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SCALETTA POWERPOINT

-secondo svetonio nero nasce con tutte le caratteristiche negative dei suoi antenati.
(citazione:Personalmente credo che sia importante far conoscere molti membri di
questa famiglia, per poter meglio dimostrare che se Nerone degenerò dalle virtù dei suoi
antenati, all'incontro i vizi di ciascuno di loro si ritrovano in lui come se glieli avessero
trasmessi attraverso il sangue.)
-albero genealogico
-esempi di antenati(?)
-presagio padre p. 262
-(!!!Ragazzi a quanto pare svetonio non parla della riforma monetaria, ma la scrivo per
sicurezza, decidete voi se metterla o no!!!)
-una mente folle e stravagante= Svetonio

BIOGRAFIA
-Nerone nacque ad Anzio nel 15 dicembre del 37 d.c. e mori nel…
-A tre mesi, morto suo padre, ereditò un terzo del suo patrimonio, Gaio, suo coerede,
ricevette tutto il resto.
-Fu allevato da sua zia Lepida, poiché sua madre era stata condannata alla relegazione,
con la guida di due pedagoghi, di un danzatore e di un barbiere.
-Venne adottato da Claudio a 11 anni e fu istruito da Anneo Seneca, allora già senatore.
Infatti i primi cinque anni del principato di Nerone furono chiamati “felici” proprio perché
grazie al rapporto con Seneca nerone aveva in conseguenza un buon rapporto con il senato.
-A diciassette anni fu salutato imperatore e accettò tutti i grandissimi onori che gli spettavano
insieme alla carica, ad eccezione del titolo di pater patriae poiché era troppo giovane.
-Si sposò più volte, prima con Claudia Ottavia, poi Poppea Sabina, da cui ebbe la sua unica
figlia Claudia Augusta, Statilia Messalina e Sporo. (?)
-muore nel 68 d.c suicidandosi dopo essere stato dichiarato nemico pubblico

Rapporto con la madre


-Sua madre ebbe la direzione di tutti gli affari pubblici e privati, pur rimanendo dietro le
quinte, aveva di fatto tutto il potere.
“Quanto a sua madre le lasciò l'alta direzione di tutti gli
affari pubblici e privati. Il primo giorno del suo principato diede perfino come parola d'ordine
al tribuno di guardia «la migliore delle madri», e spesso in seguito; andò a spasso in
pubblico con lei, nella lettiga di Agrippina.”
34 Nerone uccide Agrippina perché è stanco del suo superpotere, come sul nostro libro di
storia

LE PASSIONI DI NERONE
-Durante la sua infanzia, tra le altre varie discipline, era stato avviato alla musica. Diventato
imperatore amava esibirsi in pubblico. Per conservare e migliorare la voce:
“Arrivò perfino a sopportare sul suo petto lastre di piombo, standosene supino, a liberarsi lo
stomaco con purganti e vomitivi, a non mangiare frutta e cibi che potessero recargli danno,
finché, allettato dai progressi, quantunque la sua voce fosse sottile e rauca, gli venne
l'ambizione di esibirsi sulla scena”
-Nerone amava anche recitare
“Apparve anche in parti tragiche di eroi e di dei, di
eroine e di dee, nascosto da maschere che riproducevano i suoi lineamenti
e quelli di donne che, di volta in volta, ebbero i suoi favori.
Interpretò, tra gli altri personaggi, Canace che partorisce, Oreste
assassino di sua madre, Edipo divenuto cieco ed Ercole furioso.”
-“per i cavalli ebbe, fin dalla più giovane età, una passione particolarmente viva e la maggior
parte delle sue conversazioni, sebbene gli fosse vietato, verteva sui giochi del circo”
“All'inizio del suo principato lasciava il suo ritiro per assistere anche ai meno importanti
giochi di circo, in un primo tempo di nascosto, poi apertamente, in modo che in quei giorni
tutti erano certi che sarebbe stato presente.”
-Quando Nerone cantava non era permesso uscire dal teatro, nemmeno per necessità. E
così, stando a quanto si dice, alcune
donne partorirono durante lo spettacolo, e molti, stanchi di ascoltare e
di applaudire, sapendo che le porte erano sbarrate, saltarono furtivamente oltre il muro o si
fecero portar fuori fingendosi morti.
-L’insicurezza di Nerone durante le sue esibizioni lo portò a
“Si comportava nei confronti dei suoi avversari come se fossero stati in tutto e per tutto suoi
pari, li spiava, tendeva loro agguati, segretamente li screditava, qualche volta li ricopriva di
ingiurie se li incontrava, e, se erano molto bravi, cercava perfino di corromperli. Prima
di cominciare la sua esibizione, si rivolgeva con molta umiltà ai giudici dicendo «che aveva
fatto tutto quello che poteva, ma che il successo era nelle mani della fortuna e che essi,
come uomini saggi e competenti, dovevano prescindere da tutto ciò che è fortuito»”
-Giochi neroniani: un concorso triennale, un pò egocentrico, articolato in 3 settori: musica,
ginnico, equestre.
Costruì un anfiteatro di legno, in meno di un anno senza far uccidere nessuno nemmeno tra
i condannati.

GLI SCANDALI
-“Oltre alle sregolatezze con giovani ragazzi e alle sue relazioni con donne sposate, fece
violenza anche alla vestale Rubria.”
-“Dopo aver fatto evirare un fanciullo di nome Sporo, tentò anche di trasformarlo in una
donna, se lo fece condurre con la sua dote e con il suo velo color fiamma, con un gran
corteo, secondo l'ordinario cerimoniale dei matrimoni e lo trattò come suo sposo;”
-“Avrebbe voluto avere rapporti carnali persino con sua madre, ma ne fu dissuaso dai nemici
di Agrippina che non volevano il predominio di questa donna odiosa e tirannica grazie a
questo nuovo genere di favore; nessuno dubitò mai di questa sua passione, soprattutto
quando ammise nel numero delle sue concubine una prostituta che si diceva somigliante in
modo impressionante ad Agrippina. Si assicura anche che in passato, ogni volta che andava
in lettiga con sua madre, si abbandonava alla sua passione incestuosa e che veniva tradito
dalle macchie del suo vestito.”
-“coperto dalla pelle di una bestia feroce, da una gabbia si lanciava sugli organi genitali di
uomini e di donne, legati ad un tronco, e, quando aveva imperversato abbastanza, per finire,
si dava in balia del suo liberto Doriforo; da costui si fece anche sposare, come lui aveva
sposato Sporo, e arrivò perfino ad imitare i gridi e i gemiti delle
vergini che subivano violenza. Ho saputo da molte persone che Nerone era assolutamente
convinto che «nessun uomo fosse pudico e puro in nessuna parte del suo corpo, ma che la
maggior parte dissimulava il vizio e lo, copriva con astuzia», e perciò a coloro che gli
confessavano apertamente la loro impudicizia perdonava anche ogni altro delitto.”
POLITICA INTERNA
-“Per dimostrare le sue buone intenzioni, dichiarò che avrebbe governato secondo i principi
di Augusto(…)
Abolì o diminuì le imposte troppo pesanti. Ridusse a un quarto le ricompense ai delatori
delle infrazioni alla legge Papia. (*)
Fece distribuire al popolo quattrocento sesterzi a testa, poi decise che tutti
i senatori, di origine nobile, ma decaduta, ricevessero un salario annuo che per alcuni arrivò
anche a cinquemila sesterzi, e volle che le coorti pretoriane avessero ogni mese una
distribuzione gratuita di grano.”
-“La plebe fu ammessa ad assistere alle sue esercitazioni militari e molto spesso declamò in
pubblico”.
-“Nerone esercitò quattro consolati: il primo durò due mesi, il secondo e l'ultimo un semestre,
il terzo quattro mesi. I due di mezzo furono consecutivi, gli altri separati dall'intervallo di un
anno”.
-La creazione di spettacoli e giochi pubblici, la ristrutturazione degli edifici devastati
dall’incendio e la costruzione della Domus Aurea portarono a una gravissima crisi finanziaria
che riuscì a colmare solo il successore Vespasiano.
-Siccome l’impero ai tempi di Nerone era enorme e i soldi non erano abbastanza, il Princeps
decise di usare un’ unica moneta che servisse per avvantaggiare i commerci.
-45 Il popolo romano è scontento per l’alto prezzo del grano e questo odio diventa maggiore
con l’annuncio della preparazione di una nuova lotta di corte. Nerone è insultato assai.
-Il popolo già con Nerone si mostra insoddisfatto per la crisi finanziaria che ha causato.

*La legge papia:


La Lex Papia Poppaea fa parte della legislazione augustea e, assieme alla Lex Iulia de
Maritandis Ordinibus del 18 a.C. e alla Lex Iulia de Adulteriis Coercendis del 17 a.C., aveva
lo scopo di frenare il diffondersi del celibato, incoraggiando e rafforzando il matrimonio e la
natalità.*

POLITICA ESTERA
-Nerone ottenne alcuni significativi successi sul confine orientale e avviò una importante
repressione scoppiata in Giudea nel 66 inviando anche il generale Vespasiano.
-“Nerone non fu mai preso in nessun modo né dal desiderio né dalla speranza di accrescere
e di estendere l'Impero: pensò anche di ritirare le truppe dalla Britannia, e vi rinunciò soltanto
per convenienza, per non dare l'impressione di recare insulto alla gloria di suo padre.”
-“Nerone portò al Campidoglio una corona di lauro e chiuse il tempio di Giano Bifronte, come
se non rimanesse da fare più nessuna guerra.”

PARERI DI SVETONIO: contraddittorio ma negativo nei confronti di nerone


-Svetonio afferma che la domus aurea Nerone l'aveva fatta costruire prima dell'incendio e
che solo dopo le aveva affibbiato questo nome. Inoltre sembra che Svetonio non pensi che
abbia appiccato lui l'incendio
-Svetonio di nuovo si contraddice nel 38, perché afferma che Nerone ha causato l'incendio,
ma nel 31 lo cita genericamente.
- Svetonio si contraddice perché figura Nerone come contrario al Senato e nel 10 capitolo,
lui invece teneva buoni rapporti con i senatori.
-attribuisce a lui sia la morte di britannico sia di Claudio
-Non vi è nessuna categoria di parenti che fosse al riparo dei suoi delitti.
-fece morire a suo capriccio tutte le persone che voleva con qualsiasi pretesto
-Non risparmiò né il popolo né le mura della sua patria
-A così grandi calamità e così grandi mali che venivano dall'imperatore
-Ciò che può sembrare straordinario, in tutto questo, e degno di nota, è il fatto che Nerone
sopportò con la massima pazienza tutte le satire e le ingiurie, e diede prova di un'indulgenza
particolare nei confronti di coloro che lo provocavano con parole e con versi. : positiva

I DELITTI
delitti: Claudio, britannico, Agrippina e la zia di lui, Ottavia, Poppea Sabina, Augusta( figlia di
Claudio perché non lo voleva sposare), Aulo Plauzio( abusò anche di lui), Rufrio Crispino
(figliastro da parte di Poppea), Seneca(istiga al suicidio), Burro( avvelenamento avendogli
detto di averli dato un rimedio per la gola), i suoi liberti
35= mogli e omicidi
Ottavia: cerca di ucciderla svariate volte e la accusa di adulterio, facendola
condannare(cittadini no)
Poppea Sabina: la uccise quando era incinta con un calcio perché l'aveva rimproverato
Messalina
manda in esilio Tuscia figlio della sua levatrice

Mancano:
CONGIURA DEI PISONI
INCENDIO DI ROMA
Nel 64 un incendio distrusse ⅔ del centro storico di Roma. Si diffuse subito il sospetto che le
fiamme furono accese da Nerone (evidentemente i senatori, che erano gli oppositori di
Nerone, avevano scatenato questo vociare) ma egli riversò la colpa verso la piccola
comunità cristiana (erano una minoranza, disprezzati dalla plebe poiché praticavano culti
insoliti e veneravano una sola divinità)
Gli storici contemporanei però difendono Nerone poiché lui non aveva nessun vantaggio per
devastare mezza Roma e soprattutto in estate era più probabile che fosse stato un incidente
a scatenare l’incendio, poiché le sue case e i suoi edifici erano costruiti tutti in legno.
PESTILENZA
DISASTRO IN BRITANNIA
SCONFITTA IN ORIENTE
Manca approfondimento

(- 30= non aveva misura delle sue spese, non si privava di niente.)
(Non portò mai due volte lo stesso vestito. Ai dadi
giocò fino a quattrocentomila sesterzi per punto e andò a pescare con una rete dorata
trattenuta da corde intrecciate di porpora e filo scarlatto. Si dice che non viaggiò mai con
meno di mille vetture, con muli ferrati d'argento, con vetturini vestiti di lana di Canusio e con
una schiera di vari corridori coperti di decorazioni e di braccialetti.)
(-32= finiti i soldi e resosi conto che le ricchezze in Africa non esistevano, si diede alle
ruberie.)
LA FINE DI NERONE
-42 C’è una rivolta di soldati anche in Spagna, con Galba. Ma Nerone, pur angosciato, non
cambia costumi.
-47 Tutte le altre armate romane si ribellano. Nerone vuole fuggire, quindi chiede aiuto a
tribuni e centurioni ma non glielo vogliono dare. Pensa di mostrarsi supplice a tutti, per
ottenere il perdono dal popolo e avere ancora del potere, se non grande quanto prima.
Abbandona il pensiero per il rischio di essere ucciso. Torna indietro ma ogni cosa gli è stata
portata via. Non ha né amici né nemici. Pensa di gettarsi nel Tevere.
-49 Viene dichiarato nemico pubblico dallo stato e per fuggire la pena si uccide con l’aiuto
del segretario Epafrodito.
-50 I suoi funerali costarono duecentomila sesterzi, furono collocati i suoi resti nella tomba di
famiglia dei Domizi, che si scorge dal Campo di Marte sulla collina dei Giardini.

CURIOSITÀ IN PIÙ
-è della famiglia dei Domizi la caratteristica di avere i capelli rossi dal momento che secondo
la leggenda, Lucio Domizio, incontrò due gemelli che per dimostrargli la loro divinità li
accarezzarono così bene le guance da far diventare la sua barba rossa.)
-(Si chiamavano tutti Gneo o Lucio.
Gneo domizio è definito da Crasso come gelido e senza cuore, e permaloso, perché quando
era tribuno si adirò profondamente contro i pontefici perché al posto di suo padre si era
aggregato un collega e per questo fece togliere dai collegi e affidò al popolo di eleggere i
sacerdoti.
In un secondo momento attraversò i territori dei Allobrogi e Arveni, con un elefante per
dimostrare la sua supremazia.)
-Secondo il nostro parere, agrippina, quando nerone era piccolo aveva un ascendente
particolare su suo figlio, come ogni madre, sfruttandolo per manipolarlo.
-(Burro nel libro di svetonio non è citato.)
-(La legge papia:
La Lex Papia Poppaea fa parte della legislazione augustea e, assieme alla Lex Iulia de
Maritandis Ordinibus del 18 a.C. e alla Lex Iulia de Adulteriis Coercendis del 17 a.C., aveva lo
scopo di frenare il diffondersi del celibato, incoraggiando e rafforzando il matrimonio e la natalità.
)
-(nostro parere:utilizza inizialmente degli espedienti per accaparrarsi il favore del popolo)
-(La Lex Pedia è un provvedimento legislativo adottato dal Senato dell'antica Roma, allo
scopo di punire gli assassini di Gaio Giulio Cesare. Si tratta, perciò, tecnicamente, di un
senatus consultum, non di una lex comitialis.)
(il motivo per cui Svetonio sembra parlare positivamente di Nerone è per separare gli aspetti
positivi dalle sue nefandezze e dai suoi crimini, lo dice nel capitolo 19.)

CONCLUSIONE
L’immagine di Nerone che ha attraversato i secoli quindi è stata alla fine quella dei suoi
oppositori, che l’hanno dipinto come megalomane, tiranno e sanguinario, immagine
rivalutata dagli storici moderni.

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