Si definiscono "proprietA meccaniche" dei materiali quelle
che riguardano 1a loro resistenza alle sollecitazioni mec~
caniche esterne.
Per "misurare" queste proprieta si utilizzano delle prove
cui risultati si pos
dei diversi materia
Le prove meccaniche si suddividono in base a diversi eriteri,
il primo le distingue in:
1) prove distruttive;
2) prove non distruttive
a seconda che dopo Ieséeu
tone della prova dotto che
I'ha s ia inutilizzabile o meno,
beter ecanic ossono anche @ividere in:
1) convenzional:
2) simulate
3) reali
A seconda che si avvicinino molto poco o completamente alle
condizioni di esercizio cui il materiale & destinato.
A Seconda del tipo di sollecitazione meceanica cui il provi-
no viene sottoposto 81 posseno avere:
1) prove statiche
2) prove dinamiche
3) prove period:
4) prove di scorrimento
E! la pit importante prova "convenzionale"; "distruttival’
"statica", viene esepuita allo scopo
ral" e
determinare la resi=
Stenza, la deformabilita e l'elasticita di un materiale,
I suoi risultati non sono assoluti; ma possono essere confton
tati fra loro e dare una idea delle prestazioni di un materia=
le nei confronti degli altri
3 e auindi danno al progettistaLa prova viene eseguita sottoponendo una
riale in oggetto ad ollecitazione di
tensita aumenta lentar
nel tempo, in tal modo la provetta
dapprima si allung:
e e si spezza in un tempo compreso
fra i2e i 6 minuti,
Per quanto riguar
ete" esse vengono
ngono costruite con ra
fra in modo che la
FIGURA
rettangolare,
clo - tunghezza iniziale utile
de - 1 Sesion Coseane
dt - tale della provetta
do -
Sore
(1) Provet}
2p = 5,65 x80 ——9-_ XO = 5 x do (per 1a ctrcotare?(2) Provetta propor
onale “unga:
lo= 11,30 —_ Ao = 10 x d
*V
(per la circolare)
Per quanto riguarda la forma d
Le provette per la prova di
trazione, si fa notare che i due ingrossamenti alle estremi-
ta (teste) servono per essere affer
ate con sicurezza dalle
morse della ma
hina in modo che, con l'aumentare del carico,
ino problemi di stabilita,
Per poti della prova di trazione, si
traccia i unitari~allungamenti unitari"
che ci
tamento del mater:
Le all" aumen-
tare de
ani far
Bt [oes hae
4 | A a |
é / 4
Comportamento generale del materiale nel
carichi-alh
granma
ngamen|
Per poter int
yretare correttamente il diagramma
xe che il cari
ounitario ( R) & dato da:foc scehns 2:
| = (4 ) ciod.& 11 rapporto. fra la
a
intensita della forza applica (in N) e l'area della sezio-
ne che la sopporta So (in m7), mentre 1allimgamento unita~
rio (E ) & dato di
coc. At
Cr aie
fettivo A€ (in mm) e 1a lunghezza it
vapporto fra L'a!
Lungamento ef-
fale & (in mm); &
evidente che £ & adimensionale (cio® senza unita di misura).
Con riferimento alle
2: si nota che con I'aumentare di
R aumenta anche €
L'andamento non @ sempre di diretta pro-
porzionalita in quanto all'umentare dell'R il materiale modi-
fica {1 suo comportamento.
esto comportamento pud essere suddiviso in tre fasi
o dell'elasticita): le deformazioni
allungamen-
ti) del materiale sono elastici (£@ ) cios temporanei, nel
senso che se scompare 1a forza essi si annullano e 1a provet
ta torna
ne prima; il diagranma @ rettilineo ¢ gli & scno
diret
ente proporzionali
Rs vale la "legge di Hooke
R= 2 x€
dove:
2
R - carico unitario in (N/m)
2
E - modulo di Young o di elasticita normale in (N/mm)
€- deformazione(allungamento) unitaria
IL modulo &
ipende
Jal tipo di materiale,
la 1° Fase term!
Rp ~ carico
della proporzionalita
- 2° Fase (o della elasto-plasticit: riale subisce
defornaziont clastiche ¢ plastiche (Ee + Ep Js 11 diagram
ma non & pt rettilineo, non @ pid valida 1a Legge dt Hookes
all'ann
b come
a forza la provetta non torna pit
prima; ma rimane deformata l2ggermente, La 2° Fase termina
con il carico Rs ~ carico unitario di snervamento.
= 3° Fase (o della plast
ita): le deformazioni sono plasti-
che (Ep) cio permanenti nel senso che non scompariranno pid;
questa terza e ultit
ma fase terminer& con la rottura della pro=
vetta,=...
Nella seguen
fig. 3 appresentiamo 1'andamento del diagranma
carichi allungamenti di un materiale tenace che presenta uno
snervamento palese e su questo diagramma indicheremo i cari=
chi unitari fondamentali che ei permettono di definire le pro-
priet& meccaniche di re
tenza del materiale in prova:
FIGURA 3. Daigranma carichi~allungamenti.
Con riferimento alla fig. 3
0,002 x
Rp (0,002) = —FP{0s002) _ _N__
dove Fp (0,002) € 1a forma
lungamento elasto-plastico non proporzionale pari allo 0.0027See
ai Ao (lunghezza iniziale utile, vedi
8. 1) dopo aver tol~
to il
(B) Carico unitario di snervamento Rs:
e dato dal rapporto:
ovetta (mm’)
la prima
volta, mentre arico d L'allungamento continua
ad tare (andamento a ag di an
comportamento del ma ‘le nel.
orrimenti di
ani cristallini segui
da incrudimenti con conseguente de:
‘ormazione veloce e ampia.
vamento non sia palese,
che @ quella forza che
allo 0,2% della lumghez
@ dato dal rapporto:
ea
Tan
dove:
Fm = massima forza rag:
duranté la prova in N
So - sezione ale della provetta (mm?)
stenza del materi
unitario ultimo Ru; @ dato da:
dove:
ore della forza ell'istante della rottura (in N);
co Rm ed Ru si he una d
muzione apparente del
carico dovuta al fatto che in tale fase le deformazioni so-
no talmente rapide che la mecchina che deve applicare il ca~
rico crescente non @ in graco di farlo,percentuale dopo rott
ale della provetta misurata riac~
zzoni;
nto permanente della provetta d
po rot
per esprimere 1a deformabilita
sezione della provetta spezzata
1 sezione dovuta alla deformazi
FIGURA 4
1.3 Al
a prova di trazione statica occorrono 1a
Per 1'esecuzione
macchina, gli estensimetri e gli
cituit nsieme di organi che consento-
macchina &
no di afferrare la pr a, applicare la sollecitazione di
e istante per istan-
trazione con opportuna velo
te l'intensita del carico applicato.
Essa @ costituita pe
(4) organo di potenza: che produce 0 da applicare e
essere a comando meccanico o idratSigh
(2) Organo misuratore: che misura istante per istante 1'inten-
sita del carico che ap
ce sulla provetta e pud essere a coman-
do meccanico
a molla o elettronico,
sono destinati a misurare con continuita gli
dalla provetta sottoposta alla sollecita~
zione di trazione; possono essere meccanici, ottict, elettric
ece.
e informazioni rac
olte dall'organo misuratore e dag
esten-
Simetri vengono inviate ad un amplificatore, amplificate ed
elaborate e quindi tra:
mate in impulsi che agiscono su ua
punta scfivente che
accia il diagramma ca
chi unitari~al-
ungamenti unit:
su un rullo di carta millimetrata (vedi
odo la macchina fornisce anche una documentazione scrit
ta dei risultati e del comportamento del mate:
fale in prova