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CAPITOLO TERZO UGELLI E DIFFUSORI 1 GENERALITA’ con- ina evolve se! Un fluido nelt'attraversare un condotto o una turbomacchin. © leggi enunciate nei capitoli Precedenti. Si pone il problema di esa do | io- i econdiz inare la conformazione dei condotti ¢ | ni operative necessarie per 0 Sventualmente anche calore) individuare te trasformazioni dotto di forma assegnata © in Supponiamo, ad esempio, di v, J ttenere che il fluido mentre scambia lavoro Subisca determinate tras‘ormazioni: wicsuarse dl che il fluido subisce nell'attraversare un © determinate condizioni ibile, ini oler far espandere un fluido comprimibi i ae v1.7; fino alla Zialmente in quiete (c, = 0), dalle condizioni (uniformi) py. vy. Ty Pressione p, 0 e dp <0) Occorre che la sezione diminuisca (dA < 0), cio’ che il condotto sia conver- gente. Se in una sezione la velocita c diventa uguale alla velocita locale del suono (Ma = 1) ed espansione fino a pz (dp < 0) ed accelerare ulteriormente la corrente (de> 0), ja pressione & maggiore di pp, per prolungare ta diventando Ma > 1, occorre aumentare la sezione del condotto. Dobbiamo cioe dare forma divergente al tratto dell'ugello successivo alla sezione in cui il numero di Mach ha raggiunto I'unita. Le stesse espressioni indicano che se abbiamo un condotto inizialmente con- vergente esso si comportera come un ugello (dc > 0) se la velocitaall'ingres- SO C1 @ inferiore alla velocita locale del suono c, (Ma, <1), si compor- 4 ter come un diffusore (de <0, dp > 0) se c, > Cy, (Ma, > 1). Dalle [18] e [19] risulta anche che la velocita del buono (Ma = 1) sipud ave- re solo dove dA =0 cio’ solo nella sezione minima (o ristretta) del con- dotto. Infatti in tale sezione deve essere soddisfatta 1a condizione: 88 2 d . ta del” Wa-1) “06 se questa si verifica per a #1 © de =0 laveloci c Ssuono, che, per cy 0). in Cui il flusso restera subsonico, itadel flui- Pertanto s¢ cy 1, Di conseguenza il prodotto pc deve aumen- tare (la velocita crescera quindi pid rapidamente del volume massico) fino che il rapporto 2. non avra raggiunto il valore 2¢ per il quale Ma = 1, dopo Py a diche pe deve diminuire, Questo valore di— che rende minima la sezione Py A @quindi massimo il prodotto pe dicesi rapporto critico delle pression!. Annullando 1a derivata della [23] rispetto a— si ottiene: [2a] te o( 2 ) Py ket Questo rapporto varia relativamente poco al variare di k. Infatti_@ compreso fra 0,58 e 0,487 per k variabile da 1,135 a 1,67. | valori corrispondenti della Py densita e della velocita sono: 25] Ponendo nella [26] i valori di p, e p, che si ottengono dalle [24] e[25] si tro- 90 va appunto che: (27) joni p,. p, esisten- ©clo8 cy 8 uguale alla velocita del suono nelle condizion ee ti nella sezione ristretta Ag La temperatura 7, si ricava, per un gas perfetto, dalla: kad © quindi, per ta [24]: {28} A i valori p, © Ye = Per il vapore T, Si legge sul Mollier in corrispondenza dei © =Vp,. oct cita a Se ¢¥/2 non & trascurabile ci si riconduce al caso in oui foeaeesh co: ‘monte dell'ugello @ nulla considerando le condizioni totali (odiri le solonel- me Condizioni del fluido all'inizio dell'espansione. Cid & possibi ads apy ""ipotesi che lespansione sia isoentropica, nel qual caso oe sezione © 1 i cortispondenti vatori di ristagno p® e p® (*) siha in generica del condotto: (21) (22") c i (per ta fa") ) ° anzichd p? © “Pp? in quanto questi valori (p () 81.8 scritto p® © p® anzichd p? @ p° »auanto questi va fappresentano le proprieta di ristagno in ogn! se: 91 © quindi: 23") Fig. 2 1 = 2 | dato datla [23°], in funzione del rapporto —% che si realizzanella Am P alori: della portata Sezione corrispondente, fissati Monte p,.-p,, c, € dell*esponente k dell'isoentropica, caratteristico del flui- do. 11 massimo della curva corrisponde al valore: . Poe 2 (2a) 5-(ar) Nella stessa figura @ rappresentato a tratto e punto I'andamentodella veloci- k cita c, i delle varie Dato che la lunghezza del condotto non interviene nel calcolo zze inc a 3 ezza. Se i ello pud avere jue lungh Grandezze in ciascuna sezione, Itugell vere qualunq| iT eondotto @ motto breve 1a diminuzione di pressione avviene con forti gra dienti nella direzione assiale. Se * dienti di pressione minori, sione di aree, Se all id i 0 gra- ugello & costruito pid lungo si hann ree suc In ogni caso il fluido attraversa la stessa infi- a8 ' be essere in nizio dell'espansione 1a velocita & nulla l'area dovreb tan- i dell ono essere nita, Per tendere a questa condizione le pareti dell'ugello dev ee vols in fi énec . Senti alle pareti del serbatoio di monte come in fig. 3. Non é toa 1 che la parte convergente dell’ i lunque ‘ugello abbia un profilo particolare ¢ qualu i i- ino alla sezione m forma @ accettabile purché I'area decresca gradualmente fino a a A. E' stato trovato sperimentalmente che la parte convergente nudes: Sere fatta abbastanza breve, come & conveniente se si vuole evitare (0 Fi ur te) le perdite per attrito tra fluido e pareti, La parte divergente del Mugette de ve essere realizzata pil accuratamente poiché ivi le velocita senomotis sie" vate (ila > 1), L'asse non deve presentare forti deviazioni che potrebbero sare una brusca variazione della direzione della corrente. sont prove: Analogamente, se il fluido deve lasciare I'ugello senza parturbazion! prave= cate da una brusca variazione di direzione, le pareti divergenti dev A ts i rridurre gli al re gradualmente e diventare parallele all'uscita. Inoltre se, pe i o ivergenza del occorre che il tratto divergente sia breve, d'altra parte la diverg 93 condotto non pud essere troppo grande altrimenti il fluido si distacca dalle { Se la massima inclinazione del- Pareti con conseguenti fenomeni dissipati le pareti rispetto all'asse & piccola, qualunque profilo a sezione crescente fra la sezione di gola e quella di uscita dara buoni risultati. Spesso il profiloha forma tronco conica, con angolo di apertura compreso, in genere, fra6° e 12°. In base alle considerazioni precedenti risulta che le dimensioni fondamentali di un ugello convergente - divergente si riducono alle aree della sezione ri- Stretta e della sezione di uscita e, per un ugello semplicemente convergente, all'area della sola sezione di uscita. 4.2 - CALCOLO DI UN UGELLO. Assegnata la portata massa m, le condizioni del fluido a monte py. Py. Cy (equindi p®, p°), la pressione a valle po, e supposta la trasformazio” ne adiabatica reversibile, di nguiamo i seguenti casi. a) Se la pressione a valle py & maggiore di quella critica corrispondente allap? assesnata(23 Pe . Varea della sezione di uscita A, si ottiene dalla [20] so pep’ Stituendo al prodotto pe ta [23"] in cui si ponga pz al posto di p: [29] z oi oo (£2) * (22) pop’ ° 0 e p oppure si calcola p,, mediante ta (21']: + P2 neo 29 : , mediante I'espressione (che deriva dall'equazione dell'energia): =A - i,)+ 0% = Y2ue- i) 'l condotto sara soltanto convergente e la sezione di ingresso A, édatada: (30) n Ay z Prey 94 re - ac- Se cy Si pud ritenere nulla (o comunque trascurabile) sara. sufficiente 1 io a cordare a "'sentimento" 1a sezione finale A, con laparete del serbato monte, ° ti Ma 5) Se la pressione a valle & uguale a quella critica corrispondente alla p assegnata (3 ) i ji espres- sicalcolano p, e c, mediante le seguenti esp 7 Sioni (che si riducono alle [25] ¢ [26] se c, = 0): (31) (32) (33) A,=-— MW condotto sara ancora solo convergente. ica (£2. <2), it con- ¢) Se la pressione a valle & minore di quella critica pp? p°)* ‘ ione dotto sara convergente - divergente (uge//o De Laval). L'area della sez minima A, si calcola tray 1a [33] e quella della sezione finale A, Con in a). La '2 [28], Perla sezione iniziale 4, valgono le considerazioni fatte in al- velocita di efflusso oc, 8 data dalla [22'] in cui si ponga pz al posto di P. o dalla [30], 4.3- PORTATA IN MASSA DI UN UGELLO. 4.3.2 - Ugello semplicemente convergente. 5 ji so Con riferimento alla fig, 4, se la prossione p, nella sezione di effluss n A, ovincide con la pressione a valle p> (ugello adattato), 1a portata i massa &, nelle ipotesi fatte, espressa da: (34) (35) ata Supponiamo, ger un dato ugello, € per assegnato esponente k dell'isoentro- Pica, di far variare la pres: ne di valle py a parita di condizioni totali p® Fig. 4 p°(*). Al diminuire dip, 1a portata in massa aumenta (fig. 5) secondo ta (*) Et contemplato anche i! caso (c, = 0) in cui le con coineidano con le condizioni staticne py. p, a monte. ioni totali della corrente 96 un valore massimo k+1 ; ‘ i . elo in corrispondenza del quale nella sezione di efflusso si realizza la v x 2\* (341, fino a raggiungere, perp, =p, = p° ( ) a p° = cost. 7 1° = cost. ep k = cost. ° Pe Po Fig. 5 i 7 . k. critica c.=c, , dipendente solo dalle condizioni totali e dal parametro Tale velocita e fa corrispondente densita fen eine ee ered invariate per valori di sione p, =p getto non g 8 minore che 5 . s 2 —* @ approssimato bene pop dalla seguente legge ellittica: 2 2 P2_ Pe op eo Pe {39] _).{*®——)]=-1 4-20 kad ( 2 \k=T pe k ke che corrisponde alla legge di variazione della portata: EE Se (304 2) 7 os) “4 m, Pp? - Pe. ec dove con m, si & indicato la portata dell'ugello critica. 4.3.3. Ugello convergente - divergente (De Laval). 4.3.3.1. Funzionamento in condizioni diverse da quelle di progetto. Consideriamo un ugello De Laval progettato per espandere un fluido, ini- zialmente nelle condizioni definite da py. P1 © ©1< Gs,» fino alla pressio- g. 7 i diversi andamenti della pressione lun- Ne py =p,. Rappresentiamo in 90 il condotto per diversi valori della pressione a valle p>, a parita di con- di: In condi: ta dalla linea continua a e la corrente @ accelerata gradualmente fino a ve- locita supersonica all'uscita. Nelle ipotesi sopra dette il fluido si espan- de isoentropicamente dalla pressione py allapressione pz = p,. In tali condizioni I'ugel/o si dice adattato. Quale sia ideatmente il comportamento dell'ugello quando la pressione nello ambiente di scarico pz @ diverse dal valore di progetto p, si pud dedurre ioni del fluido a monte. oni di progetto Ia distribuzione di pressione lungo il condotto @ da- 100. Fig. 7 Quando py & superi re ad un certo valore ("'discriminante'’) py il flusso & ovungue subsonico, Una pressione @ valle leqgermente inferiore a quella di monte Provoca una notevole diminuzione della pressione nella sezione ristret- ta. I tratto Convergente del condotto agisce da effusore e il divergente da “ffusore. L'andamento della pressione @ quello della curva b, L'ugello si Comporta in tal caso come un tubo di Venturi. Quando p> -p4 1a pressione nella sezione ristretta raggiunge il valore cri- {ico €, in corrispondenza, la velocita il valore sonico; nel tratto divergente si ha diffusione della corrente in moto subsonico (curva d). Se pp @minore di py il flusso dopo 1a sezione ristretta, per un breve trat- to, sara supersonico seguito da una discontinuita nella pressione (urto retto) (*) in corrispondenza della quale la velocita da supersonica diventa subsoni . 7 ie ca e nel rimanente tratto fino allo sbocco si avrd una compressione subson ca (curva e). 7 Quando p, @ inferiore al valore p, che corrisponderebbe oe ever urto ret to nella sezione di sbocco, la pressione p, in tale sezione @ uguale all2 pressione di progetto p, e la transizione da questa pressione a quella ester” na Si ha attraverso una serie di urti obliqui (*) (compressione libera) 0 dion de di espansione (espansione libera) secondo che pz sia maggiore o minore ai be: pe i In realta si osserva che quando la pressione esterna @inferiore a p, si ha, nel tratto divergente, un urto obliquo seguito dal distacco della vena fluid dalle pareti de! condotto. La pressione dopo I'urto & uguale 2 quella estemna @ resta costante fino allo sbocco. / ; La pressione p, corrisponde ad avere I'urto obliauo nella ezine ate a co. La sezione del condotto in cui nasce I'urto obliquo e quindi ha inizio il distacco della corrente @ tanto piu a monte quanto pil pz si avvicina a py. Per p= p, il distacco permane. 4.3.3.2, Portata in massa. Un ugello convergente - divergente si dice critico quando nella sezione ristretta si realizza la pressione critica, corrispondente alla massima portata che esso pud smaltire per le assegnate condizioni a monte. In base a quanto PP ,P2. Pa . precede, /'ugello De Laval & critico per valori di —2<—4 @ suberitico ° pop (*) Per urto si intende una superficie di discontinuita stazionaria attraverso la qua- le si ha un brusco aumento della pressione e dell"entropia (il fenomeno & dissipati- vo) ed una brusca diminuzione di velocita. Liurto si manifesta solo in correnti supersoniche. Si parla di: a) urto retto, quando la superficie di discontinuita @ normale alltasse del condotto (moto unidimensionate): attraverso questo una corrente supersonica diventa subsonica: 6) urto obliquo, quando la superficie non @ normale all"asse del condotto; ettraverso questo una corrente supersonica pud rimanere tale (con diminuzione di velocita pil © meno forte @ seconda che I"urto sia pi omeno inclinato rispetto all'asse), oppure di- ventare subsonica. 102 per $2.5 Pd tubo ai Ventuty, po pe Seil flusso & ovunque subsonico (ugello suber un'espressione identica alla (34). Sel ugello & critico a ico) la portata inmassah (40) te é indifferentemen Nel caso di ugetio critico adattato 1a portata 6 espressa_ ind dalla [40] 0 dalla (34) in cui si ponga p, al posto di py (4) m 5 22 deiquali i lori di 72 Pall’ uguaglianza delta [24] e della [40] si ottengono due valori > 10 Pa Ilo con rappor Guello inferiore da i valore di adattamento pe Perun uge delle aree Au rl ore di @ssegnato e quello superiore corrisponde al vali A le 'n fig. 8 & rappresentato | ente - ‘andamento della portata di un ugello converg ae ji ita di condizioni totali Givergente al variare delia pressione di valle a parita di con p° e di esponente k della trasformazione. ‘atteri- i s jarametro k cari Le prestazioni detl'ugello al variare di Po, p°e del p mp7? ba Stico del fluido sono date nel diagramma adimensionato YP /P° A, p° pe (fig. 9), ovveroa p° se Fig. 8 Anche in questo caso la portata critica varia proporzionalmente a = cost. , a parita di k. o Po/p B ve A, e, 1a [39] do Pervaloridi £2 > 20 vate, conta stesse approssimezion oa pe nte, zssa si tra- we ergel e oa ® ora la sezione di efflusso dell'ugello convergente - diverg duce nella seguente legge di variazione della portata 2 Ae _m\? 1 A, is 5 - FLUSSO ADIABATICO NON ISOENTROPICO. La trasformazione a nello studio delle turboma: © chiaro che (indipendent li visco: esse evole inter' batica reversibile presenta un notev nee i i chine quale trasformazione limite di r ome do i fluidi rea- nte dalla pre: i essendo i fluidi alla presenza di urti) le e, se mai nulle e, i, le perdite per resistenze passive non saranno re, nep- nte di un effuso velocita sono elevate, come capita nel tratto divergent: Pure trascurabili, ' di. Da un Gli effetti dovuti alta viscosita del fluido si manifestano in due et condot- {ato sina la formazione di uno strato limite aderente aie pare al di fuori to per cui, anche Supponendo I'evoluzione del fluido isoentrop Sota portata di tale strato, i valori delle are da introdurre nelle espressioni ‘Non sono quelli geometrici. ttriti effetto degli a Dialtro lato ta trastormazione non & pil isoentropica, Per caso‘di unieffusore id implica ne! in Seno al fluido e tra fluido e pareti (*). Cid implica ‘a nella uella calcolat ta riduzione della velocita di efflusso c, rispetto aq idusione dette por: ridu: ipotesi di “spansione isoentropica, ed una conseguente i energia cinetica jazi i {212 Nel caso di un diffusore una Parte della variazione una tattazione elementa A c rimento i, con riferit ad nto solo degli attriti, “ ("1 In una trattazione el ni Ne fio Sov ett fori of eealomazione politropica di esponente m0 @ diminuisce se ¢Q, <0. Si pud dimostrare (*) che, nell'ipotesi di gas perfetto, lacondizione Ma = 1 {segue nota da pag. 106): esponente m della politroy ne: ri koa ea 1a che lega gli stati iniziale e finale della trasformazio- (*) E, per Iequazione di continuita e Iequazione di stato: & ar dA de 7-7, S10 eT Ae e. per I'equazione della quantita di moto: ap aku ? 2 {aa] a-kMa) Per un gas perfetto @ c= Ma Vk AT, da cui: dc dma 1 ar (4s) me 2 7 Differenziando I"espressione della temperatura totale: (continua) 108 si realizza in quella sezione per la quale: dA 1+k aT? A 2 T° Quindi, nel caso di un effusore, se al fluido viene sottratto calore lungo 12 espansione, la sezione critica nella quale si raggiunge la velocita Hoeoiset Suono non coincide pit con 1a sezione ristretta (dA/A = 0), masi trovanel tratto convergente; viceversa se il fluido riceve calore dall'esterno. Dalla [43] si ha, nell*ipotesi di gas perfetto: [48] (segue nota da pag. 107): @ dividendo per 7° si haz 2 om a7 dr tk-1)m3 dime rT k te Dalte (44), [48], [46] risulte: ° 2 er) dme 1+kma 2 Ma 2 Mm Per Ma = dA 14k a7? A 2 7 109 ©, per I'equazione di stato: 1 - As (50) p= Py (2) on(*) 1 ? La [42] da, in una sezione generica: 2c, (73 - na f Ty L'andamento della sezione de! condotto risulta individuato, assegnata ta por- tata in massa m, le condizioni a monte e la legge con cui varia dQ,, dal- la: (51) In particolare I'area della sezione di efflusso 4, si ottiene ponendo lapres- sione di valle pz al posto di p nelle espressioni precedenti.

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