You are on page 1of 3

28/11/22, 14:35 Postulati di Henle-Koch

6. L'approccio epidemiologico alle cause di

malattia

Postulati di Henle-Koch

OBIETTIVO:
porre l'attenzione sugli storici postulati che, alla fine XIX
secolo, hanno gettato le basi per una moderna visione
della causalità delle malattie

[Vai alla versione Mobile]

Lo straordinario aumento delle conoscenze sulle


malattie infettive sostenute da batteri, avvenuto negli
ultimi lustri del 1800, condusse Robert Koch (1843-1910),
con il suo maestro Henle, a formulare i postulati
diventati poi così famosi.

La formalizzazione dei postulati derivava


soprattutto dalla grande esperienza che questi due studiosi avevano accumulato nel
campo della tubercolosi dell'uomo, una delle più temibili malattie di tutti i tempi, il cui
agente (la cui denominazione scientifica è Mycobacterium tuberculosis) è stato poi
denominato «bacillo di Koch» proprio in onore e memoria al suo «scopritore». Koch
applicò i suoi postulati allo scopo di dimostrare che gli agenti della tubercolosi del
carbonchio (una malattia sostenuta dal batterio Bacillus anthracis) erano diversi.

I postulati possono essere riassunti in quattro semplici punti:

Lo stesso Koch si rese conto che il suo schema aveva alcune limitazioni. Per
esempio, l'agente del colera dell'uomo, Vibrio cholerae, poteva essere isolato sia da
individui ammalati che sani, invalidando il punto 2 dei postulati. Ciononostante, i
postulati di Henle-Koch hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo del
concetto di «causa» in medicina. Infatti, fin verso la fine del XIX secolo le posizioni
della scienza al riguardo erano molto confuse; si credeva spesso che una data
malattia infettiva potesse essere provocata da batteri di diversa specie. In questo
panorama incerto, il lavoro di Koch portò ordine nel caos. Sotto alcuni punti di vista, il
fondamento dei suoi postulati è valido ancora oggi: ad esempio, la regola secondo la
quale un dato microrganismo causa una sola e ben determinata malattia è alla base
della dimostrazione (avvenuta nel 1977) che la "malattia dei legionari" è provocata
da un batterio o che l'AIDS è provocata da un virus (anni '80).

https://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/pos_hk.htm 1/3
28/11/22, 14:35 Postulati di Henle-Koch

La sagacia del postulati di Henle-Koch risiede nella loro logica semplice: in


sostanza, essi richiedono che, prima di dichiarare che «un dato microrganismo
causa una data malattia», sia necessario (a) associarlo a una sindrome clinica, (b)
isolarlo in coltura pura, (c) riprodurre la malattia re-inoculandolo in un animale
recettivo e (d) reisolare lo stesso agente da quest'ultimo animale (v. schema
seguente).

Come già detto, i postulati portavano finalmente ordine in un settore della


medicina in cui ancora regnavano largamente empirismo e superstizione. La loro
adozione consentì all'epoca di ottenere insperati successi nella prevenzione e nel
controllo di numerose malattie batteriche.

Dopo oltre un secolo di progressi della medicina, l'impostazione dei postulati


di Koch non può più essere ritenuta valida ed è stata soggetta a profonda revisione
critica. In particolare, si può osservare che, ancora oggi, è indiscutibile che un
microrganismo che risponde ai postulati è la causa della malattia in questione.
Tuttavia, la domanda importante è: questo microrganismo è la sola e completa
causa?

In effetti, oggi esistono molte malattie infettive che non soddisfano lo schema
rigido di Koch, che ignora i fattori ambientali e associa «una sola causa a una
malattia e una sola malattia a una causa». Il principale limite dei postulati è proprio
quello di non considerare la possibilità di una eziologia multipla (una malattia, molte
cause - o meglio: «determinanti») né l'eventualità che una stessa causa possa
indurre malattie differenti.

Recentemente è stato effettuato un tentativo di riformulare i postulati di Koch


alla luce delle attuali conoscenze di biologia molecolare, a partire dal principio di
base che una sequenza di acido nucleico appartenente a un ipotetico patogeno (e
non più l'agente stesso) dovrebbe essere presente in molti casi della malattia in
studio. (Per una trattazione approfondita di questo argomento si rimanda a Fredericks DN, & Relman DA (1996). Sequence-
based identification of microbial pathogens: a reconsideration of Koch's postulates. Clinical microbiology reviews, 9 (1), 18-33.

https://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/pos_hk.htm 2/3
28/11/22, 14:35 Postulati di Henle-Koch

ESEMPIO. Una malattia


degli animali
emblematica
dell'inadeguatezza dei
postulati di Koch è la
«polmonite enzootica del
vitello», malattia
respiratoria che colpisce un gran numero di soggetti
dell'allevamento ( morbosità fino al 100%) e non
raramente a esito mortale ( mortalità 20%).
Questa malattia non è sostenuta da un singolo
agente, ma da una triade di fattori:
1) stress correlati alle tecniche e
alle condizioni di
allevamento (management);
2) una infezione primaria da parte di un virus;
3) una infezione secondaria da parte
di un
batterio.
Notare che
in questo caso il termine infezione
«primaria» e «secondaria» è da riferire al tempo (la
primaria avviene prima della secondaria) e non alla
gravità dell'infezione stessa.

AFTER HOURS: Robert Koch: una vita per la scienza.

NELLA PROSSIMA UNITÀ:


Dopo i postulati di Koch, si
prendono in considerazione una visione più moderna
delle cause di malattia: quella descritta da Evans nel 1976; per brevità e per
motivi didattici il pensiero di Evans, ben più articolato, viene qui schematizzato in
soli 7 «postulati».

• TEST ARGOMENTI CAPITOLO 6            


• FIRMA IL GUESTBOOK, PLEASE!
© E z i o B o t t a r e l l i · U p l o a d e d : 11 / 1 3 / 2 0 2 2 0 8 : 4 4 : 0 5 · h t t p s : / / w w w. q u a d e r n o d i e p i d e m i o l o g i a . i t / e p i / c a u s
e / p o s _ h k . h t m

https://www.quadernodiepidemiologia.it/epi/cause/pos_hk.htm 3/3

You might also like