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“Pe meng Xelles — simp 7 i i es CF iL Me ies, c : a CAttOlicg, Come dimost sPonenti di spices trai Budapest, Jane Ckely%, certa propensione a manic quando Mosca ha nye occidentali (crisi Uerai here © Motivi d ‘hizionicon lake H Polemicn can jn a inn), Hsia anche CONT govern europe’ ed 5, La Romanta da terra esotica a Partner europer Dopo la fine cruenta del comunismo, in Rom: jere le distanze dal clima di emergeny; 4989 e trasformare la classe Politica, la soc : . ative ed economiche, al di a delle dict larazioni di principio, nistra conda legislatura dal 1992 al 1996 tegistrd delle novita pi PB on tive, ma non ancora un radicale cambio come poteva esse. sign annie ” Esso avvenne nella terza legislatura, ma i risultati non re asp ill ti come desiderato e con l’inizio del primo decennio furono bri fa cessaria un’ulteriore ristrutturazione della politi- net . + > ii del ed oan una nuova Costituzione — dell oe e oa e ¢ anaes sock 4 Lingresso nell’Unione Europea ne 2007 a vento da fare ore il complessivo processo di lea ier epeer ian che turazion i tner europeo, al di la my ene ia un solido part ‘ ‘0 particolari delle Romania in piti campie delle esperienze del tutto p: i s paese reg) i" oy . che eso ebbe a vivere”. it: agitati. Gia dalla fuga di vee Co eae ae il logo in cui si vissero i singol la sede della televisione Nay he portarono alla precaria stabi- itico che i esso politico segmenti del proc ania fu difficile pren succeduto al dicembre ¢ le strutture ammi. he la i i Dio (Preambolo), afferma ch * La nuova Costituzione ini izia col none ae Me ‘bene fepeni Vita del feto deve essere tutelata sin dal suo co: ete ne 1, difende Pistituzione del matrimonio, inteso a Ceres nauut donna (Fondamenta, L), e la famiglia come base del sop i tuione, Inoltre una nuova legge sulle Chiese haf Sai Se nen : 0 i una comunita pué ottenere lo status di Chiesa (a mn cevera son! Presenza in Ungheria): senza di esse le count relies ron “stegno dallo Stato pur restando libere di svolgere le a 2 tl europe, ang “thstine Dutandin, Zoe Petre, Roménia post 1989, lasi, 281 lizzazione di un nuovo ordine politico. Esso Fronte di salvezza nazionale in cui coniluiron ge je {2F€ di uy sia uomini di altra provenienza, inclusi dissidemg tit dl PCR a prevalere, soprattutto nella pers PON0 i prim 1 le preside 1 ut ¥ inte del Fy salvezza nazionale (FSN) lon Hlieseu, un ditipente ergot Etat di in disgr ria negli ultimi anni (una sorta di Gorbase 1 ott dito € possibilmente pid conservatore) ¢ del capo del overnite professore universitario Petre Roman, meno Le i partito, sebbene figlio di un altro noto dirigente™, In realy dro politico era estremamente vario, essendosi costituiti erica partti di ogni genere ed essendo presenti in piazza manifesto hon consideravano legittimi inditizzo politico che andava meus do e il gruppo dirigente che aveva assunto il potere di fatto, " La costituzione di un Consiglio provvisorio di unit nazionale quasi un pre-parlamento in cui meta dei seggi furono assegnati alle formazioni diverse dal FSN, non fu sufficiente per placare le proteste e infine, in giugno, giunsero i minatori della valle del Jiu a sgombera- rela piazza dell Universita con la violenza: le responsabilita politiche ditale gesto (definito la prima mrineriada) non potevano non ricadere su Tliescu e il suo entourage”. Una soluzione pit politica e naturale erano state poco prima le elezioni tenute nel maggio del 1990, Esse si svolsero in una situazione particolare poiché, a fronte di difficolta ed errori degli altri partiti, il FSN esercitd una netta egemonia sulle comunicazioni e Iliescu ebbe modo di divenire 'uomo pitt noto del paese. Ne segui un semiplebiscito per lui, che assunse la presiden- za della Repubblica, e un largo successo per il FSN, in grado ora di governare e di avviare il processo costituzionale. La democrazia romena rinasceva — qualcuno disse che nasceva per la prima volta - non senza ombre. » il giovan ; a ‘Bato al passato del La carta costituzionale si ispird almeno in parte a quella francese e infatti il ruolo di Iliescu continud a essere preponderante, sino al punto di estromettere (anche con il concorso di una nuova mineria- da) dal governo Petre Roman, con il quale si palesarono differenze di vedute non trascurabili. In maniera forzatamente semplicistica si » Valter Roman (nato Ernst Neukinder), che invano tentd nel 1956 di convin- cere Nagy ad accettare la svolta attuata da Kadar per volonti del Cremlino. » Mibnea Berindei, Ariadna Combes, Anne Planche, Mine) 15 nie 1990, Bucuresti, Humanitas, 2010, eae 282 pod affermare che Roni ° " Ha er ci i i anche in campo econo ore escrhoen saree oda ns che Hiescu ben rappresentava quant ovita on i ara inveterate a imtendevnno gettare allespale att cence nione Sovietica, sia pure fi, tanto da sighare un as EN eeaine raises buoni rappor- ti wMevtaie sulla questione della Mod Peele eben ace un movimento indipendentistico Svea ee dal! Poles oritario romenofono, con una chiara tendenva oe Yunione con la Romania quale era stata sperimentata, fal Jedlue puer . Non si tratterd in questo volume la storia della Molda- ta dire che P'unione non ‘ebbe luogo anche quando essa ne jndipendente e che, invece, le regioni orientali (Transnistria) ccolo Stato, prevalentemente abitate da slavi e a vocazio- ‘ale, si reseto di fatto indipendenti dal governo moldavo. publica romena non dimentica tuttavia Pesistenza del roblema ei due Stati mantengon° relazioni serrate. La Moldavia fa Comunita degli Stati indipendenti, raggruppata intorno dunque non & ipotizzabile per ora la sua it enza dubbio sulle La divisione interna al FSN, sebbene importante, no fu suf- ficiente pet spingetlo all opposizione nella seconda legislatura. Le devioni del 1992 confermarono Tliescu alla presidenza ¢ {] Fronte democratico di salvezza nazionale (questa Ja nuova denominazio- ne del FSN) al governo, ma solo grazie 4 faticose € contradditto- tie alleanze con Unione democratica degli ungheresi di Romania (UDMR), partiti nazionalistie piccole formazioni di estrema sinistra. Nonostante tale eterogeneit@ il governo ‘Vacaroiu durd pet Pintera Iepislatura, ma la sinistra che faceva capo 2 Tliescu non era in gra- do di affrontare le nuove elezioni insieme COD alleati sicuri. 11 1996 nae dunque a un cambio molto significativo. I partiti di centro: eee e nazional-contadini) con l’appogs!© dei democratict eye il presidente Emil Constantinescu ¢ diedera dotata Sileres liverso dai precedenti. La nuova coalizione, sebbene meno che fe : maggiorancss non diede prova di coesione, un feno- ipetuto con le maggioranze di vario colore negli anni 283 oN seguenti, Dunque alcune novita di tilievo furono introd, do riforme di non poco significato in campo economi. ae awicinandosi sia alla NATO sia all’Unione Europes 100, no perd inferior a quelli desiderati inversione di tendenza. I partiti di destra, centro e sinistra non riuscirono a coali i tanto da restare talora anche neca parlamento, lasciando campo aperto al Partito socialista demo es co dell’eterno Iliescu e alla destra nazionalista ben tappresentata hy) Partito della Grande Romania, il cui leader Corneliu Vadim Tae. gia poeta di corte con Ceausescu, andé al ballottaggio per la ree denza con Iliescu che fu eletto per la terza volta anche con i voti dei moderati. II governo guidato da Ilie Nastase scelse una linea politica pia riformistica e filoccidentale rispetto al passato. Quasi simbolico @ il fatto che Iliescu nel 2002 abbia ricevuto in un clima festoso il presidente statunitense Bush dopo che la NATO aveva deciso di accettare la Romania come Stato membro, grazie anche alla politica di Bucarest nei confronti della crisi del Kosovo. La revisione della Costituzione (ora meno presidenzialista e pit in linea con Pacquis communautaire) e la conclusione delle trattative per l’ammissione all’Unione Europea segnarono definitivamente l’orientamento della politica estera romena. Nel 2003 un contingente romeno prese posi- zione in Iraq a sostegno dell’intervento statunitense™. La nuova politica scelta dai socialdemocratici (ex comunisti) non fu bastevole per confermarli al potere. Mentre si spegneva Tastro della destra nazionalista, ripresero fiato le formazioni moderate, se- gnatamente liberali ¢ democratici. Di fatto si cred una situazione di incertezza numerica che offti Poccasione a piccole formazioni di giocare il ruolo dell’ago della bilancia cambiando alleanza con di- sinvoltura, Poiché il centro-destra, battuto alle elezioni politiche del novembre 2004, fu in grado di eleggere il presidente della Repub- blica Traian Basescu, questi, grazie all’incertezza di cui si detto, poté dar vita a una governo di centro-destra, capeggiato dal liberale Calin Popescu Tariceanu, in grado di ottenere Ja maggioranza in parlamento. Ancora una volta la maggioranza si dimostré poco coesa e si ma- nifestd un nuovo grave fenomeno: la contrapposizione tra governo € » Attian, » Sulla politica estera romena in epoca post-comunista si veda Mihail Dobre, Roménia la sférsitul razboi rece, Bucuresti, Editura Enciclopedic&, 2011. “ ff presidenza della Repubblica fino a giungere nel 2007 all’ impeachment di quest'ultimo, votato dal parlamento ma non confermato dal voto popolare, come richiesto dalla Costituzione. Nel 2008, grazie alla nuova legge clettorale, solo quattro partiti entrarono in parlamento. Tdue pid votati, il PSD ¢ i ncocostituito Partito democratico liberale (PDL), vieino al pr: sidente Basescu, diedero vita a una inedita gran- de coalizione per affrontare la economica che anche in Romania sistava profilando; peraltro essi erano affiliati a due partiti europe quello socialista e quello popolare. Il governo capeggiato da Emil Boc (PDL), nonostante all’opposizione restassero soltanto liberali e UDMR, non ebbe vita facile sia per la crisi di serie dimensioni, sia perché presto la maggioranza si divise. Nonostante i socialdemocra- tici avessero votato la sfiducia nel 2009, il governo restd in carica fino al febbraio 2012, quando si dimise nel contesto di vivaci mani- \\___festazioni di piazza. Pochi mesi dopo si insedid Pesecutivo guidato dal socialdemocratico Victor Ponta che nell’autunno 201 1 conquistd J una larga vittoria alle urne, coalizzato con i liberali. Anche questa “ alleanza durd poco e Ponta dovette cercare in parlamento una pitt tisicata maggioranza per non interrompere la legislatura, presentan- 4 do petaltro la propria candidatura alla massima carica dello Stato ‘per le elezioni del 2014. Vero protagonista della politica romena per una decina di anni, Basescu era stato appunto rieletto alla presidenza della Repubblica nel dicembre 2009, sia pure con piccolo margine sul candidato so- ; cialdemocratico Mircea Dan Geoana. Nel 2012, entrato in conflitto 4 con il nuovo esecutivo guidato da Ponta, il presidente fu nuovamen- te sottoposto a impeachment dal parlamento, ma ancora una volta iI referendum popolare non conferms, stavolta per mancanza del quorum, la decisione parlamentare. Solo nel dicembre 2014 Basescu hha lasciato dunque la presidenza cui @ asceso un liberale, il popo- larissimo sindaco di Sibiu, Klaus Tohannis, la cui elezione, mentre ha dato luogo alla ‘coabitazione’ con Ponta, rappresenta pero una grande novita poiché egli proviene dalla minoranza tedesca sassone. Come si vede, la vita politica romena é da anni vivacissima e ricca di colpi di scena’, per non parlare del pesante fenomeno della cor- - | ruzione del ceto politico e amministrativo. Tuttavia il paese ha pro- Cristian Preda, Sorina Soare, Democratizzazione in Romania: regime, partitt ; ¢ sistema di partiti, Roma, Aracne, 2012. ser \ 285 ~N seguito nella sua evoluzione, oramai condizionata dal!’ all’Unione Europea dal gennaio 2007, e nello sviluppo eenctenza essendo in grado di riavviarlo nonostante la pesante cris leo, nel 2008. Mediamente il tasso di crescita dell economia & eel to, certo anche in funzione di un punto di partenza non len c ate per qualche anno gli investimenti esteri non nese cospicui. Molte questioni che sembravano preoccupanti eat sa disinnescate a partire da quella della numerosa minoranza ungher, se, Una maggiore stabilita del quadro politico e delle alleanze ay partiti avrebbe consentito di raggiungere risultati migliori, non im. possibili per un paese dotato di risorse materiali non disprezzabili Alcune trasformazioni socio-economiche sono di tutta evidenza. Il settore agricolo, ancora importante, ha registrato una progressiva diminuzione degli addetti. E. cresciuta Yalta formazione, sebbene a scapito della qualita garantita prima dal numero chiuso degli ac- cessi. Accanto al settore industriale e manifatturiero si @ fortemente sviluppato il terziario. Rilevante & L'interscambio commerciale: uno dei principali partner é ['talia. Dl fenomeno che pitt colpisce é quello dell’altissimo numero di emigranti da un paese in crisi demografi- ca per motivi di ordine economico: in Europa esistono colonie di romeni veramente cospicue e solo in Italia essi sono ben pitt di un milione®. Al di la del peso delle rimesse finanziarie verso la patria, resta il quesito se il fenomeno migratorio sia stato complessivamente utile o svantaggioso per la Romania’’. 6. La Bulgaria: dalla lenta transizione all adesione all Unione Europea Al di la delle concessioni fatte allo ‘spirito del tempo’ € alla forte richiesta di democrazia, in Bulgaria i dirigenti ex comunisti intende- vano restare in campo sotto nuovi emblemi e con nuovi programm!. Quanto al PCB, «mancava una tradizione di vero confronto al suo 4 36 Romeni: la minoranza comunitaria decisiva per Ucalia di domani, a CO? *- Alina Harja e Guido Melis, prefazione di Luigi” ‘pnt Soveria Mannelli, é >

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