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Antroposofia Pasotto
Antroposofia Pasotto
na nell’altra nell’ambito dell’affinità o restano Idee-Qualità mai nate, Entità virtuali, comple-
distanti e serrate là dove consistono di conte- te e prive di numero le quali, forse mai e forse
nuti fra loro inconciliabili. invece, potrebbero essere chiamate a cammi-
nare nel Logos-Universo-Ridesto.
L’Illimitato Essere che comprende le innume-
ri Qualità-Idee, il Tutto-Assoluto, E Logos si pone come l’Esistenza Attiva d’ogni
è l’unità della perfezione che può Parola-Idea-Qualità che esce dalle Tenebre.
venire chiamata “Sostanza” o Per suo mezzo tutto si genera e nulla si genera
“Spirito”. al di fuori di Lui: in Lui è la Vita.
L’illimitatezza Tutto-Sostan-
za-Spirito compone di sé ogni E la Coscienza, la Coscienza dei Nomi Eter-
singolo Essere-Idea e in ognuno ni, “Luce degli Uomini”, immedesima il Tut-
accentra una specifica Qualità: to-Assoluto nel Logos, che esprime l’Evolvere
ciascuna Idea-Qualità è un Essere e dallo Zenit illumina il Divenire.
che può essere detto “Nome Eter-
no” o “Innata Parola” Evolvere: e (da ex) = da (provenienza); Volve-
o “Verbo”. re=avvolgere=liberarsi da ciò che avvolge.
Rudolf Steiner
Le “Parole” conformano il “Discorso” o “Lo- Gli Esseri Umani sono l’espressione più alta di
gos tuttavia un discorso comporta attività e, quel ciclo evolutivo che attualmente si compie
nella staticità del Tutto Assoluto, l’attività è as- nella Materia.
sente.
Ciascun Essere Umano è, in primissimo luogo,
Esiste il Moto e il Moto è il contrario della sta- testimone della propria Realtà, e ognuno affer-
ticità. Aunato ad essa il Moto non può stare ra se stesso come “io” (Spirito pensante).
e perciò lo si ritrova nel Tutto-Assoluto quale
Universale Essere Autonomo che accoglie in sé Possiamo, allora, cominciare ad intendere che
ogni Essere-Idea (naturale o metanaturale) che la Qualità Primaria della Sostanza è proprio
viene chiamata al movimento: quell’Essere è, l’Egoità (Spirito nell’immediatezza). E ancora
appunto, il Logos. siamo testimoni che a fianco dell’io la Sostanza
si presenta in noi come facoltà di sensazione,
Logos è limitato perché è “infinito” ossia non di sentimenti, di passioni, di istinti, di desideri
finito e mai compibile. Tutto, intorno a Lui, e altri (‘Anima”, come mediatrice fra lo
è l’illimitata staticità: il tenebroso ovario delle Spirito ed il corpo fisico materiale).
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Con tutto ciò, si mostra assolutamente ricusa- Non avrebbe senso se un Essere vivesse soltan-
bile l’avviso secondo il quale “si vive una volta to in un periodo di civiltà; vi è senso, invece,
sola” e che di certe Individualità, dotate di trat- se Essi attraversano tutti i periodi e prendono
ti acquisibili solamente attraverso fatiche, espe- parte a tutti i gradini di educazione dell’Uma-
rienze e lavoro su di sé, viene avanzata l’inetta nità. Solo se gli Esseri vivono in ripetute vite
motivazione del”ereditarietà corporea”, anche la progressiva evoluzione del Genere Umano
se, all’estremità di casati beceri si trovasse un ha il suo significato. E nel corso dell’evolvere
genio. Ogni Essere Umano condivide il diveni- gli Uomini elaborano sempre nuove facoltà e s’
re con gli Altri e s’inoltra nel cammino dell’e- innalzano a gradi sempre più alti di perfezione.
volvere proprio. E l’io di ciascuno tasta la Terra
per un tempo assegnato, rientra nella Vita che E i rapporti interpersonali conseguono ad ine-
si svolge fra una morte e una nuova nascita, renze maturate fra gli Esseri nelle incarnazioni
portando con sé i frutti che avrà raccolto nel passate e perfezionati nella vita intercorrente le
trascorso terrestre, e, più tardi, cresciuto, tor- morti e le nuove nascite. Gli Esseri Umani (si
nerà a calcare la Terra. Ritornerà su di Essa a reincarnano, per lo più, in alternanza di sesso)
raccogliere nuovi frutti esco recando, pur an- effettuano nuovi incontri, nuovi legami, ed in-
che, il bagaglio dei debiti da pagare: bagaglio sieme realizzano nuovo Karma.
di “Karma” che esige la necessità di veder ri- Nel tempo attuale ogni Individualità eredita le
composte le alterazioni da Lui stesso prodotte doti spirituali non più dalla discendenza cor-
nelle vite precedenti. La rottura dell’innato or- porale, ma dalle proprie antecedenti incarna-
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zioni. Nei tempi antichi valeva effettivamente un’ Egoità che ha oltrepassato il grado uma-
l’ereditarietà spirituale di sangue, mentre, a no attraverso precedenti cammini evolutivi:
partire dall’era nostra, la consanguineità ri- gli “Dei” più vicini a noi furono denominati
guarda esclusivamente la parte corporea. Angeli”. “Demoni” sarebbero Angeli che non
E rappresentiamoci ancora il Tutto Il limite hanno superato stadi evolutivi anteriori, ed in
che, pari al Punto e ad ogni cosa, è attraver- quella condizione s’ingeriscono in momenti
sabile in innumeri percorsi. A ciascuno di Noi successivi. II Male è sempre un Bene fuori tem-
è offerta una Vita-Via infinita che ognuno si po e fuori luogo. Alle spalle del Male si trova
apre in un procedere scelto da lui, più o meno ciò che abbatte la libertà. Chi si crede “libero”
diretto, più o meno zigzagante. Libera scelta o di fare il male vede esclusivamente la superficie
temporaneamente indotta da fatti da lui stesso dell’agire e si ritrova stretto fra un incongruo
promossi: una Vita-Via viene, allora, “illumi- retroscena spirituale ed un futuro Karma che
nata” da un Essere, gli altri percorsi da lui non lo indurrà ad un doloroso riassorbimento: per-
scelti rimangono al buio. E’ questo un aspetto ciò, non vive nella libertà. Chi sceglie il Bene
della Libertà. attivo non può sentirsi “libero di non agire”,
altrimenti si sentirebbe un verme, ma vive in
Possiamo, allora, comprendere come ogni quella Libertà che non subisce né conseguenze
Unità Egioca - ognuno di noi - sia una speci- karmiche né retroscena attuali; perciò, è vera-
fica Idea-Qualità consustanziale al Logo, che mente libero.
evolve in Lui e con Lui, infinitamente, nella Sulla terra l’io individuale appartiene al solo
Vita-Via dell’Autocoscienza. Essere Umano. La sua completa individualiz-
zazione fu ai primi passi solo all’avvento della
Nel Tutto, nulla è escluso dalla Coscienza. nostra era. Prima, egoità collettive di popolo,
All’infinito! di clan e di famiglia preponderavano su io indi-
viduali immaturi attraverso la consanguineità.
Corrispondenti a Mineralista, Mondo Vege- “Io ed il Padre Abramo siamo uno” era la real-
tale, Mondo Animale e Genere Umano sono, tà di sangue del Popolo Ebreo.
per lo più, noti solamente quattro livelli di Co- È all’esistenza immersa nella Materia che ogni
scienza: coma profondo sonno senza sogni, co- Essere Umano deve il conseguimento della
scienza di sogno e coscienza di veglia. propria Individualità, ed a ciascuno è venuta,
così, ad aprirsi la via dell’autodeterminazione
La mai finita evoluzione della Coscienza ini- cosciente e della libertà. E l’io può finalmente
zia allorquando l’Essere-Idea entra nel Logo a approdare all’amore.
procedere verso l’ “Indiazione”. Un “Dio” è Quando, ancora, l’io singolo viveva nell’ambi-
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in faccia alla gente e si riceveranno medaglie armamenti venisse impiegato per l’elevazione
al valore, ma: sempre con il volto irrigidito da della gente, forse non ci sarebbero neppure
eroica gravità! scaramucce! La bocca delle genti è piena di
Comunque, il soldatino, è sempre uomo o esaltazione pacifista e: “pace tra i popoli” con-
donna: sarà un debole, sarà un becero, sarà un tinuano a gridare gli ipocriti operai che fab-
cretino, ma in fondo, una certa coscienza ce bricano armi e mine anti-uomo ben sapendo
la deve pure avere. Cavolo! Non si può anda- quello che fanno! E si dice “popoli”, al plurale,
re a martoriare la gente e poi come brandelli singoli di un’Umanità che gli
mettere avanti l’obbedienza ai Stati Nazionali tengono smembrata! E per la
superiori che avevano ordinato difesa della pace ogni Stato inalbera il proprio
i crimini che lui/lei è andato esercito e si fa la guerra! Agli americani, che
a commettere! Non sono i su- nella fattispecie sono bambinoni cresciuti che
periori quelli che ammazza- giocano con le armi, e non si ritrovano obe-
no: loro i crimini li ordinano rati dal peso di millenni di “civiltà” come gli
soltanto. Sono gli ubbidienti, europei, agli americani dunque, è capitato un
sono i soldatini che vanno a incredibile colpo del destino: sono stati uniti. I
sporcarsi le mani. Quelli che loro nonni che hanno sparso tanto sangue han-
danno gli ordini sono di già no unificato una cinquantina di patrie che da
“ingenuamente” sporchi, sono allora non hanno più bisogno di “difendersi”
“ingenuamente “criminali”! le une dalle altre. Però la nostalgia della guerra
Ma oggi che la coscrizione non li pompeggia sempre e così vanno a disporre
è più obbligatoria ed il milita- di un esercito il più costoso del mondo e del-
rismo si è fatto tutto quanto le armi più sofisticate. Chissà che di tanto in
professionale, colui che viene tanto non ci scappi qualche Montecarlo o San
pagato per commettere “cri- Marino da “strattonare” in attesa di arrivare a
Istituto antroposofico in via mini patriottici” scade a livello di semplice distruggere la Cina!
Morandi, 4 a Bologna carnefice e per lui non si può neppure parlare
di sporca “ingenuità” criminale. Mentalità be- “I precursori di un mondo senza guerre sono
stiale con armi sofisticate, la guerra è la punta quei giovani che rifiutano il militarismo!” (Ein-
di diamante del militarismo. La chiamano di- stein)
fesa della patria (dello Stato)! E allora se non
ci fossero più gli Stati non ci sarebbero più gli In una Società Civile Universale ove non fosse
eserciti e non ci sarebbero nemmeno le guer- più l’accozzaglia degli Stati Nazionali e per-
re! Se tutto il denaro dilapidato in eserciti ed ciò non più un esercito, rimarrà indispensa-
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bile l’organo dei Difensori Pubblici contro la grado di agire comprendendone perfettamen-
violenza interna: un organo preparatissimo, te anche il “perché”, e quindi gli ordini vanno
ma assolutamente smilitarizzato e formato da discussi. Gli ordini non dovrebbero mai essere
persone responsabili, profonde e irreprensibili. senz’altro obbediti, e chi li riceve, prima di ese-
Comunque le armi esistenti vanno raccolte e guirli, dovrebbe condividerli in piena e lucida
spedite in fonderia! Nei millenni che precedet- coscienza perché, karmicamente, pagherà di
tero la venuta del Cristo i Maggiorenti erano tasca propria la parte che gli compete, ne stia
le necessarie guide trainanti che focalizzavano certo.
in loro gli impulsi provenienti dagli Dei. Ma La Società Civile che prima o poi dovrà suben-
con lo sviluppo della facoltà pensante in tutti trare agli Stati Nazionali, sarà basata sull’in-
gli Esseri Umani e con la loro emancipazione dividualità cosciente, e le nazioni figureranno
dall’Io di gruppo, l’impulso dato dagli Dei è allora sulla carta geografica solo nominalmen-
venuto meno. Il pensiero arrivò a maturazione te: vigerà una sorta di federazione dei territori
nel mondo greco. Aristotele fu l’individualità fra loro distinti soltanto dai bisogni locali: una
“non iniziata” che dispose del pensiero pari località che si trova al caldo avrà certamente
alla più alta capacità di oggi. bisogni diversi da un’altra che si trova al fred-
Come già riferito, una capacità pensante com- do. Tutto questo non è una profezia, ma una
pleta, la si ebbe circa fino al IV secolo, dopo di speranza e un augurio per il divenire umano.
che flesse, e vi fu crisi fino agli albori del XV
secolo. Oggi, ciascuno che sia normale, è ido-
neo a costruire da sé concetti giusti, come pure
a sbagliare in proprio. Nelle epoche antichissi-
me il Capo era la testa di tutto un popolo, oggi
un capo, anche se è un testone, è più o meno
come gli altri e quindi può sbagliare lui pure.
Ciascun Essere Umano oggi è virtualmente un
Capo e l’ubbidienza alle ingiunzioni non ar-
gomentate e comunque non condivise, emes-
se da un testone, anche per chi non fosse una
“natura predisposta” o addirittura un milita-
rista, è cosa che non è più adeguata ai tempi.
Oggi, ognuno è virtualmente un Capo e questa COLLEZIONE ISTITUTO ANTROPOSOFICO
DI BOLOGNA 2004, olio su tela, 170x170cm
è una fondamentale differenza tra ieri e l’oggi.
E ogni Essere Umano sano di mente è ora in
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Bibliografia
Pubblicazioni Antroposofiche di Paolo Pasotto
P. PASOTTO, Riflessioni sovversive come contributo alla teoria dell’essere, Edizioni Studio d’Arte,
Bologna, 2000.
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P. PASOTTO, Discorso di presentazione della mostra permanente alla sede ANT di Bolo-
gna, Edizioni Studio d’Arte, Bologna, 2006.
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Gli spettri del passato. La realtà dell’arte; G. Simoncini, Individuo e istituzioni, Editrice Pico della Mirandola, Bologna, 2012
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G. Simoncini-P. Pasotto, Il cielo è caduto, Editrice Pico della Mirandola, Bologna, 2012.
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