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DRACULA CHA CHA CHA Elisa e Primo si incontrarono in piazza Duomo in una sera di primavera. Erano due tra le migliaia che l erano convenute per salutare l'elezione di un nuovo sindaco. Molti portavano addosso qualcosa di arancione l'effetto era un po come se il Kumbh mela fosse stato trasferito all'ombra della madonnina attraendo frotte di sadu shivaiti. Quando casualmente il suo sguardo colse quel volto dai profondi anfratti della sua memoria emerse la sensazione di averla gi incontrata lungo il cammino della sua esistenza ma non riusciva a ricordare ne dove ne quando ne tantomeno chi fosse. Si disse che dovevano essere i sintomi dell' invecchiamento in quanto in altri tempi non si sarebbe mai dimenticato di una donna come quella. Not che anche lei lo stava inquadrando con uno sguardo vagamente interrogativo ciao gli disse non ricordo ne come ne quando ma mi sa che ci conosciamo - - si, anch'io ne sono sicuro sto facendo mente locale..- ma le sue parole in parte si persero nella confusione e in parte furono coperte dalle note di tutta mia la citt lanciate dal palco. Solo molto pi tardi, sulla via di casa, ebbe l'illuminazione che scacci il buio della sua memoria. Si chiamava Elisa e l'aveva conosciuta superficialmente ai tempi in cui era ancora costretto a guadagnarsi il pane col sudore della fronte, le aveva probabilmente riparato qualche apparato ma non fu la prima volta in cui la vide. Qualche anno prima alla serata che i suoi amici avevano organizzato per il suo addio al celibato ignari che i casi della vita l'avrebbero reso un semplice arrivederci. I ricordi di Primo riguardo quella serata erano distorti dal vino e dalle grappe consumate in trattoria ma ricordava bene quel numero di streep tease in cui la ballerina si present in mantello nero e cappello a cilindro e ball e spogliandosi alla musica di Dracula cha cha cha vecchia canzone di Edoardo Vianello fino a quando, liberato il proprio corpo dell'ultima porzione di tessuto, si sedette su una sedia al centro del piccolo palco e divaric le ginocchia mostrando al pubblico un'inattesa dentatura coi canini in evidenza tra labbra che non appartenevano alla bocca. Si trattava evidentemente di una di quelle dentature di gomma che si vendono per il carnevale ma l'effetto fu dirompente provocando un attimo di assoluto silenzio seguito da fragorose risate e da un coro alticcio osteria numero venti .. paraponziponzip se la figa avesse i denti paraponziponzip quanti cazzi all'ospedale quante fighe in tribunale daghela ben biondina daghela ben bionda. Ebbene Primo aveva riconosciuto in Elisa la donna vampiro.

LICANTROPO Giorni dopo, approfittando di un anticipo d'estate, Primo fiss un'amaca tra due alberi al sommo di una collinetta del parco Nord e ci si adagi in compagnia di un buon libro . Passati un paio di capitoli fu infastidito da un cane, un pastore tedesco o perlomeno principalmente un pastore tedesco, si avvicin alle sue scarpe lasciate sull'erba e ne prese una tra le fauci . - LICANTROPO!- sent urlare e sebbene quel grido avesse salvato la sua calzatura da una biascicante masticazione quella parola non lo tranquillizz del tutto. Lo sguardo cerc la fonte della voce curioso di capire chi avesse dato quel nome cos impegnativo al suo giocoso quadrupede. -Bh - si disse -in fondo non poteva essere altrimenti- nel momento che si rese conto che la padrona dell'animale era Elisa la donna vampiro. Anche lei doveva aver fatto mente locale dopo il loro precedente fuggevole incontro cos dopo le scuse per la bava di Licantropo sulla scarpa e lo riconobbe come il tecnoco della IPZ che qualche anno prima aveva conosciuto quando lavorava in Spirolex. Entrambi avevano smesso le loro passate professioni Primo per scelta Elisa per forza, la ditta era andata a scatafascio e lei era in mobilit. Dopo qualche tempo di amene chiacchiere si erano accordati per tenersi in contatto via facebook e Primo l'aveva resa edotta della serata che aveva indetto a casa sua per la sera stessa per assaggiare la sua prima birra autoprodotta invitandola a prenderne parte . Lei si era dichiarata vagamente possibilista . Licantropo di colpo smise di aggirarsi lungo traiettorie curvilinee e partii di colpo a grande velocit in linea retta tanto che in pochi attimi svan dal suo campo visivo. - che successo al tuo lupo mannaro- - ha sentito la campanella della scuola e st correndo incontro a mia figlia, non so come faccia ma lo fa tutti i giorni- - la scuola in questione era un liceo e questo lasci Primo un poco basito in quanto aveva giudicato Elisa nella prima met dei trenta un po giovane per avere una figlia liceale . Avendo in qualche modo esternato i suoi dubbi lei rispose serenamente che si trattava di un errore di giovent e che era stata dura tirarla su da sola e che non si immaginava cosa aveva dovuto fare per crescerla da sola ma che quell'errore era l'unica cosa di tutta la sua vita che avrebbe rifatto senza pensarci. Si, pens Primo, la giovane mamma Elisa per far quadrare i conti di una creatura ed una laurea aveva sicuramente dovuto tirare avanti con le unghie e soprattutto con i denti.

PLENILUNIO La giovane Marta si era trattenuta a chiacchierare con le amiche Chiara e Lucia fino all'arrivo del tram poi le salut non prima di averle rassicurate che sarebbero state le prime a sapere se tra lei e Luca qualcosa sarebbe nato o meno. Marta, come in tutti i giorni di bel tempo, andava a casa a piedi attraversando il parco quando si sent chiamare. Era Gianfranco l'ex fidanzato di sua madre. La raggiunse, la salut e cominci a porle delle domande di circostanza sul tipo come sta la mamma come va la scuola. A marta Gianfranco non era mai andato a genio e non gli aveva mai dato corda anche quando frequentava casa sua tutto quell'interesse sulla vita sua e di sua madre le dava un poco fastidio e le sue risposte furono quindi estremamente stringate e pronunciate senza smettere di camminare in direzione di casa sperando di scrollarsi di dosso lo scocciatore nel pi breve tempo possibile. L'uomo la segu fino a che si trovarono in un frangente protetto alla vista altrui dalle frasche degli alberi quando il suo sguardo cambi improvvisamente la ragazza avvert un istintivo terrore e pens a scappare di corsa ma non fece in tempo. Le mani grandi e callose dell' uomo la afferrarono e la trascinarono tra gli alberi zitta!! se urli ti ammazzo!- e intanto con la mano destra la teneva bloccata per i capelli mentre con la sinistra si sbottonava i pantaloni. Quel giorno era luna piena e, malgrado la luminosit del sole impedisse di vederla essa emanava verso la terra tutte la sue energie cambiando il senso delle maree, aiutando i funghi a spuntare, i capelli a crescere, i bambini a nascere e rinvigorendo la passione negli amanti. E quando c' la luna piena risaputo che i licantropi scendono sul sentiero di caccia. Ed un Licantropo si ricord quel giorno di discendere da una stirpe di cacciatori e assapor il sangue appena sgorgato come i suoi avi avevano fatto per secoli. Marta riusc a tornare a casa sana e salva e tenne tutta per s quella brutta avventura giacch non aveva una gran fiducia nella ragionevolezza degli esseri umani e temeva che se la faccenda si fosse scoperta qualcuno avrebbe potuto far del male al suo amato Licantropo.

PRIMO ZANOTTI A PAT PHONG Solo pochi risposero a ll'invito di Primo per assaggiare la sua birra e tra questi Elisa non c'era anzi non c'erano neppure Simona e Claudia in pratica non c'era nessuna donna, solo quattro uomini e, complice forse una quantit di lievito lievemente eccessiva, la serata si trasform in un crescendo di rutti variamente modulati. Comunque per essere la prima volta che ci si cimentava la birra non era venuta poi male e si lasciava bere in abbondanza lubrificando le gole degli amici convenuti che si lanciarono ad elucubrare bastimenti di cazzate che solcavano un mare di ghignate. Fino al momento in cui la radio che aveva interrotto un programma musicale col giornale riusc ad indurre un intero miuto di silenzio nella casa conseguenza di una notizia di cronaca nera. Un uomo era stato ritrovato morto al parco Nord dissanguato a seguito di un evirazione avvenuta presumibilmente a morsi. Passata l'ondata di brividi lungo la spina dorsale partirono le prime battute . - L'ultimo pompinosentenzi Lucio oppure una figa con i denti ....tipo vi ricordate l'addio al celibato di Primo...- intervenne il figa - si, si la donna vampira!- ricord Carletto a questo punto Primo sent il desiderio di allontanare il discorso dagli impervi sentieri in cui si stava andando a impegolare. - bhe se per questo i denti non servono, ho visto una volta una tipa stappare una bottiglia di birra con la passera pensa come avrebbe potuto ridurre un bigolo- - scusa scusa interruppe Paolino che poi era sempre il figa com' sta storia della bottiglia di birra- - l'ho visto in un ping pong show a Bangkok - - che cazzo c'entra il ping pong?- - in effetti un cazzo, i ping pong show sono degli spettacoli erotici si chiamano cos perch uno dei numeri classici e quello dei giochini con le palline da ping pong tipo farle uscire dalla topa, e dopo che hanno rimbalzato sul pavimento riprendele con la stessa.- incoraggiato dagli sguardi basiti dei soui ospiti Primo part a raccontare... - insomma una sera ero con Marta e Simona a girare per mercatini notturni a Bangkok e arrivati a Pat Phong il quartiere porno di Bangkok ci siamo fatti tirar dentro a un locale a vedreci questo ping pong show, c'era un piccolo palco dove delle fanciulle facevano tutti numeri di alta acrobazia della figa. C'era quella che giocava colle palline da ping pong, quella che si accendeva una sigaretta e si vedeva dalla luminosit della brace che tirava ... tirava con la figa! E c'era quella che la usava per aprire le bottiglie di birra che poi un inglese ciccione si scolava felice. Poi c'erano quelle che arrivavano sul palco e si tiravano fuori di tutto tipo bandierine fazzoletti colorate ciondoli vari , ma il numero che mi ha impressionato di pi era quello della cerbottana , passavano tra il pubblico in prima fila e gli davano dei palloncini da tenere in mano poi un' artista si sdraiava sul palco a gambe larghe, si infilava una cerbottana prendeva la mira e via! soffiava i bussolotti e faceva scoppiare i palloncini , non ne mancava uno!!!- - come dire che la potenza della figa non sta solo nel suo potere di attrazione ma anche nella forza e nella precisione dei suoi muscoli- chios il figa.

PRIMO ZANOTTI IN CRISI SUL MORTIROLO Una volta solo in casa Primo si accomod sulla poltrna a consumare l'ultima sigarreta prima di andare a letto e ci si addorment. F svegliato poco pi tardi dallo sbattere delle finestre provocato da un temporale. Si alz per chiuderle ma, nel frattempo la pioggia era entrata in casa rendendo il pavimento scivoloso e Primo scivol. Ne risult un dolore lancinante ad un dito del suo piede sinistro, se l'era probabilmente rotto. Riusc a dormire solo grazie a due abbondanti bicchieri di grappa che inger allo scopo. Una volta sveglio cerc di ridurre al massimo i suoi spostamenti che gli portavano solo sofferenza, rest quasi sempre a letto davanti al televisore acceso sorbendosi per la tappa del giro d'Italia a partire da oltre cento chilometri dall'arrivo. Subito dopo il traguardo Primo si rese conto di non avere nulla da mangiare e pi nolente che volente dovette uscire per fare la spesa. Cammin appoggiando il tallone per evitare di appoggiare il dito malfermo ma anche con questo accorgimento il dolore era molto forte e soprattutto durante il ritorno col peso delle borse a peggiorare la situazione si trov in forte difficolt tanto da immaginare un drastico commento di Davide Cassani Primo non ce la fa pi, ha finito la benzina, sar gi tanto se riuscir ad arrivare al traguardo. Stringendo i denti come un ciclista in crisi sul mortirolo Primo riusc a raggiungere il traguardo e si butt esausto sul letto. Il televisore acceso stanco di essere relegato ad un ruolo di mera suppellettile trov il modo di attirare nuovamente l' attenzione che era convito di meritare. Un immagine riemp lo schermo, si trattava della locandina di un locale di streap tease laddove si propagandava tra le varie attrazioni quella della donna vampiro. Si trattava di una trasmissione pomeridiana di mero riempimento imperniata su gossip e curiosit morbose attorno alla cronaca nera. Date queste premesse non poteva esimersi dall'occuparsi del caso di un uomo trovato cadavere con l'uccello strappato a morsi che aveva da pochi mesi terminato una relazione con una donna che in passato aveva recitato con la figa dentata. Avevano anche spedito una troupe sotto casa di Elisa che aveva cercato di intervistarla ricevendo come risposta il pi sacrosanto dei vaffanculo. - Ecco perch non venuta ieri sera!- f l'unico commento che il cervello di Primo annebbiato dal dolore riusc a partorire sottintendendo di avere con lei ancora qualche speranza.

PRIMO ZANOTTI E L'OSTERIA NUMERO VENTI La faccenda continu ad avere spazio sui media o perlomeno su alcuni di essi per una quindicina di giorni il tempo cio che venissero pubblicati i risultati delle analisi effettuate dalla polizia scientifica in cui si affermava senza possibilit di dubbio che il morso fatale era da attribuire ad un cane. Dopodich gli organi di informazione archiviarono il tutto e, trascorsi i necessari tempi tecnici, cos fece anche la magistratura. Tutto questo Primo non lo sapeva ancora quando, ancora zoppicante, accolse Elisa a casa sua per una tranquilla serata di chiacchiere casalinghe durante la quale scocc la scintilla che accese il fuoco della loro passione. Al dunque un retropensiero inconscio ricre all'interno della mente di Primo l'ormai celebre disegno della vulva dentata, essendo la razionalit il primo carburante ad essere consumato dal fuoco della passione quel retropensiero stava concretizzandosi in un dubbio, ma non in una paura giacch Primo corse, in un primo momento, semplicemente il rischio di inficiare la sua pronuncia soprattutto per quanto riguarda dentali e sibilanti. Dopo l'amore venne il sonno, dormirono insieme ed Elisa si svegli per prima. Primo aprendo gli occhi la vide intenta a esaminare il proprio corpo nudo allo specchio con lo sguardo compiaciuto di chi constata di non aver ancora subito il passare del tempo. - Sai ieri mi ha chiamato il padrone del locale dove lavoravo dieci anni fa, mi ha proposto di approfittare della situazione rifacendo il mio vecchio numero.... mi ha offerto tremila euro a serata...- - lo vuoi un bel titolo?- rispose Primo dando per scontato che non avrebbe lasciato cadere tremila euro facili facili - osteria numero venti - .

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