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Davide 0.C. Guglielmino A flanco: Angelo ‘musco. Ce Angelo Musco Maestro della scena dipreciso. & sicuro che non andd a scuola come da ui stesso dichiarato nella sua auto- biografia: <[_.] Non sapevo leggere © tanto Chi mai avrebbe dovuto insegnar- melo, durante tutti quegli anni cosi tra- vaglialie pittoreschi dela mia fanciullezza? Allora recitavo, cantato, organiz- zavo spettacoli sempre a forza di memoria, con una fatica mentale straordinaria Essere analfabeta é gia un bellimpaccio per se stesso; ma diventa. un martirio quando si cerca di fare Davide Gug casalinga Francesca Cosenza. Della sua infanzia non sappiamo nulla in modo che gli altri non se ne accorgano i. Frequentd ls bottega di un ciabattino senza ottenere particolari risultati. Esordi come canzonettista nel teatrino di marionette del puparo Carmelo Sapienza in via Fortino Vecchio: «[..] Fu cost: una sera, mente in un intervallo Vorchestra (mandolino e chitarra) sucnava una canzonétta napoleiana, io passai con un salto dalla platea al palcoscenico cantare ad alta zonps, gnando il canto certe smorfie € cerlemosse che mandarono ill pubblico in visibilio. Applousi anonfinire, ¢ due © te bis. Un vero grande success |...) Da allora, cantai ogni sera come se fossi stato scritturato dallimpresa |...]>. Grazie ad una fllastrocea da Iuicantata A musca (Lamosca) divento popolare come Angilure rausca. Nel 1884 venne scrtturato dal vecchio comico napoletano Michele \ Imino, Angelo Musco, Agora X (a. lll, Luglio - Settembre 2002) editorialeagora.it- Email: infogeditorialeagora it Insanguine al Teatro Sicilia del puparo Gregerio Grasso di via Montesano a Catania, dove fece di tutto: ballerino, macchinista, bulfo, manovratore di marianetie. Poco tempo dopo continua Musco «[...] la mia fama er giunta fino a Giame, grosso pase distante da Catania, un bel pezzo di strada, che a farla a piedi csi amnva sianco. impresario che mi scntturé era un vecshio Pasquino, Giovanni Cantoni inteso Curatolo, ¢ mi ofiri, col ruolo di bufo, venticingue cola al gicme ¢ il mantenimento Nen ero mai stato cosi ricco. I chilometri, e sono tant, da Catania a Glarre mel feci quasi icorsa, sicché mi bruciavano i piedi e quella sera non potei debuttare. Ricordo che Virnpresais si present alla nibalta ¢ disse: -E amivato da Catania il celabre butlo tanto atteso, che perd stasere non pud prodursi fessendo un poco stanco del viaggio. Si presentera domant a quests nepet tabile pubblico. Qui url, fischi, un pandemonio. Ma il giomo dopo, al debutto dal «buffo», che ballavo che ero una meraviglia, e concedevo bis a non fnire: e, per la prima volta, mi produssi come attore, recitands nela farsa. [> Nel 1869 Angelo & costretto a tomare a Catania a causa della morte del padre, proprio in questo periodo entra in contaito con il Teatro Machiavelli, che si tovava nei sotierranei del palazzo i propriet3 del marchese Antonio di San Giuliano in vis Euplio Reina angola piazza Universita, dove si sbi inspetacol divarieta Depo alcune esperienze presso altri teatr e labreve parentesi amcrass con Pattrice Carmelina Lembertini, prima a Monterosso Almo e poi e San Flippo di Agira (Enna), Masco nei 1837 fu scritturato al Sancarino di Catania come attore brilante {qui duettd con Rosina Anselmi, che divent® pit tardi Vattrice pit acclamata della sua compagnia Tn questo periode incontrd Ciccina Algozino con la quale ebbe una lunga relazione ed entrd in contatto con il prof Rossetti che lo istrul, Musco racconta: «[...] Cominciai a Cantave e piglare lezioni di nascosto, rubando le ore al sonno; ed era tale la mia buona volonta che in pochissimo tempo feci progtessi. A leggere rovavo.un gran guste, e quando avevo un libro in mano e potevo da solo capire quel che c'era stampato, mi pareva di andare scoprendo un mondo nuovo. Serivere mi riusciva pit difficile, Civogliono le dita dei bambini per imparare a fare tutii quei piccoli segni in ordine. Cosi la ‘mia calligrafia non promettevaniente di duono, ‘come anche ogg} ci pud facilmente conetatare, quando le parole che sciivo hanno le lettere che scappano ognuna per conto suo [..]>. ‘Nel 1898 Giuseppe Santoro lo scritturd per il Teatro Goldoni di Messina dove andavano in seen spettaceli di prosa ¢ farse. Dopo la morte di Santoro, avvenuta il 26 giugno 1900, con cui Musco aveva attivamente collaborato, egii decise di rtornare al Teatro Machiavelli di Catania, dove recité con quello che sarebbe diventato «il pil grande atiore tragico del mondo», cioé Giovanni Graseo. Nino Martoglio ci informa del fatto che: «[...] Musco faceva, dapprima, le parti serie, mentre le comiche € le farsesche se le riservava il Grasso Lb, ‘Sempre nella sua autobiografia Angelo Musco seriveva che: «I debutti della compagnia crammatica di Giovanni Grasso non si pud dire in coscienza che fossero stati let. Ci tomentavano le solite mille difficolta quotidiane e tiravamo a campare alla meglio. Ma Grasso aveva fiducia che prima © poi sarebbe Buscito a sbucare, e con grande impegno edamere Si dadicava alla ‘compagnia che allora aveva un repertorio misto di drammie canzoni, ma gia cominciava ‘a dimostrare sicur intendimenii artstici Si era, mi pare, nel '900. Ricordo che un certo Di Gennaro, capocomico d'una compagnia operette, indusse Giovanni Grasso a recarsi 1 Salemo per un corse di rappresentazioni, pperché, in occasione di una visita della Squadra 1n quel porto, si poteva sperare ¢i far bucnt ineassi, La sperenza fu assolutamente vana I marinai andavano nelle osterie, i cittadini Davide Guglielmino, Angelo Musco, Agora X (a. II Luglio - Settembre 2002) iw editorieleagora.it- Email: infogeditoriateagora.it Al centro: Angelo Musco nella commedia “Lu Paraninfu” scfitta da Luigi Capuana appositamente per l'attore Lacommedia, andata in scena al “Teatro Filodrammatici” ai Milano i112 aprile 1915, ebbe tale sucesso, da costituire il trampalino di Jancio per una fama che accompagnera ‘Musco per sempre. AGORA ‘Due caricature di Angelo Musco. Inalto l'attore rappresenta “Padre Attanasio”, personaggio della commedia “Fiat Voluntas Dei” di Giuseppe Macti; in basso Musco nella commedia “San Giovenni decollato” di Nino Martoglio. andavano ad ammirare le corazzate, el teatro restava deserto ch’era una pena vederlo. Diuna paga qualunque a noi comici non si parlava nemmeno. Grasso era senza un soldo e firmava certe cambialette da dieci o dodici lire che magari era un peccato sciupare quelle striscie i carta fatidiche, per cosi poco. Ci offtiva con vera generosita pane e ciliegie e nessuno dinoi piotesiava, sia perché il protestarenonavredbe avuto nessuno scope, sia perché eravamo animaii da tanta passione che ogni sactificio ci gembrava accettabile. Paceammo da Salemo a Napoli dove le nostre sort migliorarong, perché veramente la compagnia di Grasso ottenne un sucesso magnifico, ¢ poi tomammo in Sicilia, dove, dopo un po’ di tempo, la compagnia si eciolee, Fu allora che apparve sull sriszonte dai comici siciliani la grande figura di Nino Martoglio. Giornalista e poeta, energico, coraggioso e cavalleresco, vero fglio di Sicilia, capi tutte le possibiité artistiche di un Teatro siciliano che trovava interpreti cost riechi di espressiva potenza drammatica. E superiluo ricordare limmensovelore di Giovanni Grasso. La sua vena semplice, immediata, impulsiva faceva di lul un grandissimo attore, che in certi momenti di maggiore eccitazione drammatica, raggiungeva allezze indicibili e provocava un brivide di terrore. Ed oltre a lui, che valorosa schiera di artist! Mimi Aguglia, Spadaro, la Campagna, Viscuso, Lo Turco, Majorana, Sapuppo, Arcidiacono, ognuno con la relativa famiglia, tutti bravi, volenterosi, spontanei afintat. E cero anch'io, naturalmente, ma di me non palo... per modestia [...|>. 1118 maggic 1902 gli atton del Machiavelli ottennero uno straordinario sucesso al Teatro Principe di Napoli di Catania con Zolfara di Giuceppe Giusti Sinopoli La compagnia del Machizvelli nel novembre dello stesso anno si reco al Teatro Argentina di Roma per alcune recite a beneficio delle vittime dell alluvione di Modica. anno seguente Musco fu inserito da Nino Martoglio nella prima Compagnia Drammatica Dialettale Siciliana in cui Marinella Bragaglia era prima attrice al lance di Giovaani Grasso e nella successiva_compagnia martogliana con Mimi Aguglia al posto della Bragagia ‘lla fine di marzo del 1903 Martoglio scrisse appositamente per Ia compagnia dialettale siciliana il dramma in quattro atti Nica. Musco interpretd la parte di un cieco: «venti parole ssulla carta, una meraviglia sulla scena. Non cisi pud avvicinare alla perfezione pit di quello che ieeera abbia fatto il Museo. La riproduzione plastica delcieco erameravigliosa,la cecita era Espressa non solo dalla fissita delle occhiaie senza luce, ma dal passo, dalla voce senza sonorita, dall’anima senza gioia Se il Musco Davide Guglielmino, Angelo Musco, Agora X (a. Il, Luglio - Settembre 2002) wn editorialeagora.it- Email nfogediorialeagora it potesse raggiungere in tutte le pari La figita dt forlo di Gabriele quella medesima eccellenza, noi i @Annunsio: Zolfara di Geremmo un attore quasi i Giuseppe Giusti Sinopali 7 senza esernpin® mafinsé della Vicaria di Musco contnud ad Palermo ci Gespare interpretore pice Mosca © Giovanni parti nei drammi a Ricrotte: Feudale- Fecitati da Grasso > simo di Angel fino al. 1807 rl, Guimera; Juran quando Marto- me Tose ai Joaquin giodedeviinalla = é Dicents Compagnia Drammatica Sperduti nel bulo e Povero Siciliana cuore di Martoglio. Roberto Mareellini, Ia Braces, A. terza da lui diretta.Infetti il 12gennaio 1908 Musco fu il protagonista della commedia in tre atti di Nino: Martoglio San Giuvanni Decullatu al Teatro Politeama Comunale i Piacenza, questo fi il suo ezordio come attore protagonista Nel marzo dello stesso anno Ia compagnia fu sciolta per Nunzio perfetto, di un problemi economicie Musco rient realismo toccante. Ben pochi halla compagnia di Grasso, che si asibi a artisti della scena italiana avrabbere potuto Palermo, Agrigento, Siracusa eCatania Allafne uguagliarle nell’espressione tomentosa di settembre del 1908 gl attori partirono per une lunga tournée: Bedlino, Budapest, Varsavia Mosca, ottenendo uno stinordinario sucesso. Nel 1912 fu formata le Drammatica Compagnia Siciliana Marinella Bragagiia - Angelo Musco Giretta dal Cav Vitioric Marazzi Diligenti. Delle compagnia~ facevano parte Giovanni Grasso junior, Tommaso Mareslini, Tot Majorana, Carolina, Virginia. ¢ Desdemona Balistrieri, Marianna Catalisano, Jole e Giulia Campagna Nel repertorio della compagnia c’erano Cavalleria rusticana di Giovanni Verga; Nica, San Giovanni ~ decollato Voculanzicula, I civitoti in pretura di Nino Martoglio, proposito deW interpreta zione di Angelo Musco in Sperduti nel buio Stanis Manca ha seritto: «[...] Angelo Musco va compiendo la sua evoluzione da attore comico in attore drammatico attraverso replicate vittorie. Egli fu un Da Guglielmino, Angelo Musco, Agor: ‘wai editorteleagora.it Xa. Ill, Luglio - Settembre 2002} nail, ifogedttoriateagora.it Inatto: Angelo ‘Musco interpreta Padre Attanasio nella commedia “Fiat voluntas Det” In basso: Viusco oltre che intorprote di Teatro fu anche attore cinematografico Qui é sul set di “Pensaci, Giacomino!” con Luigi Pirandello. ed il regista Gennaro Righelli. In alto: Musco interpreta il professors ‘Agostino Toti nel film “Fensaci, Giacomino!” del 1936. nell'attaccamento indefinibile del cieco suonatore per la piccola selvaggian®. La compagnia Bragaglia - Musco debuttd al Teatro Fiorentini di Napoli con Malia di Luigi Capuana efu ecioltanel 1914. «Una compagnia Bragaglia - Musco sera sciolia a Tunisi. Ma io avevo gia visto la mia strada segnata. Mi sentivo ‘maturo perawiare ilteatro sicliano verso nuove forme nuovi destini. La passione, - mi dicevo ls gelosia, Yonore, la vendetta, culto dalla famiga e tante alirebellissime cose sono frale puincipali carateristiche di noi isolani, ma la Sicilia anche terra diserenitae digioia dicanti e di risate, di spirto allegro e furbesco. Ora se Giovanni Grasso, con la sua prodigiosa efficacia drammatica, aveva mostrato in tuto il mondo una sola facia delle nostra terra, un campo vastissimo io vedevo riservato alle mie possibilita per mostrare l'altrafaccia, una specie di giocondo rovescio della medaglia. Avevo sperimentato le mie risorse d’attore comico nelle farse e nelle parodie delle uagedie. Le farse erano sempre create o rafforzate da me ed in ognuna io componevo un tipo diverso: quei tipi erano sicilianissimi di carsttere © spassosi nel tempo stesso. E allora riflettevo come un reperterie di commedie billant sentte dai miglior autorisiciianiavrebe potuto avere grande fortuna Gig ma prima dogni altro Cera la grande difficolta della formazione di ‘una compagnia.[...). I marzo di questo steceo anno a Catania fu presentata la Comica Compagnia Sicilina del Cav. Angelo Musco, dicui fece parteRosina Anselmi, che da quell’anno sarebbe rimasta fedele ed efficace compagna d arte del grande comics. La compagnia debutt al Teatro Principe di Napoli di Catania con San Giuvanni Decullatu. Ed ecco i primi suecessi in giro per Ia Sicilia Poco dopo inizié per la compagnia di Musco un lungo pericdo di crisi che si concluse nell’aprile del 1915 a Milano.

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