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R i c e r c h e • T e c n o l o g i e • I m p i a n t i • A m b i e n t e

3
Rivista mensile di scienza e tecnologia della produzione, APRILE
trasporto, utilizzo dell’energia e della protezione dell’ambiente
Organo ufficiale dell’ATI - Associazione Termotecnica Italiana 2023
e del CTI - Comitato Termotecnico Italiano ANNO LXXVII

All’interno:

ENERGIA eDINTORNI
Chimica & Energia
Il soddisfacimento sostenibile
del nostro fabbisogno
energetico

Cogenerazione
& Rinnovabili
Generazione combinata
di calore ed energia
sfruttando la produzione
di biogas dal trattamento
delle acque reflue urbane:
il caso di studio di Genova

Dossier CTI
Uno sguardo a 360°
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

sul ruolo CTI nella nuova


Convenzione di Federazione
a UNI e sulla normazione
tecnica per la transizione
energetica

Profilo d’Azienda
GREEN POINT
HIGH PERFORMANCE
DEFINING
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THELIMIT
LIMITAS
ASSTANDARD
STANDARD

Attuatori
Attuatorielettrici
elettriciperperl’industria
l’industriaOil
Oil&&Gas
Gas
Attuatori elettrici per centrali elettriche
Sicuri,
Sicuri,resistenti,
resistenti,a aprova
provadidiesplosione.
esplosione.AUMA
AUMAoffre
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gammadidiattuatori
attuatori
Un controllo
e riduttori
e riduttori per affidabile,
pertutte
tutte potente e preciso. AUMA offre una vasta gamma di
leleesigenze.
esigenze.
attuatori e riduttori per tutte le esigenze.
■ ■Automazione
Automazioneper
pertutti
tuttii tipi
i tipididivalvole
valvoleindustriali
industriali
■ ■■ Automazione
Elevata
Elevata
protezione per
protezione tutti
dalla
dalla i tipi di
corrosione
corrosione valvole industriali
Integrazione
■ ■■ Integrazione
Interfacciacon
coni principali
i principalisistemi
standardizzata sistemi
perdiidicontrollo
controllo
vari sistemi
di controllo
■ ■Certificazioni
Certificazionie eapprovazioni
approvazioniinternazionali
internazionali
■ Funzioni di asset management degli impianti Sotto gli auspici Organo ufficiale
■ Rete di assistenza globale

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Sommario
1

Sommario
Aprile
2023
HIGH PERFORMANCE
DEFINING
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THELIMIT
LIMITAS
ASSTANDARD
STANDARD

Attuatori
Attuatorielettrici
elettriciperperl’industria
l’industriaOil
Oil&&Gas
Gas
Attuatori elettrici per centrali elettriche
Sicuri,
Sicuri,resistenti,
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tutte potente e preciso. AUMA offre una vasta gamma di
leleesigenze.
esigenze.
attuatori e riduttori per tutte le esigenze.
■ ■Automazione
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pertutti
tuttii tipi
i tipididivalvole
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industriali
■ ■■ Automazione
Elevata
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protezione per
protezione tutti
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■ ■■ Integrazione
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5 EDITORIALE
Le veloci trasformazioni energetiche in vista in Italia e in Europa
di G. Silvestrini

18 AZIENDE & DINTORNI


BRUGG PIPE SYSTEMS - I lavori di riqualificazione dell’Istituto Oncologico Veneto

20 AZIENDE & DINTORNI


E.ON - Relamping e fotovoltaico: un approccio integrato verso la sostenibilità ambientale

22 CHIMICA & ENERGIA


Il soddisfacimento sostenibile del nostro fabbisogno energetico
di F. Montagnaro

26 ENERGIA & SOCIETÀ


Energia e Metropoli - Termodinamica e Città
di P. Chiastra

30 ISTRUZIONE & FORMAZIONE


Educazione: quella priorità negata che rallenta il progresso e genera l’impasse
di P. Andreini

38 MOBILITÀ & PROGRESSO


Aerei solari d’alta quota
di P. Chiastra

42 IN VETRINA
FORNOVOGAS - Impianti di compressione gas
MINGAZZINI - Una risposta alle criticità
PBN - Ventilatori industriali: due errori comuni nell’utilizzo della portata normale
TEXPACK- Le migliori guarnizioni per la cogenerazione

46 PROFILO D’AZIENDA
GREEN POINT - Il full service provider del gruppo BITZER: assistenza e servizi mirati nel settore della refrigerazione

49 ENERGIA & DINTORNI - IL CTI INFORMA


- Editoriale - 27 marzo 2023 - La nuova Convenzione di Federazione UNI-CTI
- Attualità CTI
- Dossier CTI: Uno sguardo a 360° sul ruolo CTI nella nuova Convenzione di Federazione a UNI
e sulla normazione tecnica per la transizione energetica
- Attività CTI

72 COGENERAZIONE & RINNOVABILI


Generazione combinata di calore ed energia sfruttando la produzione di biogas dal trattamento
delle acque reflue urbane: il caso di studio di Genova
di D. Borelli, F. Devia, C. Schenone, F. Silenzi e L. A. Tagliafico

Rubriche
Attualità e novità dall’industria 8 Indice inserzionisti80
English
2 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

English INFORMATIVA PER GLI AUTORI


PUBBLICAZIONE ARTICOLI

Abstracts
Gli articoli vanno inviati alla Redazione tramite email.
Per la stesura degli articoli da pubblicare all’interno de
La Termotecnica, preghiamo gli autori di attenersi alle
seguenti indicazioni.

COMBINED GENERATION OF HEAT AND POWER TESTO


EXPLOITING BIOGAS PRODUCTION FROM WASTEWATER - deve essere digitato in Word, senza formattazione e
TREATMENT IN URBAN AREAS: THE CASE STUDY OF GENOA layout;
by D. Borelli, F. Devia, C. Schenone, F. Silenzi e L. A. Tagliafico - non deve superare i 20.000 caratteri spazi inclusi.
Wastewater treatment with biological processes is widely
applied as a reliable solution to the problem of water pollution FIGURE
in urban areas. The treatment produces sludge and process - non devono essere più di 5 (tra immagini e tabelle);
water: the sludge is further treated in plants dedicated to the - devono essere inviate in singoli file
production of biogas. This gas is often simply flared off, even (non vanno inserite in Word);
though it can be profitably used as an alternative fuel, for - devono avere una risoluzione di almeno 300 dpi;
example for feeding a cogenerator (CHP) for the production - devono avere una dimensione di almeno 15 cm di
of electricity and heat. The present article investigates this base;
opportunity for a sludge treatment plant located in Genoa, - il formato può essere .jpg, .pdf, .eps
where the heat obtained from CHP can be used to cover the Per le tabelle utilizzare possibilmente il font Futura.
thermal needs of a natural gas pressure reduction station.
This work is based on the analysis of real data (2009-2018) EQUAZIONI
concerning the sludge treatment plant. The data shows strong - ogni formula dovrà essere composta su una riga a
variations in the sludge flow rates following the variation of sé stante;
the incoming wastewater load. Since available data are not - dovrà essere composta in Equation Editor o come
always correlated neither with the incoming wastewater flows immagine .pdf;
nor with the production of biogas, it was necessary to develop - indicare apici e pedici.
a theoretical criterion for estimating the biogas production,
which was assumed as a reference value.value, then leading TITOLO E SOMMARIO
to a possible sudden interaction upon contact with the water - devono essere inviati anche in inglese;
outside the vessel. - il sommario e l’abstract non devono superare i 500
caratteri spazi inclusi.

L’ARTICOLO VA INVIATO ANCHE IN VERSIONE


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REDAZIONE LA TERMOTECNICA
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Editoriale
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA
di G. Silvestrini
5

Le veloci trasformazioni energetiche


in vista in Italia e in Europa

Negli ultimi mesi si è assistito ad un’accelerazione, peraltro annunciata da tempo, di una serie di misure europee su vari fronti, dagli
edifici alla mobilità elettrica, dalle rinnovabili ai materiali critici per la reindustrializzazione green. L’aggressione russa all’Ucraina ha però
imposto un’accelerazione e in qualche caso (le rinnovabili) sollecitando anche obiettivi più ambiziosi.

RIDUZIONE DEI CONSUMI DI GAS IN EDILIZIA


Sul fronte della domanda di gas, complice anche il tempo mite e l’impennata dei prezzi dell’energia, si è assistito in Europa nel 2022 ad
un taglio di 55 miliardi di metri cubi, ovvero del 13%, il calo più marcato della storia. Un valore equivalente alla quantità di gas necessaria
per rifornire oltre 40 milioni di abitazioni.
Il prezzo del gas naturale nella UE è ormai sotto quota 45 €/MWh sui livelli di fine gennaio 2022. Rispetto al picco di 340 €/MWh dello
scorso agosto, ha perso l’87% del suo valore grazie ad un inverno mite, agli interventi di risparmio, alla diversificazione degli approvvi-
gionamenti e alla crescita delle rinnovabili. In Italia il settore civile assorbe 32 miliardi di metri cubi ogni anno, il 43% di quelli nazionali.
Questi dati fanno capire l’importanza di una riqualificazione su larga scala degli edifici che viene sollecitata dalla recente approvazione
da parte del Parlamento Europeo dalla revisione della direttiva EPBD sulla prestazione energetica degli edifici. Si prevede che i nuovi edifici
siano ad emissioni zero dal 2028, e che entro il 2033 gli edifici raggiungano la classe D (2030 per quelli pubblici). L’obiettivo è di partire
dal 15% di edifici più energivori classificati nei vari paesi in classe G, che in Italia si stima siano 1,8 milioni.
L’atteggiamento del governo italiano sulla proposta di direttiva sull’efficientamento degli edifici è stato difensivo, analogamente alla posizione
difensiva e perdente tenuta nei confronti della mobilità elettrica.
In realtà, ricordiamo che le istituzioni comunitarie accelerano perché siamo indietro rispetto agli obiettivi climatici al 2030. I paesi della UE
hanno ridotto di un quarto le emissioni climalteranti rispetto al 1990, ma dovremmo ridurle del 55% al 2030, cioè fra sette anni e mezzo.
E gli effetti della siccità in molti paesi sotto i nostri occhi non sono che uno dei tanti segnali di una emergenza climatica che incombe.
In realtà c’è anche un aspetto della direttiva edifici che riguarda direttamente le esigenze dei cittadini. La spinta a rendere i nostri edifici
più efficienti consente infatti di ridurre fortemente le bollette, migliora il comfort termico degli ambienti, valorizza gli immobili (un edificio
di classe A vale almeno il 30% in più di uno di classe G).
Non è un caso che l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) condivida l’impostazione della direttiva ritenendo “indispensabile” un
grande piano di riqualificazione energetica degli edifici italiani e sottolineando contemporaneamente l’importanza di individuare le risorse
necessarie.
Ovviamente gli incentivi ci saranno, come sono esistiti dal 2006, ma indubbiamente bisogna accelerare. Si stima infatti che dobbiamo
attivare almeno 60.000 riqualificazioni l’anno. Nell’ultimo ventennio in Italia, come nel resto d’Europa, il ritmo degli interventi è stato pari
all’1% della superficie costruita, mentre noi dovremmo gradualmente raddoppiare questa percentuale.
Sono molti gli elementi interessanti della direttiva ma ne ricordiamo uno e cioè lo stop agli incentivi alle caldaie dal 2024, mentre noi
abbiamo continuato a sostenere con incentivi questa tecnologia. Una tempestiva eliminazione delle caldaie consentirebbe di risparmiare
l’8% delle importazioni di gas dell’UE.
Ma quali trasformazioni ci aspettano? Sempre l’Ance sottolinea che servirebbe un grande rafforzamento del numero di muratori, idrau-
lici, elettricisti, falegnami e incolpa un sistema formativo inadeguato. Tutto vero, ma questa constatazione sottolinea le grandi prospettive
occupazionali che si aprono in questo settore. La definizione di obiettivi ambiziosi comporterà la creazione di una quantità notevole di
nuovi posti di lavoro.
In realtà, questa sfida impone anche una rivisitazione dei modelli di lavoro delle imprese del settore, fino ad arrivare ad una forte transi-
zione, come proposto dalla industrializzazione della riqualificazione che accorcia tempi e costi secondo il modello Energiesprong, partito
in Olanda e poi attecchito in altri paesi europei

Gianni Silvestrini
Direttore scientifico Kyoto Club e presidente Exalto
Editoriale
6 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

IL BOOM DELLE POMPE DI CALORE


L’accelerazione della diffusione delle pompe di calore ha rappresentato una delle soluzioni per ridurre la domanda di gas. Il mercato
europeo delle pompe di calore ha battuto un nuovo record nel 2022 con 3 milioni di unità vendute, con una crescita del 38%, superiore
all’aumento del 34% delle vendite dell’anno precedente. Il numero totale di pompe di calore per il riscaldamento e per acqua calda in
Europa è ora di circa 20 milioni installate nel 16% degli edifici residenziali e commerciali.
Le pompe di calore vendute nel 2022 sono in grado di sostituire 4 miliardi di metri cubi di gas naturale. Secondo un documento
pubblicato dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), se l’UE passasse al riscaldamento con pompe di calore per le sue esigenze
di riscaldamento e raffreddamento industriali, commerciali e domestiche, si taglierebbero cumulativamente circa 60 miliardi di euro
dalla bolletta annuale del gas naturale.
Non a caso l’iniziativa REPowerEU mira a ridurre circa la metà dei 150 milioni di caldaie utilizzate negli Stati membri sostituendole con
le pompe di calore entro il 2030. In Germania nel 2022 sono state vendute 236.000 pompe di calore, il 53% in più rispetto all’anno
precedente, mentre le vendite delle caldaie a gas sono diminuite dell’8%. Venendo all’Italia, lo scorso anno ha visto la installazione di
più di mezzo milione di pompe di calore, con un incremento del 37% sul 2021.
Ma crescono le iniziative anche in campo industriale. Quattro anni fa Wienerberger, il più grande produttore di laterizi al mondo,
ha sostituito una caldaia a gas con una grande pompa di calore, consentendo di ridurre la bolletta energetica di oltre 400 mila €/
anno. E il colosso chimico tedesco Basf ha commissionato a Man, una società di ingegneria tedesca nota per i suoi camion e autobus,
la costruzione della pompa di calore più grande del mondo presso il sito di Ludwigshafen, nella Germania occidentale. Il sistema,
delle dimensioni di una centrale elettrica convenzionale, sfrutterà il calore di scarto dei processi di raffreddamento per produrre 150
tonnellate di vapore all’ora.

LA FORTE ACCELERAZIONE DELLE RINNOVABILI


Grazie al continuo sostegno politico alle energie rinnovabili, nel 2022 nell’Unione europea sono stati installati circa 50 GW di energia
eolica e solare, un record. Queste aggiunte hanno evitato consumi pari a 11 miliardi di metri cubi di gas naturale nel settore elettrico.
Anche a causa dell’aggressione russa, la UE ha deciso di alzare i propri obiettivi climatici. È stato infatti recentemente proposto di
aumentare al 42,5% l’obiettivo europeo al 2030 sulla quota di consumi finali di energia elettrica da coprire con le fonti rinnovabili.
Sul fronte degli edifici, è previsto un target indicativo, pari ad almeno il 49% di energie rinnovabili al 2030. Il contributo obbligatorio
sale non solo rispetto al 32% deciso nel 2018, ma anche a quanto proposto dalla Commissione nel pacchetto clima del 2021 (40%).
Questi obiettivi e la constatazione che la quota di rinnovabili nel 2021 nella UE era solo del 21.8% fanno capire l’incredibile accele-
razione necessaria. L’obiettivo finale del 42,5% per l’Italia implica infatti un valore attorno all’80% di elettricità verde.
In una recente analisi, Terna valutava che entro il 2030, si dovrebbero installare circa 70 GW di nuova capacità rinnovabile per rag-
giungere almeno il 65% di Fer sui consumi lordi di energia elettrica. In realtà si dovrebbe puntare più in alto, come ha fatto del resto
Elettricità Futura che ha presentato un Piano che prevede di allacciare alla rete 85 GW di nuove rinnovabili al 2030, portando all’84%
le rinnovabili nel mix elettrico. Raggiungendo questo traguardo, nei prossimi 8 anni l’Italia potrebbe ridurre di 160 miliardi di metri
cubi le importazioni di gas con un risparmio di 110 miliardi di euro e attivando oltre mezzo milione di occupati.
Del resto, al 31 dicembre 2022 Terna aveva ricevuto richieste di connessione alla Rete di trasmissione nazionale per oltre 311 GW di
cui circa 74,7 GW di eolico on-shore, ben 103,7 GW di eolico off-shore e 123,7 GW di fotovoltaico. Dobbiamo quindi aspettarci nei
prossimi anni un deciso cambio di marcia. Nel 2022, dopo anni di immobilismo, sono stati installati 3 GW e quest’anno si dovrebbero
superare i 5 GW.
Ci sono delle novità tecnologiche e normative che fanno ritenere che obiettivi così ambiziosi possano essere raggiunti. Pensiamo alle
potenzialità dell’agrivoltaico, delle comunità energetiche, dell’eolico offshore, per fare alcuni esempi. Del resto, è significativa l’accele-
razione prevista da Berlino che intende arrivare a 215 GW totali di fotovoltaico al 2030, triplicando le installazioni annuali di impianti
solari, dai 7 GW realizzati nel 2022 a circa 22 GW in media dal 2026 in poi.

IL TEMA DELLE MATERIE PRIME CRITICHE E DELLA NECESSITÀ DI UNA REINDUSTRIALIZZAZIONE GREEN
Le trasformazioni che ci aspettano dovranno affrontare la criticità della disponibilità di materiali critici, una trentina di minerali che
vanno dalle terre rare al litio, al cobalto, dal rame al nichel. Da qui il lancio del Critical Raw Materials Ac considerato uno dei capisaldi
del piano industriale del Green Deal dell’Unione europea, insieme al Net-Zero Industry Act, che fissa l’obiettivo per l’Ue di produrre il
40% delle proprie tecnologie pulite entro il 2030, come i moduli fotovoltaici.
L’innovazione tecnologica – si pensi al passaggio in atto alle batterie al litio ferro fosfato e l’avvio di un’industria del riciclaggio, l’in-
sediamento di nuove industrie - delinea scenari nuovi e dalle grandi potenzialità. L’Europa, per quanto in ritardo, intende attrezzarsi
per difendersi dalla dipendenza dalla Cina e dalle ambizioni degli Stati Uniti, mostrando in questo modo di cogliere la rilevanza
geopolitica delle trasformazioni necessarie. Anche nel nostro Paese si apre così una partita di rapidissimi cambiamenti che, almeno
per il momento, vede però attento più il mondo delle imprese che quello dei decisori politici.
Attualità
8 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Attualità

ENERGIA ELETTRICA manenti, di materiali simili o dissimili, aventi rilevanza per l’integrità
Costi in calo strutturale del componente o caratterizzati da funzionalità differenti.
Con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, La prassi di riferimento integra i contenuti della ISO 21368:2022
il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo* in “Adhesives - Guidelines for the fabrication of adhesively bonded
tutela nel II trimestre del 2023 si è ridotto del -55,3%. structures and reporting procedures suitable for the risk evaluation of
Attuando quanto previsto dal Governo nel decreto approvato lo scor- such structures” relativi all’operatore di incollaggio, per tener conto
so 28 marzo, l’ARERA è intervenuta sugli oneri generali di sistema dello specifico contesto produttivo italiano, introducendo le variabili
azzerandoli anche per il prossimo trimestre per la generalità dei essenziali per definire il campo di validità dell’attestazione di confor-
clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettri- mità delle competenze.
cità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (con il La UNI/PdR 141:2023 è stata elaborata dal Tavolo “Operatore di
livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che incollaggio” condotto da UNI e costituito da: Luca Costa - Project
sale a 30.000 euro). Gli oneri generali di sistema vengono invece leader (IIS Ente Morale), Matteo Pedemonte (IIS Ente Morale), Simone
riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche. Rusca (IIS Ente Morale), Elisabella Sciaccaluga (IIS Ente Morale),
L’andamento dei mercati energetici ha visto quotazioni all’ingrosso Fulvio Revello (RINA Services S.p.A.), Luca Lenzi (Hitachi Rail STS),
del gas in deciso calo nel trimestre in corso, influenzate da diversi Francesco Tatini (LCI Italy S.r.l.), Francesco Cavini (LCI Italy S.r.l.),
fattori: una domanda europea in riduzione (-13% nel 2022 rispetto Guido Catolla Cavalcanti (Weasto S.p.A.), Francesco Cantanna
al 2021), una ripresa contenuta della domanda asiatica di GNL, la (Leonardo S.p.A. Divisione Elicotteri), Riccardo Gennaro (Leonardo
ripresa operatività o nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e S.p.A. Divisione Elicotteri), Diego Aisa (CEPAS S.r.l.), Simone Mau-
di rigassificazione in Europa. soli (Bureau Veritas S.p.A.), Paolo Ricciarelli (Hitachi Rail STS), Stefa-
Le temperature miti dell’inverno 2022-2023 hanno favorito un limi- no Giaquinto (LCI Italy), Emanuele Gandolfo (ISS CERT).
tato utilizzo degli stoccaggi europei di gas naturale (a metà marzo
ancora pieni al 57% circa della loro capacità) e i prezzi a termine G.M.
indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta
del gas nel secondo trimestre del 2023.
In questo quadro, anche le quotazioni dell’energia elettrica si sono PUBBLICITÀ INCLUSIVA
mosse verso il ribasso, dopo i cali già registrati. Infatti, già nel primo Progetto UNI di PdR
trimestre 2023, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico na- Recentemente la UPA (Utenti Pubblicità Associati, https://www.upa.
zionale dell’elettricità (PUN) è risultato in calo del 36% circa rispetto it/it/index.html) ha proposto, in sede UNI, un nuovo progetto di
al quarto trimestre 2022. Prassi di Riferimento dedicato alla pubblicità accessibile e inclusiva,
ispirata ai principi del “design for all”.
*) La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh In linea con l’attuale contesto normativo nazionale ed europeo, il
all’anno e una potenza impegnata di 3 kW. documento dovrà contenere linee guida e criteri affinché le comuni-
cazioni commerciali siano rese accessibili e comprensibili per tutte le
G.M. persone, anche con diverse abilità sensoriali e cognitive, nelle diverse
età e momenti della vita.
In base a tali indicazioni le aziende potranno aumentare ed arric-
INCOLLAGGIO chire la propria comunicazione in maniera coerente e riconoscibile,
Prassi di riferimento UNI grazie ai più innovativi ed efficaci standard di qualità. Attraverso
È stata pubblicata la UNI/PdR 141:2023 “Operatore di incollaggio nuovi canali e modalità di comunicazione, le aziende potranno
- Requisiti relativi ai compiti e alle competenze”, prassi di riferimento così aumentare la copertura e la penetrazione del loro messaggio,
che contiene i requisiti relativi all’attività dell’operatore di incollaggio ampliando anche quantitativamente i propri target di pianificazione,
e le modalità di attestazione della conformità delle competenze. Il do- acquisendo la capacità di comunicare efficacemente con quel 10 ÷
cumento si applica a tutti i settori industriali in cui i processi di incol- 15% della popolazione italiana attualmente non in grado, per diversi
laggio siano utilizzati per la produzione e riparazione di giunti per- motivi, di fruire dei contenuti pubblicitari.
Attualità
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 9

Al Tavolo di lavoro per l’elaborazione della PdR verrà richiesta la *) La famiglia tipo ha consumi medi di gas pari a 1.400 m3 std annui.
partecipazione delle principali Associazioni di Disabili attraverso la
collaborazione di esperti in accessibilità, comunicazione e traduzione **) La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approv-
multimodale da loro espressi. vigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene
aggiornata da ARERA come media mensile del prezzo sul mercato
G.M. all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2
giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.

CEN – CENELEC - ANSI ***) Si ricorda che, come previsto dalla ‘Legge Bilancio’, per tutto il
Innovazione, sostenibilità, cybersicurezza I trimestre 2023 (e quindi ancora per i consumi di marzo) ARERA
Al centro del periodico incontro di aggiornamento e allineamento tra ha già azzerato gli oneri generali di sistema per il gas e confermata
gli enti di normazione europei CEN-CENELEC e l’American National la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/
Standards Institute ANSI (https://ansi.org, soggetto che coordina le anno, oltre la riduzione Iva sul gas al 5%.
attività delle varie organizzazioni di normazione settoriali made in
USA e le rappresenta all’ISO) sono stati: Innovazione, sostenibilità, G.M.
cybersicurezza e nuove tecnologie sono stati tra i temi.
L’incontro ha avuto quale obiettivo la presentazione dei rispettivi pia-
ni strategici e dei loro legami con le linee politiche e identificazione GSE
delle aree di collaborazione. Nuovo CdA
“Per garantire la trasparenza e la riservatezza dei dati, così come la Nel marzo scorso, il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gestore
loro sicurezza rispetto ai potenziali rischi della complessità e ubiquità dei Servizi Energetici - GSE S.p.A., società del Ministero dell’Econo-
digitale, la normazione europea deve promuovere la fiducia nelle mia e delle Finanze che opera attraverso gli indirizzi strategici del
nuove tecnologie basandole su soluzioni condivise e del livello più Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha conferito a
avanzato, così come stanno facendo CEN e CENELEC per le soluzioni Vinicio Mosè Vigilante l’incarico di Amministratore Delegato.
digitali adottate al proprio interno per gestire i processi di normazio- Il Dott. Vinicio Vigilante, avvocato, in GSE fin dalla nascita della so-
ne, il modello di business e il contenuto stesso delle norme. I settori cietà, ha maturato una significativa esperienza nel settore energetico,
nei quali l’attività è più avanzata sono quelli della cybersicurezza, prima in Enel e poi in GRTN. È stato direttore della Direzione Affari
l’IA e le tecnologie quantistiche” ha dichiarato il presidente del CEN. Legali e Societari e direttore della Divisione Corporate Affairs e, negli
Il gruppo di lavoro STAIR (STAndards, Research & Innovation), fulcro ultimi quattro anni, ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento
delle attività di sincronizzazione tra normazione europea, ricerca e Affari Legali, Regolatori e Istituzionali del GSE.
innovazione, insieme al progetto Putting Science into Standards sta Nel CdA, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio
cercando di facilitare l’identificazione delle nuove aree scientifico- dell’esercizio 2023, accanto al Presidente Paolo Arrigoni e all’Ammi-
tecnologiche con le quali la normazione potrebbe sviluppare le si- nistratore Delegato Vinicio Mosè Vigilante, siedono Caterina Belletti,
nergie con maggiori ricadute per l’innovazione e l’aumento della Roberta Toffanin e Andrea Ripa di Meana.
competitività delle imprese.
G.M.
G.M.

FOTOVOLTAICO
GAS Sicurezza antincendio dei tetti
Continua il calo bolletta Si trova nella fase di Inchiesta pubblica la CEI TS 82-89 “Rischio
Continua la riduzione del costo del gas naturale per le famiglie in tu- d’incendio nei sistemi fotovoltaici - Comportamento all’incendio dei
tela. Infatti, dopo i ribassi registrati per i consumi dei mesi di gennaio moduli fotovoltaici installati su coperture di edifici: protocolli di prova
(-34,2%) e febbraio (-13%) 2023, in base all’andamento medio del e criteri di classificazione”. Il documento, sorta di ampliamento /
mercato all’ingrosso italiano nel mese di marzo 2023 e per i consumi completamento del CEI TR 82-89:2021, descrive protocolli di prova
dello stesso mese, per la famiglia tipo* in tutela si registra una ulterio- e criteri di valutazione del comportamento all’incendio di campioni
re diminuzione del 13,4% della bolletta rispetto al mese di febbraio di tetto fotovoltaico (i.e. insiemi di porzioni di modulo fotovoltaico e
2023. In particolare, per il mese di marzo, il prezzo della materia di copertura). Il documento si applica esclusivamente ai moduli BAPV
prima gas (CMEMm)**, per i clienti con contratti in condizioni di (Building Applied / Attached PhotoVoltaics) e non ai moduli BIPV
tutela, è stato pari a 46,58 €/MWh. (Building Integrated PhotoVoltaics), in quanto questi ultimi sono con-
La riduzione per il mese di marzo, in termini di effetti finali, porta siderati prodotti da costruzione in UE e, in quanto tali, soggetti alla
la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (aprile 2022- regolamentazione del settore.
marzo 2023) a circa 1.560,7 €, +0,7% rispetto ai 12 mesi equivalen-
ti dell’anno precedente (aprile 2021- marzo 2022)***. G.M.
Novità dall’industria
10 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

COGENERAZIONE & ANALISI


Il controllo in continuo delle emissioni: sistemi di acquisizione dati
conformi a tutte le normative nazionali e regionali
Fer Strumenti è un azienda italiana costantemente in crescita ed è
specializzata nella progettazione e produzione di analizzatori di
gas di combustione e sistemi di acquisizione dati per la misura in
continuo degli inquinanti. I nostri sistemi di monitoraggio SME sono
totalmente realizzati senza coinvolgimento di realtà esterne e diret-
tamente nel nostro stabilimento di produzione a Seregno (MB). Sono
certificati QAL 1 EN 15267 e conformi alle direttive ambientali di cer-
tificazione come richiamato nella Normativa Europea EN 14181 per
eseguire test QAL 2, QAL 3. La procedura QAL 3, rispetta la norma
EN 14181-3 ed è possibile eseguirla anche in modalità automatica
senza obbligare la presenza di personale di servizio, con il ns. siste-
ma di acquisizione ed elaborazione dati FAS18.
Il nostro sistema di acquisizione ed elaborazione dati “FAS 18” è
basato sul sistema SCADA per la gestione delle informazioni imma-
gazzinate su database SQL e gestite tramite funzioni di elaborazione l’ha resa partner orgogliosa dei principali settori e al servizio dei
proprietarie. Esso è stato integralmente progettato e realizzato al relativi processi industriali in Italia ed all’estero quali: Power, Alimen-
nostro interno con particolare cura alla reportistica sulla conformità tare, Chimico, Farmaceutico, Siderurgico, Ceramico, Petrolchimico,
delle emissioni. “FAS 18”, collegato a qualsiasi sistema di misura del- Oil & Gas, Vetrerie, Forni Crematori, Termovalorizzatori.
le emissioni, acquisisce, elabora, calcola, riproporziona e presenta i
dati in accordo con le disposizioni nazionali e locali. Esso fornisce un Fer Strumenti
accesso sicuro e immediato ai dati delle vostre emissioni. Il software è
in grado di acquisire informazioni da qualsiasi modulo I/O sia ana-
logico che digitale tramite i protocolli Mod-bus (TCP) Profinet e OPC. GAS
In tal modo aiutiamo le autorità a controllare i livelli di emissione e gli Termocamere per la rilevazione ottica di gas con quantificazione
operatori a gestire la propria attività in modo sostenibile. superiore dei gas e trasferimento wireless dei dati
Il SW può eccitare contatti e inviare SMS in caso di anomalie di Teledyne FLIR, parte di Teledyne Technologies Incorporated, ha
funzionamento del sistema di analisi o superamento di soglie di lanciato oggi la nuova Serie G, una famiglia di termocamere per la
preallarme e allarme impostabili sui valori di analisi istantanei e di rilevazione ottica di gas (OGI) ad alta tecnologia e a nucleo raffred-
medie orarie. dato che consentono ai professionisti specializzati nel rilevamento e
Il sistema inoltre è dotato di una speciale funzione detta “media pre- nella riparazione delle perdite (LDAR) di individuare e documentare
visionale” che consente, mediante un particolare algoritmo, di preve- efficacemente le emissioni dannose di gas. La Serie G è progetta-
dere con alta probabilità il superamento delle emissioni e consentire ta per consentire a tutti gli utenti nel settore petrolifero e del gas,
di porre tempestivamente rimedio. Può essere fornita la possibilità manifatturiero, siderurgico e delle utility di dedicare più tempo alla
di tenere traccia di tutte le operazioni e gli accessi effettuati da ogni prioritizzazione delle riparazioni delle perdite e meno tempo alla
utente. Ai bassi limiti emissivi imposti agli impianti di cogenerazione, loro documentazione, ottenendo una panoramica più completa della
Fer Strumenti risponde positivamente mediante l’impiego di un solo gravità delle emissioni.
analizzatore in grado di monitorare sia la misura di NOx che CO La Serie G presenta sette modelli di termocamera. Tutti i modelli sono
con il grande vantaggio economico, sia in termini di prezzo di ac-
quisto dello SME che di manutenzione, rispetto ai sistemi tradizionali
dove è necessario l’impiego di due analizzatori distinti.
Siamo in grado di offrire studi di fattibilità tecnico-economici completi
al Cliente sia per la realizzazione di un nuovo SME, chiavi in mano,
che di un eventuale revamping. Tutti i sistemi di monitoraggio forniti
sono avviati dal nostro personale qualificato in grado di praticare
formazione dedicata al Cliente; così come eseguire il commissioning,
la messa in servizio e la manutenzione. La divisione Service opera
su tutto il territorio nazionale isole comprese. L’efficienza del servizio
postvendita assicura una lunga operatività ai sistemi ed apparecchi in
virtù dell’assistenza costante sia in campo che da remoto.
Fer Strumenti non è solo attiva nel settore delle emissioni ma vanta
anche un grande mercato dedicato agli analizzatori di ossigeno che
con il contributo di

4° incontro: Sviluppo degli impianti BIOGAS in italia


16 maggio 2023 ore 16.30-18.30
Saluto - Luigi Bressan e Giorgio Veronesi- ATI e AIDIC
Introduzione e coordinamento - Giulia Bozzano - Politecnico di Milano
La filiera biogas-biometano in Italia: stato dell'arte e prospettive di
sviluppo - Lorenzo Maggioni - Consorzio Italiano Biogas
Biometano. Sviluppo del mercato e dell’industria verso la
decarbonizzazione - Marco Ortu - BioEnerys
Il ruolo del bio-GNL nella transizione energetica: tecnologia e sviluppi
della micro-liquefazione per la decarbonizzazione- Giorgio Copelli -
Ecospray Technologies

Gli altri incontri in programma sono:


15/06/2023 CONVEGNO IN PRESENZA: I materiali critici per la
transizione energetica
13/07/2023: Trend di evoluzione dei biocombustibili
21/09/2023: L’idroelettrico
12/10/2023: Le pompe di calore
26/10/2023: Il sistema elettrico
16/11/2023: Applicazione della digitalizzazione
14/12/2023: Tecnologie sostitutive nella produzione dei metalli

La partecipazione agli incontri è gratuita,


iscriviti qui!
Visita i siti delle Associazioni
https://www.ati2000.it https://www.aidic.it
Novità dall’industria
12 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

disponibili con connettività wireless per consentire agli operatori di


caricare e archiviare automaticamente le immagini e i video salvati
sul software cloud FLIR Ignite mentre si trovano sul campo. Le termo-
camere Serie G sono compatibili con la maggior parte dei software
di analisi di terze parti, il che consente agli operatori di condividere
in modalità wireless i contenuti acquisiti con colleghi di tutto il mondo
per la revisione, fornendo ulteriori analisi ed elaborazioni. Le lenti
intercambiabili Quick-swap offrono agli utenti la flessibilità di ispe-
zionare da più distanze.
Teledyne FLIR ha progettato i modelli FLIR G620, Gx320 e Gx620
per rilevare e quantificare accuratamente le emissioni fuggitive, di
idrocarburi e di altri composti organici volatili (VOC) nel settore
petrolifero e del gas. Grazie alla quantificazione integrata alla ter-
mocamera, non è necessario portare con sé un secondo dispositivo
complementare durante l’ispezione. Teledyne FLIR ha inoltre aggiunto per ATEX e altri ambienti pericolosi e immuni alla cavitazione e ai
le classificazioni ATEX, la conformità alla sensibilità OOOOa e un problemi NPSH e possono funzionare anche sottovuoto.
touchscreen ergonomico girevole per garantire che i professionisti
possano svolgere il lavoro in modo più sicuro ed efficiente. Come funziona
I modelli G306 e G343 offrono agli ispettori delle utility una qualità Il liquido scorre per gravità nella pompa attraverso una valvola di
dell’immagine superiore e caratteristiche avanzate per rilevare rispet- ritegno di ingresso, sollevando il galleggiante. A questo punto, la val-
tivamente l’esafluoruro di zolfo e l’anidride carbonica e contribuire vola di aspirazione del fluido motore viene chiusa mentre la valvola
così alla manutenzione delle apparecchiature elettriche. I modelli di sfiato è aperta. Quando il galleggiante raggiunge la sua posizione
G346 e G304 offrono un metodo efficace per rilevare fughe di mo- più alta, la valvola di aspirazione del fluido motore si apre e la val-
nossido di carbonio o perdite di refrigerante e potenziali problemi al vola di sfiato si chiude, consentendo al fluido motore di entrare nel
fine di migliorare la sicurezza e la produttività nell’impianto. corpo della pompa. La pressione nella pompa si accumula quanto
“Per la prima volta, la Serie G Teledyne FLIR offre un’ergonomia basta per superare la contropressione. Il liquido pressurizzato apre la
senza pari grazie alla quantificazione nei modelli di termocamera valvola di ritegno di uscita e inizia lo scarico. Il liquido scaricato può
per gli idrocarburi, aggiungendo una misurazione continua delle essere quantificato attraverso un apposito contatore, consentendo
emissioni nel processo quotidiano di rilevamento e riparazione alla pompa di funzionare come un flussometro affidabile. Quando
delle perdite”, ha affermato Craig O’Neill, Direttore dello sviluppo il galleggiante raggiunge la sua posizione inferiore, la valvola di
commerciale OGI globale presso Teledyne FLIR. “Questi nuovi mo- aspirazione del fluido motore si chiude e la valvola di sfiato si apre
delli rappresentano una svolta nell’OGI con funzionalità avanzate, consentendo al liquido di riempire nuovamente la pompa, ripetendo
protocolli di comunicazione wireless aggiornati e un LCD touchscreen il ciclo.
girevole per massimizzare l’efficienza dell’utente sul campo”. Valsteam ADCA produce, con il marchio ADCAMat, una delle più
La nuova Serie G sarà disponibile per la spedizione entro il trimestre. grandi gamme di pompe a rilancio condensa e scaricatori di con-
densa per pompe sul mercato con soluzioni per tutti i settori e le
Teledyne FLIR applicazioni. I modelli sono disponibili con diversi design, dimensioni
e capacità, con versioni standard che operano a pressioni fino a 10
bar @ 185 ºC, fabbricate in acciaio al carbonio o acciaio inossida-
POMPE bile e secondo le norme EN o ASME. Le pompe partono da DN25
Pompe a rilancio condensa – 1” fino alla più grande DN100 – 4”, con unità singole in grado di
Una pompa a rilancio condensa è un dispositivo meccanico che gestire carichi fino a 30.000 kg/h, e anche più in alto se più unità
utilizza un sistema a galleggiante ed a leva collegato ad una serie sono montate in parallelo.
di valvole di aspirazione e di scarico ed utilizza un fluido motore Le pompe ADCAMat possono anche essere fornite come unità pre-
comprimibile per pressurizzare e trasferire il mezzo liquido, ad confezionate, risparmiando tempo, costi aggiuntivi e garantendo
un’altitudine o pressione più elevata. Tali dispositivi sono ampiamen- un’installazione priva di problemi. Queste unità sono disponibili in
te utilizzati nei sistemi a vapore in alternativa alle pompe elettriche configurazioni standard o appositamente progettate per soddisfare
convenzionali, per il compito di pompare condensa, tipicamente al i requisiti applicativi. Tali unità sono tipicamente composte da una o
serbatoio dell’acqua di alimentazione della caldaia. In tale applica- più pompe ADCAMat, un ricevitore ventilato e tutti gli elementi ausi-
zione, il vapore viene scelto principalmente come fluido motore, poi- liari, come valvole di isolamento, filtri, valvole di ritegno e scaricatori
ché è prontamente disponibile, nel qual caso i costi di gestione sono di condensa, montati in modo compatto su un telaio metallico, con
molto bassi e il risparmio energetico è molto significativo rispetto alle tubazioni e pronti per il collegamento..
alternative elettriche. Inoltre, le pompe a rilancio condensa, hanno
l’ulteriore vantaggio, ossia, di non avere requisiti elettrici, sono adatte Valsteam ADCA
Novità dall’industria
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 13

COGENERAZIONE A IDROGENO idrogeno può quindi offrire un’alta efficienza energetica e ridurre la
2G Energy: l’azienda che guida la transizione energetica dipendenza dalle fonti fossili. Infine, flessibilità e scalabilità grazie al
L’idrogeno è una tematica, a livello energetico, di cui si parla sem- fatto che la produzione può essere scalata per soddisfare le esigenze
pre più massicciamente. Sta divenendo sempre più importante quale di diverse applicazioni, dalle piccole centrali di cogenerazione per
fonte energetica pulita e versatile, e il suo utilizzo nella cogenera- le abitazioni fino alle grandi centrali per le industrie, e versatilità
zione rappresenta una promettente opportunità per la produzione grazie al fatto che l’idrogeno ha la possibilità di essere utilizzato in
combinata di energia e calore in modo efficiente ed ecologicamente diversi settori, non solo nella cogenerazione, ma anche nei trasporti,
sostenibile. nell’industria, nella produzione di energia elettrica e molto altro. Ciò
2G Energy, una delle aziende leader nel mercato della cogenera- significa che la sua produzione e utilizzo possono contribuire a diver-
zione, ci ha sempre creduto, anche in tempi non sospetti, e ad oggi sificare l’economia e a creare nuove opportunità di lavoro.
infatti è possibile affermare che è l’unica realtà ad avere già oltre L’idrogeno può essere prodotto da fonti rinnovabili come l’energia
una ventina di impianti funzionanti, localizzati in Giappone, Taiwan, solare e l’eolica, il che lo rende altamente flessibile.
Regno Unito, Germania ed Emirati Arabi Uniti. 2G è partita nel 2018 La maggior parte degli impianti alimentati a idrogeno che 2G ha
e oggi conta già su migliaia di ore di funzionamento. Il funzionamen- installato, e che sono operativi, a livello mondiale, infatti, sono frutto
to di un motore a idrogeno è molto simile a quelli alimentati a gas di un surplus di energia rinnovabile, stoccata in idrogeno, prodotta
naturale. da impianti eolici o fotovoltaici.
“C’è solo da comprendere come gestire le varie quote di integrazio- “L’eolico, ad esempio, è in grado di produrre grandi quantità di
ne”, afferma Alberto Icardi, Sales Manager di 2G Italia. “Se si tratta energia elettrica anche durante la notte, un momento in cui la rete
di una percentuale al di sotto del 30% in volume dell’idrogeno in nazionale non ha una richiesta così importante, per cui diventa inte-
miscela, questa può essere gestita direttamente dal motore così come ressante lo stoccaggio, al netto delle perdite, sotto forma di idrogeno
nasce dalla fabbrica per tale utilizzo; se si tratta di una fascia dal 30 piuttosto che fermare le turbine eoliche”, aggiunge Icardi. “Un coge-
al 60% è necessario andare a realizzare una rampa a gas dedicata neratore a idrogeno può essere di particolare interesse per le aziende
che va a distribuire l’idrogeno direttamente in camera di combustio- che possiedono già un impianto fotovoltaico, tecnologia che è molto
ne. Oltre al 60% e fino 100%, andiamo ad iniettare direttamente e presente a livello italiano. Il nostro auspicio è quello di poter avviare
contemporaneamente il gas naturale con la miscela metano/aria. In a breve un progetto pilota in Italia”.
questo caso è necessario fare ancora ulteriori interventi sulla camera L’Italia ha da sempre una vocazione industriale e, ovviamente, per
di combustione, quindi a livello del cilindro, delle guarnizioni della questo settore altamente energivoro la cogenerazione è pressoché
testata, in quanto l’idrogeno ha una combustione a temperature più indispensabile per restare competitivi sul mercato. I vantaggi per
elevate che quindi sollecita in maniera diversa l’organo meccanico e queste realtà sono chiari. Meno naturale è invece pensare a quanto
questo rende necessari materiali diversi”. questa tecnologia possa essere vantaggiosa anche per le PMI, che
I vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia sono svariati. Il rappresenta la maggior parte del tessuto imprenditoriale italiano.
primo, e più interessante, soprattutto in questo periodo storico è quel- Esse, infatti, possono rapidamente veder ridurre il proprio carico
lo ambientale. L’idrogeno, infatti, in fase di combustione non emette economico della bolletta elettrica e gas anche del 20-30% con l’in-
CO2 ed è pertanto un’energia amica dell’ambiente. stallazione di un cogeneratore, il che si traduce in un consistente
A seguire vi è l’alta efficienza energetica. L’idrogeno, infatti, pos- risparmio economico. Nel settore agroalimentare, ad esempio, i
siede un alto potere calorifico e può essere utilizzato per produrre grandi pastifici hanno bisogno di megawatt di potenza, ma esiste
energia elettrica e termica in modo efficiente. La cogenerazione con tutta una serie di piccole realtà (caseifici e salumifici), che possono
trarre, a maggior ragione in momenti di fluttuazione estrema del
prezzo dell’energia, un enorme beneficio. Per non parlare del settore
farmaceutico/chimico.

2G

COGENERAZIONE
Sperlari taglia la bolletta del 35% con la cogenerazione
Sperlari taglia le bollette energetiche e le emissioni, grazie al nuovo
impianto di cogenerazione da quasi 1.000 kW realizzato con Gesco
Spa a Cremona. Il nuovo impianto, all’interno dello stabilimento in
cui si producono i celebri torroni e le caramelle Sperlari, è in grado
di produrre in maniera combinata energia elettrica, vapore, acqua
calda e acqua refrigerata, con un risparmio sui costi energetici dello
stabilimento pari al 35%. L’impianto, inoltre, non comporta alcun
immobilizzo di capitale per Sperlari, in quanto i costi di realizzazio-
Novità dall’industria
14 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

ne sono interamente a carico di Gesco, società di servizi energetici


(Esco) di Siena che ha utilizzato un contratto di prestazione energe-
tica potenziato (Share to Save). Il contratto prevede il pagamento,
a carico di Sperlari, dell’energia effettivamente impiegata dallo
stabilimento, con un risparmio garantito contrattualmente pari al
35% rispetto alle forniture di rete per gas ed elettricità. La maggiore
efficienza energetica del cogeneratore, unita a un piano parallelo di
neutralizzazione delle relative emissioni di gas serra climalteranti,
permetterà anche di abbattere di circa il 97% la carbon footprint con-
nessa all’approvvigionamento dei vettori energetici dello stabilimento
Sperlari, riducendo la produzione annua di CO2 di circa 4.000 ton-
nellate, corrispondenti alla piantumazione di 1.320 alberi.
“Il risparmio energetico e la sfida della sostenibilità sono due pilastri
di lungo periodo nella strategia di sviluppo di Sperlari”, spiega
Marco Bagato, Operation director di Sperlari, “e la crisi del gas ci
permette di beneficiare da subito di questo intervento, rafforzando
la nostra scelta di guardare al futuro in un’ottica di innovazione e zione. Inoltre, l’ultima generazione di pompe di calore è concepita
miglioramento continuo della nostra impronta ambientale”. appositamente per l’impiego in edifici ristrutturati, con temperature di
Andrea Giannini, fondatore e Amministratore unico di Gesco, ha mandata fino a 75°C. Sulla scia di una domanda in costante crescita
aggiunto: “L’impianto Sperlari ci ha permesso di dare concretezza da parte del mercato italiano di soluzioni tecnologiche sostenibili
a un progetto di efficientamento energetico fortemente interconnesso nei settori del riscaldamento, del raffrescamento, dell’acqua calda
ai principi cardine che stanno alla base del moderno concetto di sanitaria e della ventilazione, Stiebel Eltron ha identificato l’Italia
sviluppo sostenibile. Un impianto realizzato interamente su misura come uno dei mercati più importanti della transizione ecologica in
per un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo”. Europa, nonché un punto di partenza ideale per fornire una pronta
Nel dettaglio, il nuovo impianto di cogenerazione realizzato da risposta al mercato. La filiale di Brescia consentirà al gruppo di
Gesco a Cremona permette a Sperlari di coprire il fabbisogno di essere più vicino agli installatori e ai progettisti italiani, grazie alla
energia elettrica all’89%, quello di energia termica in vapore e in presenza di uno showroom dedicato all’esposizione dei prodotti e di
acqua calda rispettivamente al 58 e al 99% e il fabbisogno di energia un’area interamente dedicata alla formazione di tecnici specializzati
frigorifera al 90%. nell’installazione e messa a punto dei dispositivi Stiebel Eltron, dotati
di tecnologie all’avanguardia. L’ufficio commerciale garantirà un
Gesco tempestivo supporto al cliente in tutte le fasi di prevendita, vendita e
post-vendita. Per dare il migliore supporto possibile ai clienti, sono
stati realizzati strumenti online ad hoc in grado di semplificare la
POMPE DI CALORE ricerca delle soluzioni più adatte ad ogni utilizzo.
Stiebel Eltron approda in Italia “Il nostro obiettivo in Italia e in ogni Paese in cui siamo presenti, è
Stiebel Eltron, Gruppo tedesco di imprese a gestione familiare ope- la piena soddisfazione dei nostri clienti. Basti pensare che la nostra
rante a livello internazionale, tra le maggiori compagnie sul mercato filosofia si riassume nel ‘rendere più facile’ ogni fase tecnica, ga-
europeo per la tecnologia delle pompe di calore, ha scelto la città di rantendo un pieno supporto per ogni esigenza, fornendo soluzioni
Brescia per l’apertura della sua filiale italiana. Il gruppo, attivo dal complete con dispositivi facili da posizionare, installare, connettere
1924, conta 26 sedi, più di 5.000 dipendenti e più di 120 filiali di e configurare. Con il nostro programma HP Easy, vogliamo offrire
distribuzione e succursali in tutto il mondo, con un fatturato di oltre 1 un eccellente servizio a 360 gradi in termini di consulenza, proget-
miliardo di euro nel 2022. tazione, installazione e anche assistenza post-vendita.” Commenta
Cuore della produzione di Stiebel Eltron sono le pompe di calore ad Stephan Pähler, Regional Sales Director Europe di Stiebel Eltron.
alta efficienza energetica, i sistemi di ventilazione e le soluzioni per “Con l’apertura della filiale di Brescia vogliamo arricchire il panora-
l’acqua calda sanitaria, insieme a sistemi di controllo con interfacce ma italiano con il nostro forte know-how e la nostra esperienza nel
digitali intelligenti. Tutti i prodotti sono progettati secondo criteri di proporre prodotto in grado di combinare armoniosamente efficienza
alta qualità, innovazione, attenzione al comfort, efficienza e affi- energetica, comfort e design per contribuire anche a un futuro green
dabilità. Una delle caratteristiche principali delle pompe di calore e e pienamente sostenibile”.
dei prodotti Stiebel Eltron è la loro estrema facilità nell’installazione, “Sono orgoglioso di poter mettere tutta la mia esperienza maturata
grazie ai componenti principali già integrati in ogni unità. Questo nel settore al servizio di Stiebel Eltron, azienda leader nella produ-
consente un grande risparmio di tempo e ne garantisce un utilizzo zione e fornitura di prodotti di indiscussa qualità tedesca. Credo
sicuro anche in combinazione con i caloriferi e gli impianti idraulici che potremo cogliere grandi opportunità da questo momento storico
preesistenti. Le pompe di calore Stiebel Eltron si abbinano perfetta- che vede emergere una nuova sensibilità in un numero sempre più
mente anche ai sistemi di ventilazione negli edifici di nuova costru- crescente di persone, offrendo soluzioni efficaci per ogni esigenza,
Novità dall’industria
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 15

migliorando la qualità e il comfort delle case degli italiani di oggi COGENERAZIONE


e di domani.” Afferma Nicola Varvelli, Country Manager e Sales Dayco punta sulla cogenerazione e autoproduce
Manager di Stiebel Eltron in Italia. il 65% dell’energia elettrica
In controtendenza rispetto all’andamento dei prezzi dell’energia,
Stiebel Eltron Dayco Europe – 1125 dipendenti e quattro stabilimenti in Italia – è
riuscita a contenere i costi energetici, grazie all’avvio del nuovo
impianto di cogenerazione realizzato da Gesco Spa presso il sito
REFRIGERAZIONE produttivo di Chieti. Dayco produce componenti per i sistemi di tra-
Nuovi evaporatori ibridi a falling film di BITZER smissione per il settore automobilistico e industriale: la partnership
Davanti a prospettive e normative che pongono al centro di tutto la con Gesco Spa, una delle maggiori società indipendenti di servizi
tutela dell’ambiente, ancora una volta, BITZER rappresenta il pionie- energetici in Italia, consente alla società di autoprodurre il 65% del
re di soluzioni lungimiranti e tecnologie sempre più efficienti. Tra i fabbisogno elettrico del sito, oltre al 50% del fabbisogno frigorifero
prodotti di punta nell’ampia e variegata rosa di soluzioni proposte e al 16% di quello termico, grazie al recupero dell’energia termica
dall’azienda tedesca - leader nella produzione di componenti per generata dalla produzione di elettricità.
la refrigerazione, condizionamento e processo - spiccano infatti i “Avevamo pensato alla cogenerazione come opportunità per conte-
nuovi evaporatori ibridi a falling film, presentati lo scorso ottobre a nere sia i costi dell’energia che l’impatto ambientale dello stabilimen-
Norimberga in occasione di Chillventa, la fiera internazionale più to: con l’impennata dei prezzi del gas registratasi nel 2022, il rispar-
importante per il settore della refrigerazione. Si tratta di un prodotto mio è stato perfino maggiore rispetto a quello stimato, riducendo nel
progettato per essere conforme ai futuri requisiti di efficienza del contempo le emissioni di CO2 di oltre 1.700 tonnellate l’anno”, spie-
regolamento UE Ecodesign, che raggiunge e supera i livelli minimi ga Licinia Licini, direttrice dello stabilimento Dayco a Chieti. “Questa
di efficienza previsti dalla direttiva, con una potenza frigorifera che esperienza ci ha spinti a progettare anche un secondo impianto, da
va da 300 a 2000 kW. Proprio grazie a questo plus distintivo, gli realizzare nel sito di Manoppello, in provincia di Pescara, nel corso
evaporatori a falling film ibridi offrono flessibilità e una varietà di del 2023”.
campi di applicazione, soprattutto nella climatizzazione e nel raffred-
damento di processo.

Disponibili in cinque diametri mantello e ottimizzati per i refrigeranti


R134a, R1234ze e R513A, ottengono delle efficienze decisamente
superiori rispetto agli evaporatori a espansione secca nell’impiego a
pieno carico e, in particolare, a carico parziale, con un comporta-
mento stabile in tutte le condizioni di lavoro grazie alla separazione
delle gocce di liquido ottimizzata, a una minore carica di refrigerante
e ad un migliore recupero d’olio. Il loro speciale design assicura che
il lato del mantello non sia completamente allagato di refrigerante ed
è stato studiato per ridurre almeno del 35% l’utilizzo di refrigerante
rispetto ai tradizionali evaporatori allagati. Il liquido, nello specifico, “L’impianto di cogenerazione di Dayco ha rendimento complessivo
viene accuratamente distribuito sulla superficie del tubo, mentre viene che supera l’85%, contro il 50% circa di un impianto tradizionale
allagata solo una piccola parte del lato mantello. Per questo, gli in- per la produzione di energia elettrica alimentato a gas e riesce così
novativi evaporatori a falling film ibridi sono considerati l’evoluzione a mitigare i costi di approvvigionamento energetico anche in una
degli evaporatori allagati. Funzionando in modo affidabile in tutte le situazione di grave incertezza come quella attuale”. Ha dichiarato
condizioni di servizio, garantiscono inoltre bassi costi di manutenzio- Andrea Giannini, fondatore e Amministratore unico di Gesco.
ne. Per gli impianti di raffreddamento con una potenza superiore a L’impianto di cogenerazione di Chieti è stato realizzato con un
400 kW, l’efficienza minima richiesta dal regolamento UE Ecodesign contratto di prestazione energetica, quindi è stata la stessa Gesco
renderà preferibili evaporatori allagati, con maggiore livello di ef- a sostenere i costi di realizzazione, senza alcun esborso iniziale da
ficienza, a discapito degli evaporatori a espansione secca. Con la parte di Dayco, che pagherà invece il consumo effettivo dell’energia
tecnologia ibrida di BITZER, gli utilizzatori ottimizzeranno al massimo prodotta dall’impianto, a un prezzo scontato rispetto a quello soste-
i loro impianti per affrontare il futuro con gli strumenti migliori. nuto per acquistare le quantità residuali di energia dalla rete.

BITZER Gesco
Novità dall’industria
16 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

REFRIGERAZIONE
Eliwell e Schneider Electric con soluzioni complete
per l’efficienza e la sostenibilità nel Food Retail
Eliwell prosegue nel suo percorso di continua innovazione, sulla stra-
da intrapresa ormai da diversi anni che punta su digitalizzazione,
connettività, sostenibilità ed efficienza. Le nuove soluzioni, TelevisGo
v10 e TelevisAir 3.0, presentate in anteprima a Düsseldorf, sono la
conferma dell’impegno dell’azienda verso lo sviluppo di tecnologie
che agevolino installatori, produttori e utenti finali nel loro lavoro
quotidiano, abilitando la connessione degli impianti, la centralizza-
zione dei dati e l’integrazione di tutti i dati disponibili per migliorare
l’efficienza e ridurre la carbon footprint.

TelevisGo v10, integrabile nella piattaforma


EcoStruxure di Schneider Electric
Per i supermercati, Eliwell presenta la versione completamente rinno-
vata di TelevisGo, il supervisore per la refrigerazione che unisce la AIR EDGE. Si tratta di una soluzione che mira ad offrire interessanti
semplicità di configurazione, la possibilità di ottimizzare il funziona- vantaggi sia ai costruttori di apparecchiature frigorifere (OEM) sia
mento dell’impianto ma anche di integrare facilmente la refrigerazio- agli installatori che agli utenti finali, come i titolari di pasticcerie, ma-
ne nella supervisione dell’edificio grazie a EcoStruxure di Schneider cellerie e in generale negozi con apparecchiature frigorifere a spina.
Electric con il nuovo sistema basato sul cloud Integrated Management Il nuovo hardware AIR EDGE è in grado di abilitare la connettività al
Platform: la piattaforma è capace di gestire le informazioni di tutti gli cloud dei controllori Eliwell compatibili tramite l’utilizzo di reti WiFi
asset di una intera catena di supermercati e di fornire informazioni o Ethernet locali. L’accesso al cloud consente di gestire da remoto i
immediate e strumenti per intervenire tempestivamente sull’efficienza controllori permanentemente connessi sia in lettura (per analisi dei
e sulla gestione della manutenzione di tutti gli impianti. dati e monitoraggio) che in scrittura (per la modifica di parametri
La supervisione TelevisGo v10 è ideale per la gestione della soluzione o l’invio di comandi per la gestione di utenze), interagendo da pc,
Eliwell DOMINO, nata per i sistemi sostenibili con CO2 transcritica, grazie al servizio TelevisAir, e visualizzandoli tramite l’App Eliwell
che include i controllori RTX 600 DOMINO ZERO ed EWCM 9000 AIR, grazie alla disponibilità di una procedura guidata (wizard) di
PRO DOMINO per controllare l’operatività e l’efficienza delle appa- configurazione alla rete locale.
recchiature frigorifere. Con la funzione di geolocalizzazione, i costruttori possono impo-
stare il tracciamento dei banchi frigo installati per fare analisi sulla
Banchi a spina connessi in cloud con loro efficienza, o per monitorare il funzionamento di determinati
Eliwell TelevisAir 3.0 componenti per studiarne eventuali migliorie da apportare in fase
Per lo Small Food Retail, quindi i piccoli esercizi commerciali, Eliwell di costruzione; possono inoltre valutarne la sostituzione con versioni
presenta in anteprima la nuova generazione di connettività TelevisAir più efficienti, dimensionando diversamente i compressori in base alle
3.0 per frigoriferi plugin, che si completa con il nuovo dispositivo performance reali sul campo.
Allo stesso modo l’installatore può ricevere dati da remoto ed effi-
cientare la sua operatività: non dovrà recarsi sempre sul posto per
intervenire su un frigorifero, ma potrà farlo anche da remoto, comu-
nicando con il titolare dell’esercizio commerciale in cui ha installato il
banco o la cella frigorifera.
Per gli utilizzatori finali, AIR EDGE aggiunge un altro plus: se la
registrazione automatica dei dati HACCP è già possibile grazie al di-
spositivo HACCP Module, ora Eliwell la rende ancora più sistematica,
automatizzata e accessibile da remoto. Alla possibilità di scaricare la
reportistica dei dati HACCP a bordo macchina grazie alla tecnologia
Bluetooth e all’App Eliwell AIR, si aggiunge la possibilità di ottenere
gli stessi dati da remoto via cloud. Per qualsiasi anomalia non è più
necessario essere vicini al frigorifero o alla cella: la consultazione dei
dati può essere effettuata anche da remoto. Si possono inoltre rice-
vere notifiche sugli allarmi, e tenere l’apparecchiatura sotto controllo,
prevenendo sprechi, malfunzionamenti e perdita di prodotti.

Eliwell e Schneider Electric


N ewsletter
8th AIGE/IIETA International Conference
and 18th AIGE Conference
TORINO • June 14-15, 2023

SECOND ANNOUNCEMENT AND CALL FOR ABSTRACTS


The organizing committee is pleased to announce that the 8th AIGE-IIETA International
Conference and the 18th AIGE Conference on “Energy Conversion, Management, Recovery,
Saving, Storage and Renewable Systems ” will be held in Torino on June 14 -15, 2023.
The call for abstract is now open. All full papers will be published on a IIETA online journal
after review by the scientific committee.

cONfeReNce chaIRs The conference is organized under the joint auspices


Romano Borchiellini of AIGE and IIETA with the aim of providing technical
Energy Center President information to their members and to the scientific and
Politecnico di Torino, Italy (Organizer) industrial community at large.
Enrico Lorenzini Hosting and sponsoring institution will be the Energy
AIGE President, IIETA Directive Board Component Center of Politecnico di Torino and the UN.I.VER.
Università di Bologna, Italy
Consorzio Università ed Impresa Vercelli.
Andrew Zhang Conference venue will be the Energy Center located
International Information and Engineering Technology Association
close to the Politecnico di Torino.
IIETA, Canada

ImpORTaNT INdIcaTIve daTes


• Abstract submission deadline: March 27, 2023

• Abstract acceptance: March 31, 2023

• Full paper submission: April 30, 2023


• Early registration deadline: May 8, 2023

More information and updates are available at www.aigeiieta2023.org


Aziende & Dintorni
18 a cura di BRUGG Pipe Systems
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

BRUGG PIPE SYSTEMS


I lavori di riqualificazione dell’Istituto Oncologico Veneto
Le opere hanno interessato il sistema di teleriscaldamento e la costruzione di una nuova centrale di raffrescamento.
Impiegata la tecnologia No-Dig per la posa delle tubazioni con tratte fino a 300 metri.

Un progetto importante e complesso, dovuto alle molte variabili da nicolo dei gas medicali) si aggancia a un’altra linea, sempre interrata
valutare già dalle fasi iniziali. Un intervento volto a reimpostare l’intero e ispezionabile. Il ramo est raggiunge il padiglione di oncologia dove
sistema di riscaldamento e di raffrescamento del padiglione oncologico è stato realizzato, in copertura, l’ampliamento della centrale termica
e delle strutture annesse dell’ex ospedale Busonera, ora rinominato esistente. Il ramo ovest si riconnette, a sua volta, con una nuova sotto-
IOV – Istituto Oncologico Veneto, situato nel centro storico di Padova. centrale termica costruita in alcuni ambienti già esistenti.
La riqualificazione riguarda il collegamento dell’area in questione alla Tutti gli interventi progettati mirano a minimizzare l’impatto estetico-
centrale est, presente nell’area ospedaliera, tramite tubazioni interrate, funzionale e storico-ambientale, con lavori volti a massimizzare il
posate con tecnologia “No- Dig” (Senza Scavo), con lo scopo di creare recupero o la sostituzione di edifici esistenti, grazie all’adozione di
un sistema di teleriscaldamento e la costruzione di una nuova centrale operazioni sotterranee. L’impiego della tecnologia No-Dig consente il
di raffrescamento dell’area in questione. rispetto della cinta muraria preesistente, evitando ogni opera “visibile”
In fase di progettazione, i tecnici della società di ingegneria e architet- e lasciando inalterate, anche nel sottosuolo, le integrità archeologiche
tura Steam di Padova hanno tenuto in considerazione diversi aspetti, interrate e le relative strutture di fondazione. Vengono quindi rispettati
tra i quali: sia l’ambiente, sia il paesaggio azzerando eventuali impatti causati
- La presenza di preesistenti opere di valenza storica, che causavano da altre tecnologie di scavo, ad esempio il tunnel. L’ampliamento della
un’incertezza sull’esatta valutazione delle relative opere di centrale termica esistente in copertura dell’attuale edificio laboratori
fondazione. IOV prevede:
- I depositi di un’antica ferriera. - L’installazione di una nuova caldaia (pressurizzata, ad altissimo
- La fittissima e intricata rete di sottoservizi nell’area ospedaliera, rendimento (> 96%) alimentata a metano per la produzione acqua
che ha richiesto particolare cura nell’individuazione dei punti di calda a uso riscaldamento).
partenza e di arrivo del No-Dig e del relativo tragitto. - Nuovo generatore di vapore pulito diretto per uso umidificazione
aria ambiente.
DESCRIZIONE DEI LAVORI
L’intervento prevede il collegamento impiantistico nel sottosuolo con FIGURA 1 - Fasi di saldatura delle barre di tubo guaina
la centrale termica est e la realizzazione di sottocentrali termiche e
frigorifere. Dalla centrale termica est è stata realizzata la congiun-
zione tra i collettori di acqua surriscaldata collocati all’interno della
sottocentrale lavanderia e quelli all’interno del pozzettone interrato
che ospita i collettori di partenza alle tubazioni interrate poste in opera
con tecnologia No-Dig.
Tale collegamento è stato realizzato in parte con tubazioni in acciaio
nero opportunamente isolate in opera con percorso staffato a parete
della lavanderia stessa, e in parte sfruttando un tratto di tubazioni
preisolate esistente. L’intervento è stato necessario per permettere il
raggiungimento della posizione ottimale per effettuare lo scavo para-
bolico (microtunnel realizzato con tecnologia No-Dig) che agevola il
superamento sotterraneo delle fondazioni delle mura storiche (protette
da vincolo architettonico) e delle linee dei sottoservizi.
Il punto di riemersione si trova all’interno del piazzale dell’ospedale,
dove la linea degli impianti (l’insieme delle tubazioni interrate e il cu-

BRUGG PIPE SYSTEMS - www.bruggpipes.com/it


Aziende & Dintorni
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 19

Systems per la necessità di posare una tratta di 300 metri, totalmente


interrata, senza la possibilità di vedere o ispezionare la conduttura.
Serviva quindi una tubazione senza giunti intermedi, capace di soddi-
sfare appieno gli alti standard progettuali ed esecutivi.
Operativamente, in uscita dalla CT-est sono state interrate tubazioni
del diametro DN 80, in acciaio inox, preisolate, flessibili, monitorabili
e particolarmente adatte a questa specifica applicazione. Le tubazioni
sono state “tirate” all’interno di tubi guaina in PEAD (Polietilene Alta
Densità), PN 10 con un diametro esterno di 500 mm precedentemente
installati tramite la tecnologia No-Dig. La sottocentrale, collocata al
piano terra, è invece collegata con tubazioni interrate, prodotte in
barre di acciaio nero preisolato. Le tubazioni in acciaio inox, preisolate,
flessibili sono composte da:
- Un tubo interno di servizio in acciaio inox al NiCr (AISI 304
L o 316L), corrugato a spire elicoidali, in grado di assicurare
ottime prestazioni fluidodinamiche e garantire flessibilità e
FIGURA 2 - La condotta alloggiata su rulli, autocompensazione agli allungamenti termici.
che agevolano lo scorrimento e la posa - Elevato isolamento termico, assicurato dalla schiuma rigida di
polisocianato (PIR) senza CFC. Eccellenti proprietà termoisolanti,
La caldaia si inserisce in parallelo al circuito del teleriscaldamento ottenute rivestendo la tubazione di servizio in fase di schiumatura
previsto per l’intero complesso con funzione di riserva in caso di manu- in pressione con una pellicola trasparente in polietilene a bassa
tenzione ordinaria e straordinaria dello stesso. Nei periodi dell’anno in densità (PELD), capace di impedire la diffusione dei gas di
cui i cogeneratori vanno in manutenzione ordinaria/straordinaria, la espansione.
caldaia è in grado con i suoi 2400 kW di potenza termica al focolare di - Elevata protezione meccanica del sistema tubo-isolamento,
garantire l’utenza del complesso ospedaliero Busonera. La temperatura assicurata da un’estrusione a caldo di polietilene a bassa densità,
dell’acqua prodotta dai cogeneratori e dalla caldaia è similare, e si che crea un mantello esterno continuo.
attesta tra gli 80°C e 90°C, garantendo sempre gli stessi alti rendimenti - Mantello esterno in PEAD.
di scambio termico in sotto centrale termica, nel passaggio da un si- - Tre fili di segnalazione, inseriti longitudinalmente al tubo di
stema all’altro. L’impianto nel suo complesso per i motivi sopra esposti servizio, da impiegare per il monitoraggio e il rilevamento delle
assicura sempre basse emissioni di inquinanti e consumi ridotti di perdite.
combustibile fossile. Il progetto dell’impianto termico ha previsto inoltre
l’installazione di un generatore di vapore pulito diretto, alimentato a Il collegamento alle reti esterne e alle tubazioni interrate è effettuato
gas metano, senza l’utilizzo di scambiatori di calore intermedio per con appositi raccordi di giunzione, progettati e forniti da BRUGG Pipe
trasformare il vapore tecnologico in vapore pulito agli umidificatori Systems. La raccordatura, estremamente semplificata, consente un
delle UTA esistenti nel complesso sanitario, con evidente aumento del rapido collegamento alle condotte esistenti, con notevole risparmio dei
rendimento globale di impianto. costi, in quanto non sono previsti interventi di saldatura né di calibra-
tura. Nell’eventualità di future necessità, i progettisti hanno deciso di
LE OPERE CIVILI posare tubazioni in polietilene flessibile, corrugate esternamente e lisce
Gli interventi riguardano le seguenti operazioni: internamente, del diametro di 160 mm, per l’alloggiamento di cavi.
- Tramite tecnologa No-Dig, creazione di quattro micro tunnel
passanti sotto le mura storiche. CONCLUSIONI
- Ampliamento della centrale termica e spostamento di un gruppo La scelta, già in fase di progettazione, di impiegare tubazioni flessibili
frigorifero già presente. e la tecnologia di scavo No-Dig si è rivelata vincente in quanto ha
- Lavori edili relativi alla nuova centrale frigorifera e alla consentito di interrare i vari sottoservizi senza intaccare le fondazioni
sottocentrale termica. delle mura storiche della città di Padova, protette dal vincolo architet-
- Progettazione della struttura di mascheramento visivo ed acustico tonico. Grazie a questa soluzione, durante i lavori non è stata variata
della zona delle nuove torri evaporative. la viabilità ordinaria nelle vie attorno all’area evitando di stravolgere la
circolazione cittadina. La fornitura in un’unica tratta di ben 300 m della
LE RETI DI DISTRIBUZIONE tubazione flessibile ha permesso un tempo di posa rapido, facilitando
La linea di collegamento tra l’ospedale e la centrale termica (CT-est) è la congiunzione di vari servizi e sottoservizi.
progettata per il trasporto di acqua calda a 130°C. La posa delle con- Infine, una delle caratteristiche distintive della tubazione flessibile prei-
dotte, con tecnologia di scavo con perforazione teleguidata, consente solata – l’autocompensazione – ha agevolato la posa di una lunga
di passare sotto le mura storiche. L’Ufficio Direzione Lavori della Steam tratta, permettendo nella fase di installazione di non utilizzare elementi
ha approvato l’uso di tubazioni prodotte dalla azienda BRUGG Pipe di compensazione addizionali.
Aziende & Dintorni
20 a cura di E.ON
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

E.ON - Relamping e fotovoltaico: un approccio


integrato verso la sostenibilità ambientale
Il progetto realizzato da E.ON per Datwyler è una testimonianza di come per abilitare la transizione energetica sia necessario
un approccio integrato fra efficienza energetica e autoproduzione di energia rinnovabile.

Datwyler, multinazionale con sede principale in Svizzera, è uno dei gruppo ha già ottenuto buoni risultati in questo senso: alla fine del
principali fornitori di articoli tecnici in gomma utilizzati nei settori 2021 il 38% del consumo totale di energia elettrica degli stabilimenti
farmaceutico, automobilistico, e alimentare. Il Gruppo, che ha tre proveniva da fonti energetiche rinnovabili *. Fra questi rientrano gli
stabilimenti produttivi in Italia ,ha fissato l’obiettivo di raggiungere stabilimenti italiani di Montegaldella, in provoncia di Vicenza, di
entro il 2030 la neutralità climatica per le proprie attività interne. Sta Pregnana Milanese, in provincia di Milano, e di Viadanica, in pro-
quindi seguendo un percorso di riduzione delle emissioni guidato vincia di Bergamo, presso i quali E.ON ha realizzato impianti foto-
dall’SBTi (Science Based Target initiative), iniziativa nata da CDP voltaici e progetti di riduzione dei consumi dovuti all’illuminazione.
(il Global Compact delle Nazioni Unite, da WRI (World Resources
Institute) e dal WWF (World Wide Fund for Nature) con l’intento IL PROGETTO E.ON PER DATWYLER
di guidare le aziende nell’impostazione di obiettivi di sostenibilità Il progetto realizzato da E.ON per Datwyler è una testimonianza
che abbiano una convalidata base scientifica. Sono quindi previste di come per abilitare la transizione energetica sia necessario un
misure che prevedono acquisto di energia rinnovabile, aumento approccio integrato fra efficienza energetica e autoproduzione di
dell’efficienza energetica e investimenti in impianti di produzione di energia rinnovabile. Ottimizzare i consumi è infatti fondamentale
energia fotovoltaica. L’obiettivo è ridurre drasticamente le emissioni per aumentare la percentuale di energia autoconsumata. Analizzia-
di gas serra senza ostacolare l’espansione aziendale prevista. Il mo nel dettaglio gli interventi fatti. Negli stabilimenti di Montegaldel-

E.ON - www.eon-energia.com/eon-business.html
Aziende & Dintorni
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 21

quale tecnici i E.ON hanno condiviso con il cliente gli obiettivi da


raggiungere e le specifiche base dell’impianto. Si è quindi passati
alla fase progettuale durante la quale sono state selezionate le
tiplogie di lampade che meglio si adattassero ai diversi ambienti di
lavoro. Ad esempio, nei locali caratterizzati dalla presenza di polve-
re di gomma particolarmente aggressiva , quali il reparto stamperia
dello stabilimento di Pregnana Milanese e il reparto tranciatura di
Montegaldella, sono state installate lampade a led in acciao/vetro,
mentre nel reparto di stampaggio di Montegaldella, caratterizzato
da elevate temperature di esercizio, sono state utilizzate lampade
a led ad alta efficienza resistenti ai regimi di temperatura richiesti.
Per gli impianti fotovoltaici sono stati utilizzati pannelli monocri-
la e di Pregnana Milanese sono stati progettati impianti fotovoltaici, stallini da 375 Wp e inverter con ottimizzatori di potenza in grado
con potenza di picco rispettivamente di 393,75 kWp e 221,25 kWp, di massimizzare la produzione energetica limitando le perdite di
e sono stati sostituiti i corpi illuminanti con lampade a led, raggiun- potenza dovute a malfunzionamenti, ombreggiamenti o esposizioni
gendo una riduzione dei consumi elettrici dovuti all’illuminazione differenti dei singoli pannelli.
rispettivamente del 49% e del 45%. Nel sito produttivo di Viadanica Gli interventi nel loro complesso hanno portato alla riduzione di
è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 249 kWp. 508,37 tonnellate di CO2 ogni anno, pari a a quella assorbita da
Gli interventi di relamping sono stati fatti in ottemperanza alla 50.837 alberi in un anno. Elemento importante per ottenere gli
normativa UNI EN 12464-1 che stabilisce i requisiti minimi per l’illu- obiettivi di riduzione delle emissioni previsti è stato avere un unico
minazione dei luoghi di lavoro in modo da soddisfare le esigenze di interlocutore in grado di presidiare aspetti di efficienza energetica
sicurezza. Sono norme relative all’indice di abbagliamento (UGR), e di autoproduzione energetica integrando competenze diverse.
al valore Lux (numero di lumen per metro quadrato) e alla resa
cromatica della luce (Ra) che lampade e lampadine devono avere. I
requisiti cambiano a seconda del luogo di lavoro e del tipo di attività *fonte:
svolta. Il progetto è stato preceduto da un sopralluogo durante il https://datwyler.com/media/reporting/sustainability-report/2021
Panorama
22 Chimica & Energia
di F. Montagnaro
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Il soddisfacimento sostenibile del


nostro fabbisogno energetico

NECESSITÀ DI UNA DIVERSIFICAZIONE non omogenea distribuzione geografica, limitatezza delle possibilità
DEL PORTAFOGLIO ENERGETICO idriche e geotermiche (discorso a parte verrà sviluppato più avanti per
In aggiunta alle principali sfide nel campo della medicina, e ciò indi- le biomasse). Pertanto, il transito verso le fonti rinnovabili deve preve-
pendentemente dalla recente crisi pandemica, uno dei più importanti dere l’utilizzo del loro intero insieme, un approccio che appare come
settori in cui la scienza e la tecnologia sono chiamate oggi ad operare la soluzione più efficace per contrastare l’impiego dei materiali fossili.
è rappresentato dal soddisfacimento della “fame energetica globa- La Figura 1 riporta i dati forniti nel World Energy Outlook (2021)
le” considerando, al tempo stesso, il rispetto del naturale equilibrio [1], pubblicato da International World Energy Agency (dati elaborati
dell’ambiente. Il nostro Pianeta conta ca. 8 miliardi di persone, con un da Tabella A.1a, World Energy Supply). Il genere umano soddisfa il
consumo energetico complessivo pari a circa 630 EJ. suo fabbisogno energetico basandosi, per circa l’80%, ancora sulle
Le fonti energetiche oggigiorno disponibili sono svariate, estendendosi tre fonti fossili (“dangerous abundance”: le fonti fossili sono ancora
da quelle fossili (dal latino “fodere”=scavare, estrarre; carbone, petro- abbondanti ed economicamente convenienti, e questo a detrimento
lio, gas naturale) a quelle rinnovabili, come fonti derivate da biomasse, dell’ambiente). Il 16% è ad appannaggio delle fonti rinnovabili, e il
o basate su energia solare, eolica, idrica, geotermica, ecc. Soprattutto resto si basa su energia nucleare. Si osserva quindi la necessità di
nel breve e nel medio periodo, la soluzione migliore dal punto di vista lavorare verso l’obiettivo di un deciso aumento, su scala mondiale,
socio-politico-tecnico-economico, ed ambientale, è puntare non ad dell’impiego della quota rinnovabile rispetto a quella fossile.
una sola fonte energetica, ma ad una diversificazione del “portafoglio
energetico” in dotazione a ciascuna comunità. Infatti, oltre all’evi- SURRISCALDAMENTO GLOBALE PER
dente necessità di transitare dall’insieme delle fonti fossili all’insieme EFFETTO DI ANIDRIDE CARBONICA
di quelle rinnovabili, c’è da dire che ogni fonte rinnovabile presenta L’idea che le concentrazioni di gas come CO2 possano influenzare
(oltre a chiari vantaggi) limiti e svantaggi, quindi nessuna, da sola, la temperatura terrestre non è nuova. Lo intuì già il chimico e fisico
può rappresentare la soluzione alla questione. I limiti intrinseci legati svedese Svante Arrhenius (Nobel per la chimica nel 1903) alla fine
alle fonti rinnovabili sono, ad es.: intermittenza di sole e vento e loro dell’800. Per fare un esempio, le emissioni globali antropogeniche di
anidride carbonica sono aumentate da ca. 22 Gton (1990) a ca. 36
FIGURA 1 - Impiego delle fonti energetiche su scala Gton (anno 2021), ossia >60% in circa 30 anni, come si può osservare
mondiale, 2021, dati rielaborati da [1] nel grafico fornito dalle Nazioni Unite (The Sustainable Development
Goals Report 2022) in Figura 2 [2]. Benché sia vero che le variazioni
della concentrazione di CO2 in atmosfera sono ciclicamente sem-
pre esistite (a seguito delle variazioni del flusso di energia solare, e
dell’alterazione dell’orbita terrestre), la linea di massimo storica non
ha mai superato, lungo le ere, il valore fisiologico di ca. 280 ppm.
L’eccedente è evidentemente causato dall’attività antropica: il genere
umano non ha mai fatto esperienza di valori di concentrazione di
anidride carbonica in atmosfera così elevati come quelli odierni. Più
in dettaglio, all’inizio della rivoluzione industriale (anno ca. 1760), la
concentrazione di CO2 in atmosfera non eccedeva il valore-soglia di
280 ppm, e tale è il valore stimato (mediante carotaggi polari) anche
intorno all’anno 1000 d.C. Si tratta cioè del valore fisiologico prima
riferito. Ad oggi, la concentrazione in atmosfera di anidride carbonica
ha invece superato 400 ppm (vengono rilevati valori anche tra 415

Fabio Montagnaro - AIDIC, Dipartimento di Scienze Chimiche, Università degli Studi di Napoli Federico II
Panorama
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Chimica & Energia 23

è stata una delle conferenze più importanti, anche se rivolta solo a


pochi Paesi (e comunque gli USA non aderirono, e Russia, Canada e
Giappone si ritirarono). Un recente incontro rilevante è stato COP21
(Parigi, 2015), dove si è deliberato di contenere l’incremento di tempe-
ratura mondiale a non più di 1.5°C rispetto all’anno 1850, per evitare
conseguenze non più governabili per il genere umano. Man mano,
negli anni, le indicazioni della comunità scientifica si fanno sempre
più definite e stringenti/vincolanti. Al tempo stesso, drammatiche crisi
geo-politiche come quelle attuali possono mettere in seria discussione
gli accordi presi. I punti cardine (per la mitigazione dell’effetto serra
e per la riduzione della produzione in atmosfera di gas clima-alteranti
come anidride carbonica) sottolineati dalla comunità scientifica e po-
litica sono sostanzialmente tre: 1) maggiore efficienza energetica, 2)
maggiore uso di fonti rinnovabili, 3) cattura di CO2 (ad es., mediante
FIGURA 2 - Evoluzione, dal 1900 ad oggi, delle processi di “looping chimico” a base di liquidi come nel caso dell’as-
emissioni antropiche di CO2 (in miliardi di tonnellate) [2] sorbimento reattivo, oppure a base di solidi contenenti calcio come
nel caso dell’adsorbimento reattivo).
e 420 ppm, dati dell’Osservatorio di Mauna Loa, Hawaii, quota di In un recente studio [3] a partire da dati ONU e in linea con gli
circa 3400 m). “Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile”, si è osservato quanto segue:
Queste elevate concentrazioni, come è noto, determinano effetti - I Paesi a maggior consumo energetico (pro-capite) beneficiano di
clima-alteranti (global warm(n)ing). Maggiore temperatura (oggi, un reddito nazionale lordo (pro-capite) maggiore, ed emettono
ca. +1.1°C rispetto al 1850) significa maggiore energia in atmosfe- (pro-capite) più CO2.
ra, esaltando quindi fenomeni quali cicloni, alluvioni, siccità, ecc. - Sono, essi, anche i Paesi con miglior indice di sviluppo umano
Si segnalano inoltre desertificazione, impoverimento dei ghiacciai, (che misura le tre dimensioni fondamentali dello sviluppo umano:
innalzamento del livello dei mari, riduzione delle terre emerse. La salute, conoscenza, e standard di vita).
maggiore concentrazione di CO2 in atmosfera determina anche una - Questi aspetti sono legati da chiare relazioni quantitative, che
maggiore acidità degli oceani, alterandone l’ecosistema. Vi sono dimostrano in modo solido gli aspetti qualitativi appena enunciati.
infine le questioni legate ai c.d. rifugiati climatici (persone costrette a - I Paesi più avanzati hanno il dovere socio-etico, e storico-politico,
migrare verso zone relativamente più sicure, per gli effetti dei cam- di sviluppare strategie per la salvaguardia ambientale.
biamenti climatici che rendono non sostenibili le condizioni di vita nei
Paesi di provenienza) con annessi aspetti socio-storici, etici, economici CARATTERISTICHE DI BIOMASSE
e geo-politici. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati Focalizzando l’attenzione su biomasse solide da impiegarsi come
(UNHCR) stima che circa 700 milioni di persone entro il 2030 saranno combustibili rinnovabili, esse si possono intendere come materiali non
interessate da questo fenomeno. fossili di origine naturale, formatisi fissando l’energia solare in pre-
senza di CO2 e H2O (composti che vengono incorporati nella struttura
INDICAZIONI DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA E POLITICA della biomassa, determinandone i tenori di C, H, O; l’energia solare
I principali Paesi affrontano annualmente le questioni climatiche glo- viene quindi immagazzinata sotto la forma nobile e stabile di legami
bali in c.d. “Conference of the Parties, COP” (Figura 3), con dichia- chimici). Più in dettaglio, durante il processo di fotosintesi, l’energia
razioni a volte blande, altre volte più nette, certamente di valore solare promuove la reazione tra CO2 e H2O liberando O2. Si tratta,
scientifico, ma in passato mai veramente risolutive a causa dei diversi sul nostro Pianeta, del processo dominante per la conversione di C
interessi/veti in gioco dei Paesi rappresentati. COP3 (Kyoto, 1997) inorganico in C organico. Si stima che circa 100 miliardi di ton di C

FIGURA 3 - Alcune delle principali COP


Panorama
24 Chimica & Energia
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

atmosferico vengano convertite in biomassa ogni anno, incorporando cessità di maggiori volumi di reazione, anche tenendo in conto che,
energia solare nell’ordine di ca. 3100 EJ. in genere, una biomassa è meno densa di un carbone. In alternativa,
Durante i processi di combustione (grazie al tenore di C e H presenti), bisogna pensare ad un cambio di paradigma: piuttosto che grandi
le biomasse idealmente restituiscono, in termini di energia termica, l’e- centrali a carbone, favorire l’opzione di impianti di minore potenza
nergia solare precedentemente immagazzinata sotto forma di legami (ma più numerosi e dislocati) alimentati a biomasse (ad esempio, le
chimici, liberando le stesse quantità di CO2 e H2O. Per biomasse si può c.d. CER, “Comunità Energetiche Rinnovabili”).
qui pensare ad una pletora di materiali, come ad es. scarti forestali,
parti di alberi/piante, scarti agricoli, erbe, fiori, paglie, gusci, semi, CONCLUSIONI
frutti, scarti animali, scarti industriali e civili (fanghi da determinate Per il soddisfacimento sostenibile del nostro fabbisogno energetico,
depurazioni), rifiuti solidi urbani (frazione organica) correttamente la soluzione più equilibrata dal punto di vista socio-politico-tecnico-
separati. economico, ed ambientale, è puntare non ad una sola fonte, ma ad una
La ciclicità, in termini di CO2, è qui fatta salva, nel senso che l’emis- diversificazione del “portafoglio energetico” in dotazione a ciascuna
sione netta di anidride carbonica a seguito della combustione di una comunità. Ad oggi, infatti, solo il 16% (su scala mondiale) del nostro
biomassa è virtualmente nulla (la biomassa emette la stessa quan- fabbisogno è soddisfatto dall’insieme delle fonti rinnovabili. Come
tità di CO2 precedentemente fissata). L’uso delle biomasse è quindi conseguenza, le emissioni antropogeniche di CO2 sono aumentate
ambientalmente molto più attraente rispetto all’uso di un carbone, di ca. il 60% negli ultimi 30 anni, e ciò ha comportato valori di con-
anche se non vanno tralasciati gli aspetti socio-ambientali legati a centrazione di anidride carbonica in atmosfera fino a 420 ppm, ben
coltivazioni intensive finalizzate all’impiego di biomasse (con conse- superiori al valore fisiologico che il nostro Pianeta si è dato (ca. 280
guente sfruttamento intensivo di terreni agricoli e perdita della loro ppm). Oltre ai noti effetti diretti sul clima, ciò sta determinando anche
produttività), a discapito di coltivazioni destinate all’alimentazione un aumento dei flussi migratori (“rifugiati climatici”), con annessi
umana ed animale (problema “fuel-vs.-food”; ad es., 200 kg di mais aspetti socio-storici, etici, economici e geo-politici. È fondamentale
rappresentano l’equivalente calorico in cibo necessario a una persona contenere l’incremento di temperatura mondiale a non più di 1.5°C
per un anno, oppure forniscono ca. 80 L di bio-combustibile). Inoltre, vi rispetto all’anno 1850, per evitare conseguenze non più governabili
è da considerare la necessità di impiegare acqua per la crescita delle per il genere Sapiens. Ciò può essere fatto perseguendo strategie di
biomasse, se ciò fosse fatto in modo intensivo (senza cioè utilizzare maggiore efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili, e cattura di
materiali di scarto). CO2 emesso in ambiente. Da una analisi di dati ONU, è evidente che
Come detto, la crescita di biomasse incorpora ca. 3100 EJ di energia il dovere socio-etico, e storico-politico, di sviluppare strategie e tecno-
solare, ossia un valore 5 volte maggiore del fabbisogno mondiale. logie per la salvaguardia ambientale insiste sulla spalle dei Paesi più
Però, ciò non deve trarre in inganno. Per quanto detto sopra, l’uso delle ricchi e sviluppati, da esportarsi poi su scala globale. Soluzioni come,
biomasse si intende come sostenibile se in particolare si fa riferimento ad es., la nascita di comunità energetiche rinnovabili, dove varie fonti
ai soli materiali di scarto, come quelli elencati in precedenza. sostenibili sono impiegate su scala locale per far fronte alle esigenze
Intervalli tipici per le frazioni degli elementi principali contenuti in una di una comunità, rappresentano oggi una alternativa da tenere in
biomassa sono riportati in Tabella 1, con il paragone rispetto a quanto grande considerazione. Biomasse locali quali scarti forestali, parti
si ottiene tipicamente per un carbon fossile. Si nota come, in genere, le di alberi/piante, scarti agricoli, erbe, fiori, paglie, gusci, semi, frutti,
biomasse siano caratterizzate da minor tenore di N e S, con ulteriori scarti animali, scarti industriali e civili (fanghi da determinate depura-
vantaggi ambientali in termini di emissioni di NOX e SO2 a seguito zioni), rifiuti solidi urbani (frazione organica) correttamente separati,
di combustione. Il minor tenore di C per una biomassa ne determina, possono essere utili allo scopo, in uno all’impiego di energia da sole
ovviamente, minor potere calorifico. In termini di “analisi tecnica”, le e vento, geotermica ed idrica, quando possibile. Al di là di emissioni
biomasse hanno (rispetto al carbone) meno carbonio fisso, meno ce- nette di anidride carbonica virtualmente nulle, infatti, la combustione
neri e più volatili (tipicamente: carbonio fisso 10–25%, umidità 5–15%, di una biomassa, grazie ai minori tenori di azoto e zolfo rispetto a
volatili 45–85%, ceneri 0.5–15%). Il potere calorifico inferiore per una un carbon fossile, comporta ulteriori vantaggi ambientali in termini di
biomassa (circa 17 MJ/kg, mediamente) è quindi minore rispetto ad emissioni dei corrispondenti ossidi. In aggiunta, le biomasse possono
un carbone tradizionale (ca. 30 MJ/kg, mediamente). Ciò si affronta, anche essere pensate come precursori di vettori energetici, quali ad
a parità di potenza all’impianto, prevedendo l’invio di una maggiore es. idrogeno ottenuto per piro-gassificazione, oppure bio-combustibili
portata di biomassa da termoconvertire. Ciò può comportare la ne- liquidi ottenuti per liquefazione idrotermale. Questi vettori energetici,
poi, possono essere utilmente impiegati anche in luoghi e tempi diversi
da quelli di produzione, disaccoppiando quindi il momento produttivo
TABELLA 1 - Tipici valori da quello di utilizzo.
di composizione chimica
(“analisi elementale”) di RIFERIMENTI
biomasse, paragonati ai 1. https://www.iea.org/reports/world-energy-outlook-2021.
dati per carbon fossile 2. https://unstats.un.org/sdgs/report/2022/.
(% in peso e su base 3. M. Balsamo, F. Montagnaro et al., Current Opinion in Green and
secca) Sustainable Chemistry, 2023, 40, 100740.
Panorama
26 Energia & Società
di P. Chiastra
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Energia e Metropoli - Termodinamica e Città

Solo il 17% delle terre emerse è privo di una presenza umana stanziale. questione non è semplice perché, al di là delle risorse da investire, tange
Si tratta delle zone inabitabili desertiche o ricoperte da ghiacci. Il cal- un organismo vivente che sottostà a impulsi eterogenei non sempre
colo presuppone le seguenti condizioni al contorno: mancanza di aree controllabili: economici, finanziari, speculativi, amministrativi, e a vincoli
urbane, di terreni agricoli o pascoli, di strade nel raggio di 15 km, di luci preesistenti di vario genere quali la posizione geografica, l’orografia e
notturne visibili da satelliti e, comunque, con una densità abitativa inferio- le infrastrutture.
re a un abitante per km2. In pratica viviamo su un pianeta addomesticato
dove attualmente il 55% della popolazione risiede in città e sobborghi con PERCHÉ LA CITTÀ?
una tendenza all’aumento che forse si risolverà in quella rete di maglie Il villaggio nasce spontaneamente come forma aggregativa per motivi
abitate chiamata Ecumenopoli [1], visibile nel riquadro in Figura 1, in utilitaristici e di socializzazione. Far parte di una comunità significa
alto a destra. Dalla stessa figura che riporta la densità abitativa della mettere insieme le proprie forze, difendersi da fiere e nemici, migliorare
Svizzera e della Pianura Padana si percepisce la tendenza all’aggrega- la specializzazione, aiutarsi reciprocamente nei momenti di bisogno e
zione lungo assi preferenziali che caratterizzano le cosiddette Metropoli instaurare vincoli familiari, di appartenenza e di amicizia, far crescere
Policentriche Lineari, o LiMeS (Linear Metropolitan System), sottoinsieme la prole in sicurezza e svagarsi insieme. Quali sono i luoghi di elezione
delle NeMESys (Neighbouring Mega Ecological System) [2]. per il suo insediamento? Dove è presente un minimo di sicurezza, acqua,
Gli ambienti urbani sono “delizia” per molti e “croce” per altri. La perce- possibilità di sfamarsi e, in generale, lungo quelle vie di comunicazione e
zione è in parte soggettiva ma, in taluni casi, il livello di pressione degli scambi, da sempre esistite. Con il crescere della popolazione aumenta la
insediamenti antropici (tasso di artificializzazione) [3] è tale da risultare ricchezza della collettività, l’interscambio di idee e cose, l’innovazione e
condizione generalizzata e oggettiva. Le città nascono e talvolta tendono addirittura l’efficienza dei processi coinvolti che assumono un momento
a venir abbandonate dai residenti (Venezia ad esempio) con successiva parossistico con il commercio e l’industrializzazione, determinando
morte ma, per lo più, evolvono con una crescita non sempre monotonica. veri esodi. Quanto meno nell’Europa occidentale dove, in taluni casi,
Alcune discipline urbanistiche si occupano non tanto del singolo edificio alcuni centri cresceranno a dismisura con sobborghi e periferie fino a
o quartiere ma di come sia possibile guidare la trasformazione dei vari trasformarsi in grandi città e persino megalopoli. Ma ad ogni azione
aspetti cittadini per favorire il benessere degli abitanti e di chi ne fruisce corrisponde una reazione che, nel caso specifico, induce una serie di
[4]. Nella sostanza, si vorrebbe affrontare sotto una visione olistica lo negatività come la cementificazione, l’alta densità, il costo della vita e de-
sviluppo ecocompatibile, il risparmio energetico, il ciclo dei rifiuti, quello gli appartamenti, la mancanza di spazi verdi e aperti, la disomogeneità
dell’energia, la mobilità, l’ambiente e la bellezza architettonica. Ma la dei quartieri, l’inquinamento, il rumore, la criminalità, il pendolarismo,
la congestione del traffico, la difficoltà di raggiungere il lavoro e una
FIGURA 1 - Urbanizzazione e Ecumenopoli crescente sensazione oppressiva. Ad un certo punto, può iniziare un
fenomeno retroattivo indotto dalle condizioni opprimenti sopra elencate
che porta alcuni a trovare sollievo all’esterno ma preferibilmente nei
paraggi. Motivi, appunto, della crescita di periferie e sobborghi che,
paradossalmente a loro volta, verranno a trovarsi inglobati nel tessuto
della città che così si espande: è il fenomeno detto “Urban Sprawl” [5].
Nonostante ciò, l’interesse per queste cinture esterne diventa sempre più
forte in accordo a molteplici fattori attrattivi di:
- ordine macro. Crescita economica, globalizzazione, integrazione di
popoli e attività lavorative tra paesi omogenei (es. Unione Europea),
immigrazione extra EU;
- ordini micro. Ricerca di standard di vita migliori, prezzi più accessibili
nei sobborghi, competizione tra comuni limitrofi, ricerca di abitazioni
più ampie.

La popolazione delle zone centrali che nel frattempo crescono in verti-


calità diminuisce ma aumenta in tutte le zone circostanti che andranno

Ing. Paolo Chiastra - Commissione Energia - Ordine Ingegneri Milano


Panorama
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Energia & Società 27

1100 1500 1800 1861 1900 1950 2000 2010


Roma 30.000 86.000 163.000 180.000 420.000 1.650.000 2.600.000 2.600.000
Milano 150.000 100.000 125.000 270.000 530.000 1.250.000 1.250.000 1.240.000
Napoli 25.000 150.000 400.000 480.000 620.000 1.000.000 1.000.000 960.000
Palermo 200.000 300.000 500.000 680.000 650.000
Catania 70.000 150.000 300.000 300.000 290.000
Amsterdam 10.000 200.000 220.000 500.000 750.000 730.000 700.000
Bruxelles 90.000 150.000 180.000 180.000 130.000 150.000
Parigi 50.000 150.000 550.000 1.700.000 2.700.000 2.800.000 2.100.000 2.200.000
Londra 15.000 200.000 950.000 2.800.000 4.500.000 3.700.000 2.800.000 2.700.000
Madrid 140.000 280.000 900.000 1.600.000 2.900.000 3.200.000
Mosca 50.000 250.000 400.000 1.600.000 6.000.000 10.000.000 12.000.000

TABELLA 1 - Andamento demografico di campioni urbani di diversa scala. Nota: i massimi e i minimi
veri potrebbero trovarsi in anni non riportati

a formare la città allargata, es. “la grande Londra” o la conurbazione realtà assai più articolato. Ovviamente, ogni città ha la sua individualità
“insubrica”, e in totale. Le campagne perdono attrattiva e gli addetti del e il suo proprio bilancio, associato alla morfologia e all’anima prepon-
settore agricolo vanno riducendosi, più della crescita produttiva, con derante industriale piuttosto che commerciale.
conseguente necessità di importazione delle derrate alimentari. Oltre alla generazione di calore propria e alle condizioni eoliche va
In Tabella 1, è possibile valutare gli andamenti della popolazione per un tenuto in conto lo scambio termico tra la zona urbanizzata (residenziale,
campione di alcuni centri italiani e capitali europee, non includendo la industriale, commerciale) e la campagna che l’attornia, determinato dal
“provincia”. Un’analisi delle variazioni le farebbe dipendere da cause modo con cui la radiazione solare viene assorbita e trasmessa durante
assai differenti: iniziale crescita, guerre, pestilenze, carestie, disastri il giorno dai vari elementi presenti e il differente comportamento trasmis-
naturali, migrazioni e, negli ultimi anni, anche Urban Sprawl. sivo degli stessi elementi durante le ore notturne [6].
In particolare, nelle aree verdi si ha una maggiore penetrazione delle
TERMODINAMICA DELLA CITTÀ acque nel terreno, traspirazione delle piante e evaporazione dal suolo e
Un agglomerato urbano rappresenta un sistema molto complesso che una minor quantità di calore assorbito e riemesso dal suolo. Per contro,
può essere analizzato in vari modi e da punti di vista diversi. Da quello nelle aree cementificate si hanno le condizioni inverse con il costruito che
termodinamico, che più ci è vicino, si tratta di un sistema reale (non ide- assorbe molto calore.
ale), delimitato da contorni rigidi (nel breve periodo) ma permeabili alla Le varie frecce in Figura 3 rappresentano i contributi di calore Q in gioco,
massa e diatermici, non solo in termini di scambi di calore ma più in ge- con i seguenti significati:
nerale di energia sotto varie forme. In particolare, giornalmente, si hanno - SU, Radiazione solare netta (incidente - riflessa)
per le masse, flussi in entrata e uscita di solidi, liquidi e aeriformi quali: - IR, Radiazione infrarossa netta (atmosferica - riflessa)
- persone, veicoli, materiali e merci, rifiuti; - AN, Calore antropico generato civile, industriale, trasporti
- acqua di falda, corsi d’acqua, acqua meteorica, acqua potabile, - CO, Calore di convezione
fognature; - LE, Calore latente del vapore d’acqua
- masse d’aria e vapore acqueo. - ST, Energia immagazzinata in edifici-suolo

Per quanto riguarda l’energia: FIGURA 2 - Scambi nella “Scatola nera” Città
- radiazione solare e relativi fenomeni associati di conduzione, conve-
zione e irraggiamento;
- energia termica prodotta in loco o in transito, veicolata dalle masse
di cui sopra;
- energia elettrica;
- accumuli in crescita o diminuzione.

È possibile ricondurre i flussi a un bilancio energetico complessivo basato


su una situazione giornaliera stazionaria, associando anche alle masse
il dovuto apporto energetico. Lo schema a blocchi di Figura 2 illustra
quanto sopra, sintetizzando i componenti di questo “metabolismo” in
Panorama
28 Energia & Società
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

- Consumo da fonti primarie (gas, petrolio inteso come gasolio da


riscaldamento e carburanti per autoveicoli, altri) e di Energia elettrica
(EnEl), trascurando gli eventuali Accumuli che nell’anno tendono a
compensarsi;
- Metabolismo della popolazione, stabilito in 2.400 kcal quello medio
singolo giornaliero, equivalente a circa 10 MJ (1 kcal = 4184 J) ovvero
2,77 kWh (1 kWh = 3,6 MJ).

Per una città come Milano, dalle relazioni delle autorità comunali si
evince che:
- Persone (ab.) presenti durante il giorno 1.600.000 e 1.200.000 duran-
te la notte (per semplicità di calcoli, non sono stati nel seguito considerati
i lunghi periodi festivi);
- Consumi energetici annuali totali 23,9 TWh, con 49% gas naturale,
29% energia elettrica, 13% petrolio, 9% altri. Il settore ‘Edifici’ nel suo
complesso incide per circa il 61% con 14,5 TWh, di cui circa 12 TWh
dovuto ai consumi per riscaldamento. I consumi nel settore ‘Industriale
FIGURA 3 - Flussi energetici e Terziario’, risultano pari al 25% del bilancio complessivo con circa
5,9 TWh, di cui l’87% deriva dall’uso di energia elettrica. I trasporti as-
- AV, Energia di avvezione sorbono il 14% per 3,4 TWh. L’illuminazione pubblica ha un’incidenza
- PH, Fotosintesi clorofilliana, che non è stata considerata nei conteggi trascurabile sul totale, con 48 GWh [7].
in quanto dato poco significativo a livello urbano.
Per determinare il Calore giornaliero generato è necessario tenere in
Il bilancio si ottiene dalla formula a contributi algebrici netti SU+IR+AN conto per la stagione fredda il calore in più di 12 TWh, apportato dal
= CO+LE+ST+AV e varia tra giorno e notte. Se il calcolo relativo alle riscaldamento. Per quanto riguarda il calore Metabolico giornaliero:
aree rurali (classi di Rugosità C e D) è più semplice, l’analisi dell’apporto - 1.200.000 (presenti sempre) · 2,77 kWh (metabolismo/ab. giorno)
all’interno dell’urbanizzato è complesso in quanto influenzato dai diversi = 3,32 GWh/d
valori di albedo (in Fig. 4, a sinistra) dovuto ai vari tipi di manufatti - 400.000 (pendolari) · 1,15 kWh (presenza in città per 10 h) = 0,46
esistenti, dal potere convettivo delle varie superfici perimetrali e dai vari GWh/d
effetti canyon (riflessione), jet e vortici causati dall’interazione del vento
con i corpi a sviluppo verticale e non (Fig. 4, a destra). I due valori sommati forniscono 3,32 + 0,46 = 3,78 GWh/d.
È evidente che, rispetto all’uniformità delle campagne circostanti, la A caloriferi “spenti”, la situazione è pari a 23,9 - 12 = 11,9 TWh/anno,
superficie urbanizzata rappresenta una sorgente energetica puntiforme cioè 32,6 GWh/d, a cui aggiungere il metabolismo dei presenti, per un
(hot spot) che assorbe e emette in quantità energia a bassa temperatu- totale di 36,4 GWh/d. Viceversa, la situazione invernale è la somma del
ra, comunque in grado di alterare in modo determinante la situazione precedente risultato più il calore generato dal Riscaldamento distribuito
ambientale preesistente all’insediamento. su 5 mesi = 12 TWh / 150 giorni ovvero 80 GWh/d. Quindi un totale
Senza entrare nei particolari, peraltro materia di specialisti, e solo per di 116,4 GWh/d.
dare un’idea delle grandezze antropiche in gioco è possibile riassumere In sostanza, con calcoli molto grezzi, si è ottenuto che gli umani gene-
l’apporto AN, dalla somma di semplici contributi giornalieri dovuti a: rano:
- durante l’estate 36,4 GWh/d, non considerando il condizionamento
FIGURA 4 - Albedo - Canyon - Turbolenze dei locali;
- durante i mesi invernali 116,4 GWh/d.

Per confronto, in tutto il mese di luglio, il Sole su Milano riversa in totale


24,3 MJ/m2 (6,7 kWh/m2) e, per un giorno, 224 Wh/m2. A dicembre si
scende a 3,6 MJ/m2 (1 kWh/m2) cioè 33,3 Wh/m2 giornalieri. Pertanto,
contando il Comune di Milano 180 km2, si avranno circa 40 GWh/d in
luglio e 6 GWh/d in dicembre. Da qui si intuisce che l’apporto delle atti-
vità umane nei centri urbani si conferma essere non del tutto trascurabile.
Una nota per quanto riguarda gli autoveicoli full electric e le pompe di
calore aria-aria. Un mezzo full electric, quando è fermo in coda non
consuma (condizionamento a parte), quindi, rispetto al riscaldamento
locale attuale, si hanno vantaggi in estate per una minore dissipazione
di calore, e conseguentemente svantaggi in inverno. Viceversa, le pompe
Panorama
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Energia & Società 29

di calore richiedono un’analisi più profonda poiché trasferiscono - con


direzione opposta secondo la stagione - calore tra l’ambiente esterno e
i locali degli edifici ma, poiché esso non svanisce, vi sarà un successivo
riequilibrio che, per via dell’inerzia termica degli edifici, risulterà sfasato
temporalmente con conseguenze da valutare caso per caso.

CLIMATOLOGIA URBANA
Come si può dedurre dalla precedente esposizione, al di là dell’emissione
di gas serra e dell’inquinamento che non vengono qui considerati, la forte
concentrazione energetica dell’hot spot provoca effetti diretti sul micro-
clima della città e della zona circostante ma, per questioni di gradienti,
influenza anche la meteorologia generale. L’ubicazione è ovviamente
importante, per l’altitudine, per le condizioni orografiche, per quelle
climatiche generali e meteorologiche locali. La ventosità tipica del luogo
è essenziale in termini di intensità per la dispersione degli inquinanti
presenti e per la regolazione termica e, al di sotto di certi valori, è facile
che si origini la cosiddetta “Isola di calore” (Fig. 5), in inglese Urban Heat FIGURA 5 - Isola di calore - Inversione termica
Island (UHI), la quale provoca un delta positivo di temperatura da 2 a
persino 10 °C rispetto alle campagne circostanti e la bolla di aria calda delle aree dismesse, la tutela degli ambienti verdi nonché agricoli, la fun-
trattiene umidità e inquinamento, con conseguenze assai negative per la zionalità dei servizi, la riduzione dei consumi, la mobilità che vorrebbe
salute e il benessere. Si crea l’inversione termica e una cappa (canopy) privilegiare il trasporto pubblico, la politica dei rifiuti e del riciclo. In sin-
insalubre. A sua volta, il profilo del vento è influenzato dalla “Rugosità” tesi, fornire agli abitanti motivi per restare con la prospettiva di sviluppo
delle aree investite e ovviamente una città a sviluppo verticale (classi A e B) e di un miglior benessere, inteso come condizione psicofisiologica. Tutto
lo rallenta di più favorendo e intensificando il fenomeno. A questo punto ciò, spesso, sembra più un’operazione di facciata che non di sostanza.
anche un eventuale aumento di velocità non è in grado di spazzare via Un esempio facilmente osservabile da tutti è la viabilità. È sufficiente
la bolla e una coda si crea a valle (Fig. 5, in basso). In estate, le alte tem- muoversi in auto per accorgersi di semafori programmati male, mezzi
perature e l’umidità innescano ulteriori consumi energetici per l’uso dei della raccolta rifiuti che intasano le vie, parcheggi inesistenti, corsie per
condizionatori e in inverno, con i riscaldamenti accesi, l’inquinamento si le due ruote incompatibili con il traffico veicolare, con anche tanti loro
accentua, al di là delle emissioni degli autoveicoli quasi costanti in tutte conducenti che viaggiano e parcheggiano in piena anarchia. Il tutto
le stagioni. Se la temperatura scendendo raggiunge il punto di rugiada peggiorato dalla congestione che rallenta i mezzi pubblici, fatto che,
si ha la formazione di nebbia, ma nell’isola ciò avviene con maggiore a sua volta, incrementa in un circolo vizioso l’uso del trasporto privato.
difficoltà, rappresentando l’unico vantaggio. Furgoni di trasporto “punto a punto” semivuoti che corrono avanti e
Per completezza, è doveroso citare una criticità generalizzata di molti indietro. Controllo del territorio e del traffico assai scarso.
territori in termini di apporto idrico, che può essere valutato in modo In ogni caso, le dinamiche sociali portano a privilegiare le periferie e i
grossolano tramite la seguente formula P+D+A+W = E+Rs+S, dove: paesi limitrofi che, al di là di tutto, offrono oggi condizioni di vita generali
P, precipitazioni meteoriche (acqua, neve, grandine); D, meccanismi di piuttosto accettabili, mentre il centro cittadino rimane appannaggio dei
transizione di fase dell’acqua; A, acqua rilasciata di natura antropogeni- più abbienti.
ca; W, acqua trasportata attraverso condotte; E, evapotraspirazione; Rs,
acqua in uscita dal territorio considerato; S, variazione degli accumuli. RIFERIMENTI
In questo caso, va sottolineato che le variazioni tra campagna e città non 1. Chiastra Paolo, Uomini e metri quadrati: i conti non tornano, La
risultano molto accentuate mantenendosi in una fascia tra il 5 e 15%. Termotecnica, dic 2016.
2. Busi R. & Pezzagno M., Una città di 500 km. Letture del territorio
BENESSERE IN CITTÀ padano, Gangemi Roma, 2011.
Le Amministrazioni locali Comunali, ex Provinciali e Regionali si sforza- 3. https://www.ersaf.lombardia.it/it/servizi-al-territorio/dati-e-
no di inviare messaggi positivi alla popolazione locale soprattutto alla applicazioni-del-territorio/banca-dati-dell%E2%80%99uso-e-
ricerca del consenso, ma obiettivamente l’impresa di modificare il tessuto copertura-del-suolo
urbano, al di là della presunta reale volontà, risulta difficoltosa per i fattori 4. Vanetti Dario, “Scenari di transizione urbana”, Il Giornale
esistenti ed eterogenei che impediscono di trasformare le buone intenzio- dell’ingegnere, Mi, ott 2022.
ni in azioni concrete: il tessuto fisico stratificato visibile e del sottosuolo 5. EAA Report, n. 10/2006, Urban Sprawl in Europe, European
(edifici, strade, ferrovie, corsi d’acqua, reti di servizi, fognature, falde); Environment Agency, ISBN 92-9167-887-2.
il bilancio che non permette di effettuare i necessari investimenti; gli inte- 6. Manuale di progettazione edilizia, Vol. 2, Ulrico Hoepli Editore
ressi anche contrastanti di varie categorie; il supporto della cittadinanza SpA, 1994, ISBN 88-203-1979-9.
e quant’altro. Le intenzioni riguardano in generale l’emergenza aria e 7. https://www.pgt.comune.milano.it/adottato/vasraall2-quadro-di-
inquinamento, l’efficienza del servizio idrico, le bonifiche e il recupero riferimento-territoriale-e-ambientale
Panorama
30 Istruzione & Formazione
di P. Andreini
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Educazione: quella priorità negata che


rallenta il progresso e genera l’impasse

Da tempo si parla di Società 5.0, di un modello di convivenza, colla- suoi effetti. Che la tecnologia stia influenzando la natura della società
borativo, ugualitario e libero, abilitato dall’uso di tecnologie avanzate in misura tale che la vita sta cambiando drasticamente è addirittura
che implementano soluzioni innovative per fronteggiare la crisi della un assioma. Ma che nei prossimi venti anni il progresso potrà essere
politica e la sfida posta dalla necessità di incrementare efficienza, triplo di quello che si è verificato nel secolo passato, con successivi
produttività, tutela dell’ambiente, inclusione ed emancipazione socia- raddoppi dello stock di conoscenze in manciate di anni e poi di mesi,
le. A tal fine, connettendo sinergicamente governi, istituzioni, servizi, è scarsamente percepito. Come pure, che saremo in grado, in linea
imprese, stakeholders e singoli individui. Di una società sostenibile, di principio, di manipolare i materiali biologici esattamente come nel
dunque, in tutte le accezioni del termine, ambientale, economica, corso del tempo l’umanità ha imparato a manipolare quelli minerali
sociale, istituzionale. Una società sempre più intelligente che migliora e metallici (vedi ora la questione posta da una possibile diffusione e
la qualità della vita, introducendo e utilizzando paradigmi che ge- consumo dalla così detta carne “sintetica” ndr).. E anche ammesso
nerano progressivamente nuove forme organizzative e di valore. Un che le innovazioni tecnologiche che abilitano tutto ciò saranno solo
tema e un obiettivo, noti e discussi da anni, come nella rivista nel mio delle piccole modifiche al repertorio ancestrale, è innegabile... che
editoriale di cinque anni fa del numero 1/18 di gennaio-febbraio: stanno accelerando l’espansione tecnologica e rendono discontinua
“Quel percorso della conoscenza che porta da Impresa 4.0 a Società la curva dello sviluppo. Divaricandola, però, perché la crescita sta
5.0” (1). Rileggendolo ora, con il senno di poi, mi rendo conto che lo avvantaggiando i molti assai meno dei pochi, quelli che costruiscono
scritto peccava di ottimismo, giustificato in parte dal messaggio posi- e trattengono avidamente il sapere tecnico, in quanto il web non è per
tivo che desideravo inviare ai lettori, rivolgendo loro gli auguri per il ora uno strumento di pari opportunità. Pertanto, in assenza del con-
nuovo anno. Non scevro, tuttavia, da una presentita preoccupazione. trappeso di una politica per l’istruzione, non solo tecnico-scientifica,
Scrivevo infatti: “.. i rischi di una nuova regressione sono più politici ma anche umanistica, capace di promuovere la crescita consapevole
che economici:.. il consolidarsi o l’indebolirsi della globalizzazione, del valore della sostenibilità e della responsabilità e, quindi, in grado
un possibile conflitto militare.. incertezze di carattere generale, che di contrastare gli attuali squilibri economici e ambientali che, in ultima
interessano più o meno tutte le economie, cui si aggiungono quelle sulla analisi, si ritorcono contro l’intera società, il rischio di una crisi epoca-
salute dell’ambiente, la sicurezza dei territori, la cyber security..”. Più le, come altre volte è avvenuto, non è solo teorico.”.
avanti dicevo: “Oggi il fatto che l’unione di intelligenza artificiale, au-
tomazione e robotica sta rivoluzionando il lavoro e che l’automazione UN ESITO POSSIBILE, MA NON SCONTATO
totale o parziale già interessa, a livello globale, circa 1/6 delle attività Qui il preavvertimento maggiore espresso nell’editoriale del 2018, che
produttive, manifatturiere e dei servizi, è cosa nota in quelli che sono i dal 24 febbraio dell’anno scorso, con l’invasione dell’Ucraina, mostra
tutta la sua drammaticità e che mi portò a proseguire, allora, scrivendo:
“E non c’è da tergiversare, dato che la velocità con cui crescono le due
culture ha un andamento molto diverso, esponenziale per quella tecni-
ca, lineare per quella umanistica, quella che tra le domande si chiede
cosa significa vivere ed essere persone e alimenta le ragioni della
solidarietà sociale.”. Percepivo dunque i pericoli, ma sopravvalutavo
eccessivamente le valenze del nuovo corso, ritenendo, erroneamente,
che queste potessero aiutarci a scansarli. Scrivevo, infatti: “Tuttavia,
dal modo con cui stanno interagendo gli avanzamenti nei vari settori
sembra che lo sviluppo abbia in sé gli anticorpi per correggere la rotta
e attuare una politica al servizio di tutti capace di ridurre gli squilibri e
di generare miglioramenti sia economici che civili.. Ciò tramite l’analisi
dei big data, un’operazione favorita dall’aumento esponenziale del

Prof. Ing. Pierangelo Andreini - Vicepresidente ATI


Panorama
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Istruzione & Formazione 31

traffico dei dati a livello globale, che sarà gestito in prospettiva sempre
di più da data centre cloud, facilitata dal progresso delle tecnologie
digitali.. Da quanto detto si capisce che ciò che anima e genera la
nuova fase della transizione è l’informazione... È la risorsa di cui si
avvale l’economia della conoscenza, per sfruttare la quale il sistema
economico sta lasciandosi alle spalle la quarta rivoluzione industriale
e avanza verso Industria 5.0. Una nuova condizione, dove la completa
integrazione tra uomo e tecnologia, la piena sinergia tra mondo fisico
e virtuale e dosi crescenti di intelligenza artificiale producono processi
di auto apprendimento che hanno forti ricadute sulla produttività del
lavoro, così come sull’intera collettività. Questo, dato che, oltre a
veicolare le innovazioni di Industria 4.0, estese ai servizi con Impresa
4.0, l’informazione porta con sé e diffonde i dati che servono, non solo
per incrementare l’efficienza, ma anche per comprendere i problemi
sociali e aiutare a risolverli. Una completa integrazione significa,
infatti, che la connessione collega tutto, industrie produttive, imprese
di servizi, organizzazioni pubbliche, apparati, consumatori e utenti, investire prioritariamente e puntare sull’istruzione per aumentare la
oltre i confini, territoriali, di mansione, di generazione, alla ricerca di coscienza dell’agire. Ciò per arginare il dannoso, sterile proliferare
un continuo miglioramento dei valori che travalicano quello aggiunto, degli egoismi, unitamente alla disaffezione dalla politica, così ridu-
arrivando a interessare quelli sociali. Significa che l’uomo è immerso cendo la presa dei populismi, conseguenza del crescere e diffondersi
in un tessuto produttivo e di servizi che lo istruisce e gli offre possibilità dell’ignoranza. Così realizzando una società più duttile e intelligente,
consapevoli di scelta, dove la tecnologia è al suo servizio e non vice- che sappia adattarsi rapidamente al mutamento epocale che sta
versa. Significa che l’intera società diventa 5.0. Una società intelligente subendo il mondo, governare i cambiamenti radicali, in atto e alle
che persegue l’intelligenza per rendere responsabile e sostenibile la porte, e trarre dal vincolo della sostenibilità la spinta per evolvere
crescita nel medio e nel lungo termine. Una meta che appare lontana consapevolmente con lo strumento della conoscenza e della cultura.
e forse utopistica, ma che potrebbe essere nella logica delle cose.”. Dunque, non solo economicamente, ma verso un miglioramento delle
condizioni di convivenza civile e morale. E ce n’è urgente bisogno,
visto che, a quanto appare con grande evidenza, quello che è in corso
non è un mutamento, ma una transizione critica dell’intero ecosistema
verso una situazione di crescente instabilità e di peggioramento del
benessere del mondo nel suo complesso. Un regresso storico di cui
l’uomo è il principale artefice, in quanto da tempo la sua responsabilità
nel surriscaldamento globale, e i relativi, drammatici effetti, come la
fusione dei ghiacciai, siccità, uragani, ecc., non è più gravata solo da
pesanti indizi, ma risulta definitivamente provata. Molti osservatori
considerano, infatti, figurativamente, questi fenomeni come reazioni
di un pianeta che si dibatte per liberarsi da una camicia di forza che
LE DEVIANZE DELLA TRANSIZIONE lo sta ammalando. Quella della concentrazione della CO2 nell’atmo-
CHE ALLONTANANO IL TRAGUARDO sfera che continua ad aumentare, segnando record progressivi, ormai
Gli accadimenti epocali verificatisi dopo il 2019, la pandemia, la prossimi alle 420 ppm, dalle 280 di metà ‘800. Complice l’incremento
guerra, l’insicurezza alimentare ed energetica, la crescente fram- della popolazione mondiale, con i suoi consumi di legna e di fossili, che
mentazione geopolitica, l’aumento dell’indebitamento, l’alto livello allora era un miliardo, 80 anni dopo, nel 1930, il doppio, con l’80%
di inflazione, i recenti, rinnovati fallimenti bancari, l’aumento del- della Terra, tuttavia, ancora coperto da foreste. Oggi, in poco meno
le disuguaglianze e l’estendersi dell’area della povertà, amplificati di un secolo dal 1930, siamo quadruplicati e le aree non antropizzate
dall’incremento e invecchiamento della popolazione, dicono che il sono scese a 1/3.
futuro che ci attende è assai meno roseo e diverso da quello da me, con
altri, ottimisticamente sperato fino a qualche anno fa. La meta, quindi, DUE CULTURE PER CORREGGERE GLI ERRORI
è ancora molto lontana, ma rimango convinto che è solo questione Perché, continuiamo a prelevare dalla biosfera nuove risorse, dimenti-
di tempo. In quanto, in ultima analisi, gli sviluppi perversi cui stiamo cando che il pianeta è un sistema chiuso, mentre scordiamo che quello
assistendo sono frutto, in massima parte, di azioni irresponsabili e del sapere è illimitatamente aperto all’apporto di nuove conoscenze.
scellerate alimentate dalla protratta incapacità di sciogliere i nodi Certamente più faticose da conseguire, rispetto al contributo che dà il
della formazione, che sono ben noti e oggetto di questa rubrica. banale ripetersi di processi estrattivi, ignorando, però, che è il conti-
Perché il sistema economico tarda a capire che il progresso può tra- nuo aumento del sapere che ci ha consentito di accrescere l’efficienza
sformarsi in arretramento civile, se non si comprende la necessità di dei processi con cui utilizziamo, ricicliamo e trasformiamo le risorse,
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LA TERMOTECNICA

LA QUESTIONE DEL TEMPO


Tra questi la possibilità di ognuno di cedere parte delle proprie de-
cisioni a sistemi automatizzati che ci suggeriscono modi di fare e ci
condizionano quotidianamente in scelte minute, più comode ed eco-
nomiche. Per esempio, gli acquisti di prodotti o servizi, sul piano com-
merciale, o le strade migliori da imboccare, su quello della mobilità.
Così, l’automazione delle decisioni ci sostituisce, riducendo i margini
di autonomia personale e quindi l’esercizio consapevole del libero
arbitrio. Per cui, comprendere i rischi, oltre i vantaggi, legati al diffon-
dersi di tecnologie innovative, in primis dell’IA, e le conseguenze delle
loro modalità d’azione, è indispensabile per valutare i presupposti che
condizionano il futuro. Ciò per apprezzarne le ricadute potenziali sulle
vite dei singoli, sui processi sociali, sul mondo del lavoratori, delle
imprese, sul benessere dell’ecosistema nel suo complesso, a tutela dei
inventandone costantemente di nuove. In tal modo non consideriamo, giovani che vivranno il domani.
con colpevole negligenza e indulgenza, che è solo quest’ultimo che Tra di esse un effetto generale, già del tutto evidente, è indubbiamente
può trasformare l’umanità in una società solidale, attenta alla qualità l’accorciamento progressivo dei cicli temporali e dei tempi decisionali.
degli stili di vita, amica dell’ambiente e generativa. In quanto stentiamo Credo sia una delle questioni di fondo, la sfida che può fare la dif-
a renderci conto che viviamo all’interno di sistemi e modelli ecologici ferenza tra vincitori e perdenti, che sta già incrementando il divario
sociali, complessi e adattativi, che si parlano attraverso l’informazio- e con esso le tensioni economiche, sociali, ambientali e, dunque,
ne, di cui quello umano è uno dei tanti che operano tra loro connessi politiche. Stiamo attraversando, infatti, una fase transitoria, critica e
all’interno del più grande organismo della Terra. Che dobbiamo disordinata, contrassegnata da sviluppi esponenziali che inducono
passare, pertanto, da un’economia governata da organizzazioni rapidi cambiamenti, diretti a ricercare, come sempre accade, un
industriali e commerciali che favoriscono un consumo irresponsabile, nuovo equilibrio. Quello che può assicurare la società post digitale,
a quella della circolarità. A tal fine considerando, quindi, i sistemi la società 5.0, da cui sono partito iniziando la riflessione. Un nuovo
economici come processi in costante evoluzione alimentati dalla co- corso, dove i dati, la rete e l’AI non devono essere mezzi con cui in-
noscenza e concependo la proprietà in accesso, ovvero in possesso fluenzare l’uomo e asservirne l’ingegno, ma strumenti complementari
temporaneo, come di fatto sono. Questo per traguardare la società che lo supportino e lo potenzino. Questo per non essere sopraffatti
del futuro che per essere realizzata richiede infrastrutture che abilitino e gestire al meglio il convulso intrecciarsi di situazioni complesse e
l’high-tec collaborativo. Visto che sono queste a crearla, comunicando impreviste che chiedono di assumere decisioni tempestive, per non dire
i dati, che non devono rimanere concentrati a beneficio di pochi, ma immediate. Di qui la predetta crucialità del tempo. Perché c’è sempre
diffusi con miliardi di connessioni per aprirla progressivamente. E si meno margine per agire e le conoscenze a tal fine fornite dai modelli
può dire, senza tema di smentita, che le innovazioni tecnologiche che previsionali, che si sviluppano con crescente velocità unitamente all’in-
lo consentono sono già in atto da tempo e che il risultato di questo novazione tecnologica, vengono acquisite in assenza del contrappeso
capillare, intimo collegamento dell’uomo con la tecnica è arrivato or-
mai ad interessare molto da vicino la nostra macchina cognitiva. Una
macchina che appare avviata dall’interconnessione che opera la rete
a costituire, in prospettiva, una sorta di cervello collettivo. Non, ovvia-
mente, l’entità preconizzata e temuta in racconti distopici, come nel
romanzo “1984”, di George Orwell del 1948 (2), nel quale lo scrittore
immagina l’onnipresente dittatura di un “Grande Fratello”. Un’ipotesi
di fantapolitica ben lontana, da quanto è desiderabile possa accadere.
Ma un incremento esponenziale delle connessioni che generi continue
sinergie e acceleri l’avanzamento e l’espansione delle conoscenze.
Tuttavia, al momento, solo di quelle tecniche, molto meno di quelle
umanistiche, essenziali per governare la curva dello sviluppo, che le
prime stanno rendendo sinistramente discontinua. Perché in questi
ultimi anni l’innovazione tecnologica ha trasformato strutturalmente il
sistema, determinando mutamenti profondi dei comportamenti della
gente, dei lavoratori e delle imprese. L’era dei dati e dell’intelligenza
artificiale (IA) hanno modificato, infatti, radicalmente la percezione
e la rappresentazione della realtà, dando vita a un nuovo contesto
che offre maggiori possibilità, ma che genera anche diverse attese e
nuovi, temibili pericoli.
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LA TERMOTECNICA Istruzione & Formazione 33

di un corrispondente aumento della consapevolezza del danno che


l’egoistico impiego delle nuove opportunità apporta alla convivenza
e al progresso della civiltà. Ciò, complice l’opacità, talora l’inganno,
del sistema informativo, come detto intriso di falsità, nel quale il lento
estendersi e affermarsi della dimensione etica non ne riconosce la
funzione di strumento primario per dare oggettività alla conoscenza e
promuovere scelte consapevoli. In tal modo, non tutelando il benessere
comune, che richiede azioni responsabili e sostenibili per difendere il
futuro dei meno fortunati e di chi viene dopo, ovvero il benessere infra
e intergenerazionale. E non mantenendo sano neppure l’ambiente,
mancando di realizzare un contesto che ne accresca e non ne riduca
l’opportunità con politiche che mirino risolutivamente alla neutralità
carbonica e all’economia circolare. Un mondo dove l’uomo possa di un cambiamento per ampliare gli orizzonti e costruirsi un futuro
perseguire, con la crescita del suo sapere, il triplice ideale di fraternità, migliore che soddisfi maggiormente i desideri, cui ho fatto cenno nel
libertà ed eguaglianza, cui naturalmente aspira, come voglio credere. numero 1/22 della rivista (3). Comportamenti diffusi anche in Europa,
dove dal 2021 sono aumentate le dimissioni volontarie per ragioni
LE AMBIGUITÀ DEL NUOVO CORSO attribuibili, in gran parte, alle caratteristiche del mercato attuale del
A questo scopo premessa indispensabile è che il legame crescente tra lavoro. Sul totale, infatti, delle cessazioni dei rapporti verificatisi l’anno
uomo e tecnologia dia risulti positivi, superiori alla loro somma, che scorso nell’UE, comprendenti i licenziamenti, le terminazioni causate
si diffondano equamente e non vengano trattenuti da pochi che se ne dalla cessazione dell’attività dell’impresa e i pensionamenti, la Great
avvantaggiano a scapito di tanti che ne subiscono le conseguenze. Un Resignation europea ha inciso per oltre 1/5. Anche se in molti casi si
effetto già in atto, temibile e distruttivo, che il procedere della quarta è trattato di transizioni da un impiego all’altro, non di abbandoni mo-
rivoluzione industriale ha il potere di amplificare, se non si attuano tivati da insoddisfazioni gravi per l’attività svolta. Per cui il fenomeno
prontamente interventi correttivi, noti e rinviati, a partire dall’incre- è complesso e di difficile interpretazione. Un aiuto a questo fine lo dà
mento della spesa per l’istruzione, per il loro costo immediato e i il 6° Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, pubblicato il
vantaggi differiti. Visto che, con i suoi processi digitali, sempre più mese scorso, secondo il quale l’87% degli occupati italiani ritiene di
complessi e diffusi, l’interazione crescente dell’uomo con macchine dedicare troppo tempo al lavoro, a scapito della propria crescita e
che apprendono, di cui ho scritto più volte, agisce drammaticamente delle relazioni sociali, e il 46,7% lascerebbe per tale ragione l’impiego,
sul lavoro e sugli equilibri sociali ed economici. In quanto separa se potesse farlo.
chi detiene le conoscenze e le professionalità necessarie da chi non
le possiede, acuendo l’esigenza di adeguare e sopravanzare inces- UN QUADRO IBRIDO E INDEFINITO
santemente competenze e capacità, che non viene soddisfatta con I dati mostrano, quindi, una dinamica preoccupante, che alcuni consi-
altrettanta rapidità ed efficacia. Così aprendo nuovi scenari sulle derano mossa da un “lusso” dettato dall’indolenza e concesso dall’ac-
modalità di svolgimento del lavoro per la crescente diversità delle cresciuto benessere, dove esso si è verificato. Ma che ha in sé anche
attività e mansioni da espletare. Occupazioni che emarginano gli valori positivi, perché indica la volontà di dare valore al percorso, più
operatori che non si aggiornano e inducono le nuove generazioni a che al posto di lavoro, il quale deve servire, ed è scelto, per incremen-
intenderle come funzioni che non possono essere ripetitive, anche se tare le proprie competenze e, in ultima analisi, avanzare per effetto
meno stressanti, ma proattive e creatrici, per potersi impiegare con
successo, progredire e realizzare.
Pertanto, non posti di lavoro fissi, ma attività che evolvano, accettando
il disagio di cambiare spesso l’occupazione a fronte di maggiori op-
portunità di miglioramento professionale e culturale, e che permettano
di raggiungere e superare più velocemente le tappe di un percorso
di carriera, emancipazione e ascensione sociale. Un fenomeno, in
aumento, che porta molti lavoratori a vedere l’impiego non più in-
dispensabile, qualunque esso sia, ma una scelta che deve assicurare
queste potenzialità, in mancanza delle quali i più insoddisfatti deci-
dono di lasciarlo, pur essendo privi di un’occasione alternativa. È il
meccanismo che alimenta il fenomeno della cosi detta “Great Resi-
gnation” (dimissioni di massa), acuitosi con la pandemia, specie negli
Usa e tra i millennials (generazione Y) e i centennials (generazione
Z). Una tendenza amplificata da una percezione d’inappagamento
personale che si esprime nella Yolo economy (You only live once - si
vive una volta sola), ovvero nella propensione ad accettare il rischio
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LA TERMOTECNICA

del sapere che si può acquisire. Ovviamente, tutto questo in teoria,


almeno per ora. La pratica è ben diversa, dato che l’occupazione
non aumenta, ma diminuisce e la pretesa di scegliere un lavoro “a
proprio comodo” appare al momento, appunto, un lusso. Ciò non di
meno permane, anzi cresce, per le ragioni sopra dette, la necessità e
l’urgenza che il sistema economico prenda atto del cambiamento in
corso e offra agli interessati gli strumenti per progredire e mirare a
un futuro di affermazione che li veda attori partecipi, maggiormente
coinvolti nella gestione delle cose, e determinanti nel raggiungimento
di traguardi comuni. A tal fine, realizzando un contesto nel quale la
tecnologia sia un’alleata e un mezzo concreto per raggiungere obiet-
tivi anche immateriali: aspirazioni e avanzamenti personali, non solo
in termini di miglioramenti economici, ma pure di aspettative generali
di attenzione e contribuzione al progresso sociale, che assicurino un
significato maggiore, coerente e responsabile, dell’attività che cia- annuali, che replicano dati analoghi, stima che al 2025 uomini e
scuno svolge, anche quando vista in retrospettiva. Un ambiente che macchine si divideranno patimenti il lavoro e che l’incremento dei
dia alle persone maggiori opportunità per riqualificarsi e accedere a processi di automazione potrà causare a quella data la perdita di circa
ruoli più gratificanti, investendo nell’ibridizzazione delle competenze, 85 milioni di posti di lavoro, rispetto al 2020. Ritiene, però, che nello
superando rigide ortodossie, per adeguare e aprire la formazione al stesso tempo si potranno generare 97 milioni di nuovi impieghi, se la
nuovo che avanza. metà del mondo del lavoro interessata dal cambiamento acquisirà il
È la stessa tecnologia a chiederlo e che aiuta pure ad imparare più know-how richiesto dal nuovo corso, individuandolo puntualmente. Al
velocemente di prima, agendo come stimolo e strumento di upskilling proposito lo studio lo precisa, infatti, in dieci competenze specifiche
e reskilling, superando l’idea che la macchina competa con l’uomo, da promuovere, creare e diffondere: pensiero analitico e innovazio-
sostituendolo e sottraendogli il lavoro. Un pregiudizio storico di cui il ne; apprendimento attivo e strategie di apprendimento; capacità di
“luddismo”, la protesta operaia inglese di fine ‘700 contro l’introdu- risolvere problemi complessi; pensiero critico e capacità di analisi;
zione del telaio meccanico nelle industrie tessili e delle macchine in creatività, originalità e spirito d’Iniziativa; leadership e influenza
generale, sfociata in vandalismi e nella loro distruzione in molteplici sociale; uso di tecnologie, monitoraggio e controllo; progettazione
episodi, è uno degli esempi più emblematici. Le successive specializ- e programmazione tecnologica; resilienza, gestione dello stress e
zazioni del lavoro, richieste e acquisite per l’uso dei nuovi macchinari, flessibilità; ragionamento, problem solving e ideazione. Insegnare
e la conseguente promozione e gratificazione sociale dei lavoratori queste abilità è essenziale, dunque, affinché il cambiamento sia un
hanno portato poi, nei decenni successivi, al superamento di questa fattore di crescita e non di regresso, sia pur momentaneo. E, in effetti,
storica crisi, non molto difforme dall’attuale. Perché oggi, come du- tornando ai rischio dell’effetto divisivo della conoscenza, quando
rante la prima rivoluzione industriale, convenzionalmente riferita al accentrata e non condivisa, l’apprendimento delle dieci skills elencate
diffondersi della tessitura automatica e dell’impiego della macchina lo può certamente contrastare. Visto che il motore che fa evolvere la
a vapore nella seconda metà del ‘700, siamo a metà del guado di società è la capacità e la velocità con cui essa stessa crea, accumula
una trasformazione epocale. Una transizione in cui coesistono due e diffonde nuove conoscenze.
condizioni differenti, la vecchia realtà fisica, ancora sostanzialmente Per cui, se ciò è vero, le classi dirigenti dovrebbero considerare priori-
analogica, e quella prossima aumentata, in parte virtuale, pienamente taria l’istruzione. Cosa che non fanno, ignorando che dalla bontà ed
digitalizzata, che vede l’uomo interagire sempre più capillarmente con efficacia della formazione dipende, allo stesso tempo, la possibilità di
la macchina, cui sembra destinato a fondersi, come già accennato. Un accelerare e consolidare il progresso sia economico, che democratico.
quadro ibrido, quindi, dal contorno indefinito, che l’organizzazione Direbbero i maliziosi che i politici preferiscono indulgere nella prassi
sociale stenta a mettere a fuoco, a partire dal sistema formativo, che di assumere autonomamente le decisioni e raccogliere su di esse il
tarda ad abbandonare gli schemi del passato, anticipando il domani. consenso attraverso reti capillari di rapporti amichevoli, che necessa-
riamente includono pochi ed escludono tanti, anziché ottenerlo tramite
NUOVE COMPETENZE PER SUPERARE L’IMPASSE una conoscenza diffusa, pervasiva e consapevole delle questioni,
Il paragone con quanto è accaduto due secoli fa ci dice, infatti, che per negligentemente differita e posta in secondo piano, che aiuterebbe a
evolvere e contenere lo scompenso sociale che comporta il raggiungi- superare questa pratica, rozza e autoreferenziale.
mento di un nuovo equilibrio a seguito di una trasformazione profonda
del sistema economico, la riduzione del lavoro causata dall’innovazio- CRESCERE E COMPETERE CON IL SAPERE
ne tecnica deve essere bilanciata dallo svolgimento di altre mansioni Comunque sia, il risultato non cambia, perché università e scuole,
e attività richieste dall’utilizzo delle tecnologie, accelerando il rinnovo luoghi privilegiati di produzione e distribuzione dello scibile che dà
e il potenziamento della cultura abilitante che queste ultime esigono corso a uno sviluppo che governi e non subisca il futuro, e tutto il si-
comunque. In materia il World Economic Forum, nel Rapporto “Future stema educativo in generale, continuano a rimanere sotto finanziati e
of jobs 2020”, diffuso in piena pandemia, e nei successivi rapporti trascurati. Specie nel nostro Paese, che non dispone di grandi risorse
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naturali, ma che può far leva sulle sue risorse umane e sulla sua cultura UN’OCCASIONE EPOCALE CHE
per alimentare e far crescere l’innovazione, che è lo strumento prin- È IRRESPONSABILE PERDERE
cipale con cui produrre ricchezza e competere. Pertanto, dobbiamo Ne deriva la necessità di privilegiare interventi che potenzino la for-
mantenerci costantemente alla frontiera del sapere e avvalerci delle mazione, con iniziative e programmi che riformino profondamente il
tecnologie digitali e delle automazioni più avanzate, necessarie per sistema. Questo, in particolare, da noi e a partire dal riconoscimento
incrementare efficienza e produttività. Ossia le tecnologie della quarta del ruolo determinate dei docenti, la cui funzione economica e sociale
rivoluzione industriale, che attuano anche la transizione energetica ed è misconosciuta, unitamente alla necessità di assicurare loro retribu-
ecologica e che ci possono portare al predetto, ambito traguardo della zioni ad essa corrispondenti. Azioni sin qui rinviate, o fatte a costo
Società 5.0. Ciò richiede che il progresso della conoscenza avvenga zero in misura debole e inefficace, invocando l’alibi delle ristrettezze
sia verticalmente che trasversalmente, con approcci multidisciplinari finanziarie. Ora abbiamo, però, l’occasione epocale di investire i
che privilegino sistemi aperti in cui centri di ricerca, università, scuole fondi a ciò riservati dal PNRR. Una quota del finanziamento totale del
ad alta specializzazione, come gli ITS (Istituti Tecnici Superiori), e im- piano che vari osservatori, compreso lo scrivente, considerano peraltro
prese condividano piani di ricerca e progetti per produrre innovazione insufficiente per invertire una situazione che segna continui, significativi
ed esprimere il nostro potenziale al suo massimo valore possibile. Allo regressi. Perché nel nostro Paese, ma anche in altri, la formazione,
scopo si deve puntare su programmi di formazione mirati, capaci di iniziale e continua, non prepara ad affrontare come si deve il futuro
dotare gli operatori del know-how richiesto dall’evolvere del sistema che avanza. Ciò per il mancato orientamento e l’istruzione insufficiente
economico per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che assicura il sistema scolastico, che scoraggia, tra l’altro, il prosegui-
tema di fondo di questa rubrica. In primis delle competenze STEM mento degli studi universitari di terzo livello. Basti pensare che, secondo
(Science, Technology, Mathematics and Engineering) per soddisfare la il rapporto 2022 di Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del
pressante esigenza di digitalizzare ogni funzione posta dalle categorie sistema educativo di istruzione e di formazione), il 51% dei maturati
imprenditoriali e pubbliche e accrescerne funzionalità ed efficacia. dell’anno scorso ha terminato il ciclo scolastico senza aver raggiunto la
Un handicap molto grave, in quanto il nostro disallineamento continua soglia minima di competenze in matematica, rispetto al 42% del 2019.
a crescere, al punto che la difficoltà di reperimento di persone con In tal modo, solo il 28,1% degli italiani di età compresa fra i 25 e i 34
adeguate competenze riguarda quasi la metà dei profili ricercati. Il anni ha un titolo terziario, rendendoci penultimi in classifica nell’UE.
46%, secondo i dati del rapporto UnionCamere e Anpal “Previsioni Quota che scende a 1/5 tra i 25-64enni, contro una media europea
dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine di 1/3, complice la scarsità di cicli post diploma, applicativi e profes-
(2022-26)”, che stima in complessivi 3/4 di milione i nuovi occupati sionalizzanti, che altrove sono più numerosi, appetibili e preferiti. Una
di alto livello a fine periodo, richiesti in gran parte per l’attuazione del condizione sfavorevole che non è solo nostra, è un male variamente
PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Si tratta di ingegneri distribuito, relativamente comune. Credo pertanto di poter concludere,
industriali, elettronici e dell’informazione, fisici, informatici, matema- affermando che si tratta di un problema generale, quello di non capire
tici, chimici, medici, farmacisti, altro personale sanitario, economisti che investire sull’uomo è una priorità, la leva di fondo da azionare.
e ulteriori figure specializzate in discipline, non solo scientifiche e Come è sempre stato e lo è ancor più adesso. Dato che per superare
tecniche, ma pure umanistiche, per offrire servizi di accoglienza qua- il drammatico stallo in cui ci troviamo occorre compiere un drastico
lificati, culturali, ricreativi, turistici. Ad essi il rapporto aggiunge un cambio di passo culturale, assicurando l’aggiornamento continuo di
numero analogo di altre maestranze meno specializzate, portando il conoscenze e competenze di tutti, non solo di élite privilegiate. Questo
totale, secondo i due scenari ipotizzati nello studio, a 1.3 o 1,7 milioni per innovare uniformemente e costantemente processi e sistemi, econo-
gli occupati in più. mici e sociali, sul piano scientifico ed etico e traguardare un obiettivo
Si attenuerebbe così il dramma della disoccupazione, totale e giova- che potremmo avvicinare e, invece, allontaniamo. È solo questione di
nile (15-24 anni), che i dati provvisori dell’ISTAT fissano a febbraio volontà e tempo. Di quel divenire dell’esistenza scandita dalla succes-
2023 nei valori pressoché stabili dell’8 e 22,4%, rispettivamente. sione continua di stati determinati da eventi che non sappiamo organiz-
Percentuali che, allo stato attuale, appare tuttavia difficile vengano zare e che subiamo. In quanto siamo attratti dall’ottenimento egoistico
ridotte significativamente, stante la lentezza con cui procede l’attua-
zione del piano, complice anche la durezza della congiuntura che
stiamo attraversando. Una crisi che, senza azioni correttive, non può
che peggiorare, in Italia e dappertutto, perché le nuove tecnologie, si
è detto, crescono e maturano in tempi sempre più brevi, come il nuovo
sapere che le produce. In tal modo esse si susseguono e ricambiano
continuamente, mettendo a dura prova la capacità degli operatori
di imparare a usarle tempestivamente e la possibilità per molti di
avvalersene proficuamente. Così differenziando e squilibrando le
aree economiche e concorrendo a mantenerle in una fase di continua,
crescente, emergenza, sociale e politica, che allontana il traguardo
della condizione di maggiore stabilità e benessere che promette la
società 5.0.
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LA TERMOTECNICA

del profitto immediato, cui tendiamo istintivamente, volentieri e con stentiamo a comprendere e condividere, nonostante Albert Einstein ce
facilità, posticipando la fatica, più impegnativa e difficile, di ricercare l’abbia dimostrata chiaramente oltre un secolo fa, come ho accennato
il bene differito della consapevolezza. Di quella coscienza, richiamata in altro editoriale della rivista (4). Un’annotazione che riporto per con-
in queste pagine, forse troppo ripetutamente, che ci dice che siamo un cludere la riflessione con un riscontro, fuori tema, tuttavia emblematico
nodo di una rete interconnessa dove il male si trasmette e interagisce della nostra incapacità di correggere convincimenti e comportamenti,
amplificandosi. Che ci fa capire gli obblighi e le responsabilità che radicati e istintivi. Ciò anche quando sappiamo che sono sbagliati,
abbiamo nei confronti degli altri e dell’ambiente. Compiti e doveri che complice un pragmatismo utilitarista che si avvale di uno scetticismo
possiamo assolvere componendo il divario tra sapere tecnico e uma- incredulo, spesso in mala fede, che deride la teoria, per preservare
nistico per colmare la carenza dei valori etici, svilupparli, diffonderli i vantaggi dell’errore. Ma mostrarne le conseguenze perverse è un
e disciplinare, così, virtuosamente comportamenti e decisioni. Non insegnamento difficile da impartire e da apprendere, la cui ignoranza
farlo significa che questo impegno dovranno assumerlo le prossime comunque non ci scagiona.
generazioni sulle quali graveranno le conseguenze delle nostre man-
cate o erronee scelte, cui esse dovranno porre rimedio. Quei posteri NOTE
che acquisiranno diffusamente la percezione che il tempo non scorre 1. Pierangelo Andreini, “Quel percorso della conoscenza che
ugualmente. Che è cadenzato da periodi di qualità diversa, durante i porta da Impresa 4.0 a Società 5.0”, La Termotecnica, n.1/18 -
quali, più che in altri, è indispensabile agire. Che vi sono occasioni che Editoriale.
è colpevole e imperdonabile sprecare, chiedendosi per quale ragione 2. George Orwell, “Nineteen Eighty-Four”, London, Secker &
lo abbiamo fatto. Che considereranno cosa ovvia è scontata che il Warburg, 1949.
tempo non fluisce uniformemente dappertutto, in quanto è legato allo 3. Pierangelo Andreini, “Il flusso del sapere per colmare i divari e
spazio nell’ordito di un tessuto invisibile deformato dalla presenza delle realizzare un’economia della conoscenza, inclusiva, sostenibile e
masse che popolano il cosmo. Lo spazio-tempo che esse incurvano, competitiva”, La Termotecnica, n. 1/22 pag. 22-25.
generando il campo gravitazionale, in vicinanza delle quali il tempo 4. Pierangelo Andreini, “Il tempo passa, cresce la complessità, ma
scorre più lentamente. Una realtà di cui non ci rendiamo conto e che anche il sapere”, La Termotecnica, n. 1/19 - Editoriale

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Presidenza Generale CONSIGLIO GENERALE


Presidente Onorario Umberto Ruggiero Abruzzo Luigi Bignardi
Presidente Generale Livio De Santoli Calabria Angelo Algieri
Past President Vincenzo Naso Campania Adolfo Senatore
Vice Presidente Riccardo Amirante Emilia Romagna Giuseppe Cantore
Vice Presidente Pierangelo Andreini Friuli Venezia Giulia Rodolfo Taccani
Vice Presidente Franco Nurzia Lazio Alessandro Corsini
Liguria Corrado Schenone
Lombardia Maurizio Brancaleoni
Ufficio Centrale Marche Fabio Polonara
Piemonte Marco Masoero
Segretario Generale Luca Rubini Puglia e Basilicata (da nominare)
Tesoriere Kliton Bylykbashi Sardegna Pier Francesco Orrù
Sicilia Vincenzo Franzitta
Presidenza Comitati Tecnici Toscana Fabio Fantozzi
Umbria Francesco Fantozzi
COSRIA Giuseppe Fumarola Veneto e Trent. Alto Adige Alberto Mirandola
CSMCI Mariano Migliaccio
CST Francesco Martelli
CTEA Pierangelo Andreini (fanno parte del Consiglio anche i Presidenti dei Comitati Tecnici)

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Alberto Mirandola

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38 Mobilità & Progresso
di P. Chiastra
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Aerei solari d’alta quota

La famiglia Piccard è da circa un secolo che occupa un ruolo impor- padre e del nonno. Dopo la laurea in psichiatria, ha seguito le orme
tante nel mondo scientifico e delle esplorazioni (Fig. 1). Il tutto ha del secondo appassionandosi al mondo aeronautico e portando a
inizio con Auguste Piccard (Basilea, 1884 - Chexbres, 1962) che, termine due mirabili circumnavigazioni del globo: nel 1999, senza
docente di fisica al Politecnico di Zurigo e poi all’Università libera di scalo, insieme a Brian Jones, con il pallone aerostatico Orbiter 3;
Bruxelles, compì studi e imprese in campo aeronautico e nautico. Lo poi, nel 2016, alternandosi ai comandi con André Borschberg, con
si ricorda soprattutto per le ascensioni in aerostato, con la conquista il Solar Impulse 2 (marche HB-SIB), alimentato esclusivamente dalla
della stratosfera suggellata da due record con il pallone a idrogeno luce solare (Fig. 2).
FNRS-1: 15.781 m (51.775 ft) nel 1931 accompagnato da Paul Le due avventure, al limite del possibile e con preparativi durati anni,
Kipfer ad Augsburg-DE, e 16.201 m (53.152 ft) nel 1932 insieme si sono potute realizzare grazie al contributo di ricchi sponsor come
a Max Cosyns a Dübendorf-CH. Per inciso, i record vennero battuti ABB, Omega, Schindler e Solvay e, per la prima, Breitling. Interessati
nel 1934 dal fratello gemello Jean Felix, naturalizzato statunitense, non solo al ritorno mediatico che non è mancato, ma anche a quello
con 17.500 m. In seguito, Auguste si dedicò alle profondità marine scientifico di grande rilievo tanto che lo “HB-SIB”, da aereo sperimen-
con i batiscafi FNRS-2, FNRS-3 e ideando infine il “Trieste” che, nel tale da primato, sta trasformandosi in piattaforma militare. Infatti,
1960, con a bordo il figlio Jacques (Bruxelles, 1922 - La Tour-de-Peilz, nel 2019, la macchina e la sua tecnologia sono state acquisite dalla
2008) scenderà per primo nella Fossa delle Marianne a -10.902 m nostra Leonardo SpA e, ora, con il concorso dell’ispano statunitense
(35.768 ft) insieme al ten. Donald Wash della Marina degli Stati Skydweller Aero Inc. sono in studio iniziative per il governo USA.
Uniti. La storia del “Trieste” merita un cenno: scafo costruito nel 1953 In effetti, l’attenzione per attività simili è stata manifestata anche da
nei Cantieri Riuniti San Marco, TS, da riempire poi nelle discese con organismi militari di altre nazioni e, nel seguito, si cerca di dare una
benzina; sfera abitabile delle Acciaierie di Terni; assemblaggio finale spiegazione.
a Castellamare di Stabia, NA. Operò nel Mediterraneo con la Marina
francese fino al 1958, quando venne acquistato dalla US Navy per il PIATTAFORME D’ALTA QUOTA
progetto di esplorazione abissale Nekton. Per sopportare le immani L’osservazione del terreno “a vista d’uccello” è vecchia quanto la sto-
pressioni (1.100 atm) subì alcune modifiche tra cui la sostituzione ria della conquista dell’aria, cioè dal 1793 (mongolfiere e palloni). In
del modulo sferico originale con uno costruito a Essen dalla Krupp. Italia, la nascita dei servizi aerostatici vien fatta risalire alla circolare
Il nipote Berthrand (Losanna, 1958) non è certamente da meno del del 6 novembre 1884 del Ministero della Guerra e, pare che, il pri-

FIGURA 1 - I Piccard e le loro macchine FIGURA 2 - Solar Impulse 2 (HB-SIB)

Ing. Paolo Chiastra - Commissione Energia - Ordine Ingegneri Milano


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APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Mobilità & Progresso 39

Lunghezza 10 m Equipaggio Assente (unmanned)


Aperura alare 25-28 m (82-92 ft) Velocità max 100 km/h
Altezza 2,5 m Velocità crociera 80 km/h
Peso totale 75 kg (165 lbs) Tangenza max 23.200 m (76.100 ft)
Superficie alare 60 m (stima)
2
Durata missione 64 giorni
Carico utile 5 kg (11 lbs)
Celle solari GaAs 3J-IMM (Inverted Metamorphic Multijunction) - Epitaxial Lift-Off (ELO)
Potenza specifica 250-400 W/m2
Motori elettrici 2
Batterie Li-Ioni 24 kg (53 lbs) 1/3 del peso max

TABELLA 1 - Caratteristiche tecniche dello Zephyr S di Airbus. Nota: tutti i valori sono indicativi, in quanto non
disponibili in letteratura

mo uso sul campo dei nostri “sferici” avvenne in Eritrea nel 1887. In o l’abbattimento, quando va male, con l’eventuale cattura, come
seguito, palloni frenati, dirigibili e poi aeroplani furono utilizzati con avvenne in piena guerra fredda (URSS, 1962) allo sfortunato F. G.
buon successo dai paesi belligeranti durante la Grande guerra, per Powell su un U-2. Negli ultimi due decenni si è assistito a un prepotente
l’osservazione dei movimenti del nemico e per dirigere il tiro. Poi ar- fiorire di velivoli tradizionali non pilotati, Unmanned Aerial Vehicle
rivò l’aerofotografia a bassa e media altezza con fotocamere montate (UAV) e, di conseguenza, si è aperta una nuova strada senza mettere
su modelli specializzati, in occidente identificati, a partire dall’inizio a repentaglio alcuna vita. Ma gli attuali UAV HALE (High Altitude Long
della guerra fredda, dalla sigla R (Reconnaisance) come, ad esempio, Endurance) facendo comunque uso di motori tradizionali, presentano
il FIAT G-91R. Successivamente, per sfuggire alla contraerea, si passò giocoforza autonomie limitate.
alle alte quote con aerei stratosferici, come il Lockheed U-2 da 21.000 A partire dal 1957, con la comparsa dei satelliti artificiali, si aggiunse
m, e 800 km/h massimi e l’analogo sovietico Myasishchev M-55 o il la ricognizione dallo spazio e dato che in tale dimensione una guerra
superlativo e iconico Lockheed SR-71 da 24.000 m, 3 volte più veloce “calda” non si è ancora vista, meglio sarebbe ricorrere a questa via
del suono. Tentativi di ricercare soluzioni meno costose si risolsero di non però priva di limiti: gli elevati costi per primi; poi, la ridotta super-
fatto nello sviluppo di banchi di prova o di serie limitate, come il Boeing ficie osservabile poiché si ha in vista l’obiettivo per pochi minuti e con
Condor privo di equipaggio, il Grob G-520 da 15.000 m, il Grob periodicità giornaliera. In effetti, è possibile ovviare con un numero
G-850 Strato 2C da 24.000 m e l’aliante Airbus Perlan da 25.000 m. maggiore di satelliti opportunamente distanziati, con Costellazioni
Per un pilota, il sorvolare terre ostili o straniere non presenta difficoltà vere e proprie o sfruttando altri corpi artificiali in orbita messi a di-
tecniche, ma oggi si usa farlo solo quando altre vie non sono perse- sposizione da paesi amici o compiacenti. Si possono certo utilizzare
guibili, allo scopo di evitare, quando va bene, incidenti diplomatici, anche i satelliti geostazionari a 36.000 km ma con un degrado delle

TABELLA 2 - Caratteristiche tecniche del Solar Impulse 2 (HB-SIB) di Piccard - Borschberg


Lunghezza 22,4 m (73 ft 6”) Equipaggio 1 pilota
Aperura alare 71,9 m (236 ft) Velocità decollo 36 km/h (22, 4 mph)
Altezza 6,37 m (20 ft 11”) Velocità max 140 km/h (87mph, 76 kn)
Peso totale 2.300 kg (5.070 lbs) Velocità crociera 90 km/h (56 mph, 49 kn) diurna
Superficie alare 290 m2 Velocità crociera 60 km/h (37 mph) notturna
Altitudine operativa 8.500 m (27.900 ft) diurna
N. celle solari 17.248 η23% 135 micron Altitudine operativa 1.500 m (4.920 ft) notturna
Superficie celle 269,5 m (2.901 sft)
2
Tangenza max 12.000 m (39.000 ft)
Potenza 66 kWp
Motori elettrici 4x 13,0 kW 52 kW tot brushless η tot 94% vs 70% convenz.
Elica bipala 4x diam 4 m (13 ft 1”) 525 rpm bipala
Batterie Li-Ioni 633 kg (4x 349=1.396 lbs) 1/4 del peso max
Energia specifica 260 Wh/kg
Energia 4 x 41 kWh (150 MJ)
Panorama
40 Mobilità & Progresso
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

prestazioni; sfortunatamente, orbitare nello spazio richiede continue


correzioni della traiettoria e, prima o dopo, il carburante si esaurisce.
Nemmeno è possibile sostituire il tipo di carico tra una missione e
l’altra, ne tantomeno sono eseguibili aggiornamenti hardware.
Una soluzione intermedia tra il satellite e l’UAV è stata individuata
nell’uso di piattaforme mobili a propulsione solare, pur con le limita-
zioni imposte dalla potenza specifica ridotta di tale fonte (Costante
solare extra atmosfrica di 1.366,9 W/m2). Realizzabili sia con mezzi
più leggeri dell’aria, qui non trattati, sia con più pesanti. L’idea è
nata contestualmente con la messa a punto nel 1954 delle celle fo-
tovoltaiche (Laboratori Bell) e soprattutto con il loro utilizzo da parte
della NASA negli anni ’60. Il primo aeromodello a farne uso, di cui
si ha notizia, è stato il Sunrise 1 della Astro Flight Inc. (novembre
1974), un giocattolo “serio” sotto contratto della DARPA (Defense
Advanced Research Projects Agency). Da allora si son visti numerosi
altri prototipi tra cui spiccano i Pathfinder e gli Helios della NASA,
per l’ERAST Programme (Environmental Research Aircraft and Sensor
Technology) e le varie versioni Zephyr della QinetiQ, finanziata dal
Ministero della Difesa britannico. Tutte realizzazioni sperimentali
sfociate nei successi record dello Zephir S, oggi di proprietà Airbus e
dei già citati Solar Impulse. FIGURA 3 - Airbus Zephyr S
Utilizzare celle fotovoltaiche e batterie per l’accumulo permette di
disporre di energia quasi illimitata per i motori elettrici, per gli im- la successiva notte. Dalle poche informazioni fornite ufficialmente nel
pianti di bordo e per il carico utile. Operando nella stratosfera, o sito di Airbus si rileva che la copertura del suolo è di 20 x 30 km. È
al limite della troposfera, si ottiene il migliore soleggiamento per la applicata la funzionalità di controllo cosiddetta Beyond Line of Sight
ridotta attenuazione e per via delle basse temperature vantaggiose (BLOS) e, entro 8 ore dal decollo (salita in stratosfera), lo “S” è in grado
in termini di rendimento delle celle; inoltre, il volo risulta del tutto di dirigersi e collocarsi dove il comando decide, anche a centinaia
“vellutato” mancando le turbolenze; si evitano le rotte commerciali o migliaia di chilometri di distanza. In generale, gli operatori sono
che al massimo lambiscono i 14.000 m; la strumentazione per l’os- tipicamente 3: il Mission Commander a cui è affidata la pianificazio-
servazione può essere meno costosa della comparabile montata sui ne, il Weather Operator e un Payload Operator. I 5 kg di payload,
satelliti con risoluzioni, se non migliori, almeno uguali e si ottiene il sembrano pochi, ma sono compatibili con il sistema Airbus OPAZ
possibile stazionamento sulle zone sensibili per lunghi periodi, con (OPtical Advanced earth observation system, Zephyr compatible)
rotte definite da operatori a terra che si alternano in turni. Tutto bene per l’osservazione della Terra, progettato per la stratosfera, capace
quindi? No purtroppo, come trasparirà oltre. di risoluzione elettro-ottica immagine/video da 18 cm e in infrarosso
(IR) da 70 cm. È anche concepito per portare carichi utili forniti da
DUE DIVERSI APPROCCI clienti di terze parti, in un’ampia gamma, tra cui radar elettro-ottico
Analizzando le prestazioni note dell’Airbus Zephyr S, non pilotato e o IR o iperspettrale; radar a radiofrequenza passiva (RF); radar ad
del Solar Impulse 2 e le loro caratteristiche tecniche divulgate ci si può apertura sintetica (SAR); Early Warning System (EWS); LIght Detection
fare un’idea delle potenzialità, estendendo le considerazioni anche And Ranging o Laser Imaging Detection And Ranging (LIDAR) e Au-
all’erede diretto dello “HB-SIB”, lo Skydweller di Leonardo. tomatic Identification System (AIS). Caratteristiche tecniche in Tabella
1, interesse primario mostrato dal Ministero della Difesa Britannico e
Zephyr S, solare stratosferico dal Pentagono. Nel 2019, in Australia, sembra aver subito un paio
Il primo Zephyr 1, nasce in Gran Bretagna nel 2003 dalla QinetiQ, di incidenti durante le attività sperimentali che hanno provocato la
acquisita nel 2013 da EADS Astrium (poi Airbus Defense & Space). perdita dei prototipi e anche l’ultimo record si è concluso, ahimè, con
Successivi miglioramenti hanno portato all’ultima versione “8” o una prematura distruzione.
“S”, concepita appunto come HAPS (High Altitude Platform Station)
per volare mesi a 21.000 m (70.000 ft), con record di altitudine di Solar Impulse 2, solare troposferico
23.286 m (76.100 ft) raggiunti nel 2021 e di durata (categoria UAV) Altro discorso per il Solar Impulse 2, concepito per operare a quote
di ben 64 giorni, tra luglio e agosto 2022 (deserto di Sonora-USA). inferiori. Il progetto ha inizio nel 2002 alla EPFL (École Polytechnique
L’apertura alare supera i 25 m, il peso massimo di 75 kg consente Fédérale de Lausanne) con il Solar Impulse 1 (marche HB-SIA). Nel
un carico utile di 5 kg (!). L’involo, data la massa modesta, avviene 2010, un volo continuativo di 26 ore ne dimostra le capacità diurne e
a mano con la corsa sulla pista di una squadra di 4 o 5 addetti (Fig. notturne. Nel 2014 vede la luce il successore “HB-SIB” che negli anni
3). Le celle solari durante il giorno forniscono l’energia necessaria al 2015-2016 completò il giro del mondo in 16 mesi e mezzo per 17
sostentamento e caricano le batterie che entrano in azione durante tappe, con inizio e termine ad Abu Dhabi, con un totale di 42.438
Panorama
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Mobilità & Progresso 41

Accorgimento che permette, a parità di potenza richiesta, di diminuire


la capacità delle batterie (quindi il peso) e il numero di celle solari. Il
ciclo potrebbe continuare all’infinito se non fosse per la manutenzione
periodica. La fusoliera è in carbonio e così l’ala, composta a sandwich
di strati su nido d’ape. Materiali tecnologici avanzati di diverso tipo,
forniti dallo sponsor “chimico”, sono stati usati in larga quantità per
i rivestimenti e per garantire le massime prestazioni.
I costruttori tendono a enfatizzare il contributo “carbon free” ma la
realtà ha poco a vedere con tale aspetto, trattandosi di una nicchia
che non va a spostare l’equilibrio globale e, tra l’altro, gli scopi non
FIGURA 4 - Dal Sole alla spinta sono proprio in linea con la salvaguardia ambientale, salvo usi de-
dicati. Tra l’altro, il rendimento complessivo della catena Sole-elica è
km (22.915 nm) percorsi, volando 558h 7m (23,25d). L’altitudine modesto, attestandosi intorno allo 11%-13% (Fig. 4) che potrà salire
massima toccata è stata di 8.874 m (29.114 ft) e la velocità media di poco, anche sfruttando tecnologie ancora più spinte. Rispetto ai
76 km/h (41 kn), con una produzione complessiva di 11 MWh. 15 valori, già intrinsecamente bassi, va considerato l’angolo di incidenza
anni di studi, 10 anni di ricerca applicata e pratica, 2 pezzi prodotti, dei raggi solari sulle celle fotovoltaiche con il mutare dell’assetto, e
140 persone come team di supporto e 170 M$ raccolti. l’altezza del sole al variare delle stagioni e della latitudine, dipen-
La tappa di maggior lunghezza è avvenuta nel giugno 2015 da Na- dente quest’ultima dalla rotta. Per tali motivi, la pianificazione dei voli
goya, JPN a Kalaeloa, Hawaii, USA in 117h 52m (5d) per 8.924 km deve essere molto accurata, per non parlare di eventuali condizioni
(4.819 nm) con Borschberg ai comandi, ma ha sollecitato eccessiva- atmosferiche avverse che il tempo meteorologico sa ben manifestare.
mente le batterie, rendendo necessaria una sospensione di 9 mesi, non Data la delicatezza delle strutture, la limitata energia di bordo e la
solo tecnica ma anche per ritrovare le condizioni atmosferiche adatte. velocità insufficiente a contrastare anche venti modesti, il decollo del
Le caratteristiche dello “HB-SIB” sono riassunte nella Tabella 2. Rimar- Solar Impulse risultava impossibile già con venti superiori ai 7 km/h
chevole è l’apertura alare di 72 m, superiore a quella di un B 747 (1,94 m/s); così i decolli e gli atterraggi era preferibile eseguirli alla
Jumbo e, non meno, il peso di 2.300 kg massimi al decollo, contro sera, quando la stabilità dell’aria è elevata, per evitare appunto ne-
i 400.000 kg del Jumbo. La cabina aveva una superficie di 3,8 m2 faste correnti! E, fatto non trascurabile, sembra che lo “HB-SIB” non
(41 sft), non pressurizzata e nemmeno riscaldata ma solo isolata tollerasse inclinazioni sull’asse di rollio superiori ai 5°.
con poliuretano. Tramite vari ausili, dal semplice isolamento termico Viste le caratteristiche dei due velivoli, si intuisce la loro capacità ad
citato, alla speciale tuta, al sedile che, oltre a distendersi per riposare, assolvere compiti complementari: lo Zephyr S ha un carico pagante di
consentiva al pilota di assolvere ai bisogni fisiologici (si veda detta- soli 5 kg ma può volare a 21.000 m, dove non c’è pericolo di incro-
glio, Fig. 2), si è potuto stazionare a 12.000 m (39.000 ft), stando a ciare altri aerei e non si riscontrano inclemenze meteo. Per contro e di
bordo almeno 5 giorni in relativa “rude” comodità. fatto, lo Skydweller, con un payload 80 volte superiore a quello dello
Per inciso, il record di transvolata intorno al globo senza scalo appar- Zephyr, risulta un sistema assai elaborato, capace di missioni molto
tiene a Dick Rutan e Jeana Yeager che, nel dicembre 1986, a bordo differenziate, ma è ingombrante e le altitudini operative risultano in
del Voyager (Rutan Model 76 della Scaled Composite, di Mojave, potenziale conflitto con il traffico commerciale. In ogni caso, al di là
CA) in 9d 3m 44s percorsero 40.212 km accreditati, ad un’altitudine di tutto, il problema fondamentale, sarà per entrambi, la capacità
media di 3.350 m (11.000 ft). Fu un viaggio epico che, per contro, di salire in sicurezza alle quote di lavoro e, altrettanto lasciarle per
mise duramente alla prova il fisico e la mente di entrambi, della Yeager riatterrare.
in particolare. Anche la Cina sta cercando di sviluppare modelli paragonabili. Ne è
La mutazione dello “HB-SIB” in UAV, darà alcuni vantaggi: in primis, un esempio il Qiming 50, un UAV a 2 fusoliere dotato di celle fotovol-
la mancanza del pilota consente di mantenerlo in volo anche per taiche, andato in volo il 3 settembre 2022 a Shaanxi, dimostrando le
mesi e, attraverso la rimozione di tutte le parti non necessarie, si va intenzioni di sfruttare questi sofisticati ma fragili macchinari.
ad incrementare il peso del carico utile. Diviene così possibile rag-
giungere e superare i 400 kg, con 2 kW di alimentazione dedicati, RIFERIMENTI
a fronte di un peso massimo al decollo di 2.500 kg. Va anche notato 1. Piccard B., Jones B., L’ultima grande avventura, TEA SpA,
che in 7 anni dalla sua storica prestazione, gli sviluppi tecnologici Milano, 2001, ISBN 88-502-0054-4.
non sono mancati a beneficio del progetto sia per le strutture che per 2. Piccard B., Borschberg A., Objectif Soleil. L’aventure
i sottosistemi. I 4 motori garantiscono un’operatività a 14.000 m, a SOLARIMPULSE, Editions Stock, FR.
velocità di crociera tra 46,3-92,6 km/h (25-50 kn), con permanenza 3. https://www.airbus.com/en/products-services/defence/uas/
ad alta quota durante il soleggiamento e a quote più limitate durante uas-solutions/zephyr
la fase buia, sfruttando l’Energia Potenziale nella discesa planata, per 4. https://www.airbus.com/en/products-services/space/earth-
poi continuare a volare con tutto quanto accumulato dalle batterie. La observation/earth-observation-portfolio
ricarica inizia al sorgere del sole e il livello superiore verrà ripreso a 5. https://www.wired.it/branded/article/leonardo-skydweller-
potenza costante, utilizzando la minima quantità possibile di energia. primo-aereo-solare-a-volo-autonomo-e-perpetuo/
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42 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

FORNOVOGAS
Impianti di compressione gas

Fornovogas Spa è una società 100%


italiana, con sede a Traversetolo (PR).
Con otre 50 anni di storia, vanta più
di 2500 compressori venduti in tutto il
mondo e più di 300 solo nell’applica-
zione Biometano.
Sono quasi 20 anni che Fornovogas van-
ta installazioni per Biometano sia per
iniezione in rete che per carica carri
bombolai, in tutta Europa. Si sviluppa
infatti principalmente nei paesi scandi-
navi e nord europei dove la cultura del
biometano è presente ormai da diversi
anni.
Grazie all’esperienza in questi paesi,
abbiamo sviluppato prodotti di alta
qualità, capaci di soddisfare le esigenze
più stringenti. Questo ci ha permesso di
raggiungere livelli di qualità di altissimo
livello, e questi standard qualitativi li
applichiamo oggi sui prodotti che ven-
diamo in tutti i continenti.
Un’altra applicazione di punta di For-
novogas sono i compressori per Alimentazione Turbina a gas (Fuel e costi di manutenzione.
gas Booster), utilizzati quando la rete del gas ha pressione inferiore I sistemi di compressione Fornovogas possono inoltre garantire degli
a quella richiesta dalla turbina. Anche qui, la tecnologia e l’esperien- standard di rumorosità bassissimi (fino a 56dBA), grazie all’utilizzo di
za con diverse decine di referenze in tutt’Europa, garantiscono una cabinati e sistemi insonorizzanti, permettendo così l’installazione degli
competenza sulla progettazione e la fornitura di sistemi capaci di un impianti anche in condizioni restringenti.
funzionamento lineare, anche nei sistemi di cogenerazione. Un dipartimento di service interno formato da tecnici specializzati,
Fornovogas Spa fornisce compressori a pistoni per diverse applica- garantisce inoltre un servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi
zioni, tra le quali: di compressione, permettendo così un’elevata efficienza dell’impianto
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L’ampia gamma di compressori Fornovogas garantisce una versatilità


sia in termini di portata che di potenza e pressione richiesta. Da 18kW
Fino ad 1MW di potenza e 350bar di pressione in mandata.
La tecnologia “oil free system” utilizzata sui compressori Fornovogas
permette di annullare il rischio di contaminazione del gas da olio di
processo e riduce drasticamente il consumo di olio stesso, consentendo FORNOVOGAS
al tempo stesso la massima purezza del gas e una riduzione dei tempi www.fornovogas.it
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APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 43

MINGAZZINI
Una risposta alle criticità

Con Mingazzini un approccio ad alto tasso di efficientamento e risparmio progettazione del prodotto fino all’utilizzatore finale, basandosi sullo
per un approccio moderno e competitivo. sviluppo di un Made in Italy ad alto potenziale, aiutando le aziende a
Mingazzini, azienda leader a livello internazionale con oltre 90 anni trasformare i loro processi produttivi. Del resto, essere un’azienda leader
di esperienza e più di 10.000 generatori industriali installati, sa che non è solo un traguardo, ma anche un impegno a continuare a crescere
anche per il 2023 la sfida è affrontare l’aumento dei prezzi delle materie e migliorare, per offrire sempre il meglio a una clientela internazionale
prime, dell’energia e dei trasporti. L’azienda di Parma ha un segreto per che necessita del massimo supporto, trovando nell’esperienza quasi
superare queste difficoltà: il risparmio che per Mingazzini non è solo secolare di Mingazzini solide basi su cui impostare un approccio inno-
una riduzione dei costi, ma una vera e propria risorsa per le aziende. vativo, focalizzato sulla fornitura di soluzioni ad alto tasso tecnologico,
Abbassare i costi energetici significa liberare capitali da investire in individuando qualsiasi tipo di criticità per poi risolverla attraverso analisi
altri settori strategici, in un mercato altamente competitivo. Con impianti e progettazioni su misura con una non comune flessibilità produttiva
progettati su misura per le esigenze dei clienti, Mingazzini garantisce anche nella realizzazione di prodotti speciali customizzati.
una forte riduzione dei consumi e un’efficienza massima. Un nome, una famiglia e un’azienda che continuano a lavorare con
Inoltre, mettendo i generatori in rete e centralizzandoli, anche da remoto, passione e determinazione, confermandosi un punto di riferimento nella
si amplifica ulteriormente il risparmio. Questa innovazione è in linea con produzione di caldaie a vapore in tutto il mondo.
le agevolazioni fiscali per gli investimenti nella competitività, come il
Credito d’imposta Transizione 4.0 per gli investimenti in beni strumentali,
ricerca e sviluppo, transizione ecologica e innovazione tecnologica 4.0.
Mingazzini offre soluzioni personalizzate che seguono le più moderne
concezioni tecnologiche, orientate al risparmio energetico, alla riduzione
delle emissioni, all’efficienza e al benessere degli utenti. Con carat-
teristiche come qualità, flessibilità, personalizzazione, progettazione
su misura e supporto tecnico, l’azienda si conferma un interlocutore
affidabile e di successo. MINGAZZINI
In Mingazzini la qualità è un concetto che coinvolge ogni aspetto, dalla www.mingazzini.it
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44 APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

PBN - Ventilatori industriali: due errori comuni


nell’utilizzo della portata normale

In ambito industriale, soprattutto per quanto riguarda alcuni processi


produttivi, è frequente l’utilizzo del valore di portata normale per
il design dell’impianto. Se però lato processo questa grandezza è
utilizzabile senza alcun problema, l’errore è dietro l’angolo quando
invece si arriva a dover acquistare i ventilatori che devono muovere
quel volume d’aria.
La portata normale è infatti il volume di aria o di gas che transita
nel periodo di un secondo riferito alle condizioni normali, ovvero
temperatura pari a 273 K, pressione atmosferica pari a 101325 Pa
e assenza di umidità.
Il volume di un gas cambia però al variare di pressione, temperatura
e soprattutto dell’umidità, come impone l’equazione di stato dei gas.
In condizioni diverse da quelle normali, la portata assumerà quindi
valori differenti in funzione della temperatura e della pressione, cioè FIGURA 1 - Deficit di prestazioni dovuto alla selezione
della densità del gas. del ventilatore con la portata normale
I ventilatori sono macchine volumetriche, forniscono cioè un volume di
gas nell’unità di tempo che non dipende dalla densità. nelle condizioni reali di funzionamento dell’impianto. A tal proposito
Ignorare questo aspetto quando si acquista un ventilatore causerà ho riportato tutte le formule ed alcune tabelle necessarie all’interno del
certamente un problema di mancanza di portata nell’impianto. libro “Ventilatori per Processi Industriali”, pubblicato con la casa edi-
La differenza tra la portata normale e quella effettiva nelle condizioni trice Editoriale Delfino. (il libro è facilmente acquistabile su Amazon).
di densità dell’impianto è tanto più marcata quanto più ci si allontana Una volta nota la densità effettiva è sufficiente utilizzare la seguente
dalle condizioni normali. formula per trasformare la portata normale in effettiva:
Se il gas trasportato ha ad esempio una temperatura di 40 °C e pres-
sione barometrica pari a 101325 Pa, utilizzando la portata normale
per la selezione del ventilatore ti ritroveresti con un deficit di portata
in impianto pari a circa il 14%.
Una seconda insidia dell’utilizzo della portata normale si ritrova Dove Q è la portata effettiva [m³/s], QN è la portata normale [Nm³/s],
quando il processo ha bisogno di operare a diverse condizioni di rN è la densità normale del gas [kg/Nm³] e r è la densità del gas nelle
temperatura e pressione in funzione del tipo di lavorazione che deve condizioni reali di funzionamento [kg/m³].
essere eseguita. Il valore così ottenuto è quello da utilizzare per la selezione e l’acquisto
Questi diversi punti di lavoro avranno infatti densità del gas diverse del ventilatore che ti consentirà di raggiungere le prestazioni richieste
e quindi – a parità di portata normale – differenti valori di portata dall’impianto senza alcun problema o deficit.
effettiva.
Come già detto però i ventilatori non cambiano il volume di gas
erogato in funzione della densità. È quindi necessario ricorrere ad
un sistema di regolazione della portata che consenta al ventilatore di
seguire le esigenze dell’impianto.
Anche in questo caso ignorare la differenza tra la portata normale e
quella effettiva significa trovarsi con un ventilatore incapace di soddi-
sfare tutte le condizioni di lavoro richieste dall’impianto.
Come mettersi al riparo da queste insidie ed essere certi di acquistare
un ventilatore che sia realmente in grado di fornire la portata di gas
richiesta dal processo?
In primis è necessario ricordarsi che la portata normale non può essere
utilizzata nella scelta del ventilatore senza essere prima “convertita”
in un valore effettivo. PBN
Il primo passo per questa conversione è il calcolo della densità del gas www.pbn.it
Vetrina
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 45

TEXPACK
Le migliori guarnizioni per la cogenerazione

Texpack è azienda leader nella produzione di trecce, nastri, filotti, del cliente che su rilievo mirato dell’impianto. Innumerevoli sono le
tessuti, calze per isolamento termico ad uso dinamico, per pompe composizioni strutturali dei manufatti che, in base all’applicazione
e valvole. Produce e commercializza, guarnizioni industriali di e alle condizioni di lavoro, possono essere costruiti con tipologie di
differente tipologia e misura, per offrire una gamma completa di tessuti diversi e di isolanti specifici. Texpack utilizza tessili di alta
sistemi di tenuta e prodotti per alte temperature, cui si aggiunge una qualità come: tessuti in vetro alluminizzato, tessuti in vetro siliconati,
linea di prodotti per la manutenzione di caminetti e stufe dedicata tessuti in silice con vermiculite, tessuti in vetro armati inox e spalmati
al mercato consumer. in poliuretano, tessuti splamati in PTFE, tessuti in vetro caramelliz-
Dal 1993 Texpack ha continuato sulla linea di un costante e continuo zati. Inoltre, si realizzano anche con isolanti come feltri in vetro
investimento, nella direzione propria della ricerca tecnologica e Ecotex, feltri in silice, Foam e materassini ecologici Biotex mirati
dell’impiego di mezzi di produzione d’avanguardia. Da sempre Tex- all’abbattimento termico di cui l’applicazione necessita. I cuscini
pack guarda al futuro ponendo alla base di ogni singola lavorazione sono confezionati con varianti di chiusura come: velcro ignifugo,
l’avvalersi di personale tecnico specializzato. Dalla sua fondazione velcro nomex, ganci e molle inox, cinghie con fibbia o bottoni a
si è trasformata continuamente insieme al mercato, per incontrare le clip. Uno staff competente e preparato, grazie alla lunga esperienza
esigenze dei clienti, diventando una solida realtà. Texpack pone in nell’isolamento, può supportare la nostra clientela. I cuscini isolanti
massima e costante considerazione il proprio personale, parte inte- Texpack trovano impiego nell’industria navale, petrolchimica, chi-
grante dei risultati raggiunti e patrimonio dell’azienda. Investimento mica, sicurezza industriale, impianti di cogenerazione e gruppi
in formazione, corsi di aggiornamento, perfezionamento, tecniche elettrogeni, skid e piping.
produttive, sono una strategia continua della Texpack. La migliore
preparazione e qualità del personale è garanzia per il continuo per-
fezionamento della qualità dei prodotti e servizi forniti da Texpack
ai propri clienti. Grazie alla grande esperienza unita al supporto
del personale specializzato Texpack è in grado di proporre al cliente
la migliore soluzione di guarnizioni particolarmente utilizzate negli
accoppiamenti flangiati e sui motori. Tra queste Texpack offre i suoi
capisaldi nel campo della cogenerazione come Metaltex, Metalpol
guarnizioni spirometalliche e cuscini isolanti.

CUSCINI ISOLANTI COD. 3240COM


Per le linee di cogenerazione Texpack produce manufatti tessili
coibenti chiamati comunemente “insulation blanket”. I cuscini ven- TEXPACK
gono costruiti nella sartoria specializzata, sia su specifico disegno www.texpack.it
Profilo d’azienda
46 a cura di GREEN POINT
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

GREEN POINT- Il full service provider del gruppo BITZER:


assistenza e servizi mirati nel settore della refrigerazione

GREEN POINT è il full service provider per il gruppo BITZER riconosciuto a livello globale nel settore della refrigerazione
e del condizionamento sia in ambito industriale che in ambito commerciale.

GREEN POINT è sinonimo di eccellenza ed offre ai propri clienti soluzioni sori e scambiatori di calore) erogando i servizi e fornendo i prodotti del
competitive, intelligenti e di alta qualità, che permettono ai propri partners suo Service Cycle. Tramite un approccio costantemente proattivo verso
e ai propri clienti di superare costantemente i loro competitors in termini il mercato, sono stati creati servizi mirati per ognuna delle fase di vita
di servizi, di affidabilità e di efficienza. Alla base della qualità di GREEN del componente BITZER, con l’obiettivo di mantenere elevata l’efficienza
POINT vi sono la pronta ed efficace esecuzione dei servizi al cliente, l’e- dell’impianto e massimizzare l’investimento sostenuto, minimizzare i fermi
levata competenza arricchita attraverso l’esperienza diretta sul campo, la impianto dei clienti e i conseguenti costi di mancata produzione, rimanere
continua collaborazione con la casa madre per il miglioramento continuo sempre aggiornati con le più recenti evoluzioni tecnologiche e assicurare
dei servizi proposti, la qualità delle parti di ricambio originali BITZER la conformità alle normative vigenti anche in relazione alla regolamenta-
utilizzate nelle lavorazioni. La rete GREEN POINT garantisce i massimi zione Europea F-GAS.
standard qualitativi e assicura che le prescrizioni ambientali siano appli- GREEN POINT esegue inoltre la riparazione, la manutenzione e la revi-
cate a livello globale. sione professionale dei compressori e degli scambiatori di calore BITZER,
La nuova sede italiana, inaugurata nel 2022, punta a diventare il punto di corredate da descrizioni puntuali di ogni componente, dall’ analisi dei
riferimento in Italia per il settore della refrigerazione e per i servizi ad esso guasti eseguite in accordo ai più alti standard qualitativi e da fotografie
connessi, anche in ottica di efficienza energetica e di riduzione dei consumi che ne evidenziano le problematiche riscontrate.
e costi energetici. GREEN POINT vanta, oltre ad una officina attrezzata e Tra i principali servizi erogati tramite il Service Cycle di GREEN POINT vi
all’avanguardia nella strumentazione in dotazione ai propri tecnici, anche sono anche il montaggio e l’avviamento dei nuovi prodotti BITZER o dei
un ampio magazzino per la fornitura di compressori rigenerati, parti di compressori rigenerati da GREEN POINT, che garantiscono l’estensione
ricambio originali BITZER e olio. Inoltre, è dotata di una ampia sala trai- della garanzia e il rilascio di un report tecnico certificato da personale
ning, concepita per erogare corsi di aggiornamento e di formazione per qualificato attestante la corretta messa in funzione, i servizi di assessment
centri di assistenza, clienti finali, impiantisti e aziende di manutenzione. funzionali delle centrali frigorifere, che rilevano le criticità gestionali nella
La sede italiana fa parte di una rete di oltre 55 centri assistenza nel mondo, conduzione degli impianti, le analisi chimico-fisiche dell’olio e dell’acqua
che fanno di GREEN POINT il partner ideale, sempre accanto al cliente, di impianto e le analisi vibrazionali dei compressori BITZER installati nelle
con soluzioni per la refrigerazione adeguate ad ogni esigenza. centrali frigorifere. Nell’attuale contesto di volatilità dei prezzi dell’energia,
GREEN POINT svolge attività di riparazione, manutenzione e la revisione e in ottica di continuo innalzamento dei livelli di efficienza degli impianti,
professionale dei componenti degli impianti di refrigerazione (compres- GREEN POINT mette a disposizione il suo Energy Cycle, unitamente a so-

GREEN POINT - Viale Thomas Alva Edison 631 - 20099, Sesto San Giovanni (MI)
Tel. +39 02 98678801 - www.bitzergreenpoint.com/en
Profilo d’azienda
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA 47

luzioni dal mondo BITZER, per assicurare ai suoi clienti risparmi energetici, della conformità normativa ed economica dell’intervento, comprensiva
economici e ambientali. di business plan e dell’individuazione degli incentivi a sostegno dell’in-
Tali servizi, sviluppati con sempre maggiore attenzione verso l’efficienza vestimento
degli impianti e al tema della sostenibilità, partono da un audit e da un Per attuare progetti strutturati e per gestire dinamiche complesse, GREEN
assessment funzionale ed energetico, concepito per analizzare i parametri POINT ha sviluppato differenti servizi di implementazione degli interventi
funzionali e i consumi energetici connessi agli impianti di refrigerazione, di efficientamento che spaziano dallo studio di fattibilità, al supporto al
siano essi asserviti al settore industriale o commerciale. Per GREEN POINT, cliente nella fase di progettazione, fino alla realizzazione degli interventi
tale audit, passa inevitabilmente dalla conoscenza del dato misurato in e degli impianti di monitoraggio.
campo, quanto più puntuale preciso, al fine di verificare le prestazioni Inoltre, GREEN POINT, al fine di garantirne il corretto funzionamento degli
reali dell’impianto durante il suo funzionamento. Il report di audit rilasciato impianti, rilevarne la riduzione dei consumi e quantificarne i risparmi
da GREEN POINT, oltre ad esaminare lo stato dei singoli componenti di energetici, propone servizi di Monitoring degli impianti e reporting, con
centrale e definire la perdita in efficienza dell’impianto rispetto ai dati di assistenza da remoto e possibilità di accesso a dashboard interattiva per la
progetto, fornisce al cliente uno studio delle soluzioni di efficientamento gestione del sistema e l’analisi dei trend delle principali grandezze ad esso
energetico corredato da una solida trattazione tecnica e una valutazione connesse (energia elettrica prodotta, temp. ambiente, temp. e pressione
mandata, temp. e pressione aspirazione), nonché la stesura di un piano
di misura e verifica secondo lo standard IPMVP (International Performance
Measurement and Verification Protocol)
L’obiettivo dei servizi di efficientamento offerti da GREEN POINT non è
la sola ottimizzazione di impianti di refrigerazione esistenti ma si allarga
anche, ove possibile, allo sfruttamento di energia termica di scarto, favo-
rendo un approccio completo verso nuovi target di efficienza energetica.
Tramite le soluzioni ElectraTherm , marchio del gruppo BITZER veicolato in
Italia da GREEN POINT, propone impianti per il recupero calore a bassa
temperatura con sistemi ORC (Organic Rankine Cycle), realizzati con
espansori BITZER, per la produzione di energia rinnovabile e assicurando
al cliente una soluzione sostenibile e alternativa al prelievo di energia elet-
trica da rete, riducendone al contempo l’impronta ecologica e aumentando
la sostenibilità dell’azienda.
Le soluzioni proposte da GREEN POINT per il mercato italiano sono due:
POWER+ GENERATOR PM75, in grado di gestire un carico termico fino
a 1300 kWt con temperature di input a partire da 70°C e generare una
potenza massima di 75 kW elettrici e POWER+ GENERATOR 6500B+ in
grado di gestire un carico termico fino a 2200 kWt con temperature di input
a partire da 80°C e generare una potenza massima di 125 kW elettrici.
Entrambi i sistemi sono versatili, flessibili e adattabili a diversi settori di
applicazione. In ambito industriale vengono utilizzati a corredo di impianti
per la generazione di vapore, di energia elettrica e termica, anche in
assetto cogenerativo, nella valorizzazione del calore di scarto di processi
produttivi (ad esempio nel settore delle ceramiche, delle fonderie, delle
lavorazioni dei metalli, vetrerie, ma anche farmaceutiche e alimentari),
mentre in ambito agricolo trovano applicazione a corredo di impianti a
biogas o impianti a biomasse.
Impianti di biogas upgrading
per produzione di Biometano e CO2

Tecno Project Industriale (TPI) è un’azienda italiana


parte del Gruppo SIAD.
TPI è specializzata nella progettazione,
approvvigionamento e costruzione di impianti
biogas upgrading, liquefazione biometano
e anidride carbonica.

• Consolidato know-how dal 1987


• Impianti standard e tailor-made per ogni esigenza
• Fornitura impianti chiavi in mano
• Consumi ridotti per un impatto ambientale
ecosostenibile
• Assistenza tecnica continua e manutenzione 4.0
• Controllo remoto dedicato 24/7

Il know how sviluppato da TPI al proprio interno offre


due tipologie di soluzioni (membrane polimeriche
e solventi selettivi). Entrambe le soluzioni garantiscono
un’altissima selettività e un’eventuale produzione
successiva di Bio-GNL.
TECNO PROJECT INDUSTRIALE
Liquefazione, estrazione e produzione CO2
Biogas Upgrading, Liquefazione biometano

tecnoproject.com
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APRILE 2023 Editoriale 49

27 Marzo 2023 - La nuova Convenzione


di Federazione UNI-CTI

A fine marzo i Presidenti UNI e CTI, Giuseppe Rossi e Cesare Boffa, hanno siglato la nuova Convenzione di Federazione con la quale, dopo
16 anni, l’Ente di normazione nazionale ha rinnovato la delega normativa al Comitato Termotecnico Italiano. Si è trattato di un atto formale
che ha rinsaldato un rapporto di collaborazione che, possiamo dire, risale alla notte dei tempi quando la normazione tecnica muoveva i primi
passi per unificare i mercati visto che UNI ha compiuto l’anno scorso il suo centesimo anniversario, mentre il CTI raggiungerà questo traguar-
do fra dieci anni. Della nuova Convenzione di Federazione se ne parla anche in altre pagine di questo numero, ma in queste poche righe si
vuole rimarcare come la firma apposta dai Presidenti dei due enti sulla nuova convenzione rappresenti un nuovo punto di partenza, di rilancio
della normazione tecnica per poter raccogliere nel migliore dei modi le sfide future. Infatti, al di là degli aggiornati aspetti tecnici, seppure
importanti, che regolano i rapporti operativi tra UNI e CTI, il valore aggiunto di questo rafforzato atto di delega è da leggersi a beneficio
del mondo esterno, verso gli stakeholder istituzionali, pubblici e privati, verso il mercato, verso il cittadino e verso tutti coloro che vedono nella
normazione tecnica un efficace strumento di crescita e innovazione per un “mondo fatto bene”. Questo perché pur non essendo finiti, anzi, i
tempi della classica normazione di prodotto, quella verticale, quella che ha caratterizzato il nostro lavoro negli anni passati, oggi il mercato
si è allargato, evoluto, internazionalizzato ed è sempre più caratterizzato da richieste di normativa trasversale e multidisciplinare in cui si de-
vono necessariamente incontrare esperienze e competenze diverse tra loro. La nuova Convenzione, firmata con UNI anche dagli altri 6 Enti
Federati ognuno per il proprio settore di competenza, si inserisce in un rinnovato modo di fare normazione, verso l’innovazione e la multidisci-
plinarietà riconoscendo nelle competenze dei singoli organi tecnici, anche se di enti diversi, un valore tecnico fondamentale da mettere l’uno
a supporto dell’altro per poter risolvere le richieste che arriveranno sempre più frequentemente dal mercato; in modo sinergico, efficace ed
efficiente. In estrema sintesi, con la rinnovata delega agli Enti Federati il sistema UNI oggi è ancora più pronto di prima a normare il domani.

Direzione CTI

COMITATO TERMOTECNICO ITALIANO ENERGIA E AMBIENTE


Associazione privata riconosciuta senza scopo di lucro. Opera sotto mandato UNI (Ente italiano di normazione) all'interno I NUMERI DEL CTI*
del sistema UNI-Enti Federati. Sviluppa norme tecniche nazionali e internazionali nel settore della termotecnica,
dell'energia, dell'efficienza energetica e degli aspetti connessi come la sostenibilità. Soci 500
Esperti tavoli 1.000
Le norme tecniche sono elaborate dai Soci CTI con un processo bottom-up e rispondono alle esigenze di mercati e stakeholder nazionali
Esperti tavoli 250
internanazionali
Commissioni 40
Tecniche
Riunioni 200
Attività normativa Attività di ricerca Norme 130
Industrie pubblicate
Documenti normativi per UNI Progetti europei e nazionali
e formulazione della posizione e consulenza tecnica Progetti di norma 500
nazionale in ambito CEN e ISO
Liberi SOCI Istituzioni
su argomenti specifici *valori medi degli ultimi 5 anni

professionisti
CTI FORMAZIONE
E COMUNICAZIONE

Corsi online e in aula

Convegni e webinar
Associazioni Università

Rivista “Energia e Dintorni”

SOCIAL NETWORK
Attività di supporto tecnico al legislatore Twitter

Pareri e proposte condivise per Ministeri


Linkedin
e Pubblica Amministrazione
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50 Attualità CTI APRILE 2023

Attualità CTI

PROPOSTA DI DIRETTIVA SULLA PRESTAZIONE guatamente l’impatto dei rischi finanziari legati al clima sulle attività
ENERGETICA NELL'EDILIZIA: IL PARERE DELLA detenute nel proprio bilancio e assicurando un’adeguata protezione
BANCA CENTRALE EUROPEA dai rischi del bilancio dell’Eurosistema.
Giovanni Murano – Funzionario Tecnico CTI Tra le osservazioni specifiche vengono riportate:
a. la limitazione delle esenzioni rientranti nella discrezionalità
Si riportano di seguito alcune indicazioni della Banca centrale euro- nazionale (in alcuni Stati membri, i fabbricati indipendenti con
pea (BCE) relativamente alla proposta di Direttiva sulla prestazione una superficie coperta utile totale inferiore a 50 m2 non sono
energetica nell'edilizia (EPBD). In particolare, la BCE ha deciso di soggetti ai requisiti in materia di APE);
formulare di propria iniziativa un parere sulla proposta di Direttiva b. la necessità di maggiore uniformità delle procedure per il calcolo
successivamente discussa e votata il 14 marzo 2023 dal Parlamento della prestazione energetica in quanto attualmente le diverse
europeo in seduta plenaria a Strasburgo. Tutti i documenti sono di- metodologie applicate dagli Stati membri non consentono
sponibili sul sito CTI, nell’area legislazione, e nell’area CTI dedicata un'accurata aggregazione dei dati a livello dell'UE. La proposta
alla certificazione energetica degli edifici, nella sezione documenti di direttiva, inoltre, stabilisce soltanto criteri comuni per la
europei prelegislativi. definizione degli edifici migliori e peggiori. In particolare, saranno
Le misure indicate nella proposta di Direttiva dovrebbero assicura- definiti edifici di classe G il 15 % degli edifici peggiori in termini
re alle istituzioni finanziarie l’accesso agli attestati di prestazione di prestazione energetica in ciascuno Stato membro al momento
energetica (APE). Tale indicazione è rilevante per BCE, l’Eurosistema dell'introduzione dei nuovi APE. Ciò implica che il 15 % degli
e Sistema europeo di banche centrali (SEBC) per diversi motivi. I edifici peggiori avrebbe prestazioni energetiche reali molto
prestiti immobiliari, infatti, rappresentano una quota significativa del diverse tra gli Stati;
portafoglio bancario degli enti creditizi vigilati, inoltre una quota si- c. l’introduzione di soglie omogenee nell'UE con il fine di
gnificativa delle garanzie utilizzate dalle controparti nelle operazioni armonizzare il sistema di classificazione. Negli Stati in cui la
di politica monetaria è costituita da attività finanziarie garantite da copertura dell’APE è scarsa, soglie mal calibrate potrebbero
mutui ipotecari. L’accesso alle informazioni permetterebbe anche di non rispecchiare la distribuzione complessiva introducendo
sostenere i compiti statistici del SEBC, tra cui lo sviluppo di indicatori un'eterogeneità ingiustificata tra gli Stati membri. Tale decisione è
statistici per l’analisi del rischio legato al cambiamento climatico e politica e dovrebbe comprendere anche altre considerazioni, quali
sarebbe d’aiuto alla BCE alla raccolta e alla compilazione e distribu- un analogo sforzo di ristrutturazione in ciascuno Stato membro,
zione delle statistiche nei settori di sua competenza. indipendentemente dallo stato del parco immobiliare iniziale, o
La BCE esprime preoccupazioni sulla definizione delle nuove classi dalla fruibilità per locatari e acquirenti;
energetiche dell’APE e sull’armonizzazione delle definizioni e delle d. l’accesso agli APE da parte degli enti creditizi e delle istituzioni
metodologie, aspetti che possono rendere molto difficoltosa l’effetti- finanziarie per prevenire potenziali ricadute sul sistema
va la comparabilità tra gli Stati membri. Maggiori attenzioni su tali finanziario dell’UE. Le autorità responsabili della vigilanza degli
punti supporterebbero le funzioni di vigilanza prudenziale potendo enti creditizi e delle istituzioni finanziarie, compresa la BCE,
far riferimento a dati affidabili e comparabili. L’azione consolidereb- dovrebbero avere pieno accesso agli APE per valutare i rischi
be inoltre la capacità dell’Eurosistema di monitorare e valutare ade- climatici. Tali dati dovrebbero anche essere disponibili per i
prestiti per ristrutturazioni profonde al fine di stimare l’impatto
di tali ristrutturazioni sul valore della garanzia e di effettuare
un’adeguata analisi dei rischi;
e. il recepimento anticipato della proposta di Direttiva entro la fine
del 2024, anziché entro la fine del 2025 in quanto nella proposta
di direttiva viene previsto che edifici e le unità immobiliari di
proprietà di enti pubblici e gli edifici e unità immobiliari non
residenziali dovranno essere migliorati almeno fino a raggiungere
la classe di prestazione energetica F entro il 2027, sulla base delle
nuove norme sugli APE. Tali obiettivi, diversamente, risulterebbero
di difficile raggiungimento senza un'adozione anticipata delle
nuove norme sugli APE;
f. la definizione delle modalità di coesistenza tra vecchie e nuove
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APRILE 2023 Attualità CTI 51

generazioni di APE. Ad esempio, gli «edifici a emissioni zero» SVILUPPO SOSTENIBILE ATTRAVERSO
sono collegati alla classe di prestazione energetica A ai sensi L'ISTRUZIONE: IL PARERE DEL CESE
della proposta di direttiva, ma non è chiaro se gli edifici che Giovanni Murano – Funzionario Tecnico CTI
hanno ottenuto una classe di prestazione energetica A ai sensi
della vigente Direttiva saranno automaticamente considerati edifici Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) auspica l’aggior-
a emissioni zero; namento dei programmi di studio di scuole, università, istituti di
g. una migliore incentivazione dei proprietari di edifici ad formazione avanzata (istruzione formale) e la creazione di centri
aggiornare tempestivamente i loro APE, per sensibilizzarli in di formazione, seminari e tavole rotonde, utilizzo dei media (istru-
merito alle ristrutturazioni raccomandate ed efficienti in termini di zione non formale) attraverso l’inserimento nel piano di studi di
costi per migliorare la prestazione energetica; azioni relative al clima e allo sviluppo sostenibile. In particolare,
h. la definizione di «norme armonizzate sul portafoglio ipotecario» sostiene la promozione di strategie e approcci per lo sviluppo
per promuovere strumenti di investimento e finanziamento sostenibile, sia nella teoria che nella pratica, a livello locale, na-
abilitanti e facilitare gli investimenti transfrontalieri nei mutui zionale e regionale. Tale azione si prevede venga accompagnata
ipotecari, anche nel contesto dell’Unione dei mercati dei capitali dal monitoraggio di attività atte a consentire un costante migliora-
massimizzando il contributo dei mercati finanziari, riducendo in mento e lo scambio di esperienze definendo così un percorso eco-
tal modo la dipendenza dai prestiti bancari e dai programmi di nomicamente sostenibile verso una transizione verde e socialmente
sostegno pubblico; giusta.
i. la Standardizzazione delle banche dati per garantire Secondo il parere del CESE, disponibile sul sito CTI nell’area le-
l’interoperabilità e l’integrazione delle banche dati nazionali gislazione, “tutti hanno bisogno delle conoscenze necessarie per
della prestazione energetica nell’edilizia con altre banche dati combattere i cambiamenti climatici, in particolare per quanto ri-
amministrative contenenti informazioni sugli edifici, quali il catasto guarda tutti gli aspetti del consumo e della produzione sostenibili,
nazionale e il registro digitale degli edifici. le scelte alimentari responsabili e la riduzione degli sprechi alimen-
tari, nonché l’uso dell’energia sostenibile”.
Le parti sociali (organizzazioni di datori di lavoro e sindacati dei
ATTREZZATURE A PRESSIONE: VALUTAZIONE lavoratori) e le organizzazioni della società civile ricoprono un
DELLO STATO DI CONSERVAZIONE DELLE ruolo fondamentale nella definizione dei profili e delle norme pro-
TUBAZIONI IN INCHIESTA PUBBLICA fessionali e occupazionali, come pure nell’integrazione degli aspet-
Giuseppe Pinna – Funzionario Tecnico CTI ti legati alla sostenibilità negli apprendistati e nella formazione dei
lavoratori. Supportano inoltre i giovani ad adattarsi nel passaggio
La nuova norma sulla valutazione dello stato di conservazione delle dal mondo della scuola a quello del lavoro in modo tale da inclu-
tubazioni in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità, ela- dere lo sviluppo sostenibile.
borata dalla CT 223/GL 3 “Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi Nel parere del CESE viene posto l’accento sull’importanza dell’in-
a pressione” è attualmente in inchiesta pubblica finale UNI, con sca- tensificazione e del coordinamento degli sforzi per migliorare
denza 16 aprile 2023. l’educazione alla sostenibilità compresa l’educazione all’uso soste-
Ricordiamo che questo lavoro è strettamente legato alla specifica nibile dell’energia. Le politiche dell’UE e degli Stati membri in ma-
tecnica, in vigore dal 2009, UNI/TS 11325-1 “Attrezzature a pres- teria di istruzione dovranno essere oggetto di un monitoraggio e di
sione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli mappature costanti, con lo scambio di buone pratiche tra paesi e
insiemi a pressione Parte 1: Valutazione dello stato di conservazione organizzazioni. Al centro dell’educazione allo sviluppo sostenibile
ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini delle verifiche perio- dovranno esserci valori umanistici imperniati sull’acquisizione di
diche”. Quest’ultima era stata a suo tempo pubblicata con l’obiettivo conoscenze e sulla formulazione di soluzioni pratiche equilibrate,
di fornire la procedura per la valutazione dello stato di conserva- che tengano conto delle conseguenze ambientali e sociali.
zione ed efficienza delle tubazioni ai sensi del punto c) comma 2 È essenziale che le società presenti e future riesaminino, ripensino
dell’art. 16 del D.M. 329/2004, ai fini della riqualificazione periodi- e ridefiniscano l’istruzione, da quella prescolastica a quella uni-
ca di cui all’art. 10: aveva pertanto la funzione principale di definire versitaria e oltre, dal punto di vista dell’educazione e dell’appren-
un percorso per la denuncia delle tubazioni che non erano state dimento alla sostenibilità in modo che comprenda, in definitiva, i
oggetto di valutazione di conformità secondo la PED, funzione che a principi, le conoscenze, le competenze, le convinzioni e i valori in
oggi dovrebbe risultare ormai residuale. tutti e tre i settori: ecologia, società ed economia. Tale processo
Il nuovo lavoro si pone invece l’obiettivo di definire le procedure e i dovrebbe essere globale, interdisciplinare e coinvolgere le inizia-
requisiti minimi dei controlli effettuati dagli utilizzatori per valutare tive dal basso nonché l’insieme della popolazione e dovrebbe es-
lo stato di conservazione delle tubazioni in esercizio in vista della sere sostenuto dai governi. Non esistendo un modello universale di
verifica periodica di integrità. educazione alla sostenibilità l’attuazione nei singoli paesi (priorità,
La nuova norma sarà pubblicata come parte 7 della serie UNI obiettivi, linee d'azione e meccanismi) dovrà tenere conto delle ca-
11325 mentre la UNI/TS 11325-1:2009 sarà ritirata e il suo contenu- ratteristiche e delle specificità culturali locali coinvolgendo comun-
to sarà inserito in appendice del nuovo documento. que tutte le parti sociali e organizzazioni giovanili.
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52 Attualità CTI APRILE 2023

COME EVOLVERÀ LA CLASSIFICAZIONE STOCCAGGIO ENERGIA ELETTRICA


ENERGETICA DEGLI EDIFICI? RACCOMANDAZIONI UE
Roberto Nidasio – Funzionario Tecnico CTI Anna Martino – Funzionario Tecnico CTI

Se ne continua a parlare molto ed è quindi giusto dedicare un Pubblicate nel mese di marzo le raccomandazioni della Commissio-
approfondimento a questo tema: la classificazione energetica così ne Europea sullo stoccaggio dell’energia con indicazioni per azioni
come proposta dalla nuova Direttiva EPBD (ancora in bozza, è bene concrete che i Paesi dell'UE possono intraprendere per garantirne una
ricordarlo). Il testo della nuova Direttiva, che è recentemente stato ap- maggiore diffusione. L'analisi ha dimostrato che lo stoccaggio è fon-
provato dal Parlamento Europeo, prevede che la classe G, ovvero la damentale per la decarbonizzazione del sistema energetico dell'UE.
classe più bassa, cioè quella dalle peggiori performance, comprenda La possibilità di accumulare in grandi quantità l'elettricità in eccesso
il 15% del parco edilizio (il momento in cui scattare tale fotografia, e di utilizzarla successivamente quando è necessario, consente una
ancora non è noto). Dall’altro lato, per poter essere classificati nella migliore penetrazione dell'energia rinnovabile nel sistema elettrico.
classe migliore, ovvero la classe A, occorrerà essere ZEB (edificio a Queste raccomandazioni, accompagnate da un documento di lavoro
zero emissioni). dei servizi della Commissione sono rese disponibili in occasione della
Cosa comporterà quindi questa nuova classificazione? Per provare pubblicazione della proposta della Commissione di rivedere l'assetto
a rispondere occorre innanzitutto analizzare l’attuale meccanismo di del mercato dell'energia elettrica dell'UE.
classificazione che abbiamo in Italia. Al di là del fatto che essa sia Con uno sguardo più ampio al sistema energetico del futuro, il
attualmente basata sul concetto di edificio di riferimento, aspetto che documento sottolinea il ruolo fondamentale della flessibilità che lo
non tratteremo ora, il dato fondamentale è che l’attuale classificazione stoccaggio può fornire al sistema elettrico. Questa flessibilità aiuta ad
fa finire in classe G una percentuale, che chiaramente varia per tipo- adattarsi alle mutevoli esigenze e garantisce che il consumo di elettri-
logia di edificio e zona climatica, ma che è nell’ordine di grandezza cità corrisponda in modo permanente alla generazione di elettricità.
di un 30-35% degli edifici certificati (Fonte: Rapporto Annuale 2022 Lo stoccaggio può anche contribuire alla riduzione dei prezzi dell'elet-
Enea-Cti sulla Certificazione Energetica degli Edifici). tricità durante le ore di punta e consentire ai consumatori di adeguare
Ora, dato che vengono certificati sia edifici nuovi, sia edifici esistenti i propri consumi in relazione ai prezzi e alle loro esigenze. Infine, le
e che il campione statistico risulta piuttosto numeroso, possiamo as- tecnologie di stoccaggio facilitano l'elettrificazione di diversi settori
sumere che questa sia una buona fotografia del parco edilizio nazio- economici, in particolare nel settore edilizio e in quello dei trasporti.
nale attuale. Tutto ciò significa che probabilmente un certo numero di In termini concreti, la Commissione raccomanda ai paesi dell'UE di
edifici attualmente in classe G, verrà, a parità delle altre condizioni, considerare le caratteristiche specifiche dello stoccaggio dell'energia
“riclassificato” in classe F, e così via per le altre classi. Spostandoci tut- nella progettazione degli oneri sistema e dei regimi tariffari e di facili-
tavia verso le classi più performanti (le attuali classi A) si prevede che tare il rilascio delle autorizzazioni. La Commissione incoraggia inoltre
avverrà un effetto opposto: non è detto che tutti gli edifici attualmente a sfruttare ulteriormente il potenziale dello stoccaggio dell'energia
classificati nelle varie classi A1, A2, ecc. rientreranno automaticamen- nella progettazione e nel funzionamento delle reti. Alcune raccoman-
te nella nuova classe A, dato che, appunto, essa sarà definita dallo dazioni affrontano anche le sfide legate alla necessità di visibilità e
ZEB (Zero Emission Building). In conclusione, una considerazione do- prevedibilità a lungo termine delle entrate per facilitare l'accesso ai
verosa anche se ovvia: il ragionamento sopra esposto è da intendersi finanziamenti (ad esempio la monetizzazione dei servizi forniti). Altre
come qualitativo; ad oggi, infatti, è prematuro esporsi in analisi quan- riguardano il ruolo delle fonti di flessibilità nelle isole e nelle aree re-
titative, appunto per via del fatto che vi sono solo principi generali, mote, la ricerca e lo sviluppo e la pubblicazione di dati per facilitare
ma il come declinare le nuove classi è ancora tutto da definire e sarà le decisioni di investimento.
possibile solo in fase di recepimento della nuova EPBD. Infine, il documento di lavoro dei servizi offre un'analisi più dettaglia-
ta, fornendo anche una prospettiva dell'attuale quadro normativo di
mercato e finanziario dell'UE per lo stoccaggio e identifica gli ostacoli,
le opportunità e le migliori pratiche per il suo sviluppo e la sua diffu-
sione. [Fonte: EU- Energy-News]
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Energia & Dintorni
54 Dossier CTI APRILE 2023

Uno sguardo a 360° sul ruolo CTI nella nuova


Convenzione di Federazione a UNI e sulla
normazione tecnica per la transizione energetica

Antonio Panvini – Direttore Generale ne riconosciuti dallo Stato con il Decreto Legislativo 223/17, ovvero
l’Ente italiano di normazione (UNI) e il Comitato elettrotecnico italia-
“Attività di ricerca, di unificazione e di supporto tecnico al mercato no (CEI) e, a supporto di UNI, dai 7 Enti Federati CIG, CTI, CUNA,
nei vari settori della termotecnica, della produzione e utilizzazione UNICHIM, UNINFO, UNIPLAST, UNSIDER.
razionale dell’energia e delle fonti energetiche, dell’efficienza ener- Con queste premesse è evidente che la normazione tecnica costitui-
getica e più in generale della transizione energetica, incluse le relati- sce il core business delle attività CTI e ad essa è dedicata la maggior
ve implicazioni ambientali e di sostenibilità”. parte delle risorse dell’ente provenienti dal contributo degli attuali
In questa breve sintesi, estratta dalla nuova Convenzione di Fede- 488 Soci, i veri protagonisti della normazione tecnica nazionale.
razione del CTI a UNI siglata lo scorso 27 marzo, è racchiuso il L’occasione del rinnovo della Convenzione di Federazione, che di
complesso ed esteso ambito di competenza entro cui opera il Comi- fatto sancisce in modo più compiuto rispetto a prima diritti, doveri e
tato Termotecnico come parte attiva del sistema normativo nazionale modalità di collaborazione del CTI nell’ambito della delega normati-
composto principalmente dai due organismi nazionali di normazio- va data da UNI, è stato il driver che ha guidato nella progettazione
del dossier di questo mese con l’obiettivo di informare i lettori, siano
FIGURA 1 - Il ruolo degli stakeholder della essi nuovi o storici componenti dei tavoli di lavoro CTI o soggetti
normazione (CTI-Hub Editoriale) esterni interessati ad approfondire cosa “bolle in pentola”, circa le
molte attività che si stanno portando avanti a supporto della transi-
zione energetica e di tutto quello che le gira attorno.
Le norme tecniche sono elaborate dai Soci CTI
con un processo bottom-up
e rispondono alle esigenze di mercati e stakeholder
NORMAZIONE E NORME TECNICHE

Il CTI oggi è strutturato essenzialmente in 40 commissioni tecniche,


Attività normativa Attività di ricerca
più alcuni gruppi consultivi, popolate dai circa 1.000 esperti pro-
Documenti normativi per UNI Progetti europei e nazionali
e formulazione della posizione e consulenza tecnica venienti da singole aziende del settore industriale, prevalentemente
nazionale in ambito CEN e ISO su argomenti specifici
PMI, e dei servizi, dal mondo associazionistico portatore dei cosid-
detti “interessi multipli”, dalla pubblica amministrazione, dal settore
della ricerca soprattutto universitaria, dal settore dell’accreditamento
e certificazione, nonché da singoli professionisti, tutti accomunati
dall’interesse strategico verso l’attività di normazione tecnica che
Industrie consente di trasferire il proprio know-how in documenti richiesti
dal mercato per il mercato. La normazione, infatti, si può fare solo
Liberi SOCI Istituzioni
grazie allo spirito proattivo dei portatori di interesse-stakeholder che
professionisti
CTI investono risorse per condividere conoscenze ed esperienze con il
fine ultimo di aiutare il mercato a crescere dettando tutti assieme le
regole del gioco.
Associazioni Università
Le norme tecniche rappresentano il miglior modo di fare le cose, non
tanto, o non solo perché ad esse fa riferimento anche il legislatore
o la giurisprudenza in generale, ma perché sono elaborate con la
partecipazione di tutte le parti interessate che collaborano per defi-
nire requisiti che vadano bene a tutti. Utile sottolineare infatti che la
Attività di supporto tecnico al legislatore
Pareri e proposte condivise per Ministeri
norma racchiude in sé il concetto di consenso, pertanto, se non c’è
e Pubblica Amministrazione condivisione la norma non viene pubblicata, contrariamente ad atti
legislativi o regolatori i cui scopi sono ovviamente differenti. Il tutto
avviene seguendo un percorso che richiede attenzione ad alcune,
Energia & Dintorni
APRILE 2023 Dossier CTI 55

poche, regole e tempi prefissati per consentire la più ampia parteci- pausa caffè, da un’esigenza più o meno evidente di un settore pro-
pazione; un percorso inclusivo, lineare, trasparente e tracciabile. duttivo, ecc. È chiaro quindi che il ruolo dei citati stakeholder, siano
Se ne è parlato anche in altre occasioni, ma è sempre utile fare un essi privati o pubblici, è fondamentale fin dalle prime fasi. Sono
breve accenno a come nasce e si sviluppa una norma tecnica o di quasi sempre loro a proporre lo sviluppo di una nuova norma tecni-
uno degli altri prodotti della normazione: Specifiche Tecniche o Rap- ca. Raramente, praticamente mai, è lo stesso ente di normazione che
porti Tecnici. avvia il processo perché non è quello il suo ruolo. Il CTI, come UNI
Gli step fondamentali che portano alla pubblicazione di un docu- e gli altri enti citati in apertura, sono i soggetti che garantiscono la
mento nazionale sono: qualità del prodotto finito e il rispetto delle regole della normazione;
- Formulazione di una proposta le idee e i contenuti arrivano dagli operatori che investono, come si
- Analisi di fattibilità diceva, risorse proprie per aiutare il mercato ad autoregolarsi volon-
- Inchiesta pubblica preliminare UNI tariamente e consensualmente.
- Messa allo studio Dalla proposta si passa alla verifica della fattibilità, perché molte,
- Elaborazione ma non tutte le idee possono diventare una norma tecnica. I motivi
- Approvazione CTI possono essere molti - non è questa la sede per approfondirli – ma
- Inchiesta pubblica finale UNI in estrema sintesi si verifica l’assenza di impedimenti evidenti che ne
- Gestione dei commenti ricevuti possono pregiudicare il cammino o la pubblicazione finale. È questo
- Pubblicazione UNI il momento in cui si analizza anche la composizione del tavolo di
- Manutenzione periodica lavoro per verificare che tutte le parti interessate siano coinvolte. È
Momento fondamentale è la partenza del processo: l’idea per una il motivo per cui la fase successiva è l’inchiesta pubblica preliminare
nuova norma può nascere da documenti esistenti elaborati all’ester- (IPP) che viene gestita direttamente da UNI in una apposita sezione
no del sistema normativo da un singolo operatore o da più soggetti, del suo sito e dura due settimane con lo scopo di informare il merca-
da una attività di ricerca, da una semplice idea emersa durante una to circa la nuova proposta che sta per avviarsi.

FIGURA 2 - Come si lavora in CTI (CTI-Hub Editoriale)

Lavorare sui tavoli CTI: cose da sapere Cos’è una norma tecnica?
Documento di applicazione volontaria
elaborato con un processo bottom-up
Come nasce una norma RUOLI E STRUTTURA: che contribuisce all'innovazione
tecnica Nazionale come funziona il processo? Coordinatore di prodotti, servizi, processi
o professioni
Discussione
delle proposte
del mercato e Esperti
degli stakeholders Commissioni
Tecniche
Nazionali (CT) Funzionario Comitati Tecnici
Tecnico Esperti Nazionali CEN e ISO
Avvio inchiesta
pubblica
preliminare UNI
15
giorni
nominati

Soci CTI

Redazione
della norma
Recepimento/Adozione NORME
NORME
Nazionale UNI TECNICHE
TECNICHE
Chiusura lavori Mercato
e approvazione Stakeholder
finale della CT massimo

18
mesi!
Inchiesta interna
aperta ai soli
Soci CTI ed
esame della CCT
L’ATTIVITÀ NORMATIVA L’ATTIVITÀ NORMATIVA
NAZIONALE INTERNAZIONALE
Approvazione Cosa ci aspettiamo da te Cosa ci aspettiamo da te
della Governance
CTI Proponi idee per nuovi progetti in base Segui lo sviluppo dei progetti CEN o ISO
alle tue necessità
Invia i tuoi commenti al CTI quando
Preparati alle riunioni leggendo si aprono le inchieste
Commissione Tecnica
Inchiesta
Nazionale (CT)
2
pubblica finale la documentazione relativa
Contribuisci a definire la posizione
UNI ed eventuale Attraverso gli esperti nominati
Fornisci il tuo contributo durante le riunioni Nazionale in riunione
risoluzione mesi dai Soci CTI, svolge attività
dei commenti Commenta e vota quando espressamente Ricordati che puoi chiedere normativa Nazionale
richiesto di partecipare attivamente ai lavori CEN e internazionale. Ogni CT
e ISO come esperto nazionale ha un coordinatore eletto
Pubblicazione dai componenti della CT
Controlla sempre le scadenze di voto
norma a catalogo Se sei esperto CEN o ISO, ricordati stessa e un Funzionario
UNI Mantieni un comportamento proattivo che rappresenti sempre la CT Tecnico CTI
e rispettoso che ti ha nominato
Energia & Dintorni
56 Dossier CTI APRILE 2023

Immediatamente a valle dell’IPP con la “messa allo studio” inizia l’e- 200 tra Commissioni Tecniche, Gruppi di Lavoro e Gruppi Consultivi
laborazione della norma che ha una durata massima, tranne ecce- a livello nazionale, mentre quelle a livello ISO e CEN seguite dagli
zioni, di 18 mesi e che termina con vari stadi di approvazione prima esperti nazionali o per le quali si sono monitorati i risultati sono più
in CTI e poi in UNI con l’inchiesta pubblica finale (IPF). Quest’ultima del doppio. Il CTI però non ha trascurato il rovescio della medaglia
ha generalmente una durata di due mesi ed avviene, come l’IPP, e cioè la mancanza di un contatto diretto con i propri associati e
sempre sul sito dell’ente nazionale di normazione. Non meno impor- con i frequentatori assidui dei tavoli di lavoro ed ha perciò iniziato
tante è la fase di risoluzione dei commenti che segue e che obbliga a programmare una serie di incontri dedicati tra struttura operativa
l’ente di normazione a risolvere e rispondere a tutte le osservazioni e singoli Soci, partendo da quelli rappresentativi di interessi multipli,
ricevute. Il processo termina con la pubblicazione del documento a per un confronto costruttivo oltre che informativo, finalizzato a co-
catalogo UNI che si configura come strumento anche formale per gliere spunti, necessità e anche criticità utili per migliorare le attività
verificare la vigenza di una norma tecnica o di qualsiasi altro pro- dell’ente. Si sono anche organizzate le prime riunioni in presenza,
dotto della normazione. dando la preferenza a quelle totalmente fisiche ed evitando il più
Infine, c’è l’importante attività di manutenzione della norma che possibile quelle ibride che si caratterizzano per essere di più orga-
prevede un controllo formale ogni 5 anni, 3 per le cosiddette Spe- nizzazione e gestione e che, si ritiene, sia penalizzanti per chi si col-
cifiche Tecniche (UNI/TS) e che può portare ad una revisione anche lega da remoto. Nella seconda parte dell’anno proseguiremo questo
sostanziale del testo, ad una conferma o addirittura, in determinate percorso di parziale ritorno ad uno schema pre-pandemia, anche
condizioni, al suo ritiro. Ma manutenzione significa anche costante che è certo non si tornerà più come prima.
analisi del contesto operativo entro cui si muove la norma; contesto Dal punto di vista della produzione normativa, ecco qualche altro
che coinvolge anche i potenziali collegamenti più o meno evidenti numero: nel 2022 UNI ha pubblicato 9 norme tecniche puramente
con la legislazione di settore. È infatti fondamentale per l’ente di nazionali prodotte dai tavoli CTI, in linea con gli ultimi anni, mentre
normazione seguire l’applicazione della norma una volta pubblicata 99 sono state le norme pubblicate da UNI e prodotte dagli Organi
per poter intervenire in caso di necessità con indicazioni specifiche Tecnici CEN interfacciati dal CTI. Sono inoltre in corso i lavori su 36
al legislatore o agli operatori o con interventi puntuali di revisione. progetti di norme nazionali, alcuni dei quali vedranno la pubblica-
Complicato? Forse un po’, soprattutto per chi si approccia per la pri- zione nel 2023.
ma volta al mondo della normazione. Ma il ruolo dell’ente di norma- Ma, come si diceva sopra, ruolo del CTI è monitorare il mercato e le
zione è far diventare semplice questo processo che ha il fine ultimo esigenze dello stesso in relazione a potenziali nuove norme o alla
di garantire la qualità del prodotto finito. gestione di quelle esistenti anche collegate a specifici atti legislati-
vi. È questo il motore che spinge il CTI a collaborare da sempre e
costantemente con varie istituzioni. Prosegue infatti la proattiva col-
CONSIDERAZIONI GENERALI SULL’ATTIVITÀ CTI laborazione con i ministeri, soprattutto MASE e MIMIT, con ENEA,
GSE, ISPRA, ARERA così come quella dei cosiddetti Gruppi Consul-
Il 2022 per il CTI è stato un anno di continuità e proattività in un tivi il cui compito è quello di costituire il riferimento per le attività più
contesto internazionale complesso che ha stravolto parte degli direttamente connesse con il mondo della pubblica amministrazione
scenari ipotizzabili alla fine del 2021 quando si intravedeva una e con il legislatore. In particolare, si segnalano i seguenti Gruppi
possibile uscita dalla pandemia e un accenno di "fragile" ripresa Consultivi, particolarmente attivi:
economica. La lenta progressione verso la fine dell’emergenza sa- - Il GC “Libretto Impianto” nel corso del 2022 ha proseguito la
nitaria e gli spettri di una crisi internazionale a più fronti sono stati propria attività a supporto del MASE e di ENEA per la revisione
i due “leit motiv”, rispettivamente dalle ricadute positive e negative, dell’attuale DPR 74/2013 in materia di controllo manutenzione
del contesto operativo in cui ci si è mossi. e ispezione degli impianti di climatizzazione estiva ed invernale
Il 2022 è stato anche l’anno della “dematerializzazione” dell’ente. degli edifici. Il gruppo, che vede la partecipazione delle principali
Da inizio aprile, infatti, il CTI non ha più una sede operativa, ma associazioni degli operatori del settore e vari rappresentanti
solo una sede legale, e opera in totale modalità “agile”. La scelta delle autorità regionali responsabili dei controlli e delle ispezioni,
è stata principalmente dettata dalla considerazione che il modo di costituisce un osservatorio privilegiato e un tavolo di confronto
lavorare stava cambiando grazie, o forse meglio dire a causa del- tra le diverse istanze, in grado di fornire un supporto tecnico
le restrizioni conseguenti al Covid 19. Dopo due anni di rodaggio qualificato.Si è inoltre provveduto alla predisposizione di un
forzato abbiamo tutti imparato che “si può fare” e che la produtti- apposito RCEE (Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica) per
vità non ne risente; anzi si è potuto constatare un incremento medio i generatori a biomassa che è stato trasmesso al MASE.
della partecipazione alle riunioni dei tavoli normativi, una maggior - Il GC “Legge 90”, nell’ultimo anno è stato principalmente
libertà nella gestione degli orari di riunione, una maggior numero di impegnato nella predisposizione di linee guida contenente
riunioni, minori costi sia economici che ambientali per l’ente e per i esempi applicativi che facilitino la comprensione dei calcoli e
suoi associati ed esperti, maggior disponibilità delle risorse umane l’applicazione delle verifiche dell’allegato 3 al nuovo D.Lgs. 199/21,
non impegnate in trasferte improduttive e, ultimo ma non meno decreto di recepimento della Direttiva RED II sulla promozione e
importante, migliore qualità di vita di tutti. Qualche numero può l’uso delle fonti energetiche rinnovabili. Il documento è in corso
aiutare a capire cosa è stato fatto: nel 2022 si sono tenute più di di elaborazione. Su alcuni punti il Gruppo Consultivo è in attesa
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APRILE 2023 Dossier CTI 57

UNI 10389-2 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non
polverizzato
UNI 10683 Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi - Verifica, installazione, controllo e
manutenzione
UNI 11859-1 Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica
dell'idoneità al funzionamento in sicurezza - Parte 1: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione
UNI 10616 Stabilimenti con pericolo di incidente rilevante - Sistemi di gestione della sicurezza - Linee guida per l'applicazione
della UNI 10617
UNI 11879 Metodologie per la misura dell'energia termica assorbita e rilasciata negli impianti di climatizzazione centralizzati
UNI/TS 11861 Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile - Definizione delle classi di qualità del nocciolino
d'oliva
UNI/TS 11461 Impianti di co-combustione, incenerimento e co-incenerimento - Determinazione della frazione di energia
rinnovabile prodotta dall'impianto mediante la misura del 14C al camino
UNI 11853 Specifiche del biocarbone ottenuto dal trattamento di carbonizzazione idrotermale (HTC) dei residui degli impianti
di depurazione delle acque reflue urbane o di fanghi industriali a matrice organica
UNI/TR 11852 Classificazione e specifiche dei sottoprodotti per uso energetico - Sottoprodotti del processo di raffinazione degli oli
e grassi animali e vegetali

PROSPETTO 1 - Documenti normativi puramente nazionali prodotti dal CTI e pubblicati da UNI nel 2022

di un parere ufficiale del MASE. Oltre a ciò è stato chiamato ad ha proseguito l’attività di redazione di una scheda tecnica ad
esprimere pareri e commenti nell’ambito di una consultazione integrazione del DM n.93/2017 sul tema delle verifiche periodiche
avviata dal MASE sulle novità che si vorrebbero introdurre sul dei contatori di energia termica, offrendo il proprio supporto
DM 26 giugno 2015, cosiddetto “Requisiti Minimi. Tra le novità, si tecnico al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La scheda è
sottolinea come compaiano tutte le proposte tecniche avanzate al ora in attesa di essere pubblicata dal legislatore.
Ministero dal presente gruppo.
- Il GC INC - Gruppo Consultivo "Incentivi, Detrazioni e Gli altri GC attualmente in stand-by, ma che potrebbero essere atti-
Finanziamenti", recentemente istituito, ha il compito di fornire vati in funzione del contesto e delle eventuali esigenze dei ministeri
un supporto tecnico condiviso e terzo agli Enti di riferimento in sono:
materia di incentivi, detrazioni e finanziamenti. Nel corso del 2022 - Il GC CAM Criteri Ambientali Minimi ha fatto qualche riunione in
il GC si è riunito per discutere alcuni aspetti riguardanti il “decreto fase di predisposizione del nuovo testo per l’affidamento di servizi
prezzi” e il Superbonus. energetici per gli edifici di cui al Decreto Ministeriale 7 marzo
- Il GC “Software House” ha concluso il progetto, in collaborazione 2012, elaborato dal MASE nel corso del 2022 e pubblicato con il
con Enea, che prevede l’analisi dei dati del SIAPE e il DM 23 giugno 2022 n. 256;
miglioramento della qualità degli APE attraverso un processo di - GC “D.Lgs 152/06” dedicato al Testo Unico Ambientale per le
verifiche incrociate. Tale GC sarà chiamato a lavorare qualora parti relative agli impianti termici e ai combustibili;
si riscontrassero criticità riguardanti lo scambio dati attraverso - GC “Ecodesign” legato ai regolamenti per la progettazione
lo standard xml oppure altre criticità di carattere più generale “Ecocompatibile” emanati in applicazione della Direttiva
riguardanti gli aspetti informatici e le software-house. 2009/125/CE;
- Il GC “Conto Termico” fornisce supporto tecnico al Ministero - GC “PED” nato per offrire supporto nell’ambito della Direttiva sulle
competente attraverso l’interazione con il GSE in relazione ad attrezzature a pressione e della Direttiva sui recipienti semplici a
uno dei più diffusi schemi incentivanti per il settore. Ad oggi, pressione.
l’aggiornamento del Conto Termico è ancora in attesa di un via
libera da parte del ministero. Ritornando all’attività normativa, questa è riconducibile a 9 aree te-
- Il GC “Decreto Legislativo 102” è in stand by in attesa che si matiche che corrispondono grosso modo ai cosiddetti Sottocomitati,
concluda la fase operativa in capo ad ENEA e relativa alla o aree di indirizzo, in cui è suddiviso storicamente il CTI: dall’invo-
definizione del campione a cui destinare l’intervista volta lucro edilizio con le relative prestazioni energetiche, ai sistemi di
a raccogliere i dati sulla componentistica degli impianti di gestione dell’energia e diagnosi energetiche; dalle attrezzature a
contabilizzazione del calore e sui servizi di contabilizzazione pressione alla sicurezza di processo degli impianti "Seveso", dall'im-
di cui all'art.9 comma 8 quater del Dlgs 73/2020. Le risultanze piantistica per la climatizzazione degli edifici alle fonti energetiche
dell’intervista condotta da ENEA saranno gestite dal GC stesso e rinnovabili compresi gli aspetti di sostenibilità.
dalla CT 271. Le commissioni tecniche sono 40 e possono sono formalmente allo-
- Il GC “Decreto Ministeriale n.93/2017 - Contatori di calore” cate, come si diceva sopra, a 10 sottocomitati come segue, anche
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58 Dossier CTI APRILE 2023

L’ATTIVITÀ NORMATIVA
Gestione dell’energia e diagnosi energetiche Impianti a pressione
Risparmio energetico e sostenibilità Progettazione, fabbricazione, messa in servizio
dell’efficienza negli edifici, e utilizzo di impianti e apparecchiature che comportano
nei processi e nei trasporti rischi legati alla pressione

Involucro edilizio e prestazioni energetiche Impiantistica industriale


Isolamento termico in edilizia Turbine a gas – Compressori
Prestazioni energetiche degli edifici Macchine pneumatiche – Cogeneratori
Building automation (Sistemi BACS) e motori a combustione interna

9
Teleriscaldamento e teleraffrescamento

Fonti energetiche e sostenibilità Condizionamento dell’aria,


Energia solare – Biocomustibili solidi
Aree ventilazione e refrigerazione
Energia da rifiuti – Biogas e Biometano tematiche Impianti di climatizzazione,
depurazione e filtrazione dell’aria,
Bioliquidi per uso energetico
Combustibili liquidi fossili dei gas e dei fumi, raffrescamento,
Sostenibilità della biomassa refrigerazione industriale e commerciale

Misura e contabilizzazione del calore Sicurezza di processo negli impianti industriali


Sistemi di contabilizzazione Gestione della sicurezza degli stabilimenti
e termoregolazione del calore con pericolo di incidente rilevante
Ripartizione delle spese
di climatizzazione invernale, estiva
e di acqua calda sanitaria

Riscaldamento
Progettazione, dimensionamento
e specifiche di impianti di riscaldamento,
pompe di calore geotermiche, apparecchi
a biomassa, canne fumarie e camini

FIGURA 3 - Le aree tematiche che caratterizzano l’attività normativa del CTI (CTI-Hub Editoriale)

se in molti casi tale accorpamento è concettualmente limitante in L’INVOLUCRO EDILIZIO E LE PRESTAZIONI


quanto alcuni argomenti hanno un esteso carattere trasversale. Ad ENERGETICHE DELL’EDIFICIO
esempio, le Commissioni 202, 204, 241, 251 e 272 si occupano pre-
valentemente, anche se non solo, dell'attività normativa sviluppata Materiali isolanti termici
dal CEN sotto Mandato M/480 a supporto della Direttiva 2010/31/ La CT 201 si occupa di monitorare il settore dell’isolamento termico
EU (EPBD) sulle prestazioni energetiche degli edifici. Questo richiede dell’involucro del fabbricato. L’attività normativa include tematiche
un costante coordinamento attuato mediante una “cabina di regia” che vanno dalla definizione delle proprietà alla caratterizzazione di
creata ad hoc, presieduta dalla Direzione Generale CTI e formata materiali, prodotti e sistemi impiegati per l'isolamento termico degli
dai coordinatori delle suddette CT o dei GL competenti. edifici. Nel 2022 ha seguito con interesse e partecipazione l’evolu-
Non meno importanti sono le attività internazionali in ambito CEN zione del progetto di norma EN 17237 relativo alla futura marcatura
e ISO di cui si danno ulteriori dettagli in seguito, ma che qui si CE dei “Sistemi ETICS”. Il documento, durante la fase di votazione,
vogliono richiamare per il significativo impegno richiesto in termi- è stato respinto dagli stati membri per la seconda volta ed è nuova-
ni di risorse umane e finanziarie, garantite dagli stakeholder che mente sotto esame con l’obiettivo di riformulare un testo che consi-
partecipano alle riunioni e ai tavoli tecnici. Oltre all’attività di cosid- deri i commenti ricevuti durante la fase di inchiesta. Parallelamente
detto “mirroring” di 40 Comitati Tecnici CEN e 21 Comitati ISO, è prosegue l’aggiornamento, in ambito CEN e ISO, dei documenti
utile ricordare che il CTI, sempre su mandato di UNI, gestisce chai- concernenti i metodi di prova e la caratterizzazione delle proprietà
rmanship e segreteria dei seguenti Comitati: di prodotti e sistemi isolanti termici.
- ISO/TC 142 Cleaning equipment for air and other gases, sia in A livello nazionale, la CT 201 ha avviato la traduzione dall’italia-
ambito civile che industriale, no all’inglese della UNI 11829 relativa ai casseri isolanti in EPS.
- CEN/CLC JTC 14 “Energy management and energy efficiency in L’organo tecnico sta anche lavorando all’elaborazione di un rap-
the framework of energy transition”, porto tecnico che ha lo scopo di fornire gli strumenti necessari per
- CEN/TC 44“Commercial and Professional Refrigerating Appliances una lettura critica e consapevole delle informazioni tecniche e dei
and Systems, Performance and Energy Consumption”, rapporti di prova sulle prestazioni termiche dei materiali isolanti e
- CEN/TC 130 “Space heating and/or cooling appliances without dei componenti per l’edilizia (conducibilità/resistenza termica), in
integral thermal sources”, modo da poterne valutare l’idoneità all’utilizzo previsto. Un altro
- CEN/TC 195 “Cleaning equipment for air and other gases”, tema seguito costantemente è quello attinente alla produzione delle
future norme CEN per il recupero e il riciclo dei materiali secondo il
oltre che di altri working group. tipico approccio dell’economia circolare, così come l’evoluzione della
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APRILE 2023 Dossier CTI 59

SC 1 - TRASMISSIONE DEL CALORE E FLUIDODINAMICA


Isolanti e isolamento termico – Materiali 201
Isolanti e isolamento - Metodi di calcolo e di prova (UNI/TS 11330-1) 202
Direttiva EPBD 204
SC 2 - EFFICIENZA ENERGETICA E GESTIONE DELL'ENERGIA
Uso razionale e gestione dell’energia 212
GGE – Gestione dell’energia – Gruppo misto UNI/CTI-CEI 212/GL01
Diagnosi energetiche negli edifici - Attività nazionale 213
Diagnosi energetiche nei processi - Attività nazionale 214
Diagnosi energetiche nei trasporti - Attività nazionale 215
SC 3 - GENERATORI DI CALORE E IMPIANTI IN PRESSIONE
Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione e di forni industriali 221
Integrità strutturale degli impianti a pressione 222
Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione 223
Dispositivi di protezione e controllo degli impianti a pressione – Gruppo Misto CTI-UNI 223/GL01
SC 4 - SISTEMI E MACCHINE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA
Centrali elettriche e turbine a gas per uso industriali 231
Sistemi di compressione ed espansione 232
Cogenerazione e poligenerazione 233
Motori - Commissione Mista CTI-CUNA 234
Teleriscaldamento e Teleraffrescamento 235
SC 5 - CONDIZIONAMENTO DELL'ARIA, VENTILAZIONE E REFRIGERAZIONE
Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo e prestazioni (UNI/TS 11300-3) 241
Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi 242
Impianti di raffrescamento: pompe di calore, condizionatori, scambiatori, compressori 243
Impianti frigoriferi: sicurezza e protezione dell'ambiente 244
Impianti frigoriferi: refrigerazione industriale e commerciale 245
Metodologie di prova e requisiti per mezzi di trasporto coibentati – Interfaccia CEN/TC 413 - CT Mista CTI-CUNA 246
SC 6 - RISCALDAMENTO
Impianti di riscaldamento - Progettazione, fabbisogni di energia e sicurezza (UNI/TS 11300-2 e 11300-4) 251
Impianti di riscaldamento - Esercizio, conduzione, manutenzione, misure in campo e ispezioni 252
Componenti degli impianti di riscaldamento - Produzione del calore, generatori a combustibili liquidi, gassosi e solidi 253
Componenti degli impianti di riscaldamento - Emissione del calore (radiatori, convettori, pannelli a pavimento, soffitto, parete) 254
Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore 256
Stufe, caminetti e barbecue ad aria e acqua (con o senza caldaia incorporata) 257
Canne fumarie 258
Interfaccia CEN/TC 166 - Gruppo Misto CTI-CIG 258/GL 04
SC 7 - TECNOLOGIE DI SICUREZZA
Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevante 266
SC 8 - MISURE TERMICHE, REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE
Contabilizzazione del calore 271
Sistemi di automazione e controllo per la gestione dell’energia e del comfort negli edifici 272
SC 9 - FONTI ENERGETICHE: RINNOVABILI, TRADIZIONALI, SECONDARIE
Energia solare 281
Biocombustibili solidi 282
Energia da rifiuti 283
Biogas da fermentazione anaerobica e syngas biogenico 284
Bioliquidi per uso energetico 285
Combustibili liquidi fossili, serbatoi non in pressione e stazioni di servizio 287
Idroelettrico (in fase di costituzione) 2XX
SC 10 - TERMOENERGETICA AMBIENTALE E SOSTENIBILITÀ
Criteri di sostenibilità delle biomasse - Biocarburanti - Commissione Mista CTI-CUNA 291
Criteri di sostenibilità della biomassa - Biocombustibili solidi per applicazioni energetiche 292
Aspetti di efficienza dei materiali nella progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia CEI-CTI
PROSPETTO 2 - Le Commissioni Tecniche CTI
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60 Dossier CTI APRILE 2023

revisione del Regolamento dei prodotti da costruzione (CPR) che po- Prestazioni energetiche degli impianti
trebbe condurre ad una nuova visione del mercato unico europeo. La CT 241 ha lavorato soprattutto sugli allegati nazionali delle nor-
me EN EPB (Energy Performance of Buildings) sviluppate dal CEN/
Prestazioni energetiche dell’involucro TC 156 e che riguardano gli impianti di climatizzazione ad aria e
Sulla prestazione energetica dell’involucro sono impegnate diverse ventilazione negli edifici e forniscono i metodi per il calcolo delle
CT che si occupano della gestione, manutenzione e revisione del- prestazioni energetiche di questi sistemi. Gli allegati nazionali sono
le 90 norme e rapporti tecnici elaborate dal CEN sotto Mandato invece lo strumento per definire scelte e parametri di funzionamento
M/480 a supporto della Direttiva 2010/31/EU (EPBD), aggiornata a livello nazionale. Nel corso del 2022 si è conclusa l’attività di pre-
dalla Direttiva (UE) 2018/844 e dal Regolamento (UE) 2018/1999. parazione di tali allegati. A livello nazionale, nell’ambito della CT
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività della CT 202 a supporto 251 proseguono i lavori sugli allegati nazionali alle norme europee
dello sviluppo e dell'implementazione delle norme elaborate dal sviluppate dal CEN/TC 228. Inoltre, al fine di rimediare alle man-
CEN/TC 89 e dall’ISO/TC 163 a supporto della Direttiva EPBD. So- canze e con l’obiettivo di fornire al mercato la miglior metodologia
no state ulteriormente riviste le appendici nazionali delle principali possibile, sono stati messi in lavorazione anche alcuni moduli ag-
norme relative all’involucro inserite nel mandato M/480 che si pre- giuntivi o sostitutivi di parti delle EN, ad esempio quelli riguardanti
vede di pubblicare nel 2023 affinché, in attesa di essere richiamate l’emissione, le pompe di calore, la cogenerazione e poi qualche
nei disposti legislativi, possano essere utilizzate a scopo di diagnosi altro aspetto da correggere nelle norme sull’accumulo e distribuzione
e audit energetici. idronica (pompe di circolazione).
Sono proseguiti i lavori di revisione della UNI/TS 11300-2 sulle La CT 272 ha partecipato attivamente all’iter normativo della EN
prestazioni energetiche del fabbricato, con l’obiettivo di fornire le ISO 52120-1 che ha sostituito nel corso del 2022 la UNI EN 15232-1
precisazioni necessarie per l’applicazione sia del metodo mensile che fornisce le funzioni di controllo, automazione e gestione tecnica
che del nuovo metodo orario contenuto nella EN ISO 56016-1, non- degli edifici che contribuiscono alla prestazione energetica degli
ché, in collaborazione con la CT 272, di implementare le principali stessi. Il lavoro svolto a livello internazionale ha avuto dei risvolti su
funzioni di automazione e controllo che operano sul fabbricato. quella nazionale con la revisione della UNI/TS 11651 sull’assevera-
Sono inoltre stati ripresi i lavori per la revisione del rapporto tec- zione dei sistemi BACS che è stata pubblicata a inizio 2023.
nico UNI/TR 11552 che fornisce un abaco delle strutture costituenti
l'involucro opaco degli edifici. Il documento fornisce le stratigrafie
delle strutture più comunemente utilizzate e le proprietà termofisi- GESTIONE DELL’ENERGIA
che dei materiali e costituisce un valido supporto nelle valutazioni E DIAGNOSI ENERGETICHE
energetiche degli edifici esistenti qualora non sia possibile avere in-
formazioni certe. Proseguono invece i lavori su un rapporto tecnico Sistemi e gestione dell’energia
sull’utilizzo della termografia ad infrarosso in edilizia. Il documento L’anno appena concluso ha visto come protagonista le attività euro-
si propone di fornire indicazioni pratiche agli operatori per il rilievo pee svolte attraverso il CEN/CENELEC JTC 14 "Energy management
di ponti termici e difetti costruttivi dell’edificio. Prosegue anche la and energy efficieny in the framework of energy transition" che è
revisione delle norme sugli archivi di dati climatici che supportano gestito dal CTI sia come presidenza che come segreteria. Due sono
le procedure di calcolo della prestazione energetica degli edifici. stati i temi significativi affrontati da questo importante organo tecni-
L’obiettivo è di valutare, per alcune località, eventuali aggiornamenti co.
finalizzati a migliorarne la rappresentatività. I dati orari supporte- Il primo è stato quello dei Contratti a garanzia di risultato (EPC) che
ranno l'implementazione delle nuove metodologie dinamiche orarie ad oggi rappresentano sostanzialmente un riferimento per le azioni
semplificate e dettagliate per il calcolo della prestazione energetica di efficientamento nel settore pubblico, ma che con il lavoro svolto
degli edifici. soprattutto dal CTI si è voluto allargare anche in ambito privato. L'in-
La CT 204, a livello nazionale, aveva concluso nel 2019 i due tenso lavoro svolto nel JTC 14 WG 4, anch’esso a segreteria e coor-
progetti di propria competenza nell’ambito del recepimento delle dinamento CTI, ha permesso di portare a pubblicazione a fine 2022
norme EN sulle prestazioni degli edifici: il primo inerente alla com- la EN 17669 " Contratti di prestazione energetica - Requisiti minimi"
pilazione dell’appendice nazionale alla UNI EN ISO 52000-1, men- poi recepita da UNI e CEI ad inizio 2023. Il documento si ritiene
tre il secondo, pronto per la pubblicazione, sull’elaborazione di una possa costituire una vera e propria pietra miliare della normazione
specifica tecnica sugli accumuli elettrici. Sul piano internazionale, il europea in quanto presenta potenziali ricadute positive sul mercato
CEN/TC 371 “Energy Performance of Buildings project group” ha dei servizi di efficienza energetica. Anche il mercato nazionale si
concluso nel 2020 i lavori di sviluppo di una metodologia condivi- ritiene possa essere recettivo rispetto ai contenuti di questa norma
sa per il calcolo dei fattori di conversione in energia primaria e le grazie al fatto che nelle attività di mirroring dei lavori europei hanno
emissioni di CO2. Tale norma, EN 17423, recepita da UNI nel 2021, preso parte attiva vari portatori di interesse istituzionali (tra questi
necessiterà, così come le altre del pacchetto EPB, di una appendice ad esempio GSE, ENEA, CONSIP, Regione Lombardia e ARIA) e
nazionale su cui CT 204 sta attualmente lavorando. Per il 2023 è molti degli stakeholder privati o di rappresentanza del CTI.
prevista una ripresa dell’attività anche per la preparazione di una Il secondo tema, su cui si è discusso molto e molto si sta ancora
nuova UNI/TS 11300 “parte generale”. discutendo, è quello relativo alla revisione della UNI CEI EN 16325
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APRILE 2023 Dossier CTI 61

sulla Garanzia di Origine dell’energia. La norma è citata dalla soggetto erogatore di servizi di miglioramento dell’efficienza ac-
Direttiva (UE) 2018/2001 RED II quale strumento di riferimento per canto alle Società che erogano servizi energetici (ESCO), a loro
la disciplina nazionale in materia di GdO per l’energia elettrica, il volta certificate secondo la UNI CEI 11352. A primavera del 2023 si
biometano, l’idrogeno e l’energia termica e frigorifera. Considerata ritiene di poter pubblicare la norma sugli EGE e avviare la revisione
la portata di tale requisito, il tavolo europeo del JTC 14 WG 5 è sta- di quella sulle ESCO, anche alla luce della pubblicazione della citata
to teatro di forti e accese discussioni principalmente su come gestire UNI CEI EN 17669 sui contratti a garanzia di risultato che costituirà
la garanzia di origine per le miscele di Gas Naturale e Idrogeno. riferimento principale per la qualifica delle Società.
Discussioni che hanno rallentato fortemente i lavori fino all'intervento
mediatore dell'Italia svolto sia dagli esperti nazionali sia dalla go-
vernance, CTI, del JTC 14 che ha permesso di portare un primo testo IMPIANTI A PRESSIONE
fino all’inchiesta CENCENELEC.
Il 2022 ha visto anche il recepimento a livello nazionale della UNI Progettazione e costruzione
CEI EN 17463, terminata a fine 2021, che descrive una metodologia Progettazione e costruzione di attrezzature a pressione sono attività
per la valutazione degli investimenti collegati all’energia basata sul che dipendono essenzialmente dai requisiti di prodotto delle perti-
Valore Attuale Netto e sul riconoscimento di benefici multipli quali nenti direttive europee PED e SPVD, e sono pertanto coperte dalle
quelli ambientali. relative norme armonizzate. Tra queste assumono rilievo primario
Un ultimo accenno merita la produzione normativa internazionale le norme sui recipienti non esposti a fiamma (serie EN 13445), già
che ha concluso i lavori varie su alcuni importanti documenti della aggiornate per intero nel 2021, delle quali nel 2022 sono stati portati
grande famiglia della UNI CEI EN ISO 50001 che ad oggi conta più avanti i nuovi progetti di amendment delle parti 2 (materiali), 3 (pro-
di 22 norme e 5 progetti in fase di elaborazione. Tra questi ultimi è gettazione), 4 (costruzione), 5 (controlli e prove), 8 (alluminio e leghe
utile citare il progetto della ISO/PAS 50010 "Linee guida per gli in- di alluminio) e di prima pubblicazione delle nuove parti 11 (titanio e
terventi Net Zero Energy" ultimato a cavallo tra la fine del 2022 e il leghe di titanio) e 14 (additive manufacturing). Da segnalare anche la
2023 e l’avvio dei progetti di revisione della ISO 50002 relativa alle proposta di sviluppo di una nuova parte 15 dedicata alle applicazio-
diagnosi energetiche di cui si fornisce maggior dettaglio di seguito. ni a idrogeno. Per quanto concerne le altre norme di competenza del
CEN/TC 54 si evidenzia la finalizzazione del voto formale della re-
Diagnosi energetiche negli edifici, visione (dopo molti anni) delle prime quattro parti della serie EN 286
nei processi e nei trasporti sui recipienti semplici a pressione per aria o azoto che si prevede sa-
A livello europeo è stata portata a termine la revisione della serie ranno pubblicate all’inizio del 2023. La partecipazione allo sviluppo
UNI CEI EN 16247 Diagnosi Energetiche, ora a catalogo UNI, delle norme armonizzate proseguirà con l’attività di coordinamento
composta da quattro parti (Generale, Edifici, Processi e Trasporti). del WG 53 del CEN/TC 54 che si occupa delle norme di calcolo sui
La revisione ha sostanzialmente riallineato i 4 documenti tra loro e recipienti a pressione non esposti a fiamma.
ha introdotto la possibilità di svolgere diagnosi più o meno appro- Il CEN/TC 269, che tratta la normazione delle caldaie per la genera-
fondite sempre partendo però da un livello base in linea con quanto zione di vapore e acqua surriscaldata, ha finalizzato un importante
stabilito dalla Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. La aggiornamento della serie EN 12952 sulle caldaie a tubi d'acqua,
pubblicazione delle nuove EN 16247 è stato anche il punto di con la pubblicazione delle parti 2 (materiali), 3 (progettazione), 5
partenza per avviare la revisione della ISO 50002, norma fino ad (costruzione), 6 (controllo di produzione), 8/9/16 (impianti di com-
oggi non recepita in Europa in quanto disallineata con la direttiva bustione) e 10 (dispositivi di sicurezza). Per quanto riguarda invece
di riferimento. Infatti, i testi delle EN hanno costituito il tracciato di la serie EN 12953 (caldaie a tubi da fumo), nel corso del 2022 sono
riferimento per avviare la redazione di una rinnovata ISO 50002 stati portati avanti i lavori di revisione delle parti 1 (generalità), 2
suddivisa in tre parti: Generale, Edifici e Processi, che ora sono in (materiali), 6 (requisiti per l'apparecchiatura) e 9 (dispositivi di limita-
fase avanzata di redazione. zione), che hanno richiesto un impegno aggiuntivo per la soluzione
Rimane fanalino di coda di questa serie il tema delle diagnosi nei dei rilievi del consulente incaricato dalla Commissione Europea per la
trasporti, a causa della difficoltà nell’individuare un numero suffi- verifica di conformità con la direttiva PED.
ciente di esperti in grado di affrontare l’argomento a livello interna- Nel settore dei forni industriali è continuato il processo di allineamen-
zionale. to delle norme europee del CEN/TC 186 a quelle sviluppate nell’ISO/
Si ricorda però che la normativa in materia di diagnosi, in Italia, ve- TC 185 a cui partecipano diversi esperti italiani.
de anche l’esistenza di due linee guida a supporto delle citate EN. Si Si segnala infine, per quanto concerne i lavori nazionali, che inizia a
tratta dell'UNI/TR 11775 “Diagnosi Energetiche - Linee guida per le concretizzarsi il progetto per rendere le raccolte Ispesl VSR, VSG, M
diagnosi energetiche degli edifici”, e dell'UNI/TR 11824 che affronta ed S utilizzabili ai fini della riparazione di attrezzature in esercizio:
specularmente, le diagnosi energetiche nel settore dei processi. è stato infatti formalmente avviato il primo progetto nazionale fina-
Il 2022 ha visto anche l’inchiesta pubblica sulla UNI CEI 11339, lizzato a riprendere i contenuti della Raccolta S, che si sostanzierà in
norma di riferimento per la qualifica degli Esperti in Gestione dell’E- una nuova specifica tecnica dal titolo “Impiego della saldatura nella
nergia (EGE). Si tratta di un documento fondamentale per il settore riparazione di attrezzature a pressione e nella costruzione e modifica
in quanto l’EGE conforme alla 11339 è indicato come il principale di quelle non disciplinate dalle direttive europee di prodotto”.
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62 Dossier CTI APRILE 2023

Integrità strutturale biettivo di rendere disponibili i dati relativi all’esercizio di impianti


È entrato nel vivo lo sviluppo del nuovo progetto sulla gestione delle a pressione per successive analisi quali per esempio valutazioni in
attrezzature secondo la logica del ciclo di vita dell’attrezzatura, che merito allo stato di conservazione e di integrità delle attrezzature e
ambisce a diventare centrale nel settore dell’esercizio delle attrez- considerazioni in merito all’ulteriore esercibilità in presenza di effet-
zature a pressione. Questo lavoro ha l'obiettivo di razionalizzare e tivi o potenziali meccanismi di danneggiamento (corrosione, scorri-
rendere più organico il corpo normativo sull'esercizio delle attrezza- mento viscoso, fatica, ecc.).
ture a pressione, attraverso l'introduzione di una norma-quadro che È invece nuovo il lavoro appena avviato sulla valutazione dello stato
tratti tutte le fasi della vita di un'attrezzatura, a partire dalla messa di conservazione dei generatori di vapore in esercizio ai fini delle
in servizio sino alla sua dismissione, e introducendo il concetto del verifiche periodiche. Un lavoro analogo, ma dedicato ai recipienti in
piano dei controlli per la vita dell’apparecchio, predisposto dall’uti- esercizio, sarà avviato nel 2023.
lizzatore all’atto della messa in servizio. Dalla norma sul ciclo di vita
è germinata una sezione che ha assunto poi le forme di un progetto Dispositivi di protezione
autonomo contenente una guida di riferimento per la valutazione Il settore delle valvole di sicurezza è presidiato dal CTI attraverso
dei meccanismi di danneggiamento che possono interessare le un gruppo di lavoro congiunto con la commissione valvole di UNI.
attrezzature in esercizio, fornendo indicazioni sui possibili metodi Il gruppo è stato impegnato nel progetto di revisione della UNI
di valutazione per indagare il danno originato dallo specifico mec- 10197:1993 che fornisce indicazioni per l’esecuzione della taratura
canismo e sulle misure di prevenzione o mitigazione. Si prevede di delle valvole di sicurezza e definisce i requisiti dei banchi di tara-
completare entrambi i lavori entro la fine del 2023. tura. Il lavoro è stato completato e si appresta ad essere sottoposto
I citati lavori si affiancano al progetto, in via di completamento, alla fase di inchiesta pubblica UNI. Parallelamente è stata avviata
di revisione della UNI/TS 11325-8, che fornisce indicazioni per la l’elaborazione della revisione della UNI 10198:1993, norma gemella
pianificazione delle ispezioni su attrezzature a pressione attraverso della precedente ma che ha come oggetto i dischi di rottura.
metodologie basate sulla valutazione del rischio (RBI, Risk Based In- Il gruppo di lavoro ha anche proseguito la partecipazione ai lavori
spection). Queste consentono di ottenere una deroga alle periodicità internazionali dell'ISO/TC 185, che può contare su numerosi rappre-
d’ispezione di legge sulla base della valutazione del rischio legato sentanti italiani in qualità di esperti. Nel 2022 non sono state pubbli-
all’effettivo stato di conservazione ed efficienza delle attrezzature. cate nuove revisioni della serie EN ISO 4126, ma la commissione ha
All’inizio del 2023 sarà infine pubblicata la revisione della UNI/TS completato lo sviluppo della ISO EN 4126-10 sul dimensionamento
11325-4 che tratta i metodi operativi per la valutazione di integrità delle valvole di sicurezza e dei dischi di rottura per flusso bifase.
di attrezzature a pressione operanti in regime di scorrimento visco-
so. Nell’ultima versione è stata inserita una nuova sezione relativa ai
metodi utilizzabili per la determinazione del danno da scorrimento IMPIANTISTICA INDUSTRIALE
viscoso per gli acciai martensitici.
Turbine a gas
Esercizio La CT 231 si è riunita nel corso del 2022 con l’obiettivo di inter-
L’esercizio delle attrezzature a pressione è disciplinato principalmen- facciare le attività dell’ISO/TC 192 che norma gli aspetti legati
te dal D.Lgs. 329/2004, che regola la messa in servizio e l’utiliz- alle turbine a gas. Gli esperti CTI nominati seguono in particolare
zazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi, e dal D.Lgs. i lavori del WG 10 ‘Gas turbines safety’. Con riferito all’ambito di
81/2008, integrato dal Decreto 11 aprile 2011 del Ministero del normazione ISO, gli esperti nazionali hanno discusso sulla possibi-
Lavoro e delle Politiche Sociali, che regolamenta le modalità di effet- lità di predisporre uno standard sulla sicurezza per turbine a gas
tuazione delle verifiche periodiche e i criteri di abilitazione dei sog- alimentate a idrogeno.
getti che le eseguono. La serie UNI 11325, che dal 2009, costituisce Sempre in ambito ISO gli esperti hanno partecipato attivamente alla
il pacchetto normativo che supporta i citati decreti con le pertinenti stesura della ISO 21789 sulla sicurezza delle turbine a gas.
specifiche tecniche applicative, è periodicamente aggiornata con la
revisione delle sue parti, e dal 2023 è in progetto una revisione strut- Sistemi di compressione ed espansione
turale della serie, che sarà ripensata e razionalizzata. La CT 232 segue i lavori dell’ISO/TC 118 e del CEN/TC 232 sui
Tra i lavori già avviati in precedenza da citare il completamento del- compressori e sulle pompe per il vuoto.
la nuova norma sulla valutazione dello stato di conservazione delle
tubazioni in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità, che Cogenerazione
andrà anche a sostituire la UNI 11325-1 che era invece dedicata alla L’attività normativa nel settore della cogenerazione è ferma da
valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazio- tempo in quanto l’argomento è sufficientemente definito dalla legi-
ni ai fini della riqualificazione periodica. Si prevede di pubblicare il slazione. L’impegno del CTI, che monitora costantemente il tema per
lavoro nel corso del 2023. individuare eventuali necessità normative, si esplica ad oggi attra-
È proseguita la lavorazione del progetto di nuova specifica tecni- verso l’organizzazione di un evento informativo annuale: il consueto
ca riguardante il monitoraggio dei dati correlati all’esercizio delle appuntamento di mcTER Cogenerazione, erogato assieme al partner
attrezzature a pressione componenti gli impianti. Il lavoro ha l’o- convegnistico EIOM Fiere con cui il CTI collabora da anni.
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APRILE 2023 Dossier CTI 63

Motori a combustione interna 15858 che fornisce indicazioni sui limiti ammissibili per l'esposizio-
L’attività è condivisa con CUNA, cui è affidato il coordinamento e la ne umana.
segreteria, nell'ambito di un gruppo misto creato ad hoc per seguire Sono proseguiti inoltre i lavori relativi alle norme per i sistemi fil-
le tematiche inerenti i motori stazionari per la produzione di ener- tranti per le turbine a gas (serie ISO 29461) con la pubblicazione
gia. Le principali attività vengono svolte a livello ISO e riguardano la della parte 2 relativa alla metodologia di prova per la resistenza
normazione dei motori a combustione interna a cilindrata alternata dell'elemento filtrante in ambienti con nebbia e foschia.
e rotativa. Prosegue infine l’attività congiunta tra IEC/SC 59N e ISO/TC 142
per lo sviluppo della serie IEC/ISO 63086 per determinare le pre-
Teleriscaldamento e Teleraffrescamento stazioni degli apparecchi elettrici domestici e similari per la purifi-
Nel corso del 2022 la CT 235, creata appositamente per dare attua- cazione dell'aria. Si tratta di un progetto piuttosto complesso che si
zione ad uno specifico protocollo siglato con ARERA per il supporto propone di definire una metodologia di prova in grado di valutare
alla regolazione del servizio di Teleriscaldamento e Teleraffresca- le prestazioni in termini di riduzione di particelle, inquinanti gassosi
mento, ha proseguito i lavori su una linea guida, al momento in atte- e microrganismi indipendentemente dalle tecnologie utilizzate da
sa dell’inchiesta finale, che definisce le modalità di esecuzione delle tali apparecchi.
verifiche metrologiche non legali, quindi non rientranti nel campo A livello nazionale sono proseguiti i lavori per la predisposizione
della legislazione in materia di strumenti di misura (Direttiva MID) di una prassi di riferimento sulla filtrazione dell’aria in periodo
per i contatori di calore sempre delle reti di teleriscaldamento. Altro di emergenza sanitaria. Il documento, inteso ad approfondire il
documento in fase di pubblicazione è un'integrazione alla PdR 93.1 positivo contributo che i filtri possono fornire nella riduzione dei
sul pronto intervento e sulle emergenze che definisce come devono contaminanti aerotrasportati negli impianti di ventilazione e condi-
essere gestite le interruzioni del servizio di teleriscaldamento nel zionamento, sarà pubblicato nel corso del 2023. Sempre a livello
contesto delle attività di pronto intervento nazionale è proseguita l’attività per la stesura di un progetto di
L’intero pacchetto, si ricorda, è costituito dalle seguenti Prassi UNI: norma nazionale per i dispositivi e tecniche attive utilizzati negli
- UNI/PdR 93.1 "Gestione delle attività di pronto intervento e delle impianti di ventilazione per la purificazione dell’aria indoor.
emergenze"
- UNI/PdR 93.2 "Caratteristiche e gestione del fluido termovettore". Impianti di raffrescamento
- UNI/PdR 93.3 " Linee guida per l'attività di ispezione finalizzata In ambito CEN sono state pubblicate le EN 14511-1, 2 e 3, che co-
alla localizzazione delle dispersioni nelle reti di trasporto e prono le prove di laboratorio e la terminologia dei condizionatori
distribuzione del teleriscaldamento e teleraffrescamento" d’aria e pompe di calore. Sono invece ancora in fase di scrittura
la EN 15879-2 (prove e caratterizzazione delle pompe di calore a
scambio diretto), la EN 15218 (prove e requisiti dei condizionatori
CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA, d’aria con un condensatore raffreddato tramite evaporazione) e la
VENTILAZIONE E REFRIGERAZIONE EN 17625 (unità a tetto).
Un documento molto importante, pubblicato dal CEN, è il CEN/TR
Filtrazione dell’aria 17608, che va a definire lo stato dell’arte sull’utilizzo di refrigeranti
La gestione coordinata delle due segreterie dei comitati CEN e ISO, infiammabili nei sistemi di raffrescamento, come da richiesta della
che oltre 15 anni è affidata al CTI, consente all’Italia di avere un ruo- CE e che è stato ben accolto dal comparto produttivo, che vi vede
lo di prestigio nel settore della filtrazione dell’aria, grazie anche al una nuova possibilità di sviluppo in un modo vietato fino a poso
supporto di un numero sempre più ampio di soci. tempo fa; Naturalmente questo tipo di refrigeranti presenta una
Anche per il 2022 l’attività internazionale, sviluppata prevalente- serie di problemi che devono essere affrontati normativamente per
mente nell’ambito dell’ISO/TC 142, è stata molto intensa e ha visto assicurare la sicurezza degli utilizzatori, problemi e proposte d so-
l’impegno di numerosi esperti nazionali. Nella riunione plenaria che luzioni che il CEN/TC 182 ha riassunto in questo documento
si è svolta a Delft, Riccardo Romanò è stato riconfermato chairman In ambito ISO invece è stata pubblicata la ISO 17584 sulle proprie-
per il prossimo triennio. tà dei refrigeranti e sono poi proseguiti i lavori sulla ISO 16494-1
Sono stati completati i lavori di revisione di alcune parti della EN e ISO 5222-1 (sui ventilatori per recupero di calore) e sulla ISO
ISO 16890 che riguarda la metodologia di prova e la classificazione 21978 e ISO 19967-2 (che riguardano le pompe di calore aria-
dei filtri per ventilazione generale. Il WG 8 ha completato la stesura acqua).
della EN ISO 10121-3 che definisce il sistema di classificazione per
i filtri destinati alla rimozione degli inquinanti gassosi. L’attività del Impianti frigoriferi
WG 13 si è concentrata sulla stesura di due progetti di norma per Le attività normative CTI relative agli impianti frigoriferi riguardano
la definizione dei requisiti generali dei sistemi di biofiltrazione (ISO/ gli aspetti di sicurezza e protezione dell’ambiente, oltre le macchine
NP 23138) e per gli impianti di trattamento degli effluenti gassosi per la refrigerazione commerciale e industriale. Nel corso del 2022
prodotti dai depuratori (ISO/NP 23139) la cui pubblicazione è atte- i lavori sono proseguiti sui temi dell’utilizzo di liquidi infiammabili
sa per il 2024. Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi UV per il come fluido refrigerante degli apparecchi (norma richiesta dalla
trattamento dell’aria, il WG 2 sta proseguendo la revisione della ISO UE in un’ottica di miglioramento del parco macchine esistente), sulla
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64 Dossier CTI APRILE 2023

competenza del personale e sulle prestazioni dei rilevatori di gas la progettazione e realizzazione dei sistemi, che unisce le richieste
refrigeranti. della Raccolta R di INAIL, documento imprescindibile per legge ma
Per quanto riguarda la refrigerazione commerciale e industriale, so- ormai datato, con la EN 12828, il documento normativo europeo
no in corso i lavori per definire specifiche e metodi per la misura del disponibile più aggiornato.
consumo energetico e idrico di macchine con unità di condensazio- Sono proseguiti contemporaneamente i lavori sulla norma per
ne integrata per la produzione di ghiaccio. È stata avviata la revisio- l’installazione di caldaie a biocombustibile solido, documento che
ne delle norme per la classificazione, definizione dei requisiti e delle dovrà sostituirsi alle indicazioni presenti al momento all’interno della
condizioni di prova per gli abbattitori di temperatura per la refrige- UNI 10683, norma per la cui stesura è stata richiesta la collabora-
razione e il congelamento per uso professionale. Inoltre proseguono zione di rappresentanti dei Vigili del Fuoco.
i lavori di revisione della serie EN ISO 23953 per i mobili refrigerati
per l'esposizione e la vendita (vocabolario e classificazione, requisiti Sistemi di emissione
e condizioni di prova) per allinearne i documenti alle richieste del A seguito della pubblicazione della nuova edizione della serie EN
Regolamento UE 2019/2024 per la progettazione ecocompatibile 1264 sui pannelli radianti, l’attività del CEN/TC di cui il CTI detiene
degli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta segreteria e presidenza, è risultata piuttosto limitata. Nel corso del
e del Regolamento delegato UE 2019/2018 relativo all'etichettatura 2022 si è provveduto alla traduzione delle cinque parti della norma,
energetica degli apparecchi di refrigerazione con funzione di ven- per consentire una migliore fruizione del documento da parte degli
dita diretta. I Comitati tecnici e i relativi gruppi di lavoro CEN e ISO operatori. L’attività degli esperti della CT 254 si è concentrata sulla
sono gestiti da esperti italiani, così come la segreteria tecnica. revisione dell’omologa serie ISO 11855, sviluppata sotto Vienna
Agreement dall’ISO/TC 205. L’esitenza di due norme, entrambe
Mezzi di trasporto coibentati valide a livello europeo, costituisce un’anomalia e rischia di generare
L’interesse nazionale è rivolto alle attività del CEN/TC 413 che ha confusione tra gli operatori del settore. Gli sforzi finora fatti per
lo scopo di definire i requisiti, le metodologie di prova, la classifi- superare questa situazione non hanno consentito di individuare una
cazione, il dimensionamento e la marcatura delle attrezzature e dei soluzione.
dispositivi per mezzi coibentati che trasportano prodotti deperibili. Per quanto riguarda i radiatori, nel corso dell’ultima riunione plena-
Recentemente la CT 246 si è riunita per fornire un contributo nazio- ria del CEN/TC 130 svoltasi a Milano è stata nuovamente discussa
nale al progetto di norma prEN 17893 “Thermal road vehicles - Sa- l’opportunità di mettere in revisione la EN 442 per evidenziare la
fety standard for temperature-controlled systems using flammable re- possibilità di questi apparecchi di essere utilizzati anche in impian-
frigerants for the transport of goods - Requirements and risk analysis ti a bassa temperatura (ad esempio in abbinamento a pompe di
process” in fase di inchiesta CEN. calore), attraverso la determinazione della resa termica a bassa
Gli esperti CTI partecipano inoltre alla stesura del prEN17066 “In- temperatura che potrebbe essere aggiunta ai dati riportati nella di-
sulated means of transport for temperature sensitive goods” (parte chiarazione di prodotto.
2 e 3).
Pozzi per acqua e sonde geotermiche
L’attività prevalente è in ambito CEN, nel CEN/TC 451 WG 1 “Pozzi
RISCALDAMENTO per acqua” e nel WG 2 “Sonde geotermiche, in quanto la EN 17522
sulla progettazione delle sonde geotermiche è in fase di inchiesta
Misure prestazionali in campo pubblica; le norme sulla progettazione e costruzione dei pozzi
Nel 2022 è stata pubblicata la norma UNI 10389-2 sulle prove invece sembrano aver ricevuto una forma finale (ovvero 3 norme
in campo degli apparecchi a biomassa, che ora è in attesa di separate su progettazione, realizzazione e conduzione dei pozzi
pubblicazione; la norma fa parte di un pacchetto di documenti per acqua), ma il WG 2 non ha ancora fornito dei documenti finali
normativi che abbraccerà i vari aspetti del riscaldamento a bio- per le valutazioni.
massa, pacchetto contenente anche la UNI 10683 sull’installazione
degli apparecchi a biomassa con potenza minore di 35 kW e con Apparecchi a biomassa
la norma sulla verifica dei sistemi di evacuazione dei prodotti della La UNI 10683 sull’installazione degli apparecchi a biomassa con
combustione. Nel 2023 sarà valutata la possibilità di rivedere le UNI potenza inferiore ai 35 kW è stata a novembre 2022, aggiornando
8364 (parti da 1 a 3, su controllo e manutenzione degli impianti un documento importante ma ormai inadeguato alle novità della
termici), ormai datate, in modo da renderle coerenti con le norme di tecnologia e del mercato. A livello CEN invece sono state nuova-
più recente pubblicazione. mente modificate le norme di prodotto europee sugli apparecchi di
riscaldamento domestici a combustibili solidi, la serie EN 16510, che
Gestione degli impianti termici e progettazione hanno terminato l’inchiesta pubblica e saranno pubblicate nel corso
Oltre alle norme sugli apparecchi a biomassa già citate, nel 2023 del 2023. La ct 257 presiede la segreteria del CEN TC 295 WG 2
verrà pubblicata la UNI 10412, sui requisiti di sicurezza degli im- sugli apparecchi a pellet e a doppio combustibile (pellet e legna) e
pianti idronici, pensata come un manuale per i progettisti e gli instal- nel 2023 verrà portata a termine la norma di prodotto su questa
latori che punta a fornire agli operatori un importante strumento per nuova tipologia di apparecchi.
Energia & Dintorni
APRILE 2023 Dossier CTI 65

Canne fumarie Da segnalare l’avvio di un interessante progetto legato all'uso delle


La commissione ha completato e portato a pubblicazione la nuova tecnologie informatiche a supporto del controllo dell’invecchiamento
UNI 11859-1 contenente le linee guida per la verifica dei sistemi di delle apparecchiature. Oggetto della proposta è l’elaborazione di
evacuazione della combustione al servizio di impianti alimentati un Rapporto Tecnico UNI per l’utilizzo delle più innovative tecnolo-
a combustibile liquido o solido in esercizio. Finalità della norma è gie digitali applicate al controllo dell’invecchiamento negli stabili-
di definire criteri e procedure per eseguire la verifica dei sistemi di menti a rischio di incidente rilevante.
evacuazione dei prodotti della combustione al servizio di impianti
di riscaldamento, produzione acqua calda e cottura cibi, in eser-
cizio, con l’obiettivo di accertarne l’idoneità al funzionamento in MISURA E CONTABILIZZAZIONE DEL CALORE
sicurezza sulla base dello stato di fatto.
A seguire la commissione ha avviato lo sviluppo di un nuovo I sistemi di contabilizzazione e
progetto di linea guida per il risanamento mediante rivestimento termoregolazione del calore
interno dei sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione La CT 271 ha portato a termine le attività dedicate alla stesura del-
asserviti ad apparecchi alimentati a combustibile liquido o solido, la UNI 11879 riguardante le metodologie per la misura dell'energia
per uso civile. termica assorbita e rilasciata negli impianti di climatizzazione
Per quanto riguarda l’attività internazionale il CTI ha la competen- centralizzati. La norma che si applica agli impianti a tutt’aria, idro-
za, congiuntamente al CIG, del gruppo di interfaccia al CEN/TC nici, a espansione diretta e misti, specifica i requisiti di base per la
166 “Chimneys”, che partecipa ai lavori di revisione delle norme re- scelta, l’installazione e l’utilizzo dei sistemi di misura dell’energia
lative ai requisiti generali dei camini (EN 1443), dei camini metallici assorbita e rilasciata nei sistemi di climatizzazione centralizzati ai
(EN 1856) e dei camini in terracotta/ceramica (EN 1457), ai calcoli fini della ripartizione dei consumi individuali.
termo e fluidodinamici (EN 13384), ai metodi di prova (EN 13216) e
agli accessori (EN 16475).
Da segnalare che perdura la lunga sospensione che stata imposta FONTI ENERGETICHE E SOSTENIBILITÀ
agli importanti progetti di revisione delle EN 1856 parti 1 e 2 sui
requisiti dei camini metallici a causa dell’esito negativo dell’esame Energia solare
del consulente per la valutazione di conformità al regolamento CPR. Nel 2022 sono stati completati i lavori svolti dal CEN/TC 312 ri-
Sulla base del nuovo programma la scadenza del voto formale è guardanti l’aggiornamento della normativa sui requisiti generali dei
prevista per il 2023. Nell’ambito della CEN/TC 297 sulle ciminiere collettori solari, del documento relativo a un vocabolario condiviso
industriali l’attività si è limitata al monitoraggio dei lavori in corso. sull'energia solare e della EN ISO 24194 relativa alla verifica delle
prestazioni energetiche dei campi di collettori solari, compresi la
misura della potenza termica, la misura della temperatura e la mi-
SICUREZZA DI PROCESSO NEGLI sura dell'irraggiamento solare. Quest’ultimo documento include an-
IMPIANTI INDUSTRIALI che le linee guida per la preparazione e la conduzione delle prove,
la presentazione dei risultati e la valutazione delle prestazioni.
Sicurezza degli impianti a rischio di incidente rilevan- In aggiunta alle attività puramente normative, la CT 281 monitora
te e partecipa alle attività relative alla certificazione "Solar Keymark",
Con la pubblicazione, nel 2022, della UNI 10616 contenente le richiesta per l’accesso alle detrazioni e utilizzata per attestare la
linee guida per l’applicazione della UNI 10617:2019 si completa conformità dei componenti di un sistema solare termico alle norme
l’importante aggiornamento della coppia di norme dedicata ai tecniche.
requisiti per i sistemi di gestione della sicurezza all’interno di stabi-
limenti con pericolo di incidente rilevante, soggetti al Decreto Legi- Biocombustibili solidi
slativo 26 giugno 2015 n. 105, che recepisce la cosiddetta Direttiva Nel 2022 è stata completata la norma che definisce le classi di
Seveso III. qualità del nocciolino d’oliva per l’alimentazione di impianti termici
La commissione ha successivamente potuto dedicarsi all’elabora- residenziali, commerciali e industriali. La specifica tecnica, pubbli-
zione delle nuove parti della serie UNI/TS 11816, che fornisce linee cata a catalogo come UNI/TS 11861, è uno strumento a supporto
guida per la gestione di eventi NaTech nell’ambito degli stabilimenti del commercio, dei produttori e utilizzatori del biocombustibile so-
con pericolo di incidente rilevante. Con il termine NaTech (Natural lido e produttori di tecnologia e degli enti preposti al rilascio delle
Hazard Triggering Technological Disasters) ci si riferisce agli eventi autorizzazioni. La CT 282 segue inoltre le attività ISO sulla classifi-
naturali che possono innescare, come conseguenza, disastri deri- cazione e le specifiche dei biocombustibili.
vanti da incidenti in siti tecnologici. La parte 1 già pubblicata inclu-
de una sezione generale e una sezione specifica dedicata al rischio Energia da rifiuti
sismico. Le altre parti in lavorazione sono dedicate agli altri eventi Il quadro normativo relativo ai combustibili solidi secondari (CSS)
NaTech e in particolare la parte 2 ai rischi idrogeologici (alluvioni e ha concluso l’aggiornamento legato alle attività di normazione in
frane) e la parte 3 alle fulminazioni. ambito ISO. Nel corso del 2022 sono proseguite le attività all’inter-
Energia & Dintorni
66 Dossier CTI APRILE 2023

no dell’ISO/TC 300 WG5 (con segreteria italiana gestita dal CTI) introdotto nuovi requisiti. Sono praticamente terminare le attività
sulla ISO 4349 che definisce un metodo per la determinazione riguardanti la definizione della capacità produttiva degli impianti
della quota di materiale recuperato (recycling-index) a partire dal di produzione del biometano e del biometano liquefatto così come
contenuto di ceneri e dalla loro composizione. Un altro progetto su quelle relative alle linee guida in materia di sicurezza ed ambiente
sui si sta lavorando è l’ISO 3884 che definisce le metodologie per per gli impianti di biogas nelle discariche. Entrambi i documenti
la determinazione di una serie di elementi chimici nei combustibili saranno disponibili a catalogo UNI tra qualche settimana.
solidi secondari (CSS). Le attività a livello ISO e in particolare del
WG 5 suddetto proseguiranno per tutto il 2023. Stazioni di servizio e serbatoi
A livello nazionale è stata avanzata la proposta di un nuovo Viene svolta una attività di interfaccia del CEN/TC 393 e del CEN/
progetto di norma per la caratterizzazione dei rifiuti combustibili TC 265 relativi alla componentistica per le stazioni di servizio di
destinati a recupero energetico in relazione al contenuto di bio- carburanti e a serbatoi per combustibili a pressione atmosferica.
massa ed energetico. Il documento, che verrà sviluppato nel corso
del 2023, prevede la definizione di un piano di campionamento Sostenibilità della biomassa
e caratterizzazione, oltre alla definizione dei flussi dei vari rifiuti A livello CEN è tuttora in corso una discussione relativa al futuro
coinvolti. stesso del CEN/TC 383 in quanto le norme prodotte fino ad oggi
Infine, è stata pubblicata la UNI 11853 che definisce le specifiche (Serie EN 16214 sui criteri di sostenibilità per la produzione di
del biocarbone ottenuto dal trattamento di carbonizzazione idro- biocarburanti e bioliquidi per applicazioni energetiche) non hanno
termale (HTC) dei residui degli impianti di depurazione delle acque avuto il successo sperato inizialmente, anche a causa della libera-
reflue urbane o di fanghi industriali a matrice organica e la revi- lizzazione a livello europeo degli schemi volontari di sostenibilità.
sione della UNI/TS 11461 per la determinazione della frazione di In assenza di attività internazionali specifiche, la tematica sarà tra-
energia rinnovabile prodotta dall’impianto mediante la misura del sferire nel corso del 2021 alle CT 282 “Biocombustibili solidi”, CT
14C al camino. Nell’ambito del CSS “End of Waste” il CTI è sempre 284 “Biogas e biosyngas” e CT 285 “Bioliquidi per uso energetico”
attivo come membro del Comitato di Vigilanza e Controllo istituito che hanno già lavorato ai testi delle UNI/TC 11429 e 11567 citate
dal DM n.22/2013. nella sezione biogas e biocarburanti.

Biogas e biocarburanti
La CT 284 è impegnata su vari fronti grazie all’impegno degli UNO SGUARDO AL DOMANI
esperti e delle aziende e delle associazioni che partecipano alle DELLA NORMAZIONE
attività di normazione.
Sono proseguiti i lavori sulla norma che fornisce i criteri di classi- Per concludere questo volo a 360° sull’attività CTI si ritiene impor-
ficazione e specificazione dei materiali organici ottenuti dal tratta- tante evidenziare sinteticamente i temi particolarmente caldi che
mento di rifiuti agricoli, alimentari e agro-alimentari da destinare l’ente sta monitorando soprattutto sulla base delle linee d’azione
agli impianti di biodigestione anaerobica. Il documento ha già identificate dei suoi organi di governance, insediatisi l’anno scorso:
svolto la fase di inchiesta pubblica finale ed entro la prima metà - Transizione energetica e crisi energetica globale, Smart Energy
del 2023 dovrebbe essere pubblicata. City, Autoconsumo e Comunità Energetiche, Sistemi complessi in
Proseguono anche le attività riguardanti la linea guida per la cui coesistono componenti residenziali, infrastrutturali e produttivi;
definizione delle caratteristiche qualitative della bioCO2 prodotta - Sostenibilità delle fonti e vettori energetici, tradizionali, rinno-
da digestione anaerobica, la sua tracciabilità e sostenibilità. Tale vabili e innovativi nonché sostenibilità delle materie prime, dei
documento, attualmente ancora in fase di lavorazione, fornisce prodotti e dei servizi connessi con l’energia;
elementi per la verifica e il mantenimento delle caratteristiche qua- - Dati climatici per la progettazione degli edifici in un clima che
litative della bioCO2 prodotta da processi di digestione anaerobica cambia;
di biomasse generate in purezza (es. materiali agricoli) o da rac- - Misura e monitoraggio dell’efficienza e dei risparmi energetici in
colta differenziata, in base ai parametri qualitativi previsti per gli sistemi complessi, con particolare attenzione al sistema mobilità
utilizzi specifici. e alle infrastrutture, a supporto dei progetti del PNRR e dei criteri
Un'altra attività importante è la revisione della UNI/TS 11567, di vaglio tecnico della Tassonomia UE;
documento di riferimento per gli operatori della filiera produttiva - Smart Energy Buildings e relativa sostenibilità;
del biometano in quanto dettaglia le regole che gli stessi operatori - Strumenti innovativi a supporto dei servizi di efficienza energeti-
devono adottare per aderire allo schema nazionale di sostenibilità ca e del settore: Blockchain, Smart contract, Intelligenza artificia-
dei biocarburanti e del biometano definito dall'omonimo decreto le, Realtà aumentata, Controlli in remoto.
ministeriale del 14 novembre 2019, attualmente in fase di revisione.
La specifica era stata pubblicata nel 2020, ma la recente entrata in Si tratta di argomenti che qui, volutamente, non vengono appro-
vigore del Decreto Legislativo n. 199/2021 recante attuazione del- fonditi perché lo saranno direttamente sui nostri tavoli dove, come
la direttiva (UE) 2018/2001, sulla promozione dell’uso dell’energia sottolineato in più punti di questo dossier, il lavoro non si ferma
da fonti rinnovabili, ne ha richiesto l'immediata revisione avendo mai.
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Energia & Dintorni
68 Attività CTI APRILE 2023

Attività CTI

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DALLE su valvole in esercizio, e intende contribuire a individuare una me-
SOVRAPRESSIONI - REVISIONE DELLE todologia condivisa per l’esecuzione della prova di taratura, per il
UNI 10197 E UNI 10198 controllo della tenuta della sede e, ove applicabile, della tenuta in
Giuseppe Pinna – Funzionario Tecnico CTI contropressione.
I nuovi contenuti del lavoro si riflettono anche sul titolo del documen-
Il GL 01 “Dispositivi di protezione contro le sovrapressioni” (Gruppo to, che ora sarà “Valvole di sicurezza: procedure di prova e requisiti
misto CTI/UNI) della UNI/CT 223 “Esercizio degli impianti a pressio- dei banchi di prova”, a conferma del fatto che il focus è stato sposta-
ne” sta portando a completamento i lavori di revisione di due norme to sulla metodologia per l’esecuzione delle prove, oltre all’inserimen-
che risalgono ormai a trent’anni fa: to delle procedure per la taratura con liquidi, che nella versione del
- UNI 10197:1993 Banchi di taratura per valvole di sicurezza. 1993 non era considerata.
Requisiti generali L’approccio adottato per la nuova revisione della UNI 10197 non
- UNI 10198:1993 Banchi di prova di rottura a temperatura può però essere esteso alla UNI 10198. Quest’ultima infatti tratta i
ambiente dei dispositivi a frattura prestabilita (dischi di rottura). dischi di rottura (dispositivi di sicurezza non richiudibili per la prote-
Requisiti generali. zione contro una pressione eccessiva) i quali, per loro natura, non si
prestano a controlli in esercizio, ma possono esclusivamente essere
Le due norme originarie adottano, come evidente già dal titolo, sottoposti a controlli di accettazione in produzione, che sono già re-
un approccio analogo, concentrandosi entrambe sui requisiti delle golati dalla norma di prodotto UNI EN 4126-2. Per questo motivo la
attrezzature (banchi) utilizzate per l’esecuzione delle prove, rispet- UNI 10198 manterrà la stessa impostazione della versione del 1993,
tivamente, della pressione di taratura delle valvole nel caso della dedicandosi essenzialmente ai requisiti per i banchi di prova.
UNI 10197 e della pressione di rottura dei dischi nel caso della UNI I due progetti sono a un diverso stadio di sviluppo: la UNI 10197 è
10198. attualmente in fase di inchiesta pubblica UNI, con scadenza 16 apri-
In questa revisione, dopo una lunga riflessione all’interno del gruppo le 2023, mentre per la UNI 10198 il gruppo di lavoro sta ultimando
di lavoro, si è giunti a una diversa valutazione in merito ai contenuti la fase di elaborazione e tra poco la norma sarà inviata all’inchiesta
che le due norme dovranno avere nella loro nuova versione. interna CTI.
In particolare, per la UNI 10197 si è fatta la scelta di estenderne il
campo di applicazione, con l’obiettivo di fornire delle indicazioni più
complete e che non si limitassero ai soli requisiti dei banchi di prova CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI
ma che andassero anche ad approfondire le modalità di esecuzione A RECUPERO ENERGETICO
della prova, anche in considerazione di quali sono i suoi destinatari. Dario Molinari – Funzionario Tecnico CTI
Essa infatti è indirizzata ai manutentori, alle officine e ai laboratori
di prova che devono eseguire il controllo di una valvola di sicurezza La UNI CT 283 “Energia dai rifiuti” ha iniziato i lavori prenormativi
in occasione del controllo periodico e delle attività di manutenzione sul documento “Caratterizzazione dei rifiuti destinati a recupero
energetico in relazione al contenuto di biomassa ed energetico”.
La prima bozza di scopo di questo testo è di definire la procedura di
campionamento e caratterizzare dei rifiuti trattati in impianti anche
ibridi, in relazione al contenuto di biomassa ed energetico. Tale pro-
cedura di campionamento si applica ad impianti che trattano mix di
rifiuti parzialmente e/o completamente biodegradabili (Rif. UNI/TS
11597, prospetto 4) intendendo incluso anche il combustibile solido
secondario (CSS) di cui alla norma UNI EN 21640 purché alimen-
tato all’impianto, su base annua, in percentuale inferiore al 50% del
totale.
Negli altri casi si rimanda alle specifiche norme di settore o, per flus-
si omogenei di CSS superiori alla soglia del 50%, è prevista anche
la possibilità di utilizzare il dato di biomassa fornito dal produttore
laddove presente.
Energia & Dintorni
APRILE 2023 Attività CTI 69

Il documento fornisce un supporto tecnico anche alle Procedure GSE


per l’ottenimento dell’incentivazione di energia elettrica prodotta
dalla frazione di biomassa presente nei rifiuti. I lavori verranno por-
tati avanti con una serie di riunioni idealmente mensili, in modo da
poter redigere un documento completo quanto prima.

LE ATTIVITÀ DELLA CT 241


Roberto Nidasio – Funzionario Tecnico CTI

Non senza fatica è terminata l’attività della CT 241, ed in particolare


del suo GL 01, per la preparazione delle risposte ai commenti perve-
nuti al progetto di norma UNI 10339-1.
Ricordiamo che la revisione di questa norma si protrae ormai da
lungo tempo. Il progetto originale è stato rivisto diverse volte, fino ad Il PrEN 16510-2-7 potrebbe andare in inchiesta entro giugno, e nel
arrivare ad oggi con l’ambizione di una pubblicazione della norma caso non venissero presentati commenti, se non editoriali, questo
suddivisa in quattro parti. La prima di esse è andata in inchiesta porterebbe ad una pubblicazione entro fine anno del testo definitivo,
pubblica finale (IPF), ormai qualche anno fa. Sono pervenuti più di come richiesto dal CEN e dalla UE.
150 commenti, in numero ben al di sopra della media dei commenti
che di solito arrivano. A causa di ciò e anche per una non perfetta
condivisione di alcuni aspetti all’interno della Commissione Tecnica, REVISIONE DELLE NORME
ci è voluto un tempo così lungo per processare i commenti. Essi, in- A SUPPORTO DELL’EPBD
fatti, sono stati esaminati e discussi uno per uno, attività che ha visto Anna Martino – Funzionario Tecnico CTI
impegnato il gruppo di lavoro per sette riunioni, da giugno dello
scorso anno fino ad oggi. Ora le risposte sono state preparate e Le norme del mandato M/480 pubblicate nell’ormai lontano 2017
prossimamente chi ha inoltrato commenti a tale progetto avrà final- a supporto della direttiva EPBD, sono state recentemente sottoposte
mente un feedback. alla revisione periodica che, in base alle regole CEN e ISO, viene
Precisiamo tuttavia che tale parte non verrà comunque pubblicata condotta ogni cinque anni. Pertanto, nel periodo luglio-dicembre
immediatamente, poiché per come è stato impostato il lavoro, è pre- 2022 ciascuna delle oltre 40 norme che compongono il pacchetto
vista la pubblicazione congiunta di tutte e quattro le parte. La prima è stata singolarmente sottoposta all’attenzione dei rispettivi comitati
di esse dovrà quindi attendere il completamento delle altre, per cui, tecnici di competenza in ambito CEN e ISO.
purtroppo, i tempi si prevedono essere ancora piuttosto lunghi. Per coordinare le eventuali revisioni ed evitare il rischio di compro-
mettere la coerenza dell’intero pacchetto di norme, tra loro stretta-
mente interconnesse, uno specifico task group del CEN/TC 371 ave-
LA NORMA SUI REQUISITI DI PRODOTTO va predisposto un documento di orientamento generale, distribuito a
DEGLI APPARECCHI A PELLET E A LEGNA tutti gli organi tecnici coinvolti in occasione dell’avvio dell’inchiesta
Dario Molinari – Funzionario Tecnico CTI sulla revisione. Il documento conteneva, oltre a raccomandazioni ge-
nerali per il miglioramento del pacchetto, un questionario rivolto agli
Il CEN/TC 295 WG 2 “Residential solid fuel burning appliances - esperti su come incrementare la qualità e la fruibilità.
Appliances fired by pellets”, a segreteria e convenorship italiane, ha Ora che le votazioni formali di sono concluse, le principali conside-
inviato alla segreteria del CEN TC 295 la bozza del PrEN 16510-2-7 razioni emerse riguardano:
“Residential solid fuel burning appliances — Part 2-7: Combination • In generale non ci sono stati voti a favore del ritiro di alcuna
appliances” ovvero la norma che stabilisce i requisiti di prodotto norma del pacchetto EPB.
degli apparecchi a doppio combustibile (pellet e legna), a una o due • Sebbene il risultato finale fosse a favore della riconferma, per la
camere di combustione separate. maggior parte delle norme sono stati comunque trasmessi pareri a
I lavori, terminati a febbraio 2023, hanno portato alla redazione di favore della revisione, accompagnati da commenti sia tecnici che
un documento in linea con le modifiche richieste dal CEN Consultant editoriali. Va comunque notato che non sono stati molti i Paesi che
per le altre norme della serie EN 16510, anche se queste modifiche si sono impegnati in un esame dettagliato dei documenti; molti non
hanno di fatto compromesso l’idea iniziale della serie di norme, ren- hanno probabilmente avuto il tempo e le risorse necessarie per
dendo di fatto più complessa la lettura delle stesse. questo tipo di esame e si sono limitati ad astenersi.
Questo problema verrà comunque riaffrontato in fase di revisione • Su alcune delle norme principali, diversi Paesi hanno riportato,
delle norme, già in previsione per l’anno prossimo probabilmente, in condividendoli, i commenti che erano stati predisposte dall’EPB
modo da riallineare tutti i contenuti che sono stati necessariamente Center.
riformulati per permetterne la pubblicazione. • Alcuni spunti interessanti sono inoltre emersi dalle risposte al
Energia & Dintorni
70 Attività CTI APRILE 2023

questionario contenuto nel documento di orientamento generale tori del mercato, nonché delle Istituzioni e dei cittadini. La qualità degli
predisposto dal CEN/TC 371 e in particolare: esperti è fondamentale per la qualità delle norme ed è per questo che
- l’opportunità di incoraggiare una maggiore disponibilità di agli esperti delle commissioni tecniche gestite direttamente dall’UNI si
norme a livello internazionale (EN ISO), in particolare per quanto affiancano – in sinergia – quelli delle commissioni istituite presso alcu-
riguarda i sistemi e i prodotti, sebbene ciò non sia sempre semplice ne organizzazioni indipendenti (che agiscono come partner integrati)
a causa delle differenti tecnologie utilizzate nei Paesi extraeuropei; alle quali sono delegate le attività di normazione in specifici settori:
- la necessità di riempire le lacune esistenti, soprattutto in relazione gli Enti Federati. Dopo 16 anni, il 27 marzo u.s., UNI ha rinnovato le
alle tecnologie non ancora considerate nel calcolo della convenzioni che regolano le deleghe allo svolgimento dell’attività di nor-
prestazione energetica; mazione di ogni Ente Federato per i settori di competenza, per renderle
- la mancanza, in molte norme di prodotto, dei dati di input conformi all’evoluzione legislativa e statutaria maturata nel frattempo:
necessari ai fini della valutazione della prestazione energetica; il Regolamento UE 1025/2012 sulla normazione europea e il D.Lgs
- la necessità di sviluppare una norma per misurare la prestazione 223/2017 che adegua le disposizioni nazionali, il nuovo Statuto UNI
energetica di un edificio (attività nel frattempo avviata dal CEN/ e conseguentemente il nuovo Regolamento per la predisposizione delle
TC 371 e assegnata al nuovo WG 5 Operational rating of energy convenzioni e per il coordinamento UNI-Enti Federati tramite il Comitato
performance of buildings); Consultivo, rendendo così ancora più solido il “Sistema UNI”.
- l’opportunità di predisporre un software applicativo per rendere “Il Sistema UNI è la risposta giusta quando si tratta di lavorare in modo
più fruibile l’intero pacchetto rispetto agli attuali fogli di calcolo coordinato e sinergico: le nuove convenzioni – più aderenti al quadro
resi disponibili dall’EPB Center prevalentemente per la verifica di attuale – consolidano i rapporti tra l’Ente di Normazione e i 7 Enti Fe-
ciascuna norma. derati, e rafforzano il loro impegno a lavorare nell’interesse della socie-
tà e del Paese” ha affermato Giuseppe Rossi, Presidente UNI.
Infine, un fattore importante da tener presente, è la revisione della “Il rinnovo della Convenzione di Federazione rinsalda i rapporti tra
Direttiva, il cui testo finale è atteso nel corso di quest’anno, che ri- UNI e CTI e adegua le modalità operative di collaborazione tra i due
chiederà necessariamente di adattare o di estendere alcune norme. Enti alle attuali e future necessità trasversali di un Paese che può trovare
Pare, dunque, ragionevole attendere di conoscere il testo definitivo nella normazione tecnica le soluzioni alle sfide poste dalla transizione
prima di procedere alla revisione delle norme. In attesa di un piano ecologica e ancora di più da quella energetica” ha commentato Cesare
organico, il CEN/TC 371 ha indirizzato alcuni suggerimenti ai diver- Boffa, Presidente CTI, sottoscrivendo il nuovo accordo di delega per il
si organi tecnici CEN e ISO a cui compete la decisione in merito alla Comitato Termotecnico Italiano.
revisione delle singole norme. In generale si suggerisce di procedere “La firma delle convenzioni di federazione costituisce il coronamento
con la riconferma della norma precisando che la revisione sarà pre- della transizione al nuovo modello di governance del Sistema UNI
vista successivamente nel contesto di un piano generale per l'aggior- che vede gli Enti Federati come uno dei pilastri della sua struttura. Si
namento dell'intera serie di norme EPB, avviando da subito i lavori completa così il lungo e complesso iter di approvazione iniziato con la
solo per quelle norme che richiedono una revisione urgente. revisione dello Statuto UNI e dei Regolamenti collegati. La convenzione
Per le norme fondamentali per il calcolo della prestazione energeti- di federazione tra UNI e ciascun Ente Federato è il documento con il
ca (individuate nel documento di orientamento generale) si suggeri- quale UNI lo delega a <fare normazione> nel settore di competenza e
sce di decidere in favore della revisione ma registrando solo un Pre- in questo modo agire insieme in maniera sinergica nell’interesse del Pa-
liminary Work Item, in modo da procedere con i lavori solo quando ese” ha riassunto Mimmo Squillace, Rappresentante degli Enti Federati
vi sarà una visione più chiara del piano generale. nella Giunta UNI. Gli elementi cardine delle convenzioni sono:
In conclusione, i lavori per la revisione del nuovo quadro normativo - la definizione del campo di attività delegato (che comprende anche le
che andrà a supportare la nuova EPBD non saranno brevi e dovran- attività europee CEN e internazionali ISO);
no necessariamente tener conto della limitatezza delle risorse dispo- - l’impegno a osservare i principi e le regole della normazione UNI (ma
nibili, anche in termini di numero di esperti. anche lo Statuto, i regolamenti, le policy e le procedure);
A livello nazionale l’attività sarà seguita dalle commissioni tecniche - la cessione a UNI del diritto di sfruttamento dei contenuti scaturiti dal
UNI/CTI 202, UNI/CTI 204, UNI/CTI 241 e UNI/CTI 251 anche in processo normativo, con mantenimento in capo agli Enti Federati del
relazione all’aggiornamento della normativa nazionale di collega- diritto d’uso per gli scopi statutari;
mento con i disposti legislativi. - la reciproca collaborazione nelle attività di informazione e
comunicazione;
- la valutazione periodica UNI del rispetto e dell’efficacia della
UNI E CTI: RINSALDATO IL RAPPORTO CON convenzione;
LA FIRMA DELLA NUOVA CONVENZIONE - la durata a tempo indeterminato, salvo recesso o revoca.
DI FEDERAZIONE
Le norme tecniche UNI sono la sintesi – rielaborata e consensuale – del- Gli Enti Federati sono nati in prevalenza alla fine degli anni ’40, per
le conoscenze, esperienze e valori messe a disposizione dalle risorse assicurare la più ampia copertura dei settori industriali nel momento
migliori del Paese (quasi 8.000 esperti suddivisi in oltre 1.100 organi della ripresa post-bellica. Oggi sono 7: CIG, CTI, CUNA, UNICHIM,
tecnici), in rappresentanza degli interessi di tutte le tipologie di opera- UNINFO, UNIPLAST, UNSIDER.
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Tecnica
72 Cogenerazione & Rinnovabili
di D. Borelli, F. Devia, C. Schenone, F. Silenzi e L. A. Tagliafico
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Generazione combinata di calore ed energia sfruttando


la produzione di biogas dal trattamento delle acque reflue
urbane: il caso di studio di Genova

Il trattamento delle acque reflue con processi biologici è ampiamente applicato come soluzione affidabile al problema dell'inquinamento idrico nelle aree
urbane. Dal trattamento vengono prodotti fanghi ed acque di processo: i fanghi sono ulteriormente trattati in impianti dedicati alla produzione di biogas.
Esso è, spesso, semplicemente smaltito in torcia ma può essere proficuamente utilizzato come combustibile alternativo, come, ad esempio, per l'alimenta-
zione di un cogeneratore (CHP) destinato alla produzione di energia elettrica e calore. Nel presente articolo si indaga tale opportunità per un impianto di
trattamento fanghi sito a Genova. Il calore ottenuto dal CHP può essere impiegato per coprire i fabbisogni termici di una stazione di riduzione di pressione
del gas naturale. Questo lavoro si basa sull'analisi dei dati disponibili (2009-2018) forniti dal personale tecnico dell'impianto di trattamento dei fanghi. I
dati mostrano forti variazioni delle portate dei fanghi a seguito della variazione del carico di acque reflue in entrata. Poiché, come spesso accade, i dati
disponibili non sono sempre correlati né con i flussi di acque reflue in entrata né con la produzione di biogas, è stato necessario mettere a punto un criterio
teorico di stima della produzione di biogas, poi assunta come valore di riferimento.

COMBINED GENERATION OF HEAT AND POWER EXPLOITING BIOGAS PRODUCTION FROM WASTEWATER
TREATMENT IN URBAN AREAS: THE CASE STUDY OF GENOA
Wastewater treatment with biological processes is widely applied as a reliable solution to the problem of water pollution in urban areas. The treatment
produces sludge and process water: the sludge is further treated in plants dedicated to the production of biogas. This gas is often simply flared off, even
though it can be profitably used as an alternative fuel, for example for feeding a cogenerator (CHP) for the production of electricity and heat. The present
article investigates this opportunity for a sludge treatment plant located in Genoa, where the heat obtained from CHP can be used to cover the thermal needs
of a natural gas pressure reduction station. This work is based on the analysis of real data (2009-2018) concerning the sludge treatment plant. The data
shows strong variations in the sludge flow rates following the variation of the incoming wastewater load. Since available data are not always correlated
neither with the incoming wastewater flows nor with the production of biogas, it was necessary to develop a theoretical criterion for estimating the biogas
production, which was assumed as a reference value.

INTRODUZIONE po la domanda termica dei reattori di digestione del fango. Nel caso in
Le energie rinnovabili sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi esame, la configurazione proposta può portare interessanti opportunità
globali necessari per controllare e ridurre gli effetti delle attività antro- per un conveniente risparmio energetico. Kluczek [3] ha proposto uno
piche sui cambiamenti climatici, così come indicato dai rapporti del studio ad analisi del ciclo di vita (LCA) basato su un’analisi energetica
Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), dell'Agen- dinamica per valutare l'intensità energetica e l'impatto ambientale di
zia Internazionale per l'Energia (IEA) e dell'Agenzia Internazionale per un sistema di cogenerazione (CHP) alimentato a biogas. Hamzehkolaei
le Energie Rinnovabili (IRENA)[1]. Il biogas può essere identificato come et al. [4] hanno studiato la possibilità di sfruttare il biogas prodotto dal
un possibile combustibile rinnovabile, sostitutivo dei derivati standard letame per sostituire i combustibili fossili al fine di produrre calore ed
dei combustibili fossili. Esso ha origine dalla digestione anaerobica di elettricità, utilizzando un cogeneratore su piccola scala, dimostrando
materiali organici ed è quindi prodotto da un processo di degradazio- che questa soluzione tecnica è superiore alle soluzioni convenzionali,
ne naturale. Questo processo può essere efficacemente replicato per sia dal punto di vista economico sia ambientale. Più recentemente,
stabilizzare i fanghi prodotti dagli impianti di trattamento delle acque Wang et al. [5] hanno studiato la possibilità di alimentare un sistema
reflue urbane, in impianti dedicati. Sebbene, a volte, il biogas venga energetico SOFC CHP con biogas, utilizzando un modello gerarchico
semplicemente bruciato in torce industriali, può essere accoppiato con multiscala. Gli autori hanno studiato gli effetti di diversi parametri (in
successo a tecnologie innovative per ottenere benefici maggiori. Ad particolare il rapporto vapore/carbonio, la composizione del biogas
esempio, Mosayeb Nezhad et al. [2] hanno studiato la possibilità di e il gradiente di temperatura) sulle prestazioni del sistema. Stürmer et
utilizzare il biogas prodotto da un impianto di trattamento delle acque al. [6] hanno confrontato la produzione di biogas in zone agricole,
reflue per alimentare sia celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC) sia confrontando diversi parametri tecnici. L'analisi si è concentrata su tre
micro-turbine a gas per produrre energia elettrica, coprendo al contem- paesi (Svizzera, Germania e Austria), considerando i quadri giuridici di

Davide Borelli, Francesco Devia, Corrado Schenone, Federico Silenzi, Luca A. Tagliafico
Università degli Studi di Genova
Tecnica
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Cogenerazione & Rinnovabili 73

FIGURA 1 - Fotografia aerea e schema operativo


degli impianti di trattamento delle acque reflue
e biodigestione

L’articolo indaga il miglior profilo operativo della cogenerazione e de-


scrive un'analisi dei possibili benefici ambientali in termini di emissioni
di anidride carbonica evitate.

DESCRIZIONE DEL SISTEMA


Gli impianti sono ubicati a Genova (Italia). In Figura 1 viene illustrato il
susseguirsi concettuale delle strutture che portano a ottenere il biogas a
partire dalle acque reflue. Il punto di partenza è l’impianto dove vengo-
no trattate gli effluenti urbani. Qui si producono sia acqua di processo
(depurata) che fanghi non stabilizzati, i quali vengono smaltiti in modo
separato. Le acque di processo vengono scaricate lontano dalla costa
ciascuno. Un recente studio di Calbry-Muzyka et al. [7] si è concentrato direttamente in mare aperto, mentre i fanghi vengono inviati ad un
sulla necessità di trovare soluzioni ad alta efficienza per rimuovere le
impurità tipicamente presenti nei flussi di biogas, che costituiscono uno FIGURA 2 - Fotografia aerea degli impianti
dei principali limiti all’estensivo sfruttamento di questa fonte energetica. di espansione del gas naturale
Gli autori hanno condotto una campagna sperimentale, analizzando
sia le problematiche relative al campionamento operativo sia alle me-
todologie di analisi. Inoltre, gli autori hanno indagato le prestazioni
del sistema di pulizia del biogas mediante assorbimento, che era stato
utilizzato durante le sperimentazioni.
Appare chiaro come il presente lavoro possa essere inquadrato in questo
contesto, descrivendo la possibilità di sfruttare il biogas prodotto da un
impianto di trattamento di fanghi da reflui urbani per alimentare un
cogeneratore, con sviluppo di calore ed elettricità. Nel caso specifico
il calore può essere impiegato dalla stessa Azienda, che distribuisce
anche gas naturale nella rete cittadina, per riscaldare una portata di
gas naturale prima della riduzione di pressione, al fine di prevenire
cadute di temperatura eccessive dopo gli espansori. La temperatura
minima ammessa in questo processo, a valle delle operazioni di ridu-
zione di pressione, è pari a 5 [°C], per evitare la formazione di cristalli
di ghiaccio e idrati di metano. La presente analisi si basa su dati reali
misurati dal personale tecnico dell'impianto di trattamento dei fanghi.
Tecnica
74 Cogenerazione & Rinnovabili
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

dei fanghi sono stata analizzati, evidenziando una mancanza di correla-


Anno Nm3/anno Variazione
zione e la presenza di incoerenze che hanno un impatto sulla robustezza
2009 1361305 - delle considerazioni basate sugli stessi. Tuttavia, tali misure possono
2010 901289 -33,79% essere considerate una base su cui costruire valide ipotesi di lavoro.
La Tabella 1 riporta la produzione annua di biogas, con la variazione
2011 937595 -31,13%
percentuale rispetto alla produzione del 2009. La disponibilità teorica
2012 1032324 -24,17% di biogas è stata stimata utilizzando un valore minimo di produzione
2013 779239 -42,76% giornaliera pari a 0.015 [Nm3/ae∙giorno], dove [ae] rappresenta gli
2014 595436 -56,26% [abitanti equivalenti] ossia il carico organico biodegradabile, convoglia-
to in fognatura in 24 ore, con una domanda biochimica di ossigeno a
2015 860261 -36,81%
cinque giorni (BOD5) di 60 [g] al giorno [9]. Considerando che nel caso
2016 753861 -44,62% specifico l'impianto fanghi serve almeno 250000 [ae], la produzione
2017 570571 -58,09% di biogas è stimata in 1368750 [Nm3/y], un valore molto vicino alla
2018 308100 -77,37% produzione registrata nel 2009.
Tuttavia, è stato opportuno effettuare ulteriori verifiche per poter stimare
2019 32191 -97,64%
un valore di riferimento attendibile. La prima indagine è basata su di
TABELLA 1 - Produzione di biogas per una rilevazione statistica rispetto agli impianti di produzione di biogas
gli anni considerati presenti sul territorio nazionale. Adella et al. [10] hanno analizzato molti
impianti italiani di trattamento dei fanghi, suddividendoli in classi con
impianto di trattamento fanghi, attraverso un fangodotto. Qui vengono valori tipici in termini di produzione annua di biogas. I risultati di questa
trattati all’interno di digestori anaerobici, producendo fanghi stabilizzati indagine sono elencati nella Tabella 2.
e biogas. Il processo di stabilizzazione è necessario per arrestare la de- Utilizzando un'estrapolazione lineare è possibile dare una stima della
composizione delle biomasse fangose, consentendo di smaltire in modo produzione di biogas per impianti appartenenti classe di produzione
sicuro i fanghi stabilizzati (es. discariche, trattamento termico). In questo annua di biogas pari a 1000000 [Nm3], ottenendo 5.62 [Nm3/ae],
impianto, il biogas viene solitamente reimpiegato per produrre calore, che corrisponde ad una produzione specifica giornaliera di 0.0153
necessario per mantenere l'operatività della digestione anaerobica. [Nm3/ ae∙giorno].
Vicino alla struttura di trattamento dei fanghi è situata una stazione di
riduzione di pressione del gas naturale (fig. 2): questo processo richiede PRODUZIONE DI ENERGIA ALIMENTANDO
una fase di preriscaldamento del gas, che viene mantenuta utilizzando IL CHP CON BIOGAS E SCENARI
parte del gas naturale appena espanso. Una particolarità di questa I valori di efficienza di rendimento termico ed elettrico sono stati ottenuti
stazione di riduzione di pressione è la presenza di un turboespansore, dalle specifiche tecniche del cogeneratore e non variano commutando
oltre alle classiche valvole Joule-Thomson [8]. Questa scelta tecnica, l'alimentazione del motore tra gas naturale o biogas. Il minor potere
seppur più costosa, permette di produrre energia elettrica. Ecco, quindi, calorifico (LHV) del biogas dipende dalla concentrazione di metano
che il flusso di calore prodotto dal biogas può essere vantaggiosamente che solitamente è pari al 60÷65% in volume. Considerando un valore
utilizzato nel CHP della stazione di riduzione della pressione del gas di riferimento LHV per il metano pari a 35.2 [MJ/Nm3] (ovvero 9.79
naturale, evitando la necessità di bruciare parte del gas naturale stesso [kWh/Nm3]), il potere calorifico inferiore del biogas è stimato in media
ed incrementando la produzione elettrica del turbogas. a 22.2 [MJ/Nm3] (ovvero 6.15 [kWh/Nm3]).
L'analisi viene effettuata considerando due diversi scenari, che rappre-
Aanalisi della produzione di biogas sentano la diversa disponibilità di biogas. Per entrambi gli scenari si
I dati raccolti e forniti dal personale tecnico dell'impianto di trattamento assume una produzione annua totale di biogas pari a quella calcolata

TABELLA 2 - Rilevazione statistica Impianti nazionali di trattamento fanghi – 2016 [10]

Classi - Produzione Popolazione totale equivalente per classe Totale biogas produzione per classe Produzione specifica
di biogas all'anno di biogas per classe
Numero % Nm3 % Nm3/ae
≤200000 Nm 3
791483 10.13 910205 3.68 anni 1.15
>200000 Nm 3

≤500000 Nm3 2174550 27.83 4055142 16.38 anni 1.86


> 500000 Nm3 4848211 62.04 19792296 79.94 anni 4.08
Totale 7814244 100 24757643 100 3.17
GENOVA 250000 1368850 5.47
Tecnica
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Cogenerazione & Rinnovabili 75

Produzione Biogas a Caldaia Gas naturale Biogas equivalente Biogas totale Biogas disponibile
di biogas a caldaia alla caldaia per la cogenerazione
Nm3/a Nm3/a Nm3/a Nm3/a Nm3/a Nm3/a
1300000 217806 87274 138929 356735 943265

TABELLA 3 - Disponibilità totale di biogas per la cogenerazione e alimentazione caldaia

Biogas LHV kWh/Nm3 6.15 Analisi degli scenari proposti


Efficienza elettrica - 0.39 Come accennato in precedenza, per il primo scenario la disponibilità di
biogas è pari al valore di riferimento di 1.3 milioni [Nm3/a]. Per il secon-
Efficienza termica - 0.48
do scenario è necessario calcolare la disponibilità effettiva di biogas da
Solo COGENERATORE alimentato con biogas destinare al generatore CHP, dopo averla ridotta della quota necessaria
Produzione di biogas Nm3/a 1300000 al funzionamento della caldaia. La Tabella 3 riporta i calcoli effettuati:
Energia elettrica MWh/a 3118.0 il gas naturale necessario per alimentare la caldaia è considerato pari
alla quantità annua misurata dall'ufficio tecnico dell'impianto fanghi nel
Potenza termica MWh/a 3837.6
corso dell'anno 2009. È ora possibile calcolare le produzioni termiche
COGENERATORE e CALDAIA alimentati a biogas ed elettriche teoriche: i risultati del calcolo sono riportati nella Tabella 4.
Produzione di biogas Nm3/a 943265.1 A questo punto, in Tabella 5 è possibile analizzare le prestazioni elet-
Energia elettrica MWh/a 2262.4 triche del generatore CHP, per valutare l'effettiva percentuale di utilizzo
rispetto al valore nominale (pari a 529 [kW]). A tale scopo, si ipotizza di
Potenza termica MWh/a 2784.5
far funzionare il generatore per 7000 e 5000 [h/a]. I risultati mostrano
TABELLA 4 - Calcolo della potenza elettrica che, nel complesso, il generatore è adatto per l'applicazione proposta,
e termica del CHP ad eccezione del primo caso, che si concretizza in un sottodimensiona-
mento dello stesso.
nel precedente paragrafo, vale a dire che l'impianto di trattamento dei
fanghi funzioni a pieno regime con una produzione specifica di 0.015 Criteri di accoppiamento del generatore CHP alla
[Nm3/ae∙giorno], cui corrisponde una produzione di biogas pari a 1.3 stazione di riduzione di pressione del gas naturale
milioni di Nm3/a. La migliore modalità operativa del generatore CHP dovrà massimizzare
Il primo scenario proposto presuppone che tutto il biogas prodotto du- la produzione di energia e ottimizzarne il funzionamento. I fabbisogni
rante l’anno sia utilizzato per alimentare il generatore CHP, sfruttando termici per la stazione di riduzione di pressione del gas sono forniti dal
tutto il calore ottenuto per preriscaldare unicamente il gas naturale prima personale tecnico dell'impianto, e sono pari a 3800.0 [MWht/a], mentre
dell’espansione, e cedendo l’energia elettrica alla rete nazionale. la produzione elettrica dal turbo-espansore è pari a 3000.0 [MWhe/a].
Il secondo scenario proposto ipotizza che la produzione di biogas possa Considerando i risultati precedentemente mostrati in Tabella 4 e in
essere sfruttata sia per alimentare il generatore CHP sia per riscaldare i Tabella 5, una scelta sensata sarebbe quella di utilizzare il biogas per
reattori di trattamento dei fanghi, alimentando una caldaia a gas. Que- alimentare solo il generatore CHP (operante per 7000 [h/a]), sfrut-
sto processo di riscaldamento è obbligatorio per mantenere efficiente la tando tutta la potenza termica per preriscaldare il gas naturale prima
digestione anaerobica dei fanghi, che si ottiene ad una temperatura di dell'espansione. In questo modo il generatore CHP lavora in condizioni
processo sufficiente a garantire la continuità del trattamento biologico prossime alla potenza nominale. È quindi possibile calcolare la quantità
dei fanghi e della produzione di biogas. In questo secondo caso, dato necessaria di gas naturale per mantenere il sistema di riscaldamento
che si alimenta la caldaia del digestore, la quantità di biogas disponibile del reattore fanghi, considerando la quota residua di energia termica
per il generatore CHP dovrà essere decurtata della quota già consumata ancora disponibile dal generatore CHP. I risultati di questo calcolo sono
dalla caldaia del digestore. mostrati nella Tabella 6. Il gas naturale richiesto annualmente viene ridotto

TABELLA 5 - Analisi delle prestazioni elettriche del cogeneratore

Disponibilità di Energia elettrica Ore di funzionamento Potenza CHP teorica % della potenza
biogas CHP all'anno elettrica nominale CHP
Nm3/a MWh/a h/a kW %
5000 624 118
SOLO CHP 1300000 3118. 0
7000 416 84
5000 452 86
CHP+CALDAIA 943265 2262,5
7000 302 61
Tecnica
76 Cogenerazione & Rinnovabili
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA

Potenza termica Potenza termica Gas naturale


Potenza termica Risparmio di
totale richiesta netta richiesta netto richiesto Guadagni economici
disponibile dal CHP gas naturale
dal digestore dal digestore dal digestore
MWh/a MWh/a MWh/a Nm3/a Nm3/a €/a
854.4 37.6 816.8 83433.3 3 840.7 3372.7

TABELLA 6 - Requisiti del sistema di riscaldamento del digestore

i dati riportati per alcuni periodi si sono rivelati incoerenti, l'analisi della
Benefici ambientali – Emissioni di CO2 evitate
produzione di biogas si è basata sia su un confronto statistico sia su dati
Fattore di emissione 307.7 gCO2/kWhe di letteratura, dimostrando che i risultati sono in buon accordo con le
100% di Biogas utilizzato per il cogeneratore misurazioni del 2009. È stato quindi scelto un valore di riferimento per la
Energia elettrica totale 6118.0 MWhe/a produzione annua di biogas.
Sono stati proposti e analizzati due scenari possibili, in quanto il biogas
CO2 totale 1882.5 ton/anno
disponibile può essere impiegato in esclusiva per l'alimentazione del
Biogas utilizzato per l'alimentazione della caldaia e del cogeneratore generatore CHP, oppure in parte destinato al funzionamento di una cal-
Energia elettrica totale 5262.5 MWhe/a daia a gas preposta alla produzione di calore per il mantenimento della
CO2 totale 1619.2 ton/anno temperatura di processo dei reattori di digestione del fango. I due scenari
specifici che ne derivano sono stati studiati per calcolare la produzione di
TABELLA 7 - Emissioni di anidride carbonica evitate energia (termica ed elettrica) dalla cogenerazione, nonché per trovare le
migliori condizioni operative del CHP considerando due possibili opzioni
di circa 3800 [Nm3/a]. Da un lato questo valore può essere considerato di funzionamento annuale (5000 o 7000 [h/a]).
basso, ma bisogna considerare che l'energia termica necessaria per i L’analisi ha mostrato che la soluzione ottimale si ottiene operando il
digestori è ottenuta dalla combustione, degradando così l'energia chimi- generatore CHP per 7000 [h/a] ed utilizzando tutto il biogas disponibile
ca in energia termica, con un processo poco efficiente. Inoltre, un ridotto per alimentarlo. In questo modo si genera energia termica sufficiente per
consumo di gas naturale comporta una maggiore quantità disponibile soddisfare interamente i requisiti di preriscaldamento della stazione di
per essere venduta agli utenti finali. Anche considerando il prezzo del riduzione della pressione del gas naturale (3.8 [GWh/a]). Questo per-
gas naturale per l'Italia nel 2021 [11] senza valutare gli effetti della crisi mette di risparmiare fino a 3800 [Nm3/a] di gas naturale, con interessanti
internazionale, ciò si traduce in un guadagno di circa 3300 [€/a]. vantaggi anche economici per l’Azienda. Rimane inoltre una piccola
eccedenza che può essere utilizzata per riscaldare direttamente i reattori
BENEFICI AMBIENTALI di digestione dei fanghi, riducendo la quantità di energia necessaria dalla
Per un'analisi più completa, è utile quantificare i benefici ambientali (in caldaia del biodigestore.
termini di emissioni evitate di anidride carbonica) legati alle soluzioni È stato infine calcolato il beneficio ambientale in termini di emissioni di
tecniche proposte. Il fattore di emissione pertinente è 307.7 [gCO2/kWhe] anidride carbonica evitate grazie alla produzione elettrica sia del turbo-
[12]. Questo valore si riferisce alla produzione elettrica su larga scala per espansore che del generatore CHP. Questo calcolo viene eseguito per
l'Italia nel 2019, e può essere utilizzato per dare una stima delle emissioni entrambi gli scenari di utilizzo del biogas considerati. Le emissioni di CO2
in atmosfera evitate, derivanti sia dall'energia elettrica generata dal turbo- evitate sono equivalenti a 1882 [ton/a] quando il solo generatore CHP è
espansore sia dal generatore CHP. La Tabella 7 riassume i risultati ottenuti. alimentata con biogas, mentre sono circa 1600 [ton/a] se il biogas viene
Secondo l'Environmental Protection Agency, in media, si può ritenere che utilizzato anche per alimentare la caldaia a gas preposta il riscaldamento
un'auto emetta 4.6 [ton di CO2/a] [12], il che significa che le emissioni dei digestori. I risultati dimostrano che la soluzione tecnica proposta con-
di anidride carbonica evitate, per gli scenari proposti, sono pari a quelle sente una riduzione del consumo di gas naturale, guadagni economici e
di circa 400 o [13] 350 auto, rispettivamente. una riduzione significativa delle emissioni di biossido di carbonio.

RISULTATI E CONCLUSIONI RIFERIMENTI


Nel presente documento si è studiata la possibilità di sfruttare la produ- 1. J. Lu and X. Gao, “Biogas: Potential, challenges, and perspectives in
zione di biogas da un impianto di trattamento delle acque reflue urbane a changing China,” Biomass and Bioenergy, vol. 150, p. 106127,
per alimentare un cogeneratore, per produrre energia elettrica ed energia Jul. 2021, doi: 10.1016/j.biombioe.2021.106127.
termica. La potenza termica può essere utilizzata per preriscaldare un 2. M. MosayebNezhad, A. S. Mehr, M. Gandiglio, A. Lanzini, and
flusso di gas naturale ad alta pressione (24 [bar]) prima di espanderlo M. Santarelli, “Techno-economic assessment of biogas-fed CHP
(fino a 5 [bar]) in un turboespansore dedicato. La fase di preriscalda- hybrid systems in a real wastewater treatment plant,” Appl. Therm.
mento è necessaria per evitare basse temperature dopo l'espansione e la Eng., vol. 129, pp. 1263–1280, Jan. 2018, doi: 10.1016/j.
formazione di ghiaccio e/o idrati di metano. Una serie di dati misurati applthermaleng.2017.10.115.
relativi alla produzione di biogas (2009-2019) è stata messa a disposi- 3. A. Kluczek, “Dynamic energy LCA-based assessment approach to
zione dal personale tecnico dell'impianto trattamento fanghi, ma poiché evaluate energy intensity and related impact for the biogas CHP
Tecnica
APRILE 2023
LA TERMOTECNICA Cogenerazione & Rinnovabili 77

plant as the basis of the environmental view of sustainability,” Integration with low temperature heat sources,” Energy Convers.
in Procedia Manufacturing, 2018, vol. 21, pp. 297–304, doi: Manag., vol. 159, pp. 274–283, Mar. 2018, doi: 10.1016/j.
10.1016/j.promfg.2018.02.124. enconman.2017.12.084.
4. F. Teymoori Hamzehkolaei and N. Amjady, “A techno-economic 9. F. Reale, R. Stolica, M. Gaeta, M. Ferri, M. Sarnataro, and
assessment for replacement of conventional fossil fuel based V. Vitale, “Analisi e stima quantitativa della potenzialità di
technologies in animal farms with biogas fueled CHP units,” Renew. produzione energetica da biomassa digeribile a livello regionale
Energy, vol. 118, pp. 602–614, Apr. 2018, doi: 10.1016/j. . Studio e sviluppo di un modello per unità energetiche Parte 1 -
renene.2017.11.054. Metodologia,” p. 129, 2009.
5. Y. Wang, L. Wehrle, A. Banerjee, Y. Shi, and O. Deutschmann, 10. L. Adella, G. Aragona, I. Lupica, L. Muto, V. Iaboni, and Pasquale
“Analysis of a biogas-fed SOFC CHP system based on multi-scale De Stefanis, “Rapporto sul recupero energetico da rifiuti in Italia,”
hierarchical modeling,” Renew. Energy, vol. 163, pp. 78–87, Jan. p. 331, 2019.
2021, doi: 10.1016/j.renene.2020.08.091. 11. “Natural gas price statistics - Statistics Explained.” [Online].
6. B. Stürmer, D. Leiers, V. Anspach, E. Brügging, D. Scharfy, and T. Available: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/
Wissel, “Agricultural biogas production: A regional comparison index.php?title=Natural_gas_price_statistics. [Accessed: 03-Jun-
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