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CICLO REFRIGERAZIONE ED EVAPORATORE CICLO REFRIGERAZIONE ED EVAPORATORE Ii principio fondamentale su cui si basa un ciclo di reftigerazione & costituito da una sequenza di cambiamenti di stato di un fluido. Cominciamo col definire cosa si intende per cambiamento di stato di una sostanza, prendendo come esempio il fluldo pitt comune: 'acqua. Alla pressione atmosferica l'acqua sotto zéro gradi si presenta come un solide (ghiaccio); da 0°C a 100°C @ liquica; at di sopra di 100°C diventa vapore. Per mutare la temperatura di una sostanza é necessario fornirle calore; il calore si misura in kilocaiorie (kcal). Si definisce kcal la quantita di calore necessaria per innalzare di 1°C (da 14,5 a 15,5°C) la temperatura di 1 kg (litro) di acqua. Esempio: It 20 di acqua a 20°C da portare @ 15°C Q =PX AT = 20x (20-15) = 100 kcal P_=massa AT = salto termico Se dobbiamo compiere questa operazione in un‘ora saranno necessarie 100 kealfh; in mezz'ora saranno quind! 200 keal/h; in due ore saranno suflicienti 50 keal/h. + Quanto detto 8 valido quando si opera in uno stesso stato di una sostanza, perché quando si passa da uno stato ad un altro entrano in gioco altre quantita di calore che prendono il nome di calore latente. La parola non deve spaventarel Consideriamo semplicemente questo calore latente come una energia da fornire per vincere i legami interni di una struttura che sta cambiando forma. Adottando come esempio nuovamente l'acqua abbiamo che: ii calore latente per passare da solida a liquida vale 80 kcal/kg; il calore latente per passare da liquida a vapore vale 540 kcal/kg, Siamo ora in grado di stabilire quanto calore dobbiamo fornire a1 kg di ghiaccio a - 20°C per portarlo a vapore a + 100°C. Seguiamo il percorso per gradi: 4) Da - 20°C a 0°C (ghiaccio) si ha: (Cal.spac. = 0,5 Kealkg) Q1 =P xcs x AT = 1x0,5x20 = 10 kcal 10 2) Da 0°C (ghiaccio) a 0°C (liquid) di deve speridere quel calore latente prima definito. Quindi: Q2 = P xcl = 1x80 = 80 kcal 8) Da 0°C (acqua) a 100°C (acqua) (Cal.spee. = 1 keal/kg) Q3 =P xcs XAT = 1x1x100 = 100 kcal 4) Da 100°C (acqua) a 100°C (vapore) analogamente a prima, a parte il fatto che il calare latente di vaporizzazione in questo caso vale 540 kcal/kg quindi: Q4 =P xcl=1 x 540 = 540 kcal In totale avremo quindi speso: Q= QI +Q2+.Q3 + Q4 = 780 kcal per portare un kg di acqua da -20°C a +100°C (vapore). Se dovessimo fare la stessa cosa con 60 litri é in un'ora di tempo saranno necessarie: Q= Px 780 = 50 x 780 = 36,500 keal/h Questo procedimento @ naturalmente reversibile, ciod se dobbiamo abbassare la temperatura di 50 It di acqua da 100°C e portarla a -20°C dovremo asportare 36.500 kcaln 0 meglio, come si dice nel gergo frigorista, fornire 36.500 frighh. Possiamo quindi definire, in maniera forse poco elegante, la frigoria come una kilocaloria negativa. Soffermiamoci ancora su quella quantit& di calore da fornirsi o da sottrarsi quando si sta operando un cambiamento di stato. Sempre nel caso del'acqua, lebollizione awiene come detto a 100°C ¢ quindi per evaporare dovremo fornire una quantita di calore a 100°C. Esistono perd altre sostanze il cui punto di ebollizione & molto pid basso, Nel campo della refrigerazione si sfrutta questo fenomeno impiegando dei fluidi caratterizati da una bassissima temperatura di ebollizione e da un alto calore di vaporizzazione. Questi fluidi sono detti fluidi frigorigeni. Questa volta prendiamo come esempio il reftigerante R134a che evapora alla pressione atmosferica a circa -26° C In questo caso per trasformare I'R134a da liquido a vapore non sara necessario che noi forniamo calore, perché sara ambiente stesso (la cella) a cederlo, e questo & esattamente cid che ci prefiggiamo quando costruiamo un impianto frigorifero. In altre parole, per refrigerare una cella si fa evaporare (passare da liquido a vapore) una sostanza che in questa fase assorba dall'ambiente che lo circonda molto calore; questa fase é deta quindi evaporazione. 1 ‘A questo, punto si tratta di riportare il refrigerante da vapore a liquido, naturalmente in altro ambiente. Quesla operazione si esegile asportando il calore che il refrigerante ha tolto alla cella, in pratica quella quantitA di calore che I'ha fatto prima evaporare. La realizzazione pratica di questa operazione si riduce ad uno scambio termico con: acqua 0 aria ('acqua o Iaria nello scambio si riscaldano mentre il refrigerante si raftredda tornando liquido). E' questa la fase chiamata condensazione. Risulta perd immediatamente evidente che la fase di condensazione e quella di evaporazione non avvengono alla stessa temperatura perchd a quelle condizioni (siamo ad una temperatura sotto lo zero) sarebbe impossibile portare via calore usando acqua 0 aria! Inoltre le feggi fisiche ci insegnano che non é possibile ottenere un effetto senza spendere del lavoro. Cid impone di ricercare i mezzi idonei a condensare il vapore ad una temperatura largamente superiore a quella del liquide che sta evaporando. Tenendo presente che la temperatura dei fluidi frigorigeni sale al crescere della pressione opereremo proprio su questultimo parametro inserendo cosi la fase di compressione. Praticamente cid si realizza mediante limpiego di una pompa o di un compressore che aspira il vapore formato nell'evaporatore A attraverso i tubo di aspirazione B. Nel recipiente C (condensatore) si avra in tal modo una pressione @ conseguentemente una temperatura elevata, cosi da rendere possibile lo scambio termico fra refrigerante e acqua o aria. In tal modo il refrigerante asporta calore all'ambiente in cui evapora ¢ lo cede (ad alta pressione ¢ temperatura) all'acqua o all'aria che lo fa condensare. A questo punto si presenta perd ancora un problema per chiudere il ciclo frigorifero. Per mantenere alta pressione e temperatura nel condensatore sar necessario disporre sulla linea del fiquido una valvola di espansione, Quest'ultima permettera il passaggio di una quantita di liquido verso levaporatore sufficiente a mantenere le condizioni di regime deitimpianto. 12 CICLO TEORICO DI REFRIGERAZIONE IHfunzionamento di un impianto di refrigerazione pud essere illustrato su un piano entalpico relative ad un gas frigorigeno, Tracciamo due assi cartesiani rappresentando sulllasse delle ordinate le pressioni e sull'asse delle ascisse le entaipie. Le due curve tracciate sul diagramma rappresentano Ia linea del liquido (a sinistra della quale il refrigerante @ tutto liquido) © la linea del vapore (a destra della quale il retrigerante é tutto vapore). Allinterno delle due curve avremo vapore e liquido in percentuali variabili inearmente. Sul diagramma é stato tracciato il ciclo di refrigerazione (Camot). Le frecce indicano il senso di percorrenza. - Il punto A rappresenta il fiquido all'uscita del condensatore - AB rappresenta l'espansione isoentalpica (senza variazioni di calore) attraverso la valvola termostatica - BC rappresenta il processo di evaporazione che avviene a pressione costante - CD rappresenta la caduta di pressione che awiene sulla linea di aspirazione-al compressore - DE rappresenta la fase di compressione del gas nel compressore - EF rappresenta la caduta di pressione sul tubo del gas caldo che va dal compressore al condensatore - FA rappresenta infine la fase di condensazione che avviene a pressione costante. Questo diagramma, anche se a prima vista pud apparire complicato, @ usato da ogni tecnico frigorista come base nella progettazione di ogni impianto; talvolta nella pratica di tutti i giorni il procedimento diventa talmente meccanico che si finisce per non tracciare neanche pitt il ciclo, ma si rilevano solamente pid pressicni e temperature nei punti crticl. 14 Una applicazione caratteristica del ciclo di reftigerazione pud essere Ja seguente: si voglia evaporare il frigorigeno a 0°C (in questo caso la temperatura nella cella non sar& inferiore a +5°C perch® non si raggiungera mai la parita alla temperatura di evaporazione). Si opera la scelta del fluido pid conveniente in relazione alle pressioni in gioco cortispondent alle temperature massime e minime che si ragglungono nel circuito. Non si deve inoltre trascurare, quando & possibile, Faspetto economico. Per una temperatura di evaporazione di 0°C si é scelto il refrigerante R22, Sirileva immediatamente che la pressione a cui si evapora sara di 4 bar. Se si trascurano |e inevitabill perdite di carico del circuito significa che all'aspirazione del compressore si avra ancora la pressione di 4 bar. li compressore porta tale pressione al nuovo valore di circa 18,2 bar equivalente a 50°C comprimendo I'R22 nel condensatore. Il refrigerante R22 gassoso lambisce i tubi interni del condensatore © cede, ratfreddandosi e condensandosi, il proprio calore all'aria ambiente che uscir& dal condensatore ad una temperatura superiore a quella di entrata. L'R22, ormai liquido, possiedera ancora ia pressione di 18,2 bar e con tale pressione arriva alla valvola di espansione (valvola termostatica che prowede a lasciarlo passare, nella quantita necessaria, nell'evaporatore: qui il liquido viene evaporato nuoyamente ¢ il ciclo si tipete). Si osservi ancora che il ciclo frigorifero 8 riferito ad 1 kg di refrigerante per cul se si moltiplica la differenza di entalpia fra inizio e fine evaporazione (equivale al calore asportato dalla cella) per il peso o il volume di gas che il compressore 8 in grado di spostare, si pud risalire alle frigorie/ora che stiamo fornendo allimpianto, E' evidente che il volume spostato dal compressor 8 maggiore quanto piti alta la densité del gas aspirato. Dal diagramma si osserva quindi che ¢ necessario contenere al massimo fe cadute sulla linea aspirante per cui é bene cercare, nel predisporre timpianto, di fare la suddetta linea di aspirazione la pitt corta possibile. La caduta di pressione nella linea del gas caldo (mandata) é invece molto meno critica per cid che riguarda il suo effetto sulla capacit’ deltimpianto. 15 EVAPORATORE Tutti gli apparecchi studiati e realizzati per far bollire i fluidi frigorigeni sono chiamati evaporatori e hanno, come & gia stato detto, lo scopo di raffreddare ambiente in cui essi si trovano, intendendo per ambiente aria che li circonda o che Ii attraversa, wero ancora il fquido in cui si trovano immersi. Gli evaporatori si dividono essenzialmente in due categorie: 1) evaporatori allagati 2) evaporatori a secco 0 a espansione ciretta, Gli evaporatori allagati sono studiati per mantenere un livello praticamente costante di frigorigeno liquido; essi sono alimentati con una valvola a galleggiante o un elettrolivello 0 dispositivi idonei. Gli evaporatori a secco o a espansione diretta sono progettati per trattare solo la quantita di frigorigeno richiesta, istante per istante, dal carico dellimpianto (per carico delimpianto si intendono le frigorie richeste). In questo caso lalimentazione del frigorigeno @ controllata dalla valvola di espansione che lascia passare II frigorigeno strettamente necessario a erogare le frigorie richieste dallimpianto, in modo tale che’il « ffigorigeno, alfuscita dell'evaporatore sia non solamente evaporato ma anche surtiscaldato, Come esempio dei due tipi sopra descritti riferiamoci ad un impianto per raffreddare acqua. EVAPORATORE ALLAGATO useita acqua <4 FE = i enzrata acqua-?4 tj 16 In questi evaporatori acqua passa nellinterno dei tubi de! fascio tubiero e questiultimo irnmersé nel figorigeno liquido in ebollizione. II livello del frigorigeno liquido @ mantenuto da un alimentatore a galleggiante il cui compito & quello di rimpiazzare con frigorigeno liquido la quantit& evaporata aspirata dal compressore, mantenendo in tal modo nell'evaporatore II livello di frigorigeno che ci eravamo prefissati. Negti evaporatori a secco o a espansione diretta, il frigorigeno passa attraverso i tubi del fascio tubiero e quest'ultimo & immerso nell'acqua che corre nellinvolucro del raffreddatore, EVAPORATORE A SECCO audios. acquos dancin, acoputy Sompeersone > vobvota, Unlopportuna diaframmatura ha lo scopo di aumentare la velocita dell'acqua che corre nellinvolucro per favorire lo scambio di calore tra il frigorigeno e l'acqua stessa. La valvola di espansione prowede ad alimentare il raffreddatore dlacqua, con una quantit& di frigorigeno liquido proporzionata alla quantit’ di frigorigeno che evapora dentro i tubi in modo che, alluscita dei tubi stessi, tutto il iquido sia trasformato in vapore. Un tipo di evaporatore per raffreddare aria, largamente usato negli impianti di reftigerazione e di condizionamento, & la batterla ad espansione diretta. Questo evaporatore @ costituito da un certo numero di tubi lisci alettati, opportunatamente collegati tra di loro che costituiscono il circuito del frigorigeno; sono generaimente montati entro le condotte dell'aria o entro le celle, unitamente perd ad uno o pitt veniilatori per creare una corrente daria, allo scopo di aumentare lo scambio termico e quindi it raffreddamento dellaria. Anche in questo caso lalimentazione sar comandata per mezzo di valvole d'espansione. 7 Per capacita di una batteria si intende generalmente il numero di figorie orarie che pud cedere all'ambiente. La capacita dipende dalla quantita daria che la batteria deve trattare, dalla sua umidita, dalla sua temperatura e dalla temperatura di vaporizzazione del frigorigeno. E opportune rilevare che la capacit’ aumenta, con laumentare della quantita e della temperatura dellaria trattata. Questo perché aumenta la quantita di frigorigeno che evapora e quindi la pressione di aspirazione. Se si esamina una qualsiasi tabella delle capacita delle batterie & facile vedere come la capacit’ aumenta con l'aumentare della differenza di temperatura tra l'ambiente da rafireddare e il fiuido frigorigeno evaporante, 18

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