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SBOBINA QUARTA LEZIONE FILOLOGIA ROMANZA

13/10/21
Parlando ancora del sostrato Etrusco, esso rimane nel toscano, e nei documenti le tracce
della GORGIA risalgono a non prima del XVI secolo. Non si conosce bene la sua fonetica.

Altro sostrato
UMBRO-SABELLICO (anche chiamato OSCO-UMBRO): Non sono tante le testimonianze.
Si pensa che attorno al primo millennio a.c gli Umbri fossero stanziati nell’Italia centro
meridionale.
L’italiano scarafaggio presuppone una forma ricostruita. La forma ricostruita si fa precedere
da un asterisco.
ITA= scarafaggio* (forma ricostruita)
In latino = SCARABEUS = forma colta
Abbiamo l’italiano scarabeo che però è una forma dotta, scarabeo in italiano è una forma
dotta. Tante voci dell’italiano non devono trarci in inganno perchè sono latinismi dotti.
Che cos’è lo scarabeo ? L’italiano scarafaggio presuppone una forma ricostruita. La parola
ricostruita è Scarafagus.

Altro esempio:    SIBILARE (latino)    che significa FISCHIARE (in italiano)


          ZUBOLARE (ita) diventa SUFOLIARE (umbro)                                 

Il fenomeno dell’assimilazione è un fenomeno caratteristico del nesso ‘ND’ che diventa —>
“NN”    // ed anche “MB” che diventa ---> “MM”    (deriva da parte degli Osci)
Il messinese ha l’assimilazione ND in NN, per esempio in QUANNU. In messinese si ha
anche l’assimilazione di GAMBA in JAMMA.   

Per quanto riguarda la sicilia, Tucidide ci racconta che quando arrivarono i Greci in Sicilia
trovarono quattro nuclei già installati in sicilia. Secondo Tucidide vi erano i Sicari, i Siculi ed
gli Elimi. I sicani provenivano dall’iberia, e furono proprio loro a cambiare il nome da
TRINACRIA in SICANIA. Loro erano collocati al centro. In seguito. Nella zona occidentale ci
sarebbero stati gli ELIMI (abitanti di troia fuggiti), ad ovest dei Sicani. Nella zona orientale,
infine, ci sarebbero i SICULI che provengono dall’Italia e avrebbero cambiato il nome
dell’isola da SICANIA a SICILIA. Tutto questo prima che arrivassero i romani. Tucidide infine
ci racconta che nelle coste vi erano delle colonie Fenicie.

Cominciamo dai SICANI:


Essi si stanziarono dal III millennio a.c., e provenivano dall’Asia minore, da lì passarono alla
penisola Iberica ed infine arrivarono in Sicilia. La loro lingua era una lingua ANARIA (non
indoeuropea)

Gli ELIMI: non si sa bene quale origine avessero, però secondo una corrente si pensava
provenissero dalla ANATOLIA o dall’Italia. La loro lingua era indoeuropea. Vi sono alcune
città che sembrano fondate dagli Elimi, per esempio ERICE ( essa ha un corrispettivo con
una città di nome LERICI) Anche Segesta ha una città molto simile per il nome.

i SICULI: arrivano dal XV secolo a.c., e si sarebbero impadroniti di gran parte della Sicilia
spingendo le popolazioni verso ovest e si starebbero stanziati nella parte centro-orientale.
Non si sanno bene le origini dei siculi, si pensa da Roma e poi c’è una teoria diversa che si
basa su iscrizioni egizie che parlano di pirati chiamati SEKELES. Dalle iscrizioni possiamo
capire che avevano una lingue indoeuropea

i FENICI: provenivano dal Libano ed avevano iniziato prima dell VIII secolo una
precolonizzazione usando la Sicilia come appoggio economico. Ci avevano costruito delle
basi commerciali e dal VIII secolo cominciano invece ad insediarsi. Si insediano nella zona
Occidentale. Nel 241 la Sicilia diventò poi una provincia romana. Le tracce del Fenicio sono
poco rilevanti e non vi sono vere e proprie tracce di sostrato. Ma un discorso diverso va fatto
per il Greco, nel 735 i greci fondano Naxos che fu la prima colonia, poi Messina, Catania e
Ragusa.

La parola ROGO ( dal sicano) = “granaio”


-    ROGOI (Noms/ Rocous , accusativo)
-    CATANE = coltello (greco) avremo CATANIA
- La città di Enna fino al 1907 si chiamava “Castrogiovanni”. Enna e Castrogiovanni sono la
stessa cosa, vediamo cosa è successo.    Il termine originario è ENNAAN che è passato al
greco HENNA, in seguito è passato al latino HENNA, poi in sicilia sono arrivati gli arabi che
la chiamavano QASR    (FORTEZZA) YANNA. Poi quando arrivarono i normanni hanno
tradotto QASR YANNA come CASTRUM IOANNIS ovvero il castello di giovanni. Nel 1907
diventerà finalmente ENNA.

Invece dalla radice Sicula AIDH (ricostruita) che significava “Bruciare” , da qui è nata AITNE
ch diventa —> che sarebbe la nostra “ETNA”
- Messina —> era Messana. Tucidide ci dice che i siculi chiamano Zancle (nome greco di
messina) la falce. Messana in siculo vuol dire la falce.

Per quanto riguarda il sostrato greco: vi furono due diverse dominazioni greche in sicilia,
quindi c’è uno strato greco il primo dell VII secolo a.c. e poi c’è uno strato bizantino.
- Dal Greco abbiamo ad esempio PANORMOS ——> che diventa Palermo ( per la forma di
porto/ ancoraggio)
- La città di Trapani deriva dalla parola greca —> DREPANON (che vuol dire falce)
- KEFALE’ —> che significa TESTA, poi CEFALU’

Ci anche suoni che esistono in siciliano senza corrispettivo indoeuropeo, si tratta delle
consonanti CACUMINALI che sono pronunciate con tutta la lingua contro il palato arretrato=
-LL- (influsso Sicano). Si ha anche il nesso / -TR-/ e /-STR-/    (Tre in dialetto messinese, e
Strada in dialetto messinese)

Siciliano = problema di romanizzazione.


- Secondo la teoria della CONTINUIA’ PALEOLITICA = una teoria che conduce le lingue
esistenti, le lingue non sono state condizionate al latino ma si trattava comunque di lingue
che durano dall’età Paleoloitica e mantenute fino ai giorni nostri, e simili al latino solo che
proseguono con una serie di influenze e prestiti la forma che avevano dal paleolitico. La
nostra lingua siciliana è quella che parlavano i siculi.

- Altra teoria è quella della “NEOROMANIZZAZIONE” perchè in sicilia arrivano gli arabi ad
un certo punto e cancellarono la lingua latina instaurando la lingua araba; quando poi dopo
sarebbero arrivati i normanni avrebbero portato nell’isola una lingua romanza.

Per quanto riguarda la Sardegna, aveva una posizione interessante ed era contesa tra i
Cartaginesi e i Greci. Passò un primo momento sotto dominio cartaginese, Poi nel 238
venne fatta provincia romana e fino a quel momento era per stat contesa.
Il sostrato sarà qua greco, con un sostrato punico anche che si evidenzia nella
toponomastica e nel lessico nel sud della Sardegna e lungo coste.
Invece nella parte interna della Sardegna e settentrionale c’era una lingua PALEOSARDA,
ma essa era indecifrabile.
Qualcuno ha intravisto poi nel sostrato sardo delle tracce di una lingua indoeuropea simile
al basco, ma la lingua basca non è una lingua indoeuropea.

- Quando parliamo di Greco parliamo di ADSTRATO. Mentre con sostrato abbiamo una
storia linguistica che si impone su un altra, esempio il latino che si sovrappone alla lingua
etrusca, sicula ecc. Nel caso dell’ADSTRATO si parla di sistemi linguistici che sono in
contatto, sono lingue che non prevalgono una sull’altra, non c’è prevalenza. Il greco è una
lingua di ADSTRATO, infatti il latino non riuscì a prevalere su di esso.

- Ci sono poi alcuni territori della romani in cui possiamo parlare di sostrato greco, ovvero la
FRANCIA MERIDIONALE (anche italia del sud, cioè la magna grecia, cioè le coste della
Calabria, Puglia, Basilicata, Campania) = vi erano colonie greche e quando i romani
conquistarono la Gallia vennero sconfitte.

- Il greco in Italia segna isole linguistiche (es Calabria ed alcune dal XV al XX secolo)
- Greco= secondo ROHLFS, il lessico greco della calabria e tipico sud.dorico, che significa
arcaico, ovvero risale a alla originale colonizzazione greca in Italia.
In una lettera di Petrarca del 1368 egli consigliava ad un amico greco un soggiorno in
Calabria.

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