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Petricola - Scritture Esposte
Petricola - Scritture Esposte
patrpetr@interfree.it
Il recente sviluppo degli studi sulle “scritture esposte” - per la cui definizione cfr. Pe-
trucci (1986) - ha messo a disposizione degli studiosi griglie interpretative che, definendo le
caratteristiche dei testi appartenenti a questa tipologia, li valorizzano e ne stimolano quindi la
ricerca, la catalogazione e lo studio. La ricerca di tali testi, così, non è più orientata solamente
verso alcune categorie - le scritture antiche, per la loro rilevanza a livello storico-linguistico o
i graffiti contemporanei, per la loro importanza nello studio della scrittura giovanile - bensì
verso tutte le categorie di scritture esposte, comprese quindi le “scritture d’apparato” (cfr. Pe-
trucci 1986) moderne e contemporanee; l’analisi di corpora sempre più numerosi e ampi
permette poi di comprovare e, se necessario, affinare le suddette griglie interpretative.
Fondamentale per la catalogazione delle scritture esposte è lo schema proposto da Sa-
batini (1996), che divide le stesse - in base al rapporto con un contesto figurativo - in: iscri-
zioni in funzione di un c.f.; iscrizioni in simbiosi con un c.f.; iscrizioni autonome. Queste ul-
time sono ulteriormente divise in: testi statutari e simili; iscrizioni di dedica, commemorazio-
ne, notizia, ex-voto; iscrizioni di ammonimento, vanto, beffa, ingiuria, minaccia o invito. Le
scritture oggetto di questa comunicazione appartengono quindi alla categoria delle scritture
autonome di dedica, commemorazione, notizia, ex-voto: tali scritture sono accomunate da un
rapporto con il lettore di tipo enunciativo e dalla funzione comunicativa referenziale (narrati-
va descrittiva), tutt’al più affiancata dalla funzione espressiva. Sabatini accenna poi al fatto
che le scritture in questione possono autopresentare l’emittente (in prima o in terza persona).
Grazie all’analisi di un corpus di testi milanesi D’Achille (1997) ha poi messo in rilie-
vo le principali caratteristiche delle scritture commemorative colte nei diversi livelli linguisti-
ci: si tratta, nello specifico, di particolari famiglie semantiche e di particolari strutture grafi-
che, sintattiche e deittiche sia spaziali che temporali.
2 Proposta di comunicazione
Bibliografia
Bibliografia citata
D’Achille 1997 = Paolo D’A., Aspetti linguistici dell’epigrafia milanese contemporanea, in Memorie nel bro nzo
e nel marmo, a cura di M. Petrantoni, Milano, Motta.
Petricola 2000 = Patrizia P., Le scritture esposte aquilane: edizione e analisi, tesi di laurea discussa presso
l’Universita degli Studi dell’Aquila, A.A. 1998-1999 (sess. inv.).
Petrucci 1986 = Armando P., La scrittura. Ideologia e rappresentazione, Torino, Einaudi (già La scrittura
tra ideologia e rappresentazione in Storia dell’arte italiana, IX, I, Torino, Einaudi, 1980, pp. 3-123).
Sabatini 1996 = Francesco S., Voci nella pietra dall’Italia mediana. Analisi di un campione e proposte per una
tipologia delle iscrizioni in volgare, in Francesco Sabatini, Italia linguistica delle origini, Lecce, Argo.
Bartoli Langeli, A., Scrittura e figura, scrittura e pittura (con esempi di età medievale), in Scrittura e figura.
Studi di storia e antropologia della scrittura in memoria di Giorgio Raimondo Cardona, a cura di A. Bartoli
Langeli e G. Sanga, fascicolo di “La ricerca folkloristica”, 31, pp.5-13.
Ciociola, C., “Visibile parlare”: agenda, in “Rivista di letteratura italiana”, VII, 1989, pp. 9-77 (poi ristampato
in volume autonomo, Cassino, Università degli studi, 1992).
Ciociola, C., Scrittura per l’arte, arte per la scrittura, in Storia della letteratura italiana, diretta da E. Malato, II,
Roma, Salerno, 1995, pp. 531-580.
Desideri, P., L’imperio del segno, ovvero la scritta murale fascista, in Il segno in scena. Scritte murali e graffiti
come pratiche semio-linguistiche, a cura di Paola Desideri, fascicolo di “I quaderni della Mediateca delle Mar-
che”, III, 1998, pp.175-223.
Sabatini, F.-Raffaelli, S.-D’Achille, P., Il volgare nelle chiese di Roma. Messaggi graffiti, dipinti e incisi dal IX
al XVI secolo, Ro ma, Bonacci, 1987.
“Visibile parlare”. Le scritture esposte nei volgari italiani dal Medioevo al Rinascimento, a cura di C.
Ciociola, Napoli, ESI, 1997 (Atti del convegno internazionale di studi, Cassino - Montecassino, 26-28 ottobre
1992; comprende anche Sabatini 1996).