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dove ENS la mateice Gad che ha come calenne gic aufovelToré EET ES ED” (learin come clement le eispetion componente Ey; jes uasde £ Uetere delle imeagrite —64,6s,€3,%. Poiche” ( veTont 65 sono linearmen - fe ndipendente Be non-singolare , quinds Gaver bile, ¢ res 69.436), Dilattre pate siha eure ee Hatt been eh ™ yen = eRe) = F908 Sate. Bae? dove Trdkests con EY Ia matrce le eat colonme somo cotiTuite, dag, quatre women eae at 2 of Ce suet clement vers Ye? De quests relorione «dale (836) of lesa lene EO(EM)* ee? Veda coo che tea yl) © Y Leig,) taterc te anche in quest caso unt telarione Wneare dé qu’, graze alle, condinion’ di cont@naite alle (nferfacce Bo glenpe 4 shila il ivvema (ineare che deveriee Tue il resTore: & aan. Se overs che per questa via devone sTenere th pnt strate areke ¢ lus asintatier e trensiTort come nel f 75.265 [2 formelanione alle derivate del second ordine o3 net pricedesTemente adstlsCe 7 pers” om pa! pur vemplice Te1. Metodi wumerici per 1a risoluzions delice equazioni della dizusione « uno © pil gruppi. I §§ precedenti Sulla teoria del riflettore henno mostrato come i calco— i enalitici, pur sempre possibili in linea ai principio per problemi di eriticita monodimensionali a pil regioni, gid nel caso di due soli gruppi posceno divenire alquento onerosi, Addiritturs fuori discussione sono poi 4 proble- mia pik regicni bi- o tridimensionali (°), B' pereid TD Ue reatfore cilindstco rifles sutslmenTe « lateralmenTe yom cosTitairce powers veyarabi per on neturale che, appena si incontrino problemi ai questa com plessita, si ricorra a metodi di carattere nunerico. 1.7.1, Un semplice problems ai criticita affrontato per vie Bumerice, Consideriamo un problens particolarmente sempli- ce: determinare 1a costente di moltiplicasione effettive e il flueso eritico ai un reattore a strato nudo e omogeneo @i spessore estrapolato a . L'equesione da risolvere & ab + Ugeo f vod 26+ Bd <0 on) condizioni ai limiti 60) = $@)=0 | G88 La soluzione esatta 8, come ben sappieno, le) C sin Ex con © = costante, mentre vy om Ba Ze Dle Veaieno come oi pud procedere alla risolusione per via nu- uerica, Suddividiamo 1!intervalio [0,2] in wisubinterval- Ai, per semplicita tutti uguali, ai lunghezza h. Gli estre- ni éi questi intervalli Oe Xe, Nay vier Ly Meads + Sy En FR reppresentano 4 punti in cui viene calccleto il flusso (brew venente: punti di flusso) ed 2 opportuno che siano numerosi, se si vuole che ii celcolo numerico riproduca accuratamente le soluzione esatte. Poniano per brevita o; = 6) Dobbiewo ora procurarci le derivete prima e seconda ai dn ciasoun punto x; . Per assegaare un velore numerico ap prossimato alla derivata prima ci accontentereno (sempre nell'ipotesi Gi una discretizzazione "fine", ossia con h piecolo) di sostituirla con il rapporto incrementale oe wz Fane de he ("aitterenze finita in avanti"). avremmo potuto essumere, eltrettanto bene, be db ae Bia Fe de ® cra ("differenza finita all'indietro"). In realt&, la differen- za in avanti ei presta meglio per esprimere J¢/dx nel punto medio tra x; @ xi; , che indicheremo con xi-; ye 1a Qifferensa all'indietro per esprimere dé/d= nel punto medic trax, e ~*: , che indicheremo eon =:y . Di cid conviene tener conto per ottenere una forme sinmetri. ca che rappresenti approssinativarente la derivata seconde. Poniano pereid 5) ag ‘ -41.. bards dendis a) 2 Ble 4/ “Ses _ Gin 29; + bi, = tactdittee Won resta che sostituire questa espressione nell'equazio- ns (7.23]), scritte per il generico punto ci flusso ===, ed otterremo l'equazione alle differenze finite che ep— prossina l'equazione differenziele data: > Siar thse den - (Bene ae (439) essa, facendo percorrere ad i tutti i velori da 1 adm , pub essere considerata come 1a generica equezione ai un sistema lineare del tipo wt bing 4 GG: & hits Gy =O (in 4.Quu%) (2.440) eue= 2 (4444) 2D vty - 234g La formula (7.139) © (7-140) esprime 41 flusso nel punto i in termini dei oli flussi esistenti nei punti ediacen— ti +, ed *: (1a diffusione dei neutroni % un "processo Locale", cick senza interazioni a distanze (¢)): & la clas~ pica formula a tre punti, Per i=0 e per izm+t le condizioni alla frontiera impongono che sia rispettivamente ¢)=9 @ Gms. (7) ta teria dat Tarpott> ha, cuvece, carsttere. “mon locale, almene extn car limit Bimangono cosi ineogaiti i flues’ bi, dy, Pe sper vn tetale ai n incognite. Poicht enche le equacioni del si- stema omogeneo (7.141) sono in numero dim, il sistema annette soluzione non nulla solo se i1 suo determinante mullo; liannullanento di quest'ultino ‘pud essere ottemuto variando opportunanente 11 perametro k. Gi poniano 41 pro~ blena di risolvere questo sistema che, pur d'aspette con plice, di orine quasi sempre molto elevato. In linea at principio, trovate un valore di k che annulla il determinen— ‘te (si osservi che 4 coefficienti a;; dipendono dak), si potrebbe procedere con 41 solito criterio ai scertare una Gelle equazioni e, assegnato un valore arbitrerio a me del- le incogaite, risdlvere con ln regola i Crener i1 sistexa Gtordine m1 (ora non omogeneo) che ne risuita (°). Ta re~ alt&, quedo ™ & molto grande il metodo dei determinanti mal si presta, perch? 41 loro celcolo 8 molto oneroso per Lielaboratore, Ma, prime Gi epprofondire 41 discorso © ai Ticercare qualche metodo risclutive pi eppropristo, ve~ Giamo che cosa potrebbevscire da un calcolo del genere. Liequazione ceratteristica che si ottiene uguagliado a zero il determinants & di grado me dar& percid luogo a me radici k,k.y,y+++)k_ che chianereno autovalori (econ un lieve abuso di linguaggio: sarebbe meglio chiama~ re autovelori i lero reciproci). A ciascun autovalore cor— riepondert, ia generele, un sutovettore, clot un vettore O=16,-.-,4n] soluzione del sistema. Pessato i] pri- mo suervinento, ei accorgiano che cid & proprio quello che ci dovbiano aopettere: 1'equazione agli sutovalori esata (7.137), con le condiziont (7.138), annette gli infiniti eutovelori 3 vy (m2 42,0.) T+ DUTY @ le infinite autosoluzioni @,,(x) = ¢ sin (™T¥4) e ltequa~ zione discretiszate (7.139), vale.a dire i) sistena lineare 'ordine ~ (7.140), riprodurra gli uni e le altre nei 1i- miti consentiti dell'avere a disposizione solo punti. In particolere oi si dovra accontentere dei primi ™ autova- lori (invece che infiniti) e degli autovettori corrispon- Genti, ciasouo ad % componenti, anzi, gia prevediano che Lapprossimazione degli autovelori e degli autovettori ai ordine pil elevato sar& ben povera (per gli autovettori ei trattera di approssimare per punti delle eutofunzioni che cembieno segao molte volte); ma questo non ci preoccupa, considerate che ci interesseno soprattutto 1'autovalore @ Liautovettore fondementeli, i quali approssimano rispetti- vamente la costente éi moltiplicazione effettiva e il fluaso critico, Dempre che vi dia stmene un mcnere J! erdine mad diverts ada 200 Prima 4i procedere, ci domanéiano se 8 proprio necessario, uel caso presente, cedere le arwi cosi presto all'elabora- tore, visto che 41 sistema (7.140) & veranente molto sen- plice, con tutti i ouoi coefficionti uguali a delle costen- ti (cd deriva del fatto che l'equazione atessa della diffu sione 2 qui a coefficienti costanti). Ed infatti in questo ceso 8 possibile una risoluzione anslitica anche per 11 sistema discretizzato (7.140), Frecisamente, si pud veri- ficare (Prob. 7.7) che 1'eutovalore fondanentale del si- stema approssimato (7.140) & ere vl 2D Re Bren cay (si osservi che per h > 0 si riottiene 1e formule esatta del procedinento auslitico), mentre l'autovettore fonds— mentale & ‘i oo = sin Hrob.9? Vercpicere Je due formule precedent’ [Sugg.: wi rieorde che sin (paq) + F'n (p-q) = 2vinporsg ] L:7.2. Binolusione alle differense finite di problemi aif Tasivi mon omogenei_a una dimensione: 31 metodo diretto. Inguadrato cosi il problema, potremmo subito impegnarci aricercere metodi generali per risolvere sistemi lineari omogenei in casi meno ovvi di quello diseusso poco fa, wa 2 pil interessante ed anche pil utile rimandare tele ri- cerca encora per qualche po! ed esplorare invece i metodi rinolutivi per 4 sistemi lineari non omogenei. Che non si tretti di un'inutile divagazione apperira chisro quando oi ef riferisca al pill generale problema delle equazioni a pik gruppi, Vediano infatti che in ogmuna di esse esiste un "termine di sorgente" costituito delle fissioni o dal rallentamento dei neutroni situati pid in alto nella sca~ 1a delle onergie. Fiesioni e rallentamenti dipendono, @ vero, dal flusso, cosi che,se non vi sono sorgenti indi- pendenti di neutroni, il problema rimene nel suo insiene un problema omogenco. Tuttavia 2 altrettanto vero che per L'equazione che desorive un determinato gruppo e~ nergetico il termine in discorso @ sole in parte ai- pendente dal flueso di quel gruppo; esse dipende, spes~ go in misura prevalente, dai flussi degli altri grupri, i quali ben poseono essere considerati, sia pure monen— teneamenta, come imposti dall'esterno. Nell'ambito di un procedimento iterative & percid regionevole spezzare il problema complessivo in sottoproblemi, considerando un sol gruppo per volta e percid una sola equazione per volta © ascumere provvisorianente, in ciascune equazic~ ne, che la sorgente di fissione-rallentemento sia asse~ gaata (°); si vecr& poi come, con opportune iterazioni, questa sorgente possa tendere verso quella che corrispon~ de al flusso effettive che si stabilisce nel sistema mol- tiplicants. B! questo il principio delle iterazioni ester~ ne, che ecporremo meglio in seguito Sulla base ai tali ergomentasioni porremo al centro delle nostra attenzione 1'equasione della diffusione non omogenee, che qui conviene scrivere nella forma -divDgradd + Zid = in modo che 41 termine noto poaea figarare a secondo mea- bre col proprio segnos la corrispondente equazione discre~ tizeate, se per un momento ci si limita ancora allo strato pieno del § precedente @ Gi 2614 One 4 Edy cam) (#162) 7 =) (8,4 8(#:)), con Le condisioni ai Limiti d= F., Bonendo (7463) ei ha i] sistema lineare non onogeneo see Pine + Rabi + Bice dere SS s4nyn) G44) che pud anche essere posto nelle forma matriciale Git aiTusli agionament? benny anche un! ulTe”ahretts 2 rappresenTaro i conpleTanante delle Teoria del GERD, relative gia ovelerione delle «= ueElenl dpi Gre pee lm an sisfema 3 ar regvend com sorgeem auegrote: Ag- 3 3.144") dove dy 4a 5 On fn a 5, ee an 433 Ag Se Ss Bees apa Bo de Sua Bop aet Mm w| oy Se Nel rappresentare la matrice A abbieno tenuto conto del. fetto che, eesendo 9, $,,,-0 , 1a prima e liultima del~ le equazioni (7.144) contengono solo due termini incogaiti. A® una metrice tridisgonale, di cui, cio’, gli unici ele- meati non necessarianente mulli sono quelli della diegonale principale e delle due diagonali immediatamente adiaceati. pr ohene rt che, ssbb coefticienti D e 2%, siano stati considerati costenti, 42 sistema (7.144) ¢ tutte le argonentesioni che seguono pos~ sono benissino riferirsi a situazioni (VY. oltre) in cui questi cocfficienti, © percid anche Mic. Ad, Aicre Yeli non sono, Siffatte generalita esclude in pratica 1e possitilita Gi ottenere soluzioni ai tipo "enalitico" cone quelle del Prob. 7.7. Ha cid non significa che 4 procedi~ neati alternativi di tipo numerico debbeno essere necessa~ rianente complicati e laboricsi. Ecco une tecnica. di solusione adetta al sistema (7.144). Si considerino le formule ricorrenti te BE ke HE inayat) (4458) au Ban Aien Xen fee Se pee SintiePet (02,50) (yas) ha Big Being Ling Risulta allora One Bar bea Be ~ ee bine (em tmti nyt) OO In tal modo, prima calcolendo, per i crescente, i coeffi- 404, cienti ausilierd d; e Bi 0 poi, per 4 decresconte, i flussi, si perviens rapidamente alla scluzione: 2 i1 me~ Yodo di Zattorizzacione, o di eliminazione di Gauss, 0 delle duewpassate (iwo-sweepa) E'dasile vender cove i come funriona ques’ algwritmo, La prime equarione Gel scsfemn (440), Suiea per ay, drvieve aor Be - & Ja seconds, sommande edesta [3 prima moltiplicats 42° Ane > 0:4 + bn a)4 Hand = SH ES west alta pos anche vernire Jeritta. jn mode che i suo prime co Pp wren wus 8 wguale. al unite (basta dividere ambo iments per Ay antes Si considera. quindd la tersa equazone ¢ 4 forma ad cua Ia seconds Precedemde dh Tat rede Aes Trastormath € wolttpeats por Aye (come vi verifie Temende envifo Jebe (F144) 2h Kearforrma mel reguente posisiont CHAS) tebe fh ost ody = Pe UV quale ped eiere immediate mewl® rertfo per vayTuaione a peiTire dalla atta equatione, give Ia (7.406) Osiersarione. Nel progrommare sul elaboratore la rivelurione del siffema, (hee) © ofp inare per tefero wea matice, 13 matitee AL, che < quasi TTL co~ UTitaite da rent’, PeutledTe si defsiniranme ¢ veto’ m) no pon sprecare tnatilmenTe memon's per trong ups agin Cie ey viz ay (fed ym) Wee ace (Fe dyed) te orritpondeté alle tre diagonali non idevticamente nulle b: A @ 12 formate are peste yornders” [arpetre ot be + webing = St ied, wesTee Le formule (7.445) sananme nisertite. con es, He We tm loogo dE aiiea y Oy Bite ShinieTe al tre veer ee, E, Me, oltre naturalness of vefTon” gurilian’ oli Boe ob vette debe megecte Sc a quelle dalla tyes Th Tal modo Hoecuparcone dé memoni pie Corchiemo ora di gencrelizzare questi argomenti a situe— zioni pil complesse (e pil realistiche). Contempormea- mente, ci proveremo ad introdurre tecniche di discretic— zazione pit soddisfacenti ai quelle, un po’ rudimentale, einora considerate. Prendiano le mosse sempre dali'equazione della diffusio~ ne MirDendd se Bd = 8 (122) qui scritta in tutta generalita, encorch? per ore of of debba Limitare ai problemi monodimensioneli in sinnetrie pima, sferiea e cilindrica. D e Ty sono, nei probleni Concreti, funsioni a gradini, ciod con valori diversi da regione a regione, ma costanti xll!interno di clescuna, nentre la sorgente S in generale potré essere variabile anche intermanente alle singols region ed essere discon~ Ginus alltinterZaccia tra due regioni diverse. Indichisne con, % hy # Yer. Nell'ipotesi 4i una regione omogenca e ai una spaziatura uniforme (haiths,hyj=hy per ogi ij ), 1 quazione 3 - (8,0 PR) +28 = 5 a subite luogo all'equazione discretizzata jinn 29:54 Dinas, Sujen 28 + Sis-r e -p( Ses Btutdnns , Baars eBin) « 3 gy Sq (453) una formula a cingus punti in oui 41 flueso dy= deny) appare eollegato ai Zlussi nei quattro puntd sdiacenti (Kina 85) (i449 WF) Gece Yen) CG, gj) » come indicato nella fig, 7.15- Similmente, nel caso a’ tre dimensions 51 ottiene > ( Suse Bdina toa, ey tiated +) che representa una formula a sette punti . Oltre alle coordinate cartesiane la meggior parte dei codici at ealeolo prendono in considerazione anche quelle cilin~ driche, rz ofOa . Le cose 84 compli- emo un pot, come al solito, se i paw renetri fisici non sono costanti. Supponiano ad es, che elcune delie rette x =x: oppure ys4; Tappresen- ‘ino Linee ai ai~ seontinuita, cio interfacce tra re~ gioni diverse del Fig. 7.15 reattore. Nel caso pid generale tutte le lince coordinate del reticolo sono anche linee di discontinuita e i paranctri fisi- ci sono da considerared costati solo all'interno di clescuna meglia, quale ad es. le maglia costituita dal rettengolo a destra in alto della Zig. 7.15, che ha per Vertict opposti 4 puntd (i,4j) e (Hier, dit) © lati ker © hyj + Congiungendo 1 centri delle quattro maglie che hanno il vertice comme (=i,4j) (i2 centro della ma~ glia ij & 41 punto (=ivm%, Yjr%z)) si ha 41 dominio Vy aacociate al punto (*,9j). Clascuma delle quattro par ti segnate da I a IV in figura ha, in generale, costenti diverse,Dy Taj oppure D..,j,Taia,j 00+) 8 Seconda della = S maglia, ij oppure 4-1,j ecc. cui appartiene, Integrieno ellora J 'equazione apie 2p? i Re - RP + me = s -20P se ou Wy + Si he ey f %ditsxdy = fel Brida vy ae om E i hay shiek | ey prey) Ye ed una espressione analoga per il termine in Cafagyo?F/>4) Btintegrale f,, Z@d=dy sara velutato cone sonma di quat- tro termini, dno per elascua delle parti Z,...,IV (peeses quelle relative al, che appertiene alla megiia ij, & (4 hus by Lag Oy ) e lo stesso si fara per le sor- gente. Di nuovo otténiamo una formula a cingue punti cone $e (ql157), con qualche megzior complicezione formale nella espreseiont dei coefficienti. Aneora qualche perola a proposito delle condizioni alla trontiera, Consideriamo.un punto di frontiera (xy, ¥/j), Vs figs7.16.| Se 1a condizione 8 quella éi annullanento (1a frontiera sara allora quella estrapolata) si porré sempli- cenente 0 (9-458) ble. 4)) Se invece la condizione @ l’altra, gr add.o 158) dove eppare la lunghezza di estrepolezione d , il domi- nio Vy, essociato el punto ( ~Biteng Bose ee Sete) = 5) Oe he Wy Fi %G, +8, = 3, Bab, + Ayab yt Aan bs 2% a ie eb, +e bar Mesh 4nd = Beate + Muh AaDtted 4 Ase, = 4% Beat +0645 +hhy + =% ont +8 nth taped = Feb + an brsandytandy = 5 ah adhd con aga Xt AE, ag - At (ej) Wei prossimi paragrafi ci occuperemo ai come risolvere sistent lineari di questo tipo. oi iterativi per le rigolusione dei sistent Mneari non cnogenei. Happresentiano la watrice A del- Ltecenpio alla fine del § prec. nella forma simbolica delle fig. 7.19, in cui gli elementi ay non nulli sono reppresentati con erocette. doco meglio che dal sicte- ma (7.162) appare che ad es. al pmmto1% posto in rela~ zione, nella formila a cin- que punti, coi punti 22 4, x oltre che eon se stesso (e— lemento diegonale) e coh x due punti di frontiera (che x mon sono presi in conside- razione). E'manifesto che Fig, 3.19 Anon he pil le forma tri- diagonale, sicch? non % pil possibile epplicare il me~ todo diretto éi eliminazione del § 3.32 (9). Vi sono (7) W tartar ER 33.360 33.35. Pa oe >| x x x xR x x x ea x =| wR i x x] x. xX perd procedimenti iterativi che si prestano bene per ma~ trick siffette, suche se di ordine molto elevate. In generale si tratta di risolvere il sistena lineare Ag=s (9.163) dove ¢ © & sono vettori am couponenti ed A una matri- ce “¥n , Gli clenenti di A, per il modo stesso con cui sono stati dedotti dalle formule di discretizzazione, pos- seggono perd nel caso nostro caratteristiche psouliari. Preeisamente, esi soddisfano le sequent diseguagliance, com' facile controllare sulle base delle formule di di- scretizzazione sinora ottenute (cfr. ad es. la (7.161)): G) ane Crtean) (4) ag eae 20 Chie tyms 4d) (488) age > Eleyl (4) cesia: 1a matrice Ad reale e simmetrica, con gli elemen- ti diagonali positivi e quelli non diagoneli nulli o ne- Le propricta della dominance diagonale (si tratta della (44i)). Sono, queste, tre disuguaglianze fondamentali per tutte le dimostracioni ohe seguirenno. ‘LsTe3sle Tl metodo iterative ai Jacobi o delle iterazioni, ghee. Conviene isolare gli elementi diagonali della metrice A, ponendo A=D- (9.464) dove D @ 1a metrice disgonale costruita con gli elenenti @j e 1a metrice Z ha diagonele principale nulla ed 4 vimenenti clomenti uguali a -ay (/#j) . 11 sistema (7. 163) pud cosi ecriversi Do = E¢+8 ons) ossia gh: = 2,95 +S eet) O45") Poich’ gli az sono tutti positivi le matrice D & non ein- golare ed esiste la sua inverse D"*, che ha per elenenti non nulli i reciproci, 4/ac , degli elenenti non nulls 4i D. Moltiplicando a sinistra per D“‘ambo i membri della (7.165), cid che significa sempliceuente moltiplicare per 4/az le i-esima equazione (7.165') si ottiene a g= Bora C466) avendo posto B+ U's, g = 5" conponenti, j ossia, in termini delle b= Beh ea ete (160!) dove hae 6.169) bye bee Xe 0 Cees? Gate) Inoltre, poicht A gode della dominanza diagonele (propr. (444) del § prec.), gli elementi by di B eoddiefano, tenu- to conto della (7.167) © della (7.168), le diseguaglianza Eybg 24 liste (#463) ossia: la somma degli elementi di ciascuna riga di B é sem— pre minore dell'unita, Corchiano ai trerre partite da que~ sta relaviva "piccolezza" delln matrice B, che 2 detta natrice di Jacobi, istituende i seguente procedimento ite- retivo, fondato sull'ides ai linitarei, quando si tratti del vebtore BY (che dovrebbe pure essere "piccolo"), alla approssinazioue dtordine innediavanente inferiore @ quello degli eltri vettori in gioco e, ell'inizio, trascurando del tutto tele termin (F470) Queste relezioni possono enche essere scritte sotto la for- ae o? Ate Gee or, (y490') AIG Orteratione 4, Si rovisa immedistimente. che quate procedimenio, sebbene, qui viferite a matriet tnvece che ad opertirl ifeprlc, equelle eve che wal § 5.5.6 of ha condott elle wiluppe dk Neumann ; 1a Jolarione exsty & dats oe BM Ga) limite: dele fomme poretali (FARO!) (#), Formalmente la verve (414) poF Were aenata subile, pilappande la solesione = (I-BY 9 Caove Tota patiice entite) tm serie dé potenre dé B b= (1-BY'g = (THB HB. q = gr Bg Bg te ett) ara vediane mmaglio, pore, come Tole sullappe comzponds 2 un pracedinen te riswlutise conereto Dobbieno tuttavia ancora precisare sotto quali condizic— vergente. Definiano raggio spettrale 2, delle metrice Bil rag- gio del pil piccolo disco chiuso del piano complesso, con centro nell'origine, che contiene tutti gli autova- lori 4; @i B, in altre parole eos mee TA] 178) Eobene, vale 41 Meorena 1. Gondizione necesseria e sufficiente per 1 con~ Yorgonza del procedimento (7.170) 8 che siz ea b-3 prende 11 none ai vettore errore. Sottraendo membro a men bro 1a (7.166) dalla (7-170), scritta per m generico, e di qui che Tel sess che one componente del vitore solerious € i limite per ma dala civipandelt. conporecTe. > dal uttore sors patsisle meena Zete ate (med em gag er age Be! . Sia allora {4,}7 41 sistema, ortonormale e completo, degli aatovettori di B (©). Espresso ¢ come combina~ sione lineere dei qi, ane” Rete. ens) risulta a Beta) «Rasta - hata ossia, per ognuna delle componenti, Pe Hella, 2 Geta) 0) Se g,<4 , ctod se lijlciper ogni h , risulte dim ef" _ oo jet) ed 8 coal provato che 1s (7.274) & sutficieate, parte, preco 41 vettore note q in modo che s= ¢ Tisulti parallelo ell'autovetiore 4, , 1a sonme (7.175) ei riduce al suo princ termine e in luogo delle (7.176) si ha semplicenente ine = Or taj siccht 2 ovvio che 440 per m+ 2 sole se [2.124 lo stesso ragionamento vale per gli altri autovalori & Bi conclude che dev'essere Og ~ 1 , ossia che le condi~ sione (7.174) & anche necessaria QED. Ourer Jone 2, Ik Teen 4 formisce anche un eriterio ruffietente (dé tpe cosine) par la rirolubilite” del sistema (1486), aioe per Menisten- aa (IBY 4, Appendcce, § Ge pomame anche domondere. ge la (FAX) fa mecevsana. per og 2, Moe roma cecenionl de sorte (e questo un parts che wel Teor 4 non viene precisste) Ebene, le (VA) © necerrana sole 20 2 pretends che dl procene erstive wa caver. gerte per fate vetfon’ wote’g , ma per pavtielan! vetort 4 il metodo pee envergere anche Jeg? 4, Surpentame ad en. che ria un sale putovilore, Ay, dé wedale 24, mente qo alte alliane TAM madule mminere dell unital, Seg Cucelts th mode che gna orfogowsle 2 By, () Riche B erresle « pimmmetiiea, e2iMe una maple dé aut ofEpomale ricpeTe ar quale cura asnume 1X forma dagenole ¢ allors gc elementé Gagomale nath- Dane Gu git autvalor’ de'B, carcune ripetel tant rote quarts” fa, Jou SOE COES Cietase le ser se enadtorsiore) a terion Gegie at Pap Drerdane. git autoveTon cortipon deste. Exc forming taidenteneste tn (navemes Mtanarnsted eawpiete risltands ef" la dormula (P.1?6) arume U'arpe eat gre Belay peep viral Lia Be 0. Teta ed wendo IAylet per E suthelene uu ere do arretendaments, anche pieele, che fssela codere le reporom offegonslitit dé qualche £™ rispetto a Gy, per tmpedire,, a! cresere dele iTeraaiont, che [a eavengenia othia, Efetivamente luego. Tull th ragvonamente Oi exfende focslaveste al tare th end wf scone due, TH, autovalerd dh’ module magyvere o wguale sl unitary Ouverasrione 3, La envecgenra del proces iterative equivale a1 coner- Genta lila serve dt Neumann at Bq Bye et BM te Expresso q wane combinasions lineore degli 2utovetton’ fy.» daimo as heas, Bs Fete eavhe per quests wis si Teva che por auere Ie wonvergensa (BM + 0) dest coere IAL 24 per ogni Onerasrione 4, Le dimesTrasione del Teor. A wv esTende sent2 sleuns mod Feazvone a fale le matiiec, anche nen stmonetiehe, che henne pere”ouToe walori TUTe ditewtt ed ammetono perecet cm perbieslare, un silfera comple to (anche 16 now neceisurismente ortogensle,) di autovetfor’ (*). Tuva i Rarema € valido, ben pi” ganerslienTe, per qualiiast matrice a element te reall 9 complet che albia ragpls spetrole inferiore allawiTa” (per La dimottanione Vo REMarga , Matrix Teerstive Analysis, Pevtice-Hal, 4560, #43; Varche § +) Per assicurarci delle convergenza del processo iterativo @i Jacobi aobbiamo peréid verificare se il raggio spet~ trale della matrice B 8 minore di uno, un controllo non eerto. facile ad eseguirsi per vie diretta, se Be di or- dine elevate. Ma ecco un teorema che di tele raggio spet- (FD E questa una cemplice & bem net condinione aufhecenTe. 2 canpletessa. trale ci offre una comoda meggiorazione: Teor. 2, SoM =[™y}]" 8 una matrice xm a elementi re- ali © complessi ¢ se 2 Ya & max (Zilog) Gam) allora il suo reggio spettrale @y % non superiore a Yi. Dim, Sia y, un sutevalore qualunque i M, dy un autovei- Gore che gli appartiene e 4... 1e componente di YW. che presenta il valore esscluto pili grande (0, se ve n'é pid tuna, una qualunque di queste). Scritta l'equasione agli autovalori per componenti BS Dy my tay Usdpeam) e scegliendo iim, abbiano Hata 25 med thay an cui, prendendo i moduli e ricavando [4x » tele Fle ailg oy Poichd Wa jl/Minel<4 e Zjlmjl 2 ° (7498) la quale pud essere programmeta cosi com!? sull'elaborato- rej pii in genersle, supponendo che le caratteristiche me teriali possano variare, cone pure i passi del reticolo, serivereno ome $5 £580) + ) 4 $5 08% +45 0.478) oot + W; dove Ey, XG, Wy, 5j, _ rappresentenc nella notezione 5 Goupio indice 4 quattro elenenti non mulli éi B,essia quel~ i che accoppiano i1 punto (=, ¥4j) coi punti situeti imme diatamente a est, (Tier, 4j), risp. a nord, (Hi Yjads @ ovest, (“i4s4j)) a sud, (21,4j-4)- Adottereno poi le sclita convenzione che, qualora uno éei flussi risulti celcolato nun punto delie frontiera, 41 corrispondente coefficien— te sia coppresso. Oiervosione 8 (Mateted irriduccbilt). Se la matetce Ax [ag] od m nighe ed m cola ne. qodedella eguente propre Tio Per ognd coppia Js Safark stn © compari Ta ed me ariste atmee ho una. succediohe Acwita dé later’, aveht card compres Te Led my tale che pli elementi m=) ansriay Smgmyy pous Tit diverse da rere, alloys la watiee A sv dice ieridusibil Ter eomprendere repo questi. propeteta ci vferireme alla nostra matnte A col suo sqwifieate Livice dé "rwatrice de iaferaztone”™ tee float Ge pu uieiné dé uu retieals e prendia- we tn eonsideroniane @ retviels della Hy. 3.18, Wiportat anche nella fig. ¥ 24 qué accants. Suppor piomo, per fiuace le idee, ehe sia Ch, j= B iat Saas ea tages ieeste fig Etale che Oy, Mg App Sore HT $0, Sol enate kd tall dlegent’ comets pow vein del vefala Ui pan te 4, Cp deS, «punts Se 8) e devone parse comparire explieiTamemte wie tervals a cque post, Rutt exsr che {putt de & del raicto poro- se came commas dana spenvata, (eat FrSste erientas 1%, 25, BB sone indy Side ‘a indie! che corrispendons a clemex non uti dela watrice. Di Guid sigeskcst knee + i fluor wet pus 4 € quel rel punts © sexo to love Dipendent, vip pure neh dircTomen“e, bear” attraverte flea me porte 4 LS (a in altet medi che focite rreereare sul figura 7,24), Liiwidud = Liter della mestrice A dmplica prectvarwent che opt paste del resTBre vcvente dele varnatent di flaue che avveugone Ot opt elite punto Tale condition men serebbe soddiafatta se U restBre pose /componi- bile Gn due « pit realtor’ Cudipendente, separate per. do ama lavTea cotttuits da un perfety auortitore (F). Ripecame sens LinesTarione uns comegwenta importante del! cri duct bi lta nbs woke, wittce Re itriducbile, « percior le Canche B (come facile vertbiore), sllers basta che sia Bjby <4 yer forte te righe £, com Sibu < t peruna sola di ene, perche” si AW Quet © quind il procedimesto di Jo- obi ns convergent, Ad en, una TTplea condinione auffiecente per avicun rere la dominarea diagensle dé Be, cio"che ele sTeuo, Io proprieta”che la roma degit element? di ope! rige di B now ariet all! units” conicte nel C lmpore che in ogni pints via Za >0. Ebbone, Ut ieridactbsttar c< perme Eealleggeste. al aeanome quests eondittone, garantends Ia tenvergenia anche. ne € E70 tn un solo punfo del retical e Fm Och Tate git atte falegs effets produce, re Ae ciridecibile, Wesiifemia a almene un paste de frontiers (A) Tn quer attine eve, @ oe quando mon 4 verifies Ia proprcets” (iv), la matice A € della ridvecbile e, permutonda evenTualmente righe ¢ o- lopre (il che corrdsponde a naumenice equirioni ¢ IncogwiTe del vite ma Kneare) wo pus” sempre pore A ssllo [a forma A ° A a © pit’ in generate: sa) 0 Oo 2 " bie Ay 0 Au Hore Rig, Raz yoony Aan, so0e rtTonmaticr quadiote , caseuna dalle quall de “rive uno def fub-reattert indipenten de cai vi décevs popra. Le forme us cudieate done qualle che si heane el cave d 4 no a ave a yeatrie’ reali ec simmetiche 0 hermifione; le ma- Aw Me teres eiductbile mow sirmetitche 0 An [a stature trangolare a blecché riportata, accent eh 24. Evegte 4 ran Teas seg CR emcee er ale Sper Viene spontaneo ai osservare che ottima cose 8 certo 1'es- serei essicurati chs i1 processo iterstivo di Jacobi couver- ge, ma, ai fini pretici, 8 altrettento vtile poter otinare anche 1a velocitA della convergenza. La risposta, sia pure coi limiti di tutte le otine ottenute per via tecrica, oi 2 deta del Teor.1 stesso. Supponiano per un momento che 1a ustrice ai Jacobi B emnetta un autovalore, 1, , che superi in modulo tutti gli altri (ossia IX! = és “, mentre \l<@s per h=2) e che possieda un solo autovettore. *lora 1a (7.176) 42 Ge aT [ete Raye] cy e, al limite per m= yey | wg os” (ars) dove 0,= c1"%; % una costante. In altre parole, £1 reppor- tol sm'i/ief| tends @ ey (ede 088 significa che 1a con vergenze & tanto pil rapide quanto pil piccolo & 3 . Cle perd un inconveniente teenico,che riguarda 1'epplicazione di questo ragionamento al problema che ci interessa: la no- stra natrice B, essendo 'recle ¢ simetrica, ha gli autovalo- ri tutti reali, ma questi sono distripuiti in coppie ai op~ posti (Prob. 1-4), Vi sono percid due autovalori di massi- no modulo, diciano A, © -A, . Ma ® possibile modizicare ltergomento in modo da comprendere anche questo caso pil generale. Tnvece dc constderore le singole cemponentt del velre errere, of riferésca clla rua lunghersa , 0 morma guelilea : la norma euclidea d'un reUore Leys Xm dy indicate col Ammbele 201, 7 expres’ dal mumere delle y= + ©, pur th generale, prevedendo che le component’ possano anche essere pic tm generale, i P ere Cel ant Janome (hare) Se per dhe vetort 2¢,y i definite i) prodio pslove mel mode 13k, che wel ea, Fererale in cud le loro component’ sane Gmpleve & (4) Now questa 1a pola morma penibite, Poene evere utilmente intre= dotte altre definavent dé merma, od ef eh leyltee+ Leal Wel = max bel oppure espresze date formule: C*) ft Gwe Tah, C4483) doce Tp indica tl comple comtugete be yey sha th peifiolere (w,2)= lag? = WEIR Riportiame quc, perche” of torsnne wll tea poco, Grebe. le segeertt, omhe preplcetar dal predate velare + (ex,4) = oley) (rA#a) (ze) Eley) GAR) dove ¢ ev un numero reales complese quatenque Tine ctttame und deseges pliant motte dmporTante, Canviene parlione Hod'ora, anche re [2 vo utilzzasione, sara” rimandote ane at F235), chiawata dimgeaglianza A Cauchy. Esta aflerme che Me pl 2 lenny 48s) ria che il prodatte sealore tra due vetTon' ej tv module, aminore 2 ugucle AU plodett dette lore norme cuelidee , ior e” del Tito infuitim nal cave de vate in une ratty veale a due ot Limanvoni, mr la dimeifeorionec seid andl cl na aan Se By s2ne duc numer men megstiin qualunques, of ha oe By (plal-vlyioe pedjlsil spy Filayllyal + vt Glas Ponendo por bresitar ofa Flajl* e prendendo ch parish: B= Elyt, Yo Fjlellal, 1 dicaguaplisnsa precedente aveme 1 forme 0 < Blpx- 7) Anmdtents che sin Boo ([teo rignifta che Tule le empanent let vetore Gp fone mule, ons yo0, ela Ct45) Calle ova) dence che dere euere YS SB, Ome (Elasitagt < Sg Sly fe poveher pare Mayol = [B91 = Fplgiat, a magper raging oi ha lGgo}ie en ign’, da eae ta CANS). 7 ()“Wattsndait water! ad m compencefe che Thwane trapiege slo wall” Amalie Tyumceniea, per il predoW> Jeglare ablcame prefenTs edetare d vimbslo Cz,4) Cwvece det 'paabelo sey « * & 3 Ritorrando al norte pretlem., ritardiamo che B e* simmetrica,, gleche Susi autoeetort {4} sone arogonslé ; supzonende che save Tate pormalzat allan nike renalta pores” (fe $k) = Bae cn Spe t ce hek © SyyeO ve ek. Ne segue, uTiliewmde sis I oMToner- malitar che te (7484), pee Ge) (Reta, lta.) = be ear 7 srw edge Be [ME] ~ oe Dal hee Si enelide pore she herp ~ Cor Co= Zi leis coma) (#186) Ot tuna time valida anche quando pi de un sufovalore uguaglia, in modula, dL vaggic spattrale, ma exewaialmente non deversa dalla (7.424) , salvo il fatto ae eadnplzem Ip weems do § , autiche’ le singale comporenti Ii fatto che l'errore oi riduca ad ogi iterazione eecon- do un fattore costante, in modo che il calo dell'errore & coepicuo, in termini assoluti, nelle prime iterazioni, men- tre diviene seupre pil piccolo quando, al crescere del nu~ nero ai queste, L'errore stesso 8 ormai piccolo, suggerisce ai considerare, oltre a @, , l'oppesto del suo logeriimo, Ret - leges G4) questa grandezza 2 dette velocit& asintotica di convergence (asyuptotic rate of convergence), Cosi, per ridurre 1'erro~ re @ meno di 1/100 del valore che esso ha ad una certa ite rasione m, occorre un numero aggiuntivo m ai iterazioni ta Le che sia ef < 0.04 a cai rm log eg < log Qo = - 476 e risulta 2 ate Ad es., se fosse ¢, = 0.99, ossia R.,= 0.0100, earebbero necessarie m > 476 iterazioni, un mmero certo cospicuo. B! questa, beninteso, una stima che vale solo asintotica~ mente, cio® quando gik si parte da unm, sufficientemen- te grande: nelle prime iterazioni 1'andamento dell'errore ® troppo cactico per poter essere espresso da forme tan— to semplici. 1s7s3.22 Ti metodo di Gauss-Seidel o delle iterazioni_eu cessive. Il raggio spettrale delle matrice B&, in molti probleni pratici, solo ai poco inferiore all'unitd e la convergenza del metodo ai Jacobi & percid solitemente mol to lente. EB! perd possibile migliorerla con 11 seguente procedimento. Decomponiano le matrice Bnelis soma ai due matrict tri- angoleri fe 1" , 1a prima comprendente tutti gli elenenti @i B che si troveno sotto 1a diagonals principale, la se~ conda tutti quelli che s1 tro- veno el di sopra di essa (gli elementi diagonali di B sono, come sappiano, nulli): BeT+T* (7.18) Per le simmetria ai B (b=. ecc.) 1a matrice 7* 2 1a tren eae sposte ai T. o Seriviemo ora 1'equazione ¢ = Bg +4 sotto la forma Fig. % 22 (-T)G = TG 44 (7-189) Osservato che la matrice I-T , anch'essa’triengolere (°), @ non singolare (infet+i il suo determinate si riduce alla “moltiplicatoria degli elenenti della disgonele principale ed & percid uguale ad uno), quindi invertibile, @ lecito premoltiplicare anbo i membri della (7.189) per (I-TY*: b= (TTT + (1-TYg ($490) A questtultima equazione possiamo applicare 41 metodo Si Tacobi: (2) Eoppertans ouervare, per chivreats, che la matics To sfre dvgebre’ perches nom solo gi element cou j>C, wa anche quale dogenal Bee Le rege tle, uty weutontéd poe TH), wee L-T epleant Keianglare , porch? [a tu9 dayencle principale e now mull, OP CLeTY TMs (I-TI a (ria ¢ si dimostrera nel § successive che i2 reggio spettrele @ella nuova matrice di Jacobi, (1-T)"1* , 2 minore di quello della metrice originerie B, i1 che migiiora 1a con- vergenza. Me per intuire sin d'ora come cid possa avvenire riscriviano 11 processo (7.191) moltiplicando a sinistre ambo i membri per I - 7 e ritornando cosi ad una equazio~ ne el tipo (7.189). Otteniano CeTgh THE ag ossia = THe THOM eg Gar gee Ricordando che 7 ha elementi uguali a by per J ¢ ugue~ lia zero per isj , mentre 7” ha elementi uguali a ze- roper '>j eugalia by per i (4493) 1+ Yt e3 ¢ poicht 020,44, Sar risulta compreso tra fe 2 + 0 La gustcanione della (498) richiede n'ont um po pit apprafondete quella soot snore Dccerre fare arzitatts un! exrerserione de covstTire generale. Sen cmpege iL metede deJacobe, Wordine seconds cnc gi susreguene ¢ past da reticclo (o mn vaste Hordine dele equation! € delle cmeognite) €” arbitrario + aden. pad ads baste 0, del theo equivalenfemen’, da rnitta adefs «cla bovo vero Waite (cisthe pet net rece pis camede), ma una nimneranone diver, anche del fats catia, ye re Wordina mento natirale, etoe da einictia a darts, alters, la volocitarastnfitica, di eowergenza. Now ton quando. Tretls del metode SOR (e ok quelle dy Gates Seidet, che si ha in parece per cond). Ii trob. $40 ek auggeriace UnfatT une proprietic che pos" evere dimesttotS goneralmante. € coe che [a velocttanititia di eonvergenss dé SOR ed GS wanda ol varia dalton. Anarene presets. Liordenamenta nalirale ed aleun alt’ ordnameni, det ‘coerenti* (connsTent srdercng) sone atf’mali nel sense che. Io lore wen locite anteTtea 4 eanvergewaa emaggiore © slmene non inferiere & quella age alter (°). Net dinnsteanion’ che repuiranno sceglerems sempre WordinameaTs naturale (ainistea-edesTra, tourette), che lates eit pie weveplice Ter dsimoftare ta (7.437) (°°) adettiame (a doppia cndiecera atone, cobfiase- grande al selite con Ey, Mip, Wy, By ght clement dele mathice B che aeceppiane il pants (i,j) del retieols cao purT vital tmmeskisCe mente alte us desta (est), On a (moral), 3 rnistea (overt), in bare (sud). Com wi Mequorine agt avtovalon dB, Bg Ag, prende (a Binns + OG Bie + Wi Ping + 354% Jemere resfands in vigore Ia convenzione che, qualore uno degtt indies dec Pt sad, (1m) Ha uguslea zers oppure a aged © myes (efe. I Evempie alle fine del § EZ UPD camitpondent® coethevente sie annllate Sia ora y un auforalore dele matnce Ty; esire perc uncetore Y fle che heey cos) outa, fenendo presente. I expresstone de Ju, tale che. [U-o)r+ oT] y = y-eT)y © ancora, wordinands, ©) Sone invece da evitere gic ordivamenti che consenTone percarn ecelies 2 dndved see pra EE ESE al nos tea cece En EL ac indie cree dee ded 9 tad decreed, 7 09) Quest dimostearione © dosuta ad A. Maititt (on Computing Methods fn ReacTor Thys,, Gorden # Breas BEM negb (ms baume ch damian Peinfoore, par eagion’ be samp wrtey Crise) GT+T* uy © Natt ondinamento matturate da viniefra a dertns, dal bave th alt, 12 GAPE) prende Ia. forma explicita seguente. BG Ying + Sy ipa + Bij Pinj + AR jee = (pus exvere wile dare ancora untoechista. alle hems mportsto in fig. 723) Meceniahers dyes # 4; (mae) Sostituends alla (7.499) ed aliminando i falTont communi oi due menthes fale equanione dhivene. By dang + Ay baja + Wy dong By dye = SE €, emfentande con la. (7.154), vedcome che (C0-A+y) esl deve coincide, con ene degis autivalon 2 Li quertultema equanieve; vale a die, ad ogni Gast) sates (7.200) oF € tra gle auTevemn oe gh delle due mote: afereovre la semplice: te~ lasione (7.498), Grane a questo ritultate © facile precarern’ UU ragyie spefiate & J, Quodrands Ip (7.209) ¢ peavands Y eTeniame % = 4-04 8 £ telTosper < G20 f = Ne Dirutions i compartaweste delle due radice pa, fur Roche gl autoalen dB sone reali (enende B realee simmetrio) € poiche” il raggte rpettrale gy & minore dell unit, sha O2NCL; cnoltre pore tame patpome che fia OL, dal momen ce U norte ope du scoters re le cwvergeuse rispet al wefods dé Causr-Seidet (ered), Nella densa ve includeremo tulfavia anche quert ultimo ¢2/0, a Talo di nFerinen®, aber Diattra parte il parametro di secelerssione e> von pud meppruce evere Creppe gam de, soto peva de tacortere in eieilazion’ che facetne divergere. if procedimente Brat, coh replied erempi si pub dimestrare che il reggie epalivale di Ju, yar rerultare superiore al! wnita” gia) per CO>2 (Prob. B42), CE 20 potea’ quinel 433 reatringere aif infervalle 420052. E'facite ueriticare che, al variare de X* 12 0 ed 4, dec dee valor’ di eo che annallane il discecminante dalla (F204), it piu” piccolo, ee gOd= (#202) isulte appunto comprece Tra de 2, mente Weltre cvempre magglore de Deron presenta pertanTs inereve, Lo dveuutane, pad evere cord Wmitete a seguenté tre cast: a) 2B Graf) : le duc radied yy Ye some immaginario-coniugete, con lid = tele ont BD ey): Le due rodkis sone vealé @ coincident, con Yorn = &)-4 2) fe ee): le de rodkec samo resle e dL¥tOwTe, Nom 2 difficile, dime teare che gli anTovalodt 4B sows disfibuit! in coppie dk oppestés te > & avtovalore, lo Cancke “2 ( Prob. #11), Pere pene i due aufoualon che corrispondone alla copyia £14 (form (P-208)) @ per 4e@e0%a) Wl magziore dk est’, see (Oe $¥ 6h + Ilo fies pret porte, dal manent che, evendo il diveriminente positive, a m3 Got Ye fone eset vapione fo @ il termine dome gut Gomisdersts ora Ly, #0 pas controllare che, per oo che va ded a BOD, Wile devere da tha @OI-45 a deta doe oO), dove "Lyel raggtinge il proprio minima [yy] erevee linsarmente fine bl valeve 4, che 2 arsunto per c=? Nella fig. 225 abbiame pera il gar fice de bial sulll istersala 12522 poe aleuni valor do (AL, Et clara che: Ml aut iti ae il ragyio spettrate do Jy Wt erran i conriderando quella coppia autora i lon be che prevevfa dl mavsime va- 0 lore anroluto, [A 1= pg. SE cone 1 om, aoa cues) f= ie elute che teorkplcts QoVertge per teoeey le) B=} Ooled-4 pr eles) ont per wp lecve? Tl grabico br gy, tm funtione de 69 € sempre del tipo de quel rappeeren ati nel fig 2.26, Tu tule I tnferelle Ae0<2, gy Ho man Kene infervore all unit je la raggtnge solo per On 2 (quero alere el porometio de aiceleranione €° pertante inammizibile ) , Tl wwinvmo a py av ha per 22 Oye = yp) + la (9483) €” conc dimostrata., Th pic” altiame dmartot che fle mince vale = met (#203) Crane Derersarione , Ter @=4 la (7.200) fornizce direMiamente. Y=? n> @ O04) Si note ebe, dovends evere pyc (a pretcindere da alte cmvide ascent, ni pretenderene senpie. che ilmeTode fordameniale Tacebe via Cwvengente) e cartawente Oy = ped, siahe nen solo rlinlte conveegente Sythe ik mefce a> Gaur Jtidel, ma guettultime ha meceisercamenTs una magplore velecifar de conver genre ae quelle he Jacke Probl FAS Sceoweilers dk semplicinime refiiole dea 7.7.26, com la lie fa combvione de annulia mente alla frostiera. ( purté defroster nan fone $20 20 20 2 fa is ime ae deo b-0 a [2 vi me Ordtnamento Ordina mestoE Ondivamente ‘Couterte) (Gacckeers) Cevelice) Fig. 7.26 a5 umrratt), Sil materiale £ onagenco, gl’ element nor wulld dela mateiee B sono tutti ugealt fra lore ; tndicate com b il lore comune. valore , a 2econ— da che ci ust il primo, i seconde 0 i Terzo ordinamesty dela ip F86 4 otTene gona le mattre: obbo oobb eee bootl, ptefooes] am [bose ee er Boke che differiziona fra dé lore tal per lo scambio di due vighe © calonue (verifica- vel). Ee hanno esidenlemen® git seu aifoslor’, a) £0 werifiche che quettt sufovalon’ some 20 (sufevatore deppis) ¢ = tb, b) ricer dands che per d wrafedo 4° Gausr-Stidal € J,= (T-TI“T* at versfichs che wei fre eau vi ha obboO oOo bb ob Ob See Hine Bab error orbs ok te We to gal Slo oe oF ELE 0 28 ak a oo wit 0 ea Bake eH confett che TZ 4 IF hanke come autosalor’ 0 (autwlore triple) e lf, een JF ha come autovslen’ ancora lo zero a ihn git fe tre radi! ded d DP (Gea s 21) - be 0 che poF evere seri anche nella forma ae abe wu ty Ua quale pres bene. per tleatare, itera tivemenTe Ie radice piitgrande, che: determiva i raggio spettale dé J, ec) prove be Y= 0.25 57 canal che ber = pr = Bye = 0.5 Gp Bp O25, gy = 0.276. che pasta appuils che le manipolsnioné richiesie dbl weTide di Gaust-Stide) soho foi che & apy spell delle matric’ de Jacsbi rinutant’ dipendeno dall'ordnamesls ado; U ragga JpeTale minor, cul ctflponde a anstrgeans. pis rapide (7) shaper gli orinaneat! T (naturale) «3 (iHordinamenToa seacchinna delle Csr. ala fine tal § 9.2.3.2) (*) Anche Je le mafticc J, 2 rpeTinle manTiene T. JE, JE nan sone simmadriche, il entero del sa la a, valde (§ TRA, On 4). BM. Dimostiore che 2¢% eautouslore dB, anche -d lod [Suggs conriderata eq. (9.194), Edict + Medeor + Weedine + Seeder = bye ee exeguire le vortiteriont Gye = thee © Oe = (4) ‘yee (es EY € confrontire le due nuove equanioni cont etenucte]). Prob BAB, Date matics 2= [5] determinate i rusi autos 2, monche ple aufovalort ¥ del corrupendecte matics J, = (Z-eT)'[(4-a)T+ GT] e verificore che, prece be VEE (octet), we 2/G-Or2, vinta pred e ert, sich? it metide dé Jacobi converge € dl matode SOR’ mom conserge. Bob, 9:43. Considerat it reieale rtangolre dell Erempio alle fine del § 23.2, Wequsaione BG = XG ha le forma See Page? Me Geert Weetiget SeePyer = Adee (akan, Kt, telemye%-) aes 7 (PAR) (hgY Ses Wye = <7, Mee Sie — MOM” Sma OM” SBR) fev a sola covsennione dx depprimere{ Fermin’ che eoriiponderebbere a pte de freer. SY veritichi che Uaufovettore positive hha per compo fi ; tee = Cain thet geqpthd — (4eiem, tejen,) by = 6 ain Thal gon My p dove Cx caitente, mantic Maufoutore pontive pial prande (upuale at ragr metiale gn) Boss Peat Sita Ee tS eS my ein parttesare, nel eave Lue domin’s quadnate (X=Y) cot reves dv mam maple quadeate Che=hy), Aw te x fine © Ia de~ Si ossered che Aa py e tate pi vcecno a L quanto pid fine € | fertiass tone, indpeodenemeate dot poramelo fired ogeamaes [Sugy cir Tob. 47) Nei problemi @i diffusions g, & ai regola solo ai poco inferiore all'unita: cosi, nell'esempio del Prob. 7.13 si ke zt es re i dove *? i1 numero complessivo delle meglie del reticolo, che 8 sempre molto grande, Poniamo percid @o= 4-8 Ce piccolo) La velocit& esintotica di convergenza del metodo di Ja~ cobi 2 allore Ss loges = -leg G8 = & Nel caso del metodo di Gauss-Seidel si ha invece (form. (7.204)) es Ro = -leges = -leget > 2e sicch’ questo metodo richiede (almeno asintoticenente) 1a meth delle iterazioni del precedente, a parith di accure tezza. Per A] metodo di sovrerilessamento, con = Giger» Fir sulte infine (orm.(7.203) e (7.193) f-aiaaae 2-4 o 2-4 ten eee ieee ee 4 VEE e di qui, a = Shag = 2 5 Al mumero delle iterazioni si riduce, come ordine ai gran dezza, elle radice quadrate di quello necessario col meto- do ai Jacobi. % es oa fi Felaxation). Ritorniano alle origini, cio’ alla matrice A Gel § 7-7-2 ¢ 7.7.3- La fig.7.19 mostra che essa possiede una A strattara ebbastanza semplice, | Au Au precisamente une struttura tri- | Ay An Ay @iazonale a Dloces (tig. 72% in fig : Tig ci sleno Linitati aN = 3). | An An” Ad una matrice di questo tipo possibile applicare un'inmedis~ ieee ta goneralizzazione del netode rear airetto del § 7.7.2, fecendo rt Bt sole attensione che, easendo ee gli elementi Ay non’ pill numeri, Reieaiecemas densi matrici, per i loro prodotti non vale in generale la proprieta commutative e che i coefficienti eusiliari duty @ Baar Sono ora dei vettori. Ma le nu- nerove inversicni éi matrici parsiali chs i1 metodo ai~ retto richieds ne sconsigiiano l'uso per 4 problemi con un numero di incognite molto grehde, come sono in gene~ rale quelli che riguardano i reattori nucleari. Si pud tuttavia riplegare ancora una volta, elmeno parsialnen- te, ou un metodo iterative. Decomposta 1a matrice a ploceni A nella sonma della sua parte diagonale (1a ma trice che ha cone elemsnti non mulli i Dlocchi Aw, Ass ssssyAyy )y della matrice triangolere inferiore (qui Hddbte ela sottodiagonale Any yeeey Aun) @ delle max tice triangolere superiore (i'altra diagonals Asyeoes Auav ) € partizionati in modo corrispondents i vettori ges, | Sud [sd 4m modo che il vettore parziele abbia un numero 4i componenti uguale el numero di colonne di Ay © Gi Ax cosi da rendere possibile il prodotto righe per colome e procedendo similmente per gli altri vettori parziali, si pud introdurre il processo eo shied HeaNAadee OAS OS Aud 19,204) che rientra nel processo (7.192"). S'intende che, doven- Go ricavare go" enon soltanto Ai $"", ad ogni Uterazione ogcorre cache Fisolvere wn'equazioné del ti- po omer! Aa OS ma cid pud farsi egevolmente perch? ciascuna matrice Ay 2 tridiegonale nel senso ordinerio e si pud senz'altro ricorrere al metodo diretto nella ous forma solita. Vedieamo come § strutturata la formila di ricorrenza quande si adotta 11 doppio indice. Per fissare le idee, supponieno che sia i-2 ; i vettori 4, e Sj abbiano componanth bj gee1 Sim © Sere Sx + Allora si ha S 8 emo Beast 2 Bae BE U- Reade Bae BP. OS, Chet Ne? dove ayz,4, S000 gli elenenti ai A,, ecc. Poichd Az, 8 tridiagonale, i suoi elementi non nulli sono el pil, per OBA Pisa, eaves ee bt » Supt ner $ GLb eltri due ele menti non aulli (o meglio, non necessariamente nulli) della forma s cingue puiti sppartengono L'uno | As, € Laltro a Aj) Si comprende sublto pereid che, col doppio indice, il processo (7.204) deve assumere l'aspet— to sequente UWS Ts Oba BAP = 80g? aed OE) + OF Os) Bh 4277] -ot} 6s + OS; dove Wy, €y, 3h, X%} hanno, reletivenente alla netrice Ay significato analogo a quello ai Wy, Ey, Sy, My relativanente alla metrice B, mentre Oj) corrisponde al- Lielemento diagonale: per i1'easo onogenso (quanto alle caretteristiche fisiche) Wy = Ej= -Di, 8 =eX}=-Dite Cl; = T+ (DAL)+CPAL) . Si osservi andora ‘ie ni proses si considerati precedéntemente tutti gli elemeati della ma- wrice venivano @ivisi per quello diegonsle (della stessa Figa) ey tranns quest ‘ultino, canbigti at sequo; in ter modo Wy= - Wyle}, By = - EL/ Oh, Fy «- Si lol;, My = ef Joly. Zo echena diviene pit Semplice se si pone 4} si he allore z WEST! OL As Ep acer = — Sp4eN extase! ote fig. 7.28 dd regione {1 cone sla posstbiie ene sole uno dei flussi, quello in (%,,4).1), abbia 41 valore rela- tivo all!iteratione precedents, nentre gli eltri sono tutti ez giomati eli 'ultina iterezione: ® perch3, da una parte, i] flus- 20 in (x1, uj) B gid stato cal~ colato, nel momento in cui si fig ME valuta 42 fluseo in (%,4j) ey dall'eltra, i flusst in’(=.4,%)), (ivsy¥j) 94 ottengono, ineiene +53; (1.205) 3 fmm casggionsre con quelli di tutta 14 rige J, S fuson tetSione col metodo diretto, essunendo oes pestbieate come termine ai eorgente 1'in— =e taversivns diet, tero secondo membro della (7.205). Cosi, avendo gl& cal~ colato 4 flussi della rige j-1 © accontentendosi della iterazione precedente solo per la riga j+4 , con il me~ todo diretto delle "due passate” si possono valutare ‘tut- ti i flusod delle riga j ¢ 41 gioco pud ricominciare alla viga imiediatemente superiore; cid giustifica il none di line overrelaxetion con cui solitamente oi desig questa tecnica iterativa. Poichd "meta del lavoro" & eseguito col repidissimo metodo diretto, sulle iterazioni vere e pro- prie grava solo l'eltra meta: i) processo di rilassamento per linee @ circa due volte pid veloce ai quello ordina~ rio o "per punti" del § prec., spesso chiemato anche point overrelexetion, per contraddistinguerlo meglio del metodo presente. Durersnions, Ti yrocescs (9.204) viene im ponerse: podta 2oTR la forma = AG GET AGG + SS bes BE gD 4 7.7.3.5. Metodo delle direzioni elternste. Il metodo del~ Ue Girerioni_alvemate (alternating direction implicit method, ADI) @ essenzialuente un metodo di sovrarilasca~ nento per linee nel quale le prina passata sul reticolo 2 Zatta per linee orizzonteli (parallele all'acse x), co- ne nel § prec., 1a seconde per lines verticali (parelle~ le all'asse y), poi ancora per linee orizzontali e cosi via. La matrice A viene decomposte nel modo seguente Az HaVeld dove 1a matrice H @ costituite da quegli elenenti ai A che provengono dalla @iseretizeazione della parte -%x (0%) dell'operatore differenziale, le metrics Vda quelli che provengono dalla diseretizzazione di -2zy(D%y) ¢ F si riferiece alla sezione di assorbimento, Nel caso in cui il coefficiente di diffusione D @ costante e le naglie del reticolo henno tutte lati della stessa lun- ghezza, hy e hy y 1'equazione Ag = 3 viene ad essere cost espressa (vd), (28), Lo schema iterativo (°) 8: (He gee tg? 2 (a, T-V-EElO™ g (207a) (wegreergr = (enT-H-$ 2) "7, g (9.2078) dove $°""!? rappresenta 41 vettore dei flussi che si ot~ tiene quando 2 stata eseguita 1a prima met dell'iterazio— ne, corrispondente alla sola equazione (7.207a), mentre Wm 241 paranetro di forzemento, che solitanente & fatto va~ riere da iterazione a iterezione secondo una regola cicli- ca (V. oltre). Poichd la matrice H+ 327+ mI & tridiagonale, per ri- cavare giti) dalle (7.207) si adotta il metodo diretto, eceguito in questa fase per linee orizzonteli. Terminate questa prima parte del calcolo, L'equazione (7.207b) oi a& gor? (ora L'inversione diretta avviene per linee verti- cali) © L!iterazione & cosl coupletata. Le scelta del paranetro di forgamento richiede un discor— po molto pit lungo. La solusione pil semplice consiste nel prendere W,=© , dove @ 2% una costante, Zissata una Volta per tutte. In'questo caso la matrice ai Jacobi del processo (74207) & Ja = (Ve $4 oT) (WI-H- 32) (Heats wT) GoT-V-gE) (208) Si pud dimostrare che per ogni W>0 il suo raggio spettra~ le, Gx. , & minore dell'unita, sicchd il processo & conver— gente (°) Per ln comprensione dello hema, (dewiTo 2 Peaceman e Rachford ) commen ne pentere do eviere Zi proncmi alla cohwergensa, ik mode che cog Fe GP 2 mG” = a

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