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IL SIMPOSIO

MESSAGGIO GLOBALE DEL DIALOGO


Nel Simposio Platone studia e analizza l’amore nelle sue sfaccettature e in tutta la sua complessità, andando oltre il solo
aspetto spirituale e facendo una vera e propria scala delle varie forme che può assumere il sentimento, ognuna con una
propria diversa importanza.
L’opera ci porta a riscoprirne la profondità che gli attribuivano Platone e gli altri pensatori greci della sua epoca . Un
sentimento che anche il passare dei millenni continua a raccontarci la bellezza della ricerca dell’altro per meglio scoprire
noi stessi.

Schedatura dei vari personaggi in ordine di comparsa:


FEDRO
Colui che propone il tema del simposio. Considera Eros come un dio fra i più antichi con la prova che i suoi genitori non
ci sono e non vengono menzionati da nessuno, ne pensatori né poeti. Egli è causa dei beni più grandi e guida la vita di tutti
coloro che vogliono vivere in maniera bella. Eros è legame, unità e unione. La città degli amanti è la meglio governata e un
esercito composto da amati e amanti è il più forte; si vuole apparire forti davanti al proprio amato e si combatte per
proteggerlo. Per amore si muore e ci si sacrifica come fece Achille per patroclo, Alcesti per Orfeo…

PAUSANIA
Egli parla dell’amore per il bello ma ne esistono di due tipologie: il bello volgare e il bello celeste. Ne consegue che l’amore
può essere: celeste e volgare. Esso corrisponde a quello fisico, passionale, eccessivo delle persone vili mentre quello celeste è
l’amore senza difetti. Le azioni non sono di per sé belle o brutte , ma sono rese tali dal modo in cui si eseguono. Eros quindi
deve essere celebrato solo quando fa amare in modo nobile.
Anche nella forma di più nobile amore la dimensione spirituale e fisica agiscono all’unisono.

ERISSIMACO
Riferendosi a Pausania accetta la distinzione fra due tipologie di Eros, ma la ritiene incompleta. Eros agisce su tutto, sia
nell'ambito umano sia in quello divino.Eros non esiste solo nell’anima dell’uomo ma anche degli altri esseri viventi; un eros
cosmico. La ricerca dell'eros buono e di quello cattivo, allo scopo di ristabilire la concordia tra elementi contrastanti. Infatti
per Erissimaco Eros è equilibrio: tra anima e corpo o tra i due amanti.

ARISTOFANE: Eros viene raccontato sul piano dei miti, delle origini degli uomini. Infatti attraverso il mito
dell’Androgino Eros è il tentativo di riempire una mancanza. Questo perché dopo essere state divise da zeus, le metà
cercavano disperatamente di ritornare intere tentando di ricongiungersi con l'altra parte. Se due metà si ritrovano,
desiderano stare insieme con un'intensità fortissima. Questo avviene perché la nostra natura originaria era intera. L’Eros
quindi è mancanza, desiderio di completezza che non si raggiungerà mai; perciò amare è una ricerca continua, un
interminabile viaggio verso l’anima che possa colmare questa mancanza interiore.

AGATONE Agatone non definisce l'Eros, ma ne elenca soltanto le qualità ed elogia la velocità, la forza, il coraggio e la
bellezza del dio, motivate dal fatto che è il più giovane ed inoltre il più delicato di tutti gli dei (al contrario di quanto
affermava Fedro).
SOCRATE: Egli racconta di quanto detto da Diotima, sacerdotessa di Mantinea: l'amore è una relazione e in quanto tale
prevede la partecipazione di un amante e un amato.

Eros è cercare nell’altro ciò di cui si è mancanti: chi ama, ama ciò di cui è privo, ciò che ancora non possiede. Quindi Eros
non è l’amato, ma l’amante che vive in questa continua ricerca. L’amore è per sua natura segnato dalla povertà e dalla
mancanza e costituisce per ogni uomo la ricerca verso qualcosa estraneo, all'infuori di sé. Eros è sempre amore e desiderio di
eterno possesso del bene (coincidente con il bello).

All'inizio, l'amante ama il corpo, l'anima e le idee dell'amato, fino all'ascesa intellettuale dell’amore per la bellezza in sé.

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