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GIUSEPPE UNGARETTI

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da genitori italiani che gestivano un forno di
pane.

Studia ad Alessandria e si forma in letteratura leggendo i principali autori moderni, da Leopardi a Montale.

Nel 1912 si trasferisce a Parigi dove entra a contatto con la letteratura francese e la poesia; frequenta inoltre
l'ambiente dell'Avanguardia.

Nel 1914 va in guerra di sua volontà e viene mandato nel Carso.

Nel 1916 le liriche scritte durante la guerra vengono chiamate " Il porto sepolto" e nel 1919 pubblica
un'altra raccolta intitolata "Allegoria di naufragi".

Nel 1921 si trasferisce in Italia e aderisce al fascismo, ritenuto l'unico modo per far riunire l'Italia. Prosegue
la sua carriera con attività di letteratura e giornalismo.

La sua poesia diventa il punto di riferimento degli Ermetici.

Successivamente si sposta in Brasile dove siede alla cattedra della letteratura italiana; poi ritorna in Italia ad
insegnare a Roma.

La raccolta delle sue opere viene pubblicata dall'editore Mondadori col nome di " Vita d'un uomo".

La seconda guerra mondiale lo segna: muoiono sia il fratello, sia due anni dopo il figlio. In questa seconda
fase la sua poesia subisce un cambiamento che lo allontana dall'ermetismo.

Nel dopoguerra continua a pubblicare poesie, fino alla sua morte avvenuta a Milano nel 1970.

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