Di START pu’ 23 CARATTERL TRASHSSIONE PAROLR Ol FINE ESECURIONE (ISH) ITE LE USCTE TRASHISSIONE PAROLA OH { SiMe ESECUZIONE LETTURA (NGRESSI aCRO Dc REGOLAZIONE = 49 - 2 quel rcevuts Gel micro wi regolazione sono memonzzati wn BAM nelle carnspendents varrabin F valoe tettr vengone memonzeaw nee cornspondents variabih m RAM PAROLA 1 START yu 23 CARATTERE TRASH SOME PPAROLA Ot Fine ESECUZIONE {15H AGGIORNARENTO FORZAMENTO 01 TUTTE LE uSciTe Te TUR mGRESSI CRO Dy REGOLAZIONE TRASHSSIONE CARAT DL START ps’ 23 CARATTERY TRASHSSIONE CARATIERE Ot Fie ESECUZIONE ~49- Vengono trasmess dono 14 paroia a START 23 caratten: corrispongants at valore deve var oF mgrasse Vengono forzate le useite al vatore cornsaondente 3 quanto sicevuto in regolaziene Vengono lett gh ingress: ae! meropracessare © Fegolazione, + valor vengone memorzzat: sete careispangents variabs Fg232 alla ciagnostica, (ape ta parole o& START! 9 RAM ¢ Weaemess: vs | valor tei veagona memonazati nile corrisponaeat: variabls 9 RAM = 50 - LL. TRASHSSIONE PAROLS 01 Fie ESECUZIONE (540 ined Een si (FO = 2088 Hie 7 9 TRASHSSIONE PAROLA OL FINE ESECUZONE (5H Dimer G1 (seneda £302) @' uinzeata come timer a watch dog Viene programmato con moao a funzionamento & Unlhezando st clock (userta del timer 00 con periods pars a 10 ms), partense dal valore canicato Conia mm DOWN, fusesta germane a6 H per tito 4! conieggio, commuta ad | a fine canteggio per 10 ms © torna ad (Vedi nota relawve alla prove FALM/ I In questa mode a: funzionamenta si pone ta vanapie WOO 2 0. (nella rourme a: attesa son verra’ resettate humer 01 watch 40g! Si aysce sul timer 10 aeua schega TIMER COUNTER € 302 cer aware v cinch sn ingcesso per 9 a CFO pe: tare teivenee Vatlarme EFA / 4 -51- Os 20t8/ 1a TRASHISSIONE PAROLA DI FINE ESECUZIONE {ISH TRASHISSIONE PAROLA 0} FINE ESECUZIONE Dopo aver mociicate a Weqventa o CFO, bisogia nportare la wequenza a 2048 " Netle prove in cw serve poter venieare a commutaziore a0 de! segnate FAKM/ Gssociato ayseua del ume’ as waten dog) 51 pone WWOO : 0 ion RESET timer a waten goo! Dopo per pote essere siculs one FALMY 318 Sempre ag Hi si deve porre WWOD = 1 (Nela foutine dr attesa gels parola cr start wene effeituato a reset gel waicn aog se WWOD + el = 52- 4.3 Schema a blocchi DTRASM (progranma-gestione della comunicazione con il microprocessore di regolazione) Subroutine OTRASM (CARATTERE OL START Trasmssione seviale Iporte sensiel gel caratiere 6: START ‘asmissione geia parcla g MODO TRASHISSIONE 01 Te CARATTERI Su 19 vators corrisponaent: 51 valore (che cevono assumere © useite della regolazione 0001 Analisi dela saroia & meee Anesa gel cavatiere a START pw ATTESA REZ 7 caRast START 2) CARATTERL 23 caratien + aren 14 sano 2 routine Gs sitesa cel messaggi © temporizzata Se aio scacere cella remporezazione | ‘Messeg910 NON © pervenuio u arogramma va in errore oOo oO b 2596 ATIESA CARAT INE ESECUIONE HESSAGGIO auceWUIO no essaca acEVUTD Dopo aver ricevuio | message composto alla paroia o START pw 23 caratters ia Giagnostica s: asoetts sl carattere & ne esecunose” (5 ¥) Se aV2 fine cena temacezzazione message non peruene 4 programma va in errore | posstom moo sono i2.6.67 55 HI | moa: 2.5,6 © 7 sono narstngroin gh effetti cet orog-amma aiagnosiice Se non parviene 4 caratiare a tine esecurione. wore wisualzzate sl message or errore a5 ATTESA RKEZIONE EAR & START pe B ORATTERI SI ATTESA CARATT FANE ESECUTIONE sit RETURN VISUALIZZAZIONE MESER TR No os st pe J meas 3 € 4 sone, ogy ettett aes Frogramma a: agnostics, na:stinguis Inlatu Ia ailterenza eguarga solo # programma © regolazione che in un caso deve esegure Ventica messaggi nicevuta entre lo scacere (01 una gata temper.z2az.0ne Wene visvalazate un message 0) errorre © trasmssione. 4 messaggio peimane tinche meaante ¥ testo Ss: comanoa w RESET set ardgranma Reset cet scopramma Si ntorna aiienze 2e) orogramma prinewale (OIAMBI wnewenaentemente ca! Wvetio oi \eazi0Ne 9 questo cunt cel programma = 53 - 3) PROGRAMA DIAGNOSTICO La struttura del programma di diagnostica (programa principale DIANB, residente nella menoria EPROM della $.B.C.) @ descritta in odo essenziale nel diagramma di flusso di seguito riportato. L'architettura del programma consente di selezionare le funzioni disponibili in modo estremamente semplice, seguendo le indicazioni via via visualizzate sul display alfanumerico. L'esecuzione ha inizio con l'alimentazione dell’apparato diagnostico esterno. Per prima cosa viene eseguito il sottoprogramma INIZ (sottoprogramma di inizializzazione) che compie, in modo automatico, le seguenti funzioni: a) verifica del corretto funzionanento della trasmissione seriale. 11 m.P. di diagnostica invia al m.P, di regolazione un messaggio (eco) che @ la ripetizione del messaggio ricevuto (vedi paragrafo ade Se il messaggio di ritorno é differente da quello inviato o se non si ha nessun messaggio in risposta, viene visualizzato sul display un messaggio di “ERRORE NELLE TRASMISSIONE SERIALE” con 1'aggiunta di alcune indicazioni su alcune possibili cause: regolazione NON alimentata, alimentatore in blocco, connettore CE2DZ collegato in modo non corretto. Un'’altra possibile causa della mancata comunicazione seriale & la rottura della porta seriale di regolazione o, piu in generale, delle schede + piastra madre che compongono il sistema-microprocessore di regolazione. b) Forzamento a0 di tutte le uscite logiche ed analogiche del w.P. di regolazione: una volta verificato il corretto funzionamento della trasmissione seriale si comanda al m.P. di regolazione di portare a 0 je sue uscite verso 1’ impianto e verso la regolazione. ¢) Rimozione di tutti i forzamenti della diagnostica alle interfacce di ingresso alla regolazione. d) Forzamento a 0 di tutte le uscite logiche e analogiche della diagnostica verso la regolazione. Conclusa la fase di inizializzazione, compare sul display la visualizzazione del messaggio iniziale, composta da un’intestazione (Metro Roma Linea B ...) € dalle opzioni disponibili : - Esecuzione della prova completa ~ Esecuzione di una singola prova - 56 - L'insieme dei test di diagnostica @ stato suddiviso in tante singole prove ad ognuna delle quali corrisponde un programma dedicato, Durante l'esecuzione della prova completa tutte le singole prove vengono eseguite in sequenza. La sequenza di esecuzione delle singole prove (vale a dire l’ordine con ii quale le singole prove vengono eseguite ) NON @ casuale. Risulta indispensabile testare alcune funzioni della regolazione prisa di altre. Quanto detto si spiega se si tiene conto che, per il test dei circuiti residenti su una scheda, occorre poter determinare lo stato dei segnali in ingresso . Molto spesso questi segnali sono il risultato della elaborazione di circuiti residenti in altre schede (uscite di altre schede) che devono essere testati in precedenza. Un esempio pud aiutare a chiarire quanto detto. Mediante un segnale analogico di diagnostica & possibile forzare il segnale ICHA (corrente di chopper fase A) in ingresso alla scheda ESIOLA (elaborazione segnali corrente). La verifica del canale di acquisizione della ICHA viene eseguita verificando, in corrispondenza del forzamento diagnostico in ingresso (ICHA-P), il corretto valore delle uscite associate (ICHA, -ICHA ...). Se la verifica da esito positivo si ha la sicurezza di poter determinare in modo esatto il segnale ICHA, mediante il segnale diagnostico ICHA~P. A questo punto @ possibile eseguire il test del canale della scheda BSTOLA relativa all’allarme di massima corrente di chopper, verificando che il segnale di allarme (segnale logico ICHA-A) commuti ad L in corrispondenza di un valore di ICHA di 5v. Se si esegue la seconda di queste verifiche, senza aver realizzato Preventivamente la prima, si pud essere indotti ad imputare l'eventuale mal funzionamento alla scheda bistabili (BSTO1A) aentre 1a causa pud essere dovuta al circuito di acquisizione di ICHA sulla scheda ESIOIA. Da quanto sopra esposto risulta evidente che, per effettuare una diagnosi corretta dei circuiti di regolazione, l’operatore deve selezionare J’esecuzione della prova completa. In questo modo la diagnosi procede nell’ esecuzione delle singole prove, una alla volta, visualizzando via via la scheda e la funzione interessate . Se le singole prove danno esito positivo, la prova procede e alla fine di tutta la sequenza viene visualizzata 1’ indicazione : “ESITO DELLA PROVA POSITIVO” Se al contrario una delle prove fallisce, viene visualizzata 1’ indicazione: "BRRORE!" SCHEDA : Scheda guasta FUNZIONE : Funzione guasta “57 = Vengono inoltre visualizzate le seguenti opzioni : CONTINUAZIONE DELLA PROVA FINE DELLA PROVA La continuazione della prova riprende la sequenza delle prove dalla prove successiva. A questo punto conviene ricordare quanto sopra detto a proposito delle prove in sequenza : - una volta individuata una prova fallita, & possibile che le successive prove diano esito negativo a causa del prio errore riscontrato. - Pud essere comunque interessante poter riprendere 1a sequenza di prove: questa possibilita pud essere di aiuto al tecnico esperto per avere delle informazioni pia dettagliate sulla natura del guasto. Una volta individuato, mediante la prova completa, il sottoinsieme (scheda) di regolazione sede del guasto, si provvede alla sostituzione dello stesso. A questo punto @ possibile verificare il funzionamento o ripetendo Lesecuzione della prova completa, o comandando |’ esecuzione singola prova (prova in corrispondenza della quale si aveva avuto l’errore). Per selezionare una singola prova viene impostato il codice numerico corrispondente, seguendo le semplici e chiare indicazioni visualizzate sul display. La corrispondenza fra codice numerico e caratteristiche delle singole prove ® riportata nel paragrafo 5.2) « Una volta selezionata la prova, deve essere comandata l’esecuzione: durante il test sul display viene visualizzato un messaggio relativo alla scheda © alla funzione interessate alla prova. Al termine, a seconda dell’esito del test, appare sul display o il messaggio "ESITO DELLA PROVA POSITIVO" oppure “ERRORE” + schede e funzioni guaste. 5.3 Schema a blocchi DIAMB (progranma = 5p =. rinicpale di diagnostica) FLOW CHART PROGRAMMA PRINCIPALE DIAGNOSTICA START VISUALIZZATIONE MESSAGGIO INZIALE prove METRO ROMA LINEA 8 INZ Sottoprogramma at wziauazazione Vengono azzerati tut | forzamenti ceakzzan dalla aagrosica © viene eseguito un test sul collegamento serie (622921 a 19 diagnostica e 1a egolanone TAST Solloprogramms ot nterragazione ella tastera Finene’ non viene premuto uno ae cingue tast 1 programms continue ag mtercogare la tastera Tr Esecuzone o& tutte te prove T2 Esecuzione a: yea singola prova da selezonare PROVE Sottoorogramma ce comanda Tesecuzione oi tutte te prove Durame fesecuzione celle prove viene visvalzzeto 4 messeggw “attendere prego prove ia alto A prove tinta viene visuaizzate Vesito dela prova ui messaggi che lustre Vesite dela prove permane wisualz2a10 fincne’ Foperatore son comanda a eitorno al meou’ principale VISUALIZZATANE DELLA PROVA A SELEZONARE VISUALIZE AZINE EL NUMERO ast St » bw Y | NOY Tea Iper esciusionel PROVA = 59 - Visuakzzaziene del menu di richest della prova da selezionare numero couice) carasgongente alla grova de esegure Tr qumeio visuanezato +10 T2 numero wisuanzzato «1 TS numero vigualizzata ++ Ta Esecuzone detia prova TS Forno alla visualizzazione precedente (niaimente si serve 000 Successwamente wene wsuaizzato numero viene werementate a 10 Nel caso la rova selezonats non esiste appare sv) display a seritta prova selezionala aon esisiente Se 1a arova esisie viene visuahzzato resito eels prova In opm Caso (a visualizzazone permane mene! premendo i taste § 900 si mtorna oF ricmesta aella prova ga selezionare. - 60 - 5.2) ELENCO-DESCRIZIONE DELLE SINGOLE PROVE. Di seguito viene riportato L’elenco, in ordine progressive, delle singole prove del test diagnostico. In corrispondenza di ogni singola prova viene fornita una descrizion Sintetica dei test eseguiti e delle visualizzazioni associate. Nel paragrafo successivo (5.3) viene riportato 1’elenco delle prove associate alle singole schede. PROVAL SCHEDA : IPIOIA pos.37 rack A FUNZIONE : canale RSCCF Prova della I.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel comandare |’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un suasto del microprocessore di regolazione (scheda & 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.37 ( 0 E201 L) FUNZIONE : canale RSCCF PROVA2 SCHEDA : IPIO1A pos.37 rack A FUNZIONE : canale RST1-2 Prova della 1.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto } La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita priaa in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 1). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.37 ( 0 E201 1) FUNZIONE : canale RST1-2 = 61s PROVA3 SCHEDA : IPTIO1A pos.41 rack A BUNZIONE : canale RSACAT Prova della 1.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto } La prova consiste nel comandare l'interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l'effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realtA il fallimento della prova pud essere dovuto ad un suasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.41 ( 0 £201 1) FUNZIONE : canale RSACAT PROVA4 SCHEDA FUNZTONE. TPIOIA pos.41 rack A canale RSACFE Prova della I.P.I.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita prisa in ertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI), ATTENZIONE : In realt& il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 1). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.41 ( 0 £201 1) FUNZIONE : canale RSACFE PROVAS SCHEDA : IPIO1A pos.43 rack A FUNZIONE : canale RSCF3 Prova della I.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto } La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I), In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.45 ( 0 E201 1) FUNZIONE : canale RSCF3 62m PROVAG SCHEDA : IPIOIA pos.4 rack A FUNZIONE : canale RSTF Prova della I.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel conandare l’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l'effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I}. In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.45 ( 0 E201 1) FUNZIONE : canale RSTF PROVAT : IPIOIA pos.49 rack A canale RSCPE Prova della I.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto } La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !1 SCHEDA : IPI pos.49 ( 0 £201 1) FUNZIONE : canale RSCPE PROVAB SCHEDA : IPIOA pos.49 rack A FUNZIONE : canale RSF1-2 Prova della I.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel comandare l'interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un Suasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 1). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE 1! SCHEDA : IPI pos.49 ( 0 £201 I) FUNZIONE : canale RSCPE -63- PROVAS SCHEDA : IPIO1A pos.33 rack A FUNZIONE : canale RSCF2Z Prova della 1.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto } La prova consiste nel comandare J’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i cirouiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realtA il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.53 ( 0 E201 I) FUNZIONE : canale RSCF2 PROVALO SCHEDA : IPIOIA pos.53 rack A FUNZIONE : canale RSCF1 Prova della 1.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i cireuiti di diagnostica (scheda STI}. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.53 ( o E201 I) FUNZIONE : canale RSCF1 PROVALL SCHEDA : IPIO1A pos.37 rack A FUNZIONE : canale RSPV Prova della 1.P.1.(Interfacce Processore -> Impianto ) La prova consiste nel comandare l’interfaccia di uscita prima in apertura poi in chiusura e nel verificare l’effettivo stato del MOSFET mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI). ATTENZIONE : In realta il fallimento delle prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I), In caso di errore viene visualizzate la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IPI pos.57 ( 0 E201 1) FUNZIONE : canale RSPV - 64 - PROVAIZ SCHEDA : ITPO1A pos.0i rack a FUNZIONE : Tutti i canali Prova della 1.1.P.(Interfacce Impianto -> Processore) Mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) viene comandata leccitazione e poi la diseccitazione dello stadio di ingresso di tutti gli otto canali della scheda. Si comanda al wicroprocessore di regolazione di leggere lo stato delle interfacce e si verifica che sia coerente con il forzamento imposto. ATTENZIONE : In realté il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda £ 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : IIP pos.01 ( 0 E201 I} FUNZIONE : Tutti i -canali PROVAI3 SCHEDA : IIPO1A pos.05 rack A FUNZIONE : Tutti i canali Prova della I.1.P.(Interfacce Impianto -> Processore) Mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) viene comandata l'eccitazione e poi la diseccitazione dello stadio di ingresso di tutti gli otto canali della scheda. Si comanda al microprocessore di regolazione di leggere lo stato delle interfacce e si verifica che sia coerente con il forzamento imposto. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pué essere dovuto ad un Suasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE SCHEDA : IIP pos.05 ( 0 E201 1) FUNZIONE ; Tutti i canali PROVA14 SCHEDA : IIPO1A pos.09 rack A FUNZIONE : Tutti i canali Prova della I.I.P.(Interfacce Impianto -> Processore) Mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) viene comandata Leccitazione e poi la diseccitazione dello stadio di ingresso di tutti gli otto canali della scheda. Si comanda al microprocessore di regolazione di leggere lo stato delle interfacce e si verifica che sia coerente con il forzamento imposto. - bie ATTENZIONE ; In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE SCHEDA : I1P pos.09 ( 0 E201 1) FUNZIONE : Tutti i canali PROVALS SCHEDA : IIPO1A pos.13 rack A FUNZIONE : 6 degli 8 canali Prova della I.I.P.(Interfacce Impianto -> Processore) Mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) viene comandata L'eccitazione e poi la diseccitazione dello stadio di ingresso di sei degli 8 otto canali della scheda. Si comanda al microprocessore di regolazione di leggere lo stato delle interfacce e si verifica che sia coerente con il forzamento inposto. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE 1! SCHEDA : ITP pos.13 ( 0 E201 I) FUNZIONE : 6 degli 8 canali PROVAI6 SCHEDA : T1PO1A pos.13 rack A FUNZIONE : canale mancata ventilazione Prova della I.1.P.(Interfacce Impianto -> Processore). Mediante i circuiti di diagnostica (scheda STI) viene comandata leccitazione e poi la diseccitazione dello stadio di ingresso del canale relative all’allarme di mancata ventilazione. Si comanda al sicroprocessore di regolazione di leggere lo stato della interfaccia e si verifica che sia coerente con il forzanento imposto. Questo canale viene testato a parte perché in questo caso (contrariamente a quanto accade per le altre interfacce di ingresso) Si ha l'eccitazione portando a B- il polo freddo dell’interfaccia, mentre il polo caldo @ sempre collegato (tramite le resistenze di caduta) a Bt. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un Suasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 I). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : [IP pos.13 ( 0 E201 I) FUNZIONE : canale mancata ventilazione - 66 - PROVAI7 SCHEDA : L.P.R. pos.53 rack C FUNZIONE : canale CBIM/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore ~» Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallinento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos-58 ( o E201 11) FUNZIONE : canale CBIM/ PROVAIB SCHEDA : L.P.R. pos.53 rack C FUNZIONE : canale CFIRR Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). ‘ Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.53 ( 0 £201 II) FUNZIONE : canale CFIRR/ PROVA19 SCHEDA : L.P.R. pos.53 rack C FUNZIONE : canale CF2RR Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione), Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : BRRORE 11 SCHEDA : LPR pos.53 ( 0 E201 IT) FUNZIONE : canale CF2RR - 67 - PROVAZ0 SCHEDA : L.P.R. pos.33 rack C FUNZIONE + canale CF3RR Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a liveilo logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realtA il fallimento della prova pud essere dovuto ad un uasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata 14 seguente indicazione : ERRORE SCHEDA : LPR pos.53 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale CF3RR PROVAZL SCHEDA : L.P.R. pos.57 rack C FUNZIONE : canale DTFF/ Prova della L.P.R,(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivanente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.57 ( o E201 IT) FUNZIONE : canale DTFF/ PROVAZ2 SCHEDA : L.P.R. pos.57 rack C FUNZIONE : canale DTFM/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzasento dato. ATTENZIONE : In realtd il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE 1! SCHEDA + FUNZIONE LPR pos.57 ( o E201 11) canale DTFM/ - 68 - PROVAZ3 SCHEDA FUNZIONE L.P.R. pos.57 rack C canale RSEIM/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente { il canale della LPR in prov: In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 IT). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.57 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale RSEIM/ PROVAZ4 SCHEDA : L.P.R. pos.57 rack C FUNZIONE : canale RSSR-M/ Prova della L.P.R.(interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realt& il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.57 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale RSSR-M/ PROVAZ5 SCHEDA : L.P.R. pos.61 rack C FUNZIONE : canale ADMXO/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore ~> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a Livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.61 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale ADMXO/ - 69 - PROVA26 SCHEDA : L.P.R. pos.61 rack C FUNZIONE : canale ADMXI/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forai a Livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova, In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realt& il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.61 ( o E201 II) FUNZIONE : canale ADMX1/ PROVA2T SCHEDA : L.P.R. pos.61 rack C FUNZIONE : canale ADMX2/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.61 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale ADMX2/ PROVAZ8 SCHEDA : L.P.R. pos.61 rack C FUNZIONE : canale ADMX3/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a Livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realté il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 II). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.61 ( 0 E201 If) FUNZIONE : canale ADMX3/ -70- PROVAZS SCHEDA : L.P.R. pos.57 rack C FUNZIONE : canale FAILM/(Watch-dog a.P.) Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. I] segnale FAILM/ non @ una comune uscita logica del m.P. di regolazione ma il segnale di fine conteggio (allarme) del timer di watchdog. Per far intervenire l'allarme (e in definitiva per causare la comautazione del segnale relativo all’interfaccia in esame) si. da un comando al m.P. di regolazione affinché NON dia il reset periodico al timer di watch-dog (si veda il capitolo della descrizione relativo al Protecollo di comunicazione m.P.-diagnostica <-> a,P.-regolazione). Dopo 2 secondi circa si ha la commutazione ad L del segnale FAILM/ (lato m.P. di regolazione) ed @ possibile verificare lo stato dell’ interfaccia lato regolazione, In caso di errore viene visualizzata una delle seguenti indicazioni : ERRORE 1! SCHEDA : E302 rack B( rack m.P.) FUNZIONE : Tempo timer watch dog (a.P.) Nel caso in cui la commutazione (ad L) del timer di watch-dog avvenga i un tempo inferiore a quello di progetto); ERRORE |! SCHEDA : LPR p.57 ( o E302 ) FUNZIONE : canale FAILM/(Watch-dog a.P.) Nel caso in cui una mancata commutazione pud essere inputata sia alla scheda m.P. che ad un guasto dell’ interfaccia. PROVA30, SCHEDA : L.P.R. pos.57 rack C FUNZIONE : canale CFQ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). CFQ@ un canale in frequenza a 2.048/11 M.Hz. in uscita dal m.P. di regolazione (scheda E302). La verifica dell’interfaccia viene eseguita verificando la corretta frequenza di CFQ tramite la scheda ASI di diagnostica. 1 fallimento della prova pud essere dovato ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 302). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR p.57 ( 0 E302 ) FUNZIONE : canale CFQ/ -m1- PROVA31 SCHEDA : L.P.R. pos.37 rack C FUNZIONE : canale RIPMEMm. P/ Prova della L.P.R.(Interfaccia Logica Processore -> Regolazione). Viene dato il comando al microprocessore di regolazione affinché forzi a Livello logico H e successivamente L il canale della LPR in prova. In corrispondenza si verifica che il segnale, lato regolazione, sia coerente al forzamento dato. ATTENZIONE : In realta il fallimento della prova pud essere dovuto ad un guasto del microprocessore di regolazione (scheda E 201 IT). Tn caso di errore viene visualizzata le seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : LPR pos.57 ( 0 E201 II) FUNZIONE : canale RIPMEMa.P/ PROVA32 SCHEDA : SGAOIA pos.17 rack E FUNZIONE : CBIM/ -> BIM®/ A questo punto della sequenza di prove @ importante poter verificare la condizione CBIM/ ad L ~-> BIM*/ ad L. Non @ ancora possibile verificare la condizione CBIM/ ad H --> BIN#/ ad H perché non sono ancora state testate le sequenze di generazione degli allarmi (uno qualsiasi degli allarmi gravi pud portare il BIM*/ ad L indipendentemente dallo stato del comando CBIN/). In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : SGAOIA pos.17 rack E PUNZIONE : CBIN/ -> BIM®/ PROVA33, SCHEDA : SPCO1A pos.09 rack E FUNZIONE : DTFMmP,DTFFaP-> DTFM,DTFF Prova del canale di acquisizione dei segnali DIFMmP e DTFFaP provenienti dal microprocessore di regolazione. In caso di errore viene visualizzata una delle seguenti indicazioni : ERRORE !! SCHEDA : SPCO1A pos.09 rack E FUNZIONE : DTFMmP -> DIFH ERRORE 1! SCHEDA : SPCO1A pos.09 rack E UNZIONE : DTFFmP -> DIFF PROVAS4 SCHEDA : SPCO1A pos.09 rack E FUNZIONE : BIM#/ -> BIM/ Prova del canale di acquisizione del segnale BIM*/ . In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione ERRORE !! SCHEDA : SPCO1A pos.09 rack E FUNZIONE : BIM*/ -> BIM/ -72- PROVA35 SCHEDA : GFQO1A pos.2i rack E FUNZIONE : clock a 1310400 Hz Verifica della corretta frequenza utilizzando la scheda ASI di diagnostica. In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE 11 SCHEDA : GFQO1A pos.21 rack E FUNZIONE : clock a 1310400 Ha PROVA36 SCHEDA : FUNZIONE GFQO1A pos. 21 rack E clock a 655200 Hz Verifica della corretta frequenza utilizzando la scheda ASI di diagnostica, In caso di errore viene visualizzata 1a seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : GFQO1A pos.2i rack E FUNZIONE : clock a 655200 Hz PROVA37 SCHEDA : GFQO1A pos.21 rack E FUNZIONE : clock a 182700 He Verifica della corretta frequenza utilizzando la scheda ASI di diagnostica. In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE !! SCHEDA : GFQO1A pos.21 rack E FUNZIONE : clock a 182700 Hz PROVAS8 SCHEDA : FUNZIONE : GFQOIA pos.21 rack E clock a 12480 Hz Verifica della corretta frequenza utilizzando ia scheda ASI di diagnostica. In caso di errore viene visualizzata la seguente indicazione : ERRORE 1! SCHEDA : GFQO1A pos.21 rack E FUNZIONE : clock a 12480 Hz

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