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Gaggero Luigi & Figlio STRUMENTI MUSICAL! 16123 GENOVA Vico Scuole Pie, 1 - Int. 1 - Tel. (010) 294.824 BON METODO COMPLETO PER LA DIVISIONE con l'agglunta dt NOZIONI ELEMENTARI DI TEORIA MUSICALE ESPOSTE IN FORMA CHIARA E GRADUALE PER INIZIARE LO STUDIO DELLA MUSICA di ALBERTO CURCI EDIZIONI CURCI - MILANO PREFAZIONE Questa nuova edizione del pid diffuso fra i Metodi per la divisione viene presentata dalla nostra Casa Editrice in una accurata revisione ed arricchita di una speciale Teoria della musica che, sia per l'ordine progressivo in essa seguito nella distribuzione della materia, sia per la forma chiara © sintetica della sua esposizione, consentira all’allievo di apprendere senza sforzo aleuno tutto quanto gli occorre per lo sviluppo delle sue cognizioni musicali Nella prefazione alle prime edizioni di questo Metedo lautore a suo tempo scriveva : “Inutile sarebbe qui parlare dei vantaggi che produce un buon metodo di divisione, sia per conoscere il rapporto che passa fra le note componenti una battuta musicale, sia per conoscere T'intrinseca loro na- tura, sia per facilita da parte degli esecutori di rilevare 2 prima giunta il valore delle note stesse, le quali, talvolta, aggruppate insieme, non si presentano allocchio del lettore cos di leggeri, sia per conoscere la variet& dei tempi musicali, la di cui forza ed esattezza regolano il tema che si eseguisce, il che per gli scolari riesce faticoso assai, ¢ sia final- mente per avvezzare lo scalaro a cambiar di tempo con precisione, cosa assai malagevole, se radicata in lui non fosse la scuola della divisione,,. Quali siano stati i vantaggi ¢ il contribute apportati dal presente Metodo nel campo della Scuola possiamo rilevare oggi a distanza di circa un secolo dalla sua prima apparizione, constatando che molte ge- nerazioni di musicisti, fra questi anche i pitt illustri del nostro tempo, hanno attinto le loro prime cognizioni musicali da quest'ope imbattibile vitaliti & provata dal fatto che, nonostante la grande evolu- la cui zione musicale degli ultimi decenni, essa 2 rimasta al suo posto d’onore in tutte le scuole € presso tutti gl'insegnanti, ed @ considerata ancora ogi, ovunque, fra tutte le opere del genere, quale il CLASSICO Me todo per l'insegnamento della divisione L' EDITORE 3 NOZIONI ELEMENTARI_DI_TEORIA MUSICALE PRIMA PARTE 1. MUSICA La musica @ l'arte dei suoni, 2, SUONO L'elemento indispensabile della musica 2 il suono, 3. PRODUZIONE DEL SUONO Il suono si produce memendo in vibrazione dei corpi elastic vetro, cristallo, ece.). I suoni si distinguone in alti ¢ bassi allo, legno, © pit propria. mente in acuti © gravi 4. NOTE Le note (0 suoni) sono sette © prendono i seguenti nomi: DO RE MI FA SOL LA SI, Esse sono rappresentate da alcuni segni di forma ovale © @ detti figure, 5. RIGO Le note si segnano sul rigo musicale, detto anche pentagramma perché formato da cinque linee orizzontali fra le quali risultano quattro spazi. Le anche gli spazi. linee si contano da basso in alto, 6 TAGLI ADDIZIONALI Non essendo il pentagramma sufficiente 2 contenere tutti i suoni, si ado perano dei tagli addizionali che fenzionano da righi, Quando il taglio at- traversa la nota dicesi taglio in testa, quando non l'attraversa dicesi taglio in gola. 1 2 >= 7 ou Peoprieth eachisiva per tutti Paes delle EDT CURCI - Milano, Galleria del Cone, 4. © Copyright 1814 by EDIZIONI CURT - Turi dite di execurione, traduvione « 4 7. CHIAVI Le chiavi sono dei segni che si mettono all'inizio del rigo ¢ servono ad indicare il nome che prendono le note segnate sul pentagramma, La chiave pid usata @ quella di Sol o di Violino. Essa determina la posizione del Sol 2+ linea. eS In relazione alla posizione della nota Sol si possono cos! sta delle altre note, sia nella successione ascendente che in quella discendente: ascondente Do Re J ae Si Ta Si Do Rem BSI eS ‘qisoendenie 8. FIGURE La durata dei suoni viene determinata dalle seguenti sette figure: ( =) © SEMIBREVE © Intero = 44 f MINIMA o Mera = 2/4 f SEMIMINIMA © Quarto = 1/4 f cROMA o Oxavo - 18 { SEMICROMA © Sedicesimo - 1/16 | BISCROMA © Trentaduesimo = 1/92 § SEMIBISCROMA © Sessantaquattresino - 1/64 () Senza tencr conto delle figure massima e dupla 2 necessario notare la breve che ha valore doppio della Semibreve ossia 6/4, Nella musica moderna questa figura non di rado viene usata € la pausa corri- Figura Pause spondente si segna con una linea verticale. = =: 9. PAUSE Come ie figure indicano la durata del suono cost le pause servono a indi care la darata del silenzio. Le pause al pari delle figure, sono sette e ciascuna di esse conserva il nome ¢ il valore della figura alla quale corri- sponde, Si segnano cost Semibreve Minima Semiminima Croma Semicroma Biscroma _Semibiscroma E. 4022 C. 10. MISURA o BATTUTA Dicesi Misura o Battuta lo spazio compreso fra due linee verticali che dividono il rigo, e che si chiamano spezzabattute Misure © bauure 5 Misura Bie 3 ld. 1. TEMPO I tempo indica il numero di movimenti (0 accenti) che deve contenere ciascuna misura. T tempi si dividono in semplici e composti, Essi possono essere formati sia da numero pari ¢ da numero dispari di movimenti, per cui anche la suddivisione in tempi pari e tempi dispari, da aleuni ancora adoperata, 4/4 272 2i4 3/4 3/8 68 98 2/8 Tavola dei tempi semplici_pid_useti (@) (Quattro quarti, detto anche tempo ordinario ) Si divide in 4 movimenti: due in battere ¢ due in levare ( oppure uno in battere, uno in levare verso sinistra, uno in levare verso destra e il 4° in levare verso V'alto), (¢) (Due meta, detto anche tempo tagliato) Si divide in due movimenti: uno in battere e laltro in levare, (Due quarti Si divide in due movimenti, (Tre quarti) Si divide in 3 movimenti: uno ia battere e due in levare. (Tre Ottavi ) Si divide in 3 movimenti. Tevole dei tempi _composti pit_usa (Sei Ottavi ) Si divide in 2 movimenti (ogni movimento 3 crome ) (Nove Ottavi ) Si divide in 3 movimenti (ogni movimento 3. crome ). (Dodici Ottavi) Si divide in 4 movimenti (ogni movimento 3 crome) 5. 4022 12. PUNTO E LEGATURA Si pud aumentare la durata del valore di ciascuna figura per mezzo del punto o della legatura. Il punto pud essere semplice, doppio ¢ triplo. II punto semplice aumenta di meta il valore della figura o della pausa che To precede : | mov. 6mov. 2mor. Smo. Amoy. “A moved Tl punto doppio aumenta di met& il valore aumentato dal primo punto: amv. €mov. 7 mov, 2m. Smov. Smoved Il punto triplo aumenta di meta il valore aumentato dal secondo punto Emo 6nov. Tuo. Tmoved II punto coronato (Py fa prolungare il suono o la pausa a piacere dell’e: secutore. La legatura-2 una linea curva ———~ 0 \_— che serve, come il punto, ad aumentare il valore delle note, Messa fra due note unisone (che hanno lo stesso suono) fa come se esse fossero una sola nota, cio’ Si suona [a prima ¢ al suo valore si aggiunge quello della seconda senza ripetere il suono. Questa leg ura si chiama Legatura di valore. (®) (©) Per I'altra legatura, quella di portamento, vedi nei “ Segni di espres- sione., a pag. 15 1.33. 13. SINCOPE Quando la figurazione ritmica @ formata da una figura che si trova fra due altre di minor valore si ha Is sincope _——_ PS Una suecessione di diverse sincope dice: Sincopato. x iz = ce. x 4022 14. SEMITONO e TONO Per semitono s'intende la pid breve distanza fra due suoni. Il semitono & di due specie: Diatonico ¢ Cromatico. Diatonico quando @ formate da due suoni di nome diverso: Mi-Fa; Re-Mi> Cromatico quando i due suoni hanno lo stesso nome: Do-Dof Il Tono @ Vunione di due semitoni vicini: Do- Do} - Re. semit. || _semit. 15. ALTERAZIONI ( ACCIDENT!) Ogni suono pud essere innalzato, abbassato o riportato al suo stato natu- rale a mezzo di alterazioni che diconsi anche accidenti. Le alterazioni sono semplici o doppie. Le semplici sono : Il desis # che innalza di un semitono il suono che lo segue. Il bemolle } che abbassa di un semiteno il suono che lo segue. Tl bequadro 4 che rende naturali le note. alterate dal diesis o dal bemolle. Le doppie sono: Il doppio diesis x che aumenta di due semitoni il suono che lo segue. Il doppio bemolle bb che abbassa di due semitoni il suono che lo segue. Il doppio bequadro th che rende neturali i suoni alterati dal doppio diesis 0 dal doppio bemelle. Nell'uso comune il bequadro serve ad annullare tanto 'alterazione semplice quanto quella doppia. Le alterazioni semplici, cio® i diesis ¢ i bemolli (0 naturali) ¢ momentanee (o accidentali ). Sono alterazioni permanenti (0 naturali) quelle che, segnate all'inizio del pezzo tra la chiave e il tempo. indicano che le note alle quali esse corrispondeno devono essere alterate per tutta la durate del pezzo. Sono alterazioni momentanee (o accidentali) quelle che, segnate vicino alle note durante il pezzo, le altcrano momentancamente ¢ la loro validitt @ limitata alla durata di una sola misura. si dividono in permanenti SECONDA PARTE 16. GRADI Le note che formano la scala musicale si chiamano gradi. Essi possono essere congiunti, se procedono in ordine progressivo, o disgiunti, se si succedono in ordine saltuario. T sette gradi della scala hanno ciascuno un nome. Tonica Sopratonica Mediante Sottodeminante Dominante Soprademinante Sensibile i TL. O, VI. Vil. 6 = —— —— ——— E. 4022 C. 17. SCALA La scala musicale @ una successione di suoni congiunti, ascendenti o discendenti, Essa ® di due specie: Diatonica e Cromatica. La scala Diatonica procede naturalmente per toni e semitoni (5 toni € 2 semitoni ), I semitoni risultane dal 3° al 4° grado ¢ dal 7° all’ 8°. Scala diatonica ascendente e discendente Hie 0 Wie Ma VEL Ev dl IE ; 3 e = ~ emit. Seal Sema = ‘Seni. Per la scala Cromatica vedi a pag. 11 n. 23 18. INTERVALLO La distanza che passa fra un suono ¢ T'altro dicesi Intervallo. Esso gene- ralmente si calcola dal grave all'acuto. Nella scala naturale abbiamo 7 intervalli: di seconda, di terza, di quarta, di quinta, di sesta, di settima e di ottava. o* at a Be ge —| Vedi seguito INTERVALLI a pag: 12 1. 28. e Pag: 19. TONALITA La Tonalita @ un sistema costituito da 2 clementi: Tono ¢ Modo. Il Tono @ V'intonazione su cui si forma la scala, 1a quale pud cominciare da qualsiasi suono, ottenendo cos! tante tonalita o toni per quanti sono i suoni naturali € cromatici. Tl Modo @ T'ordine nella successione dei toni e semitoni che formano una seala. Le tonalita si formano per mezzo delle alterazioni permanenti (naturali), che sono setie come le note © che vengono segnate in chiave secondo un ordine prestabilito : i diesis in progressione di quinta ascendente, cominciando dal 1” segnato a fa: FA DO SOL RE LA MI SI i bemolli. in progressione di quarta ascendente, cominciando dal 1° segnato a si: SI MI LA RE SOL DO FA Per classificare un intervallo si cnumerano i gradi che abbracciano i due E. 40n2 ©. suoni formanti ['intervallo stesso, come DO-RE 2 una seconda perchd comprende due suoni (Do Re), RE-FA una terza, MSI una quinta, ecc. Come si vede i diesis ¢ i bemolli procedono in senso contrario. La tonalita dei diesis si riconosce ascendendo di un semitono diatonico dall’ultimo diesis segnato in chiave, Per es. se i diesis sono due (fa, do) la tonalita maggiore sara RE. La tonalit& dei bemolli 2 indicata dal penultimo bemolle segnato in chiave oppure calcolando una quinta sopra all’ultimo bemolle segnato. Es. se i bemolii sono 4 (si, mi, la, re) le tonalita sard Lab. Ogni tonalit maggiore ha la sua tonalit’ somigliante (o relativa) minore, che si trova una terza minore sotto alla tonalita maggiore. 20. MODO MAGGIORE E MODO MINORE 1 modi sono due: Modo maggiore e Modo minore. La scala di modo maggiore, come abbiamo gia detto, ha i due semitoni fra il 3 © 4° grado e fra il 7 € 1'8. La scala di modo minore, che s‘inizia una terza minore sotto la relativa scala di modo maggiore da cui deriva, pud essere di 4 specie: 1. Naturale, se procede come Ia sua relativa maggiore, ed ha i semitoni tra il 2 ¢ 3° grado e wa il 5° e 1 6. Soala ai modo magsiore ee Scala di modo minore ns ie : : oo ——— | = a 2. Armonica, se ha il 7° grado altcrato, cio aumentato di un semitono. ATE eee ats 3 fe Gs Essa 8 quindi formeta, eccezionalmente, di tre toni, tre semitoni ec un tono € mezzo; i semitoni trovansi fra il 2° e 3° grado, fra il 5* © Ge fra il 7° 8" 3. Melodica, quando ha il 6* ¢ il 7° grado alterati, Essa all’ascendere ha i semitoni tra il 2° e 3° grado e tra il 7 © I'S Al discendere il 7° e 6 grado si riportano allo stato primitivo. te 45> pn ja Sto = fae tet fo_ye Te — s So 4. Mista, che & I'unione delle scala armonica ascendente con Ja scala me- lodica discendente. o Nell'uso corrente si adoperano generalmente quella melodica ¢ quella armonica. E4022 10 21. TAVOLA DELLE TONALITA DO maggiore 0 LA minore a o ME ® RE ” o SI ” LA o FAd » MI» 0 DOR » SI ” 0 SOL# » FAg oo» o RES » = poe» o LAR » FA » o RE » Lab » 0 FA» RED » o SIb SOLb » oMIb # Dob » o LAb » B22 u 22 NOTE IN ECCEDENZA E IN DIMINUZIONE Si trovano talvolta dei gruppi di note che, per eccedenza o per diminu- rione, sono in contrasto con ill valore regolare della misura. Essi_vengono contrassegnati da un numero giustificative, ¢ sono: La terzina, ciot tre note che hanno il valore di due: 3 PPP: pf La sestina, ciot sei note che hanno il valore di quattro: 7 ferrer= peer ter La quartina, cio® quattro note che hanno il valore di sei: ae? - La duina, cio due note che hanno il valore di t Esistono anche gruppi eccedenti di 5, 7, 9 e pid note. 23. SCALA CROMATICA La seala Cromatica (o semitonata) & la successione di tutti i suoni contenuti aell’ottava, Essa comprende 12 semitoni: 7 diatonici e 5 cromatici- Nello scrivere una scala cromatica si usa diesare i suoni alterati nell'a- scendere € bemollizzarli nel discendere. ————= ee v eye oF 24. CHIAVE Di BASSO La chiave pid in uso, dopo quella di violin, @ la chiave di basso, Ia cui mente necessaria a coloro che si dedicano immediata conoscenza 2 spe allo studio del pianoforte, Essa determina la posizione di fa sulla quarta linea © si segna cost Seguendo l'ordine ascendente si avranno successivamente le note SOL, LA, SI, eve 25. IL RITORNELLO Per ripetere un brano di musica si adopera il ritornello, che s'indica con due puntini messi accanto allo spezzabattuta, al principio ed alla fine del brano che si vuol ripetere. 26. SEGNI DI ESPRESSIONE Segni di espressione o d’interpretazione sono tutti quel segni che con- corrono ad esprimere chiaramente il pensiero musicale e che riguardano andamento, colorito, accentuazione. Bane ©, 12 Per Tandamento di una composizione si sano le indicazioni: - Grave, Largo, Adagio, Lento, Andante, Andantino, Lasghetto, Allegretto, Mode- rato, Allegro, Vivace, Presto, ec, ‘Aliri termini usati spesso sono: rall., accel., rit., afirett., ten,, a tempo, ecc. Per il colorito vi sono i segni detti dinamici: p (piano), 9p (pianissimo), f (fore), ff (fortissimo), mp (meno piano), mf (mezzo forte), sf (sforzato), wresc. (crescendo), dim. (diminuendo). Per ill cresc, si usa anche il segno <= per il dim. il segno ———— (Per Vaccentuazione vedi a pag. 15 A. 35 ). TERZA PARTE 27 SETTICLAVIO Oltre alla chiave di violino ¢ a quella di basso, gid conosciute dallallievo, presentiamo le altre cinque chiavi che con esse costituiscono i! Setticlavio cic’ il complesso delle sette chiavi, le quali sono suddivise in tre gruppi. 1° di SOL che comprende la chiave di Violino si segna al 2° rigo Soprano si segne al 1° rigo 2: di DO che comprende | Mezzo soprano si segna al 2° rigo le chiavi di Contraito si segna al 3° rigo | Tenore si segna al 4° rigo 3. di FA che comprende { Baritono si segna al 3° rigo le chiavi di ( Basso si segna al 4° rigo CORRISPONDENZA DELLE CHIAVI Violino Soprano Mezzo Soprano Contralto — Tenore oe = Baritono 28. INTERVALLI Gl'intervalli si distinguono in maggiori e giusti (intervalli naturali) € minori, diminuiti ed eccedenti (intervalli alterati), ‘Ogni singolo suono costituisce una corda. E, saz2 ©. B Per conoscere la natura degl'intervalli bisogna caleolare il numero delle corde (suoni) che essi raechiudono, ad esempio: Intervallo di 3* magg. a cingue corde = = sts Gr'intervalli di 2, 3%, 6" € 7* possono essere maggiori ¢ minori. Essi si differenziano tra loro di un semitone. Es. 2° magg. 2¢ min. = Quelli di 4", 5* © 8* sono giusti. Eccedenti o diminuiti possono divenire tutti gl'intervalli. Aggiungendo un semitone cromatico agl'intervalli maggiori o giusti questi diventano eccedenti. Sottraendo un semitono cromatico a quelli minori o giusti si ottengono gl'intervalli diminuiti- TAVOLA DEGL’ INTERVALLI @ asim, gdim. Atdim. S*dim, 6*dim. 7*dim, 8*dim. Leorda 3corde Scorde 7eords Scorde {Ocorde 12 corde eS $5: 4 = 5" giusta |6*magg. |7*magg. |8* giusta 8 cords [10 corde’ [12 corde’ |18 corde Intervalli + = nattrall = s{—= = 2 = 5*ecc. 6* ccc. 7" ece. B* ecc. Zz Scorde |i corde |13corde [44 corde = == PSs tS >= = (#) Liintervallo di 2* diminuita @ solamente teorico, perché praticamente non & costituito da 2 suoni. 29. RIVOLTI Per rivolto s'intende lo spostamento della nota grave alla parte acuta. a Nel rivolto gl'intervalli maggiori diventano minori e viceversa; gli ecce- denti diventano diminuiti ¢ viceversa. I giusti restano giusti. Nel rivolto I'unisono diventa 8* la 2 diventa 7* la 3 diventa 6 la 4° diventa 5* ja 5* — diventa 4 la 6 divema 3 laT — diventa 2 1’ 8 diventa unisono. 30, SUONI E TONALITA OMOLOGHE (ENARMONIE ) Per suoni omologhi (enarmonie) s'intende il cambiamento di nome dello stesso suono (dof - re > ). 31. MODULAZIONI Il passaggio da una tonalita ad un'altra dices? Modulazione. 32. CARATTER] DEL SUONO. Nel suono si distinguono tre caratter (deto anche Colore o Metallo ). L'altezza di un suono dipende dal maggiore 0 minore numero di vibrazioni € dalla velocité di esse, per cui possiamo avere dei suoni pit gravi o pid acuti. Liintensita del suono dipende dail'ampiezza delle vibrazioni che I'esecutore produce, suonando con magyiore o minore energia. Ii timbro 2 il carattere speciale del suono che fa distinguere quale istru- Altezza, Intensita e Timbro mento © corpo Io abbia prodotto. 33. RITMO Il ritmo @ il movimento ordinato dei stoni. Esso si basa sugli accenti, che si distinguono in forti e deboli. Sono forti quegli accenti su cui si poggia istintivamente con maggior forza, deboli gli altri. 34, ABBELLIMENTI Gli abbellimenti sono gruppi di notine che possono essere espressi anche con segni abbreviativi. La nota su cui si svolge l'abbellimento dicesi nota reale. Gli abbellimenti principali sono: Appoggiatura, Acciaccatura, Trillo, Mordente, Gruppetto. L'appoggiatura & una notina che precede Ia nota reale € nell’esocuzione prende da questa meta del suo valore. Essa & per oggi usata come parte sostanziale della melodia ¢ scritta in valore reale, = Eseouzioney — Notazione E4002 & Liacciaccatuca & una notina con una codetta tagliata e va eseguita con rapidita, a Esseuzione 6a Notaaione z =e Il trillo @ il rapidissimo alternarsi di due suoni congitinti, fr = a Notasione op ==— Bacourione 2nPrent| G © Il Mordente & composto di due notine eseguite con rapidit’ © pud essere superiore © inferiore, jordente, superiore pa Notazione Esecazione Notazione Esecuzione Il gruppetto & formato da tre, quattro ed anche cinque notine e€ pud ink ziarsi dalla nota reale, dalla nota.superiore (gruppetto diretto o supe- tire) o dalla nota inferiore (gruppetto rovesciato o inferiore) ¢ deve risolvere sulla nota reale. soturione FB | Sceewnteneke Psecuzionel e 35. ALTRI SEGNI DI ESPRESSIONE ‘A completamento dei segni di espressione trattati al n, 26 (pag. 11 ) pre: sentiamo gli clementi principali dell’ accentuazione, cicé il legato e lo staccato. Per il legato abbiamo la legatura di portamento, indicata da una linea curva, che si mette su due 0 pid note per indicare che debbono essere eseguite con espressione legata, Per lo staccato si mette un punto sopra la nota, ottenendo I'effetto di diminvirla di valore. Il punto rotondo (staccato comune) toglie alla nota meta del valore. 16 Il punto allungato (staccato secco ) toglie tre quarti di valore alla nota. Si possono trovare anche due o pil note con la legatura di portamento ed i punti ¢ si avrd allora lo staccato-legato (0 staccato-dolce ) 36. ABBREVIAZIONI E SEGNI DI RICHIAMO Oltic al ritornello, per facilitare la grafica, talvolta si usano dei segni di abbreviazione, specie nel manoscritto. Notazione Esecuzione| { (ripresa ), D. C (da capo) al Fine. ewe cise we (eseguire un'ottava sopra ) con 8 .-. Ceseguire le note in ottava ). E, 4022 C, ISTRUZIONI PRELIMINARI Per intraprendere la lettura della Prima Parte di questo Metodo & necessario che V'allievo conosca i principi elementari di musica € so- pratutto le lezioni riguardanti il valore delle note © delle pause, il tempo ordinario, l'effetto del punto ¢ della sincope ; per la Seconda Parte deve possedere la cognizione dj tutti i tempi, di tutti i toni, dei gruppi di note sovrabbondanti: pud serbarsi alle Terza Parte l'apprendere tutto quanto si riferisce alla Iegatura, agli abbellimenti, ece., ccc. La Divisione consiste nel pronunciare il nome di ciascuna nota nel- Vegual modo come se si dovessero leggere le parole, colla differenza che la voce dev'essere tenuta per la durata di tempo espressa dalla figura della nota medesima, ¢ se questa esprime un valore maggiore di un quarto si ripete la vocale, tenendola legata tante volte quanti sono i quarti di durata, A facilitare il movimento della lingua nei gruppi di due, tre, quattro o pid note, si pronunciano i diversi nomi legandoli come si dovesse leggere una parola sola composta di pit sillabe, awvertendo di dare maggior inflessione al nome delle note che occupano tempi forti. In quanto alle pause o aspetti, alla figura di un quarto vien con- trapposta le parola wro, a quella di due quarti wo, due, © cost di se- guito cominciendo coll’ x2, ogni qual volta la pausa viene interrotta da una nota o si presenta in diversa battuta «) . La parola ano si adotta anche per distinguere gli ottavi frammisti a note, Il tempo si segna colla mano. P. BONA ) Quanto vien detio iatome alle pause od aspetti non © da porsi in pratica se non quando VVallievo sari in possesso delia lettura, « in seguito si adotiera i silenzio per il tempo di éu- rata indicate dalle figure della passa stessa. Ww - 18 ESEMPI DI ESECUZIONE I numeri 4,2,3,4 indicano i quarti che costituiseono la battuta,e la silla. ba Do-o-0-0 indica di allungare la promunciazione segnando leggermente ciascun quarto, Le parole Uuo, dve,tre,guattre servono ad accennare iquar ti d’aspetto. Per le fign nre del valore di quattro quarti,sien note, che aspetti. Do-o- 1 Re-c-e-8 Uno Duo Tre Quaitro Uno Due Tre Ductiro Promunctast Per le figure del-valore di due quarti 38 41 2 3 4 Sool Soo} Uno Due Uno Due Sool So- ol Uno ue 203 4 Per le figure del valore di un quarto. 1 12 3 4 a2 3 ce @ Do Do Do Do Sol Sol Sol Sol Do fro Do Uno no Sol Uno Sol 1 Per le note o pause col punto,e per le pause di unottavo = ea 2 oe ete + 2 = ——— oe ——s = x ==] Do.o.0 Do Dao BoDo.oDe Do tuo busTre UnoDuetn Do Do Dae Dose Per le note aggruppate. SSS Re Do Re Mi Do Re Mi Fa Do Mi Sol MiSol Mi DoMi Sol Mi Do: 2, 4022 €. 19 Seale per conoscere 1 nomi delle note in tutte lechiav1. CHIAVE DI VIOLINO Discondente a | > Sol La St Do Do Si La Sol ms Fa Mi Re Do wg RS sis lee Io PS io Fe 2 £ eeetetee _ or Estensione aoettt EE & See eee = oer aere” L’allieyo quando sia in possesso del nome delle note che compongono le prime due Scale potra passare alla lettura della prima parte, E4022 €. CHIAVE DI BASSO a Si Do Do si Do Re Mi Fa Seol_b oe oY Sl re Mi Re Do Discondente oe 5 i Do Do < Si Do Do Si qa Do Re RIEPILOGO 8 Tk tte Te 1 tie &, 4022 €. CHIAVE DI TENORE a Ascenitente _iscentonte = — | Ib ———— SS b hom M fe Sol La Si Do Do St le Sol MH Mi me bo | La Si DO DO Si La g. Sel La Sol . | pm wm S 22 2e 08 ™ Mk py ooo = 2—a—6. Sol Sol Fa si Do jo Fa Sol Le | go kw Soo 2 2 sae = 4 | io = =o OE =} = eo + es = Re Mi Fa Sol La sa. La SE Pe CHIAVE DI SOPRANO ___Ascondente a neat - SSS Se a a5 pe = = Coke MD Fe So La Si Do Do Si La Soi Fa Mi ke py si Do Do si va Sol La ss Le Sol pt Eas SSS 2 Ss SM Re == bs? —— sy | - ——— 5 88 =o oo F De -4 Ze sh eM ROMA ke DT ES, CHIAVE DI MEZZO-SOPRANO Do Re Mi Fe Sol ta Si Do De St pe sa mm i Re Do Sao ————— ee = : i ‘Ascendente Discendente - - a seve gna ham Do te Mi CHIAVE DI CONTRALTO atowiatente Diseendente SS Sete Pu nsisrnw © TS os s 7 Do Re Sol Sol Re Do zs So Eo Si La Sot £4022 C. CILIAVE DI BARITONO Do Re Mi Fa Sol Li Si Do Do si a i La, a s ae ———————— Ascendente Discendente Fa Sol La Si —— =souec? rE soe SG marke DO Bete Do Re MI RIEPILOGO sates iS: Eee Fok, laa Sie Dom _ : = Sle Leos Do: Ske Me ho Fecl precedere queste scale allo scopo che l'allievo prenda cognizione delle note nella chisve di cui andra a far studio di lettura,raccomandan. do perd di esercitarsi anche nella chlave di Violino in cule seritto iL presente metodo, per quanto questa non lo riguardasse. E, doze ©. Divisione binaria TEMPI Divisione ternaria misure di misure di 2 quarti Squarti Aquartl 2quarti 3 quarti A quarth 2S gs & yea S lye 6 oo gee [ger ee [ge o-oo per quarto | 1p 9 2» |Loo ea pp|leppepaae per quarto | 2 op pepe|%eappeoeee|® proepeeee pep wed [2J 2 |gd dd aiid es ae Perr “erreer|*erreree a @ id crererer gare 24 Pererereys 2, 4022 ©. « faccia 23 { PARTE PRIMA i Seale al Semibrevi Lento v Idem di Minime NR Idem di Semicrome NS ie = 26 Salti di Terza Awe & = Salti di Quarta x4 m9 é ae SS SSS E son ©, Idem 0 ara eaereaaaiaae a oe Fa Si SeLoe DORE. 3) Mi poFA REN SS 2, ate + = i OSihe po MRED W030 a PALF pe age F Idem u oe *sfs Be (07 ReQMie a) STOOL ST iW “ioe! Va RE FADO aS : Wal AEDS ace Salti ai Quinta NPA - l E, 4022 C. Salti di Sesta NYAB 3 tk Idem 0. + == o aa = — x16 Go == | Taem Noa7 Se ; a ne BSS. — = = FSSS=—- a SS SS Salti di Settima Novas = =| E, 4022 29 Salti @’Ottava Salti di Nona , a NIR7 £. 4022 C Salti di Decima N°30% Salti misti Nv33 z Idem NBA Idem N35 Set Idem N36 oe - eo es aS Scala con diverse figure NO3T 31 Piccoll Solfeggi o Esempl di figure frammiste da pause. NY 385 Neal 5. 4022 C. 4022 ©. 33 ee ——— o =. 4022 ©. 5, 4022 | Del punto semplice N°53 + = Z NY B4 Idem Nv oe SS = — SS Idem fh Ni56 GO —— se 7 4 gee =e oe Del punto doppio NBT = — =a SS F402 & 36 La legatura,che trovasi sopra due note di ugual nome o posizione, fa tacere il nome della seconda conservandone il valore. Bsempio del paxto semplice, doppio e legatura. x00 (ee ere u E40 37 E necessario che il Maestro faccia conoscere all’allieva {casi in cui fl punto, la legatura ela sincope producono l'istesso effetto. Panty seinylicw Lestatura ESEMPIO (y@2& Legatura DELLA SINCOPE N¢61 eS Se : Altri esempi,secondo le regole indicate. e = +t N62 5 Se ota ee N° 63 4022 29 Esempi di tutti i salti allo scopo di abituare alla lettura rapida dei diversi intervalli, 2. 4002 €. 49 Ree a eS SS = = + - Saltt misti 4 SCALE DI BISCROME , oP Po, 6! oe ee ee PARTE SECONDA 6 Ge = Maestoso = i Se ee -, f a SS nN aoe a x ae = e a =o =i a 4 = = r eee Andante jt E402 44 Allegro moderato E, 4022 ©. E4022 C. 46 Allegro moderato assai at NOS Ab es === == M7 i i ; i k el I a hi Fae C. 48 Larghetto mosso it i— ere = tee a 49 ¢! at tos SS Allegretto a meso fit = : Estee No 87 SS SS Se wee aero = So == == oo : : ae va aaa EE = = = = ss Allegretto moderato 4 i Sostenuto E. 4022 ©, Moderato assai x? 90 Seyret by gp 0 Fy Se = Sea dibs vt tg oe ie Hb = Si oa rt =i SS ESS Allegro B, 4022 C. Allegretto " (1) Aceantar bene ancoreh? Cadenza. 2. 4022 ©. 56 Andante 4 E, anee Moderato assai < B. 4022 Allegretto moderato assai es —~ es beg ek 5 Adagio NOS Qiaaaea , es y g = = = =a _— 60 N° Os 4 Allegretto moderato Se + Se aa 2 —— = a ee ee oe a i (a Accentar bena ancorehia Cadenza —S Fine delle IT. Parte ESEMPI SUGLI ABBELLIMENTI la nota reale), Appoggiatura (prende lx meta del valore del effetta Acclaccatura. Bod, = Appoggiatura conla nota puntata. offetto Mordente. 3 ffetto ees = due note differenti pty offetto effotto Volendo nel trillo alterare la no. ta superiore si ponga il 4, 11b o 114 sopra le lettere 7 ESEMPIO effetta ‘ Pore. Pines: Bowe 63 Scale maggiori e minori Seala ai Do maggiore ge melodico i oe TS i ipo armoniro = — = So. = TF a Sol maggiore $= aoe — = << a ieee Mi minore relativa di Sol mag. eee Se se = armonieo ——— SSS SSS SS ipo misto — SSS ts scar re La maggiore tS Ss Fa# minore relativa di La mag. 1tpo metoaica ——— SSS ee ee ee bin. 4 tipo melodica Dog minore relativa di Mi mag. pH 2 a 10 armani & i ——— = Det, tino armonico eee = Bet minore relativa di Fit mag. Se 7 ‘i — ilies onbame Z 4 ; = GeES Ss ——S id ~— tipomitto Dog maggiore fino metidice —_ Sol sets relativa au) mE: = Po armonicn & Se AS o P|) 2 po isto e 2 2 66 La> maggiore oo — —S== ——— 1 tipo metodin Fa minore relativa a Lab mag. —— 4s is - passitosmen vo #£ : oe = o Reb maggiore (i 3 Si» minore relativa di Re} mag. (ipo metaticy ot SSS 5 S tea oementen oy SS = ee =F ao fis sth : s 27 Mib minore relativa di Sol> mag. ‘npo_metoaico = See Gon Si oie wre Dod maggiore ———— = — = Lab minore relativa di Dob mag. —_ J — —————— ping ene : 4 a py ie misto a wv = PARTE TERZA 58 PARTE TERZA Questa parte contiene pressoché tutte le combinazioni della divisio. ne in tutti gli otto tempi, segni di richiamo e le abbreviature pid in uso. Allegro maestoso squppetto az E, 42 C. Allegretto 4 S 2 | ll B, 4022 C. 2 Andante mosso > 2 we4o1 8 = oy SSS in tempo z opera " Larghetto ad eZ NP 102 =f B, 4022 C + Soo a ee ere ea eres (apa ppt ee Ge ae rood Rue 0 P * thy 76 Maestoso 7 E4022 C N¢ 106 Andante sostenuto : + a al 2, 4022 Allegro vivace E, 4022 G 84 Adagio E, 4a G 86 Andantino grazioso E4002 ©. 88. Moderato assai on = Ne 110 fe aS So E02 89 E. 4022 ©. Moderato . Ne 4441 2 omc a1 F, 4022 ©. Grave NOMe FZ con espressione SS Enz 94 Allegretto Ne 413, E, a0z2 ©. 95 B 4022 ©. Allegro NOMA GE = ere © -¢ 3 — —— E. a022 7 FE, 4022 C 98 Allegro con brio a) NO 415 E4022 98 | = gotta 5 4022 © 100 Sostenute Be ~ Ne uo $B + Se ee eee g = SS = ate 101 E402 C 102 Nead7 Per conoscere le abbreviature e segni di richiamo. Allegro mosso | $, a es SS — (a) Nella musiea stampata tanto queste abbreviature che quelle che seguono si riscontrano di rs. do eid ehe non puo dirsi per quella manoseritta, once se ne renid- necessaria Tk vonosernza, 5, 4022 ©. 103 E, 4022 ©. Solfegeio per la lettura di intervalli distanti fra lero. Allegro spiritoso NO 418 a © 4922 C. ee) sestemmrsmernte Per la cognizione di altri segni ed abbreviature. Allegro NI419 D.C. sino, al segno % E. 4022 C. 107 E. 4022 C 108 In quest’ultimo Solfeggio-sono riuniti tuttii tempi onde abituare 1'Al- evo al cambiamento istantaneo, Allegro moderato a ate Ss Ne 420 @ piacere Andante mosso E, 4022 ©. Allegro giusto se: 0 Sostenuto bp E42 ©. Allegre molto fier ere oe eS E. doz ©. EDIZIONI CURCI ESTRATTO DEL CATALOGO RIGUARDANTE LY PUBBLICAZION] TEORETICHE EI METODI PER LA DIVISIONE BARBERA G. - Elementi di Teoria Musicale per il Canto corale nelle Scaole Magistrali (con cenni di Storia della Musica secondo i vigenti programmi ministeriall) (in 2 volumi). BERALDI M. - Corso graduale ¢ metodico per lo stax dio del Dettato ritmico ¢ melodieo. BONA P. - Metodo completo per le Divisione con l'og- giunta di Norioni elomentari di Teoria Musicale di A. Curei. CENTI E, - Nezioni di Teoria Musicale. CURCI A. - Nozioni clomentari di Teoris Musicale ‘esposte in forma chiara e graduale per iniziare lo studio della musica. FALGONI A. - Sietodo per la Divisione, teorico pratico, graduato — Te II parte. GENTILUCCI O. - 13 prove d'esime per Ia licenza, di Solfeggio. 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