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MARCOLINO DAFFARA | oP DIO ESPOSIZIONE E VALUTAZIONE DELLE PROVE TORINO SOCIETA EDITRICE INTERNAZIONALE . 176 rors, vs Petros 2:24 Caunae) econ 2 | Ai MR. P: Stefano Vallaro e Mariano Maggiolo, miei " indimenticabili insegnanti PREFAZIONE Nessuna questione & peronnemente attuale coms quella di Dio, Bi 12 principalisoima ¢ la pit vitale di titta la flosofia. Lnfatti, non Puoma, come fu erroneamente affermato, ma la Causa Prima deW’uomo ¢ di tutto Puniverso 2 Voggrtio centrale della filosofia, | Ordinariamente ta solusione del problema di Dio &ricevuta da ognuno “di noi neta fanciullesen dalle convinzioni dei propri parenti, Hd 8 uum iogitgimo dono. Ma i parenti operano su di noi per la forza affettiva delia- suggestions, pi che per la forsd delle ragioni scien- tifighe, di oui allora nn siamo capaci. Me in ogni-womo si cela wn filsofo in germe; 6 tardi o toxto, néllo svotgersi delta ‘vita, Yo cuestioni di Dio si ripresentano in modo nuovo ed exigono una solusione personate, che soddisfi allo nuovo exigense intellttive. Né si pud presumere di aver dato una seria definitiva orien jong morale alla propria vita, prima di aver stabilito con decisa convinsione questo punto cardinals, Zé: speoulasioni intorno Dio. costituiscono-il pid rioso patrimonio spirituale del? umanita. Mettrle ald. portata dei giovani che débbono risoleere it loro problema di vita, mi sembra opera degna meritoria, i sono delle grandi dificolta da superare, quando dalla certessa di senso comiins 0 volgare si vuole assurgere alla oortessa riftessa 6 dimo- ‘strata (vale a dire filosefica) delle questions che pits c'intoressano. Md {ali dificolta si assommano ¢ diventano vieppit grandi, quando si tratta 4 Dio, it pid sublime © misterioso contro ai ‘ogni vita. Non sempre quelto che im ae stesso 2 pitt uminoso e intelligibile, 2 pi Iuminose o indelligibile anche por voi, a cagione della deficiensa dei nostri poteri conoscitivi, Por 1a qual cova Vuomo non pud apprendere tutto da solo; ma il pi ¢ il meglio di ogni disciplina lo impara mettendosi docile ala sowola della Tradicione, = irra, Die, | | —w— La Chieaa Cattolica, custods 0 vivificatrice della sana Tradisione umana ¢ divina, ha una sua dotirina, magnifica ¢ perfettamente coe- rente, a riguardo di ogni questione vitale; una dottrina oosi ricea ¢ pro- fonda da poter corrispondore, se rettamente intesa, a tutte le esigenze intellettuali pit rigorose. Pur essendo at disopra di tutte le flosofe, come quella che fonda it suo insegnamonto villa Parola di Dio, essa hha tuttavia saputo presidiare questo suo insegnamento con i pit corti € vigorosi argomenti della ragione: ha una sua sapienza filosofca, perfetiamente razionale, che giustifiea meravigliosamente, ‘quanto 2 giustificabite, la sua dottrina, Modesto cuttore di filosofia o di teologia, a cui da molti anni mi dedico, mi propongo in. quest'opera (¢ nelle successive 42 la grasia divina, ii sosterra) di esporre brevemente © metodicamente, a profitto della ~ gioventi studiaea, questa filosofia «eristiana » concernonte Te question 4 Dio, per aintare ohi ha buon vélore a discernere, attraverso ai molti errori¢ agli speciosi tofismi che gravano la nostra moderna coltura, 1a criti Iuminoee¢ feconda, To spero 6 prego Dio che ta mia wmile fatica non sia del tulto vana, Nel presente volume, dopo aver esposto, seguendo i processo storico, 1 prove dellesistonza di Dio nei vari pensatori, m’indugio a valutare coriticamente le classiche prove di Tommaso @Aquino con'le difficoltd ed obiesiont che ad eske furon.contrapposte; od etamino, in fine altre celebri prove alla luce delta lesoria tomista, Questa filosofia, ‘il oui culto ‘6a ognor pill estondendosi, @ a flosofia propria della Chiesa Cattolica, e'per ta sua aderensa al senso comune ¢ per il sw soientifico & 1a pit atta a euscitare negli animé riflerivi « dimostraté convinaioné » ‘Affido la mia fatica alla Divina Provvidenza od auguro al lettore | ogni bone. ‘Torino, Santa Maria dello, Rove ‘Festa dol'Aasonsiono 1038-XVI P. MAnoouiNo Darrara, 0. P. INDICE GENERALE caPo 1 Dottiina della Chiesa eirea le prove dell’esistenza ai Dio. ‘Leesintonsa ai Dio 8 il presupposto della Religione. Non & oggetto di || Rivelazione @ di fede, 20 non di fatto; di divtto appartiene alls | filosofia. La Riv. ¢ la fede riguacdano Dio sotto un aspetto pit ‘alto. Ma esse preesppongono l'esistonsa.di Dio, Ia sua distin. lone dal mondo ecc... conie veritA acoessibili alla ragione, N. 1-2 pag. 1 Dottrina dolla Chiesa al riguardo.N.3. 0. ee ee oD ‘ale dottrina 8 espresamonte rivelata, N. 4 ae ee Condanna dell'Agnostciomo © del tradivionalisme; condanna” di Bautain o i Quesrall. N.5:-7 . . eB weadiment6 ascensivo connaturale della mente nella conosconsa [DOM Te Se ee ee DD aes Meee tere ache pees eters eg 00) ilioprofa ss : 3 flaw ‘a conosi istenza di Dio, Concordia dei Padri in questa sentenz: Peel Tertulliano, N10. te ee Cipriano. No. Re es eer eet ea) Glemente Alossandrinn. N12. sf ek IS Lattansio. N13... ee 16 8. Giovanni Crisoatomo. N. 14. || : 16 BS. Agostino. N16... “16 ‘Facilita con cui la mente s'innalza dalle cose al Greatore delle cose, Ne. aa 5 . La monte sonte distinto PasrurditA del’ateiamo. N16. LL La Tourrogati di Dio degli ate. N.17. . . eects oe — vm — ‘a nogasone di Dio equiva all negesione de prin pineph i quali aifermano anche negandoli. N. 18 . me Non da ignoransa nvnsbile cia Vesotenaa i Dia.¥. 10, Dif invece&dolerminnr complutamente la natura it Dio. 2 stimoniaom di Par N20, Per dotominare compan ia naasn di cape Birla, Ne 21 —_—e 6 DeGision dela Chen in gusta materia no an contra berth dolls lama, Net cen ‘La conoscenza di Dio per mezzo della ereature, non esauris tutta E e Iaconoseibilita diDio.N.23. 2.» 2 » a Deita come tale & naturalmente inconodotbile ‘a noi, Basa 8 of. getto di Rivelazione, N. 24 . ae ° Guin sono dus odin ononibit in Di, Tiseguaraeto del Concilio Vaticano. N24... . Tener me ‘as Onaga ato la sinaione te qu Tore condaana, 8.26. Riaaanto, 1.28 = Bibiogrofa io 8 moralmente capo IIT Svolgimento storico delle questions cirea In Causa Prima dell'essere. | | 1s lou ero dali Gans, non pid far'a mono iD, " caus Fria dol'Euee. 8.27 ' ‘Svolgimento’ delle question: circa Is’ causa prima ‘dell ‘eassin} “asi int alle conceion al «Piso N.26 Setane oi prim! pa dela tologia etc, i. 30 Ananngora¢VIntalleto ordinator. N30, {Sots negsionie lo cttiams, 31 | loggetivine o relativismo ai Protagoa;Vinvensione dog Dei we. condo Critia. N. 31. . ve ° a ‘Socrate; sua reazione ai sofisti 0 idoade di ggenze. N. a2. iH Int prov era eval 9 Bile ss capo Iv Segue Io stesso argomento. Platone, Platone identifiea Dio col Bene Sup: 1 Det a Supreme cl Deming.N. 34 «> Nel « Convito: fal a Dio mediante Vamore, N. 34. MMotore Primo. N. 35, : : + ag: “18 19 20 22 me —-x— La Prova por lo cause oMicionti. N36. 0s se ee oP La Prova per igradiellaperfosione.N.97. 2s. ‘La Prova porle cause finli. N. 38... 56 Dificota di determinare i fine delle coe in particolare.N.39. | ‘Lrottimismo di Platone oil problema del male. N. 40 . Dt Conclasionseirea Platong Nelo ee ee ie Oteenstale ee ett ee ere CAPO V Aristotele. Asistotale ooatruttore dlls metafiice, N42... ‘Punto di partensa della ean apecalasione « process por'cul secondo ‘ai oonosti di potenca att, N.43. oe Lratto anteode la potensa, Dio anteoede it mondo. N. 44 Crifin anticipate alla lowoBadellaevotazione.N.4d. | Prova lelleistonaa di Dio desanta dall'analisi del movimento. N. 4 Natura immateriale di Dio secondo Aristotele; Ia sua immobile at. WHANAG ssc ie ee Did moro come eat efciente @ non aslo come causa nale.N. 47 CAPO. VI GU Stoiel. 1 beter gro, dopo, Arintotale, cade nel materiatismo, Gli Bt. N48 ee Hi problema dominante per gli Stoici & Aetotmora @ della con: [quiet della felicita. N.40. : Faaliamo 9 euicidio nell Stoisinmo. N, 40... Nobilta del loro linguaggio cirea Dio, nonostante il loro materis- llamo. N.60.. . gi Argomonti svolti dagli Soil in tavore dolla eastenza di Dio: “Argomonto'del contenso tniverdale. N. 61... . + ‘Argomento della nalta.. 62... Contradisiono degli Stoci nel méterialiszare l'Intelligensa. Valore det loro argomenti. N. 63. Argomenti in favorn dela, Proweidenan (la aapionta “isin ‘eel organismi).N.54. [L'vomo fine delle meravizlio poste da Dio nella natura.'N. 85. YValore di quosto argomexto secondo8.Tommago.N. 65... . LaPicthSioion in Epitiowe Marco Aurelo.N.66.0 0°. ss Mprobloma del male. N67... eo oeee Biblioghofa pee cue uoodG 8 4 50 82 2 53 o ol 58 a 65 69 0 n n B a “ 6 n —x— capo VII ¢ i Neo-platonii Gil Accade: Lo soctticismo dei Nuovi Accademici.N.58. . . . . + + «pag. 80 Tl sinorotiemo del neo-platonismo. Mistioa Slovofica ¢ panteiamo ‘Tutte le core procedono dall’Uno per nevessitd di natura. N. 69. 81 ‘Tuttavia esso afformia Ia trascendenzs di Dio. N.60. . . » 82 La prove fondata sul rapporto del roltepliceall'Uno in Plotino. N.oL a6 perenne Uiliszazione di questa prova in8.'Tommeso.N.62. 2... 5 #84 Lastessa prov in Proclo.N.63. 5 « > 85 Ta modeainn prova fondata walla considerasions degli alts tra scondentali (la bonta).N. 64.» > 38 Filone Aleseandrine: il mondo & scala a Dio; La Divina Natura 8 inneonoscibil; il nome proprio di Dio &: Peasore. N. 65... . » 86 Bibliogafa fie BF capo VIII La fine della Silos, pagana ¢ il sorgere della Bos. eristiana. ol ritianesimo pareoch prp Bom fle. sicovono na sfuzione ‘pit cert dalla Rivelasione} N. 60... +88 11 Grstanesimo, pur essondo biginle quanto alla ssianaa, fa suo ‘quanto di vero fu pensato eltrovafo attraversoi tempi, N/67. . + 89 ‘Nesstina contradizione tra vorita di fede ¢ veritA di ragione, N.67. + 89. Col Crstinhesimo sorgono nuove sites! flosofiche di saperé umano e .6,:seniza che ly dottrina della fedo ne resti.alterata. N.68 . » 90 0 una dottrins pud avere con Ia fede. Questa & juno sti- intesi pit approfomdite.N.08. is eeeitee es ol Conclusions cia Ia filosoda della Grecia: Vesistonsa di Dio 8 ra- " aionalmente dimostrata. N68... : 98 Tntoreese nuovo destato dai eratianesimo nel campo della flowed. Ne... career cer ood) Rapporti'tra flotofia efedo.N. 7. . > 98 ‘Tendénsa alfunita dol aaporo winaso (Gloss) © diviéo (ede). Omogoncith della fode. N72... - + » 96 Dale ee er ee caro 1X Le prove dell'esistenza di Dio nel filosofi cristiani. ‘Tertulliano, S. Agostino. Tl ¢ Testimonium animae naturaliter christianae » di Tertulliano e Vumsnita della dottrina Rivelata.N. 73... rr) Prova agostiniann per le orld stern; achema della prova. N.74 . » 100 ae ‘Eapoaisione. Essa parte da qualoosa di reals e non pecca di soggetti "vsmo o idealism. La ragions & superior ai sens. Senza tra cen Inrange aia dara, Soo eee espa. 1OL Ta verita 8 qualcos a superior ala nostra mente (passivith dela «1 Mente difronte alo oggstto).N. 70...» + 108 1a esta matmates 20m bata oe ondaent alin mle cone oneppare nila mente nosrs.N. 77. c+ 108 Beso manifesiano «T'Eterno Geometras.N.78. .: + 108 Considers sul «Wot das Poa» Supcan Unit olla Sapiensa, N79... Se es lor iat la Vorita coms qualeosa superiore alla nostra menie, por la quale giudichinmo © delle cose e della stosan mente. Questa YVerita & Dio. In cho senso. N. 80 ; + 10: Lo vert oi beni eteati ano conni Aivini od initia vsaire alla i | Fonte che 8 Dio. N.80.. «no! [Linnie Patinne aS Agen no tog valor aa ror. Nels eee ttre paatie iia Diuseehe tien an file aw toy | 1 caro x i | |. WArgomento Agostiniano nei Pensatort posteriori. | fin /s, Tommaso. Perc emplictamento non Vb incloso nelle we | |Vie. Esso 8 implicito in pareechie di esse. Ne riconosce por i | + valore espressamente.N.82. 0. 0. - eee ee 28 ta\Boseust. N. 82 Beg eee eae ity Teibnitz, No 84.) So ee 8 AS «logit idealist, N. #5 5. + ia ' ‘caPo XI | S. Anselmo € la prova ontologica. t Considerasioni m questa prova.N. 88... + 128 Anselne rova essen Di ance on as goon N87 +125 Saposisone della prova ontologca. N86... ss = + s+ 128 Critica di eas, N. 60» pills + 128 tition del monaco Geunione. N. 90 | + 120 Grtion G8. Tomman. N01... Lite aso E illogittimo il passaggio dal possibile allesistente. Neoes o 132 Soguaci © difentor! di Ansel D. Seotoe Targomento Amimiane.N.$3.. . «9 19 Castes e Largomento Anselmisno, NO | LL LS 4 138 vuBéibnis « Pergomente Anweinianes W956 TLL Ls ao —m— 1M processo del nostro intelletto 8 dal’esore al poter essere & non viooversa N96 Protoss di E. Kant che non ci sia altro argomento che quello amelmian.N.97 oe Uso cho gli idealisti fanno di caso. N. 98 | eas Biblia CAPO XII Le prove di S. Tommaso d’Aquino. Panwa, Via. Sono tutte aposteriori.N.99. . . 7 , ‘8 possono considerare come una aola prova fondata sw: diversi ‘spetti eesensiait dolla realtd (sulla realtA secondo le diverse cousalif).N. 09 Procedimento delle prove o vie tomiste ¢ termine loro immediato, Riassunto diesse.N.100. ee Esposizione lotterale della 1* Via. N. 101. | | | ee Analisi della I* Via: 18 proposizione « quidquid: mute mutatursN.1023 . . acne A qu 28 proposizione: + nella serie ei motori-mossi non si pud 20 Gore in infnito NTS Te ‘Lito! Prinio Motore non dineraia.'N. 106. ‘ ‘Questa prova oostituisce i gid hina radicale confutasione del pan. trimo. NI ees : Obiesions but la 8 Via, Wut08. 2 2) LT 1).La prova si appoggersbbe solo ‘al moto fsieo 6 quinal nox pro. ‘verebbo Fesistenza di un Motore assolutamente Immobile'N. 109» \Rieposta: la prova si appoggia al moto nel senso assoluto di pas- ‘saggio dalta-potensa alVatio. N. 100... ‘i f ciclo chiuso dele cause ripugna, Signifleato del principio: eausas ad invicem eunt causoe:N.109. sss a's > 2) Obiezione desunta dai viventi i quali + muovono oe stosais. N. 110 + » Bisposta: in ohe ‘senso i viventi muovono se stessi 6 anche Ia vo- Tont muova se sess ee 3) Obiesione dei mecoanicist: il moto aarebbe una realta primige. sia cho si trasmetterebbe da corpo corpo, ma non impliche- Tebbe nossuna causa effciente, se non forso"in principio delle NM Risposta: non tutto si pud apiogate ol moto meccaiiioo. Nt mote ‘meccanico non si trasmette numerieamente identico da un corpo allaltro. E realtd essensialmento inatabile, mai identioa x so tessa, Essa non trova la sua spiogasione se non in cid che & (in ‘un soggetto, in una causa efficients, in una causa finals), N. 1112 9 condisioni & possibile 1 movimento. N.104. | |) 1] ag. 143 us 6 Mr M9 164 164 168 168 168 168 ", Blspova: termino immsdiato.© termine modiato della Teraa Via, xm — 4) La esistenza di un Primo Motore Immobile sarebbe contraria Principi fislei éella conservasione dellenergia © al principio inert NMI Rispota. ss pee ce 5) E impossibile concepire tra il mondo © Dio altsi rapporti che Gordine meccanion; percid Dio sarebbe omogenco al mondo, Me ee ee Risposta: il rapporto tra il Primo Motore e il mondo non 8 un sapporto dordine meccanico, so noi virtualmente. N. 1d. ‘La stessa obiouiono in forma empiriats.N.115.. . . . . s CAPO XII Seconda Via di S. Tommaso. - He cmt ei nda da nerd Se in ae an nen a eet i Hormulasione val scheme dela iin VacNeti7. 2! furan emt i Deas Yoo chai pops uta ite Cam ein’ cng in oad ga | parte della teodice.N.119.. . 2... ‘fal ‘Tersd Vis. 1 eaten a enka dal Tai Epon et i nna “della Summa 0. Gon.NI. i. se ee obama eri 1) La prova non arriverebbe fino # dimostrare 1 ae ae 8 Come i diversi stéributi i implicano's vicenda. N. 122... 2) L’onte necessario sarebbe Puniverso stesso, N. 123 . on ‘ieposta: Una somma di enti contingenti non fa un ents necessa. HON 3) Lento nevessario ssrebboro le lege’ ai natura. N. 124 Bieposia: le legei ai natora sono wn'astrasione: non hans cle aus ocessita ipoteticn. N. 124... aera 4) Lento necessario sarebbe il Divenire. Nu125. 1 |) ) ) Bisposta: Il divenize & nalla senza le cose che divengono. N. 125 5) Lento nécessario warebbs -una sostanza uniea soggetto unico ‘immutebile di tutti ifenomeni dell'uiiverso,N.128-. Ritpostartale eostansa unica & inconcopibile perch assurda. N. 126 pag. 170 m 13 aa 3 16 176 a8 18 170 9 180 12 182 183 183 13 184 184 184 185 185 xv — 6) Dalla considerazione ohe Vesistenza del mondo non ripugna, non ai potrebbe coneludere alla eua contingenza. Si commette- rrebbe un errore analogo a quello di &. Anselmo, Rispowta. N. 127 pag. 17) La prova a contingentia sarebbe fondata su un eguivovo verbale: verrebbe 8 porre come possibile che noi poseiamo assistoro alla nascite del?univorso-del quale siamo parti. N. 128 . ‘Binpa:vro conntn dicontingenss. 128. ss : Bibliografia ee ee capo XIV Quarta Via. Panto paronen dlls quria Via: le molteplis gradual prt ioni delle cose. N.129. ‘i Esposiziono dolla prova. N. 130. Esame delle'singolo proposizioni: 1) Troviamo nelle cose i pie il meno buono, vero, nobile eco. Esom- pleasone cia eters, ln bon l veri lgen «entolgin Je unita. N. 131. 2) TL pie il meno ai dicono in-ordino a toe cose che massima- mente &. N. 132 . 3) Gid oho maasimamente @, 8 causa di tutte le cose nthe partecpano estore. N. 133 . Apriioasrout sreciant DutuA Quanta Via. | a Splat tataigns,cnsad «Dio tht Tigonza Pura. Ne DL... wifes Natatlignse pus sosparo at aitnioe a sorietio 6 gutta, Net. 11.18 prove per veri terion aplatios angst Va Ne “a stenes come appicsione della tran ¥ : Th dhe senso ogni oonosoenza dolla verti & conoteensa ai Dio. N. 138 THK, Appliusions della quarta Vin al bene « alla volo. N. 199-41 Nfize 8 Ia prima dello eauhe, N. 142. 3 fe une 9 fondamento di ogi poe erlsinne ay ito, Prova pr aaniedo.N. 2 - 1. appliasione della quarta Valls logge ioral. 443) La stasn prove secondo lo gchoma della terse Via. Nad. | Ragiono dell sbligatareth del dovere: elicit ovirth. N. 4B. Por qual ragione la morale wostanaialmente una. ¥. 148. Yani tentatvi di fondare ana morale wensa Dio. N. 147 1a moralta& amore di Doe delfordne che deriva da Lai. N. 147 - 1. Le quarta 186 188 188 189 190 11 17 198 199 200 201 208 203 205 208 208 200 210 210 Px ‘Valore di questo applisazioni. Bese stanno alle cinque vie come i particolare alluniversale. N.MB. 0. 6. ee Dibligredal ie em ie ae ar O56 CAPO XV Quinta Via. Sua importanza © sue fondamonto, Formulasione della prova secondo 8. Tommeso, N. 149 ‘Valutaziono.critica: 1* proposizione: + Le cose della natura agi- seono per un fine N.180. . . 2 2 ws we ‘La pretesa degli evoluzionisti..N. St... |). LL Ls conoesione di Cartesioe dei Darwinisti. N. 162.6. | | | Tioalooli di Kréning. Confutazione, N. 156 1 finalismo domina anche nell’easero.unicellulare. N. 157 1 caso @ 1a oostanza degli effetti. N, 168-60... . 5 ‘a ngcessita delle logg echo o Vordisio del’ universo. N. 161-66 Conclusione circa la prima propotiaione. N. 168 . Conférma desunta dalla finalitA estrinsoca degli eeseri; finalith ‘esterna agli esseri« interna all'universo. N. 168-7 . Dilueidazione della seconda proposizione della prova: «Le cose | Brive di cognisone non tendono al ae se non sono diretto da bates ple eae BG ecto 506m 404 Bolte Vij caro XVI 1at Critiche alld Quinta Via. bab dtE. Kant alla quinta provae ua critica alla medesimma. N71 Psizione criteriologics di E. Kant: osservasioni contro il suo si- tem N23. ee te ee Oblesion kaatiane conto la quinta Via 1) Bass concludorehbo tuital pit per una earta anslogia deer. aie daeivre con gl area delat mana; non a ad estendere oltre Veaperiensa, N. 176. E anche wn'obiesione di D. Hume. N.175. . . . . . ican edesima abies ix Ruyten « risposta. W178 2) Ln quinta Via asiverobbe tut'al pita dimostrare un Architotto del mondo, non un Crestore, N.V7O-80 ss sss Risposta del Guotano. N. 181-82 biit Gli evtuppi della teolgia sono inchuni nelle sings vie. N_ 169 - 4 uta prove nn ntofuce dsppato ergomant ota “gicd.-N. 184 . + pag. 211 212 24 216 216 216 222 224 228 232 225 236 238 238 21 42 243 | —m— 3) Lrordine del cosmo si pud conospire come esistente da sd, perchd Tordine antecederebbe lintelletto e non vicoveraa, N. 185 Rispoata, N. 186 4) Liergomento dolia quinta Via a ridurrebbe allargomento co. smolagico « queie alonilogic, il quale-® prio ai vale anes are ge cece eae Go Rigposta. N. 188 | 5) Lodire critica ai G. Gentile alla quinta Via. N. 189.00 | Il rapporto dsl mondo ¢ di Dio non aarebbe etsensiale @ nesiiiie ici N Ws ee Risporta, N.192-7 Boh bo hoo 8) La creazione tema ammessa da 8. Tommaso invaliderchbe la prove. No UB oo ee eee pe close obemoagoo0d d Liatto oreativo non misurabile dal tempo. N. 202. | |. | ‘Processo delle prove tomiste in sintesi. N. 20... La ¥era radice delle obiezioni gentiliane. N. 204. - Critica dellidealiamo trascondentale. N.205-7. . Loggetto del pensiero non si pud ridurre al pensiero, e tanto meno Dio. I vero iealismo. N. 208. ere - Gh a ace Di soon gel, N. wee Biliograla CAPO XVII saa. 288 1 287 Obiezioni contro le tradizionali prove dell’eslstenza di Dio. I. Le prove tradizionali sarebboro fogato allo concozioni cosmologi- che del Medio Bvo. N.210. Rispotta: le prove hanno éomo punto &i appoggto non Ie particoari rappresentasioni cosmologiche del Medio Evo, ma i dato spe- imentalé © Ia ragione, supposti in tutto lo teorio. Si tratta in- atti di spiegare il mutamento, 1a caiisalitd, la contingenza, Tordine ece..N. 210... 5 IL. Le prove tradisionali si fondano ful conestto di analogia come vvalovole in tutti i camp dell'easere, mentre easo varrebbe-sol- tanto tra termini misurabili, N.211 > Risposta: Vanalogia motaisica, fondata sulla diversita, somiglianza © unita d’ordine delle cose, valo roalmonte in tutti i campi del- Poasore. Ne211 Fi Analogia del concetio di ente, ¢ del concetio di causa, Come si ap: plichino-a Dio. N, 212-14 5 “TEL Obiesione dei nominalisti. Le nozioni su cui si muovono le rove trade. sacbbere pure immagini expinion| veri N25... Oceam. N. 216 + 279 +379 + 281 + a1 » 22 + 384 > 284 Locke. Botkeley.N. 216. 5 eee Hume. N.217-9.0. . SDDHbOO Condillae, Comte, Taine, Fousrbach. N.220 2 2 2 1 1. St. Mil, N. 221 | ; Tleonsismo esclade la posebiit Ai quslaasiprova di Dio.N. 222. | Spencer, Ardigh, James oo. N. 223... or Taensiamo risonotooaraut Tintoligonss. N. ml! Presupposti delsonsismo.N.225.0. ee “Confutazione dei presuppos 1) Oggotto dell'intelltto 8 Vente. W226... ws we Liintelletto domina il dato sperimentale appunto percha il suo og. otto dente — oid cho In cosa é — Liintelletto veramento, sobbene imperisttamente, intonde Iessore delle cose, N. 227-8 - 2 Potore astrattivo della mente. N.230.. Bpempio di astrazione intalettuale(delieasere da cid che appare) WN, 230 5 3) Lidoa ® ossonsialmento distinta dall'inmagine fantaation. N.281 1 giadisio « 1 ragionamente messi por prooedere alla conqusta | delleasere delle vove. Provesso della nostra mente dall'indeter- ' miaato al determinato, N. 202.0. + 4) Valor ontologico ¢ trascendentale: delle prime nosioni e dei primi principi dela monte. N. 293.0... . Application della norma dai primi principi all'iatellesiono del. VEnte che muta. N. 2945. . Realta oggottiva dei conostt di potensa 6 di atto,edi causs. N.298 Ripeuamento delle aque Vie in fussone del pti prnelp PTE ee La ! cAPO vor \ Contutazione del Pantetsino. primi prineipi oi pormettono ai avéro diDio-una éognisione che dimtingua da tutte le cote, N.2900 0 eee a ee DDio.deve neoessaramonto avoro tutt gi attibuti che gli compe. ‘ono come couea prima. per eid Bali non pud essore confuso con nemuna oom create, Ne2D oon ee a Procedimento ai §. Tommaso neilo stabiir’ la natura &i ‘Dio 6 1a sn tno date Te con in ith dl principio a font) No M142 ee eee Somplicithiochinsime dt Dio. %. 243-4 | ii argomenti dat panteistt sono « prior, quindl ipototiet 0 at. fatto gratuit Ne 245, Neoossitd di procedere secondo il metodo induttivo-deduttivo an. cho in flosoia.. Esienza di Dio seoondo il nostro modo i in- Stender. NMC ee = pag. 285, 288 280 290 201 202, 293, 293 204 206 207 208 209 209) 300 301 305, 308 309 310 sn 312 314 316 318 —xvor — 1 moniamo ai Parmenide elo su raion N20. sa Confatasion fata ta Platonse Arista, N 248-9 uth I monismo dello Spinora in gorme nea ua deGnixne della lange. N. 200 : , Confusion: vera deinisione Glia sontanda. Le wats non sono ‘una, ma molte.N.2513 . 6650 Tnconcepibilita dela soatanza uniea dello Spinoss. N.264. 5 > TL pantalsmo idealistico moderno & anch’esso aprioratizo: il reale ‘sarebbe, secondo i suoi seguaci, Vides. N. 255... , Manca pei pore ile Arson, ce aa vita a ctinonl dla crdene poisons pnlio i ou eral eee duals pnios equate die tits eat 280) 1 nents nota prsipone ase 3.267 Natur dalla morte neoew oye sonia ale cin Con: ‘ectto formalo'e concotto oggettive: N.258. ... . . 1 so Ui nostro pensiero & essonsialmente relativo: N. 259... 6. 5 8 ® immanents trascendente. Il tomismo salva sia 'immancnza che la traseondensa.di Dio. N. 200-1. 2. 2 2. 2 2 di 8. Agostino. N.262. 0 CAPO XIX Pretesa Inconeepibilita del termine a cul sboceang Ie Cinque Vie. i ‘Secondo alouni filosofl Dio non sarebbé oonepibile na come sostanks ‘nd come causa, nd como persona, N. 263.0. . . La ateass obiexione formulata da D. Hume. N. 284. + Risposto, I nominalismo d la vera fonte ai quest obiesioni. N. 265» Eistono ali soatanze ole lo aostaie che ai manifestano nella nostra eapriensa. Il mondo enge Vesistonan di una Sontanta {lverga do: quests, In qeale saliss plonamente la pettsiond della sostensiaita, N.265.. ute Rees realises anche In perfesione conteuta vel conostio di per ona e quindi si pud senza contradisione concepire come tone. N36? ears Bisporia alfobisioas: quad porsonaitte pracditam esi, finitums eX. 268-0 . Dio ralisa, senza contadizione, la perfeioneexpreasa nel concetto alee Oe eee Te » Le causalits divine non importa in Dio mutable non include Dis nei limit del tompo, N. 271-73 a . Per quanto imperietiamente il concotto di causa espriine vera” ‘mente Dio. susiileoncetto pit ricco che abbiamo di Lui. N.279. » ai a1 310 320 322 320 324 325 325 326 327 320 332 333 334 334 335 336 337 339 aan 343 xx — DificoltA ai comprendere come un atto che existe ab aclerno possa ‘causare nel tempo senza mutarsi. Chiarimenti al riguardo. WmMo pag 344 La Iberth divine nel crear non importa mutabilith in Dio. Dil rensa ta contingenss Uber. N. 206-7... » a4 cconcusoneeonett i sotanza, persona, cous, tberth ee. sono ndlght 0 non uniowt. Somiglionse orignal elle coe. N.2i8.0 Sn occa tae ivoctth condizrebbo &l monieno even a corn dlTonefoia ipeta eden Ia nut Gaile coe; case porta la mente neceariamente a Dio. N. 280-1. + 350 Bilgefa a aR caro xx Dio ¢ Pestatenza del sm Obifaiane: esistensa del male sarebbe inconolibile con 1s bout ai Dio, N.232 » 63 ipsa nna: Vasgomento dl avert ato wat ancho tn nenso opposto per provare Vimmortaltd delTanime © 1 Hejae di Dio rimuneratore, N.2624. + 308 uprs rat:1bne a rgine pa ut Dio ‘emt N. ba6-8 . . hoe » 365 pages DLE pli lle sa 13] | caro Xxt || atte prove eeebet afirentatensa, Dio 1 lappora i ares fendta ella Infinit eho ea nose fone Nae ee ss + 362 owervasion ertehe. X.2901 5). 1 + 04 Gome'la tondepze della mente a ormara Vides d'afnto poms o0- site un pasta logitimo por wom prove, N:200-02.. . . » 967 La prove cartsiana condueealPontologiomo.N. 204.0. 2. + 4 380 ‘La stessa prova in‘Bossuet o Fénelon.N.205. . . . - . » . » 360 Ti Ee prova dt Pasal od hominem contro Fates. Eaposisione..296 + 970 Omorvason eitihe, S8dueia nell rogione. La 8. Serttura non in fevore di Pascal N. 2078. a8 Lrargomento concede toppo alates. N- 200.01 | | + m3 a part aettiva on po oacarare del tutto Vintalligonna. N.902 + 876 Cte yee, foudandot nll mora, cosktaire ws gina prova. N. 203 ; a 11) La prova dedotta Jails ragion pation, da/asions, dal en- ne #316 ‘himonto religion, N. 3046 2 ee —xa— Osservasioni oritiche, Pomsono. condurre a provare T'utlith della odoin Dio, non ln certene della cus eistenza. N. 207-8. . «pag. 870 Quacto alleistonsn cisa-non va oltre ala Alowfa del come oe. Sarai Seas cee BIBLIOGRAFIA GENERALE oat condor tale cA eu re) CIRCA IL PROBLEMA DELL'ESISTENZA D1 DIO rv. us prove dedotia daleperonsa roligioes.N.12. 2. 10. + 383 Come potrebbe eostture una valida prova. Ia. sstoma soggot tivi itioo ‘non si pud concludere né all’esistenza del Dio trascend. 2 al ua aan a mean ho Fnprnt lig fo Blenchiamo qui sotio aloune opere, che trattano espressamente dalle prove 4 Dio, a comodita di chi volesse approfondire ¢ euoi studi én proposito. sot a iin eee ee ,, OQuervasioni critiche. N..319-18'. ">. - cae ‘Tommaso Dz Vio Gaxtano, in 18™ P, Summae Theol. sean et st whee ahi ci Fx Dio. N38... » 300... Bouownewsmre, in.18 P. 8, Theol. | patent pati | Se Biogas ee le ee i MANUALISTI DI TEOLOGIA Huaos, Tractatus Dogmatici. Vol. I, ediz. 1920, Lepiom, Trastatus de Deo Uno.’ Vol. I, dis, 1926, akobhs, Procleatione de Deo Uno, dai, 1900. Eaparfeim, Lepore de Thetopie Vol. I, ods, 1920. Altre prove reeate dal Cristianesimo. L.La prove per i miracolie le proferie. Eeposizione, valore, N. 320.» 304 ‘a ella Chiesa cattolica. N92]. «+, 205 ScHanpan, Handbuch der Kath, Dogmbtik. Vol. I, dis, 127, | re CAR Scere da ragine,Dalensao nih dalla 0. Pajctt Pracletionee ‘Ch. D., Vol. 11, 100 i ttre cognizione i Dio. N.302- ves a e306 ‘a mistoridalth Dil 8 conforms + raiane: Noo ‘otc a TRATTAZIONI SPECIALI DEL PROBLEMA DI DIO rnistero signifies accottare Taasurdo. N, 228-24... «8. 397 i D ‘agen, Di, Ye neaeone, Vofermasipe, 2 vo, edi, 1028 Gaxmtoov-Laonaxen, Dit, won eines et va nature, 028, | Suarnanons, Let wares de le royence em Diow, Pati, 1010 Cnossar Mancxxon La Bacuazet, Dieu, uel «Dictionnaire do Thal. Ca hotgue», IV (1921), 10 ng — a eomattvnce naturelle de Diu, Psitones de Die. Casein, Devine ds Do, 1021 Donon, Prever de Verner do Di, edi 102 Baan, Lenatenzn th Dio di front alla sien ¢alopesins aero, olin, Pavia 1024 Anvow 8. Jy De guingus sie ad domonsrandam Dei exideniam opud on- tiqun Gracos et tiene Judazos proforma tl adumbratie’ «Test ‘et Docum, ad usum oxercitationum et praclectionum cad. Grogoriana, 1982-1038. a Zz ° S § < Fa 6 2 e i) ic a g 8S 5 a o a wn is DELLE PROVE CAPO T Dottrina della Chiesa cirea Ie prove dell’esistenza di Dio. (Vedi Sommario © pag. vi) — I eredo della nostra religions comincia cost: 4 erédo in Dio nnipotente, Creators del cis ¢ della terra, Bailar propriamente, Ia fede del credente, in senso eattolico, tarda Vesistenza di Dio Creatore, conosciuta © dimostrata jomenti di razione © flosofici. Questa verit pud essere di pagetto di fedo per chi non &'in grado di averne Ia cortezza ra- le) ma di diritta 6 del dominio dela flosofia, La fede propria. p riguarda Dio sotto un aspétto molto pit alto, inacoessibile #® alla ragion> umana, noto © affermato soltanto per la ri- lone che Dio ha fatto di ss. | ila natura la rogiono pud arguize con certozza Vesistonza del- ella natura; ma Ia vita intima del Creatore, — efd eh’eli } medesimo, — resta per ogni intelletto un impenctrabile mi- Nessuna cosa ¢0 10 pud svelare, perchd nessuna cosa riflette ‘ineflabile natura divina, Nessuna intelligenza creata, la- alle sue sole forze native, potrebbe aflssarsi in e559, senza 1 abbagliaga, fk Dio, avendo chiamato lo creature razionali a una pit intima pipazione di sb, si 8 Kgl atesho manifestato sotto nuovi segal ofuso nuova Ineo nelle intelligenze, ha stabilito liberalmente rapporti, fondati su nuovi doni, al di sopra di ogni esigenza 1 (Ui fede viguarda, come suo campo specifico, questi nuovi rapport, ©, oaypn i dice: Ia fedo riguarda Pordine della grasia e non Vordins abla natura, Z, Questa superiore manifestazione della Divinita, questa nuova comunicazione dei suai doni, si & potuta avere solo per un intervento Peciale di Dio, diverso dall'atto con cui ha costituito le nature, ‘Oeui! vomo no partecipa sottomettendosi, affidandoni, oredendo in 1 pumas, i a una parola, @ quest’azione divina. Oredere, infatti, significa, in ge- nore, affidarsi alla parola, ed, eventualmente, all’azione di wna por- sona autorevole, in ooge che non sono a noi direttamente acoossibli. Oredere in Dio significa affdarsi alla sua parola e alla gua misteriosa azione, per realizzare in noi i disegni provvidenziali di salvezza, conforme alla rivelazione fatta agli uomini per mezzo dei Profeti, specialmento per mezzo del Cristo Signore. ‘Non si ud, & rigors, chiamar eredente, un teista, perchd am- ette, spinto dalla xagione, Vesistenza della Prima Causa del cosmo, distints dal cosmo stesso, se eostui non accetta la parola di Cristo he, fatto nostro maestro, oi ha comunicato i sogreti del Padre celeste, Credenti, in senso rigoroso © proprio, sono i cristiani che aderiscono, mente © etiore, a quella parola, e il eui credo — compen- dio della loro fedo — dopo aver rioonosciuto Dio Creatore del cielo & della terra, lo proclama Padro, Figlio, Spirito Santo; triplice nelle Persone, eppure rigorosamente uno nella sostanza; e afferma lo ‘magnifiche opere di redenzione, compiute da Lui a favore del gonero ‘umano. 2, — Ma & cosa ovidente che In rivelazions della vita intima di Dio ne presuppone Vesistenzs. Nogandola, si negherebbe radical- ‘mente, insieme con ogni possibilita i religione naturale, anche ogni possibilita di rivelaziono o di religione soprannaturale, ‘ba fede cristina include Yesistenza di Dio come un presspposto. Si pud, quindi, in senso largo, chismare eredente anche un puro teista, che, a dfferenza di un ateo, possiede un presupposto indispen- sabile alla fede cristiana. Tn linguaggio teologico, la Chiesa chiama questa verita razionale AetVesistenza di Dio — 0 altro veritd necossariamente presupposto alla fede — pracambula fidei; 0 no fa oggetto di rivelazione o di fedo non per sb, quasi di diritfo inaceessibili alla ragione non ammacstrata da Dio, ma oggetto di rivelazione © di fede per acvidens, vale a dire ai fatto per ragione di convenienza 6 di utilita grandissima, 8 causa delle diffcott’, praticamente per molki insuperabili, di giumgere a tuna pronta ¢ sicura cognizione di esse, sonza mescolanza di errori. ‘Trattandosi di verita indiapensabili alla vita morale, Dio, che 8 2- rita, ha voluto facilitamne © garantime agli uomini il postesso con Vautorita della gua infallibile parol Che perd queste verita «provie » slano, a rigore, 4i dominio della ragione pura, siochd Ia ragione possa oon le sue native forze scopririo a 68, 0 dimostrarle quando le ha ricovute per fede, non si potrebbe nogare, senza confinare Ia religione noll’oscuritt delt'ineosciente © nogarle la dignitd di vita spirituale altiasima. L'atto religioso, infatti, —3— f per essere degno doll'tomo, deve partire dalla chiara ooscienza del- F cVesistenza di Dio o del euo dominio su tutte 10 6060, a oui dovoroso F percid un culto di adorazione 0 ai gratitudine, Nessuna fedo in Dio sarcbbe possibile, so 1a ragiono non ?os80 carta dell’esistonza di Colut [nal qualo bisogna credero, ~~ 3, — La Chiesa ha un suo insognamento definito cirea Dio 0 la ‘gonoacensa razionale che noi possiamo avere di Inti. Giova esporlo, ich questo lavoro vorrebbe esser Ia giustificazione di questo inse- jgnamento. «La santa Ohiess oattolica, apostolica, romana crede © confess F oho un solo & il Dio vero ¢ vivo, ervatore © signore del cielo o della terra, onnipotente, eterno, immenso, incomprensibile, infinito in ® intelligenza ¢ volonta e in ogni porfezions. Tl quale, easendo sostanza ‘pirituale una, singolare, semplico ia tutte le maniero o immutabile ‘a proclamato realmente ed essenzialmente distinto dal mondo, in F sd 0 da se beatissimo ed indicibilmente elevato sopra tutto cid che “esinte ¢ i pud concepire al di fori di Lat» (1). Questa dichiarazione Edi fedo del concilio Vaticano, Ad essa sono chiamati indistinta- [-monto tutti i fodeli, come a una oredenza nooesearia in modo asso- f Fluto, ed & scomunicato chiunque si riftutasso di aderirvi. La fede cristiana rigetta qualsiasi forma i panteismo, o in gene- ale, qualsiasi dottrina che non distingua sufficientemente Dio dalle [cose mutevoli, molteplici e imperfette; © comunque lo leghi necessa- iamente ad e566. Riportiamo anche i «eanoni » de fide cathotioa dello stesso. Con- ‘illo, chiari ed energici nella loro nuda precisione. S480 alouno negasso I'unieo vero Dio Greatoro 0 Signore delle cose ‘Visibili © delle invisibili, sia anatema, # So alouno non arrossiaso di affermare che nulla esisto al di tuort Fdella materia, sia anatema, So slouno dicesse che una e identica 8 la sostanza 0 essenza {Gi Dio © di tutte lo cose, sia anatema. [> »Bo alouno dicesse cho lo cose finite, tanto, corporee che spirituali, S60 anche soltanto lo spiritual, sono emanate dalla Divina sostanza; ¢ oppure cho Ia Divina Essonza nel suo manifestarsi ed evolversi venta tutto lo cose; # oppure dicesse cho Dio & Vouto universalo ossia indafinito, il (2) Cle. Duxzrvom, Buchirdion aymbelerum defnitionam et declaration de rebus fide ef moran, a. XVI ot XVI, Hriburgl iz Beog, 1928, n.1782. 4S» alouno non ritenesso che il mondo ¢ tutte To cose in eso contenute, e spirituali ¢ materiali, sono stato da Dio prodotte dal nulla secondo tutta Ia Toro exsenza, ® oppure dicesse che Dio ha creato il mondo, non con volonta Libera da ogni necessitd, ma Vha creato cosl necessariamente, come nevessariamente ama se stesso, ® oppure nogasso che il mondo & stato fatto a gloria di Dio, sia anatoma» (1). i, _- Vienergia oon oui la Chiesa pronuncia questo condanne, giustiicata dal fatto che si tratta di dottrina espressamente conte- uta nella divina rivelazione © concemente verita che sono fonda- rmentalissime per la religions. ‘Ohi ha familisrita oon la Sacra Scrittura — il libro della parola ai Dio — non ha bisoguo che gli i citi dove Ia creazione del mondo per opera di Dio, la distinzione assoluta di Dio dalle coso tutto, 1a ua assoiuta Liberta nel trarle dal nulla a purs manifestazione della sua gloria, sono categoricamente affermate. Oitiamo tuttavia qualebe testo speciaimente dal Nuovo Testemento, il qualo pord pit cho entinoiare queste veritd, so ne mostra impregnate ‘Nel prologo del Vangelo di 8. Giovanni, dove si parla del « Verbo cho era in principio presso Dio » & detto che «per mezzo di Lai tutto te cose faron fatte © senza di Zui mulla fu fatto di cid che & stato fatto » (2). Tutto lo cose hanno origine dalla cus onnipotenza: pereh® presso di Lui tutte le cose sono possibili » (3); eBgli d Colui che ha fatto il ciclo ¢ la terra il mare @ tutte Te cose che sono in esse » (4) Bgl 8 spirito purissimo — Deus epiritus ext (5), — esistente per se stesso —~ ego sum qui sum (6), —immutabile; «presso di Lui non vid trasmiutazione, nd ombra di vicissitudine » (7) "Beli sussiste in tro Persone distinte, pur nella pitt rigorosa unitd: ‘Andate, ammacstrato tutte le genti, batteczando nel nome del Padre, dal Figlio ¢ dello Spirito Santo » (8) ¢i0 e il Padre siamo una pola cosa » (9). Por questa sua natura spocialissima appare incon fondibile con qualsiasi cosa creata, spirituale o materiale che sia, ‘Tra la creatura e Dio o” una differenca infinite (1) Zo a. 1801-8. (@) Gior., (8) Mars, xxx, 26. (8) Ait dale Apostl, wv, 24 (@) Ghov., tv, 2 (6) Beodo, a, 14, {i} Latora di 8. Oizomo, T, 17. (8) Mare, xxve, 19 (9) Giov., x, 30. ope poichd Heli «tutto opera secondo il consighi tonta +} non pud ere stato determinate 9 era ik mento, 0 non da questa sua medesima volonta; e, ereandole, non potera dargli por fine altro che so stesso, la sua gioria: « universa propter semotipsum operatus est Dominus » (2), essendo Tgli + Yalta aes o di tutte le cose (3). . ‘Lianatema dunque promunsiato datla Ohiosa non & i stsine att dal competnie magi obo quai Vert bono el contenuto delia rivelazione come essenziali alla fede; e obi lo riftu- tasse, si metterebbe da se stesso fuori del cristianesimo. 5. — Alla eonvinzione di questo vorita primordiali intorno a Dio, ub-dunque di dvitio gimgero.con le. sole ste forze, anche se non 8 forita di abilitd Slogofica ma solo dt huton senso, Sono verit& che 1a mente intuisce come d’istinto, anche se poi, volendole dimo- arare, si smarrince nol labirinti della dialottion. La necessita aT na SUSU Fer aplogaro Vordine, ost stupsndaate impressionanto, del Yuniverso, porta la ragione ad affermare l’esistenza di un Dio onni- Potente e perfettissimo; ° anche 1a dove una triste sequela di aber- Scion 6 vis ha degrada Vntligenz umn, Autor dll cose 8 confuso con i simulseri delle creature, non costa eccessiva fa- fica al missionario far comprendere l'errore indurre nelle menti traviate I certezza razionale di questo semplici © primordial vert. ‘Bsporremo pit avant il prooedimento,asrai semplice, della mente nell scondere & questo certezze. Oro insstiamo_no) rilevare che esse Ta via naturale che deve permormuna chi ha ‘uso dolla ragione ima dventre esting; son, din) con iL el tou id noces.” ‘sorig dalita. prima. diipscore gli eplendori dell rive Si comprende quindi perché la Chiesa difenda con energia, contro ignardo di tai essenziali vorta aria espres- ‘samente, ma solo affermandone Ja inconoseiilit, sl mette in giuocd Setio Herdine soprannatuale, tlie Vosnomia della Bivaeions.¢ jelia Redenzione. Teoricaments § diverse, mia prsticamente si riduco ‘@_un'idontics negaziono, dire: «Dio non esiste », opmuzé:anon_&i Bud_gapere con carterza.se Dio esista.»; ol 1 r deviate; «Dio & una gola cosa col on ai pud saporo sq Dio sla distinto dal rondo » 5 uuns certezza divina, che nella sua superiorita, Snclude come elemento neowsario © presipport, In carensa halt ale; 0 $0 si potesse ragionevolmente sostenere che Ia mente umana (0) Later als Bsn 3 Bowsttrara (8) Apucalie, 1,8 i cortezze sopranaturali, pur non es- ci 80 divine, 00 ial ofrebbe sos fondo eapace di certedze naturals aloe si ‘agnosticismo naturale eirea Vesistenza di Dio, potrehba cassis eee ode eopransaturale nella existenza di Djo. Ma-queste Jsono_assundifs.L'ordine soprannatarale ‘della grazia @ della fede, somb-stono Terdine dela natura © della regione © at slovs 40770 arrrepate in modo eonnaburals. Colagnosticiamo sarebbe compat, oe cfanto una fede civea © inumpana che dicesse: «redo in oi vite totam earate» Questa fedo, (90 © possibile), non sarcbbe la {edo del cristiano. : soe ceuvatintriont dal magistero della Chiess,a questo riguardo. ae vars con corteza Tosutenza ai Dive Vint iti dele so parteai m Talons; pon_pud.quindi.convenientemante. ‘eggerg addosta-di-fsonte.. Ce neroo come prova delfesitanza di Dio. (1) sata ‘W"questa Ia prima delle ‘sei proposizioni che il ‘eaitinhonalie Damas aovotte sottorcrivere Der invito ai Grogorio KVI 1 set- tembre 1840. Hore itstonalivmo era una dottrina filosofice-teotogica la quale ‘ae fan alczsaallconoennra cst dlio.onth-rboee cP aeteondavra questa conoscense sulla rvelatione divine, fatta In principio i Progen for, ¢ & esa Der. agizione at a Fa a er Sovonde una tondenza exemisfa del tedixionalleo, ot La aaghasfaka nacsuoia neriao_pet aver 18 isons rae a Sa pre ioe Bein Cae Sr Tse Tota (8). La condanna del tradisiony sont rostn quanta importanza sanctia la Chiesd a questa veri: si rate cnotiana, per essere conform alla nabtra wmana, deve cae poco accompagnata dalle corbzzo natural! crea 10° sien tobdamentall della religions: —esistenza ai Dio, sua distinsione eee vendo sua infaia; immortalita del’snime nana, bert db ae le ert. Tl tradizionaliamo nogava alla ragione 1a possbilith ar gluagore a quoste cortezze; ma inneggiava cloguentemonte alt ce atte sivelarione divina, faoendone una neoessiti assoluta; © Ua Gets una bella evaliazions dla bonth di Dio. Ma te Chiess sera abbagliare dagit 1001, per altro sincori. Vide, come i deste een eet 8 Tier ae Leta 1606-108. BA. Lauran 102% 00) Ge Dastem op iy 10, pa. A —1- sompro quando fi tratta di vorita roligiose, a fondo: Vesaltazione del- Yopera soprannaturale di Dio avveniva a scapito della sua opera naturale; por celebrare la grazis si deformava la natura; per subli- ‘mare la fede si deprimeva Is ragione. L'esaltazione era inconsistonte; Gi fatto si abbassava anche la rivelazione, togliendole il piegio del- Yassoluta gratuita; il dono, quindi, appariva meno ispirato alla libe- ralitd di Dio, poichd ci era in qualche modo dovuto; ed inoltze 1a tivelazione appariva dubbiamente vantaggioss a una mente incapace i riconoscer! ‘La Chiesa, cho fu sovente dichiarata nomica della ragione, ne prese In difesa (e non fu questa 1a sola volta) ¢ ne proclamd la nobiltd pur zon rioonoscendole dei diritti assoluti, cho appartengono solo a Dio (1). Non valse ai tradizionalisti appellarsi all'oscuramento che la ragione umana aveva eubito col degradarai del genere umsno dopo la caduta dei progeniteri. Tale oscuramento 8 ammesso e prociamato dalla Chiesa; 0 nondimeno essa ritiene cho + o°® rimasta nella ragione ‘umana tanta chiarezm 0 tanto vigore da poterci guidare a cono- score, con certozza, Vesistensa di Dio, la rivelazione fatta ai Giudet ‘por mezzo di Mos, o ai cristiani per V'adorabile Vomo-Dio » (2). Sicchd, nonostante i limiti le deficienzo che la storia del pensiero umano documenta dolorossmente, la ragione, secondo 1a Chiesa, non ha cessato di essere il titolo, procipuo della nobiftt iia, forza spiritiale i fe essa del fitto ai Sstingaése, sarebbe una irrimediabile catastrofo per la vita religiosa ¢ morale dell'uomo; ‘poiché so Dio non si attingo primicramente per mezzo della ragione, 4 -vana ogni speranze di raggiungerlo altriment La sua dobolozza 8 un motivo per amarla di pit. La tradizione of fornird ottimi meuzi per guidarla, sorreggerla, eduearla; ma lo scetti- ccismo assoluto Ia uecide, distruggendo in tal modo ogni speranza di saluto ¢ di clevazione, La regione ha tutto da guadagnare a sotto- porsi con docilita alla rivelarione divina; Yautoritd della parole di Dio, oltre che aprirle novi o pitt magnifiei orizzonti, rinsalda le sue certezze naturali; ma questa medesima autoritd nulla potrebbe su i lei, 60 naturalmente essa non fosse eapace di riconoscerla oon cer- teaza’ nelle prove del suo speciale intervento nel mondo (3). Solo acquistando questa certezza, potrd abbandonarsi rassiourata alla parola divina, cosbruire su di essa una scienza nuova 6 dall'alto giu- dicare tutte Te cose. (1) Of in Darna telogio dlls Sloeofa fatto da Pio IX a proposito dello flee ‘eorio ai Frobochamaner,n, 1610, (2) 6 propos, sottonrtta do Bautain, cfr, Dist, n. 1626, (8) Cte, Dunsaworn, 1628. —8— i Jo, non pub esere che ua Vosoquo che ta mente preata a Dio, non pu , apinncll actos una doch alla sa yooe dopo aveta rico: ei wuteaat facto nelle bracis del Padre per fre 1s Toten dopo svero rion come Pedr, Alora sltnio | 18 iia focond. serena fado ragione saranno per Rok vital fecondi. » 6 — Anche questa dottrina @ rivelata expressis vorbis eae 5 Seihar; «fa qund! parte dlViognamonto divino che la Chiesa paulo ha da Gomunare ai fede La sania madre Chie ri. Teno ingeena che io, principio ie : soere con certezza ool fume naturale dell'umana ragione, partend Tale Goss TRA, PURIT— wie sorive S. Paolo at Romani (1, 20) . eee e ere ies at, pondirale com Vintligencas anche Tai ie Peet ame Sees ve vero, Greate © Sgnore nostro, non 8 er Ie etna rocnias wie mises Sn me Gals sogons sin anata » @)- Il Conelo Vaticano, da, eu ono tile questo ‘Goon, onda in tal modo come anboiin tetteieoro Slosoche assolutamenio agnoatiche e sotticst, che ro aio Hl gonore ua esate ol srodeminmo questo senostiinmo, fondamentsiment® dorttcte te Kant stato da io %, nelVencilicn Pascondi BUGvar serrfatcondannato (@ set. 1907) come proqpposto di quella exage- saan faina teora delin immanenca reine, cho forma Ia stanza el modernomo ed in strustone dl eoprannatira (3). Nel gi 2a er modersisen, che ia Chiesa eige dai professioas 00 ao er atior rpratee obs Dio, di Tulle Te 036 1 ‘ong, 6 Convers concerto par leis oe ran date cio’ per le opere visibili della Xe, come, pe é SD Tess Chiesa non a aoootiato il compromea della ‘eon di quena, eho cnt pe usta cogiion nis nectar lage, ir thos come sunilo eopanateralsaggunt alls ata, theamen Conan Ga Dio, na rhiesto dalla natura siete, Ell ba condan- Dato pniino eco al qunt gasses, Gn In Tobueliave dalla sue prota di etaltaze I misoricondia . (2) Ole, Daemons, op etm. 1785 {a) Jos, a 2508 (3) 10, ant nea . recessarin per accidens, 8 ye TA: i pad tutta. dice oho Io raia b nowamnin per accident, & (oe oa dnt costal dn Sterne idl pear el Sree le pena che regolano Pattvita dll agion,wan0, quate indispos- La misericordia di Dio non si esalta veracemente ohe nella verita, riconoscendo 'ordine da Lui stabilito: non solo 'ordine soprannatu- ale, ma anche Vordine naturale, con le sue molte ombre, ma altresi con la sua innegabile luce. Le confusioni non onorano Dio. Ogni cosa ‘ya laseiata al suo posto. Degradando la natura, si rende impossibilo Jn grazia, giacché la grazia si radica nella natura, come ogni perfo- zione in un subietto perfettibile, So la ragione umana non fosse in grado, con le sue native forze, i conoscere con certezza 1a Causa Prima dalle sue opere, nessuna luce soprannaturale potrebbe mai abilitarvela; e non si dovrebbe quindi pit parlare di cognizioni uiteriori pid perfette, per mezzo di rivelazioni. Rispettiamo dunque Vordine costituito dalla Sapienza divina, il quale esige che le certezze naturali précedano le certezze sopranna- turali e vi conducano. Nella cognizione di Dio il proceso ascensivo ‘connaturale alla nostra mente & questo: le cose sensibili soggette alla nostra esperienza, — il mondo esterno ed interno con il suo mira- bile ordine, — ci portano ad affermare invincibilmento lesistenza della Causa, da cui dipendono. Questa Causa non pud non avero in #8, in modo perfettissimo © tutto divino, le perfezioni che rifulgono negli effetti delle sua opera creativa. Ma d’altra parte Ie bellezze che rifulgono nel mondo, per quanto stupende, sono troppo deficienti per darci della Fonte, da cui scaturiscono, una cognizione essenziale © perfetta: sono pid atte a stuzzicare la nostra sete di conoscere che & saziarla. Donde il desiderio ansioso che nasce nelle anime nobili dodite alla vita spirituale, di conoscere pi profondamente Dio; 6 fosse possibile, conoscerlo in se stesko, ¢ non soltanto intravvedeme Vombra attraverso il velo opaco delle cose. Questo desiderio prepara l'animo a ricevere, come un dono ine- stimabile, la rivelazione divina, cho ci manifesta la vita intima di Dio, i suoi disegni provvidenziali mirabili: © questi ei danno la chiave por Ia soluzione di tanti angosciosi problemi, che superano la eapa- cita della nostra mente. La rivelazione ci apporta cognizioni nuove che e’interessano im- ‘mensamente; ma sono cognizioni oscure, che non recano a noi quel- Yovidenza di cui ha sete la mente. Essa percid non & destinata a es- sere una cognizions definitiva, ma piuttosto a disigere la mira del nostro intelletto una piena ¢ completa rivelazione della Divinita, che si avri-al termine di quosta vita, nel regno eterno, dove vedremo ion, natural o siano aoqusite por Vinglsso di oert errte tori flosofiche, In questo ‘aso ls gratia, non neocesariamento soprannatursle,§ removens probibens, ott cio8 semplicements la natura deformata. Ci. pit avanti nota 3, pag 13, fa ne, —10 — Dio sioutd est (1) facie ad faciem (2). Poichd questa 2 1a vita eterna ‘conosoers To, solo vero Dio, © Colwi che hai mandato, it Oristo Gest (8). ‘Questa vite dello spirito ba tro gradini aseondenti: conoscenza natwale di Dio per mezzo delle eose create col Jame naturale della Tagione; conoscenza soprannaturale por me2z0 della rivelazione. col mine della fede; comoscenza roprannaturale nella visione immediate 44i Dio col humo della gloria; il quale compie 1s perfezione della nostra ‘ita spirituale, oonferendoci la suprema beatitudine, che sazia © su- pera ogni nostro desiderio. 3. Riassumendo: @ dottrina della Chiesa cho Dio esisto non solo, ma che la sua esistenza d conoscibilo o dimostrabilo dalla r0- gions, per mozzo delle eoso create, Conosoibilo ¢ dimostrabile come io, vale a dire come Causa Prima perfettissima, infinite, non s08- getta'a nessuna mutazione; inconfondibile pereid con qualsiosi realéa che non abbia questi carattori. ‘Pale dottriza afferma implicitamente 1a possibilith Ie egittimita detia dlosofia razionale come soienza della Suprema Realta, distinta 6 poritivamente indipendento dalla teologia soprannaturale, Ie quale si appoggia alla rivelazione e alla fede; con un suo proprio campo on propri prinoipii regolatori, una forza soggettiva propria. Tale dotérina prosorive quindi, come inconciliabili con Ia fede, | non solo tutto le toorie che direttamente o indirettamente importano Ja negazione di Dio, ma anche quelle che affermano la gua ineonose Dilita per parto della ragione. Non si pub esser credenti, olo® dichia- tarsi ammaestrati da Dio, profeasando teorie che negano eid che I arola di Dio afferma esplicitamente como presupposto alla fede. ‘Poich® questa parola contiene necessariamente anche veriti di ‘ordine Mlosofico, casa ha innalzato sul terreno della filosofia certi Filustri ehe vanno rispettati dal Alosofo cristiano nella sun costr Fone. Tali pilastri non limitano la libert& del Alosofo, pit di quanto ‘poston limitarlaalize verita precedentemento dimostrate; limitsno, ge mai, 1a sua libertd di errare costruendo sul ruoto; @ Ganno certs mento al suo edificio una pit salda solidita. Tl Atosofo cristiano ha il dovere di trovare o di difendere gli argo- ‘monti che dimostrano tali vorit contro i sofismi dell"errore; ma non ‘ud sperare di riafermare come eredento quanto negasse come flo- Jofo. La doppia veritd stabilixebbe nel’animo un tragioo dranma She finirebbe fataimente in una catastrofe: nella negazione della (1) Cte, Later F di 8, Cine, 2. BB eases Gi Giasobbe eal Most, Genei, xc, 20; Bando, sxx, Ms ‘Nuno ca8;o como dice & Paolo I Letirs ai Coit, x, 12. (8) Giow., 7m 8. —u— fode; In quale, cossando i essere un sasionale ossequto, non sarebb se en sey ce cn, te non 8 dimostrabile razionalmente » ha detto bene B. Varisco. seat enn vert (id dt che una doin pea ese erin clog fale in fon o vzerers) on ho fondant rasonae 2) i Also nb in tv, B, as, most dunn dala jasendo T'unitd un bisogno inoooreibile dell'inteligenza, Ia si fark ad ogni costo, ssorfcando la fode, ee Tratteggiamento dei modemisti 8 quanto mai iatruttivo (2). (Ei en i tain nol te areas soma ym hee a get eal a are Zsloper sata al Desosone. Gls pio vad © 300 BIBLIOGRAFIA Scunrpr, Origine “et éeolution de la Religion, deseo tion » trad. dal Tos Tmonayer, 1091 (or spedelmenta | sagt XIXAX-XEN). Micuxer, Diew et Vagrosticieme contemporaine, 1912. De ta Bann, Agnosticime in « Dict ED Aree iction. do Théol, Catholique, T, (1908), Haar, Le traditionaliome ot VOntologisme a P Universi 1865, ediz, 1922. anos amen ZrcuiaRs, Propedeutiea oi 8. Theol, 1825, p. 161 ag. J co ca acs oo coc CAPO II Testimonianze dei Padri della Chiesa circa Ja eapacita della mente a conoscere Vesistenza di (Vo Sommario » pg. 7) eee ant sbi eps ne x pe , grameato tradizionale nel Chita. T Padi e gli Scrttorictoest- earn nee Mans ac ss ro a ci 3 a rah oa an mene ea «Di, rene a 7g porbooro citar a cntnala anc magitche confer Spt te Se ad acini Fg sa pa, oa ee 2 ene os et a btonn Dia Prevaig, aa pr tut ln esimonianza di. Cordue. 11 pote nm Pt eee tna (ato pa che te a Run aafena cg mee, Se nr inn phon rao tlerd Dio wn inno, meno retori, ma ben pit onsistento, chia: sh ce et a Mena tel th i gra sha tus ass est rein aut, Dooguo serene metoesqueagueaaimos quasi publice regu Sabra» (Uno rt non tay ae aa ee atin ie ee “— 0 MET pear cstv matt 3.3 eee fear toute Pana vorta in ato da detiderare 1) A. Gauen, opr di Cour, Zaisa 199, pa. 1829 lI ol coat arn guar dl fangorat ino Sato. ay Bacone pe tetra prea dS Mri £3 Details noo. = 3 13 — sempre che vi sia un Dio, o non ne dubiterete mai » (L’Emilio, 1v). ‘Lea costienza interiore, di cui parla 8. Agostino, @ la stessa ragions umana, Ia quale, ove non sia offuscata da passion, (le quali sono quasi sompre le principali, se non uniche sogreto ispiratrici dell’a- tejsmo) istintivamente © irresistibilmente spinge 'uomo verso Dio, della cui gloria, leggibile con ogni facilitt anche dagli analfabeti, son pieno le pagine del’universo, 10. — B famoso il passo di ‘Tertulliano nell"Apologetieus (1) dove Vardento © genialo africano afferma I'incoercibile anelito dell’anima ‘mana verso l'unico Dio, quello dei eristiani; anelito inconsciamento vivo anche in quogli stessi pagani, che martoriavano gli adoratori i questo Dio, in omaggio agli di bugiardi, in oui non eredevano. «Ta Divinitd che noi (cristiani) onoriamo, é il Dio unico, il quale, ‘ad ornamonto della sua maesta, trasse dal nulla tutta questa mole dell'universo, con ia bella armonia degli clementi, dei corpi © degli spiriti, comandando oon la sua parola, disponendo con la sua ragione, atbuando oon la sua virti. Onde i greci appropriarono al mondo il nome di como (2). Egli 8 invisibile, sebbene lo ai vegga; incompren- sibile, sebbeno in grazia lo si rappresenti; 8 inestimabile, sebbene 10 si atimi con giudizi umani, Peroid Egli 6 vero tanto grande... Per- tanto Is forza della sua grandezza ¢ lo fa noto agli omini 6 lo fa ignoto. B il sommo del delitto & questo: non voler riconoseere Colui che non si pud ignorare. Volete che lo dimostriamo dalle opere di Lui, tanto © cosl grandi, da cui siam contenuti, sostenuti, dilettati e anche sbigottiti? volete che lo dimostriamo oon la testimonianza della steasa anima? La quale sebbene stretta nel eareere del corpo, seb- bene ingannata da prave istituzioni, sebbene svigorita dalle libidini © dalle concupiscenze, sebbene schiava di falsi Wai, non appena si xavvede, quasi destandosi da crapula o da sonno o da malattia, © riprende Ia sua sanita, nomina Dio con questo solo nome, perchd proprio del vero Dio: — Dio grande, Dio buono, Dio concedal — E questa Ia voce di tutti. La voce cho lo implora come gittdice: — Dio vede, » Dio lo raccomando, Dio mi rendera giustizia. — 0 te- stimonianza dell’anima naturalmente cristiana! Infine pronunziando quollo invocazioni non al Campidoglio, ma al cielo guarda: riconosce infatti Ia sedo del Dio vivo; ch’ella da Lui e di 1A @ discesa » (3). ia Latina, vol I, exp. xvi, ol. 491-29, m, 376-7. ignifics: ordine, semonia proporsione, omaia. (3) eco il eat latino: Quad colina (noe christian), Dews wns ee: qu {stam cum omni inctrumento eementorum, corpora, apiritcam, verbo gue mist rations gua dispoout virtate qua potut, de milo expres tn rmamentarm masala ae: sede 4 Grasci nomen mundo xbox. accomadaverunt. Incite, lt videatur,incompchow. ‘ibilia eat tsi pr gratiam repracsenetar;inaestimabils ele hemante sentius attr, arc 411, — Anche §. Cipriano, dopo aver detto che Dio non si pud ‘vedere oon g'i oochi di carne, perchd troppo pitt Iumninogo di quanto ud comportare la nostra vista; nd si pud tocear oon mano, Perch oppo pid puro di quanto pud essere oggetto del tatto: nd si pud den vera ot tanta et. Ia eum vie magnibinis ot noun hominis obit mata, Siipace ot ramos delet olen recognesere quer ‘peribus potas tot ae tants, quibua continomst, quibue Dene Fm Deus vidos 8 Doo cominendo o& Deos mibi rd Ci, Lai Ae tamales chriaianacl Desigoepromuntions aso nom af Co- se adam rrp: Now enim adem Del ih lo. Onde dean, is a ceo lesan mare ehitina, Telann stve altove (De Tex inne een eee ee Krona P. Ln Lol, pag. 610, dovo evi 5 peosone en oni SP Kam « giuno an tntpon mioro, anni pit canon di ant nouo aio denn, divlgto di gal apetacso, grande SE emcees azn, na cho tu divina od oleran cose ain scond gees Ton Tia tacepuce A oem; nia or nalla divin, perch mortale, come alt eet ceebra, tant plain dovre di on mene si co t venge dl clo al ake Belen som maser dl atom oe, tn qualungue modo facia Tomo sis dalla terry compte infmo 0 aetog © stern la om ciamo tattoo te scar al ssl ura mle bec, vl ratan nls Azada ¢ ran raat ag povaclacasapetun, Mi ivelgo to semplin, ¢rora odie al ort alo btn cloro cho non hanno che aola. Mf fe bisgno la te sae Se cola prin sre eds To 8 dmando qual coe co imperi Pertvar,fe qnl ba aprec soonest ses 0 tun, Soar oak cio enpin rstnns Ferssd fordiaaiodivnt 6 on amano ss, eatae oy gu’ techno tetimonianze oti toa oro etree asl ist Ta cvaatla te almeno aeronssano per Polio 6 Vissione cho ct sa et sel quale cov, cho orn oompano i tun concen : aa ae ade, imo an iteratara nia, om dcr agitat nl ns mis aie ma Oe i ste lpn vee sound pres magi non mention, ou mine 4 nn at Epo ea eisar, 2 magis moni nn dent ct de 20d sam oie ara compra ou numeri su coma conta unde 6 ucgus od ne tn er alone eonruseeietan capo. Sed non eam t adver re i on cs core, academia et portibuaaticis param e2piey, Fen a ne ae codem e tpoliam ot sdetior compro, qualn,habert se ie sacant, quo nos ob oderint et rideon, quae te aune conaciom deinen, ea eek ect ja propos, tl quale, contro cris floeaie coment che tan Ctencate io imple dollanime umace, iekendoly negli lomiieabit grovitt aan tae lenea edatin con seducent apecioite dx princi etrnaio mal preci, Sho on si sepyono che per Tautorith dail nostni e di souole ton si TERN Ginale dn questi veoni Yanima dubita ancho dao verth pit le nee ree ake contzo To pia indiatrttbili certezze, La Slosofis divente alors le saa antl competi fa ari, una inate fatice di Sisifo, 1 vero probleme della sion ssfca dl renderstragione dalle certenzeclemeniai spontence, dima SPeeione Home ei pachd mediante piacil evident ott» iluminas, Altsimeati 18 — ee ere gee Serta aaa en at ta see ee an a a erg In login arent logomuehia ousrrms contro a regione tici pud avere solo un valore: ivo © di stimolo peonlazio ata on pod seit Punto di arrivo ‘esalivor i eimolo nals eee enema obloma veo dale gong pron, 8d se rc Ht pote 8d sapro come» perchd, pur euendo snonn an fit manne al saggeiopcncte atari copnione done chs Si ee incor ier iia To renee Fe re cle bomen cenape ir rc Ed chested ene 0d Fae taco SS oo te ee earcneet eects ivinhatouemis hinds gata dae meen aS oe Se ioe etn See sion eden eg tetah naan ee ae ec eB aS mre react : Sar a " Simcgummatayorifaees boaters ee Si oatearien dee pee ere Shona ct Sree lr dove on eins Hh aces tee male ‘sciamo un monco di realth estrasoggettive: il nostro pensioro si sente dipendent 4 Gon dene in ch oy pnb quot. vegies intone om te viv in Sot non ptt ced rtnate as I Intl oso dal cus ft rol rae vive penn mond che ere “Ragion pee oui queete Bb is capa a cote Sloe iso Fran « moms dct dn “a fora invnctbie¢ ls superar dalla phiceophia proms aa a sot, tena ytd cre peste dln cn» ord «il ‘tis Fcoaionl lpn foetal owes Sinnamon a al our ol a aoa ao fab Ouest dose appunio-pee-tnownrovnnetscait -colpensieo mano tanto zosastaaasmalice cums) sempine a cposantadaoaiace | cho. ot = coh tlrgeroirat-reo aE Te cekanrs pngaes aitNes stem ale i, itinttve fondamental dels ‘aglone crc Io voit nosteaco ala vite morale del'vom vitale, ciod Ia flosofia dalla vit i eee m SE GaTET ak en oat acho in gull co sgt su von qn Hat in aus clon (oe Tenant dale nae Han aes inns, Sane seaa ae Bere ratty mn, rat Praia ary Tage vcegnons se itp fa ns pages hee mene el eyes. eps fdas cos qu dani ve ak iv inant cape nn ares Slo a rhe Se conn (ce Datta tt asad Kora ny) spratarl Ba & ncn rte aD cht ging doe a ‘ie caro in riod avr un qua pon earn SATE Varma eau a atetnmte agai da Ge €E ‘toe fonda (Bunt de phi atviaue, pop 38). * c 4 ! 16 sicawn espotsont di Terbliano, cho Sui no eonoscno spontanes- see ostenr,ewno ind oipevolinnegandolo nella pration della vit oichd non si da ignoranza invineibile circa una verit cost manitesta (0) sre Candee ao sna la Provvdenzs un cose ce fa orto a «nie domantay oxva Clomowte Alsntino. «Vi sono ina Gun! che ban nga (lin prova) del eng, come 6 alexa chiedesse 80 il fuoco @ ealdo o la neve & bianca; altre questioni : Sioa aa ai rove beak) amoniige «siprenon, come wee toena, come per exemplo quella domanda: so 1 gent a aatyut! Ve ne nowo altro, pol ebe meritano una punlzion; 7 @ tale & chiedere le prove, se la Provvidenza esista... Non occorre {forse neppur tentare di dimostrare questa vorita, poiché la eae ‘Provyidenza si manifesta alla semplice vista delle cose visibili, tut Teutecon arto salen, e svolgentii on orzo con ordine mani ia fer” ray uon on gi oochio co azo tage panko connor { \ 3. — | {8 da noi conoscibile; ma lo si deve mirare con gli occhi della mente \ ‘yedendo le opere sue splendide e meravigliose. Poich® coloro che nega- — non meritano il nome rono T'esistenza di Dio non solo — io dio — non m A floso8, ma neppare quello di vorini pochd simi at brat animal ‘pare che non siauo costituiti da altro che dal corpo, niente vedendo ‘con lo spirito 6 riferendo tutte le cose ai sensi del corpo, affermando ‘quindi nulla esistere se non quanto soorgono con gli Occhi » (3). Cost Lattansio. jiovanni Crisostomo. “14, — Eoo0 un piccolo brano eloquente di 8. Giovanni Cr ‘peli domanda a 8. Paolo che gli dimostri 1a veritd dell’asserzione ‘abta da lui nella Lettera ai Romani (1-19): Quello che pud conoscerst & Dio fu ad essi noto, poich® Dio lo ha loro rivelato. «Tu provami e mostra — gh chido — che I conszenc di Dist ‘manifesta 0 prermess, Donde adunue anno protermessd: ssi la. 2 Tigaorentn 210 stoi “Hosea Tove ballose 2 Did i il to tess, 2D ‘Dio potova salire », (4). tino, si conosco con tutta Ts. — TDarrataratio, osserva 8. Agustin ob 30,9 58 1) Liter de lr soit so, Partita ol 18, seers Pata Ptbgia Gray vel as sr tsaie Mowe, Pare Dats vor Vives Oe a a oka, Oasin 32. Movs Pala ran, vl UK, pag. 412. —we (ceteaea Varaie » (1). Anni « pil vicina a nol chi foe le cose ‘che non lo cose stesso che furono fatte; poiché in iui viviama, ot rno- siamo ¢.tiamo.(Atti, xv, 28). Dal he avviene che ci vuole pid fatioa ‘9 seoprire lo cose che non a seoprize oolui dal quale esse furon fatte; dappoiché é felieta incomparabilmente pid grande intendere di Lui con pia mente una particella sols per quanto piccola di verita, cho non comprendere interamente le creature tutte » (2). L’osservazione 2 gid di Arintotete il quale soriveva (3): « per quanto poco delle cose superiori (@ Dio 2 al vertice dello cose sublimi) possiamo percepire, quel poco & tuttavia pitt amato e desiderato di ogni altra cognizions cho abbiamo delle cose inferiori. Cosi una questione di astronomia, rigolta auche in modo probabile, suole oagionare all'uditore una forte givia: segno che anche Ia pitt imperfotta cognizione, che si pud avere, delle cose pitt nobili, conferiseo all'animo una grande perfo- ion » (4). 16. — Quel che i Padi affermiano appare ovvio: la ragione umana non ha bisogno di hungo ragionsmento, ma quasi di colpo, alla vista dolle cose mirabilmente ordinate, s'innalza alla certeaza dell’esi- stenza dell'Ente, da cui te cose © Yordine dipendono: poich®, por istinto naturale, essa sente intuisce come legge universale senza aleuna eccezions, che tutto deve avere unia causa proporsionata, che dia contezea o ragione del suo esistere ¢ dol suo modo desistere. Lrinsiome delle cose — Yuniverso — non meno che le singole cose cho lo com- ‘pongono, han bisogno di una eatisa ehe no giustifiohi l'esistenza, e ne spieghi la natura ¢ Yordine. E questa causa non pud essere che un Ento perfettissimo, che tutti chiamano Dio. Se la mente umana si lascia talvolta tentare a formmulare Pipotesi dolla esistenza di un mondo senza Dio, cio’ senza catsa suprema in- telligente cho V'ho prodotto e lo rogge, sono tali 6 tante le assurdita, nelle quali testo si sente impiglista, che, oome inorridita, s'aftretta « riammettere sotto altri nomi e mentite spogtie la modesima Realta, che ha negato. Vi sostituisee dei surrogati; i quali, perd, come tutti i surrogati, non ci compensano dolla genuina realta sottratta e por- tano con #8 molti inconvenienti. 17. — 0° troppo ordine, troppo splendore di finalita © quindi @intelligenca ¢ di originalita entro di noi e fuori di noi, perche sia possibile la razionale convinta negasione di us inbulligeutissime onn!- (1) Sormone 141, m, 22. {Pe Bea a Team, LV, ea. x0. Mow, Ptolois Zain (9) Bia, 1X, cap. VIE. {@) Cee 8 Toniaso, Oonra Gee, 6 = paris, Di, ol XXXIV, —18— potonto personalo Ordizatore. I poeti che restano ingen, ¢ quindt roel ai suggerimenti della ragione, anche sotto Ia grove mora della area cultura, hanno sentito ed espresso, meglio che i filosofl stessi, ware intencion segreto della natura», il finalismo che 1a domine, per Sui ei-vanno svolgendo piani, ignoti a noi e alle natura stossa, ma said e meravigli:. Anche poritivisti, che fngevano di sentire bri- weal di terrore allidea di dover ammettere un Dio, furono pot 00° Tiretti, lore malgrado, a contraddissi, parlando, come Ep. ‘Taino, ter di tn certo pensiero incoscients, nascosto, ma operative Dele veveorce cha chiamiamo cose (non nelle cose, perch in teora post: rime, nom esiatono cose o sostanze, ima eoitanto parvenze 0 feng, wrent) di eaonde eoncezioni > nelle trame della natura; ¢ perfizo db Man genio pit grando cho le gue opere sj 4i «un pensiero che la ma- feria aon basta a eaprimere ». Ammissioni prezioge, che stanno oome ‘Possono con Ia Logica del sistema positivistioo (come conoepire i Fatt delle intonaion’ ebe non siano in una cosciensa, @ und coscienea ret fon aio di una mente, © una mente che non sia in wn essere?) Sun per noi le contradizioni stesso derivato al sistema da tali armis, Font, han grande valore, perchd documnentano che la mente non Pub ‘oe meno di atfermare Vesistenza di Dio, sla pure travisandolo vite alts! nomi, peroh® la réalta tutta Lo roclama, «Non } possibile sre pio non sia, diremo — parafrasando una sentenza di Blondel ‘perch’ Vordine naturale tutto intero To garantisee, esigendol Pit ranoiullo o il poeta — sorivo J. Maritain —non han torto dt we che nol seiniillare di una stella che giungo @ noi traverse Pomp, Tatelligensa, che voglia su di noi, ci fa segno di Tontano, molto di lontano » (1). ‘Qualche ombra, un po" oupa o frodda, incombento oa qualche trasbue del cosmo, — lo ombre del male fisio © morale che ci tooes nol vivo; — qualoko succedersi di evanti che pare caoticn alla nostra ‘eduta corta dana spanna, possono talvolta indurre attimi di dubbio, Teorrimenti momentanei in corto anime turbate; ma le luce delle srainita sifulgente noll'universo ® troppo diffusa e intense, perch® bis possibile ingannarai a Inngo cir esistenza del Sole da ex oma aaancnpa negazione di Dio equivalo in fondo alla negazione del valorn dai primi principt della ragione, aso di ogni sapere. Ore Tuesto valoze 8 tanto evidente © neoessario che lo st afforms nate ARgazione stessa cho si pretende di fone. Di qui il tatto, cuss sepun ilogieita, che tutti i sofsti che hanno pugnato contro 5 (a) datums, Za pilnophie del Naterea i # Vie ntllocali» 35 ofabre 1934, ag. 260. ge sin ayn a no sein et sistema ‘non d nemmeno costruibile ¢ afferrabile dalla mente, se quei prtnoloy fossero privi di valore reale (1). Si conclude da questo che «merits Tete oem ments ae tere dal non essere, la coscienza dallineoscienza; Vordine o V'srmonia soltanto immanente creazione del nostro piccolo ponsiero, che ilu- soriamente Ia, proietta poi fuori di sé contemplandola. Codeste enormi- affermazioni certo implicherebbero la negazione dell'esistenza di Dio; ina sono asrurdith che nessuna mento potrebbe inghiottiree digerire. avente I’uso di ragione, ¢ Nulla gens, nullus homo — scrive 8. Gero- (1 on prs. Carin dopo eae pronto dl mate un dabio ou Cals pe ar an te ak eer ae could porns sk foe iad, ean sal Si sept darn ir pram oh. te ea oh 2 (SEP rapper vale gg ¢ sorb pe dem co Soe “a moggste pers dn ‘emmessa) mer causalitt, in forza del sistema da Ini costruito, saret o ane ontege SuSE Nn lee manent saan, Came pels aa moo sue oman appar daguera ceiscmtiendo SSdnopetl ate alacant, came ratte ina ‘olin geri auth ra a no fon oa ae ‘Siteats pets singlet w eomtngeat (0 sia cou oproposinata SEL Geea th Sat enone ecg ‘oportonta: oxy i paseo cho gui tata In spoultone tavaria rzaiat Eos 2a oe Ee an an an epee) bela {pwns en Fhto ta rat na emai (4, Om one psphiae Arnie Phin, Bis Be 128 aT. : La Ai Sa pe ana Fl Fh (ie it Brats Jo lens tu non asomaci cb och ano die, lop Saha costed Ecktnsio norco wl avrebbe fake contro opinion!» cho &mpui(Me- weeny Typ. ay nr 1008 b 20, Ch, ed ti Cathal, pog 200), Nella le ‘opyes 1 1Y. CoP ta A tomaayscivesapentemonte: Nib et aso werum gute EEE ete pon wiles eu ne Soe Leek glia be neers" Quacom vee ado ner tk ued rn pea floss cpl non posuere eer on fe, ol te ae cd pe wokom Propriem et forum prncipiorum quol nom thm ness peroneal nt eg Tt FSoart conti era. (Oe, Zions, Suma ps, vel Tw iin i 8p 208 Selowcu obit, peg. 283 dled, 191) i J

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