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0 e dp <0)
Occorre che la sezione diminuisca (dA < 0), cio’ che il condotto sia conver-
gente. Se in una sezione la velocita c diventa uguale alla velocita locale
del suono (Ma = 1) ed
espansione fino a pz (dp < 0) ed accelerare ulteriormente la corrente (de> 0),
ja pressione & maggiore di pp, per prolungare ta
diventando Ma > 1, occorre aumentare la sezione del condotto. Dobbiamo cioe
dare forma divergente al tratto dell'ugello successivo alla sezione in cui il
numero di Mach ha raggiunto I'unita.
Le stesse espressioni indicano che se abbiamo un condotto inizialmente con-
vergente esso si comportera come un ugello (dc > 0) se la velocitaall'ingres-
SO C1 @ inferiore alla velocita locale del suono c, (Ma, <1), si compor-
4
ter come un diffusore (de <0, dp > 0) se c, > Cy, (Ma, > 1).
Dalle [18] e [19] risulta anche che la velocita del buono (Ma = 1) sipud ave-
re solo dove dA =0 cio’ solo nella sezione minima (o ristretta) del con-
dotto. Infatti in tale sezione deve essere soddisfatta 1a condizione:88
2 d . ta del”
Wa-1) “06 se questa si verifica per a #1 © de =0 laveloci
c
Ssuono, che, per cy —* @ approssimato bene
pop
dalla seguente legge ellittica:
2
2
P2_ Pe
op
eo Pe
{39] _).{*®——)]=-1
4-20
kad
( 2 \k=T pe
k
ke
che corrisponde alla legge di variazione della portata:
EE Se
(304 2) 7 os) “4
m, Pp? - Pe.
ec
dove con m, si & indicato la portata dell'ugello critica.
4.3.3. Ugello convergente - divergente (De Laval).
4.3.3.1. Funzionamento in condizioni diverse da quelle di progetto.
Consideriamo un ugello De Laval progettato per espandere un fluido, ini-
zialmente nelle condizioni definite da py. P1 © ©1< Gs,» fino alla pressio-
g. 7 i diversi andamenti della pressione lun-
Ne py =p,. Rappresentiamo in
90 il condotto per diversi valori della pressione a valle p>, a parita di con-
di:
In condi:
ta dalla linea continua a e la corrente @ accelerata gradualmente fino a ve-
locita supersonica all'uscita. Nelle ipotesi sopra dette il fluido si espan-
de isoentropicamente dalla pressione py allapressione pz = p,. In tali
condizioni I'ugel/o si dice adattato.
Quale sia ideatmente il comportamento dell'ugello quando la pressione nello
ambiente di scarico pz @ diverse dal valore di progetto p, si pud dedurre
ioni del fluido a monte.
oni di progetto Ia distribuzione di pressione lungo il condotto @ da-100.
Fig. 7
Quando py & superi
re ad un certo valore ("'discriminante'’) py il flusso
& ovungue subsonico, Una pressione @ valle leqgermente inferiore a quella di
monte Provoca una notevole diminuzione della pressione nella sezione ristret-
ta. I tratto Convergente del condotto agisce da effusore e il divergente da
“ffusore. L'andamento della pressione @ quello della curva b, L'ugello si
Comporta in tal caso come un tubo di Venturi.
Quando p> -p4 1a pressione nella sezione ristretta raggiunge il valore cri-
{ico €, in corrispondenza, la velocita il valore sonico; nel tratto divergente si
ha diffusione della corrente in moto subsonico (curva d).
Se pp @minore di py il flusso dopo 1a sezione ristretta, per un breve trat-to, sara supersonico seguito da una discontinuita nella pressione (urto retto)
(*) in corrispondenza della quale la velocita da supersonica diventa subsoni
. 7 ie
ca e nel rimanente tratto fino allo sbocco si avrd una compressione subson
ca (curva e). 7
Quando p, @ inferiore al valore p, che corrisponderebbe oe ever urto ret
to nella sezione di sbocco, la pressione p, in tale sezione @ uguale all2
pressione di progetto p, e la transizione da questa pressione a quella ester”
na Si ha attraverso una serie di urti obliqui (*) (compressione libera) 0 dion
de di espansione (espansione libera) secondo che pz sia maggiore o minore
ai be: pe i
In realta si osserva che quando la pressione esterna @inferiore a p, si ha,
nel tratto divergente, un urto obliquo seguito dal distacco della vena fluid
dalle pareti de! condotto. La pressione dopo I'urto & uguale 2 quella estemna
@ resta costante fino allo sbocco. / ;
La pressione p, corrisponde ad avere I'urto obliauo nella ezine ate a
co. La sezione del condotto in cui nasce I'urto obliquo e quindi ha inizio il
distacco della corrente @ tanto piu a monte quanto pil pz si avvicina a py.
Per p= p, il distacco permane.
4.3.3.2, Portata in massa.
Un ugello convergente - divergente si dice critico quando nella sezione
ristretta si realizza la pressione critica, corrispondente alla massima portata
che esso pud smaltire per le assegnate condizioni a monte. In base a quanto
PP ,P2. Pa .
precede, /'ugello De Laval & critico per valori di —2<—4 @ suberitico
°
pop
(*) Per urto si intende una superficie di discontinuita stazionaria attraverso la qua-
le si ha un brusco aumento della pressione e dell"entropia (il fenomeno & dissipati-
vo) ed una brusca diminuzione di velocita.
Liurto si manifesta solo in correnti supersoniche.
Si parla di:
a) urto retto, quando la superficie di discontinuita @ normale alltasse del condotto
(moto unidimensionate): attraverso questo una corrente supersonica diventa subsonica:
6) urto obliquo, quando la superficie non @ normale all"asse del condotto; ettraverso
questo una corrente supersonica pud rimanere tale (con diminuzione di velocita pil ©
meno forte @ seconda che I"urto sia pi omeno inclinato rispetto all'asse), oppure di-
ventare subsonica.102
per $2.5 Pd tubo ai Ventuty,
po pe
Seil flusso & ovunque subsonico (ugello suber
un'espressione identica alla (34).
Sel ugello & critico
a
ico) la portata inmassah
(40)
te
é indifferentemen
Nel caso di ugetio critico adattato 1a portata 6 espressa_ ind
dalla [40] 0 dalla (34) in cui si ponga p, al posto di py
(4) m
5 22 deiquali
i lori di 72
Pall’ uguaglianza delta [24] e della [40] si ottengono due valori >
10
Pa Ilo con rappor
Guello inferiore da i valore di adattamento pe Perun uge
delle aree Au
rl ore di
@ssegnato e quello superiore corrisponde al vali
A
le
'n fig. 8 & rappresentato |
ente -
‘andamento della portata di un ugello converg ae
ji ita di condizioni totali
Givergente al variare delia pressione di valle a parita di con
p° e di esponente k della trasformazione.
‘atteri-
i s jarametro k cari
Le prestazioni detl'ugello al variare di Po, p°e del p
mp7? ba
Stico del fluido sono date nel diagramma adimensionato YP /P°
A, p° pe
(fig. 9),ovveroa p° se
Fig. 8
Anche in questo caso la portata critica varia proporzionalmente a
= cost. , a parita di k.
o
Po/pB
ve A,
e, 1a [39] do
Pervaloridi £2 > 20 vate, conta stesse approssimezion
oa pe nte, zssa si tra-
we ergel e oa
® ora la sezione di efflusso dell'ugello convergente - diverg
duce nella seguente legge di variazione della portata
2
Ae _m\? 1
A, is
5 - FLUSSO ADIABATICO NON ISOENTROPICO.
La trasformazione a
nello studio delle turboma:
© chiaro che (indipendent
li visco:
esse
evole inter'
batica reversibile presenta un notev nee
i i
chine quale trasformazione limite di r
ome do i fluidi rea-
nte dalla pre: i essendo i fluidi
alla presenza di urti)
le
e, se
mai nulle e,
i, le perdite per resistenze passive non saranno
re, nep-
nte di un effuso
velocita sono elevate, come capita nel tratto divergent:
Pure trascurabili,
' di. Da un
Gli effetti dovuti alta viscosita del fluido si manifestano in due et condot-
{ato sina la formazione di uno strato limite aderente aie pare al di fuori
to per cui, anche Supponendo I'evoluzione del fluido isoentrop Sota portata
di tale strato, i valori delle are da introdurre nelle espressioni
‘Non sono quelli geometrici.
ttriti
effetto degli a
Dialtro lato ta trastormazione non & pil isoentropica, Per caso‘di unieffusore
id implica ne!
in Seno al fluido e tra fluido e pareti (*). Cid implica
‘a nella
uella calcolat
ta riduzione della velocita di efflusso c, rispetto aq idusione dette por:
ridu:
ipotesi di “spansione isoentropica, ed una conseguente i energia cinetica
jazi i
{212 Nel caso di un diffusore una Parte della variazione
una tattazione elementa A c rimento
i, con riferit
ad nto solo degli attriti, “
("1 In una trattazione el ni Ne fio Sov ett fori
of eealomazione politropica di esponente m