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LETTERATURA INGLESE I, RIASUNTO ARGOMENTI:

 STORIA DEI SENSI  il termine ‘sense’ nel XVI secolo indica ‘instinctive knowledge’, facoltà di
percezione; nel XVII invece è capacità di giudizio.
Questi due concetti arrivano a fondersi nella definizione di COMMON SENSE: si tratta di ‘PRACTICAL
JUDGEMENT’, la capacità di controllare e placare i propri istinti e osservare le ‘BUONE MANIERE’,
perché assecondare i propri istinti sensoriali a discapito degli altri è sbagliato in ogni contesto
(Shaftesbury) .
Per questo motivo, sensible (ragionevole, di senso) + sensitive (sensibile) = common sense.

Parlando di sensi, ci si collega all’INTERSENSORIALITA’: è la possibilità di descrivere un fenomeno


dal punto di vista di più sensi, ma senza che questi si incrocino tra loro.
Inoltre, le percezioni sensoriali sono strettamente legate alla fisicità e ai sensi, anche se in maniera
‘trasversale’ : il dolore fisico o la temperatura corporea possono essere associate al tatto, mentre la
vista può avere anche delle componenti ‘tattili’ perché percepisce solo ciò che è fisicamente
presente sul momento attraverso fasci di luce che sono fisici.

Questo porta al concetto (diverso) di SINESTESIA, ovvero il fenomeno che permette di associare
l’attività di un senso ad un altro tramite PATTERN SOGGETTIVI, quindi di coinvolgere in una
determinata percezione un senso che non è quello canonico (può succedere anche nelle metafore).

Esempio: ‘sweet silence’

I sensi sono da sempre catalogati secondo una GERARCHIA, che nel tempo è cambiata ed è stata
più o meno legata alla moralità religiosa (a seconda degli autori/pensatori):

-DEMOCRITO (460-370 AC) : primato del TATTO e esistenza del 6 senso


-PLATONE nel ‘TIMEO’: la mente è superiore perché sede della razionalità, i sensi appartengono alla
parte ‘inferiore’ e più istintiva del corpo.
-ARISTOTELE : associa ogni senso ad un’arte e divide tra SENSI MEDIATI e SENSI DIRETTI; l’OLFATTO
sta a metà.
-PLINIO IL VECCHIO (23-79 DC) : TATTO e GUSTO sono superiori
-VINCENZO DI BEAUVAIS (1184-1264) : nell’opera ‘SPECULUM MAIUS’ divide i sensi tra ANIMA e
CORPO, collocando l’OLFATTO sempre a metà. E’ influenzato dalla visione cattolica dei sensi, legati
all’istinto negativamente.
-BARTOLOMEO DEL BENE (1514-1595): in ‘CIVITAS VERI SIVE MORUM’ descrive i sensi come
cancelli e porte verso l’interiorità.

 TASTE & COMMON SENSE: L’EVOLUZIONE DALL’ETA’ AUGUSTEA IN POI


Il significato e l’evoluzione di questi concetti si osservano ulteriormente nei secoli successivi alla
restaurazione di Charles II: dopo la sua morte, il fratello James II diventa re ma viene deposto dal
parlamento perché cattolico, non supportato dagli anglicani; quindi la figlia diventa regina con il
nome di MARY STUART II.
Mary II muore nel 1694 e suo marito Guglielmo D’Orange poco dopo, quindi la corona passa ad
ANNA STUART, sorella di Mary II.
Il regno di Anna (1707-1714) è detto ETA’ AUGUSTEA (rimando alla Pax Augustea) per la stabilità
che il Paese vive in questo periodo, tanto da acquisire il nome di GREAT BRITAIN.
Dopo Anna, segue una successione di sovrani che porteranno a nuove tensioni:
-Giorgio II  minacciato dal ritorno al potere di James II;
-Giorgio II  il re pazzo;
-Giorgio IV
-Guglielmo IV
-VITTORIA 1837-1901 è il regno più lungo di questo periodo e della storia del Paese (oltre a
Elisabetta II). Questo si traduce in espansione coloniale, geografica e scientifica e in un grande
RINNOVO CULTURALE: nascono i SALOTTI e il LETTERATO e il CRITICO diventano dei MESTIERI veri e
propri. Per via dell’INDUSTRIALIZZAZIONE la popolazione si sposta nelle città e questo comporta le
difficili condizioni di vita.

In questo contesto, si vive la AGE OF SENSIBILITY, ovvero un’età in cui per “sensibility” si intende la
capacità di COMPRENDERE i sentimenti degli altri con il fine di ottenere una SOCIETA’
EQUILIBRATA: si parla quindi di un’UNIONE di EMPATIA e COMMON SENSE.
In quest’ottica, il significato di “TASTE” assume una dimensione più astratta rispetto al passato: non
è più legato alla praticità del tatto, ma al concetto di “BUON GUSTO”. Per questo si può dire che da
qui in poi taste e common sense QUASI COINCIDONO: se “taste” è il buon gusto, “common sense” è
la capacità di “buon giudizio”.
Nella pratica, questo si traduce con LA VITA DELLA MIDDLE CLASS: ci si eleva dalle bassezze degli
eccessi per VIVERE CON BUON GUSTO, quindi con MODERAZIONE (Shaftesbury), EQUILIBRIO,
ARMONIA e secondo le MODE del tempo. Questa visione è però contrastata dai MONARCHICI, che
ritengono necessaria la presenza di un POTERE SUPERIORE perché la società possa vivere in
equilibrio.

 SVILUPPO DELLA LINGUA INGLESE  è divisibile in 4 tappe, corrispondenti ad epoche storiche


diverse:

1) OLD AND MIDDLE ENGLISH, 600-1485  è l’inglese medioevale, fortemente influenzato dalla
tradizione orale e che non riguarda veri e propri testi letterari, ma testi religiosi conservati da
monaci perché GUARDIANI DELLA CULTURA. Si tratta di TESTI BREVI e strettamente legati alla vita
quotidiana, alla dimensione religiosa e di guerra.
Alcuni esempi sono: ‘Cardman’s hymn’ (670), considerato il primo poema cristiano inglese; ‘the
seafarer’, ‘Deor’s lament’ e ‘The dream of the rood’, opera ricca di riferimenti e simboli cristiani per
permettere a tutti la comprensione.
Un esempio differente è invece il POEMA EPICO ‘BEOWULF’, di autore ignoto, che segna il legame
tra la cultura britannica e quella nordica dei vichinghi; l’influenza dei normanni continuerà per tutto
il futuro del Paese, segnerà fortemente la cultura inglese e l’evoluzione della lingua, soprattutto in
seguito all’INVASIONE DEL 1066.

In questo periodo storico NON ESISTE la concezione dell’AUTORE come figura e nemmeno
un’ampia concezione di letteratura (anche se esiste quella religiosa, a scopo educativo);
la maggiore SVOLTA è data da ‘THE CANTERBURY TALES’ (1387-1388) di GEOFFREY CHAUCER, che è
considerato il PADRE DELLA LINGUE INGLESE perché nella sua opera eleva il middle english in
evoluzione a lingua finalmente letteraria e precede di pochi anni il GREAT VOWEL SHIFT del 1485,
che segna definitivamente il cambio verso il MODERN ENGLISH.

2) EARLY MODERN ENGLISH, 1485- 1800  con il vowel shift cambia la pronuncia delle vocali e
anche il modo di scrivere e comporre; entrando nel rinascimento PRIMA DI ELISABETTA si vivono
periodi di forte instabilità politica e religiosa, guerre, tensione e difficoltà del Paese ad instaurare
una propria IDENTITA’ CULTURALE, già ampiamente influenzata da popolazioni straniere come i
Normanni. L’influenza di lingue come il FRANCESE è forte al punto che cessa solo dopo la sconfitta
nella GUERRA DEI CENT’ANNI con la Francia (Valois).
Per questo motivo si assiste ad un periodo di GRANDE SPERIMENTAZIONE e di cambiamento non
solo linguistico, ma anche STILISTICO e IDEOLOGICO, perché gli autori si concentrano di più sull’IO e
sulla LIBERTA’ INDIVIDUALE.

 IL RINASCIMENTO INGLESE: 1485-1660  Il Rinascimento riguarda tutta Europa in questo periodo,


quindi in generale è definibile come una ‘rinascita dell’arte’ ed è visto così anche dai maggiori critici
del tempo (e postumi):
-VASARI  la rinascita dell’Arte relativa alle arti visive italiane fino a Michelangelo
-MICHELET  analizza solo il 500 francese
-BUCHARDT (XIX SECOLO)  analizza il 400 e 500 italiani
- HUIZINGA  collega medioevo e rinascimento, ritenendo quest’ultimo uno strascico del
medioevo e non una luce dopo il buio medioevale.

Queste definizioni positive sono però in contrasto con la REALTA’ STORICA, almeno PRIMA DI
ELISABETTA. Dall’età Elisabettiana in poi avviene un cambiamento dal punto di vista politico,
religioso e culturale.

Durante tutto il rinascimento, sono individuabili diverse date storiche importanti:


-1337-1453 : FINISCE LA GUERRA DEI CENT’ANNI TRA UK E FR  UK perde territori strategici e
abbandona l’influenza della lingue francese per costruire un’identità più inglese

-1455-1485: GUERRA DELLE DUE ROSE E INIZIO DINASTIA TUDOR CON ENRICO VII  guerra
dinastica tra York (rosa bianca) e Lancaster (rosa rossa) per discendenza comune dalla casa dei
PLANTAGENETI: data la pazzia di Re Enrico VI York, il regno è rivendicato dal Duca di Somerset,
erede dei Lancaster e alleato della Regina Margherita (moglie di Enrico), e da Riccardo di York
(parentela di sangue). Dopo la nascita del figlio Edoardo, la Regina fa imprigionare Somerset per
avere la reggenza, ma non la ottiene e Enrico VI torna al trono. Con la BATTAGLIA DI SAINT ALBANS
(1455), Somerset muore e Riccardo York sale al potere: quando anche lui muore nella BATTAGLIA
DI WAKEFIELD (1460), il figlio diventa Re Edoardo IV York.
Il CAMBIO DINASTICO si verifica perché, dopo la morte del nemico Duca di Warwick e l’ASSASSINIO
DEL RE PAZZO, alla morte di Edoardo IV York il FRATELLO RICCARDO III diventa Re facendo uccidere
i nipoti. Riccardo muore a BOSWORTH FIELD (1485) e sul torno sale ENRICO VII TUDOR.

-1492: CRISTOFORO COLOMBO SCOPRE L’AMERICA  la società si apre al nuovo mondo, cambio di
mentalità

-1534: ENRICO VIII PROMULGA L’ATTO DI SUPREMAZIA  si auto nomina capo dello Stato e della
Chiesa, rompendo definitivamente ogni legame con Roma con lo SCISMA ANGLICANO, nonostante
il suo primo matrimonio sia avvenuto con la Spagnola e ipercattolica CATERINA D’ARAGONA.
All’improvviso UK ha una NUOVA RELIGIONE, l’ANGLICANESIMO, che non ammette nessun residuo
o simbolo della cristianità, perciò Enrico fa distruggere tutto.
Questo cambiamento repentino è importante per la formazione dell’identità culturale inglese.
Enrico è appoggiato da un background europeo non molto diverso:
-ERASMO da Rotterdam scrive l’ELOGIO ALLA FOLLIA, in cui intende smascherare la corruzione della
Chiesa moderna;
-MARTIN LUTERO pubblica nel 1517 le TESI CONTRO LA VENDITA DELLE INDULGENZE come atto di
riforma e purificazione della Chiesa, che non dovrebbe più comprendere l’autorità del Papa.

-1549: EDOARDO VI PUBBLICA IL BOOK OF COMMON PRAYERS  appoggia la riforma del padre e
diffonde questo testo con lo scopo che le preghiere diventino conosciute da tutti

-1558: MUORE BLOODY MARY  muore senza eredi dopo 5 anni di regno (1553-1558) in cui ha
lottato contro l’anglicanesimo per restaurare il legame con la Chiesa di Roma in maniera violenta e
spietata nei confronti della popolazione

-1558-1603: ELIZABETHAN AGE  età di grande progresso, per questo detta GOLDEN AGE:
-scienza: COPERNICO E LA TEORIA ELIOCENTRICA, BACON E IOL METODO SCIENTIFICO MODERNO,
GALILEI E LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA (metodo sperimentale);
-geografia: SIR DRAKE CIRCUMNAVIGA LA TERRA PER LA PRIMA VOLTA e SIR W. RALEIGH ESPLORA
E COLONIZZA PER ELISABETTA;
-cultura: AFFERMAZIONE DEL TEATRO COME MAGGIORE SIMBOLO DELL’IDENTITA’ INGLESE;
RISTAMPA delle CANTERBURY TALES e “LA MORTE D’ARTHUR” DI SIR T. MALORY CON LA STAMPA
DI GUTENBERG

-1603-1625: JACOBEAN AGE  James I è figlio di MARY STUART, quindi c’è un CAMBIO DINASTICO,
ed è contemporaneamente anche James VI in Scozia.
Nel 1611 pubblica la KING JAMES’ BIBLE: attinge da due diverse fonti, ovvero la BIBBIE DI GINEVRA
(calvinista) e la BISHOP’S BIBLE, più vicina al cattolicesimo e da cui prende di più.
È un’età segnata da autori importanti in letteratura e nel teatro, ma che non riescono a ‘reggere il
confronto’ con gli Elisabettiani e soprattutto con Shakespeare.
Gli autori teatrali di quest’epoca mancano di creatività rispetto al passato, il teatro diventa un’arte
più LONTANA DAL POPOLO e più VICINA ALLE CORTI, dipendente direttamente dai sovrani.
Si parla soprattutto di RAPPRESENTAZIONI IN MASCHERA con lo scopo di INTRATTENERE LA CORTE
e LODARE IL RE.
Al di fuori delle corti, i TEMI affrontati sono più CUPI, incentrati sulle CARATTERISTICHE NEGATIVE
DELL’UOMO (come violenza e corruzione) perché c’è SFIDUCIA DOPO LA GOLDEN AGE.

Gli autori principali sono:


- J. WEBSTER  “The white devil”, “The Duchess of Malfi”, dove i personaggi usano la loro
intelligenza e astuzia per raggiungere i loro scopi più oscuri;
- T. MIDDLETON e W. ROWLEY  “The changeling” che costituisce un modello per l’epoca, perché
l’assassino taglia il dito della vittima per rubarle l’anello e rappresenta così l’oscurità dell’animo
umano.
-SHAKESPEARE (seconda fase)  in questo periodo (primo 600) scrive le sue opere più cupe, come
Macbeth, Otello e Amleto
-CAVALIER POETS  sono DIFENSORI DEI VALORI ARISTOCRATICI e della TRADIZIONE CLASSICA;
BEN JONSON è il principale.

-1642-1652: CHARLES I E LA GUERRA CIVILE  Charles I è figlio di James I: è considerato quasi un


RESTAURATORE DEL CATTOLICESIMO, perché anche James I sosteneva la chiesa anglicana di forte
impronta cattolica, ma Charles ha un’impronta più francese; sposa ENRICHETTA DI FRANCIA,
cattolica, e impone la propria figura di re come ASSOLUTO PER DIRITTO DIVINO, motivo per cui il
PARLAMENTO gli si oppone. Governa con atti illegali, come la riscossione di tasse non dovute
imposte a tutto il popolo, e ignorando completamente i documenti scritti.
Charles scioglie il parlamento diverse volte ed esercita il suo potere tramite i funzionari della chiesa,
perciò i PURITANI, che volevano un orientamento religioso del paese più vicino al CALVINISMO,
come stava succedendo in Scozia.
Nonostante l’avversione dell’esercito, del popolo e di parte del parlamento, Charles rimane al
potere: scoppia quindi la GUERRA CIVILE TRA MONARCHICI E PARLAMENTARI, guidati dal politico
OLIVER CROMWELL.
Charles riesce a fuggire, ma I PARLAMENTARI VINCONO e viene infine CONDANNATO A MORTE,
dopo l’istituzione da parte di Cromwell del COMMONWEALTH OF ENGLAND, ovvero un GOVERNO
REPUBBLICANO che si estese poi anche a SCOZIA e IRLANDA.

La guerra è divisibile in TRE FASI:


1) inizia nel 1642 e vede trionfare la NEW MODEL ARMY guidata da Cromwell, fatta di volontari
qualificati e specializzati;
2) dopo uno stop del conflitto, che sembra finire nel 46, nel 1648 riprende: il re vuole tornare sul
trono come monarca assoluto, ma Cromwell e i puritani vogliono mantenere il progressi fatti,
quindi il conflitto ricomincia. Alla fine, nel 1649, IL RE E’ CONDANNATO E DECAPITATO.
3) Cromwell instaura una DITTATURA che si traduce in scontri violenti e crudeli anche in IRLANDA e
in SCOZIA.

Cromwell muore nel 1658 e questo porta alla RESTAURAZIONE DELLA MONARCHIA NEL 1660 con
CHARLES II STUART, (figlio di Charles I) perché il figlio di Cromwell non riesce a mantenere lo stesso
potere. Con Charles II si restaura il Parlamento tradizionale e la Chiesa Anglicana.

-1642-1660: CHIUSURA DEI TEATRI INGLESI  vengono chiusi durante la guerra civile perché
rappresentano LUOGHI DI PECCATO per i PURITANI e anche perché molto più legati alla CORTE e
alla MONARCHIA rispetto al passato.

GLI AUTORI ELISABETTIANI; IL TEATRO DI SHAKESPEARE E BEN JONSON


Con Elisabetta il teatro diventa il centro dell’identità inglese anche per i secoli successivi: ci sono numerosi
autori importanti, tra cui spiccano Shakespeare e Jonson.

-THOMAS KYD  “the Spanish tragedy” (1592), omicidio e vendetta;


-THOMAS UDALL  “Ralph roister doister” (1566) commedia dai temi classici come il soldato vanitoso e il
servo astuto;
-THOMAS NORTON & THOMAS SACKVILLE  “Gorboduc” tragedia di carattere politico scritta per la prima
volta in BLANK VERSE, cioè pentametri sciolti non rimati;

-CHRISTOPHER MARLOWE  tragedie: “Dido, the queen of Carthage” (1593), “The Jew of Malta” (1589),
“Tamburlaine” (1587-88) , importante perché scritta in PENTAMETRI GIAMBICI e per l’uso complesso del
linguaggio, diverso da ogni autore precedente.

-THOMAS NASHE (1567-1601)  scrive in particolare il PAMPHLET SATIRICO “ANATOMIA DELLE


ASSURDITA’” in cui difende l’arte, criticando i puritani perché la esaltano ma non le danno potere, e gli
autori senza moralità.

-JOHN FLETCHER (1579-1625) A CAVALLO TRA ELISABETTA E JAMES I. Lavora con Shakespeare, con cui
compone la tragicommedia “I due nobili cugini”
- John Ford (1586-1640)  drammaturgo conosciuto soprattutto per le tragedie. Collabora con
William Rowley e John Webster., con i quali scrive “La strega di Edmonton”, la sua principale
tragicommedia.

-BEN JONSON (1572- 1637)  è il più grande contemporaneo di Shakespeare e leader dei CAVALIER POETS
(valori aristocratici tradizionali); è l’unico autore di cui si stampano i COLLECTIVE WORKS quando è ancora
in vita. Le sue opere sono soprattutto COMMEDIE e OPERE ALLEGORICHE; le più importanti sono:
-“EVERY MAN IN HIS HUMOUR” e “ EVERY MAN OUT OF HIS HUMOUR“  in queste opere espone le sue
TEORIE DEGLI UMORI, secondo cui ogni uomo è composto da sangue, flemma, bile gialla e bile nera:
l’equilibrio di un uomo dall’equilibrio tra questi 4 umori, ma i suoi personaggi solo caratteristici perché
guidati SOLO DA UNO di questi.
- “VOLPONE”
- “THE ALCHEMIST”

Oltre ai drammaturghi, durante la golden age lavorano molti autori importanti:


-EDMUND SPENSER  “THE FAIRIE QUEENE”
-JOHN DONNE  “THE ECSTASY”
-ANDREW MARVELL (1621-1678)  autore di poemi di satira e a tema pastorale. Durante la guerra
civile è moderato anche se appoggia i puritani;
-JOHN MILTON  “PARADISE LOST” e “PARADISE REGAINED”
-SIDNEY  famoso per il pentametro giambico e il tema dell’amor cortese: “Arcadia”, “Astrophil and Stella”
-GEORGE HERBERT (1593-1633)  poeta, membro del parlamento inglese e sacerdote: le sue opere
sono di carattere religioso.

- W. SHAKESPEARE (1564-1616) 
PRIMA DI SHAKESPEARE il teatro è fatto di MIRACLE PLAYS (vite dei santi, testi sacri e episodi biblici),
MORALITY PLAYS, come gli “EVERYMAN” (vengono mostrate di fronte alla morte le conseguenze delle
azioni sbagliate), INTERLUDES (rappresentazioni da corte, incentrate sull’intrattenimento e hanno come
tema la felicità terrena).
Shakespeare vive e lavora in un periodo in cui l’identità del Paese si sviluppa nel teatro e lui stesso è arte
della sua evoluzione: quelle che prima erano rappresentazioni popolari che si svolgevano durante le
festività da parte di popolani, diventano veri e propri spettacoli che vedono l’affermazione della FIGURA
DELL’AUTORE, DELL’ATTORE E DELLA COMPAGNIA, e quindi il riconoscimento del teatro come un’Arte
professionale che utilizza spazi specifici destinati a questo.
La PRIMA COMPAGNIA DI SHAKESPEARE è i LORD CHAMBERLAIN’S MEN perché era importante avere un
MECENATE che proteggesse e finanziasse la compagnia, ma in seguito con James I diventano i THE KING’S
MEN perché è la figura del re quella che conta.
Il PRIMO TEATRO è fondato da James e Richard Burbage nel 1576-1599 ed è il “THE THEATRE” ;
il GLOBE THEATRE è costruito nel 1599, nel 1614 viene ricostruito in seguito ad un incendio e nel 1644 è
demolito: si tratta di un teatro ancora semi aperto, in cui solo il palco è coperto, per poter sfruttare la luce
naturale e ridurre così anche i costi dei biglietti; il BLACKFRIARS THEATRE sarà il primo COMPLETAMENTE AL
CHIUSO e che richiederà quindi modalità di rappresentazione e costi diversi.

Il teatro di Shakespeare rimane molto vicino al popolo, perché i teatri sono accessibili a ogni classe sociale e
i temi che affronta nelle sue opere sono UNIVERSALI e CONDIVISIBILI, per questo è così amato.

Shakespeare viene da una famiglia benestante (il padre era un artigiano/strozzino e la madre figlia di un
ricco agricoltore), ma non compie percorsi di studi prestigiosi, frequenta solo scuole pubbliche e non va
all’università: per questo motivo riceve numerose critiche dai suoi contemporanei, molti dei quali
provengono invece da percorsi scolastici brillanti e non lo ritengono quindi meritevole di tutto il suo
successo, perché il popolo invece lo ama.

Dopo il matrimonio con Anne Hathaway e i 3 figli, esordisce a Londra intorno al 1592 e una volta entrato
nella compagnia dei Lord Chamberlain’s men diventa attore, autore e custode delle quote di alcuni teatri;
inizia quindi ad ottenere un grande successo e dopo la “presa” del Blackfriars theatre si trasferisce
definitivamente a Londra.

La quantità dei suoi lavori è immensa, anche solo considerando quelli attribuiti a lui con certezza; il DUBBIO
riguardo ai suoi lavori nasce perché non abbiamo i suoi FOUL PAPERS (brutte copie), ma solo alcune
annotazioni da cui è possibile capire come scrivesse, e il FIRST FOLIO del 1623, che raccoglie per mano dei
colleghi 36 opere ed è ritenuto l’UNICA FONTE ATTENDIBILE. Un’ulteriore difficoltà rispetto a questo è il
fatto che per gli autori teatrali era importante che le opere venissero rappresentate e viste in scena, non
lette: per questo esisteva il concetto di stampare le opere per attribuirle al loro autore, ma non poteva
esisterne un’unica versione.

I maggiori temi affrontati d a Shakespeare sono divisibili in TRE EPOCHE:

1) PRIMO SHAKESPEARE  1589-1593. Opere di carattere storico ispirate alla tradizione e ricche di dettagli
crudi e violenti: “Henry VI”, “Titus Andronicus”, “Richard III”, “Julius Caesar”, “The comedy of errors”
(ispirata a Plauto).

2) SECONDO SHAKESPEARE  1597-1608. Ambientazione più cupa e cruenta, indagine dei lati oscuri della
coscienza umana: “King Lear”, “Macbeth”, “Otello”, “Romeo and Juliet”.

3) ULTIMO SHAKESPEARE  1608-1614. Atmosfere più distese e pacifiche: “The winter’s tale”, “the
tempest”, “Pericles”.

 A MIDSUMMER NIGHT’S DREAM  1595 (circa)

Viene messo in scena per la prima volta nel 1595-96 e comprende diverse edizioni: in QUARTI, 1600
e 1619, da cui deriva il folio del 1623.

I TEMI sono numerosi:


1) RIPRESA DELLA CLASSICITA’  è presente sia nell’ambientazione (città) che nei personaggi: Elena
è Elena di Troia, Lisandro è Paride, Ermia è Hermione (loro figlia), Demetrio è un Re Macedone.
Anche le tematiche classiche sono riprese: uno di questi riferimenti è alla storia di PIRAMO E TISBE,
presente nelle “Metamorfosi” di Ovidio (ed è simile a “ROMEO E GIULIETTA”), a cui ci si collega
tramite il FIORE bianco che si macchia di rosso; un altro tema classico è quello di RE MIDA, che
viene punito con ORECCHIE DA ASINO per aver giudicato il canto di Pan migliore rispetto a quello di
Apollo. L’episodio delle orecchie è anche un riferimento all’ASINO D’ORO DI APULEIO: in Apuleio
l’asino è intero e si intrattiene con molte donne: Bottom invece ha solo le orecchie e con Titania
non intrattiene un rapporto fisico.
Teseo e Ippolita sono ispirati a “VITE PARALLELE” di PLUTARCO.
2) IL SOGNO, LA METAMORFOSI E IL RUOLO DEI SENSI  nell’ambientazione, si nota come la
FORESTA sia il luogo dell’ambiguità, un limbo in cui non è chiaro se quello che accade sia reale o
meno; gli avvenimenti che mandano avanti la storia accadono mentre alcuni personaggi stanno
dormendo e quando si risvegliano si trovano cambiati: i quattro innamorati prima di tutto, Titania
perché vittima dell’incantesimo di Puk e poi Bottom perché trasformato in un asino a sua insaputa.
3) CONFRONTO TRA FELICITA’ TERRENA E SOLITARIA SANTITA’  Ermia viene messa da Teseo ad
un bivio: se non rispetterà la volontà di suo padre di lasciare Lisandro, dovrà scegliere se morire o
vivere il terribile destino dell’esilio; la condizione delle suore di clausura, delle esiliate, è
insostenibile a meno che non si possieda una capacità sovrumana di controllare il proprio “sangue
giovane” e impulso vitale, perché UNA ROSA DISTILLATA, che muore perché viene colta, è felice
sulla terra perché è resa eterna e immateriale; UNA ROSA MAI COLTA appassisce e muore
nell’infelicità.
4) TEATRO NEL TEATRO  i TEATRANTI provano lo spettacolo da rappresentare alle nozze di Teseo
e Ippolita e alla fine dell’opera eseguono la rappresentazione: costituiscono sempre un momento di
evidente comicità perché non sono professionisti, commettono molti errori di linguaggio e
rappresentazione, hanno scelto uno spettacolo tragico per la celebrazione di un’occasione felice, e
ognuno di loro è buffo perché i loro nomi denotano le loro caratteristiche fisiche o il loro mestiere.
5) POSIZIONE DELLE DONNE NELLA SOCIETA’  Ermia è sottoposta alla volontà di suo padre e poi
del sovrano per quanto riguarda il suo destino, ma è coraggiosa abbastanza da non piegarsi;
Ippolita è considerata da Teseo una proprietà, anche perché la sposa come bottino di guerra,
contro la sua volontà; Titania è l’unica figura femminile ad avere una vera autorità e a poterla usare
anche su un uomo, fermo restando che nell’opera le figure maschili sono fondamentali perché
detengono il potere e sono al centro degli equivoci e scontri (senza la presenza di uomini e donne
non ci sarebbe il gioco).
6) BISHOP’S BIBLE  è ripresa la LETTERA DI SAN PAOLO AI CORINZI: viene citata da Bottom a
conclusione dell’opera, ma ne travisa completamente il senso e le parole, il cui significato originale
è che Dio comunica all’uomo tramite lo spirito e non tramite i sensi, che sono fonte di peccato.
L’errore di Bottom (“l’occhio non ha visto e l’orecchio non ha sentito”  “l’occhio non ha sentito,
l’orecchio non ha visto”) sottolinea la confusione e ambiguità dei sensi nell’opera stessa e la loro
importanza nella vita dell’uomo. Questo anche perché Bottom è il personaggio che compie
l’esperienza sensoriale più forte nella storia, preclusa ad ogni altro umano.
7) ERASMO DA ROTTERDAM, “ELOGIO ALLA FOLLIA”  Bottom incarna in sé tutte le caratteristiche
che Erasmo attribuisce ai saggi: pur sembrando un personaggio stolto, ha la saggezza dei FOLLI, che
vedono e sanno di più, degli INNAMORATI perché la sua esperienza riguarda anche questo, e degli
ATTORI perché lui lo è.

 EDMUND SPENSER (1552-1599) 


Proviene da una famiglia semplice, ma appartiene alla schiera dei poeti colti: infatti si laurea a
Cambridge; nonostante questo però muore in povertà e viene sepolto al POET’S CORNER di
WESTMINSTER ABBEY solo per volere di Elisabetta I.

Tra le opere di Spenser possiamo ricordare:


-“The shepards calendar”, 1579  opera dal tema pastorale, 12 poemi associati ai mesi dell’anno;
-“Amoretti” , 1595/96  raccolta di sonetti improntati sulla tradizione dell’amor cortese;
-“Epithalamon” 1595  sonetti composti da 24 stanze riferite alla classicità e dedicati alla moglie
Elisabeth: 12 come i canti dell’Eneide (Virgilio) e 24 come i canti dell’Iliade (Omero).
-“THE FAIRIE QUEEN” (1590)  è la sua opera principale: è composta da 12 libri, ognuno da 12
canti costruiti su BASE ALLEGORICA; di questi, Spenser riesce a completarne solo 6:
-LIBRO I  HOLINESS
-LIBRO II  TEMPERANCE  L’introduzione spiega come l’uomo possa solo conoscere parte del
mondo, nonostante le scoperte geografiche ne abbiano portata alla luce zone sconosciute prima
(omaggio all’espansionismo di Elisabetta): infatti le vicende narrate si svolgono in una terra fatata
ancora non conosciuta. Questo libro si concentra sulle imprese del cavaliere Guyon, aiutato dalla
sua guida Palmer e da Re Artù a difendere la virtù della Temperanza, minacciata da un esercito di
mostri guidati da Maleger e dalla cupidigia e dalla bellezza profana personificati in Mammon e
Acrasia.
ANALIZZATO: CANTO XI. Re Artù sconfigge i mostri nemici della Temperanza, soprattutto il loro
capo MALEGER (male+regere); Guyon e Palmer sono in viaggio verso la terra di Acrasia.
STANZA I non c’è corruzione che possa equivalere a quella che le tentazioni esercitano
sull’anima, perché diventano più forte quando questa cede. (PAG 291 PDF)
STANZA II la temperanza e il controllo permettono di vivere i sensi senza dannare la propria
anima e di avere così un ‘ottimo banchetto’ da offrire, che non sia eccessivo e nocivo per la salute
ma che sia pieno.
STANZA III la mattina presto, prima che il mondo si fosse svegliato, Guyon e Palmer sono partiti
insieme per la loro impresa viaggiando lungo il fiume.
STANZA Vnon appena Guyon e Palmer sono partiti, l’esercito di Maleger comincia l’attacco al
castello da ogni lato sono talmente tanti da coprire tutta la terra sotto di loro e sono spaventosi.
STANZA VI Maleger dispone 12 truppe sui lati del castello perché ognuna attacchi al meglio: 7 di
esse all’entrata per combattere giorno e notte.
STANZA VII le altre 5 invece sono posizionate ai rampanti che reggono il castello per farli crollare
e usando la migliore artiglieria, combattono ferocemente soprattutto di giorno.
STANZA VIIItutti questi mostri portano arco e frecce e rappresentano le peggiori e più basse
tentazioni. Alcuni di loro hanno la testa di cani, gufi o grifoni e tutti hanno gli occhi da lince.
STANZA IXquesti stessi mostri attaccano il forte della VISTA utilizzando tutto ciò che potrebbe
tentarla, soprattutto BELLEZZA e DENARO.
STANZA Xviene attaccato il forte dell’UDITO da mostri come serpenti, cinghiali, cervi:
pronunciano false lodi, falsità, cattiverie, ingiurie.
STANZA XI i mostri dell’OLFATTO sono scimmie e uccelli
STANZA XII attacco al GUSTO. I mostri sono struzzi, suini, orribili rospi: rappresentano lo spreco, il
superfluo, la troppa abbondanza.
STANZA XIII per ultimo viene attaccato il TATTO: ragni, lumache e istrici sono i mostri più orrendi
da descrivere.

-LIBRO III  CHASTITY


-LIBRO IV  FRIENDSHIP
-LIBRO V  JUSTICE
-LIBRO VI  COURTESY

La tecnica è quella della STANZA SPENSERIANA: consiste in stanze da 9 versi ciascuna, 8 dei quali in
PENTAMETRI GIAMBICI (5 piedi riuniti, ognuno costituito dall’alternanza tra sillabe brevi e lunghe),
ai quali segue un ESAMETRO conclusivo; lo SCHEMA DELLA RIMA è ABA-BBC-BCC.

L’opera tratta del CASTELLO DI ALMA, assaltato dai mostri e all’interno del quale vive una dama in
pericolo per le continue tentazioni di sensi: l’allegoria riguarda l’intera struttura dell’opera, perché
la dama nella torre è in realtà l’ANIMA assalita dai sensi peccaminosi e questi sono rappresentati
dai MOSTRI, contro cui combattono i CAVALIERI.
Lo SCOPO dell’opera è presentare un MODELLO DI GENTLEMAN basato sull’immagine del cavaliere
perfetto, del buon cortigiano (Baldassarre Castiglione), e offrire OMAGGIO A ELISABETTA ispirando
a lei il personaggio della REGINA GLORIANA, monarca di un REGNO non perfetto ma comunque
fatato, ideale.

 I POETI METAFISICI: JOHN DONNE.


La definizione di questo movimento poetico arriva postuma:
-John Dryden nel suo “Essay on satire” (1693) definisce il loro maggiore esponente, John Donne,
come confusionario e per questo “metafisico”; la critica è che la metafisica di Donne (e degli altri)
prevale anche nei contesti amorosi e porta solo a ragionamenti complessi e inutili;
-Samuel Johnson, in “The lives of English poets” (1779-1781) definisce i metafisici come poeti
guidati da un “WIT” (spirito) astratto, che li spinge a risolvere la loro poesia nella DISCORDIA
CONCORS, quindi l’associazione violenta di elementi molto diversi e discordanti.
-T.S. ELIOT (1888-1965)  diversamente dagli altri, APPOGGIA I METAFISICI e li considera
un’EVOLUZIONE rispetto al passato, perché sanno dare una forma nuova alle cose; lui stesso
appartiene alla “nuova scuola” metafisica, perciò li appoggia.
Secondo lui, i metafisici sanno essere RIFLESSIVI e fornire al lettore un’ESPERIENZA SENSORIALE
CONCRETA perché il loro ragionare non è sterile, ma riesce ad UNIRE PENSIERO E SENSAZIONI
FISICHE. Ecco perché i metafisici sono POETI RIFLESSIVI, mentre gli altri sono INTELLETTUALI.

Il maggiore esponente dei metafisici in UK è JOHN DONNE (1572-1631): le sue opere sono di vario
tipo e per lo più difficili da datare, perché pubblicate postume; scrive sonetti, elegie, sermoni, satire
ed anniversari (gli unici databili) e i titoli principali sono:
-“Anatomy of the world”  il mondo viene analizzato come fosse un corpo umano per poterlo
esaminare e riflettere sul presente;
-“The ecstasy”  componimento poetico simbolo della metafisica; OPERA POSTUMA DEL 1633.
-sermoni 2 e 7  costituiscono una critica al cattolicesimo, perché condanna il corpo e la e la
dimensione sensibile per esaltare quella della mente: Donne però non crede che le due cose siano
divisibili, ma che un uomo debba possederle entrambe.
I SERMONI SONO PUBBLICATI TRA IL 1622 E IL 1634 (alcuni postumi)

 JOHN MILTON (1608-1674) 


Viene da una famiglia middle class e fa parte dei poeti colti perché si laurea a Cambridge; vive e
lavora durante il periodo della restaurazione di Charles II, motivo per cui è arrestato perché
favorevole al Commonwealth.

Molti dei suoi componimenti presentano riferimenti alla CLASSICITA’ e ai SONETTI PETRARCHESCHI.

Tra le sue opere possiamo indicare:


-“L’allegro” e “il penseroso”  1645, componimenti pastorali contenuti nella raccolta “Poems”
-“Comus”  1634, esaltazione di castità e temperanza
-“Lycidas”  1638, elegia per un amico morto giovane
-“History of Britain” 1670
-“Sanson agonistes”  1671, vicende bibliche di Sansone
-“De doctrina christiana”  esprime la sua visione del cristianesimo, opera incompiuta e pubblicata
postuma nel 1825
-“PARADISE LOST” e “PARADISE REGAINED” 1667- 1671  “Paradise Lost” è costruito sulla base
di un POEMA SACRO MA EPICO, secondo il modello della “Gerusalemme liberata” di Tasso; questo
perché i temi sono religiosi ma al centro dell’opera sta l’epica di azioni cristiane anziché
cavalleresche. Per questo motivo, l’opera inizia con un’INVOCAZIONE ALLE MUSE (come nei poemi
epici cavallereschi) e lo stile comprende FRASI LUNGHE E COMPLESSE, LATINIZZATE e con ampio
uso dell’ENJAMBEMENT. La prima versione contiene 10 libri, la seconda è suddivisa in 12 per
imitare l’Eneide.

I TEMI dell’opera sono:


1) FEDE CRISTIANA E ORIGINE DEL MONDO;
2) PECCATO ORIGINALE E CADUTA DEL GENERE UMANO;
3) LA SPIEGAZIONE DELLA DIVINA PROVVIDENZA AGLI UOMINI.7

 XVIII- XIX SECOLO


E’ un periodo di GRANDE ESPANSIONE E NOVITA’ CULTURALE, in cui si possono identificare
NUMEROSE CORRENTI DI PENSIERO che influenzano fortemente anche l’arte e la letteratura:

1) EMPIRISMO  J. Locke scrive il trattato “Essay concerning human understanding” nel 1690 e
questo è considerato il DOCUMENTO FONDATORE dell’empirismo. L’IDEA è che la conoscenza
umana viene costruita attraverso la DIRETTA ESPERIENZA SENSORIALE o la RIELABORAZIONE DI
STIMOLI, perché NON ESISTE LA CONOSCENZA INNATA (idee Platoniche).
Questo concetto ha però dei limiti evidenti: se è vero che non si può ragionare su ciò che non si
sperimenta, allora la conoscenza umana è destinata ad essere molto limitata, perché non è
possibile fare esperienza di tutto.
Secondo il filosofo HUME: le informazioni che ricaviamo tramite l’esperienza sensoriale sono
IMPRESSIONI MOMENTANEE e questo limita ulteriormente la nostra possibilità di conoscere.
Secondo E. BURKE: l’esperienza sensibile è legata anche a ciò che è ESTETICO, quindi apprezzabile o
meno a seconda dell’effetto che l’oggetto percepito produce nel ricevente; in base a questo, si può
fare esperienza del BELLO/BRUTTO (armonico/non armonico) o del SUBLIME (spaventoso,
sconvolgente).

2) “THE SPECTATOR” 1711-1712  è un giornale fondato da ADDISON (politico, scrittore,


drammaturgo), che discute i maggiori temi di attualità per generare DIALOGO utile al CONFRONTO
e alla costruzione dell’EQUILIBRIO SOCIALE.
Anche in altri Paesi si segue questo esempio: in Italia c’è “IL CAFFE’” (1764-66), di Beccaria e i
fratelli Verri e “LA FRUSTA LETTERARIA” (1763-65) di Scannabue.

The Spectator è organizzato in modo che ogni articolo abbia un INCIPIT CLASSICO per via del
CLASSICISMO che si diffonde contemporaneamente in questo periodo.

ARTICOLO DEL 21 GIUGNO 1712  L’incipit è tratto da “De rerum natura” di Lucrezio ed esprime
l’intenzione dell’autore di esplorare con le sue opere territori mai solcati prima da nessuno.

Il TEMA di questo articolo è la SUPREMAZIA DELLA VISTA sugli altri sensi: è l’unico senso che
permette la percezione di TUTTI gli aspetti di un oggetto che si osserva ed è ciò che permette la
RIPRODUZIONE di un’immagine artefatta quando l’oggetto non è presente.
Questo è collegato ai concetti di IMMAGINAZIONE E CONOSCENZA: la prima è a META’ TRA SENSI E
INTELLETTO, perché non ha limiti e per questo è facilmente legata alla dimensione del peccato; per
questo la CONOSCENZA è più elevata e più DIFFICILE da ottenere.
Esiste però un’IMMAGINAZIONE INNOCENTE, che è quella degli uomini superiori, ideali; questo
però non risolve il problema di COME SI PUO’ IMMAGINARE QUALCOSA DI CUI NON SI HA FATTO
ESPERIENZA/CONOSCENZA?
 IL ROMANTICISMO  fine 700- inizio 800
E’ una corrente artistico/letteraria che si origina principalmente in Germania (autori di riferimento:
Goethe e Schiller). E’ un movimento “variegato” perché ogni Paese europeo avrà la propria forma
anche a seconda degli autori: questo è COERENTE con l’idea di base del movimento, ovvero la
RICERCA DELL’INDIVIDUALITA’ e della SOGGETTIVITA’ (da qui la psicoanalisi).
Il termine “romanticismo” deriva da “romantic” del XVII secolo, termine che indicava i romanzi
cavallereschi (vicende non reali ma in un contesto storico realistico) ed è quindi traducibile con
“ROMANZESCO”. Gli autori in UK riconoscevano i punti comuni tra loro ma NON si auto definivano
romantici.
Le caratteristiche del romanticismo in UK sono:
-legame con l’empirismo di Locke;
-MECCANICISMO  il cosmo è una macchina i cui pezzi sottostanno ad una gerarchia fissa;
-PARADIGMA DI LOVEJOY  visione opposta: il COSMO è DINAMICO e in COSTANTE EVOLUZIONE;
-PARADIGMA DI ABRAHMS  l’Arte può essere MIMETICA: riproduzione del visibile; ESPRESSIVA: il
focus è sulla soggettività dell’artista, che lo ha spinto a compiere l’opera; in ogni caso è
PRAGMATICA perché ha un effetto su chi osserva.
L’opera quindi è A SE’, è staccata dall’artista pur essendo generata da lui.

In UK, per quanto riguarda i POETI è divisibile in:


-FIRST WAVE  Wordsworth: FONDATORE DLE MOVIMENTO IN UK CON LE “LYRICAL BALLADS” DEL
1798, Coleridge, Blake
-SECOND WAVE  Gordon, Byron, Shelley, Keats
Questi poeti vedono nella poesia l’ESPRESSIONE PIU’ ALTA perché fonte di INTROSPEZIONE e
ANALISI, quindi la loro visione è SOGGETTIVA.

Per quanto riguarda i NOVELISTS, invece:


W. Scott (1771-1832), J. Austen (1775-1817), M. Shelley (1795-1821)>
Hanno un tipo di visione OGGETTIVA perché il romanzo è un mezzo per rappresentare con
ESATTEZZA DI TEMPO E LUOGO la REALTA’ STORICO-SOCIALE.

LE LYRICAL BALLADS DI WORDSWORTH E COLERIDGE , 1798:


Nella prefazione viene espresso il concetto di IMMAGINAZIONE come mezzo per presentare
avvenimenti e contesti comuni in un’ottica differente; è l’unione tra il “feeling” (la
percezione/interiorità) e le idee dell’uomo.
Si presenta la FIGURA DEL POETA: diversamente dal passato, non è più visto come vicino alla
divinità, ma è piuttosto un UOMO COMUNE con un’ANIMA in grado di essere COMPREHENSIVE,
quindi di CONTENERE di più. La NATURA si rispecchia nella MENTE del poeta.

Questo apre la strada a FILOSOFIE/IDEOLOGIE diverse, a cui alcuni poeti inglesi appartengono o si
ispirano:

1) VITALISMO  si ricercano le BASI DEL FUNZIONAMENTO DELLA VITA attraverso la SCIENZA e gli
ESPERIMENTI: “Frankenstein” di M. Shelley

2) PANTEISMO  il mondo è un ORGANISMO UNICO pervaso dallo SPIRITO DIVINO, di cui si indaga
il FUNZIONAMENTO; Coleridge: il mondo è governato dalla forza di Dio.

3) IDEALISMO  al CENTRO c’è il SOGGETTO e il suo modo di percepire la realtà. I maggiori


esponenti sono KANT e FICHTE: per Kant (1724-1802) se la conoscenza avviene tramite l’esperienza
individuale, quello che si ricava è solo la conoscenza dell’esperienza in sé, molto SOGGETTIVA
anche se esistono ESPERIENZE COMUNI. Anche per Blake la Natura è un’invenzione dell’uomo;
per Fichte (1762-1814) l’Io appartiene così tanto al cosmo da poter COINCIDERE con esso.
Questa visione è vicina a quella di Shelley: l’uomo è la forza che governa il mondo perché è legato
ad esso. In autori come lui e Wordsworth, questo sfocia nella PATHETIC FALLACY e nello
SCETTICISMO: la volontà dell’autore di rispecchiare con la sua opera il meccanismo creativo del
cosmo e di identificarsi con esso, si rivela IMPOSSIBILE da realizzare nell’opera stessa, tanto che
ogni tentativo non arriva a termine, le opere sono spesso incompiute e molto lunghe e il risultato è
che la PERSONIFICAZIONE SIMBOLICA DELLA NATURA risulti essere ECCESSIVA e per questo
INEFFICACE comunque.

4) ANIMISMO  la NATURA è fatta di ANIME che la rendono viva: il PROCESSO CREATIVO


dell’ARTISTA rispecchia l’ORGANICITA’ del tutto.

 SHELLEY 1792-1822
Nasce in UK, ma è costretto alla fuga in Italia perché dopo il matrimonio con Harriet Westbrook
fugge con la futura nuova moglie, Mary Godwin, e Harriet si suicida, motivo per cui la sua famiglia
non vede Shelley di buon occhio.
In seguito la moglie Mary pubblicherà postume le opere di Shelley dopo la sua morte in un
naufragio sulle coste italiane e lei stessa sarà autrice di “Frankenstein”.

Lo stile di Shelley è caratterizzato dall’uso della METAFORA, che utilizza per unire l’IO E IL COSMO
tramite l’INTERSENSORIALITA’: per questo le sue metafore sono particolarmente lunghe e
complesse, aperte a infinite possibilità interpretative per il lettore.

Tra le sue opere possiamo distinguere:


-OPERE GIOVANILI  “Zastrozzi” 1810: trattato sull’ateismo che lo fa espellere da Oxford;
“Queen Mab” 1813 e “Address to the Irish people” 1812-13: per sostenere l’indipendenza
irlandese;
-“The Cenci”, “Mask of anarchy” e “Ode tot he west wind”, 1819;
-“Prometeus unbound” 1820-21;
-“Epipsychidion” 1821;
-“The triumph of life” 1822, incompiuta.

EPIPSYCHIDION:
Il titolo si può tradurre con “sopra una piccola anima” o “in lode di un’anima” : è volutamente
ridondante perché esprime la RICERCA DA PARTE DI UN’ANIMA DI UN’ALTRA COMPLEMENTARE E
SUPERIORE A SE’. Questo si evince dal significato del titolo legato anche all’ASTRONOMIA e al
SISTEMA TOLEMAICO.

Il riferimento è all’anima di Teresa Viviani, chiusa in convento per aver rifiutato un matrimonio
combinato, e anche lei autrice: nell’opera il poeta le si rivolge con il nome di EMILIA, anche se l’Io
poetico utilizzato non è necessariamente da considerarsi autobiografico.
L’opera è introdotta da un componimento della stessa Teresa.
L’IMMAGINE DEL SOLE-LUNA-COMETA rappresenta le tre donne della sua vita: TERESA, MARY E
HARRIET.

L’immagine di Emilia agli occhi del poeta è volutamente quella della DONNA ANGELO: Divina,
impossibile da raggiungere, osservare o descrivere, perché rivolgersi a lei o anche solo parlare di lei
è troppo per un uomo comune come il poeta e le sue parole non le rendono giustizia.

Lo STILE quindi è molto enfatico, retorico, eccessivo, ma sfocia nello SCETTICISMO.

 POST ROMANTICISMO: FINE XIX SECOLO- INIZIO XX, TRA VITTORI E EDWARD
E’ un periodo che vede una grande EVOLUZIONE DEL CONCETTO ARTISTICO in ogni ambito: la
concezione della VALORE MORALE DELL’ARTE esiste finché persistono le influenze romantiche, ma
tramite un processo evolutivo questo concetto arriva al suo opposto.

Se inizialmente l’Arte è vista come rifugio dai mali del mondo proprio per il suo ruolo morale,
gradualmente l’opera d’arte diventa un ORGANISMO A SE’, AUTONOMO più che dotato di un fine.
Non si crede più nella possibilità di ARMONIZZARE IO E NATURA tramite l’Arte, quindi i valori di
ORGANICISMO, ESISTENZA DI DIO E ORDINE DEL MONDO vengono messi in discussione.

L’Arte assume un nuovo ruolo: un’opera è completa se dà un FEELING, una SENSAZIONE a chi la
osserva, senza dover essere una rappresentazione fedele della natura o trasmettere un fine morale.

Questo perché si comincia ad indagare quello che è BRUTTO, NEGATIVO perché fa parte della
COMPLESSITA’ E PROFONDITA’ UMANA e anche della REALTA’ STORICA (Victorian Age): dal
momento che l’Arte può rendere la vita migliore nel momento stesso in cui se ne fa esperienza,
nasce il motto “ART FOR ART’S SAKE”.

Concettualmente, questo si concretizza nella transizione da MOVIMENTO ROMANTICO A


MOVIMENTO ESTETICO, del quale si possono individuare in UK diversi fondatori:

-W. PATER  critico e letterario, 1839-1894. È considerato il più grande rappresentante


dell’estetismo insieme a Wilde, perché sviluppa il concetto di ARTE PER L’ARTE come mezzo per
mantenere la vita, l’estasi, STIMOLARE LA CURIOSITA’ E L’ESPERIENZA DELLA VITA.
Per lui però l’ARTE NON DISPREZZA LA MORALITA’, anche se non la rappresenta.

-W. MORRIS (1834-1896) E J. RUSKIN (1819-1900)  fondano l’ARTS AND CRAFTS MOVEMENT, che
lega l’Arte (intesa come decorazioni, architettura, ecc.) alla POLITICA e alle LOTTE SOCIALI in quanto
rappresentativa del Paese: nel 1851 c’è stata la GREAT EXHIBITION.

-W. HAMILTON  nel 1822 fonda il movimento estetico in UK con il saggio “THE AESTHETIC
MOVEMENT IN ENGLAND”

 OSCAR WILDE: IL RITRATTO DI DORIAN GRAY


Wilde nasce a Dublino nel 1854 e muore a Parigi nel 1900: è considerato uno dei padri
dell’ESTETISMO e DECADENTISMO. Era conosciuto per il suo stile di vita DANDY, ritenuto
scandaloso come alcune delle sue opere che furono infatti censurate.

Esiste per questo motivo un PARALLELISMO TRA WILDE E DORIAN: entrambi sono guidati dal
CONCETTO ESTETICO nella vita, al di là della produzione artistica, ma diversamente da Dorian Wilde
NON è un criminale dall’animo corrotto, nonostante la sua vita fosse ritenuta immorale.
C’è anche un PARALLELISMO TRA LORD HENRY E WALTER PATER: Henry ripete i concetti di Pater,
come il fatto che l’omicidio non è per gente come loro, è una bassezza.

L’opera viene pubblicata nella prima versione nel 1890 su una rivista americana e poi nel 1891 in
un’edizione più estetica che rispecchia il contenuto stesso.
I TEMI sono:

1)I CONCETTI DI ARTE VEICOLATI DAI PERSONAGGI  per il pittore BASIL l’arte deve essere una
riproduzione della natura, fedele alla realtà e NON legata all’interiorità;
Per LORD HENRY vale l’arte per l’arte, ma la morale conta nella vita perché non si può superare un
certo limite;
Per DORIAN non esiste limite a ciò di cui si può fare esperienza, non c’è moralità o regola.

2)GLI AMBIENTI  la descrizione dei diversi luoghi è importante perché riflette il concetto di
estetismo anche nello squallore: la casa di Dorian e lo studio di Basil sono ricchi di opere, dettagli,
ornamenti che rimandando al bello e all’arte; il quartiere del teatro di Sybill è squallido ma è reale.

3)I SENSI  coltivarli fa bene all’anima piuttosto che reprimerli, perché questo li rende un
elemento SPIRITUALE secondo cui vivere, non la repressione violenta.

 JAMES JOYCE  DUBLINO 1882- ZURIGO 1941


Nasce e studia a Dublino (università prestigiose) ma nel 1902 si trasferisce a Parigi per il desiderio,
sempre avuto, di abbandonare l’Irlanda. Ci torna solo per il funerale della madre.
Dopo il matrimonio vive a Trieste, Roma, di nuovo Parigi e poi Zurigo; oltre alla pubblicazione di
opere, si dedica all’insegnamento.

Tra le sue opere principali:


-DUBLINERS, 1914  è una raccolta di racconti riguardanti la vita a Dublino, con tutte le difficoltà
date dalla PARALISI che la caratterizza.
-PORTRAIT OF THE ARTIST AS A YOUNG MAN, 1916
-ULYSSES, 1922  l’opera è divisa in 18 capitoli come l’Odissea: ogni capitolo occupa una precisa
giornata della vita di Leopold Bloom, agente pubblicitario di Dublino;
-FINNEGANS WAKE, 1939  è l’opera che rappresenta in maniera più estrema i complessi giochi di
parole usati da Joyce e l’usuale mancanza di trama e intreccio svolti regolarmente.
Il NUCLEO CENTRALE è il tema dell’umanità che cade e risorge e il titolo è tratto da una ballata
popolare irlandese.

IL LEGAME CONTRASTANTE CON L’IRLANDA-RETE è una caratteristica sempre presente nelle opere
di Joyce, anche perché vive profondamente LA QUESTIONE IRLANDESE: i riferimenti ai simboli
nazionali e ai personaggi che hanno fatto la storia sono sempre presenti.
LO STATO LIBERO D’IRLANDA è proclamato nel 1921 e nel 1949 diventa REPUBBLICA D’IRLANDA,
importante perché si libera dall’oppressione culturale, religiosa e territoriale dell’Inghilterra.

PORTRAIT OF THE ARTIST AS A YOUNG MAN


La PRIMA VERSIONE è del 1904 ma è INCONCLUSA e aveva il titolo di “STEPHEN HERO”.
Quest’opera è considerata SEMIAUTOBIOGRAFICA: il nucleo è il RISVEGLIO dell’anima artistica di
STEPHEN DEDALUS, nome legato sia alla mitologia che alla cristianità.
Come Joyce, anche Stephen non ama l’Irlanda pur essendo orgoglioso della sua nazionalità: si sente
schiacciato dalle aspettative e dalle tradizioni a cui la sua famiglia è invece profondamente legata.

Lo STILE utilizzato è quello del DISCORSO INDIRETTO LIBERO: narrazione in 3 persona per
permettere il FOCUS sull’impatto soggettivo che le vicende hanno nella vita di Stephen; l’obiettivo
di Joyce è questo, piuttosto che fornire una vera narrazione.
Il LINGUAGGIO evolve parallelamente all’evoluzione di Stephen: all’inizio è infantile, scorretto e
intraducibile, poi cambia e diventa sempre più complesso e astratto.

 IL MODERNISMO: PRIMA META’ DEL XX SECOLO


Questo termine nasce con l’idea di RINNOVARE LA CHIESA: c’è la necessità di RIFORME
ECCLESIASTICHE che adattino la dottrina cattolica alla realtà storica e culturale; questo evolve poi in
un RINNOVO DELLE ARTI: l’Arte deve adattarsi al progresso per poterne fare parte.

Di conseguenza, è importante la SPERIMENTAZIONE, che per alcuni artisti comprende


l’eliminazione di tutto ciò che non è essenziale alla realizzazione dell’opera, e per altri come Joyce
consiste nell’utilizzo di MEZZI STILISTICI mai introdotti prima, che permettono il parallelismo tra il
PRESENTE e il PASSATO MITOLOGICO, l’EMOTIVITA’ E IL PENSIERO dei personaggi piuttosto che il
racconto lineare.
Per Joyce il mezzo stilistico per eccellenza è l’EPIFANIA: consiste in un momento di lucidità
istantanea in cui un suono o immagine evocano nel personaggio un ricordo o un’idea/riflessione
differente che coinvolge tutti i suoi sensi e permette all’artista di IMMAGINARE PER CREARE.

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