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EVOLUZIONE

Introduzione
 Nonostante l’enorme diversità che presentano gli
organismi viventi sulla Terra, tutti quanti
presentano caratteristiche comuni.
 Tutti gli esseri viventi costruiti a partire da
cellule che presentano più o meno la stessa
struttura interna e lo stesso funzionamento.
 Tutti gli esseri viventi presentano lo stesso
materiale ereditario, lo stesso codice genetico, la
stessa macchinaria per sintetizzare proteine, e le
proteine sono composte dagli stessi 20
aminoacidi.
 Tutti gli organismi sembrano di essere
perfettamente “disegnati” per
sopravvivere e riprodursi nel mezzo in
cui vivono.
 La diversità della vita, le differenze e
similarità tra gli organismi, e le
caratteristiche adattative e non
adattative degli organismi, sono i
grandi temi della scienza della biologia
evolutiva.
 L’evoluzione è infatti la teoria
unificatrice della biologia:

“Niente nella biologia ha senso,


eccetto alla luce dell’evoluzione”
Theodosius Dobzhansky
Cos’è l’evoluzione?

Evolvere: Rivelare le potenzialità nascoste.

“Cambiamento nelle proprietà di popolazioni di


organismi, o gruppi di tali popolazioni, nel
corso delle generazioni”
 L’idea dell’evoluzione era presente nel
primo novecento, ma non divenne
un’idea coerente e scientificamente
accettata fin che Charles Darwin nel
1859 pubblicò “L’Origine delle Specie”.
 A partire quel momento diventò una
delle idee più rivoluzionarie del
pensiero occidentale.
 Darwin estende la concezione secondo la
quale il cambio costituisce l’ordine naturale
del mondo, non la quietudine.
 Anche le cause meccaniciste possono
spiegare i fenomeni e i processi biologici,
malgrado l’apparente evidenza di rispondere
a cause u obiettivi finali.
 Le caratteristiche dei viventi solo si possono
capire se si conosce la loro storia.
 “we need not invoke, nor can we find
any evidence for, any design, goal, or
purpose anywhere in the natural
world, except in the human behavior”
Douglas Futuyma
Storia della biologia
evolutiva
 Intimamente legata a condizioni
economiche, sociali, filosofiche, politiche e
religiose.
 Prima di Darwin:
 Anassimandro (VI a.C.): Esseri viventi
formati dall’acqua, gli uomini e gli altri
animali provenivano dai pesci.
 Empedocle (V a.C.): Organi e diverse parti
del corpo rispondono a combinazioni fatte a
caso, delle quali solo alcune sono
sopravvisute.
 Platone stabilisce la nozione delle essenze
fisse, idee eterne nella mente di Dio.
 Aristotele: Ogni specie ha delle proprietà
fisse e immutabili.
 Il pensiero cristiano, basandosi sulle idee di
Platone e Aristotele, argomenta che Dio ha
creato ogni creatura, ognuna con un’unica
essenza.
 Logicamente, la creazione di Dio segue
un piano, dagli oggetti inanimati alle
forme superiori.
 Questa scala naturale è completa e
senza vuoti, permanente e immutabile.
Cambiamenti sarebbero sinonimo di
imperfezione.
 Gli uomini: parte fisica – parte
spirituale, costituiscono il punto di
collegamento tra gli animali e gli
angeli.
 Fino la fine del s. XVIII il ruolo delle
scienze naturali era catalogare e
divolgare il piano della creazione, per
aprezzare la grandezza di Dio. (Linneo
1707-1778)
Jean Baptiste Lamarck (1744-1829)

 Ogni specie si è originata


individualmente, per generazione
spontanea, all’inizio di una catena. Un
“fluido nervoso” attua su ogni specie,
facendo si chè questa si sviluppi col
passaggio del tempo, seguendo un
destino predeterminato.
 Non ci sono estinzioni, ma
trasformazioni.
 Lamarck introduce il concetto di
adattamento: secondo le necessità
le specie sviluppano di più
determinati organi. Queste
alterazioni sono acquisite dagli
individui durante la loro vita, e le
trasmettono alla loro progenie.

“Ereditarietà dei caratteri


acquisiti”
Charles Darwin
(1809-1882)
 Nel 1831 fu invitato a
partecipare come naturalista in
una spedizione in Sudamerica,
dove cominciò a sviluppare le
proprie idee.
 Fortemente influenzato dalle
teorie del geologo Charles Lyell
e dall’economista Malthus.
Il viaggio del Beagle (1831 - 1836)
Alfred Russell Wallace
(1823 – 1913)
 Nel 1859 pubblica “L’Origine delle
specie”
 Darwin propose due grandi ipotesi:
1. Discendenza, con modifiche, da
antenati comuni.
2. La Selezione Naturale determina le
variazioni ereditate.
Principi-basi della teoria
evolutiva di Darwin
1. Tra gli individui di una stessa specie esistono delle
differenze.
2. Queste variazioni devono essere ereditabili affinchè la
prole possa risultare simile ai genitori.
3. Le variazioni di uno stesso carattere si esprimono in
modo diverso, favorendo la produzione di un numero
variabile di discendenti. Processo di riproduzione
diversificata che favorisce alcuni rispetto ad altri.
4. La lotta per l’esistenza rappresenta un dispositivo che fa
intravvedere quale individuo lascierà più discendenza, e
mantendrà costante il numero degli individui delle
popolazioni.
Selezione Naturale

 È l’agente evolutivo la cui azione


determina l’adattamento all’ambiente
di una data popolazione. Essa infatti
favorisce la riproduzione degli individui
più idonei ad un determinato ambiente
e quindi perpetua il loro genotipo a
scapito di altri.
http://www.recercaenaccio.cat/agaur_reac/AppJava/ca/interactiu/20091218 -betularia.jsp
Come agisce la selezione
naturale?
Meccanismi evolutivi “non
adattativi”
 Ci può essere evoluzione senza
Selezione Naturale e viceversa?
 Le modifiche che inducono in una
popolazione non sono in funzione di
un miglior adattamento di questa
all’ambiente.
Deriva genetica
 È il cambiamento casuale delle frequenze
geniche in una popolazione, che si verifica
con il procedere delle generazioni.
 Si manifesta in popolazioni poco numerose
perché in queste sono possibili errori di
campionamento.
 Effetto “collo di bottiglia”
 Effetto fondatore
Altri fattori che determinano la
microevoluzione

 Flusso genico
Variazioni delle frequenze alleliche di
una popolazione si hanno anche in
seguito a immigrazione o emigrazione.
Mutazioni

 Quando interessano i gameti, possono


modificare il pool genetico di una
popolazione.
 Forniscono il materiale su cui agisce
selezione naturale.
Accoppiamento non
casuale
 Selezione sessuale

http://www.youtube.com/watch?v=SB8UodV_DJg
Teorema di Hardy-Weinberg

 La frequenza degli alleli di un pool


genico rimane costante nelle
generazioni in assenza di influenze
esterne, cioè se non intervengono altri
fattori diversi da quelli del
rimescolamento casuale dei geni
dovuto alla riproduzione sessuale.
Le condizioni ideali in cui le
popolazioni non evolvono sono:

 Assenza di selezione naturale


 La popolazione è numerosa
 Non si ha emigrazione o immigrazione
 Non si hanno mutazioni
 L’accoppiamento è rigorosamente
casuale
Punti a favore
dell’evoluzione
http://www.youtube.com/watch?v=cXr2kF0zEgI
L’anatomia comparata
 L’omologia tra strutture morfologiche
diverse, ma di derivazione comune.
L’embriologia
La biogeografia
La paleontologia
La biologia molecolare
 Adattamento: Risposta di valore
selettivo positivo dell’organismo ai
molteplici problemi che l’ambiente
propone, modificandosi nel tempo.
 La convergenza di caratteri morfologici
è una prova dell’adattamento degli
esseri viventi all’ambiente.
http://www.youtube.com/watch?v=KIeXEiJuJUY
Concetto di Specie
 Evoluzione attua in due direzioni:
Adattamento e speciazione.
 Concetto biologico: Insieme di individui
capaci di riprodursi tra loro e la loro prole
deve essere a sua volta fertile.
 Individui di specie diverse: diverso numero
di cromosomi e/o cromosomi non omologhi.
Meccanismi d’isolamento
riproduttivo
 Meccanismi prezigotici: impediscono
l’accopiamento
– isolamenti geografici
– isolamenti temporali
– isolamenti comportamentali
– isolamenti meccanici
– isolamenti gametici
 Meccanismi
postzigotici: dopo la
formazione dello
zigote.
– Sterilità
– Riduzione della fertilità
– Riduzione della vitalità
dell’ibrido
Speciazione

 Origine di una nuova specie si attua


quando alla mutazione e alla selezione
naturale si aggiungono altri fattori
nuovi capaci di frammentare la
popolazione originaria in più gruppi.
 Principale meccanismo: isolamento
geografico (comparsa di barriere
naturali, per esempio)
 L’accumulo di differenze genetiche tra i vari
gruppi porta al loro isolamento riproduttivo
per comparsa di meccanismi postzigotici.
 Processo graduale e reversibile.
 Poliploidia: Condizione in cui i cromosomi
tipici di una specie sono rappresentati più di
due volte (particolaremente nelle piante)
Speciazione
simpatrica

speciazione
allopatrica
Gradualismo o equilibrio
punteggiato?

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