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CAP. 1 - Le origini del pensiero sociologico [in questo capitolo verranno analizzati alcuni passaggi della storia che hanno permessolanascita della sociologia] Nellastoriail termine “moderno” é collegatoalla scoperta dell’ America, quindi al 1492. In sociologiala modemita affonda le sue radici nella rivoluzione industriale e nella rivoluzionefrancese oltre che nellosviluppo della scienza. RIVOLUZIONE INDUSTRIALE € RIVOLUZIONE FRANCESE La rivoluzione industriale (meta del XVIII secolo) ha portatoallaconcezione di produzione come espansione e cid, di conseguenza, ha mutato radical mente il modo di vedereil mondo che dastatico diviene in continuo mutamento, @ qui chel’idea di progresso hale sue basi La rivoluzione francese (finede! XVIII secolo) & segnata dall’aspirazione della classe borghese di prendereil potere togliendolo agli aristocratici. Questa aspirazione divenne |’aspirazione di tutti, cosi che tutti gli uomini sono considerati di ugualidiritti; le leggi non sono pili stabilitedal sovranoma sono definite da uomini elettidal popoloe soprattutto non sono pill immutabili, masono soggette arevisioni da parte degli stessi uomini E dunque il “mutamento” laparola chiave di questo particolare periodo storico. LO SVILUPPO DELLA SCIENZA Priva dell’awvento della modernitail sapere vero era quello che discendeva da rifle ssioni filosofiche odalla religionein quanto era posseduto soloda Dio. Successivamente, con Bacone e Galilei e Newton e alt, il sapere divennequello basato sull’osservazione e sull’esperienza. Villuminismo, sull’assunto che nulla é legittimo se non cid che & motivato razionalmente, trasferi quest'idea dal mondo fisico.al mondo sociale La parola “sociologia” fuusatala prima voltada Comte intornoalla meta dell’ottocento, malanascitadi una parola non coincide necessariamentecon lanascitadi cid che designa, percid avvalendoci della descrizione di Durkheim possiamo affermare che il primo sociologo fu Montesquieu. Montesquieu, con le Lettere Persiane(1721), fa si che il lettore si trovi dinanzi alla relativita. In particolare egli descrive il paese del principe persiano Uzbek e successivamente descrivel’Europa dal puntodi vistadel principe. La realtaviene cosistravolta, nel senso che ogni cosarisulta relativa. Uempirismo inglese condivide I’assunto di base deIl'lluminismo, ovvero che l’osservazione staallabase del sapere e come gliilluministi gli empiristi tenterannodi applicare il metodo scientifico dellescienzefisiche anche alle scienze sociali. La societanoné pitifrutto di un disegno, ma@ conseguenza dell interazione di tutti. Ci sichiede alloracom’é possibile che sia ben regolata nonostante non vi sia un disegno Smith trova nel mercato|'istituzione regolatrice della societa Nell’ideadi Smith laricchezza di unanazione dipende dallasua capacitadi produrre e questacapacita dipendea sua volta dalla divisione del lavoro. la divisione del lavoro fasiche ognunosi specializziinun determinatosettore, cid fasi che ognuno produce solo unacosae peravere gli altri beni deve rivolgersiad altri. Il mercato, con la legge della domandae dell offerta, permette questo tipo di interazionetragli individui I mercato sicuramente non @ |’ unica forma di regolazione ed anche il mercato dovreb be essere spiegato nel suo sorgeree nel suo dispiegarsi anziché presupporlo come “naturale” perd é sicuramente unodei punti cardini della riflessionesociologica modernaoltre che un aspetto che ne ha caratterizzatola nascita. Cap. 2 - Sociologia e positivismo II positivismoé caratterizzato da un atteggiamento fortemente scientista, laico e progressista. Si pud definire come un erede dell’illuminismo macon quest’ ultimo non condivideil carattere critico, appunto “negativo”. SAINT-SIMON COMTE Saint-Simon elabord progettiscientific interessantie impegnativi (comeil canale di Suez) oltre che un programmasociale che prevedeva un govemoin cuii tecnici avessero un ruolodi primo piano. Tuttoiil pensiero di Saint-Simon, perd, sara caratterizzato da aspirazione ideali, utopistiche e non basatosu analisi concretee real Comte fu suo allievo e dal maestroeredite I'idea che lasocieta debbaessere governatadatecnicie scienziati. In particolare egli vedelosviluppo dellaconoscenza umana, non ché della storia, come un passaggio dallo stadio teologico a quello metafisicoe infinea quello positivo. Nello stadio teologico si cercalaverita nella magiaprimae nellareligione dopo. Nello stadio metafisicole spiegazione sono date tramite ilragionamento astratto. Nello stadio positivo si raggiunge la conoscenza attraverso laricerca dei fatti. Nella sua classificazione delle scienze pone |asociologia come fisica sociale, tesa a rilevarei fattie riconoscere le |eggi della societa. Lanatura umanaé equiparataa quellastudiata dalle scienze naturali, solo che &piticomplessae per questa ragione, secondo |'autore, lasociologiaé la scienzapili complessa. ALEXIS DE TOCQUEVILLE Alexisde Tocquevilleinrealta non eraun positivista (nota che il capitoloé dedicatoal positivismo) maé indispensabilenominarlo poiché riuscia riconoscere che il mutamentononé necessariamente progresso, cos\ si imitba cogliere la molteplicitadei mutamenti sociali senza giudicarliprogressivi omeno. Innanzitutto l’autore siinteress} alla democrazia, in cui tutti gli uomini possono avere accesso aqualunque rango e qualunque lavoroma nota che tra i rischivi era quello della “dittaturadella maggioranza” owerola subordinazione delle minoranze che talvoltacomprendevano le élite illuminate. Alexisde Tocqueville é importante anche perché, in uno studio sulla Franciapree post rivoluzione, utilizzd perla primavoltail metodo comparativo nelle scienze sociali. HERBERT SPENCER Se Comte fu il primoad utilizzare il termine “sociologia’, Spencer fucolui che ne promosse ladiffusione. Le idee di Spencersirrifanno sicuramente a quelle di Darwin, percui si usa definire questotipo di osse rvazioni come “evoluzionismo sociale”, La storiaé qui vista come un evoluzioneda forme di organizzazione pitisemplicia forme di organizzazione viavia pid. complesse. Crescendo di dimensioni le societ@ sviluppano una rete di organie di funzioni sempre pi spedalizzatie dunque differenti. | suoi scritti furono diffusi in tutta Europa. E perd da notare che I’eccessivo entusiasmo peril progressoe iI meccanicismo delle sue idee sono oggi improponibili senzala dovuta cautela. Sié vistocome la sociologia debbamolto alle formulazioni teoriche divari autori, ma@ importante chiarire che lasociologia fattaanche di pratiche diricerca. Queste furonopromosse dai governi oaltreistituzioni per vari motivie soprattutto perché, grazie allaricerca, era possibile conoscerei bisogni, idesideri, le condizioni dellapopolazione ed agire di conseguenza. Sono possibili perd punti di vista diversi. Cap. 3 - Karl Marx «i filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; si tratta perd di cambiarlo» LE ORIGIN! FILOSOFICHE DEL PENSIERO DI MARX E LA CONCEZIONE MATERIALISTICA DELLA STORIA Secondo Hegel cié che gli uomini produconodivienealtro dasé, sialiena; 'uomo che riconosce I’oggetto come un proprio prodotto se ne riappropria. Secondo Marx, invece, il avoroumanoé alienato solo quando il soggetto produce enon hail possesso di cid che produce. Questa é lacondizione dell operaio nelle fabbriche moderne, egli produce peril padrone. La riappropriazione, per Marx, non awiene nella semplice presa di coscienza, ma deve essere un’azione pratica a restituire achi lavorailcontrollodel proprio lavoro. Secondo|’autore le interpretazioni filosofichesono interpretazionidi un tempodeterminatodellastoria dell'uomo che vengono perd proposte come universali edeterne. PerMarx édiverso e cidé evidente nella sua propostasul materialismo storico. La storia qui non altro che il susseguirsi dei modi in cui gli uomini produconoe quindidi come si rapportanoalla natura per soprawivere. Ladivisione del lavoro (gidimportante per Adam Smith —vedi cap.t) diviene quifondamentale. Taledivisione del lavoro, perd, sembrache nel corso della storia sia stata sempre ineguale. Comungue sia, modi in cui viene diviso il lavoro formano la base materiale della societa, lasuastruttura. Tutto il resto é sovrastrutturale. Tutto cid che é sovrastrutturale non hauna storia propria ma dipende dallastruttura cui corrisponde. Un altro punto cruciale del pensieromarxistariguardale ideologie. Nell'uso correntelaparola “ideologia” designa|'insiemedituttii valori eideali che unindividuo, oun gruppo di individui, difende. Nell’'uso che ne fa Marx lide ologiaé una forma di pensiero che giustifical’esistente e perfare cidne occultale contraddizionie ne nasconde i conflitti La teoria marxistaé tutta centrata contro |’ideologia cosiintesa. U'ECONOMIA POLITICA Un modo diproduzioneé, per Marx, l'insieme dei mezzi per la produzione (materiee tecniche utiliz: rapport di produzione (i rapporti tragli uomini: ad esempio tra proprieta ri e operail. I modo di produzione di una societa corrisponde allastruttura di questasocieta. lI modo di produzione capitalisticoé cosidefinito perché fondatosul capitale Gli economisti definiscono il capitale come lavoro accumulato, Marx cercadi spiegare cosarende il lavoro accumulato capitale. Precisiamo che: 1. I capitalisti sono i proprietari dei mezzi di produzione, i proletari possiedono solola propriaforza- lavoro. 2. La forza-lavoro dei proletari una merce che viene vendutaai capitalisti in cambio di.un salario che viene acorrispondere con|aquota deltempo di lavoro dei proletari 3. Cidche viene prodotto sono merci che vengonovendutisul mercato. Ogni merce possiede un valore d’uso (ilvalore reale della merce) e un valore di scambio (equivaleal prezzo dellamerce ed stabilito in relazione allealtri merci prescindendo dalle qualita concrete). ll denaro & l’equivalenteuniversale del valore di scambio delle merci. {i capitalistaall’inizioha unasomma didenaro(D) che investe acquistando delle merci(M), tramite il lavoro degli operai con gli strumenti di produzione le merci vengonomodificate e rivendute adun prezzo (D’) superiore aquelloinvestito. Consideriamo che il capitalista acquista la forza-lavoro degli operai come una merce, tuttaviail lavoro. dell'operaio produce pit del valore di scambio corrispondente al prezzo della sua forza-lavoro, quindi 'operaisvolge un lavoromaggiore di quello che basterebbea pareggiare i conticon cid che il capitalistaha spesoassumendolo, questo € chiamato pluslavoro. Ii pluslavoro genere dunque un plusvalore che sarebbe il profitto del capitalista. Ii profitto nasce dunque dallo sfruttamento del! operaio. Uanalisi di mercato é quindi ideologicain quanto celacid che avviene all’interno della produzionee Marx non fa altro che svelare questo mistero. Marx rileva dunque due classi:i capitalistie i proletari, dove il termine é inteso come un insieme_di individui che sitrovano nella medesima posizione all’interno dei rapportidi produzione tipici di un modo di produzione dato. Quando Marx intende descrivere cosa porta al superamento del capitalismo evidenziaanche che il capitalismostesso® il piti potente generatoredi mutamento sociale e materiale mai apparsonellastoria. Vediamo perché. Poiché i capitalisti sono sempre allaricerca di profittoe cid é generato dal pluslavoro, i capitalist possono ottenere maggiore profittoo allungando lagiornatalavorativa degli operai orendendo il loro lavoro pitt produttivo. La secondaviaé quella pitt utilizzata e per perseguirla sié ricorsoall’introduzione dellemacchine. II capitalisti é dunque sempre allaricerca di innovazioni tecnologiche, asua voltal’introduzione della tecnologiacambia sia i modi di lavorare che i prodotti che la gente consuma. Perquesto motivo il capitalismo generamutamento. Ma il mutamento che determiner lafine del capitalismo, secondo Marx, é di diverso genere: La dasse ope raiadiviene sempre pid: numerosae povera ~> crescendo di numerosi concentra maggiormente nello spazio > diviene cosisempre piliconsapevoledella propria forzae del fatto che cid che é prodotto collettivamente arricchisce privatamente i singoli capitalisti > con questa coscienzala classe operaia pud organizzarsi perrivoluzionare i rapportisocialiesistenti Uobiettivo @ quello di edificare una socie tasenza classi e senza proprietaprivata, fondata sull uguaglianzae sullagiustizia. Nel pensiero di Marx|’uomo é un essere sociale, l'individuoisolatonon é pensabile tranne che in determinate condizioni, ovvero quando i rapporti sociali si fanno piu complessi Com’é possibile questo paradosso? La divisione dellavoro (vedi Smith cap.1) sviluppatasicon il modo di produzione capitalistaé pili articolata che maie ciascun individuo si trova confinato nel suo ruolo. Lasocieta diviene estremamente potente mail singolo perde lacapacita di esprimere appienole sue risorse. OSSERVAZIONI 1. Marx, nonostante parladi 2 classi (capitalistie proletari), non dimentica che esistono piliclassi, ma nel suo pensieroé forte I'idea che si sarebbe avuta una polarizzazionedituttii gruppi in due soli grandi schieramenti 2. Ilpensiero di Marx é stato molto incisivo perché ha datoai avoratori di molti paesi una bandierain cui credere e unateoria su cui fondarela proprialotta. Cap. 4 - Emile Durkheim Marx non sié mai definito un sociologo, Durkheim invece afferma esplicitamente di voler fondarela sociologia e fu uno dei primi studiosi in Europaad occupare unacattedra intitolata aquesta materia. Alladomanda “cosa tiene unita una societa?” egli risponde “la morale” Una moraleé un insieme di valorie credenze che si esprimonoin normea cui si évincolatisiadall’esterno (poiché infrangere una norma equivalead una punizione) che dall’interno (nelsenso che l'individuoawerte la necessitadi rispettare tali norme). [si vede una certaassonanzacon quanto detto da Znaniecki nel Saggio sull’antagonismo sociale, Ndr] Uappartenenza ad una morale comune @ cid che legai membridi unasocieta. Le norme, dal punto di vistadella sociologiadurkheimiana sono fattisociali Con I’espressione fattisocialisiintende cid che appare agli individui come qualcosa proveniente dal di fuori e contemporaneamenteli attraversanei loro modi di sentiree di comportarsi, i fatti sociali esistononella misurain cui esistono gli uominima hanno unasorta di indipendenza che sovrasta la volontadi ciascuno. Perintenderci|’autorescrive che “non sono obligato né a parlare francese, né adimpiegare le monete legali, ma mi@ impossibile fare altriment’. Metodologicamente bisognatrattare ifatti sociali come se fossero cose poiché, come giadetto, si presentanoai singoli come indipendentidallaloro volontapersonale. PerDurkheimla societinoné lasomma degli individui che la compongono. [sirrile all’approccio gestaltista in psicologia, Ndr] Un elemento caratterizzante il pensiero di Durkheim &losforzodi spiegare ogni elementodi una societa tentando diriconoscere quali funzioniesso svolgeall’ interno dellasocietastessa. Si parla dunque di un approccio funzionalistaallo studio della sociologia. Durkheim & attento a sottolineare che una spiegazione funzionalistaé possibilesolo dopo che siano stati studiatii nessi causali che legano il fenomeno considerato ad altri fenomeniprecedentinel tempo. ll concetto di devianza esprime quei comportamenti che si discostano dallanorma. Ladevianza hauna duplice funzione: dauna parte punendo colui che ha infranto le norme siconsolida la coscenzacollettiva, dall’altra pud rappresentare una sorta di momento di sperimentazione di nuove norme Secondo Durkheim, comunque, non esiste un'unica societ’, mane possiamoelencare almeno due:la societa semplice caratterizzata da unabassa divisione del lavoro e la societa complessa fondatasu una pit articolatadivisione del lavoro. Nelle societa semplici vige una solidarieta meccanica, data cioé dal fatto che gliindividui, le cui attivita sono poco diversificate, sono strettamente collegatida vincoli quotidiani. Nelle societacomplesse la solidarietaé di tipo organico: gli individui sono molti diversi macooperano perla vitadel|’insiemesociale cui tutti appartengono. Un'altra differenzatrai due tipi di societae il tipo di coscienza che siinstaura: nelle societa semplici gli individui pensanoinmodo molto simile e cid @ alla base della scarsa tolleranza verso comportamenti diversi, la coscienza coll ettiva tende aricoprire lacoscienzaindividuale; nellesocieta complesse si pud invece assisterealla individualizzazione delle coscienze. Cidprovoca, nelle societa complesse, una difficolta maggiorenel tenere delle norme morali evié quindi una necessité a mantenere appositamentel’insiemesociale. Durkheim analizza, infatti, che & nellesocieta complesse che si hail maggior rischiodi anomia, owero l'assenza dinorme morali condivise. La curaall’anomiaé, perl’autore, il corporativismo, cioe lo sviluppo di associazione intermedie trai singolie la societa basate sull'associazione professionale; tuttaviaaffinchéil sistema morale si impongaa tuttigli individuic’2 il bisognodi un adeguato processo educativo. Ilsuicidio ad un primo sguardo riguardaun singoloindividuo, ma nel pensierodi Durkheim|'individuo isolato non @ pensabile (simile alla posizione di Marx, Ndr]. U'autore cerca dunque di ricondurre anche questo gesto ad una spiegazione sociologica, cid & possibile se Voggetto della ricercasi sposta dal suicidio dei singoliindividui al tassodi suicidio che si riscontrain una societa. Durkheim trova che il numero di suicidiin una data societarimane relativamente invariata. Da qui|’autore procede. Egli osservache il maggiornumerodi individui che si suicidanoappartengono allaconfessione protestante piuttosto che le altre, 'autore analizza che lareligione protestante fornisce ai suoi membri un grado di integrazione sociale minore rispetto a quella fornitadalle altre religioni, diversamente dal cattolicesimo il singolo protestante @ solo e liberodi fronte al testo sacroe la propria coscienza Durkheim giunge dunquead affermare che il numero di suicidi in un dato lasso ditempo in una societae sempre correlato conil grado di integrazione sociale che la societaconsente. Nel caso de! suicidio correlatoalla religione protestante si parladi suicidio egoistico in quantoil singolo individuoé solo di fronte alle proprie scelte I numero di suicidiin una data societacorrela positivamente anche con I’andamentodel!'economia. Secondo Durkheim cid che provocal’aumento dei suicidi noné la meraperdita economica, quanto Vincertezza circail destino. Tale incertezzacorrispondeall’anomia (vedi sopra) e pertale motivo questo tipo disuicidioé detto anomico. Infine Durkheim rileva un altro tipo di suicidio, detto altruistico, che si esprime, ad esempio, nel sacrificio di un milite perlasua patria. Maurice Halbwachs hadimostrato che la popolazioneprotestantetendea vivere nelle citta mentre quella cattolica nelle campagne, é dunque probabile che non sia ’appartenenzaconfessionale mail tipo di residenzaad influire sui tassi di suicidio. Spesso, comunque, sono pill fattori a produrre un dato fenomeno. Infine I’analisi quantitativa di Durkheim lascia in ombrale motivazioni soggettivedi coloro che si suicidano, occorrerebbe invece un’ analisi anche qualitativa basata sullostu torie di vitae documenti autobiografici. Durkheim, come sié visto, prende in considerazione la religionenei suoi studi. Egli é perd consapevole che le societa moderne sono sempre pit! secolarizzate. La secolarizzazione’ il processo della progressiva perditadi rilevanza delle istituzioni, delle pratichee delle credenze religiose nella modernita Questo processo fa parte del pid. generale processo di differenziazione sociale, le religionidivengono sempre pid un fatto privato. Sulle religione|’autoreaffermache: 1. L’elementoprincipale della vitareligiosa la distinzione tra sacroe profano, 2. La vitareligiosasiesprime incredenzee riti 3. La funzione principale dellecredenze e dei riti religosi quella di fondare e preservare gli ideali collettividiunasocieta 4, Cid che gli uomini hanno di voltain voltaadoratoé essenzialmentelapotenzatrascendente della societa stessa, cioé le religioni attribuisconoad una potenzaestranea degliattributipropri della societa [simileallaposizionedel filosofo Feuerbach] E evidente che I’autore critica le religioni, mane riconosce la funzione di coesione sociale, quando perd Durkheim sostiene che la religione si fondasu credenze crea un paradosso: da un lato gli uomini fondanoi propri atti su credenze irrazionali, dall'altro svelando razionalmente questo aspettosi minaalle basiil funzionamento della societastessa. Sulla teoria della conoscenza Durkheim si avvicina alla posizionedi Kant, nel senso che noi non percepiamo dati puri, ma li organizziamo entrostrutture grazie a strumenti cognitividati a priori. Uautore pero sottolineache queste categorie di pensierinon sono naturali e universali, piuttostosostiene che esse si costituiscono attraverso I’interazione tragli uominie tra gli uominieil proprioambientee vengono trasmesse tramite la cultura. Si afferma dunqueche anche i modi in cui conosciamoil mondo hannoun origine sociale. OSSERVAZIONI La concezione di “fatto sociale” viene, inun momento pili maturo del suo pensiero, sostituitacon il termine “istituzione”,nel'accezione in cui un istituzione rappresentale credenzee le forme di condottaistituite dallacollettivita. Nelpensiero sociologico successivo, infatti, saraspesso utilizzato il termineistituzione pluttosto che fatto sociale. Infine ‘importanza del pensiero di Durkheim sta nel fatto che con lui iniziala sociologia propriamente detta. Cap. 5 - George Simmel 5.1 - lasocieta tra la meta dell’800 e la prima guerra mondiale Industrializzazione di tutti i principal paesi europei Sviluppo dei mezzidi comunicazione (treni, navi a vapore e aeroplani) Sviluppo del telegrafo e comparsa del telefono Impiego dell’elettricita Miglioramentodel!'igiene Diffusionedelt'istruzione Aumentodell’urbanizzazione Burocratizzazione della vita sociale Comparsa dei partiti della classe operaia Maggior espansionismocoloniale Tendenzea riconoscersi come parte di una civilta superiore 5.2 - Friedrich Nietzsche Nietzsche criticalacivilizzazione occidentale. Alcentrodel!operadi Nietzsche vié lanozione di volonté, intesacome volonta dipotenza, tensione all’autoatfermazione. La divilt8 occidentale, secondo |’autore, maschera questa volonta, Un altro elemento fondamentale dell’operanietzscheanaé la”morte di Dio” intesa come lapresadi coscienzache non¢’é alcun fondamento trascendente di valori a cui gli uomini possano ispirarsi. Gli uomini devono dunque affermare nuovi valori sullabase dellapropria volonta; ’uomo che sarain grado di fare cid, per Nietzsche, non @ ancora nato e I'autorelochiama oltreuomo. 5.3 - Ferdinand Ténnies La distinzione fondamentale del pensiero di Ténnies & quella tra “comunita” e “societa”. La prima un gruppo stabile all’internodel quale gli uomini hanno contatti direttie si caratterizzaperuna forte chiusuraverso I’esterno oltre che perunastaticita delle norme; la partecipazione deimembri alla comunitaé basata pid sui sentimenti che sulla ragione. La famiglia é una comunitapereccellenza. La seconda prevede inveceampie liberta di movimento, una differenzaimportante con|acomunitaé che nellasocietaé il denaro la forma principale della regolazione degliscambi di prodotti servizi, mentre la comunitasi basa su scambi reciprocidi prestazionio ridistribuzioni delle merci. George Simmel George Simmel siritenne essenzialmente un filosofo, madedicd gran parte del suo lavoro al progetto di fondare la sociologiacome branca autonoma del sapere. ‘Simme| osserva che guardandoc intornovediamo individui, non societa. Rifletteallora sul fatto che se guardiamo gli stessi individui pid davicino ci accorgiamo che sono fatti di organi cellule e noi percepiamo il dato individuo come unitaperchélovediamoin una data prospettiva. La conclusione é dunqueche la societa emerge guardando gliindividuiad unacerta distanza. Elemento centrale del suo pensiero é lanozione secondo cui gli uoministanno fraloroin relazionidi reciprociti: ogni fenomeno é connesso coninnumerevoli altrie ciascun fenomeno retroagisce su quelli che ne appaiono essere lacausa. La societd @ quindi interazione, ma Simmel aggiunge che & anche “sociazione”.Lasociazione é il processo attraverso il quale una forma di azioni reciproche si consolidanel tempo (pranzare assieme & un interazione, ma solose é un’azione stabilenel tempo pud considerarsi una forma tipica di una societa). La eoncezione Simmelianadella vitaé particolarmentecomplessa Perl’autorelavitaé un fluireincessante che pud essere coltasolo informe divvoltainvoltadeterminate. Questa caratteristica rende impossibileuna conoscenza esaustiva della vitapoiché cogliendo delle forme stabilisi vain contro ad una riduzione del fluire della vita stessa. La modernita, come la vita, @ in continuo mutamento e laculturache cerca di spiegarlasi trova dinanzi agli stessi problemiche si trovaad affrontare colui che vuole descrivere lavita Simmel cerca dunque si spiegare come la personalitasiadeguaallarealta esterna. Ponendoche le relazionisentimentali i sviluppanoin contestiin cuile abitudinisono sem pre uguali, l'autore affermache il tipo metropolitano utiliza I’intellettoper venire apatti con il mutamento, evitando quindi quegl sconvolgimentiinteriori che la sentimentalita, a causa della sua natura conservatrice, richiederebbe. Vintelletto, perd, essendoorientato al freddo calcolo, non tiene conto delledifferente qualitative trai fenomeni. Simme|affermache, come!intelletto, anche il denaro é indifferente allaqualitadei beni (un paio di scarpe © una tonnellatadi carbone corrispondono alla stessa quantita didenaro) [simile lla distinzione travalore d'usoe valore di scambio di Marx, Ndr]. L'uomo blase (il cittadino metropolitano) é quindi indifferente nei confronti dellavariet& qualitativa delle cose. Lo sviluppo delle metropoli, intellettualizaazionee ladiffusione del denarotendonoa produrre un notevole grado di anonimita. Uautore analizzache pit grande é lametropoli, pit alto sarail grado diindividualita, perd questa liberta& ridottaa causa della forte dipendenza di ciascunoalle istituzioni. Qui diviene fondamentale la distinzione tra spirito oggettivo e spirito soggettivo. Ilprimoé la cultura oggettivata nelle enciclopedie, nel macchinari nelle opere dell'uomo in generale. secondo é la cultura che l'individuo ha come risultato di un apprendimento. Nella cultura modem, dice Simmel, le cose diventano sempre pili colte, mentregliuominisempre meno capac. Simmel facirca indivi duoé che nella cultura illuministica del Settecentoil concetto di individuoé legato all’idea de uguaglianzatragli uomini, manel secolosuccessivol'individuo diventasinonimo didifferenza, diunicita. AlloraSimmel conia|'espressione individualismoqualitativo. Ein questa particolare condizione che tra la societae |’individuo nascono delle tensioni. Da una parte la societa tende ad imporsi al singolo richiedendogli di svolgere certi compitie cosifacendo limita la libertaindividuale. Dall’altraparte I’individuotende asviluppare se stessoe all’autorealizzazione. Vultimoaspettodi cui si occupa Simmel 2 lamoda Nella modassi esprime siala distinzione che I'imitazione; seguendo una moda indivi doaffermala propria volontaci distinguersi da tutti coloroche non la seguono, manello stesso tempo affermaanche di voler assomigliare a coloro che ne sono i rappresentanti. Uessenza della moda sta nel fattodi essere praticatasoloda una parte di individui, non appenatutti sono resi partecipi di cidche prima soloalcuni facevano all ora non la sidefinisce pid! moda. In essavi é quindiil fascino dellanovitde allo stesso tempo della fragilita, @ sempresul confinetrapassato e futuro, mafinche & invoga da una sensazione del presente pili forte di qualunquealtrofenomeno. Cap. 6 - Max Weber lIpensierodi Weberé legatoal problema de! metodo cui devono rifarsile scienze sociali, al problema della descrizione dellacivilta occidentale modernae infine ad una definizione sistematica dei concetti propri dellasociologia. PerWeberlasociologia é unascienza comprendente (si occupadi comprendere) I'agire sociale. U'agire sociale di cui si occupa la sociologiaé un agire dotato di senso. A tal proposito Weberafferma che le scienze sociali non devono condividereil modellodellescierze naturali in quanto'’oggetto dellescienze naturali sono fenomeniche non dannoluogoa significati, sono quindi privi di senso, In secondo uogo bisognaspiegarecausalmente l'agire, mal’autore riconosce che é impossibile una spiegazione causale esaustivaa causa della molteplicita dei fattori che si combinano nel produrre un fenomeno. Si deve quindicercare quelle condizioni che sono sempre presenti quando si manifestail dato fenomeno, si parla quindi, piuttostoche di cause, di condizionio influenze. Tra i vari tipi di agire, si definisce agire socialesolo quell’ agireorientato all’atteggiamento di altri (aprire un ombrello in casodi pioggianon é un agire sociale, offrire riparoad unamico si) Weber, comunque, parladi idealtipi o tipi ideali. Questi sono dellecategorie utilizzatedallo scienziato sociale per comprendere la realta poiché questa presenta infinite varieta ed occorre quindi ridurlaa categorie pil maneggevoli Uagire sociale pud essere determinato se condo quattro ideal razionale rispetto al valore, agire affettivo, agire tradizionale. Nel primoil soggetto agisce in vistadi un fine determinato utilizzato strategie calcolate. Nel secondo il soggettto agisce peril valore che ha|’azione in sé (a questo tipo appartengonole azionidi tipo eticoo estetico). Uagire affettivo @ legato, comessi pud dedurre, alleemozionie ai sentimenti Uagire tradizionale é, infine, dettato daun abitudine. Sitratta, come sié detto, di idealtipi; nellarealta diversi orientamenti si mescolano. Ne! mondo modernosi assiste adun crescente predominio del primo idealtipo, quello diretto allo scopo. i agire razionalerispetto alloscopo, agi Con espressione “atto economico capitalistico” si intende un atto besato sull’aspettativa di guadagno derivante da probabilita di guadagno formalmente pacifiche. Non é dunque né lasemplice bramosia di denaro né|"appropriazione violenta di quest’ ultimo (ad es. le rapine). Webersottolinea che forme di questo tipo si sono verificate anche in epoche passate, mail capitalismo modemo utilizzal’organizzazione razionale del lavoro formalmente libero, cio® |’ utilizzo di lavoratori salariatie giuridicamente liberi. Un epoca viene definita capitalistica quando se venisse meno questo tipo di organizzazione|'intera copertura del fabbisogno crollerebbe. Una voltadefinito il capitalismo, I'autore ne ricercale cause. Tenendo sempre a mente che per Weberesistono una pluralitadi fattori possiamo indicare il primo di questi come ’attitudine razionalistica che caratterizza la civilt& moderna. ladomanda diviene dunque: cosa ha portato I’ Occidentemoderno aquestotipo di condotta? Weberricercale cause nellareligione. Nel discorso del nostro autore & chiara che il protestantesimo pone, pid delle altre confessioni, ’accento sull'indivicuo e che al centro di questo dottrina vi él fatto che I’ uomo non pud nulla contro il volere di Dio, egli é predestinato. Nell’ attivita professionale|'uomno rispetta il volere di Dio:si occupa della creazione divina(ilmondo) e contemporaneamente si negai piaceri che possono essere causa di dannazione. Tutto cid si é conservato nel capitalismo, anche se, unavoltaavviato, questo procede meccanicamente perdendo i fondamentireligiosi Weber comungue rinunciaad una posizione critica affermando che lasociologia debba essere avalutativa Bisogna distinguere quindi il rferimento aivaloridal giudizio di valore. II primo é il soggettivo riferirsi acerti valori, ilsecondo é giudicare come “bene” o “male” certi fenomeni. Lo scienziato sociale non pud farea meno di riferirsi adei valori in quanto un uomoe come tale vive delle passioni e hauna sua particolare formazione. Cid che deve fare é perdnon emettere giudizidi valore. Nel pensierodi Weber é importante anche il concetto di relazione sociale, intesacome il risultato di pit azioni sociali che siriferiscono una all’atteggiamento dell’altro. Quando la relazione é costante si costituiscono comunitd o societa. In unacomunitai membri sentono V'appartenenzaadessa, in una societ gli individul interagiscono in forzadi legami d’interesse. Entrambe sono comunque idealtipi, nella realtale due forme sono spesso intrecciate. Le relazioni sociali possono essere aperte( quando chiunque hail potere di agire) o chiuse (quandovvi sono degli ordinamenti che ne limitanol’accesso) Quando il potere di qualcuno ha direttamente per oggetto altri esseri umani si parla di poteresociale, il potere politicoé un sottoinsiemedi questo. Weberfa un importante distinzionetra “potere” e “potenza”. Chi subisce laviolenzaé costretto a seguire |avolonta dell’altro, chi subisce il potere obbedisce ad un comando perché ritiene legittimo il potere che loemana. Esistono tre tipi di legittimazione del potere: . ilpotere legittimo é di carattere tradizionale quando poggia sullacredenza nel carattere sarco di tradizioni ritenute validedasempre. potere é carismatico quando poggia sul valore esemplare di una persona (si pensi ai profe| .ilpotere é razional-legale quando I obbedienzanon é data ad una persona maa delle leggi. Quest’ ultima forma é quella tipica delle societ’ moderne. Parlando della stratificazione sociale Weber afferma che vanno distintiun ordinamento economico, uno culturale e uno politicoall’intemo de! quale lastratificazione é di tipodifferente. Dal punto di vista economico lastratificazione socialeawviene sottoformadiclassi. All'interno dell’ordinamento culturale la stratificazione si esprime attraversoi ceti.. La stratificazione politica si manifestanellecariche che gli individui possono ricoprire. Infine Weber affermache la progressiva razionalizzazione ha portato ad un disincanto del mondo, inteso come scomparsa della complicita tra uomo e natura a favore di un dominio del primo sulla seconda Cid comporta, come fondamento dell’etica, l’individuazione della dimensione della responsabilité personale. Cap. 7 - Le origini della sociologia americana LASCUOLA DI CHICAGO Gliautori che piu contribuirono all osviluppo di questascuolafurono Thomas e Park. Con il contadino polacco (scrittoin collaborazione con Znaniecki) Thomas diede inizioal metodo qualitativo. Ma fu Park che piiidi tutti riuscia riunire insegnantie ricercatori e afar valere le tesi di questa scuola. Uno dei metodi pit originalidi questa scuola fu quello del osservazione partecipante: il ricercatore viveva all’interno del gruppo studiato. Avendo come oggetto di ricercala cittail loro approccio é spesso detto “ecologico” La dittaé intesa come frutto della mobilita, che pud essere geograficao sociale Park afferma chela distanza sociale (cioé il sentimento di un gruppo di essere estranei ad un altro gruppo) si esprime tramite ladistanza geografica (i diversi gruppisicollocano in aree territorial distinti, il riferimento alle Little Italy e le Chinatown é dovuto, anche perché proprio a Chicago si assiste a questotipo didifferenziazionete ritoriale}, GEORGE H. MEAD Mead @ ricordato soprattutto peri suoi studi sulla formazione del sé. II punto di partenzaé che il sé é il soggetto umano che si oggettiva, questa facolta é tipicadell essere umano, come tipicoé l’uso del linguaggio. Quando il soggetto scopre il proprio sé non fa altro che oggettivare se stesso descrivendosi e perdescriversi utilizza il linguaggio. Se il inguaggio é la condizione perchéemergaiil sé e se il linguaggioé un prodotto dellinterazione sociale allorasi pud affermare che la condizione affinché possa emergereil sé é sociale. Cap. 8 - La sociologia in Italia agli inizi del XX secolo VILFREDOPARETO: Fu docente di economiapervent'anni, successivamente si occupa di sociologia per spiegare cid che Veconomianon riuscivaa spiegare. In particolare lasua opera cerca di spiegare logicamente cid che logicononé. PerParetoi residui sonocid che di fondamentale c’é nell’ uomo, son cid che rimane una volta scompostoil comportamento dell'uomo nelle sue parti elementari. Vautore riconosce diversi tipi diresidui e allabase di ogni comportamento umanovié la spintadi almeno unodi questi. Gli uomini, tuttavia, tendono ad auto ingannarsi dando una logicaalle proprie azioni. Tali giustificazioni sono cid che Pareto chiama derivazioni. Una derivazione occultagli impulsi fondamentalie propone una legittimazionelogica de! comportamento. LE TEORIE DELLE ELITE Le teorie degliéltistiintendono mostrare come le democrazie siano in realt. fittizie e nei fatti siano sempre le minoranza (appuntole élite) agovernare. ScopertocidI’unicacosa che rimane da fare é mettere ai posti dicomando gli individui pitiadatti a goverare e i cui interessi siano quanto pilivicini a quelli della societa IL FASCISMO Il fascismo costituiuna dittatura, ma la caratteristica delle dittature moderneé il fatto che esse non si basano esclusivamente sulla violenzama anche sullaricerca de! consenso, Cid@ possibilesolo se gli individui rinunciano alla propriaindividualita per divenire “massa” legatasolo all'identificazione con il capo. ANTONIOGRAMSCI llsuo pensieroé fortemente orientato verso unacriticaal fascismo. La sua opera @ incentrata su unarivisitazione dei temidel marxismo. Un termine importante nel pensiero di questoautore @ fordismo, con questo Gramsci fariferimentoalle innovazioniapportate da Henry Fordnelle fabbrichedi automobili. Innanzitutto Ford ha modificatoiillavoro deglioperai scompondendone le attivitain piccoli compiti specifici e avevarichiesto che i lavoratori si adeguassero ai tempi delle macchine installate in una catena di montaggioe in secondoluogo aveva innalzatoi salari. Accedendo al mercatoin virtu dei proprisalarila classe operaia venivaa partecipare all ‘aumento del benessere che losviluppo avevapermesso. Distanziandosi orada Marx, Gramsci ritiene che il rovesciamento del potere siadovutoal bisogno di un'egemonia alternativa soprattuttosul pianodella cultura:bisognavarovesciarei valori ele logiche del potere luogo dove questa lotta si dispiegaé la societd civile, termine ripreso dallafilosofia hegelianae che designa quella la sferadellavita sociale che si situatrala famigliae loStato. F quindi nel mondo delle organizzazioni, delle associazioni, delle scuole, dei sindacati ecc...che deve awvenire que sto cambiamento. Cap. 9 - Vienna e dintorni La cultura europea della seconda meta delt’800e dei primi de! “900 visse un’euforia dovuta al progresso materiale e sociale. Con laprima guerramondiale iniziavanoad emergere i tratti piuoscuri della moderitae tutta la cultura europeacambid. La trasformazione avviene nel segno deliascopertadella molte plicita delle prospettive possibili, viene menoil nessotrale parole e le cose, il linguaggio diviene arbitrario, Le scienze divengono consapevolidel fatto che fenomeni possono essere descritti secondoteorie differenti, talvolta anche incompatibilifraloro. In sintesi cié che i positivistichiamavano “ fatti” [vedicap. 2] sfugge allapresa. SIGMUND FREUD Una nozione fondementale dell’ apparato teorico freudianaé che |’apparato psichicodi ciascuno dinoi hala facolta dirimuovere gli affetti e gli eventi traumatici, ma cid cheé rimosso non scomparee agisce attraverso deisintomi Allo stesso modo in ogni uomo vivono ancoragliimpulsi, le fantasia e lepaure degli uomiri delleeta primitive, Freud inizialmente identificavale pulsioni con lasessualita, in seguito chiari che con il termine “sessualita” intendeval’insieme delle pulsioni eroticheche spingono l’incividuo verso una metaattraverso il cui raggiungimento lapulsionesi appaga. Nelle opere successive all aguerra Freud affianca alle pulsionierotichele pulsioni aggressive. In questa prospettivala guerra consiste nel rie mergere degliimpulsi primordiali dell’'uomo, impulsi in cui Iassassinio e laviolenza si confondono con il piacere, In seguito Freud propose ladivisione dell'apparato psichicoin tre istanze ~Es, lo e Super-io. L'lo ha il compito di mediare trale pulsioni e lenorme, oltre che trala realta esternae interna. lI cuore delle argomentazioni di Freud sta ne|negareche I'uomo siaun essere esclusivamente razionale, piuttosto gliuomini tendono ad autoingannarsi [simile allaposizione di Pareto, vedi cap.8) LUDWIG WITTGENSTEIN Wittgenstein affe rma che nel corso della nostra vitasono molteplici le situazioni in cuici troviamoaparlare e ilsignificato delle parole cambiada situazionea situazione. Comprendere le parole non significadunque trovare il loro significatoassoluto, quanto conoscere le regole del gioco linguistico incui ci troviamo. In gioco linguistico variano i significati delle parole, ad esempio cid che dice uncriticod’ arte pu risultare incomprensibile ad un perito chimico. Quando ci confrontiamo con lingue diverseil discorso® analogoma pidigrande. Perquanto riguarda le scienze sociali abbiamo essenzialmente due conseguenze. Innanzitutto non esiste una descrizione neutrale del mondo, in secondo luogodiviene molto difficile compararesocietadotate di culture diverse poiché solo chi all'interno di un determinato gioco linguistico & ingrado dicogliere il sensodelle azioni degli individuiche sono all’interno di quel gioco. MANNHEIM problema cruciale di Mannheime quello del relativismo. In primo luogo Mannheim afferma che in unasocieta vi sonovisioni politiche concorrentifraloro. Poi, riprendendoil concetto marxiano di ideologia [vedicap. 3] affiancaaquest'ultimo il concetto di utopia, owverolavisione del mondo tipicadi coloroche, impegnati nella lotta perrovesciare irapporti esisterti, non riescono a scorgere nullase non gli elementi che vogliononegare e quindi abolire. Succe ssivamente Mannheim propone di utilizzareil termine ideologia perintendereche ogni individuo concepisce la realta secondo un proprio punto di vista, punto di vistache esprime nonsololacollocazione di classe ma|'interasituazione esistenziale del’indviduo (|anazione, I'etnia, lagenerazione di appartenenza ane Cid non significanegarelaverita, piuttosto quest’ultima diventaun limite al quale tendere. Piusié cepaci di prendere attodelle diverse prospettive esistenti e piiici si avvicinaa questo limite. Cap. 10 - La scuola di Francoforte Cidche uni dapprimaglistudiosi dellascuola di Francoforte fu I'intento di promuovereun rinnovamento dellaricercasociale marxista. Nella societa capitalistica non si produce per vivere, ma, viceversa, il fine dell'esistenza degli uominié produrre. succo del discorso che occorre una rivoluzione manei paesie uropei piu sviluppatisi registranoconflitti pitiattenuatie la classe operaiasembranon volerattuare la rivoluzione tantoattesadal marxismo. Diventaquindi centrale un‘altra domanda: perché tale rivol uzione non awiene? Perrispondere aquestadomandai membri della scuola di Francoforte si appropriano delleteorie psicoanalitiche. La famigliae intesa come cid che unisce I’ individuo allastrutturasociale, in quest’analisila famigliaviene anche ad assumere la tendenzaagenerare individuicon un carattere autoritario, questo ilcarattere tipico di chi reprime i propriimpulsi libidid e scarica aggressivamentesuglialtrilafrustrazione accumulata. Chié inclinaad una personalita autoritariatende anon curarsi dei fattori che in un dato momento provocanodisagio, piuttosto usa scaricare suun “capro espiatorio” la colpadi tale disagio; un capro espiatorio che solitamente é un gruppo minoritarioe impotente. Proseguendo nell’analisidel pensierodi questascuolaé fondamentaleil concettodi razionalizzazione, ripresodall’ opera weberiana. Peri francofortisti la razionalizzazione viene intesa come una riduzione dellaragione aintelletto, seguendo la descrizione simmelianadi questi due termini[vedi cap. 5]. Gli uomini modernisono sempre pitt capaci di ese guire calcoli tecnici, masempre menocapad di esercitare le facolta tipiche della ragione. Viene quindi rivalutato il pensiero magico e religioso in quantoin questeforme di pensierosi conservacid che la razionalizzazione ha oscurato e cio® il fatto che non tutto é dominabile con la ragione Un ulteriore aspetto di questa critica all’illuminismo ( Dialettica dell’illuminismo é il nome del testodi Horkheimere Adorno incui viene criticatalarazionalizzazione) é il fatto che l'lluminismo si rapportaalle cose in quantoé in grado di manipolarle ela ragione comprende dunque il mondo soloal prezzo di trasformarlo, Villuminismo, comunque, non vasostituito con |’ irrazionalismo, piuttosto va accompagnato da una continua critica che ne sveli le contraddizioni. Un tema altrettanto importante é quello dell'industria culturale. Con questo termines’intende I’insieme del cinema, della radio, della stampaecc.. Vindustria culturale portaalle masse la cultura, tuttaviaé una comuni unilaterali. La comunicazione di massa @ paragonata allaproduzione di massa: i prodotti vengono standardizzati ei mass mediadiventano un invito all’acquisto. Lacultura diviene una merce perdendocosiil suo significato. one in cui i messaggi sono L'uomo, scaricando nell’ mmaginario offe rto dalla comunicazionedi massa i propridesiderifrustrati, rinunciaa prendere atto della divergenza trala libert&cui aspira el’ ordine sociale incui &immerso. Siassiste ad una crisi dell’esperienza: le impressioni vengono colte e padroneggiateintelle tualmente, ma non raggiungono mai il profondo Essendo I’esperienza la base per lapossibilit’ di rivisitare in ogni momentoi materiale della nostravita, questaviene ad identificarsicon una continuitd del soggetto. La vita modemanon permette pili di concepirsi come dotati di continuita perché innanzitutto|’operaio delle fabbrichelavorando ad unacatena di montaggionon pud pili diventare espertoe poi vié una progressivaricercadi informazionie non pitt di storie: il sapere divieneparcellizzato Illimite del pensiero deifrancofortesi é che riducendolasocietaallanozione di una cultura di massa, non sono in grado di cogliere lacomplessa cultura popolareche, a differenzacon quanto sostenutoall’inizio, pudessere anche potenzialmente emancipativa. JURGEN HABERMAS Punto di inizio della sua riflessione@ la sfera publica intesacome lo spazio incu i privati cittacini si incontrano, si scambianoi nformazioni e discutono di cié chelli riguarda. & bendiverso, dunque, dacid che é pubblico istituzionalmente. Nella sfera pubblicasi formal’ opinione publica Con lo sviluppo dei mezzidi comunicazione, perd, la sfera publica perde le sue caratteristica In una seconda fase del suo pensiero Habermas, basandosi soprattuttosullopera di Wittgenstein, riconosce che gli uomini sono sempre legati gliuni agli altri dallaricerca di una comprensione reciprocache sirealizzamediante lalingua. Questa osservazionelo induce a ciiticare ilriduzionismo del marxismo, nel senso che quest'ultimo ha basato tutto il suo pensiero sul analisi dellavoro. L’essere umanoé contraddistinto non solodal lavoro, ma anche dal linguaggio. Lavoro e linguaggio sonoassociatia due diverse forme di razionalita. tI primo® legatoallarazionalita strumentale che si evolveaccumulando saperidi tipo tecnico, mentre il secondo é legato allarazionalita comunicativa che si evolve attraverso I’emancipazionedai vincoli che impediscono lacomunicazionelibera. La societ& moderna haprodotto le condizioni per lo sviluppo di questa seconda razionalita, manel contempo ha bloccato queste potenzialita attraverso |’estensione dell’ agire strumentele. Cid che restaé I’ideale di una societa libera che permetta al cittadino di partecipare al confronto pubblico. NORBERT ELIAS Norbert Elias non appartiene alla scuola di Francoforte, ma studid in questacittae vi incontro Mannheim. Ispirandosi a Webere a Freud, Eliasintende ricostruire i processi che hanno dato luogo alla configurazione sociale moderna, poiché & un convinto assertore del fatto che non si possa concepire il presente se non dallostudio attento del passatoe dei processi che hanno portato a questo presente. nucleo fondamentale del suo pensieroé perd un altro. L’autore infattisi concentrasui rapport tra civilizzazionee violenza. Dopo le guerre di religionedel XVIe XVII secolo, laviolenza viene estromessadalla vita esteriore e viene perd interiorizzata: per conformarsi agli standard di unavitacivile gliindividui devonocontrollare ipropri impulsi pits che mai Le passioni divengono sinonimo di disgusto, la morte stessaé socialmenterimossa. La rimozione dellarappresentazione della morte corrisponde aun isolamento del moribondo, vengono cosi relegatituttigliindividui che invecchiano. Cap. 11 - La sociologia americana negli anni dello struttural-funzionalismo La sociologiaamericana ha prodotto alcuni studi di comunitadi grande rilievo, il piucelebreé Middletown dei coniugi Lynd. Lo studio del lavoro e delle organizzazioni, finanziato da diverse aziende, sisviluppé particolarmente; ad esempiolaWestem Electric Company commissiond una ricerca sui fattori che infl uenzavano ’efficienza dei suoi lavoratori Contemporaneamente le tecniche_di ricerca qualitative conobbero sviluppi notevolissimi. Negli Stati Uniti si realizz6 un forte intreccio trale scienze sociali le istituzioni politicheed economiche. TALCOTT PARSON U'approccio di Parson viene definito “struttural -funzionali sta” poiché vi é un riferimentoallastrutturaintesa come I’insieme delle relazioni che collegano fra di loroi diversi elementi della societ’, maviene anche definito"sistemico”. Innanzitutto I’'autore consideral’atto 'unitaelementare di cui si occupa la sociologia e ogni azione deve essere descritta tenendo conto che questa consta di quattro fattori:unattore, un fine, una situazionee un orientamento normativo. Parson lotta dunque controil comportamentismo che tende a ridurre|’azioneumanaad una serie di meccanismi stimolo-rispostae contro|'economia che facevaricondurre ogni azioneadun interesse svalutando!’orientamento normativo delt‘attore Le norme sono cid che lega'’individuoall’insieme sociale di cui fa parte. Dunque perché visia un sistema sociale che funzioni @ necessario che i suoi membri abbiano fatto proprie le norme in cui si esprimela culturacomune. In generale ogni sistema deveesserein grado di svolgere almeno quattrofunzioni, nel sistema sociale queste sono cosi assegnate: adattamentoalambiente el compito del sottosistemaeconomico, Ja definizione degli obiettivié affidataal sottosistema politico, la trasmissione ela conservazione dei modelli di organizzazione sono compiti svolti dal sottosistema educative el’ integrazione delle varie parti del sistema é compitodel sottosistemagiuridico. Gliindividui, nel sistema sociale, sono vis permette di ricoprire un ruolo. Esercitando il proprio ruolo (di padre, difiglio, di insegnante, di studente ecc..)ognuno entrainrelazione con glialtr com individui in quanto sono dotati di una personalitache gli La nostra interazione congli altri é possibile peril fatto che ognuno dinoi ha interiorizzatoi principidi una culturacomune. Iiprocessodi interiorizzazionedelle normee dei valori coincide conta socializzazione e questasirealizza prioritariamentenella famiglia che costituisce un’istituzioneche media frail sistemasocialee la personalita. Ogni istituzioneattraversa un processo di differenziazione e di specializzazione. La differenziazione corrisponde a un processo di moltiplicazione deiruoli che un sistema sociale permette. La specializzazione @ quel processo tramite ul i diversi ruoli si rapportano a compiti sempre piuicircoscritti e cid permette unaloro maggior efficacia La famiglia, attraverso questi due processi, diventa la fondamentale agenziadi socializzazione dei bambini. Parson affermache diversi sistemisociali hannonorme, istituzioni, ruolie pratiche di socializzazione diversi. Ognisocieta, inoltre, differisce dallealtre in base aquelle che Parsonchiama “variabili strutturali”. Queste sono scelte tra due opposti che riguardanoatteggiamenti culturali di fond. la differenzatra particolarismo e universalismo riguardalatendenzaacomportarsiin modi diversi con persone diverse (come faad esempiouna personanei confronti di un amico) 0a comportarsi nellostesso modo con tutti (come fa ad esempio ungiudice), la differenzatra ascrizione e acquisizione riguardal’importanza che lepersone dannoai tratti che un individuo ha pernascitaoa cidche é capace e che éstato capace di realizzare. modo in cui gliindividui rispettoa questi atteggiamenti descrive il carattere fondamentaledi unsistema sociale. Le societatradizionaliprivilegianoazioni particolaristiche e ascrittive, mentre le societ’d modeme sono pit orientate insenso universalistico e ispirate al principio dell’acquisizione. Successivamente I’evoluzione dellesocietaé descritta comeiil susseguirsidi diversi stadi corrispondenti ciascunoall’emersione di un nuovo modello organizzativo. Tali mode lli sono universali nel senso che si incontrano in tutte le societa che si situano allo stesso stadi,e sono evolutivinel senso che promuovono un adattamentoall’ambiente migliorerispettoa quello precedente. La societamodernaé caratterizzatada quattro universalievolutivi: lo sviluppo dellaburocrazia, del mercato, di norme universali e dellade mocrazia. Le critiche principale rivoltea questo autore riguardano’ che il suo approccio ha. Parson infatti, concentrandosi sucid che funzionale nel sistema, non comprendei conflittisociali. Questamancanzanon glipermette ci spiegare il mutamentesociale. Inoltre nel suo pensierovi @ un forteetnocentrismo, ad esempio nelladescrizione dellafamiglial’autoresi riferisce essenzialmente alla famiglia nordamericana, bianca, anglosassonee di ceto medio trascurandogli altritipi di famigliache sono molte volte parecchio differenti dal modello parsoniano. In ogniaso dal pensierodi Parson sono nati molti degli orientamenti pit interessant della sociologia contemporanea LE “TEORIE DELLA MODERNIZZAZIONE” NORDAMERICANE La distinzione parsoniana trasocieta tradizionali e societa moderne ha ispiratole cosiddette “teorie della modemizzazione”. Sitratta di un insieme di studi americani aventiper oggetto lo studio dei processidi mutamenti in corsonei paesi extra-occidentali. Queste teorie forniscono analisi basate su un modello di sviluppo graduale e non rivoluzionario. Gliostacoli allosviluppo sono spesso, se condo questi autori, di tipo culturale piuttosto che economico, consistono, inaltre parole, all’assenzadi unospirito adeguato alls viuppo. Cid che permetteral’abolizione di questiostacoli sarail rafforzamento deirapporti tra paesi tradizionale paesi modemnie conteraanche I'influenza delistruzione e dei media, oltre che il sostegno che’ Occidente dara all’imprenditorialita di questi paesi. Tuttavia, queste teorie hanno mostrato presto d 1. Nellesocietadel “Terzo mondo” vi é un problemadi tempi, essenzialmente é comese tutte le sfide affrontate nell’'arco del tempo dallesocieta Occidentali si presentassero qui tutte inunavolta. Cid causa tensioni e conflitti 2. La contrapposizione che questi autori fanno trasocieta “tradizionali” e “moderne” é grossolana.In realtanon tutti paesi extraoccidentali sonotradizionalie di converso non tuttii paesi Occidentali sono moderi Importante@ quila distinzione che fa Shilstra “tradizionalismo” e “tradizione”:il primo corrisponde all’orientamentodi chitende a legittimare le normedel passato, il secondo haa che fare con la trasmissione diunaculturada una generazione adun’altra. La modernitae ostile al tradizionalismo ma non pud porre fine alle tradizion 3. La modernitainsé é meno omogenea di quanto descrivono iteorici dellamodemizzazione. Infatti la modernita pud affermarsi nei campi della comunicazione e meno nelle strutture produttive e cosi via. UANALISI FUNZIONALE DI ROBERT MERTON, Merton, affermando che gli scienziati sociali si dividono in due categorie, chi propone dubbie teorie universalie chi propone sicure teorie particolari, propone una strada intermedia. Merton rifiutail concetto di “unitafunzionale”, ovverol’idea che ogni elemento del sistema debbaessere funzionale al sistema tessa. In realta cid che pud essere funzionale peralcune partidel sistema pudnon essere funzionaleperaltre. In secondo luogo I'autore rifiutal’idea che tutti gli elementi di un sistema debbanoavere unafunzione. Infine distingue tra“funzioni manifeste” e “funzionilatenti” ‘Questa distinzionee visibile ad esempioin chidecide ci consumare qualcasa: la funzione manifesta é di soddisfare certi bisogni, la funzione latente (che pudanche essere inconscia achi la compie) é di innalzare il propriostatussociale Merton, in generale, riprendee ampliaconcetti dialtri autori. ‘Ad ese mpio, per quanto riguardail concetto di “deprivazione relativa” ripreso da Stouffer, merton mostra che ogni individuo si rapportaa due gruppi:i! gruppo diappartenenzae ilgruppodiciferimento. Se il gruppo di riferimento suggerisce bisogni che I'individuo non pud soddisfare nel gru ppo di appartenenzaegi sisente frustrato, anche se in ealta lasua vitaé positiva. Un altro concetto, ripresoin questo caso da Durkheim, che Merton rivisitaé quello di devienza e di anomia. Uautore osserva innanzitutto che la devianza pus riferirsi acose diverse (agli scopi prefissati, ai mezzi utilizzati ecc..) e quindivi sono diversitipi di devianti, I comportamenti deviantisono applicati quandosi manifestal’anomia, intesa qui come la condizione incui un individuo non pud perseguire un obie tivo con mezzi leciti acausa dicerte barriere poste dalla societa. Infine & importante la nozione di “profezia che si auto adempie”I'esempio é quello di un soggetto che si convince che un altro vuole muove gli guerra, questo soggetto, in virtt dellasua convinzione, attuera comportamenti ostiliche di fatto favoriranno la guerra Merton sié occupatoinoltre della "sociologia della scienza”, ovvero dello studio dell’interdipendenza frala scienzae la strutturasociale. Llaspetto pi evidente che i temi mondo circostante. Sitratta dunquediverificare, nellevarie situazionistoriche, quali richiestei vari gruppi sociali rivolgono agli scienziati, qual I’ organizzazione internadella comunitascientifica ecc. Di fronte alle critiche mossegliriguardo la sociologia della scienza, Merton é rimastosempre legato al suo progetto e molti autori successivi visi sonoispirati. cui si occupanogli scienziati sonoingranparte dovutigliinteressi del Cap. 12 - Vita quotidiana e costruzione sociale della realta Tra laSeconda guerra mondiale e glianni settantai paesi occidentali hanno conosciuto una fase di sviluppo economica senza precedenti. La stratificazione sociale ¢ oggetto ovunquedi una grande attenzione, affacciandosi anche nei paesidell’Est dove il regime sovietico, invece di abolire |e classe ha datovita ad unanuova stratificazione sociale. Uapproccio di Parson non é in grado di descrivereil mutamentosociale e la vita quotidianasembra chiusa entroun quadro deterministico, motivo per cuilasoggettiviti viene riscopertae si fanno avanti le prime teorie incentrate propriosulla vita quotidiana. ALFRED SCHUTZ E LA SOCIOLOGIA FENOMENOLOGICA Secondo| 'autore il mondo si presenta agli individuinonpercid che é ma per cid che appareall'intermodi categorie soggettive; il soggetti costruisce il mondo. Rifacendosi a Weber, Schutz sostieneche gliidealtipinon sono proprisolo dello scienziato sociale, ma sono il metodo con cui ognunodinoi si rapporta allarealta e che questitipiideaii siano costituiti attraverso processidi socializzazione. All'internodellavitaquotidiana noi sospendiamo in dubbio che le cose possano essere diverse dacome ci appaionoinrelazione allenostre routine. La socializzazioneé particolarmenteimportantein quanto solo una minima parte dellanostraconoscenzaé dovutaall’esperienza personale, la maggior parte deriva appunto dallasocializzazione. Quando non cisi pud affidare al senso comune per risolvere i problemi avviene unacrisi,é questo il caso dello straniero che deve abbandonare un senso comune per adottarne un altro, infattiil sensocomune funziona perché chimi citconda condivide lastessa interpretazionedellarealta. La conseguencalogicadi questo discorsoé che larealtaé una costruzione sociale:reale é cid che intersoggettivamente viene chiamato reale Abbiamo detto che quindi il pensiero dell scienze socialie il pensiero quotidiano sono simili, ladifferenzaé che letipizzazioni dellescienze sociali sono idealtipi di idealtipi, cioe costruzioni di tipi idealisoprale costruzioni che i soggetti gid operano durante il corso della propriavita. PETER BERGER E THOMAS LUCKMANN: LA REALTA’ COME COSTRUZIONE SOCIALE Berger e Luckmannsonoi continuatori pit noti dell’opera di Schutz. Illibro che ha reso entrambi famosi é La realta comecostruzione sociale. Sitratta di vedere come awiene'l'oggettivazionedellarealta e lasucce sivasocializzazione. Partiamo dal fatto cheun ideali soggetto primitivo si trovi dinanzia dei problemi, le soluzioniche si saranno mostrate pil! efficaci diverrano abitudini, successivamente poniamo che questo primo uomo incontri un secondo uomo, awiene qui che i due devonoimparare a riconoscerele abitudinidell'altro edevonoagire reciprocamente fino acondividere un sistema di routines. Uarrivo di un terzouomo comporta problemi di comunicazione di questo con i primi due, ma egli vedr’ nella routine dei primi due un proceso consolidato, non piuilrisultato di successive mocifiche. La realtasara quindi vista dal terzo uomo come oggettiva. I processodi socializzazione, per questiautori, 2 spiegabile attraverso un analogia con|’esempio usatoper spiegarel ‘oggettivazione. In particolare, allanascita siamotutti nella condizione delterzo uomo, cidche impariamoloassumiamocome naturale. Gli autori passano ora a spiegare come si verifichiil mutamento sociale. Cidawiene quando alcuni membridella societa sentono il bisogno di interpretare il mondo in modo diverso ‘0 quandovie il confronto con tradizioni diverse. La sensazioneche nientesi possapiiidare perscontato, perd, causa un forte disorientamento ed ® questa la principale fontedi disagio dellamodernita. UETNOMETODOLOGIA Questo termine é stato coniato da Garfinkel per intenderelo studio dei modi con in quali soggetti danno sensoallapropriaesperienza nei vari contesti culturali. Garfinkel parte dall’assunto schutzianosecondo cui il senso comune consiste nelsospendere ogni dubbio. Ma I'autore sostiene che il pensiero quotidianoé dal dubbio costantementeminacciato [simile alla nozione psicoanalitica di rimozione, Ndr]. Sitratta di dimostrare come il dubbiosiasempreinagguatoe come vengacostantementeallontanato. Garfinkel utiliza due eserci Perquanto riguarda il primo punto propone di parlare aglialtri ad una distanza di pochi centimetri dal naso dell'interlocutore, questo causa disagioe, secondo l’autore, questo disagio @interpretabile come espressione del costante sforzo di pensare che il modo in cui normalmente cisi comportasial’unico modo possibile. Per quanto riguarda il secondo punto, Garfinkel propone di interrompere continuamenteI'interlocutoreper chiedere di spiegare il significato delle sue affermazioni. Quando cisi vuole spiegare si fa ricorsoalle parole 0 ai segni, ma possiamo chiederenuovamentedi spiegare laspiegazione e cosivia.. Secondo|'autore cid che permette diallontanare’ dubbi il fatto che ad un certo punto noi decidiamo che ci siamospiegati abbastanza, questo tipo d’accordonon é esplicito, vienestabilito di voltain voltaconi gesti delcorpo, i metamessaggi, e quindi non & frutto di norme generali valideunavoltapertutte. Le norme per Garfinkel! non esistono, si pensiadun teatronelcui ingresso c@ ilcartello“vietatofumare” e siimmagini che sul palco salga un illusionistache, nel corso di un suo spettacolo, si accenda una sigaretta: chi sialzerebbe perricordargli che non si pud fumare? IIfatto & che le regole, anche quando sembranodichiarate, cambianodacontesto acontesto. LINTERAZIONISMO SIMBOLICO ELA TEORIA DELL’ETICHETTAMENTO I cosiddetto interazionismo simbolico nasce dall'influenza di George Mead [vedi cap.7] Uoggetto di interesseé quella della formazione dell’identita degli individui. Comegiaindicava Mead, Videntita él prodotto di un processonel quale il sogge tto si confronta con le definizionidi se stesso che trova nei discorsi degli altrie che interiorizza. Uinterazionismosimbolico perviene aquella cheviene chiamata|a“teoria dell’etichettamento”, utilizzata soprattutto negli studi sulla devianza La devianza é I'interpretazione del comportamento piuttosto che il comportamento stesso: ’omici da é deviante solo se non uccide nel corso di una guerralegittima. Definire una guerralegittimao menoé una questione di interpretazione. Le implicazioni di questo discorso sono due: |aprimae che il processo di costruzione sociale della realta va inteso essenzialmente come un processo di interpretazione della realta stessa, in ogni societa inoltre la capacita di distribuire etichette efficaci é una risorsa di stribuita in modo ineguale(un individuo che parla attraverso un mass media ha piti potere di un cittadino qualunque). La secondaimplicazioneé che I’etichetta@ anche la proiezionedi un aspettativa: quandoun’etichettaé stata applicatatrasformala vitadi chi é stato etichettato perché daformaad un sistema di aspettativenei suoi confronti, egli @e sard cid che 'etichettaattribuitaglidice di lui. ERVING GOFFMAN Ilsuo approccio pub essere definito drammaturgico La parola “attore” @ qui intesa in un senso moltoparticolare, infatti secondol’autore attorenoné che agisce, ma chirecita. Perluila metaforache permette di capire come ciascuno di noi agisce nella vita quotidianaé il teatro. Nel teatrovié una “ribalta” e un “retroscena’, sullaribaltal’attore recitae si sforzadi produrrenel pubblico certe impressione, nel retroscenaabbandonail personaggio che recita. Allo stesso modo, nelle interazioni con gli altri ciascuno di noi si sforzadi produrre certe impressione, e, come per il retroscena, vié la sferaprivata, i momenti di abbandono Nella vitaquotidiana, quindi, si realizza una sortadi accordo implicito trale persone coinvoltenelle varie situazioni che permette di stabilire di volta in voltadi che situazione sitratta. Questo accordo é la produzione di un frame (dall’inglese, cornice) e i messaggi attraverso cui ciintendiamo a proposito del frame dellesituazioni sono metamessaggi, non stanno nel contenuto dicid che diciamo. Lesempio @ quellodi un ragazzo che giocando allungaun pugnoad unaltro, se questi nonreagisce al pugnoé appuntoperché ha capito che si trattadiun gioco. Questa vvisione non é molto lontana dall’etnometodolog! Vordine sociale stesso, per Goffman, é garantito dalla “red proca accettazione di un’illusione”. II centro del’attenzione dell autore é qui|'interazionesociale. Le interazioni possiedo uns logica propria, tale logicaimplica certi elementi di ritualita, I rituali sono, ad esempio, i modi in cui ci salutiamo o quelli incui apriamo una conversazione. Poiché I’ordine dellasociet’ é costituzionalmente precario, attuando questirituali ciimpegniamo a preservare quest’ordine Un libro di Goffman che riscosse molto successo fu Asylums, sitrattadi una ricerca empirica U’autore si fe ce assumere perunanno in un ospedale psichiatrico perpoterlo studiare dall'interno. I manicomioé inteso come un’ istituzione totale, cioé al suo internogli individui sono segregati dal resto del mondo. In situazioni delgenerel’identit3@ disgregata e poi riorganizzata secondo le definizioni imposte dall’istituzionestessa Nel caso del manicomio, chivié internatonon pud fare a menodifinire per pensare ase stesso esattamente come un malatomentale. Mailrisultatoe cosi devastante, invece di curare, il manicomio produce la fissazione del pazienteesattamente nel! identita patologica che si pretenderebbedi modiificare. LASCUOLA DI PALO ALTO | contributi dei membridella scuola di Palo Alto sono legati particolarmente al campo della psicoterapia, ma sono rilevati per|asociologia nellamisurain cui la spiegazionedelle malattie mentali viene ricondotta ai contest relazionaliin cui gliinividuisi muovono. Bateson, riprendendo temi e concetti dall’evoluzionismo e dalla teoria deisistemi, esprime un attenzione particolare verso i processi comunicativi. | temi della comunicazione e della meta comunicazione trovano applicazionenello studio delle dinamiche familiari. Secondo!’ approccio di Palo Altola famiglia é un sistemanel senso che l’identitadi ciascunodei suoi membri si costituisce esi mantienenelle interazioni comunicative che sistabiliscono fra tutti i suoi component. La genesidelle malattie mentaliviene ricercata dunque all’internodi queste dinamiche comunicative. In particolare |aschizofrenia (la scissione dellapersonalita), sembraspiegabile in riferimento allo stabilirs di una comunicazione in cui almeno uno dei membri della famiglia rivolge sistematicamente ad un altro messaggicontraddittori (unesempioé una madre che dice al figlio di volergli bene, masicomportacome se questo non fosse vero). Comunicazioni contraddittorie di questo tipo avvengonomolto spesso, macid che produce conseguenze patologiche & che queste si verificanoinun gruppo chiuso. La scuoladi PaloAltoha permesso dunque un rafforzamento delle relazionitrapsicologiae sociologia. SOCIETA’ E COMUNICAZIONE I primo mezzo di comunicazione di massadella storia é stato il libro stampato, successivamentelaradioha iniziato ad essere utilizzataregolarmente e negli anni 40del XXsecoloha fatto la suacomparsala televisione. Glistudiosi di scienze sociali, che finoad alloraerano stati pocoattenti aimezzidicomunicazione, adesso non possono fare a menodi tenerne conto. Harold Innis avanzo|'ideache |e e poche dellastoria dell'umanita pili che essere una successione di mezzidi produzione siano una successione di modi di comunicazione. Le forme della produzione, del commercio, dellla gestione del pote re, la stessa percezione dello spazioe del tempoviene modellatadai mezzi di comunicazione pits usati Marshall McLuhan propone di guarda, invece che esclusivamente ai contenutidei messaggi, aicaratteri del medium stesso. A McLuhan appartiene anche un espressione assai celebre, quellade! “villaggioglobale”. Con questosi intende la forza concui i mediamettono in comunicazione quotidianamentele parti pili distanti del globo. Alla luce dell’idea che larealtsia ung costruzione sociale si sonoavuti risultatipit sicuri circa gli effetti della comunicazione di massa Infatti questi sono osservati dal punto di vistadel contributo che fornisconoa tale costruzione della realta. Gliattori sociali, in definitiva, tendonoa considerare rilevantile stesse cose che appaionorilevantinei discorsidei media. Che questi ultimi riescanodavvero ad influenzarele opinionidelle persone pud essere dubbio, ma sicuramente essiriescono adinfluenzarele persone circai temi su cui ocoorre avere delle opinioni Interessante é la ricerca sul comportamento elettorale curatada Elisabeth von Noelle-Neumann, I media, secondo ’autrice, hanno il potere di diffondere certe rappresentazioni delclimad’opirione prevalente ecosiinfluiscono sucerti comportamenti. In particolare se suggeriscono che uncertopartito politico avrala maggioranza, moltidegliindecisi, perpauradi restare isolati, tenderanno aspostare le proprie preferenze sul partito che appare montante Ilimite di questomeccanismo stane| fattoche, una volta riconosciutolo, tutti partiti cercanodi diffondere Vimpressionedi esserei futuri vincitorioccupandoi media a disposizione, e gli elettori imparanoadiffidare dicid che imediatrasmettono.

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