Epilogo
Posso dirti che cos’é la conoscenza? E conosce-
re cid che sappiamo e cid che non sappiamo.
ConfucioGlossario
Abreazione Scarica della tensione emotiva nel rivivere o nel rimettere in
pratica un’esperienza dolorosa che é stata rimossa (vedi Catarsi).
Acalculia Incapacita di eseguire operazioni aritmetiche, a causa di lesioni
al lobo parietale; l’acalculia é un sintomo dell’afasia.
Acatisia Condizione caratterizzata da irrequietezza motoria, che pud
esprimersi come incapacita di sdraiarsi, dormire o stare seduti; é un effetto
collaterale dei neurolettici. Si manifesta anche nel saltellare da un piede al-
Yaltro, nel battere i piedi e nel camminare senza sosta.
Agrafia Perdita della capacita di scrivere, solitamente a causa di danni
cetebrali, spesso a carico delle atee legate al linguaggio.
Allucinazione (si confronti con il Glossario del DSM-IV) Percezione sen-
soriale in assenza di uno stimolo esterno che si verifica durante lo stato di
vigilanza. Le allucinazioni si diversificano da un sogno, in cui abbiamo
percezioni senza oggetti esterni durante lo stato di sonno. Possono presen-
tarsi in tutte le modalita sensoriali: allucinazioni visive, uditive, olfattive,
gustative, aptiche (tattili) e vestibolari. Esistono inoltre allucinazioni dolo-
rifiche. Nella popolazione psichiatrica sono pit facilmente riscontrabili le
uditive, seguite dalle visive e dalle aptiche. Le allucinazioni possono verifi-
carsi sia in uno spazio soggettivo sia in uno oggettivo, ad esempio le voci
possono essere udite nella propria mente o al di fuori di sé. Le troviamo sia
nella schizofrenia sia nei disturbi dell’umore.
Aptica Percezione di essere toccati, piti frequente nei disturbi della
sfera cognitiva. Un esempio di questa allucinazione é la sensazione di
avere degli insetti che stanno strisciando sulla pelle, come accade du-
rante il delirium tremens causato dall’astinenza da alcol e da tranquil-
lanti. Questa sensazione di formicolio pud verificarsi in assenza di una
percezione visiva.
Complessita Le allucinazioni possono essere semplici o complesse. Al-
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lucinazioni semplici sono ad esempio rumori, flash di luce, o improvvisi
odori o sapori spiacevoli (allucinazioni elementari); si verificano frequen-
temente durante un delirium o una demenza, pit raramente nella schizo-
frenia. Possono precedere una crisi epilettica, in particolare del lobo
temporale, o attacchi di emicrania (classica). Allucinazioni complesse e
organizzate sono ad esempio udire un pezzo musicale o delle voci o con-
versazioni in modo chiaro e dettagliato, o vedere scene drammatiche.
Congruente vedi Congruenza di allucinazioni e deliri.
Didolore Pazienti schizofrenici riferiscono allucinazioni dolorose, co-
me se una forza stesse loro strappando la carne dalle ossa. Riferiscono
inoltre la sensazione che un animale, ad esempio un serpente, li stia
mangiando dall’interno del loro corpo. Tali allucinazioni vanno ben di-
stinte da un delirio; in quest’ ultimo la sensazione attuale di dolore é as-
sente.
Dismegalopsia Durante le allucinazioni visive gli oggetti possono “oc-
cupare pitt spazio” o apparire pitt grandi (acropsia) o pit piccoli (mi-
cropsia) della realta. Tali esperienze sono definite dismegalopsia.
Distribuzione nello spazio e nel tempo Le allucinazioni possono veti-
ficarsi al di fuori dello spazio sensoriale consueto; una persona pud cosi
vedere qualcuno esattamente dietro di lui, dove normalmente non lo
potrebbe vedere, o pué udire due persone che conversano lontane mi-
gliaia di chilometri (e non attraverso un telefono). Queste allucinazioni
sono definite extracampali.
Gustativa Allucinazioni del gusto sono spesso tiportate dai pazienti
schizofrenici con un delirio persecutorio, in relazione al fatto che il sapo-
re dei cibi é alterato, come se qualcuno ci avesse messo dentro qualcosa.
Ipnagogica Allucinazioni visive e uditive che sono associate alla fase
del sonno REM (Rapid Eyes Movement). Fenomeni simili al sogno si ve-
rificano prima dell’addormentamento. Tali esperienze sono spesso rife-
rite da pazienti con narcolessia.
Ipnopompica Allucinazioni che si verificano durante la fase terminale
del sonno (vedi Ipnagogica). Sono associate al sonno REM, ma persisto-
no anche dopo la fase onirica del sonno.
Olfattiva Allucinazioni di odori possono precedere un attacco epilet-
tico, specialmente del lobo temporale. Sono descritte come allucinazio-
ni elementari di breve durata, solitamente di qualita spiacevole, come di
gomma bruciata, ma possono anche non essere seguite da una crisi di
grande male. Pazienti con un delirio persecutorio a causa della schizo-
frenia o di disturbi cognitivi possono riferire uno strano odore, ad
esempio come di gas che invade la casa. Altri pazienti riferiscono di per-
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cepire un cattivo odore provenire dai loro organi genitali. Possono an-
che verificarsi come allucinazioni monosintomatiche; tali allucinazioni
croniche spesso non rispondono al trattamento con fenotiazine, inibito-
ti delle MAO, carbamazepina, fentoina ecc. e alla loro combinazione. A
volte rispondono ai neurolettici che sono anche bloccanti dei canali del
calcio, ad esempio pimozide (Orap).
Uditiva Definita anche fonema. Pazienti con psicosi funzionali riferi-
scono tre tipi di fonemi: 1) voci che impongono ordini al paziente (allu-
cinazioni di comando), che il paziente pud seguire o a cui si pud oppor-
re; 2) voci che commentano, criticano 0 lodano le azioni del paziente e
ripetono i suoi pensieri; 0 3) pensieri che diventano udibili (per utiliz-
zare un termine tecnico occorre ricorrere ad una parola tedesca, Ge-
dankenlautwerden, traducibile come eco del pensiero). Questi tre tipi di
fonemi, elencati da Kurt Schneider (1959) come “sintomi di primo gra-
do”, erano ritenuti patognomonici della schizofrenia; tuttavia, la speci-
ficita di queste allucinazioni non @ stata comprovata da studi clinici.
Anche i pazienti maniacali infatti possono avere “sintomi di primo gra-
do”.
Vestibolare Immagini visive derivanti dalla stimolazione vestibolare,
come spesso accade per le allucinazioni che si verificano sotto effetto
dell’alcol. “Sotto l’eccitazione vestibolare tali immagini mostrano cam-
biamenti cosi come avviene quando il soggetto é sottoposto ad un movi-
mento rotatorio passivo” (Hinsie, Campbell, 1970).
Visiva Queste allucinazioni si verificano da sole o in combinazione
con quelle uditive. Sono pitt frequentemente riscontrabili in disturbi
cognitivi acuti unitamente a obnubilamento della coscienza. Una forma
particolare é la visione di animaletti striscianti (insetti, topi o ratti), visti
sia sul pavimento sia sul proprio corpo. Questa percezione pare essere
comune durante il delirium da astinenza da ipnotici e alcol.
Amnesia
Anterograda Dimenticanza degli eventi successivi a una lesione cere-
brale. Il paziente non é in grado di immagazzinare nuove tracce mnesti-
che in modo permanente. E inoltre incapace di ricordare cid di cui ave-
te parlato pochi minuti prima; se durante un colloquio gli viene ripetuta
pit volte la medesima barzelletta, ridera ogni volta alla battuta finale.
Cronica, tipo Alzheimer Dipende dal grado di coinvolgimento cotti-
cale; risultano dapprima danneggiate la memoria immediata e quella re-
cente; successivamente vi é la perdita della memoria remota. Spesso i
parenti non si rendono conto di tali disturbi mnestici; per esempio con-
siderano “buona memoria” l’avere ricordi dell’infanzia.
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Psicogena II paziente lamenta incapacita di ricordare determinati e-
venti oppure presenta una globale perdita di memoria; nonostante cid,
@ in grado di orientarsi nel proprio ambiente, di apprendere nuove
informazioni e di prendersi cura di sé. Spesso si rilevano incoerenze nel-
la perdita di memoria. Lipnosi o un colloquio svolto utilizzando il sodio
amitale possono essere risolutivi. Questo tipo di disturbo di memoria &
un sintomo pseudoneurologico che troviamo nel disturbo di somatizza-
zione, nel disturbo di conversione e nel disturbo dissociativo dell’iden-
tita. Lamnesia psicogena va distinta dalla simulazione.
Rievocazione compromessa Si verifica nella normale dimenticanza e
nell’amnesia retrograda.
Retrograda Vi incapacita di ricordare gli eventi precedenti a una le-
sione cerebrale. In campo psichiatrico @ possibile rilevare tale disturbo
ad esempio nei pazienti che hanno subito un elettroshock.
Simulata I pazienti con un disturbo di personalita antisociale o con un
disturbo fittizio possono simulare un’amnesia per ottenere un vantag-
gio. Il paziente & consapevole del fatto che sta simulando; spesso diven-
ta sospettoso e ostile quando si accorge che si cerca di fargli recuperare
la perdita di memoria. Lipnosi e il sodio amitale non sono utili in questa
situazione.
Stati amnesici Disturbo della memoria che comporta l’incapacita di
apprendere nuove informazioni o di ricordare dati appresi in precedenza.
Stato amnesico cronico, tipo Korsakoff La memoria di eventi recenti
é danneggiata, ma quelle immediata e remota sono conservate. I pazien-
ticon Korsakoff possono essere in grado di apprendere nuove informa-
zioni e consolidare nuove tracce mnestiche, ma non sono in grado di re-
cuperarle spontaneamente; possono comunque riconoscere il materiale
cui sono stati esposti.
Aprassia 1) incapacita di compiere movimenti finalizzati in assenza di un
danno sensoriale 0 motorio, o 2) incapacita di utilizzare correttamente gli
oggetti.
Attenzione Capacita di focalizzarsi su un argomento o un’attivita: richie-
de l’interazione tra il sistema di attivazione reticolare ascendente che rego-
Ja la vigilanza, il lobo frontale che regola la focalizzazione volontaria e il si-
stema limbico che attribuisce valore emozionale a cid cui si é prestata at-
tenzione.
Catarsi Tecnica di “scarica” della mente attraverso il ricordo di esperien-
ze o eventi traumatici. Questa tecnica fu inizialmente utilizzata da Freud
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nella psicoterapia. La catarsi é un metodo utilizzato per raggiungere l’a-
breazione.
Coma Perdita della coscienza e della reattivita agli stimoli esterni.
Concentrazione Capacita di mantenere l’attenzione agli stimoli esterni e
alle operazioni mentali, quali ad esempio ricomporre un puzzle o eseguire
un calcolo matematico. A tale funzione contribuiscono il sistema di attiva-
zione reticolare ascendente che regola la vigilanza, il lobo frontale che re-
gola la focalizzazione volontaria ed il sistema limbico che attribuisce il va-
lore emozionale agli eventi.
Congruenza di allucinazioni e deliri Riferita alla relazione tra il contenu-
to di allucinazioni o deliri e l’'umore prevalente del paziente. Ad esempio,
se 'umore é depresso, allucinazioni acustiche quali voci che criticano, ac-
cusano o rimproverano il paziente sono congruenti con tale umore; lo stes-
so dicasi per deliti di malattia cronica, di rovina, di peccato imperdonabile
e disenso di eterna colpa. Allucinazioni di comando, di inserzione del pen-
siero, di controllo da parte di forze esterne o di vivere secondo la volonta
altrui, non riflettono invece un umore depressivo, ovvero non sono con-
gruenti con ’umore. Se le allucinazioni o il delirio si verificano unicamente
in concomitanza di un umore chiaramente alterato, essi sono secondari a
tale stato; in caso contrario ne sono indipendenti.
Corporeo, tipo (Kretschmer, 1925; Sheldon, Stevens, 1942).
Displasico Obeso con abbondanza di grasso sul torso e sui fianchi.
Ectomorfico Predominanza di strutture dell’ectoderma; soggetto lun-
go, sottile; si credeva associato alla schizofrenia.
Endomorfico Predominanza di strutture dell’endoderma, tipo pic-
nico, grasso con addome globoso; si credeva associato al disturbo bipo-
lare.
Mesomorfico Predominanza di strutture del mesoderma, corpo atleti-
co.
Coscienza Stato di soggettiva consapevolezza ed appropriata sensibilita
agli stimoli esterni. E controllata dal sistema di attivazione ascendente che
ha origine nella formazione reticolare del tronco encefalico e, attraverso il
sistema di proiezioni talamiche diffuse, o non specifiche, si estende alla
corteccia, La mancanza di vigilanza é indice del coinvolgimento dei centri
sottocorticali. Danni cerebrali isolati non possono portare alla perdita di
vigilanza (per i dettagli si veda Strub, Black, 1993).
461GLOSSARIO
Delirio (si confronti con il Glossario del DSM-IV) Falsa convinzione fer-
mamente sostenuta nonostante prove ovvie del contrario. Questa convin-
zione non é condivisa da altre persone e non supera il test di realta.
Levidenza empirica 0 argomenti logici non cambiano le convinzioni del
paziente. Tali false convinzioni fermamente sostenute sono anche definite
“apofanie”, secondo un termine introdotto da Conrad.
Congruente vedi Congruenza.
Primario (apofania) Esperienze non dedotte da altri eventi. E possi-
bile identificare tre tipi di delitio: umore delirante, percezioni deliranti
ed improwvise idee deliranti (autoctone). Uumore delirante é riferito al-
la sensazione del paziente di essere in pericolo, perseguitato, o che qual-
che collega di lavoro stia congiurando alle sue spalle, o ancora che le
persone patlino di lui o evitino di parlare con lui.
Le percezioni deliranti sono basate su una reale percezione cui il pa-
ziente assegna un nuovo significato: durante una terapia di gruppo un
paziente si alza in piedi e afferma che improvvisamente ha cominciato a
comprendere le comunicazioni tra le persone. Spiega che ad una festa
ha visto una ragazza mettersi una mano sul fianco, alzare il dito indice e
quello medio in modo da formare una “v” ed aver compreso che cosi fa-
cendo lei voleva fate amore con lui. Spiega inoltre altri segni: toccatsi
un lobo dell’orecchio equivale a comunicare di non voler essere coin-
volta; il paziente spiega che lui pud comprendere tale linguaggio e pud
rispondere ad esso.
Le idee deliranti primarie (autoctone) sono riferite all’improvviso veri-
ficarsi di un delirio pieno e compiuto. Ad esempio, un paziente ha rife-
rito che, osservandosi le unghie, ha visto delle macchie bianche e im-
prowvisamente ha compreso che era chiamato a partecipare alle elezioni
per la carica di sindaco e che doveva scegliere la cognata come consu-
lente. E importante distinguere un’idea delirante da un’errata interpre-
tazione delirante in cui la percezione pud avere una relazione logica con
il sistema delirante. Ad esempio, una paziente sta parlando al telefono
con suo marito e sente un rumore simile a uno schiocco nella linea; con-
clude che il marito sta facendo una registrazione per provare che é una
madre incapace.
Secondario Secondario ad altre esperienze patologiche, ad esempio
umore alterato o allucinazioni. Una paziente con allucinazioni uditive
sente la voce dei suoi familiari che si trovano a grande distanza e che le
dicono che sembra una scimmia. Lei conclude che la sua famiglia vor-
rebbe che lei fosse un animale, cosi suo marito sarebbe libero e la po-
trebbe controllare. In questo esempio il delirio é secondario alle alluci-
nazioni uditive.
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Discinesia tardiva Un disturbo del movimento, il pit delle volte irrever-
sibile, indotto dai neurolettici. Si manifesta con lo schioccare della bocca,
movimenti rotatori della lingua e movimenti delle dita a flapping che pos-
sono progressivamente coinvolgere il tronco e gli arti.
Disgeusia Danneggiamento o alterazione del senso del gusto. Pazienti
con depressione spesso riferiscono che la carne ha un gusto ripugnante e
spiacevole.
Dislessia Condizione per cui una persona con una normale capacita visiva
ed un’intelligenza normale é incapace di decodificare il linguaggio scritto.
Eccitamento Incremento parossistico dell’attivita motoria. Pud verificar-
si in diversi disturbi che sono associati a stupor, schizofrenia, tipi catatoni-
co e paranoide, e a disturbi dell’umore.
Maniacale I] paziente mostra sentimenti ostili o euforici; sono presen-
ti anche fuga delle idee, un aumento dei movimenti espressivi e affac-
cendamento.
Paranoide Pazienti con schizofrenia di tipo paranoide possono espe-
rire frequenti fonem (allucinazioni uditive di voci dialoganti) cui reagi-
scono con un aumento dell’attivita psicomotoria.
Egodistonico Indica un contenuto di pensiero o un impulso che la perso-
na sente come non proprio, non sotto il suo controllo volontario e spiace-
vole o in contraddizione con la concezione che ha di se stesso (é il contra-
tio di Egosintonico).
Egosintonico Indica un’idea 0 un impulso che é accettabile e compatibi-
le con la propria percezione di sé. Il soggetto li esperisce come sotto il pro-
prio controllo.
Euforia Stato di benessere fisico ed emozionale patologico o anormale.
Eutimia Serenita o tranquillité mentale.
Flexibilitas cerea Frequente nella catalessia; gli arti vengono messi in po-
sizioni inusuali e restano in tali posizioni.
Follia a due (folie 4 deux) Manifestazione contemporanea di disturbi si-
mili, frequentemente un delirio, in due persone tra cui esiste una relazione
molto stretta.
Fonemi vedi Allucinazione, uditiva.
463GLOSSARIO
Gerstmann, sindrome di Joseph Gerstmann (1888-1969), neurologo a-
mericano, ha descritto un complesso di sintomi che consiste in agnosia di-
gitale, disorientamento destra-sinistra, acalculia e agrafia. Possono essere
inoltre presenti: aprassia costruttiva, difficolta a trovare le parole, alterata
capacita di lettura, percezione dei colori alterata, assenza del nistagmo op-
tocinetico e disturbo dell’ equilibrio.
Gijessing, catatonia petiodica di Gjessing ha mostrato, in seguito a con-
trolli petiodici e sistematici, che le funzioni motorie, l’ideazione e la perce-
zione nella catatonia periodica sono strettamente correlate a cambiamenti
del bilancio positivo o negativo del livello dell’azoto. Lo stato catatonico
stuporoso o eccitato cambia periodicamente in questi pazienti, ma pud es-
sere controllato mediante la continua somministrazione di tiroxina (Gjes-
sing, 1946, 1953a, b; Gjessing, Gjessing, 1961).
Insalata di parole Continuo flusso di parole senza senso né pause, in
cui sono utilizzati sostantivi scorretti. Le parole consecutive non presen-
tano nessi associativi. L'insalata di parole é indicativa di un danno ai cen-
tri del linguaggio di Wernicke situati nel lobo temporale dell’emisfero
dominante,
Insight Termine che si riferisce alla consapevolezza del paziente che i sin-
tomi del suo disturbo sono patologici ed anormali; ad esempio, un pazien-
te ha un insight quando realizza che le sue allucinazioni o il suo delirio so-
no incompatibili con la realta e derivano quindi da una malattia. Non ha
invece insight se li ritiene veri e dichiari, ad esempio, che speciali poteri gli
permettono di avere determinate percezioni.
Irritabilita Ipersensibilita e iperreattivita a stimoli esterni.
Labilita affettiva Cambiamenti estremi della condizione emotiva — talora
a distanza di minuti — che si verificano spontaneamente o in seguito a mu-
tamenti del contenuto del pensiero, frequentemente osservati in pazienti
con disturbi cognitivo o bipolare.
Linguaggio Formazione meccanica delle parole da parte dell’apparato
muscolare della bocca, della lingua, del diaframma, delle corde vocali,e da
parte dei centri cerebrali di regolazione ed organizzazione delle funzioni
linguistiche situati nell’emisfero dominante.
Compulsione a parlare (pressure of speech) I] paziente ha la necessita
di continuare a parlare e non pud essere interrotto.
Concetti verbali Il modo in cui le parole vengono usate. Se le parole
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sono usate correttamente in maniera convenzionale e con il giusto livel-
lo di astrazione.
Dubbioso Linguaggio esitante con scarsa intensita, cattiva articolazio-
ne, pause innaturali e prolungate (corea di Huntington).
Flusso Continuita della produzione verbale.
Neologismo Parola senza significato, di nuova creazione.
Parafasia Linguaggio in cui il paziente sostituisce una parola corretta
con un’altra errata; quest’ultima pud essere inventata. Ad esempio “ho
scritto una lettera con il mio cirto” (parafasia neologistica). Oppure la
parola scorretta pud essere semanticamente corretta, ma non logica-
mente, ad esempio “ho scritto una lettera con la mia auto” (parafasia se-
mantica). O ancora la parola scorretta pué presentare unicamente la so-
stituzione di una lettera, ad esempio “ho scritto una lettera con la mia
nenna” (parafasia letterale).
Pressione a parlare (push of speech) Non esistono pause tra le parole
e le frasi; le parole sono incomplete e fluiscono una dentro !’altra cosic-
ché viene detto molto in brevissimo tempo. II paziente pud essere inter-
rotto se non é contemporaneamente presente la Compulsione a parlare.
Rallentato Parlare lentamente, con molte pause.
Scanning Le vocali e le consonanti (7, 2) sono allungate. II discorso é
rallentato, con un ritmo cadenzato (sclerosi multipla).
Staccato Opposto allo scanning; le parole sono attaccate tra loro e
presentate in modo brusco (epilessia psicomotoria).
Livello di attivita La capacita di prendere decisioni, di iniziaree portare a
termine delle azioni e provare gratificazione. Diverse aree cerebrali parteci-
pano a questa complessa attivita; il sistema di attivazione reticolare contri-
buisce allo stato di vigilanza; il sistema limbico regola il tono emozionale e
la motivazione; l’emisfero dominante regola varie funzioni del linguaggio e
della memoria; il lobo frontale guida le funzioni esecutive e di controllo.
Manierismo Particolare modificazione o esagerazione nel movimento,
nel linguaggio, nella scrittura o nell’abbigliamento.
Memoria Capacita di richiamare eventi, esperienze, fatti ed impressioni
passati. E solitamente suddivisibile in:
Immediata 0 a breve termine Ricordo di eventi accaduti negli ultimi
secondi.
Recente Ricordo di eventi accaduti da pochi mesi fino a pochi minuti
prima.
465GLOSSARIO
Remota Ricordo delle impressioni dell’infanzia e di anni passati.
Questi tre tipi di memoria corrispondono a differenti funzioni cerebrali
necessarie a produrle: la corteccia é essenziale per la rievocazione imme-
diata, le strutture limbiche lo sono per la memoria recente e la corteccia as-
sociativa per la memoria remota.
Mioclono Vedi Movimenti, mioclonico.
Movimenti
Atetosico Movimenti involontari delle estremita, contrazioni grosso-
lane, lente e “vermiformi”; sono pit accentuati nella parte distale del-
Parto che in quella prossimale.
Coreico Movimenti rapidi, scatti bruschi ed improvvisi che assomi-
gliano in parte a movimenti espressivi e reattivi.
Espressivo Rispecchiano le emozioni del paziente nelle sue espressio-
ni facciali, nella postura e nei gesti.
Finalizzato Necessario per compiere tutte le azioni fisiche significati-
ve e finalizzate.
Grooming Strofinarsi il naso e sfregarsi le mani, tirarsi il lobo dell’o-
recchio, raschiarsi la gola, sbattere gli occhi, deglutire, battere i piedi,
mordere le unghie, schioccare le dita, storcere la bocca (grimacing) e al-
tri movimenti stereotipati. Sono spontanei e “involontari”.
Mioclonico Contrazioni muscolari improvvise ristrette a un’area del
corpo.
Reattivo Si manifestano in risposta ad un inaspettato stimolo visivo,
tattile o uditivo; il soggetto ha un trasalimento, sussulta ¢ automatica-
mente gira la testa verso lo stimolo.
Stereotipato Eseguito in un modo fisso e costante; pud essere scam-
biato per finalizzato o espressivo; ad esempio il grimacing @ un movi-
mento stereotipato dei muscoli facciali.
Mutismo Assenza di linguaggio.
Acinetico II paziente é muto e immobile, ma i suoi occhi osservano le
persone attorno a sé e pud essere distratto da un suono. Uno stimolo
doloroso talora evoca un riflesso o un lieve movimento, ma non é causa
di alcuna reazione emotiva o di dolore. Il mutismo acinetico é presumi-
bilmente dovuto a un’interruzione incompleta del sistema di attivazio-
ne reticolare ascendente.
Orientamento Riferito alla capacita del paziente di identificare se stesso
466GLOSSARIO|
(orientamento personale), alla consapevolezza di dove si trova (paese, sta-
to, citta, indirizzo, ospedale, camera — orientamento spaziale) e del tempo
(anno, mese, data e ora del giorno — orientamento temporale).
Parafasia Disturbo caratterizzato da linguaggio incoerente.
Pensiero
Astratto Capacita di utilizzare simboli, ad esempio “cane”, ¢ di gene-
ralizzarlia una classe di simboli (“un cane @ un animale a quattro zampe
che abbaia”).
Blocco del pensiero_Improvvisa cessazione involontatia del flusso dei
pensieri.
Conereto Incapacita di fare astrazioni.
Perplessita Segno comunemente osservato nei disturbi cognitivi, ma ta-
lora anche nei disturbi dell’umore e d’ansia. Il paziente mostra difficolta
nella comprensione di una situazione, nelle capacita di fare associazioni,
nella memoria, nell’attenzione e nella volonta.
Postura Mantenimento del tono muscolare contro la gravita.
Catalessia I] paziente mantiene una postura anormale per minuti o
ore. Per diagnosticare la flessibilita cerea o la catalessia il paziente deve
essere istruito a riprendere la posizione di riposo dopo che i suoi arti so-
no stati mossi passivamente dall’esaminatore: il paziente perd non ci
riesce.
Flessibilita cerea Il paziente presenta resistenza passiva ai movimenti
imposti dall’esaminatore e mantiene a lungo la postura imposta da que-
st'ultimo.
Posturing II paziente assume una strana posizione del corpo.
Pseudoallucinazione I] termine ha differenti significati. Le allucinazioni
vengono percepite pit: in uno spazio soggettivo che in uno oggettivo: “&
una voce nella mia mente” invece che “ho sentito una voce cosi come sen-
to la tua”. Il paziente pud negare che queste percezioni abbiano le stesse
qualita di quelle reali e pud credere di poterle controllare, di poterle fare
apparire o scomparire, oppure, con insight, pud identificarle come alluci-
nazioni.
Pseudocrisi epilettica Un evento clinico che assomiglia a una crisi di
grande male, ma in cui sono assenti alcuni importanti aspetti come, ad
esempio, cambiamenti nel tracciato elettroencefalografico; presenta inol-
467GLOSSARIO|
tre caratteristiche incompatibili con una crisi di grande male, ad esempio il
poter essere indotta o interrotta da un semplice comando o attraverso la
suggestione ipnotica. Tali pazienti spesso affermano di essere in grado di
sentire e vedere quanto accade attorno a loro, ma di non potervi reagire.
Infortuni causati dalla caduta, il morsicarsi la lingua ¢ l'incontinenza sono
decisamente rari in questo caso.
Reazione a un anniversario Manifestazione di sintomi o di un comporta-
mento disturbato in occasione dell’anniversario di un’esperienza significa-
tiva della vita del paziente (spesso un lutto).
Segno di omega Le sopracciglia si tiuniscono al limite mediano della
fronte, producendo rughe orizzontali e verticali. Si pensa che sia un segno
indicativo della presenza di depressione.
Simulazione Fingere di avere una malattia o un sintomo.
Stato mentale Aspetto trasversale del funzionamento psicologico e delle
funzioni mentali superiori, diversamente dalla storia del paziente che ri-
flette la visione longitudinale dei suoi problemi psichiatrici. La cornice
temporale dell’esame mentale deriva dalla durata del colloquio, la storia
psichiatrica cortisponde alla vita del paziente. La storia riflette l’esperienza
del paziente cosi come é riportata da lui e da altri significativi, lo stato men-
tale include anche i sintomi attuali e i segni e i comportamenti obiettivi co-
si come sono osservati dall’intervistatore. La storia del paziente riflette
inoltre le caratteristiche stabili e ricorrenti del suo funzionamento; lo stato
mentale, invece, le condizioni mutevoli nell’attualita. Spesso l’intervistato-
re include nello stato mentale l’eventuale presenza di allucinazioni o deliri
anche se non si presentano nel corso dell’intervista, ma sono stati rilevati
nelle precedenti 24 ore.
Stressor Uno stressor é uno stimolo che mette alla prova la capacita di
risposta del paziente. Attenzione alla circolarita: uno stressor @ qualcosa
che causa un’intensa reazione; un’intensa reazione identifica uno stressor.
Quest’ultimo pud correlarsi a un disturbo psichiatrico in sei differenti
modi: 1. Marker temporale, 2. Amplificatore, 3. Conseguenza, 4. Conte-
nuto di pensiero patologico, 5. Agente slatentizzante, 6. Causa di una di-
sfunzione.
1. Marker temporale II paziente considera un evento della vita come
la “causa” del proprio disturbo, ma poi rivela che tale evento si é verifi-
cato proprio contemporaneamente, o spesso dopo |’esordio del distur-
bo lamentato.
468GLOSSARIO
2. Amplificatore Lo stressor fa parte della vita quotidiana del pazien-
te, ma improwvisamente quest’ultimo diventa incapace di affrontarlo.
In questo caso lo stressor rivela e amplifica le disfunzioni del paziente.
Per esempio, un paziente che aveva precedentemente sostituito un col-
lega, prendendosi delle responsabilita in sua assenza, non pué farlo se &
depresso. Egli pud ritenere causa della sua depressione l’accresciuto la-
voro, piuttosto che attribuire a quest’ultima la causa della sua incapa-
cita di lavorare.
3.Conseguenza Un divorzio ola perdita del lavoro, riferiti come even-
ti precipitanti di un disturbo mentale, possono essere invece una conse-
guenza di quest’ultimo. Lanalisi della sequenza degli eventi rivela ad
esempio che il disturbo preesisteva agli eventi. E cosi pitt frequente che
all’irritabilita, al ritiro sociale ¢ alla diminuita attivita sessuale associati
alla depressione possano conseguire disaccordi coniugali o il divorzio,
piuttosto che da quest’ultimo derivi la depressione.
4. Contenuto di pensiero patologico Durante un episodio depressivo
molti pazienti provano sentimenti di colpa ripensando al loro passato al-
Ja ricerca del motivo del loro malessere. Talora le ragioni sono piuttosto
deliranti: “Quando avevo 5 anni, ho rubato un francobollo. Ora delle
persone lo hanno scoperto ¢ io devo subirne le conseguenze. Ecco per-
ché sono depresso”. Altri possono parlare di recenti eventi sgradevoli
che li hanno resi depressi; le ragioni riferite sono in realta fattori secon-
dari; si tratta di una modalita tipica del pensiero depressivo.
5. Agente slatentizzante Uno stressor pud slatentizzare un disturbo
psichiatrico se vi é una vulnerabilita preesistente. Agenti scatenanti pos-
sono essere, ad esempio, una malattia invalidante di tipo fisico, un lutto
personale o la perdita di un lavoro. Le donne talora riferiscono l’esor-
dio di un episodio depressivo in seguito a uno stressor biologico e psi-
cologico, quale ad esempio un parto (depressione post-partum) o in se-
guito alla comparsa della menopausa (depressione involutiva). La lette-
ratura @ comunque controversa riguardo al ruolo degli stressor nella sla-
tentizzazione di un disturbo,
6. Causa di una disfunzione In accordo a quanto riporta il DSM-IV,
possono essere due i tipi di disturbo causati da uno stressor: il disturbo
post-traumatico da stress e il disturbo dell’adattamento. II disturbo po-
st-traumatico da stress é causato da gravi eventi, quali terremoti, allu-
vioni, guerre, stupri o torture. Il disturbo dell’adattamento pué essere
causato da eventi pitt comuni, quali una malattia fisica, un licenziamen-
to o la perdita di un supporto. Se il paziente riferisce uno stressor € op-
portuno analizzare la sua risposta ad esso. Per sintomi e segni di en-
trambi i disturbi consultare i] DSM-IV.
469GLOSSARIO
Non si é a conoscenza di cosa renda tali stressor patogenetici per alcune
persone e non per altre; non é altresi chiaro cosa li renda nocivi in un mo-
mento, ma non in altri. Prima di assegnare ad uno stressor il ruolo di causa
sufficiente per un disturbo dell’adattamento, occorre escludere altre possi-
bilita.
Stupor
1. Livello di vigilanza: il paziente sembra incosciente e risponde a stimola-
zioni dolorose con risposte riflesse 0 gemiti. Normalmente tale stato é
dovuto all’interruzione della trasmissione degli impulsi dal sistema di
attivazione reticolare del ponte e dal mesencefalo alla corteccia.
2. Condizioni psichiatriche particolari: lo stupor psicogeno si verifica co-
me reazione di terrore. Il paziente appare immobile e muto, ma é vigile
enon presenta incontinenza urinaria e fecale. Lipnosi o il sodio amitale
possono interrompere questo stato.
3. Nello stupor dovuto ad una condizione medica, ad esempio il mutismo
acinetico, é possibile rilevare lesioni a livello del terzo ventricolo, del ta-
Jamo o del mesencefalo. Questi pazienti appaiono vigili, manifestano
deboli reazioni al dolore, ma sono incapaci di parlare o eseguire degli
ordini. Solitamente il paziente, uscito dall’episodio, ha una completa
amnesia per tale stato. Vari stati stuporosi sono associati a ripetuti pic-
chi nel tracciato EEG, come in un attacco di grande male. Nella catato-
nia periodica di Gjessing sono presenti onde cerebrali lente.
Catatonico I] paziente é muto, presenta un’accresciuta tensione mu-
scolare, principalmente a carico dei muscoli anteriori del collo, del mas-
setere e dei muscoli attorno alla bocca, cosicché si crea il cosiddetto
“spasmo a grugno”. Il paziente non risponde agli stimoli dolorosi, ha
incontinenza urinaria e pud presentare catalessia; solitamente é vigile.
Iniezioni di sodio amitale possono agire sul mutismo, lo stesso dicasi
per ’ECT.
Depressivo II paziente appare confuso, perplesso e disorientato; non
sono normalmente presenti oppositivita, catalessia 0 accresciuta tensio-
ne muscolare. II paziente é vigile, ma sembra depresso; non sono pre-
senti incontinenza urinaria o fecale; vi é reazione a stimoli emozionali.
Per molti pazienti stuporosi é opportuno eseguire un EEG e la puntura
lombare per escludere qualsiasi causa medica.
Suggestionabilita Condizione in cui una persona viene molto influenzata
da consigli e opinioni altrui, al punto di accettarle in modo acritico.
Terrore Estrema paura improvvisa.
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