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Digestione e Assorbimento PDF
Digestione e Assorbimento PDF
Pentosi,
esosi
Glicolisi
Gliceraldeide-3-P
Piruvato
Ciclo dell’acido
citrico
Fosforilazione ossidativa
• Lipidi glicerolo
acidi grassi
Funzioni biochimiche del tratto gastrointestinale:
enzimi, acidi biliari e ormoni
SECREZIONI DIGESTIVE
Saliva
Succo gastrico
Succo pancreatico
Succo biliare
Ormoni gastrointestinali
Saliva
Ghiandole salivari maggiori:
Parotide, sottomandibolare,
sottolinguale
Ghiandole salivari minori
99.5 % acqua
pH 6.8
Mucina (lubrificazione )
-amilasi salivare
1.5 L/dì
Lipase linguale
PRP acide, basiche e glicosilate
Istatine
Cistatine
Lisozima
Flusso salivare segue i ritmi circadiani (min notte, max pomeriggio)
Succo biliare
SACCARASI-
ISOMALTASI
TREALASI
Beta-GLICOSIDASI
(LATTASI)
Esempi di inibitori di alpha-glucosidase usati nel diabete di tipo 2:
Acarbose- Glucobay
Miglitol – Glyset
Voglibose
Intolleranza al Saccarosio
Deficit di saccarasi isomaltasi
Genetic sucrase-isomaltase
deficiency (GSID)
Intolleranza al lattosio
Assorbimento dei carboidrati
GLUT5
GLUT2
GLUT5
Digestione dei lipidi
The FXRs belong to the superfamily of nuclear receptors that includes thesteroid/thyroid hormone
receptor family as well as the liver X receptors (LXRs), retinoid X receptors (RXRs), and the peroxisome
proliferator-activated receptors (PPARs).
Genes involved in bile acid metabolism are not the only ones that are regulated by FXR action as a
consequence of binding bile acid.
In the liver, FXR action is known to regulate the expression of genes involved in
2. LIPASI PANCREATICA
E’ secreta con la colipasi in risposta
alla colecistochinina
Colipasi
Digestione delle proteine
Digestione delle proteine da parte delle secrezioni gastriche
- denaturante
La pepsina :
Pepsinogeno
Attivazione autocatalitica a pH
bassi
1. AMINOPEPTIDASI intestinali
superficie luminale dell intestino
I prodotti lattiero-caseari, che non facevano parte della dieta di Deira quando viveva in
Nigeria, furono identificati come le probabili cause di questi disturbi, poiché i sintomi
gastrointestinali scomparvero quando il latte e i suoi derivati furono eliminati dalla dieta.
L’intolleranza al lattosio può essere il risultato di una deficienza primaria nella produzione di
lattasi nel piccolo intestino (come nel caso di Deria Voider) o secondaria a un danno della
mucosa intestinale, dove la lattasi è presente in quantità normali. Il lattosio che non può
essere assorbito viene trasformato dalla flora batterica intestinale in acido lattico, gas metano
(CH4) e H2. L’effetto osmotico del lattosio e dell’acido lattico nel lume intestinale è
responsabile della diarrea, uno dei sintomi di questa sindrome. Sintomi simili si possono
avere per la sensibilità alle proteine del latte (intolleranza al latte) o per un cattivo
assorbimento dei carboidrati della dieta
Cal Kulis (“calcoli”) è un ragazzo di 18 anni portato in ospedale dalla madre per un improvviso
dolore al fianco sinistro che si irradiava attorno al lato sinistro verso l’area pubica. L’urina aveva un
colore rosso-bruno e all’analisi mostrava la presenza di numerosi globuli rossi. Dopo acidificazione
dell’urina con acido acetico si notavano gruppi di cristalli piatti esagonali e trasparenti di cistina. La
radiografia dell’addome evidenziava la presenza di calcoli radio-opachi in entrambi i reni.
L’anamnesi familiare di calcolosi renale era negativa.
Cal Kulis eliminò un calcolo renale poco dopo il ricovero, con rapido sollievo al dolore. Il
principale componente del calcolo veniva identificato in cistina. Di solito gli amminoacidi sono
filtrati dai capillari del glomerulo nell’urina tubulare ma vengono quasi totalmente riassorbiti nel
sangue attraverso proteine di trasporto situate nelle cellule del tubulo prossimale. Cal Kulis è affetto
da cistinuria, dovuta alla sostituzione ereditaria di un amminoacido nella proteina trasportatrice che
riassorbe cistina, arginina e lisina. È per questo motivo che l’urina contiene grandi quantità di questi
amminoacidi. Essendo la cistina meno solubile degli altri amminoacidi, precipita nell’urina
formando calcoli.
Poiché la cistina viene prodotta per ossidazione della cisteina, un trattamento conservativo della
cistinuria include la diminuzione della quantità di cisteina presente nell’organismo per ridurre la
quantità di cistina filtrata dal rene. La riduzione dei livelli di cisteina viene effettuata mediante
restrizione nella dieta della metionina, dato che questo amminoacido contribuisce con il suo zolfo
alla via di sintesi della cisteina. Inoltre, per aumentare la quantità di cistina che rimane in soluzione
viene aumentato il volume di liquidi ingeriti giornalmente. La cristallizzazione della cistina è
ulteriormente impedita mediante alcalinizzazione cronica dell’urina. Infine si possono
somministrare farmaci per incrementare la conversione della cistina urinaria in composti più
solubili. Se queste misure conservative falliscono nel prevenire la formazione di calcoli di cistina, i
calcoli presenti possono venire rimossi con una tecnica chirurgica implicante la frammentazione dei
calcoli con ultrasuoni, in modo che i calcoli frammentati possano essere eliminati spontaneamente,
oppure vengano estratti chirurgicamente più facilmente in virtù delle loro minori dimensioni.
Digestione e assorbimento proteine : Cal Kulis.pfd
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