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Risorgimento italiano

L’Italia alla metà del 1800 era ancora divisa in una decina di Stati, era arretrata
economicamente e debole politicamente, il settore principale era l'agricoltura ma
con uno sviluppo diverso tra nord centro sud.

L’industria presente era arretrata, quella metalmeccanica e siderurgica erano


ancora a livello artigianale, al Nord e al Centro erano diffuse la produzione della
seta, della lana e del cotone ma ancora con produzioni limitate, artigianali e
destinate all’esportazione, dato che il mercato interno era arretrato anche per una
condizione di povertà della gente.

L'attività agricola era sviluppata solo nella pianura Padana al Nord, al Centro Sud
restava arretrata, organizzata in piccole proprietà o in latifondi.

I prodotti diventavano sempre più cari per il passaggio attraverso le dogane tra gli
Stati.

La povertà di commerci non aveva portato lo sviluppo delle vie di commercio


come la ferrovia.

Non si era sviluppata una borghesia moderna, infatti non investiva in nuove
imprese.

Le cause di questa arretratezza furono trovate nella divisione tra tanti piccoli stati,
nelle libertà limitate, nell dominio dell'Austria.

Dopo secoli di sottomissione a Stati europei si sentì la necessità di una ripresa


generale un “Risorgimento” appunto, Inteso come ripresa economica, culturale,
sociale, sostenuta dalla libertà e dall’indipendenza.

I cosiddetti patrioti portavano avanti battaglie culturali, politiche e militari che


puntavano a raggiungere indipendenza dall'Austria e un’unità politica; alla fine
portarono alla formazione del Regno d'Italia nel 1861.

Le idee iniziarono a diffondersi tra i più colti attraverso scritti ed opere letterarie;
c'era chi voleva una federazione di Stati, chi uno Stato unitario col potere
centralizzato; c'era chi vedeva indispensabile la guida di un’elite accanto ai sovrani
(i moderati), chi invece fondamentale sentiva la lotta rivoluzionaria del popolo (I
democratici).

Tra i moderati c’erano Gioberti e Balbo che ipotizzavano come guida il primo il
Papa affiancato ai Savoia del Regno di Sardegna, il secondo i Savoia.

Tra i democratici troviamo Mazzini e Cattaneo. Mazzini sperava di costituire una


Repubblica unitaria attraverso l’insurrezione popolare, il risveglio morale e
religioso portato attraverso la propaganda, l'educazione della gente. Fondò la
Giovine Italia, un'associazione pubblica che puntava a educare e convincere il
popolo.

Cattaneo invece pensava ad una Repubblica federale che progredisse


economicamente e civilmente attraverso la diffusione del sapere concreto, tecnico,
scientifico.

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