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La stella Alpina 16 Agosto 2017 – 137 giorni al 2018

Lo scopo del giornale murale è la collaborazione di tutti, finalizzata ad ottenere


la consapevolezza delle difficoltà che si debbono affrontare per arrivare al
successo, ma anche la certezza di potercela fare, sempre!

Sommario
• Popup assassine
• Fake news, ore contate
• Chi cambia URL sa cosa lascia e non sa quello che trova
• Attenti a quei footer
• Lo stato della SEO 2017

Popup assassine
( Fonte: https://webmasters.googleblog.com/2016/08/helping-users-easily-access-
content-on.html )

• Google, gli utenti e le popup assassine


I siti devono essere “user friendly”, questa è la richiesta incessante di Google. La
presenza di popup in ambito mobile comporta la perdita della cosiddetta label “Mobile
Friendly”. A distanza di un anno da tale annuncio (23 Agosto 2016), ciò comporta però
anche una penalizzazione generale del posizionamento (Desktop e Mobile) del sito.
Google penalizza i siti che a livello mobile mostrano popup che impediscono il caricamento
del contenuto della pagina che l’utente vorrebbe visualizzare.
Nello specifico Google elenca tre tipologie di popup invasive e penalizzanti:
• Visualizzazione di una popup che copre il contenuto principale, immediatamente
dopo che l'utente accede a una pagina dai risultati di ricerca o subito dopo che
effettua un’azione sulla pagina.
• Visualizzazione di un una popup, anche di dimensioni ridotte ed estranea alla
pagina, che l'utente deve chiudere prima di poter accedere al contenuto principale.

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• L’utilizzo di un layout che preveda che la parte superiore della pagina appaia come
uno spazio autonomo ed in cui il contenuto originale della pagina è presentato
below the fold (ovvero obbligando l’utente a scorrere la barra laterale per
visualizzare il contenuto).
Se proprio dovete fare uso di popup, queste debbono apparire solo in ambito Desktop per
non provocare penalizzazioni da parte di Google.

Fake news, ore contate con le nuove GQRG


( Fonte: https://webmasters.googleblog.com/2016/08/helping-users-easily-access-
content-on.html )

• Google aggiorna le Google Quality Rater Guidelines (27 Luglio 2017)


Google aveva aggiornato le linee guida a Marzo e poi a Maggio 2017. Questo terzo
aggiornamento è focalizzato alle pagine non in inglese. Jennifer Slegg è stata la prima
blogger ad analizzare le variazioni tra la versione attuale e quella precedente.
Il primo sforzo dei Quality Rater sembra orientato all’eliminazione dalle SERP delle
cosiddette “fake news”. Le pagine di bassa qualità così diventano quelle che presentano
“teorie cospirative infondate come se le informazioni in esse contenute fossero dei fatti”.
Il secondo sforzo delle linee guida va a focalizzare l’attenzione sulle ricerche mobile, sulle
intenzioni dell’utente in mobilità.
Infine vengono ribaditi i concetti già affermati tre anni fa. Il cosiddetto “Your Money or
Your Life Pages” (YMYL) che può essere tradotto con l’estrema attenzione che i Google
Quality Raters debbono avere per quei siti che trattano temi quali il denaro o la salute.
Questi debbono essere autorevoli o non apparire affatto nelle SERP di Google. Altro
concetto chiave è il cossiddetto EAT (Expertise, Authoritativeness e Trustworthiness).
Anche qui i QUality Raters devono individuare quanto ogni sito possa essere competente,
autorevole e affidabile per gli argomenti trattati.

Chi cambia URL sa cosa lascia e non sa quello che trova


( Fonte: https://www.seroundtable.com/google-url-structure-not-important-24311.html )

• John Mueller dichiara che la struttura delle URL non è importante


John Mueller ha confermato via Twitter che la struttura delle URL non è più un fattore
strategico, assegnando come fattore di importanza di uno su sette alla struttura delle URL.
L’uomo di Google di Zurigo ha però precisato “Le modifiche all'URL richiedono tempo e
possono essere dolorose”. Guai a voi se ci cambiate le URL !

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Attenti a quei footer
( Fonte: https://www.seroundtable.com/google-mocks-seo-experts-24225.html )

• Gary Illyes ed i footer sviluppati per la SEO e non per l’utente


Se i vostri footer sono farciti di testi sviluppati per posizionarsi e praticamente invisibili
all’utente (che dovrebbe scrollare alquanto la pagina per accedervi e leggerli), sappiate
che Gary Illyes ha confermato che Google è in grado di rilevare che tali testi sono stati
creati non per l’utente e quindi possono non essere presi in considerazioni o addirittura
portare ad una penalizzazione del sito.

Lo stato della SEO


( Fonte: https://www.semrush.com/blog/the-state-of-seo-in-2017-semrushchat/ )

• Becky Shindell fa il punto sullo stato della SEO intervistando Kevin Indig
Mobile e Popup
Le pagine che mostrano popup invasive, banner o sovrapposizioni, offrono una scarsa
esperienza per l’utente che le visita non permettendo un accesso immediato al loro
contenuto. Google ha confermato la volontà di penalizzare tale tipologia di pagine.
Fred, i nuovi update di Google
Gli aggiornamenti di Google quest’anno saranno tutti sotto il nome di Fred, lo
scorbutico personaggio degli Antenati. Lo scopo di Fred è quello di
penalizzare siti con scarsa qualità di contenuti e siti affiliati. Nel secondo
caso la penalizzazione riguarda quei siti che non sono altro che una
raccolta sistematica di link, senza utilità alcuna per l’utente. Nel primo
caso si parla di siti con bassa qualità di contenuti con i seguenti esempi:
• Presenza di tanti contenuti orientati unicamente alle parole chiave.
• Un rapporto innaturale di annunci o link di affiliati all'interno del sito.
• Il contenuto generato è orientato alla generazione di reddito, invece
di rispondere ad una query di ricerca dell’utente.
Phantom
Gli aggiornamenti di Google del 7 Febbraio 2017 sono stati classificati come gli
aggiornamenti fantasma. Si tratterebbe delle conseguenze del lavoro dei quality raters di
Google. A essere penalizzati sarebbero stati siti con contenuti di bassa qualità ma
anche siti con bassa User Quality Engagement, ovvero bassa qualità di interazione.
Google nota che un utente raggiunge una pagina del vostro sito tramite ricerca organica o
a pagamento. Se l’utente abbandona il sito in modo repentino questo per Google è un
segnale di bassa qualità dell’interazione e può portare Google a penalizzare la pagina in
questione. Ancora una volta la frequenza di rimbalzo diventa giorno dopo giorno fattore di
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ranking. Come abbiamo visto, l’obiettivo deve essere quello di tenere il tasso di
rimbalzo (bounce rate) sotto il 43% e mai sopra il 53% (per chiavi con oltre
10.000 ricerche mese).
Machine Learning o RankBrain
Parliamo dell’intelligenza artificiale messa in campo da Google per rispondere alle query
dell’utente. L’intelligenza artificiale consente al motore di ricerca di desumere l’intenzione
della ricerca dell’utente e quindi di offrire i migliori risultati per rispondere al bisogno
specifico dell’utente. Per potersi posizionare nel nuovo contesto sono richiesti alcuni
fattori:
1. Intercettare correttamente l’intenzione di ricerca dell’utente, cosa questi
cerchi, come lo cerchi e quali siano le sue aspettative.
2. Creare contenuto olistico. Questo contenuto è caratterizzato dalla copertura di
un argomento nella sua interezza, con tutti i sottogruppi correlati. Ciò significa che
quando si scrive sull'argomento "auto", è necessario coprire gli attributi (velocità,
prezzo, cavallo), le parti (pneumatici, tergicristalli), i marchi (Audi, Porsche, Toyota)
e le caratteristiche (aria condizionata, sedili in pelle , Tetto apribile) del mezzo. Ogni
argomento è definibile per una serie di classificazioni, note ai motori di ricerca
come entità. Lo scopo di Google è capire le relazioni tra queste entità. Google
utilizza i framework di elaborazione della lingua naturale Word2Vec e SyntaxNET
all’interno della lireria TensorFlow per comprendere la relazione tra le parole.
Word2Vec ti permette di disporre dei termini su un vettore e calcolare la distanza
tra di loro (in modo semplificato).

Il nostro search sniper è un valido strumento per identificare le entità associate


ad una chiave in modo grossolano ma significativo.

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La cartina di Tornasole è data dal numero di chiavi per le quali una pagina si
posiziona. Più elevato è il numero di chiavi, maggiore sarà il suo contenuto olistico.
3. Raccogli i segnali degli utenti. Sia Searchmetrics che SEMrush sono arrivati
alle medesime conclusioni sui fattori di ranking relativi a Google. Tra questi fattori
vengono rilevate le visite dirette al sito, il tempo speso sul sito, le pagine
viste per sessione di visita, il tasso di rimbalzo (bounce rate).
Un modo semplice per verificare la situazione è creare un filtro delle ricerche
organiche, andando a segmentare un’area del sito, scegliendo la visualizzazione
“confronto” e poi selezionando come metrica la frequenza di rimbalzo.

In questo caso nell’ultimo mese la frequenza di rimbalzo si è fatta preoccupante per


la bandiera di Sandokan e per la bandiera dell’Atalanta Calcio.
4. Testare i fattori di posizionamento relativamente alla nicchia di
appartenenza. A seconda del settore in cui si opera i fattori di ranking possono
avere un’influenza minore o maggiore.
5. Monitora il tuo settore. E’ estremamente importante poter individuare nuove
minacce nel proprio settore, per poter preparare una reazione prima che sia tardi. Il
monitoraggio costante porta ad individuare sia le minacce che le opportunità che il
settore di appartenenza possa avere.

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L'evoluzione della " People Also Ask " Box
L’evoluzione della Machine Learning di Google ha portato al moltiplicarsi dei featured
snippets, che non sono altro che le risposte alle domande che gli utenti fanno su
Google.
Google individua i siti che offrono risposte concrete alle domande degli utenti e quindi
premia questi siti estraendo le informazioni da loro offerte.
Questo è il caso di bandiere.it

Ottimizzazioni necessarie, panoramica


Non bloccate CSS, JavaScript o immagini. Nei tempi in cui alcuni dispositivi mobili
non potevano supportare tutti questi elementi, era consuetudine dei webmaster bloccare
uno o tutti i tre elementi. Oggi ciò non è più vero, e lo smartphone GoogleBot vuole essere
in grado di vedere e categorizzare lo stesso contenuto degli altri utenti. Quindi non
nascondete tali risorse a Google. Questi elementi sono anche fondamentali per aiutare
Google a capire se il sito sia responsivo o se esista una versione mobile alternativa.
Disegnate per le dita grasse. La navigazione sullo schermo a sfioramento può causare
click accidentali se i pulsanti sono troppo piccoli o nel percorso che il dito compie per far
scorrere la pagina. Progettate per rendere facile la navigazione dell’utente.

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Ottimizzate le immagini. Alcune immagini possono rallentare il vostro sito. Pertanto, la
ricerca delle impostazioni ottimali per la vostra immagine può migliorare significativamente
le prestazioni del sito.
Pulite il codice. Questo processo include la rimozione di caratteri inutili dal codice
sorgente pur mantenendo le funzionalità della pagina.
Riducete i reindirizzamenti. I reindirizzamenti creano ulteriori richieste HTTP che
aumentano il tempo di caricamento della pagina. Pertanto, troppi reindirizzamenti portano
ad una scarsa esperienza per gli utenti.
Contenuti, la bussola per agire
Create contenuti che rispondano alle domande che gli utenti digitano in Google. Per
individuare gli argomenti, utilizzate
• Cercate domande e risposte del vostro pubblico in http://answerthepublic.com/
• Utilizzate gli strumenti di Google:
Google Trends https://trends.google.it/trends/
Google Autocomplete
Per Google autocomplete si può usare il nostro suggeritore.
http://ufficio.bizonweb.it:8484/seo/suggeritore/index.php

• Ottenete ispirazione dalle question and answer di Twitter.

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Le sette stelle magiche, le 7 metriche SEO da monitorare
• Traffico
Comparate il traffico delle diverse sorgenti aiuta a identificare debolezze e strategie
per incrementare il traffico del vostro sito.
• Contenuto
Focalizzatevi sulla unicità del contenuto del vostro sito. Il contenuto duplicato può
portarvi serie penalizzazioni.
• Tasso di Conversione
Un alto tasso di conversione dipende da molti fattori compreso il livello di interesse
dei vostri visitatori, l’attrattività del sito, ciò che offrite ecc..
• La struttura dei link interni
Una distribuzione strategica dei link interni del sito che definiscono l’architettura e la
gerarchia del sito, aiuta l’utente a navigare agilmente il sito, contribuisce a dare
autorevolezza alle pagine e a posizionare bene il sito.
• La velocità del sito
La velocità di caricamento del sito è strategica in ambito mobile.
• Gli errori di navigazione del sito
Se Google non può indicizzare tutte le pagine del vostro sito o esistono errori che
vengono passati al bot di Google, allora intervenite prima di perdere traffico.
• Mobile friendly, sempre !
Assicuratevi che il vostro sito superi tutti i test di mobilità … un sito mobile
friendly si posizionerà sempre bene.
https://ready.mobi/
https://testmysite.withgoogle.com/intl/en-gb
https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/?hl=it
https://search.google.com/test/mobile-friendly

All’amico Umberto Orefice, che Dio abbia cura di lui.

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