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Riassunto Per Punti
Riassunto Per Punti
STORIA DEI SENSI il termine ‘sense’ nel XVI secolo indica ‘instinctive knowledge’, facoltà di
percezione; nel XVII invece è capacità di giudizio.
Questi due concetti arrivano a fondersi nella definizione di COMMON SENSE: si tratta di ‘PRACTICAL
JUDGEMENT’, la capacità di controllare e placare i propri istinti e osservare le ‘BUONE MANIERE’,
perché assecondare i propri istinti sensoriali a discapito degli altri è sbagliato in ogni contesto
(Shaftesbury) .
Per questo motivo, sensible (ragionevole, di senso) + sensitive (sensibile) = common sense.
Questo porta al concetto (diverso) di SINESTESIA, ovvero il fenomeno che permette di associare
l’attività di un senso ad un altro tramite PATTERN SOGGETTIVI, quindi di coinvolgere in una
determinata percezione un senso che non è quello canonico (può succedere anche nelle metafore).
I sensi sono da sempre catalogati secondo una GERARCHIA, che nel tempo è cambiata ed è stata
più o meno legata alla moralità religiosa (a seconda degli autori/pensatori):
In questo contesto, si vive la AGE OF SENSIBILITY, ovvero un’età in cui per “sensibility” si intende la
capacità di COMPRENDERE i sentimenti degli altri con il fine di ottenere una SOCIETA’
EQUILIBRATA: si parla quindi di un’UNIONE di EMPATIA e COMMON SENSE.
In quest’ottica, il significato di “TASTE” assume una dimensione più astratta rispetto al passato: non
è più legato alla praticità del tatto, ma al concetto di “BUON GUSTO”. Per questo si può dire che da
qui in poi taste e common sense QUASI COINCIDONO: se “taste” è il buon gusto, “common sense” è
la capacità di “buon giudizio”.
Nella pratica, questo si traduce con LA VITA DELLA MIDDLE CLASS: ci si eleva dalle bassezze degli
eccessi per VIVERE CON BUON GUSTO, quindi con MODERAZIONE (Shaftesbury), EQUILIBRIO,
ARMONIA e secondo le MODE del tempo. Questa visione è però contrastata dai MONARCHICI, che
ritengono necessaria la presenza di un POTERE SUPERIORE perché la società possa vivere in
equilibrio.
1) OLD AND MIDDLE ENGLISH, 600-1485 è l’inglese medioevale, fortemente influenzato dalla
tradizione orale e che non riguarda veri e propri testi letterari, ma testi religiosi conservati da
monaci perché GUARDIANI DELLA CULTURA. Si tratta di TESTI BREVI e strettamente legati alla vita
quotidiana, alla dimensione religiosa e di guerra.
Alcuni esempi sono: ‘Cardman’s hymn’ (670), considerato il primo poema cristiano inglese; ‘the
seafarer’, ‘Deor’s lament’ e ‘The dream of the rood’, opera ricca di riferimenti e simboli cristiani per
permettere a tutti la comprensione.
Un esempio differente è invece il POEMA EPICO ‘BEOWULF’, di autore ignoto, che segna il legame
tra la cultura britannica e quella nordica dei vichinghi; l’influenza dei normanni continuerà per tutto
il futuro del Paese, segnerà fortemente la cultura inglese e l’evoluzione della lingua, soprattutto in
seguito all’INVASIONE DEL 1066.
In questo periodo storico NON ESISTE la concezione dell’AUTORE come figura e nemmeno
un’ampia concezione di letteratura (anche se esiste quella religiosa, a scopo educativo);
la maggiore SVOLTA è data da ‘THE CANTERBURY TALES’ (1387-1388) di GEOFFREY CHAUCER, che è
considerato il PADRE DELLA LINGUE INGLESE perché nella sua opera eleva il middle english in
evoluzione a lingua finalmente letteraria e precede di pochi anni il GREAT VOWEL SHIFT del 1485,
che segna definitivamente il cambio verso il MODERN ENGLISH.
2) EARLY MODERN ENGLISH, 1485- 1800 con il vowel shift cambia la pronuncia delle vocali e
anche il modo di scrivere e comporre; entrando nel rinascimento PRIMA DI ELISABETTA si vivono
periodi di forte instabilità politica e religiosa, guerre, tensione e difficoltà del Paese ad instaurare
una propria IDENTITA’ CULTURALE, già ampiamente influenzata da popolazioni straniere come i
Normanni. L’influenza di lingue come il FRANCESE è forte al punto che cessa solo dopo la sconfitta
nella GUERRA DEI CENT’ANNI con la Francia (Valois).
Per questo motivo si assiste ad un periodo di GRANDE SPERIMENTAZIONE e di cambiamento non
solo linguistico, ma anche STILISTICO e IDEOLOGICO, perché gli autori si concentrano di più sull’IO e
sulla LIBERTA’ INDIVIDUALE.
Queste definizioni positive sono però in contrasto con la REALTA’ STORICA, almeno PRIMA DI
ELISABETTA. Dall’età Elisabettiana in poi avviene un cambiamento dal punto di vista politico,
religioso e culturale.
-1455-1485: GUERRA DELLE DUE ROSE E INIZIO DINASTIA TUDOR CON ENRICO VII guerra
dinastica tra York (rosa bianca) e Lancaster (rosa rossa) per discendenza comune dalla casa dei
PLANTAGENETI: data la pazzia di Re Enrico VI York, il regno è rivendicato dal Duca di Somerset,
erede dei Lancaster e alleato della Regina Margherita (moglie di Enrico), e da Riccardo di York
(parentela di sangue). Dopo la nascita del figlio Edoardo, la Regina fa imprigionare Somerset per
avere la reggenza, ma non la ottiene e Enrico VI torna al trono. Con la BATTAGLIA DI SAINT ALBANS
(1455), Somerset muore e Riccardo York sale al potere: quando anche lui muore nella BATTAGLIA
DI WAKEFIELD (1460), il figlio diventa Re Edoardo IV York.
Il CAMBIO DINASTICO si verifica perché, dopo la morte del nemico Duca di Warwick e l’ASSASSINIO
DEL RE PAZZO, alla morte di Edoardo IV York il FRATELLO RICCARDO III diventa Re facendo uccidere
i nipoti. Riccardo muore a BOSWORTH FIELD (1485) e sul torno sale ENRICO VII TUDOR.
-1492: CRISTOFORO COLOMBO SCOPRE L’AMERICA la società si apre al nuovo mondo, cambio di
mentalità
-1534: ENRICO VIII PROMULGA L’ATTO DI SUPREMAZIA si auto nomina capo dello Stato e della
Chiesa, rompendo definitivamente ogni legame con Roma con lo SCISMA ANGLICANO, nonostante
il suo primo matrimonio sia avvenuto con la Spagnola e ipercattolica CATERINA D’ARAGONA.
All’improvviso UK ha una NUOVA RELIGIONE, l’ANGLICANESIMO, che non ammette nessun residuo
o simbolo della cristianità, perciò Enrico fa distruggere tutto.
Questo cambiamento repentino è importante per la formazione dell’identità culturale inglese.
Enrico è appoggiato da un background europeo non molto diverso:
-ERASMO da Rotterdam scrive l’ELOGIO ALLA FOLLIA, in cui intende smascherare la corruzione della
Chiesa moderna;
-MARTIN LUTERO pubblica nel 1517 le TESI CONTRO LA VENDITA DELLE INDULGENZE come atto di
riforma e purificazione della Chiesa, che non dovrebbe più comprendere l’autorità del Papa.
-1549: EDOARDO VI PUBBLICA IL BOOK OF COMMON PRAYERS appoggia la riforma del padre e
diffonde questo testo con lo scopo che le preghiere diventino conosciute da tutti
-1558: MUORE BLOODY MARY muore senza eredi dopo 5 anni di regno (1553-1558) in cui ha
lottato contro l’anglicanesimo per restaurare il legame con la Chiesa di Roma in maniera violenta e
spietata nei confronti della popolazione
-1558-1603: ELIZABETHAN AGE età di grande progresso, per questo detta GOLDEN AGE:
-scienza: COPERNICO E LA TEORIA ELIOCENTRICA, BACON E IOL METODO SCIENTIFICO MODERNO,
GALILEI E LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA (metodo sperimentale);
-geografia: SIR DRAKE CIRCUMNAVIGA LA TERRA PER LA PRIMA VOLTA e SIR W. RALEIGH ESPLORA
E COLONIZZA PER ELISABETTA;
-cultura: AFFERMAZIONE DEL TEATRO COME MAGGIORE SIMBOLO DELL’IDENTITA’ INGLESE;
RISTAMPA delle CANTERBURY TALES e “LA MORTE D’ARTHUR” DI SIR T. MALORY CON LA STAMPA
DI GUTENBERG
-1603-1625: JACOBEAN AGE James I è figlio di MARY STUART, quindi c’è un CAMBIO DINASTICO,
ed è contemporaneamente anche James VI in Scozia.
Nel 1611 pubblica la KING JAMES’ BIBLE: attinge da due diverse fonti, ovvero la BIBBIE DI GINEVRA
(calvinista) e la BISHOP’S BIBLE, più vicina al cattolicesimo e da cui prende di più.
È un’età segnata da autori importanti in letteratura e nel teatro, ma che non riescono a ‘reggere il
confronto’ con gli Elisabettiani e soprattutto con Shakespeare.
Gli autori teatrali di quest’epoca mancano di creatività rispetto al passato, il teatro diventa un’arte
più LONTANA DAL POPOLO e più VICINA ALLE CORTI, dipendente direttamente dai sovrani.
Si parla soprattutto di RAPPRESENTAZIONI IN MASCHERA con lo scopo di INTRATTENERE LA CORTE
e LODARE IL RE.
Al di fuori delle corti, i TEMI affrontati sono più CUPI, incentrati sulle CARATTERISTICHE NEGATIVE
DELL’UOMO (come violenza e corruzione) perché c’è SFIDUCIA DOPO LA GOLDEN AGE.
Cromwell muore nel 1658 e questo porta alla RESTAURAZIONE DELLA MONARCHIA NEL 1660 con
CHARLES II STUART, (figlio di Charles I) perché il figlio di Cromwell non riesce a mantenere lo stesso
potere. Con Charles II si restaura il Parlamento tradizionale e la Chiesa Anglicana.
-1642-1660: CHIUSURA DEI TEATRI INGLESI vengono chiusi durante la guerra civile perché
rappresentano LUOGHI DI PECCATO per i PURITANI e anche perché molto più legati alla CORTE e
alla MONARCHIA rispetto al passato.
-CHRISTOPHER MARLOWE tragedie: “Dido, the queen of Carthage” (1593), “The Jew of Malta” (1589),
“Tamburlaine” (1587-88) , importante perché scritta in PENTAMETRI GIAMBICI e per l’uso complesso del
linguaggio, diverso da ogni autore precedente.
-JOHN FLETCHER (1579-1625) A CAVALLO TRA ELISABETTA E JAMES I. Lavora con Shakespeare, con cui
compone la tragicommedia “I due nobili cugini”
- John Ford (1586-1640) drammaturgo conosciuto soprattutto per le tragedie. Collabora con
William Rowley e John Webster., con i quali scrive “La strega di Edmonton”, la sua principale
tragicommedia.
-BEN JONSON (1572- 1637) è il più grande contemporaneo di Shakespeare e leader dei CAVALIER POETS
(valori aristocratici tradizionali); è l’unico autore di cui si stampano i COLLECTIVE WORKS quando è ancora
in vita. Le sue opere sono soprattutto COMMEDIE e OPERE ALLEGORICHE; le più importanti sono:
-“EVERY MAN IN HIS HUMOUR” e “ EVERY MAN OUT OF HIS HUMOUR“ in queste opere espone le sue
TEORIE DEGLI UMORI, secondo cui ogni uomo è composto da sangue, flemma, bile gialla e bile nera:
l’equilibrio di un uomo dall’equilibrio tra questi 4 umori, ma i suoi personaggi solo caratteristici perché
guidati SOLO DA UNO di questi.
- “VOLPONE”
- “THE ALCHEMIST”
- W. SHAKESPEARE (1564-1616)
PRIMA DI SHAKESPEARE il teatro è fatto di MIRACLE PLAYS (vite dei santi, testi sacri e episodi biblici),
MORALITY PLAYS, come gli “EVERYMAN” (vengono mostrate di fronte alla morte le conseguenze delle
azioni sbagliate), INTERLUDES (rappresentazioni da corte, incentrate sull’intrattenimento e hanno come
tema la felicità terrena).
Shakespeare vive e lavora in un periodo in cui l’identità del Paese si sviluppa nel teatro e lui stesso è arte
della sua evoluzione: quelle che prima erano rappresentazioni popolari che si svolgevano durante le
festività da parte di popolani, diventano veri e propri spettacoli che vedono l’affermazione della FIGURA
DELL’AUTORE, DELL’ATTORE E DELLA COMPAGNIA, e quindi il riconoscimento del teatro come un’Arte
professionale che utilizza spazi specifici destinati a questo.
La PRIMA COMPAGNIA DI SHAKESPEARE è i LORD CHAMBERLAIN’S MEN perché era importante avere un
MECENATE che proteggesse e finanziasse la compagnia, ma in seguito con James I diventano i THE KING’S
MEN perché è la figura del re quella che conta.
Il PRIMO TEATRO è fondato da James e Richard Burbage nel 1576-1599 ed è il “THE THEATRE” ;
il GLOBE THEATRE è costruito nel 1599, nel 1614 viene ricostruito in seguito ad un incendio e nel 1644 è
demolito: si tratta di un teatro ancora semi aperto, in cui solo il palco è coperto, per poter sfruttare la luce
naturale e ridurre così anche i costi dei biglietti; il BLACKFRIARS THEATRE sarà il primo COMPLETAMENTE AL
CHIUSO e che richiederà quindi modalità di rappresentazione e costi diversi.
Il teatro di Shakespeare rimane molto vicino al popolo, perché i teatri sono accessibili a ogni classe sociale e
i temi che affronta nelle sue opere sono UNIVERSALI e CONDIVISIBILI, per questo è così amato.
Shakespeare viene da una famiglia benestante (il padre era un artigiano/strozzino e la madre figlia di un
ricco agricoltore), ma non compie percorsi di studi prestigiosi, frequenta solo scuole pubbliche e non va
all’università: per questo motivo riceve numerose critiche dai suoi contemporanei, molti dei quali
provengono invece da percorsi scolastici brillanti e non lo ritengono quindi meritevole di tutto il suo
successo, perché il popolo invece lo ama.
Dopo il matrimonio con Anne Hathaway e i 3 figli, esordisce a Londra intorno al 1592 e una volta entrato
nella compagnia dei Lord Chamberlain’s men diventa attore, autore e custode delle quote di alcuni teatri;
inizia quindi ad ottenere un grande successo e dopo la “presa” del Blackfriars theatre si trasferisce
definitivamente a Londra.
La quantità dei suoi lavori è immensa, anche solo considerando quelli attribuiti a lui con certezza; il DUBBIO
riguardo ai suoi lavori nasce perché non abbiamo i suoi FOUL PAPERS (brutte copie), ma solo alcune
annotazioni da cui è possibile capire come scrivesse, e il FIRST FOLIO del 1623, che raccoglie per mano dei
colleghi 36 opere ed è ritenuto l’UNICA FONTE ATTENDIBILE. Un’ulteriore difficoltà rispetto a questo è il
fatto che per gli autori teatrali era importante che le opere venissero rappresentate e viste in scena, non
lette: per questo esisteva il concetto di stampare le opere per attribuirle al loro autore, ma non poteva
esisterne un’unica versione.
1) PRIMO SHAKESPEARE 1589-1593. Opere di carattere storico ispirate alla tradizione e ricche di dettagli
crudi e violenti: “Henry VI”, “Titus Andronicus”, “Richard III”, “Julius Caesar”, “The comedy of errors”
(ispirata a Plauto).
2) SECONDO SHAKESPEARE 1597-1608. Ambientazione più cupa e cruenta, indagine dei lati oscuri della
coscienza umana: “King Lear”, “Macbeth”, “Otello”, “Romeo and Juliet”.
3) ULTIMO SHAKESPEARE 1608-1614. Atmosfere più distese e pacifiche: “The winter’s tale”, “the
tempest”, “Pericles”.
Viene messo in scena per la prima volta nel 1595-96 e comprende diverse edizioni: in QUARTI, 1600
e 1619, da cui deriva il folio del 1623.
La tecnica è quella della STANZA SPENSERIANA: consiste in stanze da 9 versi ciascuna, 8 dei quali in
PENTAMETRI GIAMBICI (5 piedi riuniti, ognuno costituito dall’alternanza tra sillabe brevi e lunghe),
ai quali segue un ESAMETRO conclusivo; lo SCHEMA DELLA RIMA è ABA-BBC-BCC.
L’opera tratta del CASTELLO DI ALMA, assaltato dai mostri e all’interno del quale vive una dama in
pericolo per le continue tentazioni di sensi: l’allegoria riguarda l’intera struttura dell’opera, perché
la dama nella torre è in realtà l’ANIMA assalita dai sensi peccaminosi e questi sono rappresentati
dai MOSTRI, contro cui combattono i CAVALIERI.
Lo SCOPO dell’opera è presentare un MODELLO DI GENTLEMAN basato sull’immagine del cavaliere
perfetto, del buon cortigiano (Baldassarre Castiglione), e offrire OMAGGIO A ELISABETTA ispirando
a lei il personaggio della REGINA GLORIANA, monarca di un REGNO non perfetto ma comunque
fatato, ideale.
Il maggiore esponente dei metafisici in UK è JOHN DONNE (1572-1631): le sue opere sono di vario
tipo e per lo più difficili da datare, perché pubblicate postume; scrive sonetti, elegie, sermoni, satire
ed anniversari (gli unici databili) e i titoli principali sono:
-“Anatomy of the world” il mondo viene analizzato come fosse un corpo umano per poterlo
esaminare e riflettere sul presente;
-“The ecstasy” componimento poetico simbolo della metafisica; OPERA POSTUMA DEL 1633.
-sermoni 2 e 7 costituiscono una critica al cattolicesimo, perché condanna il corpo e la e la
dimensione sensibile per esaltare quella della mente: Donne però non crede che le due cose siano
divisibili, ma che un uomo debba possederle entrambe.
I SERMONI SONO PUBBLICATI TRA IL 1622 E IL 1634 (alcuni postumi)
Molti dei suoi componimenti presentano riferimenti alla CLASSICITA’ e ai SONETTI PETRARCHESCHI.
1) EMPIRISMO J. Locke scrive il trattato “Essay concerning human understanding” nel 1690 e
questo è considerato il DOCUMENTO FONDATORE dell’empirismo. L’IDEA è che la conoscenza
umana viene costruita attraverso la DIRETTA ESPERIENZA SENSORIALE o la RIELABORAZIONE DI
STIMOLI, perché NON ESISTE LA CONOSCENZA INNATA (idee Platoniche).
Questo concetto ha però dei limiti evidenti: se è vero che non si può ragionare su ciò che non si
sperimenta, allora la conoscenza umana è destinata ad essere molto limitata, perché non è
possibile fare esperienza di tutto.
Secondo il filosofo HUME: le informazioni che ricaviamo tramite l’esperienza sensoriale sono
IMPRESSIONI MOMENTANEE e questo limita ulteriormente la nostra possibilità di conoscere.
Secondo E. BURKE: l’esperienza sensibile è legata anche a ciò che è ESTETICO, quindi apprezzabile o
meno a seconda dell’effetto che l’oggetto percepito produce nel ricevente; in base a questo, si può
fare esperienza del BELLO/BRUTTO (armonico/non armonico) o del SUBLIME (spaventoso,
sconvolgente).
The Spectator è organizzato in modo che ogni articolo abbia un INCIPIT CLASSICO per via del
CLASSICISMO che si diffonde contemporaneamente in questo periodo.
ARTICOLO DEL 21 GIUGNO 1712 L’incipit è tratto da “De rerum natura” di Lucrezio ed esprime
l’intenzione dell’autore di esplorare con le sue opere territori mai solcati prima da nessuno.
Il TEMA di questo articolo è la SUPREMAZIA DELLA VISTA sugli altri sensi: è l’unico senso che
permette la percezione di TUTTI gli aspetti di un oggetto che si osserva ed è ciò che permette la
RIPRODUZIONE di un’immagine artefatta quando l’oggetto non è presente.
Questo è collegato ai concetti di IMMAGINAZIONE E CONOSCENZA: la prima è a META’ TRA SENSI E
INTELLETTO, perché non ha limiti e per questo è facilmente legata alla dimensione del peccato; per
questo la CONOSCENZA è più elevata e più DIFFICILE da ottenere.
Esiste però un’IMMAGINAZIONE INNOCENTE, che è quella degli uomini superiori, ideali; questo
però non risolve il problema di COME SI PUO’ IMMAGINARE QUALCOSA DI CUI NON SI HA FATTO
ESPERIENZA/CONOSCENZA?
IL ROMANTICISMO fine 700- inizio 800
E’ una corrente artistico/letteraria che si origina principalmente in Germania (autori di riferimento:
Goethe e Schiller). E’ un movimento “variegato” perché ogni Paese europeo avrà la propria forma
anche a seconda degli autori: questo è COERENTE con l’idea di base del movimento, ovvero la
RICERCA DELL’INDIVIDUALITA’ e della SOGGETTIVITA’ (da qui la psicoanalisi).
Il termine “romanticismo” deriva da “romantic” del XVII secolo, termine che indicava i romanzi
cavallereschi (vicende non reali ma in un contesto storico realistico) ed è quindi traducibile con
“ROMANZESCO”. Gli autori in UK riconoscevano i punti comuni tra loro ma NON si auto definivano
romantici.
Le caratteristiche del romanticismo in UK sono:
-legame con l’empirismo di Locke;
-MECCANICISMO il cosmo è una macchina i cui pezzi sottostanno ad una gerarchia fissa;
-PARADIGMA DI LOVEJOY visione opposta: il COSMO è DINAMICO e in COSTANTE EVOLUZIONE;
-PARADIGMA DI ABRAHMS l’Arte può essere MIMETICA: riproduzione del visibile; ESPRESSIVA: il
focus è sulla soggettività dell’artista, che lo ha spinto a compiere l’opera; in ogni caso è
PRAGMATICA perché ha un effetto su chi osserva.
L’opera quindi è A SE’, è staccata dall’artista pur essendo generata da lui.
Questo apre la strada a FILOSOFIE/IDEOLOGIE diverse, a cui alcuni poeti inglesi appartengono o si
ispirano:
1) VITALISMO si ricercano le BASI DEL FUNZIONAMENTO DELLA VITA attraverso la SCIENZA e gli
ESPERIMENTI: “Frankenstein” di M. Shelley
2) PANTEISMO il mondo è un ORGANISMO UNICO pervaso dallo SPIRITO DIVINO, di cui si indaga
il FUNZIONAMENTO; Coleridge: il mondo è governato dalla forza di Dio.
SHELLEY 1792-1822
Nasce in UK, ma è costretto alla fuga in Italia perché dopo il matrimonio con Harriet Westbrook
fugge con la futura nuova moglie, Mary Godwin, e Harriet si suicida, motivo per cui la sua famiglia
non vede Shelley di buon occhio.
In seguito la moglie Mary pubblicherà postume le opere di Shelley dopo la sua morte in un
naufragio sulle coste italiane e lei stessa sarà autrice di “Frankenstein”.
Lo stile di Shelley è caratterizzato dall’uso della METAFORA, che utilizza per unire l’IO E IL COSMO
tramite l’INTERSENSORIALITA’: per questo le sue metafore sono particolarmente lunghe e
complesse, aperte a infinite possibilità interpretative per il lettore.
EPIPSYCHIDION:
Il titolo si può tradurre con “sopra una piccola anima” o “in lode di un’anima” : è volutamente
ridondante perché esprime la RICERCA DA PARTE DI UN’ANIMA DI UN’ALTRA COMPLEMENTARE E
SUPERIORE A SE’. Questo si evince dal significato del titolo legato anche all’ASTRONOMIA e al
SISTEMA TOLEMAICO.
Il riferimento è all’anima di Teresa Viviani, chiusa in convento per aver rifiutato un matrimonio
combinato, e anche lei autrice: nell’opera il poeta le si rivolge con il nome di EMILIA, anche se l’Io
poetico utilizzato non è necessariamente da considerarsi autobiografico.
L’opera è introdotta da un componimento della stessa Teresa.
L’IMMAGINE DEL SOLE-LUNA-COMETA rappresenta le tre donne della sua vita: TERESA, MARY E
HARRIET.
L’immagine di Emilia agli occhi del poeta è volutamente quella della DONNA ANGELO: Divina,
impossibile da raggiungere, osservare o descrivere, perché rivolgersi a lei o anche solo parlare di lei
è troppo per un uomo comune come il poeta e le sue parole non le rendono giustizia.
POST ROMANTICISMO: FINE XIX SECOLO- INIZIO XX, TRA VITTORI E EDWARD
E’ un periodo che vede una grande EVOLUZIONE DEL CONCETTO ARTISTICO in ogni ambito: la
concezione della VALORE MORALE DELL’ARTE esiste finché persistono le influenze romantiche, ma
tramite un processo evolutivo questo concetto arriva al suo opposto.
Se inizialmente l’Arte è vista come rifugio dai mali del mondo proprio per il suo ruolo morale,
gradualmente l’opera d’arte diventa un ORGANISMO A SE’, AUTONOMO più che dotato di un fine.
Non si crede più nella possibilità di ARMONIZZARE IO E NATURA tramite l’Arte, quindi i valori di
ORGANICISMO, ESISTENZA DI DIO E ORDINE DEL MONDO vengono messi in discussione.
L’Arte assume un nuovo ruolo: un’opera è completa se dà un FEELING, una SENSAZIONE a chi la
osserva, senza dover essere una rappresentazione fedele della natura o trasmettere un fine morale.
Questo perché si comincia ad indagare quello che è BRUTTO, NEGATIVO perché fa parte della
COMPLESSITA’ E PROFONDITA’ UMANA e anche della REALTA’ STORICA (Victorian Age): dal
momento che l’Arte può rendere la vita migliore nel momento stesso in cui se ne fa esperienza,
nasce il motto “ART FOR ART’S SAKE”.
-W. MORRIS (1834-1896) E J. RUSKIN (1819-1900) fondano l’ARTS AND CRAFTS MOVEMENT, che
lega l’Arte (intesa come decorazioni, architettura, ecc.) alla POLITICA e alle LOTTE SOCIALI in quanto
rappresentativa del Paese: nel 1851 c’è stata la GREAT EXHIBITION.
-W. HAMILTON nel 1822 fonda il movimento estetico in UK con il saggio “THE AESTHETIC
MOVEMENT IN ENGLAND”
Esiste per questo motivo un PARALLELISMO TRA WILDE E DORIAN: entrambi sono guidati dal
CONCETTO ESTETICO nella vita, al di là della produzione artistica, ma diversamente da Dorian Wilde
NON è un criminale dall’animo corrotto, nonostante la sua vita fosse ritenuta immorale.
C’è anche un PARALLELISMO TRA LORD HENRY E WALTER PATER: Henry ripete i concetti di Pater,
come il fatto che l’omicidio non è per gente come loro, è una bassezza.
L’opera viene pubblicata nella prima versione nel 1890 su una rivista americana e poi nel 1891 in
un’edizione più estetica che rispecchia il contenuto stesso.
I TEMI sono:
1)I CONCETTI DI ARTE VEICOLATI DAI PERSONAGGI per il pittore BASIL l’arte deve essere una
riproduzione della natura, fedele alla realtà e NON legata all’interiorità;
Per LORD HENRY vale l’arte per l’arte, ma la morale conta nella vita perché non si può superare un
certo limite;
Per DORIAN non esiste limite a ciò di cui si può fare esperienza, non c’è moralità o regola.
2)GLI AMBIENTI la descrizione dei diversi luoghi è importante perché riflette il concetto di
estetismo anche nello squallore: la casa di Dorian e lo studio di Basil sono ricchi di opere, dettagli,
ornamenti che rimandando al bello e all’arte; il quartiere del teatro di Sybill è squallido ma è reale.
3)I SENSI coltivarli fa bene all’anima piuttosto che reprimerli, perché questo li rende un
elemento SPIRITUALE secondo cui vivere, non la repressione violenta.
IL LEGAME CONTRASTANTE CON L’IRLANDA-RETE è una caratteristica sempre presente nelle opere
di Joyce, anche perché vive profondamente LA QUESTIONE IRLANDESE: i riferimenti ai simboli
nazionali e ai personaggi che hanno fatto la storia sono sempre presenti.
LO STATO LIBERO D’IRLANDA è proclamato nel 1921 e nel 1949 diventa REPUBBLICA D’IRLANDA,
importante perché si libera dall’oppressione culturale, religiosa e territoriale dell’Inghilterra.
Lo STILE utilizzato è quello del DISCORSO INDIRETTO LIBERO: narrazione in 3 persona per
permettere il FOCUS sull’impatto soggettivo che le vicende hanno nella vita di Stephen; l’obiettivo
di Joyce è questo, piuttosto che fornire una vera narrazione.
Il LINGUAGGIO evolve parallelamente all’evoluzione di Stephen: all’inizio è infantile, scorretto e
intraducibile, poi cambia e diventa sempre più complesso e astratto.