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SCHEDA

LA GENETICA MENDELIANA E L’EREDITARIETA’


dott. Fabio Bravi

Modulo:
Il modulo “La trasmissione dell’informazione genetica” viene sviluppato in una II liceo
scientifico nell’arco di 15 settimane, impegnando gli allievi per un totale di 30 ore.
Finalità: comprendere i meccanismi di trasmissione dell’informazione genetica; conoscere
le malattie genetiche e le scoperte in campo biotecnologico volte alla terapia genica; porre
le basi per lo sviluppo di un proprio senso di responsabilità e di una coscienza più
rispettosa verso la natura e le sue risorse sia vegetali che animali; conoscere la
sostenibilità e la non-rinnovabilità delle risorse.
Obiettivi: saper descrivere il processo della meiosi, le varie fasi del ciclo cellulare, il codice
genetico, i processi di trascrizione, duplicazione e traduzione, l’esperienza Mendeliana
comprendendone a fondo le implicazioni biologico-evolutive
Prerequisiti: conoscenza degli atomi e delle molecole che “compongono” la vita, delle
strutture ed organelli cellulari e rispettive funzioni.
Il modulo è diviso nelle seguenti U.D.:
U.D. 1 : un programma per la cellula
U.D. 2 : la genetica mendeliana e l’ereditarietà

U.D.:
Finalità: comprendere l’importanza delle scoperte di Mendel e le conseguenze che hanno
avuto sul mondo scientifico; avere le basi necessarie per comprendere fenomeni correlati,
come ad esempio alcune malattie genetiche.
Obiettivi: saper definire un gene ed un allele; saper illustrare la differenza tra fenotipo e
genotipo, dominante e recessivo, omozigote ed eterozigote; saper enunciare le leggi
dell’ereditarietà.
Metodologie didattiche: collegamenti con il quotidiano e con il concreto confrontando il
concetto di carattere mendeliano (colore dei fiori, rugosità del seme) con quello del colore
o della crespatura dei capelli dello studente, o la sua altezza e altri caratteri visibili. Gli
studenti saranno considerati parte attiva della spiegazione, spesso utilizzando le loro
stesse domande come spunti per introdurre i vari concetti che l’unità didattica prevedeva.
Lezioni frontali limitate alla presentazione dell’argomento e degli obiettivi da raggiungere
attraverso l'uso di lucidi, illustrazioni, fotografie che riproducono i concetti affrontati nella
teoria. Altri strumenti didattici: libro di testo, audiovisivi, visita guidata presso l'orto botanico
di Siena.
Tempo necessario: 4 lezioni, 2 delle quali saranno lezioni frontali, una sarà dedicata alla
visione di materiale audiovisivo ed una alla discussione critica e riepilogo.
Prerequisiti: conoscenza della sintesi proteica; conoscenza dei meccanismi alla base di
mitosi e meiosi; comprensione dell’importanza del fenomeno del crossing-over per la
variabilità della specie
Verifiche in itinere: interrogazioni, prove di auto-verifica presenti in fondo al capitolo e, ad
ogni lezione, quesiti sparsi sul livello di apprendimento dei concetti espressi nella lezione
precedente con la tecnica del circle time.
Connessioni interdisciplinari: Italiano e religione: la bioetica (biotecnologie e clonazione,
sostenibilità e risorse). Matematica: le leggi della probabilità e segregazione genica
Valutazione: verifica orale che consentirà di valutare l’acquisizione, la rielaborazione, il
collegamento dei contenuti specifici dell’unità ed anche le capacità espositive. Verifica
scritta attraverso un test.

Bibliografia:
H. Curtis, N.S. Barnes, “Invito alla Biologia”, volume unico, Zanichelli, 2000.
Testi consigliati per l’insegnante
J. Liss, “L’apprendimento attivo”, Armando Editore,2000.
J.Liss, “La comunicazione ecologica, manuale per la gestione dei gruppo di cambiamento
sociale”, Edizioni la meridiana.

Siti internet:
www.indire.it

Video didattico: I Segreti della Vita

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