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Le fasi dell’ENTRATE:

- ACCERTRAMENTO  individuazione del debitore e della ragione di credito


dell’ammontare del credito.
- RISCOSSIONE  introito (incasso) dell’importo accertato
VERSAMENTO incasso effettivo da parte dello Stato
Le fasi della SPESA:
- IMPEGNO  la P.A si assume l’obbligo di effettuare un certo pagamento. Crea un debito
- LIQUIDAZIONE  individuazione del creditore e dell’ammontare della somma da pagare
ORDINAZIONE  emissione dei titoli di credito di spesa con cui gli uffici contabili ordinano
il pagamento agli organi esecutivi
- PAGAMENTO esborso di denaro da parte dei cassieri dello Stato
Solo i dirigenti possono impegnare e ordinare la spesa.
- Il bilancio di competenza considera le entrate e le spese nelle fasi dell’accertamento e
dell’impegno.
- Il bilancio di cassa considera le entrate e le uscite nelle fasi della riscossione e del
pagamento.
COPERTURA FINANZIARIA  consiste nell’individuazione per ogni legge che comporti nuovi o
maggiori oneri anche i mezzi per coprire tali spese.
ESERCIZIO PROVVISORIO  concesso dal Parlamento per un periodo di massimo 4 mesi in caso di
mancata approvazione del bilancio entro il termine previsto.
STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE:
1) Documento di economia e finanza (DEF)  presentato alle Camere entro il 10 APRILE. è
articolato in 3 sezioni
2) La Nota di aggiornamento al DEF  presentata alle Camere entro IL 27 SETTEMBRE
3) Il disegno di legge del bilancio dello Stato  presentato entro il 20 OTTOBRE. È articolato
in 2 sezioni.
4) Il disegno di legge di assestamento (bilancio di assestamento)  da presentarsi entro il
MESE DI GIUGNO
5) I disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica
6) Gli specifici documenti di programmazione delle altre amministrazioni pubbliche diverse
dallo Stato
PROGRAMMA DI STABILITA’ (PS) contiene gli obiettivi da conseguire per ridurre il debito
pubblico. È riportato nella prima sezione del DEF
PROGRAMMA NAZIONALE DI RIFORMA (PNR) documento strategico che definisce gli interventi
da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita, produttività e sostenibilità.
Esso è riportato nella terza sezione del DEF.
PS E PNR devono essere presentati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea
entro il 30 APRILE.
PROGETTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO da presentarsi entro il 15 OTTOBRE alla
Commissione europea e all’Eurogruppo.
La realizzazione di ciascun programma spetta ad un unico centro di responsabilità amministrativa
corrispondente all’unità organizzativo di primo livello dei Ministeri.
Le SPESE si articolano in:
- MISSIONI
- PROGRAMMI
- UNITA’ ELEMENTARI DEL BILANCIO
Le spese comprese in ciascun programma sono suddivise in:
- Spese correnti
- Spese di investimento
Nell’ambito di ciascun programma le spese si articolano in:
1) Spese inderogabili  spese obbligatorie determinate da leggi o atti normativi.
2) Fattori legislativi spese autorizzate da disposizione legislativa che ne determina
l’importo
3) Spesa di adeguamento al fabbisogno  spese il cui importo non è predeterminato per
legge e viene quantificato in bilancio secondo le necessità segnalate dalle Amministrazioni.
Le ENTRATE sono articolate in:
- TITOLI  in base alla natura tributaria, extratributaria, provenienti da alienazione e
dall’ammortamento dei beni patrimoniali, dalla riscossione di crediti o dall’accessione dei
crediti
- RICORRENTI E NON RICORRENTI
- TIPOLOGIA 
- CATEGORIA  le entrate sono aggregate in base alle caratteristiche economiche
omogenee
- UNITA’ ELEMENTARI DI BILANCIO
sono vietate le gestioni fuori bilancio, cioè quelle operazioni che si svolgono nell’ambito
dell’amministrazione dello Stato indipendentemente dalle statuizioni del bilancio.
FONDI DI RISERVA sono capitoli di spesa la cui copertura è già stata garantita e servono per
rimediare ad errori di previsione. Tali fondi non vengono utilizzati per impegni e pagamenti ma per
incrementare la dotazione di altri capitoli di bilancio il cui stanziamento iniziale si sia rivelato
inferiore al necessario.
FONDI SPECIALI  sono accantonamenti per far fronte alle spese derivanti dai progetti di legge
che prevede essere approvati nel corso degli esercizi compresi nella legge stessa.
Nello stato di previsione del MEF sono istituiti fra le spese di parte corrente:
- Un fondo di riserva per spese obbligatorie
- Un fondo di riserva per le spese impreviste
- Un fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa
I RESIDUI ATTIVI  sono l’espressione di entrate accertate ma non ancora riscosse, nonché
entrate riscosse ma non ancora versate.
RESIDUI PASSIVI sono l’espressione di spese impegnate ma non ancora ordinate, ovvero
ordinate non ancora pagate
IL BILANCIO DI PREVISIONE dello Stato è elaborato in termini la competenza che di cassa.
IL RENDICONTO  Viene presentato alle Camere entro il mese di GIUGNO. Ad esso è allegata una
nota integrativa riferita a ciascuna amministrazione.
Esso si compone in due parti:
- IL CONTO DEL BILANCIO in cui si dimostrano:
a) Le entrate di competenza accertate, versate e rimaste da versare
b) Le spese di competenza dell’anno impegnate, pagate e rimaste da pagare
c) La gestione dei residui attivi e passivi degli esercizi precedenti
d) I versamenti in tesorerie e i pagamenti effettuati per ciascuna unità elementare di
bilancio
e) L’ammontare totale dei residui attivi e passivi che si rinviano all’esercizio successivo
- IL CONTO GENERALE DEL PATRIMONIO  fornisce la dimostrazione della consistenza del
patrimonio dello Stato all’inizio dell’esercizio, delle variazioni nel corso del medesimo e
della consistenza alla fine di esso.
esso illustra istintivamente:
a) le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le variazioni derivanti dalla
gestione del bilancio
b) la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella
patrimoniale.
Entro il 31 MAGGIO il Ministro dell’economia trasmette il rendiconto alla Corte dei conti per la
Parificazione.
PARIFICAZIONE è la verifica che la Corte dei conti effettua del rendiconto dello Stato.
La Corte delibera sul rendiconto generale dello Stato a Sezioni riunite.

La Corte dei conti trasmette al Parlamento anche la RELAZIONE SUL RENDICONTO GENERALE
DELLO STATO.

In fine il rendiconto e i relativi allegati vengono trasmessi dalla Corte al Ministro dell’economia che
ne cura la presentazione in Parlamento.

la legge di approvazione conferisce esclusivamente irrevocabilità alle risultanze dell’attività di


gestione.

A partire dall’esercizio finanziario 2013 il rendiconto dello Stato viene prodotto esclusivamente in
forma digitale (cd. Dematerializzazione).
ENTI PUBBLICI NON TERRITORIALI --- ENTI DI EROGAZIONE --- ENTI NON ECONOMICI

1) DPR 97/2003
2) D.Lgs. 92/2011  fonti normative che regolano l’amministrazione finanziaria e
Contabile degli enti pubblici non economici
3) DPR 132/2013

Il processo di PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E BUNDGET è rappresentato dai seguenti


documenti:

- LA RELAZIONE PROGRAMMATICA
- IL BILANCIO PLURIENNALE
- IL BILANCIO DI PREVISIONE
- LA TABELLA DIMOSTRATIVA DEL PRESUNTO RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
- IL BUDGET

RELAZIONE PROGRAMMATICA  documento che descrive le linee strategiche dell’ente. Essa è


redatta dall’organo di vertice dell’ente

Per le entrate la relazione deve contenere una descrizione dettagliata delle fonti finanziarie
necessarie per la realizzazione delle strategie.

Per le uscite sono indicate le principali voci di impegni.

BILANCIO PLURIENNALE  redatto in termini di competenza per un periodo non inferiore al


triennio.

Il documento è redatto per centri di responsabilità corrispondenti alle unità previsionali di base
(UPB) di primo livello.

*UNITA’ PREVISIONALE DI BASE (UPB) insieme di risorse finanziarie affidate alla gestione di un
unico centro di responsabilità amministrativa

Documenti previsionali che gli enti pubblici non economici devono compilare sono:

1) IL BILANCIO DI PREVISIONE  predisposto dal direttore generale ed è deliberato dal


competente organo di vertice entro il 31 OTTOBRE dell’anno precedente a quello cui il
bilancio si riferisce. I titolari dei centri di responsabilità comunicano al direttore generale e
al servizio ragioneria entro il G31 LUGLIO tutti gli elementi relativi agli obiettivi da
conseguire è i fabbisogni finanziari per la realizzazione degli stessi nell’esercizio successivo.
2) DAL PREVENTIVO FINANZIARIO  si distingue in decisionale e gestionale. Si articola in
centri di responsabilità di primo livello
3) PREVENTIVO ECONOMICO  somma dei budget economici dei centri di responsabilità di
primo livello
4) TABELLA DIMOSTRATIVA DEL PRESUNTO RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
5) Il budget del centro di responsabilità di primo livello
L’assestamento del bilancio è deliberato entro il 30 LUGLIO.
RENDICONTO GENERALE è deliberato dall’organo di vertice entro il mese di aprile successivo
alla chiusura dell’esercizio finanziario ed è trasmesso entro 10 giorni dalla data di deliberazione al
Ministero vigilante e al MEF.

Ad esso sono allegati :

- La situazione amministrativa
- La relazione sulla gestione
- La relazione del collegio dei revisori dei conti.
- La situazione dei residui attivi e passivi provenienti dall’esercizio anteriore a quello di
competenza

Il rendiconto è costituito da:

a) CONTO DI BILANCIO evidenzia le risultanze della gestione delle entrate e delle spese e si
articola in rendiconto finanziario gestionale e in rendiconto finanziario decisionale
b) CONTO ECONOMICO evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione secondo
criteri di competenza economica.
c) STATO PATRIMONIALE  comprende attività e passività finanziarie, i beni mobili ed
immobili, le poste ratificative.
d) NOTA INTEGRATIVA documento illustrativo riguardante l’andamento della gestione
dell’entrate dei suoi settori operativi ed ogni eventuale informazione utile ad una migliore
comprensione dei dati contabili.

Al rendiconto sono allegati:

- La situazione amministrativa
- La relazione del collegio dei revisori dei conti

ENTI LOCALI

Il processo che compongono il processo di programmazione sono:

1) DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (DUP) presentato dalla Giunta al Consiglio


entro il 31 luglio.
È composto da due sezioni:
- Sezione strategico (SeS) sviluppo e concretizza le linee programmatiche presentate dal
sindaco al Consiglio all’inizio del mandato
- sezione operativo (SeO) sezione in cui vengono definiti gli strumenti operativi che si
intendono utilizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti della SeS.
2) IL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO strumento attraverso il quale gli organi
definiscono la distribuzione delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che
l’amministrazione deve svolgere .
È composto da 2 parti:
- Le entrate
- Le spesa

Procedimento di approvazione:
- Entro il 15 novembre di ogni anno la Giunta approva lo schema della delibera di
approvazione del bilancio di previsione finanziario.
- Entro il 31 dicembre il Consiglio approva il bilancio
3) IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE (PEG)documento che permette di declinare in
dettaglio la programmazione operativa nell’apposita sessione(SeS), definendo gli obiettivi e
assegnando le risorse necessarie al loro raggiungimento
È facoltativo per i Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

RENDICONTO DELLA GESTIONE  deliberato dal Consiglio dell’ente entro il 30 aprile.

È composto dal:

- Conto del bilancio  dimostra i risultati finali della gestione rispetto alle autorizzazioni
contenute nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione.
Per ciascuna tipologia di entrata e per ciascun programma di spesa, il conto del bilancio
comprende:
a) Per le entrate le somme accertate, distinguendo la parte riscossa da quella ancora da
riscuotere.
b) Per la spesa le somme impegnate, distinguendo la parte pagata da quella ancora da
pagare
- Conto economico  va redatto secondo lo schema che si basa su una struttura scalare
- Stato patrimoniale

BILANCIO CONSOLIDATO  è costituito dal conto economico consolidato e dallo stato


patrimoniale consolidato, cui vanno allegati:

- La relazione sulla gestione consolidata, comprensiva della nota integrativa


- La relazione del Consiglio dei revisori dei conti

IL DEFICIT STRUTTURALE  sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali
che presentano gravi condizioni di equilibrio

Tali enti sono soggetti al controllo centrale della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti
locali, instituita presso il Ministero dell’interno.

DISSESTO FINANZIARIO  qualora un ente locale non possa garantire l’assolvimento delle
funzioni e dei servizi indispensabili si prevede l’attivazione di una complessa procedura per la
rilevazione e il pagamento dei debiti .

La procedura si apre con la delibera di dissesto adottata dal Consiglio dell’ente. La delibera,
irrevocabile, è trasmessa entro 5 giorno al Ministero dell’Interno ed è pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale insieme al Decreto del Presidente della Repubblica con cui si nomina l’organo
straordinario di liquidazione, il cui compito è quello di ripianare l’indebitamento pregresso
dell’ente.

La deliberazione va poi trasmessa alla Corte dei conti.

IL CONTROLLO DI GESTIONE, SI ARTICOLA IN 3 FASI:

1) LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE


2) LA RILEVANZA DEI DATI IN ORDINE DI COSTI, PROVENTI E RISULTATI RAGGIUNTI
3) LA VALUTAZIONE DEGLI STESSI IN RAPPORTO AGLI OBIETTIVI PER VERIFICARNE LO STATO
DI ATTUAZIONE.

Le conclusioni del controllo sono comunicate:

- Agli amministratori
- Ai responsabili dei servizi
- Alla Corte dei conti

CONTABILITA’ ANALITICA sistema di predeterminazione, rilevazione, imputazione, assegnazione


e analisi dei costi e dei ricavi della gestione.

INDICATORE DEI RISULTATI valori che permettono di misurare i risultati raggiunti e sono:

- Efficienza  esprime il rapporto tra il costo e il prodotto di una determinata attività


- Efficacia  esprime il rapporto tra il prodotto di una determinata attività e l’obiettivo
assegnato.
- Economicità esprime il grado di copertura di costi di gestione del servizio

IL COLLEGIO DEI REVISORI—eletti dai Consigli comunali, provinciali e delle città metropolitane.

Esso è composta da 3 membri:


Il Presidente del Collegio che deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili. È eletto
direttamente dall’ente a maggioranza assoluta.
- Un membro scelto tra gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti
- Un membro scelto tra gli iscritti all’albo dei ragionieri
I revisori dei conti vengono scelti mediante estrazione da un apposito elenco provinciale
Un revisore non può assumere più di 8 incarichi. La durata dell’organo di revisione è di 3 anni e
non può l’incarico per più di 2 volte nello stesso ente.
Motivi per cui può cessare l’incarico del revisore:
- Le dimissioni volontarie
- L’impossibilità a svolgere l’incarico
Funzioni del collegio dei revisori:
- Collaborazione con il Consiglio;
- Esprimere pareri  sono obbligatori e devono esprimere un motivato giudizio contabile di:
a) congruità
b) coerenza
c) attendibilità
Nei pareri il collegio suggerisce al Consiglio le misure atte ad assicurare l’attendibilità delle
impostazioni
Qualora il Consiglio non adotti le misure suggerite, esso è tenuto a motivare la mancata
adozione.
- Vigilanza sulla regolarità contabile
- Relazione sulla deliberazione del Consiglio
- Referto all’organo consigliare su eventuali gravi irregolarità
- Invio alle competenti sezioni regionale della Corte dei conti di una relazione sul bilancio
di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto
- Vigilanza sulla corretta applicazione degli adempimenti dei contratti integrativi.

CONTO CONSOLIDATO DI CASSA

CONTRATTO INTEGRATIVO contratto aziendale, ossia quel contratto collettivo che integra
il contratto nazionale e meglio si adatta alla realtà aziendale.

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