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Service Training: Carrello Elevatore Linde Con Motori Elettrici E 20 / 25 / 30 Tipo 336
Service Training: Carrello Elevatore Linde Con Motori Elettrici E 20 / 25 / 30 Tipo 336
Questa docomentazione d'addestramento è data solo a titelo informativo e rimane propriatà della
LINDE AG Werksgruppe Flurförderzeuge und Hydraulik
Service Training
INDICE
La trazione dei carrelli elettrici avviene tramite motori a corrente continua eccitati in serie. Tra tutti i motori
elettrici i motori a corrente continua eccitati in serie hanno la coppia più elevata. Nel motore eccitato in serie
l'avvolgimento di campo è collegato in serie con l'indotto.
A1 e A2 allacciamenti d'indotto
D1 e D2 allacciamenti di campo
Connettore 1X7 motore di trazione destro 1M1 Connettore 1X8 motore di trazione sinistro 1M2
A1 e A2 allacciamenti d'indotto
D1 e D2 allacciamenti di campo
Capitolo 2.1
Pagina 4 Service Training
Capitolo 2.1
Service Training Pagina 5
Il controllo del grado di usura e dell'innesto delle spazzole è possibile dopo aver aperto il tettuccio di
protezione.
AVVISO: Nel sollevare la molla dalle spazzole e metterla sul supporto, prestare assolutamente
attenzione che essa non scivoli e si scarichi, poiché caricarla a motore installato è quasi
impossibile.
- Smontare il sensore del numero di giri nello smontaggio del motore di trazione sinistro.
- Togliere la fascia di serraggio.
- Smontare le quattro spazzole di carbone.
- Avvitare due viti d'estrazione M10x50 nel disco del freno (1).
- Estrarre il disco del freno tramite le due viti d'estrazione avvitando le viti alternativamente affinché il disco
del freno non si inclini (il disco del freno è pressato con 30 kN).
- Togliere l'anello di sicurezza (18).
- Segnare la posizione dello scudo di supporto (16) relativa alla carcassa del motore (11).
- Togliere lo scudo di supporto (16).
- Estrarre il rotore (10).
- Far attenzione allo spessore di rasamento (9) e rimontarlo nell'assemblaggio.
- Svitare le otto viti di fissaggio (2) (coppia di serraggio 110 Nm, fissate con Loctite 243).
- Segnare la posizione dello scudo di supporto interno (3) relativa alla carcassa del motore (11).
- Staccare gli allacciamenti di campo sul portaspazzole (5).
- Togliere lo scudo di supporto interno (3).
- Togliere l'anello di sicurezza (8).
- Far uscire il cuscinetto (7) battendo su di esso.
Capitolo 2.1
Pagina 8 Service Training
2.1.5 VENTILATORE PER I MOTORI DI TRAZIONE
I motori di trazione e anche il motore della pompa vengono ventilati forzatamente da un ventilatore assiale
9M1. Appena la temperatura di uno dei tre motori oltrepassa i 80 °C, il negativo della batteria viene
connesso ai ventilatori tramite tre interruttori termici (1B4, 1B5 e 2B5) collegati in parallelo. Il trasformatore
di tensione U1 alimenta i ventilatori con tensione 24 V. Ogni motore è munito di un interruttore termico 80
°C (contatto a chiusura) montato al portaspazzole del rispettivo motore.
Il funzionamento descritto in sopra e valido fino a 6/95, ora sensori termici (6B1, 6B2 e 6B3) sono montati
ai portaspazzole dei motori di trazione e del motore della pompa. Se la temperatura in uno dei tre motori
supera i 80 °C, una tensione di +24 V alimenta il ventilatore assiale 9M1 tramite lo strumento combinato.
AVVISO: I ventilatori funzionano soltanto quando l'interruttore a chiave è acceso; questo vuol dire che
i ventilatori non continuano a funzionare per un certo tempo dopo lo spegnimento del contatto.
DATI TECNICI
Tensione nominale: 24 V
Campo di tensione amm.: 12 - 24 V
Assorbimento di corrente: 710 mA
Potenza: 17 W
Temperatura amb. amm.: da - 20 a + 72 °C
Numero di giri nominale: 3400 giri/min.
Sul motore di trazione sinistro è montato un sensore del numero di giri differenziale 1B8. Il sensore del
numero di giri legge le nervature del disco del freno e fornisce informazioni sul numero di giri e sul senso
di rotazione del motore.
Registrazione:
Il sensore del numero di giri è fissato ad una lamiera angolare sullo scudo di supporto interno. La fessura
d'aria tra la superficie del sensore attiva ed una nervatura del disco del freno deve essere di 1,0 ±0,3 mm.
Capitolo 2.2
Service Training Pagina 1
La trazione dei carrelli elettrici della serie 336 avviene tramite due motori di trazione. La trasmissione della
potenza alle due ruote motrici avviene tramite due riduttori epicicloidali collegati mediante flangia ai motori
di trazione. I motori di trazione ed i riduttori costituiscono un'unità di trasmissione completa avvitata al telaio
del carrello. In caso di riparazioni l'assale di trasmissione può essere smontato come unità completa.
Capitolo 2.2
Pagina 2 Service Training
2.2.1 SMONTAGGIO ASSALE DI TRASMISSIONE
Smontaggio:
Montaggio:
AVVISO: A causa della costruzione, il riduttore epicicloidale dei carrelli fino alla serie 12/94 può essere
sostituito soltanto come un insieme.
AVVISO: Tra la flangia (10) e la rondella (7) si trovano spessori di rasamento (3). Durante la nuova
assemblatura si deve accertarsi che tutti gli spessori sono stati rimontati con lo spessore di
0,5 mm messo al lato profilato della flangia (10).
- Riempire la guarnizione ad anello per alberi (13) alla metà con grasso e martellarla nella carcassa (19).
- Rimettere gli anelli OR (3, 5 e 10) sul portasatelliti (12) ed assicurare con grasso .
- Posizionare la flangia (1) con cautela sul portasatelliti (12) facendo attenzione a non danneggiare la
dentatura.
- Martellare la rondella (11) con l'anello OR nella flangia osservando l'allineamento dei fori.
- Avvitare le 4 viti a testa esagonale (e) e serrarle con una coppia di 110Nm.
Capitolo 2.2
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1 Flangia 11 Rondella
2 Anello OR 12 Portasatelliti
3 Anello OR 13 Guarnizione ad anello per alberi
4 Vite a testa esagonale 14 Vite ad esagono cavo
5 Anello OR 15 Tappo di scarico d'olio
6 Tappo di chiusura 16 Anello di tenuta
7 Anello di tenuta 17 Ruota planetaria
8 Tappo di chiusura 18 Anello OR
9 Anello di tenuta 19 Carcassa
10 Anello OR
Capitolo 2.2
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2.2.5 MONTAGGIO DELL'ASSALE DI TRASMISSIONE
- Introdurre l'assale di trasmissione già montato nel veicolo con l'ausilio di un carrellino elevatore.
- Sollevarlo fino a quando le viti a testa cilindrica degli scudi di supporto possono essere avvitate.
- Avvitare otto viti a testa cilindrica su ciascun scudo di supporto e serrarle con 600 Nm.
- Inserire la leva (8) con l'asta di collegamento (11) e fissarla con la vite (7) agli scudi di supporto.
- Controllare il funzionamento della leva del freno.
- Inserire le forcelle (20) nelle ganasare del freno, inserire entrambi i perni di sicurezza (9) sui due ceppi
del freno (5) e (6).
- Agganciare il cavo del freno a mano (4) ai ceppi del freno (5) e (6).
- Registrare il cavo del freno a mano (4) con il dado (2) e serrare il controdado (3).
- Montare il tubo flessibile al dispositivo di conduzione dell'aria.
- Connettere la spina di collegamento per il ventilatore.
- Connettere la spina di collegamento per il sensore del numero di giri sul motore di trazione sinistro.
- Collegare le linee di allacciamento dei motori di trazione.
- Controllare il livello dell'olio nel riduttore, rabboccare eventualmente con olio per riduttori SAE 85W/90.
- Montare le ruote, serrare le viti sferiche con 460 Nm.
Capitolo 2.2
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Capitolo 2.2
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Capitolo 2.3
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I veicoli si adattano nella versione di serie al trasporto di container. L'equipaggiamento opzionale "Posto
di guida elevato" consente di impiegare batterie con capacità più elevate.
Nel sedile del conducente del carrello è installato un interruttore che, quando è azionato, comanda il
temporizzatore 1A3. Per escludere un funzionamento errato dell'interruttore sedile durante un percorso
non piano il temporizzatore inibice il segnale di consenso per il comando di marcia e di sollevamento solo
dopo un tempo di ritardo di circa 2 sec. se l'interruttore sedile non viene più azionato.
I carrelli a partire di 7/95 non sono più muniti del relè temporizzatore 1A3. La temporizzazione del comando
marcia è ora direttamente integrata nell'elettronica di marcia 1A2. Pertanto è adesso possibile di azionare
l'idraulica di lavoro senza aver attivato l'interruttore del sedile.
Capitolo 2.3
Pagina 2 Service Training
2.3.1.1 SOSTITUZIONE DELL'INTERRUTTORE SEDILE
- Estrarre i tappi di fissaggio inferiori sul soffietto del sedile del conducente.
- Spingere il soffietto verso l'alto.
- Allentare la vite ad esagono cavo (2) con rondella (1).
- Sostituire il microinterruttore (9) dopo aver allentato il serracavi (5).
1 Rondella
2 Vite ad esagono cavo
3 Tappo di fissaggio
4 Tappo di fissaggio
5 Serracavi
6 Spina di collegamento
7 Piastra di base
8 Angolare
9 Microinterruttore
Capitolo 2.3
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2.3.2 CABINA
Si può ribaltare la cabina completamente indietro. La prima posizione d'arresto si raggiunge dopo un
ribaltamento di 35° e serve per ricaricare la batteria di azionamento. Per cambiare la batteria si può ribaltare
e bloccare la cabina ad un angolo di 100°.
Esecuzione Versione
Un pacco di molle a balestra (barre di torsione) si trova locato nel punto delle articolazioni della cabina.
Chiudendo la cabina questo si torce accumulando l'energia gravimetrica della cabina nelle balestre e
permette così una apertura facile della cabina. Un ammortizzatore a gas impedisce la chiusura troppo
brusca della cabina.
Per ogni versione di cabina si deve scegliere il giusto numero di molle e rondelle e il tipo corretto di staffe.
A seconda dell'equipaggiamento della cabina si deve montare la quantità adeguata di balestre nel carrello.
Se si vuole modificare la versione di cabina del carrello, si deve allo stesso tempo aggiustare il numero
delle balestre; altrimenti la cabina si lascerebbe appena aprire o chiudere troppo facilmente.
AVVISO: Prendere la verticale tra lo spigolo posteriore della leva e lo spigolo interiore dell'archetto del
tettuccio per misurare la distanza A.
Esecuzione Distanza A
1 40 mm
2 40 mm
3 35 mm
4 35 mm
5 25 mm
AVVISO: la cabina si deve lasciare aprire e chiudere senza applicare troppo forza.
Capitolo 2.4
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L'assale sterzante combinato Linde unisce in sé tutti i vantaggi dell'assale a ralla e dell'assale oscillante.
- Per lo smontaggio del peso addizionale e dell'assale sterzante occorrono una seconda persona ed un
carrello elevatore.
- Smontare la batteria.
- Allentare le viti sferiche su entrambe le ruote.
- Sollevare posteriormente il carrello di almeno 350 mm.
- Assicurare le ruote anteriori per mezzo di cunei.
- Smontare le ruote posteriori.
- Aprire il tettuccio di protezione fino alla seconda posizione di arresto.
- Staccare le spine di collegamento X6 e X7 per i sensori di prossimità.
- Mettere sotto un recipiente per l'olio.
- Svitare entrambe le condotte idrauliche del cilindro sterzo dalle tubazioni.
AVVISO: Nei veicoli senza l'equipaggiamento opzionale "posto di guida elevato", sul contrappeso si
trova un peso addizionale. Esso deve essere smontato prima dello smontaggio dell'assale
sterzante poiché altrimenti il veicolo deve essere sollevato troppo a causa dell'altezza di
costruzione elevata dell'assale sterzante.
AVVISO: A partire dalla serie di carrelli 10/94 la vite di fissaggio (2) è accessibile dal basso del peso
addizionale (4).
AVVISO: Durante lo smontaggio del perno (3) il braccio di comando (15) deve essere supportato dal
basso per evitare che subisca danni.
- Togliere il tirante trasversale (5) con i supporti articolati (6) e gli anelli di tenuta (4) dal braccio di comando
(15).
- Allentare il dado del sensore del numero di giri e smontare il sensore del numero di giri.
- Segnare la posizione dei due gusci (8) rispetto all'asse centrale (9).
AVVISO: Nel rimontaggio i due gusci di cuscinetto non devono essere scambiati.
- Riempire il vano del supporto intorno al cuscinetto a rulli conici (2) con grasso per impieghi gravosi Linde.
- Ingrassare bene l'anello interno del cuscinetto a rulli conici (2) e metterlo con cautela sull'anello esterno.
- Riempire l'interno della nuova guarnizione ad anello per alberi (1) con grasso al sapone di litio ed inserire
la guarnizione ad anello per alberi nel mozzo della ruota badando alla posizione di montaggio (il labbro
di tenuta è rivolto verso l'interno).
- Infilare il mozzo della ruota sull'albero della ruota badando che la guarnizione ad anello per alberi (1) non
subisca danni e l'anello interno del cuscinetto a rulli conici (2) non si inclini.
- Riempire il vano del supporto intorno al cuscinetto a rulli conici (4) con grasso per impieghi gravosi Linde.
- Ingrassare bene l'anello interno del cuscinetto a rulli conici (4) ed infilarlo con cautela sull'albero della
ruota.
- Infilare il disco (7) sull'albero della ruota ed introdurre la copiglia di sicurezza (6).
- Avvitare un nuovo controdado di sicurezza (5) e serrarlo con 210 Nm.
- Riempire la coppa copriruota (3) completamente con grasso per impieghi gravosi Linde, inserirla sul
mozzo della ruota e renderla fissa con un martello in materiale plastico.
Capitolo 2.4
Service Training Pagina 9
Capitolo 2.4
Pagina 10 Service Training
2.4.1.5 SOSTITUZIONE CUSCINETTI A RULLI CONICI E PARAOLIO DEL CORPO ASSE
AVVISO: L'assale sterzante del modello E 20 è dotato di due viti per il fissaggio del braccio di comando.
Allentare uniformemente entrambe le viti di fissaggio per evitare che il braccio di comando si
inclini.
AVVISO: Nel montaggio dei nuovi cuscinetti a rulli conici gli anelli interni e quelli esterni dei due cuscinetti
non devono essere scambiati.
AVVISO: Lo spigolo superiore dell'anello di acciaio del paraolio (2) deve essere allo stesso livello della
superficie frontale (9) dell'asse centrale (4).
Particolare X:
Capitolo 2.4
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AVVISO: L'assale sterzante del modello E 20 è dotato di due viti di fissaggio che devono essere serrate
con 295 Nm.
Capitolo 2.4
Pagina 12 Service Training
2.4.1.6 Montaggio cilindro dello sterzo e tirante trasversale
AVVISO: Nell'inserimento del perno (3) si deve sostenere il braccio di comando dal lato inferiore
affinché non subisca danni.
AVVISO: A partire dalla serie di carrelli 10/94 la vite di fissaggio (2) è accessibile dal basso del peso
addizionale (4).
L`Idroguida è montata sotto la traversa anteriore del telaio del veicolo. All'estremità dell'albero dello sterzo
si trova un cono con una spina. Appena viene abbassato il tettuccio di protezione avviene un accoppiamento
meccanico con il piantone dello sterzo alla cui estremità si trova un giunto a dentatura interna che ingrana
con il cono oppure con la spina.
L`Idroguida stessa è composta essenzialmente da una pompa a rotori e da una valvola di comando riunite
in un gruppo costruttivo. La pompa a rotori è una pompa ad ingranaggi che dosa la portata erogata dalla
pompa dell'impianto idraulico di sollevamento a seconda della rotazione del volante.
La valvola di comando è composta dalla scatola dello sterzo con il foro della valvola e dal cursore girevole
e mobile in senso assiale. Lo spostamento assiale del cursore provoca l'attivazione della pressione di
lavoro nonché l'inversione del flusso d'olio a seconda del senso di rotazione del volante.
Nel cursore si trova una scanalatura con la quale ingrana una spina. Appena viene azionato il volante e
si muove il cursore, la spina viene sollevata. Tramite una bussola con magnete anulare collegata alla spina
viene comandato un contatto Reed.
Questo contatto Reed trasmette un segnale all'unità elettronica dell'impianto idraulico di sollevamento che
fa ruotare il motore pompa con una velocità di 600 giri/min appena viene azionato il volante.
Capitolo 2.5
Service Training Pagina 1
I pedali per l'azionamento di marcia sono integrati nel tettuccio di protezione. Sono disponibili due
esecuzioni diverse:
La frenatura del carrello avviene meccanicamente (pedale STOP) oppure elettricamente (frenatura a
ricupero e frenatura a controcorrente).
Il trasduttore di marcia è installato sotto il tettuccio di protezione ed è collegato alla pedaliera per mezzo
di un'asta regolabile. Il microinterruttore del trasduttore di marcia viene azionato a marcia avanti e indietro
tramite una camma di comando.
Sul trasduttore di marcia si trova un potenziometro a plastica conbuttiva collegato con la camma di
comando mobile. Il potenziometro è dotato di una molla di richiamo incorporata, la quale, quando l'asta di
collegamento si dovesse sganciare, porta il potenziometro e la camma di comando in una posizione di
sicurezza in cui il microinterruttore disinserisce i teleruttori di direzione di marcia.
Tramite un circuito d'adattamento, situato anch'esso sul trasduttore di marcia, la variazione di resistenza
del potenziometro viene trasformata in un segnale di valore nominale proporzionale alla posizione del
pedale. Sul trasduttore di marcia stesso non si possono eseguire alcune regolazioni.
Se la spina di collegamento 1X10 non è inserita il dispositivo di comando non funziona e viene impedita
un'attivazione dei teleruttori di direzione di marcia.
Capitolo 2.5
Pagina 2 Service Training
DESCRIZIONE
1 Spina di collegamento
2 Linea d'allacciamento
3 Circuito di adattamento
4 Microinterruttore
5 Camma di comando
6 Testa sferica
7 Potenziometro
Capitolo 2.5
Service Training Pagina 3
Il segnale di uscita del trasduttore di marcia può essere misurato sulla spina 1X10.
Il campo di regolazione del trasduttore di marcia è quindi compreso tra 7,5 V e 11,25 V marcia indietro e
tra 7,5 V e 3,75 V in marcia avanti.
Per poter controllare il funzionamento corretto del comando di marcia le seguenti tensioni sono importanti
per il campo di regolazione del trasduttore di marcia.
indietro in avanti
Posizione neutra: 7,5 V 7,5 V
Teleruttore eccitato: 8,2 V 6,8 V
Inizio comando a cadenza: 8,4 V 6,6 V
Segnale finale, circa: 11,25 V 3,75 V
Teleruttore diseccitato: 8,0 V 7,0 V
Dopo aver allentato i due controdadi l'asta di collegamento dalla pedaliera al trasduttore di marcia va
registrata in modo che la corsa di azionamento fino allo scatto del microinterruttore del trasduttore di marcia
è uguale nella direzione avanti ed indietro.
Capitolo 2.5
Pagina 4 Service Training
2.5.2 AZIONAMENTO DEL FRENO
E' necessario sostituire le guarnizioni del freno quando esse nel punto più sottile hanno raggiunto la misura
2 mm.
Se le guarnizioni del freno sono consumate il freno a pedale può essere registrato.
I veicoli della serie 336 sono dotati di un comando LTM in costruzione compatta per la trazione e per
l'impianto idraulico di sollevamento. Il comando dell'impianto sterzante avviene tramite il comando ad
impulsi di sollevamento.
Il comando LTM in costruzione compatta offre i seguenti vantaggi rispetto al convenzionale comando LTM:
- ingombro ridotto
- montaggio più semplice
- disponibile come parte intercambiabile
- diodo autooscillante integrato
- diodi di frenata integrati
- diodo di frenatura a recupero integrato
- ricerca di guasti più semplice
- migliore asportazione del calore dissipato
La dotazione di serie di questa serie costruttiva comprende un impianto di frenatura elettrica a recupero
che rifornisce una parte dell'energia generata durante l'operazione di frenatura alla batteria. I comandi
nonché i ventilatori vengono alimentati con una tensione continua di 24 V tramite un trasformatore di
tensione separato.
Nei veicoli con l'impianto di illuminazione opzionale occorre un trasformatore di tensione separato.
Capitolo 2.6
Pagina 2 Service Training
2.6.1 MODULI
1 source
2 drain
3 anodo diodo di frenata 1V51 (per motore 1M1)
4 anodo diodo di frenata 1V52 (per motore 1M2)
5 anodo diodo di frenatura a ricupero 1V53
6 collegamenti di catodo diodi autooscillante e di frenata
Connettore (7)
1 S source ausiliario
2 non occupato
3 gate
4 non occupato
5 non occupato
6 D drain ausiliario
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 3
Circuito interno:
1 Diodo autooscillante
2 Diodo di frenatura a recupero
3 Diodo di frenata
4 Diodo di frenata
5 Diodo Zener
6 Diodo
7 Resistenza addizionale diodo Zener
8 Resistenza di fuga
9 Diodo Zener
10 Diodo di protezione
11 Transistore MOSFET
12 Resistenza addizionale gate
Dati tecnici:
Tensione: 80 V
Corrente massima: 430 A a 70 °C
Capitolo 2.6
Pagina 4 Service Training
2.6.1.2 MODULO DI POTENZA COMANDO DI SOLLEVAMENTO
1 source
2 drain
3 collegamento anodo diodo autooscillante
6 collegamento catodo diodo autooscillante
Connettore (4)
1 S source ausiliario
2 non occupato
3 gate
4 non occupato
5 non occupato
6 D drain ausiliario
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 5
Circuito interno:
1 Diodo autooscillante
2 Diodo di frenata (inattivo)
3 Diodo Zener
4 Diodo
5 Resistenza addizionale diodo Zener
6 Resistenza di fuga
7 Diodo Zener
8 Diodo di protezione
9 Transistore MOSFET
10 Resistenza addizionale gate
Dati tecnici:
Tensione: 80 V
Corrente massima: 350 A a 70 °C
Capitolo 2.6
Pagina 6 Service Training
2.6.1.3 CONTROLLO DEI MODULI DI POTENZA
Il controllo dei moduli di potenza per il comando di marcia ed il comando di sollevamento avviene nello
stesso modo.
- Per il controllo dei moduli di potenza occorrono un multimetro con indicazione ohm nonché una batteria
da 9 V.
- Quando si controllano i moduli di potenza già installati vanno tolte la presa della batteria e le linee di
corrente principale del modulo.
- Collegare l'ohmetro al source 1 e al drain 2 (linea positiva al drain e linea negativa al source).
Se al gate non è applicata nessuna tensione, il modulo si blocca. La resistenza tra source e drain è ad
alto valore di ohm.
Se la resistenza tra source e drain è a basso valore di ohm, il modulo è difettoso.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 7
- Collegare l'ohmetro alla source 1 e al drain 2 (il cavo + al drain ed il cavo - al source).
- Collegare la batteria da 9 V col - al source ausiliario 1 del connettore a 6 poli (7) e col + al gate 3 del
connettore a 6 poli (7) per azionare il modulo.
Se al gate la tensione è positiva il modulo conduce e la resistenza tra source e drain è di 0 Ohm.
- Se la resistenza rimane ad alto valore di ohm il modulo è difettoso.
ATTENZIONE: Quando si collega la batteria da 9 V al gate 3 oppure al source ausiliario 1 del connettore
a 6 poli va assolutamente osservata la polarità corretta. Per ridurre la corrente di prova,
nella linea positiva della batteria da 9 V dovrebbe essere installata una resistenza di
1 kW/0,25 W (8).
Capitolo 2.6
Pagina 8 Service Training
CONTROLLO DEL DIODO DI PROTEZIONE NEL MODULO DI POTENZA
- Controllo con il multimetro sulla posizione ohm, positivo a source 1, negativo a drain 2. Il diodo di
protezione conduce, indicazione a basso valore di ohm.
- Positivo su drain 2, negativo su source 1.
Il diodo di protezione non conduce, indicazione ad alto valore di ohm.
- Se i valori indicati di entrambe le misurazioni sono uguali il diodo di protezione è difettoso.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 9
- Controllo con il multimetro sulla posizione ohm, positivo a 6, negativo a 2,3, e 4, uno dopo l'altro. I diodi
non conducono, indicazione ad alto valore di ohm.
- Negativo a 6, positivo a 2, 3 e 4, uno dopo l'altro.
I diodi conducono, indicazione a basso valore di ohm.
- Se in entrambe le misurazioni i valori indicati sono uguali il rispettivo diodo è difettoso.
Capitolo 2.6
Pagina 10 Service Training
CONTROLLO DEL DIODO DI FRENATURA A RICUPERO NEL MODULO DI POTENZA
- Controllo con il multimetro sulla posizione ohm, positivo a 5, negativo a 1. Il diodo di frenatura a ricupero
non conduce, indicazione ad alto valore di ohm.
- Negativo a 5, positivo a 1.
Il diodo di frenatura a ricupero conduce, indicazione a basso valore di ohm.
- Se in entrambe le misurazioni i valori indicati sono uguali il diodo di frenatura a ricupero è difettoso.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 11
Nei moduli di potenza utilizzati sono montati transistori MOSFET. I transistori MOS sono sensibili alle
scariche elettrostatiche.
Le cariche elettrostatiche possono verificarsi anche quando si cammina sulla moquette; in casi estremi,
il corpo umano può caricarsi fino ad una tensione di 35000 V.
ATTENZIONE: Prima di eseguire lavori di riparazione sui moduli di potenza il corpo umano deve venire
scaricato toccando parti a terra (ad es. condutture dell'acqua).
I moduli di potenza vanno maneggiati con cura per evitare danni alla superficie di
raffreddamento e al connettore.
- La superficie di avvitamento dei moduli di potenza nel settore del termodispersore deve essere priva di
polvere e di corpi estranei.
- Spalmare con una spatola uno strato sottile di pasta termoconduttiva WPV10 sulla superficie di
avvitamento del modulo di potenza, per ridurre la resistenza di contatto termico tra modulo di potenza
e contrappeso.
- Posizionare correttamente il modulo di potenza.
- Serrare reciprocamente le viti ad esagono cavo M10 x 35. Coppia di serraggio 49 Nm.
- Inserire il connettore.
ATTENZIONE: Le viti ad esagono cavo M10 x 35 vanno serrate con la coppia giusta, per garantire che
i moduli di potenza siano appoggiati in modo corretto. Dopo 30 min. serrare ancora una
volta reciprocamente le viti ad esagono cavo M10 x 35.
Capitolo 2.6
Pagina 12 Service Training
2.6.1.5 POSIZIONE DEI CIRCUITI DI COMMANDO NEL TIPO E 20
Schema
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 17
AVVISO: Il kit completo dei contatti comprende le parti 3, 4, 5 e 6 nonché i contatti fissi della cappa
di chiusura.
Capitolo 2.6
Pagina 18 Service Training
2.6.2.2 TELERUTTORE DI FRENATURA A RICUPERO 1K5
Sulla parte superiore del teleruttore di frenatura a ricupero 1K5 è montato un microinterruttore 1S10 (1) che
deve controllare il corretto funzionamento di comando del teleruttore.
Schema:
1
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 19
1 Microinterruttore
2 Viti e rondelle
3 Coperchio
4 Molla
5 Rondella
6 Bobina
7 Supporto isolante in materiale sintetico
8 Guida
9 Molla
10 Piastrina di contatto
11 Contatto fisso
12 Dadi con rondelle
- Svitare i dadi esagonali (12) con le rondelle, allontanare le connessioni dei cavi.
- Smontare il microinterruttore del teleruttore frenatura a recupero.
- Svitare le viti con intaglio a croce (2) con le rondelle e togliere la cappa di chiusura (3) (far attenzione al
segno +).
- Estrarre il contatto mobile (4, 5, 9 e 10).
- Togliere la piastrina di contatto (10).
- Sostituire il supporto isolante in materiale sintetico (7).
- Inserire una nuova piastrina di contatto (10).
- Inserire un nuovo contatto mobile (4, 5, 9 e 10).
- Montare la cappa di chiusura (3) badando alla posizione del segno +.
- Rimontare le connessioni dei cavi.
Schema:
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 21
Sulle bobine dei teleruttori sono applicati dispositivi di protezione (diodo e resistenza).
I fusibili del circuito principale sono accessibili solo dopo aver smontato il rivestimento.
Il montaggio dei fusibili del circuito principale (fusibili a piastra) deve essere eseguito come risulta dal
disegno.
I due fusibili a piastra vanno montati con rondelle di ottone (3) e (5) sulla parte inferiore e sulla parte
superiore. Serrare quindi il dado esagonale (1) con 20 Nm.
1,6 Dado
2,9 Rondella elastica
3,5,8 Rondella in ottone
4 Fusibile
7 Cavo di connessione
Capitolo 2.6
Pagina 24 Service Training
2.6.3.4 FUSIBILI DEI CIRCUITI DI COMMANDO NEL TIPO E 20
I fusibili dei circuiti di comando sono accessibili dopo aver smontato la copertura in materiale sintetico.
ATTENZIONE: Usare solo fusibili di ricambio originali Linde (versione con tensione più elevata).
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 25
I fusibili dei circuiti di comando (1) sono accessibili dopo aver smontato la copertura in materiale sintetico
(2).
ATTENZIONE: Usare solo fusibili di ricambio originali Linde (versione con tensione più elevata).
Capitolo 2.6
Pagina 26 Service Training
2.6.4 TRASFORMATORE DI TENSIONE
Il trasformatore di tensione (trasformatore DC-DC) trasforma la tensione della batteria di 80 volt in una
tensione continua di 24 volt. Con questa tensione vengono alimentati i comandi elettronici, i ventilatori ed
i sensori di prossimità dell'assale sterzante.
La tensione di uscita del trasformatore di tensione non è separata galvanicamente dal lato d'entrata. La
corrente di uscita massima a 24 volt è di 3,3 ampere (corrisponde a 80 watt).
Il LED verde sul trasformatore di tensione si accende appena il trasformatore di tensione eroga una
tensione d'uscita di 24 V. Il trasformatore di tensione è in esecuzione anticortocircuito.
Dati tecnici:
Occupazione connettore a 6 poli X8:
Tensione d'entrata: 50 - 150 volt
Tensione d'uscita: 24 V DC 1 tensione d'entrata + 80 V
Potenza: 80 watt in continuo 2 entrata negativo batteria
Rapporto d'inserzione: 100 % 3 tensione d'uscita + 24 V
Campo di temperatura: da - 35 a + 70 °C 4 uscita negativo batteria
Tipo di protezione: IP 67 secondo DIN 40 050 5 non occupato
Tensione di isolamento: 1500 V 6 non occupato
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 27
Batteria G1 + è interruttore di arresto d'emergenza S2 è fusible del circuito principale 1F1 è teleruttore di
frenatura a recupero 1K5 (ad apertura) è trasduttore valori effettivi di corrente 1B3 è teleruttore 1K12 (a
chiusara) e teleruttore 1K22 (a chiusura) è avvolgimento d'indotto del motore 1M1 (A1, A2) e avvolgiomento
d'indottto del motore 1M2 (A2, A1) è teleruttore 1K11 (ad apertura) e teleruttore 1K21 (ad apertura) è
avvolgimento di campo del motore 1M1 (D1, D2) e avvolgimento di campo del motore 1M2 (D1, D2) è parte
di potenza 1A1 è batteria G1 -
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 29
Batteria G1 + è interruttore di arresto d'emergenza S2 è fusibile del circuito principale 1F1 è teleruttore di
frenatura a recupero 1K5 (ad apertura) è trasduttore valori effettivi di corrente 1B3 è teleruttore 1K11 (a
chiusura) e teleruttore 1K21 (a chiusura) è avvolgimento d'indotto del motore 1M1 (A2, A1) e avvolgimento
d'indotto del motore 1M2 (A1, A2) è teleruttore 1K12 (ad apertura) e teleruttore 1K22 (ad apertura) è
avvolgimento di campo del motore 1M1 (D1, D2) e avvolgimento di campo del motore 1M2 (D1, D2) è parte
di potenza 1A1 è batteria G1 -
Capitolo 2.6
Pagina 30 Service Training
2.6.5.3 CIRCUITO DI CORSA LIBERA
Disinserendo i transistori ad effetto di campo nella parte di potenza i motori di trazione inducono una
tensione. Questa tensione di induzione sul collegamento A1 o A2 è a polarità negativa e sui collegamenti
D2 a polarità positiva. Attraverso il diodo autooscillante 1V6 collegato in parallelo con i motori può scorrere
una corrente autooscillante.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 31
Se durante la marcia il conducente aziona il pedale per la direzione opposta oppure il pedale STOP si attiva
la frenatura elettrica a recupero. Per l'attivazione della frenatura a recupero è necessario che la velocità
del veicolo sia almeno di 0,9 km/h. (Al di sotto di questa velocità l'apparecchio lavora con la convenzionale
frenatura elettrica a controcorrente.) Il teleruttore di frenatura a recupero 1K5 si eccita ed il contatto di 1K5
si apre. All'inizio della frenata il modulo di potenza è in conduzione e quindi scorre corrente dalla batteria
attraverso la resistenza 1R2 eccitando così gli avvolgimenti di campo dei motori. Dopo l'eccitazione i
motori di trazione lavorano come generatori ed erogano una tensione generata. Contemporaneamente si
eccita il teleruttore 1K6 che collega in parallelo i due avvolgimenti di campo dei motori per evitare che
scorrano correnti transitorie tra i motori che comporterebbero un comportamento di frenata sfavorevole.
Capitolo 2.6
Pagina 32 Service Training
2.6.5.4.2 CIRCUITO DI FRENATA STADIO 1
Appena i motori lavorano come generatori una corrente recuperata ritorna attraverso i due diodi di frenata
1V51 e 1V52 alla batteria. Tramite il diodo di frenatura a recupero 1V53 il negativo della batteria è
accoppiato all'avvolgimento d'indotto dei motori.
Se la velocità del veicolo si è ridotta a 0,45 km/h il teleruttore di frenatura a recupero 1K5 e il teleruttore
di sezionamento 1K6 si aprono e fino al fermo avviene la normale frenatura a controcorrente. La corrente
generata scorre attraverso i due diodi di frenata 1V51 e 1V52 e il contatto del teleruttore di frenatura a
recupero 1K5 diseccitato.
Capitolo 2.6
Pagina 34 Service Training
2.6.6 ELETTRONICA DI MARCIA
Nell'elettronica di marcia è integrata l'intera logica di comando per la valutazione dei segnali provenienti
dai trasduttori, per il comando del modulo di potenza, dei teleruttori di direzione di marcia nonché per il
comando della frenatura elettrica a recupero. L'elettronica di marcia è dotata di un connettore a 42 poli per
il controllo ed il comando di tutte le funzioni di marcia e per il comando della frenatura elettrica a recupero.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 35
Appena viene inserito l'interruttore a chiave S1 il trasformatore di tensione è collegato dal lato primario con
il positivo della batteria. Attraverso il collegamento X8:3 e il fusibile 1F4 l'elettronica di marcia viene
alimentata con 24 V su 1X13:13. Il negativo della batteria è collegato attraverso il source ausiliario del
modulo compatto 1A1 con l'elettronica di marcia.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 37
Nell'elettronica di marcia la tensione continua di 24 V del trasformatore di tensione viene trasformata in una
tensione continua stabile di 15 V. Questa tensione continua alimenta i circuiti integrati e gli altri componenti
elettronici nell'elettronica di marcia. Contemporaneamente questa tensione di 15 V è necessaria per
l'alimentazione del trasduttore di marcia, del trasduttore dei valori effettivi di corrente e del sensore del
numero di giri.
Tensione di alimentazione per il trasduttore di marcia ed il trasduttore dei valori effettivi di corrente:
+ 15 V attraverso 1X13:12
negativo attraverso 1X13:27
Capitolo 2.6
Pagina 38 Service Training
2.6.6.2 CONSENSO DI MARCIA
2.6.6.2.1 CONSENSO DI MARCIA FINO A 6/95
Il temporizzatore 1A3 per l'interruttore del sedile comanda i segnali di consenso per l'elettronica di marcia
e di sollevamento. Tramite l'interruttore del sedile 1S50 e l'interruttore di bloccaggio del tettuccio di
protezione 9S20 il negativo della batteria viene collegato a 1A3:5. Dopo l'inserimento dell'interruttore a
chiave il positivo della batteria è collegato a 1A3:8 attraverso la linea D. Il relè del temporizzatore 1A3 si
eccita e collega il negativo della batteria all'elettronica di marcia 1X13:21 attraverso 1A3:7.
Appena viene aperto l'interruttore del sedile 1S50 o l'interruttore sul tettuccio di protezione 9S20 il relè nel
temporizzatore si diseccita solo dopo un ritardo di ca. 2 sec. per escludere un funzionamento errato
dell'interruttore del sedile in caso di tratti non piani.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 39
Il negativo batteria viene commutato a 1X13:21 via l'interruttore del sedile 1S50 e l'interruttore di bloccaggio
del tettuccio di protezione 9S20.
Quando si apre l'interruttore del sedile 1S50 oppure l'interruttore del tettuccio di protezione 9S20, i
teleruttori di direzione marcia cadono soltanto dopo un tempo di ritardo di ca. 2 sec.; questo per escludere
un funzionamento errato dell'interruttore del sedile marciando su un percorso ostacolato.
Capitolo 2.6
Pagina 40 Service Training
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 41
Dopo l'inserimento dell'interruttore a chiave S1 e l'azionamento dell'interruttore del sedile il positivo della
batteria è collegato al trasduttore di marcia 1X10:5. Se il pedale di marcia viene azionato in direzione avanti
o indietro il positivo della batteria viene collegato tramite il microinterruttore 1S12 nel trasduttore di marcia
alle bobine dei quattro teleruttori di direzione di marcia. Nell'elettronica di marcia si trovano transistori ad
effetto di campo che comandano i rispettivi teleruttori di direzione di marcia in dipendenza della tensione
di uscita del trasduttore di marcia.
Capitolo 2.6
Pagina 42 Service Training
2.6.6.3.1 DIREZIONE DI MARCIA AVANTI
Se viene premuto il pedale di marcia avanti la tensione d'uscita del trasduttore di marcia sul collegamento
1X13:24 diventa inferiore a 7,5 V.
Un circuito logico che è integrato nell'elettronica di marcia collega a una tensione d'uscita inferiore a 7,5
V del trasduttore di marcia il negativo della batteria ai teleruttori 1K12 (motore destro) e 1K22 (motore
sinistro) con l'aiuto dei due transistori per la marcia avanti.
L'interruttore 1S12 nel trasduttore di marcia non comandando direttamente i teleruttori di marcia, lavora
senza usura elettrica.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 43
Se viene azionato il pedale di retromarcia, la tensione d'uscita del trasduttore di marcia supera i 7,5 V sul
collegamento 1X13:24. I due transistori per la retromarcia collegano ora il negativo della batteria al
teleruttore 1K11 (motore destro) e 1K21 (motore sinistro).
Capitolo 2.6
Pagina 44 Service Training
2.6.6.4 VERSIONE A MONOPEDALE
Nella versione con monopedale i teleruttori di direzione marcia vengono comandati tramite l'invertitore di
direzione marcia 1S13 che si trova sul piantone dello sterzo.
Questo invertitore di direzione marcia è collegato tramite un connettore a spina 1X9 a 4 poli con l'elettronica
di marcia. Il cavo nero/blu che viene dall'elettronica di marcia (1X13:7) è collegato alla connessione 2 del
connettore a spina 1X9 a 4 poli.
Tramite l'invertitore di direzione marcia viene azionato il negativo della batteria al 1X13:8 per la marcia
avanti oppure al 1X13:22 per la retromarcia. Questo segnale negativo della batteria adesso comanda
direttamente i transistori di direzione dell'elettronica di marcia.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 45
AVVISO: A partire dalla serie 7/95, due spie nel quadro strumenti (strumento combinato) indicano
la direzione di marcia scelta. Le spie sono alimentate direttamente dalle due prese sul
connettore 1X9, raccordo :1 e :3.
Capitolo 2.6
Pagina 46 Service Training
2.6.6.5 MARCIA IN CURVA
Per il riconoscimento dell'angolazione di sterzo, sull'assale sterzante si trovano due sensori di prossimità
1B9 e 1B10 che vengono attivati con la rispettiva angolazione di sterzo.
Su X6:1 oppure X7:1 i due sensori di prossimità vengono alimentati con una tensione continua di 24 V
tramite il trasformatore di tensione. I sensori sono collegati con il negativo della batteria tramite le
connessioni X6:3 oppure X7:3. I sensori vengono azionati tramite il cilindro dello sterzo. Nelle partenze
diritte entrambi i sensori sono attivati, ed il negativo batteria si trova sulle connessioni :6 e :20 del connettore
1X13 dell'elettronica di marcia. In caso di angolazione superiore a 40 gradi non viene più azionato il sensore
corrispondente (1B9 = sensore sinistro, 1B10 = sensore destro) e viene disinserito il segnale negativo
batteria su 1X13:20 (sinistro) o 1X13:6 (destro). Di conseguenza viene disinserito il motore interno alla
curva mediante i teleruttori di direzione di marcia.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 47
Per il riconoscimento dell'angolazione di sterzo vengono impiegati due sensori di curva funzionanti
secondo il principio dell'avvicinamento induttivo. I due sensori esplorano direttamente, senza alcun
contatto, la posizione del cilindro di sterzo. I sensori sono insensibili allo sporco, all'umidità e alla
temperatura. Appena l'angolazione di sterzo è superiore a 40 gradi la superficie sensibile del sensore non
viene più influenzata dal cilindro dello sterzo e l'uscita del sensore si blocca. Se il cilindro dello sterzo si
trova davanti alla superficie sensibile dei sensori (angolazione di sterzo inferiore a 40 gradi) entrambi i
sensori portano il negativo della batteria all'elettronica di marcia.
Entrambi i sensori sono collegati tramite una spina a tre poli (X6 sensore 1B9 lato sinistro e X7 sensore
1B10 lato destro) con la serie di cavi principali.
Nel sensore è integrato un LED che indica la funzione di comando del sensore. Appena il cilindro dello
sterzo non si trova più davanti alla superficie sensibile il LED si spegne.
I sensori devono avere una distanza di 1 mm tra la superficie sensibile ed il cilindro dello sterzo. Entrambi
i sensori devono essere registrati alla rispettiva misura mediante uno spessimetro dopo aver allentato il
dado di fissaggio.
Capitolo 2.6
Pagina 48 Service Training
2.6.6.6 CORRENTE DEL FRENO A MANO
Tirando il freno a mano viene azionato il microinterruttore 1S4 e disinserito il segnale negativo batteria
applicato su 1X13:9.
A freno a mano tirato e pedale di marcia completamente premuto, una corrente limitata di 250 A scorre
attraverso i motori di trazione.
In tal modo è possibile una partenza in salita poiché il veicolo non retrocede dopo aver allentato il freno a
mano, dato che la corrente non va sotto i 250 A.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 49
Corrente massima
AVVISO: Se i due valori di corrente non sono corretti si deve sostituire l'elettronica di marcia
oppure il trasduttore dei valori effettivi della corrente.
Capitolo 2.6
Pagina 50 Service Training
2.6.6.7 INTERRUTTORE TERMICO DEI MOTORI DI TRAZIONE
2.6.6.7.1 CONTROLLO DELLA TEMPERATURA CON INTERRUTTORI TERMICI FINO ALLA
SERIE 6/95
Sui portaspazzole dei motori di trazione è installato un interruttore termico 1B6 o 1B7. Se un motore
raggiunge una temperatura superiore a 160 °C viene disinserito il segnale negativo batteria che
normalmente è applicato sulla spina 1X13:23. La corrente massima oppure la tensione motore viene ridotta
per non danneggiare i motori di trazione. Tuttavia si può proseguire la marcia con il veicolo a velocità ridotta.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 51
Su ciascun portaspazzole dei motori di trazione è installato un sensore termico 6B1 o 6B2. Il sensore
termico è un conduttore a freddo (resistenza PTC). Conduttori a freddo conducono la corrente elettrica
meno quando sono caldi che quando sono freddi. La resistività del sensore termico aumenta rapidamente
con l'aumento della temperatura. Lo strumento combinato elabora la resistività del sensore termico.
I due sensori termici sono collegati allo strumento combinato tramite i connettori 6X9:12 e :13. Se la
temperatura di un motore raggiunge i 160 °C viene disinserito il segnale negativo batteria normalmente
applicato al connettore 6X9:29 (elettronica di marcia 1X13:23). Così la velocità massima viene ridotta al
50%.
Capitolo 2.6
Pagina 52 Service Training
I sensori termici sono montati sulle portaspazzole dei motori e sono collegati tramite i connettori a spina
1X7, 1X8 e 2X7 al fascio cavi principale. La resistenza dei sensori termici cambia con la temperatura a
seconda della curva caratteristica:
Resistenza
Temperatura
Test:
Per limitare la velocità dei carrelli elettrici si deve staccare il ponticello tra 1X13:27 e 1X13:38 ed inserire
mediante brasatura una resistenza fissa 1R1. Questa resistenza fissa viene attivata da un relè 24 V
supplementare 1K7. Appena viene attivata la frenatura a recupero il teleruttore di corrente utile disinserisce
la riduzione della velocità tramite il microinterruttore 1S10.
AVVISO: Si riduce soltanto la velocità di marcia del carrello, mentre la capacità max. in salita
rimane invariata. Si può calcolare la resistività di 1R1 con la tabella in seguito. Ieparti
necessarie per la riduzione della velocità possono essere ordinatie al servizio UPA
(equipaggiamenti fuori serie).
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 53
Velocità Resistenza
6 km/h 24,9 kW
7 km/h 24,0 kW
8 km/h 23,2 kW
9 km/h 22,1 kW
10 km/h 21,3 kW
11 km/h 20,5 kW
12 km/h 19,1 kW
13 km/h 18,4 kW
14 km/h 17,4 kW
1R1 Resistenza
1K7 Relè 24 V
AVVISO: I componenti tratteggiati nello schema elettrico sono già incorporati nel carrello.
Capitolo 2.6
Pagina 54 Service Training
2.6.6.9 FRENATURA ELETTRICA A RICUPERO
La frenatura elettrica a recupero, come descritta nel capitolo sul circuito principale, può essere attivata in
due modi diversi.
1. Tramite l'azionamento del pedale di marcia oppure dell'invertitore di direzione di marcia nella
direzione opposta.
Nell'inversione di marcia del carrello il segnale del trasduttore di marcia su 1X13:24 cambia direzione
attivando la frenatura elettrica a recupero. Nei veicoli con invertitore di direzione di marcia la frenatura a
recupero viene comandata tramite le due connessioni 1X13:22 e 1X13:8.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 55
All'azionamento del pedale STOP, il segnale positivo batteria dell'interruttore a chiave viene collegato
all'elettronica di marcia 1X13:1 tramite l'interruttore della corrente di frenata 1S5. Attraverso 1X13:15 il
segnale positivo batteria viene trasferito alle connessioni positive dei teleruttori di direzione di marcia.
Se il freno a recupero è attivato il negativo della batteria viene collegato al teleruttore di frenatura a recupero
1K5 attraverso 1X13:18 e al teleruttore di sezionamento 1K6 attraverso 1X13:4. Entrambi i teleruttori
rimangono attivi finché la velocità del veicolo si è ridotta a ca. 0,45 Km/h.
La velocità nonché la direzione di marcia del veicolo viene riconosciuta tramite un sensore per il numero
di giri e il senso di rotazione installato sul motore di trazione sinistro 1M2.
AVVISO: La frenatura elettrica a recupero può essere attivata solo se la velocità di marcia è
superiore a 0,9 Km/h.
Il sensore del numero di giri viene alimentato con una tensione continua di 5 volt tramite un circuito
amplificatore. Il sensore fornisce due segnali di uscita che hanno una frequenza oppure una posizione di
fase diversa a seconda del numero di giri oppure del senso di rotazione del motore.
Alimentazione di tensione:
Segnale di uscita:
Corrente
costante
Tensione
Hall
Il trasduttore dei valori effettivi di corrente segnala l'effettiva corrente d'indotto dei due motori di trazione
all'elettronica di marcia. Nel trasduttore dei valori effettivi di corrente sono integrati un generatore Hall ed
un circuito di adattamento. I generatori Hall sono composti da piastrine di semiconduttore molto sottili sul
cui lato longitudinale viene applicata una tensione di comando costante. Questa tensione di comando
provoca una corrente costante.
Poiché la tensione Hall varia solo nel campo di alcuni 100 mV essa viene amplificata tramite il circuito
d'adattamento integrato e segnalata di ritorno all'elettronica di marcia.
Il circuito d'adattamento è integrato nel trasduttore dei valori effettivi di corrente e fornisce le seguenti
tensioni di uscita (segnale di uscita misurato sul connettore 1X6 tra le connessioni 2 e 3):
0A 7,5 V
100 A 8,0 V
200 A 8,5 V
300 A 9,0 V
400 A 9,5 V
430 A 9,65 V
Ciò significa che la tensione di uscita aumenta di 0,5 V per ogni aumento della corrente di 100 A.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 57
1 + 15 V
2 segnale di uscita
3 -
Capitolo 2.6
Pagina 58 Service Training
2.6.7 COMANDO AD IMPULSI PER L'IMPIANTO IDRAULICO DI SOLLEVAMENTO E PER LO
STERZO
Per azionare i cilindri idraulici per sollevamento, brandeggio e impianto idraulico addizionale e per
l'azionamento dello sterzo, i carrelli elettrici necessitano pompe idrauliche azionate a motore elettrico. Nei
veicoli della serie 336 si usa solo una pompa idraulica per il comando dell'impianto idraulico di sollevamento
e dello sterzo. I fabbisogni di potenza dei singoli cilindri idraulici e delle attrezzature addizionali sono molto
diversi. Ad esempio, il movimento di sollevamento necessita una maggior quantità d'olio del movimento
di brandeggio o del dispositivo di spostamento laterale. Se la pompa dell'idraulica di sollevamento viene
usata per lo sterzo occorre solo un basso numero di giri del motore pompa per lo sterzo. La regolazione
del numero di giri per lo sterzo avviene tramite un interruttore Reed (interruttore a contatti protetti) sulla
valvola di comando sterzo e un sensore del numero di giri applicato sul motore di sollevamento.
Per aumentare l'efficacia del sistema idraulico, la pompa deve alimentare solo la quantità d'olio effettivamente
necessaria per i singoli processi di lavoro. Ciò può venire effettuato comandando con un circuito di
comando ad impulsi il numero di giri del motore pompa, a seconda del fabbisogno di potenza idraulica.
Il risparmio di energia con il comando ad impulsi viene determinato essenzialmente dalle condizioni di
impiego e dalle attrezzature.
Il risparmio maggiore si ottiene con molti piccoli movimenti di lavoro in tratti brevi.
La parte elettronica dispone di 3 ingressi separati per il comando indipendente del numero di giri del motore.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 59
L'alimentazione di tensione del comando elettronico avviene tramite il trasformatore di tensione U1. Con
l'interruttore a chiave S1 inserito, la tensione continua di 24 V del trasformatore di tensione è applicata a
2X1:25 attraverso il fusibile 2F2. Attraverso il collegamento source della parte di potenza il comando viene
alimentato con il negativo della batteria. Sulla valvola di comando si trovano sensori che riconoscono
l'angolazione delle leve idrauliche. Inoltre nel motore idraulico 2M1 si trova un sensore del numero di giri
per regolare il numero di giri durante la sterzata. Questi sensori vengono alimentati con una tensione
continua appena la tensione d'alimentazione è applicata al comando. Tramite la connessione 2X1:8 i
sensori vengono alimentati con + 15 V. Il negativo per i sensori è applicato a 2X1:6.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 61
Il segnale di consenso comandato dal temporizzatore dell'interruttore del sedile 1A3 è applicato sulla spina
2X1:10. Contemporaneamente questo segnale di consenso è applicato sul collegamento 2X1:18 tramite
il contatto di disinserzione dello strumento combinato 6P2 .
Se l'indicatore di scarica viene disinserito (con batteria scarica dell'80%) il segnale di consenso viene
interrotto su 2X1:18, riducendo quindi le velocità (numero di giri motore) per tutti i movimenti di lavoro. E'
possibile proseguire il lavoro a velocità di lavoro ridotta.
Inoltre anche la velocità dell'impianto idraulico di sollevamento viene ridotta al 50 % appena si apre
l'interruttore termico 2B6 (contatto ad aprire a 130 °C).
Capitolo 2.6
Pagina 62 Service Training
2.6.7.1.3 SEGNALE DI CONSENSO, SENSORE TERMICO E DISINSERZIONE CON BATTERIA
SCARICA (A PARTIRE DELLA SERIE 7/95)
Il funzionamento dell'idraulica di lavoro viene consentito dopo attivazione dell'interruttore 9S20 sul
tettuccio di protezione. Con i carrelli della serie 7/95 l'attivazione dell'interruttore del sedile non è più
necessaria per poter lavorare con l'idraulica di lavoro. Il contatto di disinserzione nello strumento
combinato riduce la velocità dell'idraulica di lavoro alla metà quando la scarica della batteria raggiunge i
80% o la temperatura del motore pompa supera i 160 °C. In questi due casi lo strumento combinato 6P2
disinnesta il segnale negativo batteria al connettore 2X1:9.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 63
Tutte le velocità dell'impianto idraulico di sollevamento possono essere regolate in continuo. Nel blocco
valvole di comando, in ogni blocco valvola si trova un sensore di spostamento lineare che rileva
l'angolazione della rispettiva leva ed imposta così il rispettivo numero di giri del motore tramite l'elettronica.
Tramite il sensore del numero di giri nel motore pompa il numero di giri del motore viene rilevato e registrato
in caso di bisogno. Il segnale di uscita dei sensori di spostamento lineare 2B11, 2B12, 2B13 e 2B14 varia
tra 3,75 e 11,25 volt.
Capitolo 2.6
Pagina 64 Service Training
2.6.7.1.5 SENSORI NEL BLOCCO VALVOLE DI COMANDO
I sensori nei singoli settori di valvola lavorano con bobine mobili. In ogni sensore sono installate due bobine
cilindriche simili. Nell'area inferiore del cursore si trova un'ancora ferromagnetica che si muove nelle
bobine cilindriche quando il cursore viene azionato. Entrambe le bobine cilindriche sono collegate in serie
e vengono alimentate con una tensione alternata. Questa tensione alternata viene generata da un circuito
interno nel blocco valvole di comando. Attraverso 2X1:8 i sensori vengono alimentati con 15 volt
dall'elettronica di sollevamento. Tramite la connessione 2X1:6 il negativo della batteria è applicato ai
sensori.
Segnali di uscita:
Questi sensori lavorano quasi senza difficoltà. Grazie alla custodia ermetica essi sono protetti da polvere
e altre sostanze nocive. La durata di questi sensori è quindi molto elevata.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 65
2.6.7.1.6 REGOLAZIONI
1 nessuna funzione
2 nessuna funzione
3 idraulica addizionale 1 funzione 1
4 idraulica addizionale 1 funzione 2
5 idraulica addizionale 2
SOLLEVAMENTO 6 nessuna funzione
Il consenso per la funzione di sollevamento avviene tramite il sensore di spostamento lineare 2B11. Con
il sensore di spostamento lineare 2B11 sulla valvola di comando il numero di giri del motore viene
comandato proporzionalmente alla posizione del cursore. Non occorre alcuna regolazione per l'operazione
di sollevamento.
BRANDEGGIO
Il consenso per la funzione di brandeggio avviene tramite il sensore di spostamento lineare 2B12. Non
occorre alcuna regolazione per l'operazione di brandeggio.
IDRAULICA ADDIZIONALE 1
Il consenso per la funzione di lavoro avviene tramite il sensore 2B13, il numero di giri del motore viene
regolato con i potenziometri (3) e (4). Con il potenziometro (3) può essere regolato il numero di giri del
motore per la funzione 1 (girare a destra, spostare a destra ecc.). Con il potenziometro (4) può essere
regolato il numero di giri del motore per la funzione 2 (girare a sinistra, spostare a sinistra ecc.). La
regolazione del numero di giri dipende dal tipo di attrezzatura e risulta dalle indicazioni del produttore
dell'attrezzatura.
IDRAULICA ADDIZIONALE 2
Il consenso per la funzione di lavoro avviene tramite il sensore 2B14, il numero di giri del motore viene
regolato con il potenziometro (5). La regolazione del numero di giri del motore dipende dal tipo di
attrezzatura e risulta dalle indicazioni del produttore dell'attrezzatura.
AVVISO: Per gli interventi di regolazione deve essere usato un giravite idoneo. Tutte le regolazioni
vanno eseguite dall'esterno attraverso i fori indicati nella figura. La registrazione dei
numeri di giri va effettuata con adeguato sforzo. Dopo la regolazione deve essere
rimontata la cappa di chiusura.
Capitolo 2.6
Pagina 66 Service Training
2.6.7.2 COMANDO FUNZIONE DELLO STERZO
I veicoli della serie 336 non dispongono di un motore pompa dello sterzo proprio. La quantità d'olio
necessaria per il cilindro dello sterzo viene prelevata direttamente dalla pompa dell'impianto idraulico di
sollevamento. Per garantire che la corretta quantità di olio giunge al cilindro dello sterzo anche quando
viene azionato l'impianto idraulico di sollevamento, nella valvola di comando sterzo si trova una valvola
di priorità per l'impianto sterzante.
Appena avviene l'azionamento dello sterzo viene attivato un contatto Reed 3S1 nella valvola di comando
sterzo. Questo interruttore è collegato con l'elettronica dell'impianto idraulico di sollevamento e fa ruotare
il motore pompa con una velocità di 600 giri/min. Se l'impianto idraulico di sollevamento non viene azionato
questo numero di giri del motore pompa viene regolato tramite il sensore del numero di giri 2B8.
Con l'azionamento dello sterzo il contatto Reed nella valvola di comando dello sterzo collega il negativo
della batteria al 2X1:11.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 67
Il sensore del numero di giri 2B8 viene alimentato con una tensione continua di 15 volt tramite l'elettronica.
Appena il motore pompa gira, un diaframma a fessura si muove davanti al sensore. Il segnale di uscita del
sensore cambia continuamente da 0 V a 15 V appena un settore del diaframma si trova davanti alla
superficie sensibile del sensore. La frequenza del segnale di uscita varia quindi con il numero di giri del
motore.
Alimentazione di tensione:
Segnale di uscita:
I trasduttore giri 2B8 dovrebbe essere montato ad una distanza di 2 mm dal diaframma a fessura.
Capitolo 2.6
Pagina 68 Service Training
2.6.8 VENTILATORI
I ventilatori 9M1 e 9M2 sono alimentati sul lato positivo con 24 V dal trasformatore di corrente U1 attraverso
il fusibile addizionale 1F5.
Appena la temperatura dei motori di trazione oppure del motore pompa supera gli 80 °C gli interruttori
termici 1B4, 1B5 oppure 2B5 si chiudono ed il negativo della batteria viene collegato con i ventilatori.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 69
I ventilatori 9M1 e 9M2 per il raffreddamento dei motori di trazione e del motore pompa sono alimentati sul
lato positivo con 24 V dal trasformatore di corrente U1 attraverso il fusibile addizionale 1F6. Appena la
temperatura dei motori di trazione o del motore pompa supera i 80 °C, lo strumento combinato 6P2 collega
+24 Volt ai due ventilatori 9M1 e 9M2.
Capitolo 2.6
Pagina 70 Service Training
2.6.9 POSIZIONAMENTO DEI CONNETTORI
Nello strumento combinato sono integrati l'indicatore di scarica batteria, il contaore, come pure una gamma
di spie di controllo. Tutte le funzioni dello strumento combinato sono comandate da un regolatore a 4-bit
(microcontroller). Il microregolatore dispone di un ROM (memoria a sola lettura) interna nella quale è
integrata la software operativa. La versione di software si può identificare sull'autoadesivo accanto dello
strumento combinato. A partire della versione di software 3.0, questa viene indicata sul display dopo
l'autotest quando si ha inserito la chiave di contatto.
Nello strumento combinato è anche integrato una RAM (memoria ad accesso casuale) e un EEPROM,
nel quale sono memorizzate dati specifici del carrello (curve caratteristiche della batteria, ore di servizio
completate ed altri dati). Con l'aiuto dell'apparecchio di diagnosi è possibile di comunicare con lo strumento
combinato usando il connettore d'interfaccia 6X6. Di più sono montati due relè che comandano i ventilatori
(a partire dalla serie 7/95). Anche i segnali dei sensori termici e degli interruttori di usura spazzole vengono
qui valutate attraverso diverse entrate analogiche e di commutazione.
2.6.10.1 SPIE
* equipaggiamento opzionale
Capitolo 2.6
Pagina 76 Service Training
2.6.10.1.1 ATTENUAZIONE DEL CAMPO ATTIVATO (EQUIPAGGIAMENTO OPZIONALE)
Con questo equipaggiamento opzionale la spia indica che la funzione di attenuazione del campo é attivata.
L'effetto di attenuazione del campo si produce allacciando resistenze in parallelo all'avvolgimento di
campo dei motori di trazione. Si riduce così il flusso magnetico nell'avvolgimento di campo con l'effetto di
un numero di giri aumentato dei motori. Si deve attivare e disattivare l'attenuazione del campo a seconda
della sollecitazione dei motori, perché con l'aumento dei giri si riduce la coppia dei motori.
Con l'equipaggiamento opzionale illuminazione del carrello questa spia indica il funzionamento dei
lampeggiatori direzionali. La spia viene attivata direttamente dai due connettori 12 V delle luci lampeggianti.
Un accoppiatore ottico bidirezionale nello strumento combinato distacca i due segnali delle luci lampeggianti.
L'allacciamento avviene tramite il connettore 5X13 sotto il coperchio interruttori a sinistra.
Appena si tira la leva del freno a mano si apre l'interruttore del freno a mano 1S4 e interrompe il segnale
negativo batteria allacciato a 6X9:23. La spia si accende.
Ogni spazzola di carbone dei motori è collegata a un indicatore di usura spazzole. Quando la spazzola
non ha più che il 60 % della sua lunghezza originale, l'interruttore corrispondente diventa attivo. L'usura
della spazzola viene segnalato con l'accendersi della spia. Allo stesso tempo l'indicatore luminoso LCD
emette una informazione (a partire dalla serie 7/95) quale dei motori presenta usura spazzole.
I'indicazione del numero motore alterna con l'indicazione delle ore di servizio attuali in un ritmo di 5 sec.
Il raggiungimento del limite di usura in un motore viene memorizzato nello strumento combinato indicando
il numero del motore e le ore di servizio. In caso di bisogno si può visualizzare l'informazione con
l'apparecchio di diagnosi.
Se la temperatura in uno dei tre motori supera i 140 °C questa spia si accende per segnalare il
surriscaldamento del rispettivo motore. Nello stesso modo come per l'indicatore di usura spazzole il
numero del motore viene visualizzato sull'indicatore luminoso LCD e memorizzato con le ore di servizio
attuali nello strumento combinato.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 77
Con l'equipaggiamento comando monopedale le due spie indicano la direzione di marcia scelta. A questo
scopo lo strumento combinato elabora il segnale negativo batteria emesso dall'interruttore di direzione
marcia all'elettronica di marcia.
Con questo equipaggiamento opzionale un segnale negativo batteria viene trasmesso tramite un
interruttore termico nel serbatoio d'olio idraulico al connettore 6X9:25 quando la temperatura dell'olio è
troppo alta e si accende la spia.
Quando il livello dell'olio idraulico è troppo basso un interruttore galleggiante trasmette un segnale negativo
batteria al connettore 6X9:24 dello strumento combinato.
Quando la temperatura di un motore supera i 140 °C questa spia si accende simultaneamente alla spia
temperatura motore troppo elevata per segnalare un probabile guasto nel ventilatore in questione.
Quando si accende questa spia, si segnala al conduttore di dover effettuare i lavori periodici d'ispezione
e di lubrificazione. L'intervallo può essere modificato in alcuni campi. La modifica come pure l'azzeramento
avviene tramite l'apparecchio di diagnosi.
Capitolo 2.6
Pagina 78 Service Training
2.6.10.2 INDICATORE DI SCARICA BATTERIA
L'indicatore di scarica batteria è composto di 10 LED (7 verdi, 1 arancione e 2 rossi). A seconda dello stato
di carica il campo deli LED illuminati passa dalla posizione di batteria pienamente carica (LED verde a
destra) alla posizione di scarica (i due LED rossi lampeggiano). Quando i due LED rossi lampeggiano, la
velocità dell'idraulica di lavoro viene ridotta a 50 %.
Lo stato della batteria viene sempre indicato con la graduale perdita di tensione. L'indicatore di scarica
Linde misura la tensione della batteria e si deduce la tensione degli elementi. La tensione degli elementi
cade con la scarica progressiva. In più l'assorbimento momentaneo di corrente influisce la tensione degli
elementi. Quando p.es. la batteria è carica la caduta di tensione negli elementi è minore nel momento di
una sollecitazione che quando essa è scarica. Le cadute di tensione misurate in un certo tempo servono
a registrare la scarica della batteria.
Il processo di perdita di tensione dipende però dal tipo, età e della durata di scarica della batteria. Nel
software operativo dello strumento combinato sono programmate differenti curve di scarica per i vari tipi
di batteria. Si deve scegliere la giusta curva di scarica per la batteria attualmente incorporata. Si può
cambiare il tipo di batteria programmato con il punto di menù 21.
I tempo di scarica come pure l'età della batteria influiscono sulla curva caratteristica di scarica. La curva
programmata può essere spostata in alcuni campi per ottenere un valore di scarica corretto sull'indicatore.
Quando la batteria è scarica dell'80 percento, si riduce la velocità dell'idraulica di lavoro per segnalare al
conduttore la necessità di ricaricare la batteria. Si può aumentare il limite di capacità restante a un valore
di 40%.
E' necessario di ottimizzare l'indicatore di scarica secondo il tipo di impiego e di batteria. Per arrivare a un
risultato ottimo si lavora con l'apparecchio di diagnosi e i punti di menù:
21 Tipo batteria
22 Curva caratteristica di scarica
23 Punto di disinserzione
La tabella serve come aiuto di programmazione per i vari tipi di batteria e di impiego. Si può correggere
i punti di menù 22 e 23 in conformità di questa tabella per il tipo specifico di batteria e impiego. Troverete
nel capitolo 2.6.11. una descrizione dettagliata per l'uso dell'apparecchio di diagnosi in combinazione con
lo strumento combinato.
Tipo di impiego o di batteria Momento della riduzione Cambiamento nel Cambiamento nel
punto di menù no. 22 punto di menù no. 23
Batteria PzS
troppo tardi aumentare aumentare
di 0,06 V
L'indicatore di scarica ritorna a "Batteria pienamente carica", poiche dopo la carica della batteria aumenta
la tensione degli elementi. Questo valore di tensione elementi è programmato di regola su 2,09 V per
elemento. Il punto di menù 22 permette di modificare questo valore. Il valore di tensione elementi deve
persistere un certo tempo dopo lialimentazione con la chiave di contatto, soltanto ora si può ri impostare
l'indicatore di scarica. Al momento della consegna del carrello questo valore è programmato su 0,1 minuti,
che però può essere modificato con il punto di menù 24.
Capitolo 2.6
Pagina 80 Service Training
2.6.11 STRUMENTO DIAGNOSTICO LINDE
In futuro la Linde farà un sempre più largo uso di controlli a microprocessore nelle proprie innovazioni. A
tal fine è stato messo a punto lo strumento diagnostico Linde N. 390 360 5400, disponibile come attrezzo
speciale e strumento di misura (WM 136) nella vendita dei ricambi.
Lo strumento diagnostico Linde serve per comunicare (programmare, installare e interrogare) con i
controlli a microprocessore dei componenti Linde provvisti di interfaccia ISO (DIN/ISO 9141). Lo
strumento diagnostico comprende un software che, tramite l'interfaccia ISO, consente di comunicare con
una determinata unità.
Il software operativo interno è disposto in una EPROM e determina ingressi e uscite e la visualizzazione
su display. Non è necessario adattare il software operativo ai componenti nuovi o modificati.
L'alimentazione elettrica avviene tramite quattro batterie mignon da 1,5 V oppure dalla rete di bordo della
macchina Linde. All'accensione dello strumento diagnostico viene eseguito un test delle batterie mignon
incorporate.
Se non viene azionato alcun tasto, lo strumento diagnostico si spegne automaticamente dopo 80 secondi;
in tal modo non si esauriscono le pile interne. È inoltre presente un tasto che consente di illuminare il display
in presenza di condizioni di scarsa visuale.
Con l’aiuto dell’apparecchio di diagnosi si possono programmare vari funzioni con lo strumento combinato,
come pure visualizzare dati della memoria dello strumento combinato. Tutte le funzioni sono accessibili
con numeri di menù. Si può distinguere tra:
A partire della versione di software 3.0 l’indicazione della versione appare sul display dopo l’autotest
quando il contatto a chiave è attivato.
Da quando si è sviluppato lo strumento combinato, tre versioni di software sono state create. La tabella
in seguito indica con quale versione di software si può realizzare quale funzione. Il servizio di parti di
ricambio però può fornire soltanto strumenti combinati con la più recente versione di software.
- Collegare l’apparecchio di diagnosi con la presa di diagnosi del carrello. La presa di diagnosi si trova
dietro il coperchio interruttori sinistro nel cruscotto.
- Inserire la chiave di contatto e mettere il contatto.
- Premere il tasto EIN (inserzione). Se le batterie interne sono OK, il seguente messaggio sarà indicato
sul display:
Batterie OK
MN EW
NW
MN EW
NW
PW
* Data end *
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 85
- Collegare l’apparecchio di diagnosi con la presa di diagnosi del carrello. La presa di diagnosi si trova
dietro il coperchio interruttori sinistro nel cruscotto.
- Inserire la chiave di contatto e mettere il contatto.
- Premere il tasto EIN (inserzione). Se le batterie interne sono OK, il seguente messaggio sarà
indicato sul display:
Batterie OK
31 250
XXXXXX
31 250
XXXXXX
XXXXXX
* Data end *
Capitolo 2.6
Pagina 86 Service Training
2.6.11.1.3 PROGRAMMAZIONE E LETTURA DELLE ORE DI SERVIZIO CON LE FUNZIONI DEL
MENÙ 32 A 35
Quando si sostituisce uno strumento combinato per causa di una riparazione può diventare necessario
di programmare le ore di servizio dello vecchio strumento nello nuovo strumento. Questa possibilità esiste
soltanto una sola volta con strumenti combinati nuovi con un numero di ore di servizio totalizzate tra 9999.7
e 00000.0.
- Collegare l’apparecchio di diagnosi con la presa di diagnosi del carrello. La presa di diagnosi si trova
dietro il coperchio interruttori sinistro nel cruscotto.
- Inserire la chiave di contatto e mettere il contatto.
- Premere il tasto EIN (inserzione). Se le batterie interne sono OK, il seguente messaggio sarà
indicato sul display:
Batterie OK
- Premere il tasto ENTER per memorizzare il nuovo numero di ore di servizio (ES).
- Nella terza riga del display ora appariranno le nuove ore di servizio (NS) programmate.
MN BH
ES
NS
* Data end *
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 87
Si possono visualizzare i dati nella memoria dello strumento combinato che riguardano il surriscaldamento
dei motori, l’usura delle spazzole di carbone come pure i limiti oltrepassati di scarica eccessiva. Vengono
indicati il rispettivo numero del motore e le ore di servizio a quel momento.
- Collegare l’apparecchio di diagnosi con la presa di diagnosi del carrello. La presa di diagnosi si trova
dietro il coperchio interruttori sinistro nel cruscotto.
- Inserire la chiave di contatto e mettere il contatto.
- Premere il tasto EIN (inserzione). Se le batterie interne sono OK, il seguente messaggio sarà
indicato sul display:
Batterie OK
MN BH N
BH N
BH N
BH N
Capitolo 2.6
Pagina 88 Service Training
2.6.12 CONTROLLO USURA DELLE SPAZZOLE DI CARBONE
Nei carrelli fino alla serie 6/95 è stato montato un sistema di controllo delle spazzole con interruttori di usura
spazzole (contatti a chiusura) collegati a un dispositivo di controllo spazzole che a sua volta lo segnalava
alo strumento combinato.
Controllo usura delle spazzole di carbone a partire dalla serie 7/95
Un contatto a commutazione è montato su ciascuna delle due spazzole positive e su ciascuna delle due
negative di ogni motore (motori di trazione e motore pompa).
Molla a
pressione
Contatto di
comando
Se una spazzola è consumata al 60 % della sua lunghezza complessiva la molla a pressione tocca il
contatto di comando e trasmette con ciò un segnale - al dispositivo di controllo spazzole 6P2.
Molla a
pressione
Contatto di
comando
La spia nello strumento combinato si accende e segnala così l’usura di una spazzola. Anche se il contatto
a commutazione di una spazzola è stato attivato soltanto per un attimo, questa informazione rimane
memorizzata fino allo spegnimento del contatto a chiave. Per poter identificare il motore in questione
l’indicatore LCD mostra il numero del motore con la spazzola consunta.
Il numero del motore viene indicato sul display alternatamente con le ore di servizio.
Capitolo 2.6
Service Training Pagina 89
In caso di usura spazzole i due contatti a commutazione 6B4 e 6B5 dei due motori di trazione interrompono
il rispettivo segnale negativo batteria dato allo strumento combinato.
Il contatto a commutazione 6B6 nel motore pompa dell’idraulica di lavoro interrompe il segnale negativo
batteria dato allo strumento combinato.
Capitolo 2.6
Pagina 90 Service Training
2.6.13 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO
2.6.13.1 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO FINO ALLA SERIE 6/95
A1 Cablaggio di protezione, trasformatore 41-43 6P2 Strumento combinato 36-42
1A1 Modulo di potenza, comando marcia 3-11 1R1 Resistenza, limitatore di velocità 73
1A2 Comando marcia 56-102 1R2 Resistenza, eccitazione di campo 5
1A3 Relè temporizzatore 51-55 S1 Interruttore a chiave 54
1A4 Trasduttore marcia 62-68 S2 Interruttore di arresto d'emergenza 1
1A5 Amplificatore, trasduttore giri 99-102 1S4 Interruttore freno a mano 85
2A1 Modulo di potenza, comando sollevamento 15-20 1S5 Interruttore corrente di frenatura 89
2A2 Comando sollevamento 20-37 1S10 Interruttore, teleruttore corrente utile 93
(1B1) (Potenziometro, trasduttore marcia) 66-68 1S12 Interruttore, trasduttore marcia 63
1B3 Trasduttore corrente, valore effettivo 4, 70-72 1S13 Interruttore di direzione 58, 59
1B4 Interruttore termico 80 °C Monopedale 74-77
contatto aperto a riposo (nel 1M2) 47 1S50 Interruttore sotto il sedile 55
1B5 Termico interruttore 80 °C, 3S1 Interruttore a contatti protetti (Reed), sterzo 25
contatto aperto a riposo (in 1M1) 46 4S1 Pulsante avvisatore acustico 45
1B6 Termico interruttore 160 °C, 9S20 Interruttore tettuccio di protezione 55
contatto chiuso a riposo (nel 1M2) 87 U1 Trasformatore di tensione 42
1B7 Termico interruttore 160 °C, 1V1 Diodo 2
contatto chiuso a riposo (nel 1M1) 87 1V6 Diodo autooscillante, marcia 8
1B8 Trasduttore giri 1M2 13,99-102 1V51 Diodo d’indotto (1M1) 9
1B9 Interruttore curva a sinistra 79-81 1V52 Diodo d’indotto (1M2) 11
1B10 Interruttore curva a destra 82-84 1V53 Diodo di corrente utile 3
2B5 Termico interruttore 80 °C 2V6 Diodo autooscillante, sollevamento 17
contatto aperto a riposo (in 2M1) 49 X1 Connettore a 15 poli
2B6 Termico interruttore 160 °C, X1 Connettore, trasformatore di tensione 42
contatto chiuso a riposo (in 1M2) 49 X2 Connettore a 12 poli
2B8 Trasduttore giri 2M1 16 X3 Connettore a 6 poli 103-108
20-22 X4 Connettore a 15 poli
2B11 Sensore sollevamento 23-25 X5 Morsetto, interruttore a contatti protetti 3S1 25, 26
2B12 Sensore brandeggio 27-29 X6 Morsetto, interruttore curva a sinistra a 4 poli 79-81
2B13 Sensore idraulica supplementare 1 30-32 X7 Morsetto, interruttore curva a destra a 4 poli 82-84
4B1 Avvisatore acustico 45 X8/X2 Morsetto, trasformatore di tensione a 6 poli 41-43
6B1, Indicatore di usura spazzole, 103,104 X9 Morsetto, tettuccio di protezione a 3 poli 55
6B2 motore pompa X10 Presa batteria 1
6B3, Indicatore di usura spazzole, 105,106 1X1 1.2 Connettore a 4 poli 99-102
6B4 motore di trazione sinistro 1X2 Connettore a 3 poli 49
6B5, Indicatore di usura spazzole, 107,108 1X4 Connettore a 3 poli 85, 86
6B6 motore di trazione destro 1X6 Connettore a 3 poli 70-72
1C1 Condensatore antiradiodisturbi, 88 1X7 Connettore a 8 poli 46, 87, 88
interruttore pedale freno 107, 106
4C1 Condensatore antiradiodisturbi 44 1X8 Connettore a 8 poli 46,87
1F1 Fusibile marcia 355 A 4 105, 106
1F2 Fusibile di comando 15 A 38 1X9 Connettore a 4 poli 74-77
1F3 Fusibile 100 A 2 1X10 Connettore a 6 poli 62-68
1F4 Fusibile per marcia/sterzata 5 A 40 1X11 Connettore a 2 poli 58-59
1F6 Fusibile 5 A 46 1X12 Morsetto, modulo di potenza di comando marcia 3-6
2F1 Fusibile sollevamento 250 A 15 1X13 Connettore a 42 poli 56-102
2F5 Fusibile sollevamento 5 A 36 1X14 Connettore a 3 poli 89-90
4F3 Fusibile clacson 5 A 45 2X1 Connettore a 25 poli 20-37
6F1 Fusibile 15 A, indicatore di scarica batteria 37 2X2 Connettore a 3 poli 20-22
G1 Batteria 1, 2X4 Morsetto, impulso di sollevamento a 3 poli 23-25
1K5 Teleruttore corrente utile 4, 95 2X5 Morsetto, brandeggio a 3 poli 27-29
1K6 Teleruttore di sezionamento 10, 98 2X6 Morsetto, attrezzatura suppl. 1 a 3 poli 30-32
1K11 Teleruttore di direzione di marcia, 2X7 Morsetto, trasduttore numero di giri 30-32, 49
indietro a destra 7,57 2M1 a 6 poli 103, 104
1K12 Teleruttore di direzione di marcia, 2X8 Morsetto, attrezzatura suppl. 2 a 3 poli 33-35
avanti a destra 3,59 2X10 Morsetto, modulo di potenza -
1K21 Teleruttore di direzione di marcia, comando sollevamento 16-18
indietro a sinistra 14,61 4X1 Connettore a 2 poli 45
1K22 Teleruttore di direzione di marcia, 6X4 Connettore a 15 poli 103 - 112
avanti a sinistra 12,63 6X8 Connettore a 12 poli 103-110
1M1 Motore di trazione destro 4-7,107,108 6X9 Connettore a 36 poli 36-42
1M2 Motore di trazione sinistro 13,105,106 9X1 Connettore a 3 poli 46
2M1 Motore pompa 15,103,104 9X8 Connettore a 3 poli 74-76
9M1 Motore ventilatore 1Z5 Elemento di spegnimento 98
(motore di trazione e pompa) 46 1Z6 Elemento di spegnimento 101
9M2 Motore ventilatore (compartimento motore) 49 1Z11 Elemento di spegnimento 58
6P1 Dispositivo di controllo usura spazzole 103-110 1Z12 Elemento di spegnimento 60
1Z21 Elemento di spegnimento 62
Capitolo 2.6
Pagina 91
Capitolo 2.6
Pagina 92 Service Training
2.6.13.2 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO A PARTIRE DA 7/95
La valvola limitatrice della pressione è installata nella piastra finale del blocco valvola di comando.
E20/25 E30
E20 E25
Su ciascun segmento idraulico della valvola di comando è montato un sensore di posizione lineare che
può essere sostituito in caso di riparazione.
Smontaggio del sensore di distanza
AVVISO: Gli spessori di rasamento sono necessari per l’aggiustaggio meccanico del sensore.
Possono essere montate una o più rondelle a seconda della versione della valvola di
comando. Al montaggio di un nuovo sensore bisogna utilizzare di nuovo questi spessori di
rasamento.
Montaggio:
- Posizionare con precauzione il sensore (3) sul portabussola (3) oppure la molla (7). Stare attenti alla
giusta posizione degli spessori di rasamento e alla quantità richiesta. Si deve rispettare e mantenere la
posizione originale del connettore.
- Avvitare le due viti ad esagono cavo (4) munite delle rondelle elastiche (5).
- Montare il connettore sul sensore.
- Ritirare il sostegno provvisorio della valvola di comando e abbassare.
Il controllo del segnale di uscita del sensore posizione lineare è descritto nel capitolo 2.6 “Impianto
elettrico”.
Capitolo 2.7
Pagina 6 Service Training
2.7.5 SCHEMA IMPIANTO IDRAULICO DI SOLLEVAMENTO E DELLO STERZO
Gli equipaggiamenti opzionali come il riscaldamento, le luci o i tergicristalli sono alimentati con tensione
di 12 V. avendo la batteria una tensione di 80 V è necessario un trasformatore di tensione.
Il trasformatore di tensione lavora con il sistema chopper. Questo significa che la tensione della batteria
viene trasformata in una tensione rettangolare di 20 kHz, poi abbassata da un trasformatore e infine
raddrizzata.
Il lato di entrata è separato dal lato di uscita di modo galvanico e privo di massa. L’uscita non è regolata,
ció sta a significare che la tensione di uscita oscilla con la tensione di ingresso e li carico. La tensione di
uscita viene segnalata da un diodo luminoso. Tramite il fusibile di uscita il trasformatore di tensione è
resistente a cortocircuiti. Sul lato di ingresso del trasformatore di tensione si trova una protezione contro
inversione di polarità.
ATTENZIONE: La potenza massima del trasformatore di tensione è di 200 W. Per potenze superiori
è necessario l’installazione di un secondo trasformatore di tensione.
Questo non deve mai essere collegato in parallelo con il primo. I due trasformatori di
corrente devono essere separati sul lato secondario della valvoliera.
oppure
oppure
Dati tecnici:
Tipo: G80G12/16WDC0,2
Tensione di entrata: 80 V±10%
Tensione di uscita: 12 V
Potenza: 200 W
Fusibile di uscita: 15 A, ritardato
Fusibile d' ingresso: 4 A, ritardato
Temperatura di lavoro: -10 °C fino a +55 °C
Rendimento: 80 % fino a 85 %
Temperatura max. del dissipatore : +45 °C con carico max.
Capitolo 2.9
Pagina 2 Service Training
2.9.1.2 INTERRUTTORI
Descrizione:
2.9.1.3 VALVOLIERE
Uscita di fusibile
A-F
Entrata di fusibile
1-6
Uscita di fusibile
A-F
Entrata di fusibile
1-6
cablaggio:
1 Tergicristallo parabrezza
1a Tergicristallo lunotto
2 Luci
3 Fari di lavoro
4 Trasformatore di tensione
5 Trasformatore di tensione
Capitolo 2.9
Pagina 4 Service Training
2.9.1.4 SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO
Nei carrelli del tipo 336 vengono utilizzati largamente connettori a spína AMP-Saab. Questi connettori sono
stagni all ' acqua e sono muniti di un isolamento individuale dei fili. In più è possibile di bloccarli
meccanicamente.
- Spingere l ' isolatore individuale (2) nella giusta posizione sopra la fine del filo (3) (collare (5) del '
isolatore (2) verso la fine del filo) .
- Spelare il filo di ca. 5 mm con una pinza spelafili e fare attenzione a non danneggiare i singoli cavetti di
rame.
- L ' isolamento di plastica del filo deve spuntare ca. 1 mm fuori dall ' isolatore (2) .
- Introdurre l ' isolatore (2) con il filo spelato (3) nella parte posteriore del contatto (1) .
- Allacciare con una schiacciata dapprima l ' isotatore (2) al punto (4) con il contatto utilizzando la pinza
spelafili WM 145 indicata nel catalogo degli attrezzi e dispositivi di misura.
- Con la seconda spelatura si allaccia in cavetto di rame nel punto (6) del contatto.
- Inserire il contatto con il filo nel portapresa o portaspina fino all ' innesto.
AVVISO: Per rimuovere in contatti dai portapresa o portaspina si prende l ' estrattore WM 143, mentre
si usa l ' estrattore WM 141 per i contatti più piccoli del connettore a spina a 42 poli.
Capitolo 2.10
Pagina 2 Service Training
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