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5) LA FUNZIONE FORMATIVA DELLA POESIA

· Il testo affronta la questione dell'utilità degli studi umanistici, spesso


criticati per la loro mancanza di connessione con il mercato del lavoro.
Tuttavia, l'autore sostiene che la formazione umanistica ha una funzione
fondamentale nella conservazione della memoria, nel rafforzamento delle
identità locali e nazionali, nella strutturazione del senso critico e
nell'insegnamento del civismo. L'autore ritiene che i docenti di materie
umanistiche debbano essere in grado di spiegare ai loro studenti l'utilità
della materia che insegnano, anche dal punto di vista lavorativo. Inoltre,
l'autore sostiene che la scuola non può più essere considerata uno spazio
chiuso e autoreferenziale, ma deve essere aperta al mondo esterno e alle
nuove tecnologie. In questo contesto, l'autore propone l'insegnamento
della poesia come possibile modello per mantenere un equilibrio tra
apertura al mondo e autonomia nella fissazione degli obiettivi formativi.
L'obiettivo è quello di individuare la funzione sociale della poesia e
strutturare gli obiettivi formativi attraverso metodologie didattiche efficaci,
senza mercificare la poesia o vendere la formazione al mercato.

· La relazione tra poesia e didattica è importante per lo sviluppo delle


competenze trasversali, come raccomandato dalle Raccomandazioni del
Consiglio dell'Unione Europea sulle competenze chiave per l'apprendimento
permanente. Queste competenze sono fondamentali per la formazione del
cittadino del futuro, in grado di integrarsi in società complesse, adattarsi ai
cambiamenti e sviluppare autonomia di interpretazione, giudizio ed azione.
Lo studio e la pratica della poesia possono attivare e sviluppare tali skill.

· Il testo discute la mancanza di innovazione nella scuola italiana e la


necessità di adattarsi alle trasformazioni mediali degli ultimi vent'anni. La
didattica tradizionale non riesce a motivare gli studenti come fanno i
videogiochi e i social media, che offrono gratificazioni immediate e di media
o lunga durata. Il testo propone di adattare alcune delle caratteristiche
strutturali dei videogiochi e dei social media per offrire gratificazioni
immediate e di media o lunga durata, e di utilizzare lo sviluppo tecnologico
come supporto alle potenzialità di apprendimento. La scuola deve imparare
a utilizzare efficacemente gli strumenti tecnologici e a ricalibrare le lezioni
sulla base di quello che viene utilizzato, senza pregiudizi.

· Il testo discute la difficoltà di comprendere la poesia a causa dei metodi


tradizionali di insegnamento che si concentrano sulla comprensione
formale, indebolendo la capacità intrinseca della poesia di offrire
gratificazioni immediate attraverso la sua struttura ritmica. Eugenio Montale
suggerisce che l'approccio alla poesia dovrebbe essere guidato dalle
sonorità, "leggere senza capire". È importante riconoscere la disposizione
delle parole come materia fonica e i loro addensamenti, individuare la
tessitura che congiunge i versi, le gabbie ritmiche e metriche, e saper
riconoscere parole chiave e oggetti-indicatori. Bisogna imparare a
immergersi nella dinamica del testo, in uno spettrogramma di vettori sonori
in accelerazione e in frenata che determinano una lentezza scandita, un
vortice, un disegno a spirale dei suoni.

· L'aumento di popolarità della poesia, in particolare tra le giovani


generazioni, grazie alla tecnologia che ha facilitato la diffusione di nuove
forme e attirato lettori globali. La pratica della poesia è diventata diffusa,
con anche la musica rap e trap che incorpora elementi poetici. L'articolo
esplora le ragioni dietro la popolarità della poesia, suggerendo che offre un
modo per trascendere il quotidiano e comprendere gli aspetti essenziali
dell'esistenza. L'articolo sostiene che la pratica della poesia è più praticata
di altre forme di scrittura, poiché richiede meno tempo e attenzione.
L'articolo suggerisce che lo studio della poesia può essere uno strumento
prezioso per lo sviluppo del pensiero critico e di altre competenze
trasversali, in particolare nel contesto delle raccomandazioni dell'Unione
Europea per l'apprendimento permanente. L'articolo conclude suggerendo
che lo studio della poesia può essere una fonte di ispirazione per
l'aggiornamento dei metodi di insegnamento nelle scuole.

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