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Aldeidi e Chetoni
Aldeidi e Chetoni
In altre parole, possiamo dire che nelle aldeidi il carbonile è in posizione terminale, mentre nei chetoni si
trova all’interno della catena. È proprio la posizione occupata dal gruppo carbonilico che determina i diversi
comportamenti di queste due classi di composti.
Per le aldeidi che hanno il – CHO legato a un anello di usa la desinenza – carbaldeide.
Quando il carbonio carbonilico fa parte di un ciclo, è il nome di quest’ultimo che assume il suffisso -one e si
ha un ciclochetone, per esempio il cicloesanone. Naturalmente, se vi sono sostituenti la catena viene
numerata tenendo conto che al carbonile va attribuito il numero più basso possibile.
Per i chetoni più semplici sono ancora in uso i nomi comuni e i nomi tradizionali che si ottengono indicando il
nome dei due gruppi legati al carbonile, al quale si fa seguire la parola chetone. Per i chetoni aromatici invece
si preferisce usare il suffisso -fenone.
Aldeidi e chetoni si preparano a partire, rispettivamente, dagli alcoli primari e secondari utilizzando i più
comuni ossidanti (MnO4- e Cr2O72-). Poiché l’aldeide che si ottiene è più facilmente ossidabile dell’alcol di
partenza, è probabile che la reazione proceda fino agli acidi carbossilici. Si deve pertanto ricorrere alla
distillazione dell’aldeide man mano che si forma o all’utilizzo di ossidanti particolari come il PCC. Non ci sono
problemi, invece, per l’ossidazione degli alcoli secondari a chetoni.
L’idratazione degli alchini in presenza di Hg 22+ e in ambiente acido (ossimercurazione) consente di produrre
chetoni:
I chetoni aromatici vengono preparati per acilazione dell’anello benzenico in presenza di tricloruro di
alluminio come catalizzatore:
Proprietà fisiche di aldeidi e chetoni
La polarizzazione del legame tra il carbonio e l’ossigeno può essere evidenziata mediante la rappresentazione
di due formule limite di risonanza, una neutra e una con due cariche:
L’atomo di carbonio del gruppo carbonilico è un sito elettrofilo, l’atomo di ossigeno un sito nucleofilo/basico.
La distribuzione elettronica è tale che l’ossigeno porta una parziale carica negativa e il carbonio una parziale
carica positiva: aldeidi e chetoni sono pertanto composti polari, tra le cui molecole sussistono interazioni
dipolo-dipolo. Per tale motivo, essi presentano punti di ebollizione superiori a quelli dei composti non polari
di peso molecolare confrontabile, ma inferiori a quelli dei composti che possono formare legami idrogeno. I
doppietti elettronici dell’ossigeno possono accettare legami idrogeno dall’acqua; sono perciò solubili in
acqua, ma la solubilità diminuisce all’aumentare della massa molecolare per la prevalenza del gruppo
alchilico idrofobico. La carica negativa parziale dell’ossigeno spiega anche la buona solubilità in acqua dei
composti carbonilici a basso peso molecolare. Le coppie solitarie presenti sull’atomo di ossigeno possono
interagire fortemente con gli atomi di idrogeno del solvente.