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Listituto di Studi Superiori 2 la cultura umanistica a Firenze VOLUME I a cura di Adele Dei Ricerca coordinata da Adele Dei Comitato scientifico: Laura Cassi, Michele Maggi, Gabriele Turi | volumi sono fatio di una ricerca interdiscipinare cooninata da un comitto scien- tifcoafferente all Universita dei Stud di Firenze © beneficia per la pubblicarone oi lun contbuto a carico det fon di Ateneo dt ei & responsabile la prof. Adcle Del in ‘quanto curatrice del'opera. © Copyright 2016 Pacini Edtoe Se ISB 978-88-6315.908.1 ‘Realizazione edtrtale e progeto grafico tite 4 Via A Gheradesca 36121 Ospedale ss sew patio info@paciniedtore ‘Rapport con FUntversaa st Lorusso ‘Responsable di redatone Francesca Petrucel oppo ¢ Stampa WP indusine Grice Pacis acon esta dpossione del vet dito con qual non & sto pose communica & per le even om 4 Kroon pe wo penal del leone possono eee flute nln et 15% di cacun wolume/hsccolo di perio der pgumer all IAF del eempenso previ dll comm 465, da lgge 22 apee 194 2093 le produnoni elec per frat di carter frofesionae, cconcmico 0 commerciale © 1m copertina Paricolare dello stendardo dello Joél F Vaucherdeta-Croix IL DANTISMO FRA ‘800 E ‘900 1. Gi ha indicato il cammino Carlo Dionisotti che, ripercorrendo in un saggio arcinoto la «varia fortuna di Dantes, suggeriva il protocollo di lavoro che ci serve er definire il ruolo del giovane Istituto di Studi Superiori nel contesto pitt ampio del dantismo fin de siecle. La sua riflessione, dalla quale vogliamo iniziare il nostro discorso, introduceva quale punto culminante del revival dantesco risorgimentale lun avvenimento che sarebbe rimasto a lungo nella memoria collettiva di un‘intera nazione: Nel 1865 il centenario della nascita di Dante fu solennemente celebrato in Firenze divenuta appunto allora capitale del nuovo Regno d'talia. Non & facile pet noi ogg ‘misurare esattamente le cose familiar e pur cosi remote di centanni fa, Bisogna ripren- dere in mano i documenti € pensarci su. Nulla di simile a quella celebrazione si era ‘mai vista in Italia, né si vide poi Linvito a scrollare i documenti dalla polvere e a «pensarci su» 2 indeclinabile: le testimonianze ci danno accesso all’evento e soprattutto svelano, in ogni singola sfaccettatura, lo spirito concreto di un’epoca e ne possono evocare limmediata Fappresentazione. Ci permettono, in questo caso, di non rubricare superficialmen- te il centenario 1865 come una semplice festa di dotti e di appassionati: gli attori Principali di quell'anniversario appartenevano tutti a quella classe di intelletuali € patrioti che aveva assunto la responsabilitt della formazione delle giovani ge- nerazioni del nuovo Regno, era parte di quell'élie culturale che aveva alle spalle si meravigliosi ¢ ancora incredibili eventi del 1859-60 e che nel nome di Dante scereava una giustificazione storica, ideale e civile insieme, di successi che nel ‘gioco della diplomazia € delle armi erano stati superiori ad ogni speranza e che pero al nuovo Regno richiedevano altre dure prove, a breve scadenz*. Il culto di Dante, con le sue celebrazioni pubbliche intrise di retorica ufficiale, gli entusiasmi 6. Dionisoni, Varia fortuna di Dante, in. Goografa e storia della kteratra tata, Torino, Eins, 1967, pp. 255-303, ap. 2°. el, pp. 279.80. sia

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