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Esami Di Stato Alunni DSA, BES e Disabili
Esami Di Stato Alunni DSA, BES e Disabili
1) l’obiettivo fondamentale per il corretto svolgimento degli esami di Stato degli allievi
disabili è quello di realizzare un esame che rappresenti un dignitoso coronamento
del curricolo scolastico per l’allievo, con una giusta attenzione al valore legale del
titolo di studio
2) la commissione deve essere guidata al fine di evitare atteggiamenti intransigenti o
troppo paternalistici; il rischio fondato è quello di valutare gli alunni con disabilità in
modo più severo rispetto agli alunni normodotati
3) fondamentale è l’attenta compilazione del P.E.I.. ( Piano Educativo Individualizzato)
in quanto è anche da questo documento che le Commissioni dell’esame di Stato
ricavano gli elementi necessari per garantire il diritto a sostenere un esame sereno
e calibrato sulle necessità dell’allievo disabile
4) Nel P.E.I. è bene indicare le competenze, le conoscenze, le abilità raggiunte, le
difficoltà incontrate e se come superate, le discipline per le quali sono stati adottati
particolari criteri didattici , le attività̀ integrative e di sostegno eventualmente poste
in essere, le risorse utilizzate (sostegno, assistente, ausili, tecnologie)
5) nel P.E.I. occorre indicare in che modo l’allievo disabile svolgerà le prove
equipollenti; esse possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi
ovvero nello svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti
6) utilizzo di mezzi tecnici es.: uso del computer o della dettatura dell’assistente
(mezzi diversi)
7) modi diversi : 1ª e 2ª PROVA tradotte in quesiti a domande chiuse oppure in una
serie di domande guida tali da rendere più̀ strutturata la prova modi diversi
8) 1ª e 2ª prova diverse da quelle proposte dal MIUR ovvero svolgimento di contenuti
culturali e/o professionali differenti. In ogni caso le prove devono consentire di
verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e
professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame
di Stato
9) è bene prospettare anche la modalità di svolgimento della terza prova d’esame
(predisposta dalla Commissione sulla base delle modalità̀ di verifiche adottate
durante l’anno ) e le modalità del colloquio indicando quali supporti si prevede si
utilizzare nel corso del colloquio d’esame
10) le informazioni sugli allievi disabili sono assolutamente riservate pertanto la parte
del documento del consiglio di classe in cui si dichiara la presenza di allievi disabili
va inserita subito dopo la sezione dedicata al profilo della classe deve essere
preceduta dalla dicitura OMISSIS , in quanto sul sito della scuola non andrà
pubblicata, né consegnata agli alunni maturandi e alle famiglie
11) tutte le informazioni relative agli studenti con disabilità vanno invece inserite in una
relazione, allegata al Documento del 15 maggio della classe di appartenenza. La
relazione non è pubblicata all'albo
12) la relazione allegata va esclusivamente consegnato al Presidente della
Commissione e alla Commissione degli Esami di Stato. Essa consente, assieme al
P.E.I. , di dare un profilo chiaro della situazione dello studente e di fornire tutte le
indicazioni necessarie per il sereno svolgimento dell'esame stesso.
13) la stesura della relazione, è un atto del Consiglio di Classe, generalmente
preparato dal docente specializzato per le attività̀ di sostegno. Essa è discussa in
sede di consiglio di classe per la stesura del Documento del 15 maggio, riveste
un'importanza fondamentale al pari del documento per l'intera classe, in quanto
entra nello specifico delle indicazioni a cui si dovranno strettamente attenere le
Commissioni.
14) l'articolo 6 del D.P.R. 323/1998 prevede che «La commissione d’esame, sulla base
della documentazione fornita dal C.d.C., relativa alle attività̀ svolte, alle valutazioni
effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone,
per i candidati che ne hanno bisogno, prove equipollenti a quelle previste per gli
altri candidati coerenti con il livello degli insegnamenti impartiti all'alunno e idonee a
valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenziali attitudini e al livello di
partenza. Tali prove possono consistere: - nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi
diversi; - nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti».
15) l'Ordinanza Ministeriale 90/2001 afferma che «Le prove equipollenti devono essere
omogenee con il percorso svolto e realizzate con le stesse modalità̀ , tempi e
assistenza utilizzati nelle prove di verifica durante l’anno e previste nel PEI»
La normativa principale
allievo disabile che consegue il diploma di scuola secondaria di II grado:
Art.16 legge 104 comma 3: sono ammesse le prove equipollenti e tempi più
lunghi
Art.318 T.U. 297 DEL 1994: sono consentite prove equipollenti e tempi più
lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti
per l'autonomia e la comunicazione.
Art.6 comma 1 D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323: la commissione d'esame, sulla
base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività
svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la
comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle predisposte per gli altri
candidati e che possono consistere nell'utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi
ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso
le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia
raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del
diploma attestante il superamento dell'esame
Art.15 commi 1-2-3- O.M. 90 del 2001
ART.9 D.P.R, 122 del 2009 Comma 5 Gli alunni con disabilità sostengono le
prove dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione secondo le
modalità previste dall'articolo 318 del testo unico di cui al decreto legislativo n.
297 del 1994
Art.22 O.M. 11 del 2015 commi 1 – 3: si ribadisce l’ applicazione articolo 6 del
D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, (utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero
nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti.) In ogni caso le
prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia
raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del
diploma