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5172 Manuale 2 3sie90-180 Ita
5172 Manuale 2 3sie90-180 Ita
INDICE pag.
1. DESCRIZIONE E UTILIZZO 05
2. TRASPORTO E STOCCAGGIO 09
3.3 Installazione della puleggia dentata o del semiaccoppiamento sull’estremità d’albero del motore. 11
Scaldiglie anticondensa
3.5.5 14
7. ALLEGATI 28
4
X – non disponibile
6
Requisiti Norme
Marcatura internazionale Marcatura polacca
1. Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE (LVD)
2. Direttiva relativa alle macchine * 2006/42/CE (MD)
3. Compatibilità elettromagnetica 2004/108/CE (EMC)
EN 60034-1 PN-EN 60034-1
IEC 60072-1 PN-IEC 72-1
4. Requisiti elettrici EN 60034-2-1 PN-EN 60034-2-1
EN 60034-9 PN-EN 60034-9
EN 60034-12 PN-EN 60034-12
IEC 60072-1, EN 50347 PN-IEC 72-1, PN-EN 50347
EN 60034-5 PN-EN 60034-5
5. Requisiti meccanici EN 60034-6 PN-EN 60034-6
EN 60034-7 PN-EN 60034-7
EN 60034-14 PN-EN 60034-14
6. Requisiti ambientali RoHS – Direttiva UE n. 2002/95/CE „Restrizione dell’uso di deter-
minate sostanze pericolose”
7. Sistema di controllo della qualità (certificato n. 27992) ISO 9001 PN-ISO 9001
* - le macchine, per come sono state concepite, sono considerate componenti in conformità con i requisiti, purché l’installazione
venga effettuata correttamente dal costruttore.
I parametri operativi del motore e le dimensioni di montaggio sono indicati nella scheda tecnica.
8 Macchine elettriche rotanti costruite
Macchine conf.
elettriche a PN–EN-60034-7.
rotanti costruite conf. a PN–EN-60034-7.
IM 1001 IM B3 IM 1011 IM V5
IM 1051 IM B6 IM 1031 IM V6
Fa2 Fp Fa2 Fp
Fa1 Fa1
2.
2.
TRASPORTO E STOCCAGGIO
TRASPORTO E STOCCAGGIO
II motori
motori devono essere trasportati
devono essere nel loro
trasportati nel loro imballaggio, all’internodidi veicoli
imballaggio, all’interno veicolicoperti,
coperti,evitando
evitandourti
urtieecolpi;
colpi;devono
devono
essere fissati
fissati per
per evitare
evitare danni
dannimeccanici
meccanicieeprotetti
protettidall’umidità.
dall’umidità. L’imballaggio deve proteggere in modo
L’imballaggio deve proteggere in modo adeguato il adegua-
motore da eventuali
to il motore dannidanni
da eventuali meccanici dovuti dovuti
meccanici al trasporto.
al trasporto.
Per sollevare ilil motore
Per sollevare motore o
o spostarlo
spostarlo senza
senza ilil relativo
relativo imballaggio,
imballaggio, utilizzare
utilizzare ilil golfare
golfare situato
situatonella
nellaparte
partesuperiore
superiore
della carcassa, al centro del motore. Non legare corde agli elementi che sporgono del motore (es. scatola morsetti,
della carcassa, al centro del motore. Non legare corde agli elementi che sporgono del motore (es. scatola mor-
piedi, collo albero, ecc.).
setti, piedi, collo albero, ecc.).
Il luogo
Il luogo adibito
adibitoallo
allostoccaggio
stoccaggio deldel motore
motore deve
deve avere
avere le seguenti
le seguenti caratteristiche:
caratteristiche:
§• evitare
evitare la penetrazione
la penetrazione di polvere, fumi,fumi,
di polvere, vapori acidi e
vapori altreesostanze
acidi chimiche
altre sostanze aggressive
chimiche che possono
aggressive danneg-
che possono
giaredanneggiare
l’isolamento l’isolamento o il coperchio;
o il coperchio;
l’umiditàrelativa
§• l’umidità relativamassima
massimanonnondeve
deve superare
superare l’80%
l’80% aa 20°C;
20°C;
§ i motori dotati di scaldiglie anticondensa possono essere collegati alla rete elettrica,
• i motori dotati di scaldiglie anticondensa possono essere collegati alla rete elettrica,
§ la temperatura ambiente deve essere compresa tra -10°C e +40°C,
§• la assenza
temperatura ambiente deve essere compresa tra -10°C e +40°C,
di vibrazioni.
• assenza di vibrazioni.
È importante proteggere le superfici trattate dei motori in deposito dagli agenti atmosferici tramite un grasso molto
consistente
È importanteo una vernice anticorrosiva
proteggere che possa
le superfici trattate deiessere
motoririmossa facilmente.
in deposito dagli agenti atmosferici tramite un grasso
molto consistente o una vernice anticorrosiva che possa essere rimossa facilmente.
Sostituire i cuscinetti o il relativo grasso se il motore rimane in deposito per un
ATTENZIONE
periodo di tre anni.
!
3. INSTALLAZIONE DEL MOTORE.
i motori
motori dotati
§§ iassenza dotati di scaldiglie
di scaldiglie anticondensa
di vibrazioni. anticondensa possono essere collegati
possono essere collegati alla
alla rete
rete elettrica,
elettrica,
§§ la la temperatura
temperatura ambiente
ambiente deve
deve essere
essere compresa
compresa tra
tra -10°C
-10°C e +40°C,
e +40°C,
assenza di
§§È importante
assenza di vibrazioni.le superfici trattate dei motori in deposito dagli agenti atmosferici tramite un grasso molto
vibrazioni.
proteggere
consistente o una vernice anticorrosiva che possa essere rimossa facilmente.
È
È importante
importante proteggere
proteggere lele superfici
superfici trattate
trattate dei
dei motori
motori in
in deposito dagli agenti
deposito dagli agenti atmosferici
atmosferici tramite
tramite un
un grasso
grasso molto
molto
consistente
consistente o o una
una vernice anticorrosiva
verniceSostituire
anticorrosiva che
che possa
possa essere
essere rimossa
rimossa facilmente.
facilmente.
10 i cuscinetti o il relativo grasso se il motore rimane in deposito per un
ATTENZIONE
periodo di tre anni.
! Sostituire i cuscinetti o il relativo grasso se il motore rimane in deposito per un
ATTENZIONE Sostituire i cuscinetti o il relativo grasso se il motore rimane in deposito per un
ATTENZIONE
3. INSTALLAZIONE periodo
DEL di
di tre
MOTORE.
periodo tre anni.
anni.
!!
3. INSTALLAZIONE
3.
3. INSTALLAZIONE DEL
INSTALLAZIONE DEL DEL
PrimaMOTORE. MOTORE
di intervenire
MOTORE. sul motore, controllare che non sia collegato alla rete
ATTENZIONE
elettrica.
! Prima di intervenire sul motore, controllare che non sia collegato alla rete
ATTENZIONE Prima di intervenire sul motore, controllare che non sia collegato alla rete
ATTENZIONE elettrica.
elettrica.
3.1 Ispezione!! del motore prima del montaggio.
Prima Ispezione
3.1 di avviare ildel motore,
motore controllare
prima del che:
del montaggio.
3.1 Ispezione del delmotore prima montaggio.
§3.1ilIspezione
motore sia effettivamente motore prima
quello del montaggio.
ordinato,
Prima
Prima
§ la tensione di
di avviare
di avviare ilililmotore,
avviarenominale motore,
motore, controllare
controllare
del che:
che:
motore corrisponda
controllare che: alla tensione di rete,
§§ ilil motore
motore non sia effettivamente
sia effettivamente
sia stato danneggiatoquello ordinato,
quello ordinato,
durante il trasporto o lo stoccaggio;
• il motore sia effettivamente quello ordinato,
§§ la illa tensione
tensione
rotore nominale
nominale
ruoti correttamente del motore
del motore
(girarlocorrisponda
corrisponda
manualmente), alla tensione
alla tensione didi rete,
rete,
§§• la illa
iltensione
motore
motore
nominale
non
non
temperatura siadel
sia stato
stato
del motore
danneggiato
danneggiato
locale
corrisponda
durante ililil alla
durante
in cui è installato
tensione
trasporto
trasporto
motore o lo
o
non
di rete,
losuperi
stoccaggio;
stoccaggio;
i +40°C, (per motori marini +45°C o +50°C, in
§§• il motore
ililbase
rotore
rotore non
ruoti
alleruoti
sia
norme
stato
correttamente
correttamente danneggiato
previste dalle (girarlo
(girarlo durante
manualmente),
manualmente),
organizzazioni
il trasporto
marittime),
o lo stoccaggio;
§§• il rotore
la
l’aria diruoti
la temperatura
temperatura correttamente
raffreddamento del locale
del locale in(girarlo
in
circolicui
cui è manualmente),
è installato
installato
liberamente inilil modo
motore
motore non
danon superi
superiilii corretto
garantire +40°C, (per
+40°C, (per motori marini
motori
funzionamento marini
del +45°C
motore,o
+45°C o +50°C,
+50°C, in
in
• la basebase alle
temperatura norme del previste
locale dalle
in cui organizzazioni
è installato
alle norme previste dalle organizzazioni marittime), il marittime),
motore non superi i +40°C, (per motori marini +45°C o +50°C, in
§§ basel’ariaalle
l’aria di raffreddamento
di raffreddamento
norme previste circoli
circoli
Distanza
dalle liberamente
liberamente
minima in modo
in
tra il bordo
organizzazioni modo da
dellada garantire
garantire
carcassa
marittime), ilil corretto
del corretto funzionamento
motore efunzionamento del motore,
del
gli altri elementi: motore,
• l’aria di raffreddamento § per altezza d’asse 90 mm – 15 mm
circoli liberamente in modo da garantire il corretto funzionamento del motore
Distanza
§Distanza minima
minima
per altezze tra ilil 100
tra
d’asse bordo
bordo dellamm
della
e 112 carcassa
carcassa
– 20 mm del motore
del motore e e gli
gli altri
altri elementi:
elementi:
§§ per altezza
per altezza d’asse
altezze d’asse 90 90
132,mm
mm 160– 15
– 15 mm
mmmm – 40 mm
e 180
Distanza minima §§ perper tra il bordo
altezze
altezze della
d’asse
d’asse 100
100carcassa
e
e 112
112 mm
mmdel–
–motoremm e gli altri elementi:
20 mm
20
§ le viti di• per altezza
montaggio per altezze
d’asse
§§ siano
per ben 90
altezze mmd’asse 132,
– 15132,
d’asse
serrate. mm160 160 e e 180
180 mm
mm – – 40
40 mm mm
• per altezze d’asse 100 e 112 mm – 20 mm
le Controllo
§§3.2 le viti di
viti di•
montaggio
montaggio
per della siano
siano ben132,
ben
resistenza
altezze d’asse serrate.
serrate.
di isolamento.
160 e 180 mm – 40 mm
Le
3.2 • ledell’isolamento
condizioni
Controllo viti di montaggio
della siano
(controllareben
se serrate.
è umido) vanno controllate prima di avviare il motore o dopo un lungo
3.2 Controllo della resistenza
resistenza didi isolamento.
isolamento.
periodo di inattività (circa 6 mesi).
Le
Le condizioni dell’isolamento (controllare se è
è umido)
umido) vanno
vanno controllate
controllate prima
prima di
di avviare
avviare ilil motore
motore o dopo un lungo
3.2condizioni
Controllo
periodo di
dell’isolamento
della (controllare
resistenza di se
isolamento o dopo un lungo
periodo di inattività
inattività
La resistenza (circa 6 mesi).
(circa 6
dell’isolamento mesi).
deve essere misurata con una corrente continua di 500V.
Le condizioni dell’isolamento (controllare se è umido) vanno controllate prima di avviare il motore o dopo un
lungo
La
La periododell’isolamento
resistenza
resistenza di inattività (circa
dell’isolamento deve6
deve mesi). misurata
essere con
con una corrente continua di 500V.
Durante e essere
dopo la misurata
misurazione una corrente
della continua
resistenza didiisolamento,
500V. evitare di toccare i
ATTENZIONE morsetti perché contengono una tensione pericolosa. Scaricare l’avvolgimento
! Durante
Durante e
e dopo
dopo il
per scongiurare la misurazione
larischio
misurazione della
della resistenza
di folgorazione. resistenza di
di isolamento,
isolamento, evitare
evitare didi toccare
toccare ii
ATTENZIONE
ATTENZIONE
La resistenza morsetti
dell’isolamento
morsettideveperché contengono
esserecontengono
perché misurata conunauna tensione
unatensione pericolosa.
corrente continua
pericolosa. Scaricare
di 500V. l’avvolgimento
Scaricare l’avvolgimento
!! per
per scongiurare
scongiurare il il rischio
rischio di
di folgorazione.
folgorazione.
Il valore minimo della resistenza di isolamento relativo alla carcassa o tra le fasi, con una temperatura di
25°C ± 15°C, per un motore nuovo o riparato, è di 10 MΩ.
Il valore minimo
Il valore minimo delladella resistenza
resistenza di
resistenza di isolamento
di isolamento relativo
isolamento relativo alla
relativo alla carcassa
alla carcassao
carcassa ootratrale
tra lelefasi,
fasi,con
fasi, conuna
con unatemperatura
una temperaturadi
temperatura didi
25°C
25°C ±
±
Durante 15°C,
15°C,
il per
per un
un
funzionamentomotore
motoredel nuovo
nuovo
motore, o
o riparato,
riparato,
la è
è
resistenza
25°C ± 15°C, per un motore nuovo o riparato, è di 10 MΩ. di
di
di10
10 MΩ.
MΩ.
isolamento può diminuire, ma non deve scendere al di sotto
del valore critico che è il prodotto della tensione di alimentazione tra fili e il coefficiente costante di
Durante
Durante
0,5MΩ/kV. ilil funzionamento
funzionamento
Se il motore è del motore,
motore, la
delalimentato resistenza
la da
resistenza di
di isolamento
isolamento
un convertitore può
può diminuire,
diminuire,
di frequenza, ma
ma non
il valore non deve
deve scendere
minimo scendere al
al di
della resistenzadi sotto
sotto
di
Durante
del valore il funzionamento
critico che è ildel motore,della
prodotto la resistenza
tensione di
di isolamento
alimentazione puòtra
diminuire,
fili e il ma non devecostante
coefficiente scenderedial
del valore critico che è il prodotto della tensione di alimentazione tra fili e il coefficiente costante di
di sotto delSe
0,5MΩ/kV.
0,5MΩ/kV. Sevalore
il critico
il motore
motore è che
è è il prodotto
alimentato
alimentato da un della
da un tensionedi
convertitore
convertitore didifrequenza,
alimentazione
frequenza, il
il valoretra fili
valore e il coefficiente
minimo
minimo della costante
della resistenza
resistenza di
di
di 0,5MΩ/kV. Se il motore è alimentato da un convertitore di frequenza, il valore minimo della resistenza
di isolamento del motore è di 1 MΩ. Durante la misurazione l’avvolgimento deve avere la temperatura
d’esercizio.
Esempio di un motore alimentato da una rete 3 x 400V: 0,4kV x 0,5MΩ/kV= 0,2 MΩ.
Se la resistenza dell’avvolgimento scende al di sotto del valore critico, spegnere immediatamente il motore ed
eliminare la causa di tale riduzione (umidità, inquinamento, danno, ecc.). Dopo la riparazione o l’asciugatura,
ricontrollare le condizioni dell’isolamento.
Durante il processo di asciugatura creare le condizioni necessarie per rimuovere l’umidità dall’avvolgimento; ad
esempio, togliere il coperchio della scatola morsettiera per consentire il ricambio dell’aria all’interno del motore.
Nel caso di motori di grandezza 132, 160 e 180, togliere i tappi installati sui supporti dei cuscinetti per scaricare
la condensa. Temperatura consigliata per l’asciugatura: da 60 a 80°C. Asciugare il motore finché la resistenza di
isolamento raggiunge il suo valore minimo (2-8h).
I motori dotati di scaldiglie anticondensa possono essere asciugati collegandoli alla rete elettrica. Un altro meto-
do è l’alimentazione monofase di due delle tre uscite del motore con una tensione pari a circa il 20% della tensio-
Fig1
Se si utilizza un accoppiamento per collegare il motore alla macchina azionata, prestare particolare attenzione
alla concentricità degli alberi, sia del motore sia della macchina azionata (v. fig. 2).
Se la morsettiera è a 6 morsetti e utilizza i connettori forniti con il motore, creare un adeguato matching di fase,
Esempio: un motore con marcatura 230D/400Y V può essere collegato in due modi, in base al tipo di rete di
alimentazione:
• collegamento a ∆ se la tensione tra fili è 3 x 230V oppure
• collegamento a Y se la tensione tra fili è 3 x 400V.
3.5.2L’avviamento
Avviamentoindiretto
indiretto viene usato per limitare la corrente di spunto del motore e notevoli cadute di tensione nella
(0-Y-∆).
rete dovute a una tensione
L’avviamento 0-Y-∆ (stella/triangolo) di avvio puòelevata.
essereTenere presente
effettuato solo che il motore
su motori adcon un collegamento
avvolgimento unico nominale a ∆inha
con 6 cavi
uscitauna
e coppia di spuntodi3 rete
l’alimentazione voltedeve
più piccola
essererispetto
ugualea alla
un collegamento
tensione nominalea Y; perdel
questo
motorel’avviamento 0-Y-∆ deve
con collegamento a av-
∆
(triangolo).
venire Iaconnettori
vuoto o con vanno rimossi
il minimo dallapossibile.
carico morsettiera.
L’avvio del motore inizia con il collegamento a Y, per poi passare
al collegamento a ∆ dopo aver raggiunto una velocità di rotazione stabile. Se non è possibile avviare il motore
L’avviamento indiretto viene
con il collegamento a Y,usato
usareper limitare dell’avviamento
il metodo la corrente di spunto
direttodelinvece
motore e notevoli
dell’avvio cadute
0-Y-∆. Se dirisulta
tensione nella
comunque
rete dovute a una tensione di avvio elevata. Tenere presente che il motore con un
impossibile effettuare l’avviamento, riesaminare le condizioni di avvio e la scelta del motore. collegamento nominale a ∆ ha
una coppia di spunto 3 volte più piccola rispetto a un collegamento a Y; per questo l’avviamento 0-Y-∆ deve
avvenire a vuoto o con il minimo carico possibile. L’avvio del motore inizia con il collegamento a Y, per poi passare
Esempio: avvio di un motore marcato 400∆/690YV oppure 400∆V alimentato da una rete da 3 x 400V:
al collegamento a ∆ dopo aver raggiunto una velocità di rotazione stabile. Se non è possibile avviare il motore con
• collegamento
il collegamento a Y,a Yusare
– funzionamento 10s,
il metodo dell’avviamento diretto invece dell’avvio 0-Y-∆. Se risulta comunque
• passaggio
impossibile a ∆ -l’avviamento,
effettuare funzionamento costante,le condizioni di avvio e la scelta del motore.
riesaminare
• mettere il motore sotto carico.
Esempio: avvio di un motore marcato 400∆/690YV oppure 400∆V alimentato da una rete da 3 x 400V:
§ collegamento
Per maggiori ainformazioni
Y – funzionamento 10s,
sull’installazione dei motori elettrici, consultare la norma PN-E-05012.
§ passaggio a ∆ - funzionamento costante,
§ mettere il motore sotto carico.
3.5.3 Senso di rotazione del motore
Il senso informazioni
Per maggiori di rotazione sull’installazione
standard è orario,deiguardando dal lato
motori elettrici, comando
consultare dell’estremità
la norma d’albero, quando le fasi di
PN-E-05012.
alimentazione L1, L2, L3 sono connesse in base allo schema applicato sul motore (v. allegato n. 4). Per cambiare
3.5.3il Senso
senso didirotazione
rotazioneoccorre
del motore.
cambiare due fasi di alimentazione.
Il senso di rotazione standard è orario, guardando dal lato comando dell’estremità d’albero, quando le fasi di
alimentazione L1, L2, L3 sono connesse in base allo schema applicato sul motore (v. allegato n. 4). Per cambiare il
3.5.4 Protezione termica dell’avvolgimento (a richiesta)
senso di rotazione occorre cambiare due fasi di alimentazione.
Nei motori sono utilizzati due tipi di protezione termica:
3.5.4• Protezione
dispositivo termico
termica bimetallico,
dell'avvolgimento (a richiesta).
• resistore PTC.
Nei motori sono utilizzati due tipi di protezione termica:
I terminali termico
§ dispositivo dei sensori termici PTC devono essere collegati ai rispettivi terminali d’ingresso sul relè resistenza e
bimetallico,
i terminali
§ resistore PTC. dei sensori termici bimetallici NC possono essere collegati direttamente al circuito di sicurezza del
motore (fig 4).
I terminali dei sensori termici PTC devono essere collegati ai rispettivi terminali d’ingresso sul relè resistenza e i
terminali dei sensori
Nei motori termici bimetallici
equipaggiati NC possono
di protezione essere nell’avvolgimento
termica inserita collegati direttamente al circuito
e/o sui di sicurezza
cuscinetti, i terminalidel
deimotore
sensori
(fig 4).
vengono collegati in serie e cablati in una morsettiera dedicata, posta all’interno della scatola morsettiera prin-
Nei motori
cipale.equipaggiati di protezione termica inserita nell’avvolgimento e/o sui cuscinetti, i terminali dei sensori
vengono collegati in serie e cablati in una morsettiera dedicata, posta all’interno della scatola morsettiera
principale.
Sensori termici a contatto.
Tre di
Sensori questiasensori
termici si trovano nell’avvolgimento del motore e sono collegati in serie (fig. 3), ognuno in una fase
contatto.
diversa.
Tre di questi sensori si trovano nell’avvolgimento del motore e sono collegati in serie (fig. 3), ognuno in una fase
diversa.
Fig. 3 T1 T1
Nel disegno 4a è illustrato il sistema di alimentazione di un motore dotato di protezione termica che prevede
sensori termici a contatto.
14
interruttore di interruttore di
spegnimento spegnimento
contattore
trasmettitore di
resistenza
interruttore di interruttore di
accensione accensione
motore motore
Fig. 4
Fig. 5
Le uscite
Le uscite dei sensori
dei sensori non devono
non devono essere collegate
essere collegate direttamente
direttamente ai terminali
ai terminali del contattore,
del contattore, ma a quellima delarelè
quelli
re- del relè
resistenza
sistenza (es. RRx-12).
(es. RRx-12). Nel disegno
Nel disegno n. 4b è illustrato
n. 4b è illustrato il sistema
il sistema di alimentazione
di alimentazione di un in
di un motore motore in cui
cui viene viene utilizzato
utilizzato
un resistore PTC per la protezione termica.
un resistore PTC per la protezione termica.
Dati tecnici del resistore PTC STM 140 EK:
Dati tecnici del resistore PTC STM 140 EK:
§ resistenza:
• resistenza: ♦ TN = 140ºC
• TN = 140ºC ♦ per temp da 20°C a T N-20K – da 20 Ω a 250 Ω
• per temp da 20°C ♦ aperT N-20K
temp– da
TN-5K20- Ω a 250
<550 ΩΩ
• per temp TN-5K - ♦<550 perΩtemp TN+K5 - >1330 Ω
• per temp TN+K5 -♦>1330 per temp
Ω TN+15K - >4000 Ω
• per§tempcorrente
TN+15K -nominale
>4000 Ω- ≤2,5V-
§ corrente
• corrente nominale max – 30V-
- ≤2,5V-
§ resistenza
• corrente max – 30V- elettrica dell’isolamento – 2,5kV
• resistenza elettrica dell’isolamento – 2,5kV
3.5.5 Scaldiglie anticondensa.
Le scaldiglie sono usate per evitare la formazione di condensa all’interno del motore. La condensa può formarsi
3.5.5 Scaldiglie
quando il motoreanticondensa
rimane a lungo inattivo in un ambiente umido. In tal caso basta accendere le scaldiglie per
Le scaldiglie
qualche sonoora usate
prima per
di evitare
avviarelailformazione
motore; ad di condensa
asciugatura all’interno del motore.
completata, La condensa
controllare il valorepuò formarsi
della resistenza di
quando il motorecitato
isolamento rimanenela capitolo
lungo inattivo in un ambiente
3.2 oppure umido. In accese
tenere le scaldiglie tal casoperbasta accendere
tutto il periodolediscaldiglie
inattività.per qual-
Nei motori con grandezza 132, 160 e 180 è possibile scaricare la condensa mediante gli appositi tappi che si
trovano sui supporti dei cuscinetti.
Non accendere le scaldiglie quando il motore è in funzione.
Scaldiglie
MOTORI A INDUZIONE standard:
TRIFASE 2 scaldiglie,
A GABBIA ognuna da 25W, funzionano con una corrente di 230V con tre fili.
DI SCOIATTOLO
Con una connessione in parallelo la corrente di alimentazione può essere di 200-240V, mentre una connessione in
che ora prima di avviare il motore; ad asciugatura completata, controllare il valore della resistenza di isolamento 15
citato nel capitolo 3.2 oppure tenere le scaldiglie accese per tutto il periodo di inattività.
Nei motori con grandezza 132, 160 e 180 è possibile scaricare la condensa mediante gli appositi tappi che si
trovano sui supporti dei cuscinetti. Non accendere le scaldiglie quando il motore è in funzione.
Scaldiglie standard: 2 scaldiglie, ognuna da 25W, funzionano con una corrente di 230V con tre fili.
Con una connessione in parallelo la corrente di alimentazione può essere di 200-240V, mentre una connessione
in serie consente di utilizzare una corrente di 400-480V.
Il numero massimo di avviamenti consecutivi dipende dal grado di difficoltà dell’avvio ed è limitato dall’aumento
massimo della temperatura per la classe di isolamento indicata per la resistenza termica.
Il funzionamento è regolare quando la variazione di corrente non supera il ±5% della corrente nominale e il ±2%
della frequenza nominale.
La regolazione della velocità di rotazione, in base alla coppia, può avvenire solo nell’intervallo indicato nel grafi-
co n. 1, mentre la coppia massima dei motori a induzione con ventilazione esterna, in base alla frequenza della
La regolazione della velocità di rotazione, in base alla coppia, può avvenire solo nell’intervallo indicato nel grafico
corrente fornita, è indicata
n. 1, mentre nelmassima
la coppia 2. Il funzionamento
graficodein.motori nel campo
a induzione con ventilazione arancione
esterna, in base dipende dal della
alla frequenza tipo e dalle impo-
stazioni del convertitore di frequenza.
corrente fornita, è indicata nel grafico n. 2. Il funzionamento nel campo arancione dipende dal tipo e dalle impostazioni del
convertitore di frequenza.
Grafico n. 1
Grafico n. 1
Grafico
Grafico n. 2 n. 2
9550 ⋅ P [kW]
M [Nm] =9550 ⋅ P [kW]
−1
M [Nm] = n [min −]1 si evince che l’aumento della velocità di rotazione, mantenendo una
Dall’analisi della formula
Dall’analisi della
coppia formula
Dall’analisi della formula
costante,
deve essere n [min
accompagnato ] dasisi
un evince
evince
aumento che
che l’aumento
l’aumento
della della
potenza. Indella velocità
velocità
presenza di rotazione,
di
di velocità rotazione, mantenendo una
superiori a mantenendo
una coppia quella nominale,
costante, deve l’aumento
essere della potenza comporterebbe
accompagnato da un un aumento della
aumento della corrente consumata
potenza. In dal motore,
presenza di con
velocità superiori
coppia costante, deve essere accompagnato da un aumento della potenza. In presenza di velocità
conseguente surriscaldamento di quest’ultimo. Quindi se la velocità di rotazione è maggiore di quella nominale,
superiori a
aquella
quella nominale,
nominale, l’aumento
l’aumento
occorre ridurre della
la coppiadella potenza
potenza
sull’albero. comporterebbe
comporterebbe
Se il motore un aumento
un aumento
ruota a una velocità della
maggiore di della corrente consumata
correntecontrollare
quella nominale, consumatache dal motore, con
dal
conseguente
con surriscaldamento
la corrente
conseguente consumata non siadimaggiore
surriscaldamento quest’ultimo. Quindi
della corrente
di quest’ultimo. sese
nominale.
Quindi la lavelocità
velocitàdidirotazione
rotazioneèè maggiore
maggiore di nominale,
di quella nomi-
L’uso del motore a una velocità di rotazione maggiore di quella nominale può comportare un aumento del livello del
occorre ridurre
nale, occorrerumore
la
ridurre coppia
la coppia
e delle
sull’albero. Se
vibrazioni sull’albero.
e una riduzione
il motore
Sedella
il motoreruota a una
vita utileruota a unavelocità
dei cuscinetti.
maggiore
velocità maggiore
Attenzione:
di quella
di quella
non superare
nominale,
nominale,
la velocità di
controllare
control- che
la corrente
lare consumata
rotazione
che la corrente indicata non sia non
maggiore
nel grafico.
consumata della corrente
sia maggiore nominale.
della corrente nominale.
L’uso del motore a una velocità di rotazione maggiore di quella nominale può comportare un aumento del livello del
L’uso del motore a una velocità di rotazione maggiore di quella nominale può comportare un aumento del livello
rumore e Per eliminare
delle questi
vibrazioni effetti
e una negativi:
riduzione della vita utile dei cuscinetti. Attenzione: non superare la velocità di
§ usare filtri du/dt che riducono il valore della tensione di uscita,
rotazione §indicata nel
bloccare grafico. nell’inverter dove possono comparire gli effetti negativi,
le frequenze
§ modificare la frequenza portante (modulazione transistor),
§ regolare altri parametri dell’inverter.
Per eliminare questi effetti negativi:
MOTORI § usare filtri
A INDUZIONE du/dtAche
TRIFASE riducono
GABBIA il valore della
DI SCOIATTOLO tensione di uscita,
§ bloccare le frequenze nell’inverter dove possono comparire gli effetti negativi,
del rumore e delle vibrazioni e una riduzione della vita utile dei cuscinetti. Attenzione: non superare la velocità di 17
rotazione indicata nel grafico.
Ispezioni correnti: effettuate nel luogo di installazione, Ispezioni generali: prevedono le seguenti operazioni:
senza smontare il motore. Questo tipo di ispezione
può indicare la necessità di sottoporre il motore a
un’ispezione generale.
N. Nome parte
1 Albero
2 Scudo cuscinetto
3 Cuscinetto
5 Anello di tenuta
6 Dado
7 Punto di ingrassaggio
Fig. 6
MOTORE A INDUZIONE TRIFASE A GABBIA DI SCOIATTOLO, CON VENTOLA INTERNA TEFC/IC 411
N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte
1 Rotore 6 Rondella elastica 11 Scudo cuscinetto lato NDE 15 Golfare 20 Flangia scudo B5
2 Scudo cuscinetto lato DE 7 Chiavetta 12A Scatola morsettiera – 1 pressacavo 16 Dado 21 Flangia scudo B14 C1
3 Statore 8 Ventola 12B Scatola morsettiera – 2 pressacavi 17 Cuscinetto 22 Flangia scudo B14 C2
4 Anello di tenuta 9 Dado 13 Copriventola 18 Piede
5 Vite 10 Anello di arresto 14
Fig. 7
Rondella ondulata 19 Rondella piana
Fig. 7
Fig. 8
Fig. 8
Attenzione: nei motori dotati di cuscinetto bloccato fig. 9 e 10, (riguarda anche i motori verticali), prima di smontare
Attenzione: nei
il cuscinetto,
MOTORI A INDUZIONE motori
procedere
TRIFASE dotati
nel DI
A GABBIA diSCOIATTOLO
cuscinetto
seguente modo:bloccato fig. 9 e 10, (riguarda anche i motori verticali), prima di smontare
il cuscinetto, procedere nel seguente modo:
Attenzione: nei motori dotati di cuscinetto bloccato fig. 9 e 10, (riguarda anche i motori verticali), prima di 25
smontare il cuscinetto, procedere nel seguente modo:
• togliere le 3 viti del coperchio del cuscinetto (4) e l’anello elastico del rotore (3) (vale anche per i motori con
cuscinetti ad alloggiamento chiuso, v. fig. 9)
• togliere l’anello elastico dei supporti dei cuscinetti (3) e del rotore (4) (vale anche per i motori con cuscinetti
ad alloggiamento aperto, v. fig. 10).
N. Nome parte
N. Nome parte
1 Albero
1 Albero
2 Scudo cuscinetto
2 Scudo cuscinetto
3 Anello di arresto interno
3 Anello di arresto interno
4 Cappello del cuscinetto
4 Anello di arresto esterno
5 Cuscinetto
5 Cuscinetto
6 Dado
Fig. 9 Fig. 10
Se il motore è dotato di freno (fig. 11), prima smontare il freno (19) e poi il motore.
Se il motore è dotato di un sistema di ventilazione esterno (fig. 12), la ventola esterna (10) deve essere smontata
insieme alla copertura.
N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte
1 Rotore 6 Rondella elastica 11 Scudo cuscinetto lato NDE 15 Copertura di isolamento 20 Flangia scudo B5
2 Scudo cuscinetto lato DE 7 Chiavetta 12A Scatola morsettiera – freno HZG 16 Dado 21 Flangia scudo B14 C1
3 Statore 8 Ventola 12B Scatola morsettiera – freno HPS 17 Cuscinetto 22 Flangia scudo B14 C2
4 Anello di tenuta 9 Dado 13 Copriventola 18 Piede
5 Vite 10 Anello di arresto 14 Rondella ondulata 19 Freno
Fig. 11
Fig.11
26 MOTORE A INDUZIONE TRIFASE A GABBIA DI SCOIATTOLO, CON VENTOLA ESTERNA
N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte N. Nome parte
1 Rotore 6 Rondella elastica 11 Scudo cuscinetto lato NDE 15 Golfare 20 Flangia scudo B14 C2
2 Scudo cuscinetto lato DE 7 Chiavetta 12A Scatola morsettiera – 1 pressacavo 16 Dado
3 Statore 8 Flangia scudo B5 12B Scatola morsettiera – 2 pressacavi 17 Cuscinetto
4 Anello di tenuta 9 Dado 13 Rondella piana 18 Piede
5 Vite 10 Gruppo ventilazione esterna 14 Rondella ondulata 19 Flangia scudo B14 C1
Fig. 12
Fig. 12
Fig.12
La scatola morsettiera del motore va smontata come indicato nel disegno n. 13. Sono disponibili le seguenti
La scatola
scatole morsettiera
dei morsetti, del motore
Fig.13
a seconda va di
del tipo smontata
motore: come indicato nel disegno n. 13. Sono disponibili le seguenti
Fig.14
scatole dei morsetti, a seconda del tipo di motore:
Fig. 15 Fig. 16
Per
Perrimontare
rimontareil motore
il motoreripetere, in in
ripetere, ordine inverso,
ordine inverso,le le
operazioni sopra
operazioni sopradescritte.
descritte.
SeSeil ilmontaggio
montaggio è stato eseguito in modo corretto, il rotore deve girare liberamente quando
è stato eseguito in modo corretto, il rotore deve girare liberamente quando si
si ruota
ruota manualmente
manualmente il
collo dell’albero.
il collo dell’albero.
6.6. ELENCO
ELENCO DEI RICAMBI.
DEI RICAMBI
• Gruppo
• Grupporotore rotore
• Supporto
• Supporto cuscinetto N - lavorazione
cuscinetto N - lavorazione
• Supporto
• Supporto flangia
flangia - lavorazione
- lavorazione
• Guarnizione
• Guarnizione ad anello
ad anello (anello
(anello a V) a V)
• Rondella
• Rondella elastica
elastica
• Cuscinetto
• Cuscinetto N N
• Coperchio cuscinetto
• Coperchio cuscinetto - lavorazione
- lavorazione
• Anello di feltro del coperchio
• Anello di feltro del coperchio
• Supporto cuscinetto P - lavorazione
• Supporto cuscinetto P - lavorazione
• Cuscinetto P
• Cuscinetto P
• Anello di fermo del rotore
• Anello di fermo del rotore
• Ventola
• Ventola
• Copriventola
• Copriventola
• Gruppo scatola morsettiera
• Gruppo scatola morsettiera
28 7. ALLEGATI
Collegamento a ∆ Collegamento a Y
2. Motori trifase a due velocità per impieghi generali (avvolgimento singolo), ad esempio, 2p=4/2, 8/4:
4. Motori trifase a due velocità con ventola (avvolgimento singolo), ad esempio 2p=4/2W, 8/4W – la marcatura del
motore termina con „W":
INGR. 1 2p=4(8)(12) INGR. 2 2p=2(4)(6)
Collegamento a Y Collegamento a YY
ATTENZIONE! Non usare il convertitore di frequenza per alimentare la ventola esterna o il freno.
30 6. Motori trifase a una velocità:
7. Schema di alimentazione della ventilazione esterna; nelle versioni standard, i motori sono dotati di un modulo di
raffreddamento esterno.
Grandezza meccanica del motore 90÷112 Grandezza meccanica del motore 132÷180
a) Freno tipo H
a) Freno tipo H
Per poter funzionare correttamente, il freno deve poggiare su una superficie perpendicolare rispetto all’asse del
motore. Per montare il freno sul motore con un supporto del cuscinetto e un albero adattati si utilizzano tre viti di
bloccaggio (4) disposte a 120°. L’albero viene quindi posto sulla molla centrale (5) che poggia sull’anello interno
del cuscinetto. Avvitare bene la vite (7) sull’albero del motore e montare la ventola (3) che poggia sul diametro
interno e un canale.
Applicare la rondella speciale (6) sulla ventola (3) e la vite di bloccaggio (7) e avvitare il dado autobloccante (8) in
modo da creare un traferro di 0,2 (v. tabella 1).
Mettere la guarnizione ad anello (9) tra la carcassa (elettromagnete (1)) e l’armatura, quindi mettere l’apposita
copertura sul freno.
Tabella 1
TIPO H-63 H-71 H-80 H-90 H-100 H-112 H-132 H-160
traferro
0,2 ±0,05 0,2 ±0,05 0,2 ±0,05 0,2 ±0,05 0,2 ±0,1 0,2 ±0,1 0,2 ±0,1 0,2 ±0,1
nom. „a”
I freni sono facili da assemblare. Montare l’ingranaggio (6) sull’albero e fissarlo con un anello elastico per impe-
dirne lo spostamento assiale. Dopo aver installato il disco del freno (5) sull’ingranaggio, montare il freno con le
viti di bloccaggio (10) sul coperchio del cuscinetto del motore, la piastra di montaggio (7) o il lato della macchina
azionata. Al termine del montaggio, rimuovere gli elementi che bloccano il freno (14). Controllare il valore del
traferro „a” che deve essere pari al valore „a nom” indicato nella tabella 2. In caso di discrepanza, regolare il
traferro come descritto nel paragrafo 3. Mettere la copertura del freno.
Per lo smontaggio ripetere le stesse operazioni in ordine inverso.
Tabella 2
TIPO HPS06 HPS08 HPS10 HPS12 HPS14 HPS16 HPS18 HPS20 HPS25
a nom. 0,2 ±0,05 0,2 ±0,05 0,2 ±0,05 0,3 ±0,05 0,3 ±0,05 0,3 ±0,05 0,3 ±0,05 0,3 ±0,05 0,3±0,05
a max. 0,5 0,5 0,5 0,7 0,8 1,0 1,0 1,2 1,4
I freni H(Z,Y)g sono molto semplici da assemblare. Montare l’ingranaggio (1) sull’albero e fissarlo con un anello
elastico per impedirne lo spostamento assiale. Dopo aver installato il disco del freno (7) sull’ingranaggio, mon-
tare il freno con le viti di bloccaggio sul coperchio del cuscinetto del motore o il lato della macchina azionata.
Utilizzare ghisa o acciaio come superficie d’attrito. In caso di difficoltà nel creare una superficie d’attrito sulla
macchina azionata, utilizzare una piastra di montaggio (9).
Per collegare il freno DC a una fonte AC si utilizzano due circuiti di raddrizzamento. La bobina del circuito
dell’elettromagnete può essere staccata sul lato della corrente continua o alternata.
FRENOFRENO
~AC =DC
W
~AC =DC
Quando la tensione viene disattivata, il campo magnetico fa sì che la corrente della bobina passi nel diodo
Quando lae tensione
rettificatore diminuisca viene disattivata,
lentamente. il campo
Il campo magnetico
magnetico fa sì che la
diminuisce corrente della
gradualmente bobina passiun
comportando nelallungamento
diodo retti-
delficatore
periodoe di funzionamento del freno e un aumento ritardato della coppia di frenatura.
diminuisca lentamente. Il campo magnetico diminuisce gradualmente comportando un allungamento Se il tempo di lavoro è
Quando
irrilevante, la collegare
tensione ilviene
freno disattivata,
sul lato il campo
della magnetico
corrente alternata faperché
sì che non
la corrente
occorre della bobinaprotezione
un’ulteriore passi nel perdiodo
del periodo
rettificatore e di funzionamento
diminuisca lentamente.del freno
Il campoe unmagnetico
aumento ritardato
diminuiscedella coppia di frenatura.
gradualmente Se il un
comportando tempo di lavorola
allungamento
bobina e i contatti. Se disattivati, i circuiti di alimentazione fungono da diodi nonunidirezionali.
delè periodo
irrilevante, collegare
di funzionamentoil frenodelsulfreno
lato edella corrente alternata
un aumento ritardato perché
della coppia occorre un’ulteriore
di frenatura. protezione
Se il tempo per laè
di lavoro
bobina
irrilevante, e i contatti.
collegareSULSe disattivati,
il freno sulDELLA i circuiti
lato della di alimentazione
corrente CONTINUA fungono da diodi unidirezionali.
alternata perché non occorre un’ulteriore protezione per la
- DISATTIVAZIONE LATO CORRENTE
bobina e i contatti. Se disattivati, i circuiti di alimentazione fungono da diodi unidirezionali.
- DISATTIVAZIONE SUL LATO DELLA CORRENTE CONTINUA
- DISATTIVAZIONE SUL LATO DELLA CORRENTE CONTINUA W FRENOFRENO
~AC =DC
W
~AC =DC
La corrente della bobina viene interrotta tra la bobina e il circuito (raddrizzatore) di alimentazione. Il campo
magnetico diminuisce rapidamente, il tempo di funzionamento del freno è breve e, di conseguenza, la coppia di
frenatura aumenta velocemente. L’apertura del lato della corrente continua della bobina genera un’alta tensione
La
che corrente della bobinausura
vienedei
interrotta tra la bobina e il circuitodi (raddrizzatore) di alimentazione. Il dall’alta
campo
Laprovoca
magneticocorrente una
dellarapida
diminuisce bobina
rapidamente,
contattitra
viene interrotta
il tempo
dovuta
di
alla eformazione
la funzionamento
bobina il circuito
del freno
scintille. Per
(raddrizzatore)
è breve di
e,
proteggere la bobina
alimentazione.
di conseguenza, Il campo
la coppia di
tensione
magneticoe i contatti da un’usura
diminuisce eccessiva,
rapidamente, i circuiti
il tempo dilato di raddrizzamento
funzionamento sono
delcontinua
freno dotati e,
è breve di di
una protezione che
conseguenza, consente
la coppia di
frenatura aumenta velocemente. L’apertura
di collegare il freno sul lato della corrente continua. del della corrente della bobina genera un’alta tensione
che frenatura
provocaaumenta
una rapidavelocemente.
usura dei L’apertura del lato
contatti dovuta della
alla corrente continua
formazione della
di scintille. Perbobina generalaun’alta
proteggere bobinatensione
dall’alta
tensione
che e i
provocacontatti
b) Freno tipo H(Z,Y)guna da un’usura
rapida usura eccessiva,
dei contatti i circuiti
dovuta di raddrizzamento
alla formazione di sono dotati
scintille. Per di una protezione
proteggere la che
bobina consente
dall’alta
di collegare
tensione eil ifreno sul lato
contatti della corrente
da un’usura continua.
eccessiva, i circuiti di raddrizzamento sono dotati di una protezione che con-
sente
Il collegamento di questo tipo di freno avviene come indicato nel disegno.
b) diFreno tipo H(Z,Y)g
collegare il freno sul lato della corrente continua.
b) Freno tipo H(Z,Y)g
Il collegamento di questo tipo di freno avviene L1 L2
come indicato L3disegno.
nel
Il collegamento di questo tipo di freno avviene come indicato nel disegno.
L1 L2 L3
FRENO
Il traferro (interspazio) „a” aumenta a causa dell’usura del disco del freno (5). Il valore di traferro corretto può es-
sere ripristinato utilizzando le viti di regolazione (11) poste sul telaio (1). Durante la regolazione allentare le viti di
serraggio (10), avvalendosi di un calibro (o spessimetro) inserito tra l’armatura e il telaio, ripristinare il traferro al
valore nominale agendo sulle viti di regolazione (11). Serrare le viti di serraggio (10). Il bloccaggio dell’insieme
gruppo freno è ottenuto contrapponendo le viti di regolazione, cioè svitandole fino al limite della piastra di mon-
taggio del dispositivo accoppiato.
5. Ispezioni periodiche
I freni devono essere controllati almeno una volta all’anno.
Il periodo di funzionamento, trascorso il quale è necessaria un’ispezione, dipende dall’intensità di movimento e
viene indicato nel manuale d’uso dei singoli dispositivi (es. gru).
Durante l’ispezione (previa rimozione della cinghia di gomma e della copertura del freno):
- pulire lo sporco che si è formato all’interno del freno,
- misurare il traferro con l’apposito spessimetro:
a) freno tipo H; per regolare il traferro in base al valore indicato nella tabella 1 usare un dado autobloccante (8).
La regolazione può essere effettuata più volte, fino a completa usura della guarnizione del freno. In tal caso,
sostituire l’armatura con la guarnizione (2);
b) freno tipo HPS; controllare il traferro come indicato nel paragrafo 4 a) e in base alla tabella 1; c) freno tipo
H(Z,Y)g;
S1 tra l’armatura e i dadi a corona. La somma dei traferri misurati S + S 1 (nello stato di frenatura) deve essere
pari a 1,8-2 mm; regolare se necessario;
- eseguire alcune prove per verificare che il freno funzioni regolarmente.
Se si nota una diminuzione significativa dell’efficacia della frenatura rispetto allo stato iniziale, smontare il freno e
controllare le condizioni della guarnizione, delle piste e delle molle.
Il disco del freno va sostituito quando raggiunge il grado massimo di usura (la superficie della guarnizione è
livellata con l’elemento del cuscinetto di alluminio del disco del freno). Quando si sostituisce il disco del freno,
controllare che la superficie d’attrito del disco, l’armatura e gli elementi collegati alla guarnizioni non siano spo-
rchi di grasso e olio.
Se il freno non funziona, nonostante sia stato montato e regolato in modo corretto:
- l’elettromagnete è stato danneggiato, bobina bruciata, cavo di alimentazione danneggiato
- il circuito di raddrizzamento (installato nella scatola morsettiera del motore o nel quadro di comando della