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a impara ad analizzare ‘© Arano da Myricae Prima di rientrare in cittd e di riprendere seggiata pet la campagna toscana, osservando i iu al. I testo, composto tra il 1885 e 1886, apre eggiat zione di Myricae intitolat. 1 METRO. madrigale di due terzine e una quartina di versi endecasillabi con Loewe” Al campo, dove roggio nel filare qualche pampano brilla, ¢ dalle fratte aoe Ja nebbia mattinal fumare, arano: a lente grida, uno le lente 3 vache spinge; altri semina; un ribatte_ le porche con sua marra pazient ché i passero saputo in cor gid gode, | _ el tutto spia dai rami irti del moro. ome d’oro, } (G.Pascoti, Myriaa, cit.) TT in modo aperto € libero, & considerata inammiss lerata inammissibile per una donna. La comunita del villaggio appare disposta a giustiticare il desiderio sesstiale di un uomo, non la cui colpa non ha attenuanti per nessuno, Hun pan, be SCV aes ne Limpersonalita narrativa e V'ideologia dell’autore erga realizza l'impersonalita narrativa affidando il racconto a una voce narrante interna alla men- talita del logo, che ricorre a modi di dire € proverbi propri del parlato popolare («In quell’ora fra espero ¢ nona, in cui non ne va in volta femmina buona», rr, 51-52). Tuttavia, diversamente da quan~ to accade nella novella di Rosso Malpelo (» t4, p. 128), in cui il lettore fin dall’inizio individua dietro il pregiudizio popolare una diversa opinione dellautore sul protagonista, qui & evidente che lo sguardo 4i Verga sulla «Lupa» non differisce troppo da quello della gente del paese: nessuna azione interviene infatti nel racconto a smentire la convinzione popolare, anzi il comportamento della «Lupa» con la fi- glia non fa che confermare la sua immagine di ossessa («Se non lo pigli, i ammazzol», r. 42; «— Andro dal brigadiere, andro! ~ Vaccil», rr. 77-78). Di fronte a un‘esibizione tanto aperta e conturbante del desiderio, Verga mostra dunque di condividere quel misto di attrazione e di paura che nelle societ pit arcaiche impone di reprimere la sessualita femminile, circondandola di un alone di leggenda € stregoneria. Cap.8 Giovanni Pascoli t® Arano da Myricae impara ad analizzare » p. 344 PERORIENTARS! Nella sua ultima passeggiata alla fine dellstate, il poeta osserva i campi,fissando Fattenzione sulle foglie rossicce della vite nel filare ¢ sulla nebbia del mattino che si solleva dai cespugli « dagli avvallamenti del terreno. Tre contadini sono intent al lavoro: uno incita con grida prolungate le vacche che tirano Yaratro, un altro semina, un altro ancora spiana le zolle con la zappa leggera per "icoprire i semi e impedire che gli uccelli se ne cibino. Sui rami di un gelso un passero attende il momento ‘migliore per beccare i semi e pregusta dentro di sé un pasto facile da ottenere; intanto risuona il canto di ‘un pettirosso, squillante come il tintinnio di monete d’oro. Wrapporto tra il ritmo e l’azione dell’uomo 14 da Myricoe t@ Lavandare Prosegue la passeggiata di Pascal nella cammpagna ormai autunnale, testo, agmUNtO Net 1894 age Mynicoe, @ quarto della sezione Lultima passeggiota [ METRO: madrigale di due terzine e una quartina di versi endecasillabi con rime ABA CBC DEDE gurdecoci@r =u el Sve hai qe Ties ey 10 ‘L.mezzo ... nero: arato per met: la terra & scura nella parte rivoltata dalfaratro per- che pid: umida. 3.il vapor leggere: la nebbio. 4. cadenzate: ritmato. + gora: il canale, dove le avandaie (lavandare) immergono ipanni. 5. sciabordare: rumore prodotto dai pan- ni lavati e scacquati nel flume. 7-10. 1 vento ... maggese: si tratta della Nel campo mezzo grigio € mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggero. E cadenzato dalla gora viene Jo'sciabordare Welle lavandare ‘con tonfi spessi ¢ lunghe cantilene; 11 vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come Maratro in mezzo alla maggese. @ Det ots. ORY pee wl (G. Pascoli, Myricae, cit.) P.379), ma una vera e propria condizione neurologica, che riguarda cioé un funzionamento particolare del cervello. Per alcune persone infatti un determinato stimolo sensoriale (ipotizziamo quello uditivo) ‘€70c2 automaticamente e invariabilmente una reazione sensoriale diversa (ad esempio visiva); non si ‘atta di un effetto dell’immaginazione, ma di una percezione autonoma e invotontaria ogni volta che si Sottoposti allo stesso stimolo. Puoi approfondire 'argomento cercando in proposito notizie in Internet. tiamo qui come esempio un passo tratto da un articolo della studiosa Marta Codato. “sititiene che la condizione sia legata a differenze nello sviluppo neuronale che producono “cross ‘alks" atipici' tra aree del cervello che normalmente non interagiscono: nei sinesteti’, connessioni she normalmente vengono eliminate durante lo sviluppo sono invece evidentemente conservate: ‘S® quindi persino suggerito che la sinestesia sia presente in tutti i neonati, € che scompaia poi "cross talks” atipici:interferenze inconsuete. » 2Lainestati color che percepiconail mondo atraversouninterereza dle sersason. CAPITOLO 6 Una nuova idea di poesia in 10 Henrik Ibsen La scelta di Nora da Casa di bembole, atto Ill 5 e spaventato pert i isehio di perdere la propria onorabiith, 1 anterere le apparenze della. vita matrinonigi pe Gatare ane scandals pubblico ma stabilsce di sottrate educazione dei figl Pol, inaspettatameng, rita a tettora dt hropstaci che rtira te minacce e resttuisce la cambiale, Torvald 8! sente sah g Sahevato e rassicuta Nora, dicendo che "ha perdonata ed ¢ pronto ® guidatla anche meglio di prime Nprende con teil tong banario e | vezzegiativiaffettuos! come se nulla fO$8e Accad\t: La rear Nova perd & diversa cla quella che egl si attende Cifinale d Aaveite contre Nora, definendola bu {a ad agire, fe dice aspramente che intende a NORA (guarda il suo orologio) Non @ ancora troppo tardi, Siediti qui, Torvald; noi due dobbiamo parlare molto insieme. (Lei si siede da una parte del tavoloy veuMee Nora, ~ cosa significa questo? Questa espressione indurita = NORA Siediti, Sard lunga, Devo parlare molto con te. neLMeR (si siede al tavolo di fronte a lef) Tw mi inquieti, Nora, B to non ti capisco, Nora No, & precisamente questo, Tu non mi capisci, B nemmeno fo non ti ho mat capito ~ prima di questa sera No, tu non devi interrompermi. Tu devi semplicemen- te ascoltat che dico, = Questa ¢ una resa dei conti, Torvald. neLMER Che cosa vuoi dire con questo? NoRA (dopo un breve silenzio) Non & wna cosa per te sorprendente, che siamo seduti qui in questo modo? netmer Cosa dovrebbe essere? NORA Ora sono otto anni che noi siamo sposati, Non ti viene in mente che questa Ja prima volta che noi due, tu ed jo, marito e moglie, parliamo insieme seriamente? HELMER Si, seriamente, = cosa significa? Nora Per otto anni interi, ~ si, pitta lungo, ~ precisamente dalla nostra prima cono- scenza, non abbiamo mai scambiato una parola seria su una cosa seria. eee opera Casa di bambola — 1 segreto di Nora Nora, sposate con Torvald Helmer da otto anni ¢ madre al te b bra vivere una vita spensierata, atta di giochi con { {igh ed effustoni con “allodola’, “scoiattolino®, *passerotto”, Egli la rimprovera | cel nore satiate tte perché lartiene incapace dl 20 25 30 35 40 ‘uso. reggere: Helmer giudica Nora 2. Quand'ero da papa: ossia prima del vole agli occhi del marito (ad esempio ve- netmer Avrei dovuto, allora, continuamente e sempre, metterti a parte di preoccu- pazioni che tu comunque non avresti potuto aiutarmi a Teggere’? & wora Non parlo di Preoccupazioni. Io dico che non ci siamo mai messi insieme sul serio, per cercare di arrivare a fondo di qualche cosa. etmex Ma, carissima Nora, sarebbe stata una cosa per te? nora Eccoci al problema. Tu non mi hai mai capita. contro di me, Torvald. Prima da parte di papa e do urLMER Come! Da parte di noi due, fortemente di ogni altra persona? Nora (scuote 1a testa) Voi non mi avete mai amata. Vi 2 semplicemente sembrato che fosse piacevole innamorarvi di me. HELMER Ma, Nora, che cos’é questo parlare? Nora Si, @ cosi ora, Torvald. Quand’ero da pap’, lui mi raccontava tutte le sue opi- nioni, ¢ cosi avevo le stesse opinioni; e se ne avevo altre, le nascondevo; perché non avrebbe apprezzato. Lui mi chiamava la sua bambina-bambola, e giocava con me, come io giocavo con le mie bambole. Quindi sono arrivata in questa casa, da te ~ HELMER Cos’ questa espressione che usi per il nostro matrimonio? Nora (imperturbabile) Voglio dire, che dalle mani di papa sono passata nelle tue. Ta sistemasti tutto secondo il tuo gusto, e cosi io ebbi lo stesso gusto che avevi tu; ov- vero lasciavo soltanto credere; non so esattamente ~; penso che ci fossero entrambe le cose; ora l'una ¢ ora Valtra. Quando mi guardo indietro, ora, mi sembra di aver vissuto qui come una poveraccia’, giusto alla giornata. Ho vissuto per i giochi di destrezza* che facevo per te, Torvald. Ma é proprio questo che tu volevi avere. Tu € papa avete commesso un grande peccato contro di me. La colpa @ vostra, se di me non ho fatto nulla. ~# stato fatto un grande torto po da parte tua ~ da parte di noi due, che ti abbiamo amata pit fnapace in qualunque attivita pratica: @ matrimonio. stirslin modo vezz0so, sorridere, danzare, 'Nasablireognicosa nella loro vita, per- 3. come una poveraccia: dipendente cioe _arredare la casa con gusto ecc.). Sonicostume che la moglie deve indos- dai gusti, dalle richieste e dai desideri del ‘283 una festa e il modo in cui lei deve marito, } ‘ntutto il dramma Nora lo asse- 4. i giochi di destrezza: tutte le cose che ‘onda sempre dociimente, Nora faceva per risultare graziosa e piace- 45 50 eS 6 waumer Nora, come sei assurda ¢ ingrata! Non sei stata felice qui? . Nora No, non lo sono mai stata. L'ho creduto; ma non lo sono mai stata, ELMER Non —non felice! a las Nora No; soltanto allegra. E tu sei sempre stato cosi gentile con me. Ma la casa non é stata altro che una stanza dei giochi. Qui io sono stata la tua moglie-bam. bola, come a casa di papa ero la sua bambina-bambola. E i bambini, a loro volta sono stati le mie bambole. Mi sembrava piacevole, quando cominciavi a giocare con me, cosi come a loro sembrava piacevole quando prendevo a giocare con loro, Que. sto é stato il nostro matrimonio, Torvald. HELMER C’2 qualcosa di vero, in cid che dic, ~ per quanto esagerato ed esaltato, Ma d’g. ra in poi sara diversamente. Il tempo del gioco é finito; ora arriva quello dell'educazione, Nora Lieducazione di chi? Mia, oppure dei bambini? HELMER Sia tua che dei bambini, mia amata Nora. Nora Ah, Torvald, tu non sei uomo da educarmi a diventare la moglie giusta perte, neLMER E tu dici questo? nora E io, — come sono preparata a educare i bambini? HELMER Nora! NoRA Lhai detto tu stesso un momento fa, ~ non oseresti affidarmi questo compito’ HELMER In un attimo di irritazione! Come puoi dare importanza a questo? NORA Si: stato detto molto giustamente da parte tua. Io non ho la forza per questo compito. C’@ un altro compito, che deve essere disimpegnato*, prima. Io devo cer- care di educare me stessa. In questo non sei 'uomo che possa aiutarmi. In questo devo essere sola. E percid, ora, ti lascio. HELMER (balza in piedi) Che cos’é, che hai detto? Nora Devo restare assolutamente sola, se devo fare chiarezza dentro me stessa ¢ in tutto cid che é al di fuori. Percid non posso restare pitt a lungo con te. HELMER Nora, Nora! Nora Me ne vado di qua, subito. Kristine’ mi accogliera, per questa notte — HELMER Tu sei pazza! Tu non avrai il permesso! Io te lo proibisco! Nora Non serve a nulla proibirmi qualcosa, dopo quanto é accaduto. Prendo con me cid che mi appartiene. Da parte tua non voglio avere nulla, né ora né pit tardi._ uELMER Che delirio & mai questo! Nora Domani me ne vado a casa mia, - voglio dire, al mio vecchio tetto natale*. Li a pitt facile per me trovarmi qualcosa da fare. ELMER Oh, tu, accecata inesperta creatura! NoRA Devo cercare di guadagnare esperienza, Torvald. ueLMER Abbandonare casa tua, tuo marito ¢ i tuoi bambinil dira la gente. Nora Non posso avere alcun riguardo di nulla. nanan ease siesao| Aspetta fino a domani. ee N posso passare la notte nel appartamento di un estraneo. & Hon posslamo magari abitare qui come fratello ¢ sorella =? 17) Nowa (sisteina il cappello) Sai molto bene, che non durerebbe a lungo ~. (Si avviluppa nella se tulle) Adidio Torvald Non voglio vedere | piccoli. So che sono in mani miglo- delle mie", Cost come sono ora, non posso essere nulla per loro. HuLMER Ma un giorno, Nora, = un giorno, -? NoRA Come posso saperlo? Non so affatio che cosa diventerd. 180 HeMER Ma tu sel mia moglie, come lo sei adesso ¢ come saral, Noks Ascolta, Torvald; ~ quando una moglie abbandona la casa di suo marito, come faceio io ora, ho sentito dire che, secondo la legge, lui & sciolto da tutti gli obblight verso di lel, In ogni caso fo ti selolgo da ogni obbligo. Non devi sentirti legato da niente, © cosi voglio che sia per me, Guarda, ecco qui il tuo anello. Dammi il mio, 185 LMU Anche questo? NORA Questo anche, neLMER Becolo, NokA Rene. Si, ora dunque é finita, Io metio qui le chiavi. Per tutte le questioni della casa, le domestiche sono al corrente ~ meglio di me. Domani, quando sard 190 partita, Kristine verra qui per impacchetiare le cose che sono sempre state mie da quando ero ragazza, Me le fard spedire. HULME Finito, finitot Nora, non penserai mai piti a me? NORA Mi verra certo spesso da pensare a te ¢ ai bambini e a questa casa, WELMER Potrd scriverti, Nora? 95 NoRA No, ~ mai. Per questo, non avrai il permesso, HeLMER Ob, ma potrd almeno spedirti ~ } Nora Nulla; nulla, IHLMER = aiutarti, se tu ne avessi bisogno, Noa No, dico. Non accetto niente da estranei. 200 HiuMER Nora, = potrd mai diventare qualcosa di pitt di un estraneo per te? Nowa (prende la sua valigia) Ab, Torvald, dovrebbe aecadere allora la cosa pitt mera- vigliosa, ~ HuLMER Dimmi che nome ha questa cosa pitt meravigliosal NoRA Dovremmo proprio, sia tu che io, trasformarsi in modo che ~ Oh, Torvald, 205 non credo piit alla cosa meravigliosa. . nLMeR Ma io voglio crederci. Dimmi che nome ha! Trasformare noi in modo che =? Nona Che la vita in comune fra noi due possa diventare un matrimonio. Addio, (Esee attraverso Vanticamera) \ . uieuter (sprofonda in una sedia vicino alla porta ¢ si copre il vio con Je mani) Norat 210. Nora! (Getta gli occhi attorno) Vuoto. Lei non & pits qui. (Una speranza sorge in lui) La cosa pitt meravigliosa ~??! {Sisente soto il rimbombo di un portone che si richiude.) l (1 Absen,Casa di bambota, ta. AR. * haat a. aria pp: mantlo da ve ASOT Oy OE Hater Rees a yc uot bes . “ ss i poi sara diversamente. 11 tempo del gioco @ finito; 54), senza mettere in discussione il suo ruolo di alla risolutezza di Nora comincia a vacillare, e diviene pid aggressivo, cerea di imporre la sua auitorttal (sTu sei pazza! Tu non avrai i) permesso! Io te lo proibiscol», r. 72); poi si accorae che I'abisso» (F, 164) apertosi tra loro & incolmabile ¢ le sue richleste diventano maltt, supplichevoli («Nora, non penserai mai piii a me?s, r, 192: «Potrd scriverti, Nora?», » 194), sino ad aggrapparsi a una speranza ormai irragionevole («Dimmi che nome ha questa cosa piti meravigliosat», r, 203) ora arriva quello dell’educazione», rr. 53+ ‘marito-padre benevolo ¢ saggio. Di fronte Lactitica all'ipocrisia del matrimonio Soltanto nel momento in cui sta per distruggerlo, Nora comprende chewosaidebbavesse- tesdavveroulymatrimonio. 11 loro, durato otto anni, é stato un le Se eMac aes ao mat seambino . 18), ma hanno accettato la disparita di ruoli tra il “padre ¢ la moglie-bambina, rinunciando entrambi ad warrivare a fondo di qualche cosa» (r. 22), Nora si accorge di non essere m i joe real og ‘el momento in cui Nora arriva a mettere in discussione Vindissolubilita del matrimonio (un altro dei cardini del mondo borghese), ne critica insieme V'ipocrisia, il perbenismo di facciata. Gli eventi ’hanno portata a comprendere che per vivere insieme é necessaria una cosa ancora «piii meravigliosa» del sogno romantico: la capa- cita di entrambi gli sposi di affrontare, insieme e con la stessa dignita, fatti e pro- blemi della vita in modo profondo. confine tra realizzazione di sé ed egoismo Che cosa significa secondo te ogg} “avere dei doveri verso se stessi"? Quale differenza c’é tra “essere fedeli al dovere verso se stessi” ed “essere egoisti"? Qsere Per parlare di letteratura |. Allénati a compiere ad alta voce in circa quattro minuti Yanalisi del testo, facendo uso di alcune tra le se- uenti parole ed espressioni: «il meraviglioson « rispettabilita borghese + salotto + risolutezza + doveri verso se stessa * marito-padre + ‘moglie-bambina « indissolubilita * gioco superficiale + «arrivare a fondo di qualche cosa» ‘comprendere e analizzare 2. GEIKIGISSINITSTE] Per quale ragione Nora, dopo otto anni di matrimonio, pensa che ‘Un «estraneos (r1, 162, 173 e 200)? Le didascalie Considera le didascalie relative a Torvald. Quali gesti Stato d’animo? La devadenza della mencogna (1889) € I! ertco come artista (189!) « una ni . de brtlanti che vengono rappresentate con grande success I! venta dl Lady dermere (1892), Una donna sevza importanza (1893), Un mario ieale (1895), Ling «ti chiamarsi Ernesto (1895). 11 dramma Salome (1891), composto in francese per jj Sarah Bernhardh, suscita invece grande scandalo per la violenza delle passioni de € non ottiene il permesso della censura per essere rappresentato a Londra, Gli ultimi anni ‘oe 11 1895 segna Yapice del sucesso letterario e mondano di Wilde, ma anche Yinizi sua rovina. A causa di una relazione con Lord Alfred Douglas, Wilde subisce un p so per immoralita (Vomosessualita ¢ considerata infatti un reato in Inghilterra ~¢ resterd sino al 1967). B condannato a due anni di lavori forzati nel carcere dj ding, esperienza che lo consuma fisicamente ¢ psicologicamente, come emerge lettera autobiografica De profundis (pubblicata postuma nel 1905) ¢ dalla Ballata del emote Pog cere di Reading (1898). Trascorre gli ultimi anni in Francia, sotto pseudonimo; compie alcuni viaggi in Italia, e muore in un albergo di Parigi nel 1900, per un attacco dime. _ ningite, a quarantasei anni. * Oscar Wilde Una lezione di edonismo da Il ritratto di Dorian Gray, cap. It Dorian sta posando come modello nello studio di Basil, e incontra per la prima volta Lord Henry Wotton, amico del pittore. Scherzosamente, Dorian chiede allaristocratico se & vero che egl abbla tuna cattiva influenza sulle persone, come sostiene Basil, «Non esistono buone influenze, Gray. Le influenze sono tutte immorall.. da Ut punto di vista scientific», «Perché?», messo che i peccati esistano, sono presi a prestito, altro, Vattore di una parte non scritta per lui. Lo scopo della vita @ lo proprio io, Realizzare perfettamente la nostra natura: ecco perché qui. Al giorno d’oggi gli uomini hanno paura di rn 19 nobile di tutti i doveri, il dovere che ognuno caritatevoli. Danno da mangiare agli affamati anima @ affamata ¢ nuda, La nostra razza non avuto veramente, Il terrore della societa’, Dio®, che é il segreto della 15 pure...» as societis: la poura dun 2.11 1. terrore della pore re «Gira la testa un po’ pid a destra, Dorian, da bravo» disse il pittore, che assorto nel Suo lavoro si era accorto solo che sul volto del giovane era appatsa un‘espressioné che non aveva mai visto prima, «Eppure» prosegui Lord Henry, con la sua voce basa ¢ armoniosa e con quell’ag- 20 sraziato ondeggiare della mano che era una sua caratteristica fin dai tempi di Eton’, «credo che se un solo uomo riuscisse a vivere nel modo pid pieno e completo la sua vita, a dare forma a ogni suo sentimento, espressione a ogni pensiero, realté a ogni sogno, credo che il mondo riceverebbe un nuovo impulso di gioia tanto da dimen- Ucare tutte le malattie del medievalismo e ritornare all‘ideale ellenico, forse a qual- 25 cosa di ancor pili fine e prezioso dell’ideale ellenico*. Ma anche il pid coraggioso di noi ha paura di se stesso. La mutilazione dei selvaggi sopravvive tragicamente nella negazione di sé che rovina la nostra vita. Siamo puniti per cid che rifiutiamo. Ogni impulso che tentiamo di soffocare si annida nella mente e ci avvelena. Commesso un peccato, il corpo se ne libera, perché V’azione @ una forma di purificazione. Allo- 30 ranon resta che il ricordo di un piacere o il lusso di un rimpianto. unico modo per liberarsi di una tentazione é di cederle. Resisti, ¢ la tua anima si ammalera di nostal- | gia per le cose che si @ negata, di desiderio per cid che le sue mostruose leggi hanno Teso mostruoso € illecito. Qualcuno ha detto che i grandi eventi del mondo avven- gono nella mente. & nella mente, solo nella mente, che si commettono anche i | 35 grandi peccati del mondo. Lei stesso, Gray, con la sua rosea gioventii ¢ la sua imma- colata adolescenza, ha avuto passioni che le hanno fatto paura, pensieri che I'hanno terrorizzata, sogni ¢ fantasie al cui solo ricordo potrebbe arrossire di vergogn: «Basta!» balbetto Dorian Gray. «Basta! Lei mi sconcerta. Non so cosa dire. Sicura- mente ’ una risposta da darle, ma non riesco a trovarla. Silenzio. Mi lasci pensare. 40 O meglio, lasci che provi a non pensare». 3.Hton:listituto superiore pit prestigioso d'inghilterra. 4. ellenico: greco. Uopera Il ritratto di Dorian Gray 11 pittore Basil Hallward realizza un ritratto delYamico Dorian Gray, un giovane dalla bel- lezza sorprendente. Turbaio dallesteta Lord Henry Wotton, che lo ammonisce peat 1a della bellezza ed esalta il piacere, Dorian si dice pronto a cedere la propria restare giovane per sempre e di vedere invece invecchiare il ritratto. espressione ingenua di un capriceio momentaneo, ma in modo, Dorian si realizza. ‘4 Igiovane, guidato da Lord Henry, inizia a it Per circa dieci minuti rimase fi immobile, le labbra socchiuse, gli occhi insolitamen \ te luminosi. Avvertiva in modo confuso dentro di sé gli effetti di influssi def tu, nuovi. Eppure gli sembravano venuti da lui stesso. Le poche patole che Famieg Basil gli aveva rivolto — parole dette a caso, senza dubbio. ¢ dichiaratamente para 45 dossali — avevano toccato qualche corda segreta che non era mai stata sfiorata pej_ ma, ma che ora sentiva vibrare ¢ pulsare con strani fremiti. La musica lo aveva colpito allo stesso modo. La musica lo aveva turbato pidt ding volta. Ma la musica non é articolata. Non crea in noi un nuovo mondo, ‘ma piut- tosto altro caos. Parole! Solo parole! Ma com‘erano terribili! Chiare, vivide, @ 50 crudeli! Non lasciavano scampo. Eppure che sottile magia ‘era in loro! Sembra. vano capaci di dare una forma plastica a cose informi, ¢ avere una musica dolce come quella della viola o del liuto. Solo parole! Ma Cera qualcosa di pi reale delle parole? (0. Wilde, 1 ritratto di Dorian Gray. in Opere, trad. it. dG. Luciani, Mondadori, Milano 200 @Qnautsi DEL Testo PERORIENTARS! Mentre Basil ritrae Dorian, Lord Henry conversa con il giovane. esponendogli le sue considerazioni sulla vita. Secondo l'aristocratico il dovere principale dell'uomo & quello di appagare ogni proprio istinto, senza limiti né autocensure. Dorian Gray rifiuta le sue parole, ma dentro di sé ne é profondamente turbato: sente che corrispondono a oscuri desideri presenti in lui La celebrazione dell’edonismo Tl contesto é quello di una conversazione da salotto, apparentemente leggera € svagata. In realta Lord Henry tiene una vera € propria lezione di edonismo a Dorian, sviluppands € argomentando la sua tesi. Egli sostiene che «Lo scopo delia vita ¢ lo sviluppo del io» (rr. 7-8), ¢ invita Vindividuo ad assecondare ogni desiderio, pensiero € sogno. per ch€ questo diffonderebbe gioia ¢ bellezza, realizzando una sorta di ideale ellenico» (t. un mondo armonioso € mitico come quello greco antico, libero dall‘oscurantismo € Tepressione. Secondo Lord Henry chi soffoca i propri impulsi @ un vile, siudizio degli altri («Il terrore della societas, r. 13) ¢ della punizione divina (. Dio», rr. 13-14). Il senso del limite e V'idea di peccato sono dunque per lui ssi» (r. 32) contrarie alla natura; Vautocensura & nociva perché ayvelena il ‘ma dell’individuo, colmandoli di malinconia, = i Un “cattivo maestro” Lord Henry Wotton 2 un esteta. una figura seducente nei modi ( ssiare della mano», rr. 19-20), nel tono («la sua voce bassa ¢ armo sgio («Lei stesso, Gray, con la sua rosea gioventil ¢ la sua 36), che si diverte a atteggiament spregiudicati il gusto di scandalizzare, maa dire il vero predica prima persona (cosi gli dice infatti Basil nel parte non seritta per huis, rr, 6-7) matiche, che linterlocutore dov Ja sua argomentazione & ca ni, Celebra dungue I" ). Poi perd impone le sue idee con frasi lapidarie ¢ dog: rebbe accettare come se si trattasse di verita assolute; anche pziosa. perché non prende in considerazione possibill obiezio- ‘individualismo e il piacere come unici valori, abbandonando ogni ontzzonte collettivo (ad esempio non dice che Vappagamento dei propri istinti potrebbe dan- neggiare gli altri. e che se tutti seguissero le proprie pulsioni lo scontro € la sopraffazione sarebbero inevitabili). Inoltre tutti i desideri sono messi sullo stesso piano, senza selezione, come se fossero da esaudire nell’immediato. Per svalutare Pautocontrollo, Lord Henry lo accosta 2 un atto barbaro, la mutilazione che alcuni selvaggi infliggono a se stessi: poi tenta di dare quasi una veste scientifica al suo discorso, affermando che la repressione degli istinti porta alla malattia del corpo e dell’anima, mentre I'appagamento purifica e libera !uomo, ma senza dimostrare le sue affermazioni (che cosa impedisce infatti che 'uo- mo, una volta ottenuto una prima volta cid che vuole, non desideri ripetere la stessa espe- rienza pid ¢ pid volte? In tale caso l'individuo non sié certo “liberato” da una tentazione ma se ne @ pluttosto assoggettato, come avviene ad esempio nel caso delle dipendenze), Un giovane ingenuo travolto dalle emozioni Alinizio del romanzo Dorian Gray & l'incarnazione della bellezza esteriore ¢ della pu- rezza morale: la sua adolescenza é «immacolata» (rr. 35-36), ossia non si & ancora scon- trata con Ja durezza del mondo ¢ non @ ancora stata contaminata dalle meschinita proprie ¢ altrui. Tuttavia in lui vibrano istinti egoistici, passioni oscure, desideri segreti con cui non si @ mai misurato. Nel momento stesso in cui scopre di avere questi impulsi ha accanto a sé un uomo che lo invita a lasciarsene dominare, ed egli non ha la capacita critica di valu- tare le possibili conseguenze di una tale scelta, né tantomeno la forza di opporre una di versa visione del mondo e della vita. Inizialmente il ragazzo sembra volere pensare a una risposta razionale, fondata su argomenti logici, per confutare le idee di Lord Henry («Sicu~ ramente c’@ una risposta da darle, ma non riesco a trovarla. Silenzio. Mi lasci pensare», rr, 38-39), ma subito abbandona questo proposito e preferisce lasciarsi trasportare dalle emozioni ¢ dalle sensazioni («0 meglio, lasci che provi a non pensare», r. 40). Accetta dunque la seduzione delle parole, che accosta a quella operata in lui dalla musica, obbedi- sce ai sensi e rinuncia alla razionalita. F il primo passo verso la distruzione del senso mo- rale, che lo portera al rifiuto protratto delle proprie responsabilita fino alla fine del romanzo. Un testo emblematico del Decadentismo 11 passo offre un esempio del gusto decadente sotto molti aspetti: per il tema affrontato (Vedonismo, I’Estetismo, la celebrazione del soggettivismo esasperato), per i protagonisti (un giovane bellissimo e ingenuo, un nobile ricco di fascino ¢ dalla conversazione brillan- te), per lambientazione (uno studio dartista nel quale & in corso la realizzazione di un‘opera d’arte), e anche per lo stile, che riproduce sia Vatteggiamento intellettuale dell’e~ steta, sia la forza delle sensazioni nel giovane. Nel discorso di Lord Henry spiccano infatti frasi brevi e assertive, aloristiche e provocatorie («Non esistono buone influenze», rt. 1; La nostra razza non ha pid coraggion, r. 12; «L'unico modo per liberarsi di una tentazione é di cederle, rr, 30-31), mente nella parte conclusiva, in cui viene riportato il turbamento interiore di Dorian, prevale un lessico basato sulle sensazioni («influssi del tutto nuovi», 11. 42-43; «corda segreta», evibrare e pulsare con strani fremitis, rr, 45-46) si susseguono rapide esclamazioni, che riproducono affollarsi delle emozioni nel’animo del personag- gio («Parole! Solo parole! Ma com’erano terribili! Chiare, vivide, e crudelil», rr, 49-50), Condizionamenti sociali e autonomia (famiglia, amici, scuola, internet}: & perd possibile dipensiero Lord Henry raccomanda dinon seguire secondo te scegliere da chi e da che cosa lasciarsi ‘einfluenze altrui proprio mentre condiziona influenzare? Come ci si pud creare una personalita Profondamente Dorian Gray. Nessuno pud essere e un modo di pensare autonomo, per non essere Completamente immune dai condizionament! at'eco della musica di un altroe (rr. 6-7)?

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