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Rinforzo Murature Incontro Studio 2-10-2009
Rinforzo Murature Incontro Studio 2-10-2009
INTRODUZIONE
TERREMOTO
• Collisione di placche tettoniche
TERREMOTO
• Collisione di placche tettoniche
Distanza dall’epicentro
Epicentro
Profondità dell’origine
Oggetto
Ridotta (20-30 km)
Alta (> 50 km) Faglia
Onde sismiche Placca Africana
ACCELEROGRAMMI
Nella progettazione è necessario fare riferimento a una quantità fisica
per valutare gli effetti del terremoto. Tale quantità è l’accelerazione del
suolo (accelerogrammi).
PGA
SPETTRO ELASTICO
15
10
2
vrha (m/s )
struttura
5
Pospešek
m 0 5 10 15 20 25 30
Accel.
-5
-10
T h aa max =-14.4
= -14.42
max
2
m/s m/s2 Tempo (sec)
Čas (sekunde)
-15
Earthquake spectrum
20.0
amax =14.42 m/s2
5 15.0
Petrovac, 1979
Pospešek tal (m/s2)
3
Spekter za potres
Spettro reale Petrovac
(Petrovac)
Accelerazione
1
10.0
-1 0 5 10 15 20 25 30 Idealizirani
Spettro spekter
idealizzato
Čas (sekunde)
(predpisi)
suolo
-3
(norme)
-5
PGA=-4.3 m/s2
amax = -4.29 m/s2 Tempo (sec) 5.0
0.0
T= 2π m/k=0.59 s
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0
k= 3 E I / h3
T=0.59 T = Nihajni
Periodo čas konstrukcije (sekund)
fondamentale
Prof. Ing. Natalino Gattesco 7
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
0.3
Il fattore di struttura q Spettrodidiprogetto
Spettro progettoSLS
SLD
0.2
tiene conto di:
0.1
- Duttilità
0.0
- Sovraresistenza 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3
T (sec)
FORZE SISMICHE
Nell’ambito del metodo delle forze statiche equivalenti la struttura
deve essere in grado di resistere ad una forza orizzontali pari a
FS = M ⋅ S d ( T )
M è la massa dell’edificio
T è il periodo fondamentale della struttura
Sd(T) è l’accelerazione di picco della struttura (PGA modificato tenendo
conto del suolo, rigidezza della struttura, capacità dissipativa della
struttura).
ADEGUAMENTO
Killary 1993, quartiere SISMICO
distrutto
L’Aquila, 2009
LOCAL COLLAPSE MECHANISMS
Edificio in muratura (ben
legato)
L’Aquila, 2009
LOCAL COLLAPSE MECHANISMS
Edificio in muratura
non legato
LOCAL
L’Aquila, 2009 COLLAPSE MECHANISMS
Edificio in muratura
non legato,
parzialmente crollato
L’Aquila, 2009
LOCAL COLLAPSE MECHANISMS
Edificio crollato
parzialmente
ROTTURE LOCALI
ROTTURE LOCALI
ROTTURE LOCALI
ROTTURE LOCALI
Slittamento di un piano
Cedimento fondazione
Montenegro 1979
Collasso fuori piano di una
parete perimetrale
INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO
Montereale AQ 2009
Lo scarso collegamento
solai-parete e parete-
parete e la scarsa
resistenza della
muratura ha causato il
ribaltamento della parete
Prof. Ing. Natalino Gattesco 26
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
Incontro di studio – Udine, 2 ottobre 2009 Trieste 2009
INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO
Umbria-Marche 1997
INFORMAZIONI DIMENSIONALI
Skopje, 1963: collasso di un piano di un
edificio per ridotta resistenza al piano (brusco
cambio di rigidezza e resistenza lungo l’altezza)
Umbria-Marche, 1997
Estese fessure da taglio
causate dalla diversa altezza
con gli edifici adiacenti e
dalla scarsa resistenza a
taglio delle murature.
L’Aquila, 2009:
Tipiche
fessurazioni
diagonali nei
maschi murari
(rottura a taglio)
L’Aquila, 2009:
Tipiche murature
del centro
L’Aquila, 2009:
Fessurazione
diagonale da taglio
Polog, 1998
Fessurazioni diagonali nei
maschi e danneggiamento
dei maschi d’angolo
Bovec, 1998
rottura orizzontale muratura dovuta
al nuovo solaio in calcestruzzo e
rottura a taglio maschi murari
Bovec, 1998
Grandi fessure diagonali in muratura di
blocchi semipieni di calcestruzzo
Damage to corner
Prof. Ing. Natalino Gattesco 42
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
Incontro di studio – Udine, 2 ottobre 2009 Trieste 2009
L’Aquila, 2009:
Fessurazione diagonale
su tre edifici in linea
Verifica a pressoflessione
σ o b 2t ⎛ σ ⎞ fd =
fk
M Rd = ⎜⎜1 − o ⎟⎟ γM
P 2 ⎝ kf d ⎠
Msd,s
Vsd
max ( M sd ,i , M sd , s ) ≤ M Rd
h
ho
Vsd
P
Msd,i
Vsd ≤ VRdp
b
Prof. Ing. Natalino Gattesco 49
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
⎛ 3 3e ⎞ V ho P
b' = ⎜ − ⎟ b e= σo = b’/3
⎝2 b ⎠ P bt
⎡⎛ 3 3 Vho ⎞ ⎤ bt
V = f vd b' t = ⎢⎜⎜ − ⎟⎟ f vko + 0.4 σ o ⎥
⎣⎝ 2 Pb ⎠ ⎦ γM
b’
1.5 f vko + 0.4 σ o b t
s
VRd =
1 + o vko γ M
3h f b f vk
per e ≤ b' = b f vd =
bσ o γ M 6 γM
Prof. Ing. Natalino Gattesco 50
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
Incontro di studio – Udine, 2 ottobre 2009 Trieste 2009
Verifica a taglio
Vsd ≤ VRds
Vsd
Vsd
P
b
1.5 f vko b t σo
f
VRd = 1+ Turnsek e Cacovic 1971
ξ γM 1.5 f vko
DOMINIO fv−σ
0.5
Pmin
σo = b’
bt
Rottura per fessurazione diagonale
f v = f vo + 0.4 σ Eurocodice n. 6, 8
Si ricava sperimentalmente
mediante prove di compressione b
0.707 F
diagonale su muretti delle f vo =
dimensioni di circa 1.2x1.2 m bt
F
Prof. Ing. Natalino Gattesco 58
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
Incontro di studio – Udine, 2 ottobre 2009 Trieste 2009
MURATURA ARMATA
Il momento resistente di calcolo di una sezione di muratura armata
soggetta a pressoflessione si determina analogamente alle sezioni di
calcestruzzo armato
σ Muratura σ Acciaio
0.85 fk fk fyk f yk
fd = f yd =
γM fyd γM
0.85 fd γ M = 1.15
γM = 2 ÷3
ε
0.002 0.0035 ε εsy εsu=0.01
ε mu = 3.5‰
2
Campi di A’s 1
deformazione d As
3
4 5
ε su = 10‰ ε sy
Prof. Ing. Natalino Gattesco 62
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
Incontro di studio – Udine, 2 ottobre 2009 Trieste 2009
PRESSOFLESSIONE
Il momento resistente di calcolo delle sezioni dei maschi, utilizzando
lo stress-block e per due armature simmetriche agli estremi, si ha
ε mu = 3.5‰ ε mu = 3.5‰ kf d
2 x a
A’s 1
d As b
Nsd
3
4 5
ε sy εs ε sy f yd
ε su = 10‰ t
N sd
σo =
N sd = kf d at − f yd ( As − As' ) bt
b a b b k = 0.85
M Rd = kf d at ( − ) + f yd As (d − ) + f yd As' ( − d ' )
2 2 2 2 a = 0.8 x
σ o b 2t ⎛ σ ⎞
Risolvendo M Rd = ⎜⎜1 − o ⎟⎟ + (d − d ' ) f yd As
per A’s=As 2 ⎝ kf d ⎠
Prof. Ing. Natalino Gattesco 63
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
FLESSIONE SEMPLICE
Il momento resistente di calcolo delle sezioni delle fasce di piano, uti-
lizzando lo stress-block, si ricava
ε mu = 3.5‰ εm kf d
x σ 's a
2
A’s 1
d As b
3
4 5
ε sy ε su f yd
ε su = 10‰ t
ε 's ε su
= k = 0.85
x − d' d−x
0 = kf d at + σ 's As' − f yd As a = 0.8 x
RESISTENZA A TAGLIO
La muratura armata prevede sia armature verticali che armature oriz-
zontali; entrambe forniscono un contributo resistente a taglio. Il taglio
resistente è dato dalla somma dei seguenti contributi
d è la distanza tra il
=
lembo compresso ed il
baricentro delle
armature verticali tese
SCUCI E CUCI
• Quando si hanno fessure ampie e frastagliate è opportuno riparare le
lesioni mediante rimozione della muratura ammalorata e sostituzione
della stessa con muratura nuova. In quest’operazione è importante
utilizzare materiali il più possibile simili, in termini di caratteristiche
meccaniche, a quelli originari
5
4
3
2
1
5
4
3
2
1
CAMICIE IN CALCESTRUZZO
• Consiste nell’utilizzo di armature metalliche disposte sulla superficie
delle pareti, collegate fra loro con barre passanti attraverso la muratura,
e realizzazione di due lastre in calcestruzzo dello spessore di circa 3÷4
cm • Demolizione dell’intonaco
• Rimozione di circa 10÷15 mm di
malta dai giunti sui due lati
• Esecuzione fori con attrezzo a
rotazione per staffe di collegam.
• Rimozione detriti e pulizia con
acqua delle superfici
• Inserimento barre (6φ6/m2) e
iniezione con malta espansiva
• Applicazione primo strato di
malta cementizia (~15 mm)
• Messa in opera rete e collega-
mento della stessa con le staffe
Prof. Ing. Natalino Gattesco • Applicazione secondo strato
71 di
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste malta cementizia (~15÷25 mm)
CAMICIE IN CALCESTRUZZO
• L’incremento di resistenza è inversamente proporzionale con la qualità
delle murature originarie: importante nel caso di murature di qualità
scadente, diventa via-via più modesto all’aumentare della qualità della
muratura
• Per murature con rapporto h/b>1.0, la parete giunge a collasso per
flessione, con un sensibile aumento della duttilità del pannello
PERFORAZIONI ARMATE
• Tecnica particolarmente indicata per interventi locali di solidarizzazione
di pareti tra loro ortogonali
• Anche per rinforzo generalizzato di murature
DIATONI ARTIFICIALI
• Diatoni realizzati in calcestruzzo armato dentro fori di carotaggio
• Creano un collegamento fra i paramenti murari evitando il loro distacco
• Un alternativa, nel caso di interventi limitati, è rappresentata dai tirantini
antiespulsivi, costituiti da barre metalliche filettate passanti con rondelle
di ampio diametro sui paramenti e serrate con dadi.
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
Muro a due teste 25 cm Muro a tre teste 38 cm
2^ Fila
2^ Fila
1^ Fila
1^ Fila
INDAGINI SPERIMENTALI
Muro a sacco 38 cm Muro in pietrame 40 cm
Sacco in ciottoli e malta
1^,3^ Fila
2^ Fila
1^ Fila
2^,4^ Fila
INDAGINI SPERIMENTALI
Tipo di campione Tipo di rinforzo Malta tipo Malta tipo 2 Malta inton.
1
Singolo paramento spessore 25 cm Nessuno 2 2 bastarda
Rete maglia 33x33 mm 2 2 bastarda
Rete maglia 66x66 mm 2 2 bastarda
Rete maglia 99x99 mm 2 2 bastarda
Muratura di mattoni a singolo Nessuno 2 2 bastarda
paramento spessore 38 cm Rete maglia 33x33 mm 2 - bastarda
Rete maglia 66x66 mm 2 2 bastarda
Rete maglia 66x66 mm (rinf) 2 - bastarda
Rete maglia 99x99 mm (rinf) 2 - bastarda
Rete maglia 66x66 mm (1 lato) 2 - bastarda
Rete maglia 66x66 mm 2 - di calce
Muratura di mattoni a doppio Nessuno 2 2 bastarda
paramento e sacco interno Rete maglia 33x33 mm 2 - bastarda
(spessore totale 38 cm) Rete maglia 66x66 mm 2 2 bastarda
Rete maglia 99x99 mm 2 - bastarda
Muratura di pietrame Nessuno 2 2 bastarda
grossolanamente squadrato Rete maglia 33x33 mm 2 - bastarda
spessore 40 cm Rete maglia 66x66 mm 2 2 bastarda
Rete maglia 66x66 mm (rinf) 2 - bastarda
Rete maglia 66x66 mm (1 lato) 2 - bastarda
Prof. Ing. Natalino Gattesco 87
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
INDAGINI SPERIMENTALI
Malta per campioni di muratura
Parti in volume dei componenti Calce idraulica
Calce idraulica Sabbia (kg/m3)
Malta tipo 1 1 3.5 320
Malta tipo 2 1 4.5 250
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
INDAGINI SPERIMENTALI
200
Prova A1
Prova A2
175
150
125
F [kN]
100
75
50
25
0
0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8 2.0
d [mm]
400
Prova B1
Prova B2
350
300
250
F [kN]
200
150
100
50
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
d [mm]
400
Prova C1
Prova C2
350
300
250
F [kN]
200
150
100
50
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
d [mm]
400
Prova D1
Prova D2
350
300
250
F [kN]
200
150
100
50
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
d [mm]
500
450
400
350 B2
C2
F [kN]
F[kN]
300
250
D2
200
150 A2
100
50
0
0 2 4 6 8 10
δ [mm] d [m
NORMATIVA TECNICA
NORMATIVA TECNICA
• D.M. 14.01.2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni”
• Circolare 02.02.2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione
delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M.
14.01.2008
• CNR DT 200/2004 – Istruzioni per la progettazione,
l’esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento
statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinfirzati.
• CNR DT 203/2006 - Istruzioni per la progettazione,
l’esecuzione ed il controllo di strutture di calcestruzzo
armato, con barre di materiale composito fibrorinforzato.
• Linee guida per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo
di interventi di rinforzo di strutture di c.a., c.a.p. e murarie
mediante FRP – approvato il 24.07.2009 dal C.S.LL.PP.
Prof. Ing. Natalino Gattesco 107
Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana – Università di Trieste
NORMATIVA TECNICA
Nelle Nuove norme tecniche per le costruzioni è previsto, per
gli interventi sulle costruzioni esistenti, l’utilizzo di materiali
non tradizionali, purché nel rispetto di normative e documenti
di comprovata validità, es.
• Eurocodici
• Norme UNI
• Istruzioni e documenti del CNR
• Linee guida del Consiglio Superiore dei LL.PP.
NORMATIVA TECNICA
Nella Circolare 617 del 2.2.2009 al punto C8.7.1.8 fa riferimento
esplicito al possibile uso di FRP per il rinforzo, rimandando
alle istruzione del CNR DT 200/2004.
In questo documento sono indicate sia gli strumenti per
l’esecuzione delle verifiche di sicurezza degli elementi
rinforzati sia le procedure per la qualificazione ed i controllo
dei materiali compositi utilizzati.
In particolare sono richieste sia alcune caratteristiche
geometriche (es. percentuale volumetrica di fibre), sia alcune
proprietà meccaniche (es. resistenza a trazione, modulo
elastico, allungamento a rottura).
NORMATIVA TECNICA
Le linee guida del Consiglio Superiore dei LL.PP. (24.07.2009)
riprendono buona parte dei contenuti della CNR DT 200/2004,
per quanto riguarda gli strumenti per le verifiche di resistenza
e fornisce delle indicazioni più precise sulla procedura di
controllo dei materiali alla produzione, all’accettazione in
cantiere ed in fase di collaudo.