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LA DONNOLA E IL GALLO

Una donnola aveva preso un gallo

e cercava un pretesto plausibile per mangiarlo.

Cominciò allora ad accusarlo di essere molesto agli uomini,

perché cantando non li lasciava dormire.

Ma il gallo si difendeva affermando che lo faceva nel loro interesse,

affinché si svegliassero per attendere alle faccende quotidiane.

E lo accusava di violare le leggi di natura,

accoppiandosi con sua madre e le sue sorelle.

Ma egli asseriva che anche questo lo faceva nell'interesse del padrone,

perché così le galline facevano molte uova.

Allora la donnola esclamò:

<< Sì, certo, sai trovare delle belle giustificazioni.

Ma io non voglio per questo rimanere a bocca asciutta ! >>

E se lo divorò.

La favola vuole mostrare come i malvagi,

quando hanno in mente di compiere un sopruso,

se non riescono a inventare pretesti plausibili

agiscono comunque.

Anche i potenti della terra agiscono in questo modo:

prima creano il pretesto e poi passano all'azione.

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