Professional Documents
Culture Documents
E
per la promozione dei Valori Classici
Kostas Skoufas Aprile 2020 Milano
Io, dice Aristotele “....Sono in difficoltà a credere che un' Anima, appena
nata come uomo, possa essere cattiva o buona (cioè con debiti e difetti
portati dai genitori o avi ). Essa si sviluppa, nel mondo sensibile in cui è
arrivata, senza pregiudizi di nessuno tipo ….”. Con questa affermazione
l'Uomo Aristotelico nato dal Caso e ricomposto da elementi in
Trasmigrazione, porta l'Aristotelismo in contrasto con tutti i modelli di
stampo idealista e teologico.
In primis a quello platonico del Mondo delle Idee e dell' Iperuranio, dei
livelli indelebili della Metafisica di Platone raggiungibili solo con delle
iniziazioni per arrivare all' Paradiso il luogo delle Meraviglie da
raggiungere per convivere con Dio.
In contrasto inoltre anche alle affermazioni orientali come quella della
reincarnazione.
L'Uomo nasce “pulito”, e questa concezione diventa la base del
Materialismo Dialettico.
Egli stesso deve diventare il costruttore della sua sorte,prodotto delle
condizioni ambientali e sociali. Egli (l'uomo) non deve aspettare interventi
divini, ma deve sviluppare l'osservazione con Razionalità deduttiva quindi
creare la Scienza e le Leggi naturali che reggono il mondo visibile, lontano
da ogni pregiudizio di fede o credenza ( (lo seguirà nei tempi una colonna
filosofica che partirà da Epicuro fino a Marx passando da i vari
razionalisti, illuministi, positivisti fino ai compagni e liberali di oggi ).
Inoltre l'uomo deve sviluppare una sua Etica e Morale per la convivenza
pubblica nella Polis, comporre di conseguenza delle Leggi, Legislazioni e
Costituzioni per produrre giustizia umana e “uguale per tutti” visto che
tutti gli uomini nascono “bianchi”, uguali e di PARI DIGNITA'.
Inoltre nell' ambito della conoscenza prodotta dalla realtà e la verità della
Scienza ,tutte le manifestazioni del Uomo devono essere legate ai Sensi e
alle loro percezioni, formando la Realtà unica toccabile e misurabile con
questi Sensi ,e non affidata all'astrazione idealistica.
Idealismo che è solo dettato dalla paura dei fenomeni naturali e dalla
ignoranza delle loro Cause che solo la Scienza può fornire.
Più tardi con questa concezione dell'Anima “bianca” Aristotele verrà in
totale contrasto anche con l'affermazione di Cristo “.... che i peccati dei
genitori ricadranno sui i figli prima che passi questa generazione.....”.
Questo contrasto fondamentale emergerà dopo secoli, come si vedrà in
seguito, nel tardo medioevo e aprirà la strada per il Rinascimento.
Per Aristotele è inconcepibile il Debito caricato su una persona per
peccati fatti da altri anche se legati dalla parentela.
Si potrebbe andare avanti ancora per molto ma anche qui non è negli
obbiettivi di questo saggio.
In queste righe si è voluto solo illustrare il rovesciamento del Pensiero
filosofico Platonico precedente con l' alternativa di quello Aristotelico.
La Forma è Sostanza
Un altro concetto che invertiva e inverte ancora tutto a seconda dei punti
di vista.
Fa della Causa Effetto e l'inverso.
Aristotele afferma che la Sostanza crea la Forma nell' aspetto e i
contenuti di ogni Cosa a seconda dell'Aspirazione più alta dell' Anima, e
trova conferma in tutti i processi evolutivi.
Oggi nella biologia e medicina avanzata, tale tesi è confermata (già da
Lombroso nelle sembianze di un individuo come influenze che rispecchino
certe malattie mentali ) dal D.N.A. , forza assolutamente personale la
quale determina aspetto, malattie, pensiero ed altro di un individuo, e ha
come aspirazione estrema ed alta di esprimersi con la “presenza” e
l'aspetto di ogni individuo...l'eredità (identica con quella Aristotelica con
altro nome).
Dice Aristotele: c'è una evoluzione prima in numero di elementi
combinati, ed un' altra superiore che lì fa distinguere nella Forma di
aggregazione ( come le aggregazione nelle forme geometriche di Pitagora).
Es. Tutti gli esseri viventi possiedono carne (sarca) ed elementi organici,
ma mano a mano che si evolvono aumentano in numero e poi in forma,
partendo dalla più semplice struttura unicellulare fino all' Uomo pensante
stesso e poi anche fra individui della stessa specie.(uno biondo
distinguibile da quello moro). Cosi il cane si distingue dal cavallo nel
regno animale e dagli individui della sua stessa specie formando le razze
(cane da guardia,da caccia ecc.).
Ma non basta.
Una ulteriore distinzione che determina l'evoluzione dell' essere
superiore, l'Uomo, dotato di facoltà mentali e intellettuali è il RUOLO che
egli dovrà svolgere (questo è anche per ogni cosa). Qui Aristotele è in
accordo con Platone nel credere che “quando si perdono i Ruoli arriva la
Tirannide e il caos politico e sociale ”.
Il pesce dunque deve essere pesce non carne,deve inoltre essere
distinguibile in forma come pesce non come gallina e infine deve avere un
ruolo preciso nell' acqua in quanto pesce (non in cielo o sottoterra come
uccello o verme)e cosi via per tutti gli organismi.
Questo stretto legame fra ruolo e armonia quando si perde arriva al
disagio sociale in ogni società organizzata gerarchicamente.
Aristotele il Filosofo per eccellenza alla pari dei suoi maestri (Socrate e
Platone) e Maestro a sua volta di Alessandro il Magno, chiamato lo
Stagirita come è noto organizzò e tassinomò in modo razionale quasi tutte
le Scienze della sua epoca durate fino ad oggi.
Essendo cosciente della prerogativa intellettuale dell' Uomo creò o
perfezionò sistematicamente lo studio della Sintassi grammaticale per
comporre le frasi, la Botanica delle piante e la flora degli animali creando
la vera Gnosi Naturalista.
Inoltre diventò l'ispirazione di ogni filosofia razionalista o razionalizzante
e in particolare,come si vedrà subito sotto,quella Agnostica che sfociò (per
manipolazione del suo Pensiero) fino all' Ateismo, rafforzando la Gnosi
Orientale (Egizio-giudaico-Persiana) e dandole validità pseudo scientifica.
Si arrivò così al Rinascimento dopo di che il pensiero razionale aristotelico
divenne la premessa delle Gnosi Atee pseudo religiose basi teoriche delle
Logge massoniche odierne.
Aristotelismo e Rinascimento.
Abbiamo già scritto nella “Devianza della Storia” del Rinascimento come
stazione dell' inversione culturale e passaggio dalle concezioni Platoniche
e quelle oscurantiste medioevali cristiane alla razionalità Aristotelica
offerta dal mondo classico Greco. Con il termine Rinascimento si voleva
indicare il risveglio e ritorno alla classicità ai grandi valori perduti,
appunto volere rinascere.
Ma fu un inganno. Si è tornati a guardare con nostalgia al passato ed al
suo splendore, ma da quel passato i Poteri occulti, che pian-piano si
affermavano, hanno scelto solo la parte razionale della filosofia e logica, e
non Platone e la teologia, cioè la parte che andava verso i loro obbiettivi
inconfessabili.
Cosi il nobile Pensiero Aristotelico dell' antichità avendo lo scopo di
migliorare la conoscenza e la partecipazione diretta alla democrazia,
manipolato si è convertito apparendo come la giusta base per costruire una
nuova società fondata sull' Umanesimo progressista.
Un sistema antropocentrico e razionale e non come qello precedente
Teocentrico che proponeva un arrogante,corrotto e delinquenziale Clero e
Papato con i suoi strumenti oppressivi e antipopolari.
Cosi l'Aristotelismo emergeva come pensiero salvifico in un mondo
vecchio ed oscurantista.
Aristotele diventò allora il filosofo indiscusso, ipse dixit, e cominciò una
costruzione politico -sociale fondata sulla sua “razionalità” che arrivò fino
ad oggi in un mondo volutamente sempre più confuso e incerto ( e c'è da
chiedersi come mai se era una società fondata sulla razionalità
positiva,oggi si presenta cosi ) sicuramente qualcosa non va.
La razionalità Aristotelica Rinascimentale influenzò prima di tutto le Arti
e la cultura seguite da una esplosione straordinaria di tutte le scienze usate
e teorizzate nella direzione voluta dai Poteri (che si organizzavano già in
Banche e altri strumenti finanziari,compresa l'usura).
I grandi Pittori,quasi tutti affiliati in società e fratellanze segrete (come
Leonardo), dei veri geni come artisti in se, ma portatori di un materialismo
nascosto e sottile sotto la loro arte, si presentavano come portatori della
reale società e sofferenza umana dando un lustro umanitario nella loro
pittura o scultura. La perfezione idealista ed armonica dell'arte greca sparì,
sostituita da espressioni della vita quotidiana dando spazio al realismo.
La perfezione antica appariva ormai obsoleta, inutile e irraggiungibile.
Cosi anche la cultura, la poesia e il resto si riempiva di un falso ellenismo
che conduceva in un sempre più spinto libertarismo ateo.
La scienza si trasformò in tecnologia non più per l'amore di sapere, come
avrebbe voluto Aristotele ricercatore di verità, ma per il profitto e l'
arricchimento di chi teneva i mezzi di produzione.
Cosi via pure a tutte le altre scienze alcune chiamate Umanistiche.
Una in particolare degna di essere nominata per il suo carattere era legata
al principio aristotelico dell' Anima “bianca”: la Psichiatria moderna e in
seguito tutte le altre discipline simili tipo psicologia
,sociologia, antropologia, pedagogia ecc. scienze che lasciano il tempo che
trovano per tutti i culturaloidi che riempono oggi la società “evoluta” (con
tutto il respetto).
La domanda è.
Può esistere una psichiatria Atea fatta ed elaborata da gente che non crede
al' Anima? Che dice cose improbabili al nome del razionalismo inventando
termini, status e malattie assurde, tipo super Ego personale o collettivo,
oppure sostiene che malattie nervose o psichiche sono fatte solo al di qua
dalla nascita, mentre per ogni cosa astratta ,cioè religione,meditazione,
D.N.A. e predisposizione, intuizione ,presentimenti,sogni, possessioni
veggenti, vede sempre elementi di schizofrenia e paranoia ?
I profeti,i filosofi,Budda ,Cristo che parla con angeli e scaccia demoni, e
la stessa Fede possibile che siano tutte espressioni psicopatiche perché
cosi le vuole definire il para massone ebreo Freud (a differenza di Jung) e
simili del gnosticismo ateo più spinto?
Ecco un aspetto che il grande filosofo naturalista non avrebbe
probabilmente mai pensato, che un giorno il suo Pensiero sarebbe stato
usato e utilizzato in tale senso nel lontano futuro. Il resto fino ai nostri
tempi lo abbiamo già descritto altrove, e concludiamo il saggio con un
brevissimo epilogo all' onore del grande filosofo, per non dimenticare i
nostri debiti verso di lui.
Epilogo e Conclusioni.