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3. La teoria della forma I motivi della fortuna della Gestalt erano connessi ad aspetti cruciali dell’impianto concettuale di questa teoria. La teoria della forma fu un movimento di innovazione teorica radicale nel campo della psicologia sperimentale degli inizi del secolo. La ricerca teorica fu il fondamento di concrete indagini empiriche: gli psicologi della Gestalt si basarono su esperimenti compiuti in condizioni di laboratorio “controllate con cura”. - Un aspetto fondamentale della teoria della forma fu la ricerca di una corrispondenza tra il dato fenomenologico e il processo neurofisiologico. Sebbene le specifiche concezioni fisiologiche proposte dai gestaltisti furono sottoposte a critiche, rimaneva caratteristica di questa teoria Pesigenza di una ricerca neurofisiologica sulle basi dei processi mentali. - Altro aspetto importante ¢ il fatto che ha descritto fenomeni psichici che restano incontrovertibili, al di la delle spiegazioni costruite dai gestaltisti - Altro aspetto la “semplicita della teoria stessa”, nel senso di elegante riduzione dei fenomeni indagati a pochi, ma esaustivi principi concettuali. - Infine la grande personalita dei 3 rappresentanti principali di questa scuola: Wertheimer, Kohler e Kofkka. stalt, | mone di “seuola di Berlino” questo Suppo di psicologi aveva studiato con Stumpf si differenzid subito dalle altre _ Scuole tedesche ¢ austriache. Le Ticerche compiute da Max Wertheimer sulla Percezione del Movimento furono illustrate nel 1912 in un articolo in cui descriveva la percezione del movimento fenomenico: si trata di un movimento apparente 0 illusorio, dato da 2 stimoli a e b, posti net punti A e B, che si illuminano in modo alternato. Si varia Vintervallo temporale e si studiano gli effetti percettivi nell’osservatore. A stimoli simili corrispondono percetti diversi fino al punto che la percezione non corrisponde direttamente alla realta fisica. hb Il percetto non é dato dalla somma dei singoli elementi sensoriali, ma € qualcosa di diverso e di pid tispetto ad essi. Il movimento & un’organizzazione percettiva, una Gestalt, che non corrisponde alla somma dei singoli element = Il punto di vista classico della psicologia rispetto alla percezione viene capovolto. Si tratta di partire da una concreta situazione percettiva globale per passare ad una analisi delle leggi della loro interna struttura. i Una formulazione sistematica dei principi della nuova teoria fu i data da Wertheimer nel 1922: la critica all’elementismo e all’associazionismo ottocentesco, l’enunciazione del concetto di Gestalt come una totalita data immediatamente e non aggiunta alle parti componenti, la necessita di indagini concrete sulla nuova impostazione dall’alto verso il basso; l’estensione del principio di Gestalt a tutti i processi psichici; la centralita della proprieta del significato nella Gestalt Le leggi della organizzazione delle forme percettive (le leggi del Gestalt) furono esposte nella seconda parte dell’artic _ Wertheimer; i fattori (o leggi) sono: vicinanza, somig! ino comune, pregnanza, direzione, chit P Wt | fondamentale della teoria “della forma fu opal dei fenomeni gestaltici in base a processi jologici. Quando gli elementi si organizzano in una forma, cid cade per un fenomeno fisiologico. La stimolazione prodotta dai -singoli elementi produce delle correnti nervose che danno luogo ‘ad una specie di “corto circuito”. Questo problema fu affrontato da Kohler... Per Kohler la percezione era data da una distribuzione delle correnti elettriche non cqyispondente alla somma delle singole eccitazioni, ma generata dagli effetti dell’interazione tra una corrente e l’altra. Ogni sistema fisico ¢ concepibile come un campo totale dove interagiscono forme diverse. Per questa centralita della nozione di campo, la teoria della forma @ stata spesso chiamata “teoria del campo”. Tra il mondo fenomenico e quello fisiologico vi é un isomorfismo, dato dalla identita di leggi di strutturazione che regolano entrambi i mondi. Ricerche sul pensiero e sulla memoria. La percezione fu l’area privilegiata di indagine dei gestaltisti, ma altre importanti aree di ricerca furono costituite dal pensiero e dalla memoria. Kohler condusse una serie di esperimenti sulla “intelligenza” det rimati. Gli scimpanzé dovevano trovare una soluzi raggiungere uno scopo (es. afferrare una banana posta al di barre della gabbia servendosi di canne come strumenti). Kohler servo che arrivavano improvvisamente alla soluzione per rocesso denominato Einsicht (vedere dentro) o secondo il termi Jese pil noto “insight”, intuizione, visione. interpretazione di Kohler si opponeva a quella degli ps ‘ano che la pov aOnE di un probl ad una ristrutturazione del campo, dove le passate acquistano una nuova relazione reciproca. proprieta del pensiero umano furono studiate da Wertheimer. Notava che nel pensiero primitivo il pensiero concreto precedeva quello astratto. I numeri non sono una proprieta astratta delle cose, Mma sono strettamente legati alle cose relative, sono delle “strutture” che esprimono quantitativamente la cosa qual é. Inoltre _-queste strutture numeriche non sono estraibili dal contesto concreto e reale. Il pensiero concreto si realizza in strutture, in Gestalten, legate al ‘contesto, e solo in seguito si formun pensiero astratto. Il pensiero & “produttivo” quando produce soluzioni non sulla base di semplici associazioni, ma quando affronta il problema Ticoncependolo attraverso una ristrutturazione completa di tutti gli elementi in gioco, o meglio in campo. Un altro contributo fondamentale alla psicologia del pensiero nell’ottica gestaltista fu dato da K. Duncker. Preciso che la soluzione del problema non doveva essere concepita come un processo mentale immediato, spontaneo e intuitivo, ma come un sistema organizzato di soluzioni parziali. Mentre Wertheimer era interessato alla fase finale della ristrutturazione in sé e per sé, Duncker metteva in evidenza la rilevanza delle fasi intermedie, che sono vere e proprie soluzioni. Anche negli studi sulla memoria si misero in risalto i fattori di natura gestaltistica che agiscono secondo principi di strutturazione degli clementi (le tracce mnestiche) ¢ non secondo una ‘concatenazione elemento per elemento. Una temataca dei Be ella memoria palling si collocano gli elementi per spiegare i lia memoria, oltre a quelli della Nel contesto della teoria della forma si sviluppd la concezione Sistematica dei processi psichici elaborata da Kurt Lewin, denominata “teoria del campo” o “psicologia topologica”. I principi della Gestalt cui Lewin si riferl erano quelli generali di _totalita, campo, interazione, ma la focalizzazione delle sue ticerche sugli aspetti psicodinamici e l’impiego della topologia per descrivere le azioni umane e la dinamica dei gruppi, hanno posto Lopera lewiniana in una posiziontsautonoma rispetto alla scuola di Berlino. Lewin afferm6 che i processi psichici si attuano in funzione di una dinamica interna alla psiche stessa e non solamente in funzione di stimoli esterni. L’attivita psicologica é consid 1a totalita di fatti coesistenti ¢ interdipendenti, retta da principi dinamici propri di un campo di energia. Il “campo” dello psicologo non é quello del fisico, ma é lo “spazio di vita”, definito come “la totalita di fatti che determinano il comportamento (C) di un individuo in un dato momento. C= f (PA) . Il comportamento ¢ quindi funzione della interazione tra la persona e l’ambiente psicologico. L’ambiente psicologico ¢ quella parte di tale spazio di vita 0 spazio psicologico che racchiude le persone, le attivita, gli oggetti con cui un individuo interagisce. Si tratta di un’interazione psicologica, non fisica. wando |'individuo passa ad un‘altra attivita, vi @ una locomozione” (una dislocazione nel suo ambient psicol ) ie regione all’altra. Anche la persona comprende pat egioni: le due principali sono la regione percettivo-motor nterna-personale, che pud e: sere divisa i ost ate, ma allo stes cl ba con 1’ AL Beisologico, la persona si 1 sempre pil in sotto-regi Anche l’ambiente gico si differenzia ULAuWneeods in regioni. altro grande settore di ricerca affrontato da Lewin nel periodo americano fu la psicologia sociale, di cui é considerato uno dei ™maggiori teorici della prima meta del Novecento. Furono due le branche principali avviate da Lewin: da una parte la dinamica di gruppo, e dall’altra la ricerca-azione, detta anche ricerca attiva o -partecipante. Sebbene Vimpianto teorico delle sue ricerche sia stato abbandonato abbastanza presto, il significato storico delle sue Ticerche rimane nel tentativo da\una parte di studiare in modo integrato i processi dinamici e cdgnitivi in situazioni concrete e non nell’ambiente innaturale del laboratorio; dall’altra di collocare queste ricerche in un’ottica di intervento sui reali problemi psicologici ¢ sociali degli individui. La_concezione _aristotelica ela concezione galileiana_in psicologia. Lewin opponeva due concezioni diverse della ricerca scientifica, quella aristotelica e quella galileiana, ¢ riteneva fondamentale il passaggio dalla prima alla seconda. La scienza aristotelica era una Scienza “classificatoria”, quella galileiana é invece una scienza genetico-condizionale, volta alla formulazione delle leggi che -regolano il verificarsi di un evento in funzione di variabili definite. Per Lewin la psicologia era ancora allo stadio della scienza aristotelica. La nuova psicologia di stampo galileiano doveva invece prefiggersi la ricerca di leggi generali che consentissero di integrare mondi pect in tein separati. prime formulazio speri FE “universale per disvelare tutti i problemi della psicologia: il _ concetto di Gestalt. La teoria gestaltista penetrd comunque nella psicologia contemporanea europea ed americana, orientandone le Ticerche in una direzione che risentiva delle notevoli innovazioni introdotte da tali teorie. La prospettiva gestaltista fu assimilata dagli psicologi americani ‘senza continuare ad essere una cotrente teorica autonoma; divenne un riferimento teorico Soe che mind alcuni presupposti fondamentali del comportamentismo, fino al punto di favorirne la crisi nei primi anni ’60. Gon lo sviluppo del cognitivismo il ruolo giocato dalla teoria della forma in questo processo divenne sempre piti evidente. Dalla fine degli anni °70 si ¢ assistito ad una rinascita di studi sulla teoria della forma sia dal punto di storico che da quello dell’impiego dei suoi principi ‘campo delle ricerche di psicologia cognitiva. Certamente il punto di maggiore attrito fu nell’incontro fra la teoria della forma ¢ il comportamentismo. Attualita della teoria della forma. Oggi molti concetti che gli psicologi della Gestalt proposero ai primi di questo secolo appaiono integrati nelle moderne concezioni della percezione, dell’apprendimento e del pensiero. Attualmente, molte ricerche continuano ad re dedicate ai fenomeni psichici trattati dai gestaltisti, Aleune linee-guida che -conservano rilevanza per la ricerca contemporanea sono: il metodo fenomenologico, l’antiatomismo, _l’antiassociazionismo —e Vantiempirismo, il concetto di pregnanzga, i coneetti di

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