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STORIA

RIVISTA MENSILE DI
MODELLISMO L. 1.200
AEREI
MEZZI MILITARI
NAVI
UNIFORMI MILITARI
AUTO FAMOSE
STORIA DI BATTAGLIE
GIOCHI DI GUERRA
GIOCHI DIDATTICI
DIORAMI

ANNO 1 N. 6
GIUGNO 1977

IN OMAGGIO AUTOADESIVO
del 155° GRUPPO
STORIA
MODELLISMO
DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE - REDA- ANNO I - N. 6 GIUGNO 1977
ZIONE - PUBBLICITÀ'

Storia MODELLISMO
sommano
C.P. 633 - 00100 ROMA
Via Vogherà, 54/c - 00182 ROMA SUL PROSSIMO NUMERO IN OMAGGIO
Tei. 75.04.78
STEMMA AUTOADESIVO DEL 22° GRUPPO
PREZZI: una copia Lit. 1.200 • Arretrati 11 dop-
pio. Abbonamenti: pag.
Annuo Italia Llt. 12.000
Annuo Estero Llt. 16.000 3 Panzerjàger I Ausf B di E. Campo
I versamenti vanno effettuati sul c.c.p. n. 12158002
6 Simboli tattici della Wehrmacht di W. Kowalsky
e B. Benvenuti
intestato a:
Storia MODELLISMO, Via Vogherà, n. 54/c 8 Modelli sulla bilancia di E. Campo
00182 R O M A
14 Non sempre deve essere mimetizzato di H. P. Dorner
DIRETTORE RESPONSABILE
16 II « Tornado » europeo di G. Bignozzi
Cesare FALESSI
19 II re del mare di F. Jannetti
COMITATO DI REDAZIONE 37 II 155° Gruppo ed il suo stemma di F. Jannetti
Bruno Benvenuti, Maurizio Camponeschi, Piero
Crociani, Valerio D'Orlo, Fabrizio Jannetti, Re-
migio Gennari, Aldo Manchetti. 26 Modelli sulla bilancia di U. Tosi,
A. Santoni,
HANNO COLLABORATO: L. Mastrangelo
Mario Barteletti, Massimo Brandani, Giorgio 27 Uniformi dell'artiglieria a cavallo della Guar-
Cantelli, Mario Cermelli, Massimo Di Giorgio,
Franco Gay, Sergio Gibello, Sandro Mazzoni, dia Reale delle due Sicilie di M. Fiorentino
Edoardo Massucci, Lino Mastrangelo, Enrico Mar-
chettì, Michael Pernotta, Alberto Santoni, Sergio 32 I tedeschi... della costa di N. Tibaldi
Sannipoli, Maurizio Tarducci, Mauro Tornassi,
Franco Valle, Antonio D'Ottavi. Lamberto Tarsi,
Federico Della Valle. 34 Spruzzare ma come? di H. Neumann
Articoli MF cortesemente concessi da:
38 Modelli di plastica « in volo » di H. Neumann
Cari Ed. Schunemann KG, Bremcn
Traduzioni dal tedesco: Vittorio Rciss
33 Novità
PUBBLICITÀ'
Curala direttamente dalla direzione e dall'am-
ministrazione della rivista.
42 Libri
© ORION Edilrice s.r.l.
Via Vogherà, 54/c
00182 ROMA 40 Club delle Quattroruotine

Proprietà ORION Ed. s.r.l.


44 Informazioni
Pubblicazione mensile
Autori//.. Trib. di Roma n. 16623 del 22-12-1976. In copertina: In alto: L'Augusta-Sikorsky HH-3F « Pelican » con i
colori dell'AMI in volo. (Foto Ala Rotante)
DISTRIBUZIONE:
In basso: Truppe motorizzate tedesche durante le
PARRINI & C., s.r.l. prime fasi della « Operazione Barbarossa ».
P.zza Indipendenza, 11/B - Roma
Via Tcrmopili, 6-8 - Milano

Associato all'USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Storia MODELLISMO C.P. 633 00100 ROMA. Tulli i d i r i t t i eli riproduzione con qualsiasi mezzo
tecnico sono riservati. Le opinioni espresse dagli autori dei singoli articoli non rispecchiano necessa-
Stampato in Offset presso riamente l'opinione della rivista. Salvo preventivi accordi, manoscritti, disegni, (olografie anche se non
pubblicati non si restituiscono. La collaborazione è libera ed aperta a tutti.
la Lltotipogratìa Rugantino Via Spolelo. n. 1
ROMA
Pan/erjager I AisfB '
4,7 cm Pak 11) 1-43 ( Sdklz 101 ) di Enrico Campo

Un notevole espediente per pro-


lungare la vita operativa di un car-
ro ormai ^superato fu quello di mon-
tare un pezzo controcarro sullo scafo
del corazzato ritenuto non più ade-
guato nello scontro coi propri avver-
sari. Questa « filosofia » fu una delle
teorie-base dell'industria bellica tede-
sca durante la 2a Guerra Mondiale; e
possiamo dire che da tutti i tipi di
carri tedeschi (Pzkw I - II - III - IV -
V - VI) furono sviluppati dei semoven-
ti controcarro.
L'installazione di un cannone, sem-
pre con prestazioni notevolmente mi-
gliori rispetto a quelle dell'arma prin-
cipale originaria, faceva del semoven-
te un avversario realmente temibile,
anche per i carri di classe superiore.
Il limite del Panzerjager era però nel
limitato settore di tiro del cannone
in quanto questo, non essendo instal-
lato in una normale torretta, non po-
teva ruotare per 360°. Il semovente
controcarro doveva pertanto essere
impiegato secondo tattiche del tutto
peculiari.
Il primo esemplare operativo che Il cannone veniva installato su uno altre caratteristiche erano del tutto
concretizzò queste teorie nella Panzer- scafo privo di torretta, con una scu- simili a quelle del Panzer I. Ne furo-
waffe fu il 4,7 cm. PAK (t) L/43 a. datura che lo proteggeva su tre lati no costruiti circa 350 esemplari dalla
Pzkpfw I ausf. B - Sdkfz 101; si trat- senza la copertura superiore. Il com- Alkett AG che operarono in Europa ed
tava di uno scafo di Pzkw I ausf. B su plesso pesava circa 6 tonn, l'equipaggio in Africa nel 1940/41, finché non fu
cui era stato montato un controcarro era composto da tre uomini ed il mu- sostituito da modelli più rispondenti
cecoslovacco da 47 mm, con un bran- nizionamento era costituito da 86 alle esigenze belliche.
deggio laterale di 15°. proiettili per il pezzo da 47 mm; le La realizzazione del modellò è una
classica « conversione » e non presen-
ta particolari difficoltà; la protezione
del cannone, realizzata con piastre pia-
ne, è facilmente riproducibile con del
plasticard seguendo i disegni allegati,
mentre un po' più complessa è la co-
struzione dello SKODA da 47 mm.,
ma anche questo lavoro, con l'aiuto di
un briciolo di esperienza e dei disegni
che corredano l'articolo, non dovrebbe
creare grossi problemi.
Come piano di lavoro per la realiz-
zazione del modello consigliamo di at-
tenersi a quanto segue:
II modello base è il Pzkw 'I della
ITALAEREI in scala 1/35. Si ritagli la
piastra orizzontale su cui poggia la
torre (pezzo n. 25), si incolli anterior-

In alto: un Panzerjager I armato con il


cannone cecoslovacco da 37 mm in azione
durante l'attacco di Rommel a Tobruk. E'
interessante notare come sotto la grosso-
lana applicazione della vernice coler sab-
bia traspaia il colore grigio originale. A
sinistra: un gruppo di ufficiali tedeschi se-
gue l'andamento del combattimento uti-
lizzando come osservatorio un Panzer-
jager I.

storia MODELLISMO
Vano di combattimento normalmente in
mollo ciliare tintili al gr/K/o RLM

Panwjager I Ausi B 4,7 cm PaK II) Li43 Sdkf- lili


Afrika Korps Tohrnk 1942

Supporto calinone' « A

l'aralia ili divisione


nini motore/combattimento

l'articolare sommano arredamento nilern


I
Sabbia (Mo-Lak LM-21 su fondo Pan;.er Gran ll.M-41 clic appari.' nelle scrostature, croce
nera con bordo bianco semi cancellala.

Cannone Skoda 4,7 cm l'aK

Supporto tuniche

Scala 1 : 35
Discani eli Fabri/io Janncl

storia MODELLISMO
mente una striscia di plasticard larga
8 mm e la si sagomi davanti secondo
la sovrastruttura. Seguendo i disegni,
occorre realizzare il supporto del can-
none, il sostegno denominato « A » e
la paratia di divisione del motore dal-
la camera di combattimento.
Il supporto del cannone sarà incol-
lato alla faccia inferiore del ciclo del
pezzo n. 25. Il sostegno « A » correrà
dal supporto del cannone fino al limi-
te superiore della paratia motore-va-
no di combattimento.
E' opportuno realizzare questi pezzi
con del plasticard piuttosto spesso.
Nel vanp di combattimento andran-
no sistemati: seggiolino del pilota e
leve di comando, albero di trasmissio-
ne, scatola del cambio, differenziale,
semiassi.
E' opportuno comunque sistemare
l'equipaggio nel modello: soprattutto i
due serventi al cannone, che, con il
loro volume, impediranno sguardi « in-
discreti » in un interno sicuramente
un po' spoglio.
La costruzione del cannone è forse
la parte più complicata da realizzare.
Occorre studiare attentamente i dise-
gni e le foto. Per la canna e la culatta
è consigliabile prenderle da un canno-
ne di calibro maggiore ma in scala
inferiore (per es. il 75 PAK 40 Airfìx
o ESCI) e lavorare su questo; per
quanto riguarda volantini di elevazio-
ne, traguardi di puntamento, ecc., si
dovrà ricorrere alla propria collezione
di « pezzetti » avanzati, la famosa
« banca dei pezzi ».
Dopo aver costruito e sistemato il
cannone sul suo supporto, ed aver rea-
lizzato e montato le piastre e lo scudo
di protezione, il Panzerjager è essen-
zialmente terminato.
Posteriormente, sul vano motore va
costruita come da disegno una struttu-
ra con plastica tirata a caldo e poi I n alto: un plotone di Panzerjager I si appresta ad entrare in azione durante i combat-
rivestita con tulle da bomboniera, che timenti del periodo iniziale dell'operazione « Barbarossa ». Il semicingolato Sdkfz. 251
rappresenterà un portarobe per l'equi- con il cannone da 37 mm aveva le funzioni di veicolo comando. Sopra: il cannone Skoda
paggio; sul fianco sinistro della sovra- da 47 mm montato sui Panzerjager I. La scala posta vicino alla ruota è in pollici e può
struttura corazzata dovrà essere appli- essere utile per la costruzione dei particolari del cannone. In basso: una foto altamente
cata l'antenna a stilo della radio ed il ritoccata del PzJàg. I che ha tratto in errore molti disegnatori sulla foggia della bocca
da fuoco.
relativo supporto mentre sul parafan-
go sovente era applicato un contenito-
re portataniche di facile realizzazione.
Per il resto, il modello viene mon-
tato secondo le istruzioni della ITAL-
AEREI.
Concludendo, consigliere! questa se-
quenza: iniziare a montare lo scafo del
Pzkw I completamente, eccetto il pez-
zo n. 25. Arredare l'interno, poi mon-
tare consecutivamente la paratia, il
supporto, il pezzo n. 25 ed il sostegno
« A ». Poi le piastre di protezione e la
gabbia posteriore ed infine gli acces-
sori previsti nel Kit.
Il carro del disegno rappresenta un
esemplare del D.A.K. durante l'inve-
stimento della piazzaforte di Tobruk
nel 1942. Il carro è verniciato in Pan-
zergrau ricoperto da diverse mani di
giallo sabbia, applicate con tecnica
molto rudimentale con croci nere filet-
tate di bianco.

storia MODELLISMO
in MODELL-FAN 12/76
Simboli tattici della Ifllehrniaclit di Wolfgang Kowalski e Bruno Benvenuti

Chi si interessa di modellismo militare ed in particolare voler fornire un completo elenco dei simboli tattici adottati
rivolge la sua attenzione alla riproduzione dei mezzi ruotati dall'esercizio tedesco nel corso della seconda guerra mon-
e cingolati cerca di riprodurre nei modelli che realizza tutti diale. E' doveroso precisare che una casistica rigorosa-
i minimi dettagli presenti negli originali, comprese le in- mente precisa in materia costituirebbe un trattato molto
segne e gli stemmi tattici. voluminoso in cui avrebbero una parte preminente i casi
Realizzando dei modelli di mezzi tedeschi, spesso sarà unici e le eccezioni alla norma, in quanto va tenuto presente
capitato di trovare nei fogli di decal dei simboli tattici a che spesso i simboli tattici ebbero delle varianti applicate
cui qualche volta non è stato facile dare una interpreta- « sul campo » o adottate per scopi particolari. Bisogna an-
zione. che precisare che non tutti i simboli riportati nella tabella
In queste occasioni chi ha cercato di capirne l'esatto ebbero un impiego per l'identificazione dei veicoli militari
significato avrà incontrato notevoli difficoltà nel reperire ma che l'uso di alcuni rimase strettamente legato ad
delle fonti di documentazione ed avrà anche riscontrato un impiego esclusivamente cartografico.
delle discordanze di interpretazione al riguardo. I simboli generalmente impiegati solo su schizzi, mappe
L'elencazione di simboli che segue e la loro esplicazione ed organigrammi furono quelli relativi alle grandi unità il
vuole essere una base a cui possa fare riferimento chi vuole ci;1' impiego avveniva nell'ambito di movimenti strategici o
approfondire uno studio sulla materia, senza pretendere di quelli indicanti le funzioni di singoli mezzi o reparti nella

Gruppo d'armate (A-B-C oppure Nord-


Sud Sudovest ecc.)
11 2. Reggimento d'Artiglierìa motorizzato. Battaglione Esploratori motorizzato

Armata — Comando d'Armata (corazzata


SS-Paracadutisti ecc.) «g
10. Reggimento d'Artiglieria corazzato *'• Battaglione Esploratori Corazzato

Corpo d'Armata 1
Moo Reggimento Corazzato
Battaglione Cacciatori di carri

Corpo d'Armata alpino Reggimento cacciatori da Montagna


58. 5. Battaglione Comunicazioni

Corpo d'Armata corazzato Reggimento Cacciatori Paracadutisti


IV Battaglione Comunicazioni motorizzato

Reggimento d'Artiglierìa anti-aerea co-


Corpo d'Armata paracadutisti razzato
Battaglione Pionieri

Divisione (Fanteria - Cacciatori - d'As-


salto - Territoriale - Volksgrenadier -
Luftwaffe) Reggimento lanciarazzi corazzato
uè Battaglione Pionieri motorizzato

Divisione di fanteria motorizzata = leg* /V


gara (cavalleria) = Panzer Grenadieren
Stato Maggiore Reggimento Pionieri
do Battaglione Pionieri corazzato

Divisione corazzata
Stato Maggiore Reggimento trasmissioni r r /cn Battaglione alpino
16. oo >

Battaglione (Fanteria - Cacciatori • d ' A s -


Divisione paracadutisti
Battaglione Pionieri alpino
lil/s*
Battaglione Fanteria motorizzato = bat-
Divisione alpina " T An taglione granatieri corazzati Battaglione fucilieri motociclisti
LH

Brigata o Gruppo da Combattimento .. / Battaglione Artiglieria trainata 5. Reparto di sussistenza

Reparto di sussistenza motorizzato


Reggimento (Fanteria - d'Assalto - Cac
datori - Granatieri) 1 i JV/c Battaglione Artiglieria motorizzata Autoreparto
56.

Reggimento fanteria motorizzata = gra- j


ì> Reparto di Sanità motorizzato
na«ieri corazzati
Battaglione Artiglieria corazzata 29.

Reggimento d'Artiglieria TJ /- Battaglione corazzato Battaglione Paracadutisti


I 5.

storia MODELLISMO
Compagnia (Fanteria • Granatieri - Cac-
ciatori • d'Assalto • Fucilieri • Volks
grenadieren)
i Compagnia
ippico
Cannoni Fanteria a traino
5. Compagnia Veterinari

Compagnia di Fanteria motorizzata ->, Compagnia Manutenzione mezzi coraz-


Granatieri corazzati Compagnia Cannoni Fanteria a traino
oo meccanica
•* zati

Compagnia di Fanteria motorizzata su _____ Compagnia Stato Maggiore Divisionale


Compagnia Cannoni Fanteria, mista trai-
semi-cingolati
\—\ nati e semoventi

Compagnia mista Granatieri corazzati Ili Batteria Artiglieria a traino ippico


Compagnia di Comando di reggimento
di fanteria, con plotoni di comunica-
56/ioni - pionieri - ciclisti

Compagnia carri armati


semicingolati
su veicoli e

Jll Batteria Artiglieria a traino meccanico


Batteria di comando di reggimento
artiglieria, motorizzata
di

Compagnia anticarro trainati Compagnia Comando reparto esplorante


2. Batteria Artiglieria semovente
motorizzato, con plotoni anticarro - Pio-
5 nieri e cannoni di fanteria
Compagnia Trasmissione, motorizzata
Compagnia anticarro su semoventi I ly dei reparti esploratori

35 Ufficio Approvvigionamento Divisionale


Compagnia cannoni anti-aerei leggeri,
su semovente Compagnia Telefonisti di un reparto ^Qr
5. comunicazioni, parzialmmte motorizzato o O 35 Ufficio Posta Militare Divisionale

Compagnia Pionieri \fflM IAutogruppo (la capacità di carico era 35 Plotone Gendarmeria da Campo
j/c 'indicata
'b o' 1/5 " in tonnellate)

jj Plotone di cavalleria
t Compagnia Pionieri motorizzata Compagnia di Sussistenza motorizzata
_^^^_ $ Colonna di rifornimenti marcia, trainata
Compagnia Pionieri corazzati, mista su
veicoli e semi-cingolati (di solito la Compagnia Sanità, motorizzata tC t Colonna di Comunicazioni leggera, mo-
O III compagnia) ~TJ D~ 5 torizzata
* .Aj Compagnia Cacciatori di Montagna
I_ I Compagnia Pionieri motorizzati su se- Colonna di rifornimenti marcia, moto-
ni T mi-cingolati rizzata

3./rj.D.f Compagnia Cacciatori Paracadutisti |_E T


Compagnia di esploratori motociclisti (j ij Ljf Colonna Pionieri leggera, motorizzata
Compagnia Manutenzione, Officine Mo-
77^5. "ili

Compagnia Esploratori Corazzati Q — Q 45 Colonna Pontieri motorizzata


W-r Compagnia Macellai, motorizzata
\j *j-
Compagnia motociclisti

•jjj Tj"5. Compagnia Panettieri (J Ospedale da campo, motorizzata

Ospedale da campo, su veicoli semi-


£ cingolati

In questa pagina e nella pagina accanto una serie di simboli


tattici della Wehrmacht con il relativo significato.

preparazione di piani di battaglia dettagliati; sui veicoli e Un sistema analogo era applicato anche alla identifica-
su mezzi corazzati furono usati in genere quelli riferentisi zione delle compagnie, sia nell'ambito del battaglione che
alle unità minori o ad un impiego specifico, di norma accom- del reggimento, qualora si trattasse di compagnie reggimen-
pagnati dallo stemma della divisione di appartenenza. tali come quelle delle armi pesanti o dei servizi.
Una serie di combinazioni numeriche, generalmente mai Oltre che da un numero distintivo, i simboli delle grandi
riportate sui veicoli, permetteva di individuare le unità mi- unità erano generalmente composti da un simbolo princi-
nori inquadrate nell'ambito delle grandi unità. pale che indicava il tipo di reparto a cui si riferiva e da un
I simboli dipinti sui veicoli e sui mezzi corazzati erano simbolo accessorio che ne qualificava la specializzazione,
in genere dipinti in bianco, in qualche caso in giallo ed .in in qualche caso accompagnato da attribuzioni specifiche
pochissime occasioni in nero. che ne facilitavano l'individuazione.
La rappresentazione grafica dei simboli che segue mo- A quanto sopra detto facevano eccezione le unità com-
stra anche come venissero diversificate fra loro le diverse battenti delle SS le cui divisioni erano identificate con i
unità dello stesso tipo; i gruppi di armate erano contrad- nomi (es. Nordland-Viking-Totenkopf, etc.) e non con i
distinti da un riferimento geografico o da lettere dell'al- numeri.
fabeto, le armate con numeri arabi, i corpi d'armata con
numeri romani, le divisioni, le brigate ed i reggimenti con Nel tradurre i termini militari tedeschi si è cercato
numeri arabi, i gruppi di combattimento con il nome del dove possibile di inserire la corrispondente terminologia
loro comandante, i battaglioni con un solo numero arabo militare italiana.
se erano autonomi e con una doppia sigla formata da un La tabella seguente riporta, dopo la rappresentazione
numero romano seguito da quello arabo relativo al reggi- grafica di ogni simbolo, una breve nota esplicativa per me-
mento di cui facevano parte. glio comprenderne il significato e l'utilizzazione.

storia MODELLISMO
Modelli sulla bilancia di Enrico Campo

ESCI 1/35 - Foglio n. 18 ASPETTO GENERALE: Ciascun foglio è corredato dalle


istruzioni che, oltre a indicare la provenienza degli stem-
TIGER - PANTHER - Pzkw III - mi, talora indicano anche il veicolo su cui sono stati
HANOMAG Sdkfz 251/1 utilizzati determinati contrassegni.
19 20 23
in
PRECISIONE DI SCALA: Alcuni soggetti non del tutto
accurati per la scala 1/35, buoni per una scala maggiore.
«Ct J O
SOGGETTI RAPPRESENTATI: Una nutrita scelta di stem-
mi delle divisioni corazzate dell'Esercito e delle Waffen SS
in tre colori (bianco, nero, giallo), qualche insegna tattica,
4 coppie di croci, 3 (!) palme Afrika Korps, ed una perla:
il kill-marking del Gap. Wittmann.
STAMPA: Ottimo il centraggio del registro. Il film non è
dei più spessi, in alcuni soggetti è forse eccessivo e va
rifilato con forbici.
ASPETTO GENERALE: Risente un po' degli anni ed è
forse inferiore agli attuali standards delle decals fornite 5
nei kits delle migliori marche. Il foglio è corredato di
istruzioni comprensibilissime che consentono l'identifica- O
O'
zione dei soggetti rappresentati e da un altro foglio con le
Z
viste frontali e laterali dei quattro carri di cui sopra (Ti-
gre, Panther, Mk. Ili, Sdkfz. 251) che ci ricordano tanto "co
la pagina centrale dei vecchi AFV Profiles. O g o a

in
LO
ITALAEREI 1/35 - Fogli nn. 114-115-116
CO CO
PRECISIONE DELLA SCALA: Molto buona. m m Q> i •ir
SOGGETTI RAPPRESENTATI: Esame dei 3 fogli. Un as m m
n m « m O^ 4< h= L
sortimento vasto di insegne divisionali (anche SS), ma
soprattutto una vera manna di simboli tattici, segnata-
mente per quanto riguarda i veicoli di comando. Il foglio
I m m ._
m m *>
0=1=3

n. 116 riporta addirittura i numeri di posizione delle pia-


V > - > - > > -
stre aggiuntive di protezione. Sono presenti anche alcune
« Allied Stars » per i veicoli catturati o per i famosi Pan-
ther - M10 delle Ardenne. Il foglio 115 riporta quattro
Q p_
croci rosse per carri ambulanza ed un cartello stradale o- '
della Divisione GROSSDEUTSCHLAND. Z
•4-J
STAMPA: Ottimo il centraggio, ma eccessiva la superficie CO
del film, peraltro sufficientemente sottile. O

storia MODELLISMO
Gieffeci « H O » (1/86) n. 1
DECALS PER MODELLI IN MINIATURA 72nd Scale
mimo
SCALE
PRECISIONE DI SCALA: Buona, ma tuttavia migliore per 1/76 SCALE Q n ^ i
i modelli in scala 1/76 - 1/72. ' • TT
GK R 6 T tf ® n r *

SOGGETTI RAPPRESENTATI: Si tratta del foglio prece 4

dente pantografato in piccolo, compaiono in più altre Q GK R ù


T * ® TI r *

croci di vario tipo e delle notevolissime bandiere per la 1 • • T T •"•• m"* n a


T * x - • *
identificazione aerea, manca il kill-marking di Wittmann. <t 0 T 0 1 ™ " *
•e' R T D A. i ~ «
STAMPA: Superiore alle precedenti, anche il tratto è più t t T
•d"" ° r
d Q j. i ~ «
sottile, molto più accettabile il film, ottimo il centraggio + + + ^
a T _
J[ T
(nel foglio esaminato) delle svastiche delle bandiere. » < T
ASPETTO GENERALE: Non viene fornita l'identificazione
degli stemmi, ma tuttavia è un foglio indispensabile per
i cultori delle piccole scale.

GERMANY 1/4 SCALE


A A A AA A AA A A AAfffH ** >* ;VS T
;rjtx"A"A-A"jrjr;rxxxxxxxxx >. I X X a T
XX XX XX XX XX XX XX XX XX x .4
(D <D a x B o x D O o a e e e e e e ee e >* >i
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t t tt i t t t * -I- •!• 4- I I -I- + -H- 5- Y t -M : i èTe e"é T"^ T"^J f
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Jl_ JL JL + + T o o + +
JL JL Jt_
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QB
GIEFFECI - MUGG IO - MAOt IN IT»LY

MICROSCALE DECALS 1/76 - 1/48


Foglio n. 72/13

PRECISIONE DI SCALA: Buona per TI/76; eccessive le I MANUFACTURED BY KRASEL INDUSTRIES. INC., CULVER CITY, CAUF., U.SA I
dimensioni dei simboli tattici in 1/48.
SOGGETTI RAPPRESENTATI: E' un foglio senza infamia ITAL-TRANSFER 1/35 - Fogli nn. 06-07-08-09
e senza lode, con stemmi divisionali in bianco e giallo,
numerose croci e due paia di bandiere di identificazione PRECISIONE DI SCALA: Eccellente.
aerea. C'è anche un piccolo assortimento di simboli tat-
tici. SOGGETTI RAPPRESENTATI: Esame dei quattro fogli.
STAMPA: Ottimi i centraggi e pressoché assente il film Tutto ciò che è possibile mettere su di un veicolo mili-
tare tedesco dal 1939 al 1945 è presente nei quattro fogli:
di contorno, anche lo spessore è nei limiti della tollera-
bilità. L'unico grosso difetto è dato dalla loro lucidità. dalle croci di foggia varia, ai simboli tattici più sofisticati,
dai contrassegni per ambulanza ai guidoncini per veicoli
Senza una mano di opacizzante sono inservibili. comando di varie Armi, non mancano neanche alcune serie
ASPETTO GENERALE: Scarsa la confezione che non da di numeri di identificazione, né un cospicuo gruppo di tar-
alcuna identificazione degli stessi riportati. E' tuttavia ghe (anteriori e posteriori, naturalmente!). Le insegne di-
innegabile l'utilità del foglio per chi lavori con TI/48, i cui visionali sono inusuali e talvolta pittoresche, ma assoluta-
kits spesso hanno delle decals di second'ordine. mente autentiche.
STAMPA: Bisogna precisare che non si tratta di normali
decals, bensì di trasferibili a secco, tipo Letraset, per
intenderci. Ottimi i centraggi e buoni i passaggi di colore.
ATTENZIONE ASPETTO GENERALE: Sono le decals dell'ultima genera-
zione ed hanno mille pregi, ma l'unico difetto, se così
IL NUOVO INDIRIZZO DI possiamo dire, è che occorre un po' di esperienza nel mo-
mento di applicarle al modello, per avere la riuscita del
STORIA MODELLISMO E': 100%. I pregi innegabili sono: spessore infinitesimo, as-
senza di film, aderenza perfetta. Ogni foglio di trasferibile
VIA VOGHERÀ, 54/c 00182 R O M A è corredato da istruzioni estremamente complete circa la
identificazione dei simboli. Le istruzioni riportano inoltre
alcuni 'disegni di carri su cui applicare i distintivi.

storia MODELLISMO
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H&
Un trattore semicingolato Krauss Maffei da 8 t con il simbolo
tattico di una unità del genio pontieri motorizzata.

Un autocarro corazzato Maultier armato con un complesso lan-


ciarazzi in azione durante l'offensiva delle Ardenne dell'inverno
'44-'45. Sulla parte frontale del mezzo è dipinto lo stemma tattico
delle unità lanciarazzi mot.

'

In alto: un interessante esempio della simbologìa tattica tedesca Prigionieri inglesi avviati verso le retrovie nel settore di Tobruk
inquadrato in un singolare ambiente in cui guerra e pace si me- a bordo di un autocarro leggero Stcyer appartenente alla com-
scolano accomunate dall'imperativo « immuni vivere »! Le galline pagnia comando di un battaglione di f.mot. La lettera « V » sulla
destinate al rancio razzolano il deserto attorno ad un autocarro destra della sponda indica che l'automezzo è adibito a servizi
Opel Blitz su cui è stata montata la cucina da campo. Sulla generici.
sponda posteriore dell'autocarro convivono la palma dell'Afrika
Korps in bianco, lo stemma della 15" Panzer Division, l'insegna
trapezoidale delle unità corazzate e la lettera « W » in nero, che
indicano l'appartenenza del mezzo ad una officina mobile (Werk-
statt) di una compagnia corazzata della 15a Pz.Div. Sotto: Volk-
swagen Schwimmwagen della compagnia comando di una unità
corazzata fotografate nei dintorni di Roma nel 1943. Il simbolo
trapezoidale e le lettere St (Stab) sono dipinte sulla fiancata
del mezzo a causa dell'assenza di parafanghi.

Semicingolato Sdkfz 251 di un reparto di panzer grenadieren im-


piegato come ambulanza corazzata sul fronte di Nettuno.

storia MODELLISMO 11
.

In alto a destra: un Kettenkrad danneggiato appartenente ad una compagnia mot. del


genio (simbolo sul fianco), di un battaglione esplorante mot. (sul parafango). Sopra: la
contemporanea presenza di due motocarrozzette di portaordini intorno a un PzKw. Ili
comando permette di apprezzare quanto fossero elastici i criteri di applicazione dei sim-
boli tattici anche nell'ambito della stessa unità. Una delle moto è priva di ogni identi-
ficazione sulla fiancata, l'altra ha lo stessa divisionale e del D.A.K. sul fianco, della div.
e del comando di un reparto di f.mot. posteriormente.

In alto: l'imbarco nel porto di Napoli dei


primi elementi dell'Afrika Korps. La BMW
con sidecar appesa alla gru ha ancora la
verniciatura grigia e le insegne della 4 1
Pz.div. a cui apparteneva e sul parafango
posteriore gli stemmi di una compagnia
esploratori motociclisti inquadrata in una
unità corazzata. Sopra: una autoblinda
Sdkfz 231 del DAK in azione sul fronte
libico. Vicino alla griglia posteriore del
motore è visibile il rettangolo sbarrato
sormontato da una bandierina che indica
l'appartenenza ad una unità esplorante
della cavalleria. La lettera « A » inscritta
nel rettangolo è l'iniziale della parola te-
desca Aùfklarung. A lato: trattore semi-
cingolato appartenente alla 3a batteria di
obici da campagna di un reggimento di
artiglieria del DAK.

12 storia MODELLISMO
óari-Tragtier-ótaffel
X óchmaìen bacii

In alto: un semicingolato radio Sdkfz 251


che reca sullo sportello posteriore il sim-
bolo indicante l'appartenenza al comando
di un battaglione di f. Al centro: un auto-
carro radio Horch appartenente ad una
compagnia trasmissioni del DAK. Sopra:
In alto a sinistra: un autocarro Opel Blitz appartenente ad una compagnia servizi della i simboli tattici erano impiegati oltre che
21a Pz.div. Al centro: un semicingolato Maultier realizzato su autocarro Ford traina in nella catografia e sui veicoli, anche nelle
batteria un PaK da 75 nini sul fronte di Nettuno. Sul parafango del mezzo il simbolo indicazioni stradali. La foto mostra l'in-
tattico dei reparti di cannoni anticarro a traino meccanico. Sopra: una Sdkfz 251 radio dicazione di un posto di pronto soccorso
con antenne a stilo anziché a traliccio durante i combattimenti sul fronte tunisino. Il mobile.
veicolo ha Io stemma della 21 ' Pz.div. e delle unità di t.niot. (Fotografie: P.K.; Atlantis)

storia MODELLISMO 13
Non sempre deve essere mimetizzato!
in MODELL-FAN 11/74 di H. P. Dorner

Chi vuoi dare una macchia di consiglio: per ottenere una con- re la cestola A-12 della scatola di
colore alla sua collezione di mo- giunzione liscia della metà ante- montaggio di 3-4 millimetri nel-
delli vi ha certamente già inseri- riore e di quella posteriore del- la parte bassa. Questa fessura con-
ta una squadriglia di volo acro- la fusoliera è consigliabile ridur- cede, nell'adattamento delle due
batico. Grazie al vastissimo as-
sortimento di decalcomanie vi so-
no molte possibilità di scelta.
Un'intera squadriglia con quat-
tro o più aerei si vede solo rara-
mente tra gli appassionati, ben-
ché la possibilità di costruire un
certo numero di modelli — uno
uguale all'altro — possa risulta-
re molto attraente; tanto più che
spesso volavano anche in squa-
dra.
Raccontare qui molto della sto-
ria dei Skyblazers sarebbe inuti-
le — il modellista che vuoi cono-
scerla, la troverà con tutti i par-
ticolari nel libro di M. Leihse,
« Artisti nel ciclo » (Motorbuch-
verlag, Stoccarda). Da questo li-
bro proviene anche la foto origi-
nale qui sopra riprodotta. Invo-
gliato dal libro, del F-86 F in sca-
la 1 : 32 di Hasegawa e la serie
di decalcomanie 23 B di Aerode-
cal, mi sono messo al lavoro.
Se si seguono le istruzioni con-
tenute nella scatola, il montaggio
non presenta problemi. Solo un

14 storia MODELLISMO
parti della fusoliera quel « gio- late, piccole dosi di bianco oppu- nella scatola di montaggio o nei
co » necessario per ottenere una re di nero si ottiene un tono di fogli decal possono essere sen-
congiunzione liscia all'esterno. E' argento più chiaro o più scuro. z'altro applicate sul modello. D'al-
inoltre da tenere presente che la Coprendo sempre altre zone del- tra parte esistono foto originali
versione F 86-F-35-NA in dotazio- le superfici, ho ottenuto in que- dove si vedono gli aerei con e
ne agli Skyblazers non aveva gli sto modo cinque diverse tonalità senza « indicazioni per la manu-
slats e che quindi quelli conte- d'argento, utili per i numerosi tenzione ». In quest'ultimo caso
nuti nella scatola di montaggio pannelli. Anche se il lavoro era la squadra di manutenzione ha
debbono essere incollati e pareg- tanto, il risultato giustifica la fa- lucidato gli aerei a tal punto da
giati. Da tutte e due le estremità tica: fusoliera ed ali hanno l'a- asportare le scritte.
deve essere inoltre tolto un pez- spetto « reale ». Un problemino a se è rappre-

zo largo 8 rnm. La linea di que- Ho cercato a lungo un rosso ed sentato dall'applicazione della
sto taglio è comunque esattamen- un blu adatto. Alla fine mi sono striscia stretta sul naso dell'ae-
te indicata sul foglio decal. deciso, per il rosso, per un mi- reo. Infine si da al modello una
scuglio in proporzione 1 : 1 di vernice trasparente lucidissima e
Pactra X-7 ed X-6 dove però si può sarà difficile che uno non riman-
Colori e decalcomanie anche usare l'Humbrol 19. Pactra ga incantato dal risultato finale
X-3 oppure Humbrol n. 25 danno - Quattro Skyblazers.
Per evitare un monotono « ar-
il blu adatto. La presa d'aria e le
gento su tutto » e per ottenere
punte dei serbatoi supplementari
l'effetto dei diversi colori delle Bibliografia:
erano nell'originale lucidissime.
varie leghe metalliche si può usa-
Qui è utile come sempre la « Rub'n — M. Leihse, « Artisti nel Cielo »
re il seguente sistema: Motorbuchverlag - Stoccarda
Buff Silver »: si applica con una
Come argento-base si applica a pezzuola morbida e poi si luci- — Acrobatic teams 1950-70, Voi. 2°
spruzzo una buona vernice argen- da. Le « indicazioni per la ma- Aircam Aviation Series
tea. Aggiungendo, solo a pennel- nutenzione » che sono contenute Osprey Publishing.

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storia MODELLISMO 15
TORNADO" EOROPEO
II

di Giorgio Bignozzi

Note sulla colorazione


I prototipi del Tornado hanno rice-
vuto due tipi di livree: una ad alta
visibilità, per le prove valutative aero-
dinamiche; e una mimetica per valu-
tazioni operative.
La prima consiste in una colorazio-
ne uniforme in bianco lucido (tenden-
te all'avorio) con bande in rosso bril-
lante (Mo-Lak 4), con lievi variazioni
da una nazione all'altra nella loro po-
sizione. Il prototipo 05 (X-586) di co-
struzione Aeritalia ha ad esempio una
freccia rossa che corre lungo tutto il
ventre che non è presente sugli esem-
plari tedeschi e britannici.
Per gli schemi mimetici invece ci so-
no più variazioni.
II prototipo 03 (XX 947) è stato il
primo ad essere mimetizzato, nei clas-
sici colori inglesi, secondo la specifica
BS 381 C: Semi Gloss Dark Green 641
e Semi Gloss Dark Sea Grey 638 supe-
riormente, e Semi Gloss Light Aircraft
Grey 627 inferiormente (riproducibili
rispettivamente con le tinte Mo-Lak
LBX-1; LBX-2; LBX-5) con coccarde tri-
partite e tricolore in coda; l'esempla-
re 06 (XX 948), sempre britannico, ha
ricevuto invece una finltura uguale al-
lo 03 ma completamente opaca, con
coccarde bicolori (rosso-blu) a bassa
visibilità.
Il prototipo tedesco 07 (38 + 06) è
stato colorato secondo la specifica
RAL: Olivegriin 6014 e Dunkelseegrau
7012 superiormente e Alusilber 9006 in-
feriormente (riproducibili rispettiva-
mente con le tinte Mo-Lak LF-1; LN-2 e
Marabù 082) con croce nera bordata
L'aereo militare più moderno e più Due immagini del 1° prototipo del « Tor- di bianco in fusoliera tra i codici, e
importante realizzato in Europa in que- nado », una a terra sull'aeroporto di Man- coccarda tripartita sulla deriva insie-
sti ultimi anni, il « Tornado » sviluppa- ching; l'altra in occasione del primo volo.
de al tricolore tedesco.
to in collaborazione tra Gran Breta- Gli esemplari italiani verranno inve-
gna, Germania Occidentale ed Italia, è ce verniciati in: Grigio mare scuro opa-
ora alla fase di valutazione dei veli- co 27 e Verde scuro opaco 28 supe-
voli di preserie e di preparazione del- paio di anni, entrerà in reparto con la riormente e Alluminio opaco 26 infe-
la produzione in serie: in totale, 809 Royal Air Porce (che dal 1985 avrà pu- riormente (Mo-Lak LU-3; LF-1; LB-14).
esemplari già ordinati dalle Forze ae- re la versione ADV da combattimen- I primi velivoli di serie verranno con-
ree dei tre Paesi, mentre si prospet- to aereo, questa alquanto diversa dal- segnati, all'inizio degli anni '80, al 6°
tano interessanti possibilità di ordina- l'attuale tipo da interdizione), la Luft- Stormo C.B.
zione da parte di altre nazioni. La waffe e la Bundesmarine, e l'Aeronau-
disponibilità sul mercato modellistico tica Militare.
della scatola di montaggio offre quin- Il « Tornado », o MRCA (Multi Role
di diverse opzioni per la scelta della Combat Aircraft) o Panavia 200 dal CARATTERISTICHE
colorazione del modello: anche se per nome del consorzio per la sua realiz-
zazione — costituito da British Air- apertura alare 13,9 metri (alla
ora questo è disponibile solo nella freccia massima, 8,6 metri)
configurazione corrispondente ai pri- craft Corp., Messerschmitt-Bòlkow-
mi prototipi, ed è per questo che la Blohm e Aeritalia — è un bireattore lunghezza 17,7 metri
tavola a colori qui presentata si rife- biposto con ala a freccia variabile (da altezza 5,7 metri
risce al primo di essi, le differenze 25° a circa 65°); i motori RB.199-34R, peso a vuoto 12.800 kg
rispetto alle macchine di preserie e turboventole trialbero con postbrucia- peso totale al decollo 23.000 kg.
— prevedibilmente — quelle di serie tore e inversore di spinta, sono realiz-
zati dalla Turbo Union (Rolls-Royce, spinta max motori: 2x6.577 kg
non sono tali da scoraggiare i modelli- con postcombustione (3.855 a
sti pratici di « conversioni ». Argomen- MTU e FIAT); l'armamento compren-
de due cannoncini del nuovo tipo Mau- secco)
to questo su cui sarà comunque op-
portuno tornare quando l'aereo, tra un segue a pag. 18 velocità max: 2 Mach (oltre 2.125
km/h sopra gli 11.000 metri)
raggio d'azione senza serbatoi au-
siliari: 70-80'
16
Un passaggio a volo radente del 1° prototipo con le ali in posizione di freccia minima.

storia MODELLISMO 17
Questa inquadratura permette di apprez-
zare il dettaglio del ventre della fusoliera
e degli scarichi motore del 2° prototipo.

zione di tiro, infine, da poter fare a


meno di impiegare armi nucleari per
la certezza di compire efficacemente
obiettivi non facilmente individuabili.
Il primo prototipo iniziò i voli il 14
agosto 1974, sulla base tedesca di Man-
ching, seguito il 30 ottobre dallo 02 a
Warton, Gran Bretagna. Lo 03, pure
provato a Warton, è il primo esempla-
re bicomando e anche il primo a pre-
sentare la colorazione mimetica anzi-
ché quella bianco-rossa scelta normal-
mente per i pototipi MRCA, che peral-
tro presenta alcune piccole variazioni
tra ogni esemplare. Variazioni analo-
ghe caratterizzano anche la disposizio-
ne dei distintivi di nazionalità tra le
4 posizioni alari, riservate su questi
aerei appunto ai distintivi di tutte e
segue da pag. 16 bile dai radar), la navigazione estre- tre le nazioni del programma; quanto
ser da 27 mm, e carichi esterni appli- mamente precisa e l'individuazione de- alla « coccarda trinazionale » apposta
cati a 4 piloni alari (ruotanti per ri- gli obiettivi, l'allarme quando l'aereo è su l'uno e l'altro fianco del muso, alter-
manere paralleli alla linea di volo qua- individuato dai radar avversari, e le nativamente col distintivo di naziona-
lunque sia l'angolo di freccia assunto contromisure e contro-contromisure lità corrispondente al Paese in cui lo
dall'ala) e ad un triplice attacco ven- elettroniche. Tutto ciò conferisce al ve- esemplare è stato montato, in essa va-
trale. Particolarmente avanzata l'avio- livolo capacità operative superiori a ria la disposizione dei settori rappre-
nica, per consentire il volo ad alta ve- quelle di tutti gli aerei attualmente in sentanti i distintivi delle tre nazioni,
locità a bassissima quota (per la pene- linea, e un'elevata possibilità di so- a seconda della nazionalità del velivo-
trazione passando sotto la zona rileva- pravvivenza in operazioni; la precisa- lo caso per caso.

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storia MODELLISMO
IL RE DEL MARE Sftonty SH-3D "Sea King"
di Fabrizio Jannetti

Questo elicottero nacque per la ne- nel frattempo ne aveva iniziato la pro- L'Agusta, oltre alla produzione per
cessità della U.S. Navy di sostituire gli duzione su licenza. la Marina Militare, sta allestendo mac-
ormai superati S-58 (HSS-1 poi SH-34 L'Agusta, la più importante ditta co- chine per l'Iran ed è in fase di produ-
Sea Bat); alla fine del '57 fu infatti struttrice di elicotteri in Italia, ha zione di altre due versioni dell'S-61 per
richiesto alla Sikorsky di realizzare un apportato delle modifiche all'elicottero l'AMI: SH-3D-TS, versione trasporto
nuovo elicottero per la lotta antisom. originale per migliorarne le caratteri- VIP per il 31° Stormo Trasporti Spe-
Fu realizzato così l'S-61, un biturbi- stiche ognitempo installando, a partire ciali e l'HH-3F « Pelican » per il 15°
na con rotore pentapala di grosse di- dal 12° esemplare costruito, un radar stormo S.A.R.; di questi ci occupere-
mensioni, fusoliera scafo per limitate di navigazione e scoperta alloggiato in mo in un prossimo numero.
possibilità anfibie, derivato dal prece- una protuberanza sulla sinistra del Gli SH-3D della Marina Militare so-
dente progetto S-62. muso e, per migliorare le possibilità no inquadrati in due gruppi, il Grup-
Esso volò per la prima volta nel <li offesa, la ditta ha realizzato degli pelicot 1 di base a Luni-Sarzana e il
marzo del '59 e fu denominato HSS-2 attacchi, da applicare alle gondole equi- Gruppelicot 3 di base a Catania-Fon-
e successivamente SH-3A « Sea King »; libratrici, per quattro missili filoguidati tanarossa. Tali elicotteri possono esse-
fu utilizzato principalmente dalla U.S. AS-12 per impiego anti-nave. re rischierati in caso di necessità in
Navy in compiti antisom, e di soccorso.
Nel corso degli anni ricevette molte
modifiche e nel 1966 la produzione fu
mutata in SH-3D con nuove turbine e
impianti elettronici migliorati.
Intanto anche all'estero l'interesse
per questo elicottero si faceva maggio-
re, e veniva infatti ordinato in varie
versioni dalla Malesia, Danimarca, Bra-
sile, Giappone, Spagna, Canada e Ar-
gentina. La Gran Bretagna, che ne
acquistava la licenza di produzione, a
sua volta li rivendeva a Germania,
India, Norvegia, Australia, Egitto ed
Arabia Saudita.
Nel 1967 anche la Marina Militare
italiana si interessava all'SH-3D ordi-
nandone 24 esemplari all'Agusta, che

In alto: 11 primo prototipo dell'AS/SH-3D


(M.M.5003N). A lato: particolare di un SH-
3G della U.S. Navy, che permette di ap-
prezzare il meccanismo di ripiegamento
del rotore principale. P«J.

storia MODELLISMO 19
altre basi terrestri o imbarcati sugli Vediamo ora insieme come con un Sopra: una bella immagine di un esempla-
incrociatori della classe'« Duilio ». po' di pazienza potremo realizzare un re di SH-3D della Marina Militare arma-
Essi in tempo di pace oltre a svolge- esemplare di Agusta-Sikorsky SH-3D to con missili AS-12 e siluri Mk.44. In bas-
re le normali attività di controllo del- in scala 1 : 72. so: l'esemplare scelto per la nostra ripro-
duzione ripreso, in occasione del primo
le vie d'acqua nazionali, hanno effet- Innanzitutto montiamo gli interni se- lancio di AS-12, sul poligono di Nettuno.
tuato notevole operazioni di soccorso condo le istruzioni; aggiungendo una
sia sul mare che sulla terra ferma du- paratia in corrispondenza del battente
rante le calamità naturali che in que- posteriore del portello laterale scorre-
sti ultimi anni hanno colpito l'Italia vole, ed un soffitto entrambi realizzati sedili in arancio brillante (Mo-Lak 3) e
in plasticard; aggiungiamo poi una pan- la parte superiore delle consolle in
ca ribaltabile, proprio sul lato oppo- nero opaco.
II modello sto del portello scorrevole, che possia- Passiamo ora alle modifiche da ap-
Parecchi anni fa la Airfix immise sul mo realizzare utilizzando il pezzo 108 portare all'esterno, sulla semifusoliera
mercato il modello dell'SH-3D « Sea diviso in due, incollando la parte ar- sinistra (49) eliminiamo con un taglia-
King » con decal per un esemplare rotondata alla parete e l'altra metà a balsa i due pannelli circolari, facendo
imbarcato dell'U.S. Navy e successiva- squadra. attenzione a non danneggiare l'ottima
mente, pochi anni fa, ha apportato pic- I più pignoli potranno aggiungere rivettatura; con un po' di stucco chiu-
cole modifiche per permettere di rea- la consolle e il seggiolino dell'opera- diamo il predellino a scomparsa posto
lizzare il famoso « 66 » che ha recupe- tore al sonar, subito dietro il lato in basso, subito sotto il primo boc-
rato tutti gli astronauti delle missioni destro della paratia n. 42, ma tali par- chettone di rifornimento; con un filo
« Apollo » fornendo delle decal alter- ticolari non saranno visibili a modello di « Sprue » tirato di opportune dimen-
native. ultimato. sioni trasformiamo in sporgenza l'inci-
Esso è nel complesso molto buono, Verniciamo adesso gli interni delle sione tra la parte superiore e l'infe-
ma tuttavia presenta alcuni difetti con- due semifusoliere in grigio medio (Mo- riore del portello laterale sinistro, ag-
geniti che più avanti commenteremo Lak 10 M) così pure il pavimento, sof- giungiamo due anelli di sollevamento
cercando di eliminarli. fitto, paratie ecc.; le imbottiture dei (vedi disegno) che potremo realizza-
re sempre con dello sprue e apriamo
i fori per fissare gli attacchi per il ca-
rico bellico.
Dobbiamo qui fare una piccola pa-
rentesi per parlare della colla: noi ab-
biamo utilizzato la colla Ciano-acrilica
Boston 800, che è sì molto costosa
(1.700 lire circa la fialetta) ma offre
risultati eccezionali per la sua rapidi-
tà e tenacia, ed a volte riesce a costi-
tuire lo stucco; un solo avvertimento,
attenti alle dita: potreste incollare an-
ch'esse!
Prendiamo ora l'altra semifusoliera
(50) e stucchiamo i due for* inferiori
della guida del portello scorrevole (66)
e il pannellino sotto l'apertura del por-
tello del bocchettone carburante che si
trova in posizione troppo alta, errata;
con un filo di sprue realizziamo la
nuova guida (vedi disegni) e aggiun-
giamo gli altri due anelli di solleva-
mento; quindi incolliamo la guida po-
steriore (69) che preventivamente avre-
mo assottigliato con l'aiuto di carta
abrasiva, e apriamo gli altri fori per
gli attacchi dei siluri.

20 storia MODELLISMO
Due immagini che ci permettono di osser- peribili in negozi di belle arti o in co- lo incolliamo poi gli attacchi per i ca-
vare molti particolari citati nel testo, tra lorerie molto fornite. richi (dal 54 al 65), asportando le pro-
cui: gli anelli di sollevamento, la forma Ora consigliamo di applicare le de- tuberanze laterali e superiori, in posi-
corretta del portello e delle prese dina-
miche. cal, la Italtransfer ha immesso sul mer- zione più ravvicinata alla fusoliera ver-
cato l'anno passato l'eccellente foglio niciandoli in grigio mare extra scuro
ITS-14 dedicato a SH-3D e AB-205 ita- meno le parti 55, 58, 61, 64 che andran-
liani in cui sono presenti oltre ai codi- no in argento.
A questo punto, se avremo deciso di ci anche tutto lo « Stenciling » neces- Montiamo ora le gondole laterali do-
realizzare un esemplare con il radar sario; tale foglio essendo trasferibile po aver asportato al pezzo 18 la pro-
di scoperta, pratichiamo un foro di a secco (tipo Letraset) è un po' delica- tuberanza posteriore, inesistente nella
circa 7 mm sul lato sinistro del muso, to e occorre molta cura nel suo distac- realtà; verniciamo gli interni e le gam-
utilizzando un mini trapano elettrico co, per questo motivo è consigliabile be di forza del carrello in bianco lu-
prima e una lima tonda poi, nel quale di applicarle prima di avere ultimato cido e i cerehioni delle ruote in ar-
inseriamo una di quelle capsule in ge- il modello, in modo da poter maneg- gento.
latina per farmaci, che potremo cerca- giare più agevolmente le due semifuso- Passiamo adesso a realizzare le an-
re nel nostro armadietto per medici- liere potendole appoggiare più facil- tenne a filo presenti sui due lati della
nali, riempita di stucco plastico. mente sul piano di lavoro al momento fusoliera, con dello sprue tirato della
Raccordiamo la parte trasparente 41, del trasferimento; consigliamo inoltre lunghezza di mm 4 realizziamo i vari
limandola, per inserirla poi nella sua di ritagliare dal foglio i vari simboli montanti e incolliamoli con la colla
sede; ricopriamola con più strati di man mano che li applichiamo, seguen- ciano-acrilica alle semifusoliere nella
nastro adesivo ritagliato nella nuova do molto attentamente le istruzioni posizione che possiamo rilevare dai di-
forma (vedi disegno) e stucchiamo il per il loro posizionamento. segni, o da foto dell'elicottero prescel-
tutto. Ora proseguiamo nella costruzione to, in quanto nell'antenna di destra vi
Consigliamo adesso di verniciare le asportando l'incastro inferiore dal por- sono delle piccole variazioni da esem-
due semifusoliere; gli SH-3D italiani tello laterale (68) e riducendone no- plare a esemplare; dopo averli verni-
sono verniciati in grìgio mare extra tevolmente lo spessore con carta abra- ciati in nero opaco, passiamo ad ap-
scuro equivalente allo statunitense FS siva; incolliamolo poi nella posizione plicarvi i fili che noi abbiamo realizza-
595a 16081 « Gloss engine gray », che preferita dopo averlo verniciato, appli- to con capelli, incollati con la colla
possiamo realizzare miscelando due cato il vetrino e decorato con le tra- precedentemente citata, tesi come una
tinte Mo-Lak nelle seguenti proporzio- sferibili; montiamo quindi il verricel- corda di chitarra senza alcun proble-
ni: due terzi LM 4 (Panzer grey) più
un terzo LB 2 (dark earth); evitiamo
però di dipingere anche la parte del
muso che andrà in rosso fluorescen-
te. Dopo aver atteso che la tinta si
sia ben asciugata, verniciamo in nero
opaco il pannello rettangolare vicino
agli scarichi delle turbine; in argento
i pannelli delle stesse e in rosso i tre
vani dei bocchettoni del carburante
sulla semifusoliera sinistra, applichia-
mo quindi sul muso, dove dovremo
realizzare il pannello anti-collisìone,
uno strato di bianco opaco utilizzan-
do la tinta « Base White » della Hum-
brol per tinte fluorescenti e una volta
asciutta potremo applicarvi il rosso
arancio fluorescente. Noi abbiamo scar-
tato le tinte Humbrol in quanto sono
difficilmente diluibili, ed usato dei co-
lori a tempera sintetica che sono re-

Due particolari del «radome» del radar


di scoperta e dei tergicristalli. Si possono
notare anche i fari di attcrraggio e la
forma del cristallo laterale sinistro.
(Fotografie: Ala Rotante, Jannetti)

storia MODELLISMO 21
Argento
Luce rossa
Rosso arancio fluorescente
Antenna a lama nero opaco Anello di sollevamento

Giallo cromo

Radome

Scarico carburante Bocchettone carburante rosso Luce

Anello di sollevamento Nero opaco

Verde anti-abbaglio
Pannelli realizzabili di

Tergicristallo

Luce rossa Bocchettone carburante rosso


Agusta-Sikorsky SH-3D « Sta King » (da M.M. 5014N a M.M. 5026N)
Schema di colorazione in uso nella Marinaeli italiana

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Pale rotore principale:
Superiormente Mo-Lak LI 5
Inferiormente Mo-Lak 2-M
Bande giallo cromo Mo-Lak 6

Particolare attacco siluro non in scala

22
storia MODELLISMO
AGUSTA-SIKORSKY SH-3D « SEA KING »

Caratteristiche e prestazioni
Nero opaco
Lunghezza fusoliera m 16,69
Lunghezza totale m 22,15
Altezza m 5,13
Larghezza fusoliera m 2,16
Larghezza ai galleggianti m 4,98
Nero lucido Diametro rotore principale m 18,90
Diametro rotore di coda m 3,15
.-.---. Luce, rossa Peso a vuoto Kg 5380
Peso totale massimo Kg 9297
Motori 2 x General Electric T58-GE-10
Potenza max. militare (30 min.) CV 1400x2
Potenza max. continua CV 1 2 5 0 x 2
Velocità max. Km/h 266
Velocità di massima autonomia Km/h 130
Velocità di salita max. m/sec 11,16
Tangenza pratica m 4480
i co» china nera Autonomia Km 1000/h 4

Particolare appoggio supporto


Rotaia Mo-Lak LG 10
Pilone Mo-Lak LBX 6 Supporto Mo-Lak LBX 6 \/ xl/ r
Testata Mo-Lak LB 13

3
Missili AS-12
Scala 1 : 72 Mo-Lak LBX 6
Disegni di Fabrizio Jannetti

storia MODELLISMO 23
realizzare sagomando una delle cari-
che di profondità presenti nel kit.
Passiamo ora alle turbine (pezzo 104)
le quali hanno le prese dinamiche di
diametro troppo ridotto; tale inconve-
niente potrà essere ovviato asportan-
do le prese d'aria con un tagliabalsa,
incollando quindi due degli anelli fa-
centi parte dei siluri (pz. 72, 78) nella
corretta posizione, abbondando un po'
con la colla ciano-acrilica sull'esterno,
la quale creerà il necessario raccordo
senza la necessità dello stucco; prati-
chiamo poi due fori, al centro di essi,
con un mini trapano quindi con una
lima tonda allarghiamo l'apertura e
smussiamo il bordo d'entrata delle
nuove prese, che va verniciato in ne-
ro opaco; con dello sprue ricostruia-
mo i nuovi diffusori nelle dimensioni
appropriate; tale parte verniciata e de-
corata potrà venir posizionata sulla fu-
soliera senza molti problemi.
Notevoli problemi ci darà invece il
pannello d'ispezione anteriore (96) che
non combacia assolutamente alla fuso-
liera, per ovviare ciò senza dover ricor-
rere allo stucco, che eliminerebbe la
visione del pannello stesso ben visibi-
le nella realtà, incolliamovi varie stri-
scioline di plasticard onde ricostruire
la parte mancante per raccordarlo al-
la fusoliera. Eseguito questo lavoro e

ma. Aggiungiamo in fine sulla semifu-


soliera sinistra un'antenna a lama in
nero opaco e lo scarico d'emergenza
del carburante vicino al ruotino po-
steriore (vedi disegno).
Solo ora montiamo gli interni com-
pleti e chiudiamo le due semifusolie-
re alle quali avremo applicato le varie
parti trasparenti mancanti; di massi-
ma questa operazione non dovrebbe
richiedere l'intervento dello stucco, ef-
fettuiamo se necessario gli eventuali
ritocchi con la vernice ed avviamoci
a completare l'opera. Montiamo il ter-
minale di coda, con il rotore anticop-
pia, che verniceremo in rosso fluore-
scente con una banda in giallo cromo,
sulla quale verrà posta la freccia di
pericolo (trasferibile n. 38); la parte
superiore del pianetto stabilizzatore va
verniciata in grigio mare extra scuro
con l'estremità in nero opaco come la
elichetta anticoppia che avrà alle estre-
mità tre bande rosso-bianco-rosso di
mm 2.
Aggiungiamo quindi nella parte in-
feriore del trave di coda un'antenna
a bulbo (vedi disegni) che potremo

Quattro immagini del modello realizzato


da F. Jannetti in cui si possono apprezza-
re le modifiche e le aggiunte apportate,
tra cui: l'antenna a filo e a lama; il rado-
me sul trave di coda; le nuove guide del
portello scorrevole; lo scarico di emergen-
za del carburante; il radar di scoperta e
la foggia modificata del finestrino sinistro;
le nuove prese dinamiche ed i missili AS-12
autocostruiti.

24 storia MODELLISMO
Il modello di Airfix in scala 1 : 72 finito,
e l'ottimo foglio Italtransfer ITS-14 utiliz-
zato per la riproduzione.

carteggiato il pezzo, verniciamolo e do-


po aver reso circolari i fori dei fari
d'attcrraggio, inseriamone due nuovi
realizzati utilizzando lo sprue traspa-
rente opportunamente sagomato, quin-
di incolliamo il tutto alla fusoliera.
Potremo ora, per rendere l'aspetto
del modello più simile alla realtà e
per proteggere le trasferibili a secco,
passare una mano di trasparente se-
milucido composto da mezza parte di
trasparente lucido Humbrol e mezza
parte di Letracote Matt 103, che potre-
mo raccogliere in un flacone per mi-
scelarlo, applicato con un aerografo o
a pennello, dopo aver mascherato le
parti trasparenti con del nastro ade-
sivo.
Viene ora il turno della cappottina
dell'abitacolo, che in alcune scatole di
ultima produzione ha sofferto di no-
tevoli ritiri, se questo è il vostro caso
sarete costretti a procedere come de- A questo punto manca solo il rotore Per quanto riguarda i siluri non sus-
scritto per la parte 96 altrimenti non principale che noi per motivi d'ingom- sistono problemi poiché sono forniti
sussistono molti problemi tranne che bro ed estetici abbiamo preferito mon- nel kit (dal 70 all'81) e necessitano so-
realizzare con la vernice il telaio dei tare in posizione ripiegata; tale ope- lo di piccole modifiche: arrotondare
due cristalli laterali (vedi disegni); ver- razione non comporta molte difficoltà, leggermente la testata con carta abra-
niciamo poi tutti i telai in grigio ma- si tratta infatti di montare tre pale siva; diminuire il diametro esterno e
re extra scuro e i due cristalli supe- parallele e le due rimanenti leggermen- l'altezza degli anelli che vanno monta-
riori in verde antiabbaglio utilizzando te divergenti ed inclinate verso il bas- ti sulle pinnette stabilizzatrici (75 e 81).
una tinta trasparente per vetro di co- so. Esse vanno verniciate in nero opa- Possiamo montarne due agli attacchi
lore verde scuro che potremo acqui- co inferiormente e in grigio (Mo-Lak anteriori; essi dovranno essere verni-
stare in un negozio di belle arti. Una LI 5) superiormente con le estremità ciati in giallo cromo lucido con due
volta montata la parte 107 aggiungia- in giallo cromo e con due coppie di fasce nere in concomitanza con il pun-
mo con dello sprue filato due tergi- fasce dello stesso colore (vedi dise- to di sospensione; il colore giallo è si-
cristalli, in nero, montiamo i due tubi gno). Il modello è oramai finito: man- curamente proprio dei simulacri da
di Pitot e se necessario due specchiet- ca solamente l'armamento che potrà esercitazione, non c'è dato sapere il
ti retrovisori esterni, presenti solo su essere composto da siluri Mk. 44 a te- colore dei siluri operativi.
alcuni esemplari, realizzati con sprue sta autocercante e da missili filoguida- Chi volesse invece armare il pro-
e plasticard. ti antinave AS-12. prio modello con i missili Nord AS-12
non dovrà far altro che autocostruir-
seli, insieme alle rotaie ed ai piloni di
sostegno, utilizzando plasticard e sprue.
Cerchiamo tra i vari pezzi di sprue
e troviamone uno con sezione circola-
re di mm 2,5, tagliamone quattro pez-
zi di 26 mm di lunghezza che immer-
giamo, uno alla volta, per mm 7 in
un barattolo di stucco alla nitro per
carrozzerie; estraiamoli con cura in
modo da creare un ispessimento sulla
testata; una volta induriti (24 ore cir-
ca) li carteggeremo e li porteremo al-
la forma voluta (vedi disegno); appli-
chiamo poi quattro alette trapezoidali
realizzate in plasticard.
Verniciamo gli AS-12 nella tinta Mo-
Lak LBX 6 e la testata in LB 13. Rea-
lizziamo le quattro rotaie utilizzando
dello sprue che limeremo e carteggere-
mo nella forma voluta e verniciamole
in Mo-Lak LG 10; i due piloni realizzati
con sprue stirato e plasticard sono ver-
niciati invece in LBX 6.
Montiamo i due piloni sulle gondo-
I MODELLI DEI LETTORI: un SH-3D realizzato dal Sig. Roberto Surricchio le laterali, e su di essi le quattro ro-
di Pescarain cui si possono notare alcune delle mancanze del kit. taie con i missili. A questo punto il
lavoro è ultimato e potremo ammirare
la riproduzione da noi effettuata.

storia MODELLISMO 25
Modelli sulla bilancia a cura di U. Tosi, A. Santoni e L. Mastrangelo

AIRFIX: STAMPO: Ottimo sotto tutti gli aspetti; ben lavorabile, se


pur un po' vetrosa la plastica.
INCROCIATORE PRINZ EUGEN scala 1/600
PARTI MOBILI: Le torri dell'armamento principale sono
brandeggiabili, i relativi cannoni sono mobili in altezza,
sia pur in coppia. La catapulta brandeggia per 360°. Degni
di elogio gli impianti da 105 mm, sia come disegno sia
— soprattutto — per la loro mobilità, in brandeggio ed
in elevazione. Eccellenti sono pure i complessi da 37 mm,
pur'essi mobili. Girevole la direzione principale del tiro,
che però appare un po' troppo squadrata.
CONFEZIONE: Gigantesca la scatola. Non esaltanti le
istruzioni, scarse come disegni esplicativi. Fantasiosa la
PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente. illustrazione.
FEDELTÀ": Tutte le sovrastrutture sono ben dimensio- REALISMO: Ottimo-eccellente.
nate. Meritevoli di citazione la realizzazione della cata-
pulta, delle ancore, dei telemetri, delle plancette del tor-
rione, delle antenne del radar. I primi due complessi da
105 posizionati ai piedi del torrione — antico difetto della REVELL:
Casa inglese — sono posizionati troppo a ridosso delle so- INCROCIATORE PRINZ EUGEN scala 1/720
vrastrutture e non sono quindi orientabili « per chiglia ».
Mancano quasi tutte le imbarcazioni di salvataggio, se si
eccettuano quelle sospese ai lati del torrione di comando.
STAMPO: Perfetto, assenti sbavature e ritiri, ottima la
plastica.
PARTI MOBILI: Singolarmente mobili in elevazione i can-
noni da 203; le relative torri sono brandeggiabili. Brandeg-
giabile anche la catapulta. Le due gru sono elevabili in
altezza.
CONFEZIONE: Buona. Eccellenti le istruzioni.
eocen
OF
WORLD WAR II

REALISMO: Eccellente, pur se si avverte un certo ingros- 720 SERIES


samento di taluni dettagli.
PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente.
FEDELTÀ': Ottima nel complesso. Le torri dell'armamento
HELLER: principale — un po' troppo appiattito — sono in un unico
pezzo: l'armamento è pertanto fisso e posizionato orizzon-
INCROCIATORE PRINZ EUGEN scala 1/400 talmente. Il parapetto delle plancie del torrione è troppo
$% spesso. Le due piazzole circolari sottostanti sono prive del
—r| telemetro. La direzione del tiro principale presenta una
strana incavatura sul cielo. Nella plancetta anteriore del
torrione è sistemato un proiettore anziché una mitragliera
quadrinata. Detto proiettore però risulta suffragato da una
foto. Il fumaiolo è privo della griglia. Ottime le gru, la
catapulta e l'aereo. Eccellente il complesso del tripode
poppiedo e le alberature in genere. Ottime le eliche ed i
relativi alberi di trasmissione. Le mitragliere ed i com-
plessi lanciasiluri sono stampati sulle plancie. Anche le
ancore sono stampate; manca la terza di prua e quella di
poppa. Le balconate ai lati del fumaiolo sono sguarnite. La
poppa si presenta stranamente rialzata. Sono assenti le
motolancie ai piedi della catapulta.
PRECISIONE DELLA SCALA: Eccellente. STAMPO: Ottimo; assenti le sbavature.
FEDELTÀ': II dimensionamento delle sovrastrutture e PARTI MOBILI: E' possibile il solo brandeggio delle tor-
dello scafo è eccellente. Sconsigliabile il montaggio della ri da 203 mm.
antiestetica ringhiera del ponte di coperta. Le catene del- Parti alternative: lo scafo può essere assemblato comple-
le ancore sono proposte in metallo. Alcuni dettagli non to di chiglia oppure nella veste Water-line, tagliato alla
sono sufficientemente evidenziati: tra questi le antenne del linea di galleggiamento; in questo caso però i compo-
radar e la catapulta. Non troppo realistiche le due gru: nenti risultano alquanto instabili.
forse, anche perché prive di mobilità in senso verticale. I
battenti di registro per la esatta posizionatura dei ponti CONFEZIONE: Buona, discreto il disegno della scatola.
superiori sono inspiegabilmente sistemati all'esterno. Le Ottime le istruzioni.
mitragliere situate sopra le torri sopraelevate da 203 mm REALISMO: A prescindere dalle imperfezioni sopracitate,
sono senza piazzola. Le due piazzole sottostanti il torrio- non tutte giustificate dalla scala, il modello — specie nel-
ne sono prive di telemetro. la versione w.l. è più che ottimo.

26 storia MODELLISMO
UNIFORMI DELL ARTIGLIERIA a cavallo Iella
Guardia Reale delle due Sicilie, 1818-18 ca. di Massimo Fiorentino

Pur volendo prescindere da sterili


polemiche^ sulla priorità delle origini
dei corpi militari italiani pre-unitari,
ritengo tuttavia opportuno premettere
alcune note sull'introduzione di questa
prestigiosa specialità di artiglieria ne-
gli eserciti italiani.
Considerato che per artiglieria a ca-
vallo si intende quella specialità del-
l'Arma nella quale quadri, serventi. e
personale in genere delle batterie sono
tutti montati, onde assicurare ai pezzi
una maggiore velocità di movimento,
può dirsi che due siano state le ma-
trici che originarono l'ingresso di que-
sta specialità in Italia.
Da una parte, infatti, gli eserciti del-
l'Italia giacobina prima, napoleonica
poi, formarono tali unità ad imita-
zione dei reparti levati in Francia nel-
l'aprile 1792, così che già la prima
Repubblica Cisalpina contava la spe-
cialità che si trasmise poi alla Repub-
blica Italiana ed al Regno Italico, nel-
la duplice distinzione tra Guardia e
Linea. E così pure nel Regno di Na-
poli, sotto Murai, si inserì nella Guar-
dia Reale uno squadrone di artiglie-
ria a cavallo.
Dall'altra, poi, l'Esercito delle Due
Sicilie, ricostituitosi dopo i disastrosi
fatti del 1806 in Sicilia su modelli ed
aiuti britannici, metteva in linea già
verso il 1810 i reparti di artiglieria a
cavallo proprio sulla base di tali mo-
delli inglesi, continuando, solo tra i
vecchi eserciti italiani, ad operare in
funzione anti-napoleonica nel settore
mediterraneo.
Scomparendo tuttavia l'esercito del
Regno Italico in seguito al crollo na-
poleonico, la relativa specialità di arti-
glieria, prima in Italia, venne a man-
care. Ciò che invece, in un certo sen-
so, non avvenne per i reparti murat-
tiani che, con la Restaurazione borbo-
nica, poterono confluire insieme alla
analoga specialità proveniente dalla Si- Tavola n. 1 - Graduato in alta tenuta, 1818.
cilia nello squadrone di artiglieria a ca-
vallo della Guardia Reale che è quello,
appunto, delle cui uniformi ci occupe- formazione di uno squadrone di art. — 2 compagnie, ciascuna delle qua-
remo. a cavallo della Guardia Reale così com- li formata da:
posto: Capitano comandante; Capitano in II;
Gli organici — Grande Stato Maggiore: Tenen- Tenente in I; Tenente in II; 2 Ajutan-
te Colonnello; Ajutante Maggiore Te- ti; Sergente Maggiore; 4 Sergenti; Ca-
Avvertendo che « La compagnia di poral Foriere; 4 caporali 4 Fuochisti;
artiglieria a cavallo venuta da Sicilia nente; Quartier Mastro Tenente; Chi-
rurgo Ajutante Maggiore; Cappellano. 2 Artefici in legno; 2 Artefici in ferro;
formerà la base dello squadrone e sarà Sellajo; Maniscaldo; 16 cannonieri di
completato ne' sotto-uffiziali e canno- — Piccolo Stato Maggiore: Maestro I classe; 36 cannonieri di II classe.
nieri, con quelli della dismessa Guardia Armiere; Maestro Sartore; Maestro Sti-
(murattiana) », il Real Decreto n. 113 valajo; Maestro Maniscalco; Maestro Con successivo decreto n. 512 del 6
del 2 settembre 1815 procedeva alla Sellajo. ottobre 1816 si apportarono talune mo-

storia MODELLISMO 27

Artigliere in alta tenuta 1819 ca. (gualdrap- Trombettiere in alta tenuta 1818.
pa da trombettiere).
difiche alla forza organica, specificando Tavola n. 2 - Trom-
altresì che « Lo squadrone verrà diviso bettiere in alta te-
in due plotoni addetti al servizio di due nuta, 1818.
batterie di quattro pezzi l'una, essen- Dettagli (come dal
do ogni pezzo... servito da dieci uo- quadro delI'Aloisi):
mini... ». a) vista posteriore
del colback con
Uniformi e fonti cordoni; b) retro
dell'abito da trom-
A parte alcuni provvedimenti del ba; e) particolare
giugno 1815 con cui si cercò confusa- della giberna e del-
mente di ripristinare un certo ordine la bandoliera sul
nella varietà di uniformi, borboniche e retro.
murattiane, degli organizzandi reparti,
prescrivendo quindi ai soli ufficiali del-
l'artiglieria murattiana di vestire l'uni-
forme dei tolleghi borbonici venuti dal-
la Sicilia, non tardò tuttavia a manife-
starsi l'esigenza di provvedere anche
in questo settore ad una organica ri-
forma, testimoniata per l'artiglieria a
cavallo della Guardia dalle brevi dispo-
sizioni contenute nel già citato .RD.
n. 113 del 1815. In esso, infatti, si leg-
ge: « L'uniforme sarà di color bleu con
paramani, rivolte e collaretto di color
scarlatto. Il bottone sarà rotondo e
colla piramide di 10 palle sormontata
da corona reale. L'uniforme e tutto il
guarnimento del cavallo sarà simile
al modello da Noi approvato ».
Purtroppo, quest'ultima specificazio-
ne, se conferma l'esistenza di più am-
pi ed organici provvedimenti in meri-
to, ci lascia sprovvisti di dati; le brevi
indicazioni possono però correlarsi sia
alle ricche testimonianze iconografiche
d'epoca, che alle altre parziali disposi-
zioni di poco anteriori o contempo-
ranee.
Tali fonti sono, per la tav. 1 e la 2,
il quadro di A. Aloisi « Messa solenne
al Campo di Marte », datato 1818, pres-
so la Reggia di Caserta, della cui im-
portanza e validità testimoniale abbia-
mo già altrove riferito. Le opere del-

l'Aloisi, inoltre, rivestono un indubbio


valore ufficiale, giacché commesse dal-
la Corte e sottoposto alla approvazio-
ne dello stesso sovrano, com'è testi-
moniato dalle formule latine in questo
senso apposte dall'autore stesso con la
firma e la data sulle tele.
La tav. 4 è tratta da una raccolta
Tavola n. 3 - Guar- di figurini d'epoca anch'essa a carat-
nimento e dettagli:
tere ufficiale, ora appartenente alla
a - Gualdrappa di « Brown Military Collection », (USA),
servizio come
da quadro del- per la cui utilizzazione ringrazio Piero
I'Aloisi) Crociani. Tale raccolta fornisce dati ri-
b - dettaglio delle spetto ai primi di poco posteriori
falde da truppa (1819-'20).
e - Dettaglio dei pa- Il figurino della tavola 5, invece, è
ramani da trup- ricostruito sulla base di un ritratto
d - pa e trombet- d'epoca pure qui riprodotto, apparte-
tiere (come da nente alla famiglia Afan De Rivera, ed
quadro delI'A- illustrante una preziosa bassa tenuta
loisi) da ufficiale del reparto.

storia MODELLISMO 29
da esterna scarlatta; stivalini neri e
speroni di metallo bianco.
Da sinistra a destra è portata una
bandoliera bianca con fornimenti e fre-
gi in ottone, che sostiene una giber-
netta di cuoio nero pure guarnita in
ottone.
Un alto cinturone bianco con fibbia
dorata in vita e cinghie bianche sostie-
ne la sciabola semicurva, con fodero
di metallo bianco, puntale, fornimen-
ti ed elsa in metallo giallo.

Tavola n. 2
Trombettiere in alta tenuta, 1818
L'uniforme, simile a quella descritta
per la truppa, rileva tuttavia le se-
guenti differenze:
a) lo shake è sostituito da un volu-
minoso colback di pelo biondo-rossic-
cio, a forma squadrata, con borsa ros-
sa e ghianda dorata, pompon rosso
con alto pennacchio bianco a base ros-
sa; il colback di due dei tre trombet-
tieri raffigurati nel quadro (in tutto il
reparto ve ne erano quattro), ha dei
cordoni dorati lungo tutto il giro, men-
tre l'altro reca anteriormente una gros-
sa placca di ottone, a forma semi-cir-
colare, raggiata, ornata nel cuore delle
cifre reali « FR », senza però cordoni;
b) i colori sono rovesciati, e quin-
di l'abito è rosso; paramani, colletto
e risvolti delle falde sono bleu; il col-
letto è filettato in rosso con gallone
a tassello dorato; i paramani hanno
due soli galloncini simili; l'abito man-
ca inoltre dei risvolti al petto, ed ivi
ha un plastron di 8 bottoniere dora-
te, senza tassello, lievemente angolate
a spina di pesce; i rolli hanno il salsic-
ciotto bleu filettato in rosso; al punto
di vita dell'abito è applicato un giglio
di panno bleu, bordato in oro;
Tavola n. 4 • Artigliere ed Ufficiale in alta tenuta, 1819-'20. Fac-Simili Brown Collection.

Completano queste fonti gli elemen- con ganci laterali di ottone. Sottogola
ti tratti dal R.D. n. 560 del 1° dicem- a squamette dorate con orecchione in
bre 1816; n. 1391 del 21 novembre 1818, ottone, avente in rilievo una stella.
Tab. annesse; dati che confermano ap- Abito bleu scuro, con colletto, para-
pieno gli elementi iconografici. Altre- mani, risvolti al petto ed alle falde
sì utili i dati offerti dai Contratti di scarlatte; colletto, paramani e risvolti
Vestiario della Giunta militare dei al petto sono ornati di galloni gialli
Contratti nonché quelli dei Reali Ordi- con bottone e tassello, in numero ri-
ni del Comando Generale, 1816-1818, am- spettivamente di 1, 3 ed 8; le falde
bedue presso l'Archivio di Stato di Na- hanno le tasche aperte lateralmente,
poli, sez. Guerra e Marina. Per l'aiuto filettate di rosso, chiuse da tre botto-
datomi nella sistemazione delle testi- ni con tre galloni simili; i risvolti re-
monianze del periodo ringrazio Gian- cano piccole granate gialle. Sulle spal-
carlo Boeri. le sono applicati i « rolli » del modello
per corpi a cavallo, ossia con corpo
Tavola n. 1 a squame di rame dorato e salsicciot-
Graduato in alta tenuta, 1818 to in lana rossa.
Shakò di feltro nero, con visiera, im- Il figurino reca un gallone giallo a
periale, fasce superiori ed inferiori di « chevron » sopra i paramani, presu-
mibilmente denotante la qualifica di
rinforzo in cuoio lucido nero. Piastra II artigliere (1).
di ottone in forma di scudo sannita, Pantaloni lunghi di panno bleu, con
recante in rilievo la piramide di 10 sottoscarpa, guarniti da doppia ban-
palle con corona reale. Nappina rossa
a cuore nero recante in giallo le cifre (1) Lo chevron, detto « cavalietto » nel gergo
reali « FR », su cui si innesta un pen- burocratico militare borbonico, era infatti pre-
visto come distintivo della suddetta qualifica nel Tavola n. 6 - Ritratto appartenente alla
nacchio scarlatto. Cordoni scarlatti, regolamento dell'artiglieria del 1790. famiglia Afan De Rivera.

30 storia MODELLISMO
e) i calzoni sono sempre bleu, ma Tavola n. 5
con doppia banda bianca filettata al Capitano in bassa tenuta, 1819 ca.
centro di rosso, ed infilati negli stiva-
li, neri, con ginocchiera non molto Sostanzialmente riferibile alla stessa
alta, detti « a tromba ». epoca cui data l'uniforme da ufficiale
appena descritta è la bassa uniforme
Cuoiami, armi e giberna sono le illustrata dal ritratto appartenente al-
stesse, tranne lievi varianti al puntale la famiglia Afan De Rivera, qui ripro-
della sciabola, i trombettieri, infine, dotto, preziosa testimonianza che, uni-
sfoggiano una dragona bianca con pic- ta ad altre fonti, ci ha permesso la ri-
cola ghianda. costruzione di un figurino.
La giubba, foggiata come un « sour-
Tavola n. 3 tout » di stile francese, è bleu, con
colletto, paramani con patta, filettatu-
Guarnimento e dettagli ra e falde posteriori scarlatti; il col-
letto reca la granata in oro; i parama-
Per quanto concerne il guarnimento ni hanno la patta a tre punte scarlatta
dei cavalli, esso è per tutti consistente filettata in bleu con bottoni dorati; la
in testiera, briglie e pettorale di soat- giubba è chiusa da nove bottoni pure
to nero; le gualdrappe sono in panno, dorati ed è guarnita da spalline e cor-
rosso con gallone bleu per i trombet- delline con pendagli dorate. Le prime,
tieri; bleu con gallone rosso per la denotanti il grado di capitano, rispon-
truppa; in servizio la truppa reca an- dono alla descrizione che di tali distin-
che una piccola gualdrappa in panno tivi fa l'art. 8 del R.D. n. 113 del 1815,
bleu, rettangolare. La valigia è per tut-
ti bleu, gallonata in rosso, con croce specificando che: « Gli uffiziali dell'ar-
tiglieria a cavallo avranno sopra le
laterale pure rossa, assicurata da cin- spallette una piramide di 10 palle sor-
ghie nere: essa si portava anche con montata dalla nostra corona in getto
la gualdrappa di servizio. d'argento »; esse hanno inoltre il tra-
vetto in gallone dorato sottopannato
Tavola n. 4 in rosso. Le cordelline distinguono in-
Artigliere ed ufficiale in alta tenuta, vece la funzione di Aiutante di Cam-
1819-'20 po (2), e sono di foggia francese con
pendagli in ottone.
Riproduce in fac-simile i due figuri- I calzoni sono bleu, privi di ornamen-
ni tratti dalla « Brown Military Col- ti, presumibilmente infilati negli sti-
lection », e sono databili, rispetto a vali, come alla tav. 4, come copricapo,
quelli già descritti, ad uno o due anni il nostro capitano, essendo ufficiale
dopo. subalterno, avrà indossato a norma del
L'uniforme della truppa è perciò si- R.D. n. 560 del 1° dicembre 1816, art. 2,
mile a quella descritta, differenziando- un « cappello appuntato» nero, senza
sene solo per la foggia del pennacchio, galloni, con ganza dorata e coccarda
per gli ornamenti dello shakò, com- rossa, la cui foggia ci è nota per essere
prensivi ora anche di una coccarda assai diffusamente illustrata dalle coe-
rossa con ganza dorata, per il colletto ve raccolte di figurini e da talune il-
che al posto della gallonatura reca una lustrazioni ufficiali.
granata ricamata in giallo, per i pan- Per quanto concerne la giubba, dato
taloni, bianchi, lunghi, con filettatura l'evidente stile francese del taglio, ri-
laterale rossa. Presumibilmente si trat- teniamo che essa abbia avuto delle ta-
ta di variazioni verificatesi nel gradua- sche tagliate verticalmente filettate in
le processo di evoluzione delle unifor- rosso, con i soliti bottoni, dettagli sug-
mi di questo periodo, ancora alla ri- geriti anche da altre basse tenute del-
cerca di un assetto definitivo. I panta- l'epoca conosciute.
loni, poi, potrebbero essere quelli di Notare infine il nastrino della deco-
cotone, estivi. razione, portato a sinistra, a nocchetta.
L'uniforme da ufficiale è simile alla
precedente, ma con galloni, ricami ai Nota per i modellisti
pantaloni, spalline a frangia (Secondo
Tenente), in oro: lo shakò è alto, con Per quanto il taglio e lo stile delle
cordoni dorati, pennacchio bianco a alte tenute illustrate siano di pretta
base rossa sostenuto da una « tulipe » derivazione inglese, mescolati con ta-
di metallo giallo. All'estremità superio- luni elementi di foggia murattiana (sha-
re sono posti una catenella concentri- kò, colback, cuoiami), riteniamo che
ca ed un orlo a serpentina, in oro, de- non sorgano difficoltà nell'utilizzare co-
notanti il grado; tale sistema, che ri- me base di trasformazione l'uniforme
calcava moduli murattiani e, in par- mod. 1812 francese, che dovrà essere
te, inglesi, perdurò a lungo presso resa più aderente, modellata opportu- Tavola n. 5 - Capitano in bassa tenuta,
l'esercito borbonico, ma purtroppo non namente nella forma delle falde e dei 1819 ca.
si sono rilevate tracce di regolamenta- risvolti al petto, alzata nel giro di vi-
zioni ufficiali dello stesso. In vita l'uf- ta anteriore ed ivi arrotondata; an-
dranno inoltre aggiunti i « rolli » alle Lo shakò è sostanzialmente quello
ficiale reca la sciarpa bianca e rossa, francese, per il 1819-'20, ma un po' me-
distintivo borbonico di servizio; i cal- spalle, e aperte le tasche laterali sulle
falde, come risulta dai dettagli illu- no svasato per il 1818; il colback in
zoni sono bianchi, aderenti, arricchiti compenso dovrà essere molto folto e
dai nodi ungheresi ed infilati negli sti- strati.
voluminoso.
vali alla ussera neri. (2) Così nel regolamento del vestiario del 1808. segue a pag. 36

storia MODELLISMO 31
I TEDESCHI DELLA COSTA di Norberto Tibaldi

Si è pensato di far cosa grata ai mo- nuta da sbarco permetteranno ai mo- 2. Feldwebel
dellisti presentando delle uniformi te- dellisti di spaziare dall'invasione di
desche della II Guerra Mondiale che Norvegia al Vallo Atlantico. Berretto da sottufficiale: calotta gri-
non siano, per l'ennesima volta, quelle Per quel che riguarda l'Artiglieria di gio verde, fascia bleu-verde scuro. A-
della Wehrmacht o delle SS, ma che Marina sarà interessante notare come quila e foglie di quercia attorno alla
pure consentano, con i soldatini attual- le denominazioni dei vari gradi dei sot- coccarda giallo-oro. Coccarda rosso,
mente reperibili sul mercato, o con pic- tufficiali corrispondono a quelle in uso bianco, nero a partire dal centro. Sog-
cole trasformazioni, di realizzare sce- nell'esercito mentre per gli ufficiali e golo in cuoio nero così come la vi-
nette e diorami. Le uniformi dell'Arti- il marinaio (« Matrose ») le denomina- siera. Uniforme come al n. 1. Distin-
glieria di Marina e dei marinai in te- zioni restano quelle della marina. tivi di grado: al collo e alle contro-
spalline bordura giallo-oro, una stel-
letta d'argento.

3. Oberleutnant zur See


MADINE ARTILLEDIE (Artiglierìa di Marina) Berretto da ufficiale. Come al n. 2
ma con soggolo in duplice cordone di
argento. Tunica del modello per l'eser-
1. Oberfeldwebel mari al collo come per l'esercito ma cito grigio-verde. Pantaloni grigio-ver-
con travetti giallo-oro. Controspalline de-azzurro. L'aquila e svastica a de-
Elmetto metallico dell'esercito. L'a- bleu-verde scuro. Distintivi di grado: stra sul petto, giallo-oro su fondo bleu-
quila dello scudetto del lato sinistro al collo bordura giallo-oro; alle contro- verde scuro. Bottoni dorati. Stivali in
dell'elmetto giallo-oro su normale fon- spalline bordura giallo-oro e due stel- cuoio nero. Cinturone in cuoio marro-
do nero. Tunica del modello per l'eser- lette argento; alle maniche due strisce ne con fibbia metallica. Collo della tu-
cito grigio-verde. L'aquila e svastica a dorate. nica bleu-verde scuro con mostrine co-
destra, sul petto, giallo oro su fondo Alle controspalline, tra le stellette stituite da alamari come per l'eserci-
bleu - verde scuro - Bottoni dorati. (insegna di grado) il distintivo di cor- to ma con travetti giallo-oro. Contro-
Pantaloni grigio-verde. Stivali in cuoio po (ancore incrociate prima e poi an- spalline in cordone d'argento con bot-
nero. Cintura nera con fibbia dorata. cora e torpedine alata) e il numero o tone e stellette - distintivo di grado
Collo della tunica bleu-verde scuro. Ala- lettera di unità in giallo-oro. dorato. Bordura bleu-nero.

32 storia MODELLISMO
4. Matrose
Berretto a bustina come per l'eser-
cito. Aquila e gallone a V rovesciato
giallo-oro. Coccarda rosso, bianco nero
a partire dall'interno. Uniforme come
al n. 1. Controspalline bleu-verde scu-
ro con bottone dorato, distintivo di cor-
po e numero o lettera dell'unità in
giallo-oro.

(Marina Militare)
5. Marinaio • Uniforme da sbarco
Elmetto metallico dell'esercito. L'A-
quila dello scudetto dal lato sinistro
dell'elmetto giallo-oro su normale fon-
do nero. Blusa bleu a collo aperto, ma-
niche lunghe con polsini, abbottonati.
Colletto bleu cielo con triplice bordu-
ra bianca. Fazzoletto al collo nero. Cor-
done bianco. Pantaloni bleu e stivali
neri. Sul petto a destra aquila e sva-
stica giallo-oro. Equipaggiamento e buf-
fetterie come per l'esercito. Fibbia del
cinturone dorata.

6. Marinaio - Uniforme da parata


Mesi estivi bianche. Fazzoletto al collo nero. Pan- gli stivali. Per il resto come a figuri-
taloni bleu e stivali neri. Sul petto a no 2.
Copricapo con calotta bianca, fascia destra aquila e svastica giallo-oro. Buf- Alla manica sinistra erano portate
(con il nome della nave o del distac- fetterie nere. Fibbia del cinturone do- strisce di appartenenza alle divisioni,
camento in caratteri gotici giallo-oro) rata. in rosso, una, due o tre strisce so-
e nastri posteriore bleu-nero. vrapposte (H-IV-VI divisione); distin-
Aquila dal fregio giallo oro, coccar- 7. Marinaio • Uniforme estiva tivi di corpo o specialità in rosso su
da ai colori rosso, bianco nero a par- blusa bleu o in bleu su blusa bianca;
tire dal centro. Blusa bianca a collo Copricapo a bustina bleu, aquila distintivo di grado in giallo-oro; alla
aperto, maniche lunghe. Colletto e pol- giallo-oro. Coccarda nazionale. Pantalo- manica destra solo strisce di apparte-
sini a punta bleu cielo con bordure ni bleu rimboccati e portati fuori de- nenza alle divisioni (I-III-V divisione).

Abbiamo ricevuto dalla ditta AMATI Bisogna anche elogiare la simpati- sioni dei soldatini e visto che i fregi
di Torino le ultime novità nel campo ca confezione antiurto con la sua ba- 0 le coccarde sono di una perfezione
dei soldatini di piombo. setta di legno che arricchisce indubbia- notevole.
Vi diamo qui di seguito la lista dei mente il pezzo; nonché le due figure Prima di darvi la lista dei pezzi
soggetti da noi visionati: pilota giap- a colori specialmente quella vista dal usciti vorrei pregare i responsabili del-
ponese, fante giapponese, lanzichenec- dietro che toglie ogni dubbio sui par- la GRIFO, se leggeranno queste righe,
co, carrista inglese, marinaio italiano, ticolari posteriori. di non attenersi così strettamente al-
ufficiale cavalleria sudista e ufficiale le pose dei testi da cui hanno tratto
d'artiglieria nordista. Oltre ai soldatini di AMATI abbia- 1 figurini (muoviamoli un po').
Si tratta di pezzi di ottima fattura mo potuto visionare anche la nuovis- I pezzi finora usciti sono: Ascaro,
tra i quali spicca il lanzichenecco; è sima produzione della ditta GRIFO di marinaio, soldato compagnia delle ga-
un pezzo di una finezza incredibile che Genova; bisogna dire che sono dei sog- lere piemontese, soldato rgt., la mari-
ci ha lasciato a bocca aperta. Non sia- getti molto belli anche se su alcuni fac- na piemontese, marinaio italiano e uf-
mo infatti abituati a tale perfezione ciamo delle riserve, come ad esempio ficiale di marina (forza da sbarco) a
nelle fusioni di casa nostra. Molto bel- il marinaio italiano della forza da sbar- Tsien-Tsin, tromba del rgt. guide ita-
li anche il pilota ed il fante giappone- co a TSIEN-TSIN. Non crediamo in- liano, chirurgo inglese in Spagna 1809,
se, pezzi interessanti per qualsiasi col- fatti che potesse avere un Lee-Enfield ufficiale del Genova cavalleria, tambu-
lezione. come abbiamo trovato nella busta; al- ro della Guardia Nazionale con cap-
Ma anche gli altri con qualche mi- tro neo: sono le varie sciabole che ri- potto '48, soldato prussiano 1814, sol-
glioramento possono diventare dei pez- teniamo potevano essere fuse meglio datini in 25 mm da War Game italiani,
zi di notevole attrazione. dato lo standard ammirevole delle fu- inglesi, tedeschi.

storia MODELLISMO 33
IL COMPRESSORE FATTO IN CASA

Spruzzare..., ma come?
in MODELL-FAN 11/75 di H. Neumann

A seguito degli articoli sull'uso del- è velenoso. Si attende finché smette nostre esperienze, le probabilità che
l'aerografo di V. D'Orio, pubblicati di sibillare e poi si tagliano i tubi re- vada bene sono circa del 60%. Si de-
sui numeri precedenti, vogliamo dare stanti. Sul fianco del compressore si ve procedere con cautela quando è il
ora dei consigli pratici sulla realizza- trova la scatola dei collegamenti dal- momento di collegare il compressore
zione di un impianto di alimentazio- la quale escono due cavi: sono il ca- alla presa di corrente. Vi è da fare
ne per le aeropenne, di basso costo e vo che porta alla presa di corrente una semplice modifica ai collegamen-
rumorosità. ed il cavo collegato con il termostato ti elettrici, ma chi è inesperto, può
Tale articolo tratto dal n. 11/75 di e con l'illuminazione interna; questo incaricare un competente. Si apre la
Model-Fan, ci permette di adattare, ad ultimo viene tagliato. scatola dei collegamenti e si tolgono
usi modellistici, un compressore di fri- Ora si può smontare il compressore dai morsetti i terminali del cavo che
gorifero. dai suoi supporti, portando via i cu- abbiamo precedentemente tagliato.
Il costo di tale opera è veramente scinetti di gomma sui quali poggia, Colleghiamo quindi il cavo della pre-
contenuto e non dovrebbe superare le
L. 10.000.
Dovremo infatti procurarci tale com-
pressore presso uno sfascio, o se sa-
remo fortunati, lo troveremo abban-
donato lungo le strade o nelle disca-
riche pubbliche.
Un'avvertenza: se acquistiamo il
compressore presso uno sfascio, evi-
tiamo di prenderne uno già smonta-
to, in quanto esso lavora in bagno di
olio e quindi, se l'operazione di smon-
taggio non viene effettuata con. molta
cura, la perdita dell'olio stesso lo dan-
neggia irreparabilmente.
Le istruzioni per la sua costruzio-
ne che vi diamo qui di seguito, si li-
mitano volutamente alla soluzione più
semplice per non restringere le pos-
sibilità della realizzazione ad una cer-
chia ristretta di esperti. Chi ne ha la
possibilità, può naturalmente costrui-
re il suo impianto in maniera più pro-
fessionale.
I frigoriferi sono azionati da com-
pressori silenziosissimi e che per giun- vista dell'interno della scatola di collegamenti elettrici.
ta hanno una capacità che si presta Si vede come deve essere collegato il cavo della presa di corrente (a destra nella foto).
bene per la nostra aeropenna;ca. 10 Il cavo numero 1 viene collegato al morsetto che porta al cavo bianco dell'interruttore
per sovraccarico (B). Il cavo numero 2 viene collegato con il filo nero del relais
I/min, con 2 atm. di pressione. di partenza (A). Il filo a terra (3) — verde/giallo — deve andare al morsetto di massa.
I fili che andavano agli altri organi del frigorifero non sono più visibili nella figura,
Come smontare perché già rimossi.
il compressore
che ci serviranno poi per montarlo sa di corrente come indicato su figu-
L'operazione non presenta partico-
su una basetta. ra 1; e dopo aver effettuato un ra-
lari difficoltà e può essere eseguita Il compressore deve essere traspor- pido controllo visivo delle parti e dei
direttamente sul bordo della strada.
tato in posizione verticale perché es- collegamenti nella scatola, viene il
E' raccomandabile portarsi una chia-
so è immerso in un bagno d'olio, che grande momento: si infila la spina
ve da 10, un cacciavite, una piccola
potrebbe vuotarsi in posizione obli- nella presa! Se tutto è stato fatto
sega per metallo ed una tronchesina.
qua. correttamente, il compressore parte.
Sul retro del frigorifero si trova un
Da uno dei tubi che escono dalla pen-
componente che ha la forma di una Prova tola deve uscire il soffio d'aria com-
pentola. Questo è il compressore che di funzionamento pressa che tanto ci interessa.
ci interessa. Anzitutto tagliamo con la
sega i tubi di rame che partono dal- Prima di iniziare il montaggio del Se il compressore gira solo per bre-
l'apparecchio. Tagliando i tubi esce nostro impianto occorre verificare se ve tempo e poi si ferma, significa che
il gas refrigerante, niente paura, non il compressore funziona. Secondo le la resistenza interna è già così eleva-

34 storia MODELLISMO
1. compressore di frigorifero
2. serbatoio di impianto lavaggio
cristallo Volkswagen
alla pistola a spruzzo 3. valvola eccesso pressione (accessorio
valvola /"T9 per impianto lavaggio cristallo
di pressione | Volkswagen)
condotto ( e 4. interruttore a pedale
aria compressa 5. raccordo a T (da negozio di acquar!)

as?«f
II serbatoio di impianto lavaggio
cristallo della Volkswagen. Dalla valvola
ta che l'interruttore di sovraccarico di acciaio che abbiano resistenza suf- di riempimento d'aria A si estrae
all'interno della scatola dei collega- ficiente alla pressione che si raggiun- l'inserto. Il foro nel corpo viene
menti è scattato. ge, ben si presta anche il serbatoio allargato a 3 mm di diametro.
Tentativi di riparare l'apparecchio dell'impianto di lavaggio — parabrez- Il tubo ascendente (B) viene tagliato.
di solito non hanno successo. Qualche za usato sul maggiolino Volkswagen
volta si ottiene qualche cosa versando (cercarlo nei negozi di accessori I tubi di collegamento possono es-
20 cc Molycote (negozi accessori au- auto oppure presso qualche sfascia- sere quelli vecchi dell'impianto di la-
to) nel tubo aspirante mentre il com- carrozze). vaggio della Volkswagen oppure dei
pressore funziona ma, tutto somma- Si toglie la valvola inserita nel tap- nuovi che possono essere acquistati
to, è meglio procurarsi un altro com- po di riempimento e si allarga il foro a metraggio nei negozi di articoli sa-
pressore. a 3 mm di diametro e si taglia il tubo nitari.
che sporge nell'interno del serbatoio. I raccordi a T oppure a croce in-
vece si trovano nei negozi specializ-
Montaggio
Attenzione: evitate di fare esperi- zati per acquari.
dell'impianto
menti con altri recipienti a pressio- Con la pressione che si raggiunge,
Come si vede sul disegno schema- ne, non collaudati; essi possono esse- è sufficiente infilare i tubi sui raccor-
tico (fig. 2), occorre un serbatoio a re PERICOLOSI. Già 2 atm di pres- di; non è necessario applicare anelli
pressione, sia per calmare il flusso di sione in un barattolo di marmellata, di serraggio ai tubi, anzi, infilando
aria e per contenere la scorta di aria reso stagno con saldatura, possono semplicemente i tubi sui raccordi si
compressa, che per raccogliere l'ac- renderlo una bomba potenziale. ha un'ulteriore sicurezza: in caso di
qua di condensa. Oltre alle bombole segue alla pagina seguente

L'impianto di compressione finito, visto dall'alto. L'impianto senza il serbatoio a pressione. (6) tavola di legno.
Si vede bene la disposizione compatta delle parti componenti (7) listelli a sezione triangolare per appoggiare il serbatoio.
illustrati in fig. 2. (8) ganci per gli elastici di gomma. (9) pietra pomice per
ridurre il rumore della valvola per eccesso di pressione.

storia MODELLISMO 35
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infatti, funzionano da noi da 5 anni, vrà essere alto e voluminoso; gli sti
Compressore senza inconvenienti di sorta. vali alla ussera hanno un particolare
Per i modellisti che vorranno mi- taglio a cuore nel gambale, le cui par-
segue dalla pagina precedente gliorare questa realizzazione diamo i ti anteriore e posteriore si sollevano
seguenti consigli: formando una concavità sui lati.
mancato funzionamento p. es. della Per chi volesse avventurarsi nella ri
valvola limitatrice di pressione, i tu- — è utile applicare all'impianto produzione dei traini e dei pezzi, dalla
bi si sfileranno dai raccordi. delle maniglie; « Storia dell'Artiglieria Italiana » dei
Tale valvola, che si presti per il — non necessario, ma utile, un comeMontù
gen. si ha modo di apprendere
per tutto il periodo napoleonico
nostro impianto, si trova in vendita manometro; e la prima Restaurazione le artiglierie
come valvola limitatrice di pressione — disegni di progetti per un im- borboniche fossero improntate su un
per l'impianto lava-vetro per la Volks- pianto con regolazione automatica del- sistema spurio di equipaggiamento,
wagen, nei negozi di accessori auto; la pressione sono disponibili, al prez- comprensivo cioè sia di materiali fran-
essa si apre alla pressione di 1.7 atm zo di 5 DM. presso H. Neumann, 2085 cesi che di materiali britannici, la cu;
e limita quindi a questo valore, la Quickborn, Harksheider Weg 151. commistione era fatale per le note vi-
pressione d'esercizio del nostro im- cende politico-militari del periodo: sa-
pianto di compressione. ranno perciò utilizzabili ambedue le
Per avere le mani libere durante il basi relative all'artiglieria inglese ed
a quella napoleonica del tempo.
lavoro si munisce il cavo di alimen-
tazione di corrente di un interrutto-
re a pedale, che troveremo in un ne-
Uniformi dell'artiglieria
segue da pag. 31
gozio di elettricità.
Si montano ora le parti componen- I calzoni, essendo lunghi ovvero infi- NEL PROSSIMO NUMERO
ti l'impianto — compressore, serbatoio lati negli stivali, possono ottenersi dai
a pressione, valvola — su una tavolet- normali modelli francesi; attenzione al- m IL FIAT CR-32
ta di legno. Particolari utili si trove- la tipica forma degli stivali da trom-
ranno sulle illustrazioni. bettiere, con la ginocchiera bassa. • SEMOVENTI
Il serbatoio viene tenuto fermo con Gualdrappe, valige e cuoiami non of- CONTROCARRO
elastici di gomma per poterlo stacca- frono particolari problemi; la sciabo- AMERICANI
re con facilità per togliere l'acqua di la illustrata è di ispirazione inglese DELLA II G.M.
anche se di modello propriamente bor-
condensa. bonico. • UNIFORMI: LE GUIDE
L'impianto che vi abbiamo qui de- Nessuna particolare difficoltà dovreb- DI GARIBALDI
scritto corrisponderà a quasi tutte le be sollevare la bassa tenuta, di netta
vostre esigenze, impianti del genere, impronta napoleonica; il cappello do-

36 storia MODELLISMO
PICCOLA CRONISTORIA

II 155 ° ed il suo stemma


di Fabrizio Jannetti

Sopra: deriva di Macchi MC.205 < Veltro > Di questo gruppo abbiamo già par- L'MC.205 « Veltro » del 155° Gr. conserva-
del 155 Gr. appartenente all'Aviazione Co- lato nel precedente articolo dedicato to presso il museo di Vigna di Valle.
belligerante. La posizione del codice sot- al 51° Stormo; riprendiamo quindi do-
to il distintivo del 51° St. era usuale in ve ci eravamo fermati.
quel periodo. Sotto: la foggia dello stem-
ma attuale posto sulla presa d'aria di un Il 155° Gruppo nel 1951 dopo aver
F-104 S. militato nelle file del 51° Stormo per
tutto l'arco della guerra, e dopo aver l'AMI, si trasferì con i suoi « Thunder-
effettuato il passaggio sui North Ame- streak » a Piacenza dove ridiede vita
rican F-51D « Mustang », fu ceduto al al glorioso 50° Stormo.
6° Stormo Caccia ricostituito a Trevi- Il 155° Gruppo ricevette i primi F-
so, dopo il suo scioglimento all'armi- 104G « Starfighter » nel settembre del
stizio dell'8 settembre 1943. 1971, essendo stato l'ultimo reparto del-
Il 1° febbraio 1953, con la ristruttu- l'AMI ad operare con gli F-84F ricevu-
razione dell'AMI, il 6° Stormo divenne ti da tutti gli altri reparti che man ma-
6a Aerobrigata Caccia Bombardieri, in- no li radiavano.
corporando con il 155° Gruppo anche Con lo scioglimento del 50° Stormo
il 154° ed il 156°; essi avevano, nel C.B. il 155° Gruppo tornò a far parte
frattempo, effettuato la transizione sui del 51° Stormo in cui è oggi inqua-
nuovi'aerei a reazione D.H. 100 « Vam- drato, equipaggiato con i più moderni
pire » F.B.Mk.52 costruiti su licenza F-104S.
dalla Macchi. Lo stemma, una testa di pantera,
Successivamente i tre gruppi venne- con le fauci spalancate posta su di un
ro equipaggiati con i Republic F-84G disco blu, appare per la prima volta
« Thunderjet » divenuto l'aereo da sugli F-104G del Gruppo mentre era
« Strike » standard nei paesi della inquadrato nel 50° Stormo; esso deri-
NATO. va dal nominativo radio degli aerei del
Nel 1956 queste macchine furono so- 155°, « Pantera», e non ha quindi mol-
stituite dai più moderni F-84F « Thun- ta storia. Non ci risulta che il 155°
derstreak » con i quali, la 6" AB, for- Gruppo abbia mai avuto un distintivo
mò dal '57 al '59, la famosa pattuglia personale portato sugli aerei durante
acrobatica dei « Diavoli rossi ». il periodo bellico e quindi la « Pante-
Il 155° Gruppo rimase inquadrato nel- ra Nera » è stato il primo stemma a
la 6a AB fino al 1° settembre 1967, quan- fregiare le prese d'aria degli attuali
do con la nuova riorganizzazione del- aerei del 155° Gr. C.B.

storia MODELLISMO 37
Modelli di plastica "in volo"
in MODELL-FAN 6/75 di E. H. Neumann

Con la costruzione di un modello di


plastica noi cerchiamo di arrivare alla
riproduzione più fedele che sia possi-
bile, di un aereo originale, statico. Ma
come spiega già il nome, il modello
è statico: non può volare. Ciò appare
piuttosto triste, specie se si tratta di
un modello, perché è sopratutto quan-
do l'aereo vola che ci affascina la sua
eleganza. I nostri modelli di velivoli
stanno quasi tutti piantati sulle gam-
bette del loro carrello d'atterragio, in
dispregio di tutte le aspirazioni dello
originale di ottenere la minor resisten-
za dell'aria volando. Stanno su scan-
sie, circondati da cose ad essi estra-
nee. Quasi tutti i modellisti giudicano
l'aspetto e la bontà del loro modello
necessariamente nella presentazione « a Originale o modello? ci si domanda. E' ve- ni, viene sistemato nelle posizioni ap-
terra, su carrello d'atterragio ». La, ca- ramente un modello: il Bf 109E1 :48 di propriate. Con la massima cura si de-
pacità di immaginarsi che aspetto ele- Monogram. La foto dello sfondo è dovu- ve provvedere che l'elica (o le eliche)
ta ad un caso. L'apparecchio fotografico girino con la più grande facilità dato
gante potrebbe avere lo stesso model- era pronto per fotografare delle nuvole
lo, ma in volo ed in ambiente adatto, quando sull'aeroporto Hamburg-Fuhlsbiit- che per la fotografia dobbiamo farle
è già largamente degenerata per la tel scoppiava un incendio di vecchie gia- girare con un soffio. Per qualche mo-
mancanza di tale rappresentazione. cenze di olio. Non si poteva mancare que- dello si dovrà modificare il supporto
Che cosa si può fare? st'occasione per fotografare l'evento per dell'elica.
Lanciarlo dalla finestra per cogliere utilizzarlo per sfondi.
per un istante l'aspetto del modello
in volo?
Il Modello
Lo sfondo
Temo che questa proposta sembrerà
poco seria al modellista.
Però, si può fare anche altrimenti, II modello viene costruito nella con- Per le fotografie « in volo » ci occor-
dizione di « in volo » ossia tutte le re uno sfondo idoneo in forma di una
anche se occorre un po' di lavoro: noi diapositiva. La cosa migliore è di fare
fotografiamo il nostro modello « in vo- parti che col velivolo a terra fuoriesco- una fotografia da un aereo. Chi viaggia
lo », come i professionisti del trucco no e sono visibili (come carrello, alet- ognitanto in aereo, cerchi di ottenere
cinematografico, davanti ad uno sfon- toni, scalette ecc.) vengono costruiti un posto quanto più possibile avanti e
do realistico, proiettato. Qui di segui- in condizione rientrata. L'equipaggio, vicino al finestrino. Qui si possono fa-
to indicheremo brevemente come si fa. laddove è visibile attraverso i finestri- re le migliori fotografie, senza l'impe-
dimento di ali che entrino nel campo
visivo. Anche l'invito ad un volo da
un amico di un aeroclub potrà offrir-
ci, se il tempo è buono, questa oppor-
tunità.

La procedura

Come si vede nel disegno schematico


della fig. 3, lo sfondo viene proiettato
dal retro. Con questa disposizione evi-
tiamo tutti i problemi delle ombre che
invece si presenterebbero se la foto-
grafia e la proiezione si facessero nel-
la stessa direzione. Ci occorre dun-
que un grosso schermo opaco che nel-
lo stesso tempo serva da supporto per
il nostro modello. Ci procuriamo dal
vetraio una lastra di vetro da fine-

Allora il Do 335 è stato impiegato? Qui


una foto del modello mimetizzato. Sfondo
uguale a quello della foto precedente.

38 storia MODELLISMO
alla lampada un diagramma di carto-
ne con foro del diametro più opportu-
no, regoliamo l'illuminazione del model-
lo finché risulta accordata con la lu-
minosità dello sfondo. Per questo la-
voro bisogna disporre di un buon espo-
simetro.
Anche l'angolo d'incidenza della lu-
ce su modello e sfondo devono essere
simili perché la fotografia non abbia
qualcosa di poco naturale. Il diafram-
ma dell'apparecchio viene chiuso al
massimo per avere un optimum di
profondità di fuoco. Data la lumino-
sità ridotta di questa disposizione oc-
correranno dei tempi di posa piuttosto
lunghi (10 a 60 sec). Né asciugacapelli
né aspirapolvere sono molto adatti per
fare girare l'elica, dato che l'ampio
cono della corrente d'aria colpisce tut-
to il modello e lo fa vibrare. Si mira
molto meglio sull'elica, utilizzando un
ugello da 1 mm. L'aria sarà fornita da
un compressore a spruzzo. Anche i pol-
moni possono servire, con un ugello
da 5 mm. In questo caso si apprezze-
Schema della disposizione per fotografìe dosi di filo metallico e dei 4 fori agli
su trasparente. Disegno appositamente non angoli (orizzontale o verticale, come
quotato, dato che le misure dipendono dal conviene). Il lato che porta la carta
motivo e dalle lunghezze focali. Qui ognu- trasparente deve essere rivolto verso
no deve trovare da sé le misure giuste,
a. schermo di proiezione b. carta traspa- la macchina fotografica. Sul retro si
rente e. apparecchio fotografico d. model- colloca il proiettore. Quindi si fissa il
lo e. lampada f. prolettore diapositive modello sul supporto, mediante nastro
g. apertura porta. adesivo. Ora si accende il proiettore,
che viene spostato in avanti ed indie-
tro finché le proporzioni dell'immagi-
stra di cm 50x100. Ai quattro angoli ne proiettata sono confacenti alle di-
facciamo fare dei fori di circa 5 mm di mensioni del modello. Spostando ora
diametro, più un foro al centro. la posizione dell'apparecchio fotogra-
In questo foro sarà inserito il sup- fico e piegando il supporto del model-
porto per il modello, come indicato lo si trova direzione di ripresa nella
nel disegno fig. 4. La lastra di vetro quale il supporto del modello spari-
così preparata viene ora rivestita con sce perché coperto dal modello stesso.
carta trasparente ben tesa che viene L'ambiente nel quale lavoriamo vie-
fissata con quelle striscie di carta ade- ne completamente oscurato. L'unica
siva su ambo i lati che si usa fissare sorgente luminosa che ci occorre è una
la moquette al pavimento. Questo lampada con la quale illuminiamo il
schermo di proiezione viene ora appe- modello. Variando la distanza tra lam- Supporto per il modello: 1 - lastra di ve-
so nell'apertura di una porta, serven- tro, 2 • bulloni, 3 • ranelle, 4 - dado, 5 - fi-
pada e modello, oppure anteponendo lo metallico saldato nel foro praticato nel
bullone.

rà ancora di più il lavoro fatto per far


girare con leggerezza l'elica.
Se si hanno dei modelli ben fatti ed
un po' di esperienza fotografica si
potranno sbalordire, con delle fotogra-
fie « mai viste » anche degli esperti.
Ecco perché vorrei aggiungere in ul-
timo la preghiera di rivelare alla fine
come sono nate queste foto, per evi-
tare che riprese fotografiche così ot-
tenute possano penetrare in documen-
tazioni storielle e falsarle.

Non sono solo i modelli in scala maggio-


re ad essere fotogenici. Qui vediamo una
He 162 di Frog in scala 1 : 72.

storia MODELLISMO
CLUB delle QUATTRORUOTINE

Salone Quattroruotine Milano


Sala Innocenti S. Babila 1968

II Club Quattroruotine è stato fon- Il Club Quattroruotine, fedele al suo mesi e ha raggiunto in questi giorni
dato nel 1960 per iniziativa della Rivi- programma, ha realizzato in questi an- il suo 95° numero, ha lettori in tutto
sta « Quattroruote », allo scopo — co- ni una serie notevole di iniziative di il mondo; non è in vendita nelle edi-
me dice lo statuto — di riunire, assi- ogni genere in favore dei propri asso- cole, ma arriva in omaggio a tutti i
stere, agevolare gli appassionati del- ciati: mostre, concorsi, ricerche, riu- Soci del Club. E' un Rivista ricca-
l'automobile che collezionano modelli nioni, pubblicazioni, manifestazioni va- mente illustrata, che presenta una
in miniatura di automobili. rie, oltre alla edizione di una apposita quantità di interessanti rubriche utili
Con i suoi sedici anni di attività, il Rivista specializzata, che porta il nome ai collezionisti di modelli d'auto, a chi
Club Quattroruotine è la più anziana di « Quattroruotine ». Questa pubblica- li costruisce e in genere a chi ne è
associazione europea di appassionati di zione, che esce dal 1961, vanta pure es- appassionato. C'è ogni volta una vasta
automodellismo: molti sodalizi infatti sa due primati: è la prima Rivista del rassegna di novità da tutto il mondo,
si sono costituiti in diversi Paesi, ma genere apparsa in Italia e la più an- ci sono rubriche didattiche, retrospet-
tutti hanno avuto vita breve; altri so- ziana d'Europa. tive, articoli informativi, corrisponden-
no sorti da poco tempo. « Quattroruotine », che esce ogni due ze da vari Paesi stranieri, inserzioni

40 storia MODELLISMO
Mostra viaggiante AGIP-Quattroruotine
tappa a Salerno, 30 agosto 1965

per scambi e contatti fra collezionisti. sono state realizzate in varie occasio- bricante di automodelli, più altrettanti
« Quattroruotine », con il suo ricco ba- ni dal Club Quattroruotine. Diplomi Speciali. Visite a fabbriche e
gaglio di informazioni, di cognizioni Un'altra importante iniziativa è sta- musei, offerte speciali, inserzioni gra-
tecniche e di esperienza è un po' la ta la pubblicazione del « Catalogo Ge- tuite nella Rivista sociale per scambi
colonna portante dell'associazione, la nerale dei Modellini d'Auto », cioè un di modelli, consulenza tecnica comple-
house-organ che dirige e coordina l'at- inventario di tutta la produzione au- tano la gamma di iniziative promosse
tività del Club. Direttore della Rivista tomodellistica mondiale, comprenden- dal Club in favore dei propri Soci.
è Edoardo Massucci. te la catalogazione di circa 300 mar- Per far parte del Club Quattroruo-
Parlavamo delle molteplici iniziati- che e 7.000 modelli. Questa pubblicazio- tine basta semplicemente farne doman-
ve promosse dal Club in questi anni. ne, inserita a dispense nella Rivista da alla Segreteria inviando la relativa
Al primo posto possiamo collocare le sociale, fu realizzata fra il 1965 e il quota sociale. Per l'anno in corso tali
mostre: il Club Quattroruotine organiz- 1969. E' stata questa un'opera fonda- quote sono le seguenti: Soci Juniores
za una volta all'anno una esposizione mentale dalla quale hanno attinto tut- (ragazzi fino a 14 anni d'età) L. 5.000,
internazionale di modelli d'auto deno- ti i collezionisti italiani e stranieri per Soci Individuali (da 15 anni d'età) Li-
minata « Salone di Quattroruotine »: la formazione delle loro raccolte. Im- re 10.000, Soci residenti all'estero Li-
l'anno scorso questa manifestazione, portante pure l'organizzazione delle re 12.000. L'importo si deve inviare a
che si tiene abitualmente a Torino, Mi- « Borse », cioè degli incontri di colle- mezzo vaglia o assegno circolare. L'in-
lano o Roma, è giunta alla sua 14a edi- zionisti dove si possono scambiare e dirizzo dell'associazione è questo: Club
zione. Il « Salone di Quattroruotine » reperire modelli quasi sempre rari. Il Quattroruotine, via Mario Pagano, 49,
presenta modelli d'ogni tipo e scala: Club Quattroruotine è stato il primo 20145 Milano - Telef. 432.529.
ci sono normalmente pezzi unici co- ad organizzare una « Borsa di scam-
struiti da grandi modellisti italiani e bio » in Italia: ciò è avvenuto la prima E. M.
stranieri (come lo spagnolo Olive Sans volta nell'aprile 1974 e da allora la
e l'italiano Carlo Brianza), rarità col- manifestazione, detta « Borsa di Quat-
lezionistiche, giocattoli d'epoca, raccol- troruotine », si ripete annualmente con
te tematiche, kits, rielaborazioni, mo- la partecipazione di moltissimi colle-
delli speciali, curiosità; in sostanza so- zionisti italiani e stranieri. I concorsi
no presentate tutte le attività automo- hanno rappresentanto un'altra fonte di
dellistiche nel campo dello « statico ». interesse per i Soci del Club: oltre a
Alle ultime tre edizioni del Salone è vari concorsi a premi — uno dei quali
stato abbinato il Premio « Quattroruo- assegnò ben 10 modelli dell'Alfa Ro-
tine d'Oro », di cui parleremo più a- meo 1932 della Pocher! — il Club Quat-
vanti. Oltre a queste 14 esposizioni, il troruotine si è fatto promotore dal
Club Quattroruotine ha organizzato fra 1973 di un Premio automodellistico in-
il 1965 e il 1966 due « Mostre Viaggian- teso ad offrire un riconoscimento alle
ti » in collaborazione con l'Apig: un migliori realizzazioni in questo setto-
enorme autocarro appositamente at- re. Si tratta del « Quattroruotine
trezzato con vetrine portò in giro per d'Oro», che ogni anno ha assegnato
l'Italia una mostra di modelli d'auto, quattro medaglie d'oro rispettivamen-
che visitò cinquanta città italiane pic- te: ad un modellista, ad un collezio- Il Doti. Gianni Mazzocchi,
Direttore di Quattroruote e Presidente
cole e grandi in due tournée di quat- nista, ad un rielaboratore o un co- del Club Quattroruotine,
tro mesi ciascuna. Altre mostre minori struttore di « kits », ad una Ditta fab- parla in una manifestazione sociale

storia MODELLISMO 41
LIBRI tura dai disegni tecnici della ditta co- sia diventato il grido di battaglia per
struttrice. Venti pagine di tabelle so- l'editore romano Ciarrapico che ci pro-
no dedicate alla analisi dei dati tec- pone questo terzo fascicolo della se-
nici delle varie versioni e sono ripor- rie « armi ed armati ».
tate anche alcune pagine del manuale Decisamente alcune cose sono cam-
originale d'impiego del carro correda- biate, dai testi traspare la personali-
te da simpatiche vignette. Il testo tà irruenta di Nicola Malizia la cui pro-
Walter J. Spielberger sa è scritta più con il cuore che con
purtroppo è in tedesco ma da quanto la penna; le foto sono di ottima qua-
sono riuscito a leggere faticosamente, lità, qualcuna addirittura eccezionale
DER PANZERKAMPFWAGEN aiutandomi con un dizionario, con- come quella dei Me 109 della 70a squa-
TIGER UNO SEINE ABARTEN tiene molte interessanti notizie. Con- driglia e purtroppo sono regolarmente
fermo che quello che mi ha convinto uccise dal formato con cui sono pub-
Volume settimo della serie « Militarfahr- all'acquisto è stata però l'imponenza blicate.
zeuge > della Motor Buch Verlag di Stoc- del materiale illustrativo, che non de- Grande spazio è lasciato ai disegni
carda. D.M. 48 - 220 pagine, oltre 300 foto luderà gli appassionati. che sono il punto dolente del fascico-
e disegni. Anche gli altri volumi della serie lo. Questa volta il 50°/o dei disegni è
sono meritevoli di attenzione al pa- originale ed è opera di Danilo Ren-
La serie Militare di questa casa ri di quello dedicato al Tigre, in par- zulli il cui lavoro, però, non è stato
editrice è formata per il momento da ticolare il Leopard, le autoblinde ed all'altezza della sua fama. I disegni
otto titoli di notevole interesse, n. 1: della prima parte il Niuport X e XI, lo
i semicingolati sono fondamentali per Spad VII e XIII, il Macchi M 5, il CR 1,
Kampfpanzer Leopard, n. 2: Panzer poter seguire lo sviluppo di questi
Kampfwagen I e II, n. 3: Panzerkampf- il CR20, il CR30 ed il P.38 sono un
mezzi, sono pieni di dati interessanti po' fiacchi, mentre lo AC 3, il Re 2000,
wagen III, n. 4: Autoblinde dell'eser- e di foto valide. il 2001, il P.47, lo F.84G, lo F.86 E, il
cito tedesco dal 1905 al 1945, n. 5: Si può pensare che mancando solo G 91 e lo F.104 sono buoni, appena ap-
Panzerkampfwagen IV, n. 6: Semicin- un volume sul Panzerkampfwagen V pannati dall'intenso uso dell'aerografo
golati dell'esercito tedesco dal 1909 al Panther per concludere la serie de- che contraddistingue la tecnica pitto-
1945, n. 7: Panzerkampfwagen VI Ti- dicata ai carri tedeschi della seconda rica di Renzulli.
gre, n. 8: Mezzi corazzati speciali del- guerra mondiale questo sia il titolo Evidentemente le disponibilità finan-
l'esercito tedesco. di prossima pubblicazione ma finora la ziarie dell'editore debbono essere state
Il volume n. 7 è corredato da una casa editrice non ha comunicato in messe a dura prova dalle spese soste-
documentazione fotografica di note- nute per far fare dei disegni originali
proposito niente di ufficiale. perché il resto del materiale illustra-
vole qualità e di ottima stampa che La serie di pubblicazioni della Mo-
segue lo sviluppo del Tigre dalla fa- tivo proviene da saccheggi pirateschi.
torbuch Verlag di Stoccarda merita Il Nieuport 17 è opera di Pino del-
se sperimentale al suo impiego belli- una particolare considerazione per la
co, dando un panorama ricchissimo l'Orco ed è stato pubblicato sul n. 2
accuratezza con cui sono compilati i della « Storia dell'Aviazione » dei Fra-
di dettagli, specialmente di particolari volumi e per il loro interessante con- telli Fabbri Editori la cui riedizione
costruttivi, di interni e di prototipi tenuto che vale il prezzo senz'altro appare in edicola in questi giorni. Sul-
poco conosciuti. Si può anzi dire che elevato che viene richiesto. la stessa pubblicazione sono apparsi il
rimarranno delusi solo coloro i quali Chi fosse interessato all'acquisto di Fiat CR32 (autore Pino dell'Orco), il
vogliono vedere foto di Tigre in azio- queste pubblicazioni può rivolgersi Fiat G.50 (autore Vincenzo Cosenti-
ne in quanto le foto di questo tipo direttamente alla casa editrice; Motor- no), il Macchi 200 (autore Marcelle Ral-
iòno poche, abbondano le viste del- buch verlag — 7000 Stuttgart 1 — li) ed il Macchi 202 (autore Roberto
le pr0.ye, delle versioni e dei dettagli, Terrinoni). Il Fiat CR42, il Re 2002, il
Postfach 1370, richiedendo i libri in P.51 « Mustang », il DH 100 Vampire,
tutto ciò che serve al modellista. I dij, italiano e pagandoli per mezzo di un il Sabre F.86 K ed il G.91 Y sono opera
segni sono molti, alcuni dei quali, di vaglia postale internazionale o trami- di Giorgio Bignozzi e Massimo Jaco-
H. Doyle, già conosciuti perché pub- te rimessa bancaria, evitando con que- poni ed apparivano sulle pagine del
blicati sui « Bellona » ma riportati in sto sistema di pagarli il doppio del Calendario dell'Aereonautica Militare
questo libro a grande scala, mentre loro valore passando attraverso il bal- del 1974.
altri sono originali o ripresi addirit- zello delle librerie. Macchi 205, Fiat G.55 e Me 109 sono
(B.B.) lavori eseguiti dal Prof. Pietro Mazzar-
di per il libro di Nino Arena « Batta-
DERWNZER-KAMPFWAGEN glia nei cicli d'Italia 1943-1945 », Ed. In-
terconair. Il saccheggio si conclude
con il Re 2005, il P 39 Airacobra e lo
Spitfire V che sono stati realizzati da
UNO SEME ABARTEN QUATTRO GATTI Richard Caruana e pubblicati nella se-
rie di pubblicazioni « Dimensione cic-
PER LA GLORIA lo » delle Edizioni Bizzarri, diretta dal-
l'architetto Emilio Brotzu. *
aviazione da caccia italiana
In conclusione il lettore per 1.500
dal 1916 agli anni '70 lire acquisterà un testo spontaneo e
Ciarrapico editore con la collaborazione genuino, delle foto belle ma piccole ed
di Nicola Malizia e di Danilo Renzulli una parte di disegni originali, gli altri
L. 1.500 disegni saranno dei doppioni.
Pazienza! Le cose sono un po' mi-
« Ariecchime », con questo grido i gliorate rispetto ai precedenti fasci-
monelli romani usano prolungare all'in- coli della serie, speriamo bene per il
finito un loro giucco in cui si salta- futuro. Ad Maiora!
no vicendevolmente sulla schiena. La
esclamazione dei monelli sembra che (Bruno Benvenuti)

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