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F.M.

E
per la promozione dei Valori Classici
Kostas Skoufas Aprile 2020 Milano

TEMA : L'ARISTOTELISMO per tanti, ma NON per tutti. Le


affermazioni principali di Aristotele chiamato per secoli “Egli, Lo ha
detto....quindi Legge, ipse dixit ” come a loro tempo si diceva per Pitagora,
Socrate e Platone.
Le affermazioni
-La Disputa fra Platone e Aristotele che condizionò il Pensiero universale
nel' ombra del gran Maestro dei due ,Socrate. Nel capolavoro geniale del
Quadro di Raffaello Sanzio (1509-1511) La Accademia di Atene c'è
TUTTO IL SENSO DEL MONDO E LA CHIAVE DEL CREATO in una
sola immagine, con Platone che indica il Cielo e la via dell' ascensione
metafisica verso l' Alto, e Aristotele che indica la discesa in basso verso la
Terra,da dove deve partire l'Elevazione,mentre il gran Maestro Socrate (in
basso a sinistra) consulta il libro del Sapere circondato da tutti gli altri
sapienti . Il primo,Platone, indica la Sapienza Archetipa, il Dio celeste e
implica Rivelazione, il secondo Aristotele, la Gnosi Naturalista.
-La Forma E' Sostanza.
-L'Anima appena nata è “Bianca”.
- Il Ruolo della “Sostanza è Forma” che “distingue” l'Uomo e la specie in
generale. La Causa e i Perché delle cose che stanno là dove stanno, e non
altrove. Il Perché del Perché delle Cose, e il problema correlato, del
“INFINITO senza Forma” nella ricerca del Perché del Perché ( il motivo
essenziale della disputa con Platone e le sue ripercussione uniche nella
storia). Praticamente uno indicava l'inverso del altro.
-L'Uomo, animale politico.
-L'Aristotele come padre della Razionalità,del Ambiente Botanico ed
Animale e le loro specie, del Etica Morale individuale e pubblica con
ripercussione alla vita politica e sociale, della filosofia della Scienza,della
Sintesi grammatica con la composizione degli aggettivi sui sostantivi e
verbi relativi e con l'aggiunta degli avverbi e il resto delle 10 forme
grammaticali , per definire il dove, il quando, il come e sopra tutto il
perché, stabilendo cosi la comunicazione strutturale verbale e orale
letterale e poetica.
-Aristotele, come la fondamentale sorgente di Ispirazione del
Rinascimento Italico (non Italiano come si dice, e stranamente fatto
emergere, guarda caso sono sempre loro, da.... Mercanti e Banchieri!!!! di
Firenze quella Medici, l'alba vera della massoneria moderna, dell'usura e
del cabalismo esoterico), del Umanesimo e delle scienze umanistiche (tutte
basate sulla sua razionalità deduttiva e trasformata poi come substrato del
Ateismo gnostico). Leggi,rileggi e rileggi, La Devianza della storia,greco –
latina.

Per imparare a pensare e riflettere


(scienza ,filosofia,teologia,politica,storia)
Prologo
Dopo l'esposizione del Idealismo di Platone mi è stato chiesto con
insistenza dagli sempre fedeli e stretti amici l'Architetto Beretta Paolo e
l'Ing. Bianchi Andrea nonché dai i miei famigliari, di completare la
riflessione con L'Aristotelismo e i suoi effetti. Ho cercato di aggiungere
brevemente in modo relativamente facile e divulgativo, per tanti ma non
per tutti, sia Debiti e conseguenze del suo Pensiero che ha lasciato una
traccia indelebile nella storia del Umanità. Se al lettore suscita la minima
domanda o spinta da approfondire ulteriormente per conto suo e migliorare
il suo proprio sapere, io avrò ottenuto il mio piccolo compenso e
soddisfazione. Non ho altre pretese.
Introduzione
Questo scritto ha l'obbiettivo di diventare in modo breve ma sostanziale,
uno strumento facile da ricordare, per chi ha curiosità e “fuoco” interiore
verso il Sapere, e riguarda il Pensiero di uno dei più illustri pensatori della
storia, secondo a nessuno. E' suddiviso in tre parti, in maniera più
sistematica e stretta possibile, ma senza per questo alterare i contenuti
impliciti ed espliciti vista l'enormità e vastità della Gnosi Naturalista
espressa da Aristotele e in tutti i campi.
La prima parte, sempre brevemente, è dedicata ai Debiti ,cioè a fatti e
Pensieri prima di Aristotele.
La seconda, è invece dedicata alle affermazioni dirette del Filosofo per
eccellenza, tanto quanto i suoi maestri, e in fine,
la Terza, dedicata al emersione aggressiva e naturale del suo Pensiero nel
Medioevo,come “comprensibile” alternativa al Pensiero Platonico ed alla
arroganza e corruzione Clericale di quel periodo, che sfociò in seguito al
Rinascimento, ( anche se in quel occasione è stato interpretato volutamente
male e secondo ALTRI intenti), e da lì su su come Umanesimo arrivò fino
ai nostri giorni sotto altre forme,sempre chiamate “razionali” e in
particolare quella Economico -politica che il Mondo subisce ora.
Debiti storico-filosofici
L'Aristotelismo si può definire come un Gnosticismo naturalista, nobile ma
non Ateo per forza , nel senso comune del termine, fonte dello spirito
scientifico e del inquietudine filosofica del Uomo nella sua curiosità di
comprendere quello che gli sta attorno, e scoprire le Leggi naturali, morali
ed etiche che lo reggono. Aristotele usa due Strumenti basilari nella sua
ricerca di indagine circa L' ESISTENZA e i problemi connessi, sia di
natura fisica e metafisica. La Razionalità della quale è il padre, e il
Metodo deduttivo e induttivo, che gli offrono a suo tempo le scienze
esatte.
Questi due Strumenti conducono ai Debiti verso Pensatori e scienziati
prima di lui. Per la parte, la Fisica in primis, come tutti, ereditò il pensiero
di Pitagora e la filosofia del ragionamento deduttivo del Aritmetica e
Matematica, della Geometria e Astronomia che gli rafforzarono l'aspetto
razionalista delle sue affermazioni. Queste scienze,che rappresentano le
cosiddette prime scienze si svilupparono in contemporanea, con Talete
(angoli) ed Eraclito ( ta panda rei,tutto scorre, in filosofia e astronomia)
conquiste che rafforzavano lo spirito Razionale della corrente Naturalista
( corrente che andava in un altra direzione se non opposta di quella per cui
stava andando il Platonismo mistico). Si vedevano già storicamente (siamo
fine sesto secolo inizi quinto ,dell Oro) le due Direzioni e concezioni
formate. Una l'idealista di Platone( che a noi qui non interessa più) e quella
naturalista Aristotelica che è il tema di questo saggio.
Era ovvio che a questo punto sarebbe emerso per l'Aristotelismo il
problema più grande e importante di tutti la Morte e la Metafisica
connessa. Qui Aristotele si stacca definitivamente da Platone e in parte da
Socrate ( finché il cristianesimo lì riunirà in modo complementare cosa che
sfugge dallo scopo di questo saggio), e si avvicina piuttosto alle credenze
orientali di Confucio, Induismo Brahmanico, Taoismo e tutti gli altri che in
qualche maniera guardavano verso la Reincarnazione ( Metensarcosi) cioè
l'eterno ritorno sotto un altro corpo nella vita sensibile tendente alla
perfezione attraverso la ripetizione di diverse vite. Ma l'Aristotelismo va
oltre, differendosi da loro da una sottile e diversa posizione,La
Metempsicosi ( Metempsicosis) e la Trasmigrazione dell' Anima.
Qui serve una breve spiegazione, per chi non è famigliare al tema , sulla
distinzione fra i due Termini :della Reincarnazione e della Metempsicosi e
poi un confronto con il Cristo e la visuale monoteista ( in quanto Cristo
non si pronunciò in questo tema cruciale, e quando è stato interrogato a
proposito, se fosse Elia che era ritornato, Egli semplicemente ha negato ma
senza escludere seccamente e in modo esauriente questa eventualità).
La Reincarnazione è un' ascensione gnostica e prevede la possibilità del
ritorno dell' Anima nel mondo sensibile sotto forma di un altro Corpo
nuovo (a volte scelto dall' Anima stessa). Lo scopo e la volontà ultima di
questa Anima, in evoluzione interiore, è di raggiungere la libertà e la
pienezza spirituale con la RIPETIZIONE di varie vite, e l'acquisizione
attraverso loro, di sempre più alta coscienza spirituale per raggiungere
tramite il Nirvana (la Atarassia per i Greci, la libertà dell' Anima dalle
catene delle passioni terrene che la tengono prigioniera) la Perfezione.
Aspirazione massima di un' Anima, senza escludere però la possibilità di
ascensione in una volta sola,in una vita, come i grandi illuminati Budda o
Cristo. Una volta raggiunta questa perfezione non si ritorna più e il ciclo
dell' esistenza terrena finisce definitivamente nell'immortalità dello spirito.
La Giustizia in questo modello teologico non è fatta da un Dio creatore e
supremo giudice, come nel caso del cristianesimo, ma è prodotto di una
evoluta Autocoscienza personale, e la sua volontà di raggiungere lo status
di beatitudine. L'Anima una volta trapassata nell' Aldilà è Riconoscibile
senza che le varie vite la rendano “irriconoscibile”come nel caso di una
persona che si riconosce anche quando porta diversi vestiti (le varie vite e
aspetti fisici).
La Metempsicosi Aristotelica invece prevede la Ricomposizione dopo la
morte degli elementi materiali-naturali della decomposizione precedente
(particele ,protoni ,elettroni ed altri) e composizione in un altro corpo. Non
necessariamente sotto una nuova forma umana, ma anche con possibilità di
Trasmigrazione in piante e animali del regno organico e vivente per
ricevere una coscienza più completa del creato.
Questa concezione porta come conseguenza un enorme e definitivo
cambio nella storia della filosofia e delle religioni in quanto pone L'uomo
al centro dell' evoluzione e non il Dio.
Qui non solo non esiste un Dio creatore ma nemmeno l'aldilà intesa
come nella Reincarnazione.
Nella base di questa evoluzione del Pensiero, come vedremo in seguito,
nascono i concetti del Anima “bianca”nell' atto della sua nascita, e le varie
forme legate a diverse sostanze implicite per affermare “la forma è
Sostanza”.
Infine, fra altri Debiti nella formazione del modello Aristotelico, oltre a
Socrate e Platone, è da ricordare per la parte naturalista l'importante
apporto dell' Orfismo per l'amore della vita naturale e i sani principi
associati a regole di vita e nutrizione che arrivarono fino ai nostri giorni,
come un esempio per tutti ,per chi non lo sapesse, la vita Vegetariana.

Le affermazioni cardinali di Aristotele .

La Anima “bianca”,nuova, nel momento della nascita.

Io, dice Aristotele “....Sono in difficoltà a credere che un' Anima, appena
nata come uomo, possa essere cattiva o buona (cioè con debiti e difetti
portati dai genitori o avi ). Essa si sviluppa, nel mondo sensibile in cui è
arrivata, senza pregiudizi di nessuno tipo ….”. Con questa affermazione
l'Uomo Aristotelico nato dal Caso e ricomposto da elementi in
Trasmigrazione, porta l'Aristotelismo in contrasto con tutti i modelli di
stampo idealista e teologico.
In primis a quello platonico del Mondo delle Idee e dell' Iperuranio, dei
livelli indelebili della Metafisica di Platone raggiungibili solo con delle
iniziazioni per arrivare all' Paradiso il luogo delle Meraviglie da
raggiungere per convivere con Dio.
In contrasto inoltre anche alle affermazioni orientali come quella della
reincarnazione.
L'Uomo nasce “pulito”, e questa concezione diventa la base del
Materialismo Dialettico.
Egli stesso deve diventare il costruttore della sua sorte,prodotto delle
condizioni ambientali e sociali. Egli (l'uomo) non deve aspettare interventi
divini, ma deve sviluppare l'osservazione con Razionalità deduttiva quindi
creare la Scienza e le Leggi naturali che reggono il mondo visibile, lontano
da ogni pregiudizio di fede o credenza ( (lo seguirà nei tempi una colonna
filosofica che partirà da Epicuro fino a Marx passando da i vari
razionalisti, illuministi, positivisti fino ai compagni e liberali di oggi ).
Inoltre l'uomo deve sviluppare una sua Etica e Morale per la convivenza
pubblica nella Polis, comporre di conseguenza delle Leggi, Legislazioni e
Costituzioni per produrre giustizia umana e “uguale per tutti” visto che
tutti gli uomini nascono “bianchi”, uguali e di PARI DIGNITA'.
Inoltre nell' ambito della conoscenza prodotta dalla realtà e la verità della
Scienza ,tutte le manifestazioni del Uomo devono essere legate ai Sensi e
alle loro percezioni, formando la Realtà unica toccabile e misurabile con
questi Sensi ,e non affidata all'astrazione idealistica.
Idealismo che è solo dettato dalla paura dei fenomeni naturali e dalla
ignoranza delle loro Cause che solo la Scienza può fornire.
Più tardi con questa concezione dell'Anima “bianca” Aristotele verrà in
totale contrasto anche con l'affermazione di Cristo “.... che i peccati dei
genitori ricadranno sui i figli prima che passi questa generazione.....”.
Questo contrasto fondamentale emergerà dopo secoli, come si vedrà in
seguito, nel tardo medioevo e aprirà la strada per il Rinascimento.
Per Aristotele è inconcepibile il Debito caricato su una persona per
peccati fatti da altri anche se legati dalla parentela.
Si potrebbe andare avanti ancora per molto ma anche qui non è negli
obbiettivi di questo saggio.
In queste righe si è voluto solo illustrare il rovesciamento del Pensiero
filosofico Platonico precedente con l' alternativa di quello Aristotelico.

La Forma è Sostanza

Un altro concetto che invertiva e inverte ancora tutto a seconda dei punti
di vista.
Fa della Causa Effetto e l'inverso.
Aristotele afferma che la Sostanza crea la Forma nell' aspetto e i
contenuti di ogni Cosa a seconda dell'Aspirazione più alta dell' Anima, e
trova conferma in tutti i processi evolutivi.
Oggi nella biologia e medicina avanzata, tale tesi è confermata (già da
Lombroso nelle sembianze di un individuo come influenze che rispecchino
certe malattie mentali ) dal D.N.A. , forza assolutamente personale la
quale determina aspetto, malattie, pensiero ed altro di un individuo, e ha
come aspirazione estrema ed alta di esprimersi con la “presenza” e
l'aspetto di ogni individuo...l'eredità (identica con quella Aristotelica con
altro nome).
Dice Aristotele: c'è una evoluzione prima in numero di elementi
combinati, ed un' altra superiore che lì fa distinguere nella Forma di
aggregazione ( come le aggregazione nelle forme geometriche di Pitagora).
Es. Tutti gli esseri viventi possiedono carne (sarca) ed elementi organici,
ma mano a mano che si evolvono aumentano in numero e poi in forma,
partendo dalla più semplice struttura unicellulare fino all' Uomo pensante
stesso e poi anche fra individui della stessa specie.(uno biondo
distinguibile da quello moro). Cosi il cane si distingue dal cavallo nel
regno animale e dagli individui della sua stessa specie formando le razze
(cane da guardia,da caccia ecc.).
Ma non basta.
Una ulteriore distinzione che determina l'evoluzione dell' essere
superiore, l'Uomo, dotato di facoltà mentali e intellettuali è il RUOLO che
egli dovrà svolgere (questo è anche per ogni cosa). Qui Aristotele è in
accordo con Platone nel credere che “quando si perdono i Ruoli arriva la
Tirannide e il caos politico e sociale ”.
Il pesce dunque deve essere pesce non carne,deve inoltre essere
distinguibile in forma come pesce non come gallina e infine deve avere un
ruolo preciso nell' acqua in quanto pesce (non in cielo o sottoterra come
uccello o verme)e cosi via per tutti gli organismi.
Questo stretto legame fra ruolo e armonia quando si perde arriva al
disagio sociale in ogni società organizzata gerarchicamente.

La Causa del Perché e del dove stanno le Cose e la Forma “inesistente”


dell' INFINITO (motivo di disputa con Platone ed estremo limite dello
Aristotelismo).

E' dunque l'Osservazione attraverso i Sensi lo strumento di Indagine


Aristotelico.
La prima domanda da fare sta nel perché quell' albero è davanti a noi o
quella montagna che si vede sullo sfondo sta lì dove è e non da un' altra
parte.
Comincia cosi da questo tipo di domande l'evoluzione della Scienza come
UNICA realtà da credere e tenere conto secondo Aristotele. Nessun altra.
L'Esistenza consiste nell' occupare spazio, avere dimensioni e potere
essere misurata e accompagnata da forma e ruolo come abbiamo detto
sopra.
Ma su quel perché iniziale del dove stanno le cose segue il Perché del
Perché e ancora un altro ed un altro fino all' INFINITO dei perché.
E proprio là si arriva alla sottile linea che separa Aristotele da Platone e
il resto degli idealisti.
Interviene Platone e chiede ad Aristotele, negatore dell Astratto e della sua
esistenza che sta nei cieli “.... visto che per Ogni Cosa esiste per te una
sostanza, una forma, ed un ruolo che sono definibili e percettibile dai
Sensi, l'Infinito indefinibile, al quale sei arrivato, cosa possiede di tutti
questi tre elementi ? “
. L'Aristotelismo era arrivato al suo Limite estremo quello senza risposta
dove proprio cominciava il Platonismo e la necessità di inserire il concetto
del mondo Astratto dell OLTRE FISICA dove vivono perennemente e
senza tempo le Idee.
La questione andrà avanti fino al Neoplatonismo quando il Cristianesimo
come terza forza, concilierà Aristotelismo e Platonismo (e non
Gnosticismo pagano chiamato dai falsificatori oltre che ignoranti della
storia) sotto l'aspetto della doppia Realtà .
Quella realtà di questo mondo dove vige il LOGIKON Aristotelico e
l'altra, dopo la morte, dove vige l'astratto della RAGIONE Platonica e
delle motivazioni delle cose che accadono in questo mondo.
Nasce cosi anche la comprensione “logica” della necessità della
Preghiera per comunicare con Dio, non con i Sensi che vuole Aristotele ma
con lo spirito in astratto come indica Platone e poi Cristo.
Anche questa problematica non fa parte di questo saggio ma forse
ritorneremo in futuro.
Ora per la storia vorrei aggiungere solo che questo dualismo continuò
sotto il complotto giudaico cabalista per tutto il medioevo all' interno della
neo nascente chiesa cristiana con vari delitti spirituali a volte sotto forma
di Eresie.
Tanto per cominciare con l'epurazione silenziosa e sistematica di una
parte dei Padri della chiesa e in particolare degli Alessandrini (che davano
fastidio), ai quali io sono molto devoto e attento, con accuse di sospetta
“eresia gnostica greca e odore di paganesimo!!!! Pensate a Clemente,a
Origene ed altri ..”
Il dibattito continuò fino a Tommaso d'Aquino e la separazione delle
chiese (vedi Devianza della Storia).
Quella cattolica incline verso ad Aristotele,mentre quella Greco-ortodossa
verso Platone.

L'Uomo “animale” politico.

Inseguendo il presupposto della nascita “bianca” e immacolata della


Anima per ogni individuo, Aristotele non può che sostenere l'Azione
spontanea e innata dell' Uomo, incline ad agire.
Stabilire la propria vita come cittadino, creare la sua propria
emancipazione e definire egli stesso la propria sorte ,lottare e produrre
arrivando cosi inevitabilmente ai rapporti interpersonali all' interno della
società della Polis, un insieme chiamato Politica.
A differenza del carattere “attendista” delle filosofie orientali e della
credenza che le Cose si aggiustino da sole e “c'è un tempo giusto per
tutto”, l'Aristotelismo agisce e produce civiltà, scienza, economia cultura e
giustizia,esplora l'ambiente attorno a se, crea filosofia e religione logica e
tutto il resto, su cui si basa la Civiltà Ellenica.
Da qui l' affermazione che l'Uomo è un “animale “politico.

Aristotele padre della Razionalità e del ragionamento deduttivo.

Aristotele il Filosofo per eccellenza alla pari dei suoi maestri (Socrate e
Platone) e Maestro a sua volta di Alessandro il Magno, chiamato lo
Stagirita come è noto organizzò e tassinomò in modo razionale quasi tutte
le Scienze della sua epoca durate fino ad oggi.
Essendo cosciente della prerogativa intellettuale dell' Uomo creò o
perfezionò sistematicamente lo studio della Sintassi grammaticale per
comporre le frasi, la Botanica delle piante e la flora degli animali creando
la vera Gnosi Naturalista.
Inoltre diventò l'ispirazione di ogni filosofia razionalista o razionalizzante
e in particolare,come si vedrà subito sotto,quella Agnostica che sfociò (per
manipolazione del suo Pensiero) fino all' Ateismo, rafforzando la Gnosi
Orientale (Egizio-giudaico-Persiana) e dandole validità pseudo scientifica.
Si arrivò così al Rinascimento dopo di che il pensiero razionale aristotelico
divenne la premessa delle Gnosi Atee pseudo religiose basi teoriche delle
Logge massoniche odierne.

Aristotelismo e Rinascimento.

Abbiamo già scritto nella “Devianza della Storia” del Rinascimento come
stazione dell' inversione culturale e passaggio dalle concezioni Platoniche
e quelle oscurantiste medioevali cristiane alla razionalità Aristotelica
offerta dal mondo classico Greco. Con il termine Rinascimento si voleva
indicare il risveglio e ritorno alla classicità ai grandi valori perduti,
appunto volere rinascere.
Ma fu un inganno. Si è tornati a guardare con nostalgia al passato ed al
suo splendore, ma da quel passato i Poteri occulti, che pian-piano si
affermavano, hanno scelto solo la parte razionale della filosofia e logica, e
non Platone e la teologia, cioè la parte che andava verso i loro obbiettivi
inconfessabili.
Cosi il nobile Pensiero Aristotelico dell' antichità avendo lo scopo di
migliorare la conoscenza e la partecipazione diretta alla democrazia,
manipolato si è convertito apparendo come la giusta base per costruire una
nuova società fondata sull' Umanesimo progressista.
Un sistema antropocentrico e razionale e non come qello precedente
Teocentrico che proponeva un arrogante,corrotto e delinquenziale Clero e
Papato con i suoi strumenti oppressivi e antipopolari.
Cosi l'Aristotelismo emergeva come pensiero salvifico in un mondo
vecchio ed oscurantista.
Aristotele diventò allora il filosofo indiscusso, ipse dixit, e cominciò una
costruzione politico -sociale fondata sulla sua “razionalità” che arrivò fino
ad oggi in un mondo volutamente sempre più confuso e incerto ( e c'è da
chiedersi come mai se era una società fondata sulla razionalità
positiva,oggi si presenta cosi ) sicuramente qualcosa non va.
La razionalità Aristotelica Rinascimentale influenzò prima di tutto le Arti
e la cultura seguite da una esplosione straordinaria di tutte le scienze usate
e teorizzate nella direzione voluta dai Poteri (che si organizzavano già in
Banche e altri strumenti finanziari,compresa l'usura).
I grandi Pittori,quasi tutti affiliati in società e fratellanze segrete (come
Leonardo), dei veri geni come artisti in se, ma portatori di un materialismo
nascosto e sottile sotto la loro arte, si presentavano come portatori della
reale società e sofferenza umana dando un lustro umanitario nella loro
pittura o scultura. La perfezione idealista ed armonica dell'arte greca sparì,
sostituita da espressioni della vita quotidiana dando spazio al realismo.
La perfezione antica appariva ormai obsoleta, inutile e irraggiungibile.
Cosi anche la cultura, la poesia e il resto si riempiva di un falso ellenismo
che conduceva in un sempre più spinto libertarismo ateo.
La scienza si trasformò in tecnologia non più per l'amore di sapere, come
avrebbe voluto Aristotele ricercatore di verità, ma per il profitto e l'
arricchimento di chi teneva i mezzi di produzione.
Cosi via pure a tutte le altre scienze alcune chiamate Umanistiche.
Una in particolare degna di essere nominata per il suo carattere era legata
al principio aristotelico dell' Anima “bianca”: la Psichiatria moderna e in
seguito tutte le altre discipline simili tipo psicologia
,sociologia, antropologia, pedagogia ecc. scienze che lasciano il tempo che
trovano per tutti i culturaloidi che riempono oggi la società “evoluta” (con
tutto il respetto).
La domanda è.
Può esistere una psichiatria Atea fatta ed elaborata da gente che non crede
al' Anima? Che dice cose improbabili al nome del razionalismo inventando
termini, status e malattie assurde, tipo super Ego personale o collettivo,
oppure sostiene che malattie nervose o psichiche sono fatte solo al di qua
dalla nascita, mentre per ogni cosa astratta ,cioè religione,meditazione,
D.N.A. e predisposizione, intuizione ,presentimenti,sogni, possessioni
veggenti, vede sempre elementi di schizofrenia e paranoia ?
I profeti,i filosofi,Budda ,Cristo che parla con angeli e scaccia demoni, e
la stessa Fede possibile che siano tutte espressioni psicopatiche perché
cosi le vuole definire il para massone ebreo Freud (a differenza di Jung) e
simili del gnosticismo ateo più spinto?
Ecco un aspetto che il grande filosofo naturalista non avrebbe
probabilmente mai pensato, che un giorno il suo Pensiero sarebbe stato
usato e utilizzato in tale senso nel lontano futuro. Il resto fino ai nostri
tempi lo abbiamo già descritto altrove, e concludiamo il saggio con un
brevissimo epilogo all' onore del grande filosofo, per non dimenticare i
nostri debiti verso di lui.

Epilogo e Conclusioni.

L'Aristotelismo rappresenta il più alto grado del Naturalismo Universale.


Aristotele rimase nella memoria della storia come ll filosofo per
eccellenza della Razionalità, alla pari di Platone e Socrate, nella ricerca
delle Verità che regolano il Mondo.
Insegnò la sapienza ad Alessandro il Magno e diventò la base pensante e
ispiratrice di tutte le culture occidentali.
Formulò le regole in modo sistematico di tutte le Scienze esatte,creò la
filosofia dell' Etica e della Morale.
Diventò ispirazione per gli ebrei riformati e progressisti del medioevo,
partendo da Maimonide (detto l'Aristotele ebreo e perseguitato dai rabbini
giudei) e per gli arabi filosofi dell' epoca Avvaroe ed Avicenna, pure loro
perseguitati dai musulmani radicali.
Anche parte dei suoi libri probabilmente sono stati bruciati durante
l'incendio della Biblioteca di Alessandria da fanatici e stolti ebrei,
protocristiani e musulmani, ma per fortuna altri ebrei e arabi progressisti
dell' epoca hanno salvato a loro volta certi testi trasportandoli dopo in
Europa tramite la Spagna dove sono stati tradotti in latino e dal latino
ritradotti in greco nella madre lingua e in seguito arrivati fino ai nostri
tempi e alle nostre scuole.
Il contributo di Aristotele alla Sapienza Universale è incalcolabile.

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