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feb
ANTROPOLOGIA 2 A 2
Ci sono appunti fatti l’anno scorso su Drive.
Esame: secondo modulo scelta fra gli argomenti fatti, fare una specie di relazione da presentare in classe. In
alternativa esame orale. Primo modulo orale
Testo per frequentanti:
Modulo 1
§ Antropologia culturale dal locale al globale parti: Introduzione, I, III, IV (Kilani, ed. 2010) trovi delle
pagine sul sito e-learning
§ Environmental anthropology parti: introduzione, parte I capitolo 1 e 2; parte II e parte III (Dove,
Carpenter)
Modulo 2 scelta fra:
§ Antropologia dalla Cina (Malighetti) + The international Handbook of Chinese family (Kwok-bun)
§ L’altra faccia della luna: scritti sul Giappone (Levi-Struss) + Routledge Handbook of Japanese culture
and society (cap. 2 3 5 7 9 12)
§ Medio oriente uno sguardo antropologico (Fabietti) + Everyday life in the Muslim Middle East (Donna
Lee Bowen) parte 1 e 2


Antropos / logos: uomo inteso come esssere umano (non compreso dalle donne) / saper parlare, fare un
suono con significato che passa da persona a persona.
Parlare di Antropologia significa parlare di noi, riflessività: parlare di noi stessi. Si presuppone un obiettivo
difficile: capire il processo di traduzione da suono a senso.
In questo discorso sull’umano noi dobbiamo guardare in modo diverso.

Di cosa si occupa l’antropologia culturale? Lo studio antropologico si occupa di cosa che è diversa da me.
L’antropologia dell’Europa dell’800 cercava la diversità da se lontana da sé (più m allontano più la
popolazione è diversa, cosa non vera perche anche all’interno della loro stessa popolazione c’è diversità però
non lo ritenevano esoticamente interessante). Essa va a cercare le alterita lontane: lingue, religioni, tempo
(andare lontano significava fare un lungo viaggio e diventare diversi da quando si era partiti: tempo di
riflessione e introspezione). Il viaggio e la distanza era un prerequisito a riconoscimento dell’autorità dello
studio.
Il concetto di straneamento nell’800 richiede il fatto che io mi senta diverso dagli altri in un contesto esotico
in cui mi sono ritrovato: sono più fragile, mi metto fuori dalla mia comfort zone straniandomi da quello che
so. Questo disalineamento è fondamentale per rendersi conto che la nostra consapevolezza del mondo viene
meno, questo è una tipica sensazione dell’essere umano.
Il viaggio antropologico acquisiscono senso al momento del ritorno: si prende consapevolezza di chi si è
diventati e di quanto questa alterita è entrata in noi rendendoci diversi da quello che eravamo.
La conoscenza che si riporta indietro è quella del viaggiatore: colui che ha viaggiato è una persona con delle
caratteristica personale, quindi il conoscente svolge un ruolo cruciale (rilevanza della riflessione
introspettiva: l’antropologo osserva il contesto è se stesso, cambiando il suo modo di osservare e quando
ritorna vede il mondo capovolto da come era prima perché guarda il mondo da un’altra prospettiva).

Struttura bifocale della disciplina
Io vs Altro
Qui vs Altrove
Adesso vs Storia ( pensare a se in termini storici significa collocarsi in un mondo più vasto poiché riusciamo a
pensare al passato, viaggiando all’indietro nel tempo)
Natura vs Cultura

A che cosa serve l’antropologia? A interpretare il mondo e se stessi. L’antropologia ottocentesca fa focus sul
viaggiare: cartografia, strumenti per non perdersi, mappare le stelle ecc. con questa conoscenza segue il
desiderio di conquista: questo è il frutto di società che investe sulla scienza (come quella inglese, francese e
spagnola) e che può permettersi di sperimentare e scoprire cose nuove, la scoperta è figlia del benessere
della popolazione e ciò porta dietro anche la colonizzazione. All’interno nella marina c’erano anche
antropologi, la scoperta sta dalla parte della colonizzazione dei territori scoperti. Il dominio e la volontà di
dominio è sempre affiancata alla volontà di interpretazione e scoperta del mondo.

A un certo punto la relazione fra conquista e la scoperta si incrina (vedi difesa dei più poveri, antirazzismo,
inclusività nelle scuole ecc). Ripensamento dell’umane che si nutre del margine economico, sociale, che
riesce ad accrescere il sé.
Quando ci si è inerpicati in queste esplorazioni non si diventa integralisti: dopo aver visto e contemplato la
relatività,non si riesce ad essere integrali, si ripromessa la propria opinione negoziando e discutendo.




Concetto di cultura:




Mappa redatta nell’anno mille, rappresentazione
con Adamo ed Eva e il serpente (simbolo
universale). Questa mappa non ha il nord in alto
ma l’est (dove sorge il sole, a Gerusalemme).
Blu intorno: mare, in mezzo sfocia il mare
mediterraneo (più piccolo con le isole). Poi
troviamo la Spagna e i Pirenei (basso sx), poi
troviamo l’Italia (basso sx) ecc.
Questa è una proiezione su carta di chi viaggiava,
che aveva il potere di suscitare l’immaginazione
di chi viaggerai dopo di lui.








L’ultima mappatura rimane uguale per un migliaio di anni fini agli anni del viaggio di Colombo (mappatura
nel 1515).
Dopo 20 anni dalla prima mappatura dopo le scoperte di Colombo la cartina si amplia notevolmente:


Estensione geografica significa anche...
o Introduzione dell' incognito
o Solo apparente estensione della capacità di conoscere: servono discipline nuove per iniziare a
conoscere in maniera diversa.
o Difficoltà di auto-collocazione dell'umano in questo nuovo cosmo esteso: se il mondo si amplia lo
spazio dell’umano è sempre più piccolo e la sua perfezione di se stesso sfuma, per questo c’è bisogno
di studiare il mondo intorno a noi.

Ne derivano due reazioni culturali opposte:
▶ la somma fiducia nella umana ragione
▶la paura della dimensione di infinito


16 feb
Etnoscienze: capacità scientifiche delle varie etnie. Hanno un valore locale ma anche un valore globale.
Bisogna imparare metaforicamente dalle etnoscienze: la conoscenza di una varietà di modi per relazionarci
con l’ambiente ci porta a modalità diverse per ragionare e avere molti componenti comparativi a nostra
disposizione

Il concetto di cultura:
Per Erodoto i barbari sono quelli che non parlano greco (colui che balbetta)
• Concetto universalistico (Cicerone I sec a.c.): esiste una cultura soltanto, non importa quanti
elementi inserisco nel concetto di cultura poiché ne esiste solo una. Egli parla dal centro del mondo
conosciuto all’epoca.
• Anni avanti in Europa (Germania) abbiamo il concetto di cultura particolaristico (Herder 1744-1803):
le culture sono diverse e speciali, ognuna con il suo meccanismo di funzionamento, conoscerne una
non mi mette nella posizione di poter interpretare le altre automaticamente. È di rilevanza primaria
che si insegni da piccoli ai giovani europei che ci sono i particolarismi, perché serve a capire chi siamo.
• Concetto di cultura Statico e determinato (von Humboldt 1769-1859): una volta che ho capito le
culture e le loro particolarità posso capirla e determinarla.
• Concetto di cultura processuale e mutevole (Geertz 1926-2006): le culture cambiano e si modificano.
Non è vero che quando ho colto una cultura sono a posto, io l’ho colta in quel tempo ma la cultura
continua a cambiare in base a vari fattori, sia Terni alla cultura sia esterni (es. ambiente: ad esempio
gli egizi e il cambio del regime del Nilo).

Citazioni su cosa è la cultura:
o " E' il concetto unitario che include la conoscenza, la credenza, l'arte, la morale, le leggi, ed ogni altra
capacità e abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una società"
«Primitive Cultures» E.B. Tylor, 1871
Concetto unitario e statico ( von Humboldt)
o "Il sistema di credenze e valori condivisi, costumi, comportamenti e artefatti che i membri di una
società utilizzano per interagire con il proprio ambiente e gli uni con gli altri, e che sono tramandati
attraverso le generazioni mediante l'insegnamento"
«La mente dell'uomo primitivo» F. Boas,1911
Una parte simile sulla cultura unitaria ma notiamo che la tramandazione e l’insegnamento della
cultura divergono dalla definizione di Tylor. Chi insegna mette l’accento sulle tradizioni specifiche
che vengono tramandate nel tempo. Un altro aspetto innovativo è la citazione dell’ambiente: è
importante come ci relaziona all’ambiente circostante.
o "Un sistema di comprensione del mondo ereditato ed espresso in forma simbolica attraverso cui gli
uomini comunicano, perpetuano e sviluppano le proprie conoscenze a proposito delle concezioni e
dei comportamenti della vita"
«Interpretation of Cultures» C. Geertz, 1973
Capisci il mondo che hai conosciuto o hai generato in base ai tuoi artefatti. Gli umani hanno bisogno
di capire il loro mondo, quindi capire un’altra cultura significa elencare le caratteristiche di una certa
cultura ma soprattutto capire il loro modo di capire e interpretare il mondo. Non ci si far a alle
diversità fra culture ma bisogna processare e capire il loro mondo. Il sistema di comprensione del
mondo si eredita e si trasmette. Simbolo: i mondi diversi hanno simbologie diverse e interpretazioni
dello stesso simbolo diverse.

Cosa fa l'antropologia classica?
- Costriusce una sorta di censimento delle culture, cioè delle differenti modalità di esistere dell’umano.
(Rinunciando alla visione ciceroniana)
- Organizza una sorta di collezione ordinata di informazioni sulla varietà delle forme della vita umana. I modi
culturali sono espressioni di modi sociali diversi, una data cultura rappresenta una data società. Attribuendo
una cultura a un determinato territorio.
- Stabilisce relazioni biunivoche (una relazione reciproca) tra caratteri culturali e territori. Cosa che noi ora
non possiamo più fare per un discorso migratorio e coloniale, un membro di una cultura può vivere in territori
diversi.

Lewis Morgan dice che l’evoluzione da uno stadio inferiore a uno superiore ci aiuta a capire anche lo sviluppo
delle culture. Il discorso evoluzionista di Darwin trasportato nell’ambito culturale instaura una gerarchia fra
le culture, tradendo ciò che era una buona idea in ambito biologico. Nel traslare l’evoluzione so biologico
verso le culture viene scritto il libro: La società antica, o ricerche sulla linea del progresso umano dallo stato
selvaggio, attraverso la barbarie, alla civiltà (Morgan). L’evoluzione so in antropologia non si ferma al
censimento, cerca un’organizzazione ma anche introduce delle inevitabili gerarchie. (Scritti in epoca
coloniale)

22 feb

Culture e dimensione comparativa
Osservazione e interpretazione della società contemporanea per comparazione con modelli e strutture
concettuali fornite dalla storia delle osservazioni etnografiche.

Studi di paleogenetica intrecciati con la linguistica: riflettono un imparentsmento di certe radici linguistiche.
Da questo incrocio di analisi viene fuori un doppio percorso: diffusione biologica degli ominidi che spostano
sulla terra che porta a una diffusione linguistica diversa.

Qual è lo strumento che resta valido nell’analisi culturale? Il metodo comparativo, si può procedere per
comparazioni quando si individuano elementi omologhi fra culture. Le culture artiche su comparano in mezzi
di trasporto su ghiaccio e si possono comparare in questo senso fra culture artiche, cosa che non si può
comparare con altre culture.

Si possono comparare le culture tramite
• Parentela: i legami di parentela sono riconoscibili e influiscono sull’ordine sociale e la discendenza
es. noi società padrilineare (cognome dal padre) vs in Spagna si prende entrambi i cognomi
• Religione e simboli
• Politica
• Economia
• Trasformazioni sociali
Culture più sviluppate di società contemporanee:
• Città
• Scienza e tecnica
• Turismo
• Migrazioni

La parentela e discendenza della legge a volte nobilita la legge umana e la radica dentro il tempo rendendola
multidisciplinare. Esempio: l’investimento nelle popolazioni umani è quasi sempre proibito: dal punto di vista
biologico i figli di parenti stretti hanno più possibilità di avere malattie genetiche, la proibizione dell’incesto
ha una base quindi biologica, per evitare appunto malattie (suscita ora un senso di disgusto è altamente
condannabile moralmente). AGGANCIO BIOLOGIA-CULTURA
Il taboo dell’incesto è universale. Eccezioni: famiglie reali ecc, gitani in Andalusia sono quasi tutti sordi poiché
ci si trasmette questo gene.

È più antico il tabù dell’incesto o l’accoppiamento fra consanguinei? Il tabù dell’incesto è più antico, quando
i gruppi erano ristrettì, per necessità gli accoppiamenti erano possibili all’esterno del gruppo.
Il culturale predomina il biologico: storicamente questo conflitto non è esplicito, nel corso della storia, il
conflitto fra la pulsione biologica e il tabù sociale porta la pulsione biologica a soccombere non in modo
esplicito.

Il set di marker di comparazione si amplia con lo sviluppo delle società.

IL FUNZIONALISMO
Prima corrente antropologica articolata nei primi decenni del novecento, identifica come oggetto di studio
alcuni campi sociali. È possibile studiare un gruppo sociale attraverso vari indicatori, si identifica la qualità
degli indicatori che la società applica. Non tutti questi indicatori sono eguali e importanti in ogni società, il
suo nucleo gira intorno a uno o due indicatori (FATTO SOCIALE TOTALE)

Malinowski teorizza il funzionalismo caratterizzato da:
-Studio dei campi sociali più che dei singoli fenomeni
- Rilevanza del parallelismo sociale-biologico
- Interazione funzionale tra i campi sociali: i campi sociali sono strettamente legati gli uni agli altri. Es.
Educazione alla cultura del gruppo tramite trasmissione, l’educazione è un campo sociale che lega
generazioni, luoghi ai saperi, forme dell’ abitare (scuola – casa divisi) un luogo quasi sacro, anche se la forma
della scuola è diversa è significativo il suo ruolo). I campi sociali ch e interagiscono devono essere studiati dal
vivo, è richiesta la presenza dell’ antropologo sul campo. Malinowski applica quindi un modo rivoluzionario
di studiare una cultura. (Stare per la prima volta sul campo)

È un metodo innovativo, l’idea che sia necessaria una permanenza disella dell’altro prologò sul campo è una
novità. Tylor ad esempio non viaggia in prima persona ma si avvale dei racconti di viaggio e delle importazioni
della madre patria di oggetti venerativi (missionari, esploratori ecc).
Con il funzionalismo è richiesto lo spostamento dell’ antropologo. Ci accorgiamo di quanto gli aspetti biologici
influiscano sui tratti culturali (influenza con l’ambiente, parentela ecc). Il campo sociale assume valore in un
contesto che va visto, conosciuto e studiato.


- Un significato culturale ha valore all'interno di uno specifico campo sociale (una scultura in legno prende
valore diverso in conseguenza al contesto in cui è immerso, es. oggetto in un templio vs stesso oggetto in
una scuola; oggetto che rappresenta il corpo di una donna: fertilità del raccolto vs oggetto offensivo)
-Sostanziale autonomia delle culture
-Il principio dell' indirect rule nell'impero coloniale inglese: gli inglesi cercarono di capire il governo in alto nei
territori per influenzarlo e renderlo funzionale al potere coloniale

L’estrapolazione di un oggetto dal contesto provoca fraintendimenti

Autori e Testi:
o Malinowki: *argonauti del Pacifico occidentale: narrazione di viaggio dell’antropologo per una teoria
scientifica della cultura
o Radcliff-Brown: struttura e funzione nelle società primitive: antropologo che si dedica all’Africa,
studia magia e stregoneria (dove troviamo fatti sociali)
*Marinai mitologia greca, viaggio di Giasone alla ricerca del bello d’oro (pelle di pecora adoro), ambientato
nei mari del Mediterrane, si chiamano argonauti perché la nave si chiama Argo: cane di Ulisse ma anche una
Polis.
Malinowski dice che la prima cosa da fare è andare, esperienza sul campo.





23 feb
Il funzionalismo: analogia biologica: studio di un gruppo sociale e dello sviluppo delle proprie spilla che sono
funzionali al sopravvivere in un determinato territorio. Ogni società sviluppa un funzionalismo diverso e
quindi non possiamo trovare una pratica universale delle culture perché ogni popolo ha un fatto sociale totale
che caratterizza un solo gruppo e non altri. Analisi fatte una per volta.
Il comportamento complessivo di un gruppo sociale viene paragonato a un buon funzionamento di un
organismo, la comprensione di un singolo organo non ci fa capire il tutto.
Da questa visione che mette in principio la diversità di ogni gruppo, determina una volontà positiva di
controllo. Malinowski padre del funzionalismo.
Osservazione partecipante: Malinowski dice che bisogna andare su, campo, soli, stranisti e lasciarsi trascinare
dalla sorpresa e farsi accogliere dalle persone del gruppo. “Dobbiamo piantare la tenda al centro del villaggio”
frase archetipica che significa andare al centro e non sottrarsi al ben volere del gruppo che si studia, imparare
la lingua, a non essere offensivo con i costumi locali, e nel frattempo scrivi cosa succede.
Foto: autoscatto di Malinowski che posiziona la macchina fotografica centro la sua tenda. Lui scrive dentro
la sua tenda, le persone intorno a lui fuori dalla tenda. (Tentativo di andare al centro del ‘villaggio’, realizza
però una situazione di assoluto distacco dalla cultura del territorio, questo indica la difficoltà pazzesca
dell’osservazione partecipante detiene).
Cosa fa Malinowski in questa situazione? I gruppi in questo territorio si incontrano tra loro attraverso la
navigazione, questo set di isole è specializzata ognuna nella cura di un particolare aspetto in termini di merci,
conoscenza, artigianato.. alcuni sono perscstori ma non sanno costruire reti, altri si occupano della ceramica
o produzione di cestini, altri costruttori di gioielli, an altre isole educano i saggi per fare i riti. Tutte queste
isole sono collegate perché ci sono alcuni momenti durante l’anno in cui tutta la popolazione si riunisce in
un’isola sola e si fanno grandi scambi (il Kula: lo scambio)
1. Il primo fatto sociale totale che trova in Papua Nuova Guinea è il cerimoniale del Kula: durante gli
scambi non avviene solo lo scambio della merce, il senso dello scambio instaura un allenanza fra
clan, ì cerimoniale del Kula ha anche un significato sociale. Se io non ho nulla da scambiare ma
necessito di qualcosa posso pagarlo con i monili (fatti di conchiglie), più il monile è elaborato è bello
più è alto il suo valore. Disporre di monili elaborati significa essere più ricchi (dimensione estetica).
La scelta di particolari conchiglie o monili avviene per generi: le donne scambiano monili diversi
rispetto agli uomini: durante gli scambi del Kula si progettano anche matrimoni di tipo strategico e
commerciale. Gli elementi dentro questo cerimoniale sono molteplici e non sono di tipo economico.
Malinowski dice che se uno ha capito in senso di questo cerimoniale, si capisce il fatto sociale totale
di questi gruppi.
2. Il fatto sociale totale della società e le caste: ci spostiamo nell’ansia tradizionale.
1° foto colorata: riproduce un ‘carnevale’, la
parodia di questa religione politeista
antropomorfa che la componente musulmana
per prega ai danni della componente indù. La
concomitanza di queste due religioni nello
stesso territorio produce una divisione poiché
i musulmani non fanno parte del ‘corpo di
Brahma. L’acqua è una di vita femmina
dell’induismo, portare la statua di processione
è u rito importantissimo, qui c’è un
ridicolizzamento della cosa. Le due religioni
hanno convissuto negli anni dividendosi i
territori, quasi tutti i musulmani nel
funzionamento sociale indiano sono
storicamente mercanti, anche stanno fuori
della casta, ciò permette loro di arricchirsi e
scalare la classe sociale (che non è la casta alla
quale non si può accedere o spostarsi da una
all’altra).
2° foto: rituale del Sati. Una donna sposata la quale il marito viene a mancare ci si aspettava che si
sacrificasse sul suo rogo (in India i morti vengono cremati). La donna non poteva ereditare i beni o
curarsi dei figli (squilibrio di genere). I, sati è quindi il sacrificio volontario della vedova sul rogo del
marito. Quando arrivano gli inglesi pongono fuori legge questa pratica. La cosa sorprendente è che
le donne vogliono sacrificarsi, non percepiscono se stesse come vittime, la scelta del sati pare
incomprensibile agli inglesi.
Nel caso indiano dal 1700 in poi, i fatti sociali totali che hanno permesso agli amministratori britannici di
trovare alleanze nella colonia si ritrovano nella divisione sociale in caste, un meccanismo di gerarchie a livello
di stratificazione sociale di carattere rigorosamente ereditario che rappresenta una stratificazione economica
dentro la società, sono mobili, non si cambia casta e non ci si sposa fra caste. Il concetto di casta proviene
dall'induismo ed è basato su fondamenti religiosi, le principali sono quattro ulteriormente suddivise al loro
interno. Questa stratificazione della società indiana viene studiata dall'antropologia inglese in maniera molto
accurata al fine di comprendere le caste per migliorare il commercio con il paese in quanto, per esempio, non
tutta la popolazione poteva commerciare, solo la terza classe quella dei Mercanti. Il principio del governo
indiretto applicato in India consiste nell'individuazione della casta più alta, quella braminica, i sacerdoti
responsabili del mantenimento della tradizione religiosa e della sua celebrazione che è anche la meno
numerosa, per utilizzarla come interlocutrice preferenziale dell'impero coloniale, con la quale invece che
contrastare il regime catastale, tradizione di ingiustizia e disuguaglianza sociale, la rinforza stabilendo così
un’alleanza con, appunto, la casta braminica che già di suo è in competizione e in contrasto con il resto della
società indiana. Questo permette quindi agli inglesi di aprire maggiormente la frattura della casta più alta
con il resto della società indiana e quindi lavorando sul conflitto sociale preesistente si assicurano il controllo
dell'India a beneficio inglese. Il vantaggio dal punto di vista dell'elite del luogo colonizzato, il motivo
dell’alleanza con gli inglesi dal punto di vista braminico è l’apprendimento dell’inglese. L’inglese diventa la
lingua dei pochi, lingua grazie alla quale si può viaggiare, e successivamente studiare, in l'Inghilterra. Infatti,
se si vanno a recuperare gli archivi delle Università di Oxford e Cambridge, intorno agli anni del primo
Novecento cominciano ad essere presenti scritti con nomi indiani che sono gli abitanti della periferia
dell'impero, i discendenti delle famiglie delle caste più alte che contribuiscono al mantenimento della
relazione politica e commerciale fra l'India e l'Inghilterra.
Questo principio di governo indiretto, emblematico nel caso indiano, verrà poi applicato anche in Egitto, in
Sudafrica, in Nigeria e in Australia. L’Impero coloniale inglese raggiunge la sua massima espansione all'inizio
della Prima Guerra Mondiale, si estende come vedete dall'attuale Pakistan al Bangladesh, Birmania,
Myanmar, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Sud Africa e Polo Nord. L’impero inglese incontra una varietà
di società con organizzazioni diverse e il loro rapporto con l’impero britannico cambierà in base ai fatti sociali
totali caratteristici della della società e del luogo scelto. Per esempio, con la società nigeriana il rapporto di
governo indiretto che si instaura con l’Inghilterra non sarà lo stesso applicato in India in quanto non presente
il sistema di stratificazione sociale in caste. Il governo inglese coloniale sulla Nigeria sarà durissimo e sfrutterà
un conflitto fra etnie, infatti prima del governo inglese non esisteva un vero e proprio stato della nigeria, la
corona lo ha assemblato unendo le tre diverse principali etnie presenti sul territorio. L'impero coloniale
inglese ha lavorato sul conflitto fra queste per mettere i capi gli uni contro gli altri al fine di instaurare un
potere superiore e un governo indiretto.
Una comunità immaginata talvolta può risultare più appetibile della comunità reale nella quale ci si trova a
vivere. La comunità immaginata, cioè quella cui sentite e volete di sentire di voler appartenere, quella che
viene raccontata come la migliore, che dà accesso a dei mondi più ampi di quello nativo è spesso dettata
dall'immaginario collettivo. La comunità immaginaria applicata al caso coloniale consiste in questo dopo
l’espansione dell’Impero coloniale inglese, è un fenomeno globale che con il linguaggio di oggi possiamo
definire e descrivere come un elemento della globalizzazione. La comunità immaginata quindi è una comunità
reale, posizionata sia nel tempo.
Ora bisogna introdurre una metodologia di ricerca che diventerà quella principale dell'antropologia anche
contemporanea, le osservazioni, osservare e partecipare allo stesso tempo. Per fare conoscenza di altri popoli
è necessario avere informazioni informazioni, tuttavia in passato non erano gli studiosi stessi che viaggiavano
e infatti le relazioni su altri popoli erano basate su chi viaggiava per mestiere per commercio, ragioni religiose
o esplorazioni geografiche che producevano resoconti di viaggio sotto forma di diari, disegni e racconti orali
i quali venivano formulati poi appunto dagli studiosi. Il cambiamento si ha quando si introduce il fatto che
per fare conoscenza e esperienza della
cultura altra bisogna viaggiare, andare di
persona e non basarsi su racconti terzi.
Anche oggi il lavoro sul campo comporta
serve ad osservare e partecipare,
l’osservatore che diventa fotografo e
narratore del posto.
RIGUARDA LA PARTE DELLA CREAZIONE
DELL’INDIA COLONIALE SUI LIBRI
Quale educazione si impartisce nella
colonia?
Le istituzioni educative sono adibite al
perpetrare nel tempo le caratteristiche di
una società. Dare avvio ai processi educativi
diventa una delle prime missioni coloniali,
Prakash ci dice nel suo scritto che per gli
inglesi gli indiani erano ‘unteachable’ ovvero
non potevano imparare. L’istituzione
educativa viene redatta quindi per un ruolo funzionale colonialistico. Cos’è l’educazione coloniale? Vengono
create dall'amministrazione coloniale inglese istituzioni con fine scientifico educativo esplicito dove anche il
soggetto in-appropriatoMpuò apprendere, cioè può ri-organizzare il suo modo di conoscere: in questo modo
rende ancora più controllante il potere inglese sull’India. Di questo ne parlerà anche il filoso francese Focault:
come il modo di pensare impartito da il controllo. Il processo educativo coloniale è mirato al riallineamento
delle categorie del pensiero: gli indiano devono anglicizzarsi.
1. Organizzazione e censimento delle varietà: creazione di categorie distinte
«L'India offre la più ampia varietà di razze e tipi umani, un'offerta generosa e illimitata che deve solo
essere sottoposta a ricerca (equiry)» G.Campbell
2. Ridenominazione delle cose
"Non è raro trovare nomi diversi ad indicare la medesima cosa, e cose diverse indicate con lo stesso
nome. Gli amministratori [coloniali] devono essere in grado di riconoscere con precisione i tipi di grano, e
distinguere i prodotti agricoli (...) in modo da poter amministrare in modo intelligente i propri distretti"
(Documento amministrativo, Econ. Dept. 1874)

Foucault, L'Ordine delle Cose (1973)
"La Storia Naturale (...) non è solo la scoperta di nuovi oggetti o fatti curiosi: si tratta (...) di più complesse
operazioni che includono la possibilità di creare nuove rappresentazioni. Si costituisce così un intero
nuovo dominio che sia allo stesso tempo descrivibile e ordinabile." L’imposizione del nome ha a che fare con
strutture della conoscenza che hanno a che fare con strutture di controllo.

La moneta indiana ha una faccia rappresentante il regno inglese e dall’altro una scritta tradizionale indiana.
L’educazione è possibile nella colonia: dopo l’ammutinamento il regno inglese decide di nominare un vice re
per il controllo dell’india che durerà 100 anni.



1 mar

LO STRUTTURALISMO
Lo strutturalismo: pensiero diverso che nasce con il fine di spiegare le differenze socio-culturali che le
esplorazioni hanno portato in evidenza ma in modo diverso rispetto agli altri (opposto al funzionalismo): non
va a cercare il meccanismo che spiega il gruppo sociale al suo interno, ma va in cerca dei tratti comuni e
unificanti che in modo profondo è basilare accomuna tutte le manifestazioni culturale umano.
Dove si va a cercare L’Unità, la struttura intima basilare che si ritrova all’interno di ogni gruppo? Tramite il
metodo etnografico serve per raggiungere questo fine, ma la postura interpretativa è opposta a quello che
abbiamo visto nelle teorie precedenti.
Elementi minimi e fondativi comuni che analizza lo strutturalismo: linguistica (fonema), analisi del mito
(mitema), struttura della parentela (struttura sociale).

ü I principi teorici dello strutturalismo sono quelli alla base della rivoluzione francese, lo strutturalismo
nasce in Francia e la maggior parte degli strutturalisti sono francofoni. La storia dell’Europa è
caratterizzata da questa dicotomia: monarchia dell’Inghilterra e religione anglicana vs Francia
repubblicana. La rivoluzione francese propugna degli ideali che non sono solo per i francesi,non si
parla solo del popolo francese quando si dice liberté, legalité, fraternité: la rivoluzione francese si
l’one come dei modelli per il mondo propagando dei valori universali contro l’ingiustizia. Un esempio
è l’America che cerca l’indipendenza dall’inghilterra e si appoggia ai valori della rivoluzione francese,
basti pensare alla costituzione americana. In questo modo anche i modi con cui gli umani
organizzano le società sono valori universali: in questo modo anche la struttura della società sarà
organizzata in base a principi universali. La ricerca dentro l’antropologia si aggancia con questa
presunzione di universalità per leggere il mondo che arriva dal successo della rivoluzione.
ü Ricerca di Leggi universali anche per lo studio della cultura: senso di autorevolezza della politica del
mondo derivata dal successo della rivoluzione francese che ha modificato la società francese.
ü Fiducia nel valore della “unità psichica” del genere umano: la connessione fra l’ambito politico
culturale e il resto degli ambiti di una società non sono così scontati. Il modo in cui gli umani
organizzano le loro società, dipende dagli individui ovviamente, una dimensione molto importante è
l’unita psichica del genere umano(Levi-Strauss): non solo gli umani sono uguali dalla nascita, questa
libertà, Levi-Strauss in collaborazione con Freud, dicono che la psiche profonda dell’umanità è la
stessa qualunque parte del mondo tu abiti o chiunque tu sia: abbiamo tutti le stesse pulsioni. A
questo possiamo collegare il mito: l’umano crea una storia irrazionale (L’Unità psichica richiede delle
caratteristiche all’interno del mito, infatti troviamo mitemi comuni in tutto il globo poi sviluppati in
miti diversi) per spiegarsi come la realtà funzioni.

IndoCina: parola inventata dai francesi che include Vietnam, Laos, Cambogia e Tailandia.
Siria e Libano: francofoni (Sapere dove sono questi posti)
Vogliamo andare a cercare nell’epoca contemporanea i lasciti della politica coloniale francese in queste aree
del mondo.

Quale ruolo svolge e quale contesto culturale rende possibile il colonialismo francese (con strategia
aggresiva)?
C’è una contraddizione in tutto ciò: i francesi rivendicano il diritto di libertà ma poi la realizzazione delle
colonie avviene schiacciando le popolazioni che conquistano. Un movente etico di tipo universale francese
viene utilizzato per formare un impero coloniale formato in maniera sanguinaria. Come avviene la
colonizzazione francese? Attraverso queste tre cose:
• Unità amministrative formate sulla base di quelle francesi: amministratori che gestiscono il territorio
e recapitano a chi ha un grado superiore al suo, come ad esempio a Parigi, allo stesso modo viene
scelta una città principale dove gli amministratori francesi conferiscono e portano informazioni da
tutto il paese.
• Unità educative: struttura della scuola, i gradi del percorso scolastico, sono quelli della Francia. Così
si creano delle persone che hanno studiati programmi francesi. L’entrata dentro il tessuto culturale
scolastico è egemonica, in questo modo chi non vive in Francia acquisisce la forma mentis francese.
La struttura della forma educativa resta francese anche negli anni dopo la decolonizzazione
• Coesione territoriale: a differenza del funzionalismo, nel discorso del colonialismo francese bisogna
estendere su tutto il territorio coloniale le unità amministrative e unità educative considerate di tipo
universale plasmandole come la Francia. Es. Africa francofona, Indocina.
A differenza del discorso coloniale inglese: controlla gli stretti per il commercio in giro per le colonie.
Non è così totalizzante come le colonie francesi.

Claude Levi Strauss (1908 -2009)
Museo: luogo della cultura che si trova di solito nel centro dell’amministrazione, mostra quanto è vasto è
bello l’impero nell’epoca coloniale soprattutto. Si raccolgono con enfasi e sfoggio i ritrovati esotici della
periferia coloniale. Levi Strauss è uno dei curatori del museo di Parigi: esposizione della diversità anche se lui
strutturalista cerca le unità psichiche.
Nasce in Belgio da una famiglia ebraica ma va a studiare in Belgio, svolge i primi lavori in Amazzonia dove
torna negli anni trovando il mondo indigeni più degradato (aperto alle spedizioni turistiche,
spettacolarizzazione). Il libro più importante che scrive in auest’epoca è Tristi Tropici. Con la seconda guerra
mondiale lui non torna in Francia e va negli Stati Uniti, viene accolto e passa la seconda guerra mondiale a
New York dove sviluppa un pensiero teorico raffinatissimo: il suo pensiero si sposta sul piano teorico, facendo
diventare il suo lavoro affine a una filosofia. Nel ‘46 torna a Parigi.

Strutturalismo e concezione del tempo: delineata da Levi Strauss per studiare la società. Esistono alcuni
aspetti che rimangono importanti anche se non fanno parte della struttura comune, una di queste è la
concezione del tempo: come le società umane hanno concettualizzato e interiorizzato il rapporto con lo
scorrere del tempo. Levi Strauss dice che il tempo è un processo che deve essere esplicito affinché se ne
capiscano le complicazioni culturalmente rilevanti. Ci sono concezioni del tempo diverse: basti pensare come
scorre il tempo diversamente quando sei da solo ad aspettare il pullman o sei con qualcuno a chiacchierare.
Ci sono certe società che fanno di questo percorso del tempo la cifra distintiva della loro storia: queste
società si chiamano società calde (come la nostra).
1. Lineare, evolutivo: passato ➡ futuro [società storiche: attive, calde]
2. Ciclico, immanente: per un altro gruppo di società il tempo è chiuso e si ripete, si svolge per cicli che
si ripetono sempre uguali non procede. Questo tempo sociale non ha storia (ciò è legato alla scrittura
della storia) e la conoscenza degli eventi della storia vale come metro per collocarci nella storia, la
differenza fra una società più o meno evoluta deriva dalla nostra conoscenza di collocamento della
storia, se non abbiamo questa conoscenza abbiamo un andamento del tempo ciclico perché è ciò che
vedono (ciclo della vita di una persona, ciclo delle stagioni, giorno e notte)
Immanente: passato e presente si ripetono in modo repentino e possiamo vedere il futuro appena
dietro di noi [società primitive: immobili, fredde: come se fossero immobili rispetto a un progresso].
1. Concezione lineare: posso fare analisi di lunga durata, sviluppo e progresso: si può inferire e
visionare ciò che succederà nel futuro guardando al passato. Visione finalistica delle epoche
storiche
2. Concezione ciclica: rappresentazione additiva: la conoscenza della storia di una società tradizione
si aumenta ogni ciclo perché il ciclo resta e pre uguale, vivere più cicli significa essere più anziani,
la soggetta deriva da essere stato partecipe più volte al ciclo degli eventi, questo ha come
conseguenza la reificazione: rendere oggetto, cioè pensare che qualcosa sia fisso. A differenza
della concezione precedente, qui implichiamo la staticità e non il progresso. Visione con futuro
irriconoscibile. Questa concezione è legata al tempo mitico: se la storia non è scritta, non viene
collocata e fermata nel momento e si colloca nel tempo mitico dove le cose sono successe nel
passato ma non vengono fermate, ognuno le colloca dove vuole senza inchiodarle a una data.

COMPITO PER SABATO: LEGGERE DUE SAGGI E PRENDERE LE PARTI DI UNO O DELL’ALTRO. SABATO CI SARÀ
UN DIBATTITO FRA LE DUE PARTI.









5 mar
Lavoro scritto su base volontaria: scrivere un testo su questo dibattito, sarà una delle prove intermedie per
l’esame.

PRUDUZIONE DELLE STORIE MITICHE
Affinché esista il mito bisogna: che un gruppo umano che inventi storie non scritte, che queste storie si
raccontino attraverso le generazioni.
Si riesce a identificare una serie di elementi base comuni a tutte le storie, i mitemi:
v Sostituzione del ruolo del “padre”: giovani generazioni che devono sostituire il ruolo che ha il ‘padre’
v Incesto
v Mancanza di conoscenza: gli eroi del mito non sanno quello che fanno, è una forma di ingenuità
attribuita agli eroi che sono guidati dalla mano del destino
v Autocondanna: l’eroe esce dalla sua ingenuità (crisi, presa di coscienza di quello che è successo)
v Destino della stirpe
Il mito di Edipo e i suoi mitemi:
v Uccisione di Laio (re). Allontana il figlio Edipo per farlo uccidere poiché un indovino gli ha detto che
lo ucciderà.
v Matrimonio con Giocasta (madre) da cui avrà 4 figli
v L’auto-accecamento di Edipo
v L’eredità di Antigone
Conversazione sui miti che ripropongono figure religiose: un esempio è figure buddhiste si ritrova in molti
racconti della religione scintoista. La convivenza di due o più storie mitiche può rispondere a esigenze sociali
diverse.

Intersezioni tra tempo e storia
Come abbiamo visto il tempo nelle società viene concepito in modi diversi (società calde vs fredde)
Queste divisioni così nette sono sempre destinare a vacillare, ovvero ci snob zone grigie. Analizziamo un tipo
di mito che nasce in epoca contemporanea nel 1950 (senza quindi narrazione arcaica) che non riusciamo a
assegnare a una concezione del tempo ciclico o lineare:
I miti del Cargo -> in un arcipelago della Melanesia (a nord est dell’australia) i cui mari sono attraversato dalle
rotte del commercio navale. Vicino a queste isole vediamo queste grandi navi cargo, ovviamente le piccole
isole non sono toccate da queste navi. Le rotte di navigazione osservano un calendario ciclico (stesse navi in
un certo periodo di tempo nell’anno con la stessa rotta). La ripetizione di questi elementi e la sua ritualità nel
tempo sono condireste un elemento “magico”: si riveste di un’auto magica perche pass sempre e non si
ferma mai e non si sa esattamente cosa fa, in questo modo nasce un attesa nello stesso periodo di tempo in
cui passano di solito le navi. Il rito sta nell’attesa del fatto che la prossima nave passerà di nuovo. I culti del
cargo consistono in questi riti dell’attesa in queste isole. La cosa interessante che afferma Kilani è che questo
evento è contemporaneo. Il mito del cargo dice che le navi sono occidentali, ma le merci che trasportano
sono melanesiane e sono furti che in un epoca arcaica sono state rubate ai melanesiani lasciandoli in povertà,
queste navi non vanno da nessuna parte, viaggiano in mare ed è il furto.

Interpretazione dei Miti del Cargo in quattro fasi
A. L'unica concezione del rapporto con Occidente è da punto di vista sottomesso
B. La reinvenzione dell'evento: le navi e le merci sono antiche e melanesiane, rubate dagli Europei
C. B rivela il desidero di ristabilire l'ordine delle cose, di "riappropriarsi" di quanto è stato sottratto
D. C rivela (svela) lo schema mentale dell'antropologo occidentale che attribuisce alla propria merce il
valore di oggetto del desiderio (tutte le merci vengono immaginate come desiderabili e ricche, coloro
che abitano sulle isole essendo poveri guardano alle navi per il desiderio di avere le ricchezze)
8 mar
Primo compito parziale a.a. 2021-22
Comporre un testo di max 2000 caratteri (spazi inclusi)
in cui si riassumono le ragioni di M. Shalins e G. Obeyesekere
- secondo R. Borofsky - in merito alla sorte del Capitano Cook
Illustrare i punti di forza di entrambe le posizioni, se questi vengono individuate, esprimendo una vostra
valutazione del dibatitto e traendone una conclusione motivata. (NON È UN RIASSUNTO)
Bibliografia solo se consulti testi in più
Deadline 21 marzo (nome coglione numero di matricola come titolo e dentro il file)
Upload pdf files su elearning (password comunicata a lezione)
COSA VALE QUESTO COMPITO: chi ha fatto entrambi i compiti (più la presentazione scritto+ power point)
l’esame è fatto, se uno non accetta il voto di uno dei due parziali può rifarlo orale.

ISLAM
Maometto (570-632)
Califfato: nel settimo secondo molteplici etnie, paesaggi, lingue, costumi, territori senza confini con leggi
fluide universalmente condivise senza istituzioni statali rigide, abbiamo la religione islamica e la lingua araba
diventa universale (Corano), si sviluppa uno spontaneo multilinguismo. Appropriazione di questa parola in
senso negativo degli ultimi anni.
Islam come religione inclusiva e universalista: una religione che possono abbracciare tutti e che non divide
la società in caste. Tutti sono figli di questo dio che è accogliente. Questa religione si diffonde con molta
facilità anche grazie al
Corano, era un invito
alla fede e non
un’imposizione. La
diffusione di questa
religione viaggia con la
stessa modalità con
cui viaggia
l’antropologia:
attraverso il
commercio
soprattutto, il
commerciante
interagisce con
continuità e questo
contatto comune
facilità anche
l’interscambio religioso in una maniera convincente e spontanea.
Perché si diffonde in questa epoca? In questi anni c’è assenza di stato nelle aree del medio oriente e nei
territori a nord dell’Africa (diverso dall’Europa: pieno di feudi e regni, il commercio qui è difficile a causa dei
confini delle signorie e dogane da pagare) quindi il commercio qui avviene fluidamente, ciò porta con se
anche la costruzione di una serie di alleanze fra tribù gruppi e califfi che si spostano senza definire confini.

Il califfato prima nell’anno mille, in epoca arcaica, è il momento in cui si realizza un un’unità molto fluida che
contiene tante etnie, caratterizzata da molti paesaggi (manifestazione della creatività divina).

9° secolo: città importante e centro culturale ora è Baghdad, qui nasce la House of Wisdom, scuola di
traduzione (poi distrutta con la guerra per la maggior parte) in questo spazio si compiono le traduzioni.
Traduzioni dal greco, persiano, sanscrito. Qui si sviluppa anche una connessione fra lingue e pensieri diversi,
traduzioni di aristotele e di poesie. La traduzione di ha uno scopo: la competenza linguistica che scaturisce la
traduzione è importante: un traduttore deve conoscere filosofie se le traduce, poesie se le traduce ecc.
Interesse verso il pensiero degli altri: atteggiamento positivo e dell’ascolto multietnico che permette di
imparare e conoscere pensieri diversi. Questo da consapevolezza del patrimonio umano che culture e popoli
diversi hanno prodotto negli anni, questo viene fatto per arricchimento personale e capire gli altri.
Es: Nascita della lingua Urdu (secoli XI – XII)
La scrittura in caratteri arabi della lingua Hindi, principalmente parlata nel Gange, viene trascritta da coloro
che arrivano da Occidente di religione musulmana con il proprio carattere.
Prende le parole dell’Hindi e del Persiano, con la grammatica dal sanscrito (più complicata delle grammatiche,
la grammatica è lo strumento retoricò che aiuta l’efficacia del discorso).
A Baghdad nasce un genere letterario nuovo: importante perché antesignano della scrittura etnografica
(racconto di viaggio). Si comincia a descrivere i viaggi su dei papiri arrotolati che si srlotola man mano che lo
si scrive. Questo genere si arricchisce con il disegno: descrive popolazioni, paesaggi, animali
RAFFIGURANDOLI. Questo genere si chiama Masalik.

Dopo l’anno mille il califfato si trasforma, alcune di queste fratture comprendono l’Islam sunnita e sciita.
Impero Mogul: si sviluppano ad est del bacino dell’indo in un caos testo di riscrittura della lingua in caratteri
arabi. Avviene nel corso di questi secoli questa scissione fra lingua della preghiera e lingua della quotidianità:
le dinastie che su susseguono si distaccano dai savaffidi che darà natalità ai primi imperatori ottomani, cassa
così la connessione fra l’impero Mogul e i savaffidi

Nord-ovest: hindi trascritto in caratteri arabi (le altre sree hindi scritto in hindi)

L’imperatore Akbar è un sovrano che
regna a Delhi nel 16esimo secolo. Come
gestisce Akbar la sua molteplice
appartenenza linguistica/religiosa?
1.Egli si trova a regnare in un periodo in
cui l’impero Mogul si stacca dai Savafidi,
portando una politica di espansione. Il re
Akbar ferma la propria espansione portata
avanti dal suo predecessore, invocando
nella risoluzione dei conflitti la ragione, in
cui la ragione umana è la guida che porta
al di fuori del conflitto.
2.In particolare Akbar fa un’esplicitazione
della multireligiosità del proprio stato e
invita i musulmani a non sentirsi fuori
d’asta e gli indù a convivere con i musulmani.
3.A ognuno è anche concesso di passare alla fede che più gli piace (l’Islam contempla la conversione). Ai fini
di questa costruzione di uguaglianza il re contempla il cambio della fede: questa frase deve essere letta in
modo comparativo con questo evento: nel 1492 avviene la cacciata dei mori della Spagna, l’ultima fortezza
dei mori cade e la Spagna celebra la sua totalità cristiana. Sia i mori (arabi) sia gli ebrei diventato illegittimi e
vengono costretti a convertirsi al cristianesimo. Avviene un processo di conversione forzata per legge.
Il regno di Akbar si rivela molto più laico lasciando la possibilità di scegliere a quale religione appartenere.

Sincretismo di stato: la ragione politica prevale su quella religiosa nel regno del re Akbar, l’impero Mogul ha
bisogno di riduzione di conflittualità fra i suoi componenti perché difficilmente governabile. ‘La religione di
Dio’ (con quale religione vuoi) serve appunto per calmare i conflitti, e la via della razionalità (che illumina la
ragione di stato) ed è cona condizione di multireligiosità che diventa essa stessa una sorta di religione di
fiducia nella ragione umana. La razionalità umana è il tratto unificante di questo stato (la sostituzione del
divino con l’umano che governa lo stato).









Il nuovo calendario di Akbar
C’è la necessità di gestire lo scorrere del
tempo in modo unanime nel regno. Cosa
fa quindi Akbar?
Stabilire un nuovo calendario: atto di
controllo metafisicò, politico e religioso.
È sia simbolico che estremamente
pratico. Akbar fonda un nuovo
calendario che ha il suo 0 nell’anno
1591-1592 (in coronamento di Akbar) e
un millennio dopo l’Egira (fuga di
Maometto dalla Mecca a Medina). Il
calendario si chiamerà Tarikh-ilahi,
comincia con anno zero sul millennio
islamico, tiene insieme il calendario
lunare del popolo islamico (dalle lune dipendono le maree). Il calendario non sopravvive ad Akbar purtroppo.

15 mar
Il medioevo islamico

Cartina del XI secolo, chiamato anche il
secolo dei lumi.
Baghdad è una delle culle del
multiculturalismo.















Parole che descrivono sensazioni o
circostanze dell’incontro fra culture.
Osservazione diretta: osservazione
partecipante.










Un nuovo genere letterario: Al Masalik (XI-XII)
Disegna e scrive su rotoli che descrivono lo spazio.
• Tempo: Presente etnografico (indica uno stallo nel tempo, una società che si immagina fredda)
• Spazio: Relazioni tra centro e periferie del Califfato, racconti di viaggio riferiti al centro di Baghdad,
ci si riferisce alla distanza da Baghdad.
• Oggetto: Islam come Fatto Sociale Totale

Il genere letterario si evolve in una forma che sono dei libri: Al Rihla (se. XII – XVI)
Introduzione di cronologia del racconto di viaggio: collocazione del tempo che lascia indietro il presente
etnografico. Anche le mappe vengono usate con il valore comunicativo e istruttivo. Biforcazione di
trattamento delle tematiche: Alcuni testi diventano più specifici (ronilogici e geografici,facendo nascere la
sociologia antica) altri invece rimangono più narrativi.
Es. The Travels of Ibn Battuta che racconta 30 anni di viaggio di questa persona.

Ibn Khaldun (Tunisi 1332-1406) personaggio molto importante, nei suoi testi troviamo:
• Distinzione tra racconto e Storia
• La Storia come interpretazione: la storia non ha un unico corso, molti possono scrivere lo stesso
episodio in maniera diversa, la verità storica si frammenta
• La Storia come processo causale: produce mutazioni
• Uomo artefice del suo destino: se non c’è una verità unica e storica cosa scegliere di credere è una
scelta del soggetto. La ricostruzione del passato alla quale ci vogliamo iscrivere è fondamentale per
sapere chi siamo.
• Specificazione di generi diversi all’interno dei libri, facendo nascere una sorta di protoantropologia

ENVIROMENTAL ANTHROPOLOGY
Gli sviluppi dell’ antropologia ambientale hanno attratto studiosi non sono di antropologia in questi anni per
la crisi ambientale. Serie di concause fuori controllo hanno portato alla crisi ambientale: effetti indesiderati
nella crescita.
Dove è andato storto il rapporto fra l’ambiente è le civiltà?
Le civiltà hanno progredito ma lo spazio su cui insistono le produzioni è uno spazio sempre più antropizzato
e questo non è sempre un vantaggio per la terra.
Anthropocene epoca presente: il dato geologico hanno portato i geologi a pensare che questa epoca si può
dire in questo modo.
Cosa c’entra l’antropologia in tutto questo? Può fare un lavoro diacronico di scavo, l’antropologia ambientale
da una decina di anni si è sviluppata poiché studia come se società tradizionale e la nostra, ci aiuta come ha
funzionato l’ambiente e la propria popolazione. Chi vive un determinato luogo sviluppa delle conoscenze
specifiche che il proprio ambiente gli fa sperimentare. Il modo di interagire con l’ambiente determina la
struttura sociale di un popolo, il pensiero religioso (omaggio a un elemento naturale). Questo è un
meccanismo che influenza e determina la quasi totalità dei caratteri di un certo gruppo sociale anche nel
caso che il popolo non si rapporti molto con il proprio ambiente es. nessuno cammina in città alta con i tacchi
se abita lì -> capacità di adattamento.

1° saggio: confronto dell’irrigazione fra due paesi scritto da Clifford Geertz
Marocco vs Bali: paesi islamici con fascia climatica paragonabile e vicini al mare, condizione economica
comparabile, in entrambe le nazioni c’è un re, agricoltura forma economica principale.
Marocco: Nella sua analisi dell’uso dei sistemi di irrigazione nel Marocco l’acqua è importantissima è molto
scarsa (scende dal monte atlante) di solito evapora prima. La sua canalizzazione è fondamentale per non far
evaporare l’acqua. Questa pratica porta all’identificazione del corso d’acqua dalla popolazione, il canale
esposto limita le dispersioni. Rete irrigua ben chiara che passa su proprietà private. A partire dal propblema
di comproprietà di un elemento scarso si organizza una rete di relazioni umani complesse (chi mette i sassi
per fare il canale, chi ne può usufruire) questo determina come le società organizzano le proprie relazioni.
Bali: precipitazioni molto abbondanti, l’isola di Bali non è una zona secca. Qui al contrario bisogna arginare
l’acqua per non fare diventare il terreno paludoso. La tecnologia un è orientata alla distribuzione e
contenimento dell’acqua. Non c’è proprietà privata e tutti devono occuparsi del mantenimento del
contenimento dell’acqua per creare le zone secche e per fare coltivazione. Nel sistema Balinese non c’è
proprietà privata dell’acqua, le piantagioni non deve o affogare.

16 mar
Estrattivismo: Estrattivo è un atteggiamento she tende a sfruttare una risorsa senza occuparsi del benessere
della risorsa stessa.
Come capire questi saperi e come applicarli in altre parti del mondo.

Es. Swat, Pakistan: Valle dell’Indo, una regione ricca di fauna e flora ed etnie diverse, di solito nomadi al
seguito del loro bestiame. Dove c’è una pratica nomadi a non c’è un terreno di proprietà ma di animali si, e
gli animali si nutrono in un certo terreno. Le etnie hanno anche abitudini alimentari diverse: c’è una
suddivisione automatica e spontanea delle etnie a seconda delle stagioni, si suddividono così gli spazi.

Chennai Varanasi, Urban India: mucca considerata sacra, elemento della discordia -> non la si può mangiare,
se la mucca rallenta il traffico è un problema di tutti

Approccio funzionalità tende a identificare nell’ambiente il fattore che porta all’omeostasi: punto di
equilibrio stabile in cui lo sfruttamento dell’ambiente c’è, ma c’è autorganizzazione in u
Cui i vari elementi e il loro habitat restano in equilibrio.

Etno-scienze: difesa dei diritti so io naturali. Antropologia giuridica: chi può estrarre risorse da un certo
ambiente naturale?

23 mar
Modifiche ambientali
Anthropocene: epoca della storia dove agisce l’antropos, senza porsi la domanda del tempo profondo

Tempo profondo: tempo lungo. Ci sono alcune caratteristiche che contengono dei valori soglia (dei momenti
di scatti in avanti su un tempo lungo) alcuni di essi sono stati già raggiunti e superati. Es. Temperatura media
del mare mediterraneo superficiale ha superato i 27,5 gradi (valore soglia). Oltre questa non esiste scambio
termico fra aria e acqua. Questo produce i cicli di vita all’interno nel mare.

Tutti gli effetti si combinano in una maniera imprevedibile causando effetti ingenti nell’ambiente dei quali
non possiamo controllare ne predire.

L’antropologia dell’ambiente si occupa anche
delle ripercussioni sulla vita sociale.

Papua Nuova Guinea: etnie con vita sulla costa.
Sfruttamento minerario per l’oro che si è
intersecato in un conflitto fra le potenze
coloniali inglesi e olandesi sullo sfruttamento
delle miniere a beneficio delle compagnie
private che si stavano conquistando il terreno.
La domanda sorge: di chi è l’oro?
Sulla proprietà di queste miniere si è giocata la
contesa coloniale. Dagli anni 60 il primo
regnante dell’Indonesia indipendente, ha
occupato la parte occidentale dell’isola che
non faceva parte del territorio indipendente.
La west Papua diventa così indonesiana, le compagnie minerarie e sulle miniere (una in particolare) c’è stata
molta contesa: l’etnia di questa parte dell’isola non è adattabile a quella del resto dell’isola.

Cercare su internet le controversie ambientali.

Porto di Rotterdam: un po’ più a sud di
Amsterdam. È stato fino agli anni 2000 il
proto più grande del mondo commerciale.
Portano soprattutto combustibili. È un
ponto importantissimo, negli ultimi anni ha
perso il primato a causa del porto di
Shangai e Singapore. Tutto ciò che esiste
intorno all’area portuale di Rotterdam è
stata modificata in modo di adattarsi al
porto. Il fluire dell’acqua è canalizzata e
ingegnerizzata, sotto controllo e non più
soggetta alle varietà naturali, perciò non
abbiamo le maree o intemperie. Il controllo
della risorsa e la sua antropizzazione sono
un punto cardine per la cultura olandese,
così sopravvivono i commerci, le
infrastrutture e l’economia. Di
conseguenza l’acqua all’interno nei canali non contiene vita.



Secondo assignment: foto su iPad. BISOGNA METTERE LE FONTI.
Es. Portogallo -> litio, una compagnia compra dei pezzi di terreno dove prima si svolgeva lavoro vinicolo per
estrarre il metallo per fare macchine e mezzi elettrici.

Marker importanti nell’analisi dei cambiamenti ambientali
• Anidride carbonica
• Buco nell’ozono: ha la caratteristica di non filtrare i raggi ultravioletti (che innescano la fotosintesi e
sono molto IMPO sulla terra). Lo strato di ozono mantiene questo equilibrio. Negli anni 30 viene
inventato un gas (cfc) sintetico con poteri refrigeranti che alimentano i frigoriferi ora, questi cfc si
liberano nell’atmosfera però, che salgono negli strati alti dell’atmosfera combinandosi con l’ozono
smontandolo e facendolo diventare ossigeno, però così facendo l’ozono diminuisce e non si forma.

I gas serra come co2 o metano, che contribuiscono all’effetto serra, contribuiscono positivamente a chiudere
il buco nell’ozono, siccome fa più caldo i gas si espandono, l’ozono quindi si espande e il buco si è ristretto.
Diagrammi: the great acceleration: perdita di biodiversità, slow food, tropical forest loss.












29 mar
ANTROPOLOGIA CULTURALE DEI PAESI ASIATICI
Libri: Amartya Sen, L’altra India
Malighetti, antropologie della Cina

info 2° lavoro: il caso ambientale può essere anche minore, però deve avere delle ripercussioni sociali,
politiche ecc..
RAPPORTO CON IL TEMPO
La natura del tempo, l'origine delle origini domanda astraHa
Come organizzare il tempo? esempio: mesi dettati dall'attività lavorariva del popolo (settembre=
vendemmia ecc...
Ci sono vari adi per scandire il tempo, vari calendari ➡ es. calendario KaliYuga = induista*
L'Asia è tutta terra = grandi osservazioni 🔽

Concetto della ciclicità del cielo, ritorno del


cielo estivo/invernale
🔽

*Il mulino di Amleto (Deckend)


Mulino=ciclicità
Amleto= si interessa della rotazione di circa
10.000 anni
Gli elementi• arcaici in merito all'osservazione del cielo vengono tramandati e ci fanno conoscere,
comprendere.
➡ •curiosità Intelletuale che portà a disegnare il cielo

calendario KaliYuga = induista = organizzazione del tempo più antica


Ø 1 Yugd = 432.000 anni
Ø Kali Yuga = unità di tempo
Ø Dwapara Yuga = 864.000 anni
Ø Treta Yugà = 1.296. 000 anni
Ø Satya Yuga= 1.728. 000 anni
Le combinazioni di più Yuga portano ad un tempo chiuso

DOVE COMINCIA IL TEMPO? meridiano di Ujjain, Greenwich più 5h e ½
PERCHÉ I TROPICI? Meridiano di Ujjain, Greenwich più 5h e ½

30 mar
La docente spiega una specie di lavoro che si protrebbe fare con lei per spiegare questo modulo ma non va
nello specifico

Qualcosa sul sole??

Circolazione di idee
scientifiche
interconnesse fra Asia e
Europa. Zone del
mondo in apparenza
separate da barriere
geografiche e tempo di
attraversamento. La
parte dell’informazione
ha una vita propria.




Taj Mahal: monumento
funebre, tempio e
moschea (sconsacrata)
costruito dall’imperatore Shah Jahan dopo la morte prematura della giovane moglie. La sua collocazione e
altezza, ha una funzione sacra di rito e onoranza ma la sua costruzione l’ha resa anche un luogo di scienza.
Aurangzeb: osservatorio, fondazione della compagnia delle indie orientali.

Museum & Exhibitions in colonial India
Museo: luogo delle muse, luogo dove metto ciò che ritengo più bello e importante. Il museo è un arbitrio, un
momento di distillazione di elementi di gruppi che non sono conosciuti. Mostrare a chi non sa. Dall’altra il
museo è anche una forma di ostentazione da parte di chi lo fa infatti esso detiene il potere della narrazione
e decide cosa mostrare, fungendo anche da manifestazione di potere. Il museo funge come manifestazione
del potere coloniale nel contesto indiano:
- Inizialmente sono fiere agricole, esposizione di strumenti del lavoro.
- Poi, vi si insegna la classificazione, autorevole in quanto scientifica. Il museo ə un luogo organizzato in
percorsi che fanno capire la storia. Mentre io organizzo faccio comunque una cosa culturale.
- Infine, insegnano la funzione, l'azione della macchina sulla natura, che ne permette la comprensione e
migliora la performance. Domare il mondo naturale.

Lo scambio di conoscenze fra coloni e indiani avviene in questo modo: verso l’Europa si riportano conoscenze
di tipo storico-artistico (eccellenza delle arti indiane), l’India riporta la scienza moderna inglese,
declassificando l’India moderna. (La storia contro l’innovazione)

Per far vedere come funzionano questi oggetti c’è bisogno di quelli che noi oggi chiamiamo performer, gli
strumenti sono messi in azione dai locali, questo è ciò che si pensa:
- "Il nativo è in mostra, osservato da nativi ancora più caratteristici." (E. Thurnston, 1883)
"Il nativo vede per la prima volta il suo proprio mondo naturale attraverso la lente della tassonomia inglese."
(G. Prakash, 2003) uno sguardo esterno su come si può sfruttare il proprio mondo
- Inizia il processo di generazione del terzo spazio, quello della comprensione inappropriata del nativo, che
si farà interprete e mediatore di significati traslati presso gli altri indiani. Il terzo spazio della conoscenza è
frainteso, si capisce solo in parte e si interpreta.

"Il museo indiano può essere perfettamente organizzato secondo le moderne (quelle della scienza) esigenze,
al contrario del British Museum(...)." [E. Thurston, 1874] a differenza del British Museum che offre una
quantità ingente di manufatti ma non ha un tipo di organizzazione coerente.
-1814 Oriental Museum of the Asiatic Society, Calcutta chiuso negli 1850's
-1878 Indian Museum, Calcutta
-1885 Madras Central Museum (Thurston lo dirige fino al 1910)
-1911 Sono censiti 39 musei nelle principali città
- 1936 Sono censiti 105 musei in tutta l'India

Concetto di appropriazione: Gli edifici museali sono incongrui rispetto alle architetture indiane, questo è
anche un simbolo di appropriazione e sbilanciamento di forza a vantaggio del dominio britannico e nel suo
modo di rappresentare l’India.
Uno degli usi incredibili del museo è lo spazio per celebrale matrimoni indiani. Riguarda molte persone e
molti giorni nella celebrazione, i musei vengono presi in prestito perché sono grandi e spaziosi.
I contesto interculturali resistono nel tempo, prendendo le forme dell’ibridazione.

Sviluppo della strumentazione scientifica: creazione di macchinari che mettono in evidenza ciò che prima già
c’era e non si evidenziava. Ad esempio la bussola, il telegrafo.. “Scienze as Woner” la rivoluzione scientifica
produce oggetti che sembrano magici se non spiegati, hanno un impatto emotivo incredibile è che creano
strumenti di potere (la mancata comprensione e l’assenza di spiegazione scaturisce il potere.)

La scienza moderna viene domesticata: "I luoghi di formazione e trasferimento delle conoscenze diventano
officine di elaborazione del pensiero egalitario e moderno che condurrà l'India verso indipendenza"
Il processo di appropriazione di conoscenza scientifica e il suo suscitare meraviglia fanno da interruttore
intellettuale per accendere dei meccanismi nuovi che porteranno all’indipendenza dell’India.

Istituzionalizzazione delle conoscenze e dei processi educativi in India, Apertura delle istituzioni educative
superiori/Università in lingua inglese (tutt’ora è così):
• Class of Sciences at University of Bombay (1899)
• Class of Sciences at University of Calcutta (1900)
• Indian Institute of Science (1911): uno degli istituti di produzione tecnologia migliori del mondo.


International Tech-Park in Bangalore (1992-2002) Caso etntografico
Bangalore è una città fiorente indiana con il reddito più alto dell’India, si trova nel centro della parte
meridionale. Anche durante la sua storia coloniale ha coesistito con il vice regno britannico indiano. A
Bangalore si sviluppa un distretto tecnologico (Electronic city) collegata alla città principale. Si realizza una
tipo di crescita economica che assomiglia a Seattle (silicon valley) a causa anche di altri modi per svilupparsi.
Luoghi dove si lavora alla tecnologia. A Electronic city si sviluppano dei rapporti fra lavoratori e aziende di
tipo differente da quello c’era stato prima in India: vengono attratti moltissimi capitali stranieri con un
impatto importante, negli anni 90 i capitali venivano principalmente dagli Stati Uniti. C’è un flusso di studenti
neolaureati di molta competenza e trilingue, c’è un picco di capacità di prigrammazione e di software che
attira le attenzioni e i capitali delle aziende occidentali che ricercano lavoratori con livelli educativi altissimi.
Forte sviluppo e diffusione di tecnologie low cost, tra cui quelle mediche: l’ambito della medicina è uno dei
più importanti, una grandissima parte dei software per le tecnologie mediche vengono sviluppati India (c’è
uno slegamento fra interno e esterno della macchina) il software sviluppato a quale ospedale è destinato?
Dove vanno i vantaggi economici di aver pagato meno l’ingegnere che l’ha progettato? Uno degli esiti dei
processi di appropriazione è il seguente: invece di produrre il software per una macchina ecografia si danno
delle macchina ecografiche portatili a pile in un computer portatile diffondendo così delle campagne
mediche informative a livello più basso per persone meno agiate. Una forma nuova di medicina.

Reverso Innovation: concetto coniato ad Harvard nei primi anni 2000, è l’amblema del sincretismo culturale.
È il successo di uso e diffusione delle tecnologie a basso costo sviluppate per i paesi più poveri presso i paesi
ricchi. Es. L’ecografo portatile.
Sotto il governo Bush negli Stati Uniti con una privatizzazione della sanità che mai prima si era vista. La
creazione di questi strumenti ha salvato la vita a molti pazienti, c’è quindi un meccanismo di reimpostazione
di tecnologie provenienti da paesi emergenti sviluppate a basso costo con lo scopo di avvantaggiare delle
situazioni di svantaggio che risultano più accessibili a molte persone.

Quali sono i flussi di conoscenza che noi mappiamo? Le istituzioni educative Indiane hanno in certi casi origine
coloniale, in certi altri si avvalgono di un pensiero politico ipernazionalista (lavorare per il successo della
nazione indiana.) si formato eventi politici recenti per cui si tendono a ricreare delle polarizzazioni su base
etnica.

Squilibrio demografico dell’India contemporanea
È uno dei peggiori per lo
squilibrio dei generi. Oltre alla
mortalità infantile molto alta ci
sono altri fattori: nella società
tradizionale indiana la nascita
di una figlia femmina è un peso
economico poiché verrà
cresciuta e allevata e poi se ne
andrà dopo il matrimonio, il
costo dell’ allevamento della
figlia è un corso perso (in più
bisogna dare la dote). Perciò
l’India è caratterizzata da un
evento di soppressione delle
nuove nate, una problematica
che ha incrementato questo
squilibrio demografico. La
diagnostica prenatale dice
anche il genere,
incrementando così gli aborti
dopo la scoperta del sesso del
figlio in grembo. Questo
problema si attenua se il
medico non rivela il sesso.
Il decremento è dovuto
all’incremento della
diagnostica prenatale che svela
il sesso. C’è quindi la necessità
di accostare degli elementi
socio culturale a quelli
tecnologici.





5 apr
The Quin Dynasty 220 BC – 206 BC
Sin da epoca millenaria la Cina si caratterizza all’adesione alle proprie tradizioni. La forza dello stato e
l’identità del soggetto è data dal riconoscersi in un ruolo che sta all’interno di una macchina più grande.
L’individuo scompare al cospetto della società, si è un buon cittadino se si arriva alle aspettative del gruppo
e identificarsi nell’altro: incarnazione del senso del gruppo.
Le fasi della storia cinese si caratterizzano per un estesa omogeneità nel tempo. Questo è un dato che
caratterizza anche il soggetto all’interno della Cina.
Dinastie: nella logica strutturalista (che è profondamente vicino al pensiero marxista, la scomparsa
dell’individuo a favore del gruppo), questi lunghi periodi storici cinesi, troviamo dei caratteri mai manifestati
altrove. Il bene comune è superiore all’individuo, è il bene dell’individuo si raggiunge se tutti vanno verso lo
stesso obiettivo: il numero serve.
Staticità formale ma non stabilità➡ i periodi di lunghe dinastie possono essere confrontare con la storia del
900 cinese (breve): il tempo presente è una storia che accelera, il mondo si rimpicciolisce e il tempo accelera,
infatti ci vuole meno tempo a fare tutto. La scansione del tempo soggettivo determina quello che si riesce a
vedere.

La dinastia Qin unifica piccole realtà politiche che si identificano in una analogia non solo etnica, che porta a
difendersi dagli altri (dal nord con le popolazioni mongole). Anche nello scontro bellico più antico il numero
diventa importante contro i mongoli a cavallo. La separazione avviene attraverso la grande muraglia come
un opera di difesa, determina un confine che contribuisce alla costruzione di un concetto di identità molto
forte: anche la tecnica di ricostruzione del muro resta identica anche decenni più avanti: il mod di rimettere
in atto la tecnica costruisce identità e cultura egli stessa.
Si parla di Cina unificata a partire dal 2° secolo a.C.: la Cina cresce spostando il suo confine verso sud e verso
ovest. Una delle tracce archeologiche principali è un esercito di terracotta: esercito funebre che accompagna
l’imperatore morto e lo accompagna anche con altri tipi di merci e simboli, tutto ciò che conteneva la sua
società su cui ha regnato. Questo esercito è ben definito e conservati in un terreno argilloso. Da qui possiamo
vedere come si vestivano, muovevano, cosa avevano con sé.. la scoperta avvenne casualmente da due
contadini. Anche la disposizione di questo esercito ci da modo di capire la gerarchia del soldati ma anche dei
cittadini e contadini.
Quando il templio si deteriora lo distruggo e lo rifaccio identico.

The Han dynasty
Questa dinastia ma corrisponde
anche all’Etna di maggioranza di
oggi. La capitale si sposta via via
verso ovest, abbiamo anche
espansioneverso ovest. Questo
periodo storico è qualitativamente
diverso dalla dinastia prima:
abbiamo molta pittura e
moltissime identificazioni
somatiche rispetto all’esercito di
terracotta. Questa unificazione
della dinastia Han è riconoscibile
dagli elementi della pittografia.
Inoltre iniziano gli scritti e
vengono descritti i riti principali
verso l’imperatore oltre al rito del matrimonio. In questi anni converge l’idea di stato con l’individuo che
contribuisce all’armonia (confucianesimo).

Caratteristiche: dare ordine
al cosmo, dare nome che di
conseguenza significa
controllare.














1911: Fine dell’epoca imperiale, nascita della repubblica. La gestione del rapporto fra imperatore e popolo
era indiretto e debolissimo, la percezione dell’impero veniva costruita all’interno della città proibita (reggia)

French Indochina: soggetto multicoloniale francese.

La via della seta: via di
produzione e scambio
interculturale, dove i
commercianti delle
terre conosciute
trasportano
conoscenza gli uni degli
altri. Viaggiare con le
merci è occuparsi
dell’interpretazione e
traduzione dell’
alterita. Samarcanda è
molto devota al
commercio, la
trasmissione e scambio
dell’oggetto diventa
trasmissione anche
religiosa.
Il rapporto fra elementi esterni e l’elemento immanente che è il pensiero confucianesimo: il discorso islamico.
Imperatore figlio del cielo: fuori dalla realtà, inavvicinabilità del corpo dell’imperatore.

Scrivere il Corano in caratteri cinesi








12 apr

Cristianesimo e Confucianesimo
• Adorazione dell'imperatore e condanna dell'idolatria
• Predicazione cristiana ad opera dei missionari
• Utilizzo della scienza e della tecnologia come strumenti di persuasione culturale

Matteo Ricci e Xu Guangqi (1605-1607)
Molti missionari divenire no degli scienziati, Ricci si fa portatore della scienza verso l’Oriente.
o Politica dell'ascolto e della ricerca delle affinità nella sfera del progresso e conoscenza della natura
o Riconoscimento dei ruoli di guide spirituali ai «padri confuciani Occidentali»
o Intransigenza di Francescani e Domenicani
o «La proibizione del rito» da parte dell'Imperatore Ming
o Traduzione degli Elementi di Euclide
Il ruolo che si da a questi missionari è
‘padri confuciani’: si riconoscono nel
cristianesimo tanti elementi confuciani,
che non è una religione ma viene vista
come tale dati gli elementi
assomiglianti.

Joseph Needham (1900-1995)
Storia delle scienze portata avanti in
luoghi diversi.
The Needham question: come mai
l’industrializzazione con le sue
conseguenze economiche non si è
sviluppata in Cina?
• Assenza di proprietà privata:
legame debole con il proprio
lavoro sulla terra e quindi
mancanza di crescita agricola
• Totalitarismo
• Crescita demografica: nella sua
grandezza, si è sofferta la fame
per millenni. La popolazione
può svilupparsi in contesti di
buone qualità di vita, perciò
abbiamo arretratezza

Introduzione dell'Antropologia in Cina
Ø 1903 Prima traduzione in cinese di un testo antropologico (M. Haberlandt, «Etnologie»)
Ø 1926 Primo studio etnografico scritto in cinese, Cai Yuanpei (1868 - 1940)
Ø 1933 Fondazione del Primo Istituto Antropologico, diretto da Sergeij Shirokogoroff (1887 - 1939)
Ø 1934 Primo laureato in Antropologia, Fei Xiaotong (1910 - 2005)
Ø 1911 Fine dell'epoca imperiale, Fondazione della Repubblica Cinese
Ø 1921 Fondazione del PCC (1922 si fonde con il Kuomintang)
Ø 1949 Fondazione della Repubblica Popolare Cinese
Ø 1952 Grande Riforma del sistema educativo
Ø 1967-76 Rivoluzione culturale di Mao Zedong



Principio della Localizzazione 1995 - 2005
E' necessaria un' «Antropologia cinese per lo studio della Cina» organizzata in:
• Studio dell'etnia Han (92%)
• Studio delle nazionalità cinesi (56 censite)
• Studi sul resto del Mondo (Mongolia, India,Malesia, Russia, Giappone, Australia, Francia

13 apr

Studio dell'Alterità (Interna / Esterna come:
o Rispetto dell'altro, come forma di autocontrollo e disciplina
o Empatia e immedesimazione
o Tianxia («tutte le persone che vivono sotto la stessa dinastia»)
Ma:
o Difficoltà di distinzione del Sé dall' Altro
o nei contesti coloniali, e in Cina -> assimilazione
Fonti:
- Wang MingMing, Percorsi dell'Antropologia moderna, 1997
- Norbert Elias, Il processo di civilizzazione, 1976





















da: « China's Ethnic Statistics Yearbook »
• Promozione dell'autonomia economica («le economie etniche sostenute da aiuti esogeni non sono più
sostenibili», Wang Yanzhong, 2014:59)
• Promozione dell'autonomia legislativa delle aree etniche (analisi della conflittualità in Tibet e Xinjiang,
«problema sociale», ibidem.) privilegio del controllo, problema di carattere di queste popolazioni, necessità
repressione
• Promozione della tutela del paesaggio e dell'ambiente (vedi: Up the Yangtze, di Yung Chang, 2007)

Esempio di studio di caso: serie di problemi legati all’ambiente cinese.
Il territorio cinese è pieno di fiumi: le centrali idrioelettriche sono fonti rinnovabili. Si costruiscono dighe e
livellature per virare il corso delle acque. L’industrializzazione cinese punta a questo per rafforzare l’energia
elettrica. L’energia viene prodotta superieriorme te al fabbisogno. C’è quindi un investimento dell’energia.
1994 inizio della costruzione della diga più grande al mondo.

26 apr
Area giapponese (1185-1868)
Spazio chiuso: il mondo giapponese nel primo millennio conosce un flusso migratorio.
Terreno sismico con vulcani.
Lo scenario giapponese è frammentato e non coeso,ha creato flussi migratori dalle terre circostanti.
La caratteristica di chiusura è un attributo che viene sia dall’interno che dall’esterno. La costruzione
dell’esterno che viene data al giappone è chiusura.
Sin da tempi antichi troviamo delle compresenza di politeismo arcaico legato alle forme dell’ animismo e
divinizzazione degli elementi naturali (floride dove l’ambiente è percepito come invincibile: lo spazio
giapponese è soggetto a terremoti, maree e eruzioni). In uno scenario di campagna con pace e clima mite è
difficile che si sviluppi questo tipo di religiosità.
Questa caratteristica è fondamentale: anche oggi un rapporto di armonia e coesistenza con natura,
architettura, musica che si accorda con le melodie della natura, creando una interdipendenza fortissima con
l’habitat.
Divinizzare un fenomeno naturale significa poterne fare culto.

La narrazione del Giappone chiuso di epoca coloniale: il Giappone è lontanissimo dall’Europa. Nella
costruzione dell’isolamento servono due cose: la distanza, il Giappone è distante nello spazio e nel tempo,
l’isolamento percepito dall’interno: il potere cerca di mantenere se stesso e di conseguenza fa attenzione
alle forme di potere che potrebbero spodestarlo (imperatore visto come divino e le signorie che fanno capo
dallo Shogun che è un potere conferito dall’imperatore, un potere militarizzato e completamente refrattario
all’innovazione). Non mostra segni di curiosità o necessità di prodotti esterni, è autonoma, una società
fortemente autosufficiente, statica e organizzata, molto militare e di conseguenza in epoca moderna il
Giappone arriva come un cosmo omogeneo e rigido al suo interno.
Venerazione della tradizione considerata omogenea, riflette da fuori come una chiusura emblematica.
Tokyo Bay 1853 - 1854
• Spedizione del Commodoro M. Perry
• Forzatura militare dei porti
• Trattativa con lo Shogunato Tokugawa
• Imposizione delle condizioni di apertura
• Competizione degli USA con le potenze europee
• Fine dell'isolamento commerciale *
• (Inizio della) Fine dello Shogunato

Restaurazione/rivoluzione Meiji: l’imperatore è u fantoccio, il vero potere era nelle mani dello Shogun e delle
signorie locali: Il vero pericolo
militare diventarono gli Shogun che
vengono disarmati, l’imperatore
diventa un fantoccio della
modernità.
La struttura della società norma le
relazione fra le persone, tutto ciò si
riflette anche nella ingua: esistono
tante lingue giapponesi parlante in
base all’interlocutore che bubiamo
davanti.

La modernizzazione del Giappone
consiste nell’espansione coloniale,
con una sorprendete capacità
militare e navale.

27 apr
Procedimento parziale:
• Foto messe sulle slide: descrizione e fonte da dove l’abbiamo presa (non rientra nelle parole) sia sul
testo se le mettiamo che sui ppt
• 10 voci bibliografiche del testo
• Nelle slide si possono mettere anche video
-Il crisantema e la spada 1946; Ruth Benedict: antropologa statunitense che si reca lungamente sul campo
praticando la teoria di osservazione partecipante, forma il primo libro antropologico sul Giappone. Sguardo
femminile sull’antropologia: fa differenza avere un’osservazione femminile sull’osservazione partecipante di
un certo popolo. Perché va a studiare il Giappone degli anni 30-40? Si introduce nella situazione di forze
militari per studiare la popolazione. “L’antropologia mira a creare un posto sicuro per le differenze umane.”
Lei si avvale della sua posizione da donna bianca americana, che non può essere percepita come nemico in
quanto donna, creando una rappresentazione neutra delle differenze umane.
Il carattere esotico è al centro del suo studio e nota le insormontabili differenze fra Giappone e Stati Uniti a
partire dalla lingua (questo crea differenza e conflitto), questo rende difficile il contatto con i missionari
arrivati in Giappone. “Ciò che non capisco produce un nemico”.
Il libro viene poi tradotto in cinese è anche in giapponese: il libro ha molto successo negli Stati Uniti (racconta
il nemico).
Chi siamo noi per ì giapponesi e chi sono loro per loro stessi? Si rimanda alla concezione del concetto di
chiusura: il testo della benedict motiva questa specificità. A livello identitaria, dopo l’apertura al mondo e la
conseguenza serie di sconfitte subite, il libro atterra in un contesto fragile e mobile che è stato messo in
discussione dopo la guerra. Il libro rappresenta il rito, la militarizzazione e il contesto sociale. La Benedict dice
che non è un popolo bellicoso, la caratterizzazione militare viene distillata a carattere quali mitico. Il samurai
che si suicida anela a fare prova dell’ avvertire il dolore ma in silenzio, è una forma altissima di trascendenza.
Il singolo soldato introietta la causa al punto tale di mettere l’onore al primo posto, non è paragonabile alle
ragioni della guerra degli americani.

L’atto primario del soggettamento di un’altra nazione è un atto militare, il Giappone nella sua espansione
però non ha avuto tempo per manifestare il proprio carattere culturale: la seconda guerra moandiale
interviene pesantemente facilitando l’espansione del Giappone, d’altro canto lo scontro con gli Stati Uniti si
rivela finale.
La vicenda militare si inserisce dentro la autorappresentazione di un paese normato che il Giappone da di sé
dopo la ristrutturazione Meiji. (Gerarchizzata militarmente)
La rappresentazione maschile della società giapponese è di tipo militare, si caratterizza per la nota militare e
armata che subisce la sorte americana.

Che cosa succede a Tokyo nel dopo guerra?
• Il sistema politico diventa parlamentare, il suffragio universale. Il sistema però viene descritto come
monopartitico: nel corso dei decenni il Liberal Democratic Party (LDP) vince sempre le elezioni, che
rappresenta una richiesta da parte del popolo di stabilità. È un partito di centro di influenza
americana ma che di fatto come tutti i poteri che si procrastinano nei decenni produce corruzione e
clienti so perdendo caratura morale. Anche misoginia istituzionale, perché le donne rimangono
portatrici di valori tradizionali, della casa e dei riti, come se fossero al di fuori dalla società.
• Nel 1964 si svolgono a Tokyo le Olimpiadi: si rintroduce il Giappone della sfera pubblica globale
internazionale facendolo ospitare un così grande evento. Ciò significa anche dimenticare le bombe
nucleari.
• 1976 Tokyo si avvia a diventare una metropoli importantissima e iper tecnologica e incrementazione
demografica.
• 1970: Expo di Osaka, la fiera è incredibile, la domotics, i dispositivi architettonici, le architetture. È il
boom delle produzioni tecnologiche (fuiji, kodak, Sony, Mitsubishi..). Questa forma di capitalismo
produce degli avamposti nella società e nella filmografia. Il Giappone non scappa però dal proprio
fascino esotico, rifugendo sempre dal presente.
• Diversi tipi di nazionalismo, dall’impero militare all’impero economico: la forma di colonizzazione da
militare diventa economica attraverso politiche di trasportazione e produzione intensa mirata
all’esportazione. Bisogna quindi garantire una rete di rapporti politici per il commercio. (Anche
perché dopo la fine della guerra come la Germania, il Giappone non può avere un esercito).
• Xenofobia come protezionismo
• Assenza di sindacati
• Modello “Salarymen”: figura sociale che porta il salario a casa, un salario statico e fisso che dura una
vita, ha un ruolo privato che è portatore di un nucleo famigliare è una casalinga. “Housewives”:
casalinga che lascia il lavoro al marito occupandosi della famiglia. Questo produce una severa società
che discrimina chi esce dalle righe.


Nakane Chie: studio di tipo critico della società

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