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VENEZIA perat “il INTRODUZIONE La ragazza 11 beaceio era vicino al telefono. Forse la ragazza aveva cercato di chiamare qualcuno, ma poi non aveva avuto il tempo di arto. Lunghi expel neri scendevano sul viso e coprivano gli occhi. Sul olla cera tna lunge linea viola. Da qui era uscito molto sanguc, era caduto sul iettoe poi sul pavimento.Dalafinesia, che eraaperta, entrava la luce di un matino grigio. A Venezia il cielo & sempre un po tst. “La ragazza ® mora tra Puna ele due di questa notte”, ha detto il sino Pha uccisa con un rasoio.” ioc polizia Pino Ocehiofino sit acceso una sigaretta, Ha puardato ancora una volta il corpo della ragazza e poi ha preso ‘qualeosa dal tavoto vicino al lett “SB questo cos'8?"-ha domandato. ppavimento: a parte dalla easa dove si Scanned with CamScanner Operas 9 fies pet rence wae coisafobso case Lslaopar gi ‘> “Bil Requiem di Verdi, commissario: musica per i morti.” @ La camera cra piena di poliziotti. Li aveva chiamati il direttore © del'albergo un'ora prima, quando la cameriera era entrata per fare le ‘© pulizic ¢ aveva trovato la ragazza sul letto, morta, ange Sa Cae “E una storia un po’ lunga, commissario. Se mi lascia parlare, Le ‘cameriera: donna che lvora in albergo. Bs: la cameriera pulisce le camere dell albergo. 'B musica classica, commissario. Quando la cameriera & entrata gcchi da poliziotto un po* stupido. “Va bene, ha dett, “sentiamo questa storia.” Mi sono acceso anch’io una sigaretta e ho iniziato a raccontare. Scanned with CamScanner perat PARTE PRIMA I proprietario Tutto @ cominciato una sera di qualche giorno fa. Era venerdl. A Milano pioveva forte e faceva freddo. La mia vecchia Volkswagen si era fermata in mezzoalla strada, asciandomi apiedi. Pertornareacasa avevo camminato due chilometri sotto Ia pioggia ed ero arrivato con i vestiti bagnati i piedi gelati. Avevo i reumatismieil risealdamento era roto. Che fare? Di solito in questi casi mi preparounabuonacena, Cosi alle oto ho iniziatoa mangiare: spaghetti, pollo al marsala e patate. In quel ‘momento il proprietario, che abitava al piano di sotto e certamente mi aveva visto entrare, ha bussato alla porta, Era un tipo basso, con gli occhiali, una di quelle persone che quando pparlano non ti guardano in facci “Sono qui peri soldi dell'affitto”, mi ha detto, “due mesi di itardo, Lei mi capisce. Lo capivo, ma i soldi io non Ii avevo, si sa com’® il lavoro di un detective, ci sono dei mesi buoni ed altri meno. “Senta”, gli ho detto, “questo mese il lavoro ® andato male, ho avuto pochissimiclienti;perd Le dard isuoi soldi, non sipreoccupi; deve solo vere un po' di pazienza, aspettare ancora qualche giomo. Lei, invece, non ha visto che il riscaldamento & rotto? Che cosa pensa di fare? Ha intenzione di ripararlo 0 vuole farmi morire di freddo?” risealdamentoilriscaldamentoservepersealdarelacasa.Bs.:quandofafreddo, ‘accendoilrsealdamento. ‘ipararlo;sstemaro, aggiustalo,imetelo in funzione. Es: questo orolosio non va, devo riparario. Peer: Operat i affitto e poi parliamo del riscaldamento”, mi 1, risposto. hu continuato: “Vede signor Esposito, il mio sbaglio Gi affitiae la casa ad uno come Lei, che & di Napoli; con voi ‘meridionali non si sta mai tranguill, c’é sempre qualche problema, La verita2 che I'ltalia si divide in due: noi del nord, che lavoriamo e ‘siamo tutta gente onesta, e voi del sud, che invece non avete voglia di fueniente e venite qui arubarci i soldi. E non pensi che sono razzista. ““abito Milano da vent'anni", ho detto io, “e discorsi come i suoi ne ho sentii tanti, Quello che penso non Glielo dico, perché con gente come Lei non parlo. E adesso per favore se ne vada, devo ancora rmangiare e la cena diventa fredda.” *Po ho chiuso la porta e sono tornato a tavola. Luié rimasto N, dietro Ja porta, "ho sentito mentre gridava "Le do ancora una settimana, non ‘un giomo di pid!” quindi & andato via Hopensato:"‘questomondot pienod idiotic iproprietaridicasesono i peggiori di tut, ma adesso & meglio non pensarci, mi mangio questo piatto di spaghetti e ci bevo sopra un bicchiere di Chianti.” Po di bicchieri ne ho bevuti quatro, perché senza il riscaldamento {aceva proprio freddo, ¢ alla fine per scaldarmi mi sono messo anche ileappotto.. ili tardi, mentre mangiavo il pollo, ho sentito di nuovo bussare, ma {questa volta non eral proprietario. Davantallaporiac’era un ragazz20 dicirea.vent’anni, alto, magro ¢ con i capelti lunghi. ‘Pollo al marsala”, mi ha deto, “non mi posso sbagliare, si sente dal profumo, mia madre lo faceva sempre. Posso entrare?” 'Non lo conoscevo. Che cosa voleva? ‘sVengo dal Teatro dell’ Opera”, hacontinuato, “lavoro biglitteria “Prima pag! gente del sud. Es: meridional vvono al sud {sertentrional cappotto Scanned with CamScanner a lls Scala. Ladirezione mi ha detto di portarLequesto, Non michieda perché.” Mia dato una busta bianca, con sopra il mio nome e il mio inditizzo. Dentro c’era un biglietto con un invito per il giorno dopo. L'oper programma era La Bohdme di Giacomo Puccini “Forse ¢'8 uno sbaglio”, ho deto, “io non aspettavo nessun invito. Dev'essere perqualcunaltro, Perd Puccini mi piacee LaBohéme’una grande opera.” “Allora lo tenga. Se Le piace Puccini, 2 un’occasione da non pérdere. Nel cast c’t Giuseppina Reggiani, a famosa soprano. La conosce?” “Si, ha una voce fantastica. Lei ha ragione: eredo che ter® i Seal e soprano; cantante’ opera (donna). Es: Moria Callas era una grande soprano. ome del Teatro dell Opera di Milano. = — La cantante |’ ti commissario Occhiofine mi guardava con occhi impazienti ‘Stava diventando nervoso. “Senta signor Esposito, io non ho tempo da perdere. Qui morta una ragazza e Lei mi parla di spaghetti e pollo al marsala!’ “Mi laci finite, signor commissario. Le avevo dettoche la storia era tun po" lunga. Allora, dov"eroarrivato... Ah si:a La Bohéme. Dungue, qa seta dopo sono andato alla Scala eho ascoltato opera. Giuseppina Reggiani ha cantato benissimo, Era una donna grande e grossa, con ‘una voce molto bela. Alla fine, quando tutto i pubblico si®alzato per lasciare il teatro, un wom con un vestto blu & venuto a chiamarmi “Venga”, mi I deto, “Ia slgnora Reggian L'aspetta Lého seguito per un lungo eortidoto e pol per una senla di due piani cheportavanellaparte del teatro riservata gli artist. L'uomohaaperto ‘una porta e mi ha invitato ad entrar. juseppina Reggiani era seduta di fronte allo specchio. Davantialei c’era una grande torta al cioccolato, La cantante la mangiava velocemente, con le mani. Era grassa, ma aveva begli occhi € un sorriso un po" triste che la faceva sembrare simpatica “C’t un pazzo che vuole uccidermi”, mi ha detto, “e la cosa non & divertente “Sentiamo”, ho detto io. ‘Mi sono seduto su una sedia e mi sono acceso una sigaretta, Poi, siccome continuava a mangiare e non parlava, ho chiesto: “allora, cos"? questa storia? Perché pensa che qualcuno La voglia vccidere?” imp non vogliono aspecare. Scanned with CamScanner ent: nervosiilcontrario di pazienti. Bs: Carle Mario sono impazient | ‘anno gid ueciso Rocco”, ha risposto “Chie Rocco?” “tlmio gatto. Era bellissimo, bianco e marrone, Sembrava uscito da | yn film di Walt Disney.” odio Walt Disney”, ho detto, “e di gatti non mi occupo: sono un detective, non la Protezione Animal.” “Hanno cercato di uecidere anche Gegia”, ha detto lei. “Ma quanti gatti ha?” “Gegia non & un gatto,2 Ta mia segretaria.” “(sh allora le cose cambiano.” ‘Lraltr sera qualcuno "ha aggredita qui dentroal teatro. Ha cercato dicolpirla con un rasoio. Lei seappata, per salvarsi si buttata dalla finestra del secondo piario. Adesso & all’ospedale, con le gambe e le ‘race rotte.” [La cantante ha preso un altro pezzo di torta, poi ha continuato: “Guardi questa letera &arrivata ie.” Lo let. Non c'era sritto molto, solo due parole:“Morirete mutt.” ‘“Quell'uomo non scherza’, ha detto la cantante, “Lei deve scoprire chi, prima che mi uccida.” “p'accord, ma Le costera un po’. & un lavoro difficile." “{ soldi non mi maneano, sono una cantante famosa, ho sucesso. E poi lo so bene: oggi Ia vita costa cara.” “In tit i sensi”, ho detto io Lei ha sorrso, mostrandomi Ia bocca sporca di cioccolata. La torta cera quasi finita “Non Le ho chiesto se ne vuole un po" ‘Grazie, non mangio cioccolata, Solo doi alla frutta” “Lei 8 uno strano tipo signor Esposito, perd mi & simpatico.” ‘Odio Cit otiare: non ame, non mi pies, Es: ood mare ama lamantagna hnggretita Gn aggre) ha cerca vse i fare dl mae Scanned with CamScanner t quel momento qualcuno ha bussato ala porta. Bentato un vom | alio,conunguantonerosllamanosinista, Eraldireloredrchestra, Mita guardato un momento e pois girato subito verso Ta dons. “Torta al cioccolato” ha detto, "hai mangata di nuovo. Lo si che non puoi La cantante ha abbassto gli occhi, Sembavadispiac “Avevipromesso di non fri, continvat i, atu miconosi,idoleimi a, invece guardat ‘a bene, aesso pulisct, per questa volta i perdono,” Poi si&girato verso di me: “mia mogle non pudsangiare dol i medico gliehaprobito.” “Cert medici sono de criminal, ho det fo. Misono acceso’ alia sigaretta.Lanotiziache Giuseppina Reggiani irene dorchestra mi aveva un po" sorpreso, Lvomo si seduto; si & toto la giacea, ma non il guant. “Lee piaciuta?” - mi ha chiesto. “Latorta? L"ha mangiata uta le" “Parlavo dell opera.” “Ab, Popera.. i, certo: sua moglie & bravssma.” “B vero, ma ogni tanto ha dell strane idee. Adesso, per esempio, crede che ci sia qualcuno che Ia wale uccidere. E moro il gt, {questo & tuto, Uno scherzo idiota di qualche ragazzo.” “Anche quello che & successo alla segretara era uno scherzo?™ “Questa @ un‘ala storia. Quella donna ha un cattivo carattere carattere: personalit. Es: Paolo ha un buon caraitere, eentee sagan Operat Probabilmente ha avuto una brutta discussione con qualcuno. “Blaletera”” ‘Ci sono tant stupid”, ha risposto li ‘Va bene", ho detto io alzandomi, “visto che & tutto chiaro, non c'® pitt bisogno dime. Buonasera e' grazie per Vinvito: V'opera era bellissima.” v*Aspetti” ha detto la cantante, “non ascolti mio marito. Sono io che Lapago, Prendaquestisoldiecominciillavoro. Eperfavore:troviquel pono" La segretaria “Senta, signor Esposito, io ancora non capisco dove wuole arivare. Stanotte, quia Venezia? morta una ragazza che sichiama Antonietta Lelinvece mi parla di Milano, di Gegia edi Giuseppina Reggiani.” TI commissario Pino Occhiofin aveva fetta, Come tt i poiziot, son sapeva ascoltare ™ Ancora un po" pazionza, signor commissaio, fa poco arrivo a YVeneziu e ud Antonletis o deta, Po ho vont a raccontae. Alora, quando quella sera sono uscito dal teat, lw pensato: “Per cominciae, andrd a conoscere Ia segretaria, Forse questa Gegia ha ‘qualcosa d'interessante da dire’ ‘Cosi il giomo dopo sono andato all‘ospedale. Ho chiesto a unvinfermiera il numero della stanza e sono entato. Sul lettoc’era una donna grassa, brutta, Dal modo in cui mi guardava fra: donna che lavora in ospedale con i mal Scanned with CamScanner oer! sicapiva che non stava bene, manéle braccia née gambe sembravano) rotte. 1 “Le devo fare alcune domande”, ho detto. “Sono un detective, mi chiamo Antonio Esposito.” “Domande? Che domande? Non lo vede che sto male?” “Lo so che sta male, & per questo che sono qui. E comunque non si | Jamenti: dopo tutto & stata fortunata, poteva andarLe peggio.” “Ma che dice? Si pud sapere cosa vuole da me?” ‘oglio solo che mi racconti cosa @ successo quella sera”, ho spiegato, ‘echi era quell'vomo, che cosa Le ha detto... Allora, adove cominciamo?” “Lei & un pazzo. Esca subito da qui o chiamo l'infermiera.” ‘A questo punto mi sono innervosito. “Senti, brutta grassona”, ho detto mettendole un dito sulla faccia, “eredi che sia divertente perme stare quia parlare con te? Cerca dinon fare la stupida e rispondi alle domande!” ““Maleducato! Non Le permetto di parlarmi in questo modo... Vada vial” “Allora non hai capito”, ho continuato, “la signora Reggiani mi paga per fare questo lavoro e io non me'ne andré da qui finché non avrai risposto alle mie domande, & chiaro?” “Scusi, ma Lei chi cerca?” “Cerco Gegia, stanza 321." “Questa la 322, 1a 321 & quella di fronte. Jo mi chiamo Renata, ho due by-pass e non mi posso arrabbiare. E adesso per favore chiami Vinfermiera: mi sento malissimo. (Qualche minuto dopo, finalmente, ho parlato con Gegia. Stavaaletto ‘non si lament (inf lamentarsi: non protest, non pianga. Es. non si lamenti signorina, la vita bella, . mi sono innervosito (inf. innervosirsi): sono diventato nervoso, arrabbiato, me Operat ‘come una mummia, con le gambe alzate e le braccia sul petto. Nox fra brutta, ma aveva un viso lungo e magro come un quadro di Modigliani e un modo di parlare un po’ nervoso., “Quella sera sono rimasta in teatro pid del solito”, mi ha detto. “C’erano molte cose da fare e cost alle nove non avevo ancora finito. Siecome ero stanca ho deciso di continuareil lavoro acasa. Mi trovavo al terzo piano, nella parte riservata agli uffci, ea parte me nel teatro, ‘aquell’ora c’era solo il portiere, che perd stava al piano terra, vicino allentrata, Ho attraversato i corridoi bui; mi ricordo che in quel ‘momento Ia radio interna del teatro diffondeva il Requiem di Verdi ¢ dentro di me ho avuto un po’ di paura, perché quel Requiem & bellissimo, ma di sera, nel teatro vuoto, fa una strana impressione. A. uncerto punto ho sentito dei rumori dietro di me, & stato un momento, ‘mi sono girata e ho visto un uomo con un rasoio in mano. Ho gridato, hho chiesto aiuto, ma la musica era troppo forte; allora ho cominciato ‘a cortere, sono scesa fino al secondo piano, Iui mi é venuto dictro € ha cereato di colpirmi con il rasoio; cost, quando ho visto che la finestra era aperta, non ci Ko pensato troppo: ho chiuso gli occhi e mi sono buttata, Ora eccomi qui, ho le gambe e le braccia rotte, perd _grazie a Dio sono viva.” “Ha visto il viso di quell’ vomo?” ho chiesto. “B come & possibile”, ha detto Ici “era tutto buio, non si vedeva niente. L’unica cosa che mi ricordo & quel rasoio che aveva in mano, Dio mio’che paura, non ci posso pensare, ce l'ho ancora davanti agli ‘Modigliani: pitore italiano del "900, famaso pr le sue donne dl vso lungo€ age. “dfondeva inf difonderey:mandavatrasmetteve, la radiodifondevaunc ‘musica molto bela Scanned with CamScanner i; ma lui proprio no, io non Iho visto, € questo Pho deto anc allapolizia quando’ venuta: domandatemi tutto, ma non com’erafatto | quell'uomo, perché non lo so. Io in quel momento pensavo solo @ scappare e certo non mi sono fermata a guardarlo. Ma adesso per @ favoremilasci iposare. Stanottenonho dormito.esono tanchissima,”! e La giovane cantante Quando sono uscito dall’ospedale & cominciato a piovere. Sono andato verso la macchina ma una ragazza mi ha fermato, ““Allora, cosa Le ha detto?” - mi ha chiesto. “En?” “Lei non ® il signor Esposito? Linvestigatore privato?” “Si, sono io.” “Gegia..”, ha continuato lei “non Le ha detto niente del pazzo?” “Si, mi ha spiegato tutto. Ma scusi: Lei chi 2?” ‘Stava piovendo forte, Eravamo in mezzo alla strada e ci stavamo bagnando. Avevo i reumatism “Mi chiamo Antonietta”, ha risposto le, “Le devo parlare.” “Qui” “Qui o in un altro posto per me & lo stesso.” ‘Allora entriamo in machina, Non ho voglia di fare la doccia.” Laragazza era una di quelle che non si dimenticano: alta, magra, con ut bel viso dolce, occhi verdi e lunghi capellineri. “Sono una delle cantanti de La Bohéme”, mi ha detto quando siamo ‘entra in machina, “Sono venuta a trovare Gegia. Quel pazzo vuole uocidere anche me. Guardi questa." ‘Eraunaleerauuguale aquellache miavevadatoGiuseppinaReggiani. CCeerano scritte Ie stesse parole: “Morirete tutte.” ‘Quando I'haticevuta?” ‘Lraltto giomo, All'inizio ho pensato auno scherzo, ma dopo quello che & successo a Gegia... Come stava?” Come una che ha visto la morte in faccia. Ora dorme, non &un buon momento per vederla.” “Allora tornerd domani. Adesso vado in teatro. Arrivederci, signor Esposito.” “taspetti sta piovendo, Se non Le dispiace, L’accompagno.” Laragazza ha guardato prima me e poi la mia machina. Con questa?” ~ ha detto. ‘guia tranquilla: & veechia ma cammina ancora.” Lamacchina partita facendo un gran rumore, perd questa volta non si fermata, Quando siamo artivati in teatro, abbiamo incontrato Giuseppina Reggiani. Stava mangiando dei bign® al cioccolato. “Ne volete uno?” - ci ha chiesto. “No, grazie. La cioccolata non mi piace”, ho risposto, Leduecantanti hanno parlato un po’ traloro, poi Giuseppina Reggiani ‘mi ha fatto una proposta. “Tra due giorni iniziamo la tournée: La Bohéme va a Venezia. Lei viene con noi, non @ vero?” Ciho pensato un momento: mi pagava il viaggio eI'albergo, pranzo cecena nei miglioriristoranti. A casa mia morivo di freddoe giravocon il eappotto. Le ho detto dist. Cost ieri sera sono arrivato a Venezia, Ho cenato in albergo con i ‘musicistie poi sono andatoadormire. Questa mattina, quando mi sono svegliato, Antonietta era morta, Scanned with CamScanner

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