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Il Medioevo

Storia della musica


Contesto storico

• Condizioni di vita molto difficili.


• Popolazioni decimate da numerose
guerre ed epidemie.
• Grande divario tra ricchi e poveri.
• La chiesa ha un ruolo di unificazione
sociale e di conservazione della
cultura.
• Nuova crescita dopo l'anno Mille.
Luoghi e
strumenti
• I luoghi in cui si faceva musica erano:

• Chiese – musica sacra;


• Castelli – musica profana;
• Piazze – musica profana.
• Gli strumenti musicali utilizzati per
accompagnare la voce e si dividevano in
cordofoni, aerofoni, membranofono e
idiofoni. Non erano strumenti raffinati,
presentavano numerosi difetti e limiti
tecnici.
Strumenti musicali
- cordofoni
• Viella: antenata del violino, ha una
forma ovale, viene appoggiata sul petto
e si suona sfregando le corde con un
archetto.
Strumenti
musicali -
cordofoni

• Ghironda: strumento particolare,


andato in disuso al termine del
medioevo. Le corde vengono
sfregate da una ruota attivata da una
manovella.
Strumenti musicali -
cordofoni
• Ribeca: anch'esso suonato con l'utilizzo
di un archetto, presenta una forma
allungata.
Strumenti musicali -
cordofoni
• Salterio: di forma triangolare o
trapezoidale, si suona pizzicando le
corde con le dita o con un plettro. Il
movimento saltellato utilizzato per
pizzicare le corde da li nome allo
strumento.
Strumenti musicali -
cordofoni
• Arpa: di dimensioni ridotte rispetto a quella
attuale, veniva utilizzata principalmente per
accompagnare le danze.
Strumenti musicali -
Aerofoni

• Flauto dritto e traverso: in uso già


da tempi remoti, i flauti venivano
utilizzati per imitare la melodia
della voce.
Strumenti musicali - aerofoni
• Chalumeau: strumento ad ancia, antenato del moderno clarinetto, chiamato così in Francia, in
Italia prende il nome di ciaramella o piffero.
Strumenti musicali -
aerofoni
• Organo: di origini antiche, era l'unico
strumento ammesso in chiesa perché
riproduceva il suono della voce umana. I
primi organi erano di piccole dimensioni,
chiamati "portativi" perché si potevano
trasportare, successivamente verranno
introdotti i "positivi", di dimensioni
maggiori che non era possibile spostare.
Strumenti musicali –
membranofoni e idiofoni
• Fra gli strumenti a percussione in uso nel
Medioevo troviamo:
• Tamburi
• Tamburelli (cembali)
• Triangoli
• Sonagli
• Campanelli
• Piatti
La musica sacra
I Canti Gregoriani
• Canti selezionati e raccolti nell' Antiphonarium
Cento da Papa Gregorio Magno.
• Trascritti da frati amanuensi nei Codici.
• Ritmo scandito dalla parola.
• Melodia monodica e omoritmica.
• Scritti in latino.
• Non era previsto ne consentito
l'accompagnamento di strumenti musicali.
• Accentus: sillabico – un suono per ogni sillaba.
• Concentus: melismatico - più suoni per ogni
sillaba.
• Per diventare cantori bisognava frequentare la
Schola Cantorum
La polifonia
• Esecuzione di due o più melodie
contemporaneamente.
• Inizia a diffondersi nel IX secolo.
• Nascono gli organum (da organo) - testi sacri
caratterizzati da due melodie, una vox
principalis (un canto gregoriano) e una vox
organalis, più grave della prima.
• Nella Cattedrale di Notre-Dame nasce l'Ars
Nova che contrapponeva la musica "nuova" a
quella dell'epoca precedente.
• Nasce il mottetto – canto sacro polifonico,
può anche prevedere l'utilizzo di strumenti.
• Si sviluppa notevolmente il contrappunto.
La Lauda
• Canto religioso monodico in lingua volgare,
ha un testo di facile comprensione, strofico
con andamento sillabico.
• Nata in contrapposizione alla musica sacra,
difficile da comprendere
• Non è riconosciuta nella liturgia ufficiale,
eseguita fuori dalle chiese, nelle
processioni e le cerimonie.
• Luogo d'origine di questi canti sono gli
oratori, creati da San Filippo Neri.
La scrittura musicale
• Prime forme risalenti al IX secolo, prima la
melodie era tramandata oralmente.
• Introdotta dalla chiesa per uniformare la
liturgia.
• La prima forma di scrittura si serviva di segni
detti neumi.
• Neumi: rappresentavano l'alzarsi e
l'abbassarsi della melodia ma non un'altezza
precisa.
• Il rigo musicale viene introdotto tra il X e il
XII (tetragramma)
• Intorno all'anno Mille, il monaco Guido
d'Arezzo, introdusse la notazione che usiamo
ancora oggi; si servì dell'Inno a San Giovanni,
all'epoca molto famoso.
• Eseguita da menestrelli (nei castelli) e dai
giullari (nelle piazze).
• Venivano cantate vicende cavalleresche,
storie d'amore, scene di vita quotidiana e
satira.
• Testi in volgare.
• Canti accompagnati da uno strumento.
• Figli dei nobili studiano musica, la fanno
diventare una professione. Nascono i
poeti cantori: i trovatori e i trovieri.
• Trovatori: Francia meridionale, lingua
d'oc.
• Trovieri: Francia settentrionale, lingua
d'oil
• Philippe de Vitry pubblica l'Ars Nova
Musicae nel quale indica le nuove
tendenze musicali.

La musica profana • L'ars nova è caratterizzata da ritmi più


vari e vivaci.
• Inizia a diffondersi il genere della ballata e
la musica strumentale.

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