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 In Europa sono la commissione europea e gli stati membri (consiglio) che decidono quali additivi è

possibile utilizzare e in quali quantità.


 Come tutti gli additivi devono essere riportati in etichetta esplicitando la funzione (“dolcificante”) e
la sostanza usata attraverso il codice E o la denominazione completa.

 Vedi gruppo FAF dell’EFSA  esegue le valutazioni dei rischi sugli additivi alimentari.

 L’EFSA svolge tre attività principali nell’ambito della valutazione dei rischi connessi all'assunzione
dei dolcificanti:

 valuta la sicurezza dei nuovi dolcificanti prima che ne venga autorizzato l'uso nell'UE;
 riesamina tutti i dolcificanti già autorizzati nell’UE prima del 20 gennaio 2009;
 risponde a richieste ad hoc della Commissione europea per l’esame di taluni dolcificanti, alla luce di
nuove informazioni scientifiche e/o dell’evolversi delle condizioni d'impiego.
 EFSA stabilisce le DGA per ogni dolcificante.
 Per essere immessi nel mercato devono prima essere valutati dall’EFSA.
 reg CE 1331/2008 entrato in vigore nel 2010 ha introdotto una procedura di autorizzazione comune
per gli additivi alimentari, compresi i dolcificanti. Rimanda all’elenco di quelli utilizzabili con il loro
relativo codice E  Reg. UE 1129/2011 (modifica l’allegato II del 1333/08), entrato in vigore nel
2013.
 Il regolamento CE 1333/2008 stabilisce che tutti gli additivi alimentari autorizzati per l'uso nell'UE
prima del 20 gennaio 2009 debbano essere sottoposti a una nuova valutazione del rischio da parte
dell'EFSA. Poiché i dolcificanti sono gli additivi la cui sicurezza è stata valutata più di recente prima
del 2009, sono stati l’ultimo gruppo ad essere sottoposto alla valutazione che è iniziata nel luglio
2019 e terminata entro la fine del 2020.
 Il regolamento CE 1924/2006 stabilisce disposizioni armonizzate a dimensione UE per l'uso delle
indicazioni nutrizionali e sulla salute apposte sui prodotti alimentari, in conformità ai profili
nutrizionali.
 Autorizzati dall’EFSA ritroviamo:

E 420 Sorbitoli
E 421 Mannitolo
E 950 Acesulfame K
E 951 Aspartame
E 952 Ciclammati
E 953 Isomalto
E 954 Saccarine
E 955 Sucralosio
E 957 Taumatina
E 959 Neoesperidina DC
E 960 Glicosidi steviolitici (DGA 4 mg/kg peso corporeo)  specifiche nel Reg. 231/2012
E 961 Neotame
E 962 Sale di aspartame-acesulfame
E 965 Maltitoli
E 966 Lactitolo
E 967 Xilitolo
E 968 Eritritolo
 L’etichettatura degli edulcoranti da tavola contenenti polioli e/o aspartame deve riportare i
seguenti avvertimenti:

polioli: «un consumo eccessivo può avere effetti lassativi »;

aspartame: «prodotto che contiene una fonte di fenilalanina»;

sale di aspartame acesulfame : «prodotto che contiene una fonte di fenilalanina».

Rientrano nelle categorie di alimenti riportate nel reg. 1129/2011:

11.4 Edulcoranti da tavola


11.4.1 Edulcoranti da tavola in forma liquida
11.4.2 Edulcoranti da tavola in polvere
11.4.3 Edulcoranti da tavola sotto forma di compresse

Nel reg. 1169/2011 si riporta come per gli edulcoranti non vi è l’obbligo di indicare la quantità di ingredienti
utilizzati nella fabbricazione anche se figura la denominazione “edulcorante ”

Alimenti dove è possibile utilizzarli

Saccarina E 954: guarda elenco 1129/2011

Ciclammato E 952: guarda elenco 1129/2011

Acesulfame K E 950: guarda elenco 1129/2011 – N.B.: per i sali di aspartame – acesulfame “livelli massimi
d'impiego sono basati sui livelli massimi d'impiego delle componenti di aspartame (E 951) e acesulfame K (E
950)” e “livelli di E 951 ed E 950 non devono essere superati con l'uso del sale di aspartame-acesulfame, da
solo o in combinazione con E 950 o E 951”.

Sucralosio E 955: guarda elenco 1129/2011

Aspartame E 951: guarda elenco 1129/2011 + note dell’acesulfame K.

Glicosidi dello steviolo E 960: vedi Reg. 231/2012

Produzione:

Saccarina

Il processo di Remsen e Fahlberg inizia con il trattamento del toluene con l'acido clorosolfonico, ottenendo
l'orto- e il para-toluene cloruro sulfonile. Il trattamento con ammoniaca porta alla formazione delle
corrispondenti toluensolfonammidi. L'orto-toluensolfonammide viene separata dalla para-
toluensolfonammide e viene ossidata per formare la saccarina.
Il materiale di partenza è l'antranilato di metile (MA) purificato, una sostanza naturalmente presente
nell'aroma dell'uva. Il processo di Maumee è oggi un processo continuo in cui il MA viene diazotazzato
(diazotazione) per formare 2-carbomethoxybenzene-diazonio cloruro. La solfonazione seguita
dall'ossidazione dà luogo al 2-carbometossibenzenesolfonilcloruro. Questo intermedio viene amidato,
seguito da acidificazione per formare acido saccarinico insolubile. La saccarina di sodio e di calcio si ottiene
aggiungendo rispettivamente idrossido di sodio e idrossido di calcio.

Ciclammato:
La produzione di ciclamato, che avviene per solfonazione della cicloesilammina, era inizialmente limitata
agli Abbott Laboratories.

Acesulfame K:

I diossidi di diidrossiazinone possono essere sintetizzati da diverse materie prime utilizzando diversi
prodotti e percorsi. Materiali di partenza adatti sono chetoni, β-dichetoni, derivati degli acidi β-
ossocarbonici e alchini che possono essere fatti reagire con isocianati alogeno-solfonici. I composti formati
da queste reazioni si trasformano in ammidi dell'acido N-alogeno sulfonil acetoacetico. In presenza di
idrossido di potassio, questi composti ciclizzano al sistema ad anello del diidrossiazinone diossido. Poiché i
diossidi di diidrossiazinone sono composti altamente acidi, si formano sali del sistema ad anello. Per la
produzione di acesulfame K è necessario l'idrossido di potassio; tuttavia, è possibile utilizzare anche
l'idrossido di sodio o l'idrossido di calcio per ottenere i rispettivi sali.

Glicosidi dello steviolo:

Lo stevioside e il rebaudioside A sono ottenuti dalle foglie di S. rebaudiana in due fasi. In primo luogo, i
glicosidi steviolici vengono estratti dalle foglie con acqua e l'estratto viene essiccato. Nella seconda fase,
un'ulteriore purificazione mediante cristallizzazione in alcol/acqua consente di ottenere stevioside e/o
rebaudioside A molto puri.

Nei processi moderni, l'estrazione in acqua calda delle foglie di stevia dà un "estratto primario" da cui
vengono poi rimossi altri componenti della pianta mediante flocculazione. La soluzione depurata viene fatta
passare attraverso resine di adsorbimento per concentrare i glicosidi steviolici, che vengono poi eluiti con
alcol. L'eluato essiccato, contenente glicosidi steviolici misti, può essere conservato e trasportato in questa
forma prima della purificazione finale. In quest'ultima fase, l'eluato essiccato viene ridisciolto in un alcol
inferiore (puro o in soluzione acquosa) e ricristallizzato. La rifusione del solido essiccato in una soluzione di
metanolo, seguita da raffreddamento, consente di isolare lo stevioside.

European Congress on Obesity, reveals that in the European Region, 59% of adults and almost 1 in 3
children (29% of boys and 27% of girls) are overweight or living with obesity. Obesity prevalence for adults
in the European Region is higher than in any other WHO region except for the Americas.

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