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FACOLTÀ DI INGEGNERIA

Anno Accademico 2011-2012


INDICE

La Facoltà di Ingegneria
HTU UTH

Dipartimenti della Facoltà di Ingegneria HTU UTH

Aree Didattiche della Facoltà di Ingegneria HTU UTH

Consiglio di Facoltà – Professori Ordinari HTU UTH

Consiglio di Facoltà – Professori Associati


HTU UTH

HTU Consiglio di Facoltà – Rappresentanti dei Ricercatori UTH

Consiglio di Facoltà – Rappresentanti degli Studenti


HTU UTH

Ricercatori non inseriti nel Consiglio di Facoltà HTU UTH

Segreteria Amministrativa HTU UTH

HTU Calendario Corsi ed Esami UTH

Ordinamento Didattico degli Studi in Ingegneria HTU UTH

Il Progetto didattico della Facoltà di Ingegneria HTU UTH

Offerta Formativa della Facoltà di Ingegneria per l’A.A. 2009/2010


HTU

Regolamento Studenti
HTU UTH

HTU Test di ingresso e Corsi di recupero UTH

Orientamento e Tutorato
HTU UTH

Progetto ERASMUS HTU UTH

HTU Corsi di Lingua Straniera UTH

Procedura Rivelazione Elettronica Presenze Studenti


HTU UTH

HTU Regolamento di accesso ai Corsi di Laurea in Ingegneria (1° livello) UTH

HTU Regolamento di accesso ai Corsi di Laurea Specialistica UTH

Regolamento prova di ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale Biennali in


HTU

Ingegneria UTH

HTU Curriculum Docenti UTH

1
LA FACOLTÀ DI INGEGNERIA torna all’indice
HTU UTH

Gli studi di Ingegneria presso l'Università di Salerno sono stati avviati nel 1972 con l'attivazione,
all'interno della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, avente sede a Salerno, dei primi due
anni (il biennio propedeutico) del Corso di Laurea in Ingegneria.
Nel 1979 la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, e quindi il biennio di Ingegneria si
trasferisce nella nuova sede universitaria di Baronissi.
Nel 1982, in attuazione della legge sulla ricostruzione post sisma (n° 219/81), a completamento del
biennio propedeutico viene istituita la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Salerno con
l'attivazione del triennio applicativo: "un decisivo contributo ai rapporti con il territorio potrà certamente
dare l'inizio dei corsi del triennio di Ingegneria a partire dal 1° Novembre 1982" furono le parole
dell'allora Rettore Buonocore nell'inaugurare l'anno accademico 1982/1983
Vengono istituiti due Corsi di Laurea:
1. Laurea in Ingegneria Civile per la Difesa del Suolo e la Pianificazione Territoriale;
2. Laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali, con tre distinti indirizzi:
chimico-alimentare,
elettronico
meccanico.
Il primo Anno Accademico della nuova Facoltà di Ingegneria viene avviato nel 1983/84, sotto la
presidenza del prof. Franco Rossi, sempre nel plesso universitario di Baronissi.
A partire dal 1990, Preside Prof. Giorgio Donsì, inizia il processo di gemmazione dell'Ateneo del Sannio,
conclusosi nell' Anno Accademico. 1994/95, nell'ambito del quale la Facoltà di Ingegneria di Salerno ha
svolto un ruolo fondamentale nel sostegno delle attività della Facoltà sannita.
Nel 1991 la Facoltà di Ingegneria si trasferisce nel Campus Universitario di Fisciano e, a partire
dall'Anno Accademico 1991/92, l'offerta didattica viene trasformata ed ampliata, con l'attivazione dei
seguenti corsi di laurea.
1. Laurea in Ingegneria Chimica, con indirizzo alimentare;
2. Laurea in Ingegneria Civile, con 2 indirizzi:
idraulica
strutture;
3. Laurea in Ingegneria Elettronica;
4. Laurea in Ingegneria Meccanica.
Nell'Anno Accademico 1994/95 vengono attivati, inoltre, i Corsi di Diploma Universitario in Ingegneria
Chimica, Elettronica, delle Infrastrutture e Meccanica, nonché il Corso di Diploma in Ingegneria
dell'Ambiente e delle Risorse, presso la sede di Avellino.
Nel 1996 viene deliberato il Corso di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, attivato
nell'Anno Accademico 1998/99.

2
Negli ultimi anni la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Salerno, sotto la presidenza del
Prof. Raimondo Pasquino, attuale Rettore, è stata caratterizzata soprattutto da un pionieristico impegno
nella riforma dell'Ordinamento Didattico nel contesto dell'Autonomia degli Atenei.
Nell'Anno Accademico 1998/99, infatti, la Facoltà di Ingegneria di Salerno è stata la prima in Italia ad
attuare il Nuovo Ordinamento degli Studi Universitari regolamentato con D.M. n° 509 del 3 Novembre
1999, conferendo, nel settembre 2001, le prime nuove Lauree Triennali (L) in Ingegneria.
Con l'Anno Accademico 2001/2002, Preside Prof. Vito Cardone, la Facoltà di Ingegneria ha attivato,
secondo il Nuovo Ordinamento degli Studi Universitari, regolamentato con D.M. n° 509 del 3 Novembre
1999, le Lauree Specialistiche (LS), completando nell’Anno Accademico 2002/2003 il primo ciclo di
cinque anni del Nuovo Ordinamento degli Studi Universitari; i primi tre collegati al conseguimento della
Laurea e i due successivi a quello della Laurea Specialistica.
Nell’Anno Accademico 2005/2006 la Facoltà di Ingegneria ha deliberato l’istituzione e l’attivazione, ai
sensi del D.M. n° 509 del 3 Novembre 1999, del
Corso di Laurea Specialistica a ciclo unico in Ingegneria Edile – Architettura
ed è partita con l’attuazione del D.M. n° 270 del 22 Ottobre 2004, recante modiche al D.M. 509/99,
istituendo ed attivando 2 nuovi corsi di Laurea
Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale,
Corso di Laurea in Ingegneria Informatica
ed istituendo i corrispondenti Corsi di Laurea Magistrale da attivare nell’A:A. 2008/09
Con l’Anno Accademico 2008/2009, la Facoltà di Ingegneria completa l’attuazione del DM n° 270 del 22
Ottobre 2004, istituendo ed attivando i nuovi corsi di Laurea
Corso di Laurea in Ingegneria Chimica
Corso di Laurea in Ingegneria Civile
Corso di Laurea in Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il Territorio
Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica
Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica
istituendo i corrispondenti Corsi di Laurea Magistrale da attivare nell’A:A. 2011/2012 ed attivando il 1°
anno dei Corsi di Laurea Magistrale istituiti nel 2005/2006
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale,
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica
Nell’Anno Accademico 2009/2010, infine, la Facoltà di Ingegneria attiva il Master Degree in Food
Engineering /Laurea Magistrale in Ingegneria Alimentare

3
DIPARTIMENTI della FACOLTÀ di INGEGNERIA: torna all’indice
HTU UTH

1. Dipartimento di Ingegneria Industriale (D.I.In.)


Direttore: Prof. Stefano RIEMMA HTU UTH

http://www3.unisa.it/dipartimenti/diin/index
HTU UTH

2. Dipartimento di Ingegneria Civile (D.I.CIV.)


Direttore: Prof. Luigi ASCIONEHTU UTH

HTU http://www3.unisa.it/dipartimenti/dip_ingegneria_civile/index UTH

3. Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Ingegneria Informatica (D.I.E.I.I.)


Direttore: Prof. Mario VENTO HTU UTH

http://www3.unisa.it/dipartimenti/dip_ingegneria_elettronica_e_ingegneria_informatica/in
HTU

dex UTH

AREE DIDATTICHE della FACOLTÀ di INGEGNERIA: torna all’indice


HTU UTH

1. Area Didattica di Ingegneria Chimica (A.D.I.C.)


Presidente Prof. Massimo POLETTO HTU UTH

http://www.adic.unisa.itHTU UTH

2. Area Didattica di Ingegneria Civile e Ambientale (A.D.I.C.A.)


Presidente Prof. Paolo VILLANI HTU UTH

http://www.adica.unisa.it
HTU UTH

3. Area Didattica di Ingegneria dell'Informazione (A.D.INF.)


Presidente Prof. Vincenzo TUCCI HTU UTH

http://www.adinf.unisa.it
HTU UTH

4. Area Didattica di Ingegneria Meccanica (A.D.I.MEC.)


Presidente Prof. Gianfranco RIZZO HTU UTH

HTU http://www.adimec.unisa.it UTH

4
CONSIGLIO DI FACOLTÀ torna all’indice
HTU UTH

Preside: Prof. Vitale CARDONE


U

http://www.ingegneria.unisa.it/
HTU UTH

PROFESSORI ORDINARI
HTU UTH

Cognome Nome Dipartimento


1 ANGELILLO
HTU UTH Maurizio D.I.CIV.
HTU UTH

2 APREA
HTU UTH Ciro D.I.MEC.
HTU UTH

3 ASCIONE
HTU UTH Luigi D.I.CIV.
HTU UTH

4 BELGIORNO
HTU UTH Vincenzo D.I.CIV.
HTU UTH

5 BELLONE
HTU UTH Salvatore D.I.I.I.E.
HTU UTH

6 CALÌ
HTU UTH Calogero D.I.MEC..
HTU UTH

7 CANTARELLA
HTU UTH Giulio Erberto D.I.CIV.
HTU UTH

8 CAPUTO
HTU UTH Mauro D.I.MEC..
HTU UTH

9 CARDONE
HTU UTH Vitale D.I.CIV.
HTU UTH

10 CASCINI
HTU UTH Leonardo D.I.CIV.
HTU UTH

11 CHIACCHIO
HTU UTH Pasquale D.I.I.I.E.
HTU UTH

12 CIAMBELLI
HTU UTH Paolo D.I.C.A.
HTU UTH

13 CIARLETTA
HTU UTH Michele D.I.I.M.A.
HTU UTH

14 D'AGOSTINO
HTU UTH Vincenzo D.I.MEC.
HTU UTH

15 d'AMBROSIO
HTU UTH Francesca Romana D.I.MEC.
HTU UTH

16 DE SANTO
HTU UTH Massimo D.I.I.I.E.
HTU UTH

17 DI MATTEO
HTU UTH Marisa D.I.C.A.
HTU UTH

18 DONSI'
HTU UTH Giorgio D.I.C.A.
HTU UTH

19 FAELLA
HTU UTH Ciro D.I.CIV.
HTU UTH

20 FEMIA
HTU UTH Nicola D.I.I.I.E.
HTU UTH

21 FERRARI
HTU UTH Giovanna D.I.C.A.
HTU UTH

22 GENNARELLI
HTU UTH Claudio D.I.I.I.E.
HTU UTH

23 GUIDA
HTU UTH Domenico D.I.MEC.
HTU UTH

24 GUIDA
HTU UTH Maurizio D.I.I.I.E.
HTU UTH

25 LAMBIASE
HTU UTH Alfredo D.I.MEC.
HTU UTH

26 LONGO
HTU UTH Maurizio D.I.I.I.E.
HTU UTH

27 LUCHINI
HTU UTH Paolo D.I.MEC.
HTU UTH

28 MARCELLI
HTU UTH Angelo D.I.I.I.E.
HTU UTH

29 MATARAZZO
HTU UTH Giovanni D.I.I.M.A.
HTU UTH

30 PALAZZO
HTU UTH Bruno D.I.CIV.
HTU UTH

31 PAPPALARDO
HTU UTH Michele D.I.MEC.
HTU UTH

32 PASQUINO
HTU UTH Raimondo D.I.MEC.
HTU UTH

33 PIANESE
HTU UTH Cesare D.I.MEC.
HTU UTH

34 PICCOLO
HTU UTH Antonio D.I.I.I.E.
HTU UTH

35 PIETROSANTO
HTU UTH Antonio D.I.I.I.E.
HTU UTH

36 PILUSO
HTU UTH Vincenzo D.I.CIV.
HTU UTH

37 PUGLIESE CARRATELLI
HTU UTH Eugenio D.I.CIV.
HTU UTH

38 QUARTIERI
HTU UTH Joseph FISICA
HTU UTH

39 REVERCHON
HTU UTH Ernesto D.I.C.A.
HTU UTH

40 RHANDI
HTU UTH Abdelaziz D.I.I.M.A.
HTU UTH

41 RIEMMA
HTU UTH Stefano D.I.MEC.
HTU UTH

42 RIZZO
HTU UTH Gianfranco D.I.MEC.
HTU UTH

43 ROSSI
HTU UTH Fabio D.I.CIV.
HTU UTH

44 SALERNO
HTU UTH Saverio D.I.I.M.A.
HTU UTH

45 SERGI
HTU UTH Vincenzo D.I.MEC..
HTU UTH

46 TITOMANLIO
HTU UTH Giuseppe D.I.C.A.
HTU UTH

47 TUCCI
HTU UTH Vincenzo D.I.I.I.E.
HTU UTH

48 VENTO
HTU UTH Mario D.I.I.I.E.
HTU UTH

49 VILLANI
HTU UTH Paolo D.I.CIV.
HTU UTH

50 VITTORIA
HTU UTH Vittoria D.I.C.A.
HTU UTH

5
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HTU UTH

PROFESSORI ASSOCIATI
HTU UTH

Cognome Nome Dipartimento


1 BOVOLIN
HTU UTH Vittorio D.I.CIV.
HTU UTH

2 CAIAZZO
HTU UTH Fabrizia D.I.MEC.
HTU UTH

3 CALIENDO
HTU UTH Ciro D.I.CIV.
HTU UTH

4 CAPPETTI
HTU UTH Nicola D.I.MEC.
HTU UTH

5 COMO
HTU UTH Alessandra D.I.CIV.
HTU UTH

6 CUCCURULLO
HTU UTH Gennaro D.I.MEC.
HTU UTH

7 D'AGOSTINO
HTU UTH Francesco D.I.I.I.E.
HTU UTH

8 D'APICE
HTU UTH Ciro D.I.I.M.A.
HTU UTH

9 DE FALCO
HTU UTH Massimo D.I.MEC.
HTU UTH

10 DE MARE
HTU UTH Gianluigi D.I.CIV.
HTU UTH

11 DE PASQUALE
HTU UTH Salvatore FISICA
HTU UTH

12 DI MAIO
HTU UTH Luciano D.I.C.A.
HTU UTH

13 FEO
HTU UTH Luciano D.I.CIV.
HTU UTH

14 FIANI
HTU UTH Margherita D.I.CIV.
HTU UTH

15 FOGGIA
HTU UTH Pasquale D.I.I.I.E
HTU UTH

16 FRATERNALI
HTU UTH Fernando D.I.CIV.
HTU UTH

17 FURCOLO
HTU UTH Pierluigi D.I.CIV.
HTU UTH

18 GAETA
HTU UTH Matteo D.I.I.M.A.
HTU UTH

19 GALDI
HTU UTH Vincenzo D.I.MEC.
HTU UTH

20 GERUNDO
HTU UTH Roberto D.I.CIV.
HTU UTH

21 GUIDA
HTU UTH Domenico D.I.CIV.
HTU UTH

22 GUIDA
HTU UTH Michele FISICA
HTU UTH

23 IANNIZZARO
HTU UTH Vincenzo D.I.CIV.
HTU UTH

24 INCARNATO
HTU UTH Loredana D.I.C.A.
HTU UTH

25 IOVANE
HTU UTH Gerardo D.I.I.M.A.
HTU UTH

26 IPPOLITO
HTU UTH Lucio D.I.I.I.E.
HTU UTH

27 LAMBERTI
HTU UTH Nicola D.I.I.I.E.
HTU UTH

28 LIGUORI
HTU UTH Consolatina D.I.I.I.E.
HTU UTH

29 MARANO
HTU UTH Stefano D.I.I.I.E..
HTU UTH

30 MICCIO
HTU UTH Michele D.I.C.A.
HTU UTH

31 NEITZERT
HTU UTH Christoph D.I.I.I.E.
HTU UTH

32 NOBILE
HTU UTH Maria Rossella D.I.C.A.
HTU UTH

33 PALAZZO
HTU UTH Gaetano Salvatore D.I.MEC.
HTU UTH

34 PALMA
HTU UTH Vincenzo D.I.C.A.
HTU UTH

35 PALMIERI
HTU UTH Roberto D.I.MEC.
HTU UTH

36 PANTANI
HTU UTH Roberto D.I.C.A.
HTU UTH

37 PARASCANDOLA
HTU UTH Palma D.I.C.A.
HTU UTH

38 POLETTO
HTU UTH Massimo D.I.C.A.
HTU UTH

39 REALFONZO
HTU UTH Roberto D.I.CIV.
HTU UTH

40 RENNO
HTU UTH Carlo D.I.MEC.
HTU UTH

41 RIBERA
HTU UTH Federica D.I.CIV.
HTU UTH

42 RICCIO
HTU UTH Giovanni D.I.I.I.E.
HTU UTH

43 RIZZANO
HTU UTH Gianvittorio D.I.CIV.
HTU UTH

44 ROMANO
HTU UTH Vittorio Raffaele Antonio D.I.C.A.
HTU UTH

45 RUBINO
HTU UTH Alfredo D.I.I.I.E.
HTU UTH

46 RUGGIERO
HTU UTH Alessandro D.I.MEC.
HTU UTH

47 RUSSO
HTU UTH Paola D.I.C.A.
HTU UTH

48 SANNINO
HTU UTH Diana D.I.C.A..
HTU UTH

49 SCAGLIONE
HTU UTH Antonio D.I.I.I.E
HTU UTH

50 SCARPETTA
HTU UTH Edoardo D.I.I.M.A.
HTU UTH

51 SESTI OSSEO
HTU UTH Libero D.I.C.A.
HTU UTH

52 SICIGNANO
HTU UTH Enrico D.I.CIV.
HTU UTH

53 SORBINO
HTU UTH Giuseppe D.I.CIV.
HTU UTH

54 SPAGNUOLO
HTU UTH Giovanni D.I.I.I.E.
HTU UTH

55 TALENTI
HTU UTH Simona D.I.CIV.
HTU UTH

56 VACCARO
HTU UTH Salvatore D.I.C.A.
HTU UTH

57 VANACORE
HTU UTH Roberto D.I.CIV.
HTU UTH

6
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HTU UTH

RAPPRESENTANTI DEI RICERCATORI HTU UTH

Cognome Nome Dipartimento


1 ALBANESE
HTU Donatella UTH D.I.C.A.
HTU UTH

2 ALBANO
HTU Giovannina UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

3 ARSIE
HTU UTH Ivan D.I.MEC.
HTU UTH

4 BARLETTA
HTU Diego UTH D.I.C.A.
HTU UTH

5 BASILE
HTU Francesco UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

6 BERARDI
HTU Valentino UTH D.I.CIV.
HTU UTH

7 CALVELLO
HTU Michele UTH D.I.CIV.
HTU UTH

8 CAPUTO
HTU Giuseppe UTH D.I.C.A.
HTU UTH

9 CITARELLA
HTU Roberto Guglielmo UTH D.I.MEC.
HTU UTH

10 CRICRI
HTU Gabriele UTH D.I.MEC.
HTU UTH

11 DE FEO
HTU Giovanni UTH D.I.CIV.
HTU UTH

12 DELLA CIOPPA
HTU Antonio UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

13 DE LUCA
HTU Roberto UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

14 DE LUCA
HTU Stefano UTH D.I.CIV.
HTU UTH

15 DENTALE
HTU Fabio UTH D.I.CIV.
HTU UTH

16 DI BARTOLOMEO
HTU Antonio UTH FISICA
HTU UTH

17 DONSÌ
HTU Francesco
UTH D.I.C.A.
HTU UTH

18 DURANTE
HTU Tiziana UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

19 FASOLINO
HTU Isidoro UTH D.I.CIV.
HTU UTH

20 FERLISI
HTU Settimio UTH D.I.CIV.
HTU UTH

21 FERRARA
HTU Flaminio UTH D.I.I.I.E
HTU UTH

22 GIANNETTI
HTU Flavio UTH D.I.MEC.
HTU UTH

23 GORRASI
HTU Giuliana UTH D.I.C.A.
HTU UTH

24 GUADAGNO
HTU Liberata UTH D.I.C.A.
HTU UTH

25 IANNONE
HTU Raffaele UTH D.I.MEC.
HTU UTH

26 LAMBERTI
HTU Gaetano UTH D.I.C.A.
HTU UTH

27 LAMBERTI
HTU Patrizia UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

28 MANCUSI
HTU Giminiano UTH D.I.CIV.
HTU UTH

29 MANZO
HTU Rosanna UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

30 MARRA
HTU Francesco UTH D.I.C.A.
HTU UTH

31 MARTINELLI
HTU Enzo UTH D.I.CIV.
HTU UTH

32 MATTA
HTU Vincenzo UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

33 MESSINA
HTU Barbara UTH D.I.CIV.
HTU UTH

34 MICHELINO
HTU Francesca UTH D.I.MEC.
HTU UTH

35 MIRANDA
HTU Salvatore UTH D.I.MEC.
HTU UTH

36 MONTUORI
HTU Rosario UTH D.I.CIV.
HTU UTH

37 NADDEO
HTU Alessandro UTH D.I.MEC.
HTU UTH

38 NADDEO
HTU Vincenzo UTH D.I.CIV.
HTU UTH

39 PAOLILLO
HTU Alfredo UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

40 PAPA
HTU UTH Maria Nicolina D.I.CIV.
HTU UTH

41 PASQUINO
HTU Nicola UTH D.I.MEC.
HTU UTH

42 PASSARELLA
HTU Francesca UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

43 PELLEGRINO
HTU Arcangelo UTH D.I.MEC.
HTU UTH

44 PERCANNELLA
HTU Gennaro UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

45 PETRONE
HTU Giovanni UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

46 PETTI
HTU UTH Luigi D.I.CIV.
HTU UTH

47 RESTAINO
HTU Rocco UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

48 RIZZO
HTU Luigi
UTH D.I.CIV.
HTU UTH

49 SCARFATO
HTU Paola UTH D.I.C.A.
HTU UTH

50 SCARPETTA
HTU Silvia UTH FISICA
HTU UTH

51 SENATORE
HTU Adolfo UTH D.I.MEC.
HTU UTH

52 SIANO
HTU Pierluigi
UTH D.I.I.I.E.
HTU UTH

53 TIBULLO
HTU Vincenzo UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

54 ZAPPALE
HTU Elvira UTH D.I.I.M.A.
HTU UTH

55 ZIRPOLI
HTU Francesco UTH D.I.MEC.
HTU UTH

7
PROFESSORI INCARICATI
Cognome Dipartimento Nome
SARNATARO D.I.I.M.A. Carmine HTU UTH

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RICERCATORI NON INSERITI NEL CONSIGLIO DI FACOLTÀ


HTU UTH

Cognome Nome Dipartimento


1 BARBA
HTU UTH Salvatore D.I.CIV. HTU UTH

2 CARLONE
HTU Pierpaolo D.I.MEC.
UTH HTU UTH

3 CHIADINI
HTU Francesco UTH D.I.I.I.E. HTU UTH

4 CONTE
HTU UTH Donatello D.I.I.I.E. HTU UTH

5 CUOMO
HTU Sabatino
UTH D.I.CIV HTU UTH

6 FIORE
HTU UTH Pierfrancesco D.I.CIV. HTU UTH

7 LICCIARDO
HTU Giandomenico D.I.I.I.E. UTH HTU UTH

8 LONGOBARDI
HTU Antonia D.I.CIV UTH HTU UTH

9 NADDEO
HTU Vincenzo UTH D.I.CIV. HTU UTH

10 NESTICO’
HTU Antonio UTH D.I.CIV. HTU UTH

11 PACIELLO
HTU Vincenzo D.I.I.I.E UTH HTU UTH

12 PATARO
HTU Gianpiero UTH D.I.C.A. HTU UTH

13 POSTIGLIONE
HTU Fabio D.I.I.I.E. UTH HTU UTH

14 RITROVATO
HTU Pierluigi D.I.I.M.A. UTH HTU UTH

15 SARNO
HTU UTH Maria D.I.C.A. HTU UTH

16 VICCIONE
HTU Giacomo D.I.CIV. UTH HTU UTH

17 ZAMBONI
HTU Walter D.I.I.I.E.
UTH HTU UTH

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RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI


Cognome Nome
1 ANNUNZIATA Alessandro
2 CHIUMARULO Manuel
3 FERRO Giovanni Francesco
4 GIANNINI Gianleo
5 GIORDANO Ernesto
6 GIORDANO Nicola Giuseppe
7 GRIMALDI Raffaele
8 LEONE Aniello
9 LOFFREDO Giuseppe
10 MANCUSO Anna
11 MATARAZZO Marco
12 MONTELLA Antonio
13 RISPOLI Laura
14 VASTOLA Rocco
15 VICINANZA Emanuele
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SEGRETERIA AMMINISTRATIVA
Cognome e Nome Telefono Email
GRIMALDI Anna (Capo Ufficio) grimaldi@D.I.I.M.A..unisa.it
HTU UTH

CARNEVALE Aida 4060 carneval@D.I.I.M.A..unisa.it


HTU UTH

DONADIO Ciro 4313 cdonadio@unisa.it


HTU UTH

RICCIARDI Giuliana 4221 gricciardi@unisa.it


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TORRACA Marilena 4225 mtorraca@unisa.it


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PERSONALE AUSILIARIO
Cognome e Nome Telefono Email
H

BOTTARO Gaetano Antonino 4030


LEONE Enrico 4032 enleone@unisa.it
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Anno Accademico 2011/2012


CALENDARIO CORSI ED ESAMI

I SEMESTRE

INIZIO CORSI 3 Ottobre 2011


LEZIONI dal 3 Ottobre al 23 Dicembre 2011
(12 settimane)
FINE CORSI 23 Dicembre 2011
INTERRUZIONE NATALIZIA dal 24 Dicembre al 8 Gennaio 2012
(1 ½ settimane)
ESAMI: sessione invernale dal 9 Gennaio al 2 Marzo 2012
(8 settimane)

II SEMESTRE

INIZIO CORSI 5 marzo 2012


LEZIONI dal 5 Marzo al 4 Aprile 2012
(6 ½ settimane)
INTERRUZIONE PASQUALE dal 5 Aprile al 11 Aprile 2012
(1 settimana)
LEZIONI dal 12 Aprile al 1 Giugno 2012
(5 ½ settimana)
FINE CORSI 1 Giugno 2012
ESAMI: sessione estiva Dal 4 Giugno al 31 Luglio 2012
(8 settimane)
INTERRUZIONE ESTIVA Dal 1 Agosto al 31 Agosto 2012
(4 ½ settimana)
ESAMI: sessione di settembre Dal 3 al 28 Settembre 2011
(4 settimane)

Esami Studenti Fuori Corso


Gli appelli di esame per gli studenti fuori corso si terranno nei periodi di
didattica dalla 3° alla 10° settimana di ciascun semestre (8 settimane).

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Ordinamento Didattico
degli
Studi in Ingegneria

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ORDINAMENTO DIDATTICO DEGLI STUDI IN INGEGNERIA torna all’indice
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La riforma degli ordinamenti degli studi universitari, regolamentata dal D.M. n° 509 del 3 Novembre
1999 successivamente modificata dal D.M. n° 270 del 22 Ottobre 2004, rappresenta una profonda
innovazione del sistema universitario italiano con lo scopo di migliorare la qualità dello studio,
incrementare l’efficienza delle azioni formative e favorire il collegamento tra la formazione universitaria
e le richieste del sistema produttivo.
Le motivazioni della riforma debbono essere ricercate principalmente nella necessità di:
i) ridurre gli abbandoni e i tempi effettivi per il conseguimento dei titoli di studio;
ii) formare figure professionali sempre più adeguate alle esigenze del mondo del lavoro;
iii) Verificare continuamente la qualità della didattica, anche con il coinvolgimento degli studenti;
iv) introdurre il sistema dei Crediti Formativi Universitari (CFU) e armonizzare i percorsi formativi a
livello europeo;
v) facilitare la mobilità degli studenti verso altre Università, non solo italiane, favorendo il
riconoscimento di equipollenze in ambito europeo.
La riforma ha fra i suoi obiettivi la realizzazione dell’autonomia didattica, la convergenza del sistema
italiano di istruzione universitaria verso il modello europeo, la profonda revisione della didattica
universitaria, che dovrà essere maggiormente orientata verso il soddisfacimento delle esigenze dello
studente, e il miglioramento del grado di flessibilità del sistema e della sua auto-riformabilità.
Con il D.M. n. 270/04 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei, approvato con decreto del Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3
novembre 1999, n° 509, le Università rilasciano quale titolo di 1° livello la Laurea (L) di durata
triennale, e, quale titolo di 2° livello la Laurea Magistrale (LM) di durata biennale. Le Università
rilasciano altresì il Diploma di Specializzazione (DS) e il Dottorato di Ricerca (DR). Le Università
possono anche attivare, corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente,
successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica, alla conclusione dei quali sono
rilasciati i Master Universitari di primo e di secondo livello.
Il Corso di Laurea, triennale, per conseguire la Laurea (L), di seguito denominata anche Laurea
di 1° livello, ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti
scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all'acquisizione di specifiche conoscenze
professionali. L'acquisizione delle conoscenze professionali é preordinata all'inserimento del
laureato nel mondo del lavoro ed all'esercizio delle correlate attività professionali regolamentate,
nell'osservanza delle disposizioni di legge e dell'Unione Europea e della produzione, dei servizi e
delle professioni;
il Corso di Laurea Magistrale, biennale, per conseguire la Laurea Magistrale (LM), di seguito
denominata anche Laurea di 2° livello, ha l'obiettivo di fornire allo studente una formazione di
livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici;
il Corso di Specializzazione, per conseguire il Diploma di Specializzazione (DS), ha l'obiettivo di
fornire allo studente conoscenze e abilità per funzioni richieste nell'esercizio di particolari attività
professionali e può essere istituito esclusivamente in applicazione di specifiche norme di legge o di
direttive dell'Unione Europea.
il Corso di Dottorato di Ricerca, triennale, per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca, ha
l’obiettivo di perfezionare la formazione di giovani in possesso della Laurea Specialistica,
fornendo loro le competenze necessarie per esercitare, presso università, enti pubblici o soggetti
privati, attività di ricerca di alta qualificazione.
il Master Universitario, annuale, con l’obiettivo di preparare una figura professionale in grado di
inserirsi con efficacia nel mondo produttivo delle aziende e delle professioni e di contribuire ad
attivare processi di innovazione tecnologica. Il Master Universitario può essere successivo alla
Laurea o alla Laurea Magistrale;

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Quale strumento fondamentale per la revisione del tradizionale impianto didattico dei corsi, la riforma ha
introdotto il Credito Formativo Universitario (CFU), di seguito denominato credito. Attraverso il credito
è possibile quantificare il lavoro per l’apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto nelle
attività formative dei corsi di studio. In particolare, si è assunto che:
™ ad un credito corrispondono 10 ore di attività didattica e 25 ore di lavoro individuale per studente;
™ mediamente, il lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente è, convenzionalmente,
fissata in 60 crediti.
Il numero di crediti totali da acquisire per conseguire la Laurea è pari a 180, mentre per conseguire la
Laurea Specialistica sono necessari 300 crediti compresi quelli già acquisiti dallo studente e riconosciuti
validi per il relativo Corso di Laurea Specialistica; per conseguire la Laurea Magistrale lo studente deve
aver acquisito 120 crediti
Per conseguire il Master Universitario, di 1° o di 2° livello, lo studente deve aver acquisito almeno 60
crediti aggiuntivi a quelli acquisiti per conseguire la Laurea o Laurea Specialistica/Laurea Magistrale.
Il D.M. n 509/99 e il D.M. n°270/04 fissano, inoltre, i requisiti per l’ammissione ai corsi di Laurea e
Laurea Specialistica o Laurea Magistrale.
In particolare, per essere ammessi ad un Corso di Laurea occorre essere in possesso di un Diploma di
Scuola Secondaria Superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.
Ai fini dell’accesso è prevista una verifica del possesso di un’adeguata preparazione iniziale attraverso
una test obbligatorio non selettivo. Se la verifica non è positiva vengono indicati specifici obblighi
formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso.
Per il solo Corso di Laurea quinquennale in Ingegneria Edile ed Architettura il test di accesso è selettivo e
gli studenti vengono ammessi in base alla graduatoria di merito nei limiti dei posti messi a concorso. La
graduatoria di merito viene formulata sulla base di criteri definiti nel bando di concorso per l’ammissione,
indetto ogni anno dall’Università degli Studi di Salerno
Per essere ammessi ad un Corso di Laurea Specialistica o Laurea Magistrale occorre essere in possesso
della Laurea, ovvero di altro titolo di studio, conseguito eventualmente anche all’estero, riconosciuto
idoneo. È prevista, da parte della struttura didattica del Corso di Studio e senza ulteriori prove da parte
dello studente, una verifica del possesso dei requisiti curriculari e dell’adeguatezza della personale
preparazione, salvo nel caso di provenienza da Corsi di Studio di 1° livello (Laurea) che permettono il
passaggio al corrispondente Corso di Studio di 2° livello (Laurea Specialistica o Laurea Magistrale) senza
debiti formativi. Si precisa che in ogni caso per l’accesso ad un Corso di Studio di 2° livello il debito
formativo non potrà superare i 60 crediti.
Sempre nell’ambito della riforma degli ordinamenti degli studi universitari è previsto il raggruppamento
in classi di appartenenza, nel seguito denominate classi, dei corsi di studio dello stesso livello, comunque
denominati dagli atenei, aventi gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le conseguenti attività formative
indispensabili.
Il D.M. 509/99 individuava sei tipologie di attività formative ritenute indispensabili per il conseguimento
degli obiettivi formativi qualificanti ciascuna classe. In particolare, si fa riferimento a:
a) attività formative in uno o più ambiti disciplinari relativi alla formazione di base;
b) attività formative in uno o più ambiti disciplinari caratterizzanti la classe;

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c) attività formative in uno o più ambiti disciplinari affini o integrativi di quelli di cui in b);
d) attività formative autonomamente scelte dallo studente;
e) attività formative per la preparazione della prova finale (per il conseguimento del titolo di studio) e,
con riferimento alla Laurea, per la verifica della conoscenza della lingua straniera;
f) attività formative, non previste nei casi precedenti, utili per l’inserimento nel mondo del lavoro e per
agevolare le scelte professionali, tra cui, in particolare, i tirocini formativi e di orientamento.
Il D.M. 509/99 determinava, per ciascuna classe, il numero minimo di crediti che gli ordinamenti didattici
riservano ad ogni attività formativa e ad ogni ambito disciplinare, rispettando i seguenti vincoli
percentuali sul totale dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio:
a) la somma totale dei crediti riservati non potrà essere superiore al 66 per cento;
b) le somme dei crediti riservati, relativi alle attività di cui alle lettere a), b), c) e alle lettere d), e), f) del
non potranno essere superiori, rispettivamente, al 50 per cento e al 20 per cento;
c) i crediti riservati, relativi alle attività di ognuna delle tipologie di cui alle lettere a), b), c) e d), e), f) non
potranno essere inferiori, rispettivamente, al 10 e al 5 per cento.;
Il D.M. 270/04 individua solo due tipologie di attività formative ritenute indispensabili per il
conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti ciascuna classe. In particolare, si fa riferimento a:
a) attività formative in uno o più ambiti disciplinari relativi alla formazione di base;
b) attività formative in uno o più ambiti disciplinari caratterizzanti la classe.
Il D.M. 270/04 determina, per ciascuna classe, il numero minimo di crediti che gli ordinamenti didattici
riservano ad ogni attività formativa e ad ogni ambito disciplinare, rispettando il vincolo percentuale, sul
totale dei crediti necessari per conseguire il titolo di studio, non superiore al 50 per cento dei crediti stessi.

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Il Progetto didattico della Facoltà di Ingegneria torna all’indice
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La Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno nell’Anno Accademico 1998/99, in


ottemperanza al D.M. 509/99, ha istituito ed attivato i Corsi di Laurea di durata triennale, e nell’Anno
Accademico 2001/02, completato il triennio previsto per il rilascio delle Lauree di primo livello, ha
istituito ed attivato le Lauree Specialistiche di durata biennale.
Nell’Anno Accademico 2005/06, in applicazione al D.M. 270/04, sono stati istituiti ed attivati le Lauree
di primo livello in Ingegneria Gestionale ed Ingegneria Informatica ed il Corso di Laurea quinquennale a
ciclo unico in Ingegneria Edile e Architettura
Dalle motivazioni della riforma discende che “obiettivo generale dei corsi di insegnamento per il
conseguimento della Laurea è formare figure professionali con preparazione di livello universitario, in
grado di recepire e gestire l’innovazione, coerentemente allo sviluppo scientifico e tecnologico, in termini
di competenze spendibili nei profili professionali aziendali medio-alti e di capacità progettuali, negli
ambiti disciplinari caratterizzanti la classe di appartenenza. Ciò comparta una solida formazione di base
negli ambiti disciplinari che definiscono la classe di appartenenza del corso di studio, rivolta in
particolare agli aspetti metodologico-operativi”. Tale nuova impostazione dei corsi di insegnamento
favorirà un rapido e proficuo inserimento dei laureati in un mercato del lavoro che unisce esigenze di
flessibilità, mobilità, imprenditorialità a quelle di una preparazione specifica di livello universitario.
Con l’Anno Accademico 2008/2009, la Facoltà di Ingegneria completa l’attuazione del DM n° 270 del 22
Ottobre 2004, istituendo ed attivando le Lauree di primo livello in Ingegneria Chimica, Ingegneria Civile,
Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il Territorio, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Meccanica,
istituendo i corrispondenti Corsi di Laurea Magistrale da attivare nell’A:A. 2011/2012 ed attivando il 1°
anno dei Corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica istituiti nel
2005/2006.
I Corsi di Laurea Specialistica/Magistrale, che seguono i Corsi di Laurea, hanno “l’obiettivo di fornire
allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in
ambiti specifici. I Corsi di Laurea Specialistica/Magistrale consentiranno di formare tecnici di elevata
preparazione culturale, qualificati per impostare, svolgere e gestire attività di progettazione anche
complesse e per promuovere e sviluppare l’innovazione negli ambiti disciplinari caratterizzanti la classe
di appartenenza. Ciò comporta una solida formazione di base negli ambiti disciplinari che definiscono la
classe di appartenenza del corso di studio, che approfondisca, oltre agli aspetti metodologico-operativi,
anche quelli teorico-scientifici”.
Il D.M. del 4 agosto 2000 “Determinazione delle classi delle Lauree universitarie” e il D.M. del 28
novembre 2000 “Determinazione delle classi delle Lauree Specialistiche universitarie”, sostituiti dai DD
MM in data 16 Marzo 2007 “Determinazione delle classi di Laurea e di Laurea Magistrale”, fissano le
classi di appartenenza dei corsi di studio, dello stesso livello, comunque denominati dagli Atenei, aventi
gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le conseguenti attività formative indispensabili.

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Offerta Formativa della Facoltà di Ingegneria per l’A.A. 2011/2012 torna all’indice
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Classe Di Laurea
Corsi di Laurea di 1° livello
Denominazione DM 509/99 DM 270/04
Ingegneria Chimica Ingegneria Industriale L-09
Ingegneria Civile Ingegneria Civile e Ambientale L-07
Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il
Territorio
Ingegneria Civile e Ambientale L-07
Ingegneria Elettronica Ingegneria dell’Informazione L-08
Ingegneria Gestionale Ingegneria Industriale L-09
Ingegneria Informatica Ingegneria dell’Informazione L-08
Ingegneria Meccanica Ingegneria Industriale L-09
Classe di Laurea
Corsi di Laurea Magistrale
Denominazione DM 509/99 DM 270/04
Ingegneria Alimentare Ingegneria Chimica 27/S LM-22
Ingegneria Chimica Ingegneria Chimica 27/S LM-22
Ingegneria Civile Ingegneria Civile 28/S LM-23
Ingegneria Elettronica Ingegneria Elettronica 32/S LM-29
Ingegneria Gestionale Ingegneria Gestionale LM-31
Ingegneria Informatica Ingegneria Informatica LM-32
Ingegneria Meccanica Ingegneria Meccanica 36/S LM-33
Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio 38/S LM-35
Corso di Laurea quinquennale a Classe di Laurea
ciclo unico Denominazione DM 509/99 DM 270/04
Ingegneria Edile - Architettura Architettura e Ingegneria Edile 04/S LM-04

Test di ingresso e Corsi di recupero torna all’indice


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In conformità a quanto previsto dal D.M. n. 509/99, ai fini dell’accesso ai Corsi di Laurea di primo livello
attivati presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, è prevista una prova che
serve allo studente sia come orientamento sia come titolo di ammissione. Per il Corso di Laurea
quinquennale in Ingegneria Edile – Architettura il test è selettivo per l’accesso programmato. Le iscrizioni alla
prova di ammissione si chiudono di norma entro la fine del mese di agosto, al fine di consentire lo
svolgimento della prova entro la prima settimana del mese di settembre.
A partire dall’Anno Accademico 2008/2009, così come previsto dal DM 270/04, al test tradizionale per
l’accesso ai Corsi di Laurea di primo livello articolato nelle diverse sezioni di Logica, Comprensione
Verbale, Matematica, Fisica etc. viene affiancato un nuovo test per la conoscenza della lingua inglese.
Il nuovo test riguardante la conoscenza della lingua inglese risulta obbligatorio a meno che i candidati
non abbiano presentato, in sede di preiscrizione, una delle certificazioni riconosciute valide dalla Facoltà.
Se la verifica non è positiva vengono indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel
primo anno di corso, frequentando corsi di recupero, organizzati dalla Facoltà, che consentono di
acquisire i crediti necessari al saldo del debito formativo iniziale. Eventuali lacune legate alla lingua
inglese dovranno essere colmate durante il corso di studio secondo le modalità previste dalla facoltà.

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Le tipologie delle attività formative
In conformità al D.M. 509/99, che individua sei tipologie di attività formative indispensabili per il
conseguimento degli obiettivi formativi qualificanti ciascuna classe, il progetto didattico della Facoltà di
Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno ha previsto le seguenti tipologie delle forme didattiche al
fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti:

Tipologia Descrizione
Lezioni Lo studente partecipa ad una lezione ed elabora autonomamente i contenuti ricevuti.
Si sviluppano esempi che consentono di chiarire i contenuti delle lezioni. Anche per le
Esercitazioni esercitazioni sviluppate direttamente dal Docente è richiesta la partecipazione attiva
degli allievi.
Attività assistite che prevedono l’interazione dell’allievo con strumenti,
Laboratorio
apparecchiature o pacchetti software applicativi.
Attività in cui l’allievo deve, a partire da specifiche assegnate dal Docente, elaborare
una soluzione progettuale. Pur essendo prevista la figura di un tutor esperto, lo
Progetto
sviluppo viene lasciato in gran parte all’autonomia dell’allievo possibilmente
organizzato in gruppi.
Attività in cui l’allievo deve partecipare a incontri in cui verranno discusse tematiche
Seminari
senza che sia prevista una fase di verifica di apprendimento.
Visite Lo studente partecipa a visite tecniche presso aziende o centri di ricerca esterni.
Lo studente sviluppa attività professionalizzanti presso un contesto produttivo esterno.
Definita l’attività da svolgere, vengono assegnati all’allievo un tutor esterno con
Tirocinio funzioni di indirizzo tecnico ed un tutor accademico che abbia funzione di garanzia
dell’allievo rispetto ad utilizzazioni improprie. Il tirocinio si conclude con una
relazione tecnica descrittiva dell’attività svolta.
Attività di sviluppo di un progetto o di una ricerca originale svolta sotto la guida di
Tesi
uno o più Relatori.
Attività intesa ad accertare il grado di preparazione degli allievi. Può essere
Esame organizzata anche con prove in itinere con modalità definite dal Docente ed approvate
dalla struttura didattica del Corso di Studio.

Orientamento e Tutorato torna all’indice


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Sempre all’interno del progetto di riorganizzazione della didattica presso la Facoltà di Ingegneria sono
state individuate azioni di orientamento e tutorato rivolte sia agli studenti delle scuole medie superiori sia
agli studenti già immatricolati presso la Facoltà.
Tali azioni sono mirate a sviluppare la capacità dello studente di fare scelte consapevoli utili a progettare
il proprio futuro, sia che lo studente intenda proseguire gli studi sia che preferisca indirizzarsi verso una
attività lavorativa.
Al fine di fornire un servizio sempre migliore e una informazione sempre più attuale, la Facoltà di
Ingegneria ha realizzato un nuovo sito Web che vuole essere un vero e proprio portale di accesso al
Nuovo Ordinamento Didattico degli Studi in Ingegneria http://www.unisa.it
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PROGETTO ERASMUS DI FACOLTÀ torna all’indice
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Premessa
In riferimento alle modalità di gestione del progetto di mobilità Erasmus, la Facoltà di Ingegneria è
organizzata in 5 Commissioni: la Commissione di Facoltà, presieduta dal delegato di Facoltà, e quattro
ulteriori Commissioni Erasmus operanti in seno al relativo Consiglio di Area didattica, ciascuna
presieduta da un delegato nominato nell’ambito dell’Area Didattica di appartenenza.
La Commissione di Facoltà è composta dai:

Prof. Salvatore Bellone Delegato di Facoltà alle attività di internazionalizzazione


Prof.ssa Nobile Maria Rossella Delegato dell’Area Didattica di Ingegneria Chimica
Prof. Enrico Sicignano Delegato dell’Area Didattica di Ingegneria Civile ed Ambientale
Prof. Angelo Marcelli Delegato dell’Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione
Prof. Adolfo Senatore Delegato dell’Area Didattica di Ingegneria Meccanica

I compiti fondamentali che la Facoltà svolge nell’ambito del programma Erasmus sono:
1) Assegnazione delle borse agli studenti
2) Definizione del Learning Agreement
3) Riconoscimento di attività sostenute all’estero

Partecipazione al programma Lifelong Learning Program (LLP) - Erasmus per motivi di studio
La partecipazione al Programma LLP-Erasmus-Studio è riservata agli studenti di laurea triennale,
magistrale, specialistica, quinquennale e di Dottorato, a condizione che non abbiano mai beneficiato di
altre borse Erasmus durante lo stesso corso di studio. La procedura di partecipazione si compone delle
seguenti fasi:
a) All’inizio di ciascun anno accademico viene reso noto al seguente indirizzo
http://www.international.unisa.it/ l’elenco delle Università partners che partecipano al
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Programma Socrates/Erasmus della Facoltà, con l’indicazione del numero di posti disponibili
presso ciascuna sede straniera.
b) La domanda di partecipazione al Programma deve essere presentata dallo studente
esclusivamente on-line, attraverso una procedura accessibile da
http://www.international.unisa.it/, secondo i tempi e modalità stabilite dal Bando, pubblicato di
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norma nei primi mesi dell’anno.


c) L’allievo/a in mobilità, insieme al docente (Tutor) responsabile del contatto con la sede
straniera, predisporrà il Learning Agreement con il dettaglio completo delle attività formative
(Tesi/Esami) che si intende sostenere all’estero. Nel caso di esami, esso dovrà essere corredato
dai programmi degli insegnamenti da sostenere nella sede e dovrà essere consegnato all’Area
Didattica di afferenza per la sua istruzione ed approvazione. Questa fase dovrà svolgersi
preferibilmente nel periodo Settembre-Gennaio e dovrà concludersi comunque prima della
riunione della Commissione di Facoltà, come descritto al successivo punto d)
d) La selezione sarà effettuata dalla Commissione Erasmus/Socrates di Facoltà che procederà alla
formulazione della graduatoria finale, secondo i criteri riportati nel bando. L’accertamento
delle motivazioni da parte della Commissione si baserà principalmente sull’esame dello stato di
avanzamento dell’approvazione del Learning Agreement da parte dell’ Area Didattica. La
Commissione si riserva di esprimere parere negativo a domande di partecipazione che non
abbiano ricevuto la necessaria documentazione da parte delle Aree Didattiche;
e) Il Learning Agreement approvato dall’ Area Didattica e firmato dal docente tutor, sarà
trasmesso dal Delegato di Facoltà all’Ufficio Erasmus ed all’Area Didattica, che ne farà
custodia fino al rientro dello studente e comunque fino alla completa registrazione degli atti in
carriera.

Procedura di partecipazione al programma Lifelong Learning Program (LLP) - Erasmus


Placement
Il Programma Erasmus Placement permette agli studenti di accedere a tirocini presso imprese, centri
di formazione e di ricerca (escluse le istituzioni europee o organizzazioni che gestiscono programmi
europei) presenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma. Possono partecipare al bando gli
studenti che siano regolarmente iscritti a tutti i corsi di studi, dottorato incluso, ed abbiano i requisiti

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previsti da ciascuna Area Didattica e riportati nel bando, tra cui l’obbligo di aver riconosciuta
l’attività in termini di crediti formativi. Possono partecipare al bando LLP-Erasmus-Placement anche
gli studenti che abbiano partecipato in precedenza al programma Erasmus-Studio, purché non abbiano
usufruito di altre borse Erasmus-Placement o Leonardo da Vinci, e non usufruiscano di altro
contributo comunitario durante il periodo di mobilità. Il periodo di mobilità, di norma compreso tra tre
e sei mesi, dovrà necessariamente concludersi entro il mese settembre dell’anno di edizione del bando.
All’inizio di ciascun anno accademico viene reso noto all’indirizzo http://www.international.unisa.it/
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l’elenco delle Aziende/Centri straniere/i presso cui è possibile svolgere attività di training ed il
numero di posti disponibili presso ciascuna sede. La selezione sarà effettuata dalla Commissione
Erasmus/Socrates di Facoltà che procederà alla formulazione della graduatoria finale, secondo i criteri
riportati nel bando, a valle di un colloquio teso a stabilire le motivazioni ed il livello di conoscenza
della lingua da parte del candidato.

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CONOSCENZA DI UNA LINGUA STRANIERA torna all’indice
HTU UTH

La Facoltà di Ingegneria considera la conoscenza di una lingua straniera, la lingua inglese in primis, come
un requisito indispensabile per l’inserimento degli studenti, prima, e dei futuri professionisti, poi, nella
Comunità Europea. Pertanto, allo scopo di consentire agli studenti sia l’acquisizione della conoscenza
prevista sia la verifica del livello della stessa, la Facoltà di Ingegneria ricorre alla collaborazione con il
Centro Linguistico di Ateneo per l’organizzazione e la gestione di apposite attività didattiche. Inoltre, allo
stesso scopo, riconosce titoli di conoscenza di una lingua straniera acquisiti all’esterno ed
internazionalmente riconosciuti.
Il Centro Linguistico d’Ateneo sito WEB HTU
http://www.unisa.it/Centri_e_Vari/Centro_Linguistico_di_Ateneo/index.php
HTU UTH

UTH è un centro di servizi linguistici, audiovisivi e multimediali rivolto agli studenti dell’Università di
Salerno. Finalità primaria della struttura è favorire lo studio e l’apprendimento delle lingue straniere, che
può avvenire sia sotto la guida dell’insegnante all’interno della tradizionale struttura del corso, sia in
modo autonomo, sfruttando le strutture per l’autoapprendimento offerte dalla Mediateca. Il Centro
Linguistico di Ateneo mette a disposizione degli studenti materiali audio, video e multimediali accanto a
testi necessari all’apprendimento delle lingue straniere. Il Centro svolge inoltre un lavoro costante di
ricerca al fine di fornire un supporto teorico all’aggiornamento e miglioramento dell’attività didattica.
Il minimo livello di conoscenza delle lingue richiesto per l’accesso alla Laurea e poi alla Laurea
Magistrale nonché la Tabella di equipollenza dei titoli internazionalmente riconosciuti (Regolamento
Didattico della Facoltà di Ingegneria del 24.05.2010) sono l'allegato 2A sul sito WEB di Facoltà
http://www3.unisa.it/uploads/2813/lingue_straniere,_minimo_di_livello_di_conoscenza_richiesto_%2824
HTU

_maggio_2010%29.pdf UTH

I "descrittori" dei Livelli ALTE (oppure CEFR) di conoscenza di una lingua dell’Unione Europea sono
in inglese su: http://www.alte.org/alteframework/level2.php ed
HTU UTH

in italiano su: http://www.cla.unifi.it/qce.pdf


HTU UTH

Una più ampia Tabella di equipollenza per i certificati di conoscenza delle lingue conseguiti all'estero o
ESTERNI all'Università è sulla pag. WEB:
http://comet.eng.unipr.it/~miccio/studenti_INGLESE/ALL4201.1RA%20equipollenze%20certificazioni
HTU

%20esterne.pdf UTH

Altre info ed ausili per la LINGUA INGLESE per gli STUDENTI di INGEGNERIA sono sulla pag.
WEB:
http://comet.eng.unipr.it/~miccio/studenti_INGLESE.html
HTU UTH

I risultati storici del Quick Placement Test (QPT) svolto al Centro Linguistico per gli studenti della
Laurea di 1° livello in Ingegneria per il 2011 sono consultabili da:
http://www.unisa.it/Centri_e_Vari/Centro_Linguistico_di_Ateneo/news.php
HTU UTH

e dal DIC 2006 al 2010 sono consultabili da:


http://www.unisa.it/Centri_e_Vari/Centro_Linguistico_di_Ateneo/avvisi.php
HTU UTH

http://www.unisa.it/Centri_e_Vari/Centro_Linguistico_di_Ateneo/news_anni_2007_2010.php
HTU UTH

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PROCEDURA RILEVAZIONE ELETTRONICA PRESENZE STUDENTI torna all’indice
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Gli studenti iscritti ad una laurea triennale (Ingegneria Chimica, Ingegneria Civile, Ingegneria Civile per
l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica,
Ingegneria Meccanica) o alla laurea a ciclo unico (Ingegneria Edile-Architettura) hanno l’obbligo di
frequentare i corsi e di attestare la presenza in aula con il tesserino magnetico personale (badge). La
frequenza, secondo i limiti stabiliti dalla Facoltà, è condizione necessaria per sostenere gli esami di
profitto dei singoli insegnamenti. Non esistono altre procedure che permettano all’allievo di certificare la
presenza in aula. Eccezioni sono previste unicamente per le matricole (I° anno - l° semestre) fino alla
consegna del badge e per gli studenti che hanno richiesto alla segreteria un duplicato del tesserino
magnetico.
Pertanto, per attestare correttamente la presenza in aula mediante la procedura elettronica lo studente
deve:
avere sempre con se il tesserino personale; la mancanza del badge al momento della rilevazione
delle presenze non consente di accedere alla procedura elettronica e quindi determina
un’assenza alla lezione;

verificare, prima di utilizzare il proprio badge, che il docente abbia attivato la sessione di
rilevazione delle presenze; l’impiego del tesserino prima delle operazioni di apertura o dopo la
chiusura della procedura è considerata come anomalia dal sistema e quindi determina
un’assenza alla lezione;

utilizzare il tesserino con la banda magnetica rivolta in alto, da sinistra verso destra ed
impiegando indifferentemente i terminali slave o master presenti nell’aula; il corretto passaggio
del badge è seguito da un unico suono “BEEP” (lettura valida);

ripetere l’operazione soltanto nel caso di anomalia diagnosticata con una sequenza di tre suoni
“BEEP” (lettura errata); l’utilizzo del badge per più di una lettura valida (unico “BEEP”) -
all’interno della stessa sessione di rilevazione - è considerata un’anomalia dalla procedura e
quindi determina un’assenza alla lezione.

Con l’anno accademico 2007/2008 è terminato il periodo di sperimentazione della procedura elettronica
di rilevazione presenze, pertanto, la Facoltà non assisterà più gli studenti nel modificare e/o correggere
anomalie determinate da un errato utilizzo della procedura. È necessario, dunque, che l’allievo si attenga
a quanto sopra indicato al fine di ottenere una corretta contabilizzazione delle proprie presenze.

20
IL REGOLAMENTO DIDATTICO DI FACOLTÀ torna all’indice
HTU UTH

In armonia con le disposizioni dei decreti ministeriali attuativi del Nuovo Ordinamento Didattico, la
Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno sta completando la revisione del Regolamento
Didattico di Facoltà che determina le denominazione e gli obiettivi formativi dei Corsi di Studio, il
quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula, i crediti assegnati a ciascuna attività
formativa, nonché le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio, e
disciplina gli aspetti organizzativi dell’attività didattica comuni ai Corsi di Studio.
In particolare il Regolamento Didattico di Facoltà, recependo le indicazioni provenienti dalle singole
Aree Didattiche, determina l’elenco degli insegnamenti dei corsi di studio attivati, le articolazioni in
moduli, i crediti e le eventuali propedeuticità degli insegnamenti, i curricula offerti agli studenti e le
regole dei piani di studio individuali, le tipologie delle forme didattiche e gli eventuali obblighi di
frequenza.
Di particolare interesse per gli studenti risultano i regolamenti di accesso alle lauree in ingegneria e il
regolamento per la prova di ammissione

21
Regolamento di accesso ai corsi di laurea in Ingegneria (1° livello) torna all’indice
HTU UTH

(Deliberazione del Consiglio di Facoltà del 12-06-2008; 24-05-2010; 21-04-2011)

A. ACCESSO AI CORSI DI LAUREA

1. Test di accesso
1.1. Per immatricolarsi a un corso di laurea in Ingegneria occorre sostenere il Test di accesso, organizzato
dalla Facoltà con il supporto del CISIA-Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso,
come specificato al successivo punto 1.2. Per essere ammessi al Test di accesso occorre essere in
possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero,
riconosciuto idoneo dalla Facoltà.
1.2. Devono sostenere il Test di accesso anche gli studenti iscritti a corsi di studio non appartenenti a
classi di laurea in ingegneria che intendono effettuare il passaggio da altra Facoltà (dell’Università di
Salerno o di altro Ateneo) a un corso di studi di ingegneria.
1.3. Il Test di accesso contiene anche una sezione per l’accertamento della conoscenza della lingua
inglese.
1.4. Sono esonerati dal rispondere ai quesiti della sezione di lingua inglese coloro che all’atto
dell’iscrizione al Test hanno dichiarato:
a. di possedere una certificazione ufficiale di conoscenza a livello ALTE 1 (CEFR A2) di cui
all’Allegato 2A a questo Regolamento, relativa alla conoscenza di una delle seguenti lingue
dell’Unione Europea: francese, inglese, spagnolo, tedesco, riservandosi di consegnare la
certificazione stessa all’atto dell’immatricolazione;
oppure
b. di volere sostenere durante il corso di studi la prova di conoscenza di una delle seguenti lingue
dell’Unione Europea: francese, spagnolo, tedesco.
1.5. Sono esonerati dal rispondere ai quesiti delle altre sezioni del Test::
a. coloro che sono già in possesso di una laurea in Ingegneria;
b. gli studenti che hanno sostenuto il Test di accesso presso questa o altra Facoltà di Ingegneria che
ha adottato il Test predisposto dal CISIA, anche per anni precedenti. Tali studenti dovranno
produrre certificazione dell’Ateneo ove hanno svolto il Test, con l’indicazione del punteggio
conseguito;
c. gli studenti che intendono trasferirsi da un corso di studi di Ingegneria di altra Università e che
hanno sostenuto il Test predisposto dal CISIA. Tali studenti dovranno produrre certificazione
dell’Ateneo ove hanno svolto il Test, con l’indicazione del punteggio conseguito.
1.6. Sono esonerati dal sostenere l’intero Test coloro che posseggono requisiti riportati in entrambi i
precedenti punti 1.4 e 1.5.

2. Soglia di accesso
2.1. Possono immatricolarsi ai Corsi di Laurea in Ingegneria gli studenti che, con riferimento alla
votazione (esclusa la votazione riportata nella sezione di lingua inglese) conseguita nel Test di
accesso, calcolata come votazione assoluta, siano in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
a. votazione non inferiore a 15.0;
b. votazione superiore a un valore di soglia, corrispondente a una percentuale delle votazioni più
basse, stabilito dalla Facoltà.
2.2. Agli studenti che non posseggono i requisiti del precedente comma sono attribuiti specifici Obblighi
Formativi Aggiuntivi (OFA) pari a 30 CFU ed è offerta la possibilità di iscriversi all’Anno di
“Preparazione agli Studi di Ingegneria”, per il successivo inserimento assistito ad uno dei corsi di
laurea triennale.
2.3. Agli studenti che, nel Test di accesso, hanno conseguito una votazione (esclusa la votazione riportata
nella sezione di lingua inglese) superiore o uguale a 15 ma inferiore a 20, viene consigliato di
iscriversi all’Anno di “Preparazione agli Studi di Ingegneria” per l’inserimento assistito ad uno dei
corsi di laurea triennale. In ogni caso, per tale fascia, detta iscrizione è subordinata alla disponibilità
effettiva di posti.

3. Organizzazione e insegnamenti di preparazione per l’assolvimento degli OFA


3.1. Per consentire agli studenti, di cui al punto precedente, il recupero dei debiti formativi manifestati,
sono attivati quattro Insegnamenti di Preparazione, impartiti nel primo semestre dell’Anno di

22
“Preparazione agli Studi di Ingegneria”. Tali corsi sono denominati: Comprensione Verbale, Logica,
Matematica 0, Fisica 0.
3.2. I contenuti dei suddetti Insegnamenti di Preparazione fanno riferimento alle conoscenze richieste,
nelle singole discipline, per l’accesso alle Facoltà di Ingegneria così come riportate sul sito del
CISIA: www.cisiaonline.it
HTU UTH

3.3. Ai singoli studenti o gruppi di studenti saranno assegnati Tutors per l’assistenza durante il percorso di
preparazione.
3.4. Gli insegnamenti di Preparazione si svolgeranno in 12 settimane e prevederanno almeno 5 ore
settimanali di lezione ed esercitazioni sia per la Matematica 0, sia per la Fisica 0. Nel complesso, si
terranno almeno 30 ore settimanali di lezione ed esercitazione, sperimentazione o tutorato da
effettuare a giudizio dei docenti.

4. Modalità di verifica dell’assolvimento degli OFA e criteri di valutazione


4.1. Ogni insegnamento di preparazione potrà prevedere prove intermedie di verifica dell’apprendimento.
4.2. Nelle settimane successive al termine del primo semestre e prima dell’inizio del secondo semestre,
per ogni insegnamento, è svolta almeno una prova finale. L’esito complessivo di tali prove sarà
espresso con un voto in 30esimi.
4.3. La verifica dell’assolvimento degli OFA da parte degli studenti iscritti all’Anno di ”Preparazione agli
Studi di Ingegneria” sarà effettuata collegialmente dai docenti degli Insegnamenti di Preparazione e
dal Delegato di Facoltà per l’Orientamento ed il Tutorato.
Sono fissati i seguenti criteri di valutazione:
a. dovrà essere verificato l’assolvimento dell’obbligo di frequenza delle lezioni e delle
esercitazioni;
b. il singolo insegnamento si intende superato con il conseguimento di una votazione minima di
18/30;
4.4. Sulla base delle votazioni conseguite nei singoli insegnamenti del primo semestre dell’Anno di
“Preparazione agli Studi di Ingegneria” sono previste le seguente distinzione in fasce di merito e le
conseguenti possibilità per gli studenti:
FASCIA 1: rientrano in tale fascia di merito gli studenti che hanno superato tutte le prove di verifica
e, conseguentemente, hanno visto azzerati i loro debiti formativi (pari a 30 CFU). Tali studenti
potranno immatricolarsi ad un Corso di laurea nell’a.a. successivo.
L’azzeramento di tutti debiti formativi entro il primo semestre consente l’accesso (non obbligatorio)
a un piano di studi individuale per il II semestre dell’anno di preparazione, da concordare con il
proprio docente tutor designato tra i membri della Facoltà. I crediti formativi relativi ai singoli corsi
seguiti nel secondo semestre saranno attribuiti, a seguito di colloquio formale, dopo
l’immatricolazione, nel successivo anno accademico.
FASCIA 2: rientrano in tale fascia di merito gli studenti che hanno solo parzialmente recuperato i
propri debiti formativi, ossia hanno superato tutti gli esami tranne uno tra gli insegnamenti di
Matematica 0 e Fisica 0. Tali studenti nel secondo semestre hanno l’obbligo di frequenza con profitto
del solo insegnamento di Matematica I o di Fisica I a seconda che, nel primo semestre, non abbiano
superato, rispettivamente, l’esame di Matematica 0 oppure di Fisica 0. Tali studenti, nel II semestre,
non possono seguire nessun altro corso di insegnamento.
Al termine del II semestre, nel caso in cui la verifica abbia avuto esito positivo, tutti i debiti formativi
si riterranno azzerati e gli studenti potranno immatricolarsi ad un Corso di Laurea nell’a.a.
successivo. In caso contrario l’immatricolazione sarà possibile solo previo superamento di nuovo test
di accesso a settembre.
I crediti formativi relativi al corso seguito nel secondo semestre, saranno attribuiti, a seguito di
colloquio formale, dopo l’immatricolazione, nel successivo anno accademico..
FASCIA 3: rientrano in tale fascia gli studenti che nel corso del primo semestre non rientrano
almeno nella Fascia 2 per l’azzeramento dei debiti formativi. A tali studenti è concessa una ulteriore
prova di recupero, al termine del secondo semestre. È, inoltre, fatto obbligo della frequenza nel
secondo semestre dei corsi di Matematica I e Fisica I; le prove verteranno, però, sul contenuto dei
corsi del primo semestre per i quali non sono stati superati gli esami. L’eventuale superamento delle
nuove prove di verifica comporterà l’azzeramento del debito e la conseguente possibilità di
immatricolarsi l’anno successivo. In caso contrario, l’immatricolazione sarà possibile solo previo
superamento del nuovo test di accesso.

23
FASCIA 4: rientrano in tale fascia gli studenti privi del requisito obbligatorio della frequenza al
primo semestre. Tali studenti per immatricolarsi l’anno successivo dovranno sostenere nuovamente il
test di accesso.

5. Verifica della conoscenza della lingua straniera durante il corso di studi


5.1. Coloro che hanno sostenuto il Test di lingua inglese con votazione inferiore a 33/60 dovranno
ripetere il Test di conoscenza della stessa lingua presso il Centro Linguistico di Ateneo, con le
modalità dallo stesso Centro stabilite, fino a superar-lo, prima di essere ammessi alla prova finale.

5.2. Sono esonerati dal sostenere il Test presso il Centro Linguistico di Ateneo coloro che, prima di essere
ammessi alla prova finale:
a. produrranno una certificazione ufficiale di cui al punto 1.4 di questo Regolamen-to;
b. sosterranno positivamente, con una Commissione della Facoltà, una prova di conoscenza di una
delle seguenti lingue dell’Unione Europea: francese, spagno-lo, tedesco.

24
B. ACCESSO AI CORSI DI LAUREA MAGISTRALE BIENNALI (LM) torna all’indice
HTU UTH

L’iscrizione al primo anno dei corsi di laurea magistrale, di cui al D. M. 270/2004, è su-bordinato al
possesso della laurea di primo livello, o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo
dalla Facoltà, di requisiti curriculari e di adeguata preparazione personale, secondo le norme di seguito
specificate, in accordo con i criteri gene-rali deliberati dalla CoPI-Conferenza dei Presidi delle Facoltà di
Ingegneria il 25-10-2006.

1. Requisiti curriculari
1.1 Il possesso dei requisiti curriculari è verificato:
a. se nella carriera di primo livello, o comunque prima della domanda di immatricolazione, sono
stati acquisiti almeno 45 CFU di base e 80 CFU caratterizzanti la classe di lauree di primo livello
dalla quale proviene la laurea magistrale in questione e come classificati dalla tabella
ministeriale della classe;
b. se l’aspirante ha buona conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano.

Al solo fine della verifica dell’esistenza dei 45 CFU di base:


i SSD da MAT/01 a MAT/09, inclusi, sono considerati equivalenti tra loro;
i SSD da FIS/01 a FIS/08, inclusi, sono considerati equivalenti tra loro;
i SSD da CHIM/01 a CHIM/03, inclusi, CHIM/06 e CHIM/07 sono considerati equivalenze tra
loro;
il SSD ING-IND/22 è considerato di base per gli allievi laureati nelle classi 8 e L7 (Ingegneria
Civile e Ambientale).
Tra gli 80 CFU caratterizzanti, le Aree Didattiche possono indicare un numero di crediti, fino al
massimo di 18 CFU, appartenenti all’ambito della laurea di primo livello che genera la laurea
magistrale di interesse.
Per l’iscrizione ai corsi di studio di laurea magistrale della classe LM-22 è considerato di base anche
il Settore scientifico-disciplinare CHIM06/Chimica Organica.
La buona conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, deve risultare da
certificazione ufficiale di conoscenza ALTE 2 (CEFR B1) di cui all’allegato 2A di questo
Regolamento, o dal superamento del test di lingua inglese del CISIA con il punteggio di almeno
48/60, oppure dal superamento di test presso il Centro Linguistico di Ateneo con il punteggio di
50/100.
1.2. Per i laureati non in ingegneria e i laureati in ingegneria all’estero la verifica dei requisiti curriculari
è effettuata considerando opportune equivalenze tra gli inse-gnamenti seguiti con profitto e quelli dei
SSD di Ingegneria. La Facoltà delibera in merito su proposta dell’Area Didattica competente.
Le Aree Didattiche possono individuare altri SSD, oltre quelli caratterizzanti la classe della laurea di
primo livello che genera la Laurea Magistrale di interesse, e riconoscere fino ad un massimo di 30
CFU come caratterizzanti ai fini della valutazione dei requisiti curriculari.
Ai fini della verifica dei requisiti curriculari, sono valutabili solo i crediti relativi a-gli esami
effettivamente sostenuti nell’ambito di corsi universitari.

2. Adeguatezza della personale preparazione


2.1 L’adeguatezza della personale preparazione è verificata dal superamento di una prova di
ammissione, ai sensi dello specifico Regolamento della prova di ammis-sione ai Corsi di laurea
Magistrale Biennali in Ingegneria, approvato dal Consi-glio di Facoltà del 26-7-2007 e 24-5-2010,
alla quale possono accedere:
i laureati in ingegneria che hanno conseguito la laurea di primo livello con una votazione non
inferiore a 90/110,
i laureati non in ingegneria che hanno conseguito la laurea di primo livello con una votazione
non inferiore a 100/110, in possesso dei requisiti curriculari di cui ai punti 1.1 e 1.2
rispettivamente.
Per i laureati in ingegneria all’estero si procederà alla determinazione del voto di laurea conseguito
sulla base di tabelle di conversione dei voti applicati nei Paesi in cui è stata conseguita la laurea.
2.2 Sono esonerati dalla prova di ammissione i laureati in ingegneria di primo livello che abbiano
conseguito la laurea:
entro il IV anno dalla data di immatricolazione;
entro il V anno dalla data di immatricolazione con un voto di laurea di almeno 100/110

25
per i quali la preparazione personale è considerata adeguata.
L’esonero, secondo i criteri del presente punto, è applicabile ai laureati in ingegneria che abbiano
conseguito il titolo da non più di due anni accademici da quello al quale intendono immatricolarsi.

2.3 La durata degli studi di primo livello è computata in anni solari, con scadenza al 31 dicembre.

2.4 Per gli allievi della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno che sono transitati dal Vecchio al
Nuovo Ordinamento e per quelli provenienti da altra sede universitaria, al fine del computo degli
anni impiegati per conseguire la laurea, ogni anno di iscrizione al corso universitario di provenienza è
computato pari a una annualità del Nuovo Ordinamento.

2.5 Per i laureati che hanno seguito un corso di studi di primo livello personalizzato, con iscrizione part-
time durante alcuni anni di corso, si applicano gli stessi criteri di cui al punto 2.1. Nell’applicazione
di tali criteri:
il periodo di tempo entro cui deve essere conseguita la laurea sarà aumentato di tanti anni per
quanti sono gli anni di differenza tra la durata del corso di studio personalizzato e i tre anni della
durata dell’articolazione prevista dalla Facoltà e, in ogni caso, non dovrà superare i sei anni.
Così, se uno studente ha seguito un corso di studi personalizzato della durata di quattro anni, il
periodo di tempo sarà aumentato di un anno ma non potrà superare i sei anni; se ha seguito un
corso di studi personalizzato della durata di cinque anni, il periodo di tempo sarà aumenta-to di
due anni ma non potrà superare i sei anni; se ha seguito un corso di studi per-sonalizzato della
durata di sei anni, il periodo di tempo sarà di sei anni;
tale possibilità è consentita solo agli studenti che abbiano scelto un percorso per-sonalizzato,
iscrivendosi autonomamente part-time, prima del compimento del ter-zo anno di corso, come dal
piano della Facoltà. Non si terrà conto, pertanto, di i-scrizioni part-time intervenute ad anni
successivi al terzo, se ciò non è conseguen-za di iscrizioni part-time, autonomamente fatte dagli
studenti in anni precedenti.
La Segreteria Studenti, entro il 31 ottobre di ogni anno, comunicherà alle Aree Didattiche interessate
i nominativi degli studenti che si iscrivono part-time, al fine di consentire il monitoraggio delle
relative carriere e di offrire la più idonea assistenza didattica agli studenti interessati;

2.6 Per gli studenti che abbiano conseguito crediti formativi presso Università straniere, nel quadro di
programmi di mobilità studentesca promossi in ambito europeo oppure di accordi e convenzioni
stipulati dall’Università di Salerno con Università estere, la durata corretta del Corso di Studi è
calcolata sulla base del Regolamento di Facoltà per la Gestione della Mobilità (allegato n. 3 al
Regolamento Didattico della Facoltà di Ingegneria);

2.7 Le soglie di ammissione innanzi specificate si applicano anche a coloro che in-tendono trasferirsi a
un corso di studi di Laurea Magistrale della Facoltà di Inge-gneria da un Corso di studio di secondo
livello in Ingegneria di altro Ateneo.

C. ACCESSO AL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN INGEGNERIA


EDILE-ARCHITETTURA

Trattandosi di un corso di studi a numero programmato nazionale, le relative modalità di accesso


sono regolate da apposito bando di concorso, emanato annualmente e consul-tabile sul sito di Facoltà
e/o di Ateneo.
D. NORMA TRANSITORIA

Per il trasferimento da altro Ateneo o da altro Corso di Studi al secondo anno di un corso di studio di
laurea specialistica, attivato nell’anno accademico 2010-2011, si applicano le norme di cui al
Regolamento precedente, approvato dal Consiglio di Facoltà del 12.6.2008.

26
Regolamento prova di ammissione ai Corsi di Laurea Magistrale Biennali in
Ingegneria torna all’indice HTU UTH

(Deliberazione del Consiglio di Facoltà del 26-7-2007 e 24-05-2010)

1. La partecipazione alla prova di ammissione per l’immatricolazione ai corsi di studio di secondo


livello è riservata ai laureati di primo livello
in possesso dei requisiti curriculari di accesso al corso di studi al quale intendono immatricolarsi
e che
non rispettano le soglie di ammissione, in termini di voto e durata degli studi di primo livello,
stabilite dalla Facoltà ma abbiano una media delle votazioni, pesata in base ai crediti (sono
esclusi il tirocinio e la lingua straniera), di almeno 24/30 (ventiquattro/trenta).
2. Il possesso dei requisiti curriculari è verificato dal Consiglio di Area Didattica di afferenza del corso
di studi al quale il candidato intende immatricolarsi.
3. Le sessioni per la prova di ammissione si terranno, di norma, nei mesi di febbraio e settembre di
ogni anno.
4. La prova è per titoli e colloquio. Il punteggio, espresso in centesimi, sarà così ripartito:
ai titoli, fino a un massimo di 20 (venti) punti;
al colloquio fino a un massimo di 80 (ottanta) punti.
La prova si intende superata con il punteggio minimo di 60 (sessanta).
5. Sono titoli valutabili:
la carriera universitaria di primo livello, con particolare riferimento alle discipline dei SSD di
base e caratterizzanti;
altri titoli accademici, quali master accademici e seconda laurea, coerenti con la classe di laurea
di secondo livello alla quale ci si intende immatricolare.
6. Il colloquio ha l’obiettivo di valutare:
la maturità del candidato nelle discipline curriculari dei SSD dell’ambito caratterizzante della
classe di laurea di primo livello che genera la classe di laurea di secondo livello alla quale ci si
intende immatricolare;
gli aspetti motivazionali, le eventuali esperienze lavorative e formative non accademiche.
Il colloquio verterà comunque sui contenuti delle discipline, tra quelle appena citate, nelle quali il
candidato ha manifestato minore preparazione nel corso della sua pregressa carriera universitaria. A
tale scopo, il Consiglio di Area Didattica di afferenza del corso di studi al quale il candidato intende
immatricolarsi può formulare, in occasione di ogni prova, programma dettagliato.
7. Se la prova viene superata il candidato potrà immatricolarsi al corso di studi prescelto entro un anno
dal superamento della prova.
8. In caso di mancato superamento la prima volta che viene sostenuta la prova potrà essere ripetuta nella
sessione immediatamente successiva. Se il candidato non ha fruito di tale possibilità o se la prova è
stata ripetuta con esito negativo il candidato potrà sostenere una nuova prova solo dopo che siano
trascorse tre sessioni di prove.
9. La Commissione esaminatrice, designata dal Preside della Facoltà di Ingegneria, è presieduta da un
professore di prima fascia ed è composta da due professori per ogni corso di studi per il quale vi sono
candidati alla prova di ammissione all’immatricolazione.
10. La richiesta per sostenere la prova di ammissione deve essere presentata alla Segreteria Studenti della
Facoltà di Ingegneria nel termine perentorio di 15 giorni prima della data fissata per la prova. La
domanda deve essere corredata da:
tutti i titoli e la documentazione utile per la valutazione, tra cui il certificato con
l’inD.I.C.A.zione degli esami sostenuti, con relativo punteggio e inD.I.C.A.zione dei SSD dei
singoli insegnamenti. Per i laureati presso l’Ateneo di Salerno tale certificato viene acquisito
d’ufficio;
la ricevuta del versamento della relativa tassa nella misura stabilita dall’Ateneo di Salerno.

27
 

UNIVERS
N ITÀ DI SALER
RNO 
FACOLTTÀ DI INGEEGNERIA

   

FACOLTÀ
À DI ING
GEGNERIA 
AREAA DIDATTICA DI ING A DELL’INFORMAZ
GEGNERIA N ZIONE 

GUIDA DELLO
G D  ST
TUDENTTE
CORSO DI  STUDI IN 
N INGEGNNERIA INFO CA 
ORMATIC
A.A.. 2011/22012 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

161
 

GENERALITÀ ............................................................................................................................................................. 164 


LAUREA ....................................................................................................................................................................... 166 
OBIETTIVI FORMATIVI ................................................................................................................................................ 166 
ORGANIZZAZIONE DEGLI STUDI .................................................................................................................................. 167 
AMMISSIONE AL CORSO DI STUDIO IN INGEGNERIA INFORMATICA ............................................................................. 168 
TIROCINI ..................................................................................................................................................................... 168 
PROVA FINALE ............................................................................................................................................................ 168 
LAUREA MAGISTRALE ........................................................................................................................................... 169 
OBIETTIVI FORMATIVI ................................................................................................................................................ 169 
ORGANIZZAZIONE DEGLI STUDI .................................................................................................................................. 171 
ACCESSO ALLA LAUREA MAGISTRALE ....................................................................................................................... 171 
PROVA FINALE............................................................................................................................................................ 173 
INFORMAZIONI UTILI ............................................................................................................................................. 174 
PIANI DI STUDIO .......................................................................................................................................................... 174 
FREQUENZA AI CORSI .................................................................................................................................................. 174 
MODALITÀ DI FREQUENZA .......................................................................................................................................... 174 
LINGUA DI INSEGNAMENTO ........................................................................................................................................ 174 
SEDE E ORARIO........................................................................................................................................................... 174 
RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE AI TIROCINI ................................................................................................................ 174 
PRESENTAZIONE DEI PIANI DI STUDIO ........................................................................................................................ 174 
RICHIESTE DI PARTECIPAZIONE A PROGRAMMI DI MOBILITÀ INTERNAZIONALE .......................................................... 175 
CONTATTI E RIFERIMENTI ................................................................................................................................... 176 
AREA DIDATTICA ....................................................................................................................................................... 176 
ALTRI CONTATTI UTILI PER GLI STUDENTI ................................................................................................................. 176 
MANIFESTI DEGLI STUDI ....................................................................................................................................... 178 
LAUREA DI PRIMO LIVELLO IN INGEGNERIA INFORMATICA ..................................................................................... 178 
LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA INFORMATICA .............................................................................................. 180 
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI ............................................................................................................... 182 
ALGORITMI E STRUTTURE DATI ........................................................................................................................ 183 
ANTENNE E COLLEGAMENTI WIRELESS......................................................................................................... 186 
APPLICAZIONI DI IT-GOVERNANCE .................................................................................................................. 188 
AUTOMAZIONE E ROBOTICA .............................................................................................................................. 191 
BASI DI DATI ........................................................................................................................................................... 193 
CALCOLATORI ELETTRONICI ............................................................................................................................. 196 
CHIMICA .................................................................................................................................................................. 198 
CIRCUITI DIGITALI ................................................................................................................................................ 200 
CODIFICA E COMPRESSIONE DELL’INFORMAZIONE .................................................................................... 202 
COMPLEMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI ................................................................................................ 204 
ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ............................................................................................. 206 
ELABORAZIONE NUMERICA DEI SEGNALI ..................................................................................................... 208 
ELETTROTECNICA ................................................................................................................................................ 211 
FISICA ....................................................................................................................................................................... 213 
FONDAMENTI DI INFORMATICA ........................................................................................................................ 218 
INGEGNERIA DEL SOFTWARE ............................................................................................................................ 221 
INTELLIGENZA ARTIFICIALE ............................................................................................................................. 223 
MATEMATICA I ...................................................................................................................................................... 226 
MATEMATICA II ..................................................................................................................................................... 230 
MATEMATICA III.................................................................................................................................................... 234 
MODELLI E SISTEMI PER LA VISIONE ARTIFICIALE ...................................................................................... 237 
PROGRAMMAZIONE AD OGGETTI ..................................................................................................................... 239 
PROGRAMMAZIONE IN RETE.............................................................................................................................. 241 
RETI DI CALCOLATORI: PROTOCOLLI E SISTEMI........................................................................................... 246 
RETI DI TELECOMUNICAZIONI........................................................................................................................... 248 
RETI LOGICHE ........................................................................................................................................................ 250 
SISTEMI DI ELABORAZIONE ............................................................................................................................... 252 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE ................................................................................................................... 254 


SISTEMI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI ............................................................................................................. 256 
SISTEMI INFORMATIVI ......................................................................................................................................... 259 
SISTEMI OPERATIVI .............................................................................................................................................. 262 
SISTEMI OPERATIVI .............................................................................................................................................. 264 
TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE .................................................................................................................... 266 
TECNOLOGIE INFORMATICHE DEI SISTEMI DI CONTROLLO ...................................................................... 269 
TECNOLOGIE SOFTWARE PER IL WEB .............................................................................................................. 271 
TELERILEVAMENTO ............................................................................................................................................. 273 
TEORIA DEI SEGNALI: MODULO DI ANALISI DEI SEGNALI ......................................................................... 275 
TEORIA DEI SEGNALI: MODULO DI ELEMENTI DI PROBABILITÀ............................................................... 277 
TEORIA E TECNICA DELLE TELECOMUNICAZIONI ....................................................................................... 279 
BREVE CURRICULUM DEI DOCENTI .................................................................................................................. 281 

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GENERALITÀ 
A  partire  dall’anno  accademico  2008/09  l’entrata  in  vigore  del  Decreto  Ministeriale  270/04  ha 
ristrutturato  l’organizzazione  didattica  universitaria,  procedendo  ad  attuare  alcuni  correttivi  al 
progetto  formativo  precedente  e  lasciando  prevalentemente  inalterato  l'impianto  complessivo 
preesistente. Gli interventi più significativi hanno riguardato:  

a. la  riduzione  del  numero  di  insegnamenti,  provvedendo  ad  un  accorpamento  degli  attuali 
contenuti formativi, e razionalizzando la distribuzione degli esami negli anni; 

b. la  ridefinizione  dell'itinerario  formativo  al  fine  di  raggiungere  elevati  livelli  qualitativi  dei 
laureati assicurando loro conoscenze e competenze di ampio spettro a completamento di 
una  solida  base  culturale  e  metodologica  finalizzando  i  profili  formativi  alle  esigenze  del 
mondo del lavoro e delle professioni; 

c. la facilitazione della mobilità studentesca tra i diversi Corsi di Laurea della stessa Classe e 
della Facoltà.  

Il  Corso  di  Laurea  Magistrale  rispetta  il  Decreto  Ministeriale  270/04  ed  il  percorso  formativo  è 
stato riorganizzato conformemente.  

A garanzia di una concreta ricaduta occupazionale, le figure professionali che i Corsi di Laurea in 
Ingegneria Informatica intendono formare sono il risultato di una lunga attività di progetto che ha 
visto il coinvolgimento delle associazioni di industriali, di importanti realtà industriali a carattere 
multinazionale, e di numerose piccole e medie imprese ed enti locali, nonché la consultazione di 
importanti studi di settore a carattere nazionale ed europeo. In particolare, il percorso di studio in 
Ingegneria  Informatica è  stato  progettato  avvalendosi  principalmente  di  contributi  diversificati e 
sinergici come:  

a. il  Body  of  Knowledge  in  Ingegneria  Informatica:  questo  documento,  redatto  dal  Gruppo 
Italiano di Ingegneria Informatica (GII), è un punto di riferimento fondamentale nel lavoro 
di definizione degli contenuti e delle materie da inserire in un corso di Laurea in Ingegneria 
Informatica,  sia  di  primo  livello  che  Magistrale.  Infatti  tale  documento  rappresenta  il 
parere  ufficiale  che  il  GII  esprime  in  merito  ai  "saperi  minimi",  "saperi  tradizionali"  e  i 
"saperi  elective"  che  devono  essere  contenuti  in  un  CdS  in  Ingegneria  Informatica.  Tali 
saperi  sono  espressi  analiticamente  (in  cfu).  Il  manifesto  per  il  CdS  in  oggetto  rispetta 
pienamente il Body of Knowledge; 

b. gli  studi  di  settore  di  rilevanti  enti  (ISTAT,  Centro  Studi  C.N.I.,  FederManagement, 
Confindustria,  Anasin;  Federcomin,  Confindustria)  in  riferimento  alle  competenze  e  alle 
figure professionali richieste nel mondo delle aziende dell'ICT; 

c. gli  incontri  con  le  parti  interessate:  l'Area  Didattica  di  Ingegneria  dell'Informazione  ha 
organizzato  degli  incontri  peri  dici  con  il  Comitato  di  Indirizzo  e  le  Rappresentanze  del 
Mondo  del  lavoro  e  delle  professioni  tra  cui  si  annoverano  Enti  ed  Aziende  di  rilevanza 
nazionale ed internazionale nel settore. 
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L’offerta formativa erogata per gli immatricolati negli a.a. 2010/2011 e 2009/2010 è riportata di 
seguito  nel  Manifesto  degli  Studi.  Per  le  offerte  formative  erogate  agli  anni  precedenti  si  faccia 
riferimento alle Guide dello Studente del relativo anno accademico di immatricolazione. 

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Laurea 
Obiettivi Formativi  
La  figura  professionale  dell’Ingegnere  Informatico  è  di  grande  attualità  e  registra  l’esistenza,  da 
circa 10 anni, del fenomeno dello skill shortage. Lo skill shortage corrisponde all’esigenza da parte 
del  mercato  di  disporre  di  figure  professionali  in  numero  superiore  ai  laureati  che  ogni  anno  si 
creano,  determinando  in  tal  modo  l’inserimento  nel  mondo  del  lavoro  da  parte  del  giovane 
laureato in tempi molto brevi.  

Il  successo  della  figura  professionale  di  Ingegnere  Informatico  risiede  nella  sua  polivalenza  e 
flessibilità, caratteristiche queste sempre più indispensabili nella Società dell’Informazione.  

Il  principale  obiettivo  formativo  del  Corso  di  Laurea  in  Ingegneria  Informatica  è  mirato  ad 
assicurare allo studente una adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, con 
particolare riferimento agli ambiti dell'informatica, dell'automatica e delle telecomunicazioni, oltre 
alle  specifiche  conoscenze  professionali  preordinate  all'inserimento  dei  laureati  nel  mondo  del 
lavoro.  

L'offerta  didattica  è  specificamente  mirata  alla  formazione  di  figure  professionali  emergenti  nel 
settore  delle  Tecnologie  dell'Informazione  e  della  Comunicazione  (ICT).  Il  percorso  formativo 
proposto  prevede  che  la  formazione  del  laureato  in  Ingegneria  Informatica  non  sia  limitata  alle 
discipline  del  settore  dell’ICT,  ma  sia  anche  contraddistinta  da  solide  conoscenze  di  tipo 
metodologico e tecnico‐scientifico, consentendogli di affrontare con competenza la progettazione 
di  sistemi  complessi.  Più  specificatamente,  il  corso  di  Laurea  di  Ingegneria  Informatica 
dell’Università di Salerno si propone di formare laureati che: 

• conoscano adeguatamente gli aspetti metodologico‐operativi della Matematica, della Fisica e delle 
altre  discipline  di  base  nel  settore  dell’ICT,  come  i  Campi  Elettromagnetici,  l’Elettronica, 
l’Elettrotecnica, le Telecomunicazioni, i Sistemi elettrici e di Controllo Industriale; 

• conoscano adeguatamente gli aspetti metodologico‐operativi delle scienze dell’Ingegneria;   

• siano  in  grado  di  identificare,  formulare  e  risolvere  problemi  nel  settore  dell’ICT,  come  la 
progettazione  e  gestione  di  apparati,  sistemi  e  infrastrutture  riguardanti  la  rappresentazione  e 
l’elaborazione delle informazioni e la loro utilizzazione nelle attività produttive e di servizi. 

La  figura  professionale  che  emerge  dal  Corso  di  Studi  si  distinguerà  per  le  elevate  competenze 
acquisite, le quali non sono limitate agli ambiti classici del software applicativo ma si estendono al 
campo  delle  architetture  dei  sistemi  di  elaborazione,  ai  servizi  ed  alle  applicazioni  delle  reti 
telematiche  e  dei  sistemi  di  telecomunicazioni,  nonchè  agli  ambienti  informatici  ed  alle 
applicazioni dell’informatica nel settore dei controlli industriali e della gestione della produzione. 
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Le conoscenze e le competenze acquisite dai laureati in Ingegneria Informatica, si inquadrano in 
profili professionali tradizionalmente definiti dalle aziende ed enti operanti nel settore, quali: 

• IT DEVELOPER, Realizzare applicazioni stand‐alone in linguaggi imperativi e ad oggetti, applicazioni 
web, e sistemi di basi di dati;  

• CONTROL  SYSTEMS  PROGRAMMER:  Realizzare  applicazioni  di  controllo  e  di  automazione 


industriale, tramite la  programmazione di dispositivi di controllo sia in linguaggi imperativi classici 
che in linguaggi dedicati all'automazione (come, ad esempio, il diagramma funzionale sequenziale 
o il linguaggio a contatti);  

• CONTROL SYSTEMS DEVELOPER: Progettare architetture di controllo di media/piccola dimensione. 
Configurare i vari dispositivi di controllo e di supervisione per realizzare architetture di controllo di 
media/piccola dimensione;  

• SYSTEM PROGRAMMER, in grado di programmare sistemi a microcontrollori e microprocessori, a 
livello di sistema;  

• SYSTEM  DESIGNER,  finalizzato  alla  realizzazione  di  board  digitali,  realizzate  con  componentistica 
standard ed alla progettazione e realizzazione dei driver necessari per il loro uso come periferiche 
di sistemi di calcolo;  

• IT  JUNIOR  ANALIST,  in  grado  di  analizzare,  valutare  e  dimensionare  sistemi  di  elaborazione  di 
piccole e dimensioni;  

• NETWORK  MANAGER, in  grado  di  realizzare e gestire  impianti  di  rete locale,  con competenze  di 
base sulle reti geografiche, sulle architetture TLC, su reti TCP/IP, fibra ottica, VOIP.  

Organizzazione degli Studi  
Il percorso formativo del laureato in ingegneria Informatica si articola su tre livelli:  

• formazione di base a carattere generale nell'ambito della matematica della fisica e della statistica 
ed  ingegneristica  nell'ambito  dell'informatica,  dell'elettrotecnica  e  dei  circuiti,  e  della  statistica 
applicata all'ingegneria,  

• formazione  di  base  nelle  discipline  dell'ingegneria  dell'informazione,  con  particolare  riferimento 
alla programmazione dei calcolatori elettronici, la loro architettura hardware e software, le basi di 
dati, l'analisi dei segnali e la relativa trasmissione, ed i controlli automatici.  

• formazione di natura caratterizzante, finalizzata alla creazione di specifici profili professionali che il 
corso di studi intende formare, con attività formative che coinvolgono prevalentemente i settori 
dell'informatica,  dell'automatica  e  delle  telecomunicazioni,  e  privilegiano  gli  aspetti 

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interdisciplinari,  oggi  di  grande  importanza  nel  settore.  Le  problematiche  trattate  si  riferiscono 
prevalentemente  alle  metodologie  e  tecnologie  informatiche  nell'automazione  industriale, 
all'analisi  ed  al  progetto  di  applicazioni  informatiche,  alle  reti  di  calcolatori,  al  progetto 
architetturale dei sistemi di elaborazione, e ai sistemi di telecomunicazione.  

• Il  Corso  di  studi  si  articola  al  terzo  anno  con  un’offerta  didattica  orientata  all'approfondimento 
delle  discipline  nei  settori  dell'informatica,  dell'automatica  e  delle  telecomunicazioni,  e  mirato  a 
rafforzare  nello  studente  le  abilità  di  analisi  di  problemi  e  conseguente  sintesi  progettuale 
nell'ambito dell'ingegneria del software, delle reti di calcolatori, dei sistemi hardware e software 
per il controllo automatico, e dei sistemi di telecomunicazione e dei circuiti digitali. Inoltre, sono 
inseriti  degli  insegnamenti  a  scelta  dello  studente  mirati  all'approfondimento  di  discipline 
dell'informazione  che  abbiano  precisa  attinenza  con  i  profili  professionali  che  si  definiscono,  e 
preordinato all'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. I contenuti si riferiscono all'ambito 
delle  applicazioni  software  (tradizionali  e  distribuite),  dei  sistemi  hardware  e  software  per  il 
controllo automatico, e dei sistemi di telecomunicazione.  

Ammissione al Corso di Studio in Ingegneria Informatica  
Ai  fini  dell’accesso  al  Corso  di  Studi,  è  prevista  una  prova  che  serve  allo  studente  sia  come 
autovalutazione,  sia  come  titolo  di  ammissione.  L’iscrizione  al  Corso  di  Studi  è  subordinata  al 
rispetto dei termini per la prescrizione ed al sostegno obbligatorio del test di accesso che consiste 
in quesiti a risposte multiple, in elaborazioni logiche ed esercizi per la cui risoluzione si richiedono 
buone  conoscenze  pre‐universitarie  di  base  (Matematica,  Fisica,  Informatica,  ...).  Nel  caso  che 
l’esito  del  test  di  ingresso  sia  fortemente  negativo,  lo  studente  potrà  differire  la  sua 
immatricolazione,  seguire  i  corsi  di  recupero,  ed  affrontare  nuovamente  il  test  per  verificare  il 
recupero dei debiti formativi. 

Tirocini 
Il  percorso  formativo  si  completa  con  un  tirocinio,  costituito  da  attività  didattiche  svolte 
obbligatoriamente  presso  aziende  ed  enti  a  rilevanza  internazionale  operanti  nel  settore,  e 
finalizzato al completamento della cultura di contesto nel settore dell'Ingegneria Informatica, e più 
in generale dell'Ingegneria dell'Informazione. 

Prova finale 
La  prova  finale  consiste  nella  preparazione  e  discussione  di  un  elaborato,  di  carattere 
prevalentemente  applicativo,  sviluppato  nell'ambito  delle  discipline  del  Corso  di  Laurea  e 
corredato da una presentazione multimediale.  

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Laurea Magistrale 
Obiettivi Formativi 
I laureati nei Corsi di Laurea Magistrale della classe devono:  

• conoscere approfonditamente gli aspetti teorico‐scientifici della matematica e delle altre scienze 
di  base  ed  essere  capaci  di  utilizzare  tale  conoscenza  per  interpretare  e  descrivere  i  problemi 
dell'ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;  

• conoscere  approfonditamente  gli  aspetti  teorico‐scientifici  dell'ingegneria,  sia  in  generale  sia  in 
modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria informatica, nella quale sono capaci di 
identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono 
un approccio interdisciplinare;  

• essere capaci  di  ideare,  pianificare,  progettare e  gestire  sistemi,  processi  e  servizi complessi  e/o 
innovativi;  

• essere capaci di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;  

• essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;  

• avere  conoscenze  nel  campo  dell'organizzazione  aziendale  (cultura  d'impresa)  e  dell'etica 


professionale;  

• essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione 
Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.  

I  principali  sbocchi  occupazionali  previsti  dal  Corsi  di  Laurea  Magistrale  sono  quelli 
dell'innovazione  e  dello  sviluppo  della  produzione,  della  progettazione  avanzata,  della 
pianificazione  e  della  programmazione,  della  gestione  di  sistemi  complessi,  sia  nella  libera 
professione  sia  nelle  imprese  manifatturiere  o  di  servizi  che  nelle  amministrazioni  pubbliche.  I 
laureati  magistrali  potranno  trovare  occupazione  presso  industrie  informatiche  operanti  negli 
ambiti della produzione hardware e software; industrie per l'automazione e la robotica; imprese 
operanti  nell'area  dei  sistemi  informativi  e  delle  reti  di  calcolatori;  imprese  di  servizi;  servizi 
informatici della pubblica amministrazione.  

L'obiettivo formativo primario del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica è quello di 
acquisire  le  conoscenze  e  maturare  le  capacità  necessarie  a  progettare  e  realizzare  sistemi  di 
medie  e  grandi  dimensioni  in  ambito  Information  Technology.  A  questo  fine  viene  curato 
l'approfondimento di metodi e contenuti scientifici generali, con particolare riferimento agli ambiti 
dell'informatica  e    dell'automatica,  e  la  conoscenza  di  metodologie  di  progetto,  project 

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management  e  gestione  della  produzione,  oltre  alle  specifiche  conoscenze  professionali 


preordinate all'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro.  

L'offerta  didattica  è  mirata  alla  formazione  di  figure  professionali  specialistiche  nel  settore  delle 
Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. In particolare, il profilo professionale è quello 
di un Ingegnere Informatico che sia in grado di:  

• progettare e realizzare sistemi ed applicazioni software di elevata complessità,  

• progettare impianti di rete e telematiche di grandi dimensioni,  

• analizzare,  progettare  e  sviluppare  applicazioni  informatiche  tradizionali  e  basate  sul  Web  di 
grandi dimensioni,  

• progettare e configurare sistemi di automazione.  

Inoltre  l'offerta  didattica  è  mirata  alla  formazione  di  figure  professionali  capaci  di  dirigere  e 
organizzare gruppi di lavoro per il progetto e la realizzazioni di grandi sistemi software, hardware o 
di automazione.  

Alla  fine  del  percorso  di  studi  le  conoscenze  e  le  competenze  acquisite  dai  laureati  magistrali  in 
Ingegneria Informatica si inquadrano in profili professionali tradizionalmente definiti dalle aziende 
ed enti operanti nel settore, quali:  

• ANALISTA  FUNZIONALE,  in  grado  di  analizzare  realtà  complesse  e  di  articolare  le  soluzioni 
progettuali più adeguate attraverso specifiche conoscenze sui microprocessi aziendali in ambienti 
multipiattaforma e multivendor,  

• IT  ARCHITECT,  ovvero  di  analizzare,  progettare  e  gestire  la  realizzazione  di  applicazioni 
informatiche complesse e di grandi dimensioni, in ambito web ed informativo aziendale,  

• CONTROL SYSTEM DESIGNER in grado di analizzare, progettare e realizzare sistemi di controllo e/o 
di automazione di media/alta complessità utilizzando metodologie avanzate quali il controllo non 
lineare, il controllo ottimo, il controllo supervisivo,  

• SYSTEM  DESIGNER,  in  riferimento  al  progetto  dell'  architettura  e  del  software  di  sistema  per 
sistemi embedded,  

• SYSTEM  ARCHITECT,  in  riferimento  al  dimensionamento  e  alla  valutazione  delle  prestazioni  di 
sistemi informatici di medie e grandi dimensioni,  

• DATA BASE DESIGNER, in grado di analizzare, progettare e sviluppare sistemi informativi aziendali 
di medie e grandi dimensioni,  

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• NETWORK  DESIGNER,  in  grado  di  progettare  impianti  di  rete  di  grandi  dimensioni,  ,  con 
competenze  specifiche  sulle  reti  geografiche,  sulle  architetture  TLC,  su  reti  TCP/IP,  fibra  ottica, 
VOIP. 

Organizzazione degli Studi  
Il  Corso  di  studi  si  articola  su  un  unico  percorso  formativo  orientato  all'approfondimento  delle 
discipline  di  carattere  prevalentemente  progettuale  nei  settori  caratterizzanti  dell'informatica  e 
dell'automatica; un ruolo significativo è anche attribuito alle discipline delle telecomunicazioni ed 
alle  applicazioni  telematiche,  orientando  il  curriculum  degli  studi  allo  sviluppo  di  competenze  di 
carattere fortemente interdisciplinare, come richiesto oggi giorno dal mondo del lavoro.  

Le  discipline  sono  scelte  in  maniera  tale  da  completare  nello  studente  le  abilità  di  analisi  di 
problemi complessi e di sintesi progettuale negli ambiti specifici dell'ingegneria del software, dei 
calcolatori  elettronici  (in  riferimento  alle  architetture  sia  general  purpose  che  special  purpose), 
delle  reti  di  calcolatori  sia  dal  punto  di  vista  sistemistico  sia  progettuale,  dei  sistemi  e  delle 
metodologie di controllo automatico, e dei sistemi di telecomunicazione.  

Il  Corso  di  Laurea  Magistrale,  infine,  culmina  in  una  importante  attività  di  progettazione,  che  si 
conclude con un elaborato che dimostri la padronanza degli argomenti, la capacità di operare in 
modo  autonomo  e  un  buon  livello  di  capacità  di  comunicazione  nell’affrontare  un  problema  di 
progetto nell'ambito delle discipline incontrate nel percorso di studio.  

I  corsi  di  insegnamento  sono  organizzati  in  due  semestri.  I  semestri  impegnano  12  settimane  e 
vanno da ottobre a dicembre e da marzo a maggio. La didattica impartita nei corsi è organizzata in 
moduli da 60/90 ore, di cui una parte rilevante è riservata ad attività esercitative ed a pratiche di 
laboratorio.  Alcune  attività  didattiche  riguardano  lo  sviluppo  di  attività  interdisciplinari  con  lo 
scopo di abituare l’allievo a generalizzare metodi e tecniche impartite nei vari corsi, a impiegare 
software  complessi,  ad  analizzare  ed  interpretare  dati,  a  progettare  opere e  gestire  cantieri. Gli 
esami  di  profitto  possono  essere  orali  e/o  scritti  e/o  grafici.  È  possibile  seguire  alcuni  corsi  o 
preparare  l'elaborato  per  la  prova  finale  nell'ambito  del  programma  comunitario  di  mobilità 
studentesca Erasmus/Socrates. 

Accesso alla Laurea Magistrale 
L'ammissione  al  Corso  di  Laurea  Magistrale  richiede  il  possesso  di  requisiti  curriculari  che 
prevedano,  comunque,    un'adeguata  padronanza  di  metodi  e  contenuti  scientifici  generali  nelle 
discipline  scientifiche  di  base  e  nelle  discipline  dell'ingegneria,  propedeutiche  a  quelle 
caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale.   

Le  disposizioni  in  materia  di  accesso  al  Corso  di  Laurea  Magistrale  sono  contenute  nel 
Regolamento di Accesso della Facoltà di Ingegneria, al quale si rimanda per ulteriori dettagli.  
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Ai  sensi  di  tale  regolamento  è  previsto  che  per  l'accesso  al  Corso  di  Laurea  Magistrale  sia 
necessario il possesso di una Laurea e di adeguati requisiti curriculari e di preparazione.  

Di  norma  è  requisito  curriculare  generale  per  l'accesso  alla  Laurea  Magistrale  in  Ingegneria  il 
possesso della Laurea in Ingegneria. Nel caso di possesso di altre lauree è possibile il verificarsi di 
situazioni  di  affinità  con  i  percorsi  didattici  dell'Ingegneria  tali  da  consentire  l'accesso;  questo  è 
valutato,  di  volta  in  volta,  sulla  base  della  coerenza  dell'effettivo  curriculum  del  laureato  con  gli 
obiettivi  qualificanti  della  classe  di  Laurea  Magistrale  ed  il  profilo  professionale  previsto  dal 
relativo ordinamento e/o regolamento didattico.  

Il  possesso  dei  requisiti  curriculari  è  verificato  sulla  base  del  numero  minimo  di  CFU,  di  base  e 
caratterizzanti,  negli  ambiti  previsti  nella  classe  di  lauree  di  primo  livello  dalla  quale  proviene  la 
Laurea  Magistrale  in  questione.  Il  numero  di  CFU  è  precisato,  per  i  vari  Corsi  di  Studio,    nel 
Regolamento di Facoltà.  

I requisiti curriculari, sono differenziati, considerando le seguenti tipologie di laureati:  

• laureati  interni,  con  laurea  di  continuità  (ad  esempio  laureati  in  Ingegneria  Meccanica,  con 
percorso verso la Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica);  

• laureati esterni (in possesso di una Laurea conseguita presso altra Facoltà in Italia), con laurea di 
continuità';  

• laureati  in  ingegneria,  interni  ed  esterni,  con  laurea  non  di  continuità';  laureati  in  ingegneria 
all'estero;  

• laureati non in ingegneria.  

Si  ritiene che  per  i  laureati  della  prima  tipologia  sussistano  i  requisiti  curriculari  e sia  necessario 
prevedere solo la verifica dell'adeguatezza della personale preparazione.  

Per i laureati delle altre tipologie si ritengono necessarie le verifiche sia dei requisiti curriculari sia 
della personale preparazione.  

Per i laureati all'estero, ove al più esistono aree culturali non omonime a quelle dei nostri settori 
scientifico‐disciplinari,  e  per  i  laureati  non  in  ingegneria  la  verifica  dei  requisiti  curriculari  può 
essere effettuata considerando opportune equivalenze tra gli insegnamenti seguiti con profitto e 
quelli ascrivibili ai nostri Settori Scientifico‐Disciplinari.  

Tra  i  requisiti  di  accesso  è,  inoltre,  prevista  una  buona  conoscenza  di  una  lingua  dell'Unione 
Europea, oltre l'Italiano.  

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

172
 

L'adeguatezza della preparazione è valutata sulla base della media dei voti conseguiti ai vari esami 
e della durata degli studi per conseguire la laurea, in accordo a quanto previsto nel Regolamento 
di Accesso della Facoltà di Ingegneria. Tale regolamento prevede l'immatricolazione degli studenti 
che soddisfano i requisiti curriculari e di preparazione.  

Coloro i quali, invece, non rispondano pienamente ai requisiti di preparazione, possono accedere 
all'immatricolazione sostenendo una specifica prova d'accesso.  

Prova Finale  
La  prova  finale  consiste  nella  preparazione  e  discussione  di  un  elaborato  di  carattere 
prevalentemente  progettuale  e  realizzativo,  sviluppato  nell'ambito  delle  discipline  del  corso  di 
Laurea e corredato da presentazione multimediale.  

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173
 

Informazioni Utili 
Piani di studio 
Gli  studenti  possono  presentare  piani  di  studio  la  cui  approvazione  è  deliberata  dal  Consiglio  di 
Area  Didattica.  I  termini  e  le  modalità  di  presentazione  dei  suddetti  piani  sono  stabiliti  dalla 
programmazione annuale della didattica nel calendario di Ateneo. 

Frequenza ai corsi 
La frequenza ai corsi è obbligatoria.  

Modalità di frequenza 
Gli insegnamenti sono erogati in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 
Italiano 

Sede e Orario 
I  corsi  sono  erogati  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  di  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Richieste di partecipazione ai tirocini 
Le  offerte  di  tirocinio  possono  essere  consultate  sulla  bacheca  dell’Area  Didattica  di  Ingegneria 
dell’Informazione presso la Facoltà di Ingegneria (Inv. 9C, piano 3°), all’esterno dell’Ufficio Tirocini.  

Per  candidarsi  è  sufficiente  consultare  il  sito  di  Area  Didattica  di  Ingegneria  dell’Informazione 
http://www.adinf.unisa.it/ o compilare on‐line la domanda di partecipazione.  

La domanda dove essere presentata nel periodo 1 settembre ‐ 31 dicembre e ha validità per un 
anno accademico. Essa dovrà essere ripresentata qualora non possa aver seguito durante l’anno di 
validità. 

Presentazione dei Piani di Studio 
I Piani di studio vanno presentati alla Segreteria Studenti di Ingegneria, entro la data deliberata dal 
Senato  Accademico  (tipicamente  metà  Settembre).  Successivamente  lo  studente  riceverà 
comunicazione sull’eventuale approvazione del Piano di Studio o sulle richieste di emendamento 
dal Consiglio di Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione. 

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174
 

Richieste di partecipazione a programmi di mobilità internazionale 
Lo studente interessato può aderire al programma di mobilità studentesca Erasmus che consente 
loro  di  svolgere  un  periodo  di  studi  all’estero  presso  una  delle  Università  straniere  che  hanno 
stabilito un accordo di mobilità con l’Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione. 

Il  programma  Erasmus  consente  allo  studente  di  formulare  un  piano  di  studio  in  cui  alcuni 
insegnamenti dell’Università di provenienza sono sostituiti con insegnamenti presenti nell’offerta 
didattica dell’Università ospitante e/o svolgere attività di tirocinio e di tesi. 

L’istruttoria  per  la  partenza  prevede  la  compilazione  del  Learning  Agreement  che  contiene  le 
indicazioni  sugli  insegnamenti  che  si  intendono  seguire  all’estero  e  i  relativi  esami  che  saranno 
sostenuti. 

Sul  sito  Web  dell’Area  Didattica  di  Ingegneria  dell’Informazione  sono  disponibili  tutte  le 
convenzioni stipulate, i regolamenti, e le informazioni necessarie allo studente per perfezionare la 
richiesta di mobilità e per provvedere al rientro all’accreditamento degli esami superati. 

Sono  attive  convenzioni  con  prestigiose  Università  dei  principali  paesi  europei:  Germania,  Gran 
Bretagna, Irlanda, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia. 

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175
 

Contatti e riferimenti 
Area Didattica 

Presidente dell’Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 
Prof. Vincenzo TUCCI 

Tel. 089/964224, E‐mail: vtucci@unisa.it 

Segreteria dell’Area Didattica 
Orario di Ricevimento: lunedì e giovedì dalle 9.30 alle 13.30. 

Tel: 089/964167   E‐mail: adinf@unisa.it; 

Altri Contatti Utili per gli Studenti 

Coordinatore Commissione  Supporto alla didattica (orari) 
Ing. Vincenzo MATTA  

Tel: 089/964301; e‐mail: vmatta@unisa.it 

Coordinatore Commissione Piani di Studio 
Prof. Giovanni Riccio 

Tel: 089/964285; e‐mail: griccio@unisa.it 

Coordinatori  Commissione Tirocini & Tutorato 
Prof. Pasquale FOGGIA 
Tel: 089/964275; e‐mail: pfoggia@unisa.it 
(informatica) 

Prof. Vincenzo GALDI 
Tel: 089/964284; e‐mail: vgaldi@unisa.it 
(elettronica) 

Coordinatore  Commissione Orientamento e Placement 
Prof. Nicola FEMIA 
Tel: 089/964279; e‐mail: femia@unisa.it 
Coordinatore  Commissione Guida dello Studente 
Prof. Alfredo RUBINO 
Tel: 089/964278; e‐mail: arubino@unisa.it 
 
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176
 

Coordinatore  Commissione Relazioni Esterne (ERASMUS e Internazionalizzazione) 
Prof. Heinrich Christoph NEITZERT 
Tel: 089/964304; e‐mail neitzert@unisa.it 

Coordinatore  Commissione Redazione WEB  
Prof. Pasquale FOGGIA 
Tel: 089/964275; e‐mail: pfoggia@unisa.it 

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177
 

Manifesti degli Studi 
LAUREA DI PRIMO LIVELLO  IN INGEGNERIA INFORMATICA 

I ANNO  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Matematica I  I 9 MAT/05  

Fondamenti di Informatica  I 6 ING‐INF/05  

Fisica (mod. 1)  I 6 FIS/01  

Fisica (mod. 2)  II 6 FIS/01  

Reti Logiche  II 6 ING‐INF/05  

Algoritmi e Strutture Dati  II 9 ING‐INF/05 Fondamenti di Informatica

Matematica II  II 9 MAT/05 Matematica I

TOTALE ANNO I    51     

II ANNO  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Matematica III  I 6 MAT/05 Matematica II

Calcolatori Elettronici  I  9  ING‐INF/05  Fondamenti di Informatica, 


Reti Logiche 

Programmazione ad Oggetti I 9 ING‐INF/05 Algoritmi e Strutture Dati

Elettrotecnica  I 9 ING‐IND/31 Fisica 

Teoria dei segnali: Modulo di Elementi di 
II  6  SECS‐S/02  Matematica III 
Probabilità 

Teoria dei segnali: Modulo di Analisi dei 
II  6  ING‐INF/03  Matematica III 
Segnali 

Basi di Dati  II 9 ING‐INF/05 Programmazione ad Oggetti

Fondamenti di Controlli Automatici  II 9 ING‐INF/04 Matematica III

TOTALE ANNO II    63     

   

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178
 

III ANNO  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Reti di calcolatori: Architetture e Servizi  I 9 INF/01 Calcolatori Elettronici

Antenne e Collegamenti wireless  I 9 ING‐INF/02  

Circuiti Digitali  I 6 ING‐INF/01 Elettrotecnica

Teoria e Tecnica delle Telecomunicazioni  I/II 9 ING‐INF/03 Teoria dei segnali

Tecnologie  Informatiche  dei  Sistemi  di  II  6  ING‐INF/04  Fondamenti di Controlli 


Controllo   Automatici 

I insegnamento a scelta  I/II 6    

II insegnamento a scelta  I/II 6    

Seminari  II 1    

Tirocinio     11    

Prova finale    3    

TOTALE ANNO III    66     

TOTALE CDS    180     

INSEGNAMENTI A SCELTA   SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Economia ed Organizzazione Aziendale  I 6 SECS‐P/07  
Chimica  I 6 CHIM/07  
Tecnologie Software per il WEB  II 6 ING‐INF/05 Basi di Dati

Sistemi informativi  II 6 ING‐INF/05 Basi di Dati

Sistemi di Telecomunicazione  II 6 ING‐INF/03 Teoria dei segnali

Tecnologie informatiche dei 
II  6  ING‐IND/33 
Sistemi e Tecnologie Industriali  Sistemi di Controllo 

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179
 

LAUREA MAGISTRALE  IN INGEGNERIA INFORMATICA 

I ANNO  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Tecniche di Programmazione I 9 ING‐INF/05  
Ingegneria del Software   I 9 ING‐INF/05  
Sistemi Operativi  I 9 ING‐INF/05  
Complementi di Controlli automatici  II 9 ING‐INF/04  

Sistemi di Elaborazione  II 9 ING‐INF/05  

Elaborazione numerica dei segnali  II 9 ING‐INF/03  

TOTALE ANNO I    54     

II ANNO  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Reti di calcolatori: protocolli e sistemi  I 9 INF/01  
Complementi di Controlli 
Automazione e robotica  I  9  ING‐INF/04 
automatici 

Intelligenza Artificiale  I 6 ING‐INF/05  
Programmazione in rete  II 6 ING‐INF/05  
Reti di telecomunicazioni  II 6 ING‐INF/03  

I Insegnamento a scelta  II 6    

II Insegnamento a scelta  II 6    

Prova finale    18    

TOTALE ANNO II    66     

TOTALE CDS    120     

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180
 

INSEGNAMENTI A SCELTA  SEMESTRE  CFU  SSD  PROPEDEUCITÀ 

Applicazioni di IT‐Governance II 6 ING‐INF/05  

Modelli e Sistemi per la Visione artificiale  II 6 ING‐INF/05  

Radiopropagazione  II 6 ING‐INF/02  
Elaborazione numerica 
II  6  ING‐INF/03 
Codifica e Compressione dell'informazione  dei Segnali 

Elaborazione numerica 
II  6  ING‐INF/03 
Telerilevamento  dei Segnali 

   

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

181
 

PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

182
 

ALGORITMI E STRUTTURE DATI 
Propedeuticità: 
Cds:    Docente:  Integrato:   Crediti:   
Fondamenti di 
Ingegneria Informatica  Prof. Mario VENTO  no  9 
Informatica 
Anno:   Semestre: SSD:   Tipologia:
Codice: 
I  II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso ha l’obiettivo di approfondire gli aspetti relativi alla progettazione e realizzazione di 
algoritmi,  utilizzando  tecniche  iterative  e  ricorsive  e  valutando  l’efficienza  dei  programmi 
ottenuti. Dopo un approfondimento di tali aspetti il corso presenta le principali strutture dati 
fondamentali,  come  stack,  liste  ed  alberi,  tabelle  hash  presentandone  la  realizzazione  in 
linguaggio  C.  Nell’ambito  del  corso  si  analizzano,  inoltre,  taluni  aspetti  metodologici  dei 
linguaggi di programmazione in relazione alle regole di scope ed alla loro implementazione, al 
supporto a run‐time. Si approfondiscono alcuni aspetti relativi agli ambienti di programmazione 
con  particolare  attenzione  al  debugging  e  testing,  alla  compilazione  separata,  all’uso  di 
strumenti quali gcc, make. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  degli  algoritmi  e  strutture  dati  fondamentali.  Conoscenza  dei  paradigmi  di 
programmazione iterativa e ricorsiva. Capacità di confrontare algoritmi sulla base dell’efficienza 
di esecuzione.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Analizzare  e  realizzare  applicazioni  che  utilizzino  algoritmi  e  strutture  dati  standard  in 
linguaggio  C,  valutandone  l’efficienza.  Realizzazione  di  progetti  software  in  C  di  piccole 
dimensioni impiegando gli strumenti per la compilazione separata sia da linea di comando che 
nell’ambito di un ambiente di sviluppo.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Selezionare le strutture dati adeguate a supportare un’applicazione, sulla base delle 
specifiche esigenze applicative. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo. Esporre oralmente argomenti relativi agli algoritmi ed alle strutture 
dati. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  sulla 
programmazione in linguaggio C. 
Metodi didattici 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

183
 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  in  aula  vengono  proposti  e  commentati  algoritmi  e  la  relativa 
codifica in linguaggio C, la creazione di librerie statiche usando gli strumenti per la compilazione 
separata.  Nelle  esercitazioni  in  laboratorio  gli  studenti  svolgono  le  precedenti  attività  in 
autonomia  sulla  base  delle  specifiche  fornite  dal  docente.  L’attività  di  laboratorio  prevede 
anche lo sviluppo di progetti realizzati in gruppi di 3‐4 persone. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta  e  colloquio  orale.  La  prova  scritta  viene  realizzata  dallo  studente  sul  sistema  di 
elaborazione; essa consiste in scrittura, compilazione, esecuzione e verifica di un programma in 
linguaggio C che faccia uso delle strutture dati analizzate durante il corso. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Complementi di  Puntatori,  array  e  puntatori,  aritmetica  dei  puntatori.  Le 


4  2  2 
programmazione in C  struct.  

Aspetti  e definizioni  generali.  Induzione  Matematica.  Divide‐


Ricorsione  et‐impera.    Algoritmi  ricorsivi  notevoli:  Hanoi,  Quicksort,  4  4  2 
Mergesort. 

Definizioni,  il  modello  RAM,  notazioni  funzioni  (Θ  ,  W  ,  O), 


Complessità  calcolo di complessità (i vari costrutti),  calcolo di complessità 
4  2  0 
computazionale  degli  algoritmi,  formule  di  ricorrenza,  ricorrenze  notevoli  e 
loro risoluzione, cenni alla analisi ammortizzata. 

Aspetti  generali,  classificazione  e  struttura  dati,  algoritmi  di 


base  (in  versione  iterativa  e  ricorsiva):  creazione, 
Liste dinamiche  6  4  2 
inserimento, ricerca, cancellazione, visita, altri algoritmi sulle 
liste. 

Aspetti  generali,  classificazione  e  struttura  dati,  algoritmi  di 


base  (in  versione  iterativa  e  ricorsiva):  creazione, 
Alberi binari  6  4  2 
inserimento, ricerca, cancellazione, visita, altri algoritmi sugli 
alberi. 

Aspetti generali, hashing esterno ed interno, algoritmi di base 
Tabelle hash  (in  versione  iterativa  e  ricorsiva):  creazione,  inserimento,  6  4  2 
ricerca, cancellazione, visita, altri algoritmi sulle tabelle hash. 

Ambienti di 
Ambienti  di  programmazione,  debugging  e  testing, 
programmazione e  6  5  5 
compilazione separata e librerie, makefile. 
debugging 

Aspetti  generali  sui  modelli  di  memoria,  memoria  statica  e 


Supporto a run‐time  memoria  dinamica,  stack  e  record  di  attivazione,  nomi  ed  8  4  2 
ambiente, regole di scope statico e dinamico 

Totale Ore  44  29  17

 
 

Testi di riferimento 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

184
 

M. Vento, P. Foggia, “Algoritmi e Strutture Dati”, Mc‐Graw ‐ Hill. 

T.H. Cormen, C.E. Leiserson, R.L. Rivest, C. Stein, “Introduzione agli algoritmi e strutture dati 2/ed”, 
Mc‐Graw ‐ Hill. 

M. Gabrielli, S. Martini, “Linguaggi di programmazione: principi e paradigmi”, McGraw‐Hill. 

Il  corso  è  completamente  supportato  da  materiale  didattico  on‐line  e  dispense  del  docente 
disponibili  sul  sito  del  corso.  Il  sito  è  accessibile  attraverso  il  portale  dell’Area  Didattica  di 
Ingegneria  dell’Informazione  http://www.adinf.unisa.it.  Sono,  inoltre,  disponibili  agli  studenti 
esempi di esercizi svolti e ulteriore materiale didattico integrativo.   

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

185
 

ANTENNE E COLLEGAMENTI WIRELESS  
Docente: 
CdS:  Integrato:  Propedeuticità:  Crediti: 
Prof. Giovanni 
Ingegneria Informatica  NO  Fisica, Matematica III  9 
RICCIO 

Anno: III  Semestre: I  Codice:  SSD: ING‐INF/02 Tipologia: 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Scopo  del  corso  è  quello  di  fornire  agli  studenti  gli  strumenti  matematici  e  metodologici 
necessari per la caratterizzazione delle antenne e l’analisi della propagazione nei collegamenti 
radio. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Al  termine  del  corso,  lo  studente  possiederà  quelle  conoscenze  necessarie  per  affrontare  e 
risolvere problemi di collegamento radio, con comprensione dei fenomeni fisici collegati. 

Conoscenze e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Lo studente dovrà essere in grado di pianificare collegamenti wireless sia indoor che outdoor. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Lo studente potrà selezionare i sistemi di antenna in base alle specifiche richieste, discriminare 
i  meccanismi  propagativi  del  campo  elettromagnetico  e  scegliere  il  modello  propagativo 
idoneo al contesto considerato. 

Abilità comunicative (communication skills) 

Lo  studente  dovrà  saper  esporre  correttamente,  e  con  proprietà  di  linguaggio,  temi  ed 
argomenti incontrati durante lo svolgimento del corso. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Lo studente dovrà essere in grado di approfondire autonomamente gli argomenti trattati nel 
corso, ricorrendo anche a supporti diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche 
e fisiche di base.  

Metodi didattici 

Lo  svolgimento  del  corso  prevede  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  in 
laboratorio. 

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  colloquio  orale. 
Per  superare  l'esame  lo  studente  deve  dimostrare  di  aver  compreso  e  saper  applicare  i 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

186
 

principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale  lode, 
dipenderà dalla maturità acquisita sui contenuti del corso, tenendo conto anche della qualità 
dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata. 

Modalità di frequenza 

L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 

Italiano. 

Sede e Orario 

Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  di  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Contenuto del corso 
Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione  Presentazione del corso e richiami utili. 2   

Elementi di base  Linee di trasmissione. Equazioni di Maxwell. Relazioni costitutive.  12  4 


Condizioni al contorno. Teoremi utili. Potenziali elettromagnetici. 

Antenne  Caratterizzazione di antenne in trasmissione e ricezione. Antenne a  14  8 


dipolo. Antenne a guide d’onda ed a tromba. Antenne a riflettore. 
Antenne integrate. Schiere lineari di antenne. Antenne per sistemi 
cellulari.  

Onde  Onde piane in mezzi illimitati con e senza perdite: campo  14  8 


elettromagnetiche  elettromagnetico, polarizzazione e densità di potenza. Riflessione e 
trasmissione di onde piane in presenza di ostacoli. Diffrazione. 
e meccanismi di 
propagazione 

Modelli di  Formula del collegamento radio. Valutazione del path loss. Link  10  8 


propagazione  budget. Modelli deterministici ed empirici per la propagazione 
indoor e outdoor. 

Impatto  Normativa vigente. Tecniche di riduzione a conformità.  4  2 


ambientale  

Misure  Strumentazione e tecniche di misura del campo elettromagnetico. 2    2

Totale Ore  58  30  2

Testi di riferimento 

G. Riccio, Appunti di antenne e propagazione nei collegamenti wireless 

S.R. Saunders e A. Aragon‐Zavala, Antennas and propagation for wireless communication 
systems, Wiley, 2007 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

187
 

APPLICAZIONI DI IT‐GOVERNANCE 
Cds:   
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:   
Ingegneria 
da definire  no   Reti di calcolatori  6 
Informatica LM 
Tipologia: 
Anno:   Semestre:   SSD:   A scelta 
Codice:  
II  II   ING‐INF/05 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’acquisizione delle conoscenze sulle architetture dei sistemi di elaborazione, 
sulla sicurezza dei sistemi informatici e sui principali sistemi di gestione sia delle infrastrutture 
di calcolo che di quelle per la sicurezza 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza dell'architettura di un sistema di elaborazione, delle sue principali componenti e 
dei sistemi di gestione. Conoscenza delle problematiche di sicurezza informatica e dei sistemi di 
gestione.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare un sistema informatico in 
sicurezza, ottimizzando il processo realizzativo in base al contesto in esame. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  valutare  l’impatto  delle  scelte  di  progetto  sulla  affidabilità,  sicurezza,  manutenibilità, 
portabilità, accessibilità e usabilità.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  oralmente  un  argomento  legato  alle  architetture  dei 
sistemi di elaborazione  sicure. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenza delle reti di 
calcolatori, dei   sistemi operativi e delle basi di dati. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  in  aula  vengono  assegnati  agli  studenti,  divisi  per  gruppi  di 
lavoro,  specifici  problemi  da  risolvere  legati  ad  argomenti  trattati  a  lezione.  Per  la  parte  di 
laboratorio viene assegnato un progetto su specifiche tematiche tecnologiche che richiede sia 
oltre  all’acquisizione  delle  competenze  e  abilità  sui  contenuti  dell’insegnamento,  anche 
sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

188
 

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avviene  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. La prova scritta viene realizzata dallo studente in aula e consiste nella 
realizzazione di un progetto di sistema informatico e delle architetture da mettere in campo per 
assicurare il livello di sicurezza richiesto Inoltre gli studenti, organizzati in gruppi di 3/4 persone, 
sono coinvolti in un “Contest” finalizzato alla sviluppo di un progetto di un sistema informatico 
sicuro. Il Contest è articolato in due prove, sviluppate durante lo svolgimento del corso da tutti i 
gruppi  con  l’obiettivo  di  costituire  un  contesto  competitivo  per  far  esercitare  gli  studenti, 
preparandoli  alla  progettazione  di  sistemi  informatici  sicuri  e  contemporaneamente 
consentendogli  di  sviluppare  le  abilità  di  cooperazione  nella  risoluzione  di  un  compito 
complesso. Il conseguimento della sufficienza a tutte le prove del Contest vale come esonero 
dalla prova scritta. 
Contenuto del corso 
Ore  Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.  Eserc.  Lab. 

Dopo  una  panoramica  sulle  architetture  dei  moderni 


sistemi  di  elaborazione  dati,  si  descrivono  i  principali 
Introduzione ai sistemi 
componenti  di  un  impianto  informatico  di  tipo 
informatici ed alla sicurezza  4     
enterprise  (server,  sistemi  di  storage,  sistemi  Grid, 
informatica 
apparati  di  rete,  applicazioni  di  governo)  e  i  principali 
elementi che ne assicurano la sicurezza.  

Vengono  analizzati  i  sistemi  di  storage  (architettura  e 


prestazioni  dei  dischi,  striping  e  ridondanza  dei  dati, 
configurazioni  dei  dischi  RAID,  affidabilità  e  prestazioni 
Architettura dei sistemi di  dei  sistemi  RAID,  Network  Attached  Storage  ‐NAS‐, 
6     
elaborazione  Storage  Area  Network  ‐SAN‐)  ed  i    sistemi  di  sicurezza 
(esigenze  e  funzioni,  certificati  digitali,  crittografia  a 
chiave singola e a doppia chiave, tecniche per il controllo 
degli accessi, protocolli sicuri ‐SSL, HTTPS‐) 

Firewall:  principi,  tecnologie  e  architetture  per  la 


sicurezza  perimetrale,  posizionamento  dei  server 
Architetture di rete  6  4  2 
applicativi  e  dei  bastion  host,  virtual  private  network, 
esempi di architetture standard 

Principali  tipi  di  attacchi  alla  sicurezza  di  un  impianto 


informatico, principali metodi di difesa. Confidenzialità e 
certificazione  delle  informazioni  (concetti  di  base  ‐ 
cifrari,  trasposizione  e  sostituzione  ‐,  algoritmi  a  chiave 
simmetrica  ‐  DES,  3DES,  AES,  IDEA  ‐,  algoritmi  a  chiavi 
asimmetriche ‐ RSA e Diffie‐Hellman ‐ , funzioni di hash ‐ 
Sicurezza informatica  SHA,  MD5  ‐,  firma  digitale,  certificati  digitali  ed  8  4  4 
architettura  delle  certification  authority).  Architetture 
distribuite  sicure  (attacchi  attraverso  i  protocolli, 
sniffing, denial of service, spoofing, DNS poisoning, ARP 
poisoning,  firewall  ‐  principali  funzioni  svolte, 
classificazione dei firewall ‐, tipi di architetture ‐ DMZ, … 
‐, reti wireless: WEP, EAP, 802.1X) 

Autenticazione e controllo  Autenticazione  (le  tre  tecniche  di  autenticazione, 


6     
accessi  autenticazione  a  molti  fattori;  valutazione  delle 
tecnologie  di  autenticazione).  Controllo  degli  accessi 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

189
 

(politiche  discrezionali  – DAC  ‐ e  mandatorie  – MAC  ‐, 


modelli  di  controllo  dell’accesso  evoluti,  controllo  degli 
accessi e privilegi nei DBMS) 

Introduzione  alle  problematiche  di  governance  IT. 


Strumenti  di  gestione  dei  sistemi  e  della  sicurezza. 
Gestione dei sistemi e della 
Approfondimento  sui  tool  per  verificare  la  sicurezza  6  4  6 
sicurezza 
attiva  e  reattiva  (portscanner,  Vulnerability  Assessment 
Tools, sistemi IDS) 

Totale Ore  36  12  12

Testi di riferimento 

http://www.libreriauniversitaria.it/libri‐autore_della+mea+vincenzo‐vincenzo_mea_della.htm 

P. Cremonesi "Impianti Informatici Enterprise",  McGraw Hill, 2007 

Kurose  James  F.,  Ross  Keith  W.  Reti  di  calcolatori  e  internet.  Un  approccio  top‐down,  Pearson 
Education Italia 2008 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

190
 

AUTOMAZIONE E ROBOTICA 
Cds:   Docente:  Propedeuticità: 
Integrato:   Crediti:  
Ingegneria  Pasquale   Complementi di 
no  9 
Informatica LM  CHIACCHIO  Controlli Automatici 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia
Codice: 0622700019 
II  I  ING‐INF/04  Obbligatorio  
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il  corso  ha  come  obiettivo  la  presentazione  delle  metodologie  di  analisi  e  modellistica  dei 
sistemi ad eventi discreti nell’ambito dell’automazione industriale ma con riferimento anche a 
sistemi informatici, reti di comunicazione  e di trasporto. Inoltre sono presentati gli elementi di 
base della robotica. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
Sistemi a eventi discreti.   Modellistica tramite automi e reti di Petri.  Controllo di supervisione.   
Modellistica dei robot.  Controllo dei robot.   
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Capacità  di  analizzare  e  controllare  un  sistema  di  automazione  mediante  le  metodologie  dei 
sistemi  ad  eventi  discreti.  Saper  scrivere  i  modelli  cinematici  di  robot  manipolatori.    Saper 
progettare semplici controllori per robot. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 
Saper  individuare  le  metodologie  dei  sistemi  ad  eventi  più  appropriate  per  l’analisi  e  la 
progettazione di un sistema di automazione industriale. Saper scegliere il metodo di controllo 
di un robot in funzione della applicazione. 
Abilità comunicative (communication skills) 
Saper esporre oralmente un argomento del corso. Saper scrivere una relazione su una analisi o 
un progetto effettuati.  
Capacità di apprendere (learning skills) 
Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 
Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di  base  di 
informatica e conoscenze avanzate di automatica. 
Metodi didattici 
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula 
viene assegnato agli studenti un esercizio da risolvere mediante carta e penna.  
Metodi di valutazione 
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e 
un colloquio orale. Per superare l'esame lo studente deve dimostrare di aver compreso e saper 
applicare  i  principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale 
lode,  dipenderà  dalla  maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto  anche  della 
qualità dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata. 

Modalità di frequenza 
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

191
 

Lingua di insegnamento 
Italiano. 

Sede e Orario 
Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  della  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Contenuto del corso 
Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore
Lez.   Eserc.  Lab. 
Controllo supervisivo  Algebra dei linguaggi.   Automi a stati e loro proprietà. Modellistica  6  6
basato su automi  con automi.  Teorema della controllabilità.  Progetto di controllori 
di supervisione mediante automi a stati finiti. 

Controllo supervisivo  Reti di Petri e loro proprietà. Modellistica con reti di Petri. Progetto  6  6


basato su reti di Petri  di controllori di supervisione mediante reti di Petri. 

Problematiche  Realizzazione dei controllori di supervisione.   4  4
implementative del 
controllo supervisivo 

Controllo ottimo di  Sistemi  a  eventi  discreti  temporizzati  e  tecniche  di  schedulazione.  6  4


sistemi ad eventi  Cenni a reti di code. 

Applicazioni del  Esemplificazioni  a  casi  reali  (magazzini  automatici,    celle    4


controllo supervisivo  robotizzate,  sistemi per la movimentazione materiale). 

Struttura e componenti  Il robot industriale.  Struttura dei manipolatori. 2 
di un robot industriale 

Cinematica  Matrice di rotazione.  Angoli di Eulero.  Trasformazioni omogenee.   10  2 2


Cinematica  diretta.    Cinematica  di  strutture  tipiche  di 
manipolazione.    Problema  cinematico  inverso.    Cinematica 
differenziale.  Jacobiano. 

Dinamica  Formulazione di Lagrange.  Dinamica diretta e dinamica inversa.  6  2

Controllo  Controllo nello spazio dei giunti.  Controllo indipendente ai giunti.   14  4 2


Compensazione  in  avanti  a  coppia  precalcolata.    Controllo 
centralizzato.    Controllo  nello  spazio  operativo.  Controllo 
dell’interazione con l’ambiente 

Totale Ore  54  32 4
 

Testi di riferimento 
A.  Di  Febbraro,  A.  Giua,  Sistemi  ad  eventi  discreti,  McGraw‐Hill,  Milano,  2002.  ISBN 
9788838672699 
B. Siciliano, L. Sciavicco, L. Villani, G. Oriolo, “Robotica ‐ Modellistica, pianificazione e controllo”, 
Terza Edizione, McGraw‐Hill, Milano, 2008, ISBN: 9788838663222. 
 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

192
 

BASI DI DATI 
Cds:   Propedeuticità: 
Docenti:  Integrato:  Crediti:  
Ingegneria  Programmazione ad 
da definire  no  9 
Informatica  Oggetti 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice: 
II  II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’apprendimento  di  modelli  e  metodi  per  la  definizione,  progettazione  e 
realizzazione  di  sistemi  software  che  gestiscano  insiemi  di  dati  di  grandi  dimensioni  e  di  natura 
eterogenea. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito delle basi di dati, dei modelli concettuali, 
logici  e  fisici  di  rappresentazione  dei  dati,  delle metodologie  di  progetto  e  sviluppo,  dei concetti 
fondamentali del linguaggio SQL, delle metodologie di gestione dei progetti, delle risorse umane e 
di stima dei costi di realizzazione.  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  progettare e  normalizzare  un  modello  E‐R  di  una realtà  in esame,   realizzare,  nel  modello 
relazionale, una  base  di  dati  ed  estrarre  informazioni  attraverso  il  linguaggio  SQL,  organizzare  le 
attività di progetto e stimare i costi ed i tempi di realizzazione 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare una base di dati, ottimizzare 
il  processo  realizzativo  in  base  al  contesto  in  esame,  individuare  le  metodiche  più  idonee  per 
organizzare le attività di progettazione e realizzazione dei sistemi. 

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle basi di dati 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, 
ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche di 
base, con particolare riferimento alle strutture algebriche. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

193
 

progetto  da  sviluppare  durante  tutto  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che delle 
capacità  di  progettazione  e  realizzazione  di  una  base  di  dati  partendo  dalle  specifiche,  anche  a 
sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio gli studenti 
implementano  una  base  di  dati  in  uno  specifico  DBMS  (MSAccess  o  MySQL)  e  svolgono 
esercitazioni nel linguaggio SQL. 

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova  scritta  e 
colloquio orale. 

Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Architetture  e  linguaggi  per  le  basi  di  dati.  Modelli  dei  dati:  livelli  di 
Introduzione al 
astrazione nei DBMS; indipendenza dei dati. Linguaggi e utenti delle basi  3     
corso 
di dati: linguaggi per le basi di dati, utenti e progettisti. 

La  progettazione  concettuale  di  una  base  di  dati;  strategie  e  modelli  di 
Progettazione  progettazione.  Il  ciclo  di  via  dei  sistemi  informativi.  Metodologie  di 
5     
Concettuale  progettazione delle basi di dati: strategia top‐down, strategia bottom‐up, 
strategia mista. 

Descrizione  del  modello;  progettazione  di  modelli  E‐R.  I  costrutti 


Il modello E‐R  principali  del  modello;  regole  aziendali  e  tecniche  di  documentazione.  3  7   
Panoramica finale sul modello E‐R. 

Modelli logici nei sistemi di basi di dati. Relazioni e attributi. Relazioni e 
Il modello 
basi  di  dati.  Informazione  incompleta  e  valori  nulli.  Relazioni,  vincoli,  6  2   
relazionale 
operazioni sul modello relazionale.  

Ristrutturazione  del  modello  E‐R:  analisi  delle  ridondanze,  eliminazione 


delle  generalizzazioni, partizionamento/accorpamento di concetti,  scelta 
Progettazione 
degli  identificatori  principali.  Normalizzazione  dello  schema  E‐R:  5  3  6 
logica 
ridondanze  e  anomalie,  dipendenze  funzionali,  forme  normali  e 
normalizzazione. Traduzione nel modello relazionale.  

Introduzione  al  SQL;  SQL  per  la  manipolazione  dei  dati;  SQL  per 
Linguaggi per le  l’interrogazione  dei  dati:  interrogazione  semplici,  operatori  aggregati, 
8  4  8 
basi di dati  interrogazioni  con  raggruppamento,  interrogazioni  di  tipo  insiemistico, 
interrogazione nidificate. 

Gestione  Gestione,  pianificazione  e  tempistica,  analisi  e  gestione  del  rischio, 


8  2   
Progetti  Staffing e gestione dei gruppi 

Stima dei tempi  Produttività,  metriche  funzionali  e  dimensionali,  tecniche  di  stima, 


16  4   
e dei costi  modelli empirici di stima, stima della durata e dimensione dello staff 

Totale Ore  54  22 14

Testi di riferimento 
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone, Basi di dati, McGraw‐Hill, 2006 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

194
 

Ingegneria del Software 8° Edizione; Sommerville Jan; Pearson editore 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

195
 

CALCOLATORI ELETTRONICI 
Cds:   Docente:  Propedeuticità: 
Integrato:   Crediti: 
Ingegneria  Prof. Angelo   Fondamenti di 
no  9 
Informatica  MARCELLI  Informatica 
Anno:  SSD: Tipologia: 
Semestre:I  Codice:  
II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  di  propone  di  fornire  i  principi  fondamentali  sui  quali  si  basa l’organizzazione  di  un 
calcolatore  elettronico  e  la  capacita’  di  operare  il  confronto  sistematico  tra  i  modelli  e  le 
soluzioni  implementative  adottate  nei  processori  commercialmente  disponibili  attraverso 
l’analisi del rapporto costo/prestazioni 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  e  dei  concetti  fondamentali  utilizzati  nell’ambito  delle 


architetture dei calcolatori, dei linguaggi assemblativi, delle metodologie di dimensionamento e 
valutazione delle prestazioni dei componenti di un calcolatore elettronico.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  programmare  un  calcolatore  in  linguaggio  assemblativo,  dimensionare  e  valutare  le 
prestazioni  dei  diversi  componenti,  progettare  a  livello  logico  componenti  delle  unita’ 
fondamentali di un calcolatore elettronico, integrare progettazione hardware e software. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper individuare i metodi più appropriati per dimensionare le diverse unita’ di un calcolatore 
elettronico e valutare l’impatto di tali scelte sulle prestazioni.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo e documentare il lavoro svolto in forma scritta. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  processori  diversi  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando testi e materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Conoscenze  informatiche  di  base,  con  particolare  riferimento  al  concetto  di  algoritmo,  alla 
codifica delle informazioni, alla programmazione e ai circuiti logici. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente  tutti  i  contenuti  dell’insegnamento  ed  è  strumentale  all’acquisizione,  oltre  che 
delle capacità specifiche, delle capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio gli 
studenti realizzano programmi in linguaggio assemblativo attraverso l’uso di simulatori.  

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

196
 

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e la valutazione dell’elaborato di progetto. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al  Organizzazione di un calcolatore elettronico – unita’ funzionali – Livelli 


2     
corso  di descrizione 

Unita’ aritmetico‐ Rappresentazione  dei  numeri  – Macchine  aritmetiche:  addizionatori, 


8  6   
logica  moltiplicatori, divisori – Operazioni in virgola fissa e mobile 

Organizzazione  della  memoria  e  parametri  caratteristici – Tecnologie 


Memoria  delle unita’ di memoria ‐ Operazioni di lettura e scrittura – Gerarchia  10  6   
di memoria – Caching e memoria virtuale 

CPU  Datapath – Unita’ di controllo multiciclo – Eccezioni ‐ Pipelining  10  3

Modello  di  una  unita’  di  ingresso/uscita‐ Sincronizzazione  ‐ 


Ingresso uscita  8  3    
Interruzioni 

Linguaggi  Il  modello  di  programmazione  – Classi  di  istruzioni  – Modi  di 
10  3  15 
assemblativi  indirizzamento ‐ Sottoprogrammi – Gestione della memoria 

Totale Ore  48  21 15

Testi di riferimento 
D.A. Patterson, J.L. Hennessy, Struttura e progetto dei calcolatori. Zanichelli, 2006 
Materiali disponibili sul sito del docente accessibile dall’indirizzo http://nclab.diiie.unisa.it 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

197
 

CHIMICA 
Cds:    Docente: 
Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria   Liberata GUADAGNO 
no  nessuna  6 
Informatica   
Anno:   Semestre:   Codice: SSD:  Tipologia: 
I  I    CHIM/07  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Studio,  comprensione  e  razionalizzazione  dei  fenomeni  chimici,  ovvero  strutturazione  della 


materia  e  sue  trasformazioni  fisiche  e  chimiche.  Tra  i  risultati  previsti  per  l’apprendimento 
rientra lo sviluppo di una visione atomistica delle sostanze e le competenze per connettere le 
osservazioni macroscopiche con la visione atomistica delle reazioni. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  dei  concetti  fondamentali  della  chimica  sulla  base  degli  obiettivi  concettuali 
pianificati dal docente.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Agli  studenti  è  richiesto  di  sapere  individuare  le  possibili  applicazioni  dei  concetti 
fondamentali acquisiti.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Rilevanti  applicazioni  ingegneristiche,  risoluzione  dei  problemi  e  comprensione  concettuale 


sono tre temi integrati, anche se distinti, che si intrecceranno durante lo svolgimento del corso 
e  saranno  evidenziati  in  diversi  modi  che,  nel  complesso,  funzioneranno  come  guida  per 
sollecitare gli studenti a sviluppare i propri obiettivi di valutazione analitica e critica. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Agli  studenti  è  richiesto  di  sapere  esporre  oralmente  un  argomento  con  la  capacità  di 
correlare gli aspetti fenomenologici della chimica con i processi che avvengono a livello atomico 
e molecolare. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Agli  studenti  è  richiesto  di  sapere  applicare  le  conoscenze  acquisite  durante  il  corso,  ed 
approfondire gli argomenti trattati in contesti di interesse attuale. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze 
matematiche di base, con particolare riferimento alle strutture algebriche. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula 
viene assegnato agli studenti la risoluzione di problemi chimici che rappresentano l’espressione 
in forma concreta e quantitativa dei concetti che vengono di volta in volta erogati nelle lezioni 
teoriche.  Il  metodo  di  risoluzione  dei  problemi  è  scelto  in  modo  da  porre  in  risalto  il 
ragionamento ed è basato su un procedimento a tappe; allo step iniziale di comprensione del 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

198
 

problema segue la fase di pianificazione e risoluzione. La fase di pianificazione serve a riflettere 
su  come  risolvere  il  problema  prima  di  manipolare  i  valori  numerici.  L’ultima  fase,  quella  di 
verifica,  promuove  l’abitudine  a  valutare  la  ragionevolezza  della  risposta  e  a  verificare  la 
coerenza con i principi fondamentali della chimica. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta ed un colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.  Eserc. 

Atomi  e  cariche  elettriche.  Peso  atomico  e  molecolare.  Concetto  di  mole. 


Elettrone.  Energia  di  ionizzazione  e  affinità  elettronica.  Massa  degli  atomi  e 
Struttura atomica 
delle  molecole.  Modello  attuale  dell’atomo  di  idrogeno.  Significato  della  10  2 
della materia 
funzione d’onda. Aufbau degli atomi e loro configurazione elettronica. Tavola 
periodica. 

Formule  chimiche.  Legame  ionico.  Legame  covalente.  Delocalizzazione  degli 


elettroni  e  risonanza.  Ibridizzazione  e  geometria  molecolare.  Legame 
Legame chimico  10  2 
metallico. Interazioni deboli e stati condensati. Caratteristiche di valenza degli 
elementi in relazione alla loro posizione nel sistema periodico. 

Numero di ossidazione. Reazioni chimiche ed equazioni di reazione. Reazioni 
Stechiometria  2  4 
di ossido‐riduzione. 

Pressione. Legge di Boyle. Legge di Charles e Gay‐Lussac. Scala assoluta della 
temperatura. Equazione di stato dei gas perfetti. Pressioni parziali e legge di 
Gas, solidi e liquidi  Dal ton. Gas reali. Proprietà dei solidi. Reticoli e celle elementari. Descrizione  8  2 
di  alcuni  reticoli  cristallini..  Tipi  di  solidi.  Solidi  covalenti,  molecolari,  ionici  e 
metallici. Liquidi. 

Equilibrio  solido‐liquido,  solido‐gas  e  liquido‐gas.  Diagrammi  di  stato. 


Equilibrio di fase  4   
Diagramma di stato dell’acqua e del biossido di carbonio.  

Generalità. Legge di azione di massa. Effetto della temperatura sull’equilibrio 
Equilibrio chimico  chimico.  Equilibri  omogenei  ed  eterogenei.  Dissociazione  elettrolitica  4  7 
dell’acqua. Acidi e basi. Prodotto di solubilità. 

Elettrochimica  Potenziale all’elettrodo e celle galvaniche. 2 3

Totale Ore  40 20

Testi di riferimento 
D.W. Oxtoby “Chimica Moderna” EDISES (Napoli) 
Bandoli‐Dolmella‐Natile “Chimica di Base” EDISES (Napoli) 
Schiavello‐Palmisano “Fondamenti di Chimica” EDISES (Napoli). 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

199
 

CIRCUITI DIGITALI 
Cds:   Docente: 
Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria  Prof. Nicola 
no  Elettrotecnica  6 
Informatica  LAMBERTI 
Anno:   Semestre:   Codice:  SSD:  Tipologia: 
III  I    ING‐INF/01  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’apprendimento  della  struttura  e  del  funzionamento  dei  circuiti  logici 
combinatori e sequenziali elementari più importanti per le applicazioni pratiche. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  dell’elettronica  digitale,  dei  modelli 


matematici  e  fisici  dei  componenti  e  dei  circuiti;  capacità  di  analizzare  le  prestazioni  dei 
dispositivi commerciali dalla lettura dei data sheet..  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  comprendere  il  funzionamento  di  semplici  circuiti  digitali  riuscendo  ad  individuare  il 
ruolo delle singole parti del circuito. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  fra  le  varie  soluzioni  tecnologiche  quella  più  appropriata  per  realizzare  la 
funzione da implementare ed ottimizzare il processo realizzativo in base al contesto in esame.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai circuiti digitali. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di  base  della 
teoria dei circuiti elettrici in regime stazionario e tempo variante. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche  ed  esercitazioni  in  aula.  Le  esercitazioni  in  aula 
hanno il duplice scopo di far familiarizzare maggiormente gli studenti con gli argomenti trattati 
durante il corso e di far acquisire loro sensibilità sui valori dei parametri di progetto dei vari 
circuiti. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta 
e un colloquio orale. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

200
 

Contenuto del corso 
Ore  Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al corso  Caratteristiche generali delle famiglie logiche i 5   

Porte logiche in tecnologia 
Le famiglie logiche MOS e CMOS  15  4   
MOS  

I  flip‐flop  SR,  JK  e  D.  Circuiti  sensibili  ai  fronti.  Flip‐flop 


Circuiti logici sequenziali  15  4   
master‐slave. Realizzazioni EDMOS e CMOS. 

Memorie a 
Memorie ROM, RAM statiche e dinamiche  15  2   
semiconduttore 

Totale Ore  50  10

Testi di riferimento 

D.A. Hodges and H.G. Jacson: “Analisi e progetto di circuiti integrati digitali”, Boringhieri. 

A. S. Sedra, K.C. Smith: “Circuiti per la microelettronica”, Edizioni Ingegneria 2000. 

B. Riccò, F. Fantini, P. Brambilla: “Introduzione ai circuiti integrati digitali”, Zanichelli Telettra. 
   

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

201
 

CODIFICA E COMPRESSIONE DELL’INFORMAZIONE 
Cds:   Propedeuticità: 
Docente:  Integrato:   Crediti:   
Ingegneria  Elaborazione numerica 
Maurizio LONGO    no  6 
Informatica LM  dei segnali 
Anno:   Semestre:   SSD:    Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐INF/03  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Obbiettivo del corso è di fornire gli elementi teorici e metodologici per comprendere la 
genesi e le applicazioni delle tecniche di codifica e di compressione dell’informazione.  
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Limiti teorici della compressione della informazione. Basi metodologiche delle tecniche di 
codifica e compressione. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Comprendere come i sistemi informativi e di telecomunicazione attingono a tali risultati per 
fare un uso efficiente delle risorse trasmissive e di memoria. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Sviluppare algoritmi per compressione dell’informazione.  
Valutare comparativamente le prestazioni dei metodi di codifica. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo; argomentare oralmente su questioni  tecniche e metodologiche; 
sviluppare correttamente la soluzione scritta di un problema.  
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesto il possesso di strumenti 
metodologici di base nel campo matematico e probabilistico. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche di analisi delle principali metodologie 
matematico‐probabilistiche, lezioni applicative sui relativi sviluppi tecnologici, relative 
esercitazioni in classe. Sono previste prove scritte sotto forma di  set di problemi da risolvere a 
casa e da sottoporre a valutazione. 
Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio 
orale, tenendo conto delle suddette prove scritte.
Contenuto del corso 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

202
 

Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc. 

Entropia,  divergenza  e  mutua  informazione.  Convessità  e 


disuguaglianza  di  Jensen.  Non‐negatività  della  divergenza  e 
conseguenti  disuguaglianze.  Sorgenti  senza  memoria,  sorgenti  con 
memoria  stazionarie.  Tasso  entropico.  Modelli  markoviani). 
Classificazione  di  codici  a  lunghezza  variabile:  invertibilità,  univoca 
decifrabilità,  condizione  del  prefisso.  Disuguaglianza  di  Kraft.Limite 
inferiore  per  la  lunghezza  media;  efficienza  del  codice.  Teorema  di 
Misura dell’informazione   Shannon  sulla  codifica  di  sorgenti  senza  memoria  e  di  sorgenti  con  18  6 
e codifica entropica   memoria  stazionarie.  Codifica  di  Huffmann.  Codifica  universale:  
codifica di Huffman adattativa; codifica di Lempel—Ziv. 

Entropia differenziale. Casi delle v.a. uniforme e gaussiana. Relazione 
fra  entropia  differenziale  e  entropia  della  variabile  quantizzata. 
Entropia condizionale e congiunta. Divergenza e mutua informazione 
per v.a. continue. Funzione  R(D)  (cadenza vs. distorsione). Calcolo di 
R(D): caso della sorgente della sorgente Gaussiana.  

Quantizzatore  scalare:  strutture  descrittive.  Distorsione,  rumore 


granulare  e  di  sovraccarico,  rapporto  segnale—rumore. 
Quantizzazione  uniforme.  Quantizzazione  non  uniforme  (cenni). 
Quantizzazione ottima: regola “nearest neighbor” e regola del centro 
di massa. Algoritmo di Lloyd. Predizione ottima non lineare e lineare; 
Tecniche  di  codifica  con  principio  di  ortogonalità.  Predizione  lineare  con  memoria  finita: 
controllo di distorsione    equazioni di Yule—Walker. Algoritmo di Levinson—Durbin. Metodi di 
14  7 
autocorrelazione empirica e  di autocovarianza empirica. Predizione 
  lineare  con  memoria  infinita:  equazioni  di  Wiener—Hopf. 
Quantizzazione  differenziale.  Quantizzazione  predittiva  ad  anello 
(DPCM).  Tecniche  predittive—adattative  (ADPCM).  Modulazione 
delta. Codifica per trasformate Il problema della allocazione dei bit. 
Decorrelazione  mediante  trasformata.  Trasformata  di  Karhunen‐
Loeve. Altre trasformate (Wavelet). Codifica per sottobande. 

Codifica  parametrica  della  voce  Modello  del  tratto  vocale. 


Tassonomia dei codificatori vocali. Codificatori standard per telefonia 
Applicazioni multimediali  8  7 
fissa  e  mobile.  Codifica  Audio.  Codifica  di  immagini  fisse  e  mobili. 
JPEG ed MPEG. Codifica per facsimile. 

Totale Ore  40  20

Testi di riferimento 
T.Cover, J. Thomas: Elements of InformationTheory, J. Wiley, 1991. 

A Gersho, R. Gray: Vector Quantization and Signal Compression, Kluwer, 1991 

J.  Gibson,  T.  Berger,  T.  Lookabaugh,  D.  Lindberg,  R.  Baker,  Digital  Compression  for  Multimedia, 
Morgan‐Kaufman, 1998. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

203
 

COMPLEMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI 
Cds:   Docente: 
Integrato:   Crediti:  
Ingegneria  Francesco  Propedeuticità: 
no  9 
Informatica LM  BASILE 
Anno:   Semestre:  SSD:  Tipologia: 
Codice: 0622700003 
I  II  ING‐INF/04  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il corso mira all’apprendimento delle metodologie più moderne di progettazione di controllori 
per sistemi dinamici. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
Capacità  di  progettare  controllori  avanzati  per  sistemi  dinamici  in  retroazione  e  valutarne  le 
prestazioni. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Saper analizzare e progettare controllori per sistemi dinamici lineari o nonlineari in retroazione. 
Saper implementare un controllore su sistemi a microprocessore. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 
Saper individuare i metodi più appropriati per il controllo in retroazione dei sistemi dinamici ad 
un ingresso ed una uscita. 
Abilità comunicative (communication skills) 
Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  oralmente  un  argomento  legato  ai  controlli  automatici 
avanzati. 
Capacità di apprendere (learning skills) 
Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 
Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche 
di base, con particolare riferimento all’algebra lineare e all’analisi nel campo complesso, oltre 
alle conoscenze sui metodi classici di progetto di controllori per sistemi lineari. 
Metodi didattici 
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni in laboratorio. 
Nelle  esercitazioni  in  aula  viene  assegnato  agli  studenti  un  esercizio  da  risolvere  mediante 
l’utilizzo  di  calcolatrice  scientifica  e  diagrammi  mentre  nelle  esercitazioni  di  laboratorio  gli 
studenti utilizzano per lo svolgimento degli esercizi MATLAB, un ambiente professionale per la 
progettazione di controllori.  
Metodi di valutazione 
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e 
un colloquio orale. Per superare l'esame lo studente deve dimostrare di aver compreso e saper 
applicare  i  principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale 
lode,  dipenderà  dalla  maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto  anche  della 
qualità dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata. 

Modalità di frequenza 
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 
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204
 

Lingua di insegnamento 
Italiano. 

Sede e Orario 
Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  della  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Contenuto del corso


Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore
Lez.   Eserc.  Lab. 
Introduzione al corso  Panoramica  sulle  moderne  tecniche  di  controllo  e  relative  2 
problematiche 

Stabilità  Metodo  di  Lyapunov  diretto  e  indiretto.  Criterio  di  Popov  e  il  6  2 2
criterio del cerchio. Stabilità ingresso‐uscita e stabilità strutturale. 

Proprietà strutturali  Raggiungibilità, osservabilità, scomposizione canonica 8  2

Controllo per retroazione  Assegnamento  dei  poli.  Schema  di controllo  con  e  senza  6  2 2


dello stato  osservatore dello stato e retroazione dell’uscita. 

Progetto con metodi  Assegnamento del modello a ciclo chiuso. 6  2 2
analitici 

Controllo ottimo  Controllo  lineare‐quadratico  (LQ).    Controllo  lineare‐quadratico‐ 12  2 2


gaussiano (LQG).  Filtro di Kalman 

Controllo non lineare  Esistenza  di  cicli  limite  e  altri  insiemi  invarianti.  Il  metodo  della  6  2 2
funzione descrittiva. 

Controllo digitale  Progetto per sintesi diretta nel tempo discreto 12  4

Problematiche  Anti‐windup.  Bumpless transfer. 4  2
implementative 

Totale Ore  62  10 18
 

Testi di riferimento 
P.  Bolzern,  R.  Scattolini,  N.  Schiavoni,  Fondamenti  di  Controlli  Automatici  3  ed  ,  McGraw‐Hill, 
Milano, 2008, ISBN 978‐88‐386‐6434‐2.  

Dispense  integrative  e  problemi  sulla  pagina  web  del  docente  accessibile  dal  sito 
www.automatica.unisa.it 

  
 

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205
 

ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Francesco ZIRPOLI  no  nessuna  6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD: Tipologia: 
Codice:  
I   I  SECS‐P/07  a scelta 
   

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  fornisce  conoscenze  di  economia  d’impresa  e  di  organizzazione  aziendale.  In 
particolare si analizzeranno i principali parametri di progettazione delle organizzazioni, i fattori 
ambientali  che  li  influenzano  ed  i  principali  modelli  organizzativi.  Seguirà  la  descrizione  e 
l’analisi del bilancio d’esercizio come strumento per la valutazione della situazione economica e 
finanziaria delle imprese.  
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  dell’economia  d’impresa,  dei 


principali modelli organizzativi, degli strumenti di analisi dell’aspetto economico‐finanziario  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Riconoscere  le  principali  variabili  di  progettazione  organizzativa  e  individuare  la  miglior 
configurazione  dati  i  fattori  contingenti;  analizzare  un  bilancio  e  valutare  la  situazione 
economica e finanziaria delle imprese 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  le  variabili  organizzative  rilevanti  e  le  problematiche  economiche  e 


finanziarie d’impresa.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  gli  argomenti  legati  all’organizzazione  e  alla  gestione 
aziendale.  
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  non  sono  richieste  particolari 
conoscenze di base. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula 
viene  assegnato  agli  studenti  un  caso  aziendale  da  analizzare  in  relazione  alle  competenze 
teoriche  apprese  durante  il  corso.  I  casi  riguarderanno  sia  i  contenuti  di  organizzazione  sia 
quelli di analisi di bilancio e sono strumentali all’apprendimento dei concetti teorici.  
Metodi di valutazione 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

206
 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Che  cosa  è  l’economia:  macroeconomia  e  microeconomia  ‐ 


Introduzione al corso  L’impresa  nel  sistema  ambiente‐mercato  ‐  I  confini  dell’analisi  di  5     
settore. 

Elementi  di  base  della  progettazione  organizzativa  ‐ Le  posizioni 


Progettazione  individuali  ‐  La  macrostruttura  ‐  I  collegamenti  laterali  ‐  Il 
dell’organizzazione  decentramento ‐ I fattori contingenti ‐ Le cinque configurazioni ‐ La  20  5   
aziendale  soluzione  semplice  ‐  La  burocrazia  meccanica  ‐  La  burocrazia 
professionale ‐ La soluzione divisionale ‐ L’adhocrazia. 

Il bilancio d’esercizio disciplinato dal codice civile ‐ Contenuti dello 
stato  patrimoniale  ‐  Contenuti  del  conto  economico  ‐  L’analisi 
Bilancio d’esercizio 
dell’aspetto  patrimoniale:  solidità  dell’impresa  ‐  L’analisi  della 
ed analisi per indici  18  12   
struttura  e  della  situazione  finanziaria:  liquidità  ‐  L’analisi  della 
   
struttura  e  della  situazione  economica:  redditività  ‐  L’analisi  del 
punto di pareggio e della redditività operativa. 

Totale Ore  43  17 0

Testi di riferimento 

Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino 
Giunta, Pisani, Il bilancio, Apogeo 
Ferrero, Dezzani, Pisoni, Puddu, Le analisi di bilancio, Giuffrè 
Dispense a cura del docente 
Lucidi delle lezioni ed esercizi disponibili su sito web: http://elearning.dimec.unisa.it 

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207
 

ELABORAZIONE NUMERICA DEI SEGNALI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Restaino Rocco  no    9 
Informatica LM 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  II  ING‐INF/03  caraterizzante 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso, di carattere metodologico, mira a fornire i principali strumenti matematici per l’analisi 
e  l’elaborazione  dei  segnali  digitali  e  prevede  lo  svolgimento  di  esercitazioni  numeriche  e  di 
laboratorio sugli argomenti sviluppati a lezione.  

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  dei  fondamenti  matematici  dell’elaborazione  dei  segnali.  Conoscenza  delle 


principali  tecniche  per  la  rappresentazione  dei  segnali.  Conoscenza  delle  metodologie  di 
progetto  dei  filtri  FIR  ed  IIR.  Comprensione  dell’approccio  statistico  all’elaborazione  dei  dati. 
Conoscenza delle principali tecniche di filtraggio adattativo. Conoscenza di alcune applicazioni 
degli elaboratori numerici. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Comprimere  un  segnale  mediante  trasformate.  Progettare  un  filtro  numerico  soddisfacente 
specifiche  assegnate.  Eseguire  il  filtraggio  numerico  (anche  adattativo)  di  segnali  attraverso 
l’uso di pacchetti software. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper valutare i vincoli di progetto di un sistema di elaborazione numerica in termini di errore, 
complessità computazionale e stabilità dell’algoritmo. Saper scegliere il metodo più adatto per 
la soluzione del particolare problema.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  esporre  gli  argomenti  trattati  in  maniera  corretta  e  precisa  dal  punto  di  vista  del 
linguaggio tecnico‐scientifico. Saper presentare una soluzione applicativa in maniera semplice 
ed esauriente 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper utilizzare i concetti esposti per applicazioni diverse da quelle mostrate a lezione. Saper 
orientarsi  nella  letteratura  tecnica  per  l’approfondimento  delle  metodologie  introdotte  nel 
corso 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze matematiche 
di  base,  con  particolare  riferimento  all’analisi  matriciale  ed  alla  teoria  della  probabilità, 
conoscenze  relative  allo  sviluppo  di  algoritmi  di  base  e  conoscenze  di  fondamenti  di 
telecomunicazione. 

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208
 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  numeriche  in  aula  ed  esercitazioni 
pratiche di laboratorio. Queste ultime prevedono l’acquisizione dei concetti fondamentali per 
l’elaborazione numerica in ambiente MATLAB. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta 
e  un  colloquio  orale.  Per  superare  l'esame  lo  studente  deve  dimostrare  di  aver  compreso  e 
saper  applicare  i  principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con 
eventuale  lode,  dipenderà  dalla  maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto 
anche della qualità dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata.  

Contenuto del corso 
Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al corso  Presentazione delle motivazioni e delle potenzialità  2 
dell’elaborazione numerica 

Rappresentazione dei  Trasformate continue e discrete monodimensionali. Analisi nel  15  3 13


segnali  piano tempo‐frequenza. Codifica per sottobande. 
monodimensionali 

Rappresentazione dei  Trasformate separabili. Applicazioni: codifica di immagini e video.  4  6
segnali bidimensionali 
(immagini) 

Richiami di sistemi  Analisi dei sistemi nel dominio della frequenza e della trasformata  4  3
digitali  Zeta. 

Sistemi descritti dalle  Risposta in frequenza, relazione fra l’ampiezza e la fase, sistemi  4  3
equazioni alle  passa‐tutto, sistemi a fase minima. Strutture.  
differenze 

Progettazione di filtri  Progetto di filtri IIR mediante trasformazioni di filtri analogici.  4  7
FIR ed IIR  Formule di trasformazione di frequenza in analogico e discreto. 
Progetto di filtri FIR con il metodo delle finestre e con 
l’approssimazione polinomiale. Confronto fra IIR e FIR. 

Filtraggio statistico  Filtri di Wiener. Predizione lineare: equazione di Yule‐Walker.  6  3 3
Applicazioni: codifica predittiva, codifica vocale. 

Filtraggio adattativo  Metodo del gradiente, e del gradiente stocastico. Minimi quadrati  6  1 3
(LS) ed implementazione ricorsiva (RLS). Applicazioni: predizione 
adattativa. 

Totale Ore  45  10 35

Testi di riferimento 

A. Mertins, Signal analysis, ed. J. Wiley & Sons, 1999 

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209
 

A.V. Oppenheim, R.W. Schafer, Discrete‐time Signal Processing, 2nd ed. Prentice Hall, 1999. 

V.K. Ingle, J.G. Proakis, Digital Signal Processing using MATLAB, Brooks‐Cole, 2000.  

S. Haykin, Adaptive filter theory, 4th edition, Prentice Hall.  

J.D.  Gibson,  T.  Berger,  T.  Lookabaugh,  D.  Lindbergh,  R.L.  Baker,  Digital  Compression  for 
multimedia, Kaufmann, 1998. 

Modalità di frequenza 

L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 

Italiano 

Sede e Orario 

Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  di  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

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210
 

ELETTROTECNICA 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Nicola FEMIA   no  Fisica, Matematica II  9 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐IND/31  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso tratta i fondamenti della teoria dei circuiti e le applicazioni circuitali di interesse nel 
contesto  dell’ingegneria  dell’informazione.  L’allievo  acquisisce  la  conoscenza  delle  principali 
proprietà statiche e dinamiche dei circuiti algebrici e dinamici, con particolare riferimento alle 
funzioni  di  elaborazione  di  segnale  e  di  gestione  dell’energia.  In  ambito  applicativo,  l’allievo 
acquisisce  competenze  di  base  per  il  successivo  studio  dei  circuiti  digitali  e  competenze 
specifiche  relative  ai  circuiti  di  power  management  per  i  sistemi  di  elaborazione  delle 
informazione, per i portable e mobile devices e per i sistemi wireless. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione delle caratteristiche statiche e dinamiche e del funzionamento dei circuiti per 
l’elaborazione  dell’informazione  e  dei  circuiti  per  la  gestione  dell’energia  nei  sistemi  per 
l’elaborazione dell’informazione. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Capacità di analizzare le proprietà di un circuito in relazione alle sue specifiche funzionalità 
ingresso‐uscita  nel  dominio  del  tempo  e  della  frequenza.  Capacità  di  effettuare  una 
correlazione  fra  le  funzionalità  di  un  circuito  e  le  proprietà  dei  suoi  elementi  costitutivi. 
Capacità di effettuare il dimensionamento di filtri passivi e attivi e di definire le caratteristiche 
funzionali e circuitali di circuiti regolatori necessari per l’alimentazione di apparati informatici e 
di telecomunicazione. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  le  figure  di  merito  e  i  metodi  analitici  e  numerici  più  appropriati  per 
analizzare le funzioni ingresso‐uscita di circuiti. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed interagire con specialisti del settore elettronico su problematiche 
di analisi delle prestazioni e dimensionamento di circuiti per sistemi e apparati informatici e di 
telecomunicazione. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper estendere ed applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli discussi 
durante  il  corso;  approfondire  gli  argomenti  trattati  usando  fonti  e  materiali  diversi  da  quelli 
proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di 
matematica e fisica. 

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211
 

Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula vengono discussi esempi applicativi dei metodi oggetto 
delle lezioni teoriche a tipologie di circuiti di interesse per il settore dell’informazione. Nel corso 
delle esercitazioni  in  laboratorio  gli  studenti  analizzano  prototipi  circuitali  e  ne eseguono  una 
caratterizzazione statica e dinamica. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. 
Contenuto del corso 
Ore  Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al corso  Introduzione ai circuiti 3 

Leggi e proprietà dei  Fondamenti  di  Elettrotecnica.  Componenti  e  circuiti.  Circuiti 


12  8   
circuiti  statici e dinamici. Energia e informazione 

Metodi di analisi e  Metodi  di  analisi  di  circuiti  nel  dominio  del  tempo  e  della 
12  8   
caratterizzazione  frequenza. Caratteristiche ingresso‐uscita dei circuiti. 

Strumenti per la  Strumenti  e  tecniche  di  analisi  simbolica  e  numerica;  metodi  e 


5  5   
simulazione  programmi di calcolo per l’analisi e la simulazione circuitale 

Applicazioni  Filtri passivi e attivi, circuiti di power management 20  12 5

Totale Ore  52  33 5

Testi di riferimento 

‐ M.DeMagistris, G.Miano, Circuiti: fondamenti di circuiti per l’ingegneria, Springer 

‐ F.Shearer, Power management in mobile devices, Newness 

‐ S.Maniktala, Switching power supplies from A to Z, Elsevier 

‐ Dispense fornite dal docente. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

212
 

FISICA  
Cds:  
Docente:  Integrato:  Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no  Nessuna  12 
Informatica 
 
Anno:  Semestre:  SSD:  Tipologia: 
Codice 
I  I e II  FIS01  Obbligatorio 
 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Capacità di risolvere semplici problemi e di descrivere matematicamente i fenomeni fisici 
relativi alla Fisica Classica di base.  
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscere i concetti che sono alla base dei fenomeni fisici e comprenderne la terminologia.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Sapere individuare i modelli fisici concreti cui poter applicare le conoscenze teoriche 
acquisite. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper individuare le metodologie più appropriate per analizzare le problematiche 
prospettate.  Valutare le procedure di risoluzione dei problemi proposti usando le tecniche 
matematiche più appropriate. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper trasmettere in forma scritta ed orale i concetti e le metodiche di risoluzione dei 
problemi fisici sottoposti.  
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le diverse conoscenze acquisite durante il corso a contesti anche 
apparentemente differenti da quelli canonici ed approfondire gli argomenti trattati usando 
approcci diversi e complementari. 
Prerequisiti 

Elementi di algebra vettoriale, concetti di infinito e infinitesimo. 
Metodi didattici 

L’insegnamento prevede lezioni teoriche ed esercitazioni. Nelle esercitazioni, in particolare, 
vengono svolti esercizi di applicazione dei concetti fondamentali e delle tecniche di calcolo 
vettoriale e di calcolo infinitesimale a casi esemplari di fenomeni fisici elementari.  
Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avviene mediante prove scritte e 
orali. 
Contenuto del corso 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

213
 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Moto rettilineo uniformemente accelerato

Moto in campo gravitazionale 
Cinematica  6  4   
Moto circolare uniformemente accelerato (in forma scalare).   

Derivata di un versore rotante – formula di Poisson 

Equazione fondamentale della dinamica (Newton)

Dinamica  Schema sinottico delle relazioni fondamentali  6  2  2 

Attrito dinamico e statico – Legge di Hooke 

Teorema  impulso‐q.d.m.  (solo  definizioni  e  qualche  semplice 


esercizio) 
Dinamica  6  4   
Richiami sul teorema della media. Teorema Lavoro‐Energia cinetica 

Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime 

Energia potenziale gravitazionale ed elastica

Dinamica  Campi conservativi    3  2   

Campi centrali newtoniani (per esempio elettrostatico ed acustico) 

Moto circolare vario (in forma vettoriale).

Momento  di  un  vettore,  di  una  forza,  della  q.  di  moto  (in  forma 
Dinamica  3  2   
assoluta e cartesiana)   

Teorema del momento angolare 

Centro di Massa. Proprietà del CM. I e II teorema di Koenig.

Momento di Inerzia per un punto materiale, per un sistema di p.m., 
per un corpo rigido 
Dinamica  6  2  2 
Proprietà dei momenti di inerzia 

Digressione elementare su matrici e tensori 

Teorema degli assi paralleli 

Traslazione, rotazione, rotolamento. Asse istantaneo di rotazione 

Lavoro per traslazione e rotazione infinitesime Gradi di libertà 

(Solo presentazione) Sistemi meccanici a due gradi di libertà 
Cinematica 
Ruolo e risultante delle forze interne ed esterne  6  2  2 
Dinamica 
Lavoro delle forze interne ed esterne 

Metodo di d’Alembert. 

Introduzione delle equazioni di Eulero‐Lagrange 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

214
 

Termologia e calore. Temperatura. Gas perfetti e gas reali. 3    2
Termologia 
Lavoro  e  Calore.  Dilatazione e  conducibilità  termica.  Convezione  e 
irraggiamento. Calori specifici 

Legge  di  Leonardo.  Principio  di  Pascal.  Effetto  Magnus  e  strato  3    2


limite 
Fluidi 
Eq. di Bernoulli e conservazione dell’energia  

Richiamo sui campi centrali (conservativi) applicato alla formula di  3  2
Linearità e  Coulomb.  Parallelo  fra  l’energia  potenziale  meccanica  ed 
sovrapposizione  elettrostatica.  Sorgenti  discrete.  Principio  di  sovrapposizione  e 
linearità. Circuitazione e Irrotazionalità. 

Induzione  elettrostatica.  Sorgente  continua  lineare.  Calcolo  del  3  2


Elettrostatica  campo con la formulazione di Coulomb. Confronto Campo generato 
da segmento o da arco di circonferenza carichi. 

Campi  newtoniani:  caso  elettrostatico  e  acustico.  Gauss.  Flusso  e  6  4


Elettrostatica  solenoidalità. 

Bipoli  Sistemi di conduttori – Condensatori. Correnti elettriche. 

Bipoli serie e parallelo 

Campo di induzione magnetica ‐ I formula di Laplace 3  2


Magnetismo  Campo  generato  da  segmento  di  corrente  o  da  arco  di 
circonferenza. 

II formula di Laplace e Forza di Lorentz.  6  4

Magnetismo  Momento meccanico su circuiti piani 

Circuitazione di B. Legge di Ampère 

Induzione elettromagnetica. Faraday‐Neumann‐Lenz.  6  4
Magnetismo 
Auto e mutua induttanza 

Onde meccaniche, acustiche ed elettromagnetiche. 3  2

Equazioni differenziali di alcuni tipi di onde monodimensionali. 
Onde 
Sovrapposizione.  Parametri  descrittivi  principali  (intensità, 
frequenza, lunghezza d’onda, etc.). 

Principali fenomeni ondulatori (interferenza, diffrazione, etc.) 

Totale Ore  72  38 10

Testi di riferimento 
J. Quartieri et al. , FISICA  ‐ Meccanica ed Elettromagnetismo (in preparazione)  

Appunti dalle lezioni e testi consigliati dagli altri docenti.

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

215
 

FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Pasquale CHIACCHIO  no  Matematica III  9 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐INF/04  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il corso mira all’apprendimento di metodi per l’analisi di sistemi dinamici a tempo continuo e a 
tempo  discreto  nei  vari  domini  (tempo,  variabile  complessa,  frequenza).  Fornisce  anche  le 
competenze sui metodi di progetto per controllori di sistemi dinamici. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
Modelli  di  sistemi  dinamici  lineari  a  tempo  continuo.    Modelli  trasformati  secondo  Laplace.  
Diagrammi  frequenziali.    Funzioni  di  trasferimento.    Sistemi  di  controllo  in  controreazione.   
Modelli  di  sistemi  dinamici  lineari  a  tempo  discreto.    Modelli  trasformati  secondo  zeta‐
trasformata.    Sistemi  a  dati  campionati.  Interpretazione  di  specifiche  sul  comportamento  a 
regime e in transitorio.  Metodi di passaggio ciclo aperto‐ciclo chiuso.  Carte di Nichols.  Luogo 
delle radici.   Regolatori standard.  Sistemi di controllo digitali. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Saper  calcolare  la  risposta  forzata  e  in  evoluzione  libera  di  sistemi  dinamici  lineari.  Saper 
calcolare  la  risposta  a  regime  e  nel  transitorio  di  sistemi  dinamici  lineari.  Saper  tracciare 
diagrammi  frequenziali.  Saper  analizzare  sistemi  di  controllo  in  controreazione.    Saper 
progettare controllori per sistemi dinamici e saperne valutare le prestazioni 
Autonomia di giudizio (making judgements) 
Individuare  il  metodo  migliore  per  derivare  la  risposta  di  sistemi  dinamici  lineari.    Proporre  il 
controllore migliore per risolvere un problema di controllo.  
Abilità comunicative (communication skills) 
Saper esporre oralmente un argomento del corso. Saper scrivere una relazione su una analisi o 
un progetto effettuati.  
Capacità di apprendere (learning skills) 
Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso.  
Prerequisiti 
Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze 
matematiche  di  base,  con  particolare  riferimento  alle  strutture  algebriche,  al  calcolo 
matriciale, alle equazioni differenziali, alle trasformate di Laplace e di Fourier. 
Metodi didattici 
L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. Nelle esercitazioni in aula 
vengono assegnati, svolti e commentati esempi di applicazione dei concetti illustrati. 
Metodi di valutazione 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

216
 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e 
un colloquio orale. Per superare l'esame lo studente deve dimostrare di aver compreso e saper 
applicare  i  principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale 
lode,  dipenderà  dalla  maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto  anche  della 
qualità dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata. 

Modalità di frequenza 
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 
Italiano. 

Sede e Orario 
Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  della  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule.  

Contenuto del corso 
Ore  Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 
Sistemi dinamici 
Sistemi  non  lineari  e  lineari.  Linearizzazione  ed  equilibrio.  
a tempo  4  4   
Rappresentazioni dello stato.  Stabilità. 
continuo 
Analisi con la   Definizione  e  proprietà.  Richiami sulla  trasformata  di  Laplace.  Risposta 
Laplace‐ dei  sistemi  lineari.  Evoluzione  libera  e  modi  naturali.  Criteri  di  stabilità  4  6   
trasformata    dei sistemi lineari. 
Rappresentazioni  della  funzione  di  trasferimento.  Risposta  forzata.  
Funzione di 
Risposta  al  gradino  di  sistemi  del  1°  e  del  2°  ordine.  Schemi  a  blocchi.   6  6   
trasferimento 
Realizzazione. Ritardo temporale 
Risposta  Teorema della risposta armonica. Rappresentazione grafica della G(jω). 
6  8   
armonica  Diagrammi di Bode. Diagramma polare. Diagramma di Nichols.  
Sistemi  dinamici  a  tempo  discreto.  Stabilità. Analisi  con  la  trasformata 
Sistemi dinamici 
zeta. Modi di evoluzione. Criterio di stabilità. Funzione di trasferimento.  6  4   
a tempo discreto 
Sistemi a dati campionati. 
Vantaggi  del  controllo  in  controreazione.  Specifiche  per  un  sistema  di 
controllo.  Soddisfacimento  delle  specifiche  di  regime.  Specifiche  sulla 
Controllo  stabilità a ciclo chiuso. Criteri di stabilità robusta. Progetto di controllori  18  18    
nel dominio della frequenza. Progetto di controllori nel dominio della s. 
Regolatori standard. Progetti di controllori digitali 
Totale Ore  44  46
 

Testi di riferimento 
F. Basile, P. Chiacchio, Lezioni di Automatica volume I, CUES, Fisciano, 2007. 

F. Basile, P. Chiacchio, Lezioni di Automatica volume II, CUES, Fisciano, 2007. 

Per approfondimenti: S. Chiaverini, F. Caccavale, L. Villani, L. Sciavicco, Fondamenti di Sistemi 
Dinamici,  McGraw‐Hill,  Milano,  2003.  P.  Bolzern,  R.  Scattolini,  N.  Schiavoni,  Fondamenti  di 
Controlli Automatici, McGraw‐Hill, Milano, 2004. 

Esercizi sulla pagina web del docente accessibile da www.automatica.unisa.it. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

217
 

FONDAMENTI DI INFORMATICA 
Cds:  
Docente:  Integrato:  Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Donatello CONTE  no    6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  fornisce  gli  elementi  di  base  per  la  risoluzione  di  semplici  problemi  tramite  l’uso  di 
elaboratori elettronici, sia nell’ambito di applicazioni di carattere generale, sia per applicazioni 
tipiche dello specifico settore ingegneristico utilizzando il linguaggio di programmazione C. A tal 
fine,  il  corso  è  strutturato  in  modo  da  consentire  agli  studenti  di  acquisire  le  conoscenze 
relative  alle  caratteristiche  fondamentali  di  un  elaboratore  elettronico  e  dei  suoi  principi  di 
funzionamento, del modo in cui le informazioni vengono codificate e rappresentate all’interno 
del  calcolatore.  Successivamente  anche  attraverso  esercitazioni  in  laboratorio  vengono 
acquisite le conoscenze relative agli elementi fondamentali del linguaggio di programmazione C 
unitamente alle tecniche fondamentali di “problem solving” mediante l’uso di un elaboratore. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenze  sull’architettura  degli  elaboratori  e  comprensione  delle  modalità  (logica)  di 


funzionamento  di  un  elaboratore  elettronico,  della  codifica  e  relativa  rappresentazione  delle 
informazioni,  dei  costrutti  fondamentali  dei  linguaggi  di  programmazione,  delle  strutture  dati 
principali  (vettori  e  matrici),  della  rappresentazione  degli  algoritmi  attraverso  diagrammi  a 
blocchi,  della  sintassi  del  linguaggio  C  e  del  suo  utilizzo  per  la  realizzazione  di  algoritmi; 
conoscenze  di  massima  sulla  struttura  di  un  sistema  operativo,  comprensione  della  catena  di 
programmazione. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  rappresentare  semplici  algoritmi  attraverso  diagrammi  a  blocchi  e  codificarli 


utilizzando il linguaggio C; saper interpretare e comprendere codice scritto in linguaggio C. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper utilizzare i costrutti base del linguaggio C per la codifica di algoritmi. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Data la natura del corso non vengono sviluppate particolari abilità comunicative.  
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando libri di testo diversi da quelli proposti o la 
documentazione in linea. 
Prerequisiti 

Nessuno. 
Metodi didattici 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

218
 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  in  aula  vengono  proposti  e  commentati  algoritmi  e  la  relativa 
codifica  in  linguaggio  C.  Nelle  esercitazioni  in  laboratorio  gli  studenti  implementano  specifici 
algoritmi o completano programmi parzialmente scritti in linguaggio C. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta  e  colloquio  orale.  La  prova  scritta  viene  realizzata  dallo  studente  sul  sistema  di 
elaborazione;  essa  consiste  in  scrittura,  compilazione,  esecuzione  e  verifica  di  un  semplice 
programma in linguaggio C. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Il  concetto  di  informazione,  algoritmo,  programma  ed  esecutore. 


Elementi di architettura dei sistemi informatici: la macchina di von 
Neumann.  Memoria  centrale,  bus,  unità  centrale,  interfacce  di 
Concetti di Base  ingresso/uscita.  Codifica  dell’informazione:  codifica  10     
dell’informazione  non  numerica,  codifica  dei  numeri  naturali, 
interi,  frazionari  e  reali.  I  linguaggi  di  programmazione  e  loro 
descrizione: carte sintattiche e notazione Backus‐Naur. 

Introduzione generale: concetti di aggregazione e astrazione. Tipi 
e  variabili.  Tipi  semplici:  intero,  float,  char.  Tipi  enumerativi. 
Variabili  automatiche,  esterne  e  statiche.  Operatori.  Espressioni. 
Fondamenti di  L’istruzione  di  assegnazione  e  sua  semantica.  Istruzioni  semplici. 
10  4   
Programmazione  Blocchi  di  istruzioni.  Strutture  di  controllo  selettive.  Strutture  di 
controllo  iterative  predeterminate  e  non.  Carte  sintattiche  dei 
principali  costrutti  di  programmazione.  Tipi  strutturati:  Array. 
Gestione delle stringhe. 

Concetti  di  programmazione  modulare.  Il  concetto  di  funzione. 


Decomposizione 
Definizione,  chiamata,  prototipo.  Passaggio  dei  parametri  per 
funzionale e elementi 
valore  e  per  riferimento.  Effetti  collaterali  e  procedure.  Grafo  di  10  5   
di progetto di 
flusso.  Sequenza  statica  e  sequenza  dinamica.  Visibilità  e  durata 
programmi 
delle variabili. Le funzioni predefinite della standard library. 

Il  concetto  di  file.  File  ad  accesso  sequenziale  e  diretto.  File  di 
I file  testo. Apertura ed operazioni di lettura e scrittura su file. Lettura a  3  2   
carattere e formattata. 

Strumenti per la produzione di programmi. Scrittura ed editing di 
sviluppo di semplici 
un  programma.  Compilazione,  collegamento  ed  esecuzione.      8 
programmi 
Sviluppo di programmi di base. 

Sviluppo  di  algoritmi  notevoli  su  vettori  e  matrici:  calcolo  del 


minimo  e  del  massimo,  prodotto  scalare,  prodotto  matriciale, 
calcolo  della  trasposta  e  della  traccia  di  una  matrice.  Sviluppo  di 
sviluppo di algoritmi      8 
programmi  con  I/O  su  file.  Algoritmi  notevoli  di  ricerca  ed 
ordinamento:  ricerca  lineare,  ricerca  dicotomica,  bubble  sort, 
selection sort. 

Totale Ore  33  11 16

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

219
 

Testi di riferimento 
S. Ceri, D. Mandrioli, L. Sbattella, P. Cremonesi, G. Cugola ‐ Informatica: Arte e Mestiere, 
Terza Edizione McGraw‐Hill Italia. 
Per le parti di programmazione è consigliato il seguente manuale di linguaggio C:  
B.W. Kernighan, D. Ritchie ‐ Linguaggio C, Pearson‐Prentice Hall, II edizione. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

220
 

INGEGNERIA DEL SOFTWARE 
Cds:   Propedeuticità: 
Docente:  Integrato:   Crediti:  
Ingegneria  Programmazione ad 
Pasquale FOGGIA  no  9 
Informatica LM  Oggetti 
Anno:   Semestre:  SSD:   Tipologia: 
Codice:  
I  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’apprendimento  di  modelli,  metodi  e  strumenti  per  la  progettazione    e 
realizzazione  di  sistemi  software    di  grandi  dimensioni,  e  dei  principali  processi  che 
intervengono nel ciclo di vita del software. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  dei  principali  design  pattern.  Comprensione  dei  documenti  di  analisi  e  di 
progetto realizzati utilizzando il linguaggio UML.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper progettare un sistema software utilizzando i principali design pattern; saper esprimere 
l’analisi dei requisiti e le scelte progettuali usando UML; saper utilizzare strumenti software per 
la documentazione automatica, il testing e il controllo delle revisioni dei programmi.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  un  sistema  software 
complesso in base al contesto in esame.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  documentare  e  comunicare  con  gli  opportuni  formalismi  i  requisiti  di  un  sistema 
software e le scelte progettuali effettuate. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesta  la  conoscenza  del 
linguaggio Java. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  tutto  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente  tutti  i  contenuti  dell’insegnamento  ed  è  strumentale  all’acquisizione,  oltre  che 
delle capacità di progettazione e realizzazione di un sistema software partendo dalle specifiche, 
anche a sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio 
gli studenti utilizzano stumenti software per la documentazione automatica e il controllo delle 
revisioni. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

221
 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la realizzazione 
di un elaborato e un colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al  Introduzione  al  ciclo  di  vita  del  software.  Qualità  del  software: 
4     
corso  caratteristiche del prodotto e caratteristiche del processo. 

UML  Aspetti avanzati di UML.  2    2

Il  modello  a  cascata.  Analisi  dei  requisiti.  Progettazione. 


Ciclo di vita del 
Implementazione.  Test.  Deployment  e  manutenzione.  Evoluzioni  del 
software: metodi  10  8   
modello  a  cascata.  Il  metodo  UP  (cenni).  Approcci  model‐driven 
tradizionali. 
(cenni). 

Ciclo di vita del 
Limitazioni dei metodi tradizionali. Metodi agili: principi fondamentali. 
software: metodi  10  8   
Sviluppo test‐driven. Refactoring. I metodi SCRUM e XP (cenni). 
agili. 

Introduzione ai design pattern. Pattern di creazione. Pattern strutturali. 
Design pattern  8  8   
Pattern comportamentali. 

Strumenti  Unit  testing:  Junit.  Build  automatico:  Ant.  Sistemi  di  controllo  delle 
6    8 
software  revisioni: Subversion.  

Principi  e  concetti  generali.  Strumenti  di  base  per  la  gestione  dei 
Gestione dei  progetti:  GANTT,  PERT  e  Critical  Path  Method.  Stima  dei  tempi  e  dei 
8  8   
progetti  costi. Quality assessment e process improvement nella produzione del 
software: Capability Maturity Model (cenni). 

Totale Ore  48  32 10

Testi di riferimento 
- I. Sommerville, Ingegneria del software (8 ed.), Addison‐Wesley, 2007. 
- Dispense aggiuntive fornite dal docente 
- Altri testi consigliati 
- E. Gamma et al., Design Patterns, Pearson Education Italia, 2002. 
 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

222
 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE  
Cds:  
Docenti:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:   
Ingegneria Informatica 
da definire    no   nessuna  6 
LM 
Anno:   Semestre:  SSD:  Tipologia: 
Codice:   
II  II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  presenta  gli  aspetti  fondamentali  per  la  modellazione  di  agenti  artificiali  in  grado  di 
interagire con ambienti mutevoli ed in condizioni di incertezza. Vengono affrontati gli aspetti 
relativi  alla  rappresentazione  del  mondo,  ai  metodi  generali  per  la  risoluzione  dei  problemi, 
all’apprendimento  automatico  di  strategie  comportamentali.  Il  corso  e’  completato  da  una 
parte  relativa  all’applicazione  di  reti  neurali  e  algoritmi  evolutivi  nell’ambito  del 
riconoscimento di pattern.  

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  delle  metodologie  e  degli  strumenti  per  la  modellazione  di  agenti  intelligenti. 
Comprensione  delle  relazioni  tra  rappresentazioni  del  mondo,  strategie  di  risoluzione  dei 
problemi e possibilita’ di apprendimento automatico.  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper individuare i modelli e gli strumenti piu’ adatti per la rappresentazione e la soluzione di 
problemi  complessi  e  stimarne  i  costi  computazionali  e  le  prestazione.  Capacita’  di 
implementare agenti intelligenti. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  scegliere  ed  integrare  modelli  e  metodi  proposti  in  letteratura  per  la  realizzazione  di 
agenti. Individuare i trend metodologici e tecnologici per le applicazioni a problemi reali.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo,  documentare  il  lavoro  svolto  in  forma  scritta  e  comunicare 
oralmente i risultati della propria attivita’ . 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper valutare le soluzioni tecnologiche proposte nella letteratura specializzata.  

Prerequisiti 

Fondamenti di logica, progettazione di algoritmi e strutture dati, teoria della probabilita’.  

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

223
 

unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che 
delle capacità specifiche, delle capacità di lavorare in team.  

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avviene  mediante  un  colloquio 
orale e la valutazione dell’elaborato di progetto svolto in laboratorio. Nel corso del colloquio 
l’allievo/a  dovra’  presentare  e  discutere  un  articolo  scientifico  su  tematiche  attinenti  gli 
argomenti del corso. 

Contenuto del corso 
Ore Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.  Eserc. 

Introduzione all' 
Intelligenza  Introduzione al corso. tesi debole e tesi forte dell'intelligenza artificiale.  2   
Artificiale 

Sistemi formali.  Coerenza e completezza di un sistema formale

Tecniche di  Rappresentazione  nello  spazio  degli  stati  (SSR)  e  per  riduzione  a 


risoluzione di  sottoproblemi. Strategie di ricerca non informata. Ricerca informata. Ricerca  6  2 
problemi  su grafi AND‐OR. Decisioni ottime. 

L'algoritmo minimax, e Potatura alfa‐beta. 

Calcolo  proposizionale.  Clausole  di  horn.  L'  inferenza  nella  logica  del  primo 
ordine.  Elementi  fondamentali  di  Prolog:  Unificazione  e  Backtracking. 
Agenti logici  Operatori extra‐logici: not, cut.  6  4 

Rappresentazione logica vaga: fuzzy logic (cenni). 

Rappresentazione  e  trattamento  della  conoscenza  incerta.  Notazione  base 


Rappresentazione  della teoria della probabilità. Gli assiomi della teoria della probabilità. 
della conoscenza  6  2 
Inferenza basata su distribuzioni congiunte complete. Indipendenza 
incerta 
La regola di Bayes ed il suo utilizzo. 

Le reti di Bayes. Algoritmo di inferenza di Pearl.

Agenti  Variabili osservabili e variabili non osservabili 
6  4 
probabilistici  Inferenza nelle reti di Bayes.  

La rappresentazione dell'ignoranza: teoria di Dempster‐Shafer (cenni) 

Definizione di rete neurale. Training e Learning

Modalità di addestramento. Leggi di apprendimento 
Reti neurali 
Il percettrone di Rosenblatt. Adaline. Il percettrone multilivello.  6  2 
artificiali 
Rete Learning Vector Quantization (LVQ). Algoritmo FSCL 

Mappe Auto Organizzanti di Kohonen (SOM). 

Algoritmi genetici  Paradigma  della  computazione  evolutiva.  Operatori  genetici:  selezione,  6  2

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

224
 

crossover e mutazione. Algoritmi genetici ed evolutivi. Tuning dei parametri. 

Applicazioni  Presentazione  dei  principali  ambiti  applicativi  dell'Intelligenza  Artificiale 


dell'Intelligenza  all'ingegneria.    2 
Artificiale 

Totale Ore  38 22

Testi di riferimento 

S.J.Russell,  P.  Norvig,  Intelligenza  artificiale.  Un  approccio  moderno,  volumi  1  e  2,  Pearson 
Education Italia, 2005. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

225
 

MATEMATICA I 
CdL:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no  nessuna  9 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  I  MAT/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’acquisizione  degli  elementi  di  base  di  Analisi  Matematica  ed  Algebra  lineare: 
Insiemi numerici, Cenni di Algebra Vettoriale, Funzioni reali, Richiami su equazioni e disequazioni, 
Successioni  numeriche,  Limiti  di  una  funzione,  Funzioni  continue,  Derivata  di  una  funzione, 
Teoremi  fondamentali  del  calcolo  differenziale,  Studio  del  grafico  di  una  funzione,  Matrici  e 
sistemi lineari, Spazi vettoriali, Trasformazioni lineari e diagonalizzazione, Geometria analitica. Gli 
obiettivi formativi del corso consistono nell’acquisizione dei risultati e delle tecniche dimostrative, 
nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.  

Il  corso  ha  come  scopo  principale  quello  di  consolidare  conoscenze  matematiche  di  base  e  di 
fornire  e  sviluppare  strumenti  utili  per  un  approccio  scientifico  ai  problemi  e  fenomeni  che  lo 
studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in 
modo  rigoroso  ma  conciso  e  accompagnata  da  una  parallela  attività  di  esercitazione  volta  a 
favorire la comprensione dei concetti. 

Competenze e capacità in uscita dal corso 

Competenze  relative  a:  Applicare  i  teoremi  e  le  regole  studiate  alla  risoluzione  di  problemi.  Uso 
corretto  del  linguaggio  matematico.  Affrontare  ed  analizzare  vari  problemi.  Caratteristiche  e 
proprietà delle funzioni reali di una variabile reale. Numeri reali e complessi. Proprietà di matrici, 
spazi vettoriali, trasformazioni lineari, autovalori e autovettori 

Capacità di: Sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni. Costruire metodi e procedure per 
la  risoluzione  di  problemi.  Effettuare  calcoli  con  limiti,  derivate.  Analizzare  il  comportamento  di 
una funzione di una singola variabile. Svolgere semplici calcoli con i numeri complessi. 

Risolvere esercizi non complessi nell’ambito della geometria e dell’algebra lineare. 

Determinare autovalori e autovettori di una trasformazione lineare. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  dell’analisi  matematica,  algebra  lineare  e 


geometria, conoscenza delle metodologie di dimostrazione, conoscenza dei concetti fondamentali 
dell’analisi  matematica,  conoscenza  dei  concetti  fondamentali  dell’algebra  lineare  e  della 
geometria. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

226
 

Saper  applicare  i  teoremi  e  le  regole  studiate  alla  risoluzione  di  problemi  .  Saper  sviluppare  in 
modo  coerente  le  varie  dimostrazioni.  Saper  costruire  metodi  e  procedure  per  la  risoluzione  di 
problemi. Saper effettuare calcoli con limiti, derivate. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  risolvere  in  maniera  efficiente  un  problema 
matematico. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema 
matematico. 

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso. 
Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  allo  studente  sono  richiesti  i  seguenti 
prerequisiti: 

-
conoscenze  relative  all’algebra,  con  particolare  riferimento  a:  equazioni  e  disequazioni 
algebriche, logaritmiche, esponenziali, trigonometriche, trascendenti, 
- conoscenze  relative  alla  trigonometria,  con  particolare  riferimento  alle  funzioni 
trigonometriche fondamentali. 
-  
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del 
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali 
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed 
un colloquio orale. 

Contenuto del corso 

Ore  Ore 
Argomenti   Contenuti specifici  
Lez.  Es. 

Introduzione all’algebra vettoriale e alle operazioni con 
Cenni di Algebra Vettoriale  1  2 
i vettori. 

Introduzione  alla  teoria  degli  insiemi.  Operazioni  sui 


sottoinsiemi  di  un  insieme.  Introduzione  ai  numeri 
Insiemi numerici.  reali.  Estremi  di  un  insieme  numerico.  Intervalli  di  R.  5  3 
Intorni,  punti  di  accumulazione.  Insiemi  chiusi  e 
insiemi aperti. Introduzione ai numeri complessi. Unità 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

227
 

immaginaria.  Operazioni  sui  numeri  complessi.  Forma 


geometrica e forma trigonometrica. Potenze e formula 
di De Moivre. Radici n‐esime. 

Definizione. Campo di esistenza, codominio e grafico di 
funzione.  Estremi  di  una  funzione  reale.  Funzioni 
Funzioni reali  monotone.  Funzioni  composte.  Funzioni  invertibili. 
Funzioni elementari: funzione potenza nesima e radice  4  2 
  n‐esima,  funzione  esponenziale,  funzione  logaritmica, 
funzione  potenza,  funzioni  trigonometriche  e  loro 
inverse. 

Equazioni di primo grado. Equazioni di secondo grado. 
Equazioni  binomie.  Equazioni  irrazionali.  Equazioni 
trigonometriche.  Equazioni  esponenziali  e 
Richiami su equazioni e disequazioni  logaritmiche.  Sistemi  di  equazioni.  Disequazioni  di 
2  3 
primo  grado.  Disequazioni  di  secondo  grado. 
 
Disequazioni  fratte.  Disequazioni  irrazionali. 
Disequazioni  trigonometriche.  Disequazioni 
esponenziali e logaritmiche. Sistemi di disequazioni. 

Successioni numeriche  Definizioni. Successioni limitate, convergenti, oscillanti 
e  divergenti.  Successioni  monotone.  Numero  di  2  2 
  Nepero. Criterio di convergenza di Cauchy. 

Limiti di una funzione  Definizione. Limite destro e limite sinistro. Teorema di 
unicità.  Teoremi  di  confronto.  Operazioni  e  forme  5  3 
  indeterminate. Limiti notevoli. 

Funzioni continue  Definizione.  Continuità  e  discontinuità.  Teorema  di 


Weierstrass.  Teorema  degli  zeri.  Teorema  di  Bolzano.  5   
  Continuità uniforme. 

Definizione.  Derivate  destra  e  sinistra.  Significato 


geometrico,  retta  tangente al  grafico  di una  funzione. 
Derivata di una funzione  Derivabilità  e  continuità.  Regole  di  derivazione. 
Derivate  delle  funzioni  elementari.  Derivate  di  5  3 
  funzione  composta  e  funzione  inversa.  Derivate  di 
ordine  superiore.  Differenziale  di  una  funzione  e 
significato geometrico. 

Teoremi fondamentali del calcolo  Teorema  di  Rolle.  Teorema  di  Cauchy.  Teorema  di 


differenziale  Lagrange  e  corollari.  Teorema  di  De  l’Hospital. 
4  3 
Condizioni  per  massimi  e  minimi  relativi.  Formule  di 
  Taylor e di Mac‐Laurin. 

Asintoti  di  un  grafico.  Ricerca  dei  massimi  e  minimi 


relativi.  Funzioni  concave  e  convesse  in  un  punto, 
Studio del grafico di una funzione  6  8 
flessi.  Grafico  di  una  funzione  tramite  i  suoi  elementi 
caratteristici. 

Matrici e sistemi lineari  Matrici  e  Determinanti.  Risoluzione  di  sistemi  lineari: 


2  2 
  Teorema di Rouché‐Capelli; Teorema di Cramer. 

Spazi vettoriali  La  struttura  di  spazio  vettoriale.  Dipendenza  e 


indipendenza  lineare.  Spazi  Vettoriali  e  dimensione  3  2 
  finita.  Teorema  della  base.  Sottospazi  vettoriali. 
Intersezione  e  somma  di  sottospazi  (cenni),  somma 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

228
 

diretta.  Definizione  di  prodotto  scalare.  Definizione  di 


spazio vettoriale euclideo reale. Definizione di norma. 
Disuguaglianza  di  Cauchy  –  Schwarz.  Definizione  di 
angolo.  Definizione  di  vettori  ortogonali.  Basi 
ortonormali.  Componenti  in  una  base  ortonormale. 
Proiezioni ortogonali. Procedimento di Gram‐Schmidt. 

Definizioni  di  trasformazione  lineare.  Nucleo  e 


immagine. Proprietà e caratterizzazioni. Teorema della 
dimensione.  Rappresentazione  matriciale.  Polinomio 
caratteristico.  Autospazi  e  relative  proprietà. 
Trasformazioni lineari e diagonalizzazione  Molteplicità algebrica e geometrica. Diagonalizzazione: 
definizione  e  caratterizzazioni  (per  matrici  ed  5  3 
  endomorfismi).  Condizione  sufficiente  per  la 
diagonalizzazione.  Diagonalizzazione  ortogonale. 
Definizione  e  caratterizzazioni  di  endomorfismi 
simmetrici.  Proprietà  degli  autovalori  di  matrici 
simmetriche. Teorema spettrale. 

Sistema di riferimento cartesiano nel piano. Equazione 
della  retta  in  forma  implicita  ed  esplicita.  Equazione 
segmentaria  della  retta.  Parallelismo  di  rette.  Fascio 
improprio di rette. Fascio proprio di rette. Retta per un 
punto. Retta passante per un punto e parallela ad una 
Geometria analitica  retta data. Condizioni di perpendicolarità di due rette. 
Coniche.  Algoritmo  di  riduzione  a  forma  canonica.  3  2 
  Coordinate  cartesiano  nello  spazio.  Equazione  del 
piano (parametrica e cartesiana). Equazione della retta 
(parametrica,  cartesiana,  simmetrica).  Fasci  di  piani. 
Stelle  di  piani.  Condizioni  di  parallelismo  e 
perpendicolarità tra rette e rette, rette e piani, piani e 
piani. 

Totale Ore  52 38

Testi di riferimento 
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Limiti e Derivate, CUES (2002). 
G. Albano, C. D’Apice, S. Salerno, Algebra Lineare, CUES (2002). 
C. D’Apice, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica I, CUES (2007). 
Materiali didattici su piattaforma di e‐learning IWT 
Appunti delle lezioni. 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

229
 

MATEMATICA II 
CdL:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no  Matematica I  9 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  II  MAT/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’acquisizione degli elementi di base di Analisi Matematica: integrali delle funzioni di 
una  variabile,  serie  numeriche,  successioni  e  serie  di  funzioni,  funzioni  di  più  variabili,  equazioni 
differenziali, integrali di funzioni di più variabili, curve e integrali curvilinei, superfici.  

Gli  obiettivi  formativi  del  corso  consistono  nell’acquisizione  dei  risultati  e  delle  tecniche 
dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.  

Il  corso  ha  come  scopo  principale  quello  di  consolidare  conoscenze  matematiche  di  base  e  di 
fornire  e  sviluppare  strumenti  utili  per  un  approccio  scientifico  ai  problemi  e  fenomeni  che  lo 
studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in 
modo  rigoroso  ma  conciso  e  accompagnata  da  una  parallela  attività  di  esercitazione  volta  a 
favorire la comprensione dei concetti. 

Competenze e capacità in uscita dal corso 

Competenze relative a:  

Applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi  

Caratteristiche e proprietà fondamentali delle funzioni reali di più variabili reali. 
Metodi di soluzione delle equazioni differenziali ordinarie. 
Concetti di curve e integrali curvilinei. 
Proprietà ed applicazione di integrali di funzioni di più variabili. 
 

Capacità di:  
Effettuare calcoli con serie ed integrali. 
Calcolare massimi e minimi di funzioni di due variabili. 
Risolvere semplici equazioni differenziali. 
Calcolare semplici integrali curvilinei. 
Calcolare semplici integrali doppi. 
™ Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’analisi matematica 
conoscenza delle metodologie di dimostrazione 
conoscenza dei concetti fondamentali dell’analisi matematica 
™ Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Saper applicare i teoremi e le regole studiate alla risoluzione di problemi  
Saper sviluppare in modo coerente le varie dimostrazioni 
Saper costruire metodi e procedure per la risoluzione di problemi 
Saper risolvere semplici equazioni differenziali ordinarie 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

230
 

Saper risolvere semplici integrali curvilinei e integrali doppi 
™ Autonomia di giudizio (making judgements) 
Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  risolvere  in  maniera  efficiente  un 
problema matematico 
Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema 
matematico 
™ Abilità comunicative (communication skills) 
Saper lavorare in gruppo 
Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica 
™ Capacità di apprendere (learning skills) 
1. Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati 
durante il corso 
2. Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  allo  studente  sono  richiesti  i  seguenti 
prerequisiti: 

-
conoscenze  relative  all’Algebra  Lineare  con  particolare  riferimento  a:  Matrici  e  sistemi 
lineari, Spazi vettoriali, Trasformazioni lineari e diagonalizzazione, Geometria analitica 
- conoscenze relative all’Analisi Matematica di base, con particolare riferimento a: Equazioni 
e  disequazioni  algebriche,  Studio  del  grafico  di  una  funzione  di  una  variabile  reale, 
Successioni  e  serie  numeriche,  Limiti  di  una  funzione,    Continuità  e  Derivabilità  di  una 
funzione, Teoremi fondamentali del calcolo differenziale 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del 
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali 
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed 
un colloquio orale. 

Contenuto del corso 

Ore  Ore 
Argomenti   Contenuti specifici  
Lez.  Eserc. 

Definizione  di  funzione  primitiva  e  integrale  indefinito. 


Integrali immediati. Regole e metodi di integrazione. Integrale 
Integrazione di funzioni di una 
delle  funzioni  razionali  fratte.  Integrale  definito  e  significato  6  6 
variabile 
geometrico.  Teorema  del  valor  medio.  Funzione  integrale  e 
teorema fondamentale del calcolo integrale. 

Introduzione  alle  serie  numeriche.  Serie  convergenti, 


Serie numeriche  2  2 
divergenti e indeterminate. Serie geometrica, armonica. Serie 
a  termini  positivi  e  criteri  di  convergenza:  criteri  del 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

231
 

confronto, del rapporto, della radice.

Successioni.  Definizioni.  Convergenza  puntuale  e  uniforme. 


Esempi  e  controesempi.  Teorema  sulla  continuità  del  limite. 
Criterio  di  Cauchy  uniforme.  Teoremi  di  passaggio  al  limite 
sotto  il  segno  di  integrale.  Teorema  di  passaggio  al  limite 
sotto  il  segno  di  derivata.  Serie  di  funzioni.  Definizioni. 
Convergenza  puntuale,  uniforme,  totale.  Criteri  di  Cauchy. 
Successioni e serie di funzioni  6  4 
Derivazione  e  integrazione  per  serie.  Serie  di  potenze. 
Definizioni.  Insieme  di  convergenza  e  raggio  di  convergenza. 
Teorema  di  Cauchy‐Hadamard.  Teorema  di  D’Alembert. 
Raggio  di  convergenza  della  serie  derivata.  Convergenza 
uniforme  e  totale.  Teorema  di  integrazione  e  di  derivazione 
per serie. Esempi e controesempi. 

Definizioni.  Limite  e  continuità.  Teorema  di  Weierstrass. 


Teorema  di  Cantor.  Derivate  parziali.  Il  Teorema  di  Schwarz. 
Gradiente.  Differenziabilità.  Il  Teorema  del  Differenziale 
Totale.  Funzioni  composte.  Teorema  di  derivazione  delle 
funzioni  composte.  Differenziabilità  delle  funzioni  composte. 
Funzioni di più variabili  7  5 
Derivate  direzionali.  Funzioni  con  gradiente  nullo  in  un 
connesso.  Funzioni  definite  tramite  integrali.  Formula  di 
Taylor e differenziali di ordine superiore. Forme quadratiche. 
Matrici quadrate definite, semidefinite e indefinite. Massimi e 
minimi relativi. Funzioni a valori vettoriali. 

Definizioni. Integrale particolare e integrale generale. Esempi. 
Il problema di Cauchy. Teorema di esistenza ed unicità locale. 
Teorema  di  esistenza  ed  unicità  globale.  Prolungamento  di 
una  soluzione.  Soluzioni  massimali  (cenni).  Equazioni 
Equazioni differenziali  6  7 
differenziali  del  primo  ordine.  Equazioni  differenziali  lineari. 
Struttura  dell’insieme  delle  soluzioni.  Equazioni  differenziali 
lineari  a  coefficienti  costanti.  Wronskiano  e  sue  proprietà. 
Metodi di risoluzione. 

Definizioni. Esempi. Proprietà. Applicazione ad aree e volumi. 
Integrali di funzioni di più variabili  Il  Primo  Teorema  di  Pappo‐Guldino.  Formule  di  riduzione.  7  6 
Cambiamento di variabili. 

Definizione. Curve regolari. Lunghezza di una curva. Teorema 
Curve e Integrali curvilinei  4  3 
di rettificabilità. Integrale curvilineo di una funzione. 

Definizioni. Campi vettoriali. Integrale curvilineo di una forma 
differenziale  lineare.  Forme  chiuse  ed  esatte.  Criteri  di 
Forme differenziali  esattezza. Relazione tra esattezza e chiusura. Forme chiuse in  7  4 
rettangoli  o  aperti  stellati.  Forme  chiuse  in  aperti 
semplicemente connessi. 

Definizioni.  Esempi.  Proprietà.  Cambiamento  di 


rappresentazioni  parametriche.  Area  di  una  superficie  e 
Superfici e Integrali superficiali  integrali superficiali. Superfici con bordo. Il Secondo Teorema  5  3 
di  Pappo‐Guldino.  Teorema  della  Divergenza.  Formula  di 
Stokes. 

Totale Ore  50  40

Testi di riferimento 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

232
 

N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Analisi Matematica due, Liguori editore  

C. D’Apice, T. Durante, R. Manzo, Verso l’esame di Matematica II, CUES (2008). 
Materiali didattici su piattaforma di e‐learning IWT 
Appunti delle lezioni. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

233
 

MATEMATICA III 
CdL:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no  Matematica II  6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  I  MAT/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’acquisizione  degli  elementi  di  Analisi  Matematica  e  Analisi  Complessa:  funzioni 
olomorfe, serie di Fourier, trasformate di Fourier, trasformate di Laplace, equazioni alle derivate 
parziali.  Gli obiettivi  formativi  del  corso  consistono  nell’acquisizione  dei  risultati e delle tecniche 
dimostrative, nonché nella capacità di utilizzare i relativi strumenti di calcolo.  

Il  corso  ha  come  scopo  principale  quello  di  consolidare  conoscenze  matematiche  di  base  e  di 
fornire  e  sviluppare  strumenti  utili  per  un  approccio  scientifico  ai  problemi  e  fenomeni  che  lo 
studente incontrerà nel proseguimento dei suoi studi. La parte teorica del corso sarà presentata in 
modo  rigoroso  ma  conciso  e  accompagnata  da  una  parallela  attività  di  esercitazione  volta  a 
favorire la comprensione dei concetti. 

Competenze e capacità in uscita dal corso 

Competenze  relative  a:    Proprietà  di  funzioni  nel  campo  complesso.  Proprietà  e  principali 
applicazioni delle serie di Fourier. Concetti e proprietà delle trasformate. Concetti e proprietà delle 
equazioni alle derivate parziali. 

Capacità di:  Calcolare integrali attraverso il teorema dei residui.Calcolare semplici trasformate. 

Risolvere semplici equazioni alle derivate parziali. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  dell’analisi  matematica,  algebra  lineare  e 


geometria.    Conoscenza  delle  metodologie  di  dimostrazione.  Conoscenza  dei  concetti 
fondamentali  dell’analisi  matematica.  Conoscenza  dei  concetti  fondamentali  dell’analisi 
complessa. Conoscenza dei concetti fondamentali delle trasformazioni e delle PDE. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  applicare  i  teoremi  e  le  regole  studiate  alla  risoluzione  di  problemi.  Saper  sviluppare  in 
modo  coerente  le  varie  dimostrazioni.  Saper  costruire  metodi  e  procedure  per  la  risoluzione  di 
problemi. Saper effettuare calcoli con limiti, derivate. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  risolvere  in  maniera  efficiente  un  problema 
matematico. Essere capaci di trovare delle ottimizzazioni al processo di risoluzione di un problema 
matematico. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

234
 

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo. Saper esporre oralmente un argomento legato alla matematica. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso. 
Saper approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  allo  studente  sono  richiesti  i  seguenti 
prerequisiti: 

-
conoscenze  relative  al  calcolo  integrale,  con  particolare  riferimento  a:  integrazione  di 
funzioni di una o più variabili, lineare o curvilinea 
- conoscenze relative allo sviluppo in serie, con particolare riferimento a serie numeriche e 
di funzioni 
- conoscenze relative alle funzioni a più variabili, ed alle equazioni differenziali ordinarie 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, durante le quali saranno presentati gli argomenti del 
corso mediante lezioni frontali, ed esercitazioni in aula durante le quali di forniranno i principali 
strumenti necessari per la risoluzione di esercizi relativi ai contenuti dell’insegnamento. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta ed 
un colloquio orale. 

Contenuto del corso 

Ore  Ore 
Argomenti   Contenuti specifici  
Lez.  Eserc. 

Derivazione  complessa,  funzioni  olomorfe  e  loro  proprietà. 


Condizioni  di  Cauchy‐Riemann.  Funzioni  elementari  nel  campo 
complesso.  Punti  singolari.  Cenni  sulla  polidromia.  Integrazione 
su  curve  complesse.  Teorema  e  formula  integrale  di  Cauchy. 
Funzioni olomorfe  Proprietà  di  media  e  di  massimo.  Serie  di  potenze  e  analiticità  10  8 
delle funzioni olomorfe. Teorema del massimo modulo. Teorema 
di Liouville. Teorema fondamentale dell’algebra. Serie di Laurent 
e  classificazione  delle  singolarità.  Residui,  teorema  dei  residui  e 
applicazioni al calcolo di integrali. 

Definizioni.  Esempi.  Disuguaglianza  di  Bessel.  Teorema  di 


Serie di Fourier  convergenza  puntuale.  Teorema  sulla  convergenza  uniforme.  5  3 
Integrazione termine a termine. Derivazione termine a termine. 

Euristica per passaggio al limite dalle serie di Fourier, definizione 
Trasformata di Fourier  e  proprietà,  relazione  tra  derivazione  e  moltiplicazione  per  5  5 
monomi, trasformata di una convoluzione, formula di inversione. 

Trasformata di Laplace  Definizione  e  proprietà,  semipiano  di  convergenza,  relazione  tra  5  5 


derivazione  e  moltiplicazione  per  monomi,  trasformata  di  una 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

235
 

convoluzione, antitrasformata e formule di inversione, calcolo di 
trasformate e antitrasformate. 

Applicazioni delle  Introduzione  alle  equazioni  alle  derivate  parziali,  problemi  di 


trasformate di Laplace e di  Cauchy  e  di  Dirichlet,  equazioni  del  calore,  delle  onde  e  di 
Fourier alle equazioni  Laplace. Soluzioni di equazioni lineari alle derivate parziali tramite  6  8 
differenziali ordinarie e  trasformate  e  separazione  di  variabili.  Applicazioni  della 
alle derivate parziali  trasformata di Laplace alle equazioni differenziali. 

Totale Ore  31  29

Testi di riferimento 

Materiali didattici su piattaforma di e‐learning IWT 
Appunti delle lezioni. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

236
 

MODELLI E SISTEMI PER LA VISIONE ARTIFICIALE 
Cds:  
Docenti:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:   
Ingegneria Informatica 
da definire    no   nessuna  6 
LM 
Anno:   Semestre:  SSD:  Tipologia: 
Codice:   
II  II  ING‐INF/05  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’acquisizione di competenze sulle principali metodologie e tecniche impiegate per 
realizzare un sistema di visione artificiale. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  delle  diverse  funzioni  svolte  da  un  sistema  di  visione  artificiale,  con  particolare 
riferimento alle fasi di low level processing (acquisizione, filtraggi), intermediate level processing 
(estrazione  di  regioni  e  contorni)  e  high  level  processing  (riconoscimento  di  forme,  tracking),  e 
comprensione delle tecniche di base di implementazione di tali funzioni.  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Utilizzare  le  funzioni  di  una  libreria  per  la  visione  artificiale  (OpenCV)  per  la  realizzazione  di 
applicativi basati sull’analisi e sull’interpretazione di immagini e video. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  scegliere  le  tecniche  di  pre‐elaborazione  e  di  analisi  più  appropriate  in  base  al  tipo  di 
immagini e agli obiettivi dell’applicazione di visione artificiale.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  oralmente  un  argomento  legato  ai  sistemi  di  visione 
artificiale. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, 
ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenza del linguaggio C. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, un 
progetto da sviluppare utilizzando i contenuti dell’insegnamento. Il progetto è strumentale, oltre 
all’acquisizione delle competenze e abilità sui contenuti dell’insegnamento, anche a sviluppare e 
rafforzare  le  capacità  di  lavorare  in  team.  Nelle  esercitazioni  in  laboratorio  gli  studenti 
implementano il progetto assegnato utilizzando la libreria OpenCV. 

Metodi di valutazione 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

237
 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la realizzazione di un 
elaborato e un colloquio orale. 

Contenuto del corso 
Ore  Ore Ore 
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.  Eserc.  Lab. 

Introduzione  storica  ai  sistemi  di  visione  artificiale.  Le  diverse  fasi  di 
Introduzione al 
elaborazione di un sistema di visione. Rappresentazione delle immagini.  6   
corso 
Rappresentazione dei colori. 

Acquisizione  di  immagini,  ottiche  e  sensori.  Trasformazioni  ed 


Low level 
equalizzazioni dei livelli di grigio; binarizzazione. Operatori locali, aspetti  8  4  4 
processing 
generali. Operatori lineari e filtraggi. Smoothing. Edge enhancement. 

Componenti  connesse  e  segmentazione.  Edge  detection  e  contour 


Intermediate level 
extraction.  Individuazione  di  forme  geometriche  semplici:  la  8  4  4 
processing 
trasformata di Hough. Individuazione di punti salienti. 

High level  Riconoscimento di oggetti. Classificazione di oggetti. Tracking. Analisi di 
10  6  6 
processing  comportamenti (cenni). 

Totale Ore  32  14 14

Testi di riferimento 

M.  SONKA,  V.  HLAVAC,  R.  BOYLE:  "Image  processing,  analysis  and  machine  vision",  Chapman  & 
Hall. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

238
 

PROGRAMMAZIONE AD OGGETTI 
Cds:   Docente:  Propedeuticità: 
Integrato:  Crediti:  
Ingegneria  Gennaro  Algoritmi e Strutture 
no  9 
Informatica  PERCANNELLA  Dati 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il corso mira all’apprendimento delle tecniche per la programmazione di sistemi software in 
Java,  partendo  dal  progetto  dell’applicazione.  Il  corso  è  pertanto  mirato  a  sviluppare  negli 
studenti,  in  una  prima  fase,  le  competenze  necessarie  alla  interpretazione  dei  documenti  di 
progetto  di  un’applicazione  software  (usando  l’UML)  e  successivamente  alle  competenze  di 
programmazione necessarie alla realizzazione dell’applicazione in Java. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito della programmazione ad oggetti, con 
particolare riferimento ai diagrammi UML e, allo standard Javadoc, ed al codice sorgente Java.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper implementare in Java un sistema software già progettato in termini di diagrammi delle 
classi,  e  descritto  in  UML.  Saper  impiegare  le  classi  definite  nei  packages  standard  di  Java,  e 
saper progettare i diagramma UML per semplici applicazioni. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  un’applicazione  Java 
utilizzando al meglio i packages già disponibili in Java.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo e commentare oralmente un programma scritto in Java, o esporre le 
relative scelte progettuali e realizzative. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando libri di testo diversi da quelli proposti o la 
documentazione in linea. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesto,  oltre  alle  conoscenze 
incluse negli insegnamenti propedeutici, una buona pratica di programmazione in C. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  tutto  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente  tutti  i  contenuti  dell’insegnamento  ed  è  strumentale  all’acquisizione,  oltre  che 
delle  capacità  di  progettazione  e  realizzazione  di  una  base  di  dati  partendo  dalle  specifiche, 
anche a sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

239
 

gli  studenti  implementano  un  progetto  di  un’applicazione  Java  in  tutte  le  sue  parti,  partendo 
dai documenti di progetto. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Presentazione  del  corso.  Il  ruolo  della  programmazione  ad 


Introduzione al corso  oggetti  nella  produzione  del  software.  Cenni  di  Ingegneria  del  4     
software. 

Il  Modello  ad  oggetti:  Incapsulamento,  Classi  ed  Oggetti. 


Costruttori  e  Distruttori.  Metodi  di  accesso.  Riferimenti  ad 
oggetti.  Classi  e  funzioni  amiche.  Overloading  degli  operatori. 
Gestione  della  memoria  e  creazione  dinamica  di  oggetti. 
Il modello ad Oggetti.  Composizione  ed  ereditarietà.  Classi  derivate  e  regole  di  6  4   
visibilità.  Il  polimorfismo.  Metodi  virtuali  e  classi  astratte. 
Genericità e templates. 

Il linguaggio UML. 

Il sistema dei tipi, gli operatori e le strutture per il  controllo del 
flusso in Java. Concetti di classe, oggetto e metodi. Ereditarietà e 
Il linguaggio Java  polimorfismo  in  Java.  Controllo  della  visibilità  di  attributi  e  12  12  6 
metodi.  Classi  astratte  ed  interfacce.  Packages.  La  gestione 
dell’I/O. 

Il  modello  per  la  gestione  delle  eccezioni  in  Java.  Eccezioni 
Gestione degli errori  controllate  e  non‐controllate.  Le  classi  del  JDK  per  la  gestione 
4  2  3 
in Java  delle  eccezioni,  la  generazione  di  eccezioni.  Eccezioni  per  la 
gestione dell’I/O. 

Fondamenti  di  programmazione  concorrente  e  multithread. 


Programmazione 
Sincronizzazione  dei  thread,  condivisione  delle  risorse,  gestione  6  4  3 
concorrente in Java 
delle priorità. Programmazione multithread in Java. 

Componenti  principali  per  la  progettazione  di  Graphical  User 


Progetto delle  Interface (GUI). I packages AWT e SWING. Gestione degli eventi 
8  4  3 
Interfacce grafiche  nel  JDK  1.2.  Gestione  del  Layout.  Cenni  sulla  progettazione  di 
componenti: Java Beans.  

Collezioni di oggetti in Java. Implementazioni astratte e concrete 
Collezioni di strutture 
di  List,  Queue,  Set  e  Map.  Iteratori.  Implementazione  degli  6  4  3 
dati in Java 
algoritmi di ricerca ed ordinamento sulle collezioni. 

Totale Ore  44  28 18

Testi di riferimento 

Da valutare ancora. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

240
 

PROGRAMMAZIONE IN RETE 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no   Nessuna  6 
Informatica LM 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  delle  applicazioni  remote,  delle 


architetture software distribuite.   

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Uso  delle  tecnologie  di  comunicazione  basate  su  socket,  remote  method  invocation  e  web 
services in Java. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  un'applicazione 


distribuita,  ottimizzare  il  processo  realizzativo  in  base  al  contesto  in  esame,  individuare  le 
metodiche più idonee per organizzare le attività di progettazione e realizzazione di applicazioni 
distribuite.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle applicazioni remote. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati è richiesta la conoscenza del linguaggio 
Java,  e  dell’architettura  di  una  rete  di  calcolatori,  con  particolare  riferimento  allo  stack  di 
protocolli  usati  per  Internet  (IP,  TCP,  UDP,  HTTP).  È  preferibile  che  l’allievo  possegga  inoltre 
conoscenze delle tecnologie per la realizzazione di applicazioni web (HTML, Servlet). 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula verranno esemplificati gli argomenti teorici mediante la 
realizzazione di applicazioni distribuite di esempio. 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la realizzazione di 
un elaborato e un colloquio orale. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

241
 

Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione.  Il  modello  client  server.  Struttura  di  un  server 


La comunicazione 
multithreaded. Socket TCP e UDP. Multicast. Crittografia attraverso i  12  4  2 
attraverso i socket.  
protocolli SSL/TLS.  

La comunicazione 
Introduzione al concetto di middleware. L’astrazione dei middleware 
attraverso 
orientati agli oggetti. Invocazione di procedure/metodi remoti. Java  12  4  2 
chiamata di 
RMI. Uso di crittografia con RMI. 
procedure remote.  

Introduzione ai Web Services e alle Service Oriented Architectures. 
Web Services e 
Architetture RPC‐based. SOAP. Definizione e uso di web services con 
Service Oriented  12  6  6 
il framework JAX‐WS. Architetture RESTful. Accesso a web services 
Architecture. 
RESTful usando il protocollo HTTP. 

Totale Ore  36  49 10

Testi di riferimento 
Dispense fornite dal docente 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

242
 

RETI DI CALCOLATORI: ARCHITETTURE E SERVIZI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità: 
Ingegneria  Crediti: 9 
Massimo DE SANTO  no  Calcolatori Elettronici 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  I  INF/01 – ING/INF05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  si  pone  l'obiettivo  di  fornire  gli  strumenti  metodologici  e  operativi  per  una  chiara 
comprensione  delle  Reti  di  Calcolatori  con  particolare  riferimento  agli  aspetti  architetturali  e  di 
progettazione delle reti stesse e ai servizi di base che vengono erogati agli utenti. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  e  comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  delle  reti  di  calcolatori,  dei 
modelli  con  i  quali  sono  rappresentate,  delle  principali  architetture  di  rete  e  delle  relative 
metodologie di progetto. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper descrivere e progettare l’architettura di una rete LAN e delle sue connessioni ad Internet, 
nonché dei servizi fondamentali che essa dovrà erogare. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  una  rete  di  calcolatori  in 
ambito LAN. 

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente e mediante l’uso di rappresentazioni schematiche 
un argomento legato alle Reti di Calcolatori. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, 
ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze informatiche e 
matematiche di base. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio nonché visite guidate ad istallazioni di Rete e/o ad aziende operanti sul territorio. 

Metodi di valutazione 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

243
 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  un  colloquio  orale. 
Per superare l'esame, lo studente deve dimostrare di aver compreso e saper applicare i principali 
concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale  lode,  dipenderà  dalla 
maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto  anche  della  qualità  dell'esposizione 
orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata.  

Modalità di frequenza 

L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 

Italiano. 

Sede e Orario 

Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  di  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

   

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

244
 

Contenuto del corso 

Argomenti  Contenuti specifici  Ore  Ore Ore


Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione  al  Aspetti hardware  e  software  delle  reti.  Reti  locali  (LAN), metropolitane  6   


corso  (MAN)  e  geografiche  (WAN).  Protocolli  di  Rete  e  loro  gerarchia. 
Interfacce e servizi. Modelli di riferimento OSI e TCP/IP  

Livello  Principali  protocolli  dello  strato applicazione.  Servizi  di  Sistema  6  4 


Applicazione  Operativo  di  Rete.  World  Wide  Web  e  HTTP,  Posta  Elettronica:  SMTP, 
MIME, POP e IMAP, Trasferimento File: FTP, Telnet, DNS. Interfaccia di 
programmazione di applicazioni di rete: Socket. 

Livello  Servizi  di  trasporto  affidabile  e  non  affidabile.  Controllo  degli  errori.  6  4  4
Trasporto  Controllo  del  flusso.  Trasporto  senza  connessione:  UDP.  Trasporto 
orientato alla connessione: TCP. 

Livello Network  Algoritmi  di  routing.  Internetworking.  Il  livello  rete  in  internet.  Il  6  4  4
protocollo  IP  e  le  sue  evoluzioni  (IPV6).  Indirizzamento  IP.  Dispositivi 
attivi di rete: Router.  

Livello DataLink  Standard IEEE 802 per LAN e MAN Lo standard IEEE 802.3 Ethernet e le  6  4  5
sue  evoluzioni.  Dispositivi  attivi  di  rete:  hub,  bridge,  repeater.  Reti 
Wireless:  stato  dell'arte,  principali  soluzioni  esistenti,  prospettive  e 
sviluppi. 

Livello Fisico  Mezzi trasmissivi. Cavi in Rame. Fibre ottiche. Tecniche di trasmissione.  6  4 
Trasmissione  sincrona  e  asincrona.  FDM,  TDM,  CDMA,  SONET‐SDH. 
Commutazione  di  circuito  e  di  pacchetto.  Cenni  sul  Sistema  telefonico 
globale.  

Progettazione di  Sistemi  di  Cablaggio  Strutturato  e  relativi  standard  di  realizzazione  e  9    12


Reti Locali  documentazione,  Strumenti  per  la  progettazione  e  certificazione  dei 
Sistemi di cablaggio strutturato. 

Totale Ore    45  20  25

Materiale didattico: 

o J. Kurose, K. Ross, Internet e Reti di Calcolatori, IV ed., Pearson Paravia Italia, 2008 

o Dispense  delle  Lezioni  reperibili  nella  pagina  web  dedicata  al  corso  alla  URL 
http://www3.unisa.it/docenti/massimodesanto/index 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

245
 

RETI DI CALCOLATORI: PROTOCOLLI E SISTEMI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Massimo DE SANTO  No    9 
Informatica LM 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  I  INF‐01 – ING/INF05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso si pone l'obiettivo di fornire gli strumenti metodologici ed operativi per una comprensione 
avanzata  delle  Reti  di  Calcolatori  con  particolare  riferimento  ai  servizi  applicativi  di  tipo 
multimediale, alla sicurezza ed alla gestione delle reti stesse. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  e  comprensione  delle  principali  architetture  di  rete  e  delle  relative  metodologie  di 
progetto in ambito multimediale, di sicurezza e di gestione. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper descrivere e progettare l’architettura di una rete destinata ad erogare servizi multimediali in 
maniera sicura, nonché la definizione delle modalità di gestione della rete stessa. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  una  rete  di  calcolatori  in 
ambito sia LAN che WAN per l’erogazione di servizi multimediali e tenendo conto degli aspetti di 
sicurezza. 

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente e mediante l’uso di rappresentazioni schematiche 
un argomento legato alle Reti di Calcolatori. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper applicare le conoscenze acquisite a contesti differenti da quelli presentati durante il corso, 
ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze informatiche e 
matematiche di base nonché una formazione di base sulle reti di calcolatori. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio nonché visite guidate ad istallazioni di Rete e/o ad aziende operanti sul territorio. 

Metodi di valutazione 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

246
 

La  valutazione  dei  risultati  di  apprendimento,  condotta  in  sede  di  esame  finale,  sarà  svolta  in 
riferimento  ai  seguenti  criteri  equipollenti:  a.  proprietà  di  linguaggio  del  candidato  rispetto  alla 
specifica terminologia della disciplina in oggetto; b. conoscenza dei postulati e della logica di base 
della  disciplina;c.  conoscenza  e  capacità  risolutiva  delle  principali  questioni  applicative  note;  d. 
capacità  di  sintesi  delle  nozioni  di  base  in  approcci  risolutivi  di  questioni  applicative  nuove;  e. 
livello di approfondimento degli elaborati progettuali sviluppati nel corso di insegnamento. 

Modalità di frequenza 

L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 

Italiano. 

Sede e Orario 

Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  di  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Contenuto del corso 

Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore


Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al corso  Stato  dell’arte  delle  Reti  di  Calcolatori.  Problematiche  legate  6   


alla multimedialità, alla sicurezza ed alla gestione. 

Reti  per  l’erogazione  di  Applicazioni  multimediali  nel  networking.  Streaming  Audio  e  10  5  6
servizi multimediali  Video. Principali architetture di rete per l’erogazione di servizi 
multimediali. Protocolli RTSP, RTP, RSVP. 

Sicurezza su Rete  Principi di Crittografia. Integrità. Autenticazione. E‐mail sicure.  10  5  8


Firewall. Architetture di Rete per la Sicurezza. 

Gestione delle Reti.  Principi  di  Network  Management.  Protocolli  SNMP.  Principali  10  5  6


ambienti hardware e software per il Network Management.  

Principi  di  Progettazione  Metodi e strumenti per la progettazione avanzata di reti sicure  9  5  5


Avanzata di Reti   per l’erogazione di servizi multimediali. 

Totale Ore    45  20  25

Materiale didattico: 

o J. Kurose, K. Ross, Internet e Reti di Calcolatori, IV ed., Pearson Paravia Italia, 2008 

o J. McCabe , Network Analysis, Architecture, and Design 3rd Ed., Elsevier, 2007  

o Dispense  delle  Lezioni  reperibili  nella  pagina  web  dedicata  al  corso  alla  URL 
http://www3.unisa.it/docenti/massimodesanto/index 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

247
 

RETI DI TELECOMUNICAZIONI 
Cds:  
Propedeuticità: 
Ingegneria  Docente:  Integrato:   Crediti:  
Elaborazione numerica 
Informatica LM  da definire  no  6 
dei segnali 
 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐INF/03  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  all’apprendimento  di  modelli  e  metodi  per  la  definizione,  progettazione  e 
realizzazione  delle  reti  di  telecomunicazioni,  con  enfasi  sulle  problematiche  connesse  ai 
moderni sistemi multi‐utente e alle reti wireless. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  dei  modelli  astratti,  logici  e  fisici  delle  reti  di  telecomunicazioni  dei  moderni 
sistemi  di  comunicazione  multi‐utente,  della  inerente  terminologia,  e  delle  relative  
metodologie di progetto e sviluppo.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper progettare ed analizzare i sistemi per le reti di telecomunicazion.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper selezionare i metodi più appropriati per progettare ed analizzare i sistemi per le reti di 
telecomunicazioni.  In  particolare,  saper  individuare  le  principali  peculiarità  (es.,  accesso 
multiplo,  interferenze,  fading)  che  caratterizzano  i  sistemi  di  telecomunicazione  avanzati 
rispetto ai modelli studiati dagli allievi nei corsi precedenti.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  e  presentare  con  chiarezza  un  argomento  legato  alle  reti  di 
telecomunicazioni. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando autonomamente materiali diversi da quelli 
proposti. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze 
matematiche e statistiche di base, unitamente alla teoria dei segnali e alla teoria e tecnica delle 
comunicazioni. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  in  aula  vengono  illustrati,  da  parte  del  docente,  esempi  di 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

248
 

applicazione della teoria illustrata durante lezioni precedenti. Nelle esercitazioni in laboratorio 
il docente illustra con l’ausilio del software MATLAB simulazioni di sistemi di interesse pratico. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  un  colloquio 
orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Introduzione al  Introduzione alle reti di telecomunicazioni e discussione delle loro 
2     
corso  peculiarità. Organizzazione del corso. 

Il concetto cellulare. Dimensionamento di una rete cellulare. 
Il sistema cellulare  Procedure di hand‐off.   Capacità di un sistema cellulare. Interferenza  8  2   
co‐canale e interferenza da canale adiacente. Esercizi. 

Il problema dell’accesso. Teorema 2BT e relazioni con l’accesso 
multiplo. Accesso garantito ed accesso non deterministico. TDMA, 
Strategie di 
FDMA e CDMA. Tecniche a spettro espanso. Fattore di espansione e  8  2  2 
accesso multiplo 
guadagno di codifica. Prestazioni e capacità. Protocollo ALOHA e 
analisi di stabilità.  

Teorema di Little. Classificazione delle code. Code M/M1, M/M/m, 
Teoria delle code  8  2  2 
M/G/1. Formula di Pollaczeck‐Khintchine. 

Fading: effetto del multipath e del movimento. Classificazione del 
Canali affetti da 
fading. Modello di Rayleigh. Probabilità di errore per fading di  8  2  2 
fading 
Rayleigh in AWGN. Tecniche di diversità.  

Panoramica sulle più comuni reti wireless. Problematiche di sicurezza 
nelle reti wireless. Il concetto di sicurezza a livello fisico: modello di 
Reti wireless  8  2  2 
Wyner per il canale con intercettazioni. Rilevanza del modello di 
Wyner per le reti wireless. Reti di sensori e loro peculiarità.  

Totale Ore  42  10 8

 
 

Testi di riferimento 
S. Benedetto and E. Biglieri, Principles of Digital Transmission: With Wireless Applications, Kluwer 
Academic/Plenum Publishers, 1999.  
D. Bertsekas, R. Gallager, Data Networks, Prentice Hall, 1992. 
J. Proakis, Digital Communications, McGraw Hill, 2001. 
T. Rappaport, Wireless Communications, Prentice‐Hall, 2002. 
A.  D.  Wyner,  “The  Wire‐Tap  Channel”,  Bell  System  Technical  Journal,  vol.  54,  pp.  1355‐1387, 
ottobre 1975.  
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

249
 

RETI LOGICHE  
Cds:   Docente:  Integrato:  Propedeuticità:  Crediti: 
Ingegneria Informatica  dr. A. Della Cioppa  no  nessuna  6 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice: 
I  II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  introduce  allo  studio  dell’organizzazione  e  della  progettazione  dei  componenti 
hardware dei sistema digitali. In particolare, l’insegnamento inserisce nell’ambito della teoria 
della  commutazione  gli  argomenti  relativi  alle  reti  logiche,  fornendo  le  metodologie  e  gli 
strumenti per l’analisi e la sintesi delle reti logiche a vari livelli di complessità.  

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Metodologie di progettazione di reti logiche. Tecniche di sintesi di sistemi logici. Comprensione 
degli aspetti fondamentali della teoria della commutazione.  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Progettare  circuiti  logici.  Valutare  le  caratteristiche  dei  principali  circuiti.  Uso  di  sistemi  CAD 
per il disegno e la simulazione di circuiti e sistemi logici. 

Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  valutare  gli  aspetti  di  organizzazione  e  di  progettazione  dei  sistemi  d'elaborazione 
hardware. Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare circuiti logici.  

Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  oralmente  un  argomento  legato  alle  metodologie  di 
progettazione delle reti logiche. 

Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 

Nessuno  

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio.  Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente tutti i contenuti dell’insegnamento ed è strumentale all’acquisizione, oltre che 
delle capacità di progettazione e realizzazione di circuiti logici partendo dalle specifiche, anche 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

250
 

a  sviluppare  e  rafforzare  le  capacità  di  lavorare  in  team.  Le  attività  di  laboratorio  sono 
finalizzate alla implementazione al calcolatore di circuiti logici ‐ le cui specifiche sono proposte 
dagli/dalle allievi/e – mediante l’uso di strumenti CAD di ausilio alla progettazione.  

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta 
e colloquio orale. 

Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Concetti di Base  Informazione e sua rappresentazione. 2   

Le  algebre  booleane.  Le  espressioni  binarie.  Le 


Algebra booleana  funzioni binarie. La minimizzazione in forma grafica e  4  2   
in forma tabellare. 

Reti combinatorie  L'analisi e la sintesi delle reti combinatorie, 4  2

Latch, Flip‐Flop. Modelli e modalità di funzionamento 
Reti sequenziali  delle reti sequenziali sincrone, La progettazione delle  6  4  2 
reti sequenziali sincrone 

Reti  sequenziali  e  automi  a  stati  finiti,  La 


rappresentazione  degli  automi  a  stati  finiti.  La 
Automi a stati finiti  8  4  2 
minimizzazione  degli  stati  interni  di  un  automa.  Le 
trasformazioni Mealy‐Moore e Moore‐Mealy. 

Introduzione al linguaggio VHDL  Introduzione al VHDL. Descrizione e Costrutti. 12  4 4

Totale Ore  36  16 8

Testi di riferimento 

F. Fummi, M. G. Sami, C. Silvano: Progettazione digitale, II edizione, McGraw‐Hill Italia, 2007. 

Dispense fornite a lezione. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

251
 

 SISTEMI DI ELABORAZIONE 
Docente: 
Cds:  
Prof. Angelo  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
MARCELLI, Prof.  no  nessuna  9 
Informatica LM  
Pasquale FOGGIA 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:   
I  II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  presenta  aspetti  avanzati  delle  soluzioni  architetturali  utilizzate  in  processori 
commercialmente  disponibili  per  migliorarne  le  prestazioni.  L’analisi  e’  condotta  mediante  il 
confronto  sistematico  tra  i  modelli  e  le  diverse  implementazioni  proposte  dai  costruttori. 
Particolare enfasi e’ data alle scelte architetturali di supporto al sistema operativo. Il corso e’ 
completato da una parte relativa al dimensionameno degli impianti di elaborazione. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  degli  aspetti  avanzati  delle  architetture  dei  calcolatori,  dell’interfaccia 


hardware/software,  del  supporto  architetturale  al  sistema  operativo,  dell’impatto  delle 
soluzioni architetturali sulle prestazioni. Conoscenza delle metodologie per il dimensionamento 
degli impianti di elaborazione.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper  valutare  l’impatto  delle  diverse  soluzioni  architetturali  sulle  prestazioni  dei  sistemi  di 
elaborazione, saper dimensionare impianti di elaborazione 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  scegliere  ed  integrare  soluzioni  tecnologiche  proposte  in  letteratura  per  ottenere 
sistemi  di  prestazioni  assegnate.  Individuare  i  trend  metodologici  e  tecnologici  delle 
architetture dei sistemi di elaborazione. Dimensionamento di impianti di elaborazione. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo,  documentare  il  lavoro  svolto  in  forma  scritta  e  comunicare 
oralmente i risultati della propria attivita’ . 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper valutare le soluzioni tecnologiche proposte nella letteratura specializzata.  
Prerequisiti 

Organizzazione  di  un  sistema  di  elaborazione,  parametri  prestazionali  delle  unita’ 
componenti, progettazione di circuiti logici.  
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente  tutti  i  contenuti  dell’insegnamento  ed  è  strumentale  all’acquisizione,  oltre  che 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

252
 

delle capacità specifiche, delle capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio gli 
studenti progettano e realizzano soluzioni architetturali attraverso l’uso di simulatori.  
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avviene  mediante  un  colloquio 
orale  e  la  valutazione  dell’elaborato  di  progetto  svolto  in  laboratorio.  Nel  corso  del  colloquio 
l’allievo/a  dovrà  presentare  e  discutere  un  articolo  scientifico  su  tematiche  attinenti  gli 
argomenti del corso. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Prestazioni dei sistemi di elaborazione ‐ Complessita’ computazionale 
Introduzione al 
e  architettura  del  sistema  di  elaborazione  –  Ridondanza  e  2     
corso 
parallelismo. 

Prestazioni  –  Esecuzione  in  pipeline  – Conflitti  – Gestione  dei  salti  – 


Pipeline  Interruzioni  ed  eccezioni  ‐  Pipeline  con  unita  multiciclo  –Conflitti  di  8  6  4 
controllo in pipeline multiciclo 

La  memoria  cache:  metodi  di  mapping,  algoritmi  di  rimpiazzamento, 


coerenza,  prestazioni  –  La  memoria  virtuale:  paginazione  e 
Gerarchia di 
segmentazione,  gestione  della  pagine  e  dei  segmenti,  algoritmi  di  8  6  4 
memoria 
rimpiazzamento,  tabella  delle  pagine  e  TLB,  prestazioni  –  Memory 
Management Unit 

Processori superscalari – Esecuzione fuori ordine: il completamento. – 
CPU  Completamento  in  ordine.  Metodo  del  Reordering  Buffer  –  Metodo  6    4 
dell’History Buffer 

Cenni storici – Allocazione dei bus – Il chipset – Standardizzazione dei 


Bus  8     
bus: SCSI, PCI, USB. 

Cenni  storici  ‐  Classificazione  della  architetture  parallele  ‐   Reti  di 


Sistemi di grandi  interconnessione  –  Organizzazione  della  memoria  –  Coerenza  delle 
10  2  4 
dimensioni  cache  –  Valutazione  delle  prestazioni:  legge  di  Amdhal  –  Cenni  sulla 
programmazione parallela  

Il  ciclo  di  vita  di  un  impianto  informatico.  Proprietà  e  metriche  per 
Impianti di  valutare la qualità di un sistema informatico. Modelli per l’ingegneria 
12     
elaborazione  delle prestazioni: modelli markoviani, il modello a reti di code. Casi di 
studio: 

Totale Ore  54  14 16

Testi di riferimento 
D.A. Patterson, J.L. Hennessy, Computer organization and design – The hardware/software 
interface, 2nd editino, Morgan Kaufmann, 1999 
D. A. Menascè. V. A. F. Almeida, L. W. Dowdy: “Performance by Design: Computer Capacity 
Planning by Example”, Prentice Hall PTR, 2004. 
Materiali disponibili sul sito del docente accessibile dall’indirizzo http://nclab.diiie.unisa.it 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

253
 

SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire    no  FAST 2  6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  II  ING‐INF/03   Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il  corso  mira  a  fornire  elementi  di  base  utili  come  supporto  alle  decisioni  relative  ad 
acquisizioni di servizi e sistemi di telecomunicazione in ambiti aziendali.  Il corso ha carattere 
essenzialmente  informativo.  Sono  programmate  attività  esercitative  e  di  familiarizzazione 
(visite ad aziende ed impianti) nella percentuale del 20%. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  delle  tecniche  e  familiarizzazione  con  le  terminologie  utilizzate  nell’ambito 


delle telecomunicazioni, dei sistemi, dei protocolli e degli scenari di rete.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper analizzare sistemi di telecomunicazione. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  un  sistema  di 
telecomunicazione. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle telecomunicazioni. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di  base  sulle  
comunicazioni elettriche. 

Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  per  familiarizzare  con  i 
metodi di analisi e valutazione dei sistemi di telecomunicazione. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  un  colloquio 
orale. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

254
 

Contenuto del corso 

Ore
Argomenti  Contenuti specifici 
Lez. 

Architettura. Sistemi di commutazione a divisione di spazio. Switch multistadio. 
Complessita’ dello switch, Condizione di non  blocco. Minimizzazione dello switch.  

Time‐Division switching. Time switching puro. Switch bidimensionale spazio‐tempo. 
Complessita’  degli  elementi  di  commutazione.  Switch  multistadio  Spazio‐Tempo. 
Esempi  di  switch  spazio‐temporali.  Trattamento  della  chiamata.  Scenario  di  una 
chiamata  entrante,  uscente,  terminale.  Tassazione.  Misure.  Manutenzione 
Telefonia a 
commutazione di  dell’autocommutatore.  Segnalazione  a  canale  comune  (CCS).  ISDN:  Accesso  Base,  28 
circuito  Accesso  Primario,  Customer  Premises  Network  e  modello  di  riferimento,  TA,  TE, 
NT1, NT2. 

Rete intelligente: Motivazione e architettura. Protocolli. Scenari di chiamata. Servizi. 
Numero verde. Centrex. Chiamata con carta di credito. Number Portability. Hot 
Billing. Internet Call Waiting.  

Rete di accesso e sua evoluzione. 

Telefonia  a  Protocollo IP e TCP. Servizio CO e CL. Rete Internet. Motivazione. Architettura. 
commutazione  di  Codifica vocale. Tempi di latenza. Il problema dell’eco. Perdita dei pacchetti. 
pacchetto   Funzioni del  Gateway e del Gatekeeper. Protocolli H323 e SIP.  Interlavoro con SS7.   22 
Scenari di chiamata. Decomposizione del Gateway. Comunicazione interdominio e 
  problematica del Clearinghouse 

Architettura del sistema radiomobile GSM. MSC, VLR, HLR, BSS e BTS. Scenario di 
Sistemi radiomobili  10 
chiamata. 

Totale Ore  60

Testi di riferimento 

John Bellamy, Digital Telephony, 2nd edition, John Wiley & Sons Inc. 

G. Kessler, P. Southwick, Guida a ISDN,  Mc Graw Hill Italia 

Achille Pattavina, Reti di Telecomunicazioni, McGraw‐Hill, per le reti a pacchetto e ATM. 
 
U. Black, Voice Over IP, Prentice Hall PTR 

Dispense di formazione e addestramento interno di industrie manifatturiere. 

F. Grimaldi, V. Zingarelli, Sistemi radiomobili cellulari, Scuola Superiore G. Reiss Romoli, per  la rete 
radiomobile e GSM 

 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

255
 

SISTEMI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI  
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no    6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  II  ING‐IND/33  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il corso si propone di fornire gli elementi di base per la progettazione di sistemi programmabili 
per il controllo di sistemi per la produzione industriale e di introdurre metodologie tradizionali 
e innovative per la supervisione e il controllo di sistemi civili e industriali. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  dei  sistemi  per  la  produzione 
industriale,  dei  modelli  concettuali,  delle  metodologie  di  progetto  dei  sistemi  di  controllo  in 
ambito civile e industriale.  

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Saper  progettare  un  sistema  di  regolazione  e  controllo  per  applicazioni  civili  e  industriali 
integrando le tecniche di controllo apprese e le tecnologie adatte a realizzarlo.  

Autonomia di giudizio (making judgements) 
Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  di  progettazione  dei  sistemi  di  controllo  per 
ambiente  civile  e  industriale  scegliendo  la  tecnologia  più  adatta  e  discriminando  tra 
metodologie tradizionali, innovative o ibride.  

Abilità comunicative (communication skills) 
Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai sistemi e alle tecnologie 
per gli impianti industriali e civili. 

Capacità di apprendere (learning skills) 
Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti, anche 
in lingua inglese. 

Prerequisiti 
Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di 
matematica e fisica di base. 

Metodi didattici 
L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  esercitazioni  in  aula  ed  esercitazioni  pratiche  di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  tutto  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende  i 
contenuti dell’insegnamento relativi alla progettazione di un sistemi di regolazione e controllo 
per  uso  civile  o  industriali,  facendo  uso  delle  tecniche  di  controllo  tradizionali,  innovative  o 
ibride.  A  tale  scopo  alcune  ore  di  laboratorio  vengono  dedicate  all’addestramento  degli 
studenti all’utilizzo di pacchetti software per la progettazione assistita da calcolatore. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

256
 

Metodi di valutazione 
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante un colloquio orale 
durante il quale sarà valutato anche l’elaborato progettuale.  

 
Contenuto del corso 

Ore  Ore  Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Il processo industriale, l’impianto industriale, il sistema di controllo 
Generalità sui  di  processo,  Manufacturing  Execution  System  &  Enterprise 
processi  Resources  Planning.  Computer  Integrated  Manufacturing:  funzioni  3     
industriali  coinvolte,  benefici  attesi,  integrazione.  Metodi  di  progettazione: 
bottom up e top down. 

Architetture  Architettura  dei  nodi,  Communication  network  interface,  modalità 


distribuite per  di  gestione  degli  eventi,  strategie  di  comunicazione,  sistemi  di 
3     
l’automazione  comunicazione, proprietà di componibilità, scalabilità, complessità, 
industriale  dependability. 

Reti di  Reti  per  l’automazione:  architetture  hw,  configurazioni  logiche  e 


comunicazione  fisiche, requisiti temporali del fieldbus, standardizzazione, modello  6     
industriale  iso/osi e dettaglio dei livelli, confronto tra fieldbus 

Conversione elettromeccanica, azionamenti e motori. Azionamento 
in  DC:  principio  di  funzionamento,  regolazione  e  controllo. 
Azionamento  in  ac:  principio  di  funzionamento,  regolazione  e 
Sistemi 
elettronici per la  controllo.  Cenni  sull’azionamento  brushless  e  step‐motors. 
Confronto tra gli azionamenti.  12  3   
produzione 
industriale  Sensori:  caratteristiche  statiche  e  dinamiche,  sensori  di  posizione, 
deformazione  e  accelerazione,  di  temperatura,  di  corrente,  di 
prossimità, MEMS 

Sistemi di 
controllo e  Metodi di controllo innovativi e confronto con i metodi tradizionali. 
6  3  5 
regolazione  La logica fuzzy. 
innovativi 

Sistemi a logica  Architettura fisica dei PLC, cicli di scansione. Linguaggio a contatti. 
2  6  5 
programmabile  Applicazioni per ambiente industriale. 

Microcontrollore:  definizione,  architettura,  applicazioni  industriali. 


Sistemi 
Esempi  di  microcontrollore  e  implementazioni  di  programmi  3     
embedded 
esemplificativi. 

Domotica:  definizione,  architetture,  standard  X‐10,  standard 


Sistemi domotici  europei, Konnex, standard proprietari, criteri di progettazione di un  3     
sistema domotico 

Totale Ore  38  12  10

Testi di riferimento 
G. Olsson, G. Piani, Computer systems for automation and control, Prantice Hall. 
L. Busti, C. De Nard, Gli Edifici Intelligenti, Tecniche Nuove. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

257
 

M. J. Usher, Sensori e Trasduttori, Tecniche Nuove. 
E. Grassani, Automazione Industriale, Delfino. 
S. Cammarata, sistemi a logica Fuzzy, Etas. 
M. G.Singh, J. P. Elloy, R. Mezencev, N. Munro: Applied industrial control ‐ Vol. I, Pergamon 
Press. 
G. G. Seip, EIB:lo standard per la gestione ed il controllo degli edifici, Tecniche nuove. 
Appunti del corso. 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

258
 

SISTEMI INFORMATIVI 
Cds:  
Docente:  Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria  Integrato:  
Matteo GAETA  Basi di dati  6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  II   ING‐INF/05  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Introdurre  ed  approfondire  le  conoscenze  del  mondo  dei  sistemi  informativi  aziendali, 
attraverso  una  vision  dettagliata  sull’evoluzione  del  business  nella  società  della  conoscenza, 
sulle varie componenti dei sistemi operazionali, sui sistemi informazionali e sulla gestione dei 
progetti software. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione della terminologia utilizzata nell’ambito dell’informatica aziendale, dei sistemi 
informativi, dei sistemi operazionali e informazionali, del project management. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper analizzare, definire, progettare e realizzare un Sistema Informativo Aziendale. Essere in 
grado di gestire un progetto software la pianificazione e le attività di progetto. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  stimare  tempi,  sforzi/costi  di  un  progetto  software  sui  sistemi  informativi  aziendali; 
gestire la qualità e migliorare i processi. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo  ed  essere  in  grado  di  gestire  persone  e  team  di  lavoro,  esporre 
oralmente  argomenti  relativi  ai  sistemi  informativi  aziendali  sia  a  specialisti  del  settore  che  a 
non specialisti. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze relative alle 
basi di dati e nozioni sui sistemi informativi. 
Metodi didattici 

Il  corso  si  caratterizza  per  una  impostazione  dinamica,  ricca  di  casi  di  studio,  per  la  parte 
relativa  ai  sistemi  informativi  operazionali  ed  innovativa  per  quanto  riguarda  i  sistemi 
informazionali  ed  in  particolare  i  sistemi  di  data  mining.  In  merito  al  project  management 
fornisce  inoltre  conoscenze  fondamentali  per  la  gestione  dei  progetti  software  nella 
realizzazione  di  Sistemi  Informativi  Aziendali  dedicando  particolare  attenzione  agli  aspetti 
relativi alle attività di gestione, pianificazione e tempistica, gestione del rischio, gestione delle 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

259
 

persone,  stima  dei  costi,  al  miglioramento  dei  processi,  alla  gestione  della  qualità  e  delle 
configurazioni. 
Metodi di valutazione 

L’esame  si  articola  in  una  prova  pratica  ed  in  un  colloquio  orale.  La  prova  pratica  consiste 
nella  redazione  di  uno  studio  approfondito  su  specifiche  tematiche  metodologiche  e/o 
tecnologiche  rilevanti  per  il  mondo  dei  sistemi  informativi  aziendali.  Le  tematiche  oggetto  di 
studio saranno indicate durante il corso. Il colloquio orale prevede anche una presentazione dei 
risultati dello studio effettuato. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

L’informatica 
Evoluzione del business, concetti generali, strategie aziendali  6     
aziendale 

Progetti per la  Problematiche di gestione di progetti per la realizzazione di un 
8  5   
realizzazione di un SIA  Sistema Informativo Aziendale (SIA) 

Struttura dei sistemi informativi, sistemi operazionali, sistemi 
Il sistema informativo 
informazionali (data warehousing, data mining e business  3  3   
e la sua scomposizione 
intelligence) 

I sistemi operazionali di base, gli ERP per area amministrativa, 
area logistica, area vendite (Sales Force Management), area 
ERP  16  9   
acquisti e area produttiva: obiettivi, strutture di base, procedure 
e flussi evoluti 

I sistemi di supporto primario all’ERP, estensioni dell’ERP con 
I sistemi operazionali  particolare riferimento ai sistemi di gestione clienti (CRM), di e‐
4  2   
complementari  commerce e di gestione della Supply Chain (SCM), sistemi 
tecnici, sistemi di ufficio/organizzazione 

Introduzione ai sistemi di data mining, processo di mining dei 
Data Mining  dati, statistiche elementari e analisi relative, meccanismi di  3  1   
classificazione, predizione e clustering, aree di applicazione. 

Totale Ore  40  20

Testi di riferimento 

Sistemi  Informativi  Aziendali  (struttura  e  applicazioni);  Maurizio  Pighin  e  Anna  Marzona; 


Pearson Italia 
Ingegneria del Software 8° Edizione; Sommerville Jan; Pearson 
Sistemi Informativi per l’impresa digitale; G. Bracchi, C. Francalanci e G. Motta; McGraw‐Hill 
Sistemi  Informativi  Aziendali;  Stephen  Haag,  Maeve  Cummings,  Donald  J.McCubbrey;  
McGraw‐Hill 
Sul sito del docente è inoltre disponibile materiale didattico integrativo. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

260
 

Durante  le  prime  lezioni  verranno  fornite  ulteriori  indicazioni  sui  testi  di  riferimento  e  su 
eventuale materiale didattico da adottare. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

261
 

SISTEMI OPERATIVI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
P. Ritrovato  si  Calcolatori elettronici  6 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’acquisizione di competenze sulle principali funzioni di un sistema operativo 
moderno, su come tali aspetti sono implementati in sistemi operativi disponibili in commercio. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  delle  funzioni  svolte  da  un  sistema  operativo  moderno,  con  particolare 
riferimento  alla  gestione  dei  processi,  della  memoria,  delle  periferiche  e  dei  file,  e 
comprensione  delle  tecniche  di  base  di  implementazione  di  tali  funzioni.  Conoscenza  delle 
modalità  di  interazione  applicativa  con  le  componenti  base  di  un  SO  attraverso  system  call  e 
Shell. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Utilizzare  le  funzioni  di  un  sistema  operativo  moderno  attraverso  programmi  realizzati 
usando il linguaggio C e Shell script.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper valutare l’impatto sulle applicazioni delle caratteristiche dell’infrastruttura tecnologica 
e del sistema operativo adottato.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai sistemi operativi. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesta  la  conoscenza  del 
linguaggio C, del linguaggio Java, dell’architettura e del funzionamento di un processore. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  vengono  assegnati  agli  studenti,  divisi  per  gruppi  di  lavoro, 
specifici problemi da risolvere legati ad argomenti trattati a lezione.  
Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la realizzazione 
di un elaborato e un colloquio orale. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

262
 

Contenuto del corso 

Ore  Ore  Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 
Introduzione al  Introduzione storica all’evoluzione dei sistemi operativi. Le principali 
4     
corso  famiglie di sistemi operativi attuali. Il modello a strati del sistema 
operativo. Esempi di architetture di SO (windows e Linux) 
Il concetto di processo e la multiprogrammazione. Stati di un 
Il nucleo e la 
processo. Scheduling. Priorità. Comunicazione tra i processi (IPC). I 
gestione dei  thread, programmazione multithread e memoria condivisa.  10  3  6 
processi  Problematiche di sincronizzazione tra i processi. Esempi d’uso delle 
system call per la gestione dei processi su un SO specifico 
I problemi nella gestione della memoria: rilocazione, protezione dei 
La gestione della  processi. Segmentazione della memoria. Swapping. Caricamento  6     
memoria 
dinamico. La memoria virtuale. La MMU. Paging. Gestione della 
memoria in Windows .  
Astrazione e virtualizzazione delle periferiche. I driver. Caricamento 
dinamico dei driver. Il file system. Partizioni e volumi. Sistemi RAID. 
L’input/output e la  Allocazione dello spazio su disco. Gestione dei file. Gestione delle 
8  3  8 
gestione dei file 
directory. Journalling. Controllo di accesso: permessi e ACL. File 
system di rete. Esempi d’uso delle system call per la gestione dei file 
su un SO specifico 
Programmazione 
Linguaggi di scripting, comandi ed espressioni regolari.  6    6 
Shell 

Totale Ore  34  6  20

Testi di riferimento 
Silberschatz, Galvin, Gagne, Sistemi operativi: concetti ed esempi, Addison‐Wesley, 2006. 
M. Russinovich, D. Solomon, Microsoft Windows Internal, 5th Edition, Microsoft Press, 2009. 
D. Bovet, M. Cesati, Understanding the Linux Kernel, 3rd Edition,  O'Reilly, 2005. 
Dispense aggiuntive fornite dal docente 
Materiale disponibile il rete 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

263
 

SISTEMI OPERATIVI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
da definire  no    9 
Informatica LM 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  I e II  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’acquisizione di competenze sulle principali funzioni di un sistema operativo 
moderno, su come tali aspetti sono implementati in sistemi operativi disponibili in commercio, 
oltre  ad  investigare  sistemi  operativi  per  dispositivi  Mobili  e  infrastrutture  per  il  Cloud 
Computing. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Conoscenza  delle  funzioni  svolte  da  un  sistema  operativo  moderno,  con  particolare 
riferimento  alla  gestione  dei  processi,  della  memoria,  delle  periferiche  e  dei  file,  e 
comprensione  delle  tecniche  di  base  di  implementazione  di  tali  funzioni.  Conoscenza  delle 
modalità di interazione applicativa con le componenti base di un SO. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Utilizzare  le  funzioni  di  un  sistema  operativo  moderno  attraverso  programmi  realizzati 
usando  il  linguaggio  C.  Sviluppare  applicazioni  su  sistemi  operativi  per  dispositivi  mobile. 
Realizzare applicazioni “in the Cloud” utilizzando infrastrutture per il Cloud Computing. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper valutare l’impatto sulle applicazioni delle caratteristiche dell’infrastruttura tecnologica 
e del sistema operativo adottato.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato ai sistemi operativi. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesta  la  conoscenza  del 
linguaggio C, del linguaggio Java, dell’architettura e del funzionamento di un processore. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio.  Nelle  esercitazioni  in  aula  vengono  assegnati  agli  studenti,  divisi  per  gruppi  di 
lavoro,  specifici  problemi  da  risolvere  legati  ad  argomenti  trattati  a  lezione.  Per  la  parte  di 
laboratorio viene assegnato un progetto su specifiche tematiche tecnologiche che richiede sia 
oltre  all’acquisizione  delle  competenze  e  abilità  sui  contenuti  dell’insegnamento,  anche 
sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

264
 

Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante la realizzazione 
di un elaborato e un colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore  Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 
Introduzione al  Introduzione storica all’evoluzione dei sistemi operativi. Le principali 
famiglie di sistemi operativi attuali. Il modello a strati del sistema  2     
corso 
operativo. Esempi di architetture di SO (windows e Linux) 
Il concetto di processo e la multiprogrammazione. Stati di un 
Il nucleo e la  processo. Scheduling. Priorità. Comunicazione tra i processi (IPC). I 
gestione dei  10  8   
thread, programmazione multithread e memoria condivisa. 
processi  Problematiche di sincronizzazione tra i processi. Esempi d’uso delle 
system call per la gestione dei processi su un SO specifico 
I problemi nella gestione della memoria: rilocazione, protezione dei 
La gestione della  processi. Segmentazione della memoria. Swapping. Caricamento  6     
memoria  dinamico. La memoria virtuale. La MMU. Paging. Gestione della 
memoria in Windows .  
Astrazione e virtualizzazione delle periferiche. I driver. Caricamento 
dinamico dei driver. Il file system. Partizioni e volumi. Sistemi RAID. 
L’input/output e la 
Allocazione dello spazio su disco. Gestione dei file. Gestione delle  8  8   
gestione dei file  directory. Journalling. Controllo di accesso: permessi e ACL. File 
system di rete. Esempi d’uso delle system call per la gestione dei file 
su un SO specifico 
Amministrazione di  Problematiche relative all’amministrazione di un SO (configurazione, 
4  4   
un SO  protezione e sicurezza). Utilizzo della Shell. 

Realizzazione di un progetto basato su alcune delle seguenti 
tematiche: 

Project Work  I. SO per dispositivi Mobili (Google Android o Symbian)  6    34 


II. Cloud Computing (Microsoft Windows Azure) 
III. SO Real Time (RTLinux, Windows CE) 
 

Totale Ore  36  20 34

Testi di riferimento 
Silberschatz, Galvin, Gagne, Sistemi operativi: concetti ed esempi, Addison‐Wesley, 2006. 
Dispense aggiuntive fornite dal docente 
Materiale disponibile il rete 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

265
 

 TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE  
Cds:  
Docente:  Integrato:  Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Mario VENTO      9 
Informatica LM 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
I  I  ING‐INF/05  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira all’apprendimento degli algoritmi e delle strutture dati avanzate e alle tecniche 
di programmazione evolute, come la programmazione greedy e quella dinamica.  
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  negli  ambiti  di  approfondimento  del  corso,  con 
particolare riferimento allo pseudo‐codice.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper implementare in C gli algoritmi e strutture dati avanzate e conoscere la realizzazione 
che alcune strutture dati standard hanno nei packages Java.  . 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  progettare  e  realizzare  un’applicazione  in 
termini di strutture dati ed algoritmi standard, eventualmente utilizzando al meglio i packages 
già disponibili in Java.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo e commentare oralmente un programma scritto in Java, o esporre le 
relative scelte progettuali e realizzative. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando libri di testo diversi da quelli proposti o la 
documentazione in linea. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesto,  oltre  alle  conoscenze 
incluse negli insegnamenti propedeutici, una buona pratica di programmazione in C. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti, divisi per gruppi di lavoro, 
un  progetto  da  sviluppare  durante  tutto  lo  svolgimento  del  corso.  Il  progetto  comprende 
unitariamente  tutti  i  contenuti  dell’insegnamento  ed  è  strumentale  all’acquisizione,  oltre  che 
delle  capacità  di  progettazione  e  realizzazione  di  una  base  di  dati  partendo  dalle  specifiche, 
anche a sviluppare e rafforzare le capacità di lavorare in team. Nelle esercitazioni in laboratorio 
gli  studenti  implementano  un  progetto  di  un’applicazione  Java  in  tutte  le  sue  parti,  partendo 
dai documenti di progetto. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

266
 

Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Presentazione  del  corso.  Il  ruolo  della  programmazione  ad 


Introduzione al corso  oggetti  nella  produzione  del  software.  Cenni  di  Ingegneria  del  4     
software. 

Tipi di dato astratti e 
I Tipi di dato astratto List, Queue, Set, Bag, Code a priorità.   4     
concreti 

Implementazione  di  code  a  priorità  implementate  con  liste  ed 


heap. 

Alberi  rosso‐neri  ed  algoritmi  fondamentali  di  inserimento, 


ricerca, cancellazione e rotazione. Alberi splay. 

Strutture dati  Grafi:  rappresentazione,  visita  in  ampiezza  e  profondità, 


16  8  12 
avanzate  ordinamento  topologico.  Algoritmi  fondamentali  su  grafi: 
componenti  connesse,  alberi  di  copertura  di  costo  minimo 
(Kruskal), cammini minimi a sorgente singola (Dijkstra) e multipla 
(Floyd‐Warshall  e  Johnson),  flusso  massimo  (Ford‐Fulkerson, 
Karp). 

Heap di Fibonacci e Binomiali 

Algoritmi di ordinamento in tempo lineare: Counting sort, Radix 
sort, Bucket sort. 
Algoritmi avanzati  12  4  4 
Algoritmi di ordinamento avanzati: Quicksort ed HeapSort. 

Algoritmi di selezione. 

Algoritmi  di  crittografia  a  chiave  simmetrica:  DES,  Triple  DES, 


Algoritmi per la  Attacchi  a  DES.  Algoritmi  di  teoria  dei  numeri,  Massimo  comun 
4  2   
sicurezza informatica  divisore,  Potenze  di  un  elemento,  Crittografia  a  chiave  pubblica 
RSA 

Fondamenti  della  programmazione  dinamica.  Prodotto  di 


Programmazione 
sequenze  di  matrici.  Algoritmo  della  più  lunga  sottosequenza  6  4   
dinamica 
comune. Traingolarizzazione ottima. 

Fondamenti  teorici  dei  metodi  greedy.  Selezione  di  attività. 


Algoritmi Greedy  6  4   
Codici di Huffman. Problemi di scheduling. 

Totale Ore  52  20 16

Testi di riferimento 

© T.H. Cormen, C.E. Leiserson, R.L. Rivest, C. Stein, “Introduzione agli Algoritmi e Strutture dati”, 
seconda edizione, McGraw‐Hill, 2005. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

267
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

268
 

TECNOLOGIE INFORMATICHE DEI SISTEMI DI CONTROLLO 
Cds:   Docente:  Propedeuticità: 
Integrato:  
Ingegneria  Francesco  Fondamenti di  Crediti: 6 
no 
Informatica  BASILE  Controlli Automatici 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice: 0612700018 
III  II  ING‐INF/04  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il corso ha come obiettivo la progettazione, configurazione e programmazione di un sistema di 
controllo. 

Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 
Capacità di progettare un sistema di automazione e valutarne le prestazioni. 

Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 
Programmazione  dei  dispositivi  di  controllo  in  base  allo  standard  internazionale  IEC  6113. 
Utilizzo  delle  tecnologie  di  maggior  impiego  nel  settore,  con  particolare  riferimento  ai 
controllori a logica programmabile (PLC). 

Autonomia di giudizio (making judgements) 
Saper  individuare  i  metodi  più  appropriati  per  l’utilizzo  delle  tecnologie  informatiche  nella 
progettazione e programmazione di un sistemi di controllo. 

Abilità comunicative (communication skills) 
Saper  lavorare  in  gruppo  ed  esporre  oralmente  un  argomento  legato  all’impiego  delle 
tecnologie informatiche nei sistemi di controllo. 

Capacità di apprendere (learning skills) 
Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 

Prerequisiti 
Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  di  base  di 
informatica e automatica. 

Metodi didattici 
L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni in laboratorio. 
Nelle esercitazioni in aula viene assegnato agli studenti un esercizio da risolvere mediante carta 
e  penna.  Nelle  esercitazioni  di  laboratorio  agli  studenti  viene  assegnato  un  progetto  da 
progettare e sviluppare ed implementare su un dispositivo di controllo industriale; il progetto 
viene convalidato mediante l’utilizzo di un emulatore di processo.  

Metodi di valutazione 
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e 
un colloquio orale. Per superare l'esame lo studente deve dimostrare di aver compreso e saper 
applicare  i  principali  concetti  esposti  nel  corso.  Il  voto,  espresso  in  trentesimi  con  eventuale 
lode,  dipenderà  dalla  maturità  acquisita  sui  contenuti  del  corso,  tenendo  conto  anche  della 
qualità dell'esposizione scritta e orale e dell'autonomia di giudizio dimostrata. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

269
 

Modalità di frequenza 
L’insegnamento è erogato in presenza con frequenza obbligatoria. 

Lingua di insegnamento 
Italiano. 

Sede e Orario 
Il  corso  è  erogato  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria.  Si  consulti  il  sito  della  Facoltà 
(http://www.ingegneria.unisa.it/) per l’indicazione dell’orario e delle aule. 

Contenuto del corso 

Argomenti  Contenuti specifici Ore  Ore Ore


Lez.   Eserc.  Lab. 
Introduzione al corso  Panoramica sulle moderni sistemi di automazione industriale 2 

Programmazione dei  Lo  standard  internazionale  IEC  61131.  Programmazione  dei  dispositivi  14  6 6
dispositivi di controllo  di  controllo  attraverso  i  linguaggi  previsti  dallo  standard:  Testo 
Strutturato,  Linguaggio  a  Contatti,  Diagramma  a  Blocchi  Funzionali, 
Lista Istruzioni e Diagramma Funzionale Sequenziale.   

Dispositivi di  Requisiti  di  un  dispositivo  per  il  controllo.  Controllori  per  applicazioni  4  2
Controllo  generiche:  controllori  monolitici,  controllori  con  architettura  a  bus, 
controllori  basati  su  personal  computer.  Il  controllore  a  logica 
programmabile  (PLC).  Controllori  di  macchine  a  controllo  numerico. 
Controllori specializzati: regolatori PID e controllori per motori elettrici. 

Controllo distribuito  Sistemi  di  produzione  integrata.  Reti  per  l’automazione.  Sistemi  per  il  7  2 3
controllo  di  supervisione  (SCADA)  e  l’acquisizione  di  dati.  Sistemi  per 
l’esecuzione  della  produzione  (MES).  Sistemi  di  controllo  distribuito 
(MES). 

Progettazione di  Esempi  di  architetture  di  controllo.  Ciclo  di  sviluppo  di  un  sistema  di  7  4 3
sistemi di controllo  automazione  distribuito.  Esempi  di  progettazione  di  un  sistema  di 
distribuito  automazione distribuito. 

Totale Ore  34  14 12
 

Testi di riferimento 

P.  Chiacchio,  F.  Basile,  “Tecnologie  informatiche  per  l’automazione”, McGraw‐Hill,  2004,  ISBN 
88‐386‐6147‐2. 

Dispense  integrative  e  problemi  sulla  pagina  web  del  docente  accessibile  dal  sito 
www.automatica.unisa.it 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

270
 

TECNOLOGIE SOFTWARE PER IL WEB  
Cds:   Propedeuticità: 
Docente:  Integrato:   Crediti:  
Ingegneria  Programmazione ad 
da definire  no   6 
Informatica  oggetti, Basi di dati  
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  II  ING‐INF/05  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 
Il  corso  mira  all’apprendimento  di  modelli  e  metodi  per  la  definizione,  progettazione  e 
realizzazione di software applicativi remoti. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  delle  applicazioni  remote,  delle 


architetture  software  distribuite,  dei  concetti  fondamentali  dell’architettura  delle  Java  Server 
Pages (JSP). 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper progettare e realizzare siti web statici, progettare e realizzare siti web dinamici. Saper 
usare la tecnologia JSP. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper individuare i metodi più appropriati per progettare e realizzare un sito web dinamico, 
ottimizzare il processo realizzativo in base al contesto in esame, individuare le metodiche più 
idonee per organizzare le attività di progettazione e realizzazione di applicazioni remote. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper lavorare in gruppo ed esporre oralmente un argomento legato alle applicazioni remote. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  conoscenze  sulla 
progettazione  e  realizzazione  di  algoritmi  e  strutture  dati,  sulle  basi  di  dati  e  sulla 
programmazione ad oggetti. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche, esercitazioni in aula ed esercitazioni pratiche di 
laboratorio. Nelle esercitazioni in aula verranno esemplificati gli argomenti teorici mediante la 
realizzazione di semplici pagine web dinamiche. Nelle esercitazioni pratiche, agli studenti verrà 
chiesto di progettare e realizzare semplici siti web dinamici. 
Metodi di valutazione 

Alla  fine  del  corso  gli  studenti  verranno  divisi  in  gruppi  e  verrà  loro  assegnato  un  progetto 
contenente  delle  specifiche  di  realizzazione  di  un  sito  web  dinamico.  La  valutazione  del 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

271
 

raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  discussione  orale  del  progetto 
realizzato. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.  Eserc.  Lab. 

Classificazioni  delle  applicazioni  in  applicazioni  locali,  remote  e 


Introduzione alle  miste. Architettura delle applicazioni remote: modello client‐server; 
5     
architetture Web  modello  peer‐to‐peer,  modello  three‐tiered.  Web  statico  e  Web 
dinamico. Web applications.  

Introduzione  all’HTML.  Il  concetto  di  Markup.  Il  concetto  di  Tag 
HTML. Sintassi HTML. Primi Tag HTML: Testa del documento e Corpo 
HTML  3  4  3 
del  documento.  Paragrafi  e  giustificazione  del  testo.  Font,  liste  e 
immagini. Link ipertestuali. I Form in HTML. Esercizi su HTML 

Introduzione  a  JSP;  tecnologia  JSP,  architettura  JSP.  Java  Server 


Pages.  Servlet.  Elementi  di  JSP:  template  text,  comment,  directive, 
JSP  6  5  6 
scriptlet, declaration, expression. Oggetti impliciti. Direttive e Azioni 
JSP. Esercizi su JSP. 

Introduzione  ai  Java  Beans.  Requisiti  di  un  Java  Beans.  Proprietà, 
Java Beans  metodi  ed  eventi  dei  Beans.  Uso  di  Java  Beans  nelle  pagine  JSP.  5  5  6 
Vantaggi nell’uso dei Bean. Esercizi sui Bean.  

JSP e interazione  Interazioni Java‐Database: architettura JDBC. Uso dei database nelle 
2  5  5 
con i database  pagine JSP. 

Totale Ore  21  19 20

Testi di riferimento 
Della Mea Vincenzo, Di Gaspero Luca, Scagnetto Ivan. Programmazione Web lato server. 
Apogeo. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

272
 

TELERILEVAMENTO 
Cds:   Docente:  Propedeuticità: 
Integrato:   Crediti:  
Ingegneria  Prof. Maurizio  Elaborazione numerica 
no  6 
Informatica LM  LONGO  dei segnali 
Anno:   Semestre:   SSD:    Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐INF/03  A scelta 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Obbiettivo del corso è di fornire gli elementi per comprendere le metodologie utilizzate nel 
telerilevamento e le sue principali applicazioni.  
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Sistemi di telerilevamento satellitari. Classificazione dati. Elaborazione delle immagini  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Analisi  dei  sistemi  radar  e  dei  sistemi  di  telerilevamento  satellitari.  Feature  extraction  con 
applicazioni di prevenzione di rischi.  
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Scegliere metodi per elaborazione di immagini e classificazione. Valutare comparativamente 
le prestazioni dei sistemi di telerilevamento. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  lavorare  in  gruppo;  argomentare  oralmente  su  questioni    tecniche  e  metodologiche; 
sviluppare correttamente la soluzione numerica di un problema di decisione e/o classificazione.  
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  è  richiesto  il  possesso  di  strumenti 
metodologici  di  base  nel  campo  matematico  e  statistico  e  dei  fondamenti  di  elaborazione 
numerica dei segnali. 
Metodi didattici 

L’insegnamento  contempla  lezioni  teoriche,  lezioni  applicative  sulle  tecnologie,  relative 


esercitazioni  in  classe  ed  esercitazioni  di  laboratorio,  in  particolare  nella  stazione  satellitare 
RESLEHM, assegnazione di tesine.  
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  un  colloquio 
orale, tenendo conto anche delle suddette tesine. 
Contenuto del corso 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

273
 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Aspetti  fisici  ed 


elettromagnetici 
Introduzione  al  corso.  Finalità  del  telerilevamento.  Sensori. 
del remote sensing  4     
Applicazioni. Orbite dei satelliti. Cenni di meccanica celeste  
 

Generalità  sul  radar.  Frequenze  radar.  Misure  radar:  distanza, 


velocità  radiale,  ambiguità  distanza  e  doppler,  angoli,  cella  di 
risoluzione spaziale, risoluzione in frequenza. Cenni sulle tipologie 
Sistemi radar   16  4   
di  antenne  e  di  scansione.  Determinazione  della  portata  radar. 
Equazione  fondamentale  del  radar.  Significato  statistico  della 
portata del radar.   

Generalità  sul  telerilevamento  attivo  a  microonde.  Le  principali 


missione  SAR  satellitari.  Modalità  di  funzionamento  di  un  SAR. 
Risoluzione  geometrica  di  un’immagine  acquisita  da  un  sistema 
SAR. Distorsione geometrica di un’immagine acquisita un sistema 
Sistemi  radar  ad  SAR. Elaborazione SAR bidimensionale spazio‐variante con relativo 
apertura  sintetica  schema  a  blocchi.  Principi  di  interferometria  SAR.Elaborazione  10     
(SAR)  SAR  interferometrica.  Il  rumore  sulla  fase  interferometrica. 
L’accuratezza nella ricostruzione della topografia. La ricostruzione 
della fase assoluta. La geocodifica. L’interferometria differenziale. 

Test  di  ipotesi  multiple.  Criterio  di  Bayes. Classificatori  MAP. 


Classificatori  parametrici  lineari  e  quadratici.  Stima  non 
Elementi  di  parametrica  di  densità:  metodo  di  Parzen  e  metodo  kNN. 
classificazione  ed  Classificatori  non  parametrici.  Aspetti  pratici  del  progetto  e 
dell’analisi  prestazionale  dei  classificatori  non  parametrici.  10  6   
elaborazione  delle 
Distorsione radiometrica e geometrica. Trasformazioni polinomiali 
immagini  per  correzione  di  immagine  ed  interpolazione.  Image 
enhancement:  operazioni  puntuali  e  spaziali  nel  dominio  del 
tempo e di Fourier. Modelli statistici di dati telerilevati 

Introduzione  ad  IDL.  Lettura  e  scrittura  dei  dati  in  IDL. 


Visualizzazione  immagini,  superfici  e  contorni  in  IDL. 
Esercitazioni  di  Programmazione in IDL. Implementazione di un processore SAR in 
    10 
laboratorio  IDL.  Interferometria  SAR:  registrazione  delle  immagini, 
generazione  dell’interferogramma,  algoritmo  di  integrazione 
locale per la ricostruzione della fase. 

Totale Ore  40  10 10

Testi di riferimento 
G. Galati, F. Mazzenga, M. Naldi, Elementi di Sistemi Radar, Aracne, 1996 
G. Franceschetti, R. Lanari, Synthetic Aperture Radar Processing, CRC Press, 1999  
H. Van Trees, Detection, modulation and estimation theory, Wiley interscience 
K. Fukunaga, Pattern recognition, Academic Press 
J.A. Richard: Remote sensing digital image analysis, Sprinter‐Verlag, 1986  

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

274
 

TEORIA DEI SEGNALI: MODULO DI ANALISI DEI SEGNALI  
Integrato: 
Cds:  
Docente:  con Teoria dei segnali:  Propedeuticità:  Crediti: 
Ingegneria 
da definire   modulo di Elementi di  Matematica III  6 
Informatica  
Probabilità  
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  II  ING‐INF/03  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso ha carattere metodologico. Vengono esposte le principali tecniche di analisi ed 
elaborazione dei segnali (in particolare mediante sistemi LTI), con enfasi sulla dualità tempo‐
frequenza. Le tecniche illustrate hanno diffusa applicazione in elettronica, informatica, misure 
elettroniche, telecomunicazioni. I contenuti sono strettamente propedeutici per i corsi del 
settore Telecomunicazioni 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Analisi dei segnali nel dominio del tempo. Analisi di segnali nel dominio della frequenza. 
Analisi dei sistemi lineari nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza, sia in tempo‐
continuo che in tempo‐discreto. Trattamento statistico dei segnali. Conversione 
analogico/digitale. Trasformata discreta di Fourier. Introduzione all’utilizzo di MATLAB per 
l’analisi dei segnali. 
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Caratterizzare i sistemi LTI in termini di legami ingresso‐uscita. Operare semplici elaborazioni 
su segnali, sia deterministici che aleatori, di interesse applicativo. Effettuare il campionamento 
e la ricostruzione di un segnale analogico. Saper effettuare semplici elaborazioni di segnali 
aleatori. Maturare concetti essenziali della conversione analogico/digitale dei segnali. Operare 
semplici elaborazioni su segnali tramite MATLAB. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper scegliere la rappresentazione più adatta per l’analisi dei segnali e dell’interazione con i 
sistemi. Saper evitare effetti indesiderati nella discretizzazione di un segnale analogico.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper esporre gli argomenti trattati in maniera corretta e precisa 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Aver maturato i concetti introdotti in vista degli studi successivi. Saper utilizzare fonti diverse 
per l’approfondimento delle metodologie introdotte nel corso 
Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati allo studente sono richieste 
conoscenze matematiche di base. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche. 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

275
 

Metodi di valutazione 

L’accertamento del profitto consiste nel superamento di una prova scritta e di una prova 
orale.  
Contenuto del corso 

Ore 
Argomenti   Contenuti specifici   Ore Lezione  
Esercitaz. 

Segnali e sistemi nel dominio del tempo  Classificazione,  operazioni  elementari  e 


proprietà dei segnali. Medie temporali di 
segnali  deterministici  ed  aleatori  ed 
ergodicità,  energia  e  potenza  di  segnali. 
Funzioni  di  correlazione  e  proprietà.  8  4 
Studio  dei  sistemi  nel  dominio  del 
tempo. Proprietà dei sistemi. Sistemi LTI. 
Somma  e  integrale  di  convoluzione. 
Sistemi ARMA. 

Elaborazione numerica dei segnali e  Segnali digitali. Campionamento ideale e 
trasformata discreta di Fourier (DFT)  reale. Ricostruzione dei segnali analogici. 
Campionamento nella pratica. 
Conversione t/n, quantizzazione ed 
errore di quantizzazione, cenni alla 
codifica, decimazione. Definizione di  22  4 
DFT,  interpretazioni della DFT come 
campionamento in frequenza, come DFS 
e come banco di filtri adattati. Algoritmi 
di FFT e IFFT. Tecniche di filtraggio ed 
analisi spettrale basate su DFT. 

     

Introduzione all’analisi dei segnali tramite  Introduzione a MATLAB: calcolo di 
MATLAB  somme di convoluzione, 
implementazione di sistemi ARMA, 
sistemi definiti da equazioni differenziali,  2  8 
risposta in frequenza (cenni), FFT. Cenni 
di analisi spettrale  e di analisi dei dati 
tramite MATLAB. 

Totale Ore  40  20

Testi di riferimento 

E. Conte, Lezioni di teoria dei segnali, Liguori,1996. 
V. Oppenheim, A. S. Willsky, S. Hamid Nawab, Signals & systems, 2nd ed., Prentice‐Hall, 
1997. 
J. R. Buck, M. M. Daniel, A. C. Singer, Computer Explorations in Signals and Systems using 
MATLAB, Prentice‐Hall, 1997. 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

276
 

TEORIA DEI SEGNALI: MODULO DI ELEMENTI DI PROBABILITÀ 
Integrato: 
Cds:  
Docente:  Teoria dei Segnali:  Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Maurizio GUIDA  Modulo di Analisi dei  Matematica III  6 
Informatica 
Segnali  
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
II  II  SECS‐S/02  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso mira a fornire strumenti e metodi di base per descrivere ed analizzare fenomeni non 
deterministici allo scopo di effettuare valutazioni predittive ed assumere decisioni in regime di 
rischio controllato. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  della  terminologia  utilizzata  nell’ambito  della  probabilità,  della  inferenza 


statistica e della verifica statistica delle ipotesi.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Capacità di analizzare fenomeni non deterministici che si sviluppano nel tempo. Capacità di 
effettuare  valutazioni  predittive  e  assumere  decisioni  in  regime  di  incertezza,  con  particolare 
riferimento applicativo alla rivelazione di segnali immersi in un disturbo aleatorio. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper individuare i metodi più appropriati per analizzare un fenomeno non deterministico. 
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper esporre oralmente un argomento legato all’analisi dei segnali. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Saper  applicare  le  conoscenze  acquisite  a  contesti  differenti  da  quelli  presentati  durante  il 
corso, ed approfondire gli argomenti trattati usando materiali diversi da quelli proposti 
Prerequisiti 

Per il proficuo raggiungimento degli obiettivi prefissati sono richieste conoscenze di base di 
teoria degli insiemi, analisi matematica e calcolo combinatorio. 
Metodi didattici 

L’insegnamento contempla lezioni teoriche ed esercitazioni in aula. 
Metodi di valutazione 

La  valutazione  del  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  avverrà  mediante  una  prova 
scritta e colloquio orale. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

277
 

Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Esperimento  probabilistico,  Spazio  Campione,  Eventi.  Assiomi. 


Elementi di Teoria 
Probabilità  condizionata  e  indipendenza.  Teorema  delle  Probabilità  7  3   
della Probabilità 
Totali. Teorema di Bayes. Esperimenti Composti 

Definizione di variabile aleatoria. Distribuzione di probabilità. Densità 
di probabilità. Indicatori sintetici di una variabile aleatoria. Funzioni 
Le Variabili 
di  una  variabile  aleatoria.  Coppie  di  variabili  aleatorie.  Distribuzioni  10  3   
Aleatorie 
congiunte  e  marginali.  Indicatori  sintetici  per  coppie  di  variabili 
aleatorie. 

Modelli  Modelli  di  variabili  aleatorie  discrete:  Bernoulli,  Binomiale,  Poisson. 


Probabilistici di  Modelli  di  variabili  aleatorie  continue:  Uniforme,  Normale,  5  2   
uso comune  Esponenziale, Log‐normale, Gamma. 

Definizione  di  processo  aleatorio.  Caratterizzazione  statistica  dei 


processi aleatori. Stazionarietà. Medie temporali. Ergodicità. Modelli 
I Processi Aleatori  8  2   
di processi aleatori i uso comune: processo di Bernoulli, processo di 
Poisson, processi Gaussiani, Catene di Markov. 

Popolazione  e  campione.  Principali  statistiche  campionarie.  Principi 


Elementi di 
generali  della  stima  parametrica.  Stimatori  e  stime.  Proprietà  degli 
Inferenza  10  3   
stimatori. La funzione di Verosimiglianza. Metodi di costruzione degli 
Statistica 
stimatori. 

La verifica statistica delle ipotesi. Errore di I e di II specie. Regione di 
Elementi di Teoria 
accettazione e regione critica. Il problema della rivelazione di segnali  5  2   
della Decisione 
deterministici immersi in un disturbo aleatorio. 

Totale Ore  45  15

 
Testi di riferimento 
Appunti delle lezioni 
S. M. Ross, Probabilità e Statistica per l’Ingegneria e le Scienze, Apogeo. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

278
 

 TEORIA E TECNICA DELLE TELECOMUNICAZIONI 
Cds:  
Docente:  Integrato:   Propedeuticità:  Crediti:  
Ingegneria 
Stefano MARANO  no  Teoria dei segnali  9 
Informatica 
Anno:   Semestre:   SSD:  Tipologia: 
Codice:  
III  I e II  ING‐INF/03  Obbligatorio 
 

Obiettivi formativi: risultati di apprendimento previsti e competenza da acquisire 

Il corso è orientato a fornire gli strumenti metodologici per il progetto e l’analisi dei sistemi di 
comunicazione  analogici  e  digitali,  con  enfasi  su  questi  ultimi.  Il  corso  presenta  inoltre  le 
tecniche  di  base  per  la  trasmissione  analogica  e  numerica.  Si  forniscono  infine  gli  elementi 
salienti di teoria dell’informazione. 
Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding) 

Comprensione  degli  elementi  fondamentali  e  dei  trade‐off  di  progetto  per  i  sistemi  di 
modulazione analogici e digitali, con specifica attenzione alla valutazione delle prestazioni delle 
differenti  soluzioni  progettuali.  Determinazione  dei  limiti  ultimi  della  trasmissione 
dell’informazione.  
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding) 

Saper progettare e analizzare semplici sistemi di trasmissione dell’informazione. Comprendere 
e manipolare adeguatamente il concetto di informazione nei sistemi di comunicazione, in primo 
luogo, ma anche con respiro applicativo più ampio. 
Autonomia di giudizio (making judgements) 

Saper  individuare  la  classe  di  sistemi  maggiormente  idonei  a  specifici  scenari  applicativi  di 
interesse pratico. Determinare i limiti teorici delle prestazioni di detti sistemi e, di conseguenza, 
il grado di efficienza delle singole soluzioni progettuali.  
Abilità comunicative (communication skills) 

Saper  analizzare,  comprendere,  ed  elaborare  il  linguaggio  matematico  della  rappresentazione 
dei  sistemi  digitali  in  termini  geometrici,  e  della  valutazione  delle  prestazioni  dei  sistemi  di 
trasmissione. Saper analizzare, comprendere, ed elaborare il linguaggio matematico della teoria 
dell’informazione. 
Capacità di apprendere (learning skills) 

Essendo  il  corso  a  carattere  metodologico,  esso  fornisce  strumenti  per  la  modellistica  e  la 
comprensione  di  sistemi  fisici  di  varia  natura  e  tipologia,  con  ovvia  enfasi  sui  sistemi  di 
trasmissione dell’informazione. 
Prerequisiti 

Per  il  proficuo  raggiungimento  degli  obiettivi  prefissati  sono  richieste  adeguate  conoscenze 
matematiche di base ed elementi di probabilità, variabili aleatorie e processi stocastici.  

Metodi didattici 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

279
 

Il corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni numeriche. 
Metodi di valutazione 

La valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati avverrà mediante una prova scritta e 
colloquio orale. 
Contenuto del corso 

Ore  Ore Ore


Argomenti  Contenuti specifici 
Lez.   Eserc.  Lab. 

Elementi di base dei  Introduzione  al  corso.  Modulazioni  analogiche  lineari  e  non  6


sistemi di comunicazione  lineari.  Valutazione  delle  prestazioni.  Valutazione  10 
analogici  comparativa dei sistemi analogici. 

Introduzione ai sistemi  Richiami  storici.  Rilevanza  delle  comunicazioni  digitali. 


2     
digitali  L’impatto della teoria di Shannon 

Sorgenti  di  informazione  e  loro  rappresentazione.  Canali  e 


Rappresentazione e 
loro  rappresentazione.  Sistemi  di  modulazione  PAM,  PPM, 
trasmissione  18  10   
PSK, FSK, QAM: complessità, banda, prestazioni in termini di 
dell’informazione 
probabilità di errore, e rapporto segnale rumore. 

Equalizzazione,   Ricezione ottima su canali affetti da ISI. Algoritmo di Viterbi. 
caratterizzazione spettrale  Caratterizzazione  spettrale  delle  modulazioni  lineari.  6  2   
e ISI  L’interferenza intersimbolica 

Entropia.  Entropia  condizionata.  Divergenza.  Mutua 


Elementi di teoria 
informazione. Entropia di processi di Markov. Disuguaglianza  12  6   
dell’informazione 
del trattamento dei dati. 

AEP.  Capacità  di  canale.  BSC.  BEC.  Canale  gaussiano  con 


AEP e capacità di canale  12  6   
vincolo di potenza. 

Totale Ore  60  30

Testi di riferimento 
J. G. Proakis, M. Salehi, Communication Systems Engineering, seconda edizione, Prentice Hall, 
2002. 

J. G. Proakis, Digital Communications, quarta edizione, McGraw‐Hill. 

T. M. Cover, J. A. Thomas, Elements of Information Theory, John Wiley & Sons, 1991. 

R. Gallager, Principles of Digital Communication, Cambridge University Press, 2008. 

 
 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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BREVE CURRICULUM DEI DOCENTI 
 

Giovannina Albano 

Giovannina Albano è nata a Vico Equense (NA), il 27 novembre 1968. Ha conseguito la Laurea con 
lode  in  Matematica  nel  1992  e  il  titolo  di  Dottore  di  Ricerca  in  Matematica  nel  1997  presso 
l’Università  degli  Studi  di  Napoli  “Federico  II”.  Dal  1997  è  ricercatore  universitario  nel  settore  di 
Geometria  presso  l’Università  di  Salerno.  I  suoi  attuali  interessi  di  ricerca  ricadono  nei  seguenti 
ambiti: Modelli di apprendimento per ambienti di e‐learning: rappresentazione della conoscenza, 
situazioni  a‐didattiche  ed  Esperimenti  Scientifici  Virtuali;  Educazione  Matematica  ed  e‐learning: 
apprendimento  individuale  e  personalizzato,  autovalutazione,  apprendimento  cooperativo, 
comunicazione e rappresentazioni. È autore di oltre sessanta articoli su riviste e libri internazionali 
e  ha  tenuto  relazioni  a  numerose  conferenze  nazionali  e  internazionali.  È  stata  delegata  italiana 
per il Working Party sulle Learning Policies nell’ambito del Programma IST, V Programma Quadro. 
È  stata  vice‐project  coordinator  del  progetto  Centro  di  Eccellenza  “Metodi  e  sistemi  per 
l’apprendimento e la conoscenza”, approvato e finanziato dal MURST, nonché responsabile della 
linea di ricerca “Esperimenti scientifici virtuali”. È stata ed è consulente scientifica in vari progetti 
nell’ambito dell’elearning, è stata ed è responsabile di ricerca di assegnisti, borsisti e dottorandi. 

Per un curriculum più articolato: www.unisa.it/Dipartimenti/DIIMA/Professori/Albano/home.php 

Francesco Basile 

Francesco  Basile  è  nato  a  Napoli  nel  1971.  Ha  conseguito  la  Laurea  con  lode  in  Ingegneria 
Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1995. Ha conseguito il titolo di 
dottore di ricerca in Ingegneria Elettronica ed Informatica nel febbraio 2000. Nell’ambito del corso 
di dottorato, dal gennaio 1999 al giugno 1999, è stato Visiting Scholar presso il Centro Politecnico 
Superior, Universidad de Zaragoza, Spagna.  Dal gennaio 2000 al dicembre 2001 è stato titolare di 
un assegno di ricerca sul tema Applicazioni innovative su rete telematica presso l’Università degli 
Studi di Napoli Federico II, riguardante il controllo remoto di celle robotizzate. Dal marzo 2002 è 
Ricercatore per il settore disciplinare ING/INF 04 (Automatica) presso l’Università di Salerno con 
afferenza al Dipartimento di Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica . È autore di circa 70 
pubblicazioni su riviste e congressi nazionali ed internazionali. I suoi principali interessi di ricerca 
riguardano il controllo di sistemi ad eventi discreti, la robotica e l’automazione industriale. 

Pasquale Chiacchio 

Pasquale  Chiacchio  è  nato  nel  1963.  Nel  1987  ha  conseguito  con  lode  la  Laurea  in    Ingegneria 
Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e nel 1992 il Dottorato di Ricerca 
in  Ingegneria  Elettronica  ed  Informatica.  Attualmente  è  Professore  Ordinario,  nel  settore 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

281
 

“Automatica”,  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed  Ingegneria  Informatica  
dell’Università degli Studi di Salerno. 

E’  autore  di  numerose  memorie  scientifiche  pubblicate  su  prestigiose  riviste  internazionali  o 
presentate  a  congressi  internazionali,  oltre  che  di  monografie.  Ha  coordinato  vari  progetti  di 
ricerca sia pura che applicata.  I suoi interessi di ricerca attuali ricadono nell’ambito dell’analisi e 
del controllo di sistemi a eventi discreti, della robotica e dell’automazione industriale. 

Donatello Conte 

Donatello Conte è nato a Foggia nel 1976. Ha conseguito presso l’Università degli Studi di Napoli 
“Federico II” la Laurea in  Ingegneria Informatica nel 2002 ed il Dottorato di Ricerca in Ingegneria 
dell’Informazione, Elettromagnetismo Applicato e Telecomunicazioni nel 2006 presso l’Università 
degli  Studi  di  Salerno.  Da  ottobre  2006  è  ricercatore  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria 
Elettronica ed Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno, dove svolge attività di 
ricerca nel campo della Pattern Recognition e della Computer Vision. È autore di  numerosi articoli 
su prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali.  

Antonio Della Cioppa 
Il  dr.  Antonio  Della  Cioppa  si  laurea  in  Fisica  (Indirizzo  Applicativo,  Orientamento  Cibernetico) 
presso  l’Università  degli  Studi  di  Napoli  “Federico  II”  nel  1993  e  consegue  il  Titolo  di  Dottore  di 
Ricerca in Ingegneria elettronica ed informatica presso l’Università di Napoli “Federico II” nel 2000. 
Attualmente  è  ricercatore  nel  settore  scientifico  disciplinare  ING‐INF05  “Sistemi  di  Elaborazione 
delle  Informazioni”  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed  Ingegneria  Informatica  
dell’Università degli Studi di Salerno. 
I  suoi  interessi  di  ricerca  ricadono  nell’ambito  dell’Artificial  Intelligence  ed,  in  particolare,  della 
Evolutionary  Computation  e  dell’Artificial  Life.  È  Associate  Editor  della  rivista  internazionale 
Journal  of  Artificial  Evolution  and  Applications  (Hindawi  Publishing  Corporation)  ed  è  autore  di 
oltre 80 articoli su prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a conferenze internazionali.  
 
Massimo De Santo 

Massimo De Santo è laureato con lode in  Ingegneria Elettronica e Dottore di Ricerca Ingegneria 
dell’Informazione.  E’  professore  ordinario,  nel  settore  “Informatica”,  presso  il  Dipartimento  di 
Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno. E’ Direttore 
del Centro ICT di Ateneo e Delegato del Rettore per il Web di Ateneo.  

I  suoi  principali  interessi  di  ricerca  ricadono  nell’ambito  della  Computer  Vision,  dell’E_Learning, 
della  Computer  Networks  e  dei  Sistemi  Web.  E’  autore  di  oltre  100  articoli  su  prestigiose  riviste 
internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali. È coordinatore scientifico di 
numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali. 

Nicola Femia 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Nicola  Femia  è  nato  nel  1963.  Nel  1988  ha  conseguito  con  lode  la  Laurea  in  Ingegneria  delle 
Tecnologie  Industriali,  indirizzo  Elettronico,  presso  l’Università  degli  Studi  di  Salerno.  Dal  2001  è 
professore  ordinario  di  Elettrotecnica  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed 
Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno. 

I suoi interessi di ricerca ricadono nell’ambito della teoria dei circuiti, dei metodi di analisi e sintesi 
di circuiti switching, dei metodi di progetto ed ottimizzazione di regolatori switching e di circuiti di 
power  management.  È  autore  di  oltre  100  articoli  scientifici  pubblicati  su  prestigiose  riviste 
internazionali  e  negli  atti  di  conferenze  nazionali  e  internazionali.  E’  stato  Associate  Editor  della 
rivista  internazionale  IEEE  Transactions  on  Power  Electronics.  È  coordinatore  scientifico  di 
numerosi  progetti  di  ricerca  universitari  e  industriali.  Svolge  attività  di  consulenza  per  industrie 
nazionali  ed  internazionali  del  settore  dell’elettronica  di  potenza  e  dei  circuiti  integrati  per  il 
power management. 

Matteo Gaeta 

Matteo Gaeta è nato a Salerno il 16 Maggio del 1960. Nel 1989 ha conseguito la Laurea in Scienze 
dell’Informazione, presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università degli 
Studi  di  Salerno.  Dall’ottobre  del  2006  è  Professore  Associato  per  il  raggruppamento  scientifico‐
disciplinare in Sistemi di Elaborazione delle Informazioni (ING‐INF/05); afferisce al Dipartimento di 
Ingegneria  dell’Informazione  e  Matematica  Applicata  ‐  DIIMA  ‐  della  Facoltà  di  Ingegneria 
dell’Università degli Studi di Salerno. 

Dal  2007  è  docente  per  il  Corso  di  Sistemi  Informativi  Aziendali,  Cdl  in  Ingegneria  Informatica, 
presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno. 

I suoi interessi di ricerca riguardano l’Architettura di Sistemi Informativi Complessi, l’Ingegneria del 
Software, i Sistemi di Rappresentazione della Conoscenza, Semantic Web, Organizzazioni Virtuali e 
Grid Computing. Ha maturato una grande esperienza nella Realizzazione e Progettazione di Sistemi 
Informativi Complessi. 

E’ autore di oltre settanta lavori pubblicati su riviste, atti di convegni internazionali e libri. 

È  Coordinatore  scientifico  e  Responsabile  di  numerosi  Progetti  di  Ricerca  internazionali. 


Coordinatore  del  Gruppo  di  Lavoro  MIUR  Esperti  per  la  valutazione  ed  il  controllo  di  progetti 
decretati  ai  sensi  dell’art.14.  Componente  del  Comitato  di  Valutazione  Scientifica  dei  progetti  di 
ricerca  e  sperimentazione  del  MiPAF.  Componente  dell’Albo  degli  Esperti  del  Ministero 
dell’Istruzione,  dell’Università  e  della  Ricerca  e  dell’Albo  degli  Esperti  in  innovazione  tecnologica 
del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Liberata Guadagno 

La dott. Liberata Guadagno nata a Salerno nel 1960 e laureata in Chimica presso l’Università degli 
Studi di Napoli Federico II presta servizio in qualità di ricercatore confermato presso la Facoltà di 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Ingegneria  dell’Università  di  Salerno  dal  1996.  La  sua  attività  di  ricerca  è  incentrata  sullo  studio 
delle  correlazioni  tra  proprietà  chimico‐fisiche,  struttura,  morfologia  e  durabilità  di  sistemi 
macromolecolari  a  differenti  architetture  organizzative  (film  e  fibre  di  polimeri  semicristallini  e 
mesofasici). Attualmente, in collaborazione con l’Alenia Aeronautica sta sviluppando sistemi “self‐
healing”  per  la  formulazione  di  materiali  destinati  alla  progettazione  di  veicoli  aeronautici.  I 
risultati di tale ricerca hanno portato alla produzione di diversi brevetti. La dott.ssa Guadagno è, 
inoltre, autrice di numerosi articoli su riviste a rilevanza internazionale. 

Maurizio Guida  

Maurizio Guida è nato a Napoli nel 1948. Nel 1974 si è laureato con lode in Ingegneria Meccanica 
presso  l’Università  degli  Studi  di  Napoli  “Federico  II”.  Attualmente  è  professore  ordinario,  nel 
settore “Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica”, presso il Dipartimento di Ingegneria 
dell’Informazione  ed  Ingegneria  Elettrica  dell’Università  degli  Studi  di  Salerno.  In  precedenza  è 
stato Dirigente di Ricerca del CNR presso l’Istituto Motori di Napoli, dove ha diretto il Reparto di 
Statistica  ed  Affidabilità.  I  suoi  interessi  di  ricerca  sono  nell’ambito  dell’Analisi  dell’Affidabilità  e 
Disponibilità di Sistemi e dell’Inferenza e Decisione Bayesiana. È autore di oltre 40 lavori pubblicati 
sulle  principali  riviste  internazionali  nel  settore  dell’Affidabilità  e  della  Statistica  Applicata 
all’Ingegneria  ed  ha  presentato  numerose  comunicazioni  a  convegni  internazionali  anche  come 
conferenziere invitato. 

Nicola Lamberti 

Nicola  Lamberti  è  nato  nel  1959.  Nel  1985  ha  conseguito  con  lode  la  Laurea  in  Ingegneria  delle 
Tecnologie  Industriali  indirizzo  Elettrico  presso  l’Università  della  Calabria.  Attualmente  è 
professore associato, nel settore “Elettronica”, presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica ed 
Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno. 

I  suoi  interessi  di  ricerca  ricadono  nei  settori  dei  sensori,  trasduttori,  motori  ed  attuatori 
piezoelettrici;  si  è  occupato  di  modelli  di  strutture  e  trasduttori  piezoelettrici,  dispositivi 
piezoelettrici in banda audio, tecniche ad ultrasuoni per misure di spessore in materiali compositi 
e  per  prove  non  distruttive  su  sostanze  alimentari,  micromotori  e  microattuatori  piezoelettrici. 
Recentemente  ha  cominciato  ad  interessarsi  di  trasduttori  ad  ultrasuoni  realizzati  con  la  tecnica 
del micromachining, occupandosi di modelli FEM di questi dispositivi. È autore di oltre 90 articoli 
su prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a conferenze nazionali e internazionali e di tre 
brevetti internazionali. 

Vincenzo Langone 

Vincenzo  Langone  è  nato  nel  1952.  Nel  1978  ha  conseguito  con  il  massimo  dei  voti  la  Laurea  in  
Ingegneria  Elettronica  presso  l’Università  degli  Studi  di  Napoli  “Federico  II”,  e  dal  1980  e’  stato 
progettista  e  poi  team  leader  per  attivita’  dì  ricerca  in  Alcatel  Italia.  Dal  1997  professore  a 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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contratto  di  Sistemi  di  Telecomunicazione  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed 
Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno. 

I  suoi  interessi  di  ricerca  ricadono  nell’ambito dei  protocolli  per  reti  di  telecomunicazione   ed e’ 
autore di vari articoli e comunicazioni a conferenze internazionali. 

Consolatina Liguori 

Laureata con lode in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli studi di Salerno nel 1993, nel 
1997  ha  conseguito  il  dottorato  di  ricerca  presso  l’Università  di  Cassino.  Dal  2001  é  professore 
associato di Misure Elettriche ed Elettroniche. Le sue principali attività di ricerca sono relative a: 
Digital  Signal  Processing,  elaborazione  di  immagini  per  l’estrazione  di  misure,  caratterizzazione 
metrologica  di  sistemi  di  misura  complessi.  E’  autore  di  oltre  150  pubblicazioni  a  carattere 
internazionale e nazionale e revisore di alcune riviste internazionali. 

Maurizio Longo 

Maurizio Longo ha conseguito la laurea in  Ingegneria elettronica presso l’Università di Napoli nel 
1972 e il titolo di MSEE presso la Stanford University (California) nel 1977. Dal 1994 è professore 
ordinario del SSD Ing‐Inf/03 “Telecomunicazioni”  presso l’Università di Salerno, dove dal 2007 è 
Direttore  del  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed  Ingegneria  Informatica    dell’Università 
degli Studi di Salerno e Direttore Scientifico del laboratorio Consortile CoRiTeL, dopo essere stato 
Presidente dell’Area Didattica di Ingegneria Elettronica e Coordinatore del Dottorato di ricerca in 
Ingegneria  dell’Informazione.  In  precedenza  è  stato  professore  associato  presso  l’Università  di 
Napoli e ha ricoperto varie posizioni anche in altre università.   

E’  autore  di  oltre  140  articoli  nel  campi  delle  telecomunicazioni,  del  telerilevamento  e 
dell’elaborazione dei segnali. 

Rosanna Manzo  

È  nata  a  Polla  (SA),  il  6  maggio  1972.    Si  è  laureata  con  lode  in  Matematica  nel  1996  ed  ha 
conseguito  il  titolo  di  Dottore  di  Ricerca  in  Ingegneria  dell'Informazione  nel  2007  presso 
l’Università  degli  Studi  di  Salernoi.  È  ricercatrice  in  Analisi  Matematica  dal  2006  alla  Facoltà  di 
Ingegneria dell’Università di Salerno ed afferisce al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e 
Matematica Applicata. La sua attività di ricerca riguarda: leggi di conservazione e applicazioni alle 
reti stradali, di telecomunicazioni e di produzione; controllo ottimo per sistemi ibridi; sistemi e reti 
a  coda.  È  autrice  di  circa  40  articoli  pubblicati  su  riviste  internazionali  e  su  atti  di  convegno. 
Collabora alla realizzazione di diversi ed interessanti progetti di ricerca nazionali. 

Stefano Marano 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Stefano Marano si è laureato (con lode) in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di 
Napoli “Federico II” nel 1993. Presso la stessa Università ha conseguito il Dottorato di Ricerca in 
Ingegneria Elettronica e Informatica nell’anno 1997. Attualmente, è Professore Associato presso la 
Facoltà  di  Ingegneria  dell’Università  di  Salerno  dove,  precedentemente,  ricopriva  il  ruolo  di 
Ricercatore.  I  suoi  interessi  di  ricerca  vertono  sull’elaborazione  statistica  dei  segnali  con 
particolare enfasi su tematiche di inferenza distribuita, reti di sensori, e teoria dell’informazione. 
Stefano Marano ha pubblicato oltre 70 lavori scientifici, inclusi lavori su invito, sulle più prestigiose 
riviste  internazionali  del  settore,  e  su  atti  di  conferenze  di  prima  rilevanza  internazionale.  Ha 
inoltre tenuto diversi seminari su invito. 

Nel  1999  Stefano  Marano  è  stato  insignito  (con  G.  Franceschetti  e  F.  Palmieri)  del  “Best  Paper 
Award”  dalla  rivista  IEEE  TRANSACTIONS  ON  ANTENNAS  AND  PROPAGATION,  per  il  contributo 
scientifico  sulla  caratterizzazione  stocastica  della  propagazione  elettromagnetica  in  ambiente 
urbano.  In  qualità  di  revisore  ha  contribuito  alla  valutazione  di  centinaia  di  lavori  scientifici, 
principalmente  nell’ambito  di  riviste  dell’IEEE,  ed  è  stato  insignito  del  riconoscimento  di 
‘appreciated reviewer’ dalla rivista IEEE TRANSACTIONS ON SIGNAL PROCESSING, per l’anno 2007. 
Il Prof. Marano è stato membro del comitato organizzatore di importanti conferenze internazionali 
nel  campo  dell’elaborazione  statistica  dei  segnali  e  della  fusione  dell’informazione,  nonché 
membro  del  comitato  tecnico  delle  principali  conferenze  internazionali  del  settore 
dell’elaborazione dei segnali. 

Angelo Marcelli 

Angelo  Marcelli  è  professore  ordinario,  nel  settore  “Sistemi  di  Elaborazione  delle  Informazioni”, 
presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed  Ingegneria  Informatica    dell’Università  degli 
Studi  di  Salerno.  Ha  conseguito  la  Laurea  in  Ingegneria  Elettronica  (con  lode)  ed  il  Dottorato  di 
Ricerca in Ingegneria Elettronica ed Informatica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico 
II” nel 1983 e nel 1987, rispettivamente. Successivamente ha studiato e svolto attivita’ di ricerca 
negli  Stati  Uniti  e  in  Unione  Sovietica.  Attualmente  e’  Coordinatore  del  Dottorato  di  Ricerca  in 
Ingegneria dell’Informazione. 

I  suoi  interessi  di  ricerca  ricadono  nell’ambito  del  Pattern  Recognition,  della  Computazione 
Naturale  e  della  Visione  Artificiale.  È  Presidente  della  International  Graphonomics  Society  ed 
autore di oltre 150 articoli pubblicati nella letteratura scientifica specializzata. 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito: http://nclab.diiie.unisa.it. 

Vincenzo Matta 

Vincenzo Matta è nato a Salerno nel 1977. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Salerno 
nel  2001,  discutendo  una  tesi  dal  titolo  ”Rivelazione  sequenziale  di  onde  gravitazionali”.  
Dal  2001  lavora  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  Elettronica  ed  Ingegneria  Informatica 
(D.I.E.I.I.) dell’Università degli Studi di Salerno, dove ricopre la posizione di Ricercatore dal 2005.  

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Nel Maggio 2005 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione discutendo 
una  tesi  dal  titolo  ”Multiterminal  Inference  and  Sensor  Networks”. 
I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’elaborazione statistica dei segnali e la teoria 
delle  comunicazioni,  con  enfasi  sui  nessi  tra  inferenza  statistica  e  comunicazioni  in  sistemi 
distribuiti,  quali  ad  esempio  le  reti  di  sensori.  Vincenzo  Matta  è  autore  di  oltre  40  articoli  su 
prestigiose riviste internazionali e comunicazioni a conferenze internazionali.  

Gennaro Percannella 

Gennaro Percannella è nato a Salerno il 18 maggio 1973. Ha conseguito presso l’Università degli 
Studi  di  Salerno  la  Laurea  in    Ingegneria Elettronica  il  20  luglio  1998  con  votazione  110/110  con 
lode  ed  il  Dottorato  di  Ricerca  in  Ingegneria  dell’Informazione,  Elettromagnetismo  Applicato  e 
Telecomunicazioni  il  15  febbraio  2002.  Da  gennaio  2004  è  ricercatore  presso  il  Dipartimento  di 
Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica  dell’Università degli Studi di Salerno, dove svolge 
attività  di  ricerca  nel  campo  della  Pattern  Recognition  e  della  Computer  Vision.  È  membro  della 
International  Association  on  Pattern  Recognition  (IAPR)  ed  è  autore  di  oltre  50  articoli  su 
prestigiose  riviste  internazionali  e  comunicazioni  a  conferenze  nazionali  e  internazionali.  È 
coordinatore scientifico di progetti di ricerca nazionali.  

Giovanni Petrone  

Giovanni Petrone è nato a Salerno nel 1975, si è laureato in Ingegneria Elettronica nel 2001 presso 
l’Università  degli  Studi  di  Salerno.  Nel  2004  ha  conseguito  il  Dottorato  di  Ricerca  in  Ingegneria 
Elettrica presso l’Università di Napoli “Federico II”. Dal 2005 è in ruolo come ricercatore (SSD ING‐
IND 31 Elettrotecnica) presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica  
dell’Università  degli  Studi  di  Salerno.  I  suoi  interessi  di  ricerca  riguardano  l’analisi  e  la 
progettazione  di  circuiti  a  commutazione  in  applicazioni  power  management  per  sistemi  di 
telecomunicazione,  sistemi  di  produzione  dell’energia  da  fonti  rinnovabili,  analisi  di  tolleranza  e 
progetto  robusto  di  circuiti  elettronici.  E’  co‐autore  di  tre  brevetti  e  di  diverse  pubblicazioni  su 
riviste internazionali e atti di conferenze nazionali e internazionali. Svolge regolarmente funzioni di 
revisore  per  le  riviste  a  diffusione  internazionale:  IEEE  Transactions  on  Power  Electronics,  IEEE 
Transactions on Industrial Electronics, IEEE Transactions on Industry Application, IEEE Transactions 
on Control Systems Technology, International Journal on Progress in Photovoltaics: Research and 
Applications. 

Antonio Piccolo 

Antonio  Piccolo  è  nato  a  Marzano  Appio  (CE)  nel  1949  ed  è  professore  ordinario  nel  settore 
disciplinare Sistemi Elettrici per l’Energia (ING‐IND/33) presso l’Università degli Studi di Salerno dal 
1990. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

287
 

I principali temi di ricerca trattati riguardano la pianificazione e la gestione delle reti elettriche di 
distribuzione  di  media  e  bassa  tensione,  lo  sviluppo  della  Generazione  Distribuita  sulle  reti  di 
distribuzione,  le  metodologie  per  il  controllo  della  Generazione  Distribuita  da  fonte  rinnovabile, 
l’applicazione  di  metodologie  soft‐computing  per  la  gestione  e  la  pianificazione  del  sistema 
elettrico,  l’applicazione  di  tecnologie  IC  ai  sistemi  elettrici  e  ai  sistemi  di  trasporto,  tecniche  di 
controllo  e  gestione  innovative  per  il  trasporto  pubblico.  È  autore/coautore  di  oltre  130 
pubblicazioni scientifiche internazionali e nazionali e revisore scientifico per riviste internazionali. 

Fabio Postiglione 

Fabio  Postiglione  si  laurea  con  lode  in  Ingegneria  Elettronica  presso  l’Università  degli  Studi  di 
Salerno nel gennaio 1999. Consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione 
(III Ciclo Nuova Serie) nel maggio 2005 presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione ed 
Ingegneria  Elettrica  (D.I.I.I.E.)  della  medesima  Università.  Dal  maggio  2005  al  settembre  2008  è 
stato titolare di una borsa di studio per attività di ricerca post‐dottorato e, successivamente, di un 
Assegno  di  Ricerca  presso  il  medesimo  Dipartimento.  Nell’ottobre  2008  afferisce  al  D.I.I.I.E.  in 
qualità  di  Ricercatore  Universitario  (settore  scientifico‐disciplinare  SECS‐S/02  –  Statistica  per  la 
ricerca sperimentale e tecnologica). 

In  passato,  dal  gennaio  1999  al  luglio  2000  è  stato  Assegnista  di  Ricerca  presso  l’Università  del 
Sannio (Benevento); dal luglio 2000 all’aprile 2002 ha lavorato nel gruppo di ricerca e sviluppo di 
Tin.it (Gruppo Telecom Italia). 

La  sua  attività  di  ricerca  riguarda  la  progettazione  degli  esperimenti  e  l'analisi  dei  dati,  con 
particolare  attenzione  alla  caratterizzazione  delle  prestazioni  e  dell’affidabilità  dei  sistemi  (in 
particolare  di  telecomunicazioni)  e  alla  rivelazione  dei  segnali  gravitazionali  (Progetto  LIGO).  E’ 
inoltre  coinvolto  in  vari  progetti  di  ricerca  nazionali  ed  europei,  in  collaborazione  con  diversi 
partner accademici e industriali. E’ revisore di alcune riviste e conferenze internazionali ed è stato 
membro  del  Comitato  Scientifico  di  alcune  conferenze  internazionali.  E’  stato  membro  del 
Comitato Organizzatore del Euro‐FGI Annual Plenary Meeting 2008 (riunione plenaria della Rete di 
Eccellenza  europea  sulle  reti  di  nuova  generazione),  tenutasi  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria 
dell’Università degli Studi di Salerno dal 27 al 29 febbraio 2008. 

E’  autore/coautore  di  oltre  60  memorie  scientifiche  pubblicate  per  lo  più  in  riviste  o  atti  di 
convegni internazionali. 

Joseph Quartieri 

Joseph  Quartieri,  è  Professore  Ordinario  di  Fisica  Sperimentale  presso  la  Facolta’  di  Ingegneria 
dell’Universita’ di Salerno. 

E’ co/autore  di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali.  

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

288
 

Ha  insegnato  o  insegna  Fisica  I,  Fisica  II,  Elettronica  Quantistica,  Complementi  di  Matematica  , 
Probabilita’ e Statistica, Analisi dei Dati Fisici per l’Ingegneria, Ottica e Acustica, Fisica Medica, etc. 
nelle Facolta’ di Ingegneria e Medicina  (Universita’ di Napoli “Federico II”, Roma “Tor Vergata”, ed 
(oggi)  Salerno).    In  quest’ultima  è  stato  anche  Consigliere  di  Amministrazione.    E’  componente 
della  Commissione  Disabilità  dell’Ateneo  di  Salerno  da  oltre  otto  anni.  Già  componente  della 
Giunta Disabilità dell’Ateneo di Salerno. E’ Delegato alla Disabilita’ per la Facolta’ di Ingegneria. Già  
responsabile  della  collaborazione  con  l’Universita’  di  Kangnung  in  Korea.  Già  responsabile  delle 
ricerche teoriche e sperimentali espletate dal Gruppo dei Fisici di Ingegneria in Fisica Subnucleare. 

Attualmente responsabile del Settore Fisica Ingegneria. 

E’ Tecnico Competente in Acustica Ambientale della Regione Campania. 

Docente presso la Facolta’ di Medicina a Salerno. 

Componente  della  Commissione  Didattica  e  Paritetica  della  Facolta’  di  Ingegneria  dell’Ateneo  di 
Salerno. 

Gia’ Docente presso Facolta’ di Medicina  della II Università di Napoli. 

E’ membro della collaborazione ENVIRAD_SPLASH per il monitoraggio sul territorio nazionale dei 
livelli di Radon. 

Rocco Restaino  

Rocco Restaino è nato nel 1970. Nel 1998 ha conseguito con lode la Laurea in  Ingegneria 
Elettronica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e nel 2002 il Dottorato di Ricerca 
in Ingegneria dell'Informazione presso l’Università degli Studi di Salerno. Dal 2002 è ricercatore 
universitario nel settore “telecomunicazioni”, presso l’Università degli Studi di Salerno. 

I suoi interessi di ricerca ricadono nell’ambito dell’elaborazione dei segnali, reti di 
telecomunicazione e telerilevamento.  

È autore di varie pubblicazioni su riviste internazionali e comunicazioni a conferenze 
internazionali. Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali nell’ambito del telerilevamento e delle 
reti di telecomunicazione. 

Ulteriori informazioni possono essere trovate sulla pagina web: 

http://www.unisa.it//Dipartimenti/DIIIE/aree_scientifiche/area_telecomunicazioni/Restaino/hom
epage.php 

Abdelaziz Rhandi 

Abdelaziz Rhandi è nato a Casablanca in Marocco, il 02 agosto  1964.  Ha conseguito la Laurea in 


Matematica e Fisica ed un Master in Matematica nel 1987, presso l l’Università di Marrakesh. Nel 
1988 ha conseguito il Diplome des études approfondies de mathématiques et applications (D.E.A) 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

289
 

all’Università di Besancon, in Francia. Infine ha conseguito due dottorati di Ricerca, il primo presso 
l’Università  di  Besancon  nel  1990  ed  il  secondo  presso  l’Università  di  Tubingen  nel  1994  nel 
medesimo settore.  

È  professore, nel medesimo settore, dal 1994 presso l’Università di Marrakesh e dal 2007 presso il 
Dipartimento  di  Ingegneria  dell’Informazione  e  Matematica  Applicata  (DIIMA)  dell’Università  di 
Salerno. 

I suoi interessi di ricerca ricadono nei seguenti ambiti: Teoria dei Semigruppi, Teoria degli Opertori 
Ellittici, Equazioni paraboliche in spazi finito e infinito‐dimensionali, Storia della matematica araba 
e  dell’astronomia.  É  autore  di  oltre  50  articoli  pubblicati  su  prestigiose  riviste  internazionali  e 
comunicazioni  a  conferenze  nazionali  e  internazionali.  È  coordinatore  scientifico  di  numerosi 
progetti di ricerca nazionali ed internazionali. 

Giovanni Riccio 

Giovanni Riccio ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di 
Salerno,  dove  attualmente  è  inquadrato  come  Professore  Associato  nel  settore  scientifico‐
disciplinare  “Campi  Elettromagnetici”.  È  afferente  all’Area  Didattica  di  Ingegneria 
dell’Informazione  ed  al  Dipartimento  di  Ingegneria  dell’Informazione  ed  Ingegneria  Elettrica.  La 
sua  attività  di  ricerca  riguarda  le  tecniche  di  campionamento  in  elettromagnetismo,  le 
trasformazioni campo vicino – campo lontano, la propagazione indoor ed outdoor, lo scattering da 
strutture semplici e complesse. È co‐autore di “Near Field – Far Field Transformation Techniques”, 
vol.  I‐II,  Ed.  CUES,  e  di  oltre  200  articoli  presenti  su  prestigiose  riviste  internazionali  ed  atti  di 
congressi internazionali. È Fellow della Electromagnetics Academy. Dal 2006 al 2007 è stato Editor 
della  rivista  internazionale  “Journal  of  Electromagnetic  Waves  and  Applications”,  e  dal  2006  ad 
oggi è Editor della serie “Progress in Electromagnetics Research”. 

Anton Luca Robustelli 

Anton  Luca  Robustelli  ha  conseguito  la  laurea  quinquennale  in  Ingegneria  elettronica  con  lode 
presso  l’Università  di  Salerno  nel  marzo  del  1999  con  una  tesi  su  Segmentazione  automatica  di 
filmati nel dominio compresso MPEG. Dopo un breve periodo di stage su tecnologie software per 
sistemi di TLC, ad ottobre 1999 è stato assunto in Ericsson. Ha quindi partecipato a diversi progetti 
nelle aree ISDN, Rete intelligente, Network Management, Lawful Interception e piattaforma di I/O 
per  centrali  TLC,  allo  stesso  tempo  collaborando  strettamente  col  dipartimento  di  Ricerca  e 
innovazione. Ha inoltre partecipato con Co.Ri.TeL. a vari progetti di ricerca riguardanti architetture 
e  applicazioni  per  reti  Beyond‐3G  e  tematiche  di  sicurezza  nelle  reti  di  nuova  generazione  e  al 
momento  coordina  il  programma  di  innovazione  SINSIMS  finanziato  dal  Ministero  dello  sviluppo 
economico (ex M.A.P.). Ha tenuto in Ericsson molti corsi su UMTS e 3G IP Multimedia Subsystem 
ed ha pubblicato numerosi articoli presso riviste e conferenze internazionali. 

Pierluigi Siano  
Pierluigi Siano è nato nel 1973. Nel 2001 ha conseguito con il massimo dei voti la Laurea in 
Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Salerno, e nel 2006 il Dottorato di Ricerca 
in Ingegneria dell'Informazione ed Elettrica. Attualmente è ricercatore, nel settore “Sistemi 
Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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elettrici per l’energia”, presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica  
dell’Università degli Studi di Salerno. 

La  sua  attività  di  ricerca,  svolta  in  collaborazione  con  diverse  Università  e  Centri  di  Ricerca 
internazionali, riguarda i sistemi di generazione elettrica basati su fonti rinnovabili (eolico, solare), 
la pianificazione e l’ottimizzazione dei sistemi elettrici per l’energia, la gestione e il controllo delle 
smart grids tramite sistemi basati sull’ICT. Ulteriori attività di ricerca, relative alla domotica per il 
risparmio  e  l’efficienza  energetica,  riguardano  lo  sviluppo  di  un  sistema  per  l’uso  razionale 
dell’energia  soprattutto  per  l’ambito  residenziale  in  grado  di  rispondere  ai  segnali  di  sistema 
provenienti dalla rete elettrica.  

É  stato  docente  presso  l'Università  di  Salerno  dei  seguenti  corsi:  Sistemi  elettrici  industriali  I 
(2005),  Tecnica  ed  economia  dell'energia  (2005‐2010),  Sistemi  elettrici  industriali  II  (2006), 
Automazione  dei  sistemi  elettrici  industriali  (2007‐2009),  Sistemi  elettronici  di  potenza  (2009), 
Energy Management (2010). 

È Associate Editor della rivista IEEE Transactions on Industrial Informatics. È stato Special Sessions 
Co‐Chair della conferenza IEEE‐ISIE2010, Guest Editor delle Special Sections dell'IEEE Transactions 
on Industrial Electronics: “Methods and Systems for Smart Grids Optimization” e “Smart Devices 
for Renewable Energy Systems”. È Segretario della Technical Committee on Smart Grids e membro 
della Technical Committee on Renewable Energy Systems della IEEE Industrial Electronics Society.  
È  membro  del  comitato  editoriale  delle  riviste  internazionali:  Energy  and  Power  Engineering, 
Smart  Grid  and  Renewable  Energy,  International  Journal  on  Power  System  Optimization.  È  stato 
coordinatore scientifico di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali. È autore di oltre 
80  pubblicazioni  internazionali  di  cui  oltre  30  articoli  su  riviste  internazionali  e  oltre  50 
comunicazioni a conferenze internazionali. 

Mario Vento 

Mario Vento, ordinario nel settore ING‐INF05 “Sistemi di Elaborazione delle Informazioni“, è nato 
nel 1960 a Napoli, dove nel 1984 ha conseguito con lode la Laurea in Ingegneria Elettronica., e nel 
1989  il  Dottorato  di  Ricerca  in  Ingegneria  dell’Informazione.  Dal  2004  è  presidente  dei  Corsi  di 
Laurea di Ingegneria Elettronica ed Ingegneria Informatica. 

Eletto  nel  2004  “Fellow  Scientist”  della  International  Association  Pattern  Recognition  (IAPR),  è 
membro  di  comitati  scientifici  di  convegni  internazionali,  associate  editor  della  rivista 
internazionale “Electronic Letters on Computer Vision and Applications”, e revisore di progetti di 
ricerca per il Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica.  

I  suoi  interessi  di  ricerca  ricadono  nell’ambito  della  Pattern  Recognition,  Artificial  Intelligence,  e 
della  Artificial  Vision,  con  particolare  riferimento  alla  interpretazione  automatica  di  immagini  e 
video, e ai modelli e tecniche per l’apprendimento e la classificazione automatica, in riferimento ai 
paradigmi neurali, statistici e strutturali. Su tali temi ha diretto vari progetti di ricerca ed è autore 
di  oltre  centosettanta  pubblicazioni  scientifiche  internazionali:  tra  volumi  editi,  relazioni  a 
convegni scientifici articoli su riviste internazionali. È coordinatore scientifico di numerosi progetti 
di ricerca nazionali ed internazionali. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Walter Zamboni 

Walter Zamboni è nato a Napoli il 2 gennaio 1977. Nel 2001 si è laureato con lode in Ingegneria 
Elettrica presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II". Nella stessa università ha conseguito 
il dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica nel 2004. Nel 2003 è stato "Visiting Scientist" al CRPP‐
Superconductivity,  Villigen,  Svizzera,  e  "Stager"  al  CERN  (Svizzera).  Dal  2005  al  2008  è  stato 
assegnista di ricerca presso il DAEIMI, Università degli Studi di Cassino e dal 2006 al 2008 è stato 
professore  a  contratto  di  Teoria  dei  Circuiti  presso  l'Università  degli  Studi  del  Sannio.  Dal  marzo 
2008  è  ricercatore  presso  la  Facoltà  di  Ingegneria  dell'Università  degli  Studi  di  Salerno.  I  suoi 
interessi  di  ricerca  sono  principalmente  nell'ambito  della  modellistica  numerica  dei  campi 
elettromagnetici,  della  superconduttività  applicata,  delle  nanotecnologie  e  dell'elettronica  di 
potenza. 

Guida dello Studente ‐ Area Didattica di Ingegneria dell’Informazione 

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Curriculum Docenti Facoltà di Ingegneria - A.A. 2009-2010
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