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Georce LaKorF TEORIA DELLA METAFORA [Nom enrare con gentle nella buona nosie ‘Dylan Thomas Ls morte 2 la meade dela belles Wallace Sevens 1, Introducsione I versi famosi appena citati scritti rispettivamente da Thomas € Stevens sono esempi di cid che i teorici del lin- guaggio, almeno da Aristotele in poi, hanno inteso per meta- fora: un'esptessione che appartiene al linguaggio poetic, in cui parole come «madres, «entrare» e «notte» non sono usate nell'accezione quotidiana, Nelle teorie linguistiche clas- siche 1a metafora era considerata, infatti, un problema di ‘guaggio, non di pensiero. Di conseguenza le espressioni me- taforiche venivano considerate in altemativa al linguaggio or- dinario. Le metafore, insomma, farebbero soltanto uso di meccanismi estranei al linguaggio quotidiano convenzionale. La teoria classica @ stata considerata coretta per cosl lungo tempo, che molti non hanno neppure capito che si trat- tava esclusivamente di una teoria. Quella classica, addirittura, non fu considerata solo corretta, ma la descrizione stessa della realta metaforica. Tl termine «metafora>, infatti, veniva riferito a un’espressione Linguistica letteraria 0 poetica, in cui tuna © pitt parole che appartengono a un certo concetto ven- gono usate al di fuori del loro uso convenzionale pet espri- mere un concetto simile. 1 problemi appena considerati non sono problemi di mera definizione formale, sono invece problemi concreti, che sotto il profilo linguistico © cognitivo riguardano le generalizzazioni 4 Bement di linia cognitive che governano le espressioni linguistiche, definite in senso classico «metafore poetiche>. Nel momento in cui questo problema trovasse una ri- sposta rigorosa, la teoria classica verrebbe dimostrata falsa. E in realta le generalizzazioni che governano le espressioni me- taforiche poetiche non appartengono al linguaggio, ma al pen- sieto; costituiscono mappature generali attraverso domini concettuali, Inoltre esse sono applicabili non solo ad espres- sioni poetiche, ma soprattutto al linguaggio ordinario quoti- diano. In breve, il luogo della metafora non @ affatto il lin- guaggio, ma il modo in cui concettualizziamo un dominio mentale nei termini di un altro. La teoria della metafora ri- sulta, nel suo complesso, proprio dalla caratterizzazione delle mappature che attraversano i domini concettuali, tanto che Fisultano metaforici tutti i concetti astratti (come «tempo», «stato», «cambiamenton, «causa», «intenzione») di cui fa ciamo uso quotidianamente. Ne risulta che la metafora (una mappatura attraverso do- mini concettuali) @ assolutamente prioritaria nella semantica del linguaggio naturale ordinario, ¢ che lo studio della meta- fora letteraria @ solo un'estensione dello studio della metafora concettuale. Quest’ultima ¢ formata da un ingente sistema costituito da migliaia di mappature attraverso i domini con- cettual, che poi vengono usate anche nella metafora lette raria, Proprio in virth dei risultati empirici a cui abbiamo ap- pena fatto cenno, la parola «metafora» ha accezioni diverse nelle ricerche contemporanee. Con il termine «metafora» qui jntenderemo una mappatura attraverso i domi nel sistema concettuale, Con il termine «espressione metaforica» intende- ‘temo invece un’espressione linguistica (una parola, una frase, una proposizione) che costituisce la realizzazione superficiale di questa mappatura sttraverso i domini concettuali. Quello che per la teoria classica, quindi, era una metafora, per noi sara un’espressione metaforica. I risultati sperimentali che dimostrano Ja realti cognitiva 42 Teor dels mettre del sistema estensivo delle mappature metaforiche sono trat- tate da Gibbs. Il libro che Mark Turner ha scritto nel 1987, La morte @ la madre della bellezza (il cui titolo & ricavato dai famosi versi di Stevens) dimostra, anche nel dettaglio, come quel verso faccia uso del sistema metaforico ordinario, e allo stesso modo anche More Than Cool Reason di George Lakoff € Mark Turner del 1989 0 Reading Minds di Mack Turner, scritto nel 1991. Dal momento che il sistema metaforico ordinatio é fonda- mentale per capire la metafora concettuale, prenderemo in considerazione innanzitutto proprio il sistema metaforico quotidiano, per arrivare infine agli esempi poetici 2. Omaggio a Michael Reddy La teoria comtemporanea, secondo la quale la metafora & innanzitutto concettuale, convenzionale ¢ parte del nostro si- stema razionale ¢ linguistico ordinario, viene descritta nel- Yormai classico The Conduit Metaphor di Michael Reddy. Reddy, in realta, @ riuscito a fare molto di pit di cid che, pit umilmente, si era riproposto di fare. Con un singolo esempio, analizzato a fondo, ci ha dimostrato, anche se in relazione a un ristretto dominio, che l'Inglese ordinario @ largamente me- taforico, fugando una volta per tutte le prospettiva tradiziona- le, per la quale una metafora appartiene innanzi tutto al lin- ‘gusggio poetico figurative, Partendo da un unico caso estremamente significative, Reddy ha dimostrato che il luogo della metafora @ il pensiero, non il linguaggio, ¢ che la meta- fora la parte pit ampia e indispensabile del modo ordinario € convenzionale di concettualizzare Ia realta e che, infine, i ‘nostro agire quotidiano riflette il modo che abbiamo di com- prendere metaforicamente l'esperienza. Nonostante alcuni teorici avessero notato alcune di queste caratterstiche proprie della metafora, Michael Reddy @ stato il primo a darne dimo- strazione attraverso analisi linguistiche rigorose, stabilendo a3 Bement di inguin cognition numerosissime generalizzazioni in corrispondenza di altret- tanto numerosi esempi Tl capitolo che Reddy ha dedicato alla concettualizzazione metaforica della «comunicazione» fornisce un piccolo esempio del sistema metaforico concettuale. Dopo 1a sua scoperta, & stato dedicato un intero indirizzo della linguistica ¢ delle scienze cognitive allo studio dei sistemi del pensiero metafo- rico, che usiamo normalmente per ragionare € per agire, ¢ che soggiacciono a gran parte del linguaggio. La mia tesi @ in contraddizione con quelle di molti altri linguisti, che ancora condividono alcune assunzioni degli anni °70, tra le principali delle quali c'é quella tradizionale della divisione tra linguaggio letterale ¢ linguaggio figurativo (e della metafora come parte di quest'ultimo), che costituisce tuna sfida particolare per la teoria contemporanca. L’assun- zione in questione implica, per definizione, che cid che @ let- terale non @ metaforico. 3. Assunzioni tradizionali dimostrate false = Tutto il linguaggio quotidiano convenzionale @ leverale, non metaforico. ~ Tutti i problemi del soggetto possono essere compresi in termini letterali, senza il ricorso alla metafora — Solo il linguaggio letterale @ vero o falso. Tutte le defi nizioni date dal vocabolario sono letterali e non metaforiche. = Leoncetti usati dalla grammatica di una lingua sono let- terali; nessuno & metaforico. La differenza maggiore tra la teoria contemporanea modi di concepire Ia metafora precedenti alla ricerca di Reddy soggiacciono a questo tipo di assunzioni, perché con il passare degli anni é stato scoperto un vasto sistema di meta- fore concettuali, quotidiane e convenzionali. 4 Teor della meine La scoperta di questo vasto sistema metaforico ha vanifi- cato la distinzione tradizionale tra letterale e figurativo, a par- tire dalla quale il termine «letterale, nell'accezione tradizio- nale, trascina con sé tutte le false assunzioni a cui abbiamo fatto cenno. La differenza principale tra teoria contemporanea ¢ teorie classiche & basata sulla distinzione tra «letterale» e «figura- tivo». In virrd di questa distinzione si potrebbe pensare che si cartiva all'interpretazione metaforicay di una proposizione

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